giovedì 19 gennaio 2012

casello laives 1

domenica, 13 settembre 2009



«Traffico caotico. Urgono interventi»



sbloccare il casello autostradale

 LAIVES. Il Pdl locale ha chiesto all’onorevole Michaela Biancofiore di organizzare un incontro con il ministro per le infrastrutture, Altero Matteoli per riparlare dell’accesso autostradale a Laives. «Lo spunto - spiega Bruno Borin, capogruppo in consiglio comunale - è dato dalla situazione caotica nella quale versa il traffico attualmente a causa dei cantieri per la costruzione della variante, in particolare di quello aperto a sud. Da un paio di settimane quel cantiere sta procurando disagi enormi alla viabilità, con formazione di code che poi interessano tutta la zona. La gente è esasperata ed inoltre, gli automobilisti cercano qualunque alternativa possibile, passando così per le vie Negrelli, Delle Part e Sottomonte, aggiungendo disagi e pericoli a quelli che sono esistenti praticamente da sempre».
 Borin, come il collega Bianchi, torna a chiedere che fine abbia fatto il piano generale del traffico redatto dall’ingegner Stefano Ciurnelli ancora un anno fa: «Dov’è finito e perché non lo si tira fuori? Forse contiene indicazioni che potrebbero non piacere a qualche categoria o alla stessa Provincia?». E qui si innesta la richiesta di un incontro con il ministro Matteoli per riparlare dell’accesso autostradale per Laives, tema annoso, anche di diverse campagne elettorali.
 «Anche se arriverà la variante - conclude Borin - non è pensabile che tutto il traffico di mezzi pesanti transiti quotidianamente in galleria. Sono state raccolte a suo tempo più di 10 mila firme in favore dell’accesso autostradale e l’unico che si oppone è il presidente Durnwalder, non certo la nostra comunità che invece ha firmato. Così abbiamo chiesto un incontro con il ministro per le infrastrutture, perché è necessario che il progetto autostradale vada avanti». (b.c.)

Alto Adige 13-09-09
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martedì, 07 ottobre 2008


«Spingere per il casello A22»

Alto Adige, 07 OTTOBRE 2008

 LAIVES. L’amministrazione comunale e il vice sindaco in particolare data la sua competenza sul traffico, stanno valutando l’opportunità di installare un autovelox fisso lungo la retta di Vurza, a sud di San Giacomo. Su questo non è d’accordo il consigliere Roberto Ceol, che ricorda come esista il piano di riqualificazione urbana, quello gelarle del traffico (fatto dall’ingegner Ciurnelli) ed anche i vigili urbani, con compito di controllare. «Si faccia dunque un progetto unico e complessivo per il traffico - afferma Ceol - spingendo anche per l’accesso autostradale e si completino tutti gli altri interventi in ballo da tempo invece di continuare a lanciare nuove e costose idee». (b.c.)
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venerdì, 26 settembre 2008


Casello A22, c’è lo studio di fattibilità



Alto Adige, 26 SETTEMBRE 2008


 LAIVES. La società dell’Autobrennero ha ricevuto nei giorni scorsi lo studio sulla fattibilità o meno del casello autostradale. I tecnici hanno già iniziato le prime verifiche cui ne seguiranno, nelle prossime settimane, delle altre più articolate, soprattutto in prospettiva. Entro la fine dell’anno è prevista una dettagliata relazione alle parti interessate, ovvero Provincia e Comuni.
 Lo studio dell’ing. Ciurnelli - è lo stesso che ha elaborato i due Piani del traffico commissionati dal Comune di Laives, il secondo dei quali è ancora nel cassetto della giunta - era stato incaricato dall’Autobrennero - d’accordo anche la Provincia - di verificare la convenienza o meno di realizzare il casello A22. Le prime valutazioni erano state fatte tenendo in particolare considerazione gli scenari futuri, soprattutto la completa percorribilità della variante alla statale 12 prevista, come noto, per il 2011. All’inizio dell’estate erano emerse - anche se ovviamente incomplete - le prime indicazioni da parte dello studio Ciurnelli che, sulla base di una serie di scenari che erano stati accuratamente ipotizzati - la realizzazione del casello autostradale porterebbe vantaggi tutto sommato contenuti. I tecnici avevano comunque sottolineato che vi sono due variabili che potrebbero modificare questa prima, parziale valutazione: 1) l’ancora incerta data sulla percorribilità completa della variante alla statale; 2) la possibilità che venga realizzato il centro intermodale sull’areale ferroviario compreso fra le stazioni di Bronzolo e di Ora. Per quanto riguarda proprio quest’ultima struttura la Provincia, benchè sollecitata anche dagli imprenditori, non ha ancora fornito spiegazioni in merito all’ubicazione o meno del centro di intermodalità in considerazione che quello esistente ai Piani di Bolzano è destinato ad essere abolito non appena sarà percorribile il passante ferroviario fra Ora e Cardano. La Provincia nel contempo ha invece ribadito, in più occasioni, che la variante alla statale 12 sarà percorribile entro il 2011. È proprio sulla base di questa conferma che lo studio dell’ing. Ciurnelli ha completato le proprie considerazioni sul casello autostradale e le ha inviate, di recente, alla società dell’Autobrennero.
 I tecnici dell’A22, come detto, hanno già iniziato le prime verifiche sulla base appunto delle indicazionin avute. Da qui in avanti sarà tutta una comparazione dei flussi di traffico in considerazione anche del fatto che il casello Bolzano Sud dell’Autobrennero sta dimostrando la sua inadeguatezza in relazione alla mole di traffico, fra l’altro in aumento, che sopporta. È evidente, in questo contesto, anche il ruolo della zona produttiva di via Einstein, nel capoluogo altoatesino, che è in costante ampliamento.
 Ricordiamo che il casello A22 è stato messo nero su bianco in un verbale a margine dell’intesa generale sottoscritta il 13 febbraio 2004 a Roma fra la Provincia ed il governo, firmata dal presidente del consiglio dei ministri (era Silvio Berlusconi), da alcuni ministri ed anche dal presidente Luis Durnwalder che comunque ha sempre ribadito la netta opposizione a questa struttura. Anni fa erano state raccolte migliaia di firme a favore della realizzazione del casello sempre rifiutato dalla Provincia.
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mercoledì, 28 maggio 2008


«Casello A22: decisione concordata»

Serve coinvolgere anche gli altri Comuni. Piano traffico in consiglio
Alto Adige, 28 MAGGIO 2008


 LAIVES. «Quando lo studio commissionato dall’Autobrennero sarà pronto, avremo finalmente basi scientifiche su cui ragionare sull’opportunità o meno di realizzare il casello autostradale, sempre tenendo in debita considerazione la variante alla statale del Brennero e la sua completa percorribilità prevista per il 2011». È il sindaco Giovanni Polonioli che parla. Poi aggiunge: «Entro l’inizio dell’estate porteremo il consiglio comunale il piano del traffico che sarà parte integrante del nuovo Puc».
 Il sindaco Polonioli ha contattato direttamente l’ing. Ciurnelli incaricato dall’Autobrennero (d’accordo Provincia e Comuni interessati) di effettuare uno studio sui flussi di traffico e le prospettive della mobilità in modo da capire se il casello autostradale è opportuno o meno.
 Cosa sostiene il professionista incaricato dall’A22?
 
«Che il lavoro non è ancora completato e che quindi non c’è alcuna valutazione. Alla fine dell’estate consegnerà l’esito dello studio all’Autobrennero e quindi a Provincia e Comuni. Seguirà, ovviamente, la discussione».
 Nessuna indicazione?
 
«Assolutamente no anche se l’ing. Ciurnelli mi ha confermato che la percorribilità di tutta la variante alla statale avrà indubbiamente la sua influenza sui flussi di traffico, pur tenendo conto di una serie di problematiche».
 Quali sono?
 
«Ne abbiamo già parlato in varie occasioni. Ribadisco, ma è solo un esempio, ciò su cui tutti concordano: il casello Bolzano Sud dell’Autobrennero sta dimostrando la sua inadeguatezza in relazione alla mole di traffico, fra l’altro in aumento, che sopporta. È evidente, in questo contesto, anche il ruolo della zona produttiva di via Einstein, nel capoluogo altoatesino, che è in costante ampliamento. Queste considerazioni portano a sottolineare una necessità improrogabile».
 Quale è?
 
«Quella di impostare ogni problema legato alla mobilità in maniera congiunta. No ha senso - anzi: è addirittura controproducente - che Bolzano si occupi dei suoi problemi e che Laives, Bronzolo e Vadena facciano altrettanto con i loro. Bisogna collaborare, avere un visione globale delle problematiche per arrivare ad una soluzione che possa essere funzionale per tutto il comprensorio».
 Anche per l’eventuale casello A22 a Laives?
 
«Evidentemente sì. Se le risultanze dello studio indicheranno che il casello sarà necessario, procederemo in tal senso sempre d’accordo con gli altri Comuni».
 Intanto Laives intende muoversi con il piano del traffico?
 
«Lo porteremo in consiglio comunale prima dell’inizio della prossima estate per il necessario benestare visto che il Piano sarà parte integrante del Puc che deve essere rielaborato da un professionista a cui la giunta darà l’incarico».
 Interventi previsti rispetto alle indicazioni contenute nel Piano?
 
«Fino a quando la centrale via Kennedy sarà una strada di scorrimento ogni intervento rischia di essere provvisorio o comunque poco efficace. Ripeto: soltanto con la variante completata ed interamente percorribile saranno possibili interventi efficaci per migliorare sia la mobilità urbana che quella esterna.
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lunedì, 26 maggio 2008


«Casello A22? Decisione soltanto tecnica»
di Ezio Danieli
 Alto Adige, 23 MAGGIO 2008

 LAIVES. Gli scenari ipotizzati dallo studio Ciurnelli (commissionato dall’Autobrennero, d’accordo la Provincia) portano ad una prima conclusione: la realizzazione del casello autostradale porterebbe vantaggi tutto sommato contenuti. Queste prime considerazioni sono in linea con quanto sostenuto finora dalla Provincia e dalla Svp in particolare. «È quanto ho sostenuto da sempre - dice l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner - perchè i vantaggi al traffico saranno concreti quando sarà percorribile l’intera circonvallazione. Le polemiche politiche non hanno senso».
 A metterla sul politico è stato il consigliere Bruno Borin del Pdl: «Evidentemente l’ingegner Ciurnelli non è autonomo nelle decisioni rispetto ai voleri politici e nello specifico, della Svp. Dire adesso che la necessità del casello non è scontata e che servono ulteriori verifiche è dare uno schiaffo alla comunità di Laives, che vive una situazione di grande disagio a causa proprio del traffico». Ma l’assessore Mussner, senza scendere direttamente in polemica, interpreta tecnicamente i primi (parziali) risultati dello studio Ciurnelli.
 Assessore: pare di capire che, in prospettiva, il casello autostradale all’altezza di Laives sia superfluo...
 
«È la tesi che sostengo da sempre, ovviamente in prospettiva variante. Se i dati dello studio saranno confermati alla fine del lavoro di verifica e di previsione, vi sarà anche una base scientifica a sostegno di questa tesi. La politica non c’entra».
 Niente casello, quindi?
 
«Non ho detto questo. Ripeto: quando la variante sarà percorribile, da Maso della Pieve a Bronzolo, si potrà verificare sul campo la situazione e quindi sarà più facile decidere se il casello sarà o meno necessario. Intanto la circonvallazione sta facendo passi in avanti a Pineta e presto saranno aggiudicati anche i lavori per il tratto sotto la città di Laives. Ma c’è un’altra considerazione da fare».
 Quale?
 
«In Bassa Atesina le vie di comunicazione sono, a mio parere, fin troppe. Ed infatti gli abitanti si lamentano per l’eccessivo rumore. Con le varianti di Laives e di Ora i vantaggi, dal punto di vista dell’inquinamento acustico ed atmosferico, saranno scontati oltre che importanti per la vivibilità. Ritengo sia più che mai attuale insistere con l’impegno della Provincia a potenziare il servizio di trasporto pubblico».
 Tornando alla variante: quale è la situazione?
 
«A Pineta stiamo lavorando per migliorare l’opera e ridurre l’impatto per il centro abitato. I lavori stanno proseguendo rispettando la tabella prevista per quanto riguarda i tempi».
 Ed il prossimo lotto?
 
«Nel giro di un mese verrà assegnato il secondo lotto della circonvallazione e i lavori potranno iniziare a settembre di quest’anno. La speciale commissione appalti sta esaminando le offerte presentate dalle due ditte: si tratta di verifiche minuziose che dovrebbero concludersi appunto per la metà di giugno».
 Fiducioso?
 
«Certa. Anche se, con le grandi opere, c’è sempre da mettere in preventivo anche il minimo contrattempo».
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mercoledì, 21 maggio 2008


Casello superfluo, per ora. È la tesi della Svp

Alto Adige, 21 MAGGIO 2008


 LAIVES. Allo stato attuale delle cose - sulla base di una serie di scenari ipotizzati - la realizzazione del casello autostradale porterebbe vantaggi tutto sommato contenuti. Le indicazioni vengono dallo studio dell’ing. Ciurnelli che dall’Autobrennero ha avuto l’incarico di valutare l’opportunità o meno di realizzare il casello. I risultati definitivi dell’accurato studio dovrebbero essere consegnati entro un paio di mesi. Queste prime considerazioni sono in linea con quanto sostenuto finora dalla Provincia.
 Nonostante a Roma i parlamentari della Volkspartei avessero votato, a suo tempo, compatti con il Governo un ordine del giorno a firma di Michaela Biancofiore all’interno del quale figurava la costruzione del casello A22 per Laives, a Bolzano fra i rappresentanti della Svp sono sempre state enormi le perplessità nei confronti di quest’opera. Secondo l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner «Sarebbero troppe le direttrici stradali che attraversano la Bassa Atesina e quindi non sono favorevole all’ipotesi del casello. Noi continuiamo passo dopo passo con il programma stabilito per la variante alla statale 12 e quindi con una visione globale del problema». A proposito della variante da completare, procedono le verifiche sulle due offerte che sono state presentate da altrettante imprese per la costruzione del lotto che passerà in tunnel sotto la città.
 Le perplessità della Provincia sono sempre state le stesse del vice sindaco di Laives Georg Forti: «Anche se si decidesse veramente per il casello, fra progetti, espropri, appalto e lavori veri e propri passerebbero non meno di 5 o 6 anni e nel frattempo avremo completato la variante fra Bolzano e Bronzolo, che dovrà togliere buona parte del traffico di transito attraverso i centri abitati».
 A sostenere l’esigenza del casello autostradale vi sono migliaia di firme di residenti raccolte sì diversi anni fa ma che diventerebbero molte di più se la petizione venisse ripetuta ora visti anche i ritardi che si stanno accumulando per il completamento della variante. Nel rispetto del proprio piano di investimenti concordato con l’Anas, l’Autobrennero aveva fatto predisporre uno studio di fattibilità per un’uscita autostradale a ridosso delle zone produttive di Laives e Bronzolo per favorire soprattutto i mezzi pesanti, sull’esempio di quanto fatto a sud di Bressanone. La società dell’A22 non ritiene che l’eventuale casello debba servire per smaltire il traffico «leggero» che è rappresentato, in larga misura, dal movimento quotidiano dei pendolari.


Borin e Bianchi: «Così i tecnici hanno accolto i pareri contrari»

LAIVES. La “frenata” - per il momento è soltanto provvisoria visto che lo studio commissionato dall’Autobrennero non è ancora concluso - sul progetto di un eventuale casello autostradale per la città fatta dai tecnici dello staff dell’ingegner Stefano Ciurnelli ha sollevato le critiche dei consiglieri del Pdl, da sempre schierati invece a favore del casello, comunque sia. I tecnici invece sono del parere che si debba verificare con la variante completa, la necessità o meno di avere anche l’accesso autostradale.
 «Questo lo rileviamo con dispiacere - dicono Bruno Borin e Christian Bianchi, consiglieri comunali in quota alla Cdl - così come rileviamo che evidentemente l’ingegner Ciurnelli non è autonomo nelle decisioni rispetto ai voleri politici e nello specifico, della Svp. Dire adesso che la necessità del casello non è scontata e che servono ulteriori verifiche è dare uno schiaffo alla comunità di Laives, che vive una situazione di grande disagio a causa proprio del traffico. È anche impensabile che la galleria della variante, una volta pronta, possa diventare la terza corsia dell’autostrada, basti vedere la relazione Eurac sullo smarino proveniente dagli scavi della galleria, che dovrebbe andare in autostrada. Noi comunque non lasceremo intentato nulla, nemmeno a livello romano per fare pressioni sulla Provincia», concludono i due consiglieri comunali del centrodestra. (b.c.)


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martedì, 20 maggio 2008


«Casello? Pochi vantaggi. Per ora»


Molto dipenderà da quando sarà percorribile l’intera variante
di Ezio Danieli
Alto Adige, 20 MAGGIO 2008

 LAIVES. Allo stato attuale delle cose - sulla base di una serie di scenari accuratamente ipotizzati - la realizzazione del casello autostradale porterebbe vantaggi tutto sommato contenuti. Ma vi sono due variabili che potrebbero modificare questa prima, parziale valutazione: 1) l’ancora incerta data sulla percorribilità completa della variante alla statale; 2) la possibilità che venga realizzato il centro intermodale sull’areale ferroviario compreso fra le stazioni di Bronzolo e di Ora. Le indicazioni vengono dallo studio dell’ing. Ciurnelli che dall’Autobrennero ha avuto l’incarico di valutare l’opportunità o meno di realizzare il casello. I risultati definitivi dell’accurato studio dovrebbero essere consegnati entro un paio di mesi.
 Lo studio dell’ing. Ciurnelli - è lo stesso che ha elaborato i due Piani del traffico commissionati dal Comune di Laives, il secondo dei quali è ancora nel cassetto della giunta - ha effettuato una serie di valutazioni che tengono conto dello scenario futuro: i flussi di traffico sono stati calcolati tenendo conto, in particolare, della completa percorribilità della variante alla statale del Brennero. Lo studio commissionato dall’Autobrennero non è ancora completato ma le prime indicazioni, come detto, lasciano intendere che allo stato attuale delle cose la realizzazione del casello autostradale porterebbe soltanto vantaggi minimi alla viabilità. Quindi sarebbe un’opera inutile? La risposta non è categorica per una serie di considerazioni: 1) lo studio commissionato dall’Autobrennero non è ancora pronto; 2) è tutt’altro che certo l’anno (la Provincia continua a sostenere che sarà il 2011) in cui sarà percorribile tutta la variante da Pineta a Bronzolo con il tunnel sotto Laives; 3) sarebbe ancora in discussione la realizzazione del centro intermodale (merci dalla strada alla rotaia) sull’areale compreso fra le stazioni di Bronzolo e di Ora. Si tratta, quest’ultima, di una struttura che la Provincia ha già bocciato ma che viene ritenuta ancora importante dalle Ferrovie. È evidente che queste tre considerazioni incidono molto nella valutazione conclusiva che lo studio dell’ing. Ciurnelli dovrebbe presentare all’Autobrennero entro due mesi.
 Proprio di recente, come si ricorderà, il presidente di Autobrennero Silvano Grisenti ha ribadito che è ancora percorribile l’idea di realizzare un casello autostradale all’altezza di Laives. «Stiamo facendo alcuni approfondimenti, d’intesa con la Provincia ed i comuni coinvolti». Grisenti ha ricordato che è stato commissionato appunto lo studio «sull’origine e la destinazione dei flussi di traffico». Dall’esito dello studio, ha sottolineato Grisenti, dipenderà la scelta dell’A22. «Se la relazione ci dimostrerà, dati alla mano, che il casello serve non ci tireremo indietro e realizzeremo il casello». Non resta che attendere un paio di mesi per avere il quadro delle valutazioni, ammesso che vi sia chiarezza sulla variante e sul centro intermodale.
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martedì, 13 maggio 2008




«Anche il consiglio provinciale ha bocciato il casello dell’A22»
Alto Adige, 13 MAGGIO 2008


 LAIVES. «Il centrosinistra che assieme alla Svp amministra la Provincia, è realmente interessato alla realizzazione di un casello autostradale per la città?» Lo chiedono i consiglieri provinciali di An, Mauro Minniti ed Alberto Sigismondi, dopo che si sono visti bocciare in consiglio provinciale una mozione che chiedeva, appunto, il casello. «Siamo partiti dalla considerazione che in tutta la Bassa Atesina si dovesse attivare un piano strategico della viabilità - affermano i due consiglieri provinciali di An - che ripaghi in particolare Laives. Il presidente dell’A22, Silvano Grisenti, aveva dato assicurazioni in merito, affermando che il casello a Laives “Fa parte degli interventi previsti dal piano finanziario della società. La bocciatura della nostra mozione è una ulteriore occasione persa. Quella della giunta provinciale sembra oramai una battaglia personale contro il casello per Laives, al punto che si preferisce spendere molti milioni di euro per una circonvallazione piuttosto che per la costruzione del casello. In Alto Adige, evidentemente, i contadini della Bassa Atesina contano ancora molto più di migliaia di cittadini di Laives». Secondo i due esponenti di Alleanza Nazionale, anche il centrosinistra preferisce spendere sette volte di più per la variante, mentre per il casello, con 15 milioni di euro ci sarebbe la soluzione.
 Infine un dettaglio di non poco conto: «Come è noto - scrivono Minniti e Sigismondi - in base al piano finanziario l’Autobrennero è obbligata ad elaborare e presentare alla Provincia il progetto per un casello a Laives, ma per la realizzazione occorre l’intesa con la giunta provinciale, quell’intesa che ancora non si trova. Di questo passo quindi è difficile immaginare quando e se il casello autostradale all’altezza di Laives si farà». Quello che è certo è che la polemica intanto va avanti, come sempre.
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venerdì, 14 marzo 2008

IL CASELLO DI LAIVES
 Alto Adige, 12 MARZO 2008

  BOLZANO. Il presidente di Autobrennero Silvano Grisenti ritiene ancora percorribile l’idea di realizzare un casello autostradale a Laives. «Stiamo facendo alcuni approfondimenti, d’intesa con la Provincia e i comuni coinvolti». È stato commissionato, infatti, uno studio «sull’origine e la destinazione dei flussi di traffico nella zona». Dall’esito dello studio, ha sottolineato Grisenti, dipenderà la scelta dell’A22. «Se la relazione ci dimostrerà, dati alla mano, che il casello serve non ci tireremo indietro e realizzeremo il casello».
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mercoledì, 06 febbraio 2008


«Ben venga il casello ma stop ai veicoli provenienti da sud»
Nota di Grasso (Rifondazione)
Alto Adige, 06 FEBBRAIO 2008

 LAIVES. Rosario Grasso, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, interviene sul casello autostradale di Laives: «Avevamo preso una posizione chiara: se serve a ridurre anche di un solo veicolo il traffico nella via Kennedy, s’ha da fare. Non abbiamo cambiato idea, ma nel frattempo è partita la variante a Pineta a cui seguirà quella di Laives e Bronzolo: entro il 2012 dovremmo avere la circonvallazione in galleria. Intorno a quella data potrebbe essere pronta anche la corsia dinamica dell’A22 fino ad Egna. Nelle giornate di traffico intenso molti veicoli, di fronte al collo di bottiglia dopo Egna, sarebbero indotti ad uscire a Laives-sud per prendere la comoda variante. Molti potrebbero però passare nuovamente per il centro di Laives facendo ripiombare nel caos la via Kennedy. Proprio la scorrevolezza del tracciato della variante farà aumentare la mole di veicoli in transito che al primo intoppo si troverebbero bloccati in galleria inducendo molti a riprendere il vecchio tracciato. Entrambe le cose vanno evitate e dunque se di casello bisogna parlare esso deve escludere l’uscita per i veicoli provenienti da sud e prevedere l’entrata verso nord».
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sabato, 06 ottobre 2007

«Io, la terza corsia dell’A22 e i pendolari: ecco la verità»
Alto Adige 06 OTTOBRE 2007
  FERDINAND WILLEIT* LA REPLICA


Paolo Mantovan chiude il suo articolo pubblicato in prima pagina sull’Alto Adige di ieri, venerdì 5 ottobre, dal titolo “Il volto nuovo dell’A22” con una domanda polemica e precisamente: Willeit chi era costui? Il giornalista Paolo Mantovan può dimenticare e ignorare la mia attività quindicennale in autostrada ma non sono lecite e non posso ammettere le inesattezze pubblicate nelle prime righe dell’articolo. Con grande difficoltà e con assoluto impegno personale sono riuscito a ottenere la proroga della concessione fino al 30 aprile 2014. L’atto di concessione è entrato in vigore il 27 dicembre 2005 e cioè poche ore prima della scadenza della concessione. Fa parte del decreto di concessione il piano economico finanziario che prevede la costruzione della terza corsia entro il 2014 da Modena a Verona. Ho dato subito i necessari incarichi per poter poi elaborare il progetto definitivo e precisamente rilievi topografici e indagini geotecniche. Era mia intenzione accelerare il più possibile la realizzazione degli 84 chilometri. Per quanto riguarda la cosiddetta corsia dinamica ho iniziato i lavori addirittura prima del formale atto di concessione con l’eliminazione dello spartitraffico in mezzo alle due carreggiate e l’ampliamento quindi della corsia d’emergenza e dei ponti sull’Adige con l’obiettivo di portare la corsia a 3,50 metri. Secondo il mio programma di lavoro la fase di sperimentazione per il tratto Piè di Castello - Rovereto doveva iniziare a settembre 2007. Chi percorre l’autostrada vede che i lavori sono molto avanzati. Si prevede lo stesso sofisticato sistema di guida del traffico in atto su tratti autostradali a Monaco. Anche quest’opera è prevista nel piano economico finanziario. Anche l’ampliamento della corsia d’emergenza dal km 116 fino al casello di Egna è inserito nel piano finanziario. Questo sarebbe stato, secondo le mie intenzioni, l’ultimo tratto da ampliare però senza i sistemi tecnici per utilizzarlo in caso di intenso traffico, Sarebbe rimasta corsia d’emergenza per la sosta e spazio per garantire due corsie in caso di incidenti o lavori sull’arteria.
 Il casello di Laives è pure inserito nel piano economico finanziario ma con la precisazione che può essere realizzato unicamente di intesa con la Provincia di Bolzano. Le recenti polemiche in pubblico non aiutano certamente la realizzazione di quest’opera. Era mia intenzione fare uno studio dettagliato soprattutto per l’allacciamento della zona industriale di Laives e di Bronzolo. Il tratto delicato è appunto l’attraversamento del fondovalle a Laives.
 Con uno studio accurato mi sarei recato da Durnwalder per sondare la disponibilità politica. Doveva essere un casello da Bolzano e per Bolzano e limitato al traffico pesante. L’arteria autostradale avrebbe potuto assorbire un traffico pesante di circa 1000 unità distribuito su 24 ore, ma non può sopportare un traffico concentrato in poche ore (per esempio i pendolari per e da Bolzano). Va in tilt non solo l’A22 ma anche il sistema stradale bolzanino. Quindi per me è un segnale sbagliato prevedere uno sconto per pendolari. La già esistente Brennercard fu, con il consenso di tutti i Presidenti delle Province lungo l’asse, soppressa illo tempore. Gli aiuti ai pendolari sono elargiti dalla mano pubblica con l’obiettivo di far loro utilizzare il più possibile mezzi pubblici collettivi.
 Paolo Mantovan può fare le valutazioni che vuole, ma non può fornire ai cittadini una rappresentazione dei fatti non corrispondente alla verità.
* ex presidente dell’A22
La frase: “Willeit, chi era costui?” che ho usato come conclusione dell’articolo di ieri è un richiamo (abusatissimo, mi scuso) al “Carneade, chi era costui?” di manzoniana memoria. E sta solo a significare che anche di quindici anni di lavoro appassionato e di risultati raggiunti con grande difficoltà, come dice Willeit, ci si può dimenticare. Nel solo giro di sei mesi. Perché Willeit conferma con questa replica che se ora fosse lui a capo dell’Autobrennero la terza corsia dinamica da Salorno a Egna sarebbe stata l’ultima cosa da mettere in calendario, che il casello di Laives sarebbe dipeso solo e soltanto dal volere (negativo) di Durnwalder, che lo sconto ai pendolari lui non l’avrebbe mai neppure immaginato. E, dunque, è o non è vero che l’A22 ha già cambiato volto? Lasciamo ai lettori giudicare qual è il volto migliore: se quello dell’epoca Willeit o quello della nuova era Grisenti. Certo è che, peggiore o migliore, ora c’è Grisenti. E si vede.
(p.m.)
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mercoledì, 03 ottobre 2007
Casello di Laives


L'OPPOSIZIONE

Casello di Laives, pressing di An su Grisenti: «A breve lo studio»

Corriere dell'Alto Adige 2007-10-03

BOLZANO — Casello di Laives, la destra non molla. Ieri una delegazione di An composta da Alessandro Urzi e dai consiglieri comunali Christian Bianchi e Bruno Borin, si è recata presso la sede di A22 a Trento per un incontro fissato con il presidente della società Silvano Grisenti.
«Durante il colloquio — riferisce Urzì — sono state esposte le attese della popolazione di Laives circa la necessità di una soluzione ai problemi della viabilità che riguardano anche i comuni limitrofi. Si è posto particolare accenno alla necessità di allontanare dalla costruenda variante alla statale 12 il maggior numero possibile di mezzi pesanti in modo di garantirne l'utilizzo in sicurezza. Vanno inoltre favoriti collegamenti rapidi ed efficienti alle numerose aziende insediate nella zona produttiva di Laives e Bronzolo».
la delegazione di An è uscita rinfrancata dall'incontro. «Il presidente Grisenti — prosegue la nota — ha manifestato la massima attenzione rispetto alle problematiche di natura sociale che comporta la mancata soluzione dei problemi viari della Bassa Atesina, dimostrando un approccio assolutamente pragmatico rispetto ad un problema troppo spesso posto in termini politici». An riferisce che lo stesso Grisenti «si è assunto l'impegno di proporre alla Provincia di Bolzano ed ai Comuni interessati l'avvio di uno studio da completarsi in tempi rapidi, già entro la primavera 2008, avente come obiettivo la raccolta dei dati necessari per la decisione definitiva sul casello».


Casello autostradale a Laives: traffico ai raggi X. Poi la scelta
di Bruno Canali
  MERCOLEDÌ, 03 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Potrebbe essere pronto già in primavera un primo studio di raccolta dati per l’eventuale creazione del casello autostradale a Laives. Lo ha confermato ieri il presidente dell’A22 Silvano Grisenti a una delegazione di An formata da Alessandro Urzì, Christian Bianchi e Bruno Borin. Grisenti ha spiegato che proporrà in tempi brevi la realizzazione di questo studio a Provincia e Comuni interessati. «Il presidente dell’autostrada ha mostrato un approccio molto pragmatico e per nulla politico alla questione», commenta Bianchi al termine del vertice.
 Lo avevano annunciato all’inizio dell’estate, durante una conferenza stampa: An non mollerà la presa sulla realizzazione del casello A22 a Laives sud. E così ieri mattina una delegazione del partito composta dal presidente provinciale Alessandro Urzì e dai consiglieri comunali di Laives, nonché membri dell’esecutivo provinciale, Christian Bianchi e Bruno Borin, si è recata presso la sede dell’A22 a Trento per un incontro fissato con il presidente Silvano Grisenti.
 Durante il corso del colloquio, definito «proficuo» dagli esponenti di An, sono state esposte al presidente Grisenti «le attese della popolazione di Laives circa la necessità di una soluzione ai problemi della viabilità che riguardano anche i comuni limitrofi». Urzì, Bianchi e Borin hanno posto particolare accenno alla necessità di allontanare dalla costruenda variante alla Ss12 in galleria il maggior numero possibile di mezzi pesanti in modo di garantirne l’utilizzo in sicurezza. Si è inoltre sostenuta la necessità di favorire collegamenti rapidi ed efficienti alle numerose aziende insediate nella zona produttiva di Laives e Bronzolo.
 «Da parte del presidente Grisenti - commentano i tre esponenti di An al termine dell’incontro - si è potuta constatare la massima attenzione rispetto alle problematiche di natura sociale che comporta la mancata soluzione dei problemi viari della Bassa Atesina. Grisenti ha dimostrato un approccio assolutamente pragmatico rispetto ad un problema troppo spesso posto in termini politici».
 Il presidente dell’Autobrennero, riferiscono ancora gli esponenti di An, «si è assunto l’impegno di proporre alla Provincia e ai Comuni interessati l’avvio di uno studio da completarsi in tempi rapidi (entro la primavera 2008) avente come obiettivo la raccolta dei dati necessari all’assunzione di decisioni relativamente ai gravi problemi viari ed alla richiesta di costruzione del casello autostradale a Laives». La delegazione di Alleanza Nazionale «ritiene molto soddisfacente e di assoluta importanza la fissazione da parte dell’A22 di un percorso che possa portare in tempi ragionevoli alla tanto desiderata realizzazione di questa indispensabile struttura». Proprio nei giorni scorsi, tra l’altro, il presidente Durnwalder aveva mostrato una prima, piccola disponibilità.
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sabato, 29 settembre 2007
Assoimprenditori: Durnwalder deve rendersene conto
«Il casello è indispensabile»
Dialogo avviato: soddisfazione «Pronti alla collaborazione per eliminare i troppi disagi»   Alto Adige 29 SETTEMBRE 2007


 LAIVES. Decisa presa di posizione di Assoimprenditori Alto Adige sui passi in avanti - almeno per il dialogo fra Provincia, Autobrennero e Comuni interessati - sul casello autostradale. «Finalmente qualcosa di sta muovendo nella giusta direzione», ha commentato con soddisfazione Joachim Oberrauch (Finstral spa) rappresentante dell’associazione degli industriali per il comprensorio Bolzano Land di cui fa parte anche la Bassa Atesina. Non è ancora un sì al casello autostradale quello pronunciato dal presidente Luis Durnwalder, ma una apertura comunque significativa rispetto ai ricorrenti «no» espressi negli anni.
  L’APPELLO. Da anni gli imprenditori di Laives e del circondario - si legge in una nota dell’associazione a firma del direttore Udo Perkmann e di Irene Kustatscher responsabile delle relazioni esterne - stanno lavorando per migliorare la situazione del traffico in Bassa Atesina. Le aziende di Laives hanno bisogno di questa infrastruttura e gli imprenditori sperano che anche la giunta provinciale ed il presidente Luis Durnwalder si rendano presto conto di questa necessità. A tale proposito garantiscono la collaborazione alla conduzione di uno studio sui flussi di traffico che, secondo loro, porteranno indubbiamente dati a sostegno della realizzazione del casello autostradale». L’appello-speranza nei confronti della giunta provinciale e del presidente Durnwalder in particolare lasciano intendere - esplicitamente - un’insoddisfazione per il tempo che finora s’è perso pur in presenza di una viabilità assolutamente inadeguata rispetto alle esigenze e che resterà tale fino al 2011 quando è prevista - secondo quanto lo stesso Durnwalder ha dichiarato - la percorribilità di tutta la variante alla statale 12».
 I DISAGI. Assoimprenditori - preso atto con soddisfazione della voglia di dialogare in merito alla struttura - sottolineano che «la situazionme del traffico a Laives è insostenibile. La realizzazione del casello autostradale porterebbe un sensibile miglioramento nei collegamenti con la zona industriale a sud della città e alle aziende che attualmente impiegano tempi lunghissimi per il trasporto delle merci da e per la risettiv sedi. Per i trasporti verso nord le aziende hanno soltanto due possibilità: attraversare il centro di Laives con il rischio di lunghe code oppure utilizzare l’entrata autostradale di Ora che si trova più a sud. Si tratta di due soluzioni che sono però impegnative in termini sia di tempo che di costi».
 L’AUTOBRENNERO. Il presidente dell’A22 Silvano Grisenti ha ribadito nei giorni scorsi che «Il casello autostradale a Laives si farà perché rientra nel piano finanziario che il governo ha concordato con l’Anas. Fa parte degli interventi previsti e va concordato con i competenti enti territoriali. Una volta ottenute le indicazioni di massima, l’A22 avvierà studi sui propri flussi di traffico, in maniera da stabilire l’esatta ubicazione del casello, la tipologia dello stesso e i riflessi che potrà avere sul servizio autostradale».
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venerdì, 28 settembre 2007

 Casello a Laives. Dopo tanti no, un sì. Ma solo per il confronto
di Bruno Canali
  Alto Adige  28 SETTEMBRE 2007

 LAIVES. Non è ancora un sì al casello autostradale per la città, quello pronunciato dal presidente Luis Durnwalder, ma una apertura sembra farsi strada in questa direzione. Se non altro, dopo il muro del passato, adesso ci sarebbe la disponibilità a parlarne insieme agli interessati. Questa timida apertura arriva dopo anni nei quali al solo accenno di casello (o accesso autostradale) si opponeva un secco no ed è preceduta dalla disponibilità manifestata dal presidente dell’A22 Silvano Grisenti. «Il casello autostradale a Laives si farà - ha dichiarato Grisenti - perché rientra nel piano finanziario che il governo ha concordato con l’Anas. Fa parte degli interventi previsti e va concordato con i competenti enti territoriali. Una volta ottenute le indicazioni di massima, l’A22 avvierà studi sui propri flussi di traffico, in maniera da stabilire l’esatta ubicazione del casello, la tipologia dello stesso e i riflessi che potrà avere sul servizio autostradale».
 «Finalmente la Provincia di Bolzano ed il presidente Durnwalder che, di fronte alla necessità superiore di realizzare un casello autostradale a Laives per migliorare la sicurezza stradale e diminuire il danno ambientale, hanno iniziato a mettere da parte quel malcostume tipico a molti politici di demolire a tutti i costi ogni proposta avanzata dall’avversario, e chiedere un incontro di approfondimento per portare avanti il progetto”. Lo dice Michaela Biancofiore, deputata altoatesina di Forza Italia. Sulla vicenda - scrive in una a nota - “un ordine del giorno è stato approvato anche con il voto favorevole dei parlamentari Svp che ringrazio. Oggi basta dietrofront ed ostruzionismo. Durnwalder accantoni del tutto le battaglie personali per assicurare la salute e una buona viabilità ai cittadini della zona. Sono queste le decisioni che soddisfano la gente, quelle in cui fazioni politiche opposte mettono da parte ogni dogma di ostilità, si siedono allo stesso tavolo e discutono di come migliorare i servizi ai cittadini».


«Prima la variante completata poi una verifica su cosa fare»

 LAIVES. Sul casello autostradale per la città, il vice sindaco Georg Forti rimanda a ciò che il consiglio comunale ha concordato: «Parlare di questa struttura è sempre positivo - spiega Forti - e siamo del parere che uno studio approfondito su collegamenti e viabilità a sud di Bolzano vada fatto anche con il capoluogo, tenendo comunque presente che prima di tutto va completata la variante alla statale 12. Come ci ha sempre detto il presidente Durnwalder, la priorità assoluta è il completamento della variante, poi si potrà verificare la necessità o meno di avere il casello autostradale. Quanto allo studio, direi che è opportuno perché finora, relativamente al casello autostradale non c’è nulla di preciso».
 Il vice sindaco Forti quindi sposta l’attenzione su un altro aspetto del quale bisognerà comunque tenere conto: la collocazione territoriale. “Fosse stato un decennio fa avrei anche potuto capire la richiesta del casello - aggiunge Forti - ma adesso, con la variante in fase di completamento è diverso. Anche se si decidesse oggi di farlo, prima di averlo passerebbero diversi anni, fra discussioni tra comuni per la collocazione, espropri e quindi la fase di progettazione. Per questo ribadisco che prima di tutto bisogna completare rapidamente la variante alla statale 12 e poi aprire il confronto sul casello alla luce dell’esistente. Sappiamo che il casello rientra fra le priorità dell’Autobrennero ma immagino che comunque per realizzarlo bisognerà che si trovi l’accordo con la Provincia».
 Discutiamone pure, questa la linea del vice sindaco di Laives, e facciamo studi insieme a Bolzano, ma prima di tutto sarà da completare la variante dalle porte di Pineta fino all’altezza dell’abitato di Bronzolo. (b.c.)



«Una struttura indispensabile senza perdere ancora tempo»

 LAIVES. Martedì mattina una delegazione di Alleanza Nazionale formata dal presidente provinciale Alessandro Urzì e dai due consiglieri comunali, Christian Bianchi e Bruno Borin, sarà a Trento per incontrare il presidente della società dell’Autobrennero, Silvano Grisenti. «Con l’A22 vogliamo instaurare un rapporto di reciproca correttezza - dice il capogruppo consiliare Borin - mentre la Provincia di Bolzano va messa davanti alle sue responsabilità perché se Durnwalder pensa di prendere ancora tempo dietro speculazioni su necessità o meno del casello a Laives, questa volta sbaglia».
 Borin quindi spiega che «La partita attualmente è fra Provincia e Autobrennero e che parlare di attesa per il completamento della variante alla statale 12 è quantomeno assurdo.
 «La questione del casello va risolta al più presto - continua Borin - sia perché la variante comunque non sarà percorribile prima del 2011 e poi perché altri disagi si profilano all’orizzonte del territorio locale, vedi lo scavo del passante ferroviario, con i camion che faranno la spola dei materiali. Chiedersi ancora se il casello autostradale per Laives serva o meno è da irresponsabili: basta mettersi su via Kennedy per capirlo e contare i 2400 mezzi pesanti al giorno che passano (oltre alle macchine) e che si vorrebbe semplicemente spostare all’interno di una galleria, quella della variante, che nasce già pericolosa essendo del tipo a “monocanna”. Noi comunque continuiamo la battaglia preannunciata, anche per dare seguito alla petizione popolare che raccolse 11 mila firme pro casello. Anche il Comune di Laives deve cambiare atteggiamento, perché non si può stare con un solo piede in due scarpe a lungo». (b.c.)


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giovedì, 27 settembre 2007

A 22 «Lo sconto ai pendolari? Avanti tutta»
 Intervista a Grisenti

  Alto Adige27 SETTEMBRE 2007

 BOLZANO. È soddisfatto il presidente dell’Autobrennero Silvano Grisenti dopo l’incontro con il Landeshauptmann Luis Durnwalder.
 Soddisfatto perché la realizzazione del casello di Laives diventa un’ipotesi realistica dopo sempre il secco no della Provincia, ma anche perché il casello di Bressanone si è rivelata un’operazione azzecatissima. Grisenti poi replica anche alle critiche di Appa e Verdi: le misure antinquinamento, afferma il presidente dell’A22, devono incidere sul trasporto pesante e non colpire i pendolari.
 Presidente Grisenti, Durnwalder finalmente apre sul casello di Laives. Contento?
 
«Assolutamente sì. La cosa più interessante uscita dal nostro incontro è stata sicuramente la condivisione sulla necessità di coinvolgere i Comuni».
 Ma il casello si farà oppure no?
 
«Non c’è stata una decisione formale. Per intenderci: non abbiamo detto che il casello si fa. Però un passo in avanti lo abbiamo fatto».
 Ovvero?
 
«Ovvero che si decide assieme ai Comuni interessati. Ora istituiremo un gruppo di lavoro, coinvolgendo tutti i soggetti interessati e le loro aspettative. E poi decideremo».
 Il casello di Bressanone, invece?
 
«Il casello parzializzato ha dato risultati enormi. Ci è stato chiesto se si poteva realizzare un casello più ampio e su questa ipotesi sia io sia Durnwalder siamo d’accordo».
 Presidente, l’Appa e i Verdi contestano gli sconti ai pendolari: l’A22 cosa fa per l’ambiente?
 
«Siamo l’unica autostrada in Italia ad aver investito sulle barriere antirumore per combattere l’impatto acustico. Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, l’impatto del traffico leggero rispetto a quello pesante è marginale. In ogni caso questi pendolari non userebbero comunque i mezzi pubblici, quindi non facciamo niente che vada contro la nostra politica. Che è chiarissima, perché il nostro “core business” è quello di spostare il traffico merci dalla strada alla rotaia. Tutti i nostri investimenti recenti sono lì a dimostrarlo». (mi.m.)



Il presidente di A22 a Bressanone: sì a nuovo casello e barriere antirumore. Gli ecosociali: misure inutili

Grisenti: «Le agevolazioni? Un atto doveroso»

Corriere dell'Alto Adige 2007-09-27

BOLZANO — Silvano Grisenti, Benedikt Gramm e Carlo Costa, in pratica tutto il vertice di Autobrennero, sono stati sentiti ieri sera dal consiglio comunale di Bressanone. Un'iniziativa che il presidente considera «un dovere, visto che il gruppo dirigente ha scelto di avere rapporti più stretti con le istituzioni al fine di prendere iniziative tali da rendere più compatibile con l'ambiente un'infrastruttura come l'autostrada ed evitare, ove possibile errori come le barriere antirumore non condivise con le ferrovie e che hanno creato problemi nuovi anziché risolvere i vecchi».
Una presenza, quella di Grisenti certamente inusuale in consiglio comunale, ma che pare dunque essere solo un'anteprima di nuovi e proficui dialoghi con i diversi municipi e le loro esigenze. Come premessa al dibattito consiliare. Grisenti ha anche accettato di rispondere alle critiche mossegli dal coordinatore del corridoio Ten 1, Karel van Miert, in seguito alla decisione di concedere uno sconto del 20 per cento ai pendolari. «Si tratta — replica — di una misura applicata per far fronte a un'emergenza che rimarrà in vigore solamente per un anno. Sino a quando i mezzi pubblici, su certe tratte, non riusciranno a coprire le necessità di coloro che quotidianamente sono costretti a spostarsi tra casa e posto di lavoro, ci pare giusto offrire un'alternativa di servizio. Una volta che l'attuale emergenza sarà risolta il provvedimento verrà cancellato».
La seduta consiliare, tenuta nella sala «Prihsna » del Forum per le indiscutibili esigenze di spazio, è stata apert a dall'assessore Gianlorenzo Pedron, che ha sottolineato come le soluzioni per l'ambiente adottate dall'A22 siano citate come esempio da Legambiente Lombardia e come la struttura autostradale si veda impegnata nella politica del possibile, ponendosi come interlocutore sensibile alle esigenze (nello specifico) di Bressanone.
È toccato poi l'ingegner Carlo Costa, direttore tecnico dell'A22 e (non a caso) coordinatore di «Rinnovamento Bressanone» (lista civica alla quale appartiene lo stesso Pedron) e della Margherita, ad illustrare quelle misure "possibili" che verranno adottate entro breve per Bressanone. Si va, ad esempio, dal finanziamento per nuovi serramenti antirumore da installare negli edifici pubblici costruiti a ridosso dell'autostrada fino a nuovissime soluzioni, con altrettanto nuovi brevetti per barriere antirumore da posizionare, nel tratto tra Varna e Bressanone sud, nei punti più sensibili. Barriere alte oltre 4 metri che garantiranno una riduzione fino a 12 decibel, brevettate dai tecnici dell'A22. «Da sottolineare —afferma Costa — che Bressanone rappresenta in Europa la città con la maggior percentuale di interventi a salvaguardia dell'ambiente».
Inoltre verrà costruito un nuovo sovrappasso in zona Castellano, che ovvierà alle problematiche di quello attuale, troppo stretto. «Un gioiello dell'architettura che costerà oltre 4 milioni di euro a fronte di uno standard di 3 milioni» continua Costa. Ma la novità più assoluta è l'ampliamento dell'attuale casello automatizzato di Bressanone Sud. «La stazione automatizzata — spiega Costa — ha già registrato mille e 500 passaggi al giorno. Da qualche giorno si può pagare in contanti e in un prossimo futuro verrà dotato di un ulteriore casello che permetterà entrata e uscita a sud della città».
Infine, verrà cambiata la segnaletica autostradale per indirizzare più chiaramente gli utenti ed evitare passaggi inutili in città. A protestare comunque, gli Ecosociali, che hanno sottolineato come le misure proposte non verranno realizzate prima del 2014 mentre il loro obiettivo, ha affermato il consigliere comunale Dissinger, «è e rimane fermo alla richiesta di intubare l'A22 in una sorta di galleria, di far applicare il divieto di transito notturno per i mezzi pesanti e di aumentare le tariffe, attualmente più basse che in altri paesi europei, che spingono molti autotrasportatori a scegliere il Brennero invece di altre arterie più corte ma anchemolto più costose».

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giovedì, 27 settembre 2007

ENERGIA E AMBIENTE

Idrogeno nelle aree di servizio La scommessa di via Berlino

Corriere dell'Alto Adige  2007-09-27

TRENTO — Trasformare l'idrogeno da prodotto di nicchia a un combustibile ecologico disponibile su un corridoio di traffico importante come A22.
Il progetto di Autobrennero punta a realizzare una serie di stazioni di servizio lungo la tratta italiana dell'autostrada. Tendenzialmente un'area per ogni provincia: Bolzano, Trento, Verona, Mantova e una tra Reggio Emilia e Modena. Il servizio verrà reso disponibile nelle aree già esistenti, tramite collaborazione con i distributori canonici, mentre produzione e fornitura dell'energia pulita avverrà tramite la stessa autostrada, e una società ad hoc, l'Istituto per le tecnologie innovative. Verranno sfruttati impianti fotovoltaici (sul territorio è in realizzazione una barriera fotovoltaica da 750mila kilowatt), a energia eolica e idroelettrici, in modo da avere un impatto ambientale pari a zero nella produzione di idrogeno.
«Usufruire di questo tipo di combustibile sarà semplicissimo — spiega il presidente di A22 Silvano Grisenti —, perché le vetture che vengono alimentate a metano possono già utilizzare idrogeno in una misura del 20% o 30%, senza bisogno di modifiche agli impianti». A22 ha in progetto tra l'altro di convertire tutta la propria flotta con veicoli alimentabili a idrogeno. Come ulteriore possibilità di incentivo all'utilizzo di mezzi ecologici, Autobrennero sta pensando a riduzioni dei pedaggi per i mezzi meno inquinanti: «Ci stiamo confrontando con Roma perchè — chiarisce Grisenti — in materia di pedaggi non possiamo decidere autonomamente». L'obiettivo è attivare le prime aree entro l'estate del 2008.
Guido Sassi



A22, arriva anche l’idrogeno Casello a Laives: il sì di Durni
Incontro con i vertici della società Sul nuovo accesso autostradale a sud di Bolzano il presidente altoatesino si dice pronto al confronto Verranno rinnovate le aree di servizio In sicurezza il tratto Mules-Fortezza  

Alto Adige 27 SETTEMBRE 2007

 BOLZANO. Prima, cauta, apertura del presidente della giunta provinciale Durnwalder alla realizzazione del casello autostradale di Laives. A breve verrà convocato un incontro con i comuni di Bolzano e Laives. «In quell’occasione approfondiremo il discorso sull’eventuale casello».
 Durnwalder ieri ha incontrato il presidente dell’A22, Silvano Grisenti. Molti i temi sul tappeto: intanto l’installazione di una rete di distributori per idrogeno, il primo dei quali verrà realizzato entro l’estate 2008 a Bolzano Sud (leggi sotto). Poi l’ampliamento del casello di Bressanone Sud, il risanamento e il miglioramento delle aree di servizio e la messa in sicurezza del tratto Mules-Fortezza. Ma il piatto forte è stato un altro: il tanto auspicato (dalla popolazione) e tanto osteggiato (dalla giunta provinciale) casello autostradale di Laives.
 Con Grisenti si è discusso dell’ipotesi-casello anche se, come ha spiegato Durnwalder, «è noto: la giunta provinciale ha un’opinione differente rispetto a quella di Grisenti». Il presidente dell’A22, infatti, deve rispettare il piano finanziario della società a suo tempo concordato con il governo nazionale e con l’Anas e solo l’altroieri aveva dichiarato: «Indietro non si torna: il casello di Laives si farà, questo è certo, anche se non si conoscono i tempi». Silvano Grisenti lo aveva pure messo nero su bianco, rispondendo ad una lettera che all’indomani della sua nomina gli avevano scritto i consiglieri provinciali di An Mauro Minniti ed Alberto Sigismondi. Ma Durnwalder aveva sempre ribadito il suo «nein». Convinto e irremovibile. Ora, al contrario, si intravvede una sua cauta apertura. Nella riunione di ieri, infatti, si è concordato di convocare un incontro con le parti interessate, ossia con i comuni di Bolzano e Laives.
 «In quella occasione - ha precisato lo stesso presidente della giunta - approfondiremo il discorso dell’eventuale casello, ragionando sulla situazione della circonvallazione attualmente in costruzione». Si valuterà anche la necessità di chiarire con uno studio fino a che punto un nuovo casello A22 potrebbe inserirsi adeguatamente nel piano del traffico complessivo dell’intera zona. Insomma, un primo passo concreto.
 Completa unità di intenti fra Grisenti e Durnwalder, al contrario, si è registrata per quanto riguarda l’uscita di Bressanone Sud che, al più presto, secondo le assicurazioni di Autobrennero, sarà ampliata, diventando a tutti gli effetti un casello “normale”.
 Durnwalder ha poi posto l’accento sul risanamento delle aree di servizio lungo l’A22, «che oggi non corrispondono più alle esigenze della mobilità». Il presidente della giunta ha insistito sull’opportunità di sfruttare tali aree come vetrine della produzione tipica locale «considerando che ogni anno centinaia di migliaia di viaggiatori transitano in A22 e sostano nelle aree di servizio». Grisenti ha confermato che in tempi brevi verrà dato via libera a un bando di gara europeo per la ristrutturazione delle prime aree di servizio, quelle a nord di Trens. Nel primo semestre del 2008, conclusa la prima tranche di lavori, si proseguirà via via con le altre aree di servizio. Infine, Provincia e A22 hanno concordato le misure per la messa in sicurezza del tratto autostradale Mules-Fortezza, spesso oggetto di frane e smottamenti. (da.pa)

Si scommette sul nuovo «carburante»
Il primo distributore sarà inaugurato a Bolzano sud entro l’estate 2008



 BOLZANO. Lunedì scorso, a Mantova, è stato aperto il terzo distributore multienergy dell’Agip: oltre ai carburanti normali, viene distribuito anche l’idrogeno. Iniziativa sostenuta da un progetto pilota dell’Unione europea, che prevede di portare al 5% la quota di trasporti su gomma mossi da idrogeno, e il tutto entro il 2020. Anche la nostra Provincia, però, sta per scendere in campo. L’A22, infatti, sarà la prima autostrada d’Europa a dotarsi di una rete di impianti per la distribuzione dell’idrogeno. Secondo i programmi, entro il 2010 dovrebbe essere servito l’intero tratto autostradale Mantova-Monaco. Lo ha reso noto ieri la presidenza dell’A22, al termine dell’incontro con il presidente della giunta provinciale di Bolzano, Luis Durnwalder. Proprio la Provincia, infatti, sarà partner di sostegno dell’iniziativa. «Il carburante - ha sottolineato il presidente della giunta provinciale Durnwalder - sarà ricavato da fonti di energia rinnovabili, compiendo un passo in avanti significativo nel contenimento del consumo di energie derivate da fonti fossili». Assieme all’Autobrennero e ad altri partner, la Provincia di Bolzano ha già avviato una specifica società, l’IIt, o Istituto per le tecnologie innovative, cui sarà affidato il compito della produzione e della distribuzione dell’idrogeno. «Il centro di produzione - ha confermato Durnwalder - verrà realizzato in un’area dell’Autostrada del Brennero, a Bolzano Sud; il primo impianto di distribuzione sarà invece sistemato sul grande parcheggio adiacente al centro di produzione. Nelle previsioni, il servizio dovrebbe essere già attivo a partire dalla prossima stagione estiva. Insomma, un ulteriore passo verso lo sfruttamento delle energie alternative, dopo che la giunta era intervenuta a fine 2006 sulle direttive provinciali per l’adeguamento della rete distributiva dei carburanti; si era stabilito che in ogni circondario dovranno essere presenti almeno tre punti di rifornimento di gas per auto, che diventano quattro nell’Oltradige e in val Pusteria, dove la richiesta è maggiore.

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mercoledì, 26 settembre 2007
CASELLO A LAIVES
Grisenti conferma: il casello si farà
  Alto Adige  26 SETTEMBRE 2007


 LAIVES. Durnwalder continua a dire «nein» ma il presidente dell’A22 - che deve rispettare il piano finanziario della società a suo tempo concordato con il governo nazionale e con l’Anas - ribadisce: «Indietro non si torna: il casello di Laives si farà, questo è certo, anche se non si conoscono i tempi». Silvano Grisenti lo ha messo nero su bianco rispondendo ad una lettera che all’indomani della sua nomina gli avevano scritto i consiglieri provinciali di An Mauro Minniti ed Alberto Sigismondi.
 Il presidente dell’Autobrennero conferma che la realizzazione del casello autostradale di Laives «fa parte degli interventi previsti dal piano finanziario della Società; per l’importanza che riveste, ma soprattutto per l’impatto che esso avrà sul suolo urbano, è necessariamente da concertarsi con i competenti enti territoriali. Una volta ottenute le indicazioni di massima sulle necessità implicite dell’opera - prosegue Grisenti nella sua lettera a Minniti e Sigismondi - l’A22 provvederà ad avviare opportuni studi sui propri flussi di traffico, in modo da stabilire l’esatta ubicazione del casello, la tipologia dello stesso, i riflessi dell’opera sul servizio autostradale».
 I due consiglieri provinciali di An, Minniti e Sigismondi, in una nota dichiarano di essere «Molto soddisfatti per questa esplicita dichiarazione di Grisenti perché, nell’accogliere una nostra proposta che da anni sosteniamo dopo averla promossa ancora sul finire degli anni Ottanta, mostra sensibilità e rispetto per la popolazione di Laives, sia relativamente all’inquinamento che alla sua sicurezza. È anche questo uno degli importanti successi che abbiamo saputo ottenere, in tanti anni di attività. L’assenza di una data certa - proseguono i due consiglieri provinciali - è l’unica nota dolente, ma se permane questa buona volontà tutto potrebbe risolversi entro il 2014, visto che nell’aprile di quell’anno scadrà la proroga della concessione autostradale», concludono Minniti e Sigismondi.
 Ricordiano che nel 2004 la realizzazione del casello A22 di Laives era stata messa nero su bianco a Palazzo Chigi con tanto di firma anche di Luis Durnwalder sul verbale a margine dell’intesa generale sottoscritta il 13 febbraio. Il verbale a margine - come l’intesa generale quadro fra il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e la Provincia autonoma di Bolzano - era stato sottoscritto dal presidente del consiglio dei ministri, dal ministro delle infrastrutture ai trasporti, dal ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, dal ministro per gli affari regionali e dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano. Un documento, come detto, che è stato firmato anche dal presidente Durnwalder che si è sempre schierato contro la realizzazione del casello anche quando da parte dell’allora presidente dell’A22 c’era stata una apertura. Ferdinand Willeit aveva prospettato al sindaco Galler l’idea «di realizzare un casello automatizzato, con uscita ed entrata, per il solo traffico pesante con una entrata e un’uscita entrambe a nord». Ipotesi tramontata, sul nascere, con una solenne bocciatura della Provincia.
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sabato, 28 luglio 2007

Alto Adige 28 LUGLIO 2007
Stamattina con An. Volantini a favore del casello
 LAIVES. Questa mattina, nel parcheggio del supermercato Despar dalle 8.30 alle ore 12, il Circolo Territoriale organizza la prima delle manifestazioni a sostegno dell’apertura del casello dell’A22. Saranno distribuiti alla cittadinanza dei volantini informativi e saranno illustrate tutte le decisioni intraprese dal presidente dell’A22 Grisenti e dal Parlamento Italiano a sostegno di questa opera fondamentale per la lotta all’inquinamento atmosferico e della sicurezza stradale, «che vede però - si legge in un comunicato di An - in maniera inspiegabile contrapporsi il rifiuto del presidente della Provincia Luis Durnwalder alla realizzazione di tale opera. Ancora una volta il Circolo di An torna quindi in mezzo alla popolazione per difendere i loro legittimi diritti. Una analoga manifestazione è prevista nel corso del giovedì lungo del 2 agosto dalle 20 alle 23.
 La distribuzione, questa mattina, dei volantini è la prima delle iniziative di una campagna estiva promossa da An a sostegno del casello dell’A22 a Laives. I rappresentanti provinciali e comunali del partito hanno illustrato, di recente nel corso di una conferenza stampa, quanto intendono fare fino all’inizio dell’autunno: «ci saranno pressioni a vario livello e sensibilizzazione della popolazione in favore dell’apertura con il motto: avere quel casello è un nostro diritto». (b.c.)
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sabato, 21 luglio 2007

Alto Adige 21 LUGLIO 2007
An: «Basta rinvii per il casello A22»
Parte la nuova campagna «Averlo è un nostro diritto»
BRUNO CANALI

 LAIVES. È pronta la campagna estiva di An a sostegno del casello dell’A22 a Laives. Ieri rappresentanti provinciali e comunali del partito hanno illustrato le iniziative a partire da agosto. Ci saranno pressioni a vario livello e sensibilizzazione della popolazione in favore dell’apertura del casello per la città e le sue zone produttive. Il motto? «Avere quel casello è un nostro diritto».
 Il rilancio del casello è stato favorito dalle parole del neopresidente dell’A22, Silvano Grisenti, che ha dichiarato di essere favorevole al casello per Laives anche perché, qualora non lo si facesse, la stessa A22 incorrerebbe in pesanti sanzioni a livello europeo. Inoltre, come ha ricordato ieri Bruno Borin, capogruppo di An in consiglio comunale, «la mancata realizzazione del casello sarebbe una penalizzazione nel momento in cui si farà la gara futura di affidamento dell’autostrada».
 Quanto alle iniziative che sono state predisposte da An a 10 anni dalla raccolta di firme - circa 10mila - con le quali venne anche allora chiesto il casello, ci9saranno cartelloni negli spazi pubblici e, da agosto, la distribuzione di volantini dal titolo «Casello autostradale, averlo subito è un nostro diritto». Parallelamente si cercherà di organizzare incontri con Durnwalder, col sindaco Polonioli e quello di Vadena Alessandro Beati, oltre che con il presidente Grisenti. Quindi il gazebo durante le manifestazioni principali, vale a dire ai giovedì lunghi in città oppure accanto alla statale 12, con volantinaggio per gli automobilisti in transito.
 «Dal sindaco Polonioli - dice Borin - vogliamo avere la massima chiarezza in merito alle intenzioni del Comune su questa questione che riguarda tutti. Riporteremo in consiglio comunale la discussione. Anche Durnwalder dovrà cambiare atteggiamento, perché casello e variante alla statale 12 sono due opere diverse ed entrambe necessarie. È assurdo pensare, come propone il presidente della giunta, di realizzare il casello solo tra sei, sette o 10 anni, quando la variante sarà terminata. Se è un’opera che serve, va fatta subito».
 Sulla stessa linea il collega Christian Bianchi: «Avere la variante completa significa attendere ancora fino al 2010 - spiega - e non è nemmeno ipotizzabile farci transitare decine di migliaia di mezzi ogni giorno, essendo anche di tipo “monocanna” e perciò pericolosa. Con un casello autostradale si potranno invece allontanare i tir dalla città».
 Daniele Inguscio, presidente del circolo cittadino di An, ha preannunciato un primo sit in il 28 luglio davanti al supermercato Despar.
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sabato, 21 luglio 2007

Corriere dell'Alto Adige  2007-07-21

Il responsabile organizzativo Janes attacca l'Svp e il Bauerbund

An: «Casello di Laives, un diritto»


BOLZANO — Continua l'interminabile
querelle del casello di Laives sull'A22.
Ben dieci anni fa, infatti, erano state raccolte circa diecimila firme affinché l'amministrazione e l'A22 si decidessero a introdurre il casello per «liberare» Laives dal traffico pesante che transita ogni giorno in via Kennedy. Con il tempo il Landeshauptmann Luis Durnwalder ha acconsentito alla richiesta, ma ad una condizione: il completamento della variante di di 7,5 km, previsto nell'arco di otto-dieci anni.
Da Alleanza nazionale, sempre attiva in merito alla questione, parte un duro attacco: «Perché bisogna aspettare? — si domanda il responsabile organizzativo del partito Alex Janes — L'unica risposta plausibile è che l'Svp non voglia scontentare la Bauerbund. La lobby degli agricoltori — insiste — è l'unica ad avere interesse nel fatto che il casello non venga predisposto, perché per farlo si esige l'esproprio di alcuni terreni contadini ».
E continua: «Se dieci anni fa su 15.000 abitanti, 10.000 erano favorevoli, tra loro c'erano anche i tedeschi quindi non dicano che il casello lo vogliono solo gli italiani. Il traffico giornaliero — sostiene Janes — sulla strada statale che taglia Laives è di circa mille camion al giorno. Gli abitanti non ne possono proprio più».
Ad ogni modo entro il 2012 il casello verrà fatto, ha assicurato Grisenti, pena le sanzioni sancite nei contratti di appalto dell'Anas. Ma da An si chiedono: «Grisenti dice che il casello si farà, ma perché invece Durnwalder vuole attendere il completamento della variante (che comunque assorbirà un traffico insostenibile di più di 30.000 veicoli al giorno) per aprire il casello?» La questione non sembra di facile risoluzione. Di certo non ci sarà alcun casello prima del 2012, e, dopo, chissà.
Il partito sta muovendo affinché «non si resti immobili» sia a livello istituzionale, che a livello di sensibilizzazione e propaganda sul territorio. Perché, dicono, «il casello è un nostro diritto».
G. V.
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domenica, 08 luglio 2007

Alto Adige 08 LUGLIO 2007
A22, Borin (An) appoggia il sindaco di Vadena
«Il casello ormai si farà Per noi è una vittoria»

 LAIVES. Sul tema del casello autostradale il sindaco di Vadena Alessandro Beati raccoglie anche il sostegno del gruppo consiliare di An al Comune di Laives. In una nota, Bruno Borin - capogruppo in consiglio - manifesta aperto sostegno alla richiesta del sindaco di essere costantemente informato sugli sviluppi relativi al casello autostradale per Laives, proprio perché, da quanto si sa, verrebbe comunque realizzato sul territorio comunale di Vadena.
 «Credo che la realizzazione di questa importante infrastruttura colga il favore della stragrande maggioranza dei nostri concittadini - scrive Borin - e il centrodestra, insieme a tutti coloro che si sono battuti per avere il casello, va ringraziato. Quello che finalmente appare certo è che il casello autostradale a Laives si farà, perché lo ha sostenuto il presidente dell’A22 Grisenti. Del resto proprio l’A22 non può correre il rischio di incorrere nelle sanzioni previste nel caso in cui non ottemperi alle disposizioni entro il limite di tempo previsto o, peggio, di trovarsi penalizzata in una gara per la futura gestione dell’autostrada per effetto della mancata realizzazione del casello».
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domenica, 01 luglio 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-06-30

CI SCRIVONO


APPELLO DA LAIVES
Casello A22 La priorità
Ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, dell'importanza del casello autostradale.
Forza Italia di Laives spera che sia messa la parola fine all'ostracismo della giunta provinciale e forse a questo punto non di tutta la giunta.
Le diecimila firme raccolte, i pareri dei sindaci della Bassa- Atesina e adesso anche l'appoggio dell'Südtiroler Volkspartei alla Camera dei deputati dovrebbero fare riflettere seriamente lor signori sulla posta in gioco. La salute, la nostra di cittadini di Laives, non è negoziabile e non può aspettare una variante che comunque non risolverebbe il problema. Si parla di dieci o dodici anni per la sua realizzazione.
Ed è falso dichiarare cinque o sei anni per un accesso autostradale come qualcuno ha dichiarato sui giornali. Il diritto alla sicurezza non è opinabile, esiste uno stato di continuo pericolo per i nostri bambini, anziani e noi tutti.
E' bastato vedere ultimamente cosa hanno provocato i lavori di asfaltatura di via Kennedy.
Code interminabili e ancora inquinamento e sempre di più l'ennesimo segnale che la quantità di transiti sulla statale è fuori da ogni sensata politica urbanistica, anzi è da veri irresponsabili.
È un pesantissimo dazio che noi, cittadini di Laives, ci troviamo a pagare. Ci viene chiesto da lor signori della provincia di pazientare, di ammalarci e di finire magari sotto le ruote di un camion aspettando la variante.
La puzza che sento io al mattino uscendo di casa oppure i vetri ed i balconi lungo la via Kennedy ci danno la misura di cosa finisce nei polmoni di tutti noi, adulti e soprattutto bambini.
Ed è molto scorretto che una certa parte della maggioranza che governa Laives cerchi da noi consensi anti-aeroporto cercando di comprarci con lo zuccherino di un interessamento sulla questione A22. Che si sappia nei piani alti a Bolzano.
Le teorie e gli inutili programmi a lunga scadenza non ci interessano, vogliamo fatti, fatti concreti e decisioni, subito. E chi deve decidere, decida. Sicurezza e salute di 16.000 persone, esseri umani, a questo punto sono nelle vostre mani, cari signori della giunta e signor Durnwalder. Sentitene tutto il peso e la responsabilità. Ed anche il governo di Laives abbia il coraggio di uscire allo scoperto, che prenda posizione pubblicamente e sia chiaro, una volta per tutte, da che parte vuole stare.
Luca Rapaggi,
consigliere comunale di Forza Italia— Laives
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venerdì, 29 giugno 2007

Alto Adige, 29 GIUGNO 2007
 CASELLO
L’intesa firmata nel marzo 2004 anche dal presidente Durnwalder

 LAIVES.. La conferma dell’impegno del Governo in merito al casello autostrada A22 risale al 2004 quando presidente del consiglio era Silvio Berlusconi. La struttura era stata messa nero su bianco a Palazzo Chigi con tanto di firma anche di Luis Durnwalder sul verbale a margine dell’intesa generale sottoscritta il 13 febbraio. Il verbale a margine - come l’intesa generale quadro fra il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e la Provincia autonoma di Bolzano - era stato sottoscritto dal presidente del consiglio dei ministri, dal ministro delle infrastrutture ai trasporti, dal ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, dal ministro per gli affari regionali e dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano. Un documento, come detto, che è stato firmato anche dal presidente della giunta provinciale Durnwalder che si è sempre schierato contro la realizzazione del casello anche quando da parte del presidente dell’A22 c’era stata una apertura. Proprio Ferdinand Willeit, come si ricorderà, aveva prospettato all’allora sindaco Galler l’idea «di realizzare un casello automatizzato, con uscita ed entrata, per il solo traffico pesante con una entrata e un’uscita entrambe a nord». Ipotesi tramontata, praticamente sul nascere, con una solenne bocciatura da parte della giunta provinciale, con la giustificazione che la variante era in arrivo. Ora il casello autostradale è tornato di attualità in considerazione dei mega-lavori che sono previsti nei prossimi anni prima per completare la variante alla statale 12 e quindi per realizzare - in anticipo rispetto al grande progetto della linea ferroviaria del Brennero - il «passante» in galleria fra Ora e Cardano. (e.d.)
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venerdì, 29 giugno 2007

Alto Adige 29 GIUGNO 2007
Casello: sì della Svp a Roma ma a Bolzano è un no
Brugger: «Approvato il piano Anas». Mussner: «Sono sorpreso dal benestare»
Il sindaco: una scelta logica per gli onorevoli della Stella Alpina

 LAIVES. A Roma i parlamentari della Volkspartei votano compatti con il Governo un ordine del giorno a firma di Michaela Biancofiore all’interno del quale figura la costruzione del casello autostradale per Laives, mentre a Bolzano, fra i rappresentanti della Stella Alpina rimangono le perplessità già manifestate nei confronti di quest’opera sempre scartata dai vertici della giunta provinciale.
 Una spiegazione per questa apparente discrasia la propone il sindaco Giovanni Polonioli: «In realtà la Camera ha approvato il piano nazionale complessivo delle opere dell’Anas, all’interno del quale figura anche il casello di Laives. È ovvio che i parlamentari Svp non potevano fare altrimenti senza mettere a rischio il Governo stesso. Questo però non cambia nulla».
 Il via libera dei parlamentari Svp all’approvazione del piano con casello autostradale compreso, sarebbe arrivato dall’onorevole Brugger che ha spiegato questa scelta come «conferma di quanto contenuto nel piano dell’Anas già approvato ed inserito all’interno della convenzione per l’A22. Per noi parlamentari Svp non è stato un problema, anche perché si tratta solamente della conferma di un impegno già assunto».
 Si dichiara però sorpreso, a Bolzano, l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner: «Sappiamo che la giunta comunale di Laives ha appena approvato un ordine del giorno nel quale si accenna allo studio globale per traffico e viabilità, da condividere con Bolzano e la Bassa Atesina e mi sembra strano che adesso si torni con il casello. A mio avviso sarebbero troppe le direttrici stradali che attraversano la Bassa Atesina e quindi non sono favorevole all’ipotesi del casello, anche se a Roma, a quanto pare, hanno detto di sì. Noi continuiamo passo dopo passo con il programma stabilito per la variante alla statale 12 e fra un mese inizieranno i lavori davanti a Pineta, mentre all’inizio del prossimo anno appalteremo quelli per la galleria di Laives e quindi Bronzolo. Così andremo avanti, con una visione globale del problema».
 Perplesso anche il vice sindaco di Laives Georg Forti, che sottolinea quanto già sentito in consiglio comunale: «Anche se si decidesse veramente per il casello, fra progetti, espropri, appalto e lavori veri e propri passerebbero non meno di 5 o 6 anni e nel frattempo avremo completato la variante fra Bolzano e Bronzolo, che dovrà togliere buona parte del traffico di transito dai centri abitati. Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno della giunta a favore di uno studio complessivo su collegamenti e viabilità, da realizzare con Bolzano, proprio per avere una visione proiettata verso il futuro ed individuare le risposte migliori».
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giovedì, 28 giugno 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-06-28

AUTOBRENNERO

Casello a Laives, ok da Roma Biancofiore: «Svp favorevole»


BOLZANO — A sorpresa è stato approvato ieri a Montecitorio, nel corso della discussione sul progetto di legge sulla sicurezza stradale, un ordine del giorno, presentato da Michaela Biancofiore, Forza Italia, con il quale il governo si impegna ad attuare «le opportune iniziative normative per far si che la provincia di Bolzano e la società A 22 diano attuazione a quanto previsto dal piano Anas di concessione dell'A22 per consentire la sicurezza stradale e la tutela dei cittadini». Il documento è passato a larga maggioranza anche con i voti dei tre rappresentanti a Montecitorio della Svp.
Soddisfatta la deputata azzurra che da sempre si è impegnata a favore della popolazione della Bassa Atesina.
«Non era comprensibile il perché quest'iniziativa era sempre stata osteggiata dalla Stella Alpina che si era sempre rifiutata da portarla a termine — ha commentato la coordinatrice di Forza Italia — . Il casello nella Bassa Atesina, del resto, contribuirebbe alla diminuzione del traffico nell'abitato di Laives».
Michaela Biancofiore ha avuto anche parole di apprezzamento nei confronti dei tre parlamentari della Stella alpina, i quali hanno appoggiato quest'iniziativa. «Ora speriamo che grazie alla loro lungimiranza ci sia un'accelerazione per la realizzazione di un'opera indispensabile. Quanto è accaduto a Montecitorio ieri — ha aggiunto — dimostra che intese importanti possono essere raggiunte anche con la Svp. E questo dovrebbe verificarsi sempre».
Da parte della Stella Alpina, per contro, non si da eccessiva importanza all'accaduto.
«Si tratta solamente — commenta Siegfried Brugger— della conferma di quanto contenuto nel piano Anas già approvato ed inserito all'interno della convenzione con l'A22. Per noi è stato assolutanmente un problema anche perché si tratta solamente della conferma di un impegno già assunto».
L'unico problema ora sarà solamente quello che se i comuni di Bolzano e Laives decideranno in futuro di non voler più dare corso alla costruzione dell'infrastruttura sarà necessaria la realizzazione di un nuovo piano da parte dell'Anas dove sia inserita la modifica.
E. B.
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giovedì, 28 giugno 2007

Alto Adige 28 GIUGNO 2007
Casello, sì del governo e della Svp
Collegamento autostradale: ordine del giorno approvato alla Camera

 LAIVES.. Il Governo nazionale ed i rappresentanti della Svp hanno approvato, alla Camera, un ordine del giorno dell’onorevole Michaela Biancofiore in merito alla realizzazione di un casello autostradale all’altezza di Laives finora bloccato dalla giunta provinciale.
 Nella seduta di martedì alla Camera, l’on. Michaela Biancofiore ha presentato un ordine del giorno al Pdl sulla sicurezza stradale che - in conformità con quanto predisposto dal Governo Berlusconi nell’atto di concessione dell’autostrada alla società A22 - impegnava il governo a sollecitare la costruzione del casello di Laives da parte della Provincia e della Società A22. Questo il testo dell’ordine del giorno approvato dal governo ed anche dai rappresentanti della Svp: «La Camera, premesso che la statale 12 nella provincia autonoma di Bolzano passa totalmente all’interno della città di Laives tagliandola a metà e convogliando al suo interno in particolare il traffico pesante che trasporta le merci per le zone industriali di Laives e Bolzano; tale traffico - continua l’ordine del giorno ha cagionato negli anni una moltitudine di incidenti mortali senza con ciò calcolare l’inquinamento acustico e ambientale al quale sono soggetti i cittadini; nel piano di concessione Anas dell’Autobrennero il Governo precedente aveva inserito il finanziamento per la costruzione del casello autostradale di Laives così come richiesto dai cittadini con raccolta di firme e anche da tutti i sindaci della Bassa Atesina, zona dell’Alto Adige sulla quale incide appunto la statale 12 e che comprende anche Laives, impegna il Governo ad adottare, per quanto di competenza, le opportune iniziative normative volte a far sì che la Provincia Autonoma di Bolzano e la società Autobrennero diano attuazione a quanto previsto dal Piano Anas di concessione dell’A22 per consentire la tutela della sicurezza stradale e la salute dei cittadini».
 Una presa di posizione, importante, quella della Camera dei Deputati. Adesso si tratterà di verificare la reazione della giunta provinciale altoatesina - cui spetta la procedura per la variazione dei Puc necessaria per la realizzazione del casello autostradale - ed in particolare del presidente Durnwalder che ha sempre rifiutato di concretizzare quanto da lui stesso sottoscritto nell’accordo con l’allora presidente del consiglio.
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sabato, 23 giugno 2007

Alto Adige 22 GIUGNO 2007
Viabilità, uno studio prima del casello
Il sindaco: «Ne ho parlato con Grisenti. Coinvolta anche Vadena»
di Bruno Canali

 LAIVES. Resta un miraggio il casello autostradale per la città come richiesto a gran voce dai gruppi di opposizione. Intanto però si profila un nuovo incubo: lo spostamento dell’A22 in galleria per liberare Bolzano dall’inquinamento. Un casello tornano a chiedere i consiglieri di opposizione con un ordine del giorno discusso insieme a quello prodotto invece dalla maggioranza che pure parla di autostrada, ma per una ragione diversa: quella dell’eventuale spostamento in galleria. Alla fine la discussione in aula si è orientata proprio verso quest’ultima ipotesi, molto temuta.
 Che il casello autostradale per Laives sia indispensabile lo ha ribadito il consigliere di An Christian Bianchi, forte delle parole favorevoli pronunciate in merito dal neo presidente dell’A22 Grisenti. Anche il sindaco Polonioli ha avuto modo di incontrare il presidente dell’A22, che gli ha sostanzialmente confermato l’inserimento del casello autostradale per Laives fra gli interventi da fare entro il 2014 perché altrimenti l’A22 sarebbe sanzionata se non rispetterà questo termine. Polonioli ha anche preannunciato che con il Comune di Bolzano si è concordato di far fare uno studio complessivo riguardo la viabilità futura, coinvolgendo pure Vadena, dove il casello dovrebbe essere realizzato. «Auspichiamo questo studio - ha detto Polonioli - in modo che si possano avere poi tutti gli elementi utili per operare le scelte più efficaci. Non è possibile del resto essere pro o contro un’opera senza sapere come questa inciderà sull’intero territorio, sia che si parli di casello e sia che si tratti di spostamento in galleria dell’A22».
 Però si è anche capito che già adesso la possibilità che venga spostata in galleria l’A22 a Bolzano, potrebbe trasformarsi in un incubo per il territorio di Laives. «Questa proposta del Comune di Bolzano taglierebbe il nostro territorio a metà - ha dichiarato Fabrizio Oliver - uno scenario che non potremmo mai accettare: non c’è spazio per questo attraversamento». Altri consiglieri hanno però sottolineato che tutto sommato si sta parlando di una eventualità remota per la quale non esiste un progetto e meno che meno il finanziamento e piuttosto sembra la solita boutade in vista della revisione del Puc bolzanino, come è ad esempio l’idea dell’aeroporto al Colle. «Attenzione - ha però aggiunto Andreas Mumelter, capogruppo Svp - perché lo spostamento in galleria dell’A22 a Bolzano non è pura fantascienza e dobbiamo tenere alta la guardia per tutelare il nostro territorio». Anche Lorenzo Testini ritiene che per adesso si tratti solo di idee prive di progetti e di finanziamenti, perchè l’A22 sarà impegnata pesantemente con il tunnel del Brennero per il futuro». Lo stesso ritiene il consigliere Rosario Grasso per il quale «l’idea di spostare l’autostrada in galleria assomiglia più alle solite “sparate”, mentre il casello autostradale per Laives servirebbe immediatamente e potrebbe risolvere i problemi del traffico che esistono».
 Ad ogni modo, l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza è stato approvato dal consiglio comunale e assomiglia più ad un’azione preventiva nei confronti di un pericolo remoto. Quanto al casello, si è capito che non sarebbe comunque una risposta immediata al problema traffico. Per averne uno, o al limite un semplice accesso come quello di Bressanone, bene che andasse, ci vorrebbero non meno di 3 o 4 anni, un lasso di tempo che - ha ricordato il sindaco - servirà anche per completare la variante in galleria sotto la città.
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sabato, 26 maggio 2007

Alto Adige 26 MAGGIO 2007
Casello A22, ritorna la mobilitazione

 LAIVES. L’intero vertice di Alleanza nazionale ieri in municipio ha rilanciato la campagna pro casello autostradale. Alessandro Urzì, Bruno Borin, Alessandro Forest e l’avvocato Ianes, hanno spiegato che le prossime settimane saranno caratterizzate dalla mobilitazione in favore del casello autostradale sull’onda dell’apertura manifestata in tal senso dal neo presidente dell’A22 Grisenti.
 «Il tunnel di base del Brennero non modificherà di molto la situazione del traffico sull’asse dell’A22 e della statale 12 - ha esordito Bruno Borin, capogruppo di An in consiglio comunale - e quando sarà pronto servirà a poco per risolvere veramente il problema del traffico. La soluzione che noi andiamo chiedendo da anni è quella del casello autostradale, che la nostra comunità ha chiesto anche con più di 10 mila firme. Il casello rientra nei programmi dell’A22 e per questo non si capisce l’accanimento con cui il presidente Durnwalder continua a negarlo. Così preannunciamo una mobilitazione attraverso varie forme, ad iniziare da un incontro a breve con il presidente Grisenti». Anche Alessandro Urzì ha ribadito la richiesta del casello, sottolineando che è un problema dalla Provincia affrontato sempre con molta superficialità. «La novità però è che sono cambiati i vertici dell’A22 e noi la salutiamo con grande soddisfazione perché si aprono nuove prospettive come ha fatto capire Grisenti. Nei prossimi giorni lo incontreremo. Ci aspettiamo coerenza con quanto dichiarato, perché il casello autostradale per Laives non è solo una bella idea; è anche e soprattutto, un progetto concreto, approvato dall’A22 e dall’Anas. Prendiamo comunque atto della pervicace contrarietà di Durnwalder verso quest’opera: è una posizione ingiustificabile sia sotto il profilo concettuale che pratico. Il no di Durnwalder al casello appare immotivato da tutti i punti di vista, perché si tratta di un’opera in grado di togliere veramente traffico pesante da Laives e dalla Bassa Atesina, come vorrebbe la logica di spostare questi transiti fuori dai centri abitati. In questi anni la Provincia ha detto di no ad opere che potevano essere soluzioni con costi contenuti, vedi arginale e casello appunto, per privilegiare invece progetti grandi e costosi come la variante in galleria e tutto per non contrariare lobby come quella dei contadini. Il neo presidente dell’A22 invece ha dimostrato di avere meno pregiudiziali di Durnwalder e con lui quindi contiamo di aprire al più presto un dialogo costruttivo per arrivare all’apertura del casello autostradale».
 er An, come è stato sottolineato durante la conferenza di ieri, questa questione torna di estrema attualità. Borin ha anche dichiarato che attende al varco la giunta sull’argomento, per capire se intende sostenerlo veramente oppure no. La discussione approderà prossimamente anche in consiglio comunale.
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mercoledì, 16 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige  2007-05-16

Laives, pressing di An sull'assemblea cittadina. Tommasini: « Sì ad un sistema automatizzato »

Casello A22, Vadena alza la voce

Beati protesta: « Non possono decidere senza consultarci »
BOLZANO — Il centrodestra di Laives torna all'attacco sul casello autostradale. I vertici dell'opposizione si sono ritrovati ieri sera per mettere nero su bianco un documento voto che ribadisce il sì al nuovo svincolo e che verrà presentato domani in consiglio comunale. Intanto il sindaco di Vadena, Alessandro Beati alza la voce: « Il casello dovrebbe sorgere sul nostro territorio e nessuno ci ha interpellato. Così non va, non possono decidere ancora una volta sopra la nostra testa » .
Il neopresidente di Autobrennero, Silvano Grisenti, è determinato a portare a termine la realizzazione del casello, previsto espressamente nel contratto di proroga della concessione. All'indomani del suo insediamento Grisenti è stato subito contattato dal capogruppo di An in consiglio provinciale, MauroMinniti, che ha ricordato al neopresidente l'importanza del casello. Messaggio ricevuto, tanto che Grisenti ha subito ribadito l'importanza dello svincolo ed ha promesso che nei prossimi giorni effettuerà un sopralluogo a Laives, per la gioia dei tanti, cittadini e politici, che da anni ne chiedono la realizzazione. « Il casello ci consentirà di liberare via Kennedy dagli oltre duemila camion che ogni giorno attraversano il centro città » spiega Bruno Borin, capogruppo di An a Laives. Proprio Borin ha predisposto un documento voto che ribadisce il « sì » al casello e che domani approderà in consiglio comunale. A sostenere la realizzazione dello svincolo però non sono solamente i partiti di opposizione ma anche importanti pezzi della maggioranza, a cominciare dai Ds.
Quindi non è affatto detto che il documento venga bocciato. « Il casello — ricorda Christian Tommasini, assessore alle politiche sociali — è previsto nel programma di coalizione qualora si dovessero verificare ritardi nella realizzazione della variante. Comunque — aggiunge — anche quando sarà pronta la circonvallazione non credo sia prudente che tutti i tir viaggino in galleria quindi l'idea di un accesso autostradale automatizzato, dedicato soprattutto ai tir, non è affatto da scartare » .
Dal canto suo il sindaco di Vadena sottolinea che non si possono fare i conti senza l'oste. Ovvero senza l'assenso del comune di Vadena sul cui territorio dovrebbe sorgere il casello. « Non possono decidere senza di noi. Vadena — avverte — è stufa di subire le decisioni di altri. Abbiamo autostrada e ferrovia e non ci sono ancora le barriere antirumore, a cento metri c'è la discarica, ci hanno imposto il centro di guida sicura, la polveriera, si parla di ampliare l'aeroporto e ci hanno pure tolto il passaggio a livello. Adesso basta » . Beati chiarisce che il suo non è un no categorico al casello ma che prima di tutto vuol vedere i progetti. « Vorrei sapere dove sarà questo casello. Se il traffico passerà nel nuovo sottopasso, se dovremmo attenderci un aumento della circolazione deimezzi pesanti. Di certo — avverte — non possono decidere ancora una volta sopra la nostra testa, la popolazione è stufa di subire le scelte di altri » . Marco Angelucci L'opposizione serra i ranghi Borin: « Liberiamo via Kennedy dai camion »



Alto Adige 16 MAGGIO 2007
Nonostante le nuove pressioni di An
Casello A22: sui Puc da modificare resta insuperabile il no di Durnwalder
 LAIVES. Il centrodestra - e An in particolare - ne fa da sempre un proprio cavallo di battaglia. Proprio nei giorni scorsi (prima con il consigliere provinciale Mauro Minniti e quindi con il consigliere comunale Christian Bianchi) è tornata alla carica sulla scorta anche delle dichiarazioni del nuovo presidente dell’Autobrennero, Silvano Grisenti, secondo cui il casello A22 è necessario. A sostenere questa esigenza vi sono migliaia di firme di residenti raccolte sì diversi anni fa ma che diventerebbero molte di più se la petizione venisse ripetuta ora visti anche i ritardi che si stanno accumulando per il completamento della variante.
 Nel rispetto del proprio piano di investimenti concordato con l’Anas, l’Autobrennero aveva fatto predisporre uno studio di fattibilità per un’uscita autostradale a ridosso delle zone produttive di Laives e Bronzolo con l’obiettivo di favorire soprattutto i mezzi pesanti, sull’esempio di quanto fatto a sud di Bressanone. Una cosa è sempre stata certa: la società dell’A22 non ritiene che l’eventuale casello debba servire per smaltire il traffico «leggero» che è rappresentato, in larga misura, dal movimento quotidiano dei pendolari.
 Ma c’è bisogno, prima di procedere con la costruzione, di modificare i piani urbanistici sia di Laives che di Vadena. E qui si inserisce, da sempre, il parere contrario del presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, appoggiato il pieno anche dall’assessore Florian Mussner: «In base al piano economico-finanziario, la società dell’Autobrennero - ha detto e ripetuto Durnwalder - è obbligata ad elaborare e presentare alla Provincia il progetto per un eventuale casello a Laives, per la cui realizzazione occorre l’intesa con la Provincia che difficilmente concederà l’intesa per il casello poiché il problema del traffico, anche pesante, del Comune di Laives sarà risolto con la costruzione della circonvallazione alla statale». Intanto la variante sta accumulando mesi e mesi di ritardo per essere completata visto che resta ancora da superare lo scoglio - a causa dei ricorsi e delle prime sentenze - per il breve tratto antistante l’abitato di Pineta. (e.d.)
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martedì, 15 maggio 2007

Alto Adige 15 MAGGIO 2007
Il neo presidente dell’Autobrennero ritiene che l’opera deve essere realizzata. Il centrodestra riprende l’offensiva
Casello A22, è ancora pressing
Bianchi (An): «Contiamo anche nell’appoggio della giunta»
Il consigliere: struttura utile. Ma rimane il no di Durnwalder

 LAIVES. Dopo le parole del neo presidente della società dell’Autobrennero - che hanno riacceso le speranze di coloro che auspicano l’apertura di un accesso autostradale anche per Laives - in consiglio comunale l’opposizione di centrodestra torna all’attacco preannunciando iniziative a sostegno di questa richiesta. «Il presidente Silvano Grisenti ha previsto il casello - dice Christan Bianchi di Alleanza Nazionale - e quindi va sostenuto per il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo».
 Bianchi continua spiegando che adesso il centrodestra attenderà di vedere cosa farà la giunta comunale, ovviamente aspettandosi che arrivi un concreto sostegno alla richiesta «altrimenti tornerà la battaglia politica dentro e fuori il municipio. Il presidente Grisenti è stato chiaro nel parlare di casello autostradale a Laives - spiega Bianchi - dicendo che si tratta di un’opera che va realizzata. Noi lo andiamo ribadendo da anni oramai, fin qui inascoltati dal presidente della giunta provinciale che invece si è sempre opposto alla realizzazione. Confidiamo anche nell’azione sostenitrice da parte della giunta comunale».
 Se si va a guardare il programma di coalizione sottoscritto dai partner di maggioranza, effettivamente figura un accenno anche al casello autostradale. Se ne parla affermando che si tratterebbe della soluzione necessaria nel caso in cui il completamento della variante alla statale 12 dovesse tardare eccessivamente. Questo scenario si sta già verificando, sia pure a causa di un ricorso che per Pineta sta opponendo un privato (la proprietaria della pizzeria la Torre) alla Provincia. Bene che vada quindi, ritardi ce ne saranno sicuramente rispetto alle previsioni, mentre il caos da traffico dentro Laives è pane quotidiano. Ma il casello A22, a giudizio del centrodestra, va realizzato a prescindere dall’arrivo o meno della variante «proprio perché è un’opera complementare e non alternativa». In altre parole, si ritiene che variante in galleria e casello siano due cose diverse per utenze diverse. Il casello ad esempio servirebbe per tutti i mezzi pesanti che vanno e vengono dalle zone produttive locali mentre se si pensa alla sola variante, si rischierebbe di fatto di trasformarla nella terza corsia dell’A22 come qualcuno ha già messo in guardia. Al di là della variante alla statale 12 infatti, Laives ha bisogno di allontanare il più possibile tutto il traffico di transito, che rappresenta ancora oggi una grossa fetta di quello che ogni giorno attraversa in centri abitati procurando disagi e inquinamenti molto gravi.
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domenica, 13 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige2007-05-13

Autostrada del Brennero

Mussner: « Casello a Laives? Con la variante è inutile »

BOLZANO — Il casello di Laives sull'autobrennero, nonostante i segnali che giungono a più riprese da via Berlino, non s'ha da fare.
La linea della giunta altoatesina non cambia. L'assessore ai lavori pubblici, Florian Mussner, è categorico. « Il casello non fa parte dei nostri obiettivi sull'evoluzione del traffico nella Bassa Atesina. Il nostro progetto — sottolinea con forza l'assessore — è quello di partire al più presto con la seconda tratta della circonvallazione di Laives » . Il 12 giugno, infatti, si conoscerà l'esito del ricorso presentato al Consiglio di stato dai proprietari della pizzeria « Torre » di Pineta di Laives.
« I lavori, in pratica sono stati già appaltati. Devono essere aperte solamente le buste — aggiunge Mussner — ed è quindi solamente questione di qualche settimana. Con i progetti che sono stati messi in cantiere sia Ora che Termeno, oltreche Laives, saranno tagliati fuori dal traffico pesante » .
I ritardi, invece, si avranno se la sentenza del Consiglio di stato darà torno alla Provincia. In quel caso i tempi si allungheranno perché si dovrà variare la progettazione già approvata con le conseguenti varianti sul piano regolatore e l'attuazione di nuovi espropri di terreno. L'assessore Mussner, però, è fiducioso. « In questo caso si potrebbe avere un ritardo di circa sei mesi, ma, comunque, conteremo di dare l'avvio ai lavori entro la fine dell'anno. Il termine, fissato in entrambi i casi, è quello del 2011, data in cui il nuovo tratto della circonvallazione dovrà essere aperto » . E. B.

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mercoledì, 09 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige  2007-05-09

IL SINDACO

« La città soffoca Lo svincolo serve »

BOLZANO — Per Giovanni Polonioli, il casello di Laives rappresenta l'estrema ratio per risolvere il problema del traffico cittadino. Signor Sindaco, il nuovo presidente dell'A22 ha rilanciato l'ipotesi del casello di Laives? « È tanto che se ne parla e per noi rappresenta una strategia per risolvere il delicato nodo della viabilità. Via Kennedy sta scoppiando e, certamente, non potrà sopportare un aumento del traffico. Èchiaro che se la variante progettata dalla provincia andrà per le lunghe il casello rappresenterà per noi una valida alternativa » . « La posizione del Landeshauptmann la conosciamo molto bene.
Noi, però, dobbiamo pensare al nostroComuneed alla viabilità perché Laives rischia di scoppiare. » Per i lavori si dovrà aspettare di risolvere la questione del ricorso dei proprietari della pizzeria La Torre? « Il consiglio di stato si pronuncerà il 12 giugno e speriamo che le ragioni della Provincia siano ritenute valide. Ma ci vorrà ancora del tempo prima che i lavori prendano il via » . Il casello dove dovrebbe essere ubicato? « Nel comune di Bronzolo dopo la nostra zona industriale. Una soluzione vantaggiosa per gli automobilisti di Bronzolo e più penalizzante per quelli di Laives. Almeno, però, in questo modo il problema del traffico si potrà risolvere. Non possiamo attendere ancora quattro anni » . Enrico Barone
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mercoledì, 09 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-05-09

Autobrennero, scintille sul casello di Laives

Durnwalder: meglio la circonvallazione. Grisenti: si farà. Oggi il faccia a faccia
BOLZANO — Autobrennero continua ad essere al centro della polemica politica.
Passata la bufera sul ruolo diA22 nella partita tunnel si torna a discutere del casello di Laives, un progetto rimasto nel cassetto per diversi anni. Il Landeshauptmann, Luis Durnwalder, non vuole nemmeno sentirne parlare ma il presidente di A22, Silvano Grisenti mette in chiaro che il casello s'ha da fare. « Altrimenti rischiamo di pagare penali milionarie » avverte il neopresidente di Autobrennero per la gioia di tutti coloro che, specialmente nel centrodestra altoatesino, chiedono da anni che Laives abbia il suo svincolo.
Sono anni che si parla di un casello per Laives, Bronzolo e la Bassa Atesina. La Svp si è sempre opposta alla realizzazione e, fino a che in via Berlino comandava Willeit, il progetto è sempre rimasto chiuso in un cassetto. Il governo Berlusconi lo ha ritirato fuori quando si è iniziato a discutere del rinnovo della concessione per l'A22 e, grazie anche alle pressioni dell'allora consigliere per l'Alto Adige, Michaela Biancofiore, la realizzazione del casello di Laives è stata inserita nel contratto di proroga.
Autobrennero ha ottenuto la gestione di A22 fino al 2014 ma, in cambio, via Berlino si è impegnata a portare a termine una serie di opere strategiche, tra cui anche lo svincolo autostradale. Ma, dopo qualche giorno, il progetto è tornato in un cassetto della scrivania di Willeit. Ma ora Grisenti lo ha ritirato fuori.
Durnwalder non cerca di nascondere il suo disappunto. « Sono sempre stato e resto contrario alla costruzione del casello di Laives. È meglio fare la circonvallazione » taglia corto il Landeshauptmann alla vigilia del vertice con il presidente di A22.
Grisenti però rilancia: « Il contratto che proroga la concessione autostradale fino al 2014 — spiega — prevede espressamente la costruzione del casello. E io sono vincolato a quel contratto » . Non rispettare gli impegni presi con il governo potrebbe costare molto caro ad Autobrennero spa che rischia di dover pagare penali salatissime o, comunque, di vedersi bocciare dall'Anas l'aumento dei pedaggi. « È accaduto anche ad altri concessionari che non hanno rispettato il piano di investimenti. ÈAnas — continua Grisenti — ha incassato tutti i proventi derivanti dal rincaro dei pedaggi. Io devo fare gli interessi della società » .
Il presidente di via Berlino interviene anche sulla risoluzione approvata ieri dalla giunta regionale che fissa una serie di obiettivi strategici per Autobrennero spa.
« Mi sembra un documento equilibrato che ribadisce quali sono le priorità. Non c'è nulla di nuovo, finanziare il potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria è sempre stato tra gli obiettivi prioritari della società. L'autostrada — prosegue Grisenti — è una grande risorsa per l'economia della nostra terra che dipende molto dal turismo ma non possiamo dimenticare che per le valli che vengono attraversate èunpeso enorme. Bisogna trovare il giusto equilibrio » .
Nel frattempo il senatore dell'Unione Svp, OskarPeterlini, rilancia la candidatura di FerdinandWilleit alla vicepresidenza di Autobrennero. « Così potrà continuare ad essere il garante degli interessi dell'Alto Adige. Alui — sottolinea Peterlini — dovrebbero essere assegnati compiti che consentano di continuare il trasferimento del traffico pesante dallagommaalla rotaia » . Magari, ma questo Peterlini non lo dice, la presidenza di una delle controllate ferroviarie di A22. Dal direttivo Svp della Bassa Atesina parte anche la richiesta di aumentare da subito i pedaggi autostradali per ridurre la circolazione di tir e di accantonare i progetti di ampliamento dell'autostrada.
Intanto il capogruppo Svp in consiglio regionale, Seppl Lamprecht, chiede a Dellaidi fare chiarezza sul patto segreto siglato da Grisenti con gli azionisti del sud. Marco Angelucci
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