mercoledì 18 gennaio 2012

San Giacomo oggi 1




sabato, 15 agosto 2009
San Giacomo: una folla entusiasta per l’esibizione di «street volley»



Oltre 3 mila abbracci alle azzurre

di Andrea Anselmi
 LAIVES. Ieri mattina, prima di pranzo, la nazionale italiana femminile di pallavolo ha lasciato il residence Alpenrose dopo quasi due settimane di ritiro a San Giacomo di Laives, dove Aguero & C. hanno iniziato a preparare - da campionesse in carica - i prossimi campionati europei di fine settembre in Polonia. Le azzurre hanno preso la strada del ritorno a casa con ancora negli occhi (e nel cuore) l’indimenticabile cerimonia di saluto tenutasi l’altra sera, nell’ambito del giovedì lungo di San Giacomo.
 E stata una cerimonia che ha radunato circa 3000 (!) persone, che hanno festosamente invaso la via Nazionale (mai nome più azzeccato vista l’occasione) per ammirare un’ultima volta - almeno per quest’anno - l’Italvolley “rosa”. Le ragazze di coach Barbolini si sono prestate come sempre con spirito goliardico e spontaneità alla festa organizzata in loro onore, ricambiando con pari calore l’affetto ricevuto nel periodo di soggiorno a San Giacomo di Laives, tanto da mischiarsi alla folla oceanica che ha fatto da cornice alla loro passerella lungo la via Nazionale, con la partita/esibizione di street volley (giocata dalle azzurre a piedi scalzi sull’asfalto, con le ragazze del Neruda di Bronzolo come “avversarie”) come momento clou della serata che resterà sicuramente nel loro cuore cone in quelli dei tremila che l’hanno vissuta.
 Sono bastati due palleggi di Lo Bianco & C. per scatenare cori - al grido di «Italia, Italia» - e incitamenti da parte del pubblico (c’erano anche supporter cubani in onore della Aguero) radunatosi attorno al campo da gioco. Gran cerimoniere della serata, l’assessore Bruno Ceschini, mente organizzativa del ritiro “rosazzurro” assieme al sindaco Polonioli e al presidente del San Giacomo Volley, Maurizio Merlo, con l’indispensabile contributo della Südtirol Bank, main sponsor dell’evento. Un Ceschini euforico che ha regalato a tutte le ragazze e allo staff tecnico una confezione di strudel offerto dalla ditta Pan, «per chiudere in dolcezza questo vostro soggiorno», ha sottolineato l’assessore rivolgendosi alle azzurre e ringraziandole per la squisita disponibilità. «Se vorrete, Laives è pronta ad opitarvi anche il prossimo anno», ha chiosato Ceschini fra gli applausi (sinceri) e gli apprezzamenti (convinti) dell’entourage della Nazionale per l’impeccabile organizzazione.

Il team manager: «Qui anche il prossimo anno»


Francesca Piccinini

LAIVES. Dinanzi alle 3000 persone che hanno fatto da cornice alla cerimonia di commiato dell’Italvolley “rosa” dal ritiro di San Giacomo di Laives, Stefano Sciascia - team manager azzurro - è rimasto sbalordito. «Di collegiali ne abbiamo fatti tantissimi in questi anni - premette Sciascia -. Ma ad una cosa simile non mi era mai capitato di assistere. Dopo cena, quando ho messo piede fuori dall’albergo per dare un’occhiata a quanto stava accadendo, mi sono ritrovato di fronte una muraglia umana che attendeva con ansia l’uscita delle ragazze. Strada, marciapiedi ed ogni anfratto erano festosamente invasi. Mai ricevuto, in tanti anni, un affetto simile». E anche il bilancio di fine ritiro è entusiastico. «Organizzazione perfetta. La società del San Giacomo Volley e il Comune di Laives hanno svolto un lavoro eccellente. Ci rivedremo già ad ottobre, per parlare della prossima estate. Sì, vogliamo tornare qui». (ans)

Alto Adige 15-08-09

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venerdì, 14 agosto 2009



San Giacomo: torna la rassegna di teatro


 LAIVES. Il nuovo teatro a San Giacomo, ha dato impulso anche all’attività della compagnia Strapaes, che si prepara ad offrire la seconda edizione della rassegna nella nuova sala. Inizierà il 12 settembre e avrà cadenza mensile. Per quanto riguarda la Strapaes, sarà l’occasione per presentare il nuovo spettacolo in preparazione, quel «Vin de sambuc» tratto da «Arsenico e vecchi merletti». Intanto la compagnia è impegnata in una serie di spettacoli anche fuori provincia. La campagna abbonamenti alla nuova rassegna è già iniziata e per qualunque informazione si può anche visitare il sito digilander.libero.it/strapaes/. (b.c.)
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martedì, 11 agosto 2009



Giovedì lungo a San Giacomo



 LAIVES. Dopo qualche anno di assenza, torna anche a San Giacomo il giovedì lungo dei commercianti. L’appuntamento è proprio per domani in centro dove chiuderà la strada tra le 19.30 e le 24. A tale proposito i vigili urbani ricordano che tutto il traffico verrà deviato sulla variante in galleria, compresi i mezzi di trasporto pubblico della Sasa e della Sad. Per questo motivo, dalle 19.30 alle 24, non ci sarà alcun collegamento pubblico per San Giacomo e quindi il consiglio è di arrivare il più vicino possibile al centro scendendo alle ultime fermate possibili, quella di Maso della Pieve e, a sud, nei paraggi della zona produttiva Vurza. Per quanto concerne invece le iniziative che verranno predisposte durante il giovedì lungo dei commercianti, da segnalare l’esibizione in strada delle atlete della nazionale di pallavolo in ritiro a San Giacomo: offriranno un saggio della loro bravura e della prestanza atletica giocando in via San Giacomo, davanti al negozio Sporting. Altra bella attrazione sarà il «Bingo comic show» con Maurice, del laboratorio Zelig di Bolgna. Si tratterà di una tombola a premi e le schede per giocare verranno distribuite gratuitamente in strada. (b.c.)

Alto Adige 11-08-09
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martedì, 28 luglio 2009



«Con i recenti dati diffusi non si possono calcolare i troppi transiti inutili»


San Giacomo: nota di Grasso

 LAIVES. In merito ai dati sui transiti all’interno di San Giacomo, il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) ha diffuso una nota in cui sostiene che «la mole di traffico, seppur ridotta, è ancora ampiamente al di sopra di una soglia di accettabilità. Ma manca la possibilità di calcolo dei transiti superflui. Il dubbio che questo calcolo non fosse possibile effettuarlo ci era già venuto leggendo sulla stampa la collocazione degli strumenti di rilevazione, ma è evidente che solo dalla disponibilità di questi numeri dipende una valutazione precisa degli interventi da effettuare. Possibile - conclude Grasso - che l’unica certezza sia quella di mettere in discussione l’ordinanza di chiusura per un’ora al giorno ai non residenti?».

Alto Adige 28-07-09
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lunedì, 27 luglio 2009




Grande partecipazione alla rievocazione di Santiago de Compostela presso la chiesetta di San Giaomo Laives



Grande partecipazione, venerdì sera, per la rievocazione storica del pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Molto suggestiva la fiaccolata che ha portato i “pellegrini” alla chiesetta di San Giacomo. Qui sono stati proposti racconti di cavalieri e pellegrini in abiti medioevali. Sul prato si è poi tenuto un concerto di musica sacra galiziana del XIII secolo con l'ensemble Hortus Musice.
L'evento è stato organizzato dalla cooperativa Laives cultura e spettacolo con la collaborazione della Filodrammatica Strapaes, del Centro culturale San Giacomo Agruzzo, del Gruppo Ana San Giacomo, del consiglio pastorale di San Giacomo, della Filodrammatica di Laives dell'associazione culturale Ulrich von Stakenberg.



Siamo lieti proporre a tutti voi amici, il suggestivo servizio fotografico effettuato dal bravissimo

Riccardo Di Valerio





























Un sentito grazie a Riccardo per la grande collaborazione
domenica, 26 luglio 2009



Revival storico apprezzato


Pellegrinaggio: costumi e anche musica del Medio Evo





 LAIVES. Bella iniziativa, che ha richiamato anche diversi spettatori, la rievocazione degli antichi pellegrinaggi verso Santiago de Compostela. In costumi medievali, accompagnati anche da musiche della stessa epoca, l’altra sera comparse e figuranti hanno riproposto una sintesi del pellegrinaggio, dall’abitato di San Giacomo, fino alla chiesetta gotica in cima a via Anton Thaler. Per rendere la scena ancora più vera, sono state spente le luci dell’illuminazione pubblica lungo la via e la colonna di cavalieri, pellegrini, frati e pubblico, ha affrontato la salita fino alla chiesetta alla luce delle torce. Una volta in cima, sul sagrato della chiesa ad attendere la gente c’erano anche fanciulle in costume che distribuivano viveri e bevande per ristorare i viandanti. Per tanti è stata anche l’occasione per vedere l’interno della chiesa sopra San Giacomo, un ambiente tipicamente gotico, con i costoloni delle colonne in arenaria e i resti di qualche interessante affresco. La rappresnetanzione quindi ha continuato sul sagrato, con racconti di cavalieri e dame che al seguito di Ulrich von Starkenberg, avevano attraversato Francia e Spagna per raggiungere la meta del pellegrinaggio e quindi la musica medievale suonata dal gruppo Hortus Musice Roncolo che ha reso ancor più vera l’atmosfera della serata. Questa iniziativa rientrava nel programma più ampio dell’Estate in città promossa dall’assessorato alla cultura di Laives e tutto è andato alla perfezione: la sicurezza era affidata ai vigili del fuoco locali, mentre anche il tempo ha dato una mano e la pioggia fortunatamente è arrivata quando oramai la bella rappresentazione era alle battute conclusive.

Alto Adige 26-07-09
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domenica, 26 luglio 2009



San Giacomo resta sotto assedio da traffico

Resi noti i risultati dei rilevamenti che sono stati effettuati di recente dalla Provincia sulla statale 12 che attraversa la frazione



Nonostante la variante impressionante la media settimanale: oltre 10 mila i veicoli

 LAIVES. Sono a disposizione degli amministratori comunali i dati relativi ai flussi di traffico attraverso l’abitato di San Giacomo. I rilevamenti sono stati effettuati di recente dalla Provincia. Secondo una prima, sommaria analisi da parte dei rappresentanti di giunta, questi dati dovrebbero rimettere in discussione l’idea dell’ordinanza di chiusura per un’ora al giorno ai non residenti.
 Secondo una prima, sommaria analisi da parte dei rappresentanti di giunta, questi dati dovrebbero rimettere in discussione l’idea dell’ordinanza di chiusura per un’ora al giorno ai non residenti. Ricordiamo che l’esigenza di avere i dati sul traffico di transito è sorta a seguito delle continue lamentele da parte del comitato di attenzione permanente che opera a San Giacomo.
 Vediamo i numeri scaturiti dal rilevamento: la media settimanale di veicoli che passa per San Giacomo si attesta attorno alle 10.165 unità, con punte che sfiorano gli 11.000. Di questi, 4.072 lo fanno in direzione Laives - Bolzano e 6.093 in quella opposta. Quanto ai mezzi pesanti (che dentro San Giacomo non dovrebbero transitare se non per carico e scarico dimostrato) del totale sarebbero circa il 3,5 per cento in direzione da sud verso nord e oltre il 6 per cento da nord verso sud. La punta massima di traffico giornaliero si registra verso le 17, con anche 300 veicoli l’ora che vanno verso Bolzano e quasi 500 verso Laives. Infine la velocità, che sulla vecchia statale 12 alle porte di San Giacomo dovrebbe essere 50 chilometri orari. Invece - risulta dalle misurazioni - un buon 61 per cento di veicoli che transitano non rispettano il limite imposto e poi addirittura, una piccola percentuale è stata “beccata” mentre superava i 100 chilometri orari, tenuto conto che siamo comunque ancora in un centro abitato, anche se la lunga retta davanti al “Raffl” invita a schiacciare sull’acceleratore. Purtroppo, anche il semaforo intelligente che era a metà rettifilo oggi lampeggia costantemente sul verde e non serve più a rallentare i mezzi. Inoltre non è possibile neppure installare i dossi artificiali perché da lì transitano tutti gli autobus di linea.
Le misurazioni hanno anche riguardato via Stazione a Laives ed anche lì non mancano i problemi con il traffico. Da quanto si evince, circa il 40 per cento dei mezzi che passano per andare verso la stazione ferroviaria lo fanno superando allegramente il limite di velocità, mentre in senso opposto sono meno, un 7 per cento circa. Il traffico quotidiano in via Stazione sarebbe di circa mille veicoli, una cifra certamente ragguardevole se si guarda al tipo di strada e si pensa che lì l’amministrazione comunale sta pensando di realizzare una pista ciclabile semplicemente «disegnandola» sulla carreggiata.

Alto Adige 26-07-09
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domenica, 19 luglio 2009


La chiesa medievale di San Giacomo diventa palcoscenico di un pellegrinaggio



LAIVES. La chiesetta medievale sopra l’abitato di San Giacomo venerdì 24 luglio farà da sfondo a una affascinante rievocazione storica per la quale si sono attivati Filodrammatica di Laives, associazione culturale Ulrich von Starkenberg, l’ensemble Hortus Musicae e varie associazioni del paese. Verrà riproposto, su un’idea di Massimo Grandini, l’antico pellegrinaggio verso Santiago De Compostela che si svolgeva durante l’epoca medievale. Ci saranno perciò racconti e quadri che avranno per protagonisti i cavalieri e i pellegrini, mentre nella chiesetta, sotto la bella navata affrescata, avrà luogo un concerto di musica sacra galiziana del tredicesimo secolo.
 Questo genere di spettacoli non è nuovo per gli attori della Filodrammatica di Laives, che anche negli anni scorsi avevano messo in scena le antiche Laudi trentine, per la regia di Roby De Tomas, uno spettacolo con decine di comparse attraverso le strade della città, che aveva affascinato molto il pubblico con scenografie di grande effetto. C’è da scommettere che sarà altrettanto anche venerdì, perché l’atmosfera attorno all’antica chiesetta sopra San Giacomo è intrigante. Anche questa proposta rientra tra quelle inserite nel ricco programma della Laives d’estate promossa direttamente dall’assessorato comunale alla cultura.

Alto Adige 19-07-09
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sabato, 18 luglio 2009



San Giacomo, terminata l’infinita procedura per il centro parrocchiale




 LAIVES. L’iter burocratico che accompagna il progetto di trasformazione del centro parrocchiale accanto alla chiesa di San Giacomo è alle battute finali. All’inizio della prossima settimana dovrebbero riunirsi nuovamente i rappresentanti dei consigli parrocchiali per affrontare le ultime formalità. «Manca solo la firma del contatto con la ditta che dovrà fare i lavori», dice Luciano Malfatti, membro del consiglio parrocchiale di San Giacomo. I lavori costeranno una cifra intorno a 1,7 milioni di euro.
  Malfatti, spiegando il perché sia passato parecchio tempo, sottolinea che purtroppo «l’iter burocratico è stato allucinante, con tutta una serie di passaggi tra parrocchia, Comune, Provincia e ritorno prima di raggiungere finalmente l’autorizzazione a procedere. Sappiamo anche che circa un mese fa il Comitato tecnico provinciale avrebbe dato parere favorevole al progetto definitivo del nuovo centro parrocchiale progettato dall’architetto Dellai - aggiunge Malfatti -, ma formalmente non abbiamo ancora ricevuto la comunicazione ufficiale dell’avvenuta approvazione. Ci riuniremo lunedì comunque e a questo punto dovrebbe mancare solamente la firma del contratto con la Bernard Bau che farà poi i lavori».
 Quello che sarà il nuovo centro parrocchiale è stato illustrato più volte nei mesi scorsi: diventerà qualche cosa di assolutamente diverso da ciò che esiste finora. Il complesso nuovo sarà in grado di rispondere efficacemente a tutte le esigenze della parrocchia e anche dei gruppi sociali che operano nell’abitato di San Giacomo, giovani e anziani. Il costo di questa trasformazione radicale si aggira attorno a 1,7 milioni. I finanziamenti arriveranno in parte dal Comune e in parte dalla Provincia e a tale proposito un po’ di tempo è stato perso anche perché, essendo un appalto che supera 1,5 milioni, non era chiaro se dovesse passare attraverso una gara pubblica. C’erano interpretazioni contrastanti ma alla fine il parere legale ha chiarito le cose: non serve indire un bando pubblico per questo progetto e così l’incarico è andato alla Bernard Bau. «La prossima settimana è festa del patrono a San Giacomo - conclude Malfatti - e speravamo di arrivarci posando la prima pietra del nuovo complesso. Purtroppo non sarà così. Pazienza».

Alto Adige 18-07-09
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giovedì, 02 luglio 2009


«Case di San Giacomo a ridosso dell’aeroporto: alti rischi»


Il Centro Attenzione Permanente San Giacomo interviene con una nota dopo l’incidente aereo di domenica pomeriggio

Provincia e Comune vengono sollecitati a definire le zone potenzialmente pericolose

LAIVES. Preoccupazione nella frazione di San Giacomo a seguito dell’incidente aereo di domenica pomeriggio. Gli abitanti si interrogano sulle potenziali pericolosità del vicino aeroporto. Se ne fa interprete il Centro Attenzione Permanente della frazione che ha diffuso una nota in cui sollecita Provincia e Comune a mantenere le promesse a suo tempo fatte e quindi anche ripetute.
 L’ipotesi di reato è di disastro colposo. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sull’incidente aereo di domenica pomeriggio. Le conseguenze, come noto, sono state lievi per gli occupanti del velivolo precipitato dopo uno stallo del motore, ma il pericolo è stato rilevante. Non solo per i due viaggiatori ma per l’intera collettività. Si diceva dell’intervento del Centro Attenzione Permanente di San Giacomo che, sottolineando la preoccupazione degli abitanti, così scrive: «Va ricordato che i tecnici dei Comuni di Bolzano e Laives e della Provincia, nell’aprile scorso fecero una riunione con lo scopo di individuare le cosiddette «zone a rischio» vicino all’aeroporto di San Giacomo. Il codice di navigazione impone una mappatura di queste zone anche perchè le disposizioni che lo prescrivono risultano piuttosto datate e pertanto dovranno essere attuate con una certa sollecitudine. Un incontro successivo, fra le parti, venne fissato ancora per il 21 maggio (così scriveva il quotidiano «Alto Adige»), forse doveva servire a definire meglio la mappatura del territorio attorno alla superficie aeroportuale, e magari a mettere finalmente nero su bianco le zone «pericolose». Sta di fatto che a tutt’oggi non si è saputo più nulla in proposito. Riprendendo ancora l’articolo sul quotidiano dello scorso aprile, il sindaco precisava che: «La cosa interessa più Bolzano che Laives in quanto noi vicino alla pista abbiamo solo campagna, mentre il capoluogo confina con la zona produttiva», mentre molti abitanti di San Giacomo credono che atterraggi di fortuna di veivoli, come del resto si è potuto rilevare, per avarie particolari e difficilmente controllabili, possano finire in luoghi non previsti. Gli stessi abitanti ritengono, pertanto, che la stessa frazione di San Giacomo possa essere coinvolta, a maggior ragione, proprio perchè a ridosso dell’aeroporto. Come Centro Attenzione Permanente di San Giacomo chiediamo di mettere a conoscenza della popolazione i risultati ottenuti fino ad oggi nei diversi incontri e quelli che nel loro succedersi andranno a definire la futura mappa di rischio e naturalmente sapere se la frazione di San Giacomo rientrerà o meno in questa mappa. Va aggiunto che rimane ancora aperta la predisposizione della mappa di zonizzazione del territorio, dove comunque Comune e Provincia sono coinvolti».

Alto Adige 02-07-09
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mercoledì, 01 luglio 2009



Preoccupazione nella frazione di San Giacomo



A seguito della mancata tragedia, ci riferiamo all'incidente aereo di domenica pomeriggio, gli abitanti di San Giacomo si interrogano sulle potenziali pericolosità del vicino aeroporto.
Va ricordato che i tecnici dei Comuni di Bolzano e Laives e della Provincia, nell'aprile scorso fecero una riunione con lo scopo di individuare le cosiddette zone “a rischio” vicino all'aeroporto di San Giacomo.
Il codice di navigazione impone una mappatura di queste zone anche perchè le disposizioni che lo prescrivono risultano piuttosto datate e pertanto dovranno essere attuate con una certa sollecitudine.
Un incontro successivo, fra le parti, venne fissato ancora per il 21 maggio (così recitava il quotidiano Alto Adige), forse doveva servire a definire meglio la mappatura del territorio attorno alla superficie aeroportuale, e magari a mettere finalmente nero su bianco le zone “pericolose”; sta di fatto che a tutt'oggi non si è saputo più nulla in proposito.
Riprendendo ancora l'articolo sul quotidiano di Aprile, il sindaco precisava che: “La cosa interessa più Bolzano che Laives in quanto noi vicino alla pista abbiamo solo campagna, mentre il capoluogo confina con la zona produttiva”, mentre molti abitanti credono che atterraggi di fortuna di veivoli, come del resto si è potuto rilevare, per avarie particolari e difficilmente controllabili, possano finire in luoghi non previsti. Ritengono, pertanto, che la stessa frazione di San Giacomo possa essere coinvolta, a maggior ragione, proprio perchè a ridosso dell'aeroporto.
Come Centro Attenzione Permanente di San Giacomo chiediamo di mettere a conoscenza della popolazione i risultati ottenuti fino ad oggi nei diversi incontri e quelli che nel loro succedersi andranno a definire la futura mappa di rischio e naturalmente sapere se la frazione di San Giacomo rientrerà o meno in questa mappa.
Va aggiunto che rimane ancora aperta la predisposizione della mappa di Zonizzazione del territorio, dove comunque Comune e Provincia sono coinvolti.
Centro Attenzione Permanente di San Giacomo


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mercoledì, 01 luglio 2009



«Serve un’area per i cani» Petizione inviata al sindaco



Richiesta di una sessantina di abitanti a San Giacomo

 LAIVES. Anche a San Giacomo c’è la necessità di avere qualche area per i cani. Lo sottolineano una sessantina di residenti che hanno firmato già una petizione inviata pure al sindaco chiedendo che venga allestita un’area per i cani. «Allo stato attuale - dicono i firmatari - non esiste in paese, ad eccezione di una minuscola zona nelle vicinanze del cimitero, comunque inadatta e sul territorio del comune di Bolzano, alcuno spazio utile dove lasciare liberi, in sicurezza, i nostri cani. Di conseguenza, siamo costretti a passeggiare unicamente lungo la statale o ad avvalerci di alcuni spazi-parcheggio per automobili, ovviamente non adatti per lasciare liberi i nostri animali. Chi tra noi ha la possibilità di muoversi in macchina e tempo sufficiente per farlo, è pertanto obbligato a recarsi quotidianamente presso le aree per cani che si trovano a Bolzano o a Laives capoluogo, con evidenti disagi su più fronti». Quello che i proprietari di cani che abitano a San Giacomo auspicano è di avere uno spazio più vicino e attendono una risposta dal sindaco Polonioli.

Alto Adige 01-07-09
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mercoledì, 24 giugno 2009



Il Comune di Laives ha dato l’ok per la Cna in Vurza


In tema di zone produttive, la commissione edilizia comunale ha approvato intanto il progetto per il «condominio» della Cna in zona Vurza (quella di competenza provinciale). Anche qui un terzo del lotto rimane disponibile per carenza di richieste e il condominio è stato abbassato di un piano rispetto alla previsione iniziale perché sono calati i richiedenti. Anche questi sono segnali del momento difficile attraversato dall’economia locale.




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giovedì, 18 giugno 2009


Troppi i transiti inutili sulla statale.
 Il traffico sottoposto a monitoraggio




Il Comune ottiene il benestare della Provincia all’installazione di una apparecchiatura

di Bruno Canali

 LAIVES. Proseguono le iniziative per capire a fondo dimensione e natura del traffico che ogni giorno attraversa San Giacomo, un fenomeno che solleva polemiche tra la comunità della frazione, proprio perché si è constatato che buona parte dei mezzi in transito, in realtà non hanno alcun motivo per entrare dentro l’abitato ma potrebbero viaggiare sulla variante in galleria. «Abbiamo chiesto e ottenuto dalla Provincia l’attrezzatura necessaria per un monitoraggio costante -- spiega il vice sindaco Georg Forti - e prossimamente lo monteremo proprio lungo la retta a sud di San Giacomo. L’apparecchiatura che ci verrà messa a disposizione è in grado di registrare sia il numero dei mezzi che passano e sia la velocità di transito, il tutto 24 ore su 24 e in maniera automatica. Faremo le verifiche per un congruo numero di giorni, fino a quando avremo finalmente dati certi e provati del volume di traffico e della velocità che tengono i veicoli lungo la vecchia statale 12 alla periferia sud di San Giacomo. Il tutto servirà per adottare eventuali provvedimenti».
 Forti vuole fare altrettanto anche per via Stazione a Laives «Con la finalità - dice - di conoscere il numero dei mezzi che passano, il tutto in funzione del progetto di pista ciclabile che è in ballo proprio lungo via Stazione.
 Nel settore del traffico insomma, la situazione appare molto dinamica, in particolare a San Giacomo dove la giunta comunale ha intenzione di scoraggiare con tutti i mezzi disponibili il fenomeno ancora rilevante (a detta dei residenti) dei transiti inutili. C’è anche da dire che tra non molto inizieranno i lavori relativi al primo lotto della riqualificazione urbana che interesseranno proprio la statale 12 alla periferia sud. Sicuramente il cantiere lungo la strada sarà un deterrente in più per tutti coloro che in macchina o in moto, finora preferiscono passare pero San Giacomo piuttosto che entrare nella galleria della variante. Sullo sfondo resta l’ordinanza di chiusura, con le tabelle già installate sulla statale ma coperte.

Alto Adige 18-06-09
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domenica, 14 giugno 2009


Nuovi insediamenti in zona Vurza: primo via libera



 LAIVES. Entro il prossimo mese di settembre inizieranno i lavori che poi saranno completati in un anno e mezzo. Sta dunque per prendere corpo il nuovo progetto del Consorzio K11, costituito - dalla Cna provinciale - da ditte di piccole e medie dimensioni (artigianato, commercio all’ingrosso e servizi) che si insedieranno in zona Vurza, nell’area che è stata ampliata dalla Provincia. Una prospettiva incoraggiante che prende corpo in un momento ancora caratterizzato dalle difficoltà finanziarie.



 Dopo averlo esaminato nei vari dettagli, la commissione consultiva edilizia del Comune di Laives ha approvato nei giorni scorsi il nuovo progetto del Consorzio K11, costituito da piccole e medie aziende dei settori artigianato, commercio all’ingrosso e servizi che intendono insediarsi in zona Vurza a nord dell’abitato di Pineta. Secondo la Cna di Bolzano - l’associazione degli artigiani che organizza e coordina la realizzazione di questo insediamento - «Si tratta di un atto di estrema importanza, perché costituisce uno dei rari esempi di aziende che intendono costruire in un periodo, come quello attuale, che purtroppo vede “segnare il passo” tutto il settore delle costruzioni e l’imprenditoria in genere». Ecco quindi che il benestare della commissione edilizia comunale rappresenta un segnale significativo nei confronti di quelle aziende che guardano al futuro - anche immediato - con rinnovata fiducia.
 Si tratta, di conseguenza, anche di un forte segnale positivo per l’economia locale, essendo il secondo complesso che viene realizzato nella nuova zona Vurza - tra Bolzano e Pineta di Laives - dopo il cosiddetto «lotto dei commercianti» che trova posto nell’area produttiva che è stata ampliata dalla Provincia.
 Il progetto del Consorzio K11 è stato redatto dall’architetto Roberto Palazzi: si articola su tre piani e comprende locali ad uso laboratorio, deposito, esposizione, ufficio ed alloggi di servizio. Le ditte attualmente aderenti al consorzio occupano gran parte degli spazi individuati dal progetto, ma alcuni locali sono ancora disponibili.
 Complessivamente il previsto fabbricato comprende 5.500 metri quadrati di superficie produttiva ed otto alloggi di servizio, con un totale di 38.500 metri cubi.
 Entro il prossimo mese di settembre è previsto l’inizio dei lavori, che saranno completati in un anno e mezzo. L’intera costruzione è finanziata per l’80% da un istituto di credito locale, per cui le ditte consorziate anticiperanno solo il 20% dei rispettivi costi di realizzazione, in quanto il resto verrà saldato tramite contratti di mutuo o leasing. È anche il caso di ricordare che le unità ad uso produttivo usufruiscono dei contributi previsti dalla normativa provinciale. (e.d.)

Alto Adige 14-06-09
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venerdì, 12 giugno 2009


Riqualificazione di San Giacomo: aperte le buste



Il primo lotto alla «Multiedile» 

 LAIVES. Aperte ieri le buste relative alle offerte per i lavori del primo lotto di «riqualificazione urbana» a San Giacomo. Alla gara hanno partecipato 9 ditte e l’offerta migliore è stata giudicata quella della «Multedile», che ha presentato un ribasso del 205 rispetto a una base d’asta che si aggirava attorno ai 900 mila euro. Soddisfatto l’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon e adesso si verifica la congruità dell’offerta prima dell’assegnazione.
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martedì, 09 giugno 2009



Troppi transiti inutili a San Giacomo: promesso un vigile di quartiere



Polonioli ha lanciato l’idea durante il recente incontro con i residenti nella frazione

LAIVES. Fra le promesse che il sindaco ha fatto alla comunità di San Giacomo in occasione della recente assemblea c’è anche il vigile di quartiere. È una figura che a San Giacomo si era già vista anni orsono, anche se la presenza è stata breve. Adesso però torna di attualità anche in seguito alle segnalazioni dei residenti su transiti inutili (anche di mezzi pesanti) e alte velocità nell’abitato. «Potremmo pensare anche ad istituire nuovamente un vigile di quartiere per San Giacomo - ha detto il sindaco - con il compito di controllare in particolare questo stato di cose e cercare di contrastarlo».
 Da quanto si capisce, l’eventuale vigile di quartiere a San Giacomo avrebbe compiti diversi da quello che venne istituito anni orsono: allora si trattava di stazionare nell’abitato per essere anche punto di riferimento per tutti, adesso invece si tratterebbe di dare una mano a contenere transiti inutili e alte velocità.
 Per la verità, nelle ultime settimane i vigili urbani hanno incentivato la loro presenza in quel di San Giacomo, soprattutto alla periferia sud, lungo il lungo rettilineo del Raffl, dove le auto e le moto spesso sfrecciano a velocità elevata. «Almeno tre volte alla settimana la pattuglia dei nostri vigili è a San Giacomo - ha spiegato il vice sindaco Georg Forti - dove, tra le altre cose, stiamo monitorando la consistenza dei flussi di transito per capire cosa sia meglio fare per contenerli».
 Proprio il vice sindaco, durante l’assemblea pubblica, aveva avuto uno spunto polemico con qualche cittadino di San Giacomo che ritiene sia stato fatto troppo poco in termini di deterrenza per scoraggiare il traffico di transito. Forti, dati alla mano, ha sostenuto che invece la diminuzione sia stata sensibile. (b.c.)

Alto Adige 9-06-09

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lunedì, 08 giugno 2009


LEIFERS / Bürgerversammlung (1)
Verkehrsproblem löst sich von selbst
Rückbau der Straße beginnt im Juli – Durchfahrtssperre für St. Jakob vom Tisch
 
Im ersten Bauabschnitt wird die Straße im Süden von St. Jakob rückgebaut. Danach folgt die
unmittelbare Ortsdurchfahrt. Foto: „D“/hhk
 Leifers – Die verkehrstechnische Zukunft St. Jakobs stand im Mittelpunkt eines Informationsabends, zu dem die Gemeindeverwaltung in die neue Aula Magna geladen hatte. Gleich vorweg: die angedachte morgendliche Sperre der Straße kommt definitiv nicht.
Von Harald Knoflach (hhk)
Im subjektiven Empfinden der Menschen können 400 Autos in knapp eineinhalb Stunden am Morgen viel (z. B. Komitee für St. Jakob) oder auch wenig (z. B. Kaufleute) sein. Es war daher das Anliegen der Stadtverwaltung einen Mittelweg zu finden. „Wir werden deshalb weiter verstärkt Verkehrskontrollen durchführen“, verspricht Verkehrsstadtrat Georg Forti. Es soll sogar ein
zusätzlicher Stadtpolizist aus dem Verwaltungsdienst abgezogen werden um mehr Kapazität für Kontrollen zu haben.
Startschuss für Rückbau
Auch die Jahre der Untätigkeit, die sich die Gemeindevertreter in Bezug auf den Rückbau der Straße vorwerfen lassen mussten, scheinen vorbei, denn am 11. Juni erfolgt die Arbeitsvergabe für das erste Baulos. Im Bereich zwischen Pascoli- und Thalerstraße soll noch im Juli mit dem Bau eines Radweges und beidseitiger Gehsteige begonnen werden.
Für die geschätzte Bauzeit von 180 Tagen wird es daher zu einer Einbahnregelung mit Blockabfertigung im Bereich der Baustelle kommen. „Dies wird höchstwahrscheinlich auch einigen Durchzugsverkehr abschrecken“, ist SVP-Ortsobmann Andreas Mumelter überzeugt.
Die Gemeindevertreter kündigten weiters an, das zweite Baulos – dieses betrifft dann die unmittelbare Ortsdurchfahrt – in den Haushalt des kommenden Jahres integrieren zu wollen; mit Hilfe des Landes versteht sich. Begonnen werden soll mit dem Bau eines Kreisverkehrs bei der Kreuzung mit der Thalerstraße um die Geschwindigkeit des Verkehrs zu drosseln.
Ob der relativen Enge der Straße wird größtenteils ein kombinierter Rad- und Gehweg gebaut. Speziell die Engstelle beim Soldatenfriedhof stellt die Techniker vor einige Probleme. „Da müssen wir in Zusammenarbeit mit der Gemeinde Bozen eine Lösung finden“, erklärt Forti und mahnt sogleich ein, die Arbeiten in einem größeren Kontext zu sehen. Das Stauund Überlastungsproblem hänge nämlich auch mit der Situation in der Bozner Industriezone zusammen. Solange nicht auch der Virgl untertunnelt und die Umfahrung Leifers fertiggestellt ist, müssten sich die Bürger noch in Geduld üben, meint Forti.

LEIFERS / Bürgerversammlung (2)
Flanieren am Fuß des Berges
Voraussichtlicher Arbeitsbeginn für Promenade im August
Leifers (hhk) – Das langfristige Ziel ist ein durchgehender Promenadenweg von der Talstation der Kohlerer Seilbahn bis nach Auer. Martin Schöpf vom Forstinspektorat Bozen I erläuterte auf der Bürgerversammlung die geplanten Schritte.
Wir werden jetzt ein Ausführungsprojekt erstellen und hoffen, im August mit den Arbeiten beginnen zu können“, erklärt er. Der Weg, der sich von Virgl und Haselburg kommend am Fuße des Berges an der Grenze zum landwirtschaftlichen Grün um St. Jakob, Steinmannwald und Leifers herumschlängeln soll, wird in mehreren Bauabschnitten verwirklicht.
Wir haben für das Projekt rund 230.000 Euro vorgesehen“, berichtet Vizebürgermeister Georg Forti. Schöpf betont, dass die zweieinhalb Meter breite Promenande so flach wie möglich geführt wird, damit sie auch mit Kinderwägen oder für Menschen mit Behinderung zu bewältigen ist.
 BOZEN / Erholung
Promenade als Zufahrt
Guntschnapromenade seit 1990 Provisorium




Ein verwittertes und zersplittertes Schild weist auf die Guntschnapromenade
hin. Foto: „D“/Armin Sparer
Bozen (hhk) – Seit 1990, seit dem Bau der neuen Jenesier Straße, wird ein Abschnitt der Guntschnapromenade als provisorische Zufahrt zum Reichrieglerhof verwendet.
Der Abschnitt ist nach wie vor als Promenadenweg gewidmet“, weiß Rudi Benedikter vom Projekt Bozen. Die „ruhmreiche Guntschnapromenade“ dürfe nicht dem Autoverkehr geopfert werden, meint der Gemeinderatspräsident. Er fordert nun den Gemeinderat auf, den Promenadenabschnitt westlich des Reichrieglerhofes – wie 1990 vorgesehen – wieder zur Promenade rückzubauen.
Dem gegenüber stehen Pläne, die Zufahrt zum Reichrieglerhof zu erneuern. Dabei gebe es zwei Möglichkeiten, erklärt Verkehrsstadtrat Klaus Ladinser. Die eigentlich „offizielle“ Zufahrt, die knapp hinter einer Tunnelausfahrt liegt oder eben die „provisorische“, die auf einer langen Geraden über die Promenade verläuft. Beide bergen somit ein gewisses Gefahrenpotential.
Ein technisches Gutachten soll nun klären, welche Variante die bessere ist. „Die Siedlung benötigt jedenfalls eine geregelte Zufahrt“, betont Ladinser. Einen Fußgängerweg soll es aber weiterhin geben, egal ob nun die erste oder die zweite Variante umgesetzt wird, verspricht der Verkehrsstadtrat.
Benedikter hingegen beharrt, dass die immer noch gültige Position der Stadtgemeinde der Rückbau sei, wie er nach Beendigung der Bauarbeiten an der neuen Jenesier Straße Anfang der 90er-Jahre vorgesehen war.



Dolomiten 05-06-2009 articolo dell'assemblea del 03-6
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categoria:ambiente, san giacomo oggi
sabato, 06 giugno 2009


Teatro di San Giacomo Laives

Foto dell' inaugurazione

27 Maggio 2009
con
L'Orchestra Haydn







































Audio

Per coloro che non hanno potuto partecipare e/o per le persone che intendono riascoltare alcuni momenti della serata  è possibile ascoltare la registrazione nel Link :



http://www.zshare.net/audio/61013002c0d34202/



Nota: è possibile ascoltarlo da oggi per un mese salvo scaricarlo e salvarlo sul proprio P.C.


Centro Attenzione Permanente di San Giacomo

sabato, 06 giugno 2009



LEIFERS / Bürgerversammlung (1)
Verkehrsproblem löst sich von selbst
Rückbau der Straße beginnt im Juli – Durchfahrtssperre für St. Jakob vom Tisch
 
Im ersten Bauabschnitt wird die Straße im Süden von St. Jakob rückgebaut. Danach folgt die
unmittelbare Ortsdurchfahrt. Foto: „D“/hhk
 Leifers – Die verkehrstechnische Zukunft St. Jakobs stand im Mittelpunkt eines Informationsabends, zu dem die Gemeindeverwaltung in die neue Aula Magna geladen hatte. Gleich vorweg: die angedachte morgendliche Sperre der Straße kommt definitiv nicht.
Von Harald Knoflach (hhk)
Im subjektiven Empfinden der Menschen können 400 Autos in knapp eineinhalb Stunden am Morgen viel (z. B. Komitee für St. Jakob) oder auch wenig (z. B. Kaufleute) sein. Es war daher das Anliegen der Stadtverwaltung einen Mittelweg zu finden. „Wir werden deshalb weiter verstärkt Verkehrskontrollen durchführen“, verspricht Verkehrsstadtrat Georg Forti. Es soll sogar ein
zusätzlicher Stadtpolizist aus dem Verwaltungsdienst abgezogen werden um mehr Kapazität für Kontrollen zu haben.
Startschuss für Rückbau
Auch die Jahre der Untätigkeit, die sich die Gemeindevertreter in Bezug auf den Rückbau der Straße vorwerfen lassen mussten, scheinen vorbei, denn am 11. Juni erfolgt die Arbeitsvergabe für das erste Baulos. Im Bereich zwischen Pascoli- und Thalerstraße soll noch im Juli mit dem Bau eines Radweges und beidseitiger Gehsteige begonnen werden.
Für die geschätzte Bauzeit von 180 Tagen wird es daher zu einer Einbahnregelung mit Blockabfertigung im Bereich der Baustelle kommen. „Dies wird höchstwahrscheinlich auch einigen Durchzugsverkehr abschrecken“, ist SVP-Ortsobmann Andreas Mumelter überzeugt.
Die Gemeindevertreter kündigten weiters an, das zweite Baulos – dieses betrifft dann die unmittelbare Ortsdurchfahrt – in den Haushalt des kommenden Jahres integrieren zu wollen; mit Hilfe des Landes versteht sich. Begonnen werden soll mit dem Bau eines Kreisverkehrs bei der Kreuzung mit der Thalerstraße um die Geschwindigkeit des Verkehrs zu drosseln.
Ob der relativen Enge der Straße wird größtenteils ein kombinierter Rad- und Gehweg gebaut. Speziell die Engstelle beim Soldatenfriedhof stellt die Techniker vor einige Probleme. „Da müssen wir in Zusammenarbeit mit der Gemeinde Bozen eine Lösung finden“, erklärt Forti und mahnt sogleich ein, die Arbeiten in einem größeren Kontext zu sehen. Das Stauund Überlastungsproblem hänge nämlich auch mit der Situation in der Bozner Industriezone zusammen. Solange nicht auch der Virgl untertunnelt und die Umfahrung Leifers fertiggestellt ist, müssten sich die Bürger noch in Geduld üben, meint Forti.

LEIFERS / Bürgerversammlung (2)
Flanieren am Fuß des Berges
Voraussichtlicher Arbeitsbeginn für Promenade im August
Leifers (hhk) – Das langfristige Ziel ist ein durchgehender Promenadenweg von der Talstation der Kohlerer Seilbahn bis nach Auer. Martin Schöpf vom Forstinspektorat Bozen I erläuterte auf der Bürgerversammlung die geplanten Schritte.
Wir werden jetzt ein Ausführungsprojekt erstellen und hoffen, im August mit den Arbeiten beginnen zu können“, erklärt er. Der Weg, der sich von Virgl und Haselburg kommend am Fuße des Berges an der Grenze zum landwirtschaftlichen Grün um St. Jakob, Steinmannwald und Leifers herumschlängeln soll, wird in mehreren Bauabschnitten verwirklicht.
Wir haben für das Projekt rund 230.000 Euro vorgesehen“, berichtet Vizebürgermeister Georg Forti. Schöpf betont, dass die zweieinhalb Meter breite Promenande so flach wie möglich geführt wird, damit sie auch mit Kinderwägen oder für Menschen mit Behinderung zu bewältigen ist.
 BOZEN / Erholung
Promenade als Zufahrt
Guntschnapromenade seit 1990 Provisorium




Ein verwittertes und zersplittertes Schild weist auf die Guntschnapromenade
hin. Foto: „D“/Armin Sparer
Bozen (hhk) – Seit 1990, seit dem Bau der neuen Jenesier Straße, wird ein Abschnitt der Guntschnapromenade als provisorische Zufahrt zum Reichrieglerhof verwendet.
Der Abschnitt ist nach wie vor als Promenadenweg gewidmet“, weiß Rudi Benedikter vom Projekt Bozen. Die „ruhmreiche Guntschnapromenade“ dürfe nicht dem Autoverkehr geopfert werden, meint der Gemeinderatspräsident. Er fordert nun den Gemeinderat auf, den Promenadenabschnitt westlich des Reichrieglerhofes – wie 1990 vorgesehen – wieder zur Promenade rückzubauen.
Dem gegenüber stehen Pläne, die Zufahrt zum Reichrieglerhof zu erneuern. Dabei gebe es zwei Möglichkeiten, erklärt Verkehrsstadtrat Klaus Ladinser. Die eigentlich „offizielle“ Zufahrt, die knapp hinter einer Tunnelausfahrt liegt oder eben die „provisorische“, die auf einer langen Geraden über die Promenade verläuft. Beide bergen somit ein gewisses Gefahrenpotential.
Ein technisches Gutachten soll nun klären, welche Variante die bessere ist. „Die Siedlung benötigt jedenfalls eine geregelte Zufahrt“, betont Ladinser. Einen Fußgängerweg soll es aber weiterhin geben, egal ob nun die erste oder die zweite Variante umgesetzt wird, verspricht der Verkehrsstadtrat.
Benedikter hingegen beharrt, dass die immer noch gültige Position der Stadtgemeinde der Rückbau sei, wie er nach Beendigung der Bauarbeiten an der neuen Jenesier Straße Anfang der 90er-Jahre vorgesehen war.



Dolomiten 05-06-2009 articolo dell'assemblea del 03-6
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categoria:ambiente, san giacomo oggi
venerdì, 05 giugno 2009

BUON ASCOLTO DELLA SERATA  INFORMATIVA
A SAN GIACOMO


Per coloro che non hanno potuto partecipare e/o per le persone che intendono riascoltare nel dettaglio l'andamento della serata informativa promossa dall'amministrazione comunale è possibile ascoltare l'intera registrazione nel Link :




http://www.zshare.net/audio/6093117424be01f0/


Nota: è possibile ascoltarlo da oggi per un mese salvo scaricarlo e salvarlo sul proprio P.C.
I promotori del Comitato Civico per la Riqualificazione di San Giacomo – Die Promotoren des Bürgerkomitees zur Aufwertung der Fraktion St. Jakob
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categoria:comunicati, san giacomo oggi
venerdì, 05 giugno 2009


Cronaca di una assemblea affollata
a San Giacomo

L’affollata assemblea tenutasi ieri sera a S. Giacomo ha ancora una volta messo in evidenza la mancanza di un idea condivisa sul futuro della frazione. Il sindaco ha avuto parole di buon senso, ha ammesso che tutta una serie di proposte avanzate dal comitato per la riqualificazione dell’abitato hanno il crisma della ragionevolezza e che, una volta fatto un monitoraggio serio sul traffico, si interverrá.
Condivideremmo questo modo di procedere se non fosse che della necessitá di avere dati certi si era da tempo a conoscenza e dunque, se ci fosse stata una vera volontá politica, ci si sarebbe attivati prima e si sarebbe dato corso almeno ad alcuni dei provvedimenti proposti per dare un segno tangibile di non aver dimenticato questa parte del territorio comunale.
Invece non lo si è fatto perché convivono nell’amministrazione visioni diverse delle quali appare ancora oggi prevalere quella dei sostenitori del traffico all’interno dell’abitato. L’amministrazione non è in grado di mettere in campo iniziative in grado di convincere che non vi é un rapporto diretto tra traffico e volume di affari e pertanto le proteste da parte dei commercianti non si placano nonostante le profferte di collaborazione giunte dal comitato.
D’altronde che ad avere il sopravvento siano le preoccupazioni di questa categoria è confermato dalla risposta data ad una nostra interrogazione in merito alla possibilitá di installare un divieto di svolta verso l’abitato per le macchine, oltre che per i mezzi pesanti, in uscita dalla zona artigianale Vurza e che è stata valutata poco opportuna in quanto avrebbe ”isolato” la frazione”.
Non sarebbe altrimenti spiegabile il motivo per cui dei cartelli giá installati, e che rappresentano pur sempre un costo per le esauste casse comunali, continuino a rimanere coperti ed inutilizzati in attesa di non meglio precisate valutazioni.

Rifondazione Comunista - Laives

postato da: apritisangia alle ore 07:25 | Permalink | commenti
categoria:san giacomo oggi
giovedì, 04 giugno 2009




Riqualificazione urbana e sentiero a San Giacomo di Laives


I progetti, che prenderanno il via a breve, illustrati in un incontro con la cittadinanza

Un centinaio di persone ha preso parte ieri sera al teatro di San Giacomo all'incontro informativo promosso dall'amministrazione comunale per illustrare i progetti che prenderanno il via nei prossimi mesi.
Riqualificazione urbana di San Giacomo: primo lotto
Il prossimo 11 giugno è prevista la l'apertura delle buste per l'assegnazione dell'appalto relativo al primo lotto dell'intervento, che riguarda il tratto compreso tra via Pascoli e via Thaler. Verosimilmente i lavori dovrebbero prendere il via a metà luglio per concludersi secondo i termini del contratto – in sei mesi. L'intervento riguarda il restringimento della carreggiata della vecchia statale (con una sezione di 7 metri) per realizzare una pista ciclabile. Sono previste anche fermate degli autobus rialzate, in modo da facilitare la salita sui mezzi e attraversamenti pedonali protetti da isole spartittraffico.
Riqualificazione urbana di San Giacomo: secondo lotto
L'obiettivo dell'amministrazione comunale è di ricercare i finanziamenti e inserirli nel bilancio del prossimo anno per procedere poi all'appalto. L'intervento della zona centrale è quello più difficile e delicato. Si partirà dalla realizzazione di una rotatoria all'altezza dell'incrocio con via Thaler, in modo da eliminare il semaforo, ma garantire allo stesso tempo un rallentamento delle auto. E' prevista poi una pista pedociclabile lungo tutto il tratto della vecchia statale fino al “confine” con il territorio comunale di Bolzano. Il progetto prevede tratti rialzati (in corrispondenza della zona centrale e dell'incrocio con via Maso Hilber), un'illuminazione più idonea ad un centro urbano e alberature.
Sentiero pedemontano
Nel prossimo mese di agosto dovrebbero partire i lavori per la realizzazione del sentiero pedemontano che si inserisce in un grande progetto per collegare il Colle a Ora. Si tratta di un sentiero della larghezza di due metri e mezzo, attrezzato con panchine, fontanelle e aree di sosta: la pendenza sarà ridotta (fino al 10 per cento, a parte qualche breve tratto) in modo da rendere il sentiero percorribile anche da anziani e mamme con il passeggino, oltre che da persone portatrici di handicap. L'accesso a San Giacomo avverrà in prossimità della chiesetta.
Comune di Laives: COMUNICATO del 04.06.2009

Per coloro che non hanno potuto partecipare e/o per le persone che intendono riascoltare nel dettaglio l'andamento della serata informativa promossa dall'amministrazione comunale è possibile ascoltare l'intera registrazione nel Link :




http://www.zshare.net/audio/6093117424be01f0/


Nota: è possibile ascoltarlo da oggi per un mese salvo scaricarlo e salvarlo sul proprio P.C.
I promotori del Comitato Civico per la Riqualificazione di San Giacomo – Die Promotoren des Bürgerkomitees zur Aufwertung der Fraktion St. Jakob

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categoria:comune di laives, san giacomo oggi
mercoledì, 03 giugno 2009


La giunta comunale di Laives incontra gli abitanti di San Giacomo


La giunta comunale incontra gli abitanti

  Stasera alle 20, nel teatro di San Giacomo
(via Maso Hilber 5),


avrà luogo l’assemblea pubblica organizzata dall’amministrazione comunale per illustrare ai residenti gli sviluppi di alcuni importanti progetti che riguardano esplicitamente la frazione a cavallo tra Laives e Bolzano. In particolare, saranno presenti anche i rappresentanti del comitato civico che si era formato non molto tempo fa proprio per portare avanti le istanze che riguardano San Giacomo, prima fra tutte, la riqualificazione urbana. Questa sera il sindaco Polonioli porterà anche l’ipotesi per il percorso pedemontano da Pineta.

Alto Adige 3-06-09




Quesiti proposti alla Giunta Comunale di Laives nella precedente riunione tenutasi il 25 Marzo scorso


Situazione 1° lotto ciclabile. Ci sono i finanziamenti?
Situazione della progettazione esecutiva del 2° lotto ciclabile. Quali sono i finaziamenti? Confermati i provinciali?
Dopo 5 anni, quando vedremo le ruspe scavare o iniziare i lavori, il giorno e il mese effettivi del 1° lotto? Verrà fatto l'appalto in giugno?
Vista la parte più sensibile – il centro di San Giacomo- che cosa si farà nel progetto esecutivo del 2° lotto? La pista ciclabile rimarrà a sinistra fino al confine di Bolzano, come del resto da via Thaler verso Bolzano?
Come è proseguito, a che punto è il confronto con il Comune di Bolzano per l'allacciamento con la ciclabile di Maso della Pieve? (sicurezza all'incocio cn la zona industriale e deterrente al traffico verso San Giacomo)
Fermata treno a San Giacomo quali attività intraprese? Ferrovia, Provincia, Comune di Bolzano? Quali risultati?
Sottopasso pedociclabile verso l'aeroporto che iniziative sono state intraprese? Con Chi? Quali risultati con Ladinser? Esiste un ultimo progetto?
A che punto si trova la progettazione della ciclabile da Via Pascoli verso Pineta e verso Vurza?
E' possibile far mettere un cartello a sud di Via Claudia Augusta con indicazione Laives nella direzione Via Volta, rotonda, Via Galvani, tunnel?
Tremila abitanti, mille vecchi, rotonda di San Giacomo libera. L'amministrazione di Laives ha pensato di contattare la SASA e Provincia per il prolungamento dei bus DIECI A e DIECI B (Ospedale) fino alla rotonda? Con quali risultati? Da barattare con il terzo binario?
San Giacomo residenziale: Trenta all'ora , semafori intelligenti, semafori non a chiamata, dossi, telecamere, divieti ad orari limitati (fasce orarie), vigilanza (prestiti da Bolzano?). Come scoraggiare il traffico? Quali risposte intende dare l'amministrazione? Cosa ci permette la normativa?
Come scoraggiare il traffico, preoccupante, proveniente dalla zona produttiva Vurza? Cartello con obbligo a sinistra per i mezzi che escono dalla zona artigianale, come suggerito? Possibilità di aggiungere una uscita della zona atigianale sulla variante proveniente dal tunnel verso Laives? (Molto meglio che il deposito carburanti e distributore problematici) E' stata verificata?
Proseguimento del tunnel di San Giacomo fino a Campiglio (nuovo Puc di Bolzano), alternativa concreta, ridurrebbe notevolmente il traffico a nord dell'aeroporto e di conseguenza anche verso aoltrisarco e San Giacomo. Anche una forte presa di posizione del Comune di Laives favorirebbe questa possibilità. E' stata prevista?
Sono necessarie forze comuni convinte, affinchè i servizi presenti sul territorio siano disponibili e facilmente utilizzabili dai cittadini di entrambi i comuni: scuola, centro sportivo, teatro, ciclabili sicure, stazioni ferroviarie, terzo binario.
Come risolvere la conflittualità con la parte commerciale. Bastano fantasia e sperimentazioni?
Necessario un tavolo di confronto dei cittadini con i commercianti e l'Assessorato al commercio per possibili soluzioni.
La galleria nata per risolvere i problemi del traffico di San Giacomo non ha funzionato, perchè? Perchè persone, nonostante tutto, continuano a passare, arrecando disturbi, anche se non è necessario? Come rafforzare la cultura e i benefici di una comunità che intende vivere al meglio? Che interventi e/o provvedimenti intende prendere l'amministrazione?
Gli abitanti hanno bisogno di poter passeggiare dove meno è l'inquinamento e maggiore è la sicurezza, viene proposto di utilizzare il canale esistente a fianco della ferrovia, di proprietà dell'Ente Ferrovia, che risanato potrebbe rappresentare una buona alternativa alla vecchia statale 12. E' stata fatta una verifica di questa possibilità?
L'alternativa al canale ferroviario, prolungamento via Maso Hilber - via Manzoni a che punto è?
L'”area” Mottironi impedisce con un cancello la possibilità di percorrere il sentiero pubblico (sentiero europeo) da sempre esistente, con servitù di passaggio iscritta al tavolare. E' stata data la concessione edilizia? Se si è possibile revocarla? Sarebbe necessario un piccolo sentiero a lato della sua proprietà per proseguire verso il castello. Perchè non è possibile? Basta lasciare aperto i cancello.
Quale è lo stato delle cose sui sentieri di fatto esistenti e non raggiungibili da San Giacomo? Pedemontana (realizzato dai forestali) verso castel Flavon (parzialmente esistente) o verso Pineta (attualmente inesistente)? Con quali motivazioni?
5000 mq di verde attrezzato dalla zona Mottironi spostato in mezzo all'abitato con l'art. 40 bis, legge provinciale (scambio con proprietario 1:1). Dove e quando?
Dei 53.000 m.cubi ex Amonn qunti ne verranno spostati (concordati) in altra zona? Quando?
Parco giochi Garden Village quando verrà completato se verrà completato? Ci è stato detto entro due mesi. E quello delle cooperative?
Sito del Comune di Laives inadeguato e insufficiente. A quando un sito più completo ed efficiente alla portata del cittadino? Una pagina alle frazioni per le manifestazioni e comunicazioni?
Al fine di mantenere un clima costruttivo anche nei futuri incontri fra la popolazione e l'amministrazione di Laives, sarebbe necessario che per ogni problema fin qui esposto fosse data precisazione sui possibili tempi di esecuzione. Ad esempio, che mese per mese venissero comunicati tutti gli interventi messi in atto dall'amministrazione e quelle non fattibili motivandoli.
Impegno da parte del sindaco Giovanni Polonioli di riaggiornarci entro la fine di Maggio dove verranno date risposte ai quesiti affrontati nella serata .
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categoria:san giacomo oggi
martedì, 02 giugno 2009

San Giacomo

Sentiero: ok al tracciato. Traffico: nulla di deciso




I problemi di San Giacomo

LAIVES. Alla riunione pubblica di domani a San Giacomo (ore 20 sala teatrale in zona scolastica) il sindaco e i rappresentanti della giunta arriveranno con una notizia positiva e una no: quella positiva è che è stata presa una decisione in merito al tracciato della passeggiata pedemontana tra Laives e Castel Flavon, sopra Bolzano; la meno piacevole è che ancora non è stato deciso nulla per l’adozione di misure più incisive atte a scoraggiare i transiti inutili nell’abitato. Doveva occuparsene la giunta ancora a metà maggio - così aveva garantito il vice sindaco Georg Forti - sentiti i dati statistici dei vigili urbani sui transiti. Finora la giunta non ha affrontato la questione e intanto, da almeno un mese, alla periferia sud di San Giacomo, nei pressi della zona Vurza, rimangono coperte le due tabelle stradali installate proprio per pubblicizzare una ordinanza mai entrata in vigore.
 In merito alla passeggiata pedemontana invece, è stata operata una scelta: «Domani ci sarà con noi anche il dottor Schoepf della Forestale - dice il sindaco Polonioli - che spiegherà dettagliatamente la scelta. Il tracciato che verrà privilegiato per primo sarà quello da Pineta verso San Giacomo, lasciando ad un secondo momento quello da San Giacomo fino a Castel Flavon. Questa decisione l’abbiamo maturata dopo avere verificato che il Comune di Bolzano intanto non ha completato la parte che gli compete per arrivare fino a Castel Flavon e quindi sarebbe un percorso “cieco” quello che parte da San Giacomo. Abbiamo anche già stabilito che lo inseriremo il prossimo anno e intanto iniziamo con quello che da Pineta arriverà a San Giacomo». (b.c.)
postato da: apritisangia alle ore 18:02 | Permalink | commenti
categoria:san giacomo oggi, sentieri toponomastica
sabato, 30 maggio 2009


«Urgente la riqualificazione Frazione più residenziale»


«Maggiore verde pubblico, fermata dei treni e ciclabile»


 LAIVES


 Mercoledì 3 giugno - con inizio alle 20 nella sala teatrale di San Giacomo -

il sindaco Polonioli e la giunta comunale avranno un incontro con la popolazione della frazione per affrontare una serie di problematiche che riguardano, appunto, San Giacomo.

In vista dell’incontro, il comitato civico per la riqualificazione urbana di San Giacomo s’è riunito lunedì sera per discutere e concordare una linea comune sulle richieste da sottoporre all’amministrazione comunale.

Sindaco ed assessori sanno perfettamente quali sono i problemi di San Giacomo in relazione anche e soprattutto allo sviluppo prima urbanistico e quindi demografico che la frazione ha registrato negli ultimi anni.

Resta moltissimo da fare e mercoledì prossimo se ne parlerà in modo dettagliato. Intanto, a seguito della riunione tenutasi l’altra sera, il comitato civico per la riqualificazione ha diffuso una lunga nota in cui evidenzia che «Punto fondamentale e prioritario per gli abitanti di San Giacomo è sicuramente risultato il tema della riqualificazione urbana in senso aperto, ovvero un mix caratterizzato da numerosi interventi finalizzati a trasformare l’attuale frazione in un paese con caratteristica residenziale.

Tale percorso progettuale, tra l’altro ribadito in varie occasioni, deve tenere in considerazione quella parte di territorio del paese più sensibile (scuole, asili, palestra, teatro, chiesa, centro commerciale, cimiteri) e maggiormente abitata (centro), dove risulta sottoposta alle maggiori sollecitazioni a causa di traffico, inquinamento, pericoli, mancanza di sicurezza, scarsità di verde pubblico, assenza di ciclabile e pedonabile».

Fatta questa premessa di base, il comitato sottolinea le esigenze che saranno altrettante richieste all’amministrazione comunale.

 VERDE PUBBLICO. Dice il comitato che «quello previsto (5000 metri quadrati ma latente da molti anni) per essere al servizio degli abitanti dovrà essere realizzato rapidamente (il Comune utilizzerà lo strumento dell’urbanistica concordata, ci è stato detto) in prossimità del paese, ma comunque non a contatto diretto con la statale del Brennero per gli ovvi motivi di traffico e inquinamento».

 CICLABILE. Ribadito che la «pista rappresenta per la comunità la speranza del primo vero segnale di cambiamento», il comitato civico sottolinea che «La possibilità di un suo attraversamento con un sottopasso anche verso la zona industriale dovrebbe essere discussa e progettata con Provincia e Comune di Bolzano quanto prima».

 I TRENI. Secondo il comitato «Terzo binario e fermata ferroviaria richiedono quantomeno un tavolo di confronto fra tutte le amministrazioni comunali: quella di Bolzano e tutte quelle della Bassa Atesina. Perchè ancora non è stato fatto?».

 ALTRI OBIETTIVI. Il comitato civico ha ribadito la priorità da dare alla riqualificazione del territorio e la valorizzazione di quelle strutture - edifici, cappelle, sentieri, monumenti naturali - che sono elemento irrinunciabile del paesaggio e della storia. «La cura del paesaggio significa in due parole la cura di noi stessi e questo a quanto sembra pochi ancora lo capiscono. A nostro parere dovrebbe costituire l’obiettivo principale se non unico di tutte le amministrazioni da quella comunale fino a quella statale.

 PEDEMONTANA. «Fra le nostre tante richieste - continua la nota del comitato civico di San Giacomo - c’è anche la realizzazione della Pedemontana, il sentiero verso Bolzano. Nell’incontro di metà marzo con il sindaco la soluzione sembrava cosa fatta con nessun costo per l’amministrazione dato che la realizzazione sarebbe stata a cura della Forestale. Il recente articolo sul giornale Alto Adige lascia non poco perplessi; si parla di un incontro con il dottor Schöpf per capire se è più importante realizzare la Pedemontana verso Pineta o verso Castel Flavon. È una nota stonata, una nota di chi vuol prender tempo perché non vuol affrontare il nocciolo della questione che è la proprietà privata dell’architetto Mottironi che chiude il passaggio del vecchio sentiero verso nord in direzione di Castel Flavon. Che si decidano dunque, questi benedetti amministratori o in basso o in alto rispetto a questa proprietà, deve essere realizzato questo sentiero libero da vincoli e cancelli...».


Alto Adige 30-05-09
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categoria:comune di laives, san giacomo oggi, ciclabile pedonabile
giovedì, 28 maggio 2009
San Giacomo
Aggiornamento e informativa sulla riqualificazione urbana 
Incontro della Giunta Comunale di Laives con la popolazione di San Giacomo

In previsione dell’incontro con il Sindaco del comune di Laives, il comitato civico per la riqualificazione della frazione di S.Giacomo si è riunito lunedì 25 maggio per discutere e concordare una linea comune sulle richieste da sottoporre all’amministrazione comunale.

Punto fondamentale e prioritario per gli abitanti di San Giacomo è sicuramente risultato il tema della riqualificazione urbana in senso aperto, ovvero un mix caratterizzato da numerosi interventi finalizzati a trasformare l'attuale frazione in un paese con caratteristica “RESIDENZIALE”.
Tale percorso progettuale, tra l'altro ribadito in varie occasioni, deve tenere in considerazione quella parte di territorio del paese più sensibile (scuole, asili, palestra, teatro, chiesa, centro commerciale, cimiteri ) e maggiormente abitata (centro) , dove risulta sottoposta alle maggiori sollecitazioni: Traffico, inquinamento, pericoli, mancanza di sicurezza, scarsità di verde pubblico, assenza di ciclabile e pedonabile.

Il verde pubblico previsto (5000 m2 ma latente da molti anni) per essere al servizio degli abitanti dovrà essere realizzato rapidamente (il Comune utilizzerà lo strumento dell’urbanistica concordata, ci è stato detto) in prossimità del paese, ma comunque non a contatto diretto con la statale per gli ovvi motivi di traffico e inquinamento.

La ciclabile, discussa in più occasioni nei diversi lotti, rappresenta per la comunità la speranza del primo vero segnale di cambiamento. La possibilità di un suo attraversamento con un sottopasso anche verso la zona industriale dovrebbe essere disussa e progettata con Provincia e Comune di Bolzano quanto prima. La comunicazione di un suo ennesimo slittamento di inizio lavori del 1° lotto, dopo le molte promesse fatte, porterebbe senz'altro a sfiduciare in modo assoluto la Giunta Comunale di Laives.

Terzo binario e stazioni di fermata ferroviaria, per l'interesse comune dichiarato in diverse circostanze, richiedono quantomeno un tavolo di confronto fra tutte le amministrazioni comunali: quella di Bolzano e tutte quelle della Bassa Atesina. Perchè ancora non è stato fatto?


Altro argomento discusso, non meno importante, è stato quello della realizzazione della pedemontana, un sentiero che dovrebbe collegare Pineta di Laives con Castel Flavon passando ovviamente per la frazione di S.Giacomo.
I cittadini amanti della montagna sapranno sicuramente che questo collegamento permetterà di raggiungere facilmente sia il Virgolo utilizzando la passeggiata realizzata recentemente, sia il Seit attraverso la “ Seitner Wande” un pittoresco e spettacolare passaggio costruito a ridosso delle pendici porfiriche che conduce dapprima ad una piccola cappella e successivamente al Gasthof Fritsch.
Tra gli obiettivi del comitato come già specificato vi è la riqualificazione del territorio e la valorizzazione di quelle strutture, edifici, cappelle, sentieri, monumenti naturali che sono elemento irrinunciabile del paesaggio e della storia del nostro territorio.
La cura del paesaggio significa in due parole la cura di noi stessi e questo a quanto sembra pochi ancora lo capiscono. A nostro parere dovrebbe costituire l’obiettivo principale se non unico di tutte le amministrazioni da quella comunale fino a quella statale.
Orbene tra le tante richieste la realizzazione di questo” benedetto sentiero” dall’ultimo incontro del sindaco avvenuto a metà marzo, sembrava cosa fatta. Nessun costo per l’amministrazione dato che la realizzazione sarebbe stata a cura della forestale.
In autunno sempre a sentire sindaco e assessori avremmo potuto percorrere questo agognato sentiero, i lavori sarebbero iniziati da subito.
L’articolo apparso sul giornale A.A il 13 maggio lascia non poco perplessi; si parla di un incontro con il dott. Schopf per capire se è più importante realizzare la pedemontana verso Pineta o verso Castel Flavon. E’ una nota stonata, una nota di chi vuol prender tempo perché non vuol affrontare il nocciolo della questione.
Questo nocciolo è la proprietà privata dell’architetto Mottironi che chiude il passaggio del vecchio sentiero verso Nord verso Castel Flavon. Un cancello, la cui realizzazione frutto dell’incompetenza, superficialità e miopia diciamolo per correttezza delle precedenti amministrazioni, sbarra la via al viandante.
Informiamo i lettori di questo articolo che esiste una cospicua documentazione in base alla quale deve essere garantito il passaggio degli abitanti da e verso il Seit, diritto questo concordato con la chiesa. Si trattava ma si tratta ancora fino a prova contraria del “Kirchsteig” il sentiero che permette ai fedeli di raggiungere la chiesetta di San Giacomo.
Dunque ora questo passaggio è bloccato da un cancello e non è piacevole ne suonare un campanello da parte del viandante ne presumo dover aprire lo stesso da parte del proprietario.
Che si decidano dunque, questi benedetti amministratori o in basso o in alto rispetto a questa proprietà, deve essere realizzato questo sentiero libero da vincoli e cancelli.
In alternativa se proprio lo vogliono lo costruiscano al di sotto visto l’attuale fiorire di tunnel e trafori!
Per ora, la realizzazione del “realizzabile” è a quanto pare aldilà da venire
Noi ci aspettiamo i fatti.


Appuntamento con il Sindaco e la Giunta per mercoledì 3 Giugno

ore 20.00 presso il Teatro di San Giacomo ….. agguerriti!

Comitato di Riqualificazione Urbana di San Giacomo


lunedì, 25 maggio 2009


Fermata S.Giacomo / curvone - Mancano le pensiline del bus!





Dacché è stata istituita, la fermata di San Giacomo in prossimità del curvone sud è priva di pensiline coperte in entrambe le direzioni di marcia. Chi attende il bus è conseguentemente esposto alle intemperie nelle giornate di maltempo e - in particolare alla fermata in direzione Bolzano - al sole battente nella stagione calda. Proprio con riferimento alla fermata lungo la tratta sud>nord, le cose sono peggiorate da quando il supermarket Tezzele ha chiuso e i relativi locali sono stati occupati dalla ditta Dall'Osto.

Prima infatti, in presenza di pioggia o di sole a picco, era possibile ripararsi alla meno peggio sotto il balconcino e le spiovenze della palazzina, riuscendo comunque a tenere d'occhio l'arrivo del bus. Ora invece nell'area prospiciente lo stabile sono frequentemente posteggiati i FURGONI della ditta Dall'Osto, che, oltre ad occupare la parte di suolo interna al marciapiede (forse di pertinenza della ditta?) il più delle volte sporgono, invadendo il marciapiede (vedasi foto). Ciò si verifica ad esempio pressoché sistematicamente (con rare eccezioni, perlopiù a cavallo dei week-end) dalla sera alla mattina del giorno dopo. Lo sa bene chi prende l'autobus attorno alle 7 del mattino o anche più tardi, trovandoli il più delle volte posteggiati lì.

Sennonché la presenza dei furgoni impedisce di tenere sotto controllo l'arrivo dell'autobus, con la conseguenza che chi aspetta il bus è costretto a stare sul limite del marciapiede: per evitare che l'autista, non vedendo nessuno, tiri dritto...

Stante questa situazione, appare fortemente auspicabile l'installazione di una pensilina.
Con riferimento alla possibile obiezione circa il fatto che il marciapiede non è molto profondo, vorrei far notare che esistono delle moderne pensiline pensate proprio per le situazioni con carenza di spazio. Ad esempio ve n'è una lungo il percorso della linea 4, in via Galvani - poco profonda nella struttura verticale, e che dunque non ostacola i passanti, ma dotata di un tettuccio ampio quanto basta per riparare alcune persone.

I vantaggi di una pensilina possono essere così sintetizzati:
- riparo dalla pioggia e dal sole battente;
- un minimo di "sicurezza" per le persone (donne in primis) che aspettano l'autobus da sole al buio (d'inverno è buio fin quasi alle otto del mattino e dopo le 16,30!), e che attualmente sono costrette a sostare praticamente "sulla strada";
- un punto di riferimento per gli stessi autisti del bus, al fine di identificare le persone in attesa`;
- se poi ci fosse anche un piccolo sedile, questo potrebbe essere utile alle persone anziane.


Chiaramente le valutazioni esposte valgono anche per la fermata in direzione sud, ma il probelma è oggettivamente più sentito sulla tratta verso Bolzano, che è molto più frequentata e più esposta al sole; inoltre sul lato nord>sud il problema della visibilità degli autobus non si pone.
Nel recente periodo qualcuno ha dato voce alla richiesta di pensiline in prossimità della fermata sulla rotonda fra S. Giacomo e Pineta. Sarebbe quindi l'occasione per risolvere entrambe le problematiche.

A nome anche di altri utenti (abbonati Sasa e  fruitori in genere del mezzo pubblico) mi auguro che qualcuno nelle sedi competenti voglia interessarsi della situazione. Grazie!

Mara Da Roit, S. Giacomo
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domenica, 24 maggio 2009


San Giacomo, le richieste del comitato


In vista un incontro (Domani 25 Maggio ore 20.15)

 LAIVES. Nei primi giorni di giugno sindaco e giunta faranno ritorno a San Giacomo, come promesso durante un’assemblea di qualche tempo fa, per presentare le soluzioni per i problemi della frazione emersi nell’ultimo incontro.

Intanto si rifà vivo il comitato di San Giacomo per avanzare una lunga serie di istanze e di quesiti. «Prima di tutto la riqualificazione urbana - si legge nel promemoria - per sapere se ci sono i finanziamenti per il primo lotto.

Quando verrà fatto l’appalto?».

Legata a questo intervento c’è la pista ciclabile che dovrebbe collegarsi, attraverso San Giacomo, a quella di Bolzano che arriva a Maso della Pieve

 e, ancora,

sicurezza nei punti nevralgici della viabilità e trasporti pubblici.

Con particolare attenzione alla ipotesi di una stazione ferroviaria a San Giacomo: «Il Comune ha contattato Sasa e Provincia per prolungare la linea 10 A e B?

Infine anche un tema sempre di attualità: quello dei transiti inutili di mezzi dentro l’abitato».

Alto Adige 24-05-09


Domani,  25 Maggio ore 20.15 presso la struttura delle associazioni di San Giacomo (via Maso Hilber)  abbiamo previsto un incontro di preparazione al prossimo confronto con l'Amministrazione di Laives. Al fine di una buona riuscita vi chiediamo di partecipare numerosi alla discussione. Vi alleghiamo i temi affrontati nel primo incontro (scendete di qualche pagina del blog - venerdì, 22 maggio 2009) e vi sollecitiamo a parlarne con gli amici perchè non tutti possiedono un indirizzo di posta elettronica.

Vi ringraziamo per la gentile collaborazione

Un arrivederci a presto

Comitato di Riqualificazione di San Giacomo
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venerdì, 22 maggio 2009

Incontro di preparazione del Comitato di Riqualificazione
di San Giacomo




Gentili amiche e amici di San Giacomo e Maso della Pieve,

Lunedì prossimo 25 Maggio ore 20.15 presso la struttura delle associazioni di San Giacomo (via Maso Hilber)  abbiamo previsto un incontro di preparazione al prossimo confronto con l'Amministrazione di Laives. Al fine di una buona riuscita vi chiediamo di partecipare numerosi alla discussione. Vi alleghiamo i temi affrontati nel primo incontro e vi sollecitiamo a parlarne con gli amici perchè non tutti possiedono un indirizzo di posta elettronica.

Vi ringraziamo per la gentile collaborazione

Un arrivederci a presto

Comitato di Riqualificazione di San Giacomo



Prossimi al nuovo incontro con l'Amministrazione Comunale di Laives pensiamo sia cosa utile proporre gli argomenti trattati nel primo incontro tenutosi il 25 Marzo nella struttura delle associazioni di San Giacomo.
La sintesi (di 2 h, 30 ' ) vuol essere semplicemente una memoria per chi non ha partecipato in quella occasione, ma anche per chi è stato presente e potrebbe aver dimenticato qualche tematica di un certo interesse.

Allora presenti :
Sindaco Giovanni Polonioli
Assessore ai Lavori Pubblici Renzo Gerolimon
Assessore alla Cultura Loris Frazza
Assessore alla Riqualificazione Urbana Giorgio Zanvettor
Consigliere comunale Rosario Grasso
Vicepresidente Circoscrizione di Oltrisarco Giovanni Barborini
Pubblico numeroso e molto interessato

Organizzatori :
Piero Osti
Alessandro Cosi
Lorenzo Merlini

Nei saluti di apertura il sindaco enuncia che San Giacomo potrebbe essere considerata periferia della periferia (zona disagiata di secondo grado) nostante abbia espresso l'80% dei sindaci di Laives.
Qualche cosa è stato fatto, sostiene, pur con le limitate risorse: palestra straordinaria all'avanguardia in Italia, un teatro straordinariamente bello di 350 posti.
Percorso pedemontano in fase di esecuzione: spiegazione della situazione verso Pineta o verso Bolzano.
Situazione dei lavori di riqualificazione di San Giacomo con il previsto restringimento della careggiata per la costruzione della ciclabile.
Ringraziamento a Barborini per la sua testimonianza legata alla sua esperienza del territorio confinante, ovvero quello di Maso della Pieve, spesso “ponte” fra le due amministrazioni Laives e Bolzano per altre strutture.
Problematica del Consorzio della Scuola di San Giacomo prossimo al suo scioglimento. Dal suo futuro dipende anche presenza - consistenza della mensa che potrebbe confluire nella vecchia palestra riprogettata e funzionale al nuovo utilizzo e partecipazione.
Riqualificazione urbana in senso più ampio:
-verde promesso vicino alle nuove cooperative
-la piazza nel centro di san Giacomo
-verde pubblico da molto previsto vicino alla chiesetta
-tunnel pedociclabile verso l'aeroporto e ricongiungimento con quello in via Siemens
Viene chiesto un tavolo di confronto aperto, da praticare in futuro, per ottenere risposte dirette dall'amministrazione e non solo dai giornali.
Viene presentato da Alessandro Cosi il documento che raccoglie nel tempo le numerose promesse dell'amministrazione riguardo gli interventi da effettuare sulla riqualificazione urbana di San Giacomo ed i suoi continui slittamenti.
Situazione 1° lotto. Ci sono i finanziamenti?
Situazione della progettazione esecutiva del 2° lotto. Quali sono i finaziamenti? Confermati i provinciali?
Dopo 5 anni, quando vedremo le ruspe scavare o iniziare i lavori, il giorno e il mese effettivi del 1° lotto? Verrà fatto l'appalto in giugno?
Vista la parte più sensibile – il centro di San Giacomo- che cosa si farà nel progetto esecutivo del 2° lotto? La pista ciclabile rimarrà a sinistra fino al confine di Bolzano, come del resto da via Thaler verso Bolzano?
Come è proseguito, a che punto è il confronto con il Comune di Bolzano per l'allacciamento con la ciclabile di Maso della Pieve? (sicurezza all'incocio cn la zona industriale e deterrente al traffico verso San Giacomo)
Fermata treno a San Giacomo quali attività intraprese? Ferrovia, Provincia, Comune di Bolzano? Quali risultati?
Sottopasso pedociclabile verso l'aeroporto che iniziative sono state intraprese? Con Chi? Quali risultati con Ladinser? Esiste un ultimo progetto?
A che punto si trova la progettazione della ciclabile da Via Pascoli verso Pineta e verso Vurza?
E' possibile far mettere un cartello a sud di Via Claudia Augusta con indicazione Laives nella direzione Via Volta, rotonda, Via Galvani, tunnel?
Tremila abitanti, mille vecchi, rotonda di San Giacomo libera. L'amministrazione di Laives ha pensato di contattare la SASA e Provincia per il prolungamento dei bus DIECI A e DIECI B (Ospedale) fino alla rotonda? Con quali risultati? Da barattare con il terzo binario?
San Giacomo residenziale: Trenta all'ora , semafori intelligenti, semafori non a chiamata, dossi, telecamere, divieti ad orari limitati (fasce orarie), vigilanza (prestiti da Bolzano?). Come scoraggiare il traffico? Quali risposte intende dare l'amministrazione? Cosa ci permette la normativa?
Come scoraggiare il traffico, preoccupante, proveniente dalla zona produttiva Vurza? Cartello con obbligo a sinistra per i mezzi che escono dalla zona artigianale, come suggerito? Possibilità di aggiungere una uscita della zona atigianale sulla variante proveniente dal tunnel verso Laives? (Molto meglio che il deposito carburanti e distributore problematici) E' stata verificata?
Proseguimento del tunnel di San Giacomo fino a Campiglio (nuovo Puc di Bolzano), alternativa concreta, ridurrebbe notevolmente il traffico a nord dell'aeroporto e di conseguenza anche verso aoltrisarco e San Giacomo. Anche una forte presa di posizione del Comune di Laives favorirebbe questa possibilità. E' stata prevista?
Sono necessarie forze comuni convinte, affinchè i servizi presenti sul territorio siano disponibili e facilmente utilizzabili dai cittadini di entrambi i comuni: scuola, centro sportivo, teatro, ciclabili sicure, stazioni ferroviarie, terzo binario.
Come risolvere la conflittualità con la parte commerciale. Bastano fantasia e sperimentazioni?
Necessario un tavolo di confronto dei cittadini con i commercianti e l'Assessorato al commercio per possibili soluzioni.
La galleria nata per risolvere i problemi del traffico di San Giacomo non ha funzionato, perchè? Perchè persone, nonostante tutto, continuano a passare, arrecando disturbi, anche se non è necessario? Come rafforzare la cultura e i benefici di una comunità che intende vivere al meglio? Che interventi e/o provvedimenti intende prendere l'amministrazione?
Gli abitanti hanno bisogno di poter passeggiare dove meno è l'inquinamento e maggiore è la sicurezza, viene proposto di utilizzare il canale esistente a fianco della ferrovia, di proprietà dell'Ente Ferrovia, che risanato potrebbe rappresentare una buona alternativa alla vecchia statale 12. E' stata fatta una verifica di questa possibilità?
L'alternativa al canale ferroviario, prolungamento via Maso Hilber - via Manzoni a che punto è?
L'”area” Mottironi impedisce con un cancello la possibilità di percorrere il sentiero pubblico (sentiero europeo) da sempre esistente, con servitù di passaggio iscritta al tavolare. E' stata data la concessione edilizia? Se si è possibile revocarla? Sarebbe necessario un piccolo sentiero a lato della sua proprietà per proseguire verso il castello. Perchè non è possibile? Basta lasciare aperto i cancello.
Quale è lo stato delle cose sui sentieri di fatto esistenti e non raggiungibili da San Giacomo? Pedemontana (realizzato dai forestali) verso castel Flavon (parzialmente esistente) o verso Pineta (attualmente inesistente)? Con quali motivazioni?
5000 mq di verde attrezzato dalla zona Mottironi spostato in mezzo all'abitato con l'art. 40 bis, legge provinciale (scambio con proprietario 1:1). Dove e quando?
Dei 53.000 m.cubi ex Amonn qunti ne verranno spostati (concordati) in altra zona? Quando?
Parco giochi Garden Village quando verrà completato se verrà completato? Ci è stato detto entro due mesi. E quello delle cooperative?
Sito del Comune di Laives inadeguato e insufficiente. A quando un sito più completo ed efficiente alla portata del cittadino? Una pagina alle frazioni per le manifestazioni e comunicazioni?
Al fine di mantenere un clima costruttivo anche nei futuri incontri fra la popolazione e l'amministrazione di Laives, sarebbe necessario che per ogni problema fin qui esposto fosse data precisazione sui possibili tempi di esecuzione. Ad esempio, che mese per mese venissero comunicati tutti gli interventi messi in atto dall'amministrazione e quelle non fattibili motivandoli.
Impegno da parte del sindaco Giovanni Polonioli di riaggiornarci entro la fine di Maggio dove verranno date risposte ai quesiti affrontati nella serata .
Un buon lavoro a tutti in attesa del prossimo confronto.
Cordiali saluti
Il Comitato di Riqualificazione Urbana di San Giacomo
Invitiamo la popolazione destinataria di dare la massima divugazione al nuovo incontro che si terrà molto presto
Le notizie sugli eventi di San Giacomo e sul Comitato di Riqualificazione Urbana si possono leggere sul Blog: http://apritisangia.splinder.com/
Per comunicazioni, contribiti, commenti e suggerimenti c'è a disposizione l'indirizzo: scorrevoce@gmail.com

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martedì, 19 maggio 2009


Via Delle Part, calati gli «indisciplinati»


Efficaci i controlli delle ultime due settimane. Domani il caso sarà discusso in giunta

LAIVES. Terminato il periodo durante il quale la polizia municipale ha monitorato il traffico lungo via Delle Part, è tempo di prendere decisioni anche per quanto riguarda l’introduzione o meno del divieto di transito verso San Giacomo dalle 7.15 alle 8.30 del mattino. «Ne parleremo mercoledì in giunta - dice il vice sindaco Georg Forti - alla luce dei dati che ci forniranno i vigili urbani in merito a queste due settimane di controlli». Gli fa eco il comandate della polizia municipale Sergio Codato: «I nostri controlli nei giorni scorsi erano soprattutto finalizzati a verificare quanto potessero incidere sui transiti non autorizzati lungo via Delle Part. Abbiamo visto che, effettivamente, con controlli serrati e qualche sanzione agli indisciplinati, i passaggi sono drasticamente calati. Un altro motivo del calo ritengo sia dovuto al fatto che, con la bella stagione, diversi pendolari utilizzano la moto al posto della macchina». (b.c.)
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mercoledì, 13 maggio 2009


Il sindaco incontrerà gli abitanti



Presto a San Giacomo

 LAIVES. Il sindaco non ha dimenticato quanto promesso alla comunità di San Giacomo durante l’assemblea civica: «A maggio torneremo a San Giacomo - aveva dichiarato - per relazionare sui passi in avanti di alcuni progetti». In quel momento la questione più dibattuta era quella delle misure da adottare per frenare i passaggi inutili di automezzi insieme al grande progetto per la riqualificazione urbana. Concretamente, fino ad ora, interventi per cercare di ridurre il traffico inutile non ne sono stati adottati, anche se però si stanno facendo verifiche sul volume di traffico per poi passare eventualmente ad una ordinanza di chiusura mattutina, la cui segnaletica è anche già pronta a bordo strada presso la zona Vurza a sud di San Giacomo. Anche i vigili urbani hanno intensificato i controlli lungo la statale 12 che porta a San Giacomo e qualche beneficio ne è derivato. Dopo il 15 maggio, proprio in base al lavoro dei vigili urbani, si deciderà se iniziare con l’ordinanza oppure no e magari abbassare anche il limite di velocità esistente. Dice il sindaco: «Ho previsto alcune date per essere a San Giacomo già entro maggio o nei primi giorni di giugno. La data dipende dal dottor Schoepf della Forestale. Intendo infatti portare alla popolazione di San Giacomo il piano per realizzare la pista pedemontana tra Laives e Bolzano e proprio in occasione del nuovo incontro, vorrei sentire dalla viva voce dei residenti se sia meglio iniziare con il tratto da Pineta a San Giacomo, oppure da quello tra San Giacomo e Castel Flavon, sopra Bolzano. Più che di riqualificazione quindi, vorrei parlare di questo nuovo argomento», conclude il primo cittadino. (b.c.)

Alto Adige 13-05-09
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sabato, 09 maggio 2009


 Ai raggi X il traffico in via Delle Part e verso San Giacomo


Rilevazioni fino al 15 maggio

 LAIVES. Andrà avanti fino al 15 maggio la campagna di rilevamento del traffico lungo via Delle Part e da questa verso San Giacomo. Subito dopo, dati alla mano, la giunta dovrà decidere se applicare l’ordinanza di limitazione dei transiti sulla statale 12 verso San Giacomo in una fascia oraria mattutina tra le 7.15 e le 8.30 oppure no. Intanto la segnaletica stradale resta coperta ed i vigili urbani stanno facendo le verifiche statistiche insieme alle sanzioni lungo via Delle Part per coloro che transitano durante gli orari di divieto o con una velocità oltre i limite. C’è già un effetto: Luciano Gabbia, consigliere comunale della Lega e gestore del ristorante Al Cervo, garantisce che lungo via Delle Part, davanti al suo esercizio, oggi passano molte meno auto.
 Il problema è che chi imbocca da Laives (o viceversa) via Delle Part per poi raggiungere Bolzaano, una volta arrivato all’incrocio con la statale 12 davanti alla zona Vurza, raramente svolta in direzione della variante in galleria e piuttosto tira dritto, passando così per San Giacomo, un’abitudine che si vuole scoraggiare. (b.c.)

Alto Adige 09-05-09
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venerdì, 01 maggio 2009



San Giacomo. Rimangono i disagi

Statale con buche proteste a raffica



LAIVES. Sono oramai alcuni mesi (dall’ultima nevicata) che il manto stradale della statale in centro a San Giacomo è in condizioni pessime e va sistemato. Lo chiede con insistenza la gente. «Ho sollecitato più volte una ditta affinché intervenga per riasfaltare - spiega l’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon - e stiamo attendendo che si decida a farlo». La vecchia statale a San Giacomo è oramai deteriorata in più punti, non solo all’altezza del Garden Village, dove si vedono le buche più grandi. Si può dire invece che dall’ingresso dell’abitato all’uscita, la strada avrebbe veramente bisogno di essere riasfaltata perché oramai lungo tutto il tracciato si vedono cedimenti, crepe, buchi e rappezzi che le intemperie, in particolare le nevicate, non fanno altro che aggravare. Le proteste continuano ma gli interventi ancora non ci sono stati. (b.c.)

Alto Adige 1-05-09
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mercoledì, 22 aprile 2009




La giunta di Laives: «severi controlli» per il traffico verso S. Giacomo





Giro di vite in via Delle Part

La decisione dopo un vertice di maggioranza. Sul posto più polizia municipale


LAIVES. Giro di vite per il traffico in via Delle Part. Lo ha stabilito la giunta dopo una riunione di maggioranza. Il vicesindaco Forti del resto aveva già anticipato che del problema se ne sarebbe parlato proprio in coalizione, alla luce dell’ordinanza - per ora congelata - con la quale il Comune intendeva vietare l’accesso in San Giacomo da sud a tutti i mezzi non autorizzati, in una fascia mattutina tra le 7.15 e le 8.30. «Per un paio di settimane faremo effettuare dalla polizia municipale controlli costanti e severi in via Delle Part - dice Forti -, in particolare per quanto riguarda anche i mezzi pesanti e poi vedremo, dati alla mano, come proseguire. Quello che bisogna fare ad ogni modo è fermare tutti coloro che transitano lungo via Delle Part senza giustificazioni e una volta arrivati alla statale 12, invece che dirigersi verso la variante preferiscono svoltare dentro San Giacomo». Ad ogni modo non mancano nemmeno i mezzi che invece arrivano dalla rotatoria di Pineta, così come quelli che, uscendo dalla zona produttiva Vurza diretti a nord, invece che imboccare la variante in galleria preferiscono transitare dentro San Giacomo. Contro queste abitudini che procurano disagio arriva adesso l’inasprimento dei controlli voluto dal Comune. (b.c.)



Alto Adige 22-04-09
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mercoledì, 22 aprile 2009



La nuova San Giacomo: c’è la gara


La riqualificazione urbana

 LAIVES. La giunta comunale ha approvato la delibera relativa alla gara di appalto per i lavori di riqualificazione urbana a San Giacomo. Sarà una gara con procedura «aperta» per l’aggiudicazione dell’intervento, che pone come base d’asta una somma di quasi un milione di euro. Adesso quindi si tratta esclusivamente di fare passare i tempi tecnici che regolamentano queste procedure. Il progetto di riqualificazione urbana, diviso in due lotti, prevede l’inizio alla periferia sud di San Giacomo, da via Pascoli in avanti verso il centro abitato, realizzando una pista ciclabile a fianco della statale 12 e una rotatoria al posto dell’incrocio con via Anton Thaler, all’ingresso del paese.

Alto Adige 22-04-09
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categoria:san giacomo oggi, ciclabile pedonabile
sabato, 18 aprile 2009


St. Jakob: Bahn frei für Radweg

Enteignungen sind erfolgt - Ausschreibung ist im Gang - Verkehrsstop in der Früh

Dolomiten

Ausgabe: 10.04.2009
Seite: 20

LEIFERS / Verkehr

Leifers - Der Protest der Bürger hat endlich Wirkung gezeigt: Die Aufwertung von St. Jakob kann in wenigen Wochen beginnen. Die Enteignungen, die zum Bau des Radweges notwendig sind, wurden abgeschlossen und auch das Geld ist seit geraumer Zeit veranschlagt. Von Ursula Pirchstaller (pir)
"Die Enteignungen sind erfolgt und wir bereiten derzeit die Ausschreibung für die Bauarbeiten vor", kündigt Vizebürgermeister Georg Forti gegenüber den "Dolomiten" an. In ein bis zwei Monaten könne die Verwirklichung des Radweges, der zunächst von der Pascolistraße bis zur A.-Thaler-Straße reichen soll, in Angriff genommen werden.
Das Projekt ist der erste Schritt zu einer Wiedergewinnung der Staatsstraße für die Bürger. Sie wird weiterhin beiderseits einen Gehweg aufweisen und zusätzlich einen Fahrradweg in zwei Richtungen bieten. Weiters soll ein Grünstreifen errichtet werden. Damit dies alles Platz hat, sind nicht nur die Enteignungen nötig, sondern eben auch eine Verschmälerung der Straße von acht auf sechs Meter. Insgesamt soll das Vorhaben bis zu 1,5 Millionen Euro kosten. "Die Gelder stehen bereits zur Verfügung", sagt Forti.
2. Baulos: Geld fehlt noch
Nicht ganz so rosig sieht es mit dem zweiten Baulos aus, das vor allem das Zentrum von St. Jakob betrifft. "Hier haben wir immer noch Probleme mit der Finanzierung", schildert der Vizebürgermeister.
Eine weitere Neuigkeit, welche die Bürger von St. Jakob erfreuen dürfte, ist eine Verkehrsbeschränkung, die in den Morgenstunden eingeführt wird. "Auf der jüngsten Stadtratssitzung haben wir beschlossen, die Staatsstraße von 7.15 bis 8.30 Uhr von der Wurzerzone Richtung Norden zu sperren", kündigt Forti an.
Kampf dem Durchfahrtsverkehr
Die Maßnahme gelte ab 14. April und betreffe natürlich nur jene Personen, die nicht befugt sind, also sind Anrainer, Zulieferer usw. ausgenommen. Ebenfalls nicht betroffen sind Motorräder und Traktoren. "Wir werden dieses Verbot nun versuchsweise für drei Monate einführen und dann sehen wir weiter", meint der Vizebürgermeister.
Grund für die Maßnahme ist der immer noch bestehende Durchzugsverkehr, den auch der neue Tunnel von St. Jakob nicht gänzlich beseitigen konnte.
Nicht so begeistert von der neuen Regelung dürften naturgemäß Händler und Gastwirte sein, welche durch den geringeren Verkehr auch Umsatzeinbußen befürchten müssen.

Ausgabe: 15.04.2009
Seite: 23

Straße in St. Jakob bleibt vorerst offen

Leifers - Eigentlich hätte gestern eine Verkehrsbeschränkung in St. Jakob in Kraft treten sollen. Verkehrsstadtrat Georg Forti hat einen entsprechenden Beschluss des Stadtrates, wonach die Staatsstraße von der Wurzerzone in Richtung Norden zwischen 7.15 und 8.30 Uhr gesperrt wird, nun doch nicht unterschrieben. "Wir müssen das noch einmal überdenken. Es gab zahlreiche Beschwerden", berichtet Forti. Händler würden um ihre morgendlichen Umsätze fürchten und auch die Arbeitswege mancher Pendler würden beeinträchtigt, fasst Forti die Argumente der Gegner der Maßnahme zusammen. Andere wiederum sehnen sich nach einer Verkehrsberuhigung. In der heutigen Stadtratssitzung soll dieses Dilemma gelöst werden
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sabato, 18 aprile 2009


Il traffico «inutile» a S. Giacomo: l’accusa di Gabbia

«Auto da via Delle Part: servono più controlli»



LAIVES. A ben vedere, il problema di molti transiti «inutili» dentro l’abitato di San Giacomo sono da imputare al traffico che percorre via Delle Part . Lo ribadisce Luciano Gabbia, consigliere comunale che in via Delle Part ha un ristorante e che vede sfrecciare ogni giorno tanti mezzi, anche a velocità sostenuta. «Manca un limite di velocità nella parte iniziale della strada - dice Gabbia - e inoltre molti ignorano anche il divieto di transito per non autorizzati che interessa alcune ore della giornata. Sarebbe opportuno che i vigili urbani dessero una regolata a queste brutte abitudini». In effetti basta mettersi davanti al ristorante «Al Cervo» per verificare la realtà: traffico sostenuto, spesso a velocità pericolosa, e poi chi arriva da Laives una volta all’incrocio svolta verso San Giacomo e non verso la rotatoria della variante a nord di Pineta. È questo il nodo da risolvere per San Giacomo. (b.c.)


Alto Adige 18-04-09
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venerdì, 17 aprile 2009


L’assessore Frazza «scarica» Ceol



«Le sue esternazioni sono inopportune e non in linea col partito»

Dura nota e pesanti accuse «Il consigliere continua con dichiarazioni non credibili»


 LAIVES. Si dividono le strade politiche (e probabilmente anche personali) di Loris Frazza e Roberto Ceol, entrambi socialisti, il primo assessore comunale alla cultura e il secondo consigliere comunale. «Si dividono - scrive Frazza, dopo l’ennesima esternazione di Ceol - Il partito socialista e il sottoscritto, da tempo non sono più in linea con le continue, inopportune e per certi versi non credibili, prese di posizione di Ceol. Da mesi non si riesce ad avere con lui rapporti sereni e di dialogo».
 Continua l’assessore Frazza: «Da mesi con Ceol non si riesce ad avere rapporti sereni e di dialogo. Spiace far notare che tutte le sue asserite critiche mosse alla maggioranza che amministra Laives sono solamente frutto del suo pensiero e nulla hanno a che vedere con la partecipazione o frutto di discussioni con altre persone di riferimento della ex lista “Laives per il 2000” o al partito socialista».
 Frazza così prosegue: «Richiamato per questo, Ceol ha affermato di non voler rinnovare l’iscrizione al partito e suppongo non voglia sottostare alle direttive dello stesso. Per quanto mi riguarda, da troppo tempo ormai non sono più in sintonia con il consigliere Ceol, sempre convinto di avere ragione e che da troppo tempo non accetta alcun tipo di discussione». Frazza quindi accenna alla questione dei comitati civici, verso i quali Ceol è molto critico e che invece - continua l’assessore - «Vedono una seria discussione al loro interno con il fine di risolvere i problemi. Per Ceol invece non esiste null’altro che il suo pensiero, senza contraddittorio. Da anni non frequenta le riunioni settimanali del partito a Bolzano e a Laives e nell’ultima è finita con il suo solito abbandono dell’incontro in malo modo». Frazza spiega di non cercare la polemica ma di volere solo ricordare al collega le regole fondamentali della democrazia e che l’attuale maggioranza che amministra Laives è diretta erede di quella in cui anche Ceol era in giunta, «Per cui - dice Frazza - certe situazioni delle quali Ceol si lamenta, sono eredità della passata amministrazione». Frazza si dice «Dispiaciuto per la fine del rapporto di amicizia durato tanti anni, ma non è più possibile condividere serenamente le posizioni assunte da Ceol, adottate solo a titolo personale, spesso per gusto polemico fine a sé stesso. Io continuerò a sosterene l’attuale maggioranza».


LA SCHEDA

 Con la separazione tra Loris Frazza e Roberto Ceol, si consuma un ciclo politico che li ha visti per anni assieme, prima nella lista “Laives per il 2000 e poi nella lista Ulivo per il Partito democratico, prima di uscirne, l’anno scorso, e ricomporre il gruppo socialista in consiglio comunale quando era nato il Pd. Consumata la rottura, non è ancora chiaro cosa farà il consigliere Ceol, tenuto conto che, come si capisce dalle parole di Frazza, anche con lo Sdi avrebbe chiuso.

Alto Adige 17-04-09
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giovedì, 16 aprile 2009


Fumata nera per il divieto di transito


L’ordinanza resta nel cassetto Nuovi monitoraggi sulla Ss12


BRUNO CANALI

 LAIVES. L’ordinanza contro i transiti inutili dentro San Giacomo rimane nel cassetto. Nemmeno la riunione di giunta di ieri ha sbloccato il provvedimento e anzi il vicesindaco ha deciso di prendere ancora una settimana di tempo per consentire alla polizia municipale di monitorare il flusso dei veicoli che alla mattina tra le 7 e le 8.30 salgono da Laives verso San Giacomo lungo la statale 12.
  È evidente insomma che sono notevoli le perplessità, anche ai vertici dell’amministrazione comunale, verso l’introduzione di un provvedimento restrittivo che non piace in primis ai commercianti di San Giacomo ma anche a molti altri utenti della strada che dall’ordinanza, sia pure limitata ad un’ora della mattina e nel senso di marcia da sud verso nord, ricaverebbero solo disagi. Intanto i cartelli stradali sono stati installati nei pressi della zona produttiva Vurza, ma rimarranno coperti ancora per questa settimana: poi si vedrà.
 «Dopo i rilevamenti che ho ordinato alla nostra polizia municipale - afferma il vicesindaco Georg Forti - tornerò con la questione dell’ordinanza in maggioranza (la riunione di routine della coalizione è programmata per lunedì prossimo, ndr) e ne discuteremo a fondo, dati del traffico alla mano, per poi decidere». Forti nei giorni scorsi non aveva fatto mistero di essere bersagliato da decine di telefonate di automobilisti che non approvano l’ordinanza, anche se il comitato per la vivibilità di San Giacomo invece la sostiene (nella maggioranza comunale, anche il consigliere socialista Ceol aveva espresso contrarietà a questa misura). Se non passerà il provvedimento, quello che invece un po’ tutti sarebbero disposti ad accettare sarebbe una riduzione della velocità lungo la statale 12 tra Vurza e Maso della Pieve a 30 chilometri orari; questo lo avevano sostenuto anche i commercianti di San Giacomo in alternativa alla chiusura.

Alto Adige 16-04-09
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giovedì, 16 aprile 2009



«Le difficoltà colpiscono molti negozi in frazione»

Parla Elda Paolazzi

 LAIVES. Botta e risposta tra il comitato per la vivibilità di San Giacomo e la fiduciaria dei commercianti, Elda Paolazzi, in merito alle misure da adottare a San Giacomo per ridurre il traffico di transito. «I disagi che l’ordinanza di chiusura causerebbero, non riguardano solo quei pochi negozianti che aprono alle 5 del mattino - dice Elda Paolazzi - ma anche chi deve caricare e scaricare merce di mattina presto come Poli, Schlecker, Baby Boom, Turbocar, Eurodiesel, latteria ecc. Per i dipendenti non residenti a San Giacomo significherebbe dover percorrere 7 chilometri in più per recarsi al lavoro. Non creano inquinamento?».
 Secondo la fiduciaria «a noi commercianti l’apertura della galleria della variante ha già creato non poche difficoltà e, visti gli odierni tempi di crisi riteniamo inutile incrementare i negozi e ridurre eccessivamente il passaggio con restrizioni derivanti dalle vostre future soluzioni di viabilità. Inoltre la nostra mancata presenza alla riunione pubblica recente è giustificata dal fatto che avevamo già incontrato l’assessore Ceschini e il vicesindaco Forti a Pineta. Vogliamo comunque invitare il comitato alla prossima riunione per risolvere i delicati problemi dei commercianti di San Giacomo». (b.c.)

Alto Adige 16-04-09
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mercoledì, 15 aprile 2009


Buche a San Giacomo sulla ex SS12

Domanda legittima

Le buche nelle strade sono la croce di automobilisti e passanti, ma anche degli amministratori alla perenne ricerca di fondi e finanziamenti per asfaltare le strade ed evitare contenziosi legali.


Percorro ogni giorno per andare a lavoro una strada diretta alla  zona industriale della città di Bolzano.
Questa strada è piena di buche non segnalate che alle volte raggiungono profondita ragguardevoli.
Oggi pensavo che se per errore dovessi beccare una di quelle buche la mia motoretta di certo indenne non ne uscirebbe!!
in questi casi chi paga i danni?
avete mai avuto esperienze in questo senso?


Perche non tapparle provvisoriamente o per lo meno segnalarle?

Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
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mercoledì, 15 aprile 2009

«Opportuno un tunnel per ciclisti e pedoni»


Viabilità nella frazione

LAIVES. Oggi la giunta comunale deciderà se introdurre o meno l’ordinanza per limitare il traffico - da sud verso nord - attraverso San Giacomo in una fascia oraria mattutina. Intanto, in merito alla viabilità nella frazione, indicazioni sono scaturite dal recente incontro tra il presidente Luis Durnwalder con il generale Alberto Primicerj, nuovo comandante delle truppe alpine. Fra i numerosi temi hanno discusso anche dei lavori nella zona dell’aeroporto a Bolzano sud che prevedono un ampiamento del parcheggio e un adeguamento dei servizi.




A tal proposito il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo ha diffuso questa nota: «Vorremmo fare notare che l’attuale parcheggio dell’aeroporto si trova di fronte ad una nuova strada di San Giacomo separati dalla sola ferrovia. Un tunnel pedociclabile, tra l’altro previsto da tempo dal comune di Laives, potrebbe collegare facilmente l’aeroporto con San Giacomo dove è attiva la fermata bus numero 2 e 4 con frequenza 12-15 minuti. Una progettazione più ampia del territorio sopradescritto potrebbe risolvere alcuni importanti problemi: 1) dare all’aeroporto la possibilità di utilizzare il servizio di trasporto pubblico, 2) permettere ai cittadini di San Giacomo di utilizzare nuovi spazi ampi con giochi e verde pubblico, 3) completare una ciclabile che verrà costruita sulla statale 12 di San Giacomo passando per l’aeroporto per poi congiungersi con quella già esistente in zona industriale in via Einstein: molte persone eviterebbero l’incrocio pericolosissimo dei cimiteri e l’inizio di via Einstein (difronte al Lewald). Va ricordato - prosegue la nota - che il Comune di Bolzano nella figura dell’assessore Ladinser da anni ha promesso il congiungimento della ciclabile esistennte a Maso della Pieve con quella che dovrà essere costruita in San Giacomo dal comune di Laives mettendo in sicurezza ciclisti e pedoni della zona, ma purtroppo il tutto è rimasto sulla carta. Invitiamo quindi le autorità competenti a prendere in considerazione tale proposta che è emersa ed è stata discussa nell’affollata assemblea pubblica tenutasi a San Giacomo lo scorso 25 marzo che era stata promossa sul tema «Quale miglior futuro per la frazione di San Giacomo?», conclude la nota.

Alto Adige 15-04-09

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mercoledì, 15 aprile 2009



Zona scolastica di San Gaicomo, futuro da delineare



Il sindaco Polonioli: «Incertezze visto che il consorzio verrà sciolto»

di Bruno Canali

 LAIVES. Il consorzio tra Laives e Bolzano per la gestione della zona scolastica di San Giacomo andrà sciolto. Questo è oramai assodato e ciò di cui si sta discutendo tra le due giunte comunali è quale forma giuridica allestire poi per continuare comunque a garantire la normale gestione della scuola e delle sue dotazioni. Legato a questo vi è però anche il timore che in futuro Bolzano possa decidere di “richiamare” sul proprio territorio i bambini che frequentano le elementari a San Giacomo. Sostanzialmente si tratterebbe di quelli che abitano nella zona di Maso della Pieve.
 Questi bambini per ora si trovano meglio frequentando le scuole elementari a San Giacomo. Fu proprio in base a questa considerazione che nacque il consorzio di gestione della scuola nel centro della frazione, un consorzio con Bolzano (del quale è presidente il sindaco di Laives) che suddivida tra i due comuni diritti e doveri. Negli ultimi anni però, i doveri in particolare sono diventati sempre più pesanti ed onerosi, anche a causa della costruzione di palestra e teatro. A più riprese si è parlato del possibile “sganciamento” di Bolzano dal consorzio, eventualità ritenuta funesta dal Comune di Laives cui rimarrebbero le strutture ma anche l’onere completo di mantenerle. Recentemente, interpellato in merito a questa possibilità, l’assessore bolzanino alla cultura, Primo Schönsberg, ha negato che sia interesse del capoluogo portare i bambini che frequentano l’elementare a San Giacomo, nelle scuole di Oltrisarco. Però se ne parla e il timore in amministrazione comunale a Laives rimane, tant’è che lo stesso sindaco Giovanni Polonioli, intervenendo recentemente in un’assemblea pubblica a San Giacomo, ha spiegato perché ancora non sia stata abbattuta la vecchia palestra scolastica per fare posto alla mensa. «Dobbiamo capire cosa succederà con lo scioglimento del consorzio decretato per legge - ha spiegato Polonioli - perché la costruzione della mensa e di nuove aule scolastiche è giustificata solo se la popolazione scolastica rimane ai livelli attuali e magari cresce; diversamente, dovessimo perdere i bambini di Maso della Pieve, tutto il progetto di trasformazione verrebbe rimesso in discussione. Per quanto riguarda le proiezioni demografiche, il prossimo anno dovrebbero esserci meno bambini, ma non dimentichiamo che in ballo vi sono interventi urbanistici notevoli, vedi l’ex Amonn in centro a San Giacomo, con alcune centinaia di nuovi alloggi».

Alto Adige 15-04-09
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martedì, 14 aprile 2009


Stop al traffico, l’ordinanza resta nel cassetto



Il vice sindaco: «Problemi ancora da chiarire e pressioni anti provvedimento»

di Bruno Canali

LAIVES. Il vice sindaco non ha ancora firmato l’ordinanza mediante la quale poi dovrebbe iniziare il divieto di transito da sud verso nord sulla statale attraverso il centro di San Giacomo durante la fascia oraria che va dalle 7.15 alle 8.30. «C’è ancora qualche problema da chiarire - spiega Georg Forti - e voglio prima di tutto parlarne con i colleghi di giunta durante la riunione che avremo mercoledì mattina. In questi giorni, effettivamente, sto ricevendo tantissime telefonate da parte di gente che per un motivo o per l’altro, sarebbe danneggiata dal provvedimento».
 Forti intende approfondire la questione prima di firmare l’ordinanza; intanto però la relativa segnaletica è stata già installata. Se l’ordinanza dovesse entrare in vigore, impedirebbe ogni mattina, dalle 7.15 alle 8.30, ad ogni mezzo non autorizzato, fatti salvi trattori e moto, di entrare da sud a San Giacomo. L’obiettivo è impedire che chi non ha alcun motivo di farlo, possa transitare ancora per la frazione. In particolare diversi veicoli arrivano da via Delle Part e, all’incrocio con la statale, di fronte alla Vurza, invece che svoltare verso la rotatoria della variante proseguono per San Giacomo.
 Intanto il consigliere comunale di maggioranza Roberto Ceol ha diffuso una nota in tema di viabilità. «Più che sperimentare conviene ragionare - scrive Ceol - e fare delle scelte, non a fronte dei comitati (poche persone) ma di tutti i cittadini, anche di quelli che non si sono inventati comitati per tutelare la propria zona. Non si può, a fronte di una riunione come quella di San Giacomo, organizzata dal comitato per l’attenzione permanente, decidere in pochi giorni di chiudere una strada invece che dire onestamente che per San Giacomo abbiamo dormito quattro anni per quanto riguarda il progetto di riqualificazione e questo nonostante più di un milione di euro già in bilancio nel 2005. Vorrei ricordare poi che il piano traffico è in qualche cassetto del municipio da qualche anno come il piano parcheggi. Eppure in questi anni siamo corsi dietro a tutti, senza una strategia concreta. Credo che l’esempio del semaforo di Pineta la dica lunga in merito, con soldi della comunità spesi per accontentare qualcuno e oggi quell’impianto verrà chiuso. Non abbiamo brillato certo neppure per quanto riguarda le pedociclabili, il verde pubblico e poi, non parliamo del servizio raccolta rifiuti affidato alla Seab. Credo che chi amministra debba anche avere l’onestà di ammettere quando sbaglia piuttosto che adottare scelte arroganti per garantirsi qualche voto. La dimostrazione l’abbiamo avuta con il comitato di Pineta, rincorso per anni dal sindaco e che poi, alle elezioni provinciali ha dato indicazione alla popolazione di votare Durnwalder», conclude Ceol.

Alto Adige 14-04-09
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sabato, 11 aprile 2009


Riflessioni e chiarimenti sulla riqualificazione urbana di
San Giacomo



Le aspre prese di posizione manifestate in questi giorni sul giornale a seguito della volontà espressa dal Comune di Laives di voler introdurre un divieto di transito sulla statale 12 dalla periferia sud di San Giacomo ogni mattina dalle 7.15 alle 8.30 necessita alcune riflessioni e chiarimenti.
La fiduciaria dei commercianti Elda Paolazzi nell'articolo sostiene che i comitati chiedono continuamente la chiusura della strada, tale dichiarazione sembra piuttosto scorretta perchè l'eventuale applicazione di tale provvedimento riguarda un periodo piuttosto breve e per lo più riguarda pendolari che viaggiano con velocità piuttosto alta per raggiungere il proprio posto di lavoro in direzione Bolzano.
Nell'articolo sembrerebbe che tutti i commercianti di San Giacomo protestino a furor di popolo, poi se lo si legge meglio, si scopre che i maggiori coinvolti sono numericamente pochi poiché a quell'ora la maggior parte degli esercizi sono ancora chiusi: questo è emerso anche nell'assemblea pubblica sulla riqualificazione urbana dove alcuni commercianti hanno preso la parola.
Il comitato non ha mai suggerito il provvedimento (è semplicemente emerso in assemblea come uno di molti interventi suggeriti dagli abitanti) utile per ridurre il traffico, l'inquinamento e dare più sicurezza all'intera frazione. Va ricordato che al riguardo è stato chiesto anche la riduzione della velocità a 30 Km., la posa in opera di cunette artificiali sulla sede stradale e non ultima la telecamera per il controllo della velocità.
Perchè la gente si è riunita per affontare la riqualificazione urbana nel senso più ampio?Semplicemente perchè i ritardi sono stati notevoli e le promesse sono rimaste tali per moltissimo tempo; c'era e c'è la necessità da parte della popolazione di sapere di più, di conoscere i progetti in cantiere, di vedere come migliorare la futura vivibilità in un territorio da molti anni rimasto, purtroppo, al margine.
Per quanto riguarda la zona Vurza e il potenziale traffico da essa provocata dalle nuove aziende insediate o che si insedieranno, va fatto notare che l'argomento è stato trattato da lungo tempo offrendo anche le possibili soluzioni: Lavoro e ambiente devono convivere, ma con sensibilità.
Vorremmo che ci sia maggiore tolleranza nell'affrontare temi così delicati, ma, soprattutto, che la partecipazione sia costruttiva, dove anche gli esercizi commerciali o altre categorie (le più coinvolte) possano esprimere loro idee e possibili soluzioni come espresso nella stessa assemblea .
E' necessario ricordare che i numerosi suggerimenti emersi dai partecipanti, in quella occasione, servivano per migliorare la società di San giacomo con la piena partecipazione dell'amministrazione comunale.
Dobbiamo ricordare che la nostra comunità è un paese che è cresciuto enormemente anche sotto il profilo numerico, basti ricordare: il Garden Village, la cooperativa immediatamente alle spalle e non ultimo il gruppo edilizio appena terminato e di prossima consegna.
San Giacomo è una frazione “credibile” che sa dare ancora prospettive future anche nel commercio: attività nuove provengono da Bolzano e da Pineta nonostante la grave situazione economica mondiale.
Le prospettive, nonostante i tempi, possono essere considerate sufficientemente positive.
Le consolidate famiglie, ma, sopratutto le nuove e più probabili giovani famiglie che hanno cercato dimora nel nostro territorio sono da considerare la più grande risorsa per San Giacomo.
Perchè allora non affrontare con loro questa nuova sfida e affrontare insieme quello che in sintesi voleva essere il contenuto dell'assemblea pubblica tenutasi il 25 aprile scorso “Riqualificazione urbana per il miglior futuro di San Giacomo?".
Invitiamo Lei signora fiduciaria dei commercianti Elda Paolazzi e naturalmente anche tutti i rappresentanti delle numerose categorie economiche, ma anche politiche, a partecipare a questo importante progetto.

Comitato Riqualificazione Urbana di San Giacomo

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sabato, 11 aprile 2009






Il freno al traffico per ora congelato

L’ordinanza non ancora firmata: è contraria anche la Volkspartei


 LAIVES. Slitta di qualche giorno l’introduzione dell’ordinanza con la quale si impedirà il transito di tutti i veicoli non autorizzati (esclusi trattori e moto) da sud di San Giacomo verso Bolzano. Il testo è pronto, così come è stata installata anche la segnaletica presso la zona produttiva Vurza. Ma ieri mattina il vice sindaco non ha firmato l’ordinanza che quindi non è ancora esecutiva. Potrebbe essere una «dimenticanza» ma, a quanto pare, anche la Svp non sarebbe entusiasta del nuovo provvedimento che è stato già aspramente contestato dai commercianti.
 Come stanno realmente le cose lo si capirà nei primi giorni della prossima settimana. Intanto è un dato di fatto che parte del traffico “inutile” che attraversa ogni giorno San Giacomo è rappresentato da cittadini che abitano nei masi sparsi attorno a via Stazione a Laives. Queste persone (una ottantina) a suo tempo hanno ottenuto dal vice sindaco il permesso di transito per via Delle Part anche durante le fasce giornaliere che per tutti gli altri sono vietate, un permesso giustificato con l’opportunità di non farli passare per via Noldin e via Andreas Hofer a Laives. Però così facendo, li si è favoriti nel transitare dentro San Giacomo andando a Bolzano, perché è stato verificato queste persone non imboccano certo la variante in galleria presso la rotatoria a nord di Pineta.
 La verifica l’ha fatta l’altra mattina proprio il consigliere Roberto Ceol, che è tra i contrari all’ordinanza di chiusura: «Dalle 7 alle 8.30 di giovedì mi sono messo all’incrocio tra via Delle Part e la statale 12 ed ho contato i mezzi di passaggio, dividendoli tra quelli che arrivavano da via Delle Part e quelli che invece arrivavano da Pineta. Complessivamente non sono stati più di 250; un centinaio da via Delle Part e gli altri dal versante di Pineta. Però tra questi ultimi ho notato diversi furgoni di una ditta che si occupa di telefonia e ha sede in zona Vurza e altri mezzi, sempre in uscita dalle ditte della stessa zona, molti dei quali immagino diretti a Bolzano e che avrebbero dovuto imboccare la variante invece che svoltare sulla statale 12 verso San Giacomo». È questo il “peccato originale” dal quale discendono i problemi di traffico nella frazione: avere creato un insediamento produttivo alla Vurza, errore che è poi stato ripetuto andando ad aggiungere, da parte della Provincia, altri 7,5 ettari di zona produttiva che richiamano e richiameranno traffico.


Alto Adige 11-04-09
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venerdì, 10 aprile 2009


Statale chiusa: un coro di proteste


Infuocata riunione dei negozianti. Critiche anche dalla maggioranza, ma l’esecutivo tiene duro

 LAIVES. I commercianti di San Giacomo sono sul piede di guerra per l’intenzione del Comune di introdurre da lunedì un divieto di transito sulla statale 12 dalla periferia sud di San Giacomo ogni mattina dalle 7.15 alle 8.30. L’altra sera si sono riuniti con la fiduciaria Elda Paolazzi e hanno anche invitato l’assessore al commercio Bruno Ceschini, manifestando con durezza tutti i dubbi in merito al provvedimento. Nel frattempo fioccano anche le perse di posizione dei rappresentanti politici comunali: un vero diluvio. «È una scelta sbagliata - dichiara ad esempio - il consigliere Raimondo Pusateri -, anche perché quando la giunta non sa come risolvere i problemi mette un divieto. Non capisco il senso di questa iniziativa e tale modo di operare. Rimango quindi molto perplesso e penso agli errori commessi recentemente anche con la viabilità a Pineta». Severo anche il giudizio di Roberto Ceol, consigliere di maggioranza: «Se in giunta pensano di risolvere i problemi con i divieti sono fuori strada: per anni il progetto di riqualificazione urbana dell’abitato di San Giacomo è rimasto al palo e adesso che manca un anno alle elezioni comunali si introduce un divieto che rischia di penalizzare chi a San Giacomo lavora. Io ritengo invece che prima di tutto bisognava fare una verifica sul numero di veicoli che passano senza giustificazioni dentro San Giacomo, gli orari e anche da dove arrivano; poi semmai si poteva valutare come contrastare il fenomeno. Sono convinto che se arrivano in consiglio comunale con tale proposta, non riusciranno a farla passare». Secco anche il parere di Christian Bianchi del Pdl: «La chiusura della strada per San Giacomo è un grosso errore, fatto per sanarne uno molto più grosso: la totale incapacità di avviare le opere di riqualificazione del centro di San Giacomo. L’atto d’imperio di chiusura di una arteria stradale costituisce invece un palliativo inutile, che causerà esclusivamente difficoltà sia ai negozianti sia a chi, per motivazioni diverse, intenderebbe usufruire di tale alternativa. La giunta si fermi e inizi piuttosto la riqualificazione».
 Non si fa attendere però la replica del sindaco Polonioli: «Si tratterà di una sperimentazione di alcuni mesi - dice Polonioli - e, in ogni caso, a fronte di qualche protesta centinaia di persone ci hanno manifestato favore. Non credo che ci saranno enormi disagi per un divieto di transito della durata solo di un’ora al mattino, che è la misura minima per evitare che ci chiedano qualche cosa di più drastico ancora. Certo che è fondamentale il servizio offerto dai negozi, ma cercheremo di fare convivere tutte le aspirazioni». Infine l’assessore Bruno Ceschini: «Capisco il momento difficile per i commercianti, mercoledì in giunta ne riparleremo». (b.c.)

Alto Adige 10-04-09
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giovedì, 09 aprile 2009



«Traffico frenato? Affari ad alto rischio»



I negozianti in coro contestano la giunta Lo stop agli automezzi: scelta penalizzante

LAIVES. L’ulteriore giro di vite per il traffico dentro San Giacomo - deciso dall’amministrazione comunale e che scatterà il 14 aprile - trova contrari i commercianti della frazione. Saputa la notizia, hanno subito organizzato una riunione per valutare la situazione ed eventualmente intervenire. L’idea della giunta civica è di chiudere la vecchia statale 12 dalle 7.15 alle 8.30 di mattina per coloro che arrivano da sud (fatta esclusione per moto, trattori e mezzi autorizzati). Si tratterà di un primo periodo sperimentale della durata di tre mesi, ha spiegato il vice sindaco Georg Forti.
 «Noi sapevamo nulla di tutto questo - dice Elda Paolazzi, fiduciaria dei commercianti e titolare di un negozio proprio al centro di San Giacomo - tant’è che appresa la notizia ieri, ho immediatamente chiamato il sindaco per sapere cosa succederà. Intanto mi ha assicurato che si sperimenterà la chiusura per tre mesi. Per quanto mi riguarda come commerciante, non avrò problemi dato che apriamo alle 9, ma sono solidale con i colleghi che invece dal nuovo provvedimento ricaveranno ulteriori disagi. Mi chiedo anche cosa vogliano i comitati che chiedono continuamente una chiusura della strada: si rendono conto dei grossi problemi per tutti coloro che debbono vivere con il proprio lavoro, come i commercianti?».
 Effettivamente ci sono a San Giacomo negozi ed esercizi che con una ordinanza del genere avranno più problemi di altri, uno di questi è indubbiamente il tabacchino. «Io apro verso le 5 di mattina - spiega il titolare Gianfranco Zanon - e tra la clientela di transito ho persone che vanno a lavorare a Bolzano. Si fermano qui per comperare giornali e sigarette e un provvedimento come quello che l’amministrazione comunale intende introdurre dalla prossima settimana indubbiamente mi penalizzerà. Cosa devo fare? Forse tenere aperto fino alle 7 e quindi chiudere fino alle 8.30 ogni mattina?».
 Alessio Mariotti, da dietro il bancone dell’Hobbit Pub in centro a San Giacomo, spiega che per fortuna sua, la maggior parte della clientela risiede in paese: «Apro alle 7 e non alle 6 come altri bar qui attorno. Per me il passaggio non è così determinante ai fini del volume di affari, ma comunque qualche cliente inevitabilmente lo perderò a causa dell’ordinanza».
 Nelle stese condizioni di Elda Paolazzi sono anche Michela e Sonia della boutique “Twenty 2”. Vendono capi di abbigliamento e l’orario di chiusura non le tocca più di tanto: «Apriamo alle 8 - spiega Michela - e i clienti che vengono da noi arrivano comunque. Però dico che si fa tanto per rivalutare San Giacomo, ma se non si offrono servizi il paese muore. Sono favorevole ad una eventuale riduzione del limite di velocità, mentre dico no alla chiusura della strada. Temo infine che questo possa anche rappresentare un primo passo verso una chiusura completa in entrambi i sensi e sarebbe la fine per tutti».
 Ignazio Donzella, gestore del distributore di carburante per la società “Duffy Duke snc, lungo la retta sulla statale del Brennero a sud di San Giacomo è rassegnato al peggio: «Prima la variante che ci ha dato un duro colpo - dice - poi la prospettiva del nuovo distributore di carburante lungo la variante a poca distanza da qui; infine questa ordinanza di chiusura al mattino, sia pure per un’ora, che ci farà perdere ulteriore clientela. Noi viviamo sul passaggio, se vogliono che chiudiamo ce lo dicano una volta per tutte».

Alto Adige 09-04-09
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mercoledì, 08 aprile 2009


Un «freno» ai transiti inutili



San Giacomo
: dal 14 aprile (fra le 7.15 e le 8.30) divieto di transito verso nord

Il vice sindaco: l’iniziativa sperimentale per tre mesi

LAIVES. Prime iniziative per contrastare i transiti inutili nell’abitato di San Giacomo a seguito delle richieste formulate durante un incontro pubblico dalla comunità locale agli amministratori comunali. «Dal 14 aprile, nella fascia oraria mattutina che va dalle 7.15 alle 8.30, ci sarà divieto di transito dalla zona Vurza in direzione nord - anticipa il vice sindaco Georg Forti - e stiamo valutando da che punto iniziare lungo la statale 12. Questa iniziativa (che non riguarda moto e trattori) intanto avrà carattere sperimentale, per tre mesi, in maniera da capire come funziona e semmai cosa aggiustare perché, in particolare, occorre che chi ha il permesso di transitare lungo via Delle Part (una ottantina di confinanti) una volta giunto in zona Vurza, svolti verso la rotatoria e imbocchi la variante in galleria se deve raggiungere Bolzano. Ovviamente chi invece deve entrare in San Giacomo oppure vi abita, avrà il permesso di passare».
 È una delle misure richieste dagli abitanti di San Giacomo. Lo stesso sindaco Polonioli, nella pubblica assemblea, aveva spiegato che, dopo un buon esito iniziale, con l’apertura della variante, si era registrato però di nuovo un aumento dei transiti inutili di mezzi dentro San Giacomo e buona parte di questi non avrebbero alcun motivo di farlo. Nonostante ripetute sollecitazioni la situazione non è granchè migliorata e perciò si passa a misure più restrittive, impedendo il transito almeno durante l’ora di punta della mattina. Sarà poi da vedere come reagiranno i commercianti di San Giacomo, che vedono queste misure con poco entusiasmo. È questo il motivo per cui si sta valutando se far iniziare il divieto in fondo alla retta del Vurza, presso l’incrocio verso via Delle Part oppure più a nord. Altra richiesta degli abitanti di San Giacomo è di abbassare ulteriormente il limite di velocità lungo la statale 12 alle porte dell’abitato.

Alto Adige 08-04-09
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lunedì, 06 aprile 2009

Documentiamo fotograficamente i luoghi della futura ciclabile di San Giacomo




Dalla chiesetta di San Giacomo vediamo la via Thaler congiungersi alla SS12



L'incrocio visto sempre dall'alto dove sorgerà la rotonda prevista nel progetto



Lo stesso incrocio visto dalla SS12




La ciclabile percorrerà il lato sinistro della statale, la parte opposta dei ciclisti che vedete in foto



Proseguirà sempre sulla sinistra per arrivare



 all'incrocio a sinistra con  via Pascoli fino a giungere



all'incrocio con la stradina consorziale a destra che porta alla nuova  zona industriale Wurza


Questo era quanto presentato dall'amministrazione comunale nel passato. Ci attendiamo l'inizio lavori e verificheremo gli stati di avanzamento

Centro Attenzione Permanente di SAn Giacomo



domenica, 05 aprile 2009


Kierchsteig (“antico” passaggio a piedi, sentiero dei pellegrini o dei viandanti) San Giacomo Laives
Chi, attraversando il ponte Loreto sul fiume Isarco, lascia Bolzano in direzione sud, raggiunge dapprima Oltrisarco («Oberau»*) e poi, oltrepassato il nuovo cimitero cittadino, arriva a San Giacomo. Subito dopo il camposanto di questa località, nei pressi dell'albergo Putz, ha inizio il territorio del Comune di Laives, al quale appartiene la suddetta frazione. Qui la strada statale si snoda ai piedi di imponenti pareti porfiriche, che fra il rione bolzanino di Aslago e San Giacomo vanno a cadere su una prominenza a forma di terrazzo. All'estremo sud di detto rialzo si erge la chiesa di San Giacomo.
All’altezza del cimitero militare, oltrepassati alcuni condomini, parte una stradina interna che s’interrompe proprio all’inizio della stessa chiusa da reti, orti e altro che impedisce di raggiungerla.
Questa mulattiera ben costruita con muri a secco sale gradatamente con pendenze minime
portandosi su un primo pianoro (ora capagna di Mottironi) la cui altura ha rappresentato un amato punto panoramico dal quale è stato o sarebbe possibile ammirare una gran parte della valle.
Proseguendo verso l'alto a sinistra si può raggiungere il pianoro superiore denominato Stallner Bühel e poi procedendo nel bosco si può giungere al crocevia che collega sia il Seit, Castel Flavon e il Virgolo.
Nella campagna di Mottironi, si racconta che era presente anche un sentiero diretto verso sud sovrastante l'abitato di San Giacomo e che portava direttamente all'importante chiesa di San Giacomo.
Abbiamo potuto notare che la mulattiera da qualche mese, così sostengono gli abitanti delle case vicine, è franata pazialmente come si può vedere dalle immagini che presentiamo.



Come Centro Attenzione Permanente ci domandiamo se questi sentieri Kierchsteig così significativi della nostra storia - e quello della chiesa di San Giacomo lo è perchè rappresentava un percorso importante per i pellegrini e i viandanti che provenivano da Ora, attraversavano Bronzolo, Laives e Pineta, costeggiavano il fianco del monte all'altezza del dosso, per proseguire poi in direzione di Aslago, del fiume Isarco e giungere a Bolzano – possano essere lasciati in così forte stato di abbandono e trascuratezza.
Ci interroghiamo perchè non vengano valorizzati quantomeno pari ai Waalwege (sentieri che fiancheggiano i corsi d'acqua) dove questi canali d'acqua chiamati "Waal" sono considerati “Veri monumenti all'operosità contadina” così almeno recita la pubblicità turistica in Alto Adige.
Ci stupiamo per un così scarso interessamento da parte dei proprietri dei terreni, dai Comuni che dovrebbero essere i “guardiani” di tali opere, dalla Provincia che dovrebbe sostenere beni storici di così grande rilievo e non ultima dalla Curia che in altri luoghi valorizza i propri patrimoni artistici anche attraverso l'escursionismo, il pellegrinaggio e la cultura.
Trovarsi in cammino, essere su un sentiero è un avvenimento profondamente esistenziale.
Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
* Il termine Au(e), intraducibile letteralmente in italiano, designa in lingua tedesca, di norma, una vasta distesa di terreno per lo più acquitrinoso in prossimità di fiumi, laghi ecc. (cfr ad esempio: Schórgau, Kaiserau, Lindau, Mainau, Reichenau...)

OoO
Il sentiero di San Giacomo? Ma è in Spagna, non nel Tirolo! Ma dov’è che inizia il sentiero di San Giacomo?
È attraverso questo sentiero che si recò in pellegrinaggio l’Apostolo Giacomo?
E per quale motivo dovrei percorrerlo io?
Questo sito web è stato realizzato per Voi, care visitatrici e cari visitatori.
Il suo scopo è quello di fornire informazioni sull’origine e la storia del sentiero di San Giacomo e sulla sua importanza per lo sviluppo dell’Europa.
Il sito Vi illustrerà nei dettagli i tratti del sentiero di San Giacomo che attraversano la regione tirolese. Nel corso dei circa mille anni di storia del pellegrinaggio a Santiago de Compostela, i pellegrini hanno lasciato molte tracce anche nel Tirolo: l’incessante flusso è testimoniato da attestazioni in pietra, opere d’arte, documenti scritti, patrocini, stemmi e toponimi. La storia del sentiero di San Giacomo è anche la storia del Tirolo.
L’intento di questo sito è di infondervi il coraggio di assecondare il desiderio di evadere e di viaggiare che è racchiuso in ciascuno di noi, di mettersi il sacco in spalla e gli scarponi ai piedi e fare il primo passo.
Venite a conoscere il Tirolo, se non l’avete mai visto! Mettetevi in marcia!
Ultreia! (Oltre, sempre oltre! Questo era il grido di incitamento dei pellegrini sulla via per Santiago.)


domenica, 05 aprile 2009


Più verde pubblico a San Giacomo grazie all’urbanistica concordata




LAIVES. Se possibile, il Comune utilizzerà lo strumento dell’urbanistica concordata anche per potenziare la dotazione di verde pubblico a San Giacomo. Questo ha spiegato il sindaco Polonioli ai cittadini presenti alla recente serata sulla riqualificazione urbana: «Da anni è previsto un verde pubblico nei paraggi della chiesetta sopra San Giacomo - ha detto Polonioli - una collocazione non certo delle più funzionali. Così abbiamo deciso che faremo diversamente, utilizzando proprio la possibilità che l’urbanistica concordata ci consente. In sostanza puntiamo a spostare l’area verde nell’abitato o negli immediati paraggi e il terreno potremmo trovarlo mediante un accordo con qualche proprietario privato». Dando un’occhiata alla situazione urbanistica di San Giacomo - e tenendo conto degli sviluppi futuri - è del tutto probabile che se un verde pubblico si realizzerà, questo potrà trovare posto nell’immediata periferia sud, dove già è stata fatta una breve pista ciclabile che parte alle spalle della zona scolastica.
 A proposito di soluzioni, tanta gente di San Giacomo continua a reclamare l’apertura del vecchio sentiero che salendo dall’abitato raggiungeva Castel Flavon e poi La Costa-Seit. Quel sentiero è stato interrotto da un privato durante lavori di ampliamento del verde agricolo sopra San Giacomo e da tempo se ne chiede il ripristino. (b.c.)
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sabato, 04 aprile 2009

La cultura (per ora) ha evitato le pressioni della Provincia


Situazione ribaltata con il nuovo teatro utile anche a Bolzano


LAIVES. Il sindaco Giovanni Polonioli - in un articolo che appare sull’ultimo numero del bollettino edito dal Consorzio dei Comuni - ribadisce che «Laives ha bisogno di brillare di luce propria» e che quindi continua la sfida «per uscire dallo schema lavoro e vivo a Bolzano, dormo a Laives». Secondo il sindaco «È necessario avere un’anima e un cuore» e che la giunta comunale resta convinta che proprio partendo da queste considerazioni lo sviluppo finirà necessariamente per toccare e coinvolgere tanti altri settori». Polonioli punta molto (anche ma non solo) sulle strutture previste in zona Galizia (cittadella dello sport, velodromo, nuovo lido comunale) e quindi ringrazia la Provincia per gli interventi finanziari promessi e per l’impegno dimostrato nel realizzare la variante davanti a Pineta, nel rispettare i tempi per completare la circonvallazione e per aver realizzato la nuova stazione ferroviaria.
 LA PROVINCIA. Il nodo, condizionante, dello sviluppo di Laives è stata proprio la Provincia. Ribadito che la città potrà programmare il proprio sviluppo (demografico, urbanistico ed economico) solo quando la variante sarà tutta percorribile, non si può non sottolineare che la Provincia con le sue decisioni, le sue scelte, le sue imposizioni ha prima condizionato - in peggio - e quindi «frenato» l’autonomia del Comune: come non ricordare il tracciato della variante (poi ritoccato grazie alle pressioni del comitato civico di Pineta), il rifiuto di un’alternativa provvisoria alla famigerata statale, l’ubicazione delle zone produttive (quella di Pineta ampliata) a ridosso dei centri abitati e senza una viabilità adeguata, uno sviluppo urbano che si è concentrato sempre più lungo l’asse del maggior traffico. Con la rapida crescita - e senza pianificazioni ponderate anche e soprattutto da parte della Provincia - l’aspetto di Laives non ha certo tratto grandi vantaggi dai suoi cambiamenti. Ne è esempio emblematico la via Kennedy dove ben poco corrisponde alle esigenze degli abitanti e degli operatori economici. Ne risente anche l’aspetto architettonico visto che si intercalano edifici discordanti tra loro per altezza, per struttura delle facciate e per tipo delle coperture. Il Comune si sta adoperando in direzione del risanamento del nucleo storico e della sua valorizzazione: in previsione, come noto, anche la tanto attesa piazza che diventerà - finalmente - punto di incontro e quindi anche di sviluppo culturale. Sempre in attesa della variante per togliere il traffico. E sempre nella speranza che la Provincia lasci spazio alle iniziative e alle idee comunali.
 LA CULTURA. C’è un aspetto - nuovo ed importante - che ha contribuito a togliere a Laives almeno una parte della sua «dipendenza» da Bolzano. È quello culturale. La «gestione» delle attività è infatti, da tempo, autonoma e produttiva. Ma da un paio di mesi è proprio Laives che... aiuta anche Bolzano grazie alla nuova struttura - funzionale ed apprezzata - realizzata a San Giacomo. Gli assessori alla cultura della Provincia, Christian Tommasini, e dei Comuni di Laives e di Bolzano, rispettivamente Loris Frazza e Primo Schoensberg, assieme a funzionari dei rispettivi uffici alla presenza anche dell’assessora comunale Liliana Di Fede, hanno già impostato strategie concertate da applicare nel settore culturale al fine di garantire una offerta più strutturata riferita alle iniziative culturali da proporre. In particolare si è parlato dell’aula magna del complesso scolastico della ffrazione ed è stato già convenuto che fuori dall’orario scolastico la sala debba diventare punto di riferimento anche per la popolazione dei Comuni di Bolzano e di Laives attraverso un pacchetto di attività culturali che vada ad integrare l’offerta già presente sul territorio. Alle scuole dovrebbe essere, invece, esteso il progetto del «Teatro nella scuola» già attivato nel capoluogo con crescente successo. La programmazione degli eventi, come è stato detto durante l’incontro fra gli assessori, dovrebbe essere concertata da Provincia e Comuni interessati. Per meglio strutturare il pacchetto di iniziative si è deciso di affidare alla Libera Università di Bolzano lo svolgimento di una rilevazione delle aspettative culturali della popolazione interessata per raccogliere indicazioni sulle politiche culturali da adottare. È un passo avanti.

Altop Adige 04-04-09
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giovedì, 02 aprile 2009


Il comitato: «Abitanti interessati. Le promesse vanno mantenute»



SAN GIACOMO LAIVES. Il comitato di riqualificazione urbana si dichiara soddisfatto nel notare un forte interesse della popolazione di San Giacomo ai diversi problemi persistenti nella frazione. In riferimento alla recente pubblica assemblea, il comitato in una nota ricorda che «Gli argomenti trattati sono stati diversi e già conosciuti: il ritardo dei lavori di riqualificazione urbana in senso più ampio ovvero pista ciclabile 1º lotto non ancora iniziato, 2º lotto non ancora completamente progettato e privo di copertura economica; la piazzetta prevista in centro munita di verde pubblico, il verde pubblico promesso in prossimità delle nuove cooperative (dietro il Garden Village); la futura cubatura ex Amonn; il persistente traffico anomalo sulla ex statale 12; la scarsa collaborazione con il Comune di Bolzano nell’affrontare il tratto “pedociclabile”, particolarmente pericoloso, nei pressi del sottopasso per la zona industriale; viabilità e mobilità non prive dei numerosi pericoli; la carente situazione sentieri e passeggiate e tanti altri argomenti. Il dibattito - continua la nota - ha permesso di ottenere, per la prima volta, numerosi chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale. Il comitato accoglie favorevolmente le assicurazioni fatte dai rappresentanti della giunta di Laives ed in particolar modo l’apertura al dialogo con i cittadini, cosciente, comunque che promesse analoghe si sono succedute numerose nel recente passato con i risultati che la cittadinaza, tutta, ormai conosce. Il Comitato intende farsi portavoce delle proposte nate e suggerite durante il dibattito, essere presente sul territorio per mantenere il dialogo con la polazione, raccogliere informazioni utili da presentare alla prossima assemblea prevista nel mese di maggio. Il piacere di vivere in modo nuovo San Giacomo, grazie a uno sviluppo urbanistico che non dimentica le politiche sociali di qualità, “ filosofia del “buon vivere”, unito a una percezione originale dell’ambiente urbano, possono trasformare l’intera Frazione in un territorio più vivo e vivibile», conclude il comitato.

Alto Adige 02-04-09
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categoria:comunicati, centro attenzione permanente, san giacomo oggi
giovedì, 02 aprile 2009


Prossimo al via il progetto di sistemazione urbana nell’abitato di San Giacomo


La pista pedociclabile al centro degli interventi previsti
 LAIVES. Sta per decollare il progetto relativo al primo lotto di riqualificazione urbana di San Giacomo, un’operazione impegnativa e costosa, che dovrebbe cambiare volto alla frazione una volta conclusa e, nelle intenzioni della giunta comunale, contribuire anche a ridurre drasticamente i transiti inutili di mezzi e la loro velocità. I lotti complessivi sono due, con il primo che partendo dalla periferia sud di San Giacomo si fermerà all’incrocio tra statale 12 e via Thaler (dove è prevista una rotatoria) e il secondo, più impegnativo, che proseguirà fino al confine con il territorio comunale di Bolzano.
 Nerbo della riqualificazione sarà la pista pedociclabile, che nelle intenzioni di chi l’ha progettata, una volta pronta dovrebbe collegarsi con quella che a sua volta il Comune di Bolzano ha realizzato fino alla zona sportiva di Maso della Pieve, così da avere un unico tracciato sicuro per le biciclette da Laives fino a Bolzano.
 Proprio il secondo lotto appare però il più problematico rispetto a questa pista, soprattutto nella parte - alcune centinaia di metri - tra il confine di Laives e la zona sportiva di Maso della Pieve. Lì gli spazi di manovra sono praticamente inesistenti e quindi, come è stato spiegato anche recentemente in assemblea, non rimarrà altro, per Bolzano, che allargare il marciapiede quel tanto che basti per ospitare anche le bici. (b.c.)

Alto adige 02-04-09
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mercoledì, 01 aprile 2009


Rifiuti verdi, pochi bidoni



Sprovvisti alcuni rioni. «Pieni gli altri cassonetti» 

 LAIVES. Primavera, tempo di preparare orti e giardini: lavori che comportano inevitabilmente anche un aumento consistente della produzione di rifiuti «verdi». Questi ultimi andrebbero gettati negli appositi cassonetti e non insieme agli altri rifiuti ma sul territorio comunale vi sono ampie zone che sono prive di questi bidoni e perciò anche il verde da potatura finisce dentro i cassonetti normali. Sarebbe opportuno invece che, almeno durante questi mesi tradizionalmente dedicati alle pulizie di orti e giardini, venissero disposti quanti più cassonetti per il verde possibili: laddove sono rimasti, infatti, si vede che vengono utilizzati. In sostanza, spiegano al Comune, sono rimasti i cassonetti per il verde che c’erano, mentre la Seab starebbe valutando se sia opportuno o meno aggiungerne altri nei punti strategici di raccolta.
 «Ci sono interi quartieri, come il Garden Village a San Giacomo - dice il consigliere Roberto Ceol - completamente senza un cassonetto per il verde: è logico che chi in questo periodo pulisce il proprio giardino, non può fare altro che gettare sterpaglie ed erba nei bidoni normali». Uno dei problemi evidenziati dai cittadini è che, purtroppo, nel verde qualcuno getta anche i rifiuti normali oppure l’organico. (b.c.)

Alto Adige 01-04-09
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martedì, 31 marzo 2009


Das Bürgerkomitee zur Aufwertung der Fraktion St. Jakob stellt zufrieden fest, dass ziemliches Interesse an den Problemen dieser Fraktion besteht, wie die Teilnahme am öffentlichen Diskussionsabend, der vor kurzem stattfand, zeigte. Viele der Teilnehmenden mussten sogar stehen, weil zu wenig Sitzplätze zur Verfügung standen; dafür entschuldigen sich die Organisatoren, die mit einem solchen Ansturm nicht gerechnet hatten.

Auf der Tagesordnung standen  die erhebliche Verspätung in der Gestaltung des Radweges und der Aufwertung der Fraktion St. Jakob, man diskutierte aber auch über das fehlende öffentliche Grün, die mangelnden Spazier- und Wanderwege, den starken Verkehr trotz Umfahrung durch den Tunnel,  sowie die schlechte Zusammenarbeit mit der Stadtverwaltung Bozen.

Dieser Abend, der sehr aktiv von der Bevölkerung durch Fragen und Anregungen bereichert wurde, gab auch den Verwaltern der Gemeinde Möglichkeit zur Vertiefung und Stellungnahme. Die Gemeindeverwaltung zeige dadurch, dass sie die Befürchtungen und Zweifeln der Bevölkerung durchaus Ernst nähme und durch Information und Transparenz zur gelebten Demokratie beitragen wolle. Dabei habe man auch eingestanden, dass einige in der Vergangenheit gemachten Versprechungen tatsächlich nicht eingehalten worden sind.

Das Komitee möchte sich nun dafür einsetzen, dass die gemachten Vorschläge und Anregungen nicht vergessen und die Versprechungen umgesetzt werden, damit ein schöneres St. Jakob mit mehr Lebensqualität entstehen könne, zu dessen Gestaltung die ganze Bevölkerung der Fraktion beitragen sollte. Damit es soweit kommt, ist die Zusammenarbeit und Aufmerksamkeit aller gefordert.

Die Promotoren des Bürgerkomitees zur Aufwertung der Fraktion St. Jakob
Lorenzo Merlini, Piero Osti e Alessandro Cosi
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domenica, 29 marzo 2009


Mercoledì 25 marzo si ètenuto un pubblico dibattito.
Critiche costruttive alla Provincia e al Comune di Laives e di Bolzano

 LAIVES. «Quale futuro per la frazione: zona di transito o zona residenziale?»: è stato il tema del dibattito pubblico con  la presenza  del sindaco Polonioli  e diversi assessori sulla riqualificazione urbana e la pista ciclabile di San Giacomo. Numerosi e particolarmente attivi i partecipanti come si può notare dalle foto:




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venerdì, 27 marzo 2009


ASSEMBLEA A S. GIACOMO LAIVES

«Limite dei 30 all’ora sulla statale»

Dai residenti molte proposte per i problemi della frazione





BRUNO CANALI

 LAIVES. Si doveva parlare del progetto di riqualificazione urbana (che è ormai in fase di appalto del primo lotto) e invece si è parlato un po’ di tutti i problemi che ancora affliggono San Giacomo, durante la serata organizzata dal Centro di attenzione permanente insieme ad alcuni genitori della frazione luogo. È emerso che è sempre il traffico di transito la «bestia nera» per l’abitato.
  Un traffico che non ha alcuna giustificazione per transitare dentro l’abitato e che, addirittura, per ammissione dello stesso sindaco Polonioli presente all’incontro insieme ad alcuni assessori della sua giunta, dopo una prima fase iniziale di calo determinata dall’apertura della galleria della variante, ha ricominciato a crescere.
 Tornando però al progetto di riqualificazione urbana, come ha spiegato l’assessore Giorgio Zanvettor, siamo in prossimità del via. «Nel giro di un mese l’ingegner Perini ci consegnerà anche il progetto esecutivo del secondo lotto - ha spiegato Zanvettor -, quello da via Thaler al confine con Bolzano, mentre per il primo lotto, da via Pascoli a via Thaler, siamo in procinto di iniziare avendo completato gli espropri».
 Chiuso il discorso sulla riqualificazione (ma verso maggio si rifarà un’assemblea di verifica con la gente di San Giacomo) si è passati a tutto il resto, con la zona scolastica che attende di essere rivista, la pista ciclabile verso Bolzano e l’aeroporto di San Giacomo, la stazione ferroviaria col terzo binario (che non piace però all’assessore provinciale Thomas Widmann), le passeggiate che in qualche caso sono state sbarrate da cancelli dei privati - come quella verso Castel Flavon - e poi il traffico di passaggio, che torna ad essere sostenuto dentro San Giacomo.
 A tale proposito i suggerimenti della gente l’altra sera sono stati i seguenti: si istituisca un limite di velocità a 30 chilometri orari lungo la vecchia statale 12 tra Vurza e Maso della Pieve; si installi un radar fisso lungo la retta del Raffl e venga collocato anche un obbligo di svolta verso sud per i mezzi pesanti in uscita dalla zona produttiva Vurza in maniera che non possano più transitare, come spesso fanno ancora, dentro San Giacomo, ma siano obbligati ad imboccare la variante presso la rotatoria a nord di Pineta. Altre proposte: prolungamento delle linee 10 A e 10 B della Sasa fino a San Giacomo e riattivazione dei semafori che oggi lampeggiano, allungando i tempi così da scoraggiare il passaggio inutile dentro l’abitato e aree verdi ricreative vicine alle case.
 Buona parte di queste proposte sono state recepite dagli amministratori comunali presenti all’assemblea di mercoledì sera e perciò, a maggio, quando ci sarà il nuovo incontro promesso dal sindaco, verrà fatta la verifica in merito a quanto e stato o non è stato fatto.


Oltrisarco:
  Giovanni Barborini, vicepresidente della circoscrizione di Oltrisarco ha auspicato maggiore collaborazione tra Laives e di Bolzano per risolvere i problemi comuni a S. Giacomo.
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venerdì, 27 marzo 2009

 "Wir wollen endlich mehr Sicherheit"

LEIFERS / Verkehr

Aufwertung von St. Jakob seit fünf Jahren geplant - Bürger wollen Taten sehen

St. Jakob - Trotz des neuen Umfahrungstunnels leiden die Einwohner von St. Jakob immer noch unter dem starken Verkehr. Auf einer Bürgerversammlung wurde die Bevölkerung jetzt über die geplante Aufwertung von St. Jakob informiert und die Bürger brachten selbst Vorschläge zur Verkehrsberuhigung ein. Von Judith Sinn (ju)
"Seit 2004 wird über die Aufwertung von St. Jakob gesprochen, uns wurde eine verkehrsberuhigte Straße, ein Radweg, ein neuer Dorfplatz, Spazierwege und mehr Grün versprochen, bis jetzt haben wir davon aber noch nichts gemerkt", sagte Lorenzo Merlini vom Bürgerkomitee zur Aufwertung von St. Jakob. Daher hat er gemeinsam mit Alessandro Cosi und Piero Osti die Gemeindevertreter zu einer Veranstaltung eingeladen, um die Bürger über den aktuellen Stand des Projektes zu informieren.
"Wir können und wollen den Verkehr durch St. Jakob nicht beseitigen, doch wir können ihn beschwerlicher machen."
Bürgermeister Giovanni Polonioli
Wie Bürgermeister Giovanni Polonioli erklärte, werden die Arbeiten des ersten Bauloses, das den Abschnitt der Staatsstraße, von der Pascoli- bis zur Thalerstraße umfasst, im Juni ausgeschrieben. "Die Finanzierung dafür ist gesichert, die Kosten betragen eine Million Euro". Für das zweite Baulos, das von der Thalerstraße bis zur Gemeindegrenze von Bozen reicht, sind zweieinhalb Millionen Euro vorgesehen. "In einem Monat werden wir auch für diesen Teil das Ausführungsprojekt in der Hand haben", sagte Polonioli.
Der neue Radweg ist links der Staatsstraße, also auf der Seite der Bahngleise, vorgesehen. "Wir werden uns dafür einsetzen, dass die Unterführung bei den Gleisen gebaut wird. Das Radfahren würde dadurch viel sicherer werden", sagt der Bürgermeister. Auch über die Frage, warum nicht mehr Auto- und Lastkraftwagenfahrer den Tunnel der Umfahrungsstraße nutzen, wurde diskutiert. "Wir können und wollen den Verkehr durch St. Jakob nicht beseitigen, aber wir können ihn beschwerlicher machen. Dadurch wird die Umfahrungsstraße für den Durchgangsverkehr interessanter", meinte Polonioli.
"Seit 2004 wird über eine Aufwertung von St. Jakob gesprochen. Gesehen haben wir davon bislang aber noch nichts."
Lorenzo Merlini
Auf Vorschläge der Bevölkerung hin haben sich die Gemeindevertreter bereit erklärt, die Möglichkeit einer Geschwindigkeitsbeschränkung, einer Fahreinschränkung während bestimmter Zeiten und das Aufstellen eines Radargerätes zu überprüfen. Im Mai wird eine weitere Informationsveranstaltung für die Bürger stattfinden.

Dolomiten 27-03-09
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giovedì, 26 marzo 2009


Variante, aeroporto, nuovi servizi Comitati in pressing sulla politica




IL FENOMENO IN ASCESA
BRUNO CANALI

LAIVES. Parecchia gente ieri sera ha partecipato all’incontro nel quale si è parlato della riqualificazione urbana di San Giacomo e, più estesamente, di un po’ di tutti i principali problemi che riguardano la frazione. A promuovere l’assemblea sono stati i rappresentanti dei Comitato per l’attenzione permanente di San Giacomo insieme ad un gruppo di giovani genitori che hanno deciso di fare qualche cosa di concreto per migliorare la realtà dove abitano. Probabilmente mai come in questi ultimi anni si è assistito a un fiorire di comitati sul territorio comunale, tanto che rimane da capire se questo fenomeno è determinato da una insoddisfazione per il livello di attenzione verso le problematiche da parte dell’apparato politico comunale, oppure se in realtà si tratti di una «palestra» per prepararsi a scendere poi nell’agone politico in vista delle prossime elezioni. Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati e al sindaco.
 «Il comitato civico di Pineta - rispondono Franco Magagna e Paolo Pelone, due dei principali rappresentanti appunto del gruppo di Pineta - è nato nel 2004 a seguito di un improvviso interesse verso la frazione: decollava la zona Toggenburg con relative proposte di viabilità, c’era il progetto per la variante interrata e via discorrendo. Strada facendo si sono aggiunte poi altre questioni e da questo punto di vista riteniamo il nostro comitato abbastanza anomalo perché nato con lo stimolo di un problema preciso, che però ha illuminato poi tutte le altre cose che non andavano qui a Pineta».
 Si tratta sostanzialmente della stessa genesi che ha conosciuto il Comitato di attenzione permanente che opera invece a San Giacomo. «In effetti - spiega a sua volta Lorenzo Merlini da San Giacomo - noi abbiamo esordito con il problema dell’aeroporto e relativo potenziamento, poi abbiamo visto che c’erano anche molti altri problemi da affrontare, diversi che riguardano tutta la Bassa Atesina, vedi discariche, inceneritore, viabilità. Su tutto questo, purtroppo, l’amministrazione comunale di Laives è stata poco presente, nonostante i buoni propositi di trasparenza enunciati. È per questo che a mio avviso nascono i comitati: perché dalle parole spesso gli enti pubblici non passano ai fatti e invece di chiedere preventivamente la partecipazione della gente, salvo rari casi, si trovano i comitati che chiedono interventi».
 Merlini del Comitato di attenzione permanente ha un lungo elenco di questioni che dovrebbero essere affrontate, alcune con la collaborazione tra Bolzano e Laives, che è sempre scarsa (vedi la pista ciclabile fino a Maso della Pieve) e quindi l’unica maniera per farsi sentire rimane quella di unirsi e «fare la voce grossa». Per quanto riguarda l’ipotesi di impegnarsi direttamente in politica, magari correndo già alle prossime comunali, Merlini garantisce che non rientra tra i suoi interessi, mentre Magagna e Pelone non lo escludono a priori «anche se in questa fase è solo una ipotesi remota».
 E il sindaco Polonioli cosa dice? «Sicuramente i comitati che conosciamo sono molto spontanei e genuini - dichiara - e coltivano interessi diretti verso esigenze particolari delle comunità che magari l’amministrazione trascura. Poi però succede che c’è sempre qualcuno che li strumentalizza per fini politici; li cavalca fino che ha raggiunto i propri obiettivi e poi si sgancia. Su questo debbono porre attenzione».
 I comitati di cittadini, aggiunge però Paolo Pelone, non sono tutti uguali: «C’è quello che nasce per protestare contro qualcosa ed è anche di breve durata, quel tanto che serve per raggiungere eventualmente l’obiettivo come è successo qualche anno fa in via Galizia, e poi c’è chi, come nel nostro caso, più che privilegiare la protesta cerca di suggerire soluzioni e miglioramenti. Debbo dire che abbiamo anche raggiunto diversi importanti obiettivi. Quanto alla possibilità che poi qualcuno entri in politica grazie all’attività nel Comitato, abbiamo già avuto attacchi in questo senso e che all’inizio abbiamo anche appoggiato un candidato alle elezioni comunali (Raimondo Pusateri) che oggi siede in consiglio sui banchi di opposizione... In futuro comunque, se anche dovesse presentarsi l’occasione, certamente non lo faremmo più sotto l’egida di un partito».

Alto Adige 26-03-09

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martedì, 24 marzo 2009


Riqualificazione urbana



San  Giacomo: Il sindaco sarà a San Giacomo, domani alle 20.30, per parlare del progetto di riqualificazione urbana della statale. Questa settimana l’ufficio lavori pubblici dovrebbe varare la gara di appalto relativa al primo lotto, tra via Pascoli e via Anton Thaler, a sud dell’abitato. L’incontro è promosso dal Comitato di S. Giacomo. (b.c.)

Alto Adige 24-03-09
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lunedì, 23 marzo 2009


Pioggia di multe per la velocità



LAIVES. I controlli della polizia municipale lungo la vecchia statale 12 tra Pineta e San Giacomo sono pressoché quotidiani. Il risultato: circa 200 multe all’anno, quasi tutte per eccesso di velocità.
Alto Adige 22-03-09
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lunedì, 23 marzo 2009

«A S. Giacomo il capolinea delle linee 10A e 10B»


 LAIVES. Tra le proposte per potenziare i servizi di trasporto pubblico tra Laives e Bolzano, inedita è quella che avanza mediante mozione Bruno Borin, consigliere comunale del Pdl. «Chiediamo alla Sasa di spostare il capolinea della linea 10 A e B al centro dell’abitato di San Giacomo - dice Borin -, tenuto conto che questa linea, che passa per Oltrisarco e raggiunge anche l’ospedale di Bolzano, lambisce la frazione di Laives. Sarebbe un collegamento più diretto proprio con l’ospedale di Bolzano, sicuramente gradito alla popolazione locale». Il capolinea in questione a San Giacomo è un piazzale che fino a non molto tempo fa utilizzava sempre la Sasa come capolinea della linea 4 (poi spostato a Pineta con l’apertura della variante). Ne discuterà prossimamente il consiglio comunale quindi, dato che si tratta di una mozione, e semmai la richiesta verrà inoltrata alla Sasa e alla Provincia. (b.c.)

Alto Adige 22-03-09
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categoria:san giacomo oggi, trasporto gommato
venerdì, 20 marzo 2009

Fermata Fs: la Svp ancora in pressing


 San Giacomo. Si è parlato nuovamente di fermata ferroviaria all’altezza di San Giacomo durante un incontro tra esponenti della Svp comunale e assessore provinciale Thomas Widmann. Georg Forti, Heinz Visintin e Andreas Mumelter, insieme a Christoph Perathoner hanno perorato la causa di San Giacomo perché - spiega proprio Mumelter, Obmann nella frazione - per la comunità di San Giacomo avere la possibilità di utilizzare anche il treno da e per Bolzano, sarebbe una soluzione ottimale: «L’assessore Widmann, pur dichiarandosi interessato, ci ha spiegato che comunque non saranno tempi brevi e noi temiamo che in realtà si tratterà di tempi biblici». Proprio Widmann ha sempre manifestato scetticismo verso questa soluzione per i trasporti tra Bolzano e San Giacomo. (b.c.)
Alto Adige 20-03-09
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giovedì, 19 marzo 2009


Il mercato forse trasloca



San Giacomo: risposta del sindaco ad un’interrogazione

San Giacomo. Si potrebbe spostare il mercato del martedì a San Giacomo dalla piccola sede al piazzale di fronte, dove fino a poco tempo fa era fissato il capolinea della linea 4 della Sasa. «Sarebbe certamente una sistemazione migliore», ha spiegato il sindaco Polonioli in consiglio comunale rispondendo ad una interrogazione dove si chiedeva quanto paghi all’anno Laives per l’affitto di quello spazio che adesso, con lo spostamento del capolinea della 4 a Pineta nord, non servirebbe più. «Il contratto d’affitto con due privati, proprietari della superficie - ha spiegato il sindaco - scade a giugno di quest’anno e non lo rinnoveremo, a meno che non si decida di spostare lì la sede del mercato settimanale che a San Giacomo si svolge il martedì mattina. Per l’affitto paghiamo 1.117 euro ad uno e 1.976 euro all’altro dei proprietari. Siccome però a giugno chiudiamo il contratto, questa volta pagheremo la metà». (b.c.)

Alto Adige 19-03-09
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venerdì, 13 marzo 2009


A San Giacomo, soprattutto nel tratto fino alle porte di Bolzano



Statale come il groviera


 LAIVES. La vecchia statale 12 a San Giacomo, nel tratto a ridosso del confine con il territorio di Bolzano, è da tempo in pessime condizioni e questa situazione è già stata segnalata. Occorre insomma procedere con la riasfaltatura anche perché, secondo gli operai, oramai il deterioramento è tale che non si riuscirebbe a fare un lavoro ben fatto e duraturo mediante semplici rappezzi. Il colpo finale all’asfalto lo hanno dato le nevicate. Adesso quel tratto di strada rappresenta anche un certo pericolo per chi transita in moto o in bici. Il Comune quindi deve trovare in fretta il finanziamento necessario per riassaltare alcune centinaia di metri almeno, quelli con l’asfalto maggiormente rovinato.
 Altra questione, sempre legata alle strade comunali, riguarda invece gli interventi da fare quando un privato, per qualunque ragione, rovina in parte l’asfalto oppure i marciapiedi. È il caso ad esempio di un cantiere edile in via Pietralba: questo lavoro ha procurato dei danni all’asfalto davanti e nonostante siano passati dei giorni, nessuno ancora li ha riparati. Il Comune dovrebbe prendere esempio da Bolzano in questi casi, perché chi ha avuto esperienza in merito garantisce che quando succede una cosa del genere, nel giro di qualche ora arrivano i vigili urbani i quali impongono l’immediata sistemazione della carreggiata, pena una multa salata. Sarebbe ora che anche l’amministrazione comunale di Laives facesse altrettanto in casi del genere. (b.c.)


Alto Adige 11-03-09

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martedì, 10 marzo 2009


Come liberare i centri dalla morsa del traffico e pensare alla sopravvivenza dei negozianti nel Comune di Laives.
Laives è contraddistinto da un’insieme di unità urbane diverse tra loro: si va infatti da alcuni rioni ben strutturati e serviti, a zone rurali in espansione che diventano sempre più vicini alla“città” e che vanno dotate di servizi e di una maggiore vivibilità.
Come affrontare il problema?
Come Centro Attenzione Permanente di San Giacomo riteniamo che siano necessarie alcune condizioni condivise su cui concentrarsi:
- Migliorare gli standard di vivibilità nelle diverse località puntando su riqualificazioni urbane, e potenziamento dei servizi,
- Migliorare il rapporto tra i cittadini e l’amministrazione comunale attraverso l’informazione, la trasparenza ed il coinvolgimento delle persone alle scelte amministrative, con l' impegno di stabilire da subito le priorità con i cittadini e proporre dei percorsi di progettazione partecipata.
- Dare un’identità alle diverse realtà territoriali dotandole di un “centro”, di un luogo del quartiere che possa essere punto di riferimento della zona per posizione e per dotazione di servizi.
- Dare vitalità ai quartieri attraverso una proposta culturale, ricreativa e sportiva capillare attraverso il sostegno alle associazioni, alle diverse categorie (commercianti, agricoltori, albergatori etc. ) e ai comitati di zona.
Attendendo una riqualificazione urbana e una ciclabile che colleghi le diverse realtà di Laives, possiamo dire ora che alcune strutture recentemente realizzate e altri spazi pubblici esistono per : spettacoli, danze, concerti, mostre, animazioni per bambini, negozi aperti, saltuari mercati notturni, bancarelle, associazioni e ampio spazio alla solidarietà… questi ed altri ancora possono essere gli ingredienti per appuntamenti che nel tempo diventano tradizione unendo i territori in maniera maggiormente solidale.
Se questo fosse davvero uno degli interessi forti dei cittadini delle diverse località, siamo certi che il traffico verrebbe percepito non più come sopravvivenza commerciale bensì semplicemente come un percorso ad uso esclusivo degli abitanti che debbono raggiungere la propria dimora, il proprio quartiere con tutte le sue attività e pertanto calmierato al punto che i bambini potrebbero andare a scuola da soli in perfetta sicurezza.
Sono le idee ed i progetti che contano. Vanno proposte, raccolte, discusse, condivise e realizzate.
Migliorare il rapporto tra cittadini e amministrazione comunale significa migliorare la vivibilità di una città e coinvolgere i cittadini nelle scelte e nei progetti per il territorio, migliora il senso di appartenenza ad un luogo …e ce lo fa sentire più nostro.
In futuro dovranno essere affrontati con decisione questioni molto difficili su cui occorre proseguire impegno. Ci aspettiamo delle assemblee pubbliche in ogni località.
x Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
Lorenzo Merlini
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mercoledì, 04 marzo 2009

La riqualificazione e la ciclabile di San Giacomo


Un pò di storia  nella nostra frazione




Redazione e stampa e stampa eseguita in proprio da Alessandro Cosi – ultimo aggiornamento 30/01/2009

2004

Ingegner Stefano Ciurnelli: "Entro fine anno perciò occorrerà che vengano introdotte misure tali da scoraggiare ogni transito “inutile” dentro San Giacomo ovvero, lungo il tracciato attuale della statale 12"
(Fonte : Alto Adige 20/04/2004

ex vicesindaco Reinhard Christanell:  I progetti sono sostanzialmente pronti
(Fonte : Alto Adige 20/04/2004)

La costruzione della variante in galleria serve proprio per liberare dalla morsa del traffico San Giacomo, una frazione che sta pagando un tributo altissimo, in termini di pericoli, disagi e inquinamenti, al traffico veicolare sulla statale del Brennero. Il risultato però è legato alle soluzioni che la giunta comunale di Laives adotterà per scoraggiare i transiti «inutili» ovvero, i passaggi, su quella che dal prossimo anno diventerà la «vecchia» statale dentro l’abitato. Restano a disposizione solo cinque mesi. Intanto la giunta civica, la scorsa settimana, ha deliberato di affidare all’ingegner Giovanni Perini il lavoro
preliminare per arrivare quanto prima alla «riqualificazione urbana» del centro di San Giacomo, una raccomandazione che già aveva fatto al Comune il team che aveva elaborato il piano generale del traffico. Occorre insomma stabilire e introdurre, al più presto, tutte le misure e gli accorgimenti adatti a scoraggiare seriamente ogni mezzo in transito, sia da nord verso sud che viceversa, ad attraversare l’abitato di San Giacomo. Questo traguardo lo si può raggiungere con vari accorgimenti tecnici (restringimenti di  carreggiata, limiti rigidi, semafori che rallentano ogni mezzo tranne quelli del trasporto pubblico e così via) e a quel punto si apriranno scenari molto interessanti, sia per l’abitato di San Giacomo, che riacquisterà la
vivibilità perduta e sia per il trasporto pubblico, che potrà diventare più snello e veloce e dunque, più concorrenziale.
(Fonte : Alto Adige 08/08/2004)

...Occorre quindi che le istituzioni arrivino in tempo con una viabilità adeguata, collegamenti all’altezza delle aspettative, compresi quelli pedociclabili poichè nessun abitato a sud di Bolzano ha più interesse ad avere una vera pista ciclabile che lo colleghi al capoluogo, come è per San Giacomo, da dove in bici si potrebbe raggiungere Bolzano in una manciata di minuti, a patto che lo si possa fare in assoluta sicurezza rispetto al traffico.
(Fonte : Alto Adige 15/08/2004)

ex vicesindaco Reinhard Christanell: I progetti comunque ci sono e sono stati approvati
(Fonte : Alto Adige 10/11/2004)


2005


ex vicesindaco Reinhard Christanell:
E noi per San Giacomo abbiamo pronto un progetto esecutivo che ricalca appunto le raccomandazioni contenute nel piano generale per la viabilità comunale. .. Si tratterà di rivedere tutto l’asse stradale
nell’abitato, prima di tutto per scoraggiare ogni ingresso ingiustificato di mezzi che invece dovranno assolutamente transitare nella galleria della variante e quindi, per recuperare la vivibilità perduta e la sicurezza per pedoni e ciclisti.
(Fonte : Alto Adige 04/01/2005)

ex vicesindaco Reinhard Christanell:
Il progetto è pronto e così anche gran parte dei finanziamenti!
(Fonte : Alto Adige 22/03/2005)

Christian Tommasini e Silvano Basetti:
“Cambierà completamente lo scenario fin qui registrato a San Giacomo”...Così è stato illustrato pubblicamente per la prima volta, il progetto di riqualificazione urbana per San Giacomo..
(Fonte : Alto Adige 14/04/2005)

La giunta civica ha approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione urbana dell’area centrale di San Giacomo.
(Fonte : Alto Adige 21/04/2005)

Quali le priorità da affrontare?

Neo Sindaco Giovanni Polonioli:
....e sempre a San Giacomo, la necessità di procedere con il grande intervento della riqualificazione
urbana, necessario dato che sta per entrare in funzione il primo tratto di variante alla statale 12 in galleria e
occorrerà impedire che il traffico inutile entri più nell’abitato
(Fonte : Alto Adige 31/05/2005)

..a San Giacomo è toccato sopportare una situazione che con il passare degli anni è diventata sempre più grave e allarmante. Questa è la vera scommessa per l’amministrazione comunale e anche per la Provincia: impedire con ogni mezzo l’ingresso a San Giacomo, attraverso la vecchia statale 12, a tutti i mezzi che non debbano tassativamente arrivarci. Per raggiungere questo obiettivo esiste già un progetto di riqualificazione urbana dell’abitato e anche una prima parte di finanziamenti: l’imperativo è agire senza perdere neppure un minuto, altrimenti si rischia di avere fallito con la costruzione della variante alla statale 12.
(Fonte : Alto Adige 25/06/2005)

Nell’agenda della giunta, a che punto si trova il progetto di riqualificazione per San Giacomo?

Sindaco  Giovanni Polonioli:
Ha priorità assoluta, perché deve essere contestuale all’apertura della variante.
La competenza specifica è stata affidata all’Assessore comunale Giorgio Zanvettor, che è già al lavoro per stabilire i primi interventi.
(Fonte : Alto Adige 06/07/2005)

Come siete messi con i finanziamenti?

Sindaco Giovanni Polonioli:
Complessivamente abbiamo a disposizione oggi 1 milione e 150 mila euro con i quali si può certamente dare seguito all’operazione. Calcoliamo che comunque 900 mila euro circa serviranno per i soli espropri di terreni lungo i lati della statale 12 e quindi proseguiremo perlotti operativi, se necessario ricorrendo
anche a mutui.
(Fonte : Alto Adige 06/07/2005)

Assessore Giorgio Zanvettor:
...saranno introdotti tutti gli accorgimenti (vedi dossi arrtificiali, impianti semaforici e quant’altro) necessari per scoraggiare al massimo ogni passaggio inutile di mezzi a motore dentro l’abitato stesso.
(Fonte : Alto Adige 06/07/2005)

Chi abita lungo la statale 12 a San Giacomo infatti, nel rallegrarsi per la svolta arrivata in seguito all’apertura della variante in galleria, si lamenta perchè adesso i mezzi in transito viaggiano a velocità maggiore. La tentazione in effetti è provocata proprio dall’avere una statale libera e lungo la retta alla periferia sud si vedono sfrecciare motociclette a velocità ben superiori al limite dei 50 orari. La conferma di questa situazione arriva dagli stessi vigili urbani, che quotidianamente pattugliano l’abitato di San Giacomo
(Fonte : Alto Adige 11/08/2005)

Sindaco Giovanni Polonioli:
Quando il prossimo anno inizieranno gli interventi a San Giacomo legati al progetto di riqualificazione urbana, sarà l’occasione anche per costruire la pista ciclabile fino sul confine con il territorio di Bolzano e collegarla con quella che il capoluogo conta di realizzare da lì in avanti. Una volta pronte entrambe, ci sarà una continuità che i ciclisti potranno apprezzare, anche perché la ciclabile sarà fatta in maniera da porre i ciclisti al riparo dai pericoli
(Fonte : Alto Adige 30/10/2005)

Il piano di riqualificazione urbana è già predisposto da tempo e attende solo di essere avviato durante il nuovo anno grazie ai finanziamenti inseriti nel bilancio di previsione 2006
(Fonte : Alto Adige 30/12/2005)



2006



Il progetto di riqualificazione urbana per San Giacomo è in dirittura di arrivo.

Assessore Giorgio Zanvettor:
Stiamo apportando gli ultimi aggiustamenti al progetto e quindi lo illustreremo anche alla popolazione interessata
(Fonte : Alto Adige 18/02/2006)

Sindaco Giovanni Polonioli:
Nonostante la comoda variante in galleria fra Pineta e Maso della Pieve, ci sono ancora troppi veicoli che continuano a passare dentro San Giacomo, pur non avendo alcun motivo di farlo perché si limitano a passare da un capo all’altro senza fermarsi.
(Fonte : Alto Adige 01/04/2006)

Nel cassetto degli assessorati alla riqualificazione urbana e all’urbanistica, c’è un grande progetto per San Giacomo. L’Assessore Zanvettor attende solo di poterlo presentare alla popolazione interessata e quindi si inizierà con i primi lavori.
(Fonte : Alto Adige 01/04/2006


Assessore Giorgio Zanvettor:
Il progetto è pronto e siamo attualmente alla fase degli espropri dei terreni che servono per intervenire. Il tratto che verrà interessato dai lavori è quello della statale 12 fra via Pascoli e l'incrocio con via Anton Thaler.
(Fonte : Alto Adige 19/10/2006)

Il Comune sta per dare il via ai primi interventi di riqualificazione urbana dell’abitato di San Giacomo.
(Fonte : Alto Adige 21/12/2006)


2007


venerdì 9 marzo 2007 Il progetto per la riqualificazione urbana è stato presentato ai cittadini

 Assessore Giorgio Zanvettor:
..Questa svolta ci impone una riqualificazione per San Giacomo, per migliorare decisamente la qualità della vita di chi vi abita e la sicurezza per bici e pedoni. ...«Il progetto è stato verificato da diversi enti e la Provincia lo ha considerato di interesse sovracomunale cosa che permetterà anche di ottenere contributi. L'automobilista che passerà lungo la nuova strada riqualificata, dovrà percepire immediatamente di nontrovarsi più su una statale, bensì su una strada urbana dove bisognerà ridurre la velocità e stare attenti ai passaggi pedonali, che tra l'altro verranno rialzati rispetto alla carreggiata, insieme alle fermate degli autobus»….Si incomincia quindi alla periferia sud di San Giacomo e, se non subentreranno imprevisti, la tempistica prevede che entro quest'anno inizino i lavori, che dovrebbero durare più o meno 6 mesi.
(Fonte : Alto Adige 11/03/2007)


San Giacomo, via all’opera di lifting. Ci sono i soldi per gli espropri dei terreni lungo la statale
(Fonte : Alto Adige 16/09/2007)



2008


...Però i vigili urbani registrano ancora, quotidianamente, transiti «inutili», ossia tutti quelli di mezzi che in realtà non hanno alcun motivo di passare per San Giacomo e si limitano ad attraversarlo da un estremo all’altro. Curiose anche le giustificazioni che i vigili raccolgono
(Fonte : Alto Adige 24/04/2008)


Sindaco Giovanni Polonioli:
Tutto è pronto per dare il via al primo lotto
(Fonte : Alto Adige 10/06/2008


Sindaco Giovanni Polonioli:
Collegata a questo progetto c’è poi la annosa questione dei passaggi “inutili” di mezzi privati attraverso San Giacomo. «L’ho potuto verificare io stesso - continua Polonioli - che da una decina di giorni mi trovo in centro a San Giacomo tra le 18 e le 19. Il traffico di passaggio è notevole e mi dicono che sia pure aumentato nonostante la variante in galleria.
(Fonte : Alto Adige 12/09/2008)

«Nel tratto Bronzolo - San Giacomo, praticamente non c’è corsa che non superi i tempi assegnati. Il traffico quindi rimane intenso sulla statale e i lavori in corso per la variante a Pineta creano ulteriori complicazioni. In teoria - conclude la Sasa - con l’apertura del tunnel della variante, sulla vecchia statale 12 avrebbe dovuto rimanere solo il traffico locale ed è su questo tratto che si debbono ottenere sostanziali
miglioramenti (semafori preferenziati, controlli su eventuali abusi ecc)».
(Fonte : Alto Adige 06/12/2008)


2009


ASSESSORATO ALLA RIQUALIFICAZIONE URBANA
Relazione al bilancio di previsione 2009
RIQUALIFICAZIONE DI S.GIACOMO

Conclusa la procedura per I'acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione del 1° lotto da via Pascoli a via Thaler, è stato incaricato l'assessorato ai lavori pubblici di svolgere tutte le procedure necessarie per bandire la gara di svolgimento dei lavori.

Relativamente al 2° lotto tra via Thaler ed il confine con iI capoluogo, si elaborerà il progetto di massima per porre le premesse affinché possa essere concretizzato negli anni successivi.


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domenica, 22 febbraio 2009


«Traffico: rischi a San Giacomo»

  

Lettera aperta inviata al vice sindaco
 Alto Adige, 22 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Dopo aver scritto al sindaco Giovanni Polonioli una quindicina di giorni fa, Alessandro Cosi (sostiene di non aver ricevuto alcuna risposta, almeno finora, dal primo cittadino) s’è rivolto con questa lettera aperta al vice sindaco Georg Forti in merito alla sicurezza della statale 12 a San Giacomo ponendo una serie di quesiti: «1) quanti controlli sulla velocità degli autoveicoli e delle moto in transito nel centro della frazione ove vige il limite di 40 chilometri all’ora sono stati effettuati nell’anno passato dal servizio di polizia comunale; 2) quante infrazioni al limite sono state contestate durate i suddetti controlli; 3) non si ritiene opportuno installare degli strumenti di controllo fissi al centro della frazione che possano funzionare da deterrente; 4) non si ritiene opportuno l’installazione di dossi artificiali ed un’ulteriore riduzione del limite a 30 chilometri all’ora trattandosi a tutti gli effetti di zona residenziale».
 Alessandro Cosi conclude la sua lettera aperta al vice sindaco «per esprimere la mia perplessità per aver dato precedenza ai lavori alla periferia sud di San Giacomo. Questi lavori infatti anche se sicuramente utili, non erano certamente prioritari rispetto a quelli di una frazione che dopo aver pagato per anni i costi di una politica dei trasporti sbagliata sopportando una colonna interminabile di auto e Tir ora (a diritto) attende il più volte promesso progetto di riqualificazione urbana».
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sabato, 21 febbraio 2009

Gli attori della compagnia
«I Sarcaioli» propongono «Chi de fiori feriss»

sabato 21 febbraio alle 20,30 
sul proscenio di San Giacomo - Laives 

ATTUALMENTE IN CARTELLONE
Chi de fiori feriss di A. De Benedetti
El bacuchel di A. M. Betta
SPETTACOLI MESSI IN SCENA
Per un bacin d'amor di G. Chiesa
Una domanda di matrimonio di A. Cechov
El mago da Nago di E. Motta
El re del petrolio da un lavoro di F. Roberto
Difensore d'ufficio di J. Mortimer
El sol en tei oci di G. Cona
Casina di T. M. Plauto
Uce de pin di A. M. Betta
Sol per 'na not di A. M. Betta
Storie da contar di A. M. Betta
Chi de fiori feriss di A. De Benedetti
El bacuchel di A. M. Betta

 
Compagnia Teatrale "I Sarcaioli"
c/o Boccagni Adriano- Via Storck 13- 0464/554553
Riva del Garda
Recapito:
Alberto Maria Betta
Via del Corvo 16 - RIVA DEL GARDA
0464/554080
alberto.maria.betta@alice.it

Breve storia della compagnia:
Fondata nel 1991, la Compagnia Teatrale "I Sarcaioli" debutta lo stesso anno con l'atto unico di Guido Chiesa "Per un bacin d'amor".
Da allora la Compagnia ha messo in scena altre dieci commedie; è formata da attori e tecnici provenienti da tutte le parti della Conca Benacense.

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sabato, 14 febbraio 2009



«Casa Bimbo: più trasparenza dopo il cambio ai vertici»



Struttura per l’infanzia a San Giacomo: un incontro con i nuovi responsabili
Alto Adige, 14 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. È tornato il sereno tra i genitori che hanno bambini alla Casa Bimbo di San Giacomo e la cooperativa che la gestisce. Questo è stato possibile anche perché, nel frattempo è anche cambiato il vertice della cooperativa in seguito ad una assemblea durante la quale Stefania Badalotti è stata nominata nuova presidente al posto di Giuliana Boscheri. «La nostra protesta comunque non aveva nulla a che vedere con i problemi interni alla cooperativa Casa Bimbo - spiega Marcello Savoia, uno dei genitori di San Giacomo - ma il cambio alla direzione ha facilitato il ritorno alla normalità».
 L’altra sera quindi l’incontro chiarificatore con il nuovo direttivo, alla presenza dell’assessora Liliana Di Fede: i genitori hanno appreso del cambio in seno a Casa Bimbo. «La nuova responsabile ci ha garantito un cambiamento nei metodi di gestione - continua Savoia - con maggiore trasparenza. Ci hanno presentato la nuova referente per la struttura e siamo soddisfatti. Non avevamo mai messo in discussione la capacità del personale e adesso si va avanti con maggiore serenità e vedremo se veramente il sistema è cambiato». (b.c.)
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mercoledì, 11 febbraio 2009


Scuole a San Giacomo


Da rivedere la formula del consorzio
 Alto Adige, 11 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Forse non ci sarà lo “sganciamento” del Comune di Bolzano dal consorzio dove con Laives gestisce la zona scolastica di San Giacomo, un’evenienza temuta dai residenti perché sarebbe la premessa ad un possibile ridimensionamento della zona stessa dove, fra l’altro, sono stati fatti importanti investimenti. Laives dovrebbe a quel punto assumersi in toto le spese della gestione, però in futuro la formula del consorzio dovrà essere comunque rivista. Ne ha accennato anche Primo Schoensberg, assessore alla cultura del Comune di Bolzano parlando della zona scolastica di San Giacomo e di come, a suo giudizio, debba rimanere com’è, riferimento anche per le famiglie che abitano a Maso della Pieve. «Però - aveva aggiunto Schoensberg - la Provincia ha previsto lo scioglimento dei consorzi di questo genere, una ipotesi che né Bolzano (che vi ha investito parecchio) né Laives caldeggiano). «Sciogliere il consorzio che gestisce la zona scolastica di San Giacomo e le sue strutture - spiega il sindaco Giovanni Polonioli - è soprattutto una questione giuridica e non politica. Che la formula vada cambiata è chiaro, ma io sarei dell’idea di trasformare l’organismo attuale in una sorta di consorzio-azienda, come ad esempio per il depuratore Fossa Grande, dove l’ente pubblico continuerebbe ad avere una determinata responsabilità».
 Intanto si va avanti come sempre e anche le famiglie dei bambini che frequentano la scuola elementare a San Giacomo possono dormire sonni tranquilli. (b.c.)
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martedì, 10 febbraio 2009


«Casa Bimbo», stasera alle 20 assemblea bollente
 

La coop lacerata. La protesta di 70 socie: «Non ne possiamo più della gestione che è eccessivamente dirigistica»
 Alto Adige, 10 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Tensioni continue a “Casa Bimbo” che ha in calendario questa sera alle ore 20 un’assemblea (fissata dal giudice) nella sede di via Noldin che si annuncia bollente per discutere del futuro della cooperativa. Nata dodici anni fa da una costola di Confcoop “Casa Bimbo” ha all’attivo una novantina di socie in tutto e gestisce nell’intero Alto Adige diciannove strutture per l’infanzia, una trentina di Tagesmutter oltre ad avere altre sedi in varie zone del Nord Italia. «La cooperativa che un anno e mezzo fa ha deciso di staccarsi dalla “casa madre” negli ultimi mesi - lamentano una settantina di socie esasperate - vive un momento di disagio profondo dovuto ad una gestione eccessivamente dirigistica del vertice. Non possiamo dire nulla, protestano le socie, se osiamo parlare o siamo in disaccordo con i vertici ci cacciano e noi ne possiamo più di avere a che fare con una gestione imbarazzante e poco trasparente. È già successo infatti che una trentina di lavoratrici siano state allontanate con motivi pretestuosi perché non erano in sintonia con la leadership e questo non deve più accadere anche perché c’è chi ha perso il posto di lavoro. Certo è che così non possiamo più andare avanti. Per far funzionare l’assemblea di questa sera abbiamo chiesto anche l’intervento di due avvocati. Il punto centrale della questione - continuano - sarà proprio la messa in discussione della leadership che continua a fare il bello ed il cattivo tempo».
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sabato, 07 febbraio 2009
Scioglimento del consorzio della scuola elementare di S. Giacomo

In merito al ventilato scioglimento del consorzio della scuola elementare di S. Giacomo ed allo spostamento dei bambini di Maso della Pieve ad Oltrisarco, sono necessarie alcune precisazioni al fine di non ingenerare confusione.
Innanzitutto deve essere chiaro che non sussiste nessun obbligo per le famiglie di spostare i propri figli in una scuola piuttosto che in un'altra e quindi il comune di Bolzano non può costringere le famiglie ad iscrivere i propri figli nel quartiere bolzanino.
Occorre invece un impegno deciso da parte dell’amministrazione di Laives per rafforzare le sperimentazioni, e a procedere senza indugi alla costruzione della mensa perché solo cosí si avrebbe un ampliamento dell'offerta e si renderebbe più appetibile frequentare le scuole a S. Giacomo.
Certo non sarebbe male sentire preventivamente anche il parere e gli orientamenti dei genitori o attraverso un'inchiesta e/o organizzando un'assemblea al fine di coinvolgere le famiglie e renderle partecipi di un progetto chiarendo gli aspetti positivi legati al mantenimento di una scuola, sí piccola, ma all’avanguardia sul piano didattico.
Attendere invece le decisioni di Bolzano senza nulla intraprendere ci pare la cosa più sbagliata.
Diverso è il discorso per la compartecipazione al consorzio: qui il comune di Bolzano è libero di fare le proprie valutazioni e le proprie scelte, ma in ogni caso non potrebbe non contribuire alle spese qualora la maggioranza dei bambini abitanti nel quartiere del capoluogo provinciale continuassero a frequentare la scuola nel nostro comune.
Da una parte è dunque necessaria un’opera di convincimento e di sensibilizzazione delle famiglie e dall’altra una trattativa con Bolzano che metta al primo posto non le esigenze di bilancio delle due amministrazione, ma il primario interesse ad una scuola e a servizi di qualitá da parte di una comunitá giá fortemente penalizzata dalla divisione su due comuni diversi.

Rifondazione Comunista - Laives

 «No al trasloco a Oltrisarco» LA PROTESTA
 
Alto Adige 7-2.09

 BOLZANO. «No al trasferimento dei bambini da via Maso della Pieve a Oltrisarco». Il vicepresidente del quartiere Giovanni Barborini si oppone al progetto del Comune di Bolzano “svelato” dal sindaco di Laives Giovanni Polonioli. Le famiglie di Maso della Pieve non potrebbero più iscrivere i loro figli nelle strutture di San Giacomo, ma dovrebbero rivolgersi a quelle di Oltrisarco. «Non è giusto che i cittadini siano tagliati fuori da queste decisioni, soprattutto perché la zona è già penalizzata di suo. Per questo - dice Barborini - abbiamo chiesto una convocazione urgente, altrimenti manifesteremo davanti al municipio di Bolzano».

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martedì, 03 febbraio 2009

«Genitori, questa protesta è pilotata»

Immediata risposta della cooperativa dopo la lettera di mamme e papà che hanno i bimbi alla Kitas di San Giacomo
Alto Adige, 03 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Immediata - ed altrettato dura - replica della direzione della cooperativa Casa Bimbo alla lettera di protesta firmata da una decina di genitori che hanno i loro figlioletti affidati alla Kitas di San Giacomo. Mamme e papà, come è noto, si lamentano non tanto del lavoro delle educatrici attualmente operanti nella struttura, quanto, invece, della gestione della Cooperativa. La protesta, oltre alla cooperativa, è stata indirizzata anche al sindaco di Laives, Giovanni Polonioli.
 Secondo la direzione di Casa Bimbo «la lettera dei genitori ha tutte le caratteristiche di essere pilotata da chi dall’esterno è da mesi che cerca in tutti i modi e con tutti i mezzi di prendere le redini di questa cooperativa... I genitori si sono fatti coinvolgere in una realtà che nuoce a tutti e particolarmente anche alle educatrici che stanno svolgendo il loro lavoro al meglio. In ogni caso, precisiamo che la direzione, lo stesso giorno in cui ha ricevuto la lettera dei genitori, ha contattato il sindaco Polonioli ed il giorno dopo si è svolta una riunione in Comune alla presenza dello stesso, del dirigente Gianluca Nettis e dell’assessore Di Fede dove è stata presentata e discussa la lettera dei genitori». La nota ricorda che «La cooperativa Casa Bimbo opera da molti anni nel settore della prima infanzia con qualità professionalità e tanti successi; è molto apprezzata per la sua potenzialità e per le sue capacità manageriali e organizzative, e, proprio, il 17 gennaio di quest’anno ha ottenuto con successo anche la certificazione ISO 9001, conseguito per il servizio di microstruttura e, quindi, anche per quella di San Giacomo - Laives, per i nidi aziendali, per il servizio di Tagesmutter e per la formazione. Un certificato di questo genere ha portato la cooperativa a verificare la capacità delle proprie collaboratrici, delle proprie educatrici e ausiliarie e dello staff organizzativo, nonché di tutto il gruppo manageriale. La struttura di San Giacomo è organizzata con uno sportello di coordinamento utenti che, da ottobre, è gestito provvisoriamente dalla Vice Presidente Elfride Haller in quanto la persona che dovrebbe svolgere questo ruolo di coordinamento genitori e personale è in malattia da ben 195 giorni. La signora Haller - avendo contatti continui con gli utenti genitori - li ha costantemente informati sulle sostituzioni avvenute e sulle motivazioni delle stesse. Sono state fatte le regolari e periodiche riunioni genitori e non è vero che le educatrici che sono state sostituite non sono state adeguatamente presentate: e’ stata indetta una riunione il 23 ottobre 2008. Chiaro è che se il personale si dimette, come e’ stato per le due responsabili di struttura, la cooperativa non può fare altro che selezionare adeguatamente il personale da sostituire, così come è stato fatto. È stato adeguatamente monitorato tale personale nuovo e questo ci pare faccia parte della capacità gestionale della cooperativa, infatti nessuna contestazione viene mossa alle educatrici e ausiliarie. Diciamo ai 9 genitori su 24 bambini frequentanti che l’aspetto importante è avere la certezza della cura, della assistenza e dell’educazione dei propri figli all’interno della struttura: guai se questo non dovesse succedere. Comunque a breve verrà indetta una riunione per chiarire questo spiacevole equivoco che mette in difficoltà anche gli altri genitori che questa lettera non l’hanno sottoscritta».
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sabato, 31 gennaio 2009


 SAn Giacomo.   Bimbi trasferiti a Bolzano? Spese soltanto per Laives


Alto Adige, 31 GENNAIO 2009

 LAIVES. La scuola elementare di San Giacomo ha bisogno di una mensa. Da qualche anno i bambini che rientrano al pomeriggio mangiano grazie alla disponibilità di una saletta che sarebbe però della caserma dei vigili del fuoco, mentre i cibi vengono forniti da una ditta esterna. L’idea della giunta sarebbe di realizzare la mensa scolastica utilizzando lo spazio dove oggi c’è l’ex palestra, uno spazio abbandonato da tempo. L’architetto Stefano Rebecchi, capo dell’ufficio lavori pubblici comunali, ha anche preparato un progettino.
 «Il problema però è sorto con Bolzano - dice il sindaco Polonioli, che è anche presidente del consorzio per la gestione della zona scolastica di San Giacomo - perché la città capoluogo avrebbe intenzione di portare i bambini che abitando a Maso della Pieve presso le elementari di Oltrisarco. Questo significherebbe che le spese per la scuola di San Giacomo non verrebbero più divise a metà tra Laives e Bolzano ma toccherebbero interamente a noi ed inoltre salterebbero i programmi per la formazione delle classi bilingui perché verrebbe a mancare un numero sufficiente di alunni». Polonioli spiega che di questo si sta discutendo tra Laives e Bolzano e intanto arriva anche una presa di posizione critica da parte del gruppo consiliare Progetto Alto Adige, che ricorda come sul tema presentò una mozione che venne respinta. «Nel bilancio 2009 non vi è traccia di finanziamenti per la mensa di San Giacomo - dicono i rappresentanti della lista - e quindi le promesse fatte a suo tempo sono nulle».
 La costruzione della mensa scolastica è in forse quindi, proprio per i citati problemi con Bolzano, ma il vice sindaco Georg Forti aggiunge che comunque vada, i bambini dell’elementare non possono rimanere in eterno nei locali dei vigili del fuoco per mangiare. «Noi su questa iniziativa e sulla classe bilingue abbiamo investito tantissimo - conclude l’assessora Liliana Di Fede - e anche se a Bolzano converrebbe economicamente spostare i bambini di Maso della Pieve ad Oltrisarco, non va dimenticato che dal punto di vista educativo sarebbe uno sradicamento dalla loro realtà famigliare. Staremo a vedere». (b.c.)
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giovedì, 22 gennaio 2009


San Giacomo: bisogna predisporre la gara di appalto



Statale, via alla riqualificazione
Anche la passeggiata pedemontana verso il prolungamento
Alto Adige, 22 GENNAIO 2009

 LAIVES. È terminato il lungo iter per arrivare all’appalto dei primi lavori di riqualificazione urbana della statale 12 alla periferia sud di San Giacomo. Ci sono voluti anni comunque, nonostante una prima parte di finanziamento fosse già nei bilanci comunali passati. «Adesso tocca all’ufficio lavori pubblici predisporre la gara di appalto - spiega l’assessore Giorgio Zanvettor - e contestualmente faremo elaborare anche il progetto che riguarda il secondo lotto che arriverà fino a Bolzano».
 L’intervento è anche già stato presentato alla comunità di San Giacomo e si tratterà di rivedere l’asse della statale 12 tra via Pascoli, a sud dell’abitato, fino all’incrocio con via Anton Thaler, da sostituire con una rotatoria. In sostanza l’asse stradale verrà ristretto anche per fare posto alla ciclabile lungo il lato est, così da scoraggiare ulteriormente i passaggi inutili dentro San Giacomo. Molto impegnativo anche il lotto successivo, con la ciclabile che dovrà congiungersi a quella di Bolzano a Maso della Pieve. Questa indicazione è contenuta nella relazione che l’assessore Giorgio Zanvettor ha allegato al preventivo.
 A proposito di collegamenti, Zanvettor parla anche della passeggiata pedemontana verso Castel Flavon, sopra Oltrisarco e anche in questo caso, per congiungersi con quella già allestita dal Comune di Bolzano. «In parte qualche cosa è già iniziato grazie alla collaborazione con l’ufficio forestale della Provincia - scrive Zanvettor - vedi il percorso di Pineta, lungo il rio Dolce, fino alla zona sportiva Toggenburg. Durante l’anno si proseguirà in direzione di San Giacomo e da lì verso Castel Flavon, così che in futuro si avrà un percorso pedonale senza soluzione di continuità dalla zona Vallarsa di Laives fino a Bolzano. A proposito, in zona Vallarsa completeremo il verde “Baden Powell” con la posa di un ponte di legno sul rio Vallarsa».
 Oltre a verde e riqualificazione urbana (con eliminazione delle barriere architettoniche) è competenza dell’assessore comunale Zanvettor anche l’edilizia agevolata e la tutela ambientale. Per quanto riguarda l’edilizia agevolata, avviate le assegnazioni in zona Toggenburg 1 a Pineta e in zona Hofer a Liaves, si punta l’attenzione sulla Toggenburg 2, che potrebbe diventare utile per l’edilizia dedicata al ceto medio, alla luce delle nuove normative introdotte dalla giunta provinciale. In campo ambientale invece, avanti con tutte le iniziative già promosse nei mesi passati e che si intende, finalmente, realizzare. (b.c.)
mercoledì, 21 gennaio 2009
 
                                                    


«Il treno deve fermarsi a San Giacomo»
Alto Adige, 21 GENNAIO 2009


 LAIVES. L’importanza di una fermata dei treni a San Giacomo - con possibilità di collegarsi anche al vicino aeroporto - è sostenuta da anni. Ne fa riferimento specifico anche il piano provinciale dei trasporti rimasto (colpevolmente) nel cassetto delle buone intenzioni. Di recente la problematica è stata sollevata anche dal deputato di An - Pdl Giorgio Holzmann con un’interrogazione.
 «Per ingrandire il bacino d’utenza dell’aeroporto di Bolzano, minacciato di tagli al personale per il calo dei passeggeri, si realizzi una fermata del treno accanto allo scalo». Lo propone il deputato Pdl, Giorgio Holzmann, che chiede in un’interrogazione che si realizzi una fermata del treno presso l’aerostazione di Bolzano «che dista circa 30 metri dal binario della linea del Brennero e renderebbe più comodo raggiungere l’aeroporto per coloro che sono comunque costretti ad utilizzare l’auto per raggiungere gli aeroporti di Verona ed Innsbruck. La realizzazione della fermata - afferma - presuppone la realizzazione di un terzo binario».
 Purtroppo la posizione della Provincia non lascia prospettive in tal senso: secondo l’assessore alla mobilità Thomas Widmann la soluzione si troverà con il passante ferroviario in galleria fra Ora e Cardano che renderà superflua la costruzione del ventilato terzo binario fra Ora (o Salorno) e Bolzano, con un risparmio di 40 milioni di euro e senza un eccessivo prolungamento dei tempi. La realizzazione del tunnel, nel quadro dell’ammodernamento della linea del Brennero in accordo con le Ferrovie, secondo l’assessore provinciale avrà la precedenza assoluta. I lavori potrebbero iniziare entro due anni e i binari percorribili entro altri due, al massimo tre anni, mentre il terzo binario, benché già progettato e finanziabile, fra valutazioni ambientali e soprattutto espropri, non potrebbe essere avviato comunque prima di due anni. Tanto vale quindi rinviare di uno o due anni e deviare gran parte dei 120-180 (con sviluppo previsto fino a 250) treni quotidiani fra Verona e il Brennero in galleria, lasciando i due attuali a disposizione solo del trasporto locale che ne ha bisogno.
 Ricordiamo che anche l’amministrazione comunale è favorevole alla fermata dei treni all’altezza di San Giacomo: il vice sindaco Georg Forti ha più volte ricordato che «Sarebbe opportuno avere anche una fermata all’altezza della frazione tenuto conto che lì la popolazione sta crescendo rapidamente anche per le grandi aree edilizie messe a disposizione. «Una linea tranviaria andrebbe incontro a problemi notevoli vista la situazione esistente - afferma Forti - mentre invece potrebbe essere proprio il treno la soluzione di tanti problemi».
 In merito al collegamento tranviario, da registrare una interrogazione di Rosario Grasso (consigliere comunale di Rifondazione Comunista) che chiede se è rimasto l’entusiasmo degli amministratori di Laives per questa eventuale linea, se si ha o meno un’idea di dove fare passare il tracciato e se questo non metterebbe in forse la realizzazione delle piste ciclabili ed il risanamento di San Giacomo». Il consigliere Grasso chiede inoltre «se non sia l’eventuale collegamento un’alternativa all’idea di una metropolitana di superficie e quindi alla realizzazione di una fermata ferroviaria a San Giacomo per la quale si era autorevolmente espresso il capogruppo della Svp; se esiste o m,ano una linea unitaria e condivisa sulla mobilità da parte di questa amministrazione».
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mercoledì, 21 gennaio 2009


«Scuola trilingue, servono iscritti»

di Bruno Canali
Alto Adige, 20 GENNAIO 2009

 LAIVES. La scuola plurilingue, avviata quest’anno per la prima volta all’elementare italiana di S. Giacomo, sta dando ottimi risultati. Tutti sono soddisfatti dell’esperimento, ma per garantire continuità a questa iniziativa (fortemente voluta dai genitori) occorre che anche per il prossimo anno scolastico vi siano adeguate iscrizioni. I tempi sono stretti - entro questo fine settimana - e l’appello è rivolto alle famiglie con figli all’ultimo anno di scuola materna.
  «Cari genitori di bambini che frequentano l’ultimo anno di asilo - inizia così la lettera spedita da Barbara Perbellini, una delle mamme che ha contribuito alla realizzazione dell’esperimento linguistico - i nostri figli stanno crescendo molto in fretta ed è già tempo di iscriverli alle scuole primarie. Un grande quesito per noi è da sempre questo: scegliere una scuola prevalentemente italiana o una prevalentemente tedesca? Da qui è nata la nostra ricerca e siamo arrivare alla conclusione che non vi sia patrimonio più grande della conoscenza delle lingue». A favore di questa iniziativa, fin dall’esordio, il dirigente scolastico Luigino Endrighi, insieme all’assessore alla cultura e alla scuola, Liliana Di Fede. «Abbiamo avuto poi la fortuna di trovare insegnanti meravigliose - spiega Barbara Per bellini - e il progetto trilingue ha potuto prendere il via. Adesso ci siamo poste la domanda se non sia il caso di attivare un’altra prima classe anche per il prossimo anno scolastico e abbiamo verificato che si tratterebbe solo di numeri ovvero, di iscrizioni. Così lanciamo l’appello a fare richiesta di partecipare e di farlo al più presto perché i termini scadono a fine settimana». Per informazioni si può anche scrivere a barbaraperbellini@gmail.com oppure chiedere direttamente alla segreteria scolastica dell’elementare italiana «Gandhi».

«Buoni riscontri, speriamo di andare avanti»
L’assessora Di Fede: l’Università svolge verifiche periodiche
 LAIVES. «Nutro anch’io una sincera speranza che si possa continuare con la scuola trilingue all’elementare di San Giacomo». Lo afferma l’assessora Liliana Di Fede, che ha creduto in questa iniziativa fin dall’inizio, portandola avanti con decisione. «Dalle verifiche che facciamo periodicamente, anche con il comitato scientifico dell’Università che segue l’iniziativa -- continua Liliana Di Fede - ricaviamo riscontri molto positivi e perciò esorto le famiglie interessate ad iscrivere i propri bambini che escono quest’anno dalla scuola materna». Dal punto di vista pratico, nella prima classe plurilingue le lezioni si svolgono normalmente utilizzando al 45 per cento la lingua italiana, al 45 per cento quella tedesca, in «compresenza e contemporaneità» dell’insegnante italiano, e al 10 per cento l’inglese, ognuna con il supporto di un insegnante di madrelingua. La sperimentazione di San Giacomo è vista con grande interesse nel resto della provincia. (b.c.)


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venerdì, 21 novembre 2008

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giovedì, 20 novembre 2008


Il 21 novembre alle ore 18

verrà inaugurata presso il Garden Village di S.Giacomo,la mostra dedicata all' artista ELIO ROBERTI vincitore del 1° Premio per la pittura estemporanea "Laives immersion"

Premio sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Laives, e organizzato dall'Associazione Arte Cultura casa della Pesa di Bolzano.

La presentazione sarà a cura del Prof. Andrea Felis,

...Nelle sue opere tutto si trasforma in un messaggio di autentica poesia. I paesaggi sono soffusi in una "atmosfera lirica" ben lontana dai toni sdolcinati o retorici e nella bellezza della natura s'individua un'armonia ben più vasta ove le vicende umane sono avvertite non tanto solo come una sequenza di fatti razionali ma come un susseguirsi di impressioni poetiche dominate da un forte sentimento (Alfredo Bonomi)

La Mostra rimarrà aperta fino al 4 dicembre dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 20 - festivi esclusi.

Catalogo dell'artista in sala.


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martedì, 18 novembre 2008


Giovedì all’Hobbit di San Giacomo si esibisce «La Malita»
Il flamenco sbarca al pub
Alto Adige, 18 NOVEMBRE 2008

 LAIVES. Giovedì l’Hobbit Pub di San Giacomo ospiterà «La Malita», nota danzatrice di flamenco bolzanina, che per l’occasione sarà accompagnata alla chitarra da Giorgio Cappelletto. Si tratta di un appuntamento da non perdere, soprattutto per chi ama la danza spagnola, che va da un genere festoso ad uno più intimo e passionale. Queste atmosfere sono magistralmente interpretate da La Malita, che segue le linee classiche del flamenco del sud della Spagna.
 Per quanto riguarda l’Hobbit Pub, si tratta dell’ennesimo appuntamento con la musica nell’ambito di un ciclo che va avanti do giovedì in giovedì e che spazia tra vari generi. Giovedì l’appuntamento con lo spettacolo è per le 21.



La bellezza, l’eleganza, il ritmo, l’energia, l’attrazione, la sensualità, la grazia, la fierezza e soprattutto la passione... Tutto questo il flamenco vi offre, tutto questo caratterizza il flamenco. Il flamenco è come un fuoco. Ha il suo potere e la sua forza di riscaldare anche i cuori freddi.
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venerdì, 14 novembre 2008


San Giacomo, interventi all’acquedotto



 Alto Adige, 14 NOVEMBRE 2008

 LAIVES. L’acquedotto che serve le utenze di via Rosmini a San Giacomo da tempo ha perdite che creano problemi di funzionamento. Occorre rifarlo ed è ciò che ha deciso la giunta iniziando una procedura per appaltare l’intervento. Tutto sommato si tratta di cosa modesta, con una previsione di spesa attorno ai 24 mila euro, ma che è necessario fare per risolvere il problema e impedire che continuino a salire i costi per il consumo di acqua potabile che, in realtà, in parte finisce dispersa nel sottosuolo.
 In questa fase il Comune è impegnato su diversi fronti per quanto riguarda proprio l’approvvigionamento di acqua potabile perché, anche se finora, fortunatamente, non si sono mai manifestate carenze, nemmeno durante prolungati periodi di siccità estiva, non si vuole arrivare impreparati nel caso di emergenze che potrebbero essere determinate ad esempio dalla perforazione della galleria per la variante alla statale 12. Per questo sono progettati un nuovo serbatoio sopra Laives e un pozzo in via Marconi.
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venerdì, 24 ottobre 2008


Comune di Laives



COMUNICATI del 23.10.2008


Scuola S. Giacomo: Espen rappresentante del Comune


La consigliera municipale Monica Espen è la nuova rappresentante del Comune di Laives nel consorzio per la scuola elementare di San Giacomo. La nomina si è resa necessaria in seguito alle dimissioni di Bernadette Sulzenbacher. Come rappresentante del Comune per il gruppo linguistico italiano resta il consigliere Mauro Nicolussi.
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sabato, 18 ottobre 2008


COOPERATIVE Infrastrutture, disagi continui


Alto Adige, 18 OTTOBRE 2008

 LAIVES. Le vicende che stanno attraversando tre cooperative di San Giacomo (e che sono le stesse toccate ad altre in zona Visintin a Laives) hanno messo in risalto un aspetto che l’amministrazione comunale dovrà affrontare quanto prima. Si tratta delle infrastrutture relative alle zone edificabili come quelle delle cooperative, dove per infrastrutture si intendono strade, fognature, acquedotto, illuminazione e spazi verdi collettivi. È successo infatti alla Visintin, come sta accadendo a San Giacomo, che i cooperatori abbiano pagato fior di quattrini per le infrastrutture, che le imprese costruttrici poi dovrebbero rapidamente completare affinché il Comune le prenda in carico. Si vede invece che lo spazio per il verde pubblico viene predisposto ma poi, come è al Garden Village di San Giacomo, questo rimane incompiuto a lungo, tra il malumore di chi però dice di averlo pagato tra il capitolo delle infrastrutture.
 «Sono del parere che d’ora in poi il Comune si assuma l’onere di far costruire le infrastrutture - spiega il consigliere Roberto Ceol - perché solo così si ha la garanzia che non succedano ritardi nella consegna come è ad esempio a San Giacomo». (b.c.)
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giovedì, 16 ottobre 2008



C’è Flavio Delladio all’Hobbit Pub

SAN GIACOMO, QUESTA SERA
Alto Adige, 16 OTTOBRE 2008

 LAIVES. San Giacomo, statale 12. Nel tratto parallelo all’aeroporto militare è costeggiata da aperta campagna da una parte e da una possente montagna di porfido dall’altra. Intorno, abitazioni e attività commerciali si moltiplicano. Una zona che potrebbe essere presa a modello per analizzare i cambiamenti socio-economici del territorio altoatesino degli ultimi quarant’anni. L’espansione edilizia ha trasformato San Giacomo da piccola parrocchia periferica a nuovo quartiere di Bolzano. Nel Comune di Laives, di cui come noto è una frazione diventata (anche) modello di convivenza e benessere economico. Qui, al civico quarantasette di Via San Giacomo, due fratelli che da sempre ci vivono decidono nel luglio di quest’anno di realizzare il loro sogno rilevando la gestione del Pub Hobbit: stiamo parlando dei fratelli Ivan e Alessio Mariotti.
 Sapendosi adeguare alle trasformazioni, il locale è oggi punto di incontro per tutta la comunità che lo frequenta per bere il caffè, pranzare, ritrovarsi dopo lavoro per l’aperitivo.
E la sera? Come ogni pub che si rispetti, qui si sta in compagnia e si gioca a freccette, si beve una birra e si ascolta musica dal vivo. Il programma di ottobre prevede esibizioni live ogni giovedì a partire dalle ore 21.
 Questa setra, per esempio, suonerà il noto chitarrista/cantante Flavio Delladio che, da oltre 25 anni, gira il mondo con il suo blues-country doc: l’artista è riconosciuto come uno dei più grandi talenti europei del suo genere. La settimana successiva sarà il turno dell’eclettico combo bolzanino degli Julius Bana, già vincitore della prestigiosa rassegna per gruppi indipendenti “Italia wave”. A chiudere la rassegna di ottobre il rock dei Phoenix, fissato per giovedì 30. Tutti appuntamenti da appuntarsi e quindi da non perdere. (a.mon.)
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martedì, 07 ottobre 2008

Riqualificazione urbana

L’approssimarsi delle elezioni sembra aver dato una scossa anche all’amministrazione di Laives: l’assessore Zanvettor ci fa sapere che il primo lotto per la riqualificazione di S. Giacomo è in partenza, il sindaco e il suo vice ci informano che troppi sono i veicoli che passano per S. Giacomo e che quindi si interverrà finalmente sui tempi semaforici e addirittura con un autovelox sulla retta del Vurza, a Pineta sono già partiti i lavori per la passeggiata a monte dell’abitato e, presumibilmente, una volta demolito il manufatto di cui nessuno si era accorto, riprenderanno con nuovo vigore anche i lavori per il parco di via Marconi.
Naturalmente non possiamo che essere contenti se ci si impegna a realizzare ciò che fino ad ieri sembrava incontrare ostacoli insormontabili, ma se poi dovessero intervenire nuovi intoppi o avessero nuovamente il sopravvento posizioni contrarie ad esempio all’abbattimento del traffico nell’abitato di S. Giacomo e ben presenti all’interno della maggioranza, si rischia di mettere in gioco definitivamente la propria credibilità.

Rifondazione Comunista - Laives
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sabato, 04 ottobre 2008


 Statale verso la riqualificazione urbana

 Alto Adige, 04 OTTOBRE 2008

 LAIVES. Un altro progetto, in questo caso di natura urbanistica, interessa la statale 12 del Brennero alla periferia sud di San Giacomo, ed è atteso oramai da alcuni anni. Si tratta della riqualificazione urbana del tratto di statale, che comporterà anche un restringimento della carreggiata per fare posto alla pista ciclabile dalla frazione in direzione di Bolzano. Questo progetto sta avanzando faticosamente e in questa fase dovrebbe essere agli espropri della striscia di terreno accanto alla statale, sul lato est della stessa. Si tratta di un progetto che l’assessore comunale alla riqualificazione urbana, Giorgio Zanvettor, aveva già avuto modo di presentare alla popolazione di San Giacomo in una assemblea pubblica e le soluzioni tutto sommato sono state giudicate buone. Anche i primi finanziamenti sono a disposizione da tempo oramai e perciò si tratterebbe solo di iniziare l’intervento. (b.c.)
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sabato, 04 ottobre 2008

San Giacomo: l’amministrazione comunale ha deciso di passare all’offensiva: troppi mezzi nonostante la variante
 
Arriva l’autovelox fisso sul rettilineo
Alto Adige, 04 OTTOBRE 2008
 

 LAIVES. Nonostante le ripetute raccomandazioni di utilizzare sempre la variante in galleria (fra Pineta e Maso della Pieve) per andare e venire da Bolzano se non si ha un motivo particolare per transitare attraverso San Giacomo, sulla vecchia statale 12, quotidianamente, si registrano tanti passaggi, molti dei quali del tutto ingiustificati. Così l’amministrazione comunale ha deciso di passare all’azione adottando, su quel tratto di statale che attraversa San Giacomo, provvedimenti più severi e restrittivi, anche perché lungo il rettifilo di Vurza i mezzi corrono troppo.
 «Stiamo valutando l’opportunità di installare un autovelox fisso di rilevamento della velocità lungo quel rettilineo a sud dell’abitato di San Giacomo - conferma il vice sindaco - e si tratta solo di reperire i fondi in bilancio. Per questo abbiamo già chiesto offerte a ditte specializzate, perché sarebbe nostra intenzione comperare l’apparecchiatura e non di prenderla in affitto. Intanto i vigili urbani hanno il compito anche di controllare i motorini che passano dopo le proteste dei residenti per il rumore e la velocità. Siamo convinti che l’installazione di un radar fisso lungo quel rettilineo sia più che giustificato dalla situazione di pericolo e di disagio che esiste».
 Rincara la dose il sindaco Polonioli: «Cambieremo pure i tempi di attesa ai semafori a San Giacomo, aumentando il rosso per chi transita. Occorre infatti scoraggiare tutti coloro che ogni giorno vanno e vengono da Laives a Bolzano passando dentro l’abitato invece che imboccare la galleria della variante, che è stata costruita apposta per togliere San Giacomo dalla morsa del traffico. Finora i risultati non sono stati come previsto e abbiamo la conferma che i passaggi ingiustificati continuano, così come continua il vizio di correre oltre il limite (che è di 50 chilometri orari) lungo il rettilineo di Vurza».
 Questione di poco insomma, perché appena verranno inseriti i soldi nel bilancio comunale per acquistare il dispositivo di rilevamento fisso, schiacciare sull’acceleratore passando per San Giacomo, ed in particolare verso sud, potrebbe costare caro come insegna Egna. Anche questo dovrebbe comunque essere un incentivo in più per convincere gli automobilisti che non hanno come traguardo San Giacomo, ma debbono andare e venire da Bolzano, ad imboccare la variante in galleria, “dimenticandosi” della vecchia statale 12, che andrebbe lasciata per gli autobus.
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lunedì, 15 settembre 2008

Ritardi e costi

I tempi di attesa che intercorrono tra la progettazione e la realizzazione di un’opera, tra gli annunci, l’effettivo inizio di lavori e la loro ultimazione danno la misura della credibilità e dell’efficienza di un’amministrazione. Questo principio pare essere condiviso anche all’interno della maggioranza, ma se dovessimo adottare questo metro di giudizio per quanto riguarda la realizzazione del parco Marconi e per la riqualificazione di S. Giacomo sicuramente la nostra amministrazione si collocherebbe ai livelli più bassi di un’ipotetica graduatoria fra comuni.
Ogni volta che la data di apertura del cantiere si avvicina salta fuori qualche nuovo intoppo che rimanda alle calende greche l’avvio dei lavori e purtroppo non ci si preoccupa nemmeno di informare i cittadini che rimangono all’oscuro sulle vere ragioni di quei ritardi.
Se poi qualche cittadino osa protestare, di fronte alle sue rimostranze ci si trincera dietro scuse più o meno credibili, ma si evita accuratamente di indagare le cause che hanno prodotto quelle lungaggini e così non si giunge mai alla rimozione degli ostacoli e dei vizi procedurali che successivamente e inevitabilmente non potranno che ripresentarsi.
Apprendiamo così che i lavori per il parco Marconi non possono partire perche ci si è accorti improvvisamente della presenza di un vecchio manufatto da demolire. Possibile che nessuno se ne fosse accorto prima? Qualcuno evidentemente è stato un po’ troppo superficiale e questo ulteriore ritardo allungherà ulteriormente i tempi e farà lievitare i costi. Di chi dunque la responsabilità?
Per S. Giacomo sarebbero sorte imprecisate difficoltà con le pratiche di esproprio. Se non andiamo errati, almeno in una prima fase che risale a quasi un anno fa, è stato il progettista a non aver rispettato i tempi preventivati. Come si è intervenuti nei suoi confronti e se la responsabilità dei ritardi è ancora da attribuirsi alla stessa causa come si intende procedere?
Rispondere a questi dubbi certo non accelererà di molto l’iter di quelle opere, ma i cittadini conosceranno almeno le ragioni dell’amministrazione e potranno giudicare con maggiore cognizione di causa.

Rifondazione Comunista – Laives


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giovedì, 11 settembre 2008


Stasera concerto Presso l’Hobbit Pub di San Giacomo
Alto Adige, 11 SETTEMBRE 2008

 LAIVES. Per salutare al meglio la nuova gestione all’Hobbit Pub di San Giacomo, Giulio Mariotti, il nuovo gestore, propone un ciclo di concerti dal vivo che inizia questa sera. Protagonista per l’esordio la «New Week End Band», che dalle 21 in poi proporrà italians rock. Giovedì prossimo 18 settembre sarà la volta dei «Soultrain» con ilo blues e quindi, il 25 settembre, «Gitone & Wanted» con musica country e western. Appuntamento quindi questa sera alle 21 per il primo concerto presso il Pub Hobbit in centro a San Giacomo. (b.c.)
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martedì, 09 settembre 2008


Centro parrocchiale, manca solo un sì. È quello del comitato tecnico provinciale. Garanzie del sindaco
Alto Adige, 09 SETTEMBRE 2008

 LAIVES. Comunità di San Giacomo in festa, domenica mattina, per salutare il nuovo parroco, don Ivo Costanzi, che ha celebrato la sua prima messa nella frazione. In chiesa c’erano anche il sindaco Giovanni Polonioli, l’assessore provinciale Luigi Cigolla e l’assessore bolzanino Ladinser a sottolineare come la parrocchia di San Giacomo sia una realtà che unisce entrambi i territorio comunali. Dopo la funzione religiosa, sul sagrato della chiesa c’è stato l’abbraccio della comunità di San Giacomo. Il sindaco Polonioli ha riparlato col parroco del centro parrocchiale.
 «Per questo progetto, realizzato dall’architetto Marco Dellai - spiega il sindaco - abbiamo confermato il contributo di 180 mila euro, spalmato tra il 2007 e il 2009, che erogheremo concretamente appena sarà firmata la convenzione. Sappiamo che tutto si trova al vaglio del comitato tecnico provinciale, che aveva chiesto alcune modifiche e per sostenere la parrocchia in questo iter abbiamo anche deciso di affiancare un nostro tecnico. Tutto dovrebbe essere a posto adesso e quindi nella prossima riunione del comitato tecnico provinciale dovrebbe essere dato il via libera. A quel punto mancherà solo la firma del contratto di appalto con una impresa incaricata di eseguire i lavori».
 Il sindaco aggiunge anche che il Comune guarda con attenzione a questo intervento che darà a San Giacomo un centro parrocchiale nuovo e moderno. «Noi siamo per la collaborazione con la parrocchia nell’utilizzo della struttura - spiega Polonioli - perché per ciò che riguarderà la gestione futura è anche nostro interesse che la si possa utilizzare per il meglio e nell’interesse della collettività, ovviamente rispettando i valori della parrocchia».
 Il progetto realizzato dall’architetto Dellai prevede la completa revisione di tutti gli spazi esistenti, compresa la parte riservata alla canonica, con aggiunta di altri nuovi e più funzionali per gruppi e associazioni.
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lunedì, 08 settembre 2008


A San Giacomo aprirà fra pochi giorni una nuova struttura ricettiva dopo la trasformazione dell’«Alpenrose»
Posizione ideale per la vicinanza all’aeroporto e alla sede della Fiera
Alto Adige, 07 SETTEMBRE 2008
LORENA PALANGA


 LAIVES. Caso più unico che raro, di questi tempi, in provincia. Apre un nuova struttura ricettiva con conseguente aumento dei posti letto a disposizione. Questa è la conferma che il turismo in città svolge un ruolo importante. Basti pensare che i pernottamenti, nel comprensorio servito dall’associazione turistica, sono circa 260 mila ogni anno. L’«Alpenrose» di San Giacomo è pronto.
 Viste le statistiche tutt’altro che confortanti della stagione estiva che si avvia ormai alla conclusione e che porterà con sè il triste ricordo del primo Ferragosto dopo tanti anni senza il tutto esaurito anche nelle località più “in” come la val Gardena e la val Badia, la decisione di Maurizio Merlo e di sua moglie può apparire alquanto coraggiosa. L’«Alpenrose» a San Giacomo lo conosco tutti, ma pochi forse lo riconoscono nella sua nuova “veste”. Dopo due anni di lavori, infatti, al posto del vecchio e fatiscente edificio che da oltre 50 anni ospitava sia l’osteria che la casa della famiglia Espen, infatti, ora è sorto un moderno e attrezzatissimo residence. Quindici appartamenti di diversa misura e tutti dotati di angolo cottura, una sauna, una piccola palestra, un ristorante e un bar sono i nuovi spazi ricavati. L’arredamento, moderno ma allo stesso tempo caldo accogliente, richiama più una struttura cittadina che non un albergo di una località di montagna. «Il nostro obiettivo - spiega il titolare Maurizio Merlo - è proprio quello di puntare sul turismo del business. San Giacomo si trova, infatti, in una posizione privilegiata per la sua vicinanza all’areoporto, alla fiera e alla zona industriale di Bolzano. Insomma da noi può trovare alloggio chi deve trascorrere anche per alcuni mesi un periodo lavorativo a Bolzano o chi si trova qui per alcuni giorni, ad esempio per una fiera».
 Altro punto di forza dell’«Alpenrose» sarà la ristorazione: «Organizzeremo cosiddetti aperitivi lunghi, dove agli spritz non si accostano solo patatine e stuzzichini ma delle vere e proprie pietanze. Inoltre stiamo pensando a delle serate a tema, mentre nel nostro ristorante offriremo sempre 3 menù: uno con piatti tipicamente tirolesi, l’altro a base di specialità mediterranee come ad esempio il pesce e il terzo di cucina internazionale». Insomma il nuovo «Alpenrose», che verrà inaugurato il 15 settembre e che tutti potranno visitare, richiamerà le strutture ricettive delle grandi città, ma senza perdere il contatto con la tradizione locale. «Abbiamo cercato di coniugare novità e tradizione - conclude Merlo - e speriamo che sia nel nostro ristorante che nei nostri appartamenti il cliente si senta un po’ come a casa sua».
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domenica, 31 agosto 2008


Sopralluogo degli amministratori comunali di Laives e Bolzano ieri nella zona scolastica di San Giacomo
Alto Adige, 30 AGOSTO 2008

 LAIVES. Ieri mattina la zona scolastica di San Giacomo, dove si sta completando la grande sala teatrale, ha ricevuto la visita di una delegazione congiunta formata da amministratori comunali di Laives e Bolzano, affiancati dai rispettivi tecnici. C’erano sia Giovanni Polonioli che il primo cittadino di Bolzano Luigi Spagnoli, oltre agli assessori Pagani, Gerolimon e Di Fede. «Abbiamo fatto vedere ai colleghi bolzanini a che punto sono i lavori nella sala teatrale - dice Polonioli - affinché si potessero rendere conto dell’intervento che, insieme alla palestra, è gestito dal consorzio fra le nostre due realtà comunali. Il teatro sarà agibile a fine ottobre e tutto l’intervento in zona scolastica è costato circa 6 milioni di euro, 4 dei quali messi a disposizione dalla Provincia mediante contributi e il resto, diviso a metà, a carico di Laives e Bolzano».
 Si è anche visto che servono lavori di sistemazione e abbellimento del cortile scolastico e poi si è parlato anche della mensa che in futuro dovrebbe prendere il posto della vecchia palestra. «Proprio nell’atrio dell’ex palestra - continua Polonioli - abbiamo previsto un’aula per le attività collaterali della scuola, così come prevedono le nuove normative e il resto invece rimane per ora com’è. Abbiamo però illustrato ai colleghi di Bolzano le intenzioni che abbiamo per la costruzione della nuova mensa scolastica che dovrà prendere il posto dell’ex palestra e nei prossimi mesi bisognerà prendere una decisione in merito».
 Come ha spiegato il sindaco Polonioli, essendo la zona scolastica di San Giacomo gestita attraverso un consorzio con Bolzano, anche per le spese occorrerà trovare un accordo. Bolzano partecipa perché, proprio San Giacomo accoglie parte dei ragazzi che abitano nella zona di Maso della Pieve, sul territorio di Bolzano, ma che sono di fatto più vicini alla realtà scolastica di San Giacomo. (b.c.)
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domenica, 31 agosto 2008

Seconda lingua, decolla la novità
Elementare di San Giacomo: insegnamento veicolare
Alto AdigeÌ, 29 AGOSTO 2008

 LAIVES. La vera novità per quanto riguarda la scuola locale sarà certamente l’iniziativa che partirà all’elementare italiana di san Giacomo dove una classe prima composta da 18 bambini, seguirà un metodo assolutamente nuovo di apprendimento della seconda lingua. Si tratterà di un insegnamento veicolare che utilizza sia il metodo Montessori che il metodo Cnil ed è stato fortemente voluto prima di tutto dagli stessi genitori dei bambini. «Noi - spiega l’assessore Liliana Di Fede - abbiamo aderito con convinzione subito alla richiesta, così come la Sovrintendenza scolastica provinciale. I bambini, in sostanza, seguiranno le lezioni alternando italiano e tedesco e ci sarà un comitato scientifico, del quale fanno parte anche esperti di pedagogia dell’Università di Bolzano a presiedere l’iniziativa, la prima di questo genere nelle scuole comunali». (b.c.)
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domenica, 31 agosto 2008
I PROBLEMI DI SAN GIACOMO
«Frazione con tanti disagi»
Il minuzioso elenco viene fatto da Alessandro Cosi


Manca una pista ciclabile
tra San Giacomo e Bolzano

 È un vero peccato che con 500 km di piste ciclabili in Alto Adige non ve ne sia una che colleghi San Giacomo al capoluogo. E’ un vero peccato che con tutta questa voglia di treno, tram e minimetro non si possa istituire una piccola fermata a San Giacomo per permettere ai pendolari di salire su uno dei tanti treni che passano sotto casa loro e raggiungere il centro di Bolzano in pochi minuti.
 E’ un vero peccato che con una bellissima variante in tunnel, il centro di San Giacomo sia ancora tagliato in 2 da traffico di auto e TIR in transito verso Laives irrispettoso degli abitanti e dei limiti di legge.
 E’ un vero peccato che San Giacomo, ai piedi di una montagna, non abbia un sentiero per raggiungerla.
E’ un vero peccato che a San Giacomo si tolleri un’antenna per cellulari in mezzo alle case e a pochi metri dalle scuole elementari in altri posti considerate zone “sensibili” per le quali andrebbe applicato il “Principio di Precauzione” (sancito nella Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e sullo Sviluppo dalle Nazioni Unite nel 1992 e recepito dall’Unione europea).
 Vediamo se alle prossime elezioni comunali i cittadini di San Giacomo vorranno “premiare” l’immobilismo dell’attuale giunta.
Alessandro Cosi SAN GIACOMO

23-08-08 Alto Adige
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giovedì, 14 agosto 2008


San Giacomo Agruzzo Vigili del fuoco a lezione di guida sicura
Alto Adige, 13 AGOSTO 2008

 LAIVES. Ogni anno i vigili del fuoco di San Giacomo - Agruzzo offrono più di 150 ore a testa del loro tempo libero in corsi, seminari, esercitazioni pratiche. Era scontato dunque che, avendo un centro di guida sicura Safety Park a poca distanza, abbiano usufruito di questa opportunità. Sabato scorso, tutti i membri del corpo con regolare patente dei vigili del fuoco, anno preso parte al corso base. Dopo una breve spiegazione teorica sulla sicurezza attiva e passiva si è passati alla pratica. «Con diverse esercitazioni abbiamo portato i mezzi di soccorso ai loro limiti, capendo subito che il peso e tutta l’attrezzatura non contribuiscono a stabilizzare la macchina - spiega il comandante Carli Alex - Subito qualche vigile del fuoco ha capito che le sue teorie sulle autovetture che sbandano valgono poco. Gli istruttori ci hanno fatto passare un pomeriggio istruttivo e divertente. A noi questo corso al Safety Park ha giovato molto, soprattutto per acquisire ancora più sicurezza nella guida in emergenza e non solo».
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venerdì, 08 agosto 2008


Tempi lunghi? C’è... concorso di colpa



BRUNO CANALI
Alto Adige, 08 AGOSTO 2008


 LAIVES. Se di responsabilità per i tempi lunghi che caratterizzano vari lavori pubblici bisogna parlare, queste vanno equamente divise anche con il settore urbanistica. Lo sottolinea l’assessore comunale ai lavori pubblici, Renzo Gerolimon, tirato in ballo nuovamente anche dal consigliere Roberto Ceol per alcune opere pubbliche che faticano più del dovuto ad andare avanti.
 «Se i progetti sono pronti in ogni loro parte - spiega Gerolimon - noi dei lavori pubblici siamo in grado di iniziarli e portarli avanti, altrimenti no. In questo anche l’urbanistica fa la sua parte ovviamente, vedi ad esempio la riqualificazione della statale 12 alle porte di San Giacomo: i soldi sono in bilancio da tempo ma non è completata la parte relativa agli espropri. Succede inoltre che il nostro ufficio tecnico sia costantemente impegnato in uno specifico lavoro e non abbia materialmente possibilità di seguire come dovrebbe il resto».
 L’assessore Gerolimon poi entra nel merito di un progetto che in questa fase si sta realizzando in zona scolastica a Laives. Lì, con la concomitanza dei lavori di ampliamento della mensa si stanno anche allestendo due nuove aule di cui le scuole medie hanno bisogno. In questo caso le critiche hanno riguardato la scelta urbanistica di aggiungere il volume agli edifici scolastici esistenti piuttosto che studiare una sopraelevazione.
 «La sopraelevazione rimane comunque in ballo e nulla vieterà di farla in seguito - spiega - solo che inizialmente non era mai entrata tra le ipotesi di intervento per le due nuove aule. Inoltre farla avrebbe comportato tempi più lunghi, mentre la soluzione che abbiamo adottato è più rapida nell’esecuzione e inoltre rientrava già fra le ipotesi iniziali di soluzioni. Abbiamo anche valutato a suo tempo se spostare di sede il Coro Monti Pallidi per utilizzare quegli spazi in zona scolastica, ma ci fu un polverone e così abbiamo optato per la scelta che si vede. Le diverse ipotesi per raggiungere il risultato nella maniera più efficace ed economica sono state valutate dalla giunta e, come detto, alla fine è emerso che quella più semplice e veloce rimaneva l’aggiunta della volumetria verso monte, come si sta facendo».
 L’assessore ai lavori pubblici insomma respinge le accuse fatte in questi giorni per quanto concerne determinati interventi che faticano a decollare nonostante, in qualche caso, i finanziamenti siano in bilancio da tempo.
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venerdì, 08 agosto 2008


Lavori pubblici, lentezza preoccupante



Alto Adige, 07 AGOSTO 2008
BRUNO CANALI


 LAIVES. I tempi biblici che caratterizzano la realizzazione di importanti lavori pubblici destano preoccupazione anche in seno all’amministrazione comunale. Sembra quasi ci sia qualcosa di “misterioso” a frenare queste iniziative, che in diversi casi, come ammette anche il vicesindaco Georg Forti, sono finanziate da tempo e nonostante ciò ancora rimangono sulla carta. «Abbiamo - dice Forti - alcuni importanti lavori che ancora non sono iniziati nonostante buona parte dei soldi siano a disposizione».
 L’elenco che fa il vicesindaco (ma che tutti in comune conoscono) comprende la riqualificazione della statale 12 a San Giacomo, marciapiede e parcheggio in via Sottomonte, sottopasso pedociclabile verso Vadena e strada di collegamento tra via Vadena e la zona industriale sud che verrà ampliata. Sono opere in qualche caso nella lista dei lavori pubblici da anni, vedi la riqualificazione urbana della Ss12 a San Giacomo, con i relativi finanziamenti a disposizione, ma che per qualche motivo non decollano.
 «La strada di collegamento tra via Vadena e la zona industriale sud - spiega Forti - verrà realizzata dalla Provincia, la quale però ci ha già fatto presente che i lavori dovranno iniziare entro i primi mesi del prossimo anno, altrimenti rischiamo di perdere il treno. Io sono preoccupato per la lentezza con la quale si va avanti talvolta e sicuramente un ruolo in tutto questo, negativamente, ce l’ha la carenza dell’organico comunale, dove manca ancora il segretario generale».
 Nel settore dei lavori pubblici e più in generale dei tempi di attesa che intercorrono tra progettazioni e realizzazioni, si gioca anche la credibilità e il futuro dell’amministrazione comunale, come ha ben spiegato già in primavera il consigliere socialista Roberto Ceol. Proprio lui aveva presentato al sindaco una lista di cose da realizzare corredandola con la tempistica entro cui terminare. Fatto ancora più significativo, Ceol aveva subordinato il raggiungimento degli obiettivi alla permanenza del suo gruppo in maggioranza. Qualche giorno fa è quindi tornato alla carica durante un summit della coalizione guidata dal sindaco Polonioli e da quanto è trapelato sarebbe stato un incontro burrascoso perché Ceol, lista di scadenze alla mano, avrebbe nuovamente contestato il fatto che vari appuntamenti sono scaduti senza risultati concreti.
 Sarà perciò da vedere cosa succederà dopo le ferie, alla ripresa di settembre, mese che Ceol ha fissato come termine utile per rispettare le scadenze o aprire la crisi in Comune: con i numeri attuali in consiglio comunale, la maggioranza senza i voti di Ceol e Frazza andrebbe sotto.
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venerdì, 08 agosto 2008


San Giacomo. Intanto otto bambini stanno già sperimentando il metodo durante la settimana del Baby club

Arriva lo studio «veicolare» del tedesco
Alto Adige, 05 AGOSTO 2008

 LAIVES. Partirà da San Giacomo, dalla scuola elementare italiana, l’apprendimento della seconda lingua, il tedesco, in maniera “veicolare”. La scelta riguarderà una prima classe ed è stata adottata su specifica richiesta dei genitori dei bambini, sostenuti immediatamente sia dalla Sovrintendenza scolastica che dalla direzione e dall’amministrazione comunale.
 «I bambini studieranno in entrambe le lingue - spiega l’assessore Liliana Di Fede - con un monte ore a metà tra l’una e l’altra. Debbo ringraziare per questo risultato anche la fiduciaria Gabriella Cretti, insegnante di seconda lingua con notevole esperienza, e la professoressa Dozza dell’università di Bolzano, facoltà di pedagogia e scienza dell’educazione. Anche i genitori dei piccoli alunni saranno chiamati a svolgere un ruolo attivo, per creare attorno a loro un ambiente dove siano presenti le due lingue. Questo servirà per mantenere la qualità formativa e promuovere una adeguata competenza linguistica».
 Un primo “assaggio” lo stanno avendo, intanto, alcuni dei bambini che poi parteciperanno alla sperimentazione, grazie al Baby club in corso a Laives.
 «All’ultimo turno che termina alla fine di questa settimana - dice Eletta Martinelli, responsabile del Baby club - abbiamo otto bambini di San Giacomo che poi saranno protagonisti del progetto linguistico. Per un’ora al giorno, questi otto piccoli vengono seguiti direttamente da una nostra animatrice che parla tedesco e che sta cercando di abituarli al metodo».
 L’assessore Di Fede spiega che la classe prima di San Giacomo verrà seguita da un comitato scientifico nel quale, oltre a lei, ci sono rappresentanti della scuola, dei genitori, della Sovrintendenza e anche dell’università di Bolzano. «Non sono tutti figli di genitori mistilingui - aggiunge Di Fede - e le materie curriculari verranno insegnate in entrambe le lingue. Questo consentirà ai piccoli alunni di non perdere nulla rispetto alla normale didattica che seguono i loro coetanei nelle altre classi». (b.c.)
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giovedì, 07 agosto 2008


  San Giacomo «Il verde in arrivo»

San Giacomo: garanzie di Gerolimon
Alto Adige, 02 AGOSTO 2008

 LAIVES. L’assessore Renzo Gerolimon, insieme al sindaco, all’ingegner Concer, all’architetto Gennaro e ad alcuni tecnici comunali ha messo a punto la scaletta di interventi per completare la dotazione di verde pubblico nella zona residenziale «Garden Village» di San Giacomo. «Siamo d’accordo che dopo le ferie la ditta darà il via agli interventi - dice Gerolimon - ed entro la fine dell’anno le aree pubbliche dovrebbero essere pronte. Abbiamo anche incassato il benestare delle cooperative e dei privati che risiedono al Garden Village e una volta effettuati i collaudi, il Comune prenderà in carico queste aree comuni di zona. Lo stesso vale per le infrastrutture in zona Koessler” a sud di San Giacomo». (b.c.)
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giovedì, 07 agosto 2008


SAN GIACOMO: PROTESTANO GLI ABITANTI

   
Restano un sogno gli spazi verdi al Garden Village
Alto Adige, 30 LUGLIO 2008

 LAIVES. Coloro che abitano nei nuovi condomini del Garden Village, in centro a San Giacomo, attendono ancora di vedere completare gli spazi verdi della zona, quelli che dovrebbero essere pertinenza del Comune di Laives. A tutt’oggi invece non si muove nulla (salvo lo sfalcio dell’erba in uno spazio, dicono i residenti) e non è chiaro se questo sia dovuto a negligenza o al fatto che ancora non vi sia stato il passaggio di consegne dai privati al Comune. Fatto sta comunque che quelle aree sono praticamente abbandonate e una, all’interno del Garden Village, addirittura recintata con rete da cantiere e priva di terra sulla quale poi dovrà crescere l’erba. Questa situazione viene stigmatizzata dai residenti, che lamentano un quadro complessivo che sa di abbandono, una situazione poco edificante per l’intero quartiere dove già abitano alcune centinaia di famiglie. Occorre insomma che il Comune si prenda al più presto in carico questi fazzoletti di terreno per sistemarli e trasformarli in verde pubblico del quale, un’area residenziale delle dimensioni appunto del Garden Village ha estremo bisogno.
 A seguire c’è anche la definizione del tracciato relativo alla pista ciclabile che dovrebbe arrivare da via San Giacomo e poi proseguire oltre la linea ferroviaria del Brennero in direzione dell’aeroporto e quindi della zona industriale di Bolzano. (b.c.)
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giovedì, 24 luglio 2008

S. Giacomo: intervento a valle del maso Putzenhof



I Bacini montani eseguiranno l'intervento per la regolamentazione delle acque

A San Giacomo, nel tratto sottostante il maso Putzenhof, si rende necessario un intervento per la regolamentazione delle acque che scendono dal versante della montagna. I lavori saranno eseguiti dai Bacini montani della Provincia. Nella sua ultima seduta, la giunta comunale ha deliberato la liquidazione anticipata alla Provincia della somma di 58.134 euro.


Comune di Laives   COMUNICATo del 23.07.2008


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sabato, 28 giugno 2008


La poesia di Dante Alighieri
San Giacomo: domani
Alto Adige, 28 GIUGNO 2008

 LAIVES. Sarà una immersione nella poesia di Dante, quella proposta per domani alle 20.30, nel cortile della chiesetta sopra San Giacomo. Il centro culturale San Giacomo Agruzzo 82 e l’associazione Dante Alighieri, hanno organizzato infatti «Dante sotto le stelle», una lettura di brani tratti dalla Divina Commedia a cura di Gianfranco Maretti Tre Giardini e Flora Sarrubbo. L’accompagnamento musicale, con brani d’epoca, è affidato al trio Galanthus, che si esibirà in costume medievale. Questa iniziativa rientra nell’ampio programma della “Laives estate” ed è un inizio certamente prestigioso, che vale la pena di seguire. Ingresso libero. (b.c.)
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martedì, 17 giugno 2008

Polemiche a San Giacomo. La replica dell’assessore Gerolimon: i ritardi non sono colpa nostra, ora traguardo vicino. Zona Kössler, scontro sulle infrastrutture
Alto Adige, 17 GIUGNO 2008

 LAIVES. Nella zona «Kössler», appena edificata alle porte di San Giacomo (ospita anche appartamenti in cooperativa), non sarebbero state completate le necessarie infrastrutture. Lo sostiene in una nota il coordinatore locale di Forza Italia, Francesco Paolo Cocca, che parla anche di «disinteresse» dell’ufficio lavori pubblici e dell’assessore Renzo Gerolimon in particolare verso questa situazione. «Con queste giornate di pioggia poi - continua Cocca - i problemi si sono ulteriormente aggravati». L’assessore Gerolimon però replica alle accuse e dà la sua versione dei fatti.
 «I residenti - afferma il coordinatore di Forza Italia - sono costretti a barcamenarsi tra pozzanghere e melma, che oltre a rappresentare un pericolo, rischiano di deteriorare gli edifici appena costruiti. Chi sarà chiamato a dover pagare i danni, forse l’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon? E quanto tempo ancora dovranno attendere i residenti prima di vedere ultimate le infrastrutture con l’eliminazione degli attuali disagi?». Lo stesso Gerolimon, spiega come sono andate le cose: «Strada facendo c’è stato il fallimento di una ditta che le doveva realizzare - dice l’assessore - quindi le stesse cooperative dell’area ci hanno chiesto di bloccare i lavori in corso per evitare che i camion del cantiere potessero procurare danni, cosa che è successa ad esempio con una cordonata a causa delle pesanti betoniere che vi parcheggiavano sopra. Nell’ultimo anno e mezzo, come ufficio lavori pubblici, saremo intervenuti non meno di quattro volte. Ora mancano solo gli ultimi interventi prima di poter dire che, finalmente, le infrastrutture sono a posto».
 Ma il coordinatore di Forza Italia non demorde e ribatte che vuole sapere dall’ufficio lavori pubblici del Comune come sono stati gestiti i contratti-convenzioni con le ditte ed i soggetti interessati alla realizzazione delle infrastrutture «Stante il fatto - aggiunge - che erano previsti dei termini per l’ultimazione dei lavori, termini che a quanto pare non sono stati rispettati».
 Alla Kössler di San Giacolo da tempo le famiglie hanno preso possesso dei rispettivi appartamenti e nella sua presa di posizione, Francesco Paolo Cocca ricorda anche che probabilmente è prevista anche una penale per ogni giorno di ritardo nella consegna delle opere citate.
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domenica, 08 giugno 2008


Passi avanti per la riqualificazione urbana di S. Giacomo

Statale, espropri più vicini
Alto Adige, 08 GIUGNO 2008


 LAIVES. La fase preliminare degli espropri di terreno lungo la statale 12 a sud di San Giacomo ha contribuito molto al rallentamento della procedura che accompagna il progetto di riqualificazione urbana dell’abitato. Adesso finalmente anche questo scoglio sta per essere superato. Giovedì infatti scade il termine entro il quale gli interessati possono presentare osservazioni relative a tali espropri. Passato giovedì si preparerà ciò che serve per realizzare il primo lotto da via Pascoli fino all’incrocio di via Anton Thaler, dove ci sarà una rotonda. La ciclabile correrà lungo il lato est della statale fino alle porte di S. Giacomo.

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venerdì, 16 maggio 2008




Alunni di una quinta elementare hanno monitorato auto e tir

E i bambini controllano il traffico sulla Ss12
Alto Adige, 16 MAGGIO 2008

 LAIVES. Mattinata di rilevamenti del traffico stradale, quella che ha visto protagonisti ieri i bambini di quinta della scuola elementare tedesca di San Giacomo. Muniti di un blocco per appunti, hanno contato il numero dei mezzi in transito dentro il centro dell’abitato, poco distante dalla loro scuola, annotando anche il tipo di veicoli. Questa iniziativa, hanno spiegato le maestre, serve per poi fare delle statistiche e dei diagrammi, in maniera da evidenziare quale sia la situazione del traffico in una giornata lavorativa dentro San Giacomo dopo che è entrata in funzione la variante in galleria.
 Dal rilevamento effettuato dai bambini comunque è emerso subito un dato tranquillizzante: sarebbero infatti pochi i mezzi pesanti che passano in centro e quei pochi hanno una stazza modesta, con ogni probabilità inferiore al limite previsto per San Giacomo, che è di 3,5 tonnellate, salvo specifici permessi per carico e scarico. (b.c.)
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venerdì, 09 maggio 2008




San Giacomo: prevista una generale ristrutturazione
Parrocchia, slitta la decisione
Alto Adige, 08 MAGGIO 2008

 LAIVES. Per un contrattempo tecnico è slittata la decisione del Comitato tecnico provinciale in merito al progetto di ristrutturazione complessiva del centro parrocchiale di San Giacomo e quindi occorre attendere ancora qualche tempo prima di sapere se si potrà procedere con l’iniziativa, così come progettato dall’architetto Marco Dellai.
 Ad attendere questa trasformazione non è soltanto la parrocchia di San Giacomo, proprietaria degli immobili interessati, perché anche la comunità ed in particolare i gruppi che normalmente fanno riferimento alla parrocchia per le loro attività, confidano molto nel fatto che quanto prima si possa veramente avere qualche cosa di nuovo e molto più funzionale, un po’ come c’è nelle altre parrocchie.
 Il progetto dell’architetto Dellai dovrebbe soddisfare pienamente queste aspettative ed una versione (che è poi stata leggermente aggiornata) era anche consultabile in chiesa, su un apposito pannello che era stata allestito. Così la comunità di San Giacomo ha già potuto farsi un’idea di ciò che arriverà e sarà veramente tutta un’altra cosa. Sono previsti infatti spazi per attività sociali, culturali e di spettacolo, insieme a sala di ritrovo per gli anziani e sala per la catechesi. Quelle per i ragazzi saranno invece a ridosso del campetto da calcio, accessibili ai portatori di handicap con relativi servizi igienici privi di barriere. (b.c.)
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mercoledì, 07 maggio 2008




Dalla elementare di San Giacomo alla «Tempo libero»
Trenino, funivia e pista da sci nel plastico fatto dagli scolaretti
Alto Adige, 07 MAGGIO 2008

 LAIVES. Un trenino che corre ai piedi di un ghiacciaio con tanto di pista e sciatori, funivia a due cabine, un fiume con acqua corrente, circa 7 metri di binari, scambi e, tutt’attorno, un tipico paesaggio altoatesino: non poteva non riscuotere ammirazione e grande successo nelle recente Fiera del Tempo Libero - tenutasi nel quartiere fieristico di Bolzano - il plastico ferroviario che è stato realizzato dalla quarta classe della Scuola elementare di San Giacomo di Laives in collaborazione con l’Associazione Amici del Trenino di Bolzano.
 L’impianto, realizzato nell’ambito di uno studio - laboratorio del tipico paesaggio altoatesino, ha richiesto cinque giornate scolastiche intere di lavoro più una che è stata necessaria per completare l’installazione dello stand in fiera. Il plastico in scala H0 (1:87), è stato realizzato con il contributo di vari sponsor locali nonché delle più note marche di fermodellismo (Märklin, Auhagen, Heki-Kittler, Faller e Viessmann). I 13 ragazzi della IV classe col contributo costante di almeno due soci e insegnanti hanno lavorato complessivamente circa 380 ore. Per la realizzazione del paesaggio sono stati utilizzati 25 chili di stucco e gesso per le montagne; circa 3800 setole di spazzola per la realizzazione del campo di grano, incollate quasi “una ad una”; 230 alberi tra pini, abeti betulle e faggi, più 80 “omini”, auto, steccati tunnel e parco zoologico.
 L’associazione, è alla ricerca di uno spazio gratuito per allargare l’attività anche ad altre scuole, Per informazioni ulteriori si può visitare il sito internet www.amicideltrenino.it; e-mail info@amicideltrenino.it. La sede si trova in Via Maso della Pieve al civico 27/b, fax 0471 251059; cellulare 347 3862486. (gi.an.)
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martedì, 06 maggio 2008


«Due scuole senza steccati etnici»
Dirigenti scolastici e amministrazione comunale intervengono sul caso delle elementari di San Giacomo
Alto Adige, 03 MAGGIO 2008

 LAIVES. Non di selezione per gruppo etnico si tratta, bensì di una “nuova modalità di ingresso” alle scuole elementari di San Giacomo. L’equivoco era nato qualche giorno fa quando l’ex assessore comunale alla cultura, Marco Delli Zotti, portando come al solito il figlio a scuola, ha verificato che al cancello c’era il custode, che provvedeva a smistare gli scolaretti verso uno o l’altro dei due accessi allo stesso cortile. Lo faceva dopo avere appurato a quale istituto erano diretti, se all’elementare italiana o a quella tedesca. L’assenza di una indicazione all’ingresso aveva contribuito a sollevare le perplessità, anche di natura etnica. «Niente di tutto questo - ha subito dichiarato l’assessora comunale Liliana Di Fede - ed anzi, proprio all’elementare di San Giacomo stiamo mettendo a punto un bel progetto interetnico per i bambini che dovrebbe prendere il via in estate. Se ci fosse stato qualche attrito tra le due scuole, ne sarei venuta immediatamente a conoscenza».
 Da quanto ha potuto appurare l’assessora Di Fede contattando i responsabili delle scuole, non dovrebbe nemmeno essere stato un problema di informazione perché, come afferma, tutte le famiglie con i bambini alle scuole elementari di san Giacomo dovrebbero avere preventivamente ricevuto una comunicazione in merito alla nuova modalità di ingresso dentro il perimetro del cortile. Il provvedimento sarebbe dettato dalla volontà di garantire maggiore sicurezza agli stessi bambini, impedendo che i loro genitori, come già era successo, entrassero fin davanti alla porta della scuola per accompagnare i figli.


«Tutte le famiglie erano da tempo informate»
L’assessora Di Fede: critiche a Delli Zotti per la denuncia

 LAIVES. L’assessora comunale Liliana Di Fede ha diffuso la seguente nota: «Le insegnanti della scuola elementare in lingua italiana di San Giacomo, su richiesta dei rappresentanti dei genitori, decidono di cambiare le modalità di entrata dei bambini a scuola: i genitori lasceranno i loro figli al cancello, questi entreranno da soli nel cortile e qui verranno presi in consegna dalle insegnanti. Obiettivi sono: maggiore chiarezza per la sorveglianza e un piccolo spazio di autonomia per i bambini che a volte vengono seguiti dai genitori fino al portone della scuola e fino all’inizio delle lezioni. Per garantire una sorvegliana senza “buchi”, le insegnanti decidono di fare entrare i bambini da un unico cancello. Il custode si incarica di segnalarlo ai genitori, anche se tutte le famiglie hanno ricevuto a casa una apposita comunicazione.
 Un mattino un papà accompagna il proprio bambino, si inalbera e non comprende, nonostante le spiegazioni delle maestre, il perchè di tale cambiamento, anzi lo interpreta come una misura di strisciante apartheid. Questi i fatti. Si sa, spesso i papà sono molto occupati e non leggono le comunicazioni della scuola. Egli non ha forse dimostrato molta stima e fiducia nelle insegnanti, a cui ha affidato la formazione del proprio figlio, ma, pazienza, anche i papà a volte si fanno prendere dalla passione politica. Quello che però proprio non capisco è come un giornale serio, il “nostro” giornale, abbia costruisca su questa non-notizia mezza pagina di articolo con corollario di foto, occhiello in prima pagina e locandine, tanto che, a chi si ferma ad una lettura veloce, rimane l’impressione che effettivamente la scuola avesse fini diversi che non l’educazione ed la formazione dei nostri bambini. Mi spiace per le insegnanti e per la fiduciaria, la cui professionalità, motivazione ed impegno ho avuto modo di conoscere ed apprezzare grazie ai progetti che stiamo costruendo insieme».
 L’assessora forse ha visto soltanto la pagina ma non letto i servizi: fra l’altro abbiamo anche riportato il suo parere in merito alla vicenda.


«Questa richiesta è stata fatta dai genitori»
I responsabili degli istituti: così gli alunni sono più sicuri

 LAIVES. Le scuole elementari in lingua italiana e tedesca di San Giacomo desiderano far chiarezza. La nota è firmata dalla dirigente dell’Istituto comprensivo in lingua tedesca Quirini) e dal dirigente dell’Istituto comprensivo in lingua italiana Laives 1, Endrighi). Questa la nota: «La scuola elementare in lingua italiana di San Giacomo per soddisfare le richieste dei rappresentanti dei genitori e per garantire agli alunni più sicurezza, ha disposto una nuova modalità di ingresso. Per una maggiore tutela dei loro bambini, in una riunione, i genitori hanno sollecitato la presenza del custode davanti al cancello che ha il compito di aprire il cancello ed appurare che i bambini si dirigano verso il punto di raccolta dove vengono accolti dai propri insegnanti. Questa scelta offre una maggiore tranquillità ai genitori che non oltrepassano i cancelli e permettono ai loro bambini di entrare a scuola e mettersi in fila in autonomia. Le direzioni e gli insegnanti si sono sempre mostrati disponibili per qualsiasi chiarimento, purtroppo alcuni genitori non si rivolgono alle scuole ma preferiscono apparire sui giornali creando problemi inesistenti. Inoltre si possono chiedere informazioni al rappresentante di plesso, ai rappresentanti di classe e/o ai fiduciari per avere delucidazioni e precisazioni. Le due direzioni precisano che non si tratta di nessuna divisione etnica, esistono due cancelli per l’ingresso al cortile usati da sempre dalle scuole in lingua italiana ed in lingua tedesca in base alla vicinanza al punto di raccolta. La scuola in lingua italiana e in lingua tedesca concordano da sempre scelte organizzative, educative e modalità di utilizzo di spazi comuni e per una serenità collettiva, una chiarezza di tutti, sarebbe auspicabile non far nascere questioni e problemi dove non esistono. Le scuole elementari di San Giacomo mostrano dispiacere per l’intervento poco pertinente dell’ex assessore Delli Zotti e ringraziano l’amministrazione comunale che si è sempre mostrata interessata e attenta alle questioni scolastiche attivandosi per trovare soluzioni efficaci».


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giovedì, 01 maggio 2008




A scuola ingressi separati per lingua
Italiani da una parte, tedeschi dall’altra. Il Comune smorza i toni
Alto Adige, 01 MAGGIO 2008
BRUNO CANALI



 LAIVES. Due cancelli a pochi metri uno dall’altro, che introducono a un unico cortile scolastico. All’ingresso però c’è la «selezione» dei bambini a seconda che frequentino la scuola elementare tedesca oppure quella italiana. Succede da qualche tempo a San Giacomo: c’è chi pensa si tratti di una divisione etnica, di quelle che non si vedevano da tempo, ma il Comune dà una spiegazione diversa.
  Perplessità hanno manifestato alcuni genitori quando si sono trovati di fronte a questa novità. «Io porto tutte le mattine mio figlio all’elementare italiana di San Giacomo - spiega l’ex assessore comunale alla cultura Marco Delli Zotti - e l’altro giorno, arrivato davanti al cancello che si trova sul lato della caserma dei pompieri, ho assistito alla “selezione” dei bambini secondo la scuola che frequentano. Il custode era fermo davanti ad uno dei cancelli e bambino per bambino verificava a quale scuola erano diretti, se all’elementare italiana o alla tedesca. In base alla risposta li faceva entrare da un cancello oppure li indirizzava all’altro, che è a pochi metri di distanza e immette nello stesso cortile. Lungi da me qualunque intenzione di farne una polemica entica, ma fino a ieri mattina non c’era nemmeno un cartello all’ingresso per spiegare questa modifica delle abitudini e alle mie richieste di chiarimento ho ricevuto risposte vaghe e poco convincenti».

 In Comune nessuno sapeva di questa novità e, del resto, non è una cosa che debba tassativamente passare per l’amministrazione comunale. Una volta messa a conoscenza dello stato di fatto, l’assessora Liliana Di Fede ha verificato presso gli organismi scolastici cosa era successo e la spiegazione non ha alcun risvolto etnico: si tratta di una misura concordata tra le scuole per rendere più razionale l’ingresso dei bambini ai rispettivi istituti e anche per fare in maniera che i genitori che li accompagnano rispettino l’indicazione di non superare i cancelli del cortile scolastico.




«Soluzione tecnica per aiutare i docenti»
L’assessore Di Fede: nessuno scontro etnico, presto sezione bilingue

 LAIVES. La decisione di dividere le entrate degli scolaretti a seconda degli istituti scolastici frequentati è stata presa dalla direzione didattica italiana come ha potuto verificare l’assessora alla scuola Liliana Di Fede. «La volontà alla base della scelta è quella di fare in modo che i bambini alla mattina entrino dai cancelli mentre i loro genitori non li oltrepassino - spiega Liliana Di Fede - perché dopo vengono persi in consegna dai rispettivi insegnanti. Mi hanno garantito che è esclusivamente questo il motivo per il quale si è deciso di fare una “selezione” dei flussi ai due cancelli d’ingresso e niente altro. Del resto proprio alla scuola elementare di San Giacomo stiamo lavorando alla predisposizione di una sezione bilingue e proprio nella prossima estate dovrebbe prendere il via anche un bel progetto di Baby club. Stiamo anche lavorando ad una iniziativa analoga per la materna e quindi posso garantire che il clima di collaborazione, anche tra i gruppi etnici è eccellente. Io stessa - conclude l’assessore - in stretto contatto con quella realtà scolastica, proprio perché stiamo mettendo a punto questi importanti progetti didattici. Se ci fossero stati problemi lo avrei immediatamente rilevato». Questioni organizzative quindi sarebbero alla base della scelta di dividere gli ingressi al cortile scolastico delle elementari nella frazione di San Giacomo. (b.c.)

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venerdì, 25 aprile 2008




Transiti superflui a San Giacomo

Ancora una volta i transiti superflui all’interno dell’abitato di S. Giacomo sono tornati ad occupare le prime pagine dei giornali, sintomo evidente che troppo poco è stato fatto per risolvere il problema.
A segnalarlo questa volta sono i vigili urbani i quali sottolineano anche alcune delle cause più evidenti: il mancato aggiornamento delle mappe dei navigatori satellitari, la mancanza di un divieto di svolta verso nord in zona Vurza, una galleria con continui problemi, spesso chiusa per manutenzione e che non invoglia certo a percorrerla.
Vi è poi da segnalare la mancata attuazione di tutta una serie di provvedimenti dissuasivi che oltre ad essere stati suggeriti da associazioni, partiti o semplici cittadini, erano già presenti nei programmi delle forze politiche più sensibili a questo tipo di problematica e nel programma di giunta.
Sarebbe dunque possibile darvi subito corso a meno che non vi siano interessi che spingano in direzione opposta a scapito della salute e della tranquillità dell’intera comunità.
Non si comprende altrimenti perché, come ci è stato segnalato, i semafori all’interno della frazione, che fino a un certo periodo funzionavano ad intermittenza (verde per 90 secondi, rosso per 30 secondi), ora funzionino troppo spesso solo su chiamata pedonale con il risultato di non frapporre ostacoli allo scorrimento del traffico veicolare.

Rifondazione Comunista - Laives

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sabato, 22 marzo 2008




Il gruppo «Arcobaleno» al lavoro per gli anziani
Anche diverse conferenze tenute a San Giacomo
Alto Adige, 21 MARZO 2008

 LAIVES. Il Gruppo Anziani «Arcobaleno» in seno alla parrocchia di San Giacomo ha concluso con grande soddisfazione e un’elevata partecipazione la serie di incontri con la professoressa Marta De Chiusole relatrice dell’Upad che ha tenuto una conferenza sul tema «L’autobiografia come cura di se stessi». Il tema degli incontri ha puntato a sviluppare la consapevolezza del proprio vissuto ricordando le memorie del tempo passato di ogni persona che, condivise, diventano memorie collettive. A margine dell’incontro il Gruppo Anziani ha ringraziato con un simpatico pensiero la signora Elena Cattoni, le sue volontarie ed il Gruppo del Filò per la splendida giornata offerta in occasione del pranzo di carnevale che ha registrato un’elevata partecipazione oltre che la soddisfazione dei presenti.
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sabato, 01 marzo 2008




Scuola di San Giacomo: una mensa e cinque nuove aule
PROGETTO DELL’ARCHITETTO REBECCHI
  Alto Adige, 01 MARZO 2008

 LAIVES. L’architetto Stefano Rebecchi, capo dell’ufficio lavori pubblici del Comune, ha predisposto un progetto per realizzare una mensa e 5 nuove aule in zona scolastica a San Giacomo. Per adesso tutto è a livello di abbozzo, ma nei programmi dell’amministrazione comunale vi è comunque la volontà di costruire una mensa anche a San Giacomo. Il progetto dell’architetto Rebecchi ha previsto un edificio dalle linee moderne, con un piano terra dove troverà posto la mensa scolastica e quindi un primo piano con 5 aule e i vani accessori. «Il costo di questa ipotesi progettuale si aggira attorno ai 2 milioni e 150 mila euro - dice lo stesso Rebecchi - ed eventualmente si potrebbero aggiungere altre 5 aule rimanendo sempre all’interno del perimetro scolastico, in questo caso utilizzando uno spazio sullo stesso versante della caserma dei vigili del fuoco attaccando un blocco all’edificio esistente».
 Per la mensa, già è stabilito che verrà costruita dove c’è la vecchia palestra scolastica che dovrà essere abbattuta. Dopo l’entrata in funzione della palestra nuova infatti, quella di un tempo è utilizzata come deposito. Si era pensato di intervenire già adesso per adattarla temporaneamente a sala mensa, ma intanto gli scolari sono ospitati in un locale dei vigili del fuoco. In futuro, come detto, con la previsione che la popolazione scolastica aumenti, bisognerà trovare la soluzione definitiva, che sarà proprio la costruzione di una nuova mensa nello spazio che si libererà, in zona scolastica, accanto a via Maso Hilber, grazie all’abbattimento della vecchia palestra. Un’ultima considerazione economica: la progettazione dell’architetto comunale consentirà anche di risparmiare parecchi soldi rispetto alla prassi che vede quasi sempre questi incarichi affidati a tecnici esterni al municipio. (b.c.)
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sabato, 26 gennaio 2008






San Giacomo - Centro Giovani: lavori al via entro l’anno
L’intervento potrebbe iniziare già alla fine dell’estate. Per i finanziamenti necessari contribuirà anche il Ministero
  Alto Adige, 26 GENNAIO 2008

 LAIVES. I residenti a San Giacomo hanno accolto con grande interesse la notizia riguardante la costruzione di un nuovo Centro Giovani in parrocchia. Alcuni di loro si sono rivolti al parroco don Luca e ai suoi collaboratori per ottenere ulteriori informazioni. Da oltre tre anni i collaboratori parrocchiali si sono attivati per rinnovare e ampliare le strutture parrocchiali, ormai del tutto inadatte alle esigenze di una comunità già numerosa (oltre seimila abitanti) e in continua espansione demografica.
 Hanno incaricato l’architetto Marco Dellai di elaborare un progetto di ampliamento e ammodernamento dell’attuale canonica-oratorio, avendo cura di valorizzare gli elementi più caratteristici (ad esempio il teatro). Ne è scaturito un progetto che, disegnato armonicamente sulle linee guida dell’edificio esistente, offrirà strutture ampie, funzionali ed accoglienti nelle quali potranno finalmente trovare posto - fra l’altro - le numerose attività culturali e sociali, che ora la parrocchia è impossibilitata ad offrire.

 Nei giorni scorsi la parrocchia ha ospitato un importante incontro con i rappresentanti delle principali istituzioni pubbliche, che sostengono la realizzazione del progetto. Erano presenti, per la Provincia, l’assessore alla cultura Luigi Cigolla, la direttrice dell’Ufficio Servizio Giovani Katia Tenti e l’omologo di parte tedesca Klaus Notdurfter; il sindaco e il Comune di Bolzano erano rappresentati da Antonella Arseni e dalla referente per le politiche giovanili Monika Rottensteiner; l’assessore Christian Tommasini ha partecipato in rappresentanza del sindaco e in veste di referente per le politiche giovanili del Comune di Laives. Per la parrocchia c’erano i rappresentanti di tutti gli organismi di collaborazione parrocchiale e alcuni membri della associazione giovanile “La Saletta”.
 L’incontro è valso a coordinare i contributi richiesti ai singoli enti per finanziare quelle strutture e infrastrutture dell’intero progetto, che saranno destinate prevalentemente alle attività giovanili: oltre ai Comuni contribuiranno alla loro realizzazione soprattutto gli uffici provinciali Servizio Giovani italiano e tedesco, avvalendosi anche dei fondi messi a disposizione per questo tipo di realizzazioni dal Ministero per le Politiche Giovanili e per le Attività Sportive (Pogas). La parrocchia dal canto suo si impegnerà a gestire le nuove strutture in armonia e in collaborazione con i centri giovanili di Laives e Bolzano e con le direttive dell’Ufficio Giovani.
 Ma quando cominceranno i lavori? Il parroco e i suoi collaboratori sono fiduciosi di poterli cominciare a fine estate o all’inizio dell’autunno di quest’anno. C’è l’impegno - ribadito a più riprese - ad impegnarsi a fondo nella realizzazione di un progetto che consentirà alla parrocchia di tenere fede anche in futuro a quella che da sempre è la sua tradizione e vocazione: proporsi a tutti come luogo e strumento di socializzazione, confronto generazionale, crescita umana e spirituale.
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sabato, 19 gennaio 2008




Un centro giovanile a San Giacomo
Il benestare della giunta comunale con un finanziamento di 260 mila euro da spalmare in tre anni

 LAIVES. Anche la parrocchia di San Giacomo avrà il proprio centro giovanile e, più estesamente, potrà procedere anche con i necessari lavori di ristrutturazione del complesso che a fianco della chiesa ospita la canonica ed altri servizi. È da qualche anno che i gruppi che orbitano nell’ambito della parrocchia discutono sulla possibilità di ristrutturare l’oratorio e la canonica dove c’è anche una saletta utilizzata spesso. La svolta concreta è arrivata con il benestare del Comune per un finanziamento del progetto di ristrutturazione e costruzione del centro giovanile.
 «Abbiamo confermato un finanziamento complessivo di 260 mila euro - dice l’assessore comunale alle politiche giovanili e alla cultura, Christian Tommnasini - da spalmare lungo l’arco di 3 anni. Anche Bolzano dovrà fare la sua parte in questo senso, proprio perché l’abitato di San Giacomo è a cavallo tra le due realtà comunali e, come succede per la scuola, anche la parrocchia si rivolge ad entrambe. Quello che noi auspichiamo è che alla fine, completato il lavoro, anche questo centro giovanile possa entrare in rete con gli altri del genere e che la gestione del progetto possa vedere la collaborazione anche con il Comune di Bolzano e con la stessa Provincia», dice Tommasini.

 Con questo progetto, in qualche modo si completerà anche la grande area al centro della frazione di San Giacomo, dove a sua volta il Comune di Laives negli anni scorsi ha realizzato un ampio parco pubblico (il verde Nicolussi) e una piccola zona sportiva alle spalle della chiesa parrocchiale. A completamento delle dotazioni per la comunità del paese non va dimenticata la zona scolastica, dove è stata già costruita la nuova palestra e in questa fase si sta anche completando una grande sala polifunzionale che dovrebbe essere pronta entro la fine dell’anno. Anche quest’ultima ha visto collaborare finanziariamente ed in modo funzionale il Comune di Laives e quello di Bolzano.
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mercoledì, 12 dicembre 2007




I commercianti di San Giacomo e la viabilità nella frazione


Abbiamo appreso dalla stampa che il comune per tranquillizzare i commercianti di S. Giacomo, annuncia che non si farà quel senso unico che, allo stato dei fatti, appare l’unica soluzione possibile per diminuire drasticamente il traffico nell’abitato. La rassicurazione giunge all’indomani di un’assemblea, immaginiamo molto partecipata e probabilmente richiesta dagli stessi operatori del settore. La sollecitudine dimostrata dall’assessore nell’accogliere la richiesta non può che farci piacere, ma avremmo gradito che la stessa solerzia fosse stata dimostrata nei confronti anche degli altri abitanti della frazione.
Le ragioni addotte dai commercianti saranno state sicuramente meritevoli di considerazione e di ascolto, e la scomparsa dei negozi di vicinato non è certo cosa che non possa preoccupare, per evidenti ragioni, la comunità, ma si pensa forse che il resto della popolazione non abbia considerazioni, idee, soluzioni da proporre? E soprattutto, interessano all’amministrazione o sono considerate non meritevoli di attenzione? E come la mettiamo con il progetto di riqualificazione dell’abitato? Non era forse questa la risposta anche alle preoccupazioni dei commercianti oppure era solo una promessa elettorale che ormai ha perso la sua valenza?
Noi crediamo che sarebbe stato molto utile ed apprezzabile, prima di prendere una decisione che viene annunciata come definitiva, mettere a confronto le ragioni degli operatori del commercio con quelle del resto della popolazione al fine di trovare una soluzione condivisa ed efficace che rispondesse alle esigenze degli uni e degli altri.
Da parte del comune avremmo poi gradito la stessa sollecitudine nell’affrontare il problema del carovita. Ci era stata promessa un’iniziativa importante per l’inizio del mese di settembre che avrebbe dovuto mettere intorno ad un tavolo le categorie economiche, le associazioni dei consumatori, i sindacati e tutti coloro che fossero stati in grado di dare un contributo alla risoluzione anche parziale del problema. Sinora nulla è stato intrapreso, ma è certo che le ragioni dei commercianti sarebbero accolte con maggiore attenzione e benevolenza se oltre ai propri legittimi interessi assumessero come proprio un problema che, oltre ad essere all’attenzione di tutti, ha riflessi importanti proprio nella salvaguardia delle proprie attività.

Rifondazione Comunista - Laives
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domenica, 09 dicembre 2007




«Statale: velocità eccessive»
San Giacomo: le preoccupazioni dei commercianti espresse all’assessore Ceschini
Alto Adige, 09 DICEMBRE 2007

 LAIVES. Anche se transitano ancora veicoli che in realtà dovrebbero imboccare la variante in galleria, non si può certo sostenere che lungo la vecchia statale 12 che attraversa San Giacomo, vi sia ancora traffico. La maggior parte dei veicoli è infatti rappresentata da quelli di residenti, tenuto conto che negli ultimi anni si è costruito più che altrove nella frazione. Il problema semmai è quello della velocità e lo hanno sottolineato i commercianti durante la riunione con l’assessore Bruno Ceschini avvenuta qualche sera fa per contestare l’idea di un senso unico sulla statale. Questo senso unico (da sud verso nord) è considerato inutile e dannoso dai commercianti, anche perché, effettivamente, il traffico è molto diminuito dentro l’abitato da quando è stata aperta la variante. Meno traffico però significa anche più velocità, soprattutto lungo il lungo rettilineo che da Vurza porta alla periferia sud di San Giacomo. A metà del rettilineo, proprio per scoraggiare la velocità, è stato installato un impianto semaforico che scatta sul rosso quando sopraggiunge un mezzo ad oltre 50 chilometri orari, un sistema abbastanza efficace, ma che dovrebbe andare di pari passo con i controlli serrati da parte dei vigili urbani. Infatti, qualcuno dei commercianti ha spiegato di avere assistito a comportamenti preoccupanti degli automobilisti in transito, addirittura c’è chi passa tranquillamente con il rosso lungo la retta di Vurza, oppure si sposta sulla corsia opposta per evitare i sensori sotto l’asfalto. Servono più controlli. (b.c.)
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venerdì, 07 dicembre 2007

Vertice tra Comune e Lampis per valorizzare le nuove strutture

 Il sindaco: «Costruire è semplice, ora bisogna riempirle di contenuti». Si punta a rilanciare il premio di pittura. Sale teatrali, c’è il nodo della gestione
   VENERDÌ, 07 DICEMBRE 2007  

 LAIVES. La gestione del settore culturale e di quello giovanile. Questo il tema al centro di un confronto tenutosi nei giorni scorsi tra il sindaco di Laives, Giovanni Polonioli, l’assessore Christian Tommasini e il direttore della ripartizione cultura italiana della Provincia, Antonio Lampis. Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto per quanto riguarda il panorama comunale, con particolare attenzione alla gestione delle strutture e delle risorse attualmente a disposizione sul territorio. «Bisogna stabilire un programma di gestione delle nostre strutture», afferma il sindaco.
 Le strutture da destinare ad eventi culturali e ai giovani a Laives certo non mancano, quello che manca è un programma di gestione. Questo, in sintesi, ciò di cui si è discusso nell’incontro.
 «Abbiamo 4 sale teatrali - afferma il sindaco - e adesso bisogna stabilire un programma complessivo che riguardi la gestione. Costruire queste strutture è relativamente facile, meno semplice appare invece la loro gestione. Lo stesso vale per il nuovo centro giovanile che sta per essere completato in zona Galizia e che necessita di un programma di gestione consono. Infine - conclude Polonioli - abbiamo parlato del prestigioso premio di pittura “Città di Laives”. Lampis ci ha fornito delle indicazioni per far crescere ulteriormente la manifestazione e darle la collocazione che si merita».
 Dopo gli ultimi interventi (ristrutturazione del teatro Aula magna e imminente completamento della sala a San Giacomo), quindi, sono molte le strutture a disposizione sia del gruppo italiano che di quello tedesco, che dovranno essere gestite con un ’ottica più manageriale. Questo, ad esempio, è ciò che si è iniziato a fare con la convenzione stipulata col centro Don Bosco, dove l’auditorium da anni ospita un ciclo cinematografico. Ora si punta ad estendere la programmazione anche oltre il periodo invernale. Sempre al Don Bosco è in corso un ciclo di teatro per ragazzi. Il teatro Aula magna, poi, ospita la rassegna nazionale dialettale e Pineta è dotata di una sala teatrale, dove lavora anche la “Prometeo” di Bolzano. (b.c.)
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venerdì, 07 dicembre 2007


Il Comune rassicura i commercianti. «Ma teniamo alta la guardia»
NEGOZIANTI IN ASSEMBLEA
  VENERDÌ, 07 DICEMBRE 2007   BRUNO CANALI


 LAIVES. A San Giacomo non si farà il senso unico da sud a nord sulla statale: lo ha confermato l’assessore Bruno Ceschini nel corso dell’assemblea dei commercianti all’hotel Posta. Parole che hanno rassicurato gli addetti ai lavori, visto che le voci sull’istituzione del senso unico - che ridurrebbe il traffico, ma anche i possibili clienti - erano molto insistenti: tanto che i negozianti, guidati dalla fiduciaria Elda Paolazzi, hanno garantito che non abbasseranno comunque la guardia e seguiranno passo passo la questione.
 Lo stesso assessore Ceschini ha spiegato che di traffico dentro San Giacomo si è parlato e si parla in giunta, perché tempo addietro sono arrivate alcune mozioni dell’opposizione, ultima in ordine di tempo quella del gruppo Progetto Alto Adige, che chiede interventi. L’ex assessore Marco Delli Zotti, rappresentante di Progetto Alto Adige, era presente alla riunione e, preso atto delle proteste rispetto alla mozione, ha garantito che sarà ritirata e quindi non più discussa in consiglio comunale. «Però - ha aggiunto Delli Zotti - l’avevamo proposta per evitare misure ancora più drastiche, come ad esempio il senso unico dentro San Giacomo, dato che sappiamo esistere, all’interno della maggioranza, opinioni del genere. Ad ogni modo la nostra mozione viene ritirata e non se ne parla più».
 Il problema comunque non è risolto e con l’occasione dell’incontro i commercianti di San Giacomo hanno esposto le loro opinioni - non solo legate al traffico - all’assessore Bruno Ceschini. «Pensare a una chiusura della statale o a un senso unico è assurdo - ha detto Roberto Decò, con macelleria in centro a San Giacomo - sia perché dopo l’entrata in funzione della variante il traffico è drasticamente calato, sia perché già adesso di gente ne gira poca. La variante ha portato sicuramente dei benefici all’abitato e per i nostri clienti, che adesso possono venire con più tranquillità perché trovano parcheggi e nessuna coda in strada. C’è anche chi, da Pineta, piuttosto che fare la coda per andare nei negozi di Laives viene qui a San Giacomo».
 «Abbiamo fiducia nell’assessore Ceschini che ci ha dato delle garanzie - afferma Michela Tezzele, del negozio di abbigliamento Twenty 2 - ma la questione oltre che commerciale è anche politica e il Comune in questo senso dovrebbe darci una mano a rilanciare il settore qui, anche con la riqualificazione urbana ad esempio e con migliori servizi. Anch’io sono contraria assolutamente ad un senso unico lungo la statale»
 «Sarebbe interessante chiedere agli abitanti di Laives per quale motivo anche con la galleria della variante praticabile preferiscono spesso passare per San Giacomo - sostiene Ezio Paolazzi, di Elfer - e tutti noi siamo d’accordo sull’opportunità di riqualificare l’abitato, a patto però che non lo si isoli definitivamente dal resto con misure assurde di limitazione». Queste le posizioni della categoria: è un dato di fatto che, dopo l’arrivo della variante in galleria, 5 negozi a San Giacomo hanno chiuso.
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giovedì, 06 dicembre 2007


Artigianato Presentata ufficialmente la nascita della megastruttura da 50mila metri cubi

Vurza, patto tra Cna e Apa

Corriere dell'Alto Adige  2007-12-06

Simoni: consorzio, un passo decisivo per decine di aziende

Imponente Il progetto del Consorzio K11, che nascerà nella zona produttiva Vurza
Arriva all'epilogo l'iter di espansione provinciale iniziato nel 2004 con l'assegnazione delle aree alle imprese
BOLZANO — Patto di ferro tra Cna e Apa per l'insediamento del Consorzio K11, l'ambizioso progetto edilizio che sorgerà nella zona produttiva di interesse provinciale Vurza di Laives.
Il progetto prevede la creazione di 28 aziende artigiane del Cna all'interno di un edificio di 50.726 metri cubi di volumetria, progettato dall'architetto Roberto Palazzi. La costruzione dell'insediamento è stata ufficialmente approvata lo scorso 27 novembre dalla Commissione edilizia di Laives, con l'obiettivo di concentrare all'interno di un'unica area produttiva, le attività delle singole aziende artigiane e permettendo allo stesso tempo, di ridurre l'attività delle varie aziende in poco spazio. Un obiettivo ambizioso, divenuto finalmente realtà grazie alla fattiva collaborazione tra l'Apa e il Cna, assieme all'intervento della Provincia e del comune di Laives. Il lungo iter è cominciato ufficialmente nel 2004, con l'assegnazione dei lotti alle singole aziende interessate.
«Si tratta di un momento importante è tanto atteso — ha commentato un raggiante presidente del Cna Arrigo Simoni — che può finalmente partire. Per il Cna è un motivo d'orgoglio non indifferente, trattandosi dell'undicesimo insediamento in provincia della nostra confederazione. Il nome K11 vuole evidenziare questo aspetto importante e che permetterà a 23 nostre aziende, di insediarsi in una zona produttiva di grande importanza come quella di Laives».
Il Consorzio K11 fungerà da complesso polifunzionale e consentirà alle aziende di lavorare autonomamente all'interno di unità produttive rigorosamente differenziate per dimensione, all'interno di un'ampia corte interna.
L'insediamento si articola su quattro piani fuori terra ma la novità più importante riguarda il concetto ambientale. Il progetto è ad alta efficienza energetica, applicando anche nell'ambito produttivo, i concetti più importanti del Casa Clima (limitati però per lo più alle otto residenze).
«Guardiamo al futuro ma anche al presente — ha affermato il progettista bolzanino Roberto Palazzi — ricercando con Casa Clima, un utilizzo dinamico delle risorse energetiche disponibili, al fine di ottenere contestualmente, un maggior comfort ambientale, unito ad una maggiore efficacia nel minimizzare i costi di gestione ». Poi, quattro concetti basilari come il sistema del verde, il sistema di raccolta delle acque piovane, l'applicazione del concetto «Casa Clima» classe B e le tecnologie impiantistiche più avanzate. Questo tipo di concetto porterà, secondo le stime frutto di recenti studi statistici, ad un risparmio delle spese energetiche di quasi il 50%. I lavori del consorzio all'interno dell'area Vurza dovrebbero iniziare in gennaio, tempi di consegna tra circa 20 mesi. «I costi? Considerando le tecnologie impiantistiche avanzate, la costruzione costerà meno della metà, rispetto ad altri insediamenti analoghi», conclude Palazzi.
Thomas Laconi


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mercoledì, 05 dicembre 2007


Stasera al Posta l’assessore incontra i commercianti di San Giacomo

Ceschini: serve una verifica sui transiti inutili
Alto Adige, 05 DICEMBRE 2007

 LAIVES. A San Giacomo, lungo la vecchia statale 12, non si istituirà il senso unico, così come temono invece i commercianti. Lo garantisce l’assessore al commercio Bruno Ceschini, che questa sera alle 20, presso l’albergo Posta, sarà ospite degli operatori commerciali per parlare di questa ipotesi. «Non c’è alcunché di vero nelle voci che circolano a San Giacomo relativamente al senso unico - afferma Ceschini - e l’allarme è nato dopo che i consiglieri comunali del gruppo Progetto Alto Adige, hanno presentato una mozione nella quale chiedono in sostanza di prendere provvedimenti per scoraggiare i transiti inutili dentro l’abitato. Raccomando invece ai commercianti di stare tranquilli che non c’è nulla di deciso e del resto, anche fosse, prima di adottare provvedimenti così drastici vanno fatte tutte le opportune valutazioni. In altre parole, bisogna prima di tutto avere in mano i dati esatti del traffico che ancora passa dentro San Giacomo nonostante sia in funzione da più di un anno la variante in galleria e quindi, capire esattamente quanti di questi mezzi effettivamente non sono di San Giacomo ma semplicemente lo attraversano da un capo all’altro senza avere alcun motivo per farlo. Queste verifiche vanno fatte e solo dopo semmai si potrà parlare di ciò che sarebbe meglio fare per risolvere i problemi legati al traffico di transito». Queste considerazioni l’assessore Ceschini farà questa sera durante la riunione con i commercianti della frazione, ma rimane anche il fatto che non tutti hanno digerito l’apertura della variante, con conseguente messa in secondo piano della vecchia statale 12 che passa all’interno di San Giacomo. Nessuno dubbio che la qualità di vita sia quantomeno migliorata, però chi aveva basato la sua attività commerciale sui transiti, dalla variante in galleria è stato penalizzato. Quanto ai transiti inutili, effettivamente se ne contano parecchi ancora adesso dentro San Giacomo: mezzi leggeri e pesanti che entrano da nord come da sud e passano oltre senza effettuare alcuna fermata dentro l’abitato. (b.c.)
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domenica, 02 dicembre 2007

Senso unico a San Giacomo? Assemblea

  Alto Adige, 02 DICEMBRE 2007

 LAIVES. I commercianti e anche la popolazione di San Giacomo sono preoccupati dalle voci sempre più insistenti secondo le quali si starebbe valutando nuovamente la possibilità di istituire il senso unico dentro l’abitato, verosimilmente da sud verso nord, come era stato per qualche giorno in passato, quando erano entrati in vigore i provvedimenti anti inquinamento. Per questo è stata immediatamente organizzata una assemblea dei commercianti, che si terrà mercoledì 5 dicembre alle 20 presso il ristorante Posta, alla periferia sud di San Giacomo. All’incontro i rappresentanti dei commercianti locali hanno anche invitato l’assessore comunale Bruno Ceschini, competente per il settore.
 La paura principale dei commercianti è quella di perdere ulteriore clientela con nuovi provvedimenti e, del resto, mai si sono rassegnati al fatto che dopo l’entrata in funzione della variante in galleria, effettivamente dentro San Giacomo passano meno mezzi e questo si riflette negativamente anche sui volumi di affari, specialmente per determinate categorie merceologiche che proprio sul passaggio basavano parte degli introiti quotidiani. Prima che possa nuovamente accadere, i commercianti intendono parlarne e avere chiarimenti dal Comune. L’assemblea sarà quindi partecipata e prevedibilmente animata. (b.c.)
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martedì, 27 novembre 2007

<Questa volta è la segnaletica da rifare!!, Non c'è pace per San Giacomo!>

LAIVES. Per consentire lavori di rifacimento della segnaletica, la galleria della variante tra Pineta e Maso della Pieve rimarrà chiusa al traffico dalle 21 di domani alle 6 di giovedì 29 novembre. La chiusura è necessaria per garantire la massima sicurezza a coloro che effettueranno i lavori. Per quanto riguarda il traffico, verrà deviato lungo la vecchia statale 12 attraverso l’abitato di San Giacomo, partendo dalla rotatoria a nord di Pineta, fino all’incrocio per la zona industriale di Bolzano, all’altezza di Maso della Pieve. Stresso tragitto per chi viaggerà da nord verso sud, pure deviato dentro l’abitato di San Giacomo fino alla periferia nord di Pineta. Il disagio durerà una sola notte.
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martedì, 27 novembre 2007




LAIVES. Sono più le spese che i soldi a disposizione e così, inevitabilmente, con la predisposizione in corso del bilancio di previsione 2008, bisognerà mettere mano alle forbici e tagliare. Oggi la giunta di Laives si riunirà proprio per affrontare questo tema. «Oltre a tutto il resto - afferma ad esempio il vicesindaco Georg Forti - ci sarebbero spese per circa 400 mila euro, soldi che proprio non abbiamo. Così non rimane altro che tagliare un po’ dappertutto le spese non strettamente necessarie ed è ciò che stiamo facendo in giunta con l’analisi dei primi capitoli del bilancio di previsione».
 A dire il vero, la «fame» sarebbe anche maggiore, perché, come aveva avuto modo di spiegare il sindaco Polonioli, dai vari uffici comunali sono arrivare richieste per almeno 14 milioni di euro: «Noi a fronte di questo abbiamo una disponibilità che, con i mutui provinciali già garantiti, a fatica supera i 6 milioni di euro. È evidente che le possibilità disponibili sono solo due: o tagliamo impietosamente le spese, oppure mettiamo mano alle imposte aumentandole; altro non ci rimane». La discussione sul bilancio è solo all’inizio, ma già si capisce che nel 2008 le spese di investimento saranno contenute. (b.c.)


<i soldi della pista ciclabile di San Giacomo sono già andati alla Toggeburg, ma saranno messi a disposizione nel 2008 ...... forse>
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domenica, 25 novembre 2007

La riqualificazione della periferia di San Giacomo

ALTO ADIGE, 25 novembre 2007
Statale, ritardi nei lavori «Si parte in primavera»

 LAIVES. Si accumula il ritardo per la riqualificazione urbana della statale 12 a San Giacomo e il consigliere Rosario Grasso (Rifondazione) ne ha chiesto conto all’assessore competente, Giorgio Zanvettor.
«La risposta dell’assessore - dice Grasso - è che il problema si è manifestato quando il progettista incaricato ha avuto a che fare con il Catasto. Zanvettor mi ha comunque assicurato che questi contrattempi si dovrebbero risolvere a breve e che in primavera l’intervento potrebbe iniziare. Io ho manifestato le mie perplessità in merito a queste giustificazioni ufficiali perché credo che il problema in realtà sia stato un altro.
Zanvettor ha anche aggiunto che il prossimo anno incomincerà il primo lotto di lavori, quelli che riguardano la riqualificazione alla periferia sud di San Giacomo fino all’incrocio tra la statale e via Anton Thaler, mentre per il secondo lotto, che dovrebbe raggiungere il confine con il territorio di Bolzano mediante la pista ciclabile in centro, intanto non se ne parla».

 Per quest’ultimo intervento però parte dei soldi necessari sono già a disposizione dell’amministrazione comunale da tempo. (b.c.)

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giovedì, 08 novembre 2007

Assedio a San Giacomo
I transiti inutili sottoposti a verifiche
  Alto Adige, 08 NOVEMBRE 2007

 LAIVES. I transiti di mezzi nell’abitato di San Giacomo rimane ancora un problema da risolvere, nonostante la galleria della variante. Succede infatti che ogni giorno, dentro San Giacomo transitino molti mezzi che in realtà non dovrebbero farlo perché sono solo di passaggio da una parte all’altra del territorio, in particolare da Laives verso Bolzano e viceversa. Su questo arriverà in consiglio prossimamente anche una interrogazione e una delle proposte che verranno avanzate sarà quella di procedere con la conta dei veicoli, per capire proprio quanti siano quelli che effettivamente vanno e vengono da San Giacomo, rispetto a quelli che invece transitano solamente. Per fare questo bisognerà quindi contare i transiti alla periferia sud e nord dell’abitato, così da riuscire a separare il flusso di mezzi che nasce a San Giacomo, da quello che invece entra a sud o a nord e quindi transita solamente, vanificando così lo stesso principio per il quale la variante in galleria è stata costruita assegnando la priorità proprio al lotto per by-passare San Giacomo, liberandola finalmente dalla morsa caotica del traffico, traffico che, a conti fatti è ancora eccessivo. (b.c.)
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martedì, 30 ottobre 2007


Intensificati i controlli sulla statale a sud di San Giacomo
Il semaforo spesso violato
Alto Adige, 30 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli lungo la vecchia statale 12 alla periferia sud di San Giacomo a causa delle frequenti violazioni del codice stradale all’altezza del «semaforo intelligente» a metà del rettifilo. Questa situazione è anche oggetto di una interrogazione in consiglio comunale da di Progetto Alto Adige. In effetti, capita di vedere praticare, da parte degli automobilisti, un nuovo sport, quello del «salto dei sensori sull’asfalto», con l’eventuale alternativa più classica del passaggio con luce rossa. Evidentemente, chi percorre spesso la statale 12 in quel tratto ha capito come funziona il semaforo, che scatta sul rosso appena si passa sopra i sensori posti nell’asfalto a velocità superiore ai 50 chilometri orari. Per evitare di dover fermarsi quindi, qualche automobilista si sposta sulla carreggiata opposta al senso di marcia, dove i sensori non ci sono e così si passa anche a grande velocità. In alternativa, come detto, qualcuno ignora il rosso e passa comunque, confidando nel fatto che comunque nessuno dice niente e l’impianto non ha telecamera. Adesso però le cose stanno cambiando sulla retta di San Giacomo e infatti, con maggiore frequenza si vedono i controlli.
 Farmacia. È di turno la Salvaneschi a Pineta, telefono 0471/952833. (b.c.)
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martedì, 23 ottobre 2007

«Consultazioni prima del nuovo Puc»
Il vice sindaco interviene dopo gli appelli del Comitato Attenzione Permanente di San Giacomo e del consigliere Grasso
Alto Adige 23 OTTOBRE 2007

 LAIVES. «Non servono sollecitazioni in merito alla necessità di coinvolgere la comunità ed i rappresentanti delle categorie sociali nella fase di predisposizione del nuovo Puc». Lo dice il vice sindaco Georg Forti dopo l’ennesima presa di posizione sul tema da parte di comitati e singoli consiglieri comunali di opposizione. «Stiano tranquilli quindi coloro che in questi giorni hanno accennato alla questione - continua Forti - perché non è da adesso che siamo orientati verso il coinvolgimento preventivo».
 «Ma prima di tutto - aggiunge il vice sindaco - va affidato un incarico per la revisione del Puc in scadenza, cosa che contiamo di fare nel giro di alcune settimane e quindi, a mano a mano, come amministrazione comunale promuoveremo anche i necessari incontri pubblici, che riguarderanno cittadinanza e categorie». Il vice sindaco, titolare dell’urbanistica comunale, spiega poi che comunque nel nuovo Puc non ci saranno grandi aree di espansione, perché è ancora disponibile ampia cubatura edificabile nel vecchio Puc che sta per scadere. La parola d’ordine sarà quindi qualità, con il recupero di tutto ciò che è recuperabile, insieme al miglioramento complessivo che coinvolgerà anche varie strade comunali insieme alle frazioni.
 «Anche se si avvia verso la scadenza, non è che dobbiamo tassativamente predisporre il nuovo Puc entro brevissimo - afferma Forti - È perciò nostro intendimento valutare a fondo tutti gli aspetti prima di proseguire. Un esempio è il grande progetto per la trasformazione dell’area ex Amonn in centro a San Giacomo, dove abbiamo imposto determinati criteri al progettista prima di dare via libera, posto che si tratterà di una cubatura notevole. In sostanza, terremo fede al programma che ci siamo imposti, tenendo conto dell’apporto di tutti a tempo debito».
 L’amministrazione comunale ha già dato esempio di voler applicare la “democrazia partecipata” in occasione dei grandi progetti che riguardano ampie fasce della popolazione: così è stato fatto ad esempio per l’ampliamento del parco pubblico di via Marconi oppure, a San Giacomo, con il progetto di riqualificazione urbana della vecchia statale 12 nel centro abitato.

LA SCHEDA

  Il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo è tornato a riproporre una stesura partecipata del piano urbanistico comunale. Il primo a rispondere è stato il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) secondo cui «queste sollecitazioni sono un serio invito al rispetto del programma di questa amministrazione... «Il Puc è uno degli strumenti piú importanti a disposizione del comune... Non è dunque concepibile affidarsi esclusivamente ai tecnici, ma occorre promuovere una partecipazione larga di tutti i cittadini».

lunedì, 22 ottobre 2007


Ex Amonn perplessità sulla cubatura.
Una proposta d'eccellenza.
I componenti della maggioranza intendono ripensare a “fondo” la scelta urbanistica che prevede 53 mila metri cubi di costruzione nella frazione di San Giacomo.
Come Centro Attenzione Permanente di San Giacomo cogliamo con favore questo ripensamento ed in modo particolare lo spostamento di buona parte della cubatura.
Le motivazioni sono semplici e vengono sostenute anche dalla stessa maggioranza: impatto enorme sulla frazione già densamente edificata nella zona adiacente, e dalla insufficienza delle infrastrutture da adibire alle nuove famiglie (asilo nido, scuola materna, scuole elementari, etc.).
Noi del Centro vorremmo aggiungere anche la troppa vicinanza ai rumori provocati dalla ferrovia e non ancora attenuati a sufficienza, il traffico automobilistico ancora fortemente presente, la grande mancanza di verde nella frazione, l'assenza di una piazza che permetterebbe di riorganizzare un nuovo spazio pubblico, spazio che ambisce a diventare luogo di qualità urbana ed architettonica, ma che nello stesso tempo va a stabilire un nuovo rapporto con il contesto urbano restituendo al luogo una rinnovata immagine ed una nuova vitalità culturale ed aggregativa.
Noi crediamo che il Comune di Laives abbia una grande opportunità nello spostare parte della cubatura in altro luogo: quella di unire quella parte di riqualificazione urbana prossima al Pub, peraltro già prevista (piccolo verde, ciclabile), con la possibile nuova piazza da definire nella ex zona Amonn.
La stessa struttura riprogettata con minore cubatura dall'architetto Amplatz può essere intesa come un'occasione per creare il primo luogo collettivo per eccellenza dove far riflettere i valori della collettività, farne un teatro per i suoi abitanti ed il loro modo di vivere.
Sosteniamo che la valorizzazione di un centro cittadino deve passare attraverso la riqualifica degli spazi, non solo a livello di interventi costruttivi, ma anche dal punto di vista dei contenuti.
I futuri nuovi spazi dovranno essere pensati come ad un Forum: luogo-spazio fisico del confronto e della comunicazione, ma anche come spazio sociale, opportunità di aggregazione e cooperazione.
Una comunità esiste se si conosce e si riconosce nella sua storia, nel suo presente, nei processi che hanno determinato il sistema di relazione prevalente sul territorio.
Forza dunque per un primo grande progetto di eccellenza a San Giacomo.

Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
Lorenzo Merlini
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domenica, 21 ottobre 2007
IN PALESTRA: Un sopralluogo contro il degrado
Alto Adige , 21 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Il sindaco Polonioli e l’assessore allo sport Bruno Ceschini, hanno compiuto l’ennesimo sopralluogo presso la palestra in zona scolastica a San Giacomo dove si stanno manifestando preoccupanti segni di degrado a causa delle infiltrazioni piovane, nonostante la struttura sia nuova. «Conosciamo bene il problema - spiega Ceschini - anche perché le associazioni di San Giacomo che frequentano la palestra ce le hanno segnalate. Il sindaco ha una rassegna fotografica dei vari punti critici. Insieme a lui abbiamo stabilito quindi di contattare nuovamente l’impresa che ha eseguito i lavori, per vedere di trovare una soluzione rapida, così da fermare il degrado in atto».
 Il problema delle infiltrazioni c’è quasi dall’inizio e, a quanto sembra, dipenderebbe dal fatto che per qualche motivo, la guaina isolante del tetto è danneggiata. (b.c.)
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domenica, 21 ottobre 2007
San Giacomo, prefabbricato a rischio
Situazioni anche pericolose si verificano nel verde pubblico Nicolussi. Intensificati i controlli dei carabinieri
Alto Adige, 21 OTTOBRE 2007


 LAIVES. A volte le soluzioni architettoniche possono favorire comportamenti poco civili e l’esempio di questo lo si può avere dalla casetta servizi (un prefabbricato in legno) installata in un angolo del verde pubblico Nicolussi, accanto alla chiesa parrocchiale di San Giacomo.
 Lì si è scelto a suo tempo di installare la casetta, lasciando alle sue spalle, verso il bosco, lo spazio dove mettere alcuni tavoli e delle panche. Quell’angolo così defilato ha sempre procurato più problemi che altro, soprattutto a causa dei vandalismi e poi anche perché, favoriti dall’isolamento, volendo ci si può lasciare andare ad azioni non proprio ortodosse. Questo lo sanno bene coloro che frequentano abitualmente il verde pubblico e che periodicamente segnalano la situazione in Comune. C’è anche un addetto che ha il compito di controllare il corretto funzionamento dell’area ma ovviamente non ha compiti di polizia. Li hanno invece i carabinieri i quali da qualche tempo hanno intensificato i controlli più che altro per prevenzione e per scoraggiare eventuali malintenzionati.
 Il problema, come detto, è che alla casetta del verde Nicolussi si è scelto di realizzare la piccola veranda sul lato nascosto, verso la montagna, invece che verso il parco. Questo sarebbe avvenuto all’inizio anche perché si prevedeva di costruire, alle spalle della casetta, una pista per giocare alle bocce, idea poi abbandonata a causa dei rischi di caduta massi. Così l’angolo dietro la casetta è rimasto di fatto abbandonato ed è spesso ricettacolo di rifiuti. A sua volta, la piccola veranda con tavolo e panche, rivolta verso il bosco, permette di appartarsi da occhi indiscreti, anche se il verde pubblico ad una certa ora della sera viene chiuso con il cancello, una barriera che ovviamente non impedisce lo scavalco.
 Quello del verde in centro a San Giacomo è lo stesso problema che ha la grande zona scolastica di Laives, caratterizzata da anfratti che di sera diventano anche ottimi nascondigli. Al di là della prevenzione affidata alle forze dell’ordine, la soluzione sarebbe probabilmente quella di installare delle telecamere per la videosorveglianza. La parola passa alla giunta.
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sabato, 20 ottobre 2007
SAN GIACOMO «Troppi guai nella palestra»
Alto Adige , 20 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Facendo riferimento a ciò che abbiamo scritto giovedì scorso su queste pagine in merito alla nuova palestra comunale di San Giacomo - dove si manifestano da tempo infiltrazioni d’acqua provenienti dalla copertura che dovrebbero essere bloccate in tempo per evitare altri guai - Felice Rech, un residente della frazione, ha scritto alcune sue considerazioni. «Immagino che la giunta comunale e il sindaco Polonioli provvedano a contestare i lavori fatti - si legge nella nota - e non venga comunque impegnato altro denaro pubblico per rimediare allo stato attuale. La palestra - scrive ancora il signor Rech - è stata costruita con i soldi dei contribuenti, quindi anche con i miei e io sono fermamente contrario (e come me anche molti concittadini) che il Comune spenda ulteriore denaro in un’opera che appare ancora da terminare». (b.c.)
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giovedì, 18 ottobre 2007
Ex Amonn, perplessità sulla cubatura
Riunione di maggioranza per parlare anche della trasformazione a San Giacomo
Alto Adige  18 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Di trasformazione urbanistica della zona Amonn, in centro a San Giacomo, si è parlato recentemente in maggioranza. La posizione emersa non si discosta molto da quella già espressa quando venne presentato il mega progetto di trasformazione edilizia a cura dell’architetto Amplatz. Già allora ci furono perplessità per la dimensione prospettata (53 mila metri cubi di costruzioni) perché andrà ad incidere in pieno centro a San Giacomo, proprio accanto ad un’altra zona (Garden Village) fittamente edificata.
 «Dall’incontro dell’altra sera fra i componenti della maggioranza - spiega il vice sindaco Georg Forti - è emersa la decisione di ripensare a fondo questa scelta urbanistica. La gente di San Giacomo già manifesta grossa preoccupazione per i riflessi che una zona residenziale così grande potrebbe avere sull’intero abitato e poi vanno considerate meglio anche le infrastrutture che dovranno per forza servirla. Però va anche tenuto presente che sono scelte urbanistiche inserite nel Puc e quindi dobbiamo verificare se sia possibile, con il nuovo Piano urbanistico, spostare una parte almeno di quella enorme cubatura, così da non pesare troppo sul centro di San Giacomo. È certo che ne riparleremo, anche con il progettista, nell’intento di arrivare ad una scelta condivisibile». (b.c.)
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mercoledì, 10 ottobre 2007
Due i medici nello studio associato
APERTO A SAN GIACOMO
  Alto Adige 10 OTTOBRE 2007

 LAIVES. A partire da questo mese di ottobre il dottor Norberto Carli - fino allo scorso settembre unico medico di medicina generale con ambulatorio principale nella frazione di San Giacomo - ed il dottor Emanuele Pozzo, medico di medicina generale neo convenzionato per il distretto Laives - Bronzolo- Vadena, hanno aperto uno studio associato che ha la propria sede in via San Giacomo 16F (Garden Village). Tale modalità di esercizio della medicina generale prevede, tra le altre cose, l’apertura mattutina e pomeridiana dell’ambulatorio, la condivisione dell’archivio informatico delle cartelle e la possibilità per i pazienti di rivolgersi, per le urgenze, al medico presente in studio quando si determina la necessità. Per la presentazione di questo nuovo servizio i due medici hanno organizzato un party, sabato 13 ottobre alle ore 10.30 presso i locali dello studio dove daranno tutte le informazioni.
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sabato, 06 ottobre 2007

 Decibel fuorilegge. Controlli fatti ma, per ora, senza risposte

 «Troppi rumori, vogliamo i dati»
  Ennesimo sollecito dal Centro Attenzione Permanente anche nei confronti del Comune
Alto Adige 06 OTTOBRE 2007


 LAIVES. Rumori a causa dell’Autobrennero, del passaggio dei treni, del transito dei mezzi pesanti sulla statale: il consiglio della Comunità comprensoriale è convocato per il 10 ottobre per prendere posizione in merito all’inquinamento acustico causato dai treni. Vadena e Cortina all’Adige sono i Comuni più colpiti dall’inquinamento acustico che interessa comunque gran parte della Bassa.
 L’installazione degli impianti per l’isolamento acustico lungo la linea ferroviaria del Brennero - prevista da tempo - non è ancora iniziata. Intanto i disagi aumentano. La situazione è destinata addirittura a peggiorare con l’annunciato aumento dei treni in transito, in particolare di quelli merci che - antiquati - causano i rumori maggiori. Sia di giorno che di notte. Intanto una nota del Centro Attenzione Permanente di San Giacomo fa riferimento a quanto emerso, di recente, a Bressanone dove, secondo i consiglieri della lista Ecosociale, «L’inquinamento acustico va combattuto con più decisione, intervenendo drasticamente per diminuire i rumori provocati dal transito dei mezzi pesanti in autostrada e dal passaggio notturno dei treni». Secondo il Centro «Gli abitanti della Bassa Atesina ed in particolare quelli di San Giacomo attendono da tempo identica conferenza dove dovrebbero venire illustrate le rivelazioni eseguite dalla Provincia a conferma o smentita che i livelli di rumore provocati dai treni superano il limite massimo consentito». Il Centro ricorda che «In colloqui precedenti con i responsabili dell’Ufficio Provinciale Rumori ci era stato comunicato che certamente gli appartamenti in prossimità della ferrovia, che si trovano oltre il secondo piano, sono sottoposti a livelli superiori a quelli previsti dalla legge; ci è stato detto anche che i tecnici provinciali avrebbero eseguito tali misure di rilevazione durante il periodo estivo. Le case maggiormente colpite dall’eccessivo rumore ferroviario sono quelle fra Maso della Pieve e gli asili di San Giacomo».
Fatte queste considerazioni il Centro se la prende anche con la giunta comunale di Laives: «Rimane in silenzio nonostante sia al corrente del problema da tanto tempo e nonostante sia venuta a conoscenza che in futuro vi sarà un notevole aumento dei passaggi dei treni (+ 50%) dovuta - si dice - alla modernizzazione della ferrovia. L’opposizione, a parte qualche eccezione, sembra non più interessarsi alla salute dei cittadini». Il Centro Attenzione Permanente chiede quindi «alla giunta comunale di Laives di mostrare quanto prima i risultati delle misure provinciali agli abitanti e di occuparsi con decisione del problema al fine di una immediata soluzione». Chiede anche alla giunta civica «Di intraprendere i passi necessari affinchè le strutture abitative non di nuova costruzione vengano dotate di nuovi serramenti, con contributi provinciali».
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giovedì, 04 ottobre 2007

San Giacomo: fermata dei treni per la riqualificazione

 «Meglio la metropolitana»
 
 Alto Adige , 04 OTTOBRE 2007


 LAIVES. È decisamente ad ostacoli la fase di avvio del progetto per un collegamento tranviario fra Laives e Bolzano. E non soltanto per il no, categorico, espresso dall’assessore provinciale Thomas Widmann. L’idea, lanciata proprio di recente, è in rotta di collisione con il potenziamento dei treni annunciato dalla Provincia ed anche con la riqualificazione urbana prevista per San Giacomo. Torna intanto la proposta della metropolitana di superficie che lo stesso Widmann ha però già scartato.
 Fino agli anni ’50, una linea tramviaria esisteva e funzionava egregiamente: da Laives si arrivava a Bolzano in meno di 20 minuti. Proprio di recente gli amministratori dei due Comuni si sono incontrati ed hanno concordato di affidare all’ingegner Stefano Ciurnelli una valutazione sulla fattibilità del progetto. Non risulta, per il momento, se l’incarico all’ing. Ciurnelli è stato ufficializzato. Nel frattempo però è arrivato il parere contrario - ne parliamo a parte - dell’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann che, lo ricordiamo, si è anche espresso contro quella metropolitana di superficie che la giunta comunale presieduta da Giovanni Polonioli ha caldeggiato in più occasioni. Proprio Widmann, a proposito di metropolitana, ha detto che il no è motivato dal fatto che il passante ferroviario fra Ora e Cardano consentirà l’aumento dei treni passeggeri sugli attuali binari, tesi ribadita anche dal presidente Durnwalder in occasione della recente presentazione dei lavori di ristrutturazione della stazione ferroviaria di Laives. Il parere contrario dell’assessore Widmann al progetto del tram è stato aspramente contestato da Rudi Benedikter, consigliere comunale di Bolzano.
 In merito al problema c’è da registrare anche una nota del Centro Attenzione Permanente di San Giacomo che si domanda «il perchè di uno studio di fattibilità di una linea tranviaria fra Laives e Bolzano: un pre-studio che dovrebbe convincere tutti come migliore soluzione da adottare nel nuovo piano del traffico a Laives, definita dal vicesindaco Georg Forti “soluzione perfetta”... Una nuova linea tranviaria può essere costruita passando in prossimità dei numerosi centri abitati, va messa in sicurezza, ha bisogno di pensiline nelle numerose fermate, non inquina, deve convivere con il resto del traffico, non risulta particolarmente veloce (simile agli autobus), mette in discussione il progetto di riqualificazione urbana di San Giacomo e la ciclabile. I costi sono tutti da quantificare, ma saranno comunque notevoli con tempi di realizzazione certo non immediati. La linea ferroviaria già esistente esclude la frazione di Pineta e la zona artigianale Vurza. Non inquina, è già in sicurezza, non deve convivere con il rimanente traffico, è molto veloce, non mette in discussione il progetto di riqualificazione e la pista ciclabile, all’occorrenza può aumentare con facilità il trasporto degli utenti (attualmente 73 mila passeggeri l’anno, esclusi gli studenti)». Il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo ricorda nella nota che «fra Bolzano e Laives transitano 18 treni al giorno: in futuro saranno 28 o 29, mentre in direzione Trento dai 17 attuali si conta di arrivare a 29 (lo ha annunciato di recente il presidente Durnwalder). La stazione di Laives è collegata alla città con autobus. In futuro è prevista una piccola stazione a San Giacomo che può servire anche l’aeroporto e la caserma attigua e una nel quartiere di Oltrisarco i cui costi sono da quantificare ma non rapportabili ad una intera linea tranviaria. Si può ritenere che l’ammodernamento ferroviario previsto con l’aumentare dei transiti nei due sensi sull’attuale ferrovia e una anticipazione della costruzione delle due piccole stazioni a San Giacomo e a Oltrisarco possa migliorare notevolmente il piano del traffico allo studio dell’ing. Ciurnelli nel comune di Laives e quello previsto dall’assessore Ladinser per il comune di Bolzano. Si può stimare che tale soluzione - regolandone i nuovi flussi - potrà essere realizzata in breve tempo e con minor impegno finanziario se verrà ricomposta quella necessaria volontà politica fra l’amministrazione di Laives e gli assessori provinciali Widmann e Mussner». Il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo evidenzia ancora che «L’ipotesi da noi prospettata, (non soluzione perfetta, ma perfettibile) non va contro ad altri progetti di metropolitana a cielo aperto lungo la Bassa Atesina per congiungersi a quella che viene prospettata fra Bolzano-Appiano-Caldaro, progetti che certamente richiederanno accordi politici più ampi e prospettive di fattibilità più estesi ed impegnativi».
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martedì, 02 ottobre 2007

«Tram, pericolosa la voglia»
San Giacomo  Centro Attenzione Permanente in disaccordo con il vice sindaco
Alto Adige  02 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Fa discutere il progetto del tram fra Bolzano e Laives: gli amministratori dei due Comuni ci credono ma hanno dovuto incassare il categorico no da parte dell’assessore provinciale. Lo stesso Widmann, a seguito della bocciatura del progetto, viene criticato aspramente dal consigliere comunale bolzanino Rudi Benedikter. In merito al problema interviene, con una nota, anche il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo che si definisce «disorientato dalla voglia di tram sostenuta dal vice sindaco Georg Forti». Il Centro evidenzia ancora: «Pochi giorni l’assessore Giorgio Zanvettor ha annunciato il decollo del “grande” progetto di riqualificazione urbana di San Giacomo, in particolare il primo lotto fra via Pascoli e via Thaler. Come comitato vorremmo aggiungere che per la prima volta il progetto è stato discusso con la popolazione che partecipando con suggerimenti e chiarimenti l’ha approvato per la sua bontà e per la sua capacità di intervenire, con il restringimento stradale, alla messa in sicurezza della pista ciclabile e dei cittadini. La ciclabile è attesa da lungo tempo e risulta essere notevolmente in ritardo nella sua esecuzione. Ci era stato detto che i lavori sarebbero potuti iniziare a fine agosto di quest’anno; gli espropri sembrano non ancora avviati e la voglia di tram porterà a lunghi, ulteriori slittamenti. Addirittura, secondo il vicesindaco, sarebbe in discussione l’intera riqualificazione urbana».
 Il Centro Attenzione Permanente sostiene che «La riqualificazione complessiva della frazione non va messa in discussione, ma va affrontata immediatamente e con più forte vigore... La “voglia di tram” non è stata chiesta e tantomeno discussa dai cittadini di San Giacomo con l’amministrazione di Laives che nel suo operare dovrebbe essere più decisa e rassicurante nei suoi intenti. Ai politici chiediamo semplicemente una maggiore sensibilità e coerenza, una maggiore partecipazione nelle frazioni periferiche di Laives ed un vero confronto aperto e trasparente con le persone che ci abitano. Si eviterebbe il costante sospetto che anche il progetto tram rappresenti un modo per indicare “capolinea” sempre diversi». (e.d.)
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martedì, 02 ottobre 2007
Riqualificazione urbana in ritardo e troppe auto
San Giacomo .  Interrogazioni firmate da Grasso
Alto Adige MARTEDÌ, 02 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Quando venne presentata in pubblica assemblea alla comunità di San Giacomo la riqualificazione urbana dell’abitato, si parlò anche di possibile inizio dei lavori verso fine estate. Il consigliere Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) in una interrogazione recente ricorda anche che la data venne confermata anche in consiglio comunale. «Finora però i lavori non sono ancora iniziati - scrive Grasso - e invece ci sono notizie contraddittorie che metterebbero in forse la realizzazione del progetto di riqualificazione urbana. Quali sono quindi gli ostacoli che fanno ritardare l’inizio dell’intervento? Vi è stato un ripensamento? Non è il caso di convocare una nuova assemblea pubblica per informarne la popolazione?».
 Sempre in merito a San Giacomo, il consigliere Grasso chiede anche se siano stati vatti dei rilievi per quanto riguarda il traffico superfluo dentro l’abitato dopo l’entrata in funzione della galleria della variante. E’ questo un problema che effettivamente rimane da risolvere: sicuramente, dall’entrata in funzione della variante, il traffico di transito dentro San Giacomo è sensibilmente diminuito, ma ancora ci sono molti veicoli che transitano ugualmente a un estremo all’altro pur non avendo motivo di farlo perché sono di passaggio. Dati precisi non ce ne sono in merito a questa pratica, che però va scoraggiata con tutti i mezzi, altrimenti per cosa è stata costruita la variante in galleria? Secondo Grasso, lo scopo si potrebbe raggiungere adottando una serie di misure atte a scoraggiare i passaggi ingiustificati e cita come esempio ciò che si fa ad Oltrisarco, oppure alla possibilità di allungare i tempi dei semafori per cerare una sorta di “effetto portone” che induca chi intende solo passare, ad imboccare invece la variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve. (b.c.)
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domenica, 30 settembre 2007
«Troppe le carenze nel tunnel» a San Giacomo di Laives
  Alto adige 30 SETTEMBRE 2007

 LAIVES. Dopo la decisa presa di posizione di Assoimprenditori («Finalmente qualcosa si muove nella giusta direzione, le aziende di Laives hanno bisogno del casello autostradale e gli imprenditori sperano che anche la giunta provinciale ed il presidente Luis Durnwalder si rendano presto conto di questa necessità»), martedì una delegazione provinciale di An incontrerà a Trento il presidente dell’A22 per verificare le intenzioni della società. Intanto il capogruppo di An in consiglio comunale, Bruno Borin, solleva una serie di problemi legati al tunnel della variante.
 Preso atto, con soddisfazione, del «pressing» per il casello A22 da parte di Assoimprenditori, Bruno Borin evidenzia una serie di problrmatiche: «La galleria di San Giacomo presenta una serie di carenze strutturali per il cui rimedio è ragionevole pensare ad una ormai prossima chiusura per lavori, per un periodo che è difficile ipotizzare inferiore ad un anno. Il problema certamente più noto, perché visibile ad ognuno, è il ristagno dei venefici gas di scarico che, nonostante i ripetuti e costosi interventi, non è stato ancora risolto. Se ne potrebbero però aggiungere degli altri di natura statica dovuti, pare, alla presenza di cedimenti in alcuni punti del manufatto». Nella sua nota Bruno Borin evidenzia un altro problema che definisce «più pressante» visto che riguarda da vicino la sicurezza dei cittadini: «Manca un congruo numero di vie di fuga a cielo aperto per consentire l’evacuazione in sicurezza della gente nel caso di collisione con conseguente sviluppo di incendio all’interno della galleria stessa. In più bisogna aggiungere l’assenza di un alternativa di transito al traffico che percorre oggi l’infausta galleria. È noto a tutti infatti che, a seguito della riclassificazione della vecchia statale a San Giacomo, si è dato corso a lavori di riqualificazione con conseguente restringimento della carreggiata; si tratta di lavori che ne escludono in modo categorico un utilizzo diverso da quello attuale che è di collegamento interno alla frazione. Questa situazione - conclude Borin - richiederebbe in tema di casello A22, un atteggiamento diverso da parte del nostro Comune e, soprattutto, maggiore senso di responsabilità da parte del presidente della Provincia. Questi sono i motivi principali per cui riteniamo che non ci sia altro tempo da perdere in merito alla indispensabile struttura».
 Intanto è stato confermato l’incontro in programma martedì prossimo a Trento fra il Presidente dell’Autobrennero Silvano Grisenti e la delegazione di An guidata dal presidente Urzì, presente lo stesso Bruno Borin oltre ad altri dirigenti del partito. (e.d.)
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venerdì, 21 settembre 2007
«Ozono e polveri sottili? Vogliamo i dati»
  Alto Adige 21 SETTEMBRE 2007

 LAIVES. «Quali sono i dati relativi all’ozono che la centralina di rilevamento posizionata in zona sportiva Galizia ha registrato durante i mesi di luglio e agosto?». Lo chiedono in una interrogazione i consiglieri provinciali di An, Mauro Minniti e Alberto Sigismondi. Nel documento i due consiglieri ricordano come, dalla centralina della zona Galizia, all’inizio dello scorso mese di luglio siano arrivati dati allarmanti. «Il livello di guardia dell’ozono - scrivono Minniti e Sigismondi - stabilito per legge a quota 180, sarebbe stato superato in diverse occasioni, fino a raggiungere anche quota 205, così come le polveri sottili disperse nell’aria». Nell’interrogazione i due rappresentanti provinciali di An, oltre a chiedere un quadro completo della situazione relativa ai mesi indicati, vogliono sapere dei continui sforamenti dei livelli di guardia e i risvolti che questa situazione ha sulla gente.
 La centralina posizionata in un angolo della zona sportiva Galizia è abbastanza lontana dalle grandi vie di traffico. Nonostante questo, però, spesso registra livelli di inquinamento atmosferico che pareggiano o superano quelli registrati ad esempio in piazza Adriano a Bolzano, a dimostrazione che nulla e nessuno può ritenersi al riparo dall’inquinamento, che viene disperso ovunque dal vento. (b.c.)
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domenica, 16 settembre 2007

  San Giacomo, via all’opera di lifting. Ci sono i soldi per gli espropri dei terreni lungo la statale   

Alto Adige 16 SETTEMBRE 2007  
BRUNO CANALI


 LAIVES. Per il grande progetto di riqualificazione urbana della statale 12 nell’abitato di San Giacomo stanno per iniziare le procedure di esproprio del terreno necessario. «Il finanziamento è assicurato e quindi tra qualche giorno - spiega l’assessore Giorgio Zanvettor - e si potrà dare seguito alla procedura per acquisire la striscia di terreno lungo un tratto della statale del Brennero».
 Il progetto prevede di iniziare con la riqualificazione alla periferia sud di San Giacomo, nei pressi dell’incrocio fra statale 12 e via Pascoli, per raggiungere l’incrocio con via Thaler, dove verrebbe realizzata una rotatoria con attraversamenti pedonali rialzati per renderli più sicuri. Lungo il lato est della statale invece prenderebbe forma la pista ciclabile, che contribuirebbe anche a restringere al minimo indispensabile la carreggiata a disposizione dei mezzi. Lungo questo tracciato si cercherà anche di ridurre gli accessi esistenti, proprio perché ogni accesso è anche una fonte di potenziale pericolo, mentre i parcheggi, soprattutto nel centro abitato, rimarrebbero più o meno gli stessi.
 La parte più interessante e impegnativa dal punto di vista delle soluzioni tecniche sarà però quella che interesserà il centro di San Giacomo, dove la pista ciclabile transiterà spostandosi ad un certo punto sul lato ovest della statale, per arrivare fino al Garden Village e da lì, deviare sia verso l’aeroporto e sia proseguendo in direzione di Maso della Pieve, passando nuovamente sul lato est della statale, per andare ad intersecarsi con la ciclabile sul territorio di Bolzano (zona sportiva di Maso della Pieve).
 Dentro San Giacomo la pista ciclabile verrà «schermata» col verde rispetto alla sede stradale. La necessità di espropriare terreno dovrebbe essere veramente minima. Anche in centro la strada sarà ridotta per far percepire concretamente agli automobilisti di essere in un abitato.

Due lotti e una spesa di tre milioni di euro
Ecco il progetto di riqualificazione dell’abitato. Lavori entro l’anno

 LAIVES. Data l’importanza anche dell’impegno finanziario, il progetto di riqualificazione urbana dell’abitato di san Giacomo verrà diviso in due distinti lotti: il primo, dal costo previsto di 1,4 milioni di euro, andrà dall’incrocio di via Pascoli a quello di via Thaler, dove verrà realizzata la rotatoria; il secondo lotto, costo previsto intorno a 1,6 milioni di euro, proseguirebbe da lì in avanti, fino al confine con il territorio comunale di Bolzano.
 La pista ciclabile avrà valenza sovracomunale e perciò interverrà anche la Provincia con un adeguato finanziamento. Intanto la stessa Provincia ha messo a punto la procedura di variazione urbanistica per inserire quest’opera d’ufficio nel piano comunale di Laives. Nelle intenzioni dell’assessore Giorgio Zanvettor, competente sulla riqualificazione urbana per conto del Comune, i primi interventi dovrebbero iniziare entro al fine di quest’anno; per quanto riguarda i tempi, dovrebbero rendersi necessari circa sei mesi per realizzare il primo dei due lotti operativi previsti dal progetto. (b.c.)

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sabato, 15 settembre 2007

 Il problema dei posti auto. Intanto a San Giacomo, in via Maso Huber, sarà installata una sbarra anti-camper
Via Pietralba, il parcheggio resterà gratis
      Alto Adige 15 SETTEMBRE 2007

 LAIVES. Piccolo come dimensioni, ma prezioso per quanto riguarda la disponibilità di posti macchina senza pagamento, il parcheggio appena sistemato in cima a via Pietralba dovrebbe rimanere libero, ossia non a pagamento, anche in futuro. «Abbiamo fatto le necessarie valutazioni - spiega il vicesindaco Georg Forti - e siamo giunti alla conclusione che quella decina di posti macchina possa rimanere libera dal pagamento del ticket, diversamente dalle altre aree del centro».
 Il parcheggio in questione è appena stato sistemato, cambiandone l’accesso, ma i posti disponibili sono rimasti. Inoltre serve anche per rimanere entro i termini normativi previsti, laddove si dice esplicitamente che in presenza di parcheggi a pagamento occorre comunque predisporne un adeguato numero di liberi e, come noto, dopo le ultime trasformazioni, nel cuore della città, di spazi pubblici liberi per parcheggiare non ce ne sono più, a meno che non si estenda il raggio anche alle vie Damiano Chiesa, Kennedy o Galizia, che però sono abbastanza distanti dal centro. Purtroppo la normativa non indica con maggiore precisione quanti posti debbano rimanere liberi e a quale distanza da quelli a pagamento e così tutti gli spazi pubblici sono stati regolamentati con il parcometro, senza nemmeno il disco orario.
 L’altro problema urgente riguarda il parcheggio di via Maso Hilber, nel centro di San Giacomo. Lì invece i posti sono liberi per tutti e infatti succede quello che accadeva a suo tempo lungo la via Galizia: vi vengono parcheggiati i camper, che lì rimangono per settimane. Questa prassi va assolutamente scoraggiata, sia perché un parcheggio pubblico deve essere a disposizione di tutti e sia perché, per quanto riguarda il Comune di Laives, c’è un’area per i camper, dove pagando una cifra modesta al Comune, si possono ricoverare tutto il tempo che si vuole.
 «Conosco questo problema - ribatte Forti - e infatti abbiamo già deciso di installare all’ingresso del parcheggio di via Maso Hilber a San Giacomo una sbarra che impedirà l’accesso a mezzi oltre una certa altezza. Unico aspetto da chiarire per l’intervento è quello sulla competenza, perché lì siamo in zona scolastica che, come è noto, viene gestita da un consorzio formato da Laives e Bolzano». (b.c.)
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venerdì, 14 settembre 2007
variazione orario al pubblico del Sindaco presso la frazione di San Giacomo


Comune di Laives


COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI


variazione orario al pubblico del Sindaco presso la frazione di San Giacomo

Dal 17.09.2007 per motivi organizzativi l'incontro con il sindaco a San Giacomo avrá luogo ogni lunedí dalle ore 07.30 alle ore 08.30.
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sabato, 01 settembre 2007
Alto Adige 01 SETTEMBRE 2007
Il Festival approda oggi a San Giacomo.   Musica e «Magic»
 SAN GIACOMO - LAIVES
Oggi il Festival comunale prevede un evento particolarmente importante ed atteso a San Giacomo. Presso il piazzale delle scuole infatti, alle ore 20.30, è previsto un concerto spettacolo dell’Orchestra «Italia a 78 Giri», diretta dal maestro Claudio Caramani, che proporrà le mitiche e sempreverdi «Canzoni della radio». Gustose scenette, preparate ed interpretate dai musicisti e cantanti stessi, contribuiranno a dare la giusta nota d’allegria alla serata. Va ricordato che saranno riproposti alcuni intramontabili brani quali «Voglio vivere così», «Ninì Tirabusciò», «Maramao perché sei morto», «Vecchio Frac», «O’ surdato innamorato» ed altri tutti sapientemente arrangiati, una vera e propria operazione culturale di recupero della memoria attraverso un piacevole tuffo nella musica leggera italiana. L’iniziativa è stata organizzata dal Centro Culturale di San Giacomo in collaborazione con l’Upad di Bolzano, con il sostegno del Comune di Laives e dell’Assessorato provinciale alla cultura.
 La manifestazione si aprirà già nel pomeriggio quando, a partire dalle ore 14, l’Associazione La Saletta, in collaborazione con La Fenice, proporrà un torneo di carte Magic riservato ai giovani dai 14 anni in su. Un gioco che negli ultimi anni ha riscosso un gran successo in particolare tra i giovanissimi. A fine serata si terrà la premiazione dei partecipanti. È gradita la preiscrizione tel. 329/2027826.
 L’ingresso - pomeriggio e sera - è libero; funzionerà un punto ristoro. Un telone di copertura assicurerà, almeno in parte, idonea protezione anche in caso di maltempo. (b.c.)
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giovedì, 30 agosto 2007
Alto Adige 30 AGOSTO 2007
SAN GIACOMO, SABATO SERA      "Revival» musicale grazie al Festival"
 LAIVES. Il Festival comunale si prepara a sbarcare a San Giacomo dopo il felice debutto avvenuto a Pineta. Lo farà sabato 1 settembre, presso la zona scolastica al centro dell’abitato dove, già verso le 14 ci sarà l’iniziativa «Magic Carte». Alle 20.30 inizierà invece il concerto dell’Orchestra «Italia a 78 giri» e sarà musica di grande richiamo per un tuffo nel passato della musica leggera italiana, con brani che ne hanno scandito la lunga storia.
 Verrà proposto un vero e proprio spettacolo, proponendo «canzoni della radio» del cosiddetto «Mondo del Tabarin», melodie intramontabili che abbracciano un periodo compreso tra gli anni 20 e gli anni 50. Canzoni come Voglio vivere così, Ninì Tirabusciò, Vecchio frac e tante altre e non sarà una semplice esecuzione musicale, ma l’occasione per ripercorrere assieme la storia della canzone italiana, anche attraverso simpatiche scenette e citazioni, che contribuiranno a contestualizzare fatti di cronaca e di costume del periodo storico di riferimento. Ingresso libero. Organizzano Centro culturale S. Giacomo A 82 e Upad. (b.c.)
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domenica, 26 agosto 2007
Festival Comunale di Laives

Il Festival si sposta a San Giacomo prima di sistemarsi definitivamente sotto il tendone di Laives.
A San Giacomo, nel piazzale delle scuole, il Festival arriverà sabato 1 settembre con «Magic Carte» dalle 14 alle 20 e poi il concerto dell’Orchestra Italia a 78 giri, che proporrà un affascinante tuffo nel passato della canzone leggera italiana.
Sarà un’occasione unica, anche perché i brani verranno accompagnati da brevi scenette e citazioni che inquadreranno il periodo di appartenenza.
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venerdì, 24 agosto 2007
Alto Adige 24 AGOSTO 2007
Il progetto per San Giacomo modificato secondo le richieste del Comune. Intanto Minniti e Sigismondi interrogano   Emergenza casa, nuove soluzioni in vista   Ex Amonn: presentato il plastico. Ex Moro: An chiede alloggi Ipes 
 LAIVES. Nonostante i passi avanti compiuti e quelli messi in preventivo, è sempre rilevante il problema degli alloggi. Proprio ieri mattina è stato presentato in Comune il plastico relativo al progetto di trasformazione della grande area ex Amonn, in centro a San Giacomo. Intanto due consiglieri provinciali di An sollevano un problema relativo all’ex albergo «Al Moro» di via Kennedy.
 Il progetto per la ex Amonn - modificato a seguito delle richieste della giunta comunale - gli edifici sono stati abbassati di un piano, pur mantenendo nel complesso la cubatura edificabile, che alla ex Amonn sarà di circa 53 mila metri cubi. Attorno a questo progetto (realizzato dall’architetto Amplatz) c’è notevole attenzione. L’area produttiva ex Amonn è infatti proprio nel cuore di San Giacomo.
 Ex Moro. Dopo diversi anni durante i quali l’ex albergo «Al Moro» di via Kennedy (è proprietà della famiglia Mittermair) era stato sede del convitto per disabili della Provincia, il suo utilizzo ritorna alle origini. Al posto delle stanze per disabili, ai piani superiori verranno ricavati degli appartamenti, mentre al piano terreno, da quanto è dato sapere, dovrebbe tornare il ristorante. Su questo intervento a carattere privato, c’è da registrare una interrogazione dei consiglieri provinciali di An Minniti e Sigismondi, che chiedono quali risultino essere i tempi per la ristrutturazione dell’ex albergo. I due rappresentanti politici prendono atto che la Provincia ha restituito l’edificio ai proprietari e ritengono che proprio la destinazione ad appartamenti, sarebbe di un certo interesse: «Considerando la necessità di alloggi - scrivono Minniti e Sigismondi - potrebbe anche prospettarsi l’ipotesi di un accordo con i proprietari dell’ex Moro per realizzare alloggi da destinare all’edilizia sociale». Così chiedono se è una ipotesi ancora percorribile e con l’occasione, nell’interrogazione chiedono anche quanto la Provincia abbia speso per i lavori di adattamento dell’edificio a convitto per disabili e quanto pagava di affitto alla famiglia proprietaria dell’immobile.
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mercoledì, 22 agosto 2007
MERCOLEDÌ, 22 AGOSTO 2007
SAN GIACOMO
Domani cucina e sfilata di moda
 LAIVES. Anche se non c’è stata la partecipazione di tutti i commercianti del paese, domani sera a San Giacomo verrà proposto il «giovedì lungo». Lo organizzeranno i negozi Elfer, moda sposa e Yume abbigliamento, insieme al bar Giardino e l’appuntamento è nei pressi della farmacia Bertazzoni, al Garden Village. Si inizierà alle 19 con musica dal vivo del gruppo «Midnight Hour» e quindi, alle 21, è in programma una sfilata di moda con presentazione delle novità autunno-inverno sposa Elfer e abiti da sera del negozio Yuma. Tra le modelle ci sarà anche l’attuale Miss Südtirol e partecipanti alla selezione per Miss Italia. I capi estivi rimasti, verranno venduti a prezzi super scontati. Funzionerà la gastronomia, con grigliate di pesce a cura del team del bar Giardino e i palloncini di Fiesta. (b.c.)
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mercoledì, 22 agosto 2007

Alto Adige 22 AGOSTO 2007
Usare la bicicletta?

Usare la bicicletta?
In questo caos-traffico?


 Ho appena sentito alla televisione il parere del sindaco sulla situazione del traffico di ieri a Bolzano e penso che starete sicuramente facendo un articolo su quanto dichiarato dal sindaco. Il sindaco invita la popolazione ad utilizzare di più le biciclette però vorrei chiedervi se potete evidenziare il fatto che nella città di Bolzano le piste ciclabili sono ancora insufficienti. Vi porto la mia personale esperienza in quanto mi reco per lavoro in bici tutti i giorni da San Giacomo fino al centro città e devo districarmi tra auto incolonnate e scooter che superano da tutte le parti con un alto rischio di incidente specialmente nelle giornate come quella di ieri.
Alessandro Cosi
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lunedì, 30 luglio 2007

Per l'album fotografico di San Giacomo   (Vedi anche nelle categorie foto San Giacomo)






Campo sportivo Maso della Pieve 1






Ingresso galleria Pineta - Maso della Pieve 1






Ingresso galleria Maso della Pieve  - Pineta 1




Ingresso galleria Maso della Pieve - Pineta 2



Tagesmutter San Giacomo 1



Tagesmutter San Giacomo 2



Tagesmutter San Giacomo 3



San Giacomo dalla collina





Autostrada A22  foto 1



Autostrada A22 foto 2





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lunedì, 30 luglio 2007

 Maso della Pieve più vicina a San Giacomo di Laives
 Alto Adige 30 LUGLIO 2007
Il presidente di Oltrisarco propone una nuova formula
 
«Venerdì lunghi: non c’è più la motivazione dell’inizio»
 BOLZANO. A giugno e luglio i Venerdì lunghi di Oltrisarco sono saltati per disguidi di tipo tecnico-organizzativo. «Ora dopo numerose difficoltà - assicura il presidente della circoscrizione Giovanni Barborini - ci sono le condizioni per far partire il venerdì di agosto, ma sorge un problema nuovo: chi sosterrà in futuro l’organizzazione dei 4 appuntamenti estivi? I cittadini che hanno lanciato critiche, si faranno carico di ricercare le motivazioni che questa festa trova nel quartiere?».
 Secondo Barborini, la formula dei “Venerdì lunghi” attuale “ha raggiunto un livello minimo con uno scadimento del messaggio iniziale per cui erano nati”. «Una festa di quartiere - ricorda il presidente della circoscrizione Oltrisarco - non è solo un evento economico, funziona se le varie componenti si sentono coinvolte e si assumono delle responsabilità».
 Per il futuro c’è bisogno di trovare nuovi obiettivi.
 «La proposta di prevedere a settembre il Venerdì lungo a Maso della Pieve, sperimentando una formula nuova che risponda ad una parte di quartiere densamente abitato, è una sfida che ci impegna a riconoscere a questa parte di Bolzano un ruolo di cerniera tra due Comuni periferie delle periferie. Questo è solo un esempio, potrebbero essercene altri per via S.Geltrude e via S.Vigilio».


n.d.r. CAT San Giacomo
Ci attendiamo che la comunità di San Giacomo partecipi attivamente alla festa.
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giovedì, 05 luglio 2007

Alto Adige 05 LUGLIO 2007
Presentata in municipio la nuova versione relativa alla trasformazione della vasta area nel centro di San Giacomo
Ex Amonn, edifici abbassati
 LAIVES. È stata presentata in Comune la nuova versione del progetto di trasformazione della grande area ex Amonn, in centro a San Giacomo. La prima non aveva incontrato il favore della giunta comunale, in particolare perché diversi edifici erano caratterizzati da altezze eccessive. «Nella nuova versione - dice il vice sindaco Georg Forti - gli edifici sono stati abbassati di un piano, pur mantenendo nel complesso la cubatura edificabile, che alla ex Amonn sarà di circa 53 mila metri cubi». Attorno a questo progetto (realizzato dall’architetto Amplatz) c’è notevole attenzione.
 L’area produttiva ex Amonn è infatti collocata proprio nel cuore di San Giacomo, accanto al “Garden Village”, l’altra ampia zona nella quale sono sorti molti nuovi appartamenti. L’aspetto più delicato è proprio quello dell’impatto che queste nuove aree residenziali avranno sull’abitato, perché San Giacomo, nel giro di pochi anni, vedrà crescere in maniera rapidissima la popolazione residente. Sono arrivate e arriveranno, diverse centinaia di famiglie, concentrate in un perimetro abbastanza contenuto. Uno dei riflessi immediati è quello dell’aumento di traffico, anche se per fortuna, la statale 12 è stata spostata in galleria. Quindi tutte le conseguenze dal punto di vista sociale, con le infrastrutture da adeguare, ad iniziare da asili e scuole. Come si capisce, dovrà essere uno sviluppo da guidare con molta attenzione se non si vuole che, da qui a non molti anni, si manifestino a San Giacomo i primi problemi. Strategiche saranno anche le scelte in materia di trasporti pubblici e non per niente, da tempo, si chiede alla Provincia di considerare la realizzazione di una stazione ferroviaria all’altezza di San Giacomo. La stazione verrebbe a trovarsi a pochi passi dalle nuove zone residenziali del centro e oltre a servire anche per l’aeroporto, sarebbe una efficace alternativa al trasporto su gomma. Questo insomma lo scenario futuro messo in moto dalla trasformazione urbanistica in atto a San Giacomo, uno scenario da governare con la massima attenzione, in maniera da evitare che possa stravolgere la realtà stessa dell’abitato.



LE PREVISIONI DEL VICE SINDACO
«Poche le aree edilizie nel nuovo piano urbanistico»

 LAIVES. Entro un paio di mesi, dalla giunta comunale dovrebbe uscire la nomina del tecnico (o dei tecnici) cui affidare il delicato compito di rielaborare il Puc. Il vice sindaco Georg Forti, titolare dell’urbanistica comunale, ha già comunque qualche indicazione da dare relativamente a ciò che l’amministrazione civica si aspetta dall’operazione. «Direi che nel piano urbanistico futuro, le aree nuove di espansione dovranno essere inserite con estrema parsimonia - dice Forti - e questo semplicemente perché abbiamo ancora molti metri cubi da realizzare rispetto alle previsioni del piano urbanistico comunale attualmente in vigore. In sostanza ci sarebbero circa 260 mila metri cubi da sfruttare, comprendendo la zona Toggenburg 1 e la Toggenburg 2 che potrebbe seguire. In questo caso si parla di circa 85 mila metri cubi. 53 mila metri cubi invece verranno edificati a San Giacomo con la trasformazione dell’area ex Amonn e a Laives città siamo nell’ordine dei 150-160 mila metri cubi che deriveranno dalla trasformazione di alcuni magazzini e di altri spazi. Va anche considerato che, sempre in base alle previsioni urbanistiche attuali, rimarrebbe da sfruttare una cubatura complessiva per 4000 persone».
 Il Piano urbanistico in vigore scadrà nel 2008 e per quell’appuntamento la giunta avrà nominato chi dovrà rielaborarlo. Quanto alle nuove aree di espansione, come ha spiegato il vice sindaco, saranno ridotte al minimo indispensabile, pensando soprattutto all’edilizia sociale e agevolata semmai. Prima vanno sfruttate le notevoli cubature ancora a disposizione, trasformando definitivamente gli ultimi, grandi magazzini e spazi produttivi rimasti all’interno degli abitati. (b.c.)
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mercoledì, 04 luglio 2007

Alto Adige 04 LUGLIO 2007
Il sindaco interviene con particolare riferimento ai progetti per San Giacomo
«Ciclabili, c’è una strategia»
 LAIVES. In merito alle ciclabili e ai relativi progetti, il sindaco Giovanni Polonioli interviene sostanzialmente per respingere le critiche avanzate nei confronti dell’amministrazione comunale su questo tema. «Non è corretto sostenere che la giunta comunale non abbia un piano ben definito per quanto riguarda la rete delle piste ciclabili sul nostro territorio. Il Comune - dice il sindaco - si muove ovviamente su basi concrete e principi strategici: anche le piste ciclabili rientrano nel piano generale del traffico, sia in quello vecchio, ancora in vigore, sia in quello che l’ingegner Stefano Ciurnelli ci ha sottoposto recentemente e che porteremo appena possibile all’attenzione del consiglio comunale. Per quanto concerne specificatamente San Giacomo e la sua periferia sud, quando si parla di pista ciclabile non si intende la via Pascoli, perché semmai rientrerà in una successiva fase. Per adesso c’è il progetto di riqualificazione urbana, che prevede una pista ciclabile verso sud. Per noi è ovvio che questa pista passerà accanto alla statale 12, anche se, come detto, nulla osta che si possa magari prevedere anche un percorso secondario attraverso strade alternative della zona. Logica però dice che la pista ciclabile fra San Giacomo e Pineta, passerà lungo l’asse della statale 12».
 Questo discorso era emerso a suo tempo in occasione di una conferenza pubblica organizzata dall’assessore per la riqualificazione urbana, Giorgio Zanvettor, che aveva spiegato come la ciclabile arriverà intanto fino all’incrocio fra statale 12 e via Pascoli, a sud di San Giacomo. Alla domanda su come poi si procederà oltre, l’assessore aveva detto che si studierà la soluzione migliore e logicamente praticabile. (b.c.)
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mercoledì, 04 luglio 2007

Alto Adige 04 LUGLIO 2007
Zona Espen all’insegna dell’ambiente
Tutti i 46 alloggi delle cooperative seguono i criteri di "Casa Clima"
  BRUNO CANALI


 LAIVES. Il complesso delle cooperative che sta per essere ultimato in zona Espen a San Giacomo ieri ha ospitato una lezione «sul campo» sull’architettura di «Casa Clima» (in questo caso di livello B). Era ospite un gruppo di studenti che seguono un master su questo tema. A guidarli nei segreti del risparmio energetico Ulrich Klammsteiner, dell’Ufficio aria e rumore della Provincia.
  Insieme a lui anche l’architetto Giorgio Cattelan, progettista del complesso e il geometra, responsabile del cantiere per la Cle, Roberto Ispani.
 Come detto il complesso in zona Espen, che ospita alcune cooperative edilizie (46 appartamenti in tutto), è stato edificato secondo i parametri di Casa Clima B. Questo ha significato l’adozione di particolari accorgimenti in materia di risparmio energetico che faranno sentire col tempo i loro benefici concreti, anche sul portafoglio delle famiglie che andranno ad abitare in quegli alloggi. Massima attenzione ad esempio è stata posta agli isolamenti e allo sfruttamento dell’energia solare, con riscaldamenti a pavimento che richiedono in media temperature più basse, tetto ventilato e separazione dei locali di uno stesso alloggio per quanto riguarda le temperature possibili.
 «Particolarmente interessanti le soluzioni dei problemi che erano posti dall’ubicazione dell’area sulla quale si è edificato il complesso - spiega Klammsteiner - perché siamo accanto ad aeroporto e ferrovia, così come tra non molto sorgerà, verso sud, la nuova zona residenziale ex Amonn. Ebbene, con l’adozione di particolari isolazioni e di serramenti specifici, il livello di rumore dall’esterno è stato drasticamente abbattuto. Per ciò che concerne il risparmio energetico, invece, grazie al “cappotto”, ai pannelli solari, agli infissi e al riscaldamento a pavimento, per diversi mesi all’anno non servirà accendere la caldaia per avere ad esempio acqua calda. Questi benefici economici si manifesteranno nel giro di qualche anno dall’occupazione della casa».
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martedì, 26 giugno 2007

Alto Adige 26 GIUGNO 2007
Ex Amonn, cambiate le proposte
La vasta area nel centro di San Giacomo verrà trasformata. La giunta comunale aveva chiesto modifiche

 LAIVES. Ieri è stata consegnata al vice sindaco Georg Forti la seconda ipotesi di trasformazione urbanistica della vasta area a vocazione produttiva nel cuore di San Giacomo. È l’area ex Amonn per la quale, all’inizio di quest’anno, era stata presentata una prima soluzione a cura dell’architetto Amplatz. Le sue proposte però erano state respinte dalla giunta comunale con varie osservazioni.

 L’intervento nel centro di San Giacomo del resto è di quelli che, se non sarà ben gestito, potrebbe anche stravolgere la fisionomia dell’intero abitato. Qualche cifra per farsi un’idea: al posto della ex Amonn, a fianco del Garden Village, vedranno la luce alcune centinaia di appartamenti, per una volumetria che sfiora i 53 mila metri cubi di costruzioni. Lungo il fronte strada poi (questa era stata una delle critiche da parte della giunta comunale) l’altezza degli edifici era giudicata eccessiva. A preoccuparsi era stata anche la Svp di San Giacomo che - in una presa di posizione ufficiale a firma dell’Obmann Andreas Mumelter - aveva sottolineato l’inaccettabilità delle soluzioni urbanistiche prospettate chiedendo una modifica, altrimenti si poteva anche arrivare a non votare il piano relativo.
 Così l’architetto Amplatz aveva accettato di ritirare la documentazione relativa all’ex Amonn per modificarla e riproporla al Comune. «Proprio ieri mi è stata recapitata la nuova proposta - dice il vice sindaco Georg Forti - e conto di portarla in giunta già nella riunione della prossima settimana per la prima analisi complessiva». Evidentemente, in questi mesi che sono intercorsi fra la prima e la seconda bozza di trasformazione dell’ex Amonn a San Giacomo, il progettista ha apportato i necessari aggiustamenti per andare incontro alle richieste della giunta comunale e dalle analisi della documentazione si potrà capire meglio di cosa si tratta. Che sia necessaria la massima attenzione verso questa operazione è scontato: una massa di metri cubi così grande va gestita attentamente.
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venerdì, 27 aprile 2007

27 APRILE 2007
Interrogazione di Grasso (Rifondazione): sollecitati interventi alla giunta comunale
«San Giacomo, stop ai transiti inutili»
 LAIVES. Sono ancora tanti, troppi i veicoli che transitano dentro l’abitato di San Giacomo pur non avendo un motivo plausibile per farlo e nonostante il tunnel della variante. Lo sostiene in una interrogazione il consigliere di Rifondazione comunista Rosario Grasso, aggiungendo che se questa situazione non cambia, risulta inutile anche la costruzione della galleria che serve proprio per togliere traffico da San Giacomo. «Quali sono gli accorgimenti e le disposizioni prese per dissuadere gli automobilisti dal continuare a passare sulla vecchia statale 12 - domanda Grasso - e quali le misure che si intendono adottare per il futuro onde indurre ad utilizzare maggiormente la galleria della variante?». Grasso si spinge fino ad ipotizzare l’istituzione di un permesso di transito per soli residenti di San Giacomo e di fare come Bolzano con il quartiere di Oltrisarco dove da sud non si può entrare se non si è residenti. La risposta verrà data dall’amministrazione comunale in occasione della prossima seduta consiliare. (b.c.)
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venerdì, 20 aprile 2007

Alto Adige  20 APRILE 2007
Prosegue il progetto del Comune finanziato dall’Ue
Lo sportello del cittadino diventa «informatico»

 LAIVES. In Comune è stato completato l’aspetto informativo e di addestramento per quanto riguarda il progetto «Laives Comune virtuale» ed è il primo passo concreto verso quel protocollo informatico del quale farà parte anche l’atteso «sportello dei cittadini». Quest’ultimo, spiega il sindaco Polonioli, non sarà un vero e proprio ufficio «ma piuttosto un portale informatico attraverso il quale i cittadini potranno dialogare con l’amministrazione comunale, scaricare i documenti che interessano, trovare la fascicolazione elettronica e quant’altro favorisce un migliore e più trasparente rapporto fra ente pubblico e privati».
 Questa iniziativa gode anche del sostegno dell’Unione europea, che sta mettendo a disposizione i finanziamenti necessari; inoltre fa parte del programma di coalizione sottoscritto dalle forze politiche che attualmente formano la maggioranza in consiglio comunale a Laives. Attraverso questo strumento, almeno nelle speranze dell’amministrazione che lo sta portando avanti, i cittadini potranno seguire meglio ciò che si muove all’interno del Comune. (b.c.)
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venerdì, 20 aprile 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-04-20

IL VOLUME

ViaMaso della Pieve, Andrea Montali presenta « Anime sole »

 
Staserta alle 20.30 presso il New bar Campo in via Maso della Pieve Andrea Montali, giovane scrittore bolzanino, presenta il suo ultimo lavoro « Anime sole in autobus sovraffollati » , libro di racconti rock'n roll edito da « Travenbooks » . L'opera prima di Andrea Montali, ha già superato le 300 copie vendute ad un mese dalla presentazione, inducendo la casa editrice Travenbooks a prepararne la ristampa. Il libro racconta la storia di due ragazzi — poco più che ventenni — e dei loro amici fra amore, lavoro, la prima casa, i viaggi senza ritorno; ambientato a San Giacomo — paese sulla Statale 12, alle porte del capoluogo — dove i due protagonisti condividono un bilocale « disoccupato » , il testo approfondisce tematiche e situazioni esistenziali in cui la gioventù bolzanina — e non solo — ha dimostrato di ritrovarsi, portando il libro ad un inaspettato e repentino successo nelle librerie cittadine e in Rete, con il sito dell'autore ( www. myspace. com/ andreamontali) che conta ormai duemila contatti ad un solo mese dall'apertura.
Andrea Montali, operatore sociale e collaboratore del quotidiano « Alto Adige » , sta portando il suo immaginario fatto di musica, letteratura, fumetti e cinema in giro per la Regione fra librerie, sedi di associazioni culturali e luoghi inusuali per questo tipo di iniziative quali bar e pub. La serata partirà con un tributo a Stefano Benni e al suo « Bar Sport » , di cui proprio quest'anno si festeggia il trentennale.
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lunedì, 16 aprile 2007
Alto Adige 15-4-07

SALA TEATRALE DI SAN GIACOMO
Palcoscenico e strumentazioni: c’è la gara di appalto



LAIVES. È stata appaltata la parte scenotecnica per la sala teatrale di San Giacomo ed è un ulteriore passo in avanti verso il completamento dell’importante struttura. Per scenotecnica si intende tutta quella componentistica che riguarda il palcoscenico e le sue strumentazioni. «Dopo questo appalto - dice l’architetto Giorgio Cattelan, progettista del complesso - si tratterà di mettere mano al rivestimento della grande sala teatrale e sarà utilizzato in maniera preponderante il legno. Come è stato fatto anche al teatro comunale di Bolzano, verranno installate delle parti mobili di rivestimento, necessarie per adattare la risposta acustica della sala agli eventi che in essa si svolgeranno. Proprio l’acustica verrà curata al meglio, perché, come abbiamo visto al teatro aula magna di Laives, prima della ristrutturazione, se non c’è una buona acustica, risultano penalizzate tutte le iniziative di musica e canto. Infine, ultimo tassello sarà l’arredamento della sala, capace di 300 posti a sedere». A proposito di arredamento, sono state scelte le poltroncine per il teatro aula magna in zona scolastica a Laives. Il colore è il rosso classico, che bene si sposa con i rivestimenti in legno delle pareti e del soffitto della sala in ristrutturazione. (b.c.)
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lunedì, 16 aprile 2007
Alto Adige 14-4-07

L’ingegner Perini: i fari non disturberanno le case
San Giacomo, in arrivo la nuova illuminazione
SAN GIACOMO. Fra tutti gli aspetti innovativi che la riqualificazione urbana porterà a San Giacomo, non mancherà l’attenzione dei progettisti verso la qualità dell’illuminazione pubblica, quella lungo la strada. Presentando il grande progetto (che per questo verrà diviso in due lotti operativi, il primo dei quali da avviare entro quest’anno) l’ingegner Giovanni Perini ha anche illustrato come verrà pensata la nuova illuminazione pubblica dentro l’abitato, lungo l’asse della vecchia statale 12. Si punterà a ridurre drasticamente l’inquinamento luminoso, quella dispersione di luce che non giova ai passanti, ma rischia invece di dare fastidio a tutti gli altri.
 «Installeremo fari di nuova concezione - ha spiegato l’ingegner Perini - che non illumineranno anche le facciate delle case attorno ma solo ed esclusivamente la carreggiata stradale e i passaggi pedonali e ciclabili. La luce sulle case invece dà fastidio a chi vi abita, soprattutto in estate, quando magari si dorme con le finestre aperte e la luce che penetra all’interno disturba». Il progetto della nuova illuminazione fa parte, come detto, della più ampia cornice di riqualificazione urbana alla quale sarà sottoposta San Giacomo.
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giovedì, 12 aprile 2007
Alto Adige 11-4-07
SAN GIACOMO
Mensa scolastica, una sala e 5 aule nell'ex palestra
LAIVES. Realizzare una sala mensa per la scuola elementare di San Giacomo utilizzando la struttura della vecchia palestra adiacente l'istituto e con l'occasione prevedere anche 5 nuove aule? Questa possibilità è al vaglio della giunta comunale, tanto che l'ufficio tecnico sta perfezionando uno studio di fattibilità da sottoporre poi al vaglio. Una cosa è certa: la scuola elementare di San Giacomo non ha una vera mensa e per questo servizio si affida alla disponibilità  del locale corpo dei vigili del fuoco volontari, che hanno messo a disposizione una sala nella palazzina di via Maso Hilber. Serve una soluzione definitiva e la giunta comunale s'è mossa di conseguenza. (b.c.)
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giovedì, 12 aprile 2007
Alto Adige 10-4-07
Uomini di buona volontà.? Non a San Giacomo
Abito a San Giacomo da due anni, e domenica di Pasqua ho deciso con mio mari to di recarmi alla Santa messa in lingua italiana delle 10.30 presso la Chiesa del paese. Sono entrata alcuni minuti dopo l'inizio della funzione, il luogo religioso era gremito di fedeli, ed ovviamente tutti i posti a sedere erano occupati. In condizioni normali non sarebbe un problema, siamo giovani, e un'oretta in piedi non ci spaventa di certo, ma in quell'occasione - tenuto conto che sono agli ultimi giorni di gravidanza - rimanere ferma in piedi è un notevole disagio. Siamo rimasti per mezzora a fianco degli ultimi banchi sperando che qualcuno mi lasciasse il posto a sedere, confidando nello spirito di carità cristiana, evidentemente assente nella comunità di San Giacomo. La pancia di una donna agli ultimi giorni di gravidanza, vi posso assicurare, non passa di certo inosservata, quindi deduco che i tanto devoti parrocchiani nonostante si siano accorti del mio stato, abbiano fatto finta di niente. In particolare mi ha fatto pensare quel signore sui quarant'anni che vicino a me è rimasto seduto con la figlia minore sulla panca e quando, dopo di noi, è giunta sua moglie, prontamente si è alzato per cederle il posto, e non aveva nessun problema di salute apparente. Un po' per il disagio fisico un po' per rabbia per tanta indifferenza siamo andati via sconsolati. Il Signore capirà, ci siam detti! Si discute tanto di educazione dei giovani, ma l'età media in Chiesa era di 50 anni... Se non si da il buon esempio come si può pretendere che i giovani imparino? Inoltre, non è ipocrita andare in Chiesa e comportarsi in tale maniera? Il Ponteficie proprio domenica di Pasqua si è affacciato su San Pietro dicendo"Uomini e donne di buona volontà ....", ma a San Giacomo si vede che trovare un po' di buona volontà è molto difficile!
La famiglia Nuccio SAN GIACOMO-
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sabato, 07 aprile 2007
Alto Adige 6-4-97
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A scuola anche di, notte
Laboratori con i genitori
LAIVES. Anche quest'anno, la scuola elementare italiana di San Giacomo ha organizzato la "Lesenacht", un evento molto particolare e atteso da tutti: alunni, genitori ed insegnanti. Si tratta infatti di una esperienza "notturna" a scuola, dove gli alunni danno vita a laboratori liberi fra le 20 e le 24, ai quali ognuno sceglie di partecipare anche assieme ai genitori. Giunta la mezzanotte, tutti a dormire nei sacchi a pelo predisposti nell'atrio e a mettere a letto i piccoli ci hanno pensato gli stessi genitori che poi, alle 6.30 di mattina, sono riornati nell'istituto portando una gradita colazione a tutti i partecipanti all'iniziativa.
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L'esperienza ovviamente non è finita così, perché alla mattina ha fatto seguitola "Lesefest" che ha coinvolto tutte le classi, con insegnanti e genitori. Quest'anno il tema era quello della lettura e del racconto e sono stati attivati giochi didattici, letture. da parte dell'attore Nicola Benussi, racconti musicali con Davide Brazzo, attività in biblioteca e nel laboratorio di informatica. Ospiti d'onore questa volta sono state le scuole dell'infanzia "Tartaruga" e "Melarancia".
Questa iniziativa, che si ripete da qualche anno sempre con successo, è una maniera efficace per fare in modo che i bambini si possano riappropriare della scuola come luogo di apprendimento attraverso tutte le capacità disponibili. In questa maniera i partecipanti vivono realmente la propria scuola e al termine dell'esperienza viene anche fatta una verifica. Prezioso anche il coinvolgimento dei genitori, chiamati a svolgere un ruolo attivo accanto a bambini ed insegnanti. (b.c.)
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sabato, 24 marzo 2007
Alto Adige 24-3-07

Materiali di scena: aperte ieri mattina le buste con le offerte per la sala in zona scolastica, a San Giacomo
Nuovo teatro: tempo di attrezzature
Dumwalder chiede i documenti, poi erogherà il contributo

di Bruno Canali
LAIVES. Ieri sono state aperte le buste relative alle offerte per la fornitura di attrezzatura scenotecnica destinata alla nuova sala teatrale in zona scolastica a San Giacomo. La spesa si aggira sui 250 mila euro. Intanto è arrivata in Comune la lettera del presidente Durnwalder che chiede documentazione per poi eventualmente erogare un contributo per completare gli arredi del teatro.
Si tratterà di ulteriori 300 mila euro circa che, se arriveranno, consentiranno di indire l'appalto entro quest'estate. Intanto l'architetto Stefano Ribecchi, d'accordo con il sindaco (che è anche presidente del consorzio che gestisce la zona scolastica di San Giacomo) e con l'assessora Di Fede, realizzerà uno studio di fattibilità per l'ipotesi di aggiungere agli edifici esistenti in zona scolastica, un nuovo blocco con mensa scolastica e 5 nuove aule. Rebecchi è convinto che entro Pasqua sarà in grado di recapitare alla giunta lo studio.

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giovedì, 22 marzo 2007
Alto Adige 21-3-07
Situazione assurda alla periferia sud di San Giacomo
Statale, il nuovo asfalto e poi la riqualificazione
LAIVES. Ieri lungo la statale 12 del Brennero alla periferia sud dell'abitato di San Giacomo sono iniziati i lavori per riasfaltare parte della carreggiata. Si tratta di un intervento che doveva completare l'impresa che aveva posato una condotta sotto quel tratto distatale. Qualche perplessità però sorge se si considera che comunque, tra non molto, proprio quel tratto di statale che viene riasfaltato, sarà interessato dai lavori previsti nel progetto di riqualificazione urbana presentati recentemente dall'assessore Giorgio Zanvettor, con costruzione di una ciclabile. (b.c.)
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giovedì, 15 marzo 2007
Riqualificazione urbana San Giacomo. Pista pedociclabile.
Il progetto di riqualificazione urbana che interesserà l'abitato di san Giacomo presentato venerdi scorso ha un grande merito quello di aver tenuto conto principalmente della sicurezza.
Parlando del primo lotto, risulta senz'altro positiva la riduzione degli accessi da 5 a 2 e il rialzo dei passaggi pedonali e delle piazzolle fermate autobus, come è altrettanto positivo il fatto che la Provincia lo abbia considerato di interesse sovracomunale e quindi finanzierà.
Per onor di cronaca bisogna aggiungere che alcune perplessità sono sorte quando si è affrontato il tragitto di via Pascoli direzione nuova zona artigianale. La strada stretta di careggiata -non permette il passaggio di due automobili- diventerebbe di uso promisquo e non in sicurezza anche per i diversi accessi presenti.
La ciclabile già presente nella nuova zona artigianale non prevede un collegamento -peraltro possibile - verso via Vurza strada comunale direzione sud di uso privilegiato da sempre dai pedoni e dalle biciclette. Permetterebbe tra l'altro di creare percorsi ad “anello” sia per Pineta che per Laives.
La pedociclabile che scendendo da San Giacomo sulla sinistra si fermerebbe in via Pascoli potrebbe continuare stringendo il sedime stradale come nela parte superiore evitando un imbuto (largo a sud e restingimento all'altezza di via Pascoli) che potrebbe essere pericoloso. Accessi esistono in via Pascoli e accessi esistono lungo la statale, tanto vale mettere in sicurezza una ciclabile in continuità.
Per chi abita a San Giacomo o proviene da Oltrisarco e Maso della Pieve ed intende avviarsi verso la pista ciclabile sull'argine dell'Adige, mai prenderà la via Pascoli per finire in Pineta, ma proseguirà sulla statale rischiando il traffico automobilistico per infilarsi in via Vurza. E' vero ancora che il ritorno dei ciclisti provenienti dal sud ed intendano tornare a casa faranno l'identico percosrso appena citato.
Si ritiene pertanto che vengano prese in considerazione queste possibilità che sono suggerite principalmente da ciclisti e pedoni, al fine di ottenere percorsi e collegamenti in sicurezza e che comunque possano convogliare i pedociclisti verso quella la pista “dorsale” sull'argine -bellissima-, priorità comune di tutte le amministrazioni della Bassa Atesina.
Centro Attenzione Permanente di San Giacomo - ständiger Aufmerksamkeitsbrennpunkt St. Jakob
Lorenzo Merlini

* pubblicato successivamente sull'Alto Adige del 17-3-07
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giovedì, 15 marzo 2007
Alto Adige 14-3-07

SAN GIACOMO
Sentieri bloccati dai privati
Polonioli: si tratta per un'intesa, il Puc da variare
di Bruno Canali
LAIVES. La questione dei sentieri interrotti dalle proprietà private a monte di. San Giacomo, si può risolvere, a patto però che si dia seguito alle variazioni del Puc in ballo da qualche anno. Lo dice anche il sindaco Giovanni Polonioli, percorrendo a ritroso la vicenda iniziata qualche decennio fa. < Tanti anni orsono - spiega Polonioli - nel Puc venne inserita un'area per attrezzature collettive nei paraggi della vecchia chiesetta sopra San Giacomo. Doveva essere un'area destinata a verde pubblico e ricreativoma a distanza di qualche decennio non se ne è fatto alcunché e tutto è ancora come un tempo nel piano urbanistico. Da qualche anno è in corso una trattativa con uno dei proprietari privati che abitano nell'area, per cercare di arrivare alla eliminazione dal Puc di quella zona destinata ad attrezzature collettive ed avere invece in cambio proprio la garanzia di percorribilità del sentiero che.è tirato in ballo perché interrotto nella sua continuità».
L'ultima occasione per accennare a questo problema 1 altra sera, in occasione di una assemblea pubblica destinata alla presentazione del progetto per la riqualificazione urbana di San Giacomo. È stata quella l'opportunità per accennare anche alla volontà del Comune di Laives di realizzare un percorso pedemontano fra Pineta e San Giacomo, mentre il Comune di Bolzano, a sua volta, ha in previsione un'opera simile, fra Castel Flavon e San Giacomo. L.'idea è interessante anche perché contribuirà a valorizzare proprio gli antichi sentieri che percorrevano la costamontana e arrivavano fino ai masi di la Costa-Seit. Bisogna però risolvere il nodo della zona sopra l'abitato di San Giacomo, nei paraggi della chiesetta, in maniera da potere poi ripristinare i tracciati e dare loro la, necessaria continúità. Le critiche avanzate l'altra sera dagli abitanti di San Giacomo, se non altro hanno avuto il pregio di riportare all'attenzione degli amministratori comunalipresenti all'assemblea questa questione, in maniera che si dia impulso alla trattativa con il privato al fine di arrivare finalmente a riavere i sentieri completamente agibili.
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lunedì, 12 marzo 2007
Alto Adige 11-3-07

il futuro di san giacomo
Riqualificazione, ecco il progetto
LAIVES. Il progetto di riqualificazione urbana che interesserà l'abitato di San Giacomo non è ancora approdato in consiglio comunale ma la comunità del paese ha potuto vederlo in anteprima grazie alla serata che è stata organizzata, venerdì, dall'assessore Giorgio Zanvettor. Si è trattato di un concreto esempio di quella «democrazia partecipata» voluta dalla giunta.
Proprio l'assessore Zanvettor, nell'accingersi ad illustrare il progetto (realizzato dall'ingegner Giovanni Perini, ha parlato di «naturale continuazione dopo l'entrata in funzione della galleria della variante fra Pineta e Maso della Pieve. Questa svolta ci impone una riqualificazione per San Giacomo, per migliorare decisamente la qualità della vita di chi vi abita e la sicurezza per bici e pedoni».
Sotto il profilo tecnico, questo progetto verrà diviso in due lotti operativi, il primo dei quali riguarderà il tratto di statale 12 fra via Pascoli e l'incrocio con via Anton Thaler, con una spesa di circa 1,4 milioni di euro. Il secondo lotto invece sarà quello da via Thaler fino al confine con Bolzano e prevederà una spesa di 1,6,milioni di euro. Si incomincia quindi alla periferia sud di San Giacomo e, se non subentreranno imprevisti, la tempistica prevede che entro quest'anno inizino i lavori, che dovrebbero durare più o meno 6 mesi. Verrà realizzata una pista ciclabile accanto alla statale 12 che di fatto procurerà una restrizione dell'attuale carreggiata alle dimensioni minime previste per legge, ovvero 3, 40 metri per ognuna delle due corsie. I risultati dovrebbero essere una maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti, un impatto ambientale più a misura d'uomo (anche grazie al verde) e la diminuzione dei mezzi in transito, soprattutto di quelli che passano per, San Giacomo pur non avendo una ragione per farlo.
«Tutto bene - hanno obiettato alcuni presenti - a patto che questi interventi non finiscano per penalizzare ulteriormente noi che a San Giacomo abitiamo». Il progettista lo ha escluso e a sostengo della sua proposta ha portato diversi esempi e schede illustrate. Gli accessi che nel tratto del primo lotto sono 5, verranno ridotti a 2, proprio per recuperare sicurezza perché, ha spiegato l'ingegner Perini, ogni accesso è una fonte di potenziale pericolo. «I1 progetto è stato verificato da diversi enti - ha aggiunto l'assessore Zanvettor - e la Provincia lo ha considerato di interesse sovracomunale cosa che permetterà anche di ottenere contributi. L'automobilista che passerà lungo la nuova strada riqualificata, dovrà percepire immediatamente di non trovarsi più su una statale, bensì su una strada urbana dove bisognerà ridurre la velocità e stare attenti ai passaggi pedonali, che tra l'altro verranno rialzati rispetto alla carreggiata, insieme alle fermate degli autobus».
Al posto dell'incrocio con via Thaler verrà realizzata una rotatoria e con il secondo, futuro lotto, la ciclabile si sposterà sul lato opposto (verso ovest) per proseguire finoall'altezza del Garden Village e il territorio di Bolzano.
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sabato, 10 marzo 2007
LAIVESNOTIZIE




FEBBRAIO 2007, ANNO 7, N. 1
tUTTI I PROGETTI PER IL 2007

CLICCA QUI'
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giovedì, 08 marzo 2007
Alto Adige 7-3-07
L'assessore Tommasini intende raggiungere l'obiettivo
Cultura, carnet annuale
LAIVES. Da qualche tempo alla guida del settore cultura comunale, l' assessore Christian Tommasini parla di progetti per il futuro e della volontà di seguire con particolare attenzione due concetti fondamentali. «Prima di tutto - spiega Tommasini - bisognerà allestire un programma culturale perenne, nel senso che dovrà occupare l'intero arco dell'anno è non solamente determinati periodi. Questo servirà per ravvivare la cultura comunale, grazie all'offerta che si può basare su tutte le attrezzature e gli spazi che sono a disposizione: dalle biblioteche alle sale teatrali. A proposito, voglio aggiungere che per ottobre dovrebbe tornare agibile la sala del teatro aula magna, in zona scolastica, che è punto di riferimento imprescindibile per tutto ciò che si muove a livello culturale in città. Non meno importanti sono anche le altre presenze, vedi Centro Don Bosco, Pfarrheim, Kulturhaus e teatro a Pineta, necessarie per distribuire su tutto il territorio le iniziative che hanno a che fare con la cultura. Per quanto ci riguarda invece, come amministrazione comunale abbiamo allestito una piccola sala espositiva in via Pietralba, già utilizzata per varie mostre d'arte, e puntiamo a realizzare ance un "antiquarium" per valorizzare esplicitamente la storia locale. Infine i giovani, per i quali gli spazi ci sono in città come nelle frazioni».
Parlando invece dei programmi stagionali, l'assessore Tommasini si dice convinto che bisognerà predisporre un programma che abbracci tutto l'arco dell'anno con proposte teatrali, artistiche e musicali, al di là del Festival comunale, che oramai è una istituzione, e quest'anno dovrebbe avere luogo ad inizio settembre.
« So di proposte - conclude l'assessore Tommasini - che le associazioni stanno mettendo a punto, proposte importanti per rafforzare l'identità della comunità locale e noi le stiamo seguendo con particolare attenzione, proprio perché si tratta di lavori che contribuiranno a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità». (b.c.)
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giovedì, 01 marzo 2007
Alto Adige 1-3-07
SAN GIACOMO
Pronto il progetto per la riqualificazione urbana.
Verrà presentato il 9 marzo prossimo

LAIVES. Nel rispetto della volontà di arrivare ad una "democrazia partecipata", almeno quando in ballo vi sono interventi che riguardano tantissima gente, venerdì 9 marzo, a San Giacomo, verrà presentato il progetto di riqualificazione urbana.
Lo ha realizzato l'ingegner Perini per conto dell'ammiiiistrazione comunale e verrà presentato dall'assessore Giorgio Zanvettor, competente in materia.
Riqualificazione urbana a San Giacomo, sostanzialmente significherà rivedere tutto l'asse della vecchia statale 12 nell'ottica di una maggiore attenzione verso pedoni e ciclisti, in maniera anche da scoraggiare al massimo ogni transito inutile dentro l'abitato dato che c'è la variante in galleria da utilizzare.
'Il progetto che illustreremo alla gente di San Giacomo il 9 marzo (sala teatrale di via Wagner, ore 19.30) - dice l'assessore Zanvettor - riguarda la prima parte di intervento, quella che alla periferia sud di San Giacomo, va da via Pascoli fino a via Thaler. Si tratterà di rivedere l'asse stradale della vecchia statale 12, realizzando una pista ciclabile che in seguito, con il completamento del progetto di riqualificazione urbana, arriverà fino al confine nord del nostro territorio comunale; per poi proseguire verso Bolzano collegandosi alla pista che arrriva a Maso della Pieve".
L'auspicio quindi è che tutte le persone che abitano a San Giacomo, siano presentil il 9 marzo alla presentazione del progetto, anche perché sarà quella una occasione per conoscerlo nei dettagli grazie alla presenza dei tecnici che spiegheranno l'insieme degli interventi. (b.c.)
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domenica, 25 febbraio 2007

Alto Adige 24-2-07

IL FUTURO DI SAN GIACOMO
SERVE UN'ATTENTA PROGRAMMAZIONE
Anche il Comitato Attenzione Permanente sollecita il progettista a considerare le esigenze di vivibilità della frazione.
Ex Amonn, un impatto urbanistico”
Appello al Comune: va considerato anche l'inquinamento acustico


LAIVES. In centro all'abitato di San Giacomo sta crescendo un nuovo, grande quartiere. Già è pressochè completata la parte del «Garden Village» con alcune centinaia di appartamenti e nel frattempo è stato sottoposto all'amministrazione comunale un nuovo grande progetto di trasformazione in chiave edilizia che riguarderà l'adiacente area produttiva ex Amonn e saranno altri 200 e più nuovi alloggi. Si tratta di uno sviluppo urbanistico e demografico sul quale è opportuno riflettere per evitare conseguenze poi ingestibili. In merito, con una nota, interviene anche il Centro di Attenzione Permanente.
Lorenzo Merlini, a nome proprio del Centro Attenzione Permanente di San Giacomo, interviene con una nota ricordando che «qualche giorno fa che l'architetto Amplaz ha presentato la prima ipotesi di trasformazione dell'area ex Amonn. I 53 mila metri cubi di edificazione con l'ipotesi di circa 200 alloggi sono senz'altro un colpo al cuore a San Giacomo: anche l'ultimo lenzuolo di terra della frazione scomparirà. Bene fanno gli amministratori a preoccuparsi di un così forte intervento urbanistico. Se da un lato vi c'è forte perplessità per l'altezza degli edifici lungo il fronte strada, dovrebbero pensare che all'interno c'è la ferrovia con il suo pressante e sempre maggiore rumore, subito oltre c'è l'aeroporto, che oltre a prevedere aerei di più grande dimensione, potrebbe costruire un hangar di riparazione e prova motori. Il rumore come si sa - ma meglio dicono i tecnici dell'Ufficio Aria e Rumori - può essere mitigato solo nei piani più bassi; verso l'alto nulla si può se non blindarsi in casa. Tra non molto - continua la nota tenendo conto del piano regolatore aeroportuale (vedasi decreto 31 ottobre 96 Ministero dell'ambiente), degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica e delle procedure antirumore adottate, verranno definite attorno allo scalo aeroportuale i confini delle aree di rispetto, zone dove dovranno essere applicati dei limiti di rumorosità. Bisogna aggiungere che la ferrovia, con i suoi rumori ritenuti senz'atro superiori ai livelli previsti udibili (giorno e notte) proprio nei piani più alti nelle case immediatamente adiacenti, per non parlare di scuole e asili, provoca un peggioramento dell'inquinamento acustico». Lorenzo Merlini così conclude: «L'architetto Amplatz, ci auguriamo, dovrà tener conto di tutto questo, vuoi perchè è un progetto ambizioso e vuoi perchè rappresenta una grande sfida con se stesso per un paese che vorrebbe ricordarlo solo per un progetto di grande sensibilità umana.
Il Comune dovrebbe collaborare, intervenire e vigilare affinchè tutto ciò si possa realizzare, sopratutto perchè San Giacomo necessita di un miglioramento della qualità della vita. Non è cosa da poco”. (b.c.)

PREVISTI 200 ALLOGGI
Un'altra, ampia zona a carattere produttivo sta per lasciare il posto, in centro all'abitato di San Giacomo, a nuovi appartamenti. Si tratta della zona nota come ex Amonn, in pieno centro della frazione, accanto al Gàrden Village, il quartiere che ha preso il posto del vecchio magazzino Espen. La giunta comunale si è già occupata in merito alle indicazioni tecniche sulla base di quanto riferito dall'architetto Amplatz che ha elaborato una prima ipotesi di trasformazione dell'area ex Amonn. L'intervento urbanistico è importante perché le cubature in ballo sono enormi: 53 mila metri cubi di costruzioni, che significheranno più di 200 nuovi appartamenti nel cuore di San Giacomo. L'architetto Amplatz ha spiegato la trasformazione urbanistica servendosi anche di un plastico. In giunta non sono mancate le perplessità anche per l'altezza degli edifici lungo il fronte strada, in. particolare per le altezze prospettate. L'architetto Amplatz ha promesso a sindaco ed assessori che tornerà con delle ipotesi alternative che tengano maggiormente conto delle indicazioni che gli sono state date dalla giunta. (b.c.)
sabato, 24 febbraio 2007
Alto Adige 23-2-07

Più collegamenti in Bassa e fermata pure a San Giacomo
“Metropolitana necessaria”
Il sindaco: è l'unico modo per agevolare i pendolari



di Ezio Danieli
LAIVES. La fermata dei treni a San Giacomo - ritenuta necessaria anche dal sindaco Polonioli vista la crescita urbanistica e demografica della frazione - deve passare necessariamente attraverso la disponibilità del terzo binario e quindi alla metropolitana di superficie.
Nel centro di San Giacomo sta crescendo un nuovo, grande quartiere. Già è praticamente completata la parte del «Garden Village» con alcune centinaia di appartamenti e nel frattempo è stato sottoposto alla giunta comunale un nuovo grande progetto dì trasformazione in chiave edilizia che riguarderà l'adiacente area produttiva ex Amonn e saranno altri 200 e più nuovi alloggi. Alla fine insomma, il quartiere centrale conterà più di mille abitanti. II sindaco Polonioli ribadisce l'importanza di una fermata dei treni a San Giacomo.
Lo studio del progetto della metropolitana di superficie è ' già stato inserito nel piano provinciale dei trasporti. E con tanto di dettagli: tracciato, fermate, tempo di percorrenza, costi. Insomma il collegamento, almeno sulla carta, è già pronto fra Bolzano ed Ora. Rispetto all'attuale servizio ferroviario verrebbero modificate le seguenti caratteristiche: l'orario (più cadenzato) e le stazioni (a distanza ridotta e ben collegate con i mezzi pubblici), ma anche i sistemi di segnalamento (verrebbero completamente automatizzati) e i « rotabili» (nuove macchine sostituirebbero quelle in esercizio adesso). La «metropolitana» (in realtà il collegamento è tutto all'aperto) partirebbe dalla stazionedi Bolzano. La prima fermata, dopo poco più di due minuti, è prevista a Santa Geltrude, poi un secondò stop a Oltrisarco e un'ultima fermata «bolzanina» in zona industriale. Fin qui, il tragitto verrebbe coperto in circa cinque minuti e mezzo. La fermata successiva sarebbe quella di via Einstein a San. Giacomo, poi uno stop all'aeroporto e il proseguimento fino a Laives. Altri tre minuti per arrivare a Bronzolo e poi fermata conclusiva alla stazione di Ora. Tempo complessivo di percorrenza per coprire i.sedici chilometri del tracciato: 18 minuti e venti secondi. Questo permetterebbe di effettuare tre corse all'ora per ogni senso di marcia. La stima dei costi parla di un investimento di 38,91 milioni di euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l'acquisto dei convogli (uno per senso di marcia) che hanno un costo previsto tra i 3,62 e i 5,16 milioni di euro. Il modello di utilizzo predisposto dalle Fs prevede 18 ore di esercizio durante le quali potrebbero essere trasportate fino a 6.900 persone. A una tariffa che dovrebbe aggirarsi attorno a un euro. Il tutto sarà eventualmente realizzabile quando diventeranno provinciali le competenze statali in materia di trasporto ferroviario. È noto che l'accordo è stato raggiunto tanto che lo Stato sta concordando anche i contratti di servizio con la Provincia che, se giungerà il benestare del ministero potrà anche decidere quali tratte coprire, con quali cadenze e con quanti vagoni. È il «passaggio» necessario.
Ricordiamo che quando saranno percorribili le due varianti di Laives e di Ora la statale del Brennero fra Bolzano e Trento sarà una grande superstrada - lo dicono gli esperti - che tra l'altro attraverserà diversi centri abitati diventando, di fatto, la terza corsia all'A22 quando l'autostrada (e succede sempre più spesso) sarà intasata. Prospettive dunque inquietanti. Complice anche questa... terza corsia, l'assedio da traffico durerà a lungo, almeno fino a quando non sarà percorribile il passante ferroviario fra Ora e Cardano.

Più treni, lo chiede anche la Cgil/Agb
LAIVES. Anche la segreteria provinciale della Ggil/Agb - guidata dal segretario generale Lorenzo Sola - in un incontro avuto con il sindaco Giovanni Polonioli si é espressa a favore «in maniera particolare sull'ipotesi, di rafforzare il trasporto su rotaia realizzando un terzo binario che permetterebbe.di creare una sorta di metropolitana di superficie capace di ridurre la mole di traffico che grava sulle arterie stradali» Il sindacato, nell'incontro sul sindaco, ha affrontalo a lungo il problema della viabilità sul territorio comunale in riferimento ai necessari spostamenti di numerosi lavoratori anche verso il capoluogo di provincia
venerdì, 23 febbraio 2007
Alto Adige 22-2-07
La fermata dei treni è indispensabile”


di Bruno Canali
LAIVES. In centro all'abitato di San Giacomo sta crescendo un nuovo, grande quartiere. Già è pressochè completata la parte del “Garden Village» con alcune centinaia di appartamenti e nel frattempo è stato sottoposto all'amministrazione comunale un nuovo grande progetto di trasformazione in chiave edilizia che riguarderà l'adiacente area produttiva ex Amonn e saranno altri 200 e più nuovi alloggi. Alla fine insomma, il quartiere centrale conterà più di mille abitanti. Il sindaco Polonioli ribadisce l'importanza di una fermata dei treni a San Giacomo.
È chiaro che una presenza di questa portata, porta con sé anche problemi di non facile soluzione, primi fra tutti quelli legati alla viabilità e ai trasporti. È prevedibile che gran parte degli adulti che si sono insediati al Garden Village, così come quelli che arrivéranno entro qualche anno nei condomini previsti al posto della zona ex Amonn, per lavoro faranno ogni giorno la spola da e per Bolzano. Sotto pressione sarà quindi la statale 12 nel tratto di Maso della Pieve, che per fortuna è breve e si renderà necessaria pure la pista ciclabile che per ora rimane solo a livello progettuale e dovrà collegarsi con quella che Bolzano sta costruendo a Maso della Pieve.
Proprio parlando di collegamenti e trasporti, assume sempre più importanza l'ipotesi di predisporre anche una fermata ferroviaria all'altezza di San Giacomo. La stazione verrebbe a collocarsi a ridosso del nuovo, grande quartiere ed è quindi prevedibile che avrebbe un ruolo fondamentale per gli spostamenti dei pendolare. «Di fermata ferroviaria per San Giacomo si parla da anni e il consiglio comunale di Laives ha approvato anche una mozione in tal senso - ricorda il sindaco Giovanni Polonioli - mentre la Provincia avrebbe anche affidato degli studi in merito, uno dei quali credo porti la firma dell'architetto Gennaro, lo stesso che ha progettato il Garden Village con i suoi condomini. Siamo tutti a favore della fermata ferroviaria, oggi più che mai necessaria. Da quanto sappiamo però, tutta là questione è ferma in atte sa che la rete passi dalle Ferrovie alla Provincia, che a quel punto avrebbe l'autorità per intervenire direttamente. A ridosso delle elezioni comunali ne ho parlato pure cori il collega di Bolzano, Luigi Spagnoli: c'è una disponibilità sostanziale sul progetto».
Il treno come metropolitana di superficie insomma e sarebbe effettivamente una delle soluzioni migliori per il trasporto fra San Giacomo e Bolzano vista la vicinanza, un sistema che si integrerebbe perfettamente anche con gli autobus pubblici per quanto concerne direttrici diverse dalla stazione ferroviaria dì Bolzano. Come detto, a mano a mano che San Giacomo cresce, il tema diventa sempre più di attualità.

UTILE ANCHE ALL'AEROPORTO
Avere una fermata ferroviaria all'altezza di San Giacomo non porterebbe vantaggi esclusivamente ai pendolare residenti nella frazione. Di fronte ai nuovi condomini del Garden Village, al di là della linea ferroviaria del Brennero, c'è l'aeroporto, altra struttura che trarrebbe notevoli benefici dall'avere a poche decine di metri dallo scalo degli aerei di linea una fermata anche dei principali convogli ferroviari, in particolare dì quelli locali, che fanno la spola fra la Bassa Atesina e Bolzano. Si tratta di una opportunità da valutare attentamente se si vuole veramente risolvere il problema del traffico veicolare privato e dei collegamenti. Da San Giacomo alla stazione centrale di Bolzano, un treno impiega solo alcuni minuti per arrivare.

LE PROSPETTIVE
Laives. Una fermata ferroviaria per l'abitato di San Giacomo:l'avevano chiesta mediante una mozione – approvata- i consiglieri provinciali Verdi facendo presente che potenzialmente nella frazione ci «sarebbero qualcosa come 5 mila utenti». In seguito era arrivata la risposta dell'assessore Thomas Widmann: «Il problema si risolverebbe con la realizzazione del passante ferroviario tra Ora e Cardano». Ovvero: fino a quando non sarà possibile realizzare il terzo binario lungo l'asse ferroviario del Brennero, sarà improbabile anche che si preveda una fermata dei convogli a San Giacomo. Il terzo binario a sua volta non può essere realizzato lungo l'attuale tracciato, perché si scontra con gli spazi ristretti a ridosso del Virgolo. Dunque, tempi indefiniti per avere eventualmente la fermata a San Giacomo, di quella famosa «metropolitana di superficie», come viene anche definita; che nelle previsioni dovrebbe rappresentare la vera soluzione per quanto riguarda il traffico e tutti i problemi annessi e connessi.
Va ricordato che a lungo termine il piano di potenziamento del trasporto pubblico in Bassa Atesina prevede la realizzazione di due fermate lungo la linea ferroviaria del Brennero: la prima a San Giacomo e la seconda ad Oltrisarco quando diventeranno provinciali le competenze statali in materia di trasporto ferroviario. È noto che l'accordo è stato raggiunto tanto che lo Stato sta concordando anche i contratti di servizio con la Provincia che, se giungerà il benestare del ministero, potrà anche decidere quali tratte coprire, con quali cadenze e con quanti vagoni. È il «passaggio» necessario per impostare interventi in prospettiva. E fra questi c'è anche la realizzazione delle due fermate a San Giacomo e all'altezza di Oltrisarco sempre lungo la linea ferroviaria del Brennero. Di questa doppia ipotesi si discute da tempo, sulla scorta della convinzione che proprio il treno sarebbe il mezzo più veloce e meno inquinante per raggiungere Bolzano, anche da San Giacomo; oramai di fatto un sobborgo della città capoluogo. La proposta si dimostra sempre più interessante, visto che proprio a San Giacomo in questi anni si sta edificando molto e tra poco saranno pronti ulteriori nuovi appartamenti, in una zona che, guarda caso, si trova molto vicina alla linea ferroviaria e quindi la futura fermata dei treni potrebbe diventare un «servizio aggiunto» a coloro che vi abitano e debbono andare e venire da Bolzano. Da non dimenticare poi l'aeroporto, subito al di là della ferrovia e anche in questo caso, la fermata, con l'aggiunta di un terzo binario magari; rappresenterebbe una vera e propria linea di metropolitana di superficie con la quale andare e venire anche dall'aeroporto. Là fermata a San Giacomo insomma, si inserirebbe in un piano più articolato, che prevederebbe una metropolitana di superficie che arrivi almeno fino ad Ora e faccia capolinea presso la stazione ferroviaria di Bolzano, dopo avere attraversato tutti gli altri centri lungo la direttrice della Bassa Atesina. Ma c'è bisogno del terzo binario che potrà essere ricavato - senza bisogno quindi di costruirlo ex-novo solamente quando sarà percorribile il «passante» ferroviario fra Ora e Cardano che (è stato confermato) verrà realizzato in anticipo rispetto all'accesso sud della nuova linea ferroviaria del Brennero. A questo punto non ci rimane che aspettare il passaggio dì competenze in materia di ferrovia alla Provincia. (e.d.)


IN CONSIGLIO
Mozione, l'ok nel 2001
LAIVES. Una mozione che chiedeva anche l'istituzione di una fermata dei convogli all'altezza di San Giacomo, era stata approvata (non all'unanimità) dal consiglio comunale nel novembre 2001. Era stata presentata da Iniziativa civica. «Realisticamente - aveva detto il sindaco Galler nel corso della discussione - nessuno si illude che sarà posato il terzo binario lungo la linea del Brennero entro tempi ragionevoli e dunque, avere una stazione anche per San Giacomo sarà difficile». «Ma se c'è la volontà politica il resto non è un problema», aveva affermato Max Guariento, uno dei promotori della mozione. «Chiediamo una stazione a San Giacomo aveva detto il vice sindaco Reinhard Christanell da tempo. Basti dire che nel piano di attuazione della zona Espen a San Giacomo, il progettista ha previsto proprio la possibilità di una fermata del treno». (b.c.)
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lunedì, 19 febbraio 2007


Zona ex Amonn:Ultima area rimasta in San Giacomo

E' di qualche giorno fa che l'architetto Amplaz ha presentato la prima ipotesi di trasformazione dell'area in questione. I  53 mila metri cubi di edificazione con l'ipotesi di circa 200 alloggi sono senz'altro un colpo al cuore a San Giacomo: anche l'ultimo lenzuolo di terra della frazione scomparirà.
Bene fanno gli amministratori a preoccuparsi di un così forte intervento urbanistico e se da un lato vi è forte perplessità per l'altezza degli edifici lungo il fronte strada dovrebbero pensare che all'interno c'è la ferrovia con il suo pressante e sempre maggiore rumore, subito oltre c'è l'aeroporto,che oltre a prevedere aerei di più grande dimensione, potrebbe costruire un hangar di riparazione e prova motori.
Il rumore come si sa, ma meglio dicono i tecnici dell'Ufficio Ambientale Aria e Rumori, può essere mitigato solo nei piani più bassi; verso l'alto nulla si può se non blindarsi in casa.
Tra non molto tenendo conto del piano regolatore aeroportuale (vedasi decreto 31 ottobre 96 Ministero dell'ambiente), degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica e delle procedure antirumore adottate, verranno definite nell'intorno aeroportuale i confini delle aree di rispetto, zone dove dovranno essere applicati dei limiti di rumorosità.
Se si aggiunge che la ferrovia, con i suoi rumori ritenuti senz'altro superiori ai livelli previsti udibili (giorno e notte) proprio nei piani più alti nelle case immediatamente adiacenti, per non parlare di scuole e asili, provoca un peggioramento dell'inquinamento acustico.
L'architetto Amplatz, ci auguriamo, dovrà tener conto di tutto questo, vuoi perchè è un progetto ambizioso e vuoi perchè rappresenta una grande sfida con se stesso per un paese che vorrebbe ricordarlo solo per un progetto di grande sensibilità umana.
Il Comune dovrebbe collaborare e vigilare che tutto ciò si realizzasse, sopratutto per far capire a quel prossimo migliaio di abitanti, oltre a quelli esistenti, che la frazione necessita di un miglioramento della qualità della vita. NON E' COSA DA POCO.

Centro Attenzione Permanente di San Giacomo - ständiger Aufmerksamkeitsbrennpunkt St. Jakob

Lorenzo Merlini

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lunedì, 03 aprile 2006
Riqualificazione urbana a San Giacomo. Alto Adige  1-04-06
Il Progetto

Nel cassetto degli assessorati alla riqualificazione urbana e all'urbanistica, c'è un grande progetto per San Giacomo. E' quello per la "riqualificazione urbana" della vecchia SS12 fra la periferia sud e quella nord dell'abitato, progetto che penalizzerà ulteriormente il passaggio di automezzi in centro.
L'assessore Zanvettor attende solo di poterlo presentare alla popolazione interssata e quindi si inizierà con i primi lavori.
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categoria:comunicati, san giacomo oggi
lunedì, 03 aprile 2006
Dall'Alto Adige del 1 aprile 06 a firma di Bruno Canali.
San Giacomo, due nuovi semafori. Posizionati sulla SS12 alle estremità della frazione.

L'amministrazione comunale intende scoraggiare i transiti "ingiustificati" dentro gli abitati da parte di mezzi che in realtà debbono passare oltre e non fermarsi nel territorio comunale.
Proprio a San Giacomo l'intervento dissuasivo diventa urgente, perchè si nota che ogni giorno, nonostante la variante in galleria, molti, troppi mezzi, continuano tranquillamente a passare da un estremo all'altro ovvero da Maso della Pieve a Laives e oltre. Tutti questi dovrebbero imboccare assolutamente la variante in galleria, cosa che però ancora diversi non fanno, vuoi per la cattiva abitudine o altro. La finalità, quindi, è quella di togliere il traffico da San Giacomo ed il Comune di Laives ha dato via libera all' installazione di due impianti semaforici alle estremità dell'abitato di San Giacomo. Verranno installati a sud nei paraggi della zona Vurza e anord, nei pressi del nostro cofine con Bolzano. Il succo di questi interventi sulla viabilità è quello di fare in modo che la vecchia statale 12 sia sempre meno appetibile per transiti inutili.
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