mercoledì 18 gennaio 2012

giovani 1


venerdì, 24 aprile 2009



La Provincia cerca autori da lanciare



Aspiranti scrittori  e filmmaker, con  ricchi premi finali

Un raccordo sinergico tra parola scritta e parte visiva, tra letteratura e cinema con l’opportunità per tanti autori di venire alla ribalta e coronare un sogno: la realizzazione delle loro opere. Possiamo così sintetizzare questa ultima edizione del premio “Autori da scoprire - Ambientazione Alto Adige” articolata nelle sue due sezioni Libri e Video, per iniziativa della Provincia Autonoma di Bolzano - Cultura italiana - Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi.
 Giovedì 30 aprile è l’ultimo giorno per l’invio dei progetti che riguardano opere di fiction e documentari.
 La segreteria della sezione Libri ha ricevuto 18 opere ambientate in Alto Adige: 13 dalla provincia di Bolzano, 2 dal Trentino e 3 dal resto d’Italia. Si tratta, complessivamente, di 9 opere di narrativa e 9 opere di saggistica, in un ideale equilibrio di proposte all’insegna - secondo una prima impressione della giuria del concorso - di un buon livello qualitativo.
 Riguardo alla sinergia di cui si è detto tra libri e cinema, la giuria da quest’anno leggerà le opere anche nell’ottica di una possibile trasposizione cinematografica.
 Per quanto riguarda la sezione Video, riservata ad opere di fiction e documentari, i produttori devono far pervenire i progetti audiovisivi e multimediali alla segreteria del concorso entro il prossimo 30 aprile. Ricordiamo che bando e scheda di partecipazione sono scaricabili dal sito internet HYPERLINK “http://www.autoridascoprire.it” www.autoridascoprire.it cliccando la sezione Video.
 La giuria risulta composta da tre esperti e da un segretario: presidente è il prof.Marco Bertozzi, esperto e docente di storia del cinema; Vittorio Curzel, regista e produttore; Paolo Mazzucato, programmista e regista della Rai di Bolzano e da Romy Vallazza, coordinatrice del Centro Audiovisivi di Bolzano (segretaria).
 I premi. Fiction (1º premio 5000 euro e produzione dell’opera con a disposizione un budget di 35 mila euro; 2º premio 4000 euro; 3º premio 3000 euro. Documentari (1º premio 5000 euro e produzione dell’opera con a disposizione un budget di 35 mila euro; 2º premio 4000 euro e 3º premio 3000 euro.
 L’appuntamento è per venerdì 23 ottobre 2009, al Centro Trevi di Bolzano, in via Cappuccini 28, per la premiazione delle opere vincenti nelle due sezioni.(m.c.)
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giovedì, 23 aprile 2009

«Pinocchio in bicicletta» grande festa per i bambini


Manifestazione organizzata dalla Federciclismo

 BOLZANO. Festosa riuscita anche del secondo appuntamento per i minicilisti delle scuole elementari bolzanine che hanno risposto ancora una volta in un centinaio all’invito della Federciclismo per la serie delle cinque «lezioni» del programma «Spaziobicibolzano 2009» promosso dal comitato regionale della Federciclcismo nel quadro della iniziativa federale nazionale denominata «Pinocchio in bicicletta»
 Teatro della riunione questa volta il Drusetto e come compito una serie di gimcane con difficoltà progressive. Ad accogliere i giovanissimi ancora una volta con i loro attivi collaboratori, il presidente del Comitato Antonio Lazzarotto con il vice Bruno Falcomatà e il sussidio del giudice di gara Gino Malfatti.
 Le varie gimcane, individuale, parallela e a squadre, rese ancor più interessanti da ostacoli quali l’asse altalenante ed il tiro a canestro sono state afffrontate dai miniciclisti con grande concentrazione e facendo tesoro degli insegnamenti che loro venivano elargiti prima e durante le prove. Non sono mancati, applauditissimi, i percorsi netti, alcuni realizzati anche dai più piccoli.
 Il prossimo appuntamento fissato per sabato 9 maggio prevede, sempre con raduno al Druso alle ore 9, il trasferimento con l’aiuto dei vigili urbani bolzanini, al campo permanente di Bmx di via Druso dove sarà possibile conoscere le speciali biciclette con dimostrazioni pratiche e poi esibirsi in una serie di prove sull’accidentato percorso. Funzionerà naturalmente anche in quella occasione, come in ogni tappa, l’assistenza meccanica. Il penultimo appuntamento, quello che prevede la trasferta al Safety Park di Vadena con lezioni pratiche di educazione stradale da parte dei vigili urbani e della sicurezza con la bici oltre che giochi e gincane varie, è fissato per sabato 16 mentre la conclusione con le ultime prove e la premiazione è prevista per domenica 24 maggio, sempre al Druso, dalle ore 9. (u.z.)
Alto Adige 23-04-09
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giovedì, 23 aprile 2009

Upload, ultimi sette giorni per iscriversi




BOLZANO. Ancora sette giorni di tempo per iscriversi Upload local, l’«X factor» in salsa altoatesina è davvero un’occasione unica per i gruppi musicali e i solisti altoatesini. Ricchissima la dotazione del primo premio, che prevede la registrazione di un EP composto da 5 brani presso Riffstudio con la direzione artistica di David Lenci. Per iscriversi. mo! Basta cliccare su http://www.upload.bz.it.

Alto Adige 23-04-09
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giovedì, 23 aprile 2009



Global village all’università

MULTICULTURALITA’


 BOLZANO.Dall’evidenza di una multiculturalità sempre in crescita sul nostro territorio, ma ancora poco accettata, nasce il progetto «Global Village», una sorta di fiera interattiva che si terrà il 28 aprile 2009 nei corridoi dell’università di Bolzano.
 Iniziativa promossa dai giovani di Aiesec, un’organizzazione internazionale guidata da soli studenti che comprende 107 paesi al mondo e 1700 università, coprendo tutti e 5 i continenti. «Vogliamo arricchire noi stessi attraverso la conoscenza di usi e costumi di 20 differenti nazioni del mondo e invitiamo tutti i bolzanini a partecipare all’evento», afferma il presidente del comitato locale Michael Bayr. La giornata dedicata alla multiculturalità inizierà alle 17.30 in aula magna con un’introduzione musicale. La seconda parte della manifestazione si sposterà nei corridoi universitari con l’allestimento di una vera e propria mostra interattiva in cui le diverse comunità, per lingua e provenienza, potranno farsi conoscere attraverso danze, cerimonie, abiti tipici, proiezioni di video, artigianato e gastronomia. (m.p.)

Alto Adige 23-04-09
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giovedì, 23 aprile 2009


Una scelta per il futuro


Vi presentiamo in una panoramica selettiva e ragionata le migliori opportunità

La fine dell’anno scolastico 2008/2009 è ormai molto vicina e dunque stanno per scattare le iscrizioni per il nuovo anno scolastico e formativo 2009/2010. Ritorna questa grande kermesse, questo periodo di grande agitazione per gli studenti e le loro famiglie letteralmente sommersi dai dubbi e dagli interrogativi al fine di individuare quale percorso scolastico formativo scegliere, a seconda delle aspirazioni, degli obiettivi e anche delle capacità individuali.
Gli obiettivi del futuro
 Gli indirizzi formativi e i nuovi percorsi scolastici sono strettamente collegati con gli obiettivi del futuro di ognuno. Questa decisione non è semplice poichè implica una visione e una proiezione sul domani che in definitiva si concretizza sia nel proseguimento degli studi in una sfera universitaria o para-universitaria, sia nella preparazione per dedicarsi ad un lavoro che sia congeniale e adatto per un giovane che si sta preparan do per affrontare le sfide di domani e della età adulta.
Gli studenti nell’incertezza
 Non ci dobbiamo nascondere una realtà di oggi: centinaia e centinaia di studenti (con le rispettive famiglie che trepidano, s’informano, suggeriscono e consigliano) vivono da adesso fino a giugno momenti di forte incertezza in vista della decisione inderogabile.
Discussioni infinite
 E’ questo anche il momento nel quale s’intrecciano infinite discussioni tra gli studenti per consigliarsi a vicenda e mettere a fuoco, finalmente, l’ipotesi più idonea da sottoporre ai genitori. Di qui l’importanza di esaminare con attenzione le proposte e le novità che in queste pagine vengono sottoposte all’attenzione dei lettori. Una serena valutazione, la possibilità di informarsi con un certo margine di tempo, l’invito da parte dei vari istituti e scuole formative di rendersi conto della realtà di cui si parla anche con il contatto diretto e magari anche con una visita in loco, permettono indubbiamente di sciogliere i dubbi.
Scelte di formazione
 Senza obiettivamente dimenticare che la Provincia Autonoma di Bolzano - come certamente vedremo in seguito - propone ad ogni anno scolastico una infinità di corsi formativi e professionali per un futuro e sicuro avviamento ad un lavoro, per oggi ci soffermiano soprattutto su istituti squisitamente privati.
Panorama di proposte
 Queste prime pagine dedicate alla scuola di domani hanno lo scopo di comporre un mosaico di proposte e servizi utili per gli studenti e i loro familiari poichè la scelta per il futuro dovrebbe scaturire, possibilmente, da un accordo corale all’interno della famiglia.
Muoversi in tempo utile
 Un consiglio che possiamo dare agli studenti e alle loro famiglie è quello di muoversi in tempo utile per un esame sereno ed esaustivo delle proposte e delle novità.


  * altre notizie sul giornale a pagina 20 e 21

Alto Adige 23-04-09
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sabato, 18 aprile 2009


Wunderkammer per bambini




S’inaugura oggi l’installazione interattiva a San Giacomo

“Il serpente con le orecchie, il vento che canta e corre nel cielo, lo specchio di Alice, gli occhi che ascoltano l’acqua, il bosco fantastico”: cinque locuzioni verbali che evocano reminiscenze d’infanzia riconducendoci in luoghi sospesi sul confine tra immaginazione e realtà.
 Se sulla carta possiamo limitarci ahinoi a virgolettarli, tali spazi del pensiero divengono tangibili nell’installazione «Wunderkammer», progetto di teatro interattivo dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia: quest’oggi alle ore 17 verrà presentato al Nuovo Teatro di San Giacomo dove resterà visitabile fino al 7 maggio.
 L’opera è frutto del lavoro della compagnia «Drammatico Vegetale» di Ravenna e da «Glitterbird, the art for the very young».
 Organizza la cooperativa teatrale bolzanina Prometeo con la collaborazione della provincia - ripartizione cultura italiana - e i comuni di Bolzano e Laives.
 «Gli ambienti del teatro - dal foyer ai camerini, dalla platea al palco - verranno trasformati in stanze fantastiche - spiega Dario Spadon, presidente della cooperativa Prometeo - dove i bambini avranno modo di interagire con biciclette che producono il vento, microfoni installati nell’acqua, piume magiche...»
 Se dell’installazione in sé Spadon preferisce non svelare ulteriori particolari, di buon grado si pronuncia invece sugli scopi dell’iniziativa: «La nostra intenzione è quella di avvicinare i più piccoli e le famiglie al mondo del teatro. Nello specifico questo progetto è dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia: abbiamo ricevuto prenotazioni da moltissimi asili e durante le mattinate l’attività sarà completamente dedicata a loro. L’orario di apertura al pubblico è dalle 15 alle 18».
 L’installazione «Wunderkammer» è composta da cinque luoghi in cui il bambino può entrare guidato dalla naturale curiosità di conoscere il mondo circostante e scoprirne i segreti.
 Un’opera d’arte che si apre e si offre al bambino che guarda, ascolta, tocca, gioca. L’adulto in questo frangente è una presenza discreta, un osservatore attento e non ingombrante che guida il gioco agevolandolo quando è necessario.
 L’ingresso costa cinque euro e per l’accompagnatore è gratuito.
 Un modo nuovo e stimolante, quello della Wunderkammer, anche per conoscere i nuovi spazi del Teatro di San Giacomo da poco inaugurato.

ANDREA MONTALI

Alto Adige
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sabato, 18 aprile 2009

«Univercity», la torre ad ellisse





Nella struttura alta 12 piani ci sono 107 mini-appartamenti: l’apertura prevista a settembre

BOLZANO. Non è ancora finita, ma è già conosciuta come la “torre degli studenti”, o meglio “student’s tower” vista la vocazione internazionale dell’università cittadina. Effettuato ieri il primo sopralluogo nel nuovo studentato sorto tra viale Europa, viale Druso e via Gutenberg per volontà della Provincia che metterà a disposizione 148 posti letto destinati ai ragazzi che frequenteranno l’ateneo bolzanino. “Univercity”, questo il nome ufficiale della torre, non è solo un dormitorio, ma una vera e propria cittadella a misura di studente. Oltre alle 107 stanze create nella struttura ellittica del palazzo, 66 singole e 41 doppie, verranno messe a disposizione una sala studio, un’aula riunioni, la biblioteca, una sala multimediale, un soggiorno, una palestra, tre cucine comuni, una stanza della musica, un ufficio, un archivio, il deposito bici e trenta posti macchina. Le stanze, inoltre, sono in realtà dei piccoli appartamenti con tanto di bagno e blocco cucina privato, connessione internet, telefono, citofono e presa per l’antenna tv. Tutto questo su 12 piani fuori terra e uno interrato, di cui i primi due con un appendice orizzontale e i restanti a pianta rigorosamente ellittica. Le misure dell’imponente edificio con certificazione “Casaclima B” sono di 15.955 metri cubi di volume, 1.026 metri quadri di superficie, innalzati per 38 metri di altezza. I costi, invece, sono in totale di 24,6 milioni di euro. Lo stato dei lavori è avanzato e probabilmente saranno rispettati i tempi che prevedono l’entrata in funzione dello studentato per settembre di quest’anno. A mancare, praticamente, sono solo gli arredi, per i quali è previsto un lavoro estivo da ultimare entro agosto. L’architetto Alessio Condotta ha fatto da cicerone all’interno della torre ad una piccola delegazione tra cui il presidente della Lub Hans Egger e la vicepresidente Gabriella Kustatscher. Gli alloggi sono spaziosi e con finestre panoramiche, soprattutto negli ultimi piani dove la vista sulla città è a 360 gradi. Una piccola pecca, forse, sono i pochi posti auto disponibili. Il progetto della ditta “Drususbau”, che vinse l’appalto contro altre quattro proposte nel 2007, è di sicuro impatto per l’altezza e l’insolita forma ellittica.
 Soddisfatto, intanto, il presidente della Lub Hans Egger: «Si tratta di un’opera capace di dare impulso allo scambio internazionale degli studenti. Siamo pronti ad accogliere a Bolzano ragazzi provenienti da altri paesi e altre città italiane». Per gli alloggi, quindi, avranno una corsia preferenziale gli studenti provenienti da fuori provincia? «È fuori dubbio, mentre per le rette ancora non esiste una cifra precisa».
Alan Conti

Alto Adige 18-04-09
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sabato, 11 aprile 2009



Il concorso Upload allarga i suoi confini


Giovani band da tutta Italia iscritte alla competizione organizzata dalla Provincia di Bolzano



BOLZANO. E’ un Upload senza confini. Per la sua seconda edizione il contest musicale organizzato dal Servizio Giovani della Provincia si regala una dimensione nazionale davvero invidiabile che spazia in ogni angolo e genere dell’universo a sette note. Se la prima edizione contava tra i gruppi provenienti da fuori provincia molti trentini e una band napoletana, le iscrizioni di quest’anno lasciano presagire una vera calata musicale verso Bolzano per la serata del 6 giugno. Bergamo, Vercelli, Parma, Torino, Bologna, Milano, Cuneo, Firenze, Brescia, Arezzo: quasi ogni città del nord Italia avrà un proprio alfiere, ma ci sono gruppi pronti a partire dalle lontane Napoli, Lecce, Roma e Latina.
 Guardando il fenomeno da un punto di vista locale non si può rilevare come raramente si sia presentata a Bolzano un’opportunità simile per il movimento musicale giovanile. Misurarsi in un contesto nazionale giocando in casa, infatti, può essere sicuramente uno stimolo, ma anche una bella occasione per vivere delle emozioni forti, sorretti dal tifo favorevole. Le possibilità di crescita della musica provinciale, comunque, non si fermano qui perché il fine ultimo della manifestazione è proprio quello di dare una sensibile spinta al movimento locale, proiettandolo in una dimensione nazionale. Nasce da questa impostazione strategica il premio “Local”, ideato quest’anno dall’organizzazione, che premierà gli artisti residenti in provincia di Bolzano in concorso nella sezione degli inediti e con un repertorio minimo di 30 minuti. Ad oggi in lizza per questa opportunità sono in 18, ma le iscrizioni sono destinate a crescere perché l’opportunità di essere selezionati dalla giuria per potersi esibire sul palco nell’ambito del festival il 5 giugno è sicuramente allettante.
 A fare veramente gola, però, è soprattutto il battage promozionale che sarà preparato per il vincitore di questo premio speciale che avrà la possibilità di esibirsi al festival «School’s out» del 13 giugno, di usufruire di un pacchetto di formazione specifica approfondita, di registrare un cd con cinque brani presso il «Riffstudio» con la direzione artistica di David Lenci, di produrre una grafica per l’ep ed un book fotografico professionale e di distribuire il cd in 500 copie. I vantaggi, però, non finiscono qui perché al vincitore sarà anche “regalato” l’apparato di un vero ufficio stampa: un appoggio concreto nel tentativo di farsi conoscere al grande pubblico. Per chiudere in bellezza, ecco che il premio “Local” concederà anche l’opportunità di svolgere un vero e proprio tour di presentazione dell’album oltre alle esibizioni a Bologna nell’ambito della rassegna BèBolognaestate2009 e a Faenza in occasione del Mei. (a.c.)

Alto Adige 11-04-09
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giovedì, 09 aprile 2009


«Tutto sotto ghiaccio»: il museo archeologico apre ai bambini



 BOLZANO. Sabato 18 aprile, dalle ore 15 alle 17, il Museo Archeologico, in via Museo 43 a Bolzano, organizza un laboratorio scientifico per bambini dagli 8 agli 11 anni dal titolo “Tutto sotto ghiaccio”. Attraverso alcuni esperimenti scientifici “Tutto sotto ghiaccio” illustrerà ai piccoli partecipanti come avviene il processo di congelamento, che inibisce la decomposizione. I bambini sono accompagnati nel percorso dal team didattico del Museo Archeologico. Per partecipare a “Tutto sotto ghiaccio” è obbligatoria la prenotazione entro mercoledì 15 aprile al numero 0471 320112. La quota d’iscrizione è di 4 euro.

Alto Adige 09-04-09
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martedì, 07 aprile 2009


 
"WUNDERKAMMER"
"CAMERA DELLE MERAVIGLIE"
 
un grande evento per i bambini
al Nuovo Teatro di San Giacomo
dal 18 aprile al 7 maggio


PRESENTATO DA:  TEATRO PROMETEO
in allegato il programma della manifestazione
Come sempre: vi aspettiamo numerosi!


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martedì, 07 aprile 2009


PREMIO DELLE PASSIONI
«La seconda luna»: commissione riunita





 LAIVES. Prima riunione ieri in municipio della commissione giudicatrice per il Premio nazionale alle passioni che è stato chiamato «La seconda luna». «Sono un migliaio coloro che hanno risposto alla sollecitazione mandando materiali di ogni genere - spiega Giorgio Cattelan, presidente del Coordinamento Arte La Goccia - e questo già dà un senso del successo di questo concorso nonostante sia all’esordio».
 La saletta dove si è riunita la commissione in effetti sembrava un posto di “rifugiati”: scatoloni, teche, fascicoli un po’ dappertutto e adesso sarà un bel lavoro analizzarli tutti per poi decidere chi premiare. Questo premio ha anche subito avuto una risonanza nazionale e infatti non ha uguali in giro. A salutare la commissione al lavoro ieri è passato anche l’assessore comunale alla cultura Loris Frazza, che sta valutando quale spazio sia il più adeguato per ospitare poi la mostra delle cose arrivate. Una delle possibilità sarebbe di utilizzare l’ex municipio attualmente abbandonato. (b.c.)

Alto Adige 07-04-09
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venerdì, 03 aprile 2009



Torna il Festival studentesco



DANIELA MIMMI


BOLZANO. I giochi cominciano a farsi duri e i duri giocano. Anche se per i giovani musicisti, cantanti e ballerini che questa sera danno in via alla più famosa sfida tra scuole, il Festival studentesco, giunto quest’anno alla 39º edizione, questo è tutto fuorché un gioco. Per loro è una cosa seria, serissima, nella quale investire pazienza, talento, tempo strappato agli amici e agli hobby, e un po’ anche alla scuola. Questa sera e domani sera al Palasport di via Resia, i giochi si fanno duri anche perchè in queste due sere si decide tutto. I risultati ottenuti alle prove sportive non hanno decretato un possibile vincitore. E tanto meno lo hanno fatto le arti classiche o quelle artistiche. Anche perchè sono stati tanti gli spettacoli belli e riusciti, e soprattutto perchè i voti della giuria sono ancora top secret.
 In tutto questa sera assisteremo a 31 esibizioni, e a 30 domani sera. Rompere il ghiaccio e dare il via ufficiale alle due serate più infuocate da tutti i punti di vista, tocca a Marco Zenti del Liceo Rainerum, alle 20.40, con “Accidentally in love”, un pezzo piuttosto impegnativo della band americana Counting Crows, seguito dalla band del Pascoli con “Are you gonna be my girl” dei Jet e la danza moderna dell’Einaudi. A chiudere la prima serata del Festival, alle 11.40 circa ci sono la band del Rainerum con “Kids are not all right” degli Offsprings, Simone Melchiori per il Galilei con una canzone di Frank Sinatra, e infine l’Istituto De Medici con la danza moderna. In tutto questa sera vedremo i tre musical rispettivamente del Galilei (“Moulin Rouge”), del Rainerum (“Rent”, sul palco sono in 24) e del De Medici (“Grease”), ascolteremo dieci cantanti solisti, e sei gruppi musicali (del Galilei, del Carducci, del Torricelli, del Delai, del Battisti e del Rainerum) e vedremo sette balletti moderni. Questa sera sul palco del Palasport debutta anche Switch!, la vera novità, che dovrebbe avvicinare al Festival studentesco anche i ragazzi di lingua tedesca. Due sono le loro esibizioni questa sera, e tre sono previste per domani sera. Intorno alla mezzanotte dovrebbe calare il sipario su questa prima serata, se i numerosi collaboratori e volontari dell’Artist Club riusciranno a rispettare e far rispettare il ruolino di marcia. Cosa molto difficile, quando una cantante non si sente in cuffia e ogni batterista deve montarsi i suoi pezzi della batteria, senza i quali non suona. Ma anche questo è il Festival ed è bello che sia così.

Alto Adige 03-04-09
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martedì, 31 marzo 2009



SpazioBiciBolzano: 800 alunni delle elementari sulle 2 ruote



L’iniziativa scatta sabato 4 aprile con una passeggiata ecologica in sella fino a Terlano

 BOLZANO. Presentata in Municipio l’iniziativa SpazioBiciBolzano 2009, promossa dal comitato regionale Alto Adige della Federazione ciclistica italiana e sostenuta dal Comune nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Pinocchio in Bicicletta”, con l’obiettivo di diffondere tra i bambini l’uso consapevole della bicicletta come mezzo di trasporto, come divertimento e come attività sportiva. «Bolzano città della bicicletta non è solo uno slogan, ma una realtà» ha detto il sindaco Gigi Spagnolli, ricordando come a Bolzano oltre un quarto degli spostamenti quotidiani avvenga già su due ruote, mentre appare senz’altro ambiziosa, ma assolutamente realistica, la meta di arrivare entro il 2012 ad avere per le vie cittadine più biciclette che automobili in movimento. Il neo presidente della Fci provinciale, Antonio Lazzarotto, ha quindi esposto il programma che si snoderà lungo quattro sabati mattina e che coinvolgerà oltre 800 alunni delle scuole elementari della città.
 Il programma dell’iniziativa.
 Si inizierà sabato 4 aprile, con una passeggiata ecologica su due ruote fino a Terlano, per dedicarsi poi il 18 aprile ad un percorso di gimcana presso lo Stadio Druso. L’educazione stradale sarà impartita nella teoria e nella pratica dai vigili sabato 9 maggio al Safety Park di Vadena, mentre sabato 16 maggio sarà la volta delle evoluzioni con la Bmx, sull’apposito campo di via Druso. L’iniziativa si concluderà domenica 24 maggio in occasione della manifestazione bolzanina Bolzano in bici 2009. L’iniziativa è accompagnata da un coloratissimo libretto “Pinocchio in bicicletta”.

Alto Adige 31-03-09
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giovedì, 26 marzo 2009

Prove generali per il Festival Studentesco


ANDREA SILBONI
 BOLZANO. Passione, dedizione e divertimento. Questo è quello che si respira entrando nelle aule del Cesfor in viale Europa, dove si svolgono le prove per i ragazzi che si esibiranno nella categoria “cantanti solisti” nelle serate moderne del trentanovesimo Festival Studentesco Provinciale. La manifestazione sta impegnando moltissimi studenti delle scuole superiori della Provincia. Chi pensa che si tratti di ragazzi in lotta tra loro o invidiosi delle esibizioni degli altri si sbaglia: fuori dalla sala prove si sentono solo apprezzamenti e congratulazioni per le canzoni interpretate, suggerimenti e consigli dati sia ai compagni sia agli “avversari”. Questo è lo spirito del Festival, e sembra che i ragazzi lo abbiano capito. «Questa manifestazione è un gioco e un’importante possibilità di esibirsi e di conoscere ragazzi con le stesse nostre passioni», dicono convinte Anna e Marion, del Liceo Marcelline. «Man mano che si avvicina il fatidico giorno - commenta Anna del Liceo Rainerum - sale l’adrenalina e la voglia di far bene, senza preoccuparsi che a guardarci ci saranno tremila persone». L’ansia da prestazione di questi ragazzi non è dovuta solo alla paura di sbagliare, ma anche all’importanza del brano scelto. «A me spaventa il paragone con l’originale - spiega Simone dell’ IIS Galilei, che canterà “My Way” di Frank Sinatra - ma ho scelto questa canzone perché l’autore è nato nel mio stesso giorno, e non può essere una coincidenza». Dietro le canzoni si nascondono anche intrecci sentimentali: «Il Festival per me è un mezzo - dice Rosario dell’ ITG Delai - perché con la mia canzone devo comunicare un messaggio importante a una persona speciale». Più esplicito è Michel del CFP Einaudi, che vuole dedicare alla sua ragazza la sua “Solo para ti”.
 Novità di quest’anno è la categoria “switch”, che prevede la collaborazione tra una scuola italiana ed una tedesca. Claudia, dello School Village di Merano, parteciperà come cantante solista proprio per questa categoria. «Sono entusiasta di avere quest’opportunità, anche se - confessa - mi vergogno a salire sul palco». Le prove proseguono senza sosta a ritmo di rock, pop e toccando un po’ tutti i generi e le lingue. Mentre al’interno della sala prove si esibiscono in successione tutti i cantanti, fuori si ripassano testi, tonalità e suggerimenti interpretativi forniti dal gruppo base, che accompagna i ragazzi dalle prime prove fino all’esibizione finale al Palasport. L’unica cosa che non si sente vociferare nelle aule del Cesfor è il totoscommesse: «Solo il fatto di salire su quel palco ci rende tutti vincitori», dice Andrea dell’ITC Battisti. Il vero vincitore quindi sembra lo spirito e la passione che unisce tutti questi ragazzi. L’appuntamento con il Festival è per venerdi e sabato marzo al teatro Cristallo per le Serate Classiche, e per venerdi 3 e sabato 4 aprile al Palasport di via Resia per le Serate Finali.

Alto Adige 26-03-09
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martedì, 24 marzo 2009


Concorso di disegno... in serra

Elementari: 70 classi all’iniziativa dei Floricoltori altoatesini

 BOLZANO. Settanta classi di tutta la provincia per più di 1.500 studenti della terza e quarta elementare hanno preso parte al concorso di disegno organizzato dai Floricoltori dell’Alto Adige. I bambini hanno visitato diverse aziende floricole ed hanno visto da vicino il funzionamento di serre e coltivazioni dilettandosi anche in piccoli lavori di invasatura, ricevendo in omaggio un simpatico grembiule. Il concorso va avanti anche in aula: le settanta classi sono infatti invitate a preparare dei disegni che verranno poi esposti nelle aziende floricole per tutto il fine settimana della festa della mamma (l’8 e 9 maggio); inoltre, una giuria di esperti valuterà tutte le tavole: le tre scuole vincenti - ossia la prima classificata nelle zone di Bolzano, Merano e Bressanone - riceveranno in premio un’aiuola o la messa a dimora di un albero nel cortile della scuola, per un valore di trecento euro. (nig)
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lunedì, 23 marzo 2009

Per gli studenti la febbre da Festival si «cura» provando e riprovando


BOLZANO. Manca ormai meno di una settimana e i riflettori si accenderanno sulla 39ª edizione del Festival studentesco: venerdì 27 marzo il debutto è nelle mani di ballerini, attori e musicisti classici i quali anche sabato 28 al Teatro Cristallo inizieranno ad affilare le armi; sempre venerdì via all’esposizione delle Arti figurative sempre al Cristallo, fino al 31 marzo; domenica 29 avranno luogo le gare sportive al campo Coni; venerdì 3 e sabato 4 aprile gran finale al Palasport di via Resia con le serate moderne ovvero musica leggera, musical, danza moderna, switch.
 Questa edizione prevede alcune novità. Innanzitutto c’è “Switch” con la partecipazione anche delle scuole di lingua tedesca, schierate, però, con quelle di lingua italiana; poi c’è la collaborazione con il Cesfor che metterà a disposizione sale attrezzate per provare i pezzi e professionisti del settore musicale che forniranno consigli e strumenti efficaci; infine c’è la collaborazione con il festival “Upload” che darà ai vincitori della categoria gruppi musicali l’accesso diretto alle finali del contest. Alcune novità riguardano anche le modalità di votazione ed è stata eliminata la giuria degli studenti.
 E cosa pensano proprio loro, gli studenti, di tutto ciò? Come si stanno preparando? Come stanno vivendo questi ultimi caldissimi giorni? Marco Munarini è il rappresentate dei licei di Merano: «Tutto procede in maniera... catastrofica. L’anno scorso l’adesione è stata di una piccola parte di studenti ma abbiamo raggiunto risultati inaspettati; quest’anno nonostante fossimo partiti con molte idee originali, nel corso dell’anno l’entusiasmo è scemato. Quelli di quinta hanno poco tempo da dedicare all’organizzazione del festival e i pochi studenti che si sono iscritti, pian piano ci hanno fatto sapere che mollavano... Insomma ci siamo ritrovati con poche energie e senza risorse. Sicuramente la nuova edizione è un tentativo di apertura, nel contesto giovanile altoatesino, dei confini che separano il gruppo linguistico tedesco da quello italiano. I criteri di votazione sono adeguati e coerenti. L’aver eliminato la giuria degli studenti è un bene dal punto di vista dell’oggettività della votazione».
 Simone Melchiori rappresenta l’Iiss “Galileo Galilei” (Iti - Ipia - Liceo scientifico tecnologico) di Bolzano. «L’anno scorso ci siamo classificati ultimi, ma abbiamo comunque fatto qualcosa (nonostante l’enormità della scuola, come iscritti eravamo pochini). Certamente non siamo in lizza per la coppa, ma noi pochi partecipanti ci divertiamo comunque moltissimo. Dall’anno scorso le cose vanno leggermente meglio, riguardo la preparazione: con l’imminenza del Festival le prove di ogni disciplina si fanno più frequenti e durature, visto che siamo leggermente indietro. Questa nuova edizione sarà emozionante, come ogni anno, fino all’ultimo non sapremo chi vincerà. Per quanto riguarda la nuova giuria senza studenti personalmente penso sia una cosa positiva: per gli studenti è sempre troppo difficile essere super partes, sono sempre influenzati da qualcosa, che può essere scuola di appartenenza dell’esibizione, simpatia verso qualcuno, e difficilmente si riesce ad essere obiettivi. Ottima l’idea della collaborazione con il Cesfor che ci mette a disposizione salette e coaching. Io suono in un gruppo musicale quindi stiamo sfruttando l’iniziativa e ci sta giovando. Sono sicuro che questo servirà ad innalzare ulteriormente la qualità della manifestazione. In generale vedo il Festival come una grande opportunità: ognuno può scoprire di avere un talento che non sapeva nemmeno di avere. Penso sia un esperienza formativa. L’unico neo è solo il fatto che arrivati al Palaresia ogni scuola fa la guerra con le altre, durante l’esibizione di una scuola ce n’è sempre un’altra che parte con insulti e fischi a prescindere dalla qualità dell’esibizione. Se tutti si limitassero a gioire per la propria scuola, sarebbe un Festival sicuramente migliore». (d.mi.)

Alto Adige , 22 MARZO 2009


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categoria:giovani
martedì, 17 marzo 2009

Torna la Bottega del matematico


 Dal 30 marzo al 2 aprile. Saranno coinvolti anche i bambini

SALORNO. Si svolgerà anche quest’anno - dal 30 marzo al 2 aprile - la «Bottega del Matematico», un’iniziativa di Laboratorio e di orientamento alla Matematica. La Casa Noldin sarà, come di consueto, la sede di questa esperienza unica nel suo genere, finalizzata a far conoscere il lavoro del matematico e del ricercatore a ragazzi che hanno risultati eccellenti soprattutto in matematica e scienze.
 Organizzata dall’Intendenza scolastica italiana e destinata ai ragazzi delle quinte classi, l’iniziativa, curata dall’ispettore Paolo Lorenzi, è una preziosa fonte di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. Anche nel corso di questa edizione verranno introdotte delle iniziative rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Infatti, approfittando della presenza di tanti matematici quest’anno saranno organizzate delle attività per i bambini e le bambine del primo ciclo; gli alunni costruiranno cubi, ipercubi e figure «impossibili» e si cimenteranno nel fare esperienza con una matematica forse inconsueta. Le classi saranno ospitate presso la Casa Noldin e i gruppi dei bambini della primaria saranno tenuti anche dai ragazzi che partecipano alla «Bottega».
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categoria:giovani, conca atesina
venerdì, 13 marzo 2009


Porte aperte all’Università di Bolzano


 BOLZANO. Tutti in ateneo oggi, con la Libera Università di Bolzano che organizza l’Open Day, la giornata delle porte aperte. Dalle ore 8.30 alle 15 i maturandi e tutti gli interessati sono invitati a visitare la sede universitaria di via Sernesi 1 ed a raccogliere informazioni su prescrizioni, borse di studio e posti negli studentati.
 Inoltre questa iniziativa aiuterà gli studenti a capire quali corsi offre la libera Università di Bolzano nelle sue cinque facoltà, cosa è possibile studiare a Bolzano, Bressanone e Brunico, e quale corso corrisponde alle proprie aspirazioni professionali. Tutto questo per mostrare ai maturandi la via che conduce allo studio universitario. Chi sta pensando di studiare economia, informatica, design, scienze della formazione oppure scienze e tecnologie ha la possibilità di informarsi sulle diverse possibilità offerte dalla Libera Università di Bolzano recandosi direttamente presso alla sede dell’Ateneo, nel pieno centro di Bolzano. Durante la mattinata ci saranno le presentazioni dei diversi corsi di laurea ma anche la possibilità di discutere direttamente con professori e studenti universitari. Verranno date informazioni anche sui documenti necessari per la preiscrizione e sulle modalità di ammissione. I visitatori verranno accolti nella Biblioteca universitaria, dove il personale spiegherà loro come accedere ai cataloghi e fare ricerche mirate.
 Presso lo stand del Centro linguistico sarà possibile ricevere informazioni sui testi linguistici, mentre i grandi stand delle associazioni studentesche Kikero, Scub e Aiesec offriranno una panoramica delle attività organizzate degli studenti, dai corsi di retorica a quelli di roccia.
 All’Open Day parteciperanno come espositrici anche alcune organizzazioni partner, come l’Eurac, lo Studio teologico-accademico di Bressanone, le associazioni sh/asus e Mua, nonché la ripartizione 40 dell’amministrazione provinciale che si occupa di diritto allo studio, università e ricerca scientifica. Durante questa giornata sarà appunto possibile assistere alla presentazione di svariati corsi per tutte e cinque le facoltà.
 Qui ne riportiamo uno per ogni indirizzo universitario.
 Eccoli.
Facoltà di Economia: presentazione trilingue del corso di laurea specialistica in Management e Mercati internazionali del professor Alessandro Narduzzo, alle ore 10 in aula C 3.6.
 Facoltà di Scienze della Formazione: presentazione del corso di laurea in servizio sociale alle ore 9.15 in aula C.3.6.
 Facoltà di Informatica: “Wie funktioniert das Internet?”, alle ore 10 in aula D 103.
 Facoltà di Scienze e tecnologie: “Agricoltura, ecologia e alimentazione”, alle ore 11 in aula E 321.
 Facoltà di Design e Arti: presentazione del corso di laurea in Design.  (a.b.)

Alto Adige 13.03-09
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categoria:cultura, giovani
venerdì, 13 marzo 2009



«Upload» decolla subito, ecco le band della regione che si sono già iscritte


BOLZANO. La grande nave di Upload ha lasciato il porto per dirigersi nelle avventurose acque della musica e il sito www.altoadige.it tenta di agevolarne la navigazione. Il concorso musicale organizzato dal Servizio Giovani della Provincia di Bolzano è stato presentato poco meno di due settimane fa e già su altoadige.it cominciano a piovere le iscrizioni. Tante le band locali, regionali, ma anche nazionali che vedono in questa manifestazione l’opportunità di esibirsi dal vivo sul palco del Talvera sabato 6 giugno, ma soprattutto uno spiraglio in un mondo artistico dove affermarsi è difficile.
 Fino a ieri i brani ad essere ufficialmente iscritti erano nove: un numero evidentemente destinato a crescere, ma comunque già in grado di dare una bella panoramica della musica che si potrà ascoltare, con particolare declinazione per il rock e il metal. Esce un po’ dallo standard l’unica cover per ora in concorso che propone un pezzo blues. Variegata la partecipazione regionale dove a farla da padroni sono le band trentine con quattro rappresentanti, segue a ruota Bolzano con due, ma si propongono anche Parma e Bergamo con due interessanti alfieri.
 Spopola, dunque, il rock e tutti suoi ingredienti più caratteristici: chitarre stridenti, gran rullare di batterie e piatti e suoni a tinte dark. Partendo dai gruppi bolzanini, che partecipano anche alla categoria “local”, troviamo i Daltanniah che presentano il brano “Il sentiero della mano sinistra” dove regna un’atmosfera un po’ oscura con rimandi alla dea dell’ombra senza tempo e senza età, tutto condito da notevoli giri di chitarra elettrica. Interessante anche la soluzione della doppia voce maschile e femminile che richiama un po’ lo stile che ha permesso ai “Baustelle” di imporsi all’attenzione generale. Summa del metal è invece “Before my last breath” dei Green Arrows che, dietro ad un marchio che richiama il simbolo anarchico, fanno ruggire le chitarre e la voce graffiata made in Marilyn Manson. Il ritornello è di quelli che fanno svolazzare i capelli lunghi con un ritmo sincopato. Assai più melodico è invece “Gioia Repressa” dei trentini Alchimia che racconta di un’esplosione di sentimenti compressi in un corpo percepito come altro da sé con un testo significativo. Interamente strumentale è invece “Legati per sempre” dei McBand che, sempre da Trento, si presentano con un brano in cui la voce la fanno gli strumenti in un amalgama armonico e complessivamente piacevole. Il ritmo, pregevole, si addolcisce a metà canzone per poi riprendere un andamento deciso fino alla sfumatura finale. Sempre dal panorama trentino arrivano i Bankrobber con un pezzo rock dal testo più sentimentale in cui, con un inglese pulito, “piove e le stelle vogliono venirti a prendere”. La seconda voce femminile e il tono generale della canzone riecheggiano i primi “Cranberries”. Dal capoluogo regionale, infine, arrivano anche i simpatici Sabung che attraverso suoni buffi ed insoliti lanciano velati dardi avvelenati al Presidente del Consiglio con precise citazioni, in testa e in coda al brano, alle sue boutade più famose. Titolo? “Il Superbo”. Da Bergamo ecco invece il pop melodico dei Belfast con “Long Kesh” dove un pianoforte dolce ed un bella voce trascinano all’interno di un’ideale dialogo dove si affrontano temi come la lotta per la libertà. A metà fra Oasis e Coldplay come estrazione. Chiude la categoria degli inediti “Underocean” dei parmigiani Firstborn, vero riepilogo delle caratteristiche più metal della musica, con tanto di eco insistito di una voce urlata al limite del controllo. Unico, per ora, in lizza per le cover troviamo un piacevole blues che, dopo tanto strider di chitarre, riposa l’orecchio.
 Le iscrizioni al concorso rimangono, ovviamente, aperte sul nostro sito e la strada verso l’approdo finale della serata di giugno è ancora lunga. Nel frattempo, le note dei concorrenti, con un semplice clic, allietano la navigazione.

Alto Adige 12-03-09
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categoria:giovani, musica danza teatro cinema
martedì, 10 marzo 2009

Partite le prove E’ già tensione da «X-Factor»

Per la prima volta i ragazzi seguiti da tutor, impegno massimo per le finali di aprile al Palasport



 BOLZANO. Le lettere rosse appaiono dallo sfondo nero, sul sito dellArtist Club: “C’è un luogo dove puoi mettere alla prova le tue capacità, dove puoi essere chiunque desideri e vivere emozioni uniche”. Sì, il Festival Studentesco per gli studenti della Provincia è proprio questo e non potrebbero esserci parole per definirlo meglio. La 39º edizione sta per partire e il clima comincia a farsi rovente, i blog in internet sono sempre più affollati, e le previsioni si sprecano.
 Ancora il Rainerum? O i due classici vincitori storici, il Liceo Scientifico Torricelli e il Classico Carducci, questa volta tireranno fuori le unghie? O ci sarà un’altra sorpresa? I tempi per tutti cominciano a farsi stretti: venerdì 27 e sabato 28 marzo con inizio alle ore 20,30 ci sono le serate classiche al Teatro Cristallo, dal 27 al 31 ci sono le esposizioni delle Arti figurative presso le sale espositive sempre al Cristallo, domenica 29 avranno luogo le gare sportive presso il campo Coni, venerdì 3 e sabato 4 aprile (serata conclusiva con proclamazione dei vincitori e premiazioni) con inizio alle 20,30 ci sono le serate moderne (musica leggera, musical, danza moderna, switch) presso il Palasport. Quest’anno sono previste alcune variazioni sia sul regolamento, sia sulle votazioni. Innanzitutto c’è “Switch” con la partecipazione delle scuole di lingua tedesca, schierati, però, con quelli di lingua italiana, in vista di una sempre maggiore collaborazione nel cammino verso un Festival bilingue. C’è la nuova collaborazione con il Cesfor che metterà a disposizione sale attrezzate per provare i pezzi e professionisti del settore musicale che forniranno loro consigli e strumenti efficaci. Poi c’è la collaborazione con il festival “Upload” che permetterà ai vincitori della categoria Gruppi Musicali l’accesso diretto alle finali del contest. Ma cosa ne pensano i diretti interessati di tutte queste novità? La parola a Alessio Radetti, che suona la batteria nelle due band del Rainerum: “A noi piace molto che ci siano anche gli studenti di lingua tedesca. E’ un modo per conoscersi e confrontarsi. Non sono invece d’accordo con alcuni criteri di valutazione: l’originalità del brano conta meno dello show sul palco. Quanto alla giuria degli studenti ci chiediamo perchè ci abbiano messo tanto a toglierla! Gli stages sono fatti molto bene, ma qualcuno della mia band pensa che si venga a creare un’interferenza, che non siamo più liberi di esprimerci. Il nostro tutor cerca di consigliarci e di non interferire, ma è chiaro che poi i suoi consigli ci influenzano. Sì, il clima è già rovente, roventissimo direi. Passiamo tutto il nostro tempo libero a provare, perchè dobbiamo e vogliamo vincere anche quest’anno!». Carol Trisorio del Torricelli: «Noi abbiamo ricoperto tutte le categorie e siamo a buon punto con le varie esibizioni. Come al solito questo è il periodo più impegnativo, i giorni di prove per ogni disciplina raddoppiano e la tensione aumenta. I nuovi criteri di votazione ci vanno bene e il fatto di aver eliminato la giuria degli studenti può essere una soluzione per ovviare ai risultati un pó “sballati” dell’anno scorso. È difficile trovare uno studente che non si schieri a favore della propria scuola e che non abbassi i voti alle avversarie. Il Festival è una bella iniziativa perché oltre a creare un legame tra i vari studenti all’interno e tra le scuole, sviluppa anche le capacità organizzative e creative e dà la possibilità di esibirsi su un palco”. Alberto Mattei dell’Istituto per Geometri “Delai”: «Per quanto riguarda la preparazione, i gruppi musicali si sono organizzati molto bene; il mio gruppo porterà un inedito, scritto e arrangiato da noi, mentre l’altro gruppo, porterà un pezzo anni 70 dei Lynyrd Skynyrd tecnicamente abbastanza difficile. Partecipiamo a “Switch” con un ballo che verrà fatto per noi dallo scientifico tedesco. Trovo giusto che sia stata eliminata la giuria degli studenti, perchè tendevano a votare i propri amici, la ragazza più bella o quello più simpatico, tralasciando completamente quelle che sono le tecniche del gruppo musicale, dei ballerini e dei cantanti».

Daniela Mimmi

Alto Adige 10-03-09
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categoria:giovani
sabato, 07 marzo 2009


Alla scuola materna bambini in bicicletta



Corsi sostenuti dal Comune per insegnare ai piccoli a pedalare

 BOLZANO. Presentato ieri un progetto per avvicinare i bambini più piccoli alla bicicletta. Si chiama Trendy Travel ed è un progetto europeo che nasce allo scopo di avvicinare i bambini più piccoli, quelli che frequentano le scuole materne cittadine, alla bicicletta. L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Bolzano e realizzata dall’Ökoinstitut è stata presentata presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio sponsor del progetto. Attraverso varie attività di tipo ludico i bambini impareranno ad andare in bicicletta. Un approccio corretto con questo mezzo di trasporto consentirà loro di apprendere anche le prime nozioni di educazione stradale. Attraverso i bambini ci sarà anche un coinvolgimento attivo dei genitori. Lo scopo fondamentale è quello di sensibilizzare la comunità ad una mobilità sostenibile. In questo caso il tema centrale è la mobilità ciclabile.
 Oltre all’assessore comunale all’Ambiente e alla Mobilità Klaus Ladinser, sono intervenuti il vice presidente di Ökoinstitut Helmut Moroder, il presidente della Fondazione Gerhard Brandstaetter e il tenente di Polizia Municipale Nives Fedel.
In questa prima fase, ovvero da marzo a maggio, saranno circa 600 i bambini coinvolti delle scuole materne italiane Bambi, La Fiaba e Vittorino da Feltre e tedesche St.Heinrich, Weinegg, Gebrueder Grimm e Martin Knoller. Da segnalare che a Bolzano il 78% dei bambini raggiunge la propria scuola elementare in modo sostenibile (a piedi, in bici o con l’autobus). L’obiettivo è che anche nelle scuole materne si possa raggiungere tale percentuale.
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categoria:giovani, sociale
venerdì, 06 marzo 2009


«Lo vogliamo sapere» Diritti e doveri dei ragazzi


Alto Adige, 06 MARZO 2009

«Ituoi diritti e i tuoi doveri» è un pieghevole del Südtiroler Jugendring, pubblicato per la prima volta nel 1996, e da tempo esaurito, che nel 2008-2009 è stato completamente rivisto e aggiornato rispetto alle nuove norme vigenti.
Nel pieghevole viene descritto come cambiano i diritti e i doveri di un giovane che passa dalla minore alla maggiore età. Il formato della nuova edizione è stato sviluppato per essere messo comodamente in tasca o, una volta aperto, essere appeso come un poster ad esempio nelle associazioni giovanili, nelle scuole o nei centri giovani e dare così una panoramica veloce ai ragazzi interessati. Le informazioni riguardano 30 argomenti che vanno dalle regole di convivenza domestica, all’obbligo scolastico, fino alle leggi che regolano la sessualità.
 In contemporanea alla nuova edizione del pieghevole sulla pagina www.jugendring.it viene lanciato il nuovo portale web di educazione e discussione politico - culturale chiamato «Lo vogliamo sapere».
 Il portale interattivo sarà una piazza virtuale nella quale i giovani potranno esprimere le proprie opinioni e nella quale si troveranno informazioni dedicate a loro. Verranno pubblicate le richieste e le domande che i giovani rivolgono ai politici e sarà cura del Südtiroler Jugendring pubblicare i riscontri che hanno avuto dai politici e dagli amministratori locali.
«Lo vogliamo sapere» è una iniziativa nata nell’ambito di un progetto più ampio di educazione politico e culturale. Tale progetto è stato deciso all’unanimità dai membri del Sütiroler Jugendring, la federazione delle organizzazioni giovanili dell’Alto Adige. Quindi nei prossimi mesi seguiranno altre iniziative e in autunno del 2009 si svolgerà «l’officina del futuro» con la quale verranno elaborati dei progetti da realizzare concretamente.
 Attualmente l’officina del futuro viene preparata da un gruppo di lavoro il cui focus è l’educazione politica dei giovani.
 La presidente del Jugendring, Kathia Nocker afferma: «La democrazia non è fatta solo di diritti e doveri, bensì la sua linfa vitale scaturisce dalla partecipazione attiva di ogni cittadino. importante che ognuno, giovane e meno giovane, possa esprimere la propria opinione riguardo a decisioni politiche che riguardano la collettività. Il Südtiroler Jugendring vuole preparare il terreno in modo che la partecipazione e la discussione politica non siano un mero esercizio intellettuale ma un impegno che porta dei frutti».
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categoria:giovani
giovedì, 05 marzo 2009


  «Premio nazionale alle passioni»


Non solo arte nella mostra «Seconda luna»
Alto Adige, 05 MARZO 2009

 LAIVES. Sarà veramente da vedere la mostra relativa al «Premio nazionale alle passioni» intitolato «La seconda luna», che da quest’anno ha preso il posto di quello che era il premio Città di Laives di arti figurative. Rispetto a quest’ultimo, il nuovo concorso infatti ha aperto la porta a tutta una serie di espressioni che non sono solamente artistiche nel senso più stretto del termine. E infatti gli organizzatori anticipano che sono arrivate cose veramente originali, che spaziano in tanti campi delle attività umane.
 Intanto chi ha intenzione di partecipare con una propria proposta o opera, ha tempo fino al 20 marzo per inviarla agli organizzatori, dopo di che, entro la fine di aprile, verranno anche proclamati i vincitori. Il primo premio ammonta a 15.000 euro, 7.000 il secondo e 3.000 il terzo.
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categoria:giovani, comune di laives
mercoledì, 04 marzo 2009



Lavoro, giovani preoccupati
QUESTIONARI SUL FUTURO DI ORA

Tempo libero: migliorie. Variante e convivenza: ok
 Alto Adige, 03 MARZO 2009


 ORA. Il futuro della cittadina è stato impostato anche dagli abitanti, dalle associazioni e dalle categorie economiche. Contemporaneamente si sono mossi anche i giovani che, tramite il loro Consiglio, hanno compilato un articolato questionario.
 Il questionario - progettato e distribuito dal Consiglio dei giovani locale - è stato compilato da 109 giovani residenti a Ora, di età compresa tra i 14 e 26 anni: 39 le ragazze e 64 maschi i ragazzi. Sei dei compilatori non hanno dato indicazione. 86 ragazzi appartengono al gruppo tedesco e 21 a quello italiano, mentre due non hanno dato indicazioni a riguardo. I compilanti hanno risposto ad una serie di domande su sei diversi temi. «L’obiettivo era di rilevare i bisogni dei giovani per formulare all’amministrazione comunale in modo chiaro le eventuali esigenze emerse», afferma il presidente del consiglio dei giovani Rainer Giovanelli. I risultati - interessanti - sono stati pubblicati sul Bollettino comunale di Ora.
 TEMPO LIBERO. Il 70 per cento dei giovani trova ci siano luoghi a sufficienza per incontrarsi con gli amici, ma solo il 36% per quanto riguarda i ragazzi di lingua italiana. Le attrezzature sportive e per il tempo libero invece risultano sufficienti solo per il 40% dei giovani; il malcontento maggiore emerge fra i ragazzi di lingua italiana e fra le ragazze in generale. Sono richiesti un campetto da calcio, l’illuminazione per il campo da calcio in erba e un campo da pallavolo all’aperto. Fra i desideri dei giovani spicca anche un cinema, di cui l’80% sarebbe entusiasta. Il 30% dei ragazzi non si sente sufficientemente informato a proposito di iniziative, corsi e manifestazioni organizzate (il 40% sì). A loro parere si potrebbe ovviare alla mancanza con volantini ed un maggiore uso del notiziario comunale.
 CONVIVENZA. L’80% dei giovani valuta la convivenza fra i due gruppi linguistici positiva, se non addirittura ottima; sarebbero tuttavia richiesti un maggior numero di progetti insieme, che dovrebbero essere organizzati sin dalla prima infanzia. La convivenza con i ragazzi immigrati è invece inesistente per più della metù degli intervistati, molti dei quali si dimostrano scettici anche per quanto riguarda le prospettive future in questo senso.
 TRAFFICO. Una percentuale dell’85% fa uso, almeno saltuario, dei mezzi pubblici per spostarsi sul territorio; di questi le più propense a rinunciare ad un mezzo privato sono le ragazze, con una percentuale del 97%. Treni e autobus vengono utilizzati in ogni stagione e ad ogni ora del giorno, benché la percentuale tenda a scendere durante il fine settimana (57%). La meta principale è Bolzano. Mentre la maggior parte si dimostra soddisfatta della rete ferroviaria, per quanto riguarda i bus ci sarebbero ancora alcune cosa da migliorare. La circonvallazione trova riscontro positivo: il 54% dei ragazzi (69% dei maggiorenni) la trova sensata, solo il 26% la considera inutile. Il Consiglio dei Giovani auspica a questo proposito una nuova e migliore regolamentazione dell’incrocio della via Val di Fiemme una volta terminati i lavori per la circonvallazione.
 EDILIZIA PUBBLICA. Una buona metà dei giovani trova altrettanto sensate le opere pubbliche di recente ultimate (pista ciclabile, stazione ferroviaria). Per quanto riguarda l’aspetto estetico, i giovani sono soddisfatti della stazione tanto quanto dell’aula magna. È però evidente che più del 50% dei ragazzi non è informato a proposito dei due nuovi edifici in progetto (scuola elementare e biblioteca) e non si è pertanto potuto esprimere in proposito. In questo frangente è assolutamente necessario migliorare l’informazione. Il 48% degli intervistati non crede che in paese vengano costruiti troppi edifici: si tratta di una percentualee nettamente superiore a quella di chi è di opinione opposta (29%).
 OCCUPAZIONE. Un miglioramente dell’informazione è auspicato anche per quanto riguarda le offerte di lavoro: a questo proposito al 55% dei giovani piacerebbe lavorare a Ora in futuro, tuttavia il 44% (il 20% dei maschi) dubita che l’offerta sia sufficiente a soddisfare tutte le richieste.
 CONSIGLIO DEI GIOVANI.L’ultimo tema trattato dal questionario è stato lo stesso Consiglio dei Giovani: il 69% degli intervistati ha affermato di trovare la sua fondazione sensata, solo il 6% lo trova inutile. «Questo risultato non solo ci soddisfa - si legge nella relazione conclusiva - ma soprattutto ci motiva a rappresentare al meglio in ambito comunale i giovani di Ora e ciò che sta loro a cuore. Ciononostante è stata rilevata una diffusa mancanza di informazione per quanto riguarda i compiti del Consiglio e la sua formazione».
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categoria:giovani, conca atesina
domenica, 01 marzo 2009



Upload, ecco tutte le istruzioni per partecipare al concorso


Alto Adige, 28 FEBBRAIO 2009

 BOLZANO. Ricordiamo quali sono le modalità di iscrizione ad «Upload music contest», il concorso per band e solisti lanciato nei giorni scorsi e di cui il nostro giornale è partner operativo.
 Ogni concorrente può partecipare con un solo brano per sezione. L’iscrizione avviene gratuitamente e direttamente online sul sito www.upload.bz.it tra il 1 marzo e il 30 aprile 2009. Una volta caricato, il brano non potrà più essere sostituito. I partecipanti dovranno compilare il form d’iscrizione, che include l’accettazione del presente regolamento e della liberatoria, e fare l’upload:
- del brano in formato MP3 (dimensione massima: 10 MB) - di un logo (immagine o foto) che servirà per identificare il partecipante nella home page del sito - di una scheda sulla formazione, il percorso artistico ed il progetto musicale del partecipante - del testo dei brani (solo per la sezione brani inediti) Per i gruppi devono essere indicati i nomi e i dati anagrafici di ogni componente.
Ogni partecipante avrà inoltre la possibilità di pubblicare nella propria scheda anagrafica:
- 1 foto aggiuntiva
- eventuali link al proprio sito, pagina myspace, facebook, netlog o altri social network.
- link a 1 video caricato su youtube con autopresentazione
Per concorrenti minorenni l’iscrizione dovrà essere sottoscritta da un genitore ed inviata via fax, insieme a copia di documento di identità, al numero 0471 411299 oppure in originale al seguente indirizzo: Servizio Giovani/ Ripartizione Cultura italiana/ Provincia Autonoma/ Via del Ronco 2/ 39100 Bolzano.
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categoria:giovani, musica danza teatro cinema
venerdì, 27 febbraio 2009


Upload Seconda edizione del concorso che scatena gruppi e solisti e che offre a tutti una grande chance.



Alto Adige, 27 FEBBRAIO 2009
 DANIELA MIMMI


Upload lo scorso anno era una bella speranza. Poi, via via che procedeva la prima edizione, le belle speranze sono diventate belle realtà: giovani musicisti con la voglia di confrontarsi con se stessi e con i loro colleghi di tutta Europa da una parte, e «giovani» adulti dall’altra parte che si giocavano il tutto per tutto per scommettere sulle realtà musicali emergenti. La seconda edizione di Upload, che partirà il primo marzo e che è stata presentata ieri in una affollata conferenza stampa a palazzo Widmann dall’assessore provinciale Christian Tommasini (presenti gli assessori comunali Rottensteiner e Trincanato, la direttrice dell’Ufficio Giovani Katia Tenti, i rappresentanti degli enti patrocinatori e il direttore dellAlto Adige Tiziano Marson: il giornale è infatti partner operativo attraverso il sito web) non ha più bisogno semplicemente di confermare le intuizioni dello scorso anno. Upload rappresenta infatti una grande occasione per i giovani musicisti altoatesini che, nel confronto con coetanei provenienti da tutta Europa, avranno possibilità di crescita artistica ed umana e che «si propone come punto d’incontro tra culture musicali offrendo una piattaforma inedita alla creatività ed al talento giovanile», come ha detto ieri l’assessore Christian Tommasini.
 La bontà e l’intelligenza di questo progetto che punta sui giovani sono stati posti in rilievo dai rappresentanti degli altri enti coinvolti nello stesso, dal Comune di Bolzano alla Fondazione Cassa di Risparmio all’Azienda elettrica, dalla Confesercenti all’Istituto musicale «A.Vivaldi». Proprio il coinvolgimento di più realtà del territorio e l’interazione fra i settori cultura e scuola, è stato apprezzato dall’assessore Tommasini che ne ha fatto un asse su cui intende condurre la sua azione politica. Claudio Astronio, musicista classico di fama chiamato a presidere la giuria del concorso «Upload 09», ha posto in risalto come l’iniziativa costituisca una possibilità fantastica per i giovani musicisti.
Upload 09 è un concorso per giovani musicisti, solisti o gruppi, under 30, aperto a tutti i generi musicali e strutturato nelle due sezioni: brani inediti e cover. Le iscrizioni avvengono direttamente online sul sito www.upload.bz.it dal 1 marzo al 30 aprile e sono rivolte a tutti i giovani musicisti, senza limiti di provenienza geografica. La giuria, presieduta da Claudio Astronio, è composta da personaggi locali e non, rappresentative di tutti i generi. E poi ci sono le novità che arricchiscono questa seconda edizione: più ricchi i premi in palio, che consistono in pacchetti formativi di perfezionamento, nella registrazione di brani che saranno inseriti nella compilation Upload 09, distribuita in tutta Italia allegata alla rivista musicale Rumore, nell’esibizione in festival italiani ed europei.
Un’altra novità sta nel fatto che quest’anno ci sono diverse possibilità di crescita musicale e artistica per i giovani musicisti residenti in Provincia di Bolzano: Upload Producers e Upload Local. La prima è dedicata ai musicisti che si esprimono in forma di dj set o laptop set, dalla dance alla sperimentale, dai 4/4 ai Different Beats, genere musicale molto frequentato dai giovani, ma ancora poco valorizzato. La seconda, Upload Local, è invece uno spazio nuovo per i progetti musicali locali. Chi si iscrive ad Upload 09 nella sezione brani inediti e ha un repertorio minimo di 30 minuti, può concorrere per il premio per il miglior progetto musicale locale, che verrà assegnato dalla giuria in base ai criteri di valutazione del concorso insieme alla valutazione del percorso e delle motivazioni dei concorrenti. Il premio consiste in formazione specifica, nella produzione artistica di un ep di 5 brani, in un vero tour in alcuni locali italiani e nella promozione ad opera di un ufficio stampa dedicato per un intero anno. Poi ancora mille altre novità come la Upload Card (per avere gratuitamente le sale prove dei centri giovanili e di altre realtà musicali, sconti per la registrazione di demo nei centri convenzionati, registrazione gratuita degli mp3 per Upload), Upload warm up, Upload Onstage, Upload Events, e infine la Factory.

Gli eventi collaterali e le novità
Per i ragazzi quest’anno anche la «Upload Card»

Upload non è solo un concorso per giovani cantanti e musicisti, è molto di più. Ecco alcune novità da segnalare Upload Producers: è dedicata ai musicisti che si esprimono in forma di dj set o laptop set. Upload Local: è uno spazio nuovo per i progetti musicali locali. Chi si iscrive ad Upload 09 nella sezione brani inediti e ha un repertorio minimo di 30 minuti, può concorrere per il premio per il miglior progetto musicale locale. Upload warm up: per ben tre mesi, durante la durata del Festival, i ragazzi di Upload invaderanno musicalmente le strade e le piazze. Upload Card: è riservata ai giovani musicisti residenti in provincia di Bolzano che possono richiederla al Servizio Giovani, tel. 0471 411280. Da marzo a maggio i titolari della card possono usufruire di numerosi vantaggi per migliorare la propria formazione divertendosi. Upload Events: nel corso del Festival verranno organizzati diversi eventi, come proiezioni di film, concerti, incontri all’insegna della musica. La Factory: consiste in proposte formative innovative ed inedite, corsi e stage di sperimentazione e perfezionamento. Upload sui Prati del Talvera: dal 3 al 6 giugno, sui prati del Talvera avrà luogo un concerto open air con l’esibizione dei finalisti, una tre giorni di musica e concerto finale. (d. mi)



IL CONCORSO.
Il concorso è aperto a tutti i musicisti, senza limite di genere musicale né di provenienza geografica, che non abbiano ancora compiuto il 31esimo anno di età. Questa regola è valida anche per i gruppi: non vale la media dell’età dei singoli componenti. Non possono partecipare musicisti che abbiano in essere un contratto o un accordo discografico o editoriale. Sono previste due sezioni: 1) Brani inediti; 2) Cover.
LA GIURIA.
La giuria è presieduta da Claudio Astronio ed è composta da esperti che rappresentano le principali macro aree dei generi musicali, in grado quindi di valutare ogni genere di proposta artistica. La giuria è unica e valuterà i brani partecipanti, selezionerà i 10 finalisti della sezione brani inediti e i 10 finalisti della sezione cover che si esibiranno live durante il festival Upload 09, e decreterà i vincitori. I giurati: Piergiorgio Veralli, Alan Conti, Silvia Alfreider, Walter Eschgfäller, Mario Punzi, Luigi Grata, Stefano Soligo, Fabio Di Picche, Tobias Planer.
CRITERI DI VALUTAZIONE.
I criteri di valutazione sono:
1. originalità: si valuta l’originalità del brano, la creatività negli arrangiamenti, il carattere dell’esecuzione e il taglio personale di musica e, nel caso, testo.
2. tecnica: si valuta la tecnica esecutiva non considerata come mero virtuosismo strumentale ma come categoria trasversale tra capacità strumentali, mezzi espressivi, arrangiamento, ovvero la resa tecnica del brano indipendentemente dalle scelte esecutive.
3. espressività: si valutano le qualità comunicative ed espressive del brano, del testo, dell’esecutore, ognuno nei parametri del proprio genere e stile.
4. performance: (per i finalisti che si esibiranno dal vivo) qualità e livello della performance sul palco.
5. testi (per la sola categoria brani inediti).
Ogni criterio avrà la stessa incidenza sulla valutazione finale.
PREMI
Premio per il migliore brano inedito:
- soggiorno di 3 giorni a Brunico per la registrazione di 2 brani nello studio UFO
- inserimento dei brani nella compilation Upload 2009 che verrà distribuita a livello nazionale con la rivista «Rumore»
- esibizione nella Rock Fabrik di Oslo
Premio per la migliore interpretazione di cover:
- soggiorno di 3 giorni a Brunico per la registrazione di 2 brani nello studio UFO - inserimento dei brani nella compilation Upload 2009 che verrà distribuita a livello nazionale con la rivista specializzata Rumore
- esibizione al festival Trento Incanta09 (solisti) o nell’ambito di Bè Bolognaestate09 (gruppi)
Premio web quotidiano «Alto Adige»:
I finalisti, a partire da un mese prima della finale, verranno votati dal pubblico per il premio web quotidiano «Alto Adige», che consiste:
- nell’inserimento del brano nella compilation Upload 2009 che verrà distribuita a livello nazionale con la rivista specializzata Rumore
Premio del pubblico in sala:
Al termine dell’esibizione dell’ultimo concorrente della finale del concorso il pubblico potrà votare il brano preferito tra i 20 finalisti
Upload Local, premio per il miglior progetto musicale locale
ISCRIZIONE
Ogni concorrente può partecipare con un solo brano per sezione. L’iscrizione avviene gratuitamente e direttamente online sul sito www.upload.bz.it tra il 1 marzo e il 30 aprile 2009. Una volta caricato, il brano non potrà più essere sostituito. I partecipanti dovranno compilare il form d’iscrizione, che include l’accettazione del presente regolamento e della liberatoria, e fare l’upload:
- del brano in formato MP3 (dimensione massima: 10 MB) - di un logo (immagine o foto) che servirà per identificare il partecipante nella home page del sito - di una scheda sulla formazione, il percorso artistico ed il progetto musicale del partecipante - del testo dei brani (solo per la sezione brani inediti) Per i gruppi devono essere indicati i nomi e i dati anagrafici di ogni componente.
Ogni partecipante avrà inoltre la possibilità di pubblicare nella propria scheda anagrafica:
- 1 foto aggiuntiva
- eventuali link al proprio sito, pagina myspace, facebook, netlog o altri social network.
- link a 1 video caricato su youtube con autopresentazione
Per concorrenti minorenni l’iscrizione dovrà essere sottoscritta da un genitore ed inviata via fax, insieme a copia di documento di identità, al numero 0471 411299 oppure in originale al seguente indirizzo: Servizio Giovani/ Ripartizione Cultura italiana/ Provincia Autonoma/ Via del Ronco 2/ 39100 Bolzano.
SVOLGIMENTO DEL CONCORSO
Preselezione.
Scaduto il termine per le iscrizioni, la giuria valuterà i brani caricati sul sito. Tra tutti i partecipanti selezionerà i 10 finalisti della sezione brani inediti e i 10 finalisti della sezione cover. Tra i partecipanti iscritti anche alla sezione Upload Local individuerà i 4 finalisti che concorreranno per il premio per il miglior progetto musicale locale. In questo caso la giuria valuterà anche percorso del concorrente e motivazione/sogno attraverso colloqui personali.
Finale.
I finalisti brani inediti e cover si esibiranno live a Bolzano il 6 giugno in occasione del festival Upload con lo stesso brano e arrangiamento presentato nella fase di preselezione. I finalisti Upload Local si esibiranno, sempre nell’ambito del festival, il 5 giugno 2009 con una selezione di brani comprendente quello con cui concorrono per un periodo di 20 minuti.

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mercoledì, 25 febbraio 2009


Progetto «Uomo» del Centro Point


Alto Adige, 25 FEBBRAIO 2009

 EGNA. A marzo è in programma la nuova edizione delle «settimane della salute»: si tratta di un interessante progetto che è stato promosso da varie associazioni di Egna e dalla scuola professionale Griesfeld. Anche il gruppo giovani Point darà il suo contributo al progetto, quest’anno chiamato «uomo», proponendo il tema «Vivere vuole dire rischiare. Rischiare é vivere» argomento interessante e attuale. I giovani partecipanti potranno esprimere le proprie emozioni, opinioni e esperienze tramite diverse forme d’espressione (poesia, dipinto, fotografia, musica, video). Il gruppo giovani metterà a disposizione i mezzi tecnici, gli spazi e il know-how nei diversi settori. I risultati verranno presentati e resi noti venerdì 13 marzo al Point. Gli interessati sono invitati a presentarsi al centro di cultura giovanile «Point» di Egna.
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categoria:giovani, conca atesina
lunedì, 23 febbraio 2009


Gli studenti in cooperativa
 
Progetto di Confcoop coi ragazzi del De’ Medici
 Alto Adige, 23 FEBBRAIO 2009

 BOLZANO. Volete conoscere, inserendo un cd nel computer, la storia di Bolzano dall’800 fino alla metà degli anni Cinquanta? Oppure sfogliare una guida turistica snella che vi consenta di individuare facilmente alcune attrazioni turistiche della nostra provincia? Ora è possibile grazie al lavoro di due cooperative scolastiche, nate nell’ambito del progetto “Educazione alla cooperazione” elaborato, già da vent’anni, da Confcooperative. Nei giorni scorsi, presso l’aula magna dell’Istituto per i servizi sociali e turistici “Claudia de’ Medici”, è andata in scena la presentazione del progetto 2009.
 Una trentina di ragazzi, guidati dai rispettivi presidenti Alessandro Corrado e Davide Piovesan, hanno esposto i loro lavori, consistenti in un cd realizzato dalla neocostituita cooperativa scolastica “Rock’n’Coop” della III B ed in un opuscolo predisposto dalla Tourist Coop della III C. Il primo raccoglie la storia del capoluogo altoatesino negli ultimi due secoli, analizzando il ruolo della donna, l’abbigliamento, le abitazioni, la Fiera, le piazze più importanti, i monumenti e gli elementi architettonici soprattutto nel periodo fascista nonché la storia politica del territorio dal 1920 al 1949.
 Il libretto della Tourist offre invece al potenziale turista preziose informazioni su alcune attrattive nostrane: le Piramidi del Renon, le valli Gardena e Badia, le miniere di Monteneve, i giardini di Trauttmannsdorff e le Terme di Merano.
 Si tratta di una simulazione d’impresa, certo, ma l’impegno dei ragazzi è stato concreto. E nulla toglie che il virtuale possa diventare reale.
“Certamente - dice Andrea Grata, direttore di Confcooperative Bolzano - anche perché è già successo che idee nate durante questi progetti siano diventate realtà con la creazione di vere cooperative. Ma al di là dell’aspetto lavorativo, è importante che i ragazzi abbiano coscienza e conoscenza del mondo cooperativo altoatesino e del patrimonio sociale che esso rappresenta. Il nostro progetto prevede che siano gli studenti a scegliere il tema da trattare e gli obiettivi da raggiungere”.
 Alla presentazione dei progetti, ospiti del preside Livio Liponi anche i vertici regionali di Confcooperative.
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giovedì, 19 febbraio 2009


Dalla scuola alla strada a “Street play” lo studente cammina sulla teatralità

      

ALAN CONTI
 Alto Adige, 19 FEBBRAIO 2009


 BOLZANO. Recitare su un palco, per un attore teatrale, può anche essere banale: ambiente conosciuto, protetto dal sipario e confortato dalle quinte. La vera sfida, quindi, diventa quella di portare la propria arte per strada, dove, su piazze e marciapiedi, il rapporto con il pubblico è diretto e senza scappatoie. Niente zone d’ombra, necessità di catturare persone in altre faccende affaccendate, capacità d’improvvisazione nello svicolare da intoppi inattesi e sguardo alla stessa altezza di chi ascolta: la strada non è facile per nessuno, men che meno per chi si mette in gioco con una piece teatrale. L’attore, a quel punto, diventa contemporaneamente coreografo, creativo, personaggio e scenografo di sé stesso e abituarsi fin da giovani a questa molteplice personalità può aiutare. Per il terzo anno consecutivo, dunque, l’Ufficio giovani della Provincia, in collaborazione con il Teatro Cristallo, presenta “Street play”, un percorso di stimolo creativo per il teatro di strada cui hanno già aderito una cinquantina di ragazzi, dalle scuole medie all’università. I ragazzi, al lavoro da ottobre, hanno prodotto uno spettacolo dal titolo “La casa delle 1000 stanze”, interpretazione libera de “Le città invisibili” di Italo Calvino, che avrà come filo conduttore il tema della convivenza. Un solo tetto per molte diversità, pronte a collaborare per un unico scopo, che sia uno spettacolo o la capacità di vivere assieme rispettando ogni divergenza.
 Il progetto “Street play”, presentato ieri nella biblioteca del Liceo scientifico Torricelli, ha goduto dell’importante impulso della rete dei centri giovanili di Bolzano, Laives e Merano, dove sono stati istituiti laboratori, tutti funzionali alla realizzazione dello spettacolo finale. I giovani, aiutati da educatori e animatori, hanno potuto creare autonomamente scenografia e luci (al centro “Speed” di Pineta di Laives), giocoleria e recitazione (al “Tilt” a Merano), danza (al “Vispa Teresa” di Bolzano), drammaturgia (al “Corto Circuito” bolzanino) e musica (allo “Strike up” di Merano). Il coordinamento delle attività, così come nelle precedenti edizioni, è stato affidato all’attrice Chiara Visca e alla presidentessa dell’associazione culturale “Sagapò” Paola Coppi.
 Nonostante le oggettiva difficoltà nell’ organizzazione dei cinquanta ragazzi l’insolita compagnia ha già stilato un calendario di spettacoli che prevede il debutto domenica 22 febbraio nella sala Pierino Valer di piazza Don Bosco alle ore 15; si proseguirà a fine maggio alla fiera del sociale di Laives, in giugno sul prestigioso palco di Upload e alle manifestazioni Asfalt Art di Merano e Playground in piazza Tribunale a Bolzano per concludersi il 12 settembre con la festa del teatro in via Dalmazia.
 Un’avventura cominciata negli anni scorsi proprio nelle aule del liceo Torricelli, con tanto di coinvolgimento teatrale del dirigente Carlo Runcio nel bizzarro ruolo dell’albero. «E’ stato divertente, - ricorda con un sorriso - ma quel che più conta è che questo progetto permette una felice congiunzione tra scuola e cultura e ci sono diversi ragazzi, con alcune difficoltà, che in questo percorso hanno ritrovato stimoli e autostima fondamentali nella vita».
 A battezzare il lancio di “Street play” c’era anche l’assessore provinciale alla scuola e cultura, Christian Tommasini, che ha sottolineato «come l’interesse dei ragazzi verso il teatro sia sempre crescente, come dimostrano anche i dati dello Stabile. Non solo: la possibilità di potersi confrontare con veri professionisti conferisce ai giovani padronanza e forza nell’affrontare anche uno spettacolo difficile come questo».
 E per i politici, si sa, strade e piazze valgono un palco.
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giovedì, 19 febbraio 2009



Così Upload fa crescere il rock locale


Paolo Izzo spiega tutte le novità affidate all’Associazione Musicisti
 DANIELA MIMMI
 Alto Adige, 19 FEBBRAIO 2009


 BOLZANO. La seconda edizione del festival “Upload” è al nastro di partenza. Con molte novità e premi allettanti. Dal primo marzo fino alla fine di aprile le band di tutta Italia possono caricare i loro pezzi sul sito www.upload.bz.it e, intanto, ricevere la Upload Card.
 Di cosa si tratta ce lo dice il presidente della Associazione Musicisti, Paolo Izzo, che avrà, tra i tanti compiti, quello di gestire le giovani e spesso inesperte band locali. “La prima novità è la card, che si può richiedere sul sito, o all’Ufficio Giovani della Provincia, o alla nostra Associazione. La card dà diritto a sconti in molti negozi musicali e soprattutto dà la possibilità di registrare il pezzo da caricare in un vero e proprio studio di registrazione. Da una specie di censimento che ho fatto tra le band della nostra provincia, ho riscontrato che la loro prima difficoltà è quella di reperire e gestire un mp3. Poi le band in possesso della card possono essere selezionate per suonare in una sorta di aperitivo musicale che potrà essere ospitato al Masetti, al Caffè del Cristallo o al Capitol o nei centri giovanili. Il primo, al Masetti, è il 6 marzo”.
 Ma le novità non finiscono certo qui.
 “Infatti stiamo mettendo a punto una serie di incontri con esperti nel settore musicale. Spesso le giovani band, ad esempio, non sanno promuoversi. Mandano in giro i demo con il nome e il numero di telefono scritto a penna. L’Associazione Provinciale Musicisti organizzerà nei mesi di marzo-aprile un ciclo di seminari/incontri durante i quali le band e/o i singoli musicisti partecipanti acquisteranno una serie di nozioni teoriche, atte a delineare i vari aspetti della carriera di un musicista.
 I partecipanti potranno apprendere segreti, curiosità dal mondo musicale grazie all’intervento di alcuni dei maggiori esperti del territorio nazionale. Il primo incontro è sabato 7 marzo con Alberto Campo, critico musicale esperto di rock e dintorni, che collabora con alcune
delle più importanti riviste del settore come Rumore, Musica! di Repubblica, e con Kataweb.
 Inoltre Campo l’autore di diverse pubblicazioni tra cui “Nuovo Rock Italiano - una storia (1980-1996) edito da Giunti. Tratterà due argomenti: “La produzione discografica - dal grammofono ad internet” e “Le case discografiche (major e indie). L’autoproduzione”.



Upload The Contest Festival Bando 2009
Bolzano
scadenza il 30 aprile 2009
Torna, dopo il grande successo della prima edizione, UPLOAD THE MUSIC CONTEST FESTIVAL, progetto promosso dall'ufficio Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano per offrire ai giovani musicisti dell'Alto Adige nuovi spazi di esibizione e di crescita attraverso due fondamentali ingredienti: 1) inedite occasioni di formazione; 2) il confronto con realtà musicali nazionali ed internazionali. UPLOAD 09 è suddiviso in due fasi: il concorso, per solisti e/o giovani band under 30 aperto a tutti i generi musicali e i momenti di formazione che permetteranno di approfondire diversi aspetti del mondo del musicista. La prima proposta riguarda la canzone. Sono già aperte infatti le iscrizioni a L'OFFICINA DELLA CANZONE, laboratorio ideato e curato da musicaBlu per la raccolta di testi e musiche per canzoni di giovani autori e il loro successivo abbinamento a giovani interpreti che parteciperanno al concorso UPLOAD 09. L'Officina della Canzone si compone di due fasi: 1. un laboratorio per la produzione di testi e musiche per canzoni, destinato a nuovi talenti creativi: Chi ha scritto delle canzoni, o dei testi da musicare, o delle musiche a cui associare un testo, può spedire il proprio materiale a MusicaBlu-L'Officina della Canzone. Verrà contattato e parteciperà al laboratorio per sviluppare al meglio la propria idea creativa. 2. un laboratorio per lo studio, l'interpretazione e la registrazione di nuove canzoni inedite, destinato a giovani interpreti: chi canta, vorrebbe partecipare ad Upload e vorrebbe passare dalle cover a canzoni inedite, "arrangiate su misura" per lei o per lui, contatti MusicaBlu-L'Officina della Canzone. Al termine della prima fase verrà contattata/o e potrà partecipare al laboratorio per studiare, interpretare, registrare la propria canzone. Per iscrizioni e maggiori informazioni sull'Officina della Canzone contattare l'Associazione MusicaBlu tel 0471 502280, e-mal officinadellacanzone@musicablu.it Le iscrizioni al concorso per giovani musicisti UPLOAD 09 si apriranno il 1 marzo 2009 e si chiuderanno il 30 aprile 2009.

da: http://www.finesettimana.it/scheda.asp?id_gestione=60500

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sabato, 14 febbraio 2009


Il Black Box ha l’agibilità. Via libera alle manifestazioni

Alto Adige, 14 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Anche il Black Box in zona Galizia, ha superato positivamente i collaudi e così può ospitare senza problemi anche il pubblico in occasione delle manifestazioni. Chiunque potrà chiedere d’ora in avanti al Comune la possibilità di utilizzare l’ampia sala della quale dispone la struttura costruita accanto al centro giovanile No Logo, anche chi lo farà a scopo di lucro, come stabilito dal consiglio comunale che ha approvato le tariffe. Per farlo basta chiedere in municipio (sportello del cittadino) tenendo presente che occorre farlo almeno 15 giorni prima della data fissata, oppure chiamando lo 0471/595782. Il modulo cartaceo per la richiesta si trova anche in internet, sul sito del Comune di Laives e insieme a questo va anche predisposta un’assicurazione.
 Al momento la grande sala è sprovvista di impianto audio, che comunque è previsto e verrà montato appena possibile. Il Black Box è molto interessante perché caratterizzato da una notevole flessibilità d’uso. Trattandosi di un semplice “cubo”, può ospitare un po’ di tutto: dalla festa al ballo, fino al cinema, all’assemblea e al concerto, sia all’aperto che all’interno. (b.c.)
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domenica, 08 febbraio 2009


ALLA RADIO LE FAVOLE PER CRESCERE  Prende il via domani una nuova iniziativa, in programma ogni lunedì sera, per i più piccini e i loro genitori, su iniziativa della cooperativa “Il Germoglio” di via Dante: una rubrica di letture alla radio dal titolo “Favole per crescere”. Varie favole per bimbi saranno lette e interpretate dal dottor Giuseppe Maiolo, dalle ore 21.15 sulle frequenze della radio locale Nbc Reteregione (88.4 e 106.3 mhz a Bolzano).
Alto Adige 08-02.2009
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mercoledì, 04 febbraio 2009


Gli eventi dei centri giovanili sono nel trimestrale «GO!»


Alto Adige, 04 FEBBRAIO 2009

 BOLZANO. E’ stata creata “GO!”, una nuova pubblicazione trimestrale informativa per i giovani, realizzata dall’associazione La Strada con il sostegno del Servizio giovani della ripartizione cultura italiana della Provincia. Si tratta di un calendario ideato per comunicare in modo chiaro ai giovani le numerose attività formative, culturali e per il tempo libero offerte quotidianamente dalla rete dei centri giovani della provincia di Bolzano. La pubblicazione, trimestrale, rappresenta una guida utile per le famiglie, che nei centri di aggregazione giovanile possono trovare un importante e sicuro sostegno, ed è un importante strumento per creare occasioni di incontro e partecipazione attiva giovanile. “GO!” è disponibile nei luoghi di ritrovo dei giovani, nei punti informativi civici, nelle scuole, nelle biblioteche o può essere richiesto direttamente al Servizio giovani della Provincia, in via del Ronco 2.
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sabato, 31 gennaio 2009
I più giovani

Tre su dieci usano Facebook



ROMA. Tre italiani su dieci, giovani o giovanissimi (tra 25-34 e 18-24 anni), residenti nell’Italia centrale, che usano il social network per ritrovare vecchi amici e passare il tempo: è l’identikit del popolo di Facebook secondo l’Eurispes. Gli italiani privilegiano la tv per tenersi informati, ma la giudicano superficiale e diseducativa. Il 38,1% degli italiani non è iscritto a Facebook, ma il 30,7% usa questa forma di comunicazione, il 31,2% non lo conosce.


Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook
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martedì, 27 gennaio 2009


Music Award, due band verso Vienna

    
Reach Us Endorphine e 4Twenty vincono le selezioni altoatesine
Alto Adige, 27 GENNAIO 2009

 BOLZANO. “Reach us Endorphine” di Barbiano e i brissinesi “4Twenty” sono le due band finaliste dell’Italian Live Award che nel corso di un lungo weekend a base di rock, ha richiamato alla sala Raiffeisen di Terlano 30 giovani band emergenti e quasi 1.500 giovani fan. Il punteggio è stato determinato in parte dal pubblico e in parte dalla giuria specializzata. Quest’ultima ha preferito 4Twenty, Scrat till death e Sisyphos mentre i voti del pubblico sono andati a Reach us Endorphine, Peach e Jellyeifish. Walter Eschgfäller, promotore dell’iniziativa della Liederszene, è decisamente entusiasta dei risultati. “Da un punto di vista qualitativo, il livello raggiunto dalle giovani band locali è stato quest’anno notevole. E soprattutto, con nostro grande piacere, abbiamo notato che si sta abbassando l’età media. Ragazzini di 14-15 anni sanno già suonare benissimo, hanno il coraggio di salire su un palcoscenico ed esibirsi davanti a centinaia di persone. Questo anche grazie alle tante scuole musicali sparse su tutto il territorio. Ci è piaciuto anche il fatto che i generi musicali fossero i più svariati: non solo metal, ma anche tanto puro roc, ska, pop e via dicendo. Anche dal punto di vista quantitativo è stato un successo, perchè le band che si sono esibite erano ben trenta, provenienti da tutta la provincia. Il panorama musicale delle valli ha dimostrato ancora una volta di essere quanto mai vitale. Peccato che non sia venuto nessuno dal Trentino. Noi vorremmo ampliare il campo d’azione delle selezioni italiani al Band Contest viennese, all’Italia del nord. E’ stato un grande sforzo organizzativo, che abbiamo potuto sostenere solo grazie all’appoggio di diversi sponsor, primo tra tutti la Fondazione Cassa Di Risparmio”.
 Insomma, è stata un bella festa, non solo per le band che hanno vinto. Reach us Endorphine e 4Twenty hanno adesso in tasca il biglietto per prendere parte ai quarti di finale dell’International Live Award, che si svolgeranno a Vienna in data ancora da definire. Entrambi i gruppi hanno quindi la possibilità di essere ammessi al Big Final, il grande open air gratuito che si svolgerà il 1º maggio al Prater di Vienna, alla presenza di numerosi headliner-act, evento che annualmente attira migliaia di appassionati. Le migliori band di ogni Paese suoneranno dal vivo e si aggiudicheranno un award e premi del valore complessivo di oltre 100.000 euro. (d.mi)
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giovedì, 22 gennaio 2009



Idee, creatività e progetti in rosa


Per il terzo anno con «Girls Power» una ricca serie di attività “da ragazze”
Alto Adige, 22 GENNAIO 2009

 BOLZANO. L’obiettivo dichiarato è promuovere diverse opportunità di formazione al femminile, e creare punti d’incontro formativi “in rosa” ma non autocelebrativi. Ha preso il via su queste basi la terza edizione del progetto “Girls Power”, o il potere delle ragazze (o la forza delle ragazze, traduzioni libere...), promosso dal Comune e in particolare dal suo ufficio famiglia donna e gioventù. Ancora una volta si propongono alle ragazze e alle donne vari eventi, da corsi creativi a incontri di svago e culturali e le operatrici e gli operatori di numerosi centri giovani vogliono offrire spazi e attività in cui le ragazze si possano esprimere liberamente. L’obiettivo è di promuovere le loro competenze e fare dell’educazione di genere un settore importante dell’attività dei centri giovani di Bolzano. Le ragazze tra i 14 ed i 24 anni potranno trovare, nella varietà di offerte, quella più vicina alle proprie esigenze. E’ stato realizzato anche un opuscolo in cui vengono presentate le diverse opportunità ed è reperibile nei centri civici, nelle scuole e nei centri giovanili.
 In generale possiamo dire che si spazia dai corsi di autodifesa a quelli di attività manuali, dalla danza alla meditazione, dalla fotografia al cinema: basta recarsi in un centro giovani e si otterranno tutte le informazioni del caso.
 Vi è poi un’offerta aggiuntiva: se le ragazze hanno delle idee e vogliono sviluppare dei progetti, possono trovare tutti giovedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18 nella sede del progetto “Girls Power” in piazza Parrocchia 21 (vicino al Cafè Plural), Lucia Rizzieri, collaboratrice dell’iniziativa, a disposizione per un confronto e una consulenza.
 Tutto il progetto viene continuamente accompagnato e monitorato dall’università di Trento. Per tutte le informazioni si può inviare una mail all’indirizzo girlspower@comune.bolzano.it o telefonare al numero 0471 - 997335.
 Ma intanto vediamo alcuni degli eventi organizzati.
 “To be free”, per essere libera: corso diautodifesa (a partire dal 3 febbraio). “Ci provano con te? E a te proprio non va? Impara a reagire!”, incontr il 4 e 18 febbraio. Corso d’autodifesa: tecniche e verbale (il 9 e 10 maggio).
 Laboratorio di videomontaggio (a partire dal 19 marzo). Ragazze spericolate: una giornata al percorso alta fune (il 18 aprile). Ragazze all’opera (primavera, data da fissare). DJane workshop 4 girls (fra aprile e maggio, da definire). Analcolico da sballo (da ottobre).
 For girls (un pomeriggio al mese dedicato alle ragazze). Quando i genitori non cucinano (a partire dal 12 febbraio). Danza orientale (fine gennaio). Yoga (settembre). Danza africana (a partire dal 3 febbraio). Full power: corso di ginnastica libera (da febbraio).
 “Io.So.No.Io: laboratorio fotografico (febbraio). Ragazze in tutti i sensi (dal 12 aprile).
 Multikultigirlspower (incontri periodici tutto l’anno). Cucina internazionale (in diversi momenti dell’anno). Lana, perle, ricamo... (gennaio).
 Inoltre tutti i giovedì dalle, ore 15 alle 18 nella sede del progetto “Girls power”, in piazz parrocchia 21 vicino al Cafè Plural, con Lucia si può parlare e pensare a come realizzare idee e progetti.
 Giusto ricordare che il primo corso a partire sarà quello di danza orientale, domani, e che i centri giovani che ospitano le varie iniziative sono: Papperlapapp di piazza Parrocchia 24; Arciragazzi in via Dolomiti 14; Villa delle Rose in via Resia 90/B; Corto Circuito in via Dalmazia 30; Vispa Teresa in via Ortles 31; Via Vintola in via Vintola 18; Bluspace in via Sorrento 12; Vke a Parco Mignone.
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categoria:donne, giovani
giovedì, 15 gennaio 2009





Riuscito esperimento didattico nei licei bolzanini
GIACOMO FORNARI
Alto Adige, 15 GENNAIO 2009


«Julie» per le scuole superiori di Bolzano, ieri mattina al massimo cittadino a conclusione di un percorso alternativo e senza dubbio stimolante, anche se per certi aspetti perfettibile promosso dalla Fondazione teatro comunale. La recita con il secondo cast, con le altoatesine Marlene Lichtentberg (Julie) e Martina Bortolotti (Kristin) in una vibrante e riuscitissima esecuzione di altissimo livello, ha riscosso notevole successo presso i ragazzi dei licei di italiani e tedeschi di Bolzano. Si è trattato di un’occasione per fare il punto della situazione su un progetto che si è profilato anche per la sua forte valenza didattica. Una scelta vincente del teatro che ha capito come il futuro della nostra cultura sia nelle mani del nostro presente. Seminare oggi, significa raccogliere domani. Raccogliere un pubblico interessato e capace di usufruire in modo autonomo e competente delle varie proposte future. Il progetto didattico, coordinato da Carlo Delfrati, tra i più grandi esperti di divulgazione musicale in Italia, ha seguito diverse tappe secondo un percorso collaudato, nascendo in stretta collaborazione con il corpo docente delle scuole della nostra provincia: «Si è trattato di un rapporto molto stretto - ha detto Delfrati al nostro giornale - che mi ha commosso per tanti aspetti. Non pensavo infatti di trovarmi dinanzi ad una risposta così entusiastica e ad una collaborazione così sincera da parte dei docenti. Un fatto, questo, che non è di per sé ovvio, viste le incombenze che hanno gli insegnanti dei nostri tempi». La guida approntata per il percorso è stata certo determinante, ma a dire di Delfrati la collaborazione si è estesa anche ad altre discipline e non solo a quelle di natura più strettamente musicale: «Infatti insegnanti di altre materie tradizionalmente estranee alla musica, hanno reagito con grande interesse offrendo una collaborazione ad ampio raggio che ha avuto il merito di dare al nostro progetto un significato interdisciplinare, molto stimolante».
Il problema didattico, quando si affronta una simile partitura, sta nella difficoltà del linguaggio di riferimento. E la musica di Boesmans, un complesso recitativo di circa 70 minuti, non aiuta certo in questa direzione: «anzitutto il vero problema è spiegare ai ragazzi cosa sia il teatro d’opera, questa strana cosa che a loro può sembrare come una specie di un UFO, visto che esso non appartiene alle loro esperienze quotidiane.Il problema è spiegare che in questo tipo di spettacolo le persone cantano anziché parlare. Poi, ovviamente, oltre a questa difficoltà se ne aggiunge un’altra, costituita dal linguaggio complesso con cui i ragazzi sono costretti a confrontarsi. Per questo per me è fondamentale che si parli coi giovani, si spieghi che cosa vanno a vedere e perché. E la risposta di Bolzano mi ha davvero impressionato». In effetti un parterre pieno, con giovani che resistono senza troppi sforzi alle durezze del teatro musicale di Boesmans non è un risultato da poco. Nonostante il fuggi fuggi di fine rappresentazione - assai positivi in genere i commenti dei ragazzi - alcune classi italiane e tedesche si sono fermate a parlare con gli artisti, sentendoli descrivere situazioni musicali, emozioni, problemi tecnici e quanto altro... Insomma, i ragazzi imparano a “toccare”, a vivere, a sentire il teatro capendone i meccanismi, i trucchi e le linee fondamentali di funzionamento.
Ma non è questo l’unico progetto didattico della Fondazione bolzanina che, nei prossimi mesi, replicherà le positive esperienze di «Opera domani», la serie promossa dall’Aslico di Como che porta in scena opere (quest’anno
«Hänsel und Gretel» di Humperdink), nelle quali i ragazzi siano coinvolti anche, parzialmente, come esecutori e spettatori attivi. Un progetto, questo, che, sempre curato da Delfrati, è stato proposto a più di 50.000 giovani di diverse regioni. Davvero una goccia di rugiada importante nel deserto dell’educazione musicale, in cui il Trentino e Alto Adige sono Da salutare come felice eccezione.
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giovedì, 08 gennaio 2009

Comune di Laives



COMUNICATI del 08.01.2009


Sì al progetto per gli impianti audio-video-luci del Black box



La giunta ha approvato il progetto esecutivo per le attrezzature audio, video e luci del “Black box” presso la zona sportiva Engel Ossanna. Il progetto, redatto dal perito industriale Stefano Pezzetta, prevede la dotazione di impianti per un costo di 97.297 euro.


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martedì, 06 gennaio 2009

I giovani partecipano alla vita locale con un proprio Parlamento




Dai Comuni: Naturno

Recentemente il Parlamento dei giovani di Naturno ha presentato la prima relazione al Consiglio  Comunale. „Si è già fatto molto“, spiegano i rappresentanti dei giovani Florin Pöder e Julia Theiner riassumendo le attività del primo anno, „ma ci sono ancora diverse cose da migliorare.“

Ulrich Mayer

Come previsto dal relativo regolamento comunale, i rappresentanti del nuovo Parlamento dei giovani di
Naturno hanno di recente presentato pubblicamente la loro prima relazione di attività. Il presidente Florin Pöder e la sua vice Julia Theiner hanno documentato i lavori svolti, rispondendo alle numerose domande dei consiglieri comunali. „Il primo anno è servito innanzitutto a conoscerci e a trovare un’identità comune; abbiamo dovuto incontrarci e confrontarci prima di poterci mettere concretamente al lavoro“, ha spiegato Pöder illustrando i primi passi. Anche secondo Julia Theiner i „deputati“ al Parlamento dei giovani si sono
dapprima dovuti fare un’idea chiara dei propri compiti e delle proprie possibilità. „Ci ha aiutato molto un incontro con l’Agorà (il consiglio comunale dei giovani a Bressanone, n.d.r.). Bisognerà però approfondire ulteriormente gli scambi fra consigli, parlamenti e consulte dei giovani per poter trarre reciproco
insegnamento dalle varie esperienze“, aggiunge la Theiner.

La collaborazione con le associazioni

Complessivamente, comunque, molto è stato fatto in questo primo anno di Parlamento dei giovani. Motivo di particolare orgoglio è, ad esempio, il contributo alla realizzazione di una sala prove per gruppi musicali giovanili. Un‘altra iniziativa molto ben riuscita è il progetto di prevenzione delle dipendenze, realizzato in collaborazione con il centro giovani di Naturno. Non è stato invece possibile attuare altri importanti
investimenti quali l’acquisto urgente di un proprio computer portatile. Per il 2008 è previsto anche l’allacciamento di contatti più stretti con le varie associazioni attive nel settore giovanile. „In fondo disponiamo anche di un piccolo budget attraverso il quale possiamo sostenere concretamente progetti e iniziative delle associazioni“, ricordano i „deputati“ del Parlamento giovani di Naturno Pöder e Theiner, auspicando un’ulteriore intensificazione della collaborazione in tale ambito.

Parole di riconoscimento per le lodevoli iniziative svolte

I membri del Consiglio Comunale hanno avuto parole di elogio per l’impegno dimostrato e le attività svolte dai rappresentanti dei giovani. „Occorre responsabilizzarli per metterli in grado di affrontare i vari compiti. Dobbiamo avere fiducia in loro e guardare al futuro con ottimismo“, hanno sostenuto fra gli altri gli assessori comunali Zeno Christanell e Valentin Stocker. Anche il Sindaco di Naturno Andreas Heidegger ha ringraziato il Parlamento dei giovani per la buona collaborazione, esortandolo a fungere anche in futuro
da portavoce critico della gioventù locale.

Diritti e attribuzioni del Parlamento dei giovani di Naturno

1. Il Parlamento dei giovani è portavoce dei giovani del Comune.
2 Il Parlamento dei giovani sottopone all’amministrazione
comunale proposte per la stesura di linee guida relative alla
promozione delle attività giovanili locali.
3. Il Parlamento dei giovani tratta tutte le materie attinenti alle
attività giovanili locali.
4. Il Parlamento dei giovani sottopone alla Giunta Comunale
raccomandazioni in merito alla distribuzione dei contributi
economici da destinare alle attività giovanili locali.
5. Il Parlamento dei giovani, di concerto o in collaborazione con
le associazioni giovanili locali, partecipa alla programmazione
e organizzazione di manifestazioni, progetti e simili in favore
dei giovani del comune.
6. Il Parlamento dei giovani predispone relazioni varie su temi
rilevanti per la politica giovanile e comunale (servizi per i giovani,
bilancio comunale, piano urbanistico comunale).
7. Il Parlamento dei giovani, con il supporto di un dipendente
dell’amministrazione comunale oppure di un dipendente del
centro giovanile o di analoga struttura di riferimento per i
giovani, redige annualmente una relazione sui giovani in cui si
illustri, documenti e comprovi il lavoro del Parlamento stesso
e il corretto utilizzo di tutte le risorse materiali ed economiche
assegnate dal Comune.
Diritti e attribuzioni del Parlamento dei giovani di Naturno
8. Il Parlamento dei giovani contribuisce con ogni sua azione a
una forte partecipazione della gioventù alla vita del Comune.
9. Il Parlamento dei giovani ha il diritto di essere ascoltato dalla
Giunta Comunale nelle rispettive sedute e dal Consiglio
Comunale in occasione delle sedute consiliari pubbliche.
10. L’amministrazione comunale mette a disposizione del
Parlamento dei giovani un budget annuo sotto forma di
contributo ordinario per la realizzazione del programma di
promozione giovanile e per la copertura delle proprie spese.
Tale contributo viene definito in base a una quota pro capite
pari a 5 euro per ogni abitante di età non superiore a 25 anni
e viene adeguato alle variazioni del costo della vita secondo
l’indice ASTAT.
11. Il Parlamento dei giovani ha il diritto di esprimere un parere
sull’assunzione di mutui da parte del Comune qualora
gli importi superino i 250.000 euro e gravino sul bilancio
comunale per periodi superiori a dieci anni. Tale parere deve
essere portato a conoscenza del Consiglio Comunale ed essere
oggetto di discussione all’interno dello stesso. L’intenzione di
ricorrere al mutuo deve essere comunicata al presidente del
Parlamento dei giovani almeno 30 giorni prima della relativa
deliberazione.

da IL COMUNE
Edizione 03I Luglio/Agosto 2008

vedi altri articoli al seguente indirizzo:
http://www.gvcc.net/system/web/zeitung.aspx?menuonr=218265124&sprache=3



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venerdì, 19 dicembre 2008


PROGETTO EURAC JUNIOR


Laboratori scolastici e iniziative speciali per avvicinare i ragazzi
Alto Adige, 19 DICEMBRE 2008

Èpossibile distinguere dal cielo l’erba sintetica dall’erba naturale? Certo, è possibile con l’aiuto di immagini satellitari ad infrarossi. Il funzionamento preciso di questo sistema viene ora illustrato agli studenti altoatesini nello «Schoollab Telerilevamento». Lo «Schollab Telerilevamento» è la prima iniziativa proposta da Eurac junior, il nuovo programma di comunicazione scientifica rivolto ai giovani che si posiziona come un ponte tra ricercatori e pubblico giovane non specialistico e punta a promuovere ed incentivare il dialogo tra questi due gruppi. Il programma è stato presentato nella mattinata di giovedì scorso in occasione di una conferenza stampa presso l’Eurac.
Con domande trabocchetto sulle immagini satellitari, una caccia al tesoro con dispositivi Gps e attraverso la compilazione di mappe satellitari, il team di Eurac junior e gli scienziati dell’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’Eurac conducono gli studenti in un viaggio nel mondo del telerilevamento con attività ludiche e leggere cercando di appassionarli al campo della ricerca e della scienza. Già dal mese di ottobre 2008 il team di Eurac junior lavora, insieme agli scienziati dell’Eurac, allo sviluppo di format all’interno dei quali i giovani possono conoscere personalmente i ricercatori. In questo modo bambini e giovani possono superare quella sorta di blocco mentale nei confronti del sistema scienza, un sistema all’apparenza spesso chiuso, e farsi così un’idea dell’approccio professionale e concettuale proprio di un ricercatore. «L’Eurac si è sempre sforzata affinché la ricerca non diventasse una torre d’avorio. Ecco perché siamo felici di poter legare ad Eurac junior le nostre attività nel campo della comunicazione scientifica rivolta a bambini e giovani, potenziandole ulteriormente» afferma Stephan Ortner, direttore dell’Eurac, parlando del progetto, ora in una fase pilota della durata di un anno. Accanto al satellitare terrestre saranno accessibili anche altre aree di ricerca dell’Eurac e saranno messi in atto diversi format di comunicazione. Si prevede già la partecipazione al Festival dei Bambini presso i Prati del Talvera a Bolzano e la partecipazione alla fiera della formazione Futurum nell’autunno del 2009. L’obiettivo di Eurac junior è quello di entusiasmare già dai primi approcci con l’apprendimento bambini e giovani al tema della ricerca e della scienza per promuovere la crescita della ricerca in Alto Adige e rafforzare a lungo termine la posizione dell’area in termini di ricerca e attività scientifiche.
Le iniziative promosse da Eurac junior sono concepite in primis per la scuola, vengono sviluppate in collaborazione con l’Intendenza scolastica italiana e tedesca e con i rispettivi Istituti pedagogici e sono consultabili attraverso il sito internet junior.eurac.edu.
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venerdì, 05 dicembre 2008


TEATRORAGAZZI


Domenica Prometeo “trasloca” a Laives
Alto Adige, 05 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Al Teatro aula magna di Laives, nuovo appuntamento pomeridiano per ragazzi e famiglie domenica 7 dicembre alle ore 17.00. All’interno della rassegna “Prossima fermata: teatro”, curata dalla Cooperativa Teatrale Prometeo di Bolzano, sarà in scena nuovamente la Compagnia Drammatico Vegetale di Ravenna con lo spettacolo “Alice attraverso lo specchio”. La rappresentazione, date le dimensioni della scenografia, anziché al Teatro delle Muse come di consueto, sarà ospitata al Teatro Aula Magna di Laives.
 Cosa c’è dietro/dentro lo specchio? Le stesse cose che ci sono nel mondo reale? Ma una cosa non può essere in un posto e contemporaneamente in un altro. Alla fine del gioco, come capita nella vita reale, Alice è diventata un po’ più grande. La vita è un gioco, un gioco è la vita. Prezzo dei biglietti: interi 5,00 euro, ridotto dotto ragazzi e utenti Sasa 4.
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martedì, 02 dicembre 2008


«Più attenti ai giovani»



Alto Adige 02 DICEMBRE 2008

 LAIVES. In consiglio, di recente, s’è discussa la mozione del centro destra su alcuni episodi di inciviltà, sicuramente condannabili, accaduti a Laives durante il periodo estivo. In merito il consigliere Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) ha diffuso la seguente nota: «Bullismo, violenza, vandalismi riempiono di frequente le pagine della cronaca, ma ridurre il disagio giovanile, così come era possibile intuire, principalmente a un problema di polizia non ci convince. Questo tipo di comportamenti sono infatti troppo spesso la cartina di tornasole di problemi più generali che ci interrogano sulla società in cui viviamo e che abbiamo costruito e sui modelli che offriamo ai nostri figli. Individualismo, egoismo, competizione sfrenata, prevaricazione sono le sole parole d’ordine che sembrano aprire le porte del successo, mentre la solidarietà, l’altruismo e il rispetto reciproco sono spesso oggetto di dileggio. Se poi le soluzioni proposte si riducono ad una maggiore presenza delle forze dell’ordine e ad auspicare il recepimento di una controriforma della scuola che pensa di restituirle dignità attraverso la reintroduzione del voto in condotta e del grembiulino, confondendo autorevolezza con autoritarismo, non potevamo che respingere la mozione che non prevedeva nemmeno il coinvolgimento dei giovani».
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lunedì, 01 dicembre 2008


Piu in alto, piu veloce, e oltre ancora!
Il Red Bull Paper Wings è pronto per il decollo!

www.redbullpaperwings.com/

Gli aeroplanini di carta: alzi la mano chi non ne ha costruito uno almeno una volta nella vita. Ebbene, la passione nata per gioco sui banchi di scuola può trasformarsi in avvincente sfida sportiva grazie al Red Bull Paper Wings, il primo Campionato Mondiale che vede protagonisti gli studenti universitari provenienti da ogni parte del globo. Bastano un foglio di carta, creatività ed inventiva accompagnate da braccia forti e abili e, infine, la giusta dose di idealismo per entrare nella storia di questo inedito sport.



L’attività, una volta praticata nell’antica Cina per ingannare il tempo, è giunta nei secoli fino a noi e vedrà la sua apoteosi il 24 e 25 aprile 2009, quando i migliori piloti selezionati nelle rispettive qualificazioni nazionali si incontreranno per sfidarsi alle finali mondiali presso l’Hangar-7 di Salisburgo, in Austria, per conquistare il titolo di Red Bull Paper Wings World Champion!



La prima edizione dell’evento, nel 2005/2006 ha visto oltre 10.000 piloti provenienti da 48 Paesi prendere parte alle 260 qualificazioni in giro per il mondo, con lo scopo di planare alla finalissima, dove sono stati premiati i vincitori assoluti nelle categorie: "volo più lungo", "maggiore permanenza in aria" e "volo più acrobatico".



Per questa seconda edizione i numeri si sono già raddoppiati: 85 sono i Paesi in gara che stanno realizzando le selezioni dei piloti. In Italia sono previste sessioni di qualifiche presso i principali atenei. A Bolzano si terranno il 4 dicembre alle ore 20.00 presso la palestra in zona sportiva scolastica Talvera, in Via Cadorna 27.


Per chi volesse prendere parte a questa avvincente sfida e dare sfoggio delle proprie abilità di pilota, l’unica patente di volo necessaria è la qualifica di studente universitario. Per registrarsi è sufficiente collegarsi al sito www.redbullpaperwings.com e poi cominciare l’allenamento, armati di carta e fantasia!






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sabato, 29 novembre 2008


 Per dieci sere il palco del Carambolage sarà occupato da Giochincasa, ...

Alto Adige, 29 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Per dieci sere il palco del Carambolage sarà occupato da Giochincasa, un Festival dedicato esclusivamente ad artisti altoatesini, di entrambe le lingue. “Era da un po’ che studiavamo una formula per dare spazio ai nostri artisti” ci spiega Martin Bampi, dello staff direttivo del Piccolo Teatro di via Argentieri. “Come sempre al Carambolage, abbiamo messo insieme artisti sia italiani che tedeschi, che spaziano un po’ in tutti i campi, dalla musica al teatro. In tutto i progetti sono cinque e ognuno si esibirà per due serate. Speriamo che il pubblico apprezzi la nostra idea e che venga numeroso”.
 Il Festival inizia il 3 dicembre e sul palco, fino al 4, c’è la poliedrica artista bolzanina Eva Kuen con uno spettacolo commovente, comico ed assurdo, fatto di storie e canzoni, metà in tedesco e metà in francese, bilingue anche nel titolo:”Nicht hinauslehnen - ne pas se pencher au dehors“. Con lei sul palco ci sono Matteo Facchin, che ha creato un’apposita musica di accompagnamento capace di dare voce al non detto, Peter Paul Hofmann alle percussioni e Norbert Gianmoena al basso. Venerdì 5 e sabato 6 salgono sul palco del Carambolage i Nachtcafé, che sono Gabriele Muscolino (voce, chitarra), Francesco Brazzo (pianoforte, flauto, voce), Matteo Facchin (fisarmonica), Marco Stagni (contrabbasso) e Georg Malfertheiner (percussioni). Le loro sono canzoni d’autore, ma non solo. I loro pezzi strizzano l’occhio a vene musicali diverse: canzone italiana, tedesca e francese; musica etnica di diverse origini (latina, mediterranea, bulgara, irlandese); blues e jazz; brani puramente strumentali. Domenica 7 e lunedì 8 dicembre Antonia Tinkhauser, accompagnata da Matteo Facchin, ci racconta la guerra di Troia in: “Einmal Troja und zurück oder wie bringe ich einen Helden zum Weinen”, una vicenda fatta di eroi senza paura, muscolosi, con pelle eburnea, chiome fluenti e scintillanti armature. Antonia Tinkhauser, con umorismo, charme ed ironia, presenta una rivisitazione moderna di questo mito immortale. Il suo racconto è appassionante, incisivo.
 Spazio al teatro, mercoledì 10 e giovedì 11, con Monica Trettel impegnata in “Progetto Mathilde - The waiting room”, con la regia di Tanya Denny e le musiche di Marcello Fera. “The waiting room” - la sala d’aspetto - è un inno allo spirito femminile, alla resistenza contro la violenza, le prevaricazioni e le menzogne, è il luogo dove si incrociano, tra le altre, storie ispirate alle vite di Amelia Earhart, la prima donna pilota, di Santa Hildegarda von Bingen, l’unica santa non anoressica, di una kamikatze, di una giovane vedova bianca, e, in ultimo, come in una sintesi, di un soldato. Il pezzo “The waiting room” è nato all’interno del “Progetto Mathilde”. E “Mathilde” è un modello di bomba a mano in versione femminile (!) creata dall’artista italiano Antonio Riello. A chiudere la rassegna, il 12 e 13 dicembre, sarà Georg Clementi con “Solo vino“, versione tedesca, nonostante il titolo, del romanzo di Fabio Marcotto “Vino dentro“, da cui il regista Antonio Caldonazzi ha tratto lo spettacolo andato in scena anche al Carambolage. La versione tedesca ha debuttato questa estate a Saliburgo e ha girato per tutta l’Austria. (d.mi.)
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sabato, 29 novembre 2008



Sciarada, un intenso dicembre fra musica, cinema e mostre

ANDREA MONTALI
Alto Adige, 29 NOVEMBRE 2008


 BOLZANO. Si prospetta un dicembre intenso per l’Associazione culturale Sciarada di Piazza Erbe 25: la nuova gestione, messe finalmente dietro alle spalle le polemiche sull’eterna vicenda dei “locali fracassoni”, proporrà un fitto calendario di eventi e iniziative volti alla diffusione di cultura in tutte le sue forme; il direttore artistico Mattia Vasarin è raggiante: «Dalla riapertura di settembre ad oggi siamo riusciti nell’intento di allargare la cerchia dei nostri collaboratori; la sinergia di diverse professionalità ci ha permesso di proporre un’offerta di ampio respiro fra cinema, teatro, performance, mostre di arte visiva e, naturalmente, musica di qualità».
 Queste sono le linee guida che contraddistinguono l’attività dell’Associazione. Si parte stasera con il dj set di Mr.Softee, trentenne bolzanino che ormai da anni anima le notti del capoluogo con le sue selections di musica anni 80 fra sintetizzatori e spensierate atmosfere yuppies (inizio alle ore 22); dopo due giorni di pausa, Sciarada riaprirà i battenti martedì 2 dicembre con il vernissage della mostra fotografica di Sandro Freina intitolata “Korplages”, con aperitivo videomusicale previsto per le 19; lo stesso giorno alle ore 21 comincerà la rassegna cinematografica battezzata “Freaks: mostruosamente innocenti” curata da Margherita Roso: «L’iniziativa prevede tre appuntamenti: ogni martedì fino al 16 dicembre, con inizio alle 21 verranno proiettati nell’ordine “Freaks” di Tod Browning, “The Elephant man” di David Lynch (martedì 9) e “Fur” di Steven Shainberg (il 16). Il filo conduttore è la diversità come ricchezza; le tre pellicole mostrano storie di personaggi fieri del loro essere “anormali”, condizione che spesso il contesto sociale ghettizza senza per fortuna poterne arginare la forza comunicativa e l’esempio di coraggio e vitalità».
 Il giovedì, a partire dal 4 dicembre alle ore 19, spazio alla storia della musica con “All about jazz”, una serie di serate a tema ideate dallo psicologo e musicologo Leonardo Battisti: nel primo incontro sarà il piano il protagonista, nel secondo la tromba, nel terzo il sassofono. I diversi strumenti fungeranno da guida per l’ascolto di differenti aspetti del jazz, attraverso la storia dei protagonisti delle diverse epoche con proiezioni e selezione di brani. Inoltre, ogni fine settimana Sciarada proporrà le performance dei migliori dj locali. Il mercoledì spazio invece al karaoke con Ivan e Giada. Per saperne di più: www.sciarada.net.
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venerdì, 28 novembre 2008


 Riapre il Capitol Cafè gestito dalla Spolpo

di Daniela Mimmi
Alto Adige, 28 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Da domani i giovani, e anche i meno giovani, non potranno più lamentarsi del fatto che a Bolzano mancano i locali “giusti”. Quelli per intenderci che possono diventare un punto di incontro e di ritrovo, quelli in cui si beve ma si può anche mangiare qualcosa, in cui si incontra il musicista o lo scrittore di passaggio in città, si può ascoltare musica come una poesia o qualche pagina di un romanzo. Domani alle 11, infatti, dopo mesi di chiusura, apre ufficialmente il nuovo Capitol Cafè, all’interno del cinema di via Streiter, firmato Spolpo Blues Band.
 All’estero il fenomeno della rock-star che apre un locale è abbastanza usuale: lo hanno già fatto Elton John, Aerosmith, Chuck Berry e Sting con i loro Rock Cafè, e tanti musicisti, soprattutto americani, hanno aperto i loro bar in tutte le isole dei Caraibi.
 Che cosa avrà di diverso lo «Spolpo Bar»? Innanzitutto l’arredamento, curato nei minimi particolari da Erich Siviero. Da bravo architetto ha mescolato l’atmosfera easy dell’osteria, con tanto di tavole e sedie che ricordano sicuramente più le mitiche osterie bolognesi degli anni Settanta in cui Guccini suonava, cantava e beveva con gli amici fino all’alba, che i locali tirolesi, con ambientazioni invece molto più ricercate, soft, eleganti e raffinate. Come alcuni angoli con divani in broccato, lampadari antichi, l’immancabile pianoforte a coda, un antico grammofono.
 «Erich bazzica tutti i mercatini dell’usato e dell’antiquariato del nord Italia e ogni tanto torna con dei pezzi veramente belli», ci dice Agostino Accarino, per tutti Ago, storico frontman della storica band che lo scorso anno, con una festa grandiosa a Castel Firmian, un dvd e adesso anche un libro scritto da Paolo Crazy Carnevale, ha festeggiato il venticinquesimo compleanno.
 Come in un “quasi” Hard Rock Cafè, non possono mancare le memorabilia e i pezzi unici quasi da museo. Vicino al bar, al piano di sopra, ci sono le gigantografie dei componenti della band, alle pareti ci sono i poster dei loro concerti, qua e là alcuni loro vecchi strumenti. Ad Ago il compito di presentare la grande festa di apertura, domani, che inizia alle 11 per terminare intorno alle 15.
 “Verso le 12 ci sarà l’inaugurazione ufficiale. Noi accogliamo gli ospiti al pian terreno con un nostro concerto molto acustico e molto amichevole. Suoneremo davanti allo striscione disegnato dai ragazzi che hanno partecipato al progetto di Emergency. Poi ci spostiamo al piano di sopra, dove troveremo altri amici, come il giovane chitarrista meranese Steve Nicli, che è un musicista eccezionale, uno dei prossimi grandi chitarristi sfornati dalla nostra terra. Da Innsbruck arriva Markus Linder, tastierista della Incredible Southern Blues Band. Paolo Carnevale presumo legga alcune pagine del libro che ha scritto su di noi. E poi festeggiamo, mangiamo, beviamo e ci divertiamo».
 Oltre a tutto questo, cosa avrà di diverso il nuovo «Capitol Cafè» firmato Spolpo dagli altri locali della città?
 «Deve essere un punto di incontro, caldo, informale, piacevole. Ospiterà reading di scrittori e poeti, e ci sarà tanta musica. Innanzitutto vogliamo organizzare dei mattinè, il sabato e la domenica, con musica dal vivo. Per ora all’interno, poi in estate ci sposteremo nel giardino. E poi c’è il ristorante sempre in funzione. Fino a dopo le feste il bar sarà aperto tutto il giorno, poi durante la settimana aprirà alle 15 del pomeriggio, con esclusione dei weekend, quando aprirà anche la mattina».
 Beh, in bocca al lupo.
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venerdì, 28 novembre 2008


Nuovi fondi per i Centri giovani Sono in arrivo 140 mila euro

    
Alto Adige, 27 NOVEMBRE 2008

 LAIVES. L’impegno della giunta nel settore dei giovani si misura anche dalle somme stanziate in bilancio. L’amministrazione ha infatti deliberato 140 mila euro da destinare alle attività pomeridiane, dopo la scuola, che vedono tantissimi ragazzi recarsi presso i centri giovanili. Dei 140 mila euro comunque, il 67% viene garantito dal contributo provinciale e l’assegnazione è avvenuta a seguito di gara di appalto fra associazioni del settore. Al centro giovanile Fly (ragazzi di lingua tedesca) 30 mila euro; al centro giovani Beehive Don Bosco altri 30 mila euro ed infine all’Arci Laives 80 mila euro per le attività a Laives, Pineta e San Giacomo.
 Nei vari centri, durante i pomeriggi, viene proposto un po’ di tutto: dai giochi con animatori al sostegno per fare i compiti. Al Don Bosco ad esempio, oltre a questo i ragazzi possono prendere parte anche ad un corso di tedesco giocando. Per molte famiglie dove entrambi i genitori lavorano, le attività pomeridiane sono la sola alternativa alla strada per i figli. (b.c.)
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mercoledì, 26 novembre 2008



Episodi di inciviltà


Durante l’ultimo consiglio comunale è giunta finalmente in discussione una mozione del centro destra che prendeva lo spunto da alcuni episodi di inciviltà, sicuramente condannabili, accaduti a Laives durante il periodo estivo.
Bullismo, violenza, vandalismi riempiono di frequente le pagine della cronaca, ma ridurre il disagio giovanile, così come era possibile intuire, principalmente a un problema di polizia non ci convince. Questo tipo di comportamenti sono infatti troppo spesso la cartina di tornasole di problemi più generali che ci interrogano sulla società in cui viviamo e che abbiamo costruito e sui modelli che offriamo ai nostri figli.
Individualismo, egoismo, competizione sfrenata, prevaricazione sono le sole parole d'ordine che sembrano aprire le porte del successo, mentre la solidarietà, l’altruismo e il rispetto reciproco sono spesso oggetto di dileggio.
Se poi le soluzioni proposte si riducono ad una maggiore presenza delle forze dell'ordine e ad auspicare il recepimento di una controriforma della scuola che pensa di restituirle dignità attraverso la reintroduzione del voto in condotta e del grembiulino, confondendo autorevolezza con autoritarismo, non potevamo che respingere la mozione la quale, tra l'altro, non prevedeva nemmeno il coinvolgimento dei diretti interessati: i giovani.

Rifondazione Comunista – Laives


22/11/2008
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mercoledì, 26 novembre 2008


Per i 20 anni di ZeLIG due giorni di festa



Alto Adige, 26 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Gran finale per i festeggiamenti dei vent’anni della scuola bolzanina di cinema ZeLIG: un vero e proprio filmfestival con ospiti internazionali e opere provenienti da Inghilterra, Germania, Olanda, Belgio e Italia, si svolgerà a Bolzano nelle giornate del 28 e 29 novembre. Una festa che ZeLIG vuole condividere con amici, ex studenti e appassionati di cinema. Venerdì 28 ottobre alle ore 20 all’inaugurazione ufficiale del festival si potranno incontrare gli autori dei film in proiezione e gli ospiti internazionali invitati per l’occasione. Tra questi, Hugh Purcell (Inghilterra), redattore della BBC e responsabile didattico del progetto Media ESoDoc; Nilotpal Majumdar (India), docente al montaggio presso la Scuola di Cinema di Calcutta; Bodo Klemz (Germania) esperto in AVID; Stefano Tealdi (Italia), della casa di produzione Stefilm di Torino; Virgilio Tosi (Italia), critico cinematografico, autore di documentari, di Roma; Jörg Großmann (Germania) di Green-TV di Berlino; Marzia Mete, montatrice di “Primavera in Kurdistan” e del nuovo documentario di Helga Reidenmeister, una delle più importanti registe di documentario in Germania.
 Nei due giorni filmfestival, fiction, pubblicità, documentari premiati negli anni ai festival nazionali e internazionali degli ex-studenti della ZeLIG si susseguiranno nel fitto programma di proiezioni organizzato presso il Filmclub a partire dalle ore 17 di venerdì 28. Il programma prevede la proiezione dei primi lavori degli studenti insieme alle loro ultime produzioni da professionisti affermati.
 Alcuni esempi. La prima produzione della ZeLIG in 16mm, Zurück (1988) di Thomas Troi, con alla camera Valerio Moser e al montaggio Andreas Pichler e Maja Wieser, sarà proiettata insieme al film di Andreas Pichler Call me Babylon (2003), che ha vinto il premio Grimme; oppure lo spot pubblicitario per Renault per Hennessy-Preis (1999) di Mark Brummund sarà proiettato insieme al suo cortometraggio Land gewinnen (2006), che oltre a vincere numerosi premi internazionali ha avuto una nomination all’Oscar della Student Accademy; o ancora l’esercitazione di montaggio di Cinzia Baldessari Ad occhi chiusi (1998) introdurrà il film plurimenzionato da lei montato I for India (2006).
 Alle proiezioni saranno presenti gli autori, i produttori e i montatori dei film.
 Un momento clou del programma di proiezioni sarà venerdì 28 novembre a partire dalle 21.30 con “La lunga notte dei film della ZeLIG.”: una rassegna non stop dei film migliori realizzati dalla ZeLIG in questi vent’anni che toccherà tutti i generi dell’audiovisivo. Dal documentario alla fiction e al film di animazione fino ad esempi di pubblicità con opere degli autori quali Massimo Ruggera, Carmen Trocker, Miriam Pucitta,Yves Alain Lambert, Daniel Oberegger, Felix Zbinden, Luciano Stoffella, Alexander Rott, Mauro Podini, Katian Assuntini, Georg Zeller, Hannes Pasqualini, Mario di Carlo, Federico Campana, Caterina Carone, Valentina Pedicini.
 In programma anche due workshop che affronteranno tematiche importanti per lo sviluppo del documentario nei prossimi anni: Thomas Bresinky, uno dei maggiori esperti del settore, parlerà in modo critico e con esempi pratici del tema dell’High Definition. Entrambi gli workshop si rivolgono ad un pubblico non solo di esperti e si terranno in lingua inglese negli spazi della ZeLIG venerdì e sabato dalle 14.30 alle 16.30.
 Infine: sabato 29 novembre a partire dalle 22 la festa culminerà con il party “20 anni ZeLIG” con musica dal vivo.
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categoria:cultura, giovani
mercoledì, 26 novembre 2008


Domani sera al No Logo di Laives i bolognesi Blake/e/e/e (indie-folk)
È l’ultimo evento della rassegna Sensational Gigs
Alto Adige 26 NOVEMBRE 2008

 LAIVES. Si chiuderà domani la rassegna di rock alternativo battezzata “Sensational Gigs” che in due mesi ha portato nel capoluogo e dintorni artisti di caratura internazionale; il quinto ed ultimo appuntamento, organizzato al centro di cultura giovanile No Logo di Laives, vedrà in scena uno dei più importanti gruppi del circuito indipendente italiano, fra i pochi ad avere un seguito anche all’estero contornato dagli elogi della critica specializzata: stiamo parlando dei Blake/e/e/e, combo bolognese che, dopo il primo ed acclamato album intitolato “Border radio” sta macinando parecchi chilometri fra Europa e Stati Uniti. A suggellare il loro percorso, l’invito all’edizione 2009 del celebre festival SXSW di Austin, in Texas.
 La storia dei Blake/e/e/e parte da lontano: il combo in cui militavano il cantante-chitarrista Paolo Iocca e la polistrumentista e vocalist Marcella Riccardi (ex Massimo Volume), i Franklin Delano, è stato considerato per anni un vero e proprio miracolo nel panorama musicale dello stivale; tre ottimi dischi all’attivo in bilico fra postfolk e psichedelia, centinaia di concerti e la collaborazione/amicizia con i Califone (indie-band culto di Chicago) ne avevano fatto un punto di riferimento. Nel 2007 la decisione di sciogliere il gruppo e di seguire nuove rotte che hanno trovato approdo nel progetto Blake/e/e/e: il folk malato e distorto del passato si fonde con uno sperimentalismo garbato; basso,organo, banjo, mandolino, derbourka e batterie elettroniche sono stati inseriti nel tessuto sonoro in composizioni in cui gli intrecci vocali rimangono sempre in primo piano. Con loro in tour un altro ex Massimo Volume, il chitarrista Egle Sommacal, e il batterista Mattia Boscolo. Per ascoltarli: www.myspace.com/blake3e. Prenotazioni: 3385877428. (a.mo.)

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martedì, 25 novembre 2008


Un percorso di formazione sul lavoro autonomo per i giovani

Alto Adige, 25 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Il Mua (Movimento universitario altoatesino), grazie al cofinanziamento del Fondo sociale europeo, propone un percorso di alta formazione per la promozione del lavoro autonomo tra i giovani. L’obiettivo del percorso è da un lato quello di trasmettere strumenti teorici e operativi utili a definire l’identità professionale e ad incrementare le competenze di base e trasversali che risultano strategiche per avviare, pianificare e controllare il proprio lavoro; dall’altro quello di rielaborare le competenze tecnico-specialistiche trasformandole in servizi vendibili attraverso strumenti di lettura e comprensione del contesto e dei mercati.
 Il corso, gratuito per i partecipanti selezionati, è rivolto a giovani laureandi, neolaureati o neodiplomati e prevede lo sviluppo dei contenuti attraverso sessioni di aula, integrate con pacchetti di approfondimento settoriale e con stage aziendali, finalizzati alla costruzione di un piano di sviluppo professionale attraverso la valorizzazione delle competenze individuali in relazione agli obiettivi personali, alle condizioni del contesto ed ai fabbisogni dei committenti.
 Uno degli obiettivi è anche la valorizzazione del sistema formativo e dell’istruzione locali ed in particolare i percorsi di eccellenza sviluppati dalla Lub, l’università di Bolzano, con particolare riferimento alle facoltà di scienze della formazione, economia e scienze e tecnologie informatiche. I principali sbocchi occupazionali previsti sono il lavoro autonomo in diversi contesti: consulenza alle piccole imprese, collaborazione con studi professionali e di consulenza esistenti, creazione di nuove imprese per la consulenza.
 E’ prevista anche la collaborazione con il Ctm, Centro di tecnologia e management dell’Assoindustriali, soprattutto nella realizzazione degli stages aziendali.
 La durata del corso è di 172 ore di aula e 120 di stages. Le preiscrizioni sono aperte fino a 5 dicembre alle ore 19. Per avere maggiori informazioni è possibile contattare il Mua nella sede di via Firenze 51 a Bolzano o chiamando la dottoressa Nicoletta Rizzoli (0471 - 505320) o il dottor Stefano Zuliani (0471 - 505325).
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lunedì, 24 novembre 2008


Il Giro del mondo fa il giro dell’Alto Adige

La produzione delle VBB da domani a Merano, Brunico, Bressanone, Bolzano
Alto Adige, 24 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Ha fatto talmente divertire i bambini di tutta la regione, lo scorso anno, che le Vereinigten Bühnen Bozen hanno deciso di riproporre, anche quest’anno, “Il giro del mondo in 80 giorni”, tratto dal romanzo di Jules Verne. Il musical, consigliato a bambini dai 6 ai... 96 anni, è diretto dal regista di Brunico Toni Taschler, mentre Stephen Lloyd firma le musiche originali, eseguite dal vivo da Max Castlunger e Manuel Randi alle prese con banjo, chitarre e numerose percussioni.
 La storia inizia a Londra nel 1872. In un club, il gentleman inglese Phileas Fogg scommette di riuscire a completare il giro del mondo in 80 giorni. Un’impresa molto ambiziosa e rischiosa. Il racconto avventuroso di Jules Verne porta spettatori grandi e piccoli in un viaggio illustrato intorno al mondo, verso paesi lontani e culture affascinanti. Le coreografie sono state create da Renzo Romanelli, mentre le scenografie trasformabili e di grande effetto, sono state realizzate da Andreas Lungenschmid, i costumi esotici, storici, variegati e sontuosi dalla costumista Cordula Stummeyer. Sul palco si alternano Peter Schorn, Josef M. Lanz, Michael Siller, Susan La Dez, Hannes Holzer, Rainer Spechtl, Christine Lasta, Kathrin Hirber, Luciano di Dio ed Elisa Godino, che rivestono quasi tutti più di un ruolo. I due musicisti
 La tournée di “Il giro el mondo in 80 giorni” ricomincia dal Teatro Comunale di Merano, il 25 e 26 novembre, poi si trasferisce alla Michael Pacher Haus di Brunico il 28, e alla Casa della cultura di Silandro il 2 dicembre e al Forum di Bressanone il 4. A Bolzano, allo Studio del Teatro Comunale, torna il 10 dicembre, per restare in scena, sempre alle 16, fino al 21. In contemporanea sarà allestita una mostra nel foyer del Teatro Studio che raccoglierà i risultati del concorso di pittura e bricolage sul tema “Volti da tutto il mondo”, al quale hanno partecipato molte scuole altoatesine. (d.mi)
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domenica, 23 novembre 2008



Tipi Festival, o la nuova «impresa dei mille»

Alto Adige, 23 NOVEMBRE 2008
DANIELA MIMMI


 BOLZANO. Più di mille ragazzi, di tutte le età, hanno ascoltato musica, dormito, ballato, mangiato, parlato, discusso, si sono confrontati, hanno guardato video e film, sfilate di moda, hanno imparato a cucinare, fotografare e scrivere, tra le mille altre cose, in questi due giorni di iniziative non stop di Tipi Festival e nei mesi che l’hanno preceduto. E’ il primo, e più tangibile segno, del successo dell’iniziativa chiusa ieri sera e del fatto che se ai giovani (che ripetono fino allo sfinimento il ritornello “In questa città non c’è niente da fare!”) si danno spazi e imput, la loro entusiastica risposta non tarda ad arrivare. Ieri la festa è iniziata già alle nove di mattina con il risveglio a tutta musica e colazione per il centinaio di ragazzi che hanno dormito, tutti insieme, nella palestra della Scuola professionale, sede logistica del Festival.
 Il tempo di aprire gli occhi con qualche caffè e croissant, poi via verso i tanti laboratori e incontri: il laboratorio di street art, l’incontro con Paolo Bacilieri, la proiezione dei video realizzati dai ragazzi durante gli incontri dei mesi scorsi con personaggi del calcio, della moda, della cucina, del design. Alle 12 ancora due laboratori: quello sul fumetto con Paolo Bacilieri e quello di fotografia con Robert Koch. E poi musica con il dj set di Daniele Alessi, e pausa solo per la premiazione del racconto più bello scritto dai “cacciatori di storie”, i ragazzi che hanno partecipato allo stage su giornalismo e scrittura. E’ stato premiato Daniel Palese, autore del racconto “Che lo spettacolo abbia inizio”, con la seguente motivazione: «Per la capacità di interpretare bene il mandato, per essersi messo al servizio dell’idea, per aver colto una biografia che rappresenta davvero un progetto realizzato dal nulla, una passione trasformata in mestiere». Il personaggio seguito da Daniel è Roland Barbacovi, il più importante e praticamente unico organizzatore dei grandi eventi musicali non solo a Bolzano, ma anche a Trento. Barbacovi non ha potuto essere presente, ma ha assicurato un biglietto per il concerto di Zucchero ai ragazzi che hanno partecipato allo stage. «Ho scelto lui perchè mi ha sempre incuriosito sapere cosa c’è dietro a un grande concerto e poi perchè Barbacovi è uno che si è fatto da solo, ha iniziato da giovane e con niente, solo con il suo amore per la musica», ha detto Daniel emozionato e felice. Il suo premio è uno stage di tre mesi nella redazione del quotidiano Alto Adige, a provare a fare il giornalista “vero”, che è, tra l’altro, ciò che vorrebbe fare da grande.
 Un po’ delusi, ovviamente gli altri “cacciatori”, tranne Chiara Bordin che ha visto arrivare il personaggio da lei scelto per il suo racconto, il soprano Gemma Bertagnolli, giunta al volo in una pausa delle prove al Teatro dell’Opera di Roma.
 Affollatissimo, come prevedibile, l’incontro con Carlo Giuseppe Gabardini, attore e autore televisivo di trasmissioni come Camera Cafè (dove interpreta Olmo) e Piloti, che ha trasformato la sua esperienza di vita e lavoro, dietro e davanti alle telecamere, in un vero e proprio sketch. Poi, tutti davanti ai video per il collegamento, attraverso il network Südstern, con i talenti altoatesini all’estero: dalla Germania, dagli Stati Uniti, dal Canada e dai altri Paesi, i giovani espatriati hanno raccontato ai giovani di Tipi le loro esperienze, sia positive che negative.
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venerdì, 21 novembre 2008



Talenti, idee, progetti e incontri: un festival e tre mesi di attività Protagonisti i giovani

Alto Adige, 21 NOVEMBRE 2008



La prima edizione di TIPI Festival, ideato dal Servizio Giovani della provincia di Bolzano, è al nastro di partenza. Oggi alle 15, infatti, presso il Centro di Formazione Professionale Einaudi, in via S. Gertrude 3, inizia la lunga manifestazione che per due giorni e una notte immagina il futuro. Quello voluto dai giovani e fatto dai giovani. Per una trentina di ore, ininterrottamente, la scuola Einaudi ospiterà progetti e idee, incontri e spettacoli, conversazioni e divertimento. Si va dalla premiazione per la migliore idea lasciata nell’ archivio on-line, all’incontro con Niccolò Ammaniti, dalla sfilata di moda alla cena per tutti. Ma non è tutto. Domani arrivano i personaggi famosi, come l’attore e autore televisivo Carlo Giuseppe Gabardini, il disegnatore di Dylan Dog, Paolo Bacilieri, gli artisti Cyop&Kaf e molti dei personaggi intervistati dai Cacciatori di Racconti. Questa volta, insomma, a scuola ci si diverte, ci si incontra, si fanno cose. A cominciare da questa sera. Si può dormire (portare il materassino e sacco a pelo), fare una ricca colazione domani mattina e continuare con le attività che si svolgeranno per tutta la giornata di domani. Per usufruire del servizio di pernottamento e colazione e per iscriverti ai laboratori, scrivi a info@tipifestival.it, oppure chiama il 333-7555923

Ultimi in Europa, non è un paese per giovani
Le quattro idee di TIPI, un progetto per non sognare la Scandinavia
 STEFANO LAFFI *

I ragazzi non credono oggi nelle istituzioni degli adulti, nella possibilità che queste siano finalizzate a promuovere i loro progetti. I dati ci dicono che hanno ragione, non è una questione di nichilismo. Se mai i ragazzi ignorano di essere relativamente fortunati, perché è così da tempo, anzi mai come oggi sono date possibilità e opportunità di esordire, per esempio nelle arti. Pubblicare il proprio libro o far conoscere la propria musica non è mai stato così facile, alla portata di tanti. Ma se questa è l’epoca delle opportunità, non è questo il paese giusto, perché l’Italia è immobile. Nel vero senso della parola, cioè priva di mobilità sociale, in fondo all’Europa. Oggi, se tuo padre è operaio, in quasi la metà dei casi sarai operaio anche tu e solo in un caso su 5 diventerai imprenditore o lavoratore autonomo, e se tuo padre è imprenditore vale esattamente viceversa. Lo stesso vale per i titoli di studio e per i livelli di reddito, in Italia più che nella media dei paesi europei. Come dire che se l’istruzione obbligatoria voleva ridurre la disuguaglianza sociale, non ce l’ha fatta. L’Italia in particolare è ferma soprattutto nelle code della distribuzione, cioè i ricchi e i poveri sono sempre gli stessi. Mentre se nasci in un paese scandinavo erediti solo il 20% dei vantaggi o degli svantaggi dei tuoi genitori, la partita è in sostanza la tua.
Che cosa fare.
Le ricette non sono semplici, ma non possiamo ridurci a raccomandare ai ragazzi di andare in Norvegia per realizzarsi. Si dovrebbe partire dall’infanzia, la ricerca sociale è concorde nel dire che l’investimento più redditizio sul futuro avviene proprio lì, da quando è neonato, da quando è bambino, perché nei primi mesi e nei primi anni si giocano le chance maggiori di sviluppo di capacità e abilità, al cui confronto gli anni successivi di scuola hanno meno impatto, al punto che dalle analisi compiute in diversi paesi non c’è quasi correlazione fra capacità cognitive e completamento degli studi (mentre le prime influenzeranno il reddito futuro). Come dire che un genitore che legge le favole al figlio o gli canta le canzoni, un clima sereno e attento in famiglia, un nido che funziona senza stigmatizzare i bambini in graduatorie sono la miglior garanzia di un futuro positivo. Mentre incentivi e servizi che riducano lo “svantaggio naturale” nel cogliere le opportunità formative da parte di chi nasce svantaggiato sono la leva adeguata per dare uguaglianza e mobilità sociale, non semplicemente migliorare la resa della formazione superiore, perché ne trarrebbe vantaggio solo chi ha già la possibilità di cogliere quell’opportunità.

Alla ricerca del talento.
Proviamo ora a ragionare in positivo. Molte città nel mondo si stanno interrogando sullo stato delle loro “3T”, da quando lo statunitense Richard Florida ha scoperto che nel suo paese le città più dinamiche e maggiormente in grado di generare ricchezza erano quelle che combinavano al meglio Tecnologia, Talento e Tolleranza. Le indagini compiute in Europa secondo questo paradigma collocano l’Italia tanto per cambiare in posizione debole, e ritraggono una società troppo prudente, poco aperta al rischio imprenditoriale e al contributo del nuovo, non “tollerante” per dirla con Florida. Insomma, non un paese per giovani. Ma intanto è chiaro a tutti che il vero capitale di una città, anche in termini di sviluppo di ricchezza, è la sua popolazione, soprattutto quella giovanile.

La scommessa
del festival.
A 15 anni o a 20 forse non tutto è deciso. Le favole, l’asilo, la serenità familiare, le capacità cognitive, la percezione della tolleranza sociale... sono dati consolidati, è andata come è andata. Ma è ora il tempo dei progetti, si forma ora la voglia di provare, di buttarsi, dopo che l’adolescenza ha frullato gli ingredienti di un’infanzia più o meno felice. Cosa serve a questa età? Una guida, un compagno di viaggio, un’idea, una mano: questo è TIPI, queste sono le quattro cose che TIPI vuole offrire. Travestita da Festival c’è l’ambizione di dare a Bolzano un luogo dove non ci si trova a invidiare la Scandinavia e nemmeno Bologna, dove la scuola è l’esercizio delle passioni e delle relazioni, dove si incontrano maestri provenienti da tutta Italia, dove sono i ragazzi a interrogare gli adulti, dove le arti e i mestieri stanno sullo stesso piano, dove i progetti professionali personali e quelli collettivi no profit hanno pari dignità, dove le idee prendono forma di progetti, dove si impara che le professioni si possono anche inventare e non solo scegliere, dove magari si cambierà completamente idea su cosa fare da grandi, dove gli adulti non sono vip ma persone affermate solo per le loro abilità, dove banalmente ci si diverte a sperimentarsi nei laboratori. Nella nostra idea, un luogo di incontri felici, dove non conta più di chi si è figli.

* curatore del festival, ricercatore dell’agenzia Codici

E poi c’è il back stage di Tipi Festival. Ovvero tutto quello che bisogna andare ...
 DANIELA MIMMI

E poi c’è il back stage di Tipi Festival. Ovvero tutto quello che bisogna andare a cercare, quello che non è illuminato dalle luci della ribalta, ovvero lo spettacolo dietro le quinte. Il back stage di Tipi Festival è animato da ragazzi con l’adrenalina alle stelle, ragazzi che aspettano di vedere il risultato del loro lavoro e sapere il verdetto della giuria, ma che al di là di quello sono già felici perchè hanno fatto qualcosa di tangibile e reale. Tra questi ragazzi ci sono i Cacciatori di Racconti. I quali hanno intervistato i loro personaggi preferiti e hanno scritto bellissime storie. Daniele Palese, come tutti i giovani, ama la musica rock. Ma questo non gli basta. Il suo sogno è sempre stato quello di incontrare colui che rendeva possibile un sogno: vedere James Blunt o Mark Knopfler a qualche metro di distanza. Grazie allo stage è riuscito a incontralo. Il suo racconto, “Che lo spettacolo abbia inizio...” è scritto in seconda persona. “...Immaginiamo di premere il tasto Rewind del telecomando...tutto il Palaonda di Bolzano si svuota, le persone sono nelle loro case ad immaginarsi solamente, quello che sta realmente accadendo, ma tu sei là. Con quel passo nervoso, ma allo stesso calmo cammini avanti e indietro, pensando riflettendo e immaginandoti lo spettacolo che sarebbe cominciato da lì a poco...».
 Alessia Galeotti ha scritto “Tre gradini” dall’intervista a Claudio Astronio, stella della musica barocca, il quale racconta il suo passaggio dalla musica rock a quella classica, e soprattutto la sua prima entrata al Carnegie Hall. «Camminavo nervosamente su e giù, lungo il corridoio che conduce al palcoscenico. Tre gradini, tre miseri gradini. Quanto tempo ci vuole a salirli? Quanta fatica? Consumando il pavimento del corridoio, pensavo a tutti le soluzioni possibili. Mi fingo malato. Mi invento un dolore atroce alla mano. Svengo...». Fabio Raffaelli ha intervistato Andrea Maffei, uno che, coerentemente, per il successo non ha voluto vendere l’anima e che dice «io non sono famoso, io il successo l’ho toccato e non mi è piaciuto, ho visto i migliori rovinarsi con la televisione, e io non ci tengo...» Chiara Bordin è andata fino a Roma per intervistare Gemma Bertagnolli, una che è partita da Bolzano, ma ne ha fatta di strada! Queste sono prime impressioni di Chiara: «Sono le nove di sera del 6 novembre e mi trovo felice, stupita e molto emozionata nell’immenso Teatro dell’Opera di Roma. Sono accomodata su una soffice poltroncina di velluto rosso; intorno a me un’enorme platea, quattro ordini di palchi, una balconata, una cupola affrescata e un maestoso lampadario con migliaia di gocce di cristallo che domina e illumina la sala...».
 Samuel Ferro ha scritto “Progetto Excelsior. Quelli che non vincono mai...sul campo...” sulla sua intervista a Roberto Anselmi: «Quelli che... non vincono. Non è il titolo di un nuovo programma, ma l’etichetta che ha appiccicata addosso una squadra bolzanina di terza categoria, l’Excelsior. La cosa ha fatto e continua a fare Notizia...». Thomas Mair ha intervistato Luca e Maurizio Foldi «... due grandi appassionati di calcio... nel Sudtirol e, giunti ad un bivio, abbiamo optato per lo studio...». Roberto Fusco ha intervistato Stefan Schwoch, «giocatore di grande qualità e di creatività, considerato un vero bomber di razza e anche un girovago del calcio visto le numerosissime società per cui a giocato e soprattutto segnato...» Simone Carli ha invece scelto un alpinista, Giorgio Gajer, che ricorda l’amico Unterkircher, scomparso sul Nanga Parbat. «L’ultimo tentativo gli è stato fatale. Gioco del fato. Ciao Karl». Francesca Longhin, che è molto sensibile al sociale, ha scelto Danilo Tucconi, il direttore della Casa dell’Ospitalità di viale Trento, a Bolzano, mentre Manuel Accarino ha optato per Umberto Marchese che, a 67 anni, si fece Bolzano-Santiago de Compostela in quattordici giorni in sella ad una Frisbee. E poi c’è l’intervista di Maurizio Federzoni al giocatore Paolo Orlandoni, che ha giocato persino nell’Inter. Loris Volpato ha scelto una ragazza in gamba, Silvia Hoffer Frangipane «bolzanina, responsabile stampa della Williams, la storica scuderia inglese che fa capo a Frank Williams, è una delle poche donne italiane che ricoprono un ruolo chiave all’interno del paddock della F1...» E infine c’è il racconto in prima persona di Maicol Verzotto e la sua mancata Olimpiade a Pechino. Tutti i racconti sono già on line sul sito tipifestival.it e pubblicati sul catalogo della manifestazione e saranno visibili durante il Festival.
 Sul sito del Festival è imperdibile l’Archivio delle Idee. In generale i giovani chiedono spazi in cui suonare e divertirsi e tanti corsi. Milo vorrebbe un aiuto per memorizzare il tedesco, Giak un workshop sui fumetti, Corvorosso tornei e incontri di giochi da tavolo, Nicole un drive in per l’estate, Jordan un centro di giocoleria professionale, Gabriele e tanti altri vorrebbero delle sale in cui suonare, Costy si accontenta di “un posto dove vedere belle donne e macchine”. Anja vorrebbe sfilate di moda in Piazza Walther, Sandro una grande festa in piazza Walther con musica e giochi, Silia un centro culturale alternativo, Chiara un caffè letterario, Kelly delle sale prova, Chiara, Roberta e tanti altri vogliono più cinema e corsi per gli studenti, Gabriel vuole i preservativi gratuiti, Matteo un posto dove divertirsi senza alcol, Sandra un bar per giovani a Sarentino, Evelyn corsi di fotografia, Giada una biblioteca in cui si trova tutto, Nicole corsi creativi di webdesign e pubblicità. Il sogno di Cony è proprio un sogno: i prezzi degli affitti più bassi.


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giovedì, 20 novembre 2008



«Cantiere delle Parole» domani si chiude in bellezza con Niccolò Ammaniti

IO non sono Ammaniti anche se di parole ne dico tante


DANIELA MIMMI
 Alto Adige, 20 NOVEMBRE 2008


Ètra i più popolari e amati scrittori italiani del momento, Niccolò Ammaniti, e tra i più corteggiatori da registi ed editori. Sarà lui, domani, a chiudere in bellezza la rassegna Cantieri delle Parole (a cui è legato il premio letterario omonimo riservato a testi inediti in lingua italiana) e, contemporaneamente, a dare il via alla due giorni di Tipi Festival, entrambi organizzati dal Servizio Giovani della Provincia di Bolzano. Niccolò Ammaniti si incontrerà con i giovani che già si sono prenotati, alle 15.30 presso l’associazione Acras, via S.Gertrude 3, e con i suoi lettoriore 21.00, presso l’auditorium «Battisti», allo stesso indirizzo. Romano, 44 anni, Niccolò Ammaniti è legato a doppio filo a quello che probabilmente è stato il suo più grande successo, «Io non ho paura», portato sulle schermo da Gabriele Salvatores, nella rosa dei candidati al Premio Oscar. In realtà prima e dopo «Io non ho paura», Niccolò Ammaniti, ha fatto molte altre cose, e non solo nella scrittura. Quasi laureato in Scienze Biologiche e figlio di un docente di Psicopatologia generale e dell’età evolutiva presso La Sapienza di Roma, è sempre stato molto attratto dal mondo giovanile, tanto che assieme al padre Massimo, ha pubblicato «Nel nome del figlio», un saggio sui problemi dell’adolescenza. Leggenda vuole che l’abbozzo della sua tesi di laurea si sia trasformato in «Branchie!», il primo romanzo, seguito poi da «Fango», che lo ha fatto conoscere al grande pubblico.
 Poi la scrittura è diventata il suo lavoro, cosa che lo assorbe 24 ore su 24, visto che oltre ai romanzi, ha scritto e scrive di viaggi, cinema e altro per «Tuttolibri», «Pulp», «La bestia», «Musica!», «Micromega», «Amica» e «Ciak». Poi un suo racconto è comparso nell’antologia che festeggiava i 45 anni di «Urania», e un altro in un volumetto della collana «Supergiallo Mondadori» a cura di Daniele Brolli. Nel 1997 RadioRai ha trasmesso il suo radiodramma, «Anche il sole fa schifo». Ha scritto la postfazione a «La notte del drive-in» di Joe R.Lansdale, uno scrittore che Ammaniti ama molto e che non smette mai di lodare. Poi il cinema si è innamorato di lui: insieme alla sorella ha fatto un breve cameo nel film di Fulvio Ottaviano, «Cresceranno i carciofi a Mimongo», del 1996 e dal racconto lungo che apre «Fango», il regista Marco Risi ha tratto il film con Monica Bellucci «L’ultimo capodanno». L’anno seguente nei cinema è uscito «Branchie», interpretato da Gianluca Grignani per la regia di Francesco Ranieri Martinotti, mentre nel 2003 ha firmato la sceneggiatura di «Il siero della verità», il secondo film di Alex Infascelli. Non solo gli italiani subiscono il fascino della sua scrittura così scarna, immediata, rapida come un sms: i suoi libri sono infatti stati tradotti in francese, greco, polacco, russo, spagnolo, tedesco, giapponese, rumeno, finlandese e molte altre lingue. Nel 2001 è uscito il suo best seller «Io non ho paura», che si è aggiudicato valanghe di premi. Lo stesso anno, Vasco Rossi ha scritto una canzone dal titolo «Ti prendo e ti porto via», che ha dato uno spintone all’omonimo romanzo di formazione. Dopo aver ripetutamente annunciato l’uscita di un romanzo di circa seicento pagine dall’improbabile titolo «Il libro italiano dei morti», uscito a puntate su «Rolling Stone», ha invece pubblicato, «Come Dio comanda», il suo ultimo romanzo in ordine di tempo, uscito nel 2006. Lo stesso anno si è sposato con l’attrice Lorenza Indovina. A confermare (anche) il suo amore per il cinema?
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giovedì, 20 novembre 2008


«La violenza? Solo singoli episodi»

Dibattito in consiglio sulla rissa in via Noldin con due pensionati
BRUNO CANALI
 Alto Adige, 20 NOVEMBRE 2008


 LAIVES. «La questione giovanile non si può affrontare solo come un problema di ordine pubblico». Lo ha affermato Christian Tommasini, assessore alla cultura e ai giovani, che durante il suo ultimo intervento in consiglio comunale ha replicato a una mozione presentata dal gruppo di An-Pdl per un episodio di cronaca avvenuto davanti ad una pizzeria in via Noldin.
 L’episodio in questione riguardava due pensionati che - scesi in strada per reclamare la fine degli schiamazzi notturni - erano stati coinvolti in una rissa. Una vicenda che aveva portato a chiedersi se in città esistevano altre situazioni di questo genere da risolvere con i dovuti strumenti. «Sicuramente anche a Laives ci sono forme di disagio giovanile - ha spiegato Tommasini - ma non si possono affrontare solo come un problema di ordine pubblico. Questo darebbe una immagine distorta dei giovani. Sul territorio comunale esistono 4 centri giovanili uniti da una rete che è all’avanguardia a livello provinciale, tant’è che anche l’Università di Bressanone ha deciso di approfondire la ricerca sul modello educativo di Laives». Tommasini ha poi aggiunto che occorrerà allestire anche a Laives la consulta giovanile con il coinvolgimento delle famiglie: «Come sta facendo il centro giovanile Fly che si rivolge ai ragazzi di lingua tedesca, dove i genitori vengono partecipano alla gestione del centro». I presentatori della mozione avevano anche auspicato che la Provincia imponesse alle scuole più ore di educazione civica. Anche in questo caso è stato sottolineato che nei programmi formativi degli istituti sono già previsti interventi del genere. «I centri giovanili - ha concluso Tommasini - grazie al lavoro di rete si scambiano esperienze e sono a stretto contatto con eventuali situazioni di disagio. Finora, anche dai rapporti delle forze dell’ordine, non risulta che qui esista un problema di ordine pubblico causato dai comportamenti dei nostri giovani. Gli episodi, come quello della scorsa estate in via Noldin, rimangono tali. Spero che in futuro l’amministrazione comunale di Laives continuerà ad incentivare gli spazi di aggregazione».
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mercoledì, 19 novembre 2008


Presentata la due-giorni del Tipi Festival che consacrerà la creatività giovanile a livello locale

DANIELA MIMMI
 Alto Adige, 19 NOVEMBRE 2008


 BOLZANO. Talenti, incontri, progetti, idee. Che, acronimizzando, vien fuori tipi. E poi, ancora, musica, sfilate di moda, video, arte, cabaret, fotografia, tanti bellissimi racconti e tanti bellissimi incontri. Questo e molto altro ancora è Tipi Festival, che si svolgerà il 21 e 22 novembre, ovvero dopodomani e sabato, negli spazi della Scuola professionale “Einaudi” in via S. Geltrude 3, e presentatoieri mattina in una conferenza stampa. Ma Tipi è anche una grande scommessa, fatta con coraggio e ostinazione dal Servizio giovani dell’assessorato provinciale alla cultura italiana, affiancato dal direttore artistico Stefano Laffi, dall’Agenzia Codici e dalla factory “esterni” (marchio registrato così, minuscolo...) di Milano, e tutti i centri giovanili della città. Tipi è un festival nuovo, ma nasce con il chiaro intento di durare, crescere e svilupparsi negli anni.
 Il primo tra i tanti obiettivi è infatti quello di promuovere e sostenere la progettazione e la partecipazione dei giovani nel territorio dell’Alto Adige, incoraggiando i ragazzi a scommettere sulle proprie idee, a pensare al proprio futuro. Tanti sono i giovani e tanti e variegati sono i loro interessi. Per questo Tipi si articola un po’ in tutti i settori e si presenta come un laboratorio, durato mesi, a supporto dei giovani, con attività e manifestazioni molteplici a seconda dei differenti interessi dei giovani, perché è nella varietà e diversità che sta la ricchezza di un territorio. Il momento finale è rappresentato dalla due giorni di eventi, venerdì e sabato, con la presentazione e condivisione delle esperienze delle settimane precedenti, attraverso testimonianze, video e incontri.
 Cinque le sezioni presenti al Festival: esplorazioni (dalla moda al design, dalla cucina ai motori, passando per la grafica, con i ragazzi che sono stati per un giorno “a bottega” da grandi nomi come lo chef Carlo Cracco e lo stilista Kean Etro), intuizioni (con incursioni nel mondo della fotografia, della televisione, del calcio e dello spettacolo e incontri con nomi del calibro di Denis Curti, della prestigiosa agenzia fotografica Contrasto; Maria Mussi Bollini, programmista e regista di Rai Tre; Attilio Maldera, ex calciatore di successo e oggi talent scout di tante scuole calcio; Carlo Giuseppe Gabardini, autore e attore italiano, tra gli altri anche del programma televisivo Camera Cafè), cacciatori di storie (laboratorio di inchiesta giornalistica che ha portato un gruppo di ragazzi a cercare storie di vita esemplare, di traguardi raggiunti e progetti realizzati, a incontrarne i protagonisti, noti o illustri sconosciuti, e ad intervistarli), agganci (un ponte fra l’Alto Adige e l’estero) e infine l’archivio delle idee, un progetto unico e inedito per raccogliere idee, sogni, progetti.
 Oltre al fitto programma della due giorni, proposto nel dettaglio qui a destra, segnaliamo alcune particolari iniziative come “La notte a scuola”, venerdì: la scuola non chiuderà i battenti ma rimarrà aperta per una nottata fuori dall’ordinario e un programma eccezionale attende i ragazzi che riserveranno un “posto letto”, per vivere in maniera del tutto diversa un luogo, per loro, di frequentazione quotidiana.
 All’interno della scuola, in entrambe le giornate, sarà attivo uno sportello di disorientamento al lavoro, per consulenze sulla possibilità di realizzare e mettere in pratica le idee sempre nuove dei ragazzi. A loro disposizione ci sarà anche la “Chill out class”, ideale per riflettere e rielaborare in autonomia tutti gli input ricevuti, in poltrona con musica rilassante. Non mancheranno poi colazioni musicali, concerti e dj set. Ci si dimenticherà forse di essere in una scuola? Ai presenti il compito di scoprirlo, e di celebrare, in una festa lunga due giorni, i giovani, le loro idee, i loro successi.
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categoria:giovani
martedì, 18 novembre 2008


Nightbus, progetto ancora fermo

di Lorena Palanga
Alto Adige, 18 NOVEMBRE 2008

 EGNA. Non decolla l’idea di un nightbus in Bassa. Proposto all’indomani dell’incidente che costò la vita a Lucia Forte, il progetto è ancora fermo. «Non lo abbiamo accantonato - spiega il responsabile del centro giovani di Egna, Hubert Fischer, che aveva lanciato la proposta -. Attendiamo un incontro a livello sovracomunale». Il presidente del comprensorio Oswald Schiefer, però, non considera il nightbus una priorità: «Prima dovremo migliorare il servizio diurno».
 Se ne parla da anni, ma dopo il tragico incidente di aprile in cui perse la vita la giovane Lucia Forte, il responsabile del centro giovani di Egna aveva rilanciato l’idea: istituire un nightbus che permetta ai giovani anche di notte di spostarsi in sicurezza tra i centri della Bassa Atesina. Sono trascorsi sei mesi, ma del nightbus ancora nessuna traccia. «Il progetto non è stato accantonato - precisa il responsabile del centro giovanile Point di Egna Hubert Fischer, che per primo rilanciò l’idea in aprile -. L’amministrazione comunale si è detta favorevole a questo progetto. Per realizzare il nightbus, però, c’è bisogno di uno sforzo sovracomunale ed è per questo che attendiamo un incontro con gli altri Comuni della zona e con il Comprensorio».
 Che il nightbus rappresenti un’offerta interessante per i giovani di Egna e dintorni, Hubert Fischer ne è convinto: «Sono sempre dell’idea che il nightbus serva e per questo continuiamo a lavorare per far sì che venga istituito. Come ogni progetto, anche questo richiede dei tempi sia per la sua realizzazione che perché porti dei risultati. Bisogna avere pazienza».
 A frenare, almeno per il momento, l’idea del nightbus, però, è il presidente della Comunità comprensoriale della Bassa Atesina, Oswald Schiefer. «Ci stiamo lavorando, ne abbiamo parlato con l’assessore alla mobilità, ma il nightbus non rientra nelle priorità - afferma Schiefer -. Prima di pensare ad una linea notturna, dobbiamo migliorare il servizio di trasporto pubblico diurno, ancora lacunoso. Per spostarsi di sera, infatti, i giovani riescono comunque ad organizzarsi».
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martedì, 18 novembre 2008



I giovani raccontano le loro missioni come «cacciatori di storie»

                    
DANIELA MIMMI
Alto Adige, 18 NOVEMBRE 2008


 BOLZANO. Il bilancio della prima edizione di Tipi festival, il festival dei giovani talenti ideato dal Servizio giovani della Provincia, si farà nel corso delle due giornate finali, venerdì 21 e sabato 22 novembre alle Scuole professionali Einaudi, anzi soprattutto dopo quelle due giornate. Quella due-giorni, infatti, sarà una specie di cima dell’iceberg, il risultato finale di mesi di lavoro, impegno, di appuntamenti, interviste, incontri, scrittura, fotografie, video e tant’altro ancora, un gran lavoro e un grande impegno nel segno della creatività.
 Ma già adesso i ragazzi che hanno aderito a questa “palestra di creatività”, che per settimane si sono impegnati, hanno seguito incontri formativi e soprattutto hanno dato spazio alle proprie idee e ai propri progetti, già adesso pensano a venerdì e sabato: perchè hanno consegnato i loro racconti, le loro idee, i loro progetti più o meno realizzabili, le loro fotografie, i loro film, i loro bozzetti, e aspettano trepidanti il verdetto della giuria. Per loro sì che, comunque vada, è già tempo di bilanci, personali, con sè stessi, e per questo forse ancor più importanti.
 Chiara Bordin, Fabio Raffaelli e Daniel Palese sono tre dei tanti “cacciatori di storie”. Chiara è andata fino a Roma per intervistare la cantante lirica Gemma Bertagnolli.
 «E’ stata - racconta - un’esperienza entusiasmante. Mi ha sempre affascinato la Bertagnolli e soprattutto il fatto che, partendo da Bolzano, lei sia diventata così famosa. Sono andata al Teatro dell’Opera di Roma dove sta provando, insieme a Diego, del Centro giovani Vispa Teresa. Sono stata con lei nei camerini, poi siamo andate insieme a fare la spesa, e poi alle prove. Lei è stata molto carina e gentile e io mi sono innamorata del canto lirico. Tanto che ho abbandonato quello moderno. Anch’io mi darò alla lirica».
 Daniel, come tutti i giovani, ama la musica e si è sempre chiesto cosa c’è dietro il grande evento, per esempio un grande concerto al Palaonda. Così ha scelto di intervistare Roland Barbacovi, l’organizzatore per eccellenza dei grandi eventi non solo a Bolzano, ma anche a Trento. «E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito - dice Daniel -, perchè ho scoperto un mondo che non conoscevo. Non pensavo mai che sarei riuscito a parlare con Roland Barbacovi: lui è uno di poche parole, ma è stato molto disponibile anche se adesso è preso da mille cose perchè arrivano prima Zucchero e poi in febbraio gli Oasis. A questo punto per me non è tanto importante il fatto che il mio racconto vinca. La mia esperienza è più importante di qualsiasi vittoria».
 Fabio, invece, ha scelto di raccontare la storia del cantautore bolzanino Andrea Maffei. «Non è che prima di intervistarlo lo conoscessi molto o mi piacesse molto - ammette Fabio - ma mi ha sempre incuriosito come personaggio. Ho avuto l’occasione unica di conoscerlo e di parlare con lui quasi due ore. Poi sono diventato pazzo per sbobinare la sua intervista! Ma è stato bello riascoltarla e riascoltarmi».
 Per Daniel questa è stata la prima esperienza nel giornalismo, lavoro che gli piacerebbe fare e che adesso gli piace ancora di più. L’esperienza di “cacciatori di storie” è stato il primo momento di confronto reale con quelle che fino ad ora erano solo passioni.
 E poi ci sono state le “esplorazioni”, altri incontri importanti. Emanuele Pasquali, insegnante del Liceo artistico Pascoli, ha accompagnato due sue studentesse, Giulia Ferro e Jevenice Visintin, più altre due ragazze che riprendevano l’incontro, a Milano nell’atelier di Etro. «Per le ragazze è stata un’esperienza stupenda, anche perchè Kean Etro (che con la sorella Veronica è la mente creativa di questo marchio di gran blasone della moda italiana, ndr), è stato molto disponibile. Pensavamo che ci avrebbe salutato e ci avrebbe lasciato con i suoi collaboratori, invece è stato con noi tre ore, ci ha fatto vedere come nascono i suoi abiti, come vengono commercializzati. Poi ci ha portato all’ultimo piano della show room dove c’è uno splendido archivio con stoffe e modelli dalla fine dell’800 a oggi».
 Samuel Ferro, 20 anni, ha invece deciso di conoscere Olmo, al secolo Carlo Giuseppe Gabardini, autore di diverse trasmissioni televisive e attore, proprio come Olmo, il tecnico informatico in “Camera caffè”. «Questi personaggi a noi sembrano irraggiungibili e intoccabili - dice Samuel - e invece in fin dei conti sono persone come noi. Olmo-Carlo è stato molto gentile e disponibile. Prima io e un altro ragazzo, Manuel, siamo andati a casa sua, poi lui ci ha portato negli uffici in cui aveva una riunione per creare i testi di una puntata di “Piloti”. E’ stato affascinante vedere nascere una trasmissione sotto i nostri occhi, anche perchè noi quando le vediamo in televisione non abbiamo la più pallida idea del lavoro che c’è dietro. Nel caso di “Piloti” si sono confrontati tutti con varie idee: dove? Come? Cosa succede? Poi hanno messo giù i testi e i dialoghi. Bellissimo! Ne valeva la pena!».
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martedì, 18 novembre 2008


Più facili gli scambi linguistici

Progetto rivolto agli studenti di terza e quarta superiore.Domande da presentare entro il 15 maggio
 Alto Adige, 18 NOVEMBRE 2008
 

 BOLZANO. L’anno scorso, quando ci provò la figlia dell’europarlamentare Svp e presidente della Camera di commercio Michl Ebner, Cosima, sembrava una rivoluzione. Ora anche la giunta provinciale ritiene che quello dello scambio linguistico sia uno strumento da implementare.
 «Gli scambi con le scuole all’estero sono regolamentati, ma dobbiamo favorire anche gli scambi scolastici interni alla nostra provincia», ha spiegato il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Si tratta del cosiddetto “anno in seconda lingua”. Gli studenti di terza e quarta superiore potranno scegliere di frequentare l’anno in un omologo istituto dell’altro gruppo linguistico. I ragazzi rimarranno formalmente iscritti presso la scuola di provenienza, anche se ai fini statistici saranno considerati come studenti della scuola nella quale effettivamente frequentano l’anno. Sino ad oggi questa possibilità è già stata sfruttata da 27 studenti di madrelingua tedesca e da 25 studenti di madrelingua italiana. «Ma la tendenza - ha spiegato Durnwalder - è nettamente in aumento». Il Landeshauptmann è convinto che si tratti di un’iniziativa utile: «Sono sicuro che frequentare un anno presso una scuola dell’altro gruppo linguistico avrà effetti molto positivi per i nostri ragazzi, che in questo modo possono approfondire non solo le loro capacità linguistiche, ma anche imparare a conoscere la scuola e l’ambiente dell’altro gruppo». Gli studenti interessati potranno presentare domanda entro il 15 maggio, poi saranno le singole scuole ad organizzarsi. Per ora non sono previsti limiti massimi di iscrizioni: «Non crediamo siano necessari, ma in teoria potrebbe decidere di fare lo scambio anche l’intera classe», dice Durnwalder.
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martedì, 18 novembre 2008



Torino 'Capitale europea dei Giovani' per il 2010


La Città di Torino e la Regione Piemonte hanno vinto l'assegnazione a Torino del titolo di 'Capitale europea dei Giovani' per il 2010. Il riconoscimento è stato assegnato dallo European Youth Forum a partire da quest'anno e ha visto come capitale per il 2009 Rotterdam. La città si è aggiudicata il riconoscimento puntando sulle eccellenze delle politiche giovanili, sulla cultura, la partecipazione e la mobilità internazionale, considerando anche l'educazione informale tra pari e i processi di empowerment nei confronti dell'associazionismo giovanile. Le attività di Torino 2010 partiranno già dal prossimo anno e vi saranno progetti, attività ed eventi che coinvolgeranno i giovani di tutta la regione, al fine di promuovere la più ampia partecipazione a quello che si prefigura come il maggiore evento generazionale dei prossimi anni
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martedì, 18 novembre 2008


BOLZANO SHORTFILMFESTIVAL


Vittoria a «Andante mezzo forte»
Alto Adige, 16 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Si è chiusa la quarantesima edizione del Bolzano Shortfilmfestival. Positivo il bilancio, sia per quanto riguarda il pubblico intervenuto - sempre numeroso, e fin dal primo giorno - sia per la presenza dei registi arrivati in città per presenziare alla proiezione elle loro opere e, ovviamente, con la speranza di avere vinto uno dei premi in palio.
Tra le sezioni di concorso ha ottenuto grande attenzione quella dedicata al cinema sperimentale, per la prima volta in sala all’interno del festival con uno spazio concorsuale specifico.
Gli organizzatori del Cineclub hanno tirato un sospiro di sollievo: temevano che il pubblico si lasciasse intimorire dal termine «sperimentale», e invece è andata decisamente bene. Qui di seguito l’elenco dei film premiati.

TARGA OPERE NUOVE Premio «Città di Bolzano»:
«Andante mezzo forte» di Annarita Zambiano
(all’unanimità)
Per la rivisitazione del tema della formazione in una chiave inedita e particolarmente originale, ma al tempo stesso aderente alle problematiche attuali che interessano la famiglia e i rapporti tra le generazioni. L’approccio è genuino, non-retorico, gli attori sono efficaci e credibili nei ruoli che rivestono.

Premio speciale della giuria:
«Oggi ho altro da fare» di Antonello Schioppa
Per la forza e l’efficacia del messaggio trasmesso, in una società in cui i temi del lavoro e della precarietà assumono un’importanza sempre più rilevante. La scelta della Giuria ha inteso premiare la coraggiosa presa di posizione proposta dall’opera e l’efficacia nonché l’originalità del linguaggio adottato.

Menzione:
«Il suono del bingo» di Bernardo Nuti
Per la capacità di utilizzare con piena padronanza gli stilemi del genere Pulp.
«Privatunterricht» di Laura Lazzarin
Per la grazia e l’efficacia nella rappresentazione di un microcosmo giovanile in un universo metropolitano.

International No Words award:
«Le jour de gloire» di Bruno Collet
Per la perfetta adesione fra scelte stilistiche e contenuto. L’opera pone l’accento sulla retorica dell’eroismo contrapposta all’orrore della guerra, utilizzando una tecnica mista di grande efficacia emotiva ed evocativa.

Premio speciale della giuria:
«El empleo» di Santiago «Bou» Grasso
Per l’originalità della soluzione narrativa proposta per un tema «classico» quale è quello della strumentalizzazione dell’individuo.

Menzione:
«Tembur» di Hannes Treiber
Per l’attenzione posta alla violazione dei diritti umani (con riferimento qui alla situazione kurda) attraverso una vicenda di emigrazione e di lenta riconquista di una “normalità”.
«This way up» di Smith & Foulkes
Per la raffinata animazione messa al servizio di uno humor nero divertito e divertente.

Shortfilmexperiment
Premio miglior film sperimentale: «Der Spiegel»di Keren Cytter
(all’unanimità)
Per aver saputo coniugare la drammaturgia della materia testuale al linguaggio cinematografico in un cortometraggio di grande forza.

Premio speciale della giuria:
«Det visner di Petter Napstad
Per la capacità di trascinare lo spettatore in un’opera di finzione dalla grande forza evocativa mediante delicata sperimentazione.

Riconoscimento:
«Nymph» di Ken Jacobs
(all’unanimità)
Riconoscimento unanime della giuria per il film Nymph per il contributo che Ken Jacobs ha dato, con tutte le sue opere, al cinema sperimentale ed alla sua storia.

Premio miglior animazione:
«Monsieur Cok» di Franck Dion
Per la raffinata esecuzione grafica con la quale si è riusciti a evidenziare il clima cupo di un mondo autoritario e meccanico e per la sofisticata animazione che, senza scadere in decorativi manierismi tipici del 3D, risulta efficace e espressiva.

PREMIO GIOVANI:
«El empleo» di Santiago «Bou» Grasso
Si tratta di un’animazione che spicca per la sua naturalezza.
 “El Empleo” è piaciuto per la semplicità e la lucidità, ironica e amara al tempo stesso, con cui riesce a suggerire uno sguardo critico sul nostro presente.
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categoria:cultura, giovani
sabato, 15 novembre 2008


Con la compagnia Ca’ Luogo d’Arte oggi sono di scena le Fiabe Italiane

Nella rassegna “Liberi tutti!” curata da teatroBlu
Alto Adige, 15 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Fiabe per sognare, per nutrirsi di poesia, per rimanere bambini e per inoltrarsi nella fantasia: oggi pomeriggio alle 16.30 al Teatro Cristallo, andrà in scena lo spettacolo “Fiabe italiane” della compagnia Cà luogo d’arte, adatto ad un pubblico di famiglie e bambini dai 5 anni in sù. La compagnia Ca’ luogo d’arte racconta le fiabe “italiane” delle antiche tradizioni orali del Nord e del Sud, che hanno assorbito l’anima lontana dei racconti dei nostri avi, gli accenti di dialetti ormai perduti, il profumo di povertà, gli odori del bosco e del mare.
Due raccontatori di “italianità” si muovono nella scenografia di un’Italia in miniatura, che, come un grande flipper, si illumina a caso su una regione o una città, narrando le favole del Bel Paese.
 Sono molto simili le une alle altre, le fiabe italiane, nei passaggi obbligati per arrivare alla soluzione, nei motivi che cambiano semplicemente “tipo”, nelle morali finali. Sta infatti alla piccola e grande arte italiana di questi due raccontatori organizzarle, valorizzarle, tenendole unite con il sottile filo della storia di un popolo che trasmette con queste sue fiabe il colore dei suoi luoghi, le sue fatiche, le sue speranze, il suo contenuto.
 “Fiabe italiane” fa parte della rassegna di teatro-ragazzi curata dalla compagnia teatroBlu che va in scena i sabati pomeriggio al Teatro Cristallo di via Dalmazia.
 Il costo del biglietto è di 6 euro, ridotto con Cristallo a 4 euro per i bambini e a 2 per gli accompagnatori; è attiva anche la promozione 3X2 = 6.
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categoria:giovani
venerdì, 14 novembre 2008


Stasera l’omaggio a De Andrè

IN VIA ORTLES BOLZANO
Alto Adige, 14 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Questa sera con inizio alle 20.30 nella sala polifunzionale di Via Ortles, primo appuntamento con la rassegna “Cantautortles” che il punto d’incontro giovani “La Vispa” in collaborazione con il progetto di sviluppo di comunità “Svicoland” e la biblioteca civica “Ortles”, organizza nei mesi di novembre e dicembre dedicandola alla musica d’autore. Alcuni ragazzi e ragazze sottolineeranno parole e pensieri della poetica di Fabrizio De Andrè, attraverso registrazioni e letture. Ospite d’onore della serata, la band bolzanina Il Suonatore Jones di Andrea Maffei, che rilegge in modo originale le cover del cantautore genovese. Saranno inoltre disponibili alcuni libri sul cantautore genovese e un piccolo servizio bar. L’ingresso è libero, ma i posti a disposizione sono andati già tutti esauriti con la prenotazione telefonica. Info per i prossimi eventi: 0471920906.
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categoria:giovani, musica danza teatro cinema
giovedì, 13 novembre 2008


 Aperte le iscrizioni ai laboratori  per il Tipi festival dei giovani talenti

Alto Adige, 13 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Dopo tre mesi di incontri, missioni e laboratori, Tipi - Giovani talenti, il festival dei talenti, degli incontri, dei progetti e delle idee, promosso dal Servizio giovani della ripartizione cultura italiana della Provincia, prepara il clou del 21 e 22 novembre: ed ecco, ad attendere i giovani altoatesini, numerosi incontri, seminari, laboratori, momenti di festa. Così sono aperte le iscrizioni ai laboratori: per informazioni e prenotazioni scrivere a info@tipifestival.it o telefonare al numero 02 - 713613. Laboratori, dunque, ed ecco quali. Laboratorio di cucina (venerdì 21, dalle 15.30 alle 19.30), per realizzare il proprio piatto forte insieme allo chef Sebastian Kaiser che avrà il compito di supervisionare, dare consigli e suggerimenti. Laboratori di moda (venerdì 21 dalle 15 alle 17 e dalle 17 alle 19 e sabato 22 dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17), a cura della Sartoria Vico di Milano per realizzare un abito partendo da materiali inusuali e di riciclo e con Anna Quinz per realizzare un modello partendo da un vecchio capo di abbigliamento da rivisitare; i capi realizzati saranno poi sfoggiati la sera dai loro creatori in una sfilata di moda. Laboratorio di street art (venerdì 21 dalle 18.30 alle 22 e sabato 22 dalle 10 alle 12), insieme agli artisti Ciop&Kaf per dar sfogo alla propria creatività realizzando, a partire da legno e pittura, opere d’arte di strada. Museo d’arte momentanea (venerdì 21 dalle 15 alle 17 e dalle 20 alle 22.30 e sabato 22 dalle 11 alle 13.30 e dalle 14.40 alle 17.30), un laboratorio-museo dove creare opere d’arte per poi esporle. Laboratorio di fotografia (venerdì 21, ore 12.30), con Robert Koch, fondatore dell’agenzia fotografica Contrasto, per sottoporre al fotografo i propri scatti migliori e avere preziosi consigli e suggerimenti. Ci sarà poi la redazione Tipi Festival, per realizzare un giornale del festival, per gli appassionati di scrittura e giornalismo. E’ inoltre possibile riservare un “posto letto” per passare l’intera notte a scuola, per vivere un’esperienza al di fuori dell’ordinario pensando al futuro.
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giovedì, 13 novembre 2008


Fiabe col teatro delle ombre

Alto Adige, 13 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Il teatrino delle ombre è uno degli spettacoli più “naturali” che maggiormente attirano l’interesse dei bambini, che restano incantati (ma non meno capita agli adulti). E così è un appuntamento interessante quello proposto dall’associazione “La grande quercia - Die grosse Eiche” che presenterà dopodomani, sabato, alle ore 16 al Centro giovanile Papperlapapp in piazza Duomo 8, uno spettacolo (a ingresso libero) per bambini, con i loro genitori, basato sul teatrino delle ombre e trasparenze. Lo spettacolo s’intitola “La fanciulla della sorgente ed altre fiabe”, e si svilupperà su tre fiabe inedite di Cristina Tonelli, recitate da Emanuele Reti e animate da Cristina Tonelli e Marilena Pedrotti; le musiche sono state scritte da Hamal Baroni e le immagini sono state curate da Paola Ferrari.
 L’iniziativa vale anche un po’ da presentazione dell’associazione organizzatrice, che condivide totalmente la carta dei diritti dei bambini della “Alliance for childhood”, e in parallello all’associazione “La grande quercia” di Rovereto è nata dall’impulso di alcuni genitori, insegnanti, educatori e terapeuti già impegnati nel mondo dell’infanzia e dell’adoloscenza, che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni. I membri dell’associazione (per info si può telefonare al numero 347 - 5344417) propongono conferenze, laboratori per bambini e genitori, colloqui con terapeuti e attività di supporto agli scolari delle elementari con difficoltà di apprendimento e di comportamento.
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giovedì, 13 novembre 2008


Festa Erasmus da Sciarada con Uni-party
STASERA
Alto Adige, 13 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. L’Erasmus, in sintesi lo scambio studentesco universitario, è una realtà anche per Bolzano da quando esiste la Lub, l’università cittadina. E c’è anche, allora, chi organizza una festa dedicata agli studenti stranieri che vengono “in loco”, per un po’, a studiare grazie appunto al progetto Erasmus. La festa è organizzata dall’associazione Uni-party (che ha la base in piazza Gries 19 ma soprattutto nel sito Internet www.uni-party.it), sodalizio che assicura svago e divertimento festaiolo agli universitari e non solo, visto che gli eventi sono aperti, festa in programma oggi dalle ore 23 da Sciarada, in piazza Erbe 25. Il nome? Erasmus Party.

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mercoledì, 12 novembre 2008


IL CANTIERE DELLE PAROLE
 
Ecco il concorso sulla letteratura in forma giovane
Alto Adige, 12 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. ll Servizio giovani dell’assessorato provinciale alla cultura italiana, in collaborazione con le associazioni Arciragazzi e La Strada (Centro giovani Charlie Brown), hanno organizzato il premio letterario “Il cantiere delle parole”, riservato a giovani dai 16 ai 30 anni autori di testi inediti in lingua italiana. Il concorso si rivolge a giovani autori che intendono mettersi in gioco nelle diverse modalità di scrittura, dal più antico al più attuale, e punta a dare occasione di visibilità e confronto per i giovani talenti. Il concorso sarà suddiviso in due sezioni per fasce d’età: una per giovani che abbiamo un’età non superiore ai 18 anni, un’altra rivolta invece ai giovani che abbiano un’età non superiore ai 30 anni. La sezione under 18 si articolerà in 3 sottosezioni: fumetto, sms, ricrea il finale, ovvero reinventare il finale di alcuni classici della letteratura partendo dagli incipit; la sezione under 30 si articolerà in 3 sezioni: poesia, blog, articolo giornalistico. La giuria sarà composta da un comitato artistico composto da un rappresentante significativo per ogni sezione e la presidenza di giuria verrà affidata ad un rappresentante del Servizio giovani. I premi in palio consisteranno nella pubblicazione delle opere vincitrici in una rivista gratuita che verrà distribuita nei maggiori luoghi di interesse della provincia e inoltre i vincitori verranno promossi sul territorio e chiamati a partecipare a manifestazioni culturali durante l’anno 2009. I tempi stringono, però: l’apertura delle iscrizioni è in programma per il 21 novembre, con chiusura il 16 gennaio 2009; la pagina di iscrizione sarà disponibile, dal 21 novembre, sul sito Internet, che è comunque già attivo per varie informazioni, www.ilcantieredelleparole.it.
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martedì, 11 novembre 2008

Il tedesco s’impara in prima classe


Alto Adige, 11 NOVEMBRE 2008


 LAIVES. Unica tra tutte le scuole elementari italiane presenti sul territorio comunale, quella di San Giacomo, con la prima A, sta sviluppando un progetto sperimentale di apprendimento della seconda lingua, in questo caso il tedesco, in stretta collaborazione con la facoltà di scienze della formazione dell’Università di Bolzano. Si tratta di una iniziativa che hanno fortemente voluto i genitori.
 Proprio loro infatti hanno spinto a lungo per avere un metodo innovativo di apprendimento del tedesco e finalmente l’hanno anche ottenuto grazie alla disponibilità di tutti coloro dai quali la scuola dipende. Dall’inizio dell’anno scolastico quindi, i 19 bambini della prima A stanno dando vita a questa sperimentazione e anche se è presto per un primo bilancio, di certo già si registra però la soddisfazione delle famiglie.
 «Ne valeva sicuramente la pena - dice Barbara, una delle mamme - prima di tutto per la maturità individuale e futura dei bambini. L’apprendimento del tedesco per me ad esempio, che vivo in una famiglia mistilingue, era molto sentito: il mio bambino, come quello di altre mamme, veniva da una scuola materna tedesca e ci siamo posti il problema di garantire ai nostri figli, per il futuro, una competenza in entrambe le lingue».
 Fra le 19 famiglie con il figlio inserito in questa sperimentazione, ci sono anche quelle dove entrambi i coniugi parlano prevalentemente in italiano. «Però non ci sono problemi - afferma Clara, un’altra mamma - sia perché per ora a casa siamo in grado di seguire comunque il percorso con quel tanto di tedesco che conosciamo e poi perché, per precisa scelta delle insegnanti, la maggior parte del lavoro è svolto in classe».
 A proposito di insegnanti, da parte delle mamme è un coro unanime: «Sono splendide e hanno lavorato tutta l’estate per predisporre il materiale, sacrificando il loro tempo libero e mettendo a disposizione un’esperienza preziosa». Il team di insegnanti è composto da Gabriella Cretti, che segue prevalentemente la parte in lingua tedesca, Betti Stricca, che cura la parte in lingua italiana così come Paolo Maccagnan.
 «Anche i nostri bambini sono contenti del lavoro che svolgono a scuola - dice Anna - e spesso arrivano a casa a spiegarci come si chiama una cosa in tedesco oppure cantano qualche canzone in questa lingua».
 Soddisfazione quindi da parte dei genitori per questa iniziativa e convinzione che si tratti della strada giusta.

Nel «Progetto di potenziamento delle competenze linguistiche» (così si chiama quello avviato alla prima elementare italiana di San Giacomo) ha creduto fin dal principio l’assessore Liliana Di Fede e ne danno atto anche le mamme dei 19 bambini coinvolti. È un progetto che si svilupperà perché verrà portato avanti fino alla quinta classe. Ma i genitori auspicano che poi vi sia un seguito anche alla scuola media e magari un giorno anche alle superiori, per formare i futuri cittadini perfettamente bilingui.
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categoria:giovani, comune di laives
lunedì, 10 novembre 2008

Si avvicina il Tipi Festival, ovvero si concretizzano le idee dei giovani talenti

Alto Adige, 09 NOVEMBRE 2008
DANIELA MIMMI


 BOLZANO. Da un po’ di giorni su queste pagine diamo quasi quotidianamente conto delle iniziative legate a una bella novità formativa, pensata per lo sviluppo delle potenzialità creative dei ragazzi locali, iniziative che si susseguono a ritmo continuo e che solitamente presentiamo con il “titolo” Tipi - Giovani taleti. E infatti Tipi è l’acronimo di talenti, incontri, progetti e idee. I giovani e le loro idee sono i protagonisti assoluti di Tipi, più precisamente di Tipi Festival, la due giorni che concluderà l’iniziativa, dopo mesi di stages, laboratori, incontri e quant’altro, il 21 e 22 novembre negli spazi della Scuola professionale “Einaudi” in via Santa Geltrude.
 Ma la festa è già cominciata ieri con l’amaca parking e la “discoteca in cuffia”, rispettivamente tutto il giorno e poi la sera con la base in piazza del Grano. Davvero particolare la “discoteca in cuffia”: visto che è difficile far convivere la tranquillità dei residenti con lo svago dei giovani che spesso “genera” rumori, i ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di ballare in giro per la città senza disturbare il prezioso riposo degli abitanti del centro, munendosi semplicemente di cuffie con sistema wi-fi e ascoltando un vero e proprio dj set. Chi non aveva voglia di ballare e voleva semplicemente riposarsi, dormire o meditare, poteva sdraiarsi su una delle amache istallate in piazza del Grano e ascoltare musica lounge.
 Era il divertente anticipo del Tipi Festival, nato dalla fervida fantasia di Katia Tenti, la giovane e dinamica direttrice dell’Ufficio giovani della Provincia, e dal suo altrettanto giovane e dinamico team.
 «L’idea è nata circa un anno e mezzo fa, come sprono per la progettualità giovanile. Il Festival è la conclusione di un percorso durato diversi mesi, nei quali i ragazzi si sono misurati con se stessi e con gli altri, hanno realizzato i loro progetti e spesso i loro sogni, hanno capito dove e se hanno talento, hanno ideato cose fantasiose», ci spiega Katia Tenti. Il Tipi Festival si articola infatti in diverse sezioni: ci sono i cacciatori di racconti che stanno scrivendo bellissimi racconti che descrivono le vite, a volte sorprendenti, di loro celebri (e meno celebri) concittadini; c’è l’archivio delle idee, ci sono le esplorazioni.
 «Organizzare gli incontri dei ragazzi con i “maestri per eccellenza” è stato un lavoro massacrante, ma i ragazzi sono stati contenti di entrare, per esempio, nell’atelier di Kean Etro o Aldo Cubic, per quanto riguarda la moda o il design, o ancora di entrare nel regno dello chef Carlo Gracco, o alla Ducati per vedere come si realizzano le moto», ancora Tenti.
 Poi c’è la sezione intuizioni. I giovani che partecipano al Festival sono stati a Milano dall’ex calciatore Attilio Maldera, ora guida di una scuola calcio, e i futuri fotografi da Robert Koch, per continuare con gli esempi, oltre che con Olmo, al secolo Carlo Giuseppe Gabardini, autore e cabarettista attore, appunto con il nome e il ruolo del tecnico informatico Olmo, della trasmissione televisiva Camera cafè di Italia 1 e produttore esecutivo di diverse trasmissioni per i giovani.
 Tra le altre sezioni è degna di nota quella dell’archivio delle idee, che è diventato il luogo a cui affidare i propri progetti per provare a realizzarli. «Alcune idee sono soprattutto sogni, altre sono realizzabili, come il recupero dello skate park sui prati del Talvera, che oggi è terra di nessuno, per farne uno spazio loro e da loro gestito. Altri hanno progettato la distribuzione capillare di preservativi, altri un drive-in. La richiesta più pressante è avere spazi e occasioni per avere e fare musica e feste e divertirsi».
 Poi c’è la sezione ReUnion, attraverso la quale, nei giorni del Festival si tenterà di mettere in stretto contatto tutti i giovani altoatesini sparsi nel mondo. «Faremo un collegamento con gli Stati Uniti e altri attraverso Skype», spiega Katia Tenti. «Per molti giovani è stato proprio un modo per scoprire cosa a loro piace e cosa vorranno fare da grandi, e non è poco in un’età e un periodo particolarmente delicati e caotici».
 I ragazzi iscritti a questa prima edizione del Tipi Festival sono circa 150, ma le persone coinvolte nel grande progetto sono circa un migliaio. Il frutto di tutto questo lavoro si vedrà il 21 e il 22 alle professionali. «Ci saranno tante sorprese, come la sfilata di moda, la cena per tutti, la notte del fallimenti. Ma non anticipiamo troppo, sennò che sorpresa è?».
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martedì, 04 novembre 2008


No voglia di svago? No Uni-party!

Continua a far proseliti il sodalizio studentesco legato all’ateneo locale
Alto Adige, 04 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Dove c’è un’università, c’è “movimento” giovanile, ovvero aggregazione, ritrovi, feste, ovviamente pure un pizzico di goliardia. E da noi? Per la verità Bolzano sembra sempre un po’ in ritardo anche in questo, ma a guardare bene qualcosa che si muove, si trova. Per esempio Uni-party, un’associazione che nasce da alcuni giovani bolzanini che, prima di riunirsi in associazione, svolgevano attività aggregativa in modo spontaneo e occasionale, data l’assenza di una vera e propria struttura organizzativa. Poi però si son decisi a darsi una sorta di base, per l’entusiasmo di creare qualcosa di permanente che resista al tempo e alle mode, maturando in concreto l’esperienza fino ad allora accumulata.
 «Uni-party è un’associazione onlus - spiega Patrick O. Amici, presidente e principale artefice del sodalizio - che ha preso forma da poco e ha subito riscontrato un successo senza precedenti tra la propria community, ovvero quella dell’ateneo bolzanino e del mondo giovanile che vi gravita attorno. La divisione dei compiti e quindi la struttura gerarchica segue il criterio della funzionalità, assegnando ad ogni membro del consiglio direttivo una funzione ben precisa e la nostra missione è far divertire gli studenti proponendo attività ricreative e di svago. Organizziamo feste universitarie che hanno luogo ogni giovedì in diversi locali bolzanini e talvolta anche in università».
 Fondamentale per la comunicazione è il sito Internet (www.uni-party.it) che si legge nel logo dell’associazione, una bocca dalla quale esce una lingua con il timbro dell’università e, appunto, l’indirizzo del sito Internet. «Il sito - ancora Amici - è sicuramente il canale mediatico più forte verso l’esterno: ci consente di pubblicare le info relative agli eventi e i bei momenti catturati dal nostro fotografo durante le feste universitarie». E sul sito non poteva mancare una “piattaforma” di incontro della community alla “facebook”. «Con il gruppo Uni-party su facebook cerchiamo di raggiungere anche coloro che non sono studenti o che studiano in altre università per far conoscere alle persone esterne al nostro ambiente universitario il nostro marchio di fabbrica e per far lasciare feedback e suggerimenti per i nostri prossimi eventi», spiega ancora Amici.
 Intanto, fra gli eventi imminenti c’è il Bad Taste Party in programma dopodomani, giovedì, dalle ore 22 all’Assenzio di via Portici 30, locale cittadino che, insieme al Boulevard e Sciarada, molto spesso fa da base agli eventi festaioli e di ritrovo del gruppo Uni-party.
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lunedì, 03 novembre 2008



Cantautortles, rassegna dedicata ai cantautori della scena locale

Alto Adige, 02 NOVEMBRE 2008

 BOLZANO. Il punto d’incontro giovani «La Vispa» in collaborazione con il progetto di sviluppo di comunità «Svicoland» e la biblioteca civica «Ortles», organizza nei mesi di novembre e dicembre una nuova iniziativa denominata «Cantautortles». Un gioco di parole per dire che si tratta di una piccola rassegna dedicata ai cantautori locali e che avrà luogo in via Ortles.
Bolzano, infatti, non è famosa per la scena cantautorale, seppur vai gruppi musicali si stanno distinguendo a livello nazionale (Chris Costa, Eugenie es.), ma esistono all’interno del capoluogo varie realtà, ancor poco conosciute, di cantautori di interessante livello musicale e di scrittura dei testi.
L’idea di Cantautortles nasce dal desiderio di dar spazio a chi, lasciate a casa cover che comunque danno soddisfazioni, ha deciso di far ascoltare alla gente il proprio pensiero attraverso la musica.
Non solo, l’idea è quella di proseguire nel prossimo anno dando un tema e spaziando in varie tematiche musicali d’autore, come quella sociale, o quella spirituale.
La rassegna, per questi mesi, prevede l’esibizione di 3 gruppi: Moscaburro, Salvador e Nachtcafé.
Il calendario è il seguente:
14 novembre: tributo a De Andrè con la speciale partecipazione del “Suonatore Jones” di Andrea Maffei. Il concerto avverrà in sala polifunzionale di via Ortles e sarà necessaria la prenotazione.
28 novembre: concerto dei Moscaburro.
12 dicembre: concerto dei Salvador.
19 dicembre: concerto dei Nachtcafé.
La rassegna è realizzata grazie al contributo dell’assessorato alla Cultura del comune di Bolzano.
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venerdì, 31 ottobre 2008


Il centro «Point» è anche su Internet

EGNA
Alto Adige, 31 OTTOBRE 2008

 EGNA. Il centro giovanile «Point» è ora online. Cliccando sul sito www.point-bz.it si possono scoprire tutte le attività in programma nel centro culturale di via Stazione e ottenere tutte le informazioni utili sul «Point».
 Tra le novità di quest’autunno vi è la disponibilità di una saletta-prove per i musicisti. Ricco anche il programma musicale. Questa sera a partire dalle 20 si esibiranno sul palco del «Point» il gruppo musicale giapponese Lite e le tre band italiane Aucan, Eugenie e Nurse. Il centro è aperto martedì e mercoledì dalle 16 alle 22, giovedì dalle 15 alle 22, venerdì e sabato dalle 16 alle 23 e ogni seconda e quarta domenica del mese dalle 15 alle 19. (l.p.)
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venerdì, 31 ottobre 2008


 «TIPI - GIOVANI TALENTI»

Cibic ha raccontato i progetti, gli studi e i segreti di un designer
Alto Adige, 31 OTTOBRE 2008

 BOLZANO. Continuano le missioni dei giovani studenti - esploratori (del talento) altoatesini. Stiamo parlando di Tipi - Giovani talenti, il festival dei talenti, degli incontri, dei progetti e delle idee (Tipi, appunto, www.tipifestival.it), promosso dal Servizio giovani della Provincia e indirizzato ai giovani dai 16 ai 30 anni, con la conclusione in novembre con il festival che porterà i partecipanti a presentare i lavori realizzati sulla base delle competenze acquisite nel corso dell’iniziativa. Giusto ricordare che il festival che si terrà il 21 e 22 novembre, è preceduto da settimane di incontri e lavori preparatori per i giovani partecipanti a Tipi che hanno un progetto, che vogliono realizzare un’ambizione, un’idea, incontrare qualcuno con cui condividere la propria passione o con cui scambiare le proprie idee per farle diventare progetto.
 Questa volta, per la sezione “esplorazioni”, si è svolto l’altroieri l’incontro dei giovani bolzanini Giulia Ferro e Giulio Pattaro con il designer Aldo Cibic, noto designer e architetto italiano, fondatore dello studio Cibic & Partners che realizza progetti nel campo dell’architettura, degli interni e del design, in Italia e all’estero. Cibic ha accolto Giulia e Giulio, studenti appassionati di design, e a loro si è raccontato, mostrandogli alcuni dei suoi progetti più famosi, analizzando tutte le fasi necessarie allo sviluppo di un progetto. Un pomeriggio all’insegna del racconto, di segreti svelati, di consigli e suggerimenti per la futura affermazione del proprio talento.
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mercoledì, 29 ottobre 2008


«Cantiere delle parole» due incontri con Bajani

Alto Adige, 29 OTTOBRE 2008

 LAIVES. Venerdì 31 ottobre il percorso letterario “Cantiere delle parole” porta a Laives Andrea Bajani, uno fra i giovani scrittori italiani emergenti. Due gli appuntamenti in programma: alle 15.30 al Centro giovani No Logo in Galizia e alle 18.30 alla Biblioteca Don Bosco. Ingresso libero. In abbinamento l’iniziativa del Sistema biblioteche “Libri da leggere” con l’omaggio dei libri degli autori degli incontri. Con questa iniziativa il Servizio Giovani, avvalendosi dell’organizzazione a cura delle associazioni “Arci Ragazzi” e “La Strada - Der Weg” e della collaborazione della rete dei centri giovanili e del Sistema biblioteche della Ripartizione cultura italiana, offre alle ragazze e ai ragazzi della provincia di Bolzano l’opportunità di incontrare personalmente i migliori scrittori emergenti del panorama letterario nazionale. Tutti giovanissimi, gli scrittori invitati racconteranno ai loro coetanei il proprio percorso letterario e come scrivere possa essere un mestiere vero e proprio. La serie di incontri è a cura di Vincent Raynaud, editor della narrativa italiana per la casa editrice francese “Gallimard”. L’ingresso al doppio incontro è gratuito e tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
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venerdì, 24 ottobre 2008


GIOVANI, NON ESILIAMO I NOSTRI TALENTI
 
KATIA TENTI
Alto Adige, 24 OTTOBRE 2008


Prendo spunto dalle riflessioni di Salvatore Settis sul Sole 24 ore del 21 ottobre su “un paese che esilia i giovani talenti distrugge il suo futuro”. Partendo dai risultati del Consiglio europeo delle ricerche, offre un quadro desolante: in sintesi, non solo il nostro Paese è l’ultimo in Europa per capacità di attrarre giovani studiosi da fuori, ma anche di trattenere i propri. Si tratta di un tema di cui i maggiori  editorialisti si occupano da tempo. Le cause - e le cure - non sono solo una questione di istruzione e di economia ma sono date anche da fattori culturali, alimentandosi in una sorta di circolo vizioso. Parlare di promozione dei giovani talenti è più che mai indispensabile in un contesto sociale come quello altoatesino in cui la riflessione pubblica che riguarda le giovani generazioni ha assunto ormai da tempo una piega più paternalistica che di effettivo sostegno allo sviluppo del futuro. I giovani, in una società fisiologicamente sempre più vecchia, sono vissuti più come elemento di disturbo alla quiete del sonno che per quello che rappresentano davvero: il futuro, anche economico, della società di oggi. Il costante invecchiamento della popolazione attiva, sommato alla fuga di cervelli, rappresenta un rischio concreto di depauperamento del capitale culturale del territorio con conseguenze riflesse sul sistema economico e sociale collettivo.
 I giovani si confrontano costantemente con il cosiddetto “rischio di trasversalità” rispetto ad ambiti preponderanti fortemente istituzionalizzati come la scuola o il sociale in cui lo spazio di crescita individuale è filtrato da necessità di ordine gestionale che comportano un livellamento generale, o dallo stigma del disagio.
 La migrazione di cervelli, in una logica di interscambio, rappresenta sicuramente un elemento positivo per il confronto con altre realtà che contribuiscono allo stoccaggio di nuove esperienze di ampio respiro anche internazionale creando così le migliori condizioni di sviluppo. Tutto ciò, nella misura in cui questo patrimonio venga in qualche modo valorizzato e ricondotto sul territorio stesso a vantaggio di tutti.
 Se le ragioni più immediate del processo migratorio sono ascrivibili più all’ambito dell’economia, prospettive di crescita professionale, opportunità di carriera e stipendiale, a queste scelte contribuiscono anche ragioni di altro tipo, piú legate ad aspetti culturali.
 La comunità che trasmette scarsa fiducia ai singoli, giocando al ribasso con le nuove generazioni, alimenta precariato intellettuale. La rappresentazione dei giovani e del futuro possibile che assume toni pessimistici gioca in difesa e tende a drammatizzare la realtà senza offrire una visione sul proprio futuro. Tutto ciò frustra la progettualitá dei giovani che invece, per crescere, avrebbe bisogno di un terreno fertile.
 Compito che le nostre istituzioni si sono date tra gli altri è di favorire la produzione e la promozione dei giovani talenti, a partire dagli ambiti di cultura giovanile, mettendoli a confronto tramite appositi progetti con realtà di eccellenza che, una volta conosciute, possono diventare piú familiari e vissute non più come distanti e irraggiungibili ma come obiettivi possibili in percorsi quantomeno di avvicinamento alla realizzazione di un sé al rialzo. In questo scenario le politiche giovanili possono contribuire fattivamente creando occasioni di educazione e stimolo alla progettualità, recuperando l’importanza delle visioni proprie. L’investimento in cultura è importante in generale, ma rispetto ai giovani non può essere applicata tout-court. In questa visione delle cose, è necessario che siano i giovani stessi protagonisti della cultura, veicolata anche dalla giovane Università locale il cui ruolo nel processo diventa fondamentale soprattutto nel momento in cui essa stessa come istituzione deve far crescere la credibilità acquisita. L’elemento positivo che la cultura e le altre istituzioni possono offrire è proprio la formazione della progettualità giovanile, l’abitudine a partecipare, per essere presenti e protagonisti della società, dando seguito alle proprie idee e aspirazioni. Coltivare le passioni offrendo anche la possibilità concreta di sperimentarsi sul campo nella creazione di progetti personali.
Katia Tenti Direttrice del servizio giovani Ripartizione cultura Italiana della Provincia
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domenica, 19 ottobre 2008


Ricavati grandi spazi per diverse attività in Galizia

Alto Adige, 19 OTTOBRE 2008

 LAIVES. Per tutta la giornata di ieri, alla zona Galizia ci sono state le “porte aperte” presso il complesso che ospita Centro giovani No Logo, bocciodromo, birilli automatici e Black Box. Alla mattina, in concomitanza con la visita da parte di diversi amministratori comunali, anche diversi cittadini ne hanno approfittato per vedere cosa è stato realizzato. I responsabili della Saf hanno offerto alcuni spettacoli di ballo, country e danza del ventre. È stato di fatto anche il primo approccio con il Black Box e una dimostrazione delle potenzialità che ha questa nuova sala, uno spazio che, hanno sottolineato i rappresentanti della giunta comunale, non ha eguali nemmeno a Bolzano. Progettato dall’ingegner Guglielmo Concer, il Black Box è una sorta di «Kubo» di lusso, uno spazio di generose dimensioni nel quale sono possibili tante diverse attività: dal concerto al cinema alla festa da ballo. Una soluzione indovinata è anche quella di essere aperto verso il piazzale interno grazie ad un grande portone scorrevole; in questa maniera, durante la bella stagione, si potranno organizzare concerti e spettacoli sistemando il palco all’interno con qualche centinaio di sedie per gli spettatori all’esterno. «Questo spazio - ha auspicato il sindaco Giovanni Polonioli - dovrà essere utilizzato il più possibile, anche perché solo in questa maniera si potranno abbattere i costi di gestione». (b.c.)

Ci è giunta la precisazione  dall'Arch. Armando Marra  riguardo l'ampliamento della Zona sportiva "Galizia" a Laives.


Il progetto architettonico del nuovo complesso è stato eseguito dallo studio dell'arch. Renzo Gennaro.
Lo studio dell'ing. Concer si è occupato esclusivamente della direzione lavori
.



Volentieri pubblichiamo la rettifica.


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domenica, 19 ottobre 2008


Tipi, studenti come reporter
Allievi del Pascoli documentano le tappe del festival
Alto Adige, 19 OTTOBRE 2008

 BOLZANO. Il Servizio giovani della ripartizione provinciale cultura italiana, nell’ambito di Tipi, il festival dei talenti, degli incontri, dei progetti e delle idee, ha dato il via a un’importante collaborazione: quella con il Liceo pedagogico artistico Pascoli e con i suoi studenti. Giusto ricordare che Tipi è il festival dove progettazione e partecipazione giovanile, volontà di fare e realizzazione non rappresentano solo il fine, ma anche, e soprattutto, il mezzo per realizzarlo. E così sono i giovani studenti del Pascoli, armati di macchine fotografiche e videocamere, a seguire, riprendere e documentare tutte le fasi del festival, dagli incontri e le attività preliminari di queste settimane fino alla due giorni di evento a Bolzano, il 21 e il 22 novembre, quando si mostreranno i backstage e i dietro le quinte.
 Dalla Scuola calcio di Maldera a Milano alla sede di Rai Educational a Torino, dalla Fabbrica Ducati a Bologna alla Scuola Einaudi a Bolzano, senza dimenticare le altre tappe coinvolte nel Tipi Tour, gli studenti del Pascoli, due alla volta, si cimentano nella regia, nella ripresa e nel montaggio per il reportage di un festival che è crescita e divertimento, sperimentazione e apprendimento.
 Tipi è un progetto realizzato con la direzione artistica di Stefano Laffi e dell’Agenzia Codici di Milano, con il sostegno del Ministero della gioventù e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, in collaborazione con l’agenzia milanese di idee ed eventi culturali “esterni” (scritto così, minuscolo), la Formazione professionale italiana, il Liceo pedagogico artistico G. Pascoli, il centro giovani La Vispa Teresa, l’associazione giovanile Acras - I castori e il Circolo Masetti.
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mercoledì, 15 ottobre 2008


Nuovo edificio a porte aperte
 
Sabato 18 ottobre in zona Galizia possibilità di ammirare le strutture realizzate
Alto Adige, 15 OTTOBRE 2008

 LAIVES. Sabato 18 ottobre, giornata delle porte aperte presso il complesso che ospita servizi e sedi in zona Galizia. I lavori di trasformazione sono terminati e lì è tornato il centro giovanile No Logo, insieme al nuovo bocciodromo, all’impianto per i birilli automatici, ad una palestra e al Black Box, che sarà struttura complementare del centro giovanile, dove in queste ore si stanno ultimando i pavimenti. Sabato quindi, i rappresentanti dell’amministrazione e delle ditte che hanno lavorato al centro, saranno ben contenti di presentare il risultato del lungo intervento e per tutta la giornata si farà festa con la possibilità di visitare i nuovi spazi appena realizzati. I primi a prendere possesso del complesso erano stati recentemente i giovani, quindi bocce e birilli automatici con i rispettivi impianti al coperto ed infine il Black Box, uno spazio particolare che si presta perfettamente a tutta una serie di attività: dal concerto al cinema alle assemblee dove si prevede un afflusso abbastanza numerosi di persone. (b.c.)
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mercoledì, 15 ottobre 2008


Il concorso. Sabato 18 le selezioni di Music Village

 Alto Adige 15 Ottobre 2008

 BOLZANO. L’associazione Giovanile Net4Fun in collaborazione con Event Sound Promotion, svolgerà a Bolzano il 18 ottobre, presso la nuova sede succursale dell’Associazione Cesfor, la sala prove Sol Music in viale Druso 297, le selezioni per accedere all’edizione invernale di Music Village, un importante evento musicale dedicato a band emergenti, che si terrà a Montecapione (BS) dal 12 al 16 Dicembre 2008. Durante la selezione le band coinvolte avranno la possibilità di presentare due pezzi del loro repertorio che verranno valutati da un esperto presente che sceglierà i migliori progetti emergenti che rappresenteranno la provincia di Bolzano a Music Village. L’evento in programma dicembre darà la possibilità a 80 band, per un totale di 400 artisti, scelte in tutta Italia di trascorrere 5 giorni all’insegna del divertimento, aggregazione giovanile e formazione musicale. Le band interessate a partecipare devono inviare un mp3 all’indirizzo email: musicvillage@espromotion.it o visitare il sito www.espromotion.it/musicvillage/mv.htm. Info: 02/39400933
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martedì, 14 ottobre 2008


Per i giovani “cacciatori di storie” c’è il progetto del TipiFestival
Alto Adige, 14 OTTOBRE 2008

 BOLZANO. Con l’iniziativa del Servizio giovani della ripartizione provinciale cultura italiana, realizzata in collaborazione con diverse associazioni locali e con altri sodalizi anche esterni alla regione, Servizio giovani che ha denominato il progetto Tipifestival, una ventina di ragazzi fra i 16 e i 30 anni hanno la possibilità di diventare “cacciatori di storie” e partecipare al festival Tipi, che premierà, appunto, le storie migliori raccolte e raccontate in tre ambiti tematici: cultura e spettacolo; sport; sociale. In realtà il TipiFestival sarà l’ultima tappa di un percorso formativo che porterà gli iscritti (per altre informazioni e per le iscrizioni telefonare al numero 0471 - 411292 o 331 - 7538866) anche a incontri formativi, stage con personaggi celebri e altro. Intanto nei prossimi giorni arrivano gli incontri “formativi” con tre giornalisti locali, che serviranno per dare indicazioni ai giovani aspiranti cacciatori di storie e quindi giovani “reporter”, su come sviluppare le loro doti giornalistiche, come realizzare un’intervista e “confezionarla”: gli appuntamenti sono domani alle ore 17.30 al Centro giovanile via Vintola con Luca Sticcotti (per il sociale), dopodomani alle 17.30 al Centro giovanile Orizzonte con Daniele Magagnin (per lo sport) e alle ore 18 al Centro giovanile Vispa Teresa con Daniela Mimmi (per cultura e spettacolo). Per altre informazioni chiamare il numero telefonico 0471 - 920906.
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lunedì, 06 ottobre 2008


Radiolina.it, musica solo per bambini

Musica, intrattenimento e informazione: la prima web radio per piccoli ascoltatori nata dall'idea di un gruppo di genitori della zona 4. Colli: "Un progetto che va a colmare un vuoto del panorama radiofonico italiano"
  Milano, 3 ottobre 2008 - Un mix di musica, intrattenimento e informazione dedicato a una fascia d’età compresa tra i 0 e i 12 anni. E' la prima web radio dedicata ai bambini, nata dall'idea di un gruppo di genitori della zona 4. Sarà on air a partire da sabato 4 ottobre.
Si tratta di un progetto che va a colmare un vuoto del panorama radiofonico italiano" ha spiegato l’assessore alle Aree Cittadinee Consigli di Zona Ombretta Colli intervenuta, a Palazzo Marino, alla presentazione de “La Radiolina.it”. Presenti Paolo Zanichelli, Presidente di Zona 4, Mariafrancesca Ferrara e Manuela Torre, socie fondatrici della radio e un rappresentante della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
"Un progetto che ha tutte le carte in regola per imporsi in tutto il Paese - ha continuato l'assessore Colli - e risponde direttamente alle esigenze di bambini e genitori, un intrattenimento semplice e innovativo. Segno di attenzione nei confronti dei bambini che sono il nostro futuro e il nostro investimento più grande". Un ricco palinsesto accompagnerà il bambino 24 ore su 24: dalla mattina, con il 'Buongiorno de laradiolina.it', alla sera con le 'Favole di Nonna Lina', fino a notte con i programmi 'Baby Classic' e 'Baby Relax'. Durante la giornata si potranno ascoltare le più famose hits degli ultimi anni, dalle colonne sonore dei cartoni animati più amati, alla baby dance, fino agli ultimi successi dei più importanti concorsi canori italiani, come lo Zecchino e l’Ambrogino d’Oro. A breve saranno attivati progetti con le scuole, patrocinati dal Comune di Milano, e con gli ospedali, in collaborazione con la Fondazione ABIO Italia Onlus che metterà a disposizione la propria competenza professionale per attuare una sperimentazione pilota che porterà laradiolina.it negli ospedali milanesi per un successivo sviluppo del progetto in altre città italiane.
Il portale. Si tratta di un’iniziativa con una spiccata vocazione al sociale. Trasmettendo in modalità web, laradiolina.it è anche un portale costruito intorno alla radio che “accende la vista e l’udito”, intrattenendo visivamente e in modo interattivo i bambini che si collegano al sito. I baby ascoltatori entreranno così in una “baby community” in cui potranno imparare a leggere e a cucinare, scoprire nuovi giochi, da fare da soli o in compagnia, uscire con mamma e papà. Per questa ragione, laradiolina.it è un sito a misura di bambino, dalla grafica semplice e immediata, caratterizzato da suoni e animazioni e da un linguaggio facilmente comprensibile.
La radiolina.it significa anche “navigare in sicurezza”. Produrre contenuti di qualità che arricchiscano i bambini, li facciano riflettere e li stimolino alla conoscenza, in completa serenità. "Per questa ragione - ha spiegato uno degli autori - abbiamo voluto e ottenuto il patrocinio della Polizia Postale e delle Comunicazioni: per garantire ai genitori un ambiente in linea privo di pericoli.
I collaboratori sono professionisti attentamente selezionato. Le linee guida del progetto infatti sono “Safer Internet” emanate dalla Commissione Europea per sensibilizzare il pubblico (genitori, insegnanti, figli) a una buona fruizione della rete attraverso un decalogo di comportamenti da evitare», conclude l’avv. Mariafrancesca Ferrara, ideatrice, insieme a Roberto Casaletti dell’iniziativa, entrambi soci fondatori de laradiolina.it.

Vuoi saperne di più                        clicca    Quì
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venerdì, 03 ottobre 2008


Creare un’idea? Gioco da ragazzi
Tipifestival: percorso da chi ce l’ha fatta a chi vuole farcela
DANIELA MIMMI
Alto Adige, 03 OTTOBRE 2008


 BOLZANO. L’Alto Adige è pieno di storie nascoste, di persone che hanno realizzato progetti personali con determinazione e fiducia. Storie di successi, storie che è bello raccontare ed è ancora più bello se a cercarle, trovarle e raccontarle saranno i giovani. Così, su iniziativa del Servizio giovani della ripartizione provinciale cultura italiana, che ha denominato il progetto Tipifestival, quindici-venti ragazzi fra i 16 e i 30 anni hanno la possibilità di diventare cacciatori di storie e partecipare al festival Tipi. I cacciatori di storie possono scegliere tre ambiti tematici nei quali cercare le storie da raccontare: cultura e spettacolo, sport, sociale; le iscrizioni sono già aperte e si può dare la propria adesione (e chiedere informazioni) rivolgendosi a Claudio Andolfo, presso l’Ufficio giovani, telefono 0471 - 411292, oppure a Diego Baruffaldi, del centro giovani Vispa Teresa (331 - 7538866).
 Ma come nasce l’idea? Il Servizio giovani ha deciso di “censire” le idee dei giovani altoatesini per poi metterle tutte in mostra, renderle visibili e condivisibili attraverso un sito e un catalogo. Su www.tipifestival.it è infatti già possibile rendere pubblica la propria idea: quelle che risulteranno fra le più sostenibili, che punteranno al coinvolgimento dell’altro, alla dimensione sociale, che avranno le maggiori ricadute sul proprio territorio, verranno “adottate”, portate avanti e presentate al Tipifestival, dove Tipi è l’acronimo di talenti, incontri, progetti, idee.
 I giovani partecipanti dovranno andare a intervistare un personaggio che sia riuscito a realizzare qualcosa di veramente unico o un bel sogno; le interviste diventeranno poi racconti che saranno pubblicati e presentati al festival, per essere giudicati in una “passerella”, il Tipifestival appunto, che vuole promuovere la progettazione e la partecipazione giovanile in Alto Adige, aiutare ragazzi e ragazze a scommettere sulle proprie idee. Come? Attraverso quattro ingredienti essenziali: 1) l’incontro con maestri e figure esemplari; 2) lo scambio fra pari, ragazzi e ragazze che condividono un progetto, espressivo o professionale; 3) il racconto e il confronto su come si selezionano progetti e talenti; 4) il supporto tecnico alla sua realizzazione, l’accompagnamento alla sperimentazione.
 A rendere ancora più interessante il percorso dei cacciatori di storie, il fatto che a fine novembre si darà vita a un laboratorio di attività eterogenee e incontri fra i giovani che “vogliono farcela” e i grandi che “ce l’hanno fatta”, fra coloro che hanno voglia di imparare e coloro che hanno qualcosa da insegnare, che possono mostrare un cammino, dare degli spunti. Fra i “maestri” troviamo personaggi del calibro dello chef Carlo Cracco, dello stilista Kean Etro, l’architetto e designer Aldo Cibic e altri importanti nomi per i diversi settori indicati come i più attrattivi e interessanti per i giovani, fra i quali anche spettacolo e cabaret.
 A sostenere questo progetto, troviamo il Ministero della gioventù, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, la Formazione professionale provinciale italiana, il centro giovani La Vispa Teresa, l’associazione giovanile Acras - I castori e il circolo Masetti - Ex Novo.
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venerdì, 03 ottobre 2008


Prometeo vara la stagione con il teatro per ragazzi
A LAIVES Alle Muse di Pineta da sabato prossimo
Alto Adige, 02 OTTOBRE 2008

 LAIVES. Riparte al Teatro delle Muse di Pineta di Laives la stagione della Cooperativa Teatrale Prometeo. Il mese di ottobre sarà dedicato al teatro per ragazzi e famiglie. Gli spettacoli andranno in scena ogni sabato alle ore 17. In cartellone compagnie professioniste provenienti da tutta Italia, che forniranno un panorama sufficientemente esaustivo su ciò che accade nel mondo teatrale nazionale del teatroragazzi e poi in quello della ricerca.
 Il denominatore comune è l‘elevata qualitá delle produzioni, che spaziano nei piú svariati generi, dallo storico-sociale al fantastico. In queste prime rappresentazioni verrà toccato il tema delle paure e le strategie da adottare per vincerle.
 Il primo appuntamento è per sabato 4 ottobre con lo spettacolo “I tre porcellini” del Pandemonium Teatro di Bergamo, compagnia che il giovane pubblico ha già avuto modo di apprezzare essendo stata più volte ospitata nella Rassegna. La famosa favola dei fratelli Grimm verrà osservata dal punto di vista del personaggio cattivo: il Lupo.
 Il secondo appuntamento è per sabato 11 ottobre con “Pollicino” del Kosmocomico Teatro di Milano. Un attore-musicista-cantastorie aiuterà il pubblico ad affrontare l’Orco e la paura, prendendo per mano il destino e la voglia di vivere. Terzo appuntamento sabato 18 ottobre con il Teatro Scientifico di Verona in “L’incredibile viaggio della principessa Rolanda”, una favola a carattere ecologico dove creature magiche, luoghi incantati e avventure di ogni genere metteranno alla prova la principessa nel suo viaggio verso la ricerca dell’acqua eterna, la sola capace di salvare il mondo.
 Quarto e ultimo appuntamento, per il mese di ottobre, è quello di sabato 25 con “La portinaia Apollonia” del Teatro del Piccione di Genova: un lavoro basato sul coraggio di un bambino che attende il ritorno del suo papà, lontano a causa della guerra, e che per scacciare la paura riesce persino a passare davanti alla portinaia che è una strega... o almeno così si dice in giro.
 Grazie anche all’intervento della Provincia e della Città di Laives continua l’attività di Prometeo rivolta al decentramento delle iniziative, condividendo le tesi più volte espresse dal pubblico sulla quasi totale mancanza di eventi al di fuori del capoluogo. Continua inoltre la preziosa collaborazione con l’azienda dei trasporti bolzanina SASA, che prevede la riduzione sul prezzo del biglietto d’ingresso agli spettacoli qualora il teatro venisse raggiunto con l’autobus.
 Prezzo intero: 5 Euro - ridotto per ragazzi e utenti Sasa: 4 Euro.
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venerdì, 03 ottobre 2008


«Giovani in scena»: attori e spettatori anche dietro le quinte
Alto Adige, 02 OTTOBRE 2008

Il Teatro Stabile di Bolzano e il Servizio Giovani della Provincia Autonoma di Bolzano in collaborazione con l’Associazione Juvenes, organizzano un corso di teatro destinato a 20 giovani tra i 15 e i 25 anni. “Giovani in scena” è un corso che si svolge lungo tutta la stagione teatrale, e prevede 106 ore di lezione (53 incontri di due ore ciascuno), cui si aggiungono 3 giorni di prove per il saggio finale. Tre i moduli fondamentali che compongono il percorso di studi, un’occasione unica per acquisire una solida base per la conoscenza dei linguaggi del teatro.
 Il primo modulo consiste in una serie di incontri con i professionisti del teatro, registi come Marco Bernardi e Cristina Pezzoli, attori del calibro di Leo Gullotta, Giulio Bosetti e i giovani interpreti di “Noccioline”, il nuovo spettacolo di Fausto Paravidino, cui si aggiungono drammaturghi, scenografi, costumisti, light designer e ingegneri del suono: sotto la loro guida i partecipanti assisteranno inoltre alle prove aperte di spettacoli.
 Il secondo modulo prevede una attenta preparazione alla visione di 10 spettacoli nella stagione dello Stabile, grazie a presentazioni specifiche sulla storia del teatro, sugli autori e sui testi e attraverso esercitazioni di lettura interpretativa di alcune scene: da “Il Gabbiano” di Anton Cechov, al “Piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello; da “Gomorra” di Roberto Saviano, al “Faust” di Goethe con Glauco Mauri. Alla fase di preparazione seguirà quindi la visione degli spettacoli al Teatro Comunale.
Il terzo modulo è un laboratorio teatrale dove agire individualmente e in armonia con il gruppo, al fine di apprendere e sperimentare le tecniche di base per l’uso espressivo della voce e del corpo. Il percorso laboratoriale è tenuto dall’attrice Flora Sarrubbo, che accompagnerà come tutor i 20 partecipanti lungo tutto il percorso didattico che si concluderà il 29 e il 30 maggio con un saggio finale nel Teatro Studio del Teatro Comunale. Le lezioni si svolgeranno nelle aule dell’Istituto Rainerum e negli spazi del Teatro Comunale di Bolzano. Le iscrizioni dovranno pervenire entro venerdì 17 ottobre 2008 al Teatro Stabile di Bolzano, Piazza Verdi 40, 39100 Bolzano. I colloqui di selezione si terranno lunedì 20 e martedì 21 ottobre dalle 14.00 alle 19.00 presso la sede del Teatro Stabile.
 Info: 0471 301566.
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domenica, 28 settembre 2008


Sciarada riapre dopo la pausa estiva
Alto Adige 28-09-2008
 ANDREA MONTALI


 BOLZANO. Sono le 21 di un venerdì di fine settembre, fa già freddino ma la gente in giro è tanta.
 Durante la classica «vasca» in Via Museo capita di sentire le note distinte di due chitarre acustiche impegnate in un blues oldies. All’incrocio con Via Grappoli si scopre che i suonatori sono Manuel Randi e Marco Delladio, due fra i migliori musicisti regionali; ad accompagnarli l’amico Andreas Marmsoler che passava per caso e si è aggiunto al duo col suo Fender jazz bass. Le persone si fermano, ascoltano attente; anche i residenti dimostrano di apprezzare affacciandosi alle finestre ed applaudendo ad ogni pezzo. Il concerto in strada è organizzato dall’Associazione culturale Sciarada di Piazza Erbe 25, dove il 26 settembre si è festaggiata la riapertura dopo la pausa estiva. «Tutte le forme di cultura qui sono di casa» ci racconta Mattia Vasarin, curatore musicale dell’associazione. «Stasera vuole essere un invito a tutti ad entrare e conoscere le nostre attività che spazieranno dai dj-set al cabaret, dalle rassegne cinematografiche alle performance, dal teatro alle mostre».
La sede è stata completamente rinnovata: il piano superiore ha mantenuto le sue caratteristiche peculiari, con l’ingresso bianco in stile “Arancia meccanica” con una consolle da dove questa sera si diffonde l’house orecchiabile e commerciale di Mr. Eno. Oltre il séparé si è avvolti da carte da parati, sedie e tavolini rigorosamente seventies. Scendendo le scale si raggiunge “il salottino”: pareti dipinte di rosso acceso e pavimento maculato di bianco e nero; un tavolino minimal è l’unico oggetto d’arredamento - dei televisori anni’70 accatastati in un angolo completano il colpo d’occhio che può sembrare un fotogramma di un film di David Linch. Da qui si raggiunge la sala polifunzionale, con un impianto luci d’avanguardia adatto ad ogni occasione.
Il primo appuntamento a Sciarada è stato ieri con la sfilata mattutina del brand d’abbigliamento tedesco Blutgeschwister, e il prossimo è previsto per martedì 30 settembre con una performance dell’artista altoatesino Lukas Zanotti intitolata “44” (inizio alle ore 19). In ottobre sono previste due rassegne cinematografiche con proiezioni di martedì e sabato: la prima, dal 2 al 10 con appuntamento alle ore 20.30, è dedicata al cinema erotico d’autore; la seconda comincerà martedì 21 e sarà incentrata sulla scena creativa della New York anni’80. Ogni mercoledì appuntamento fisso con il karaoke di Ivan e Giada (ore 22) e ogni venerdì e sabato si ballerà con i migliori dj regionali. In calendario - consultabile al sito www.myspace.com/sciarada - anche mostre di arte figurativa e feste.
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giovedì, 25 settembre 2008


Tutti cacciatori di storie

CONCORSO GIOVANILE
Alto Adige, 25 SETTEMBRE 2008

 BOLZANO. L’Ufficio servizio giovani della Provincia in collaborazione con l’associazione La Vispa Teresa ha organizzato un percorso - concorso giornalistico intitolato “Cacciatori di storie”, proposta che fa parte di un più ampio progetto denominato T.I.P.I., articolato in diversificate attività le quali hanno come sfondo comune l’idea di far emergere e dare spazio alle idee, ai progetti, alle capacità, ai talenti dei ragazzi e delle ragazze della provincia.
 Ecco allora che il concorso “Cacciatori di storie” si inserisce in questo contesto ed è articolato in due fasi. La prima fase è quella del percorso, che i partecipanti “seguono” con tre giornalisti locali, attraverso i “segreti” per tracciare un articolo giornalistico, partendo da un’intervista fatta ad un personaggio locale che è riuscito a portare avanti un sogno, un’idea, un progetto fandolo diventare il suo lavoro. Poi c’è il concorso: ogni ragazzo dovrà incontrare il personaggio scelto, intervistarlo, scrivere un articolo. Ogni storia verrà giudicata e il vincitore avrà la possibilità di trascorrere un periodo di tre mesi di “full immersion” in una realtà editoriale.
 I partecipanti dovranno avere un età non inferiore ai 16 anni e non superiore ai 30.
 Per avere ulteriori informazioni e per le iscrizioni ci si può rivolgere alla Vispa Teresa telefonando al numero 0471 - 920906 o 331 - 7538866.
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mercoledì, 24 settembre 2008


Giovani e disagi, l’aiuto ora è in gruppo

Riuniti in un’unica sede i sodalizi che si occupano di prevenzione
Alto Adige, 23 SETTEMBRE 2008
ALAN CONTI


 BOLZANO. Il peso delle aspettative schiaccia i giovani, anche gli altoatesini. Peter Koler, direttore del Forum prevenzione, è partito da questo presupposto ieri pomeriggio nel presentare la nuova sede che in via Talvera 4 riunisce l’Infes (il Centro per i disturbi alimentari), il Netz (rete dei centri e dei punti di incontro giovanili), l’Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste e lo stesso Forum prevenzione. «Le statistiche dicono che l’81% dei giovani ha paura di fallire, mentre il 70% si sente caricato di aspettative troppo alte: tutto questo porta ad ansie per sentirsi sempre all’altezza che possono sfociare nell’assunzione di sostanze stupefacenti o nei disturbi alimentari. La nuova sede che inauguriamo, dunque, intende unire in un unico polo delle associazioni che possono aiutare i ragazzi a superare queste difficoltà».
 L’uso di sostanze stupefacenti, è noto, porta a danni immediatamente visibili, ma i disturbi alimentari sono altrettanto pericolosi, ma più subdoli e silenziosi nel loro agire sulla psiche. L’Alto Adige, come spiega la responsabile dell’Infes, Angelika Fauster Pircher, rientra nella media delle statistiche italiane ed europee. «Il problema si avverte anche qui e dobbiamo attivarci per frenare un fenomeno che è in crescita dappertutto. Pure in Alto Adige si tratta di patologie prettamente femminili, visto che la percentuale di maschi che accusano disturbi alimentari si aggira intorno al 10%. Non bisogna dimenticare, però, che spesso per i ragazzi parlarne e ammettere di avere problemi con il cibo è più difficile perché avvertono un effetto tabù. La nostra provincia, tuttavia, può essere un territorio avvantaggiato rispetto alle grandi città dove il martellamento di moda e tendenze è statisticamente più pericoloso. La possibilità di fare sport, poi, può aiutare».
 L’attività fisica, dunque, come antidoto. «Il movimento - puntualizza Koler - è la medicina migliore perché permette da una parte di avere le reali dimensioni mentali di un corpo sano e dall’altra diminuisce drasticamente il problema dell’obesità infantile».
 In occasione dell’inaugurazione della nuova sede sono state presentate anche alcune iniziative indirizzate ai giovani e ai bambini. Interessante il workshop “Barbie e cioccolata”, organizzato dall’Infes, per approfondire con gli studenti delle scuole di primo grado temi come la relazione con il proprio corpo, il pericolo delle diete e un confronto critico con la moda e i cliché della pubblicità. Per i bambini tra i 5 e i 10 anni e i loro genitori c’è poi l’opuscolo “Carotti in viaggio nel paese della cuccagna”, con giochi e consigli per sviluppare in famiglia un corretto approccio al cibo. Il Netz, invece, ha predisposto un nuovo spazio d’incontro per i giovani dove poter stare insieme senza programmare per forza qualche attività: un modo per allentare la morsa psicologica del tempo programmato anche nelle ore libere che spesso colpisce i ragazzi. E per gli adulti ci sarà “Relaxdays”, manifestazione che nei weekend 15-16 e 22-23 novembre, al Renon e a Coldrano solleciterà la capacità di rilassarsi senza ricorrere a tivù, internet o videogiochi: ci saranno invece yoga, tai chi, meditazione, danza orientale e altro.
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mercoledì, 17 settembre 2008


La lettura nel mondo giovanile presentata proprio dai ragazzi

Alto Adige, 16 SETTEMBRE 2008

 BOLZANO. Il mondo giovanile e la lettura, un universo poco conosciuto e difficile da decifrare, spesso dominato da generalizzazioni: i giovani d’oggi guardano solo la tivù, giocano solo con il computer, scappano dalla lettura come dal compito in classe di fine maggio... Certo, realtà purtroppo spesso (molto? Troppo?) vere, ma per conoscere come si rapporta alla lettura la realtà giovanile, bisogna quanto meno accostarsi ai giovani e ascoltarli. A tale scopo l’associazione Aessebi organizza una serie di incontri nei quali comuni lettori presentano i loro testi preferiti, intervistati da docenti o giornalisti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Ufficio biblioteche dell’assessorato comunale alla cultura e con Itacalibri, società editrice e di promozione culturale di Castel Bolognese. Il prossimo appuntamento è in programma domani alle ore 17 nella biblioteca Europa, in via del Ronco: don Gianpaolo Zuliani, docente di scuola superiore, intervista Simone Stefanini e Matteo Perisutti, studenti di IV e II liceo, sui testi di Tolkien “Il signore degli anelli” e “Il Silmarillion”.
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lunedì, 15 settembre 2008


No Logo: «Pronti alla nuova sfida»

di Bruno Canali
Alto Adige, 14 SETTEMBRE 2008

 LAIVES. Dopo due anni passati precariamente in una sede provvisoria, il centro giovanile No Logo ha fatto ritorno nella palazzina della zona Galizia. Ieri si è svolta la festa per l’occasione, presenti anche rappresentanti del Comune. D’ora in avanti potranno svilupparsi al meglio tutte le iniziative che il centro giovanile ha in programma perché, come ha detto la presidente Valentina Casera, «da oggi ci attende una nuova sfida, che comunque non ci spaventa».
  I due anni durante i quali il centro No Logo è stato ospite di un locale in centro (l’ex caserma dei vigili del fuoco) sono serviti per effettuare i lavori di ristrutturazione della palazzina in zona Galizia. La storia del centro in realtà era iniziata nel 1995, come ha ricordato il sindaco Polonioli. Fu allora che per garantire il sostegno esterno alla giunta comunale guidata dal sindaco Pasetto, i consiglieri di Iniziativa civica ottennero l’avvio del progetto. La fase preliminare venne affidata all’architetto Stefano Rebecchi, che fece un progetto da 3,5 miliardi di lire. Poi però una crisi politica fece cadere nel 1998 la giunta Pasetto e tutto finì nel cassetto. Nel 2000 l’incarico venne affidato all’architetto Gennaro, nell’ambito di quello più ampio che la giunta Galler gli assegnò per rivedere e completare la zona sportiva Galizia.
 Dentro quel progetto ci doveva andare anche il nuovo centro giovanile (questa l’indicazione all’ingegner Concer che ha portato a termine l’opera) e così fu: nel 2005 finalmente l’appalto dei lavori, con una spesa complessiva di un milione e 800 mila euro, divisi tra 800 mila euro di ristrutturazione della palazzina Galizia e un milione circa per costruire il Black Box accanto. Di quei soldi, ricorda il sindaco Polonioli, 600 mila euro sono arrivati dalla Provincia (Ufficio giovani), mentre il resto lo ha messo il Comune di Laives. Costruito il «contenitore», adesso toccherà ai ragazzi riempirlo al meglio, perché gli strumenti per farlo ci sono tutti, dalla sala prove ai computer al bar, dimenticando quando invece non si riusciva nemmeno a trovare il posto dove sistemate i materiali. Soddisfatto si dichiara anche l’assessore alla cultura Christian Tommasini che sottolinea come, con questa inaugurazione, «sono 4 attualmente i centri giovanili operanti sul territorio comunale, una realtà che pone proprio Laives all’avanguardia rispetto al resto della provincia. Il Comune ha investito molto sulle politiche giovanili e grazie proprio alla presenza di questi centri si è sviluppata una rete che garantisce presenza capillare. Ad essi fanno riferimento tantissimi ragazzi e non solo di Laives per il tempo libero e per sviluppare i rispettivi interessi».
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domenica, 14 settembre 2008


«No Logo», festa e musica con i giovani
NUOVA SEDE. OGGI IN GALIZIA
Alto Adige, 13 SETTEMBRE 2008

 LAIVES. Per salutare il «ritorno a casa», nella nuova sede in zona Galizia, oggi i giovani del centro No Logo faranno festa tutto il giorno. Si inizierà alle 10 con la parte dedicata ai saluti e quindi un buffet verso le 11, per poi iniziare con il piatto forte rappresentato dalla musica, che andrà avanti fino a tarda sera, tra concerti, dj e altro ancora. La nuova sede è a disposizione da qualche tempo dopo che l’intera palazzina è stata sottopsota ad una ristrutturazione radicale che l’ha trasformata in un centro moderno e molto funzionale, dotato di bar e sale per diverse attività, comprese le prove e le incisioni dei gruppi musicali. C’è anche viva attesa per l’arrivo del Black Box, struttura in fase di completamento presso il centro giovanile: è un ampio locale in grado di ospitare riunioni, concerti ed altro ancora. È stato progettato in maniera da potersi anche aprire verso l’esterno durante la bella stagione e, una volta pronto, soddisferà le ulteriori esigenze dei giovani. (b.c.)
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venerdì, 12 settembre 2008


«Si viaggia gratis anche su Eurocity ed Intercity»
Alto Adige, 12 SETTEMBRE 2008

 BOLZANO. Un’altra buona notizia per i giovani fino a 26 anni. L’abbonamento Abo+ per scolari e studenti non è valido solo per i treni regionali ma anche per i collegamenti ferroviari Eurocity ed Intercity che collegano Trento al Brennero. La conferma è arrivata in questi giorni all’assessorato provinciale alla mobilità dalla direzione generale della Società Trenitalia.
 Con questo chiarimento vengono annullate anche le multe che erano state elevate nei giorni scorsi a giovani viaggiatori che utilizzavano convogli Eurocity ed Intercity muniti dell’abbonamento Abo+. Questo ampliamento dei servizi previsti per i possessori dell’abbonamento Abo+ si aggiunge ad una serie di facilitazioni che spaziano dai bus di linea e cittadini agli impianti di risalita di Maranza, San Genesio, Renon, Meltina e Verano, alla ferrovia del Renon ed alla cremagliere della Mendola. L’abbonamento Abo+ non è valido invece per i treni Eurostar e per i “Nightliner”.
 Ricordiamo che proprio grazie alla tessera ABO+ i giovani che frequentano le scuole elementari, medie, superiori o professionali della provincia potranno circolare gratuitamente sino al 26º anno d’età su tutti i mezzi pubblici del territorio provinciale. Apprendisti, studenti universitari e ragaziz che frequentano una formazione di base nel settore sociale pagheranno per l’Abo+ 100 euro. Le misure introdotte dall’assessorato provinciale alla mobilità prevedono inoltre uno sconto del 50% per chi proviene da una famiglia che abbia un unico genitore.
 Gli alunni della scuola elementare, media, superiore o professionale posso rivolgersi alla segreteria della scuola per ottenere il tesserino di Abo+. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito www.provincia.bz.it/abopiu, rivolgersi all’Ufficio trasporto persone, Palazzo 3 b, via Crispi 10 Bolzano (0471 415480, fax 0471 415499); e-mail: trasporto.persone@provincia.bz.it.
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lunedì, 08 settembre 2008
Il «No Logo» pronto: rinnovati gli spazi per i giovani
INAUGURAZIONE SABATO 13
Alto Adige, 06 SETTEMBRE 2008

 LAIVES. Tra una settimana, sabato 13 settembre, ci sarà l’inaugurazione ufficiale della nuova sede assegnata in zona Galizia ai giovani del “No Logo”. I locali sono stati rinnovati e arredati e adesso l’intera palazzina che ospita il centro giovanile è strutturata in maniera da offrire il meglio ai ragazzi che la frequentano. Oltre al bar quindi, dove c’è l’internet point, sono state realizzate anche delle sale prova per gruppi musicali e sala di incisione che a quanto pare, è apprezzata anche dai gruppi musicali di fuori provincia. Questa nuova sede rilancerà le attività del gruppo giovanile quindi, mentre si attende la consegna anche del “Black Box” lì accanto. In questo caso si tratta di una grande sala, studiata in maniera tale da offrire ospitalità per parecchie persone e per una svariata serie di attività. Inoltre la sala si può aprire verso l’esterno cosicché si otterrà uno spazio misto, coperto e non, utile per iniziative durante la bella stagione.
 Il centro No Logo è gestito dalla cooperativa Arcoop e vi fanno riferimento tanti ragazzi del circondario per le loro attività quotidiane. (b.c.)
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mercoledì, 03 settembre 2008


CENTRI GIOVANILI
Dura risposta a Borin: «Accuse senza un confronto»
MARTEDÌ, 02 SETTEMBRE 2008

 LAIVES. I rappresentanti dei centri giovanili che fanno parte della “rete” sul territorio replicano alle prese di posizione del consigliere Bruno Borin che ha parlato del “disagio giovanile” in città. «Dispiace leggere queste lapidarie affermazioni da parte di chi preferisce cogliere lo spunto per squalificare l’operato e il sacrificio di molti - dice Mauro Trentini, a nome della rete dei centri giovanili - senza tanto approfondire e riflettere in merito al disagio giovanile, liquidato tout court come risultato dell’inefficienza di una giunta comunale di colore politico avverso. Bollando così un malessere, per altro reale, perdiamo nuovamente l’occasione per un confronto e la possibilità di dialogo che ci potrebbero condurre a possibili soluzioni di quello che pare sempre più prospettarsi come un problema di crescente entità». I ragazzi ricordano che «Il disagio è diffuso e non solo tra i giovani; semmai questi ultimi lo riverberano con quell’energia forte e scomposta di cui sono naturalmente dotati, proprio per superare le difficoltà della crescita». I ragazzi poi parlano della necessità di un impegno comune per affrontare queste problematiche così complesse: «Ecco perciò che risulta una leggerezza grossolana dequalificare l’operato dei professionisti in costante formazione, sottacendo la presenza di ben 3 centri giovanili (punti di ritrovo qualificati) nella sola Laives, che salgono a 6 se si contano Pineta, San Giaocmo, Bronzolo e Vadena e che servono un target dai 6 ai 26 anni. Inoltre si svilisce l’impegno profuso per anni dalle istituzioni che qui, più che altrove, ha trovato mirabile slancio (e noi ne diamo testimonianza). Rimbocchiamoci le maniche sia a destra che a sinistra perché il futuro incalza». (b.c.)
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mercoledì, 03 settembre 2008

Chiesto gruppo di lavoro per i problemi dei giovani
Alto Adige, 31 AGOSTO 2008

 LAIVES. Per parlare di politiche giovanili a livello comunale e di relativi disagi, il consigliere Bruno Borin (An-Pdl) propone adesso l’istituzione di un tavolo di lavoro. Lo fa attraverso una mozione che approderà in consiglio comunale, spiegando che questi disagi sfociano talvolta anche in episodi preoccupanti, come quello recentemente successo in via Noldin, dove un gruppo di ragazzi è venuto alle mani con due pensionati scesi in strada per reclamare un po’ di pace durante la notte. «Occorre anche coinvolgere le famiglie - scrive Borin nella mozione - attraverso serate informative in maniera da individuare cause e rimedi». Il consigliere si spinge fino ad auspicare che il Comune chieda alla Provincia «di non ostacolare il totale recepimento della reintroduzione dell’educazione civica come materia d’insegnamento scolastico, così come previsto dal Governo».
 A proposito di giovani, il sindaco ha avuto un incontro con i rappresentanti delle forze dell’ordine dal quale è emerso che a Laives non vi sarebbero particolari problemi di ordine pubblico. (b.c.)
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giovedì, 21 agosto 2008


«I nostri giovani all’estero ambasciatori del Südtirol»
Alto Adige, 20 AGOSTO 2008

 BOLZANO. «La rete degli altoatesini all’estero Südstern ha un grande potenziale, e in futuro merita di essere rafforzata per farle svolgere un ruolo di ponte tra imprese locali e partner stranieri. Gli altoatesini all’estero sono i nostri ambasciatori nel mondo». Questo il commento dell’assessore provinciale Werner Frick al termine di un incontro con il presidente di Südstern Christian Girardi.
 La rete Südstern è stata creata principalmente per tenere in contatto ricercatori e manager altoatesini impegnati in periodi di studio e lavoro all’estero. «L’emigrazione dei cervelli locali - sottolinea Frick - è un passaggio non solo inevitabile, ma anche positivo, perchè consente loro di accumulare esperienze e contatti di respiro internazionale. L’importante, ovviamente, è che questo patrimonio non vada disperso. Solo in questo modo potremmo mantenere queste risorse all’interno del nostro territorio, contribuendo a rafforzare la competitività e l’internazionalizzazione dell’economia locale».
 Sono 27.300 gli altoatesini che attualmente vivono all’estero. Di questi circa 16.800 sono nati al di fuori dei confini provinciali. La rete Südstern (www.suedstern.org), che può contare su circa 850 soci che vivono in 60 nazioni, è nata per offrire ai propri membri la possibilità di scambiarsi esperienze e conoscenze. L’organizzazione è finanziata da una cinquantina di aziende altoatesine. «Gli altoatesini all’estero sono una risorsa importante - ha sottolineato Girardi - perchè conoscono la propria terra e possono rappresentare un punto di contatto per le aziende locali che intendono aprirsi all’estero».
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giovedì, 24 luglio 2008


Giovani, premio per chi lavora all’estero



Alto Adige, 24 LUGLIO 2008

 BOLZANO. Si sono riuniti i promotori della fondazione “Giovani Altoatesini nel mondo“. In quest’occasione è stata accolta come nuovo, importante partner della Fondazione l’Accademia Europea di Bolzano. L’associazione conta oltre 800 iscritti che lavorano all’estero nei settori più diversi. Anche quest’anno la fondazione “Giovani Altoatesini nel mondo” finanzia tre premi di 6.666 euro ciascuno. Possono candidarsi giovani altoatesini che hanno completato gli studi o la formazione e che stanno esercitando la professione, proseguendo la formazione o si stanno specializzando da almeno tre anni all’estero. All’atto della presentazione della documentazione non devono aver compiuto i 40 anni. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 10 agosto 2008. Le candidature vanno indirizzate all’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti, Christoph Ladurner, Via Macello 59, Bolzano, o per posta elettronica all’indirizzo Projektmanagement@HGV.it. Per ulteriori informazioni sulla Fondazione e sul profilo dei vincitori delle scorse edizioni gli interessati possono visitare il sito www.gala.bz.
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venerdì, 04 luglio 2008



Con il «Museion Summer Lab» i bambini s’avvicinano all’arte
Alto Adige, 04 LUGLIO 2008

 BOLZANO. Questa settimana è iniziato al Museion il progetto “Museion Summer Lab”, il laboratorio estivo per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, che si svilupperà per quattro settimane, con artisti regionali. Nel laboratorio, che si terrà in lingua italiana e tedesca, i partecipanti avranno modo di fare esperienza creative e artistiche in modo giocoso e divertente. Il primo workshop, questa settimana, è coordinato da Werner Gasser, artista che lavora e vive fra Merano e Berlino. Da lunedì a oggi i bambini e i ragazzi si ritrovano negli spazi del Museion e ritagliano da blocchi di spugna sculture o proprie rivisitazioni di oggetti esposti al Museo di scienze naturali, che hanno visitato a inizio settimana. Dal 7 all’11 luglio il laboratorio sarà gestito da Luca Coser, di Trento: i partecipanti raccoglieranno e fotograferanno testimonianze dagli spazi della mostra “Sguardo periferico e corpo collettivo” aperti ai minori e oggetti provenienti dalla loro esperienza quotidiana; poi ognuno comporrà con questi oggetti una propria copertina di libro. Dal 14 al 18 luglio l’ospite sarà Jacopo Candotti: l’artista che vive a Bolzano e a Londra realizzerà con i bambini dagli 8 ai 10 anni un museo “alternativo” all’ingresso del Museion e le “opere” create nel laboratorio estivo verranno esposte in una tenda. Sonia Leimer, che abita e vive a Vienna, chiuderà il “Summer Lab” nella settimana dal 21 al 25 luglio con un progetto giornalistico: i bambini comporranno delle pagine di giornale su cui, basandosi sull’esperienza della mostra “Sguardo periferico e corpo collettivo”, raccoglieranno testi, disegni e contributi creativi.
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giovedì, 03 luglio 2008

PQuadro per l'infanzia al premio «Il Grillo»

Corriere dell'Alto Adige  2008-07-03

ALTA BADIA


La quarta edizione del Premio alta qualitá per l'infanzia «Il Grillo», che avrá luogo domani presso la sala manifestazioni di La Villa alle 17, vedrà ospiti i PQuadro, duo formato da Piero Romitelli e Pietro Napolano famosi per aver partecipato alla trasmissione di Maria De Filippi Amici e alla penultima edizione del
Festival di Sanremo con la canzone
Malinconiche sere. Un brano che li ha premiati con il terzo posto nella categoria giovani e che in questo periodo sta facendo il giro delle radio italiane. I PQuadro sono anche interpreti italiani di una canzone inserita nella colonna sonora del nuovo film Disney High School Musical 2: il brano si intitola Tu sei la musica in me. Altro ospite d'onore sarà don Silvio, in arte Mago Sales: prete per vocazione e mago per passione. Ideatore della Fondazione Mago Sales, istituzione a scopo benefico, promuove attraverso vari progetti in 25 Paesi del mondo un diritto dei bambini del tutto particolare: il diritto al sorriso. Con il ricavato dei suoi spettacoli vengono costruite case, scuole e ospedali a sostegno dei bambini meno fortunati. A condurre l'evento sarà Armando Traverso, ideatore del Premio «Il Grillo». Le finalità del premio sono la valorizzazione della qualità dei prodotti dei settori che si occupano dell'infanzia. Duo di «Amici»

 Tivù di qualità per bambini, torna «Il Grillo»
Alta Badia, domani la quarta edizione del Premio che onora impegno e creatività
Alto Adige, 03 LUGLIO 2008

L’Alta Badia, domani 4 luglio, torna per la quarta volta ad ospitare il Premio Alta Qualità per l’Infanzia «Il Grillo», bandito dall’Associazione Culturale Il Grillo e promosso dal Consorzio Turistico che ha stipulato una convenzione con RaiTre. In più c’è il patrocinio dell’Antoniano di Bologna, dell’Unicef, della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma e del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.
 A condurre l’evento sarà Armando Traverso, che è anche ideatore del Premio Alta Qualità dell’Infanzia Il Grillo oltre che protagonista in Tv nei programmi per i bambini.
 Le finalità del premio sono la valorizzazione della qualità dei prodotti dei settori che si occupano dell’infanzia - o che comunque si rivolgono al mondo dei bambini e dei ragazzi - ed è un appuntamento significativo, di notevole impatto mediatico, capace di segnalare a una utenza quanto più vasta possibile una selezione di prodotti che si caratterizzino per l’impegno, l’innovazione e la creatività all’insegna della qualità.
 Il Premio Il Grillo è, in Italia, il primo esempio di analisi e ricerca di proposte e prodotti per l’infanzia di elevata qualità, che ha l’intento di fornire delle indicazioni chiare per agevolare il compito di genitori, insegnanti e operatori che si occupano di minori a scopo educativo o a vario titolo. La quarta edizione comprende quattro sezioni: 1. Prodotti televisivi per ragazzi, 2. L’infanzia nell’arte (l’attività che si è maggiormente distinta nel campo dell’arte per l’infanzia), 3. Libri (libri per adulti che parlano di bambini), 4. La scienza per ragazzi (focalizzando l’attenzione sulle proposte di divulgazione scientifica, rivolta ai ragazzi). Nel corso dei prossimi giorni è prevista anche l’assegnazione di questi premi speciali: Premio Alta Badia (coinvolgimento delle scuole ladine da parte della Maratona dles Dolomites nel rispetto della natura circostante), premio Med (media education) alla provincia di Treviso dalla parte dei bambini. Verrà inoltre assegnata la menzione speciale all’iniziativa sociale che si è più distinta nell’attenzione al mondo dell’infanzia, nello specifico è stata individuata la Vodafone che, in collaborazione con l’associazione Save the children, ha promosso il progetto «Stop it» riguardante la protezione dei minori in relazione alle nuove tecnologie.
 L’evento andrà in onda su RaiTre domenica 27 luglio alle 14.30, come speciale di «È Domenica papà», la popolare trasmissione. Durante la settimana dall’1 al 5 luglio l’Associazione Culturale Il Grillo promuoverà eventi e spettacoli dando vita, per volontà del Consorzio Turistico Alta Badia, alla «capitale nazionale dell’infanzia». Dall’1 al 3 luglio tutti i bambini potranno partecipare al laboratorio del GT ragazzi, realizzando dei piccoli telegiornali. (e.d.)
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venerdì, 20 giugno 2008


 «Nightliner» soltanto il sabato sera

Trovato un accordo con l’assessore provinciale Widmann durante l’incontro con i giovani della Svp
Alto Adige, 20 GIUGNO 2008

 LAIVES. Lunga vita al «Nightliner, il bus notturno che continuerà a fare la spola nei fine settimana per portare i giovani del circondario alle discoteche di Bolzano e quindi riportarli a casa senza rischio di incidenti. Ieri c’è stato un incontro tra l’assessore provinciale Thomas Widmann e i rappresentanti locali della Junge Generation della Svp. Tra loro anche Daniel Dagostin, giovane consigliere a Laives, che fin dall’inizio ha sostenuto decisamente questo servizio notturno garantito dalla Sasa.
 «Con l’assessore Widmann siamo giunti ad un compromesso - spiega Dagostin - vale a dire, il Nightliner verrà tolto al venerdì sera e invece continuerà il servizio al sabato notte, fino alla fine dell’anno. Siamo soddisfatti di questa decisione, che permette di mantenere un servizio importante per la sicurezza dei ragazzi. Ci siamo anche impegnati a verificare che sul bus notturno tutti paghino regolarmente il biglietto e abbiamo convenuto che serve più pubblicità all’iniziativa, in maniera da coinvolgere sempre più giovani».
 Il «Nightliner» aveva fatto il suo esordio all’inizio di quest’anno, salutato con particolare favore proprio dai giovani del circondario che lo avevano chiesto a più riprese. Sullo sfondo ci sono le tragedie del sabato sera e qualche cosa bisognava fare. L’idea è stata appunto quella di istituire un servizio di autobus notturno che portasse i ragazzi di Bronzolo e Laives alle discoteche di Bolzano, riportandoli poi a casa grazie ad alcune corse nelle che arrivano fin oltre la mezzanotte. A tale proposito va anche aggiunto che proprio per questo, il «Nightliner» è interessante anche per chi deve spostarsi in quelle ore notturne, non necessariamente per recarsi in discoteca.
 Passati 6 mesi, prima verifica da parte dell’assessorato provinciale alla mobilità e presa d’atto che, soprattutto al venerdì, il numero di utenti era molto modesto, non sufficiente insomma per garantire la sopravvivenza del servizio. Un po’ meglio funzionava di sabato e secondo i ragazzi, questo perché, durante l’anno scolastico (che adesso è terminato) chi aveva lezioni al sabato mattina, non faceva le ore piccole in discoteca venerdì notte.
 Comunque sia, l’assessore Widmann ha deciso di giocare ancora una carta, dando fiducia ai ragazzi e mantenendo il «Nightliner» almeno di sabato. Inutile aggiungere che a questo punto sarebbe veramente opportuno che i ragazzi diretti ogni sabato notte alle discoteche di Bolzano, utilizzassero massicciamente il bus notturno. Ne va del suo mantenimento, perché è probabile che se alla fine di quest’anno la situazione non è cambiata come numero di utenti, anche la Provincia potrebbe chiudere definitivamente il servizio e sarebbe una perdita proprio per i giovani del circondario. (b.c.)
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venerdì, 20 giugno 2008

Le vacanze nel segno del gioco con l’Estate ragazzi firmata Vke

Alto Adige, 20 GIUGNO 2008

 BOLZANO. Con la fine della scuola e l’inizio dell’estate cominciano in tutta la provincia i programmi estivi del Vke, l’Associazione campi gioco e ricreazione, dedicati ai bambini e ai ragazzi che trascorrono parte delle vacanze scolastiche in città. Punto di forza è l’Estate ragazzi del Vke, nata nel 1976, al Colle, ma che ora si svolge in varie località della provincia (Bolzano - Colle, Bressanone, Castelrotto, Fiè, Laghetti di Egna, Lana, Marlengo, Merano - Avelengo, Ora, Ortisei, Salorno, S. Cristina val Gardena, Selva Gardena, Siusi, Tirolo, Vipiteno). A Bolzano il programma inizierà dal 21 luglio (su scansione settimanale) e intanto per info ci si può rivolgere al Vke nella sede di via Leonardo da Vinci 20/A (telefono 0471 - 977413).
 L’Estate ragazzi del Vke continua a incontrare il favore e l’interesse di famiglie, genitori, bambini e ragazzi, soprattutto per l’attenzione e la cura che viene dedicata al gioco libero come occasione di crescita e di sviluppo di conoscenze e abilità fondamentali per ogni bambino. Per il Vke però è importante non dimenticare che le vacanze devono rimanere tali: le possibilità di gioco libero durante l’anno scolastico sono già molto limitate per la mancanza di spazi adeguati (cortili) e di tempo, per lo più occupato dalla scuola, dai compiti, dai corsi e dalle attività sportive, tutte attività che vengono “dirette” dagli adulti e in cui i bambini non hanno la possibilità di giocare liberamente. Oggi poi la tendenza che si sta affermando è di riempire anche il tempo delle vacanze di attività strutturate, il cui obiettivo è l’apprendimento e che molto spesso si basano su una didattica piuttosto rigida, ma tutto ciò mette a rischio lo spazio e il tempo per il gioco libero, che deve restare una delle attività più importanti della vita quotidiana di bambini e ragazzi.
 Attraverso il gioco libero i bambini fanno ricerche e scoperte, definiscono regole, stimolando così lo spirito di gruppo, ma anche la crescita individuale. Per questo nell’Estate ragazzi del Vke si cerca di garantire ai bambini uno spazio tutto loro, perché giocando insieme imparano a concentrarsi, a collaborare e a risolvere conflitti, a essere costanti, a rispettare e tollerare gli altri, perché il movimento (dondolarsi, arrampicarsi, correre, giocare a nascondino e a palla) stimola lo sviluppo cognitivo, perché le esperienze con i sensi (giocare con la sabbia, la terra, l’ acqua) rilassano, perché le esperienze con la natura (seminare, piantare, curare, raccogliere) aiutano a comprendere la vita, perché autogestire i propri spazi aiuta a sviluppare la personalità.
 Va anche evidenziato che da lunedì 30 giugno inizieranno anche le attività del programma “Giocare in ospedale”: all’ospedale di Bolzano le attività accompagneranno fino al 22 agosto i piccoli ricoverati nei reparti di pediatria e chirurgia pediatrica e intendono offrire la possibilità di utilizzare il gioco e la socializzazione per chiamare a raccolta le loro forze migliori, quelle che possono sostenerli nella guarigione.
 Tornando all’Estate ragazzi del Vke, va evidenziato il prezioso sostegno finanziario dalla Fondazione Cassa di Risparmio, che quest’anno interviene per la prima volta, dalla Provincia, dei Comuni in cui si svolge l’attività e da numerosi altri partner locali.
 Il programma completo dell’Estate ragazzi è consultabile sul sito www.vke.it.
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martedì, 17 giugno 2008


 È stata una festa lunga tre mesi, quella di Upload.
Il festival è stato pure la rampa di lancio per delle band e dei cantanti
Alto Adige, 17 GIUGNO 2008
DANIELA MIMMI


 BOLZANO. È stata una festa lunga tre mesi, quella di Upload. Che comunque non si è certo conclusa con la lunga kermesse musicale di domenica sui Prati del Talvera. A questo punto, chiuso un capitolo, anzi due, è tempo di bilanci e di numeri. Che sono esaltanti: 120 i brani caricati sul sito dell’Alto Adige dal 20 marzo al 20 aprile, termine ultimo per partecipare al concorso (ma i brani continuano ad arrivare e il forum è attivissimo), 30 ore di musica live, 50 tra band e cantanti che hanno potuto esibirsi dal vivo nel corso di 3 lunghi festival (il primo al Teatro Cristallo il 16 maggio, l’open air alla Fiera il giorno dopo e infine Upload Reload domenica), 30 i dj impegnati dei due workshop a Bressanone e Merano, intorno alle 1600 le persone che hanno assistito agli spettacoli. Per quanto riguarda band e cantanti i primi risultati sono tangibili: i Vetrozero, che si sono aggiudicati il primo premio per la sezione inediti, hanno suonato all’inizio di giugno con i Nano a Trento in un concerto sold-out e si esibiranno al MEI, il meeting delle etichette indipendenti di Faenza, la più importante fiera musicale italiana; i Resando il 25 luglio suoneranno a Bologna; Veronica ha partecipato a Trentincanta e Isabel Tomiazzo, sempre grazie a Upload, è apparsa ieri sera nella trasmissione televisiva “Talent night” su Italia 1 e ha vinto una borsa di studio a Milano presso l’accademia musicale “Mas artist”, scelta tra 1.500 partecipanti da tutta Italia. Insomma, Upload è stato un trampolino di lancio per tanti cantanti e band, ma anche una specie di Cupido, perché durante le varie manifestazioni sono nate diverse storie d’amore. E poi ci sono i successi diversi, forse ancora più grandi, anche se meno appariscenti: le band e i cantanti locali hanno un motivo in più, anzi tanti motivi in più per rimboccarsi le maniche e darsi da fare, per migliorare tecnica e sound, scrivere nuove canzoni, affinare lo stile. Sanno che per loro c’è un palco, anzi ce ne saranno diversi, e occasioni di confronto con musicisti provenienti da tutta Europa. Sanno insomma che anche nella loro città e nella loro regione per loro c’è un futuro in musica. Il futuro di Upload? Avrà una dimensione sempre più internazionale per creare un confronto costruttivo con le diverse realtà musicali al di là delle Alpi. La famosa rete televisiva Mtv ha già contattato l’Ufficio Giovani della Provincia (che ha promosso e organizzato la manifestazione) per una futura e stretta collaborazione. E la stessa cosa hanno fatto i responsabili di un concorso simile che si svolge a Berlino. Poi ci sarà la collaborazione attiva dell’Istituto Musicale, del Cesfor, di MusicaBlu e di tutta la rete dei centri giovanili: Bressanone, grazie al Centro Connection, si appresta a diventare la capitale dei dj, Corto Circuito e Strike Up si occuperanno attivamente di concerti, Arci Ragazzi troverà spazi e occasioni per le matinee in musica in cui saranno impegnati i giovani musicisti. E poi mille altre iniziative per promuovere la musica dei giovani e nei giovani, per farli crescere sia musicalmente che umanamente, per dargli una passione stupenda che li tiene naturalmente fuori dai bar e lontano dall’alcol e dalle risse. Perché i ragazzi che suonano, come tutti abbiamo tutti notato nel corso delle tante ore passate con loro, hanno una marcia in più e nei loro occhi brilla una luce tutta speciale. Upload è ancora piccolo (neanche tanto, per la verità), ma crescerà insieme a loro.
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martedì, 17 giugno 2008

Il «No Logo» aperto tutti i giorni
Centro ritornato in zona Galizia. Funzionano anche Internet point e bar
Alto Adige, 15 GIUGNO 2008

 LAIVES. Dopo avere fatto ritorno nella sede in zona Galizia, i giovani del centro No Logo hanno riavviato tutte le attività che caratterizzano questa presenza. «Il centro adesso è aperto tutti i giorni dalle 14 alle 22 - dice Valentina Casera, presidente dell’associazione - anche al sabato, mentre il martedì e il venerdì si arriva fino alle 23. È nuovamente funzionante l’Internet Point e il bar. Stiamo anche allestendo le sale prova per i gruppi musicali e ci vorrà qualche tempo perché l’isolamento acustico del quale necessitano i locali lo dobbiamo montare noi. Comunque abbiamo ripreso l’attività e i giovani possono fare riferimento al nuovo centro in zona Galizia. Con ogni probabilità, a settembre faremo anche la festa per l’inaugurazione ufficiale».
 Dopo la lunga fase di ristrutturazione alla quale è stata sottoposta la palazzina in Galizia, il centro giovanile ha tutto un altro aspetto ed è dotato di spazi adeguati per svolgere disparate attività. Intanto accanto sta nascendo il «Black Box»: è una grande sala polifunzionale che si presterà egregiamente ad ospitare incontri, concerti, mostre e quant’altro la fantasia dei giovani saprà proporre. (b.c.)
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martedì, 17 giugno 2008

Stop al «Nightliner» forse evitabile
di Bruno Canali
Alto Adige, 15 GIUGNO 2008

 LAIVES. Quelle di questa notte potrebbero essere state le ultime corse del «Nightliner», l’autobus notturno per i giovani che si recano nelle discoteche di Bolzano dalle quali poi rientrano tardi. Dopo 6 mesi di sperimentazione si è visto che l’utenza, in particolare il venerdì sera, non è adeguata alle aspettative e perciò non giustificherebbe il mantenimento del servizio. «Al massimo - aveva spiegato un funzionario della Sasa - si potrà garantirlo al sabato e vedremo la decisione dell’assessore Thomas Widmann». È proprio Widmann che annuncia una serie di incontri.
 Proprio L’assessore Widmann lascia aperto uno spiraglio: «La prossima settimana ho intenzione di incontrare i rappresentanti dei giovani e con loro fare le necessarie verifiche in merito ai primi mesi di sperimentazione del servizio di bus notturno, per poi arrivare ad una valutazione di merito». Gli fa eco il vice sindaco Svp Georg Forti: «Speriamo che il servizio rimanga attivo e conto di parlarne con l’assessore Widmann già martedì occasione del suo arrivo a Laives per presentare l’altro servizio di trasporto pubblico, quello con la circolare fino al quartiere di Pineta monte».
 C’è quindi una speranza per il Nightliner e tutto dipenderà dai colloqui dei prossimi giorni tra Widmann, i rappresentanti dei giovani e il vice sindaco di Laives. Quello che però è opportuno sottolineare è il fatto che questo servizio, almeno secondo i dati statistici in mano all’assessorato provinciale, non è stato utilizzato come ci si aspettava dai giovani. Proprio loro lo avevano chiesto a più riprese, fino ad ottenerne l’introduzione, ma nei 6 mesi di sperimentazione si è anche visto che il numero di passeggeri è quasi sempre modesto, in particolare al venerdì notte. «Probabilmente - aveva ipotizzato il consigliere comunale Davide Armani - sarà anche perché i ragazzi vanno a scuola anche il sabato e quindi non tirano tardi il venerdì sera. Sarebbe opportuno verificare come funziona invece adesso che la scuola è terminata».
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sabato, 07 giugno 2008

Reload, Upload torna sul Talvera
Open air il 15 giugno. Si suonerà dal mattino fino a notte
Alto Adige, 07 GIUGNO 2008

 BOLZANO.  «Upload reload», ovverosia: la musica continua a battere. La prima edizione del festival musicale Upload si è appena conclusa, ma il Servizio giovani della Provincia organizza, in collaborazione con l’Alto Adige, una nuova iniziativa per continuare a diffonderne lo spirito.
 «Upload reload», la musica continua a battere a Bolzano.
La prima edizione del concorso/festival per giovani musicisti Upload si è appena conclusa, ma il Servizio giovani della ripartizione Cultura italiana della Provincia, promotore della manifestazione, organizza, in collaborazione con il nostro quotidiano, e il supporto logistico di Arciragazzi, una nuova iniziativa patrocinata dal Comune, per continuare a diffondere lo spirito di Upload, che intende la musica come mezzo di comunicazione, incontro, confronto, dialogo e crescita comune.
 La manifestazione ha ottenuto un grande successo con record di iscrizioni e di pubblico, dando seguito ad una vera e propria community online. Così la comunità Upload apre nuovi spazi ai giovani musicisti che hanno voglia di incontrarsi ed esprimere la propria creatività, invitandoli tutti: domenica 15 giugno sui prati del Talvera, palcoscenico principe dell’estate, per «Upload reload».
 Si tratta di un open air dedicato ai giovani musicisti, gruppi e solisti di tutti i generi musicali, scelti tra quelli arrivati in finale ad Upload, tra chi non è stato selezionato e tra coloro che si sono iscritti al concorso anche oltre i termini della scadenza, ma che fanno ormai parte della comunità di Upload.
 Il grande concerto inizierà alle 10.30 con il matinée di Upload e un repertorio musicale che va dalle cover al jazz. Al pomeriggio, a partire dalle 15.30, spazio ai musicisti più giovani che ruotano attorno alle sale prova dei centri giovani della Provincia. Ci saranno i Vetrozero e Annika - vincitori delle sezioni brani inediti e cover Upload 2008, i Resando, i Sax&Friends e tanti altri ancora. Per finire, aperitivo e serata con i gruppi più originali e i vincitori dell’edizione 2008 di Upload. Special guest della serata i gruppi Kind of Camilla, e The Cut.
 L’ingresso è gratuito. Per informazioni consultare il sito www.upload.bz.it o telefonare allo 0471 411292.
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lunedì, 02 giugno 2008


“Quanto vale la vita di un ragazzo?” - È questa la domanda a cui i responsabili comunali e provinciali dovrebbero preventivamente rispondere prima di ipotizzare la chiusura del servizio di bus navetta notturno.
Subito dopo sarebbe necessario chiedersi:“Dove abbiamo sbagliato? Cosa possiamo fare per rendere più appetibile il servizio?” Ma anche:”Quali modelli abbiamo proposto ai giovani e cosa dobbiamo rivedere nelle politiche del settore?”
La costruzione del centro guida sicura e i tentennamenti sul recepimento del decreto anti-alcool, solo per fare due esempi, sono in forte contraddizione con lo spirito che ha portato all’istituzione del Nightliner e sono invece complementari alla cultura dell’automobile e dello “sballo”.
Noi stessi quando avevamo proposto l’istituzione di alcune corse notturne della Sasa, sapevamo benissimo che la realizzazione di questa offerta da sola non sarebbe stata sufficiente. Invertire una tendenza, cambiare abitudini e comportamenti indotti da modelli culturali dominanti nei mass media e nella società, richiedono tempi lunghi, investimenti e soprattutto politiche coerenti: non sono invece possibili ragionamenti da contabili sul puro e semplice ritorno economico del servizio.
Una cinquantina di ragazzi che scelgono l’uso del mezzo pubblico nel fine settimana  non ci sembrano comunque pochi e meritano un investimento di denaro pubblico, specialmente se si riflette sulla quantità di risorse impiegate per sostenere opere molto meno utili come un aeroporto o un centro di guida sicura.
Rifondazione Comunista – Laives
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sabato, 31 maggio 2008


Il Nightliner fa flop: stop al servizio
La Provincia: «Pochi utenti» Armani (An): è un errore
Alto Adige, 31 MAGGIO 2008

 LAIVES. Nato sotto i migliori auspici, il «Nightliner» rischia adesso di essere soppresso. «Troppo pochi i passeggeri su questo autobus notturno che nel fine settimana trasporta i ragazzi nelle discoteche - scrive in una nota l’assessore provinciale Thomas Widmann - e quindi il servizio non è più sostenibile». Delusione tra chi da anni chiedeva questo servizio: «Non si può fare solo un calcolo di convenienza economica», sostiene ad esempio Davide Armani, consigliere comunale di An a Laives.
  Proprio Armani, assieme ai giovani della Svp, era stato tra i promotori di questo servizio notturno destinato ai ragazzi che nei fine settimana dal circondario vogliono raggiungere i locali notturni di Bolzano in assoluta sicurezza. «È stato un successo davvero limitato - prosegue però la considerazione dell’assessore Widmann - e sul bus notturno si sono registrate presenze maggiori al sabato rispetto al venerdì e comunque a un livello insufficiente per tenerlo in vita. Lo scorso fine settimana i passeggeri a bordo sono stati solamente 44, ben al di sotto delle aspettative. Permanendo questo trend, è chiaro che il destino del Nightliner sulla tratta Bolzano, Laives, Bronzolo, sia segnato».
 L’assessore provinciale alla mobilità fissa anche una data, quella del 14 giugno, come termine ultimo per il servizio e se nei prossimi fine settimana non si invertirà la tendenza, con una consistente crescita di passeggeri, il servizio verrà sospeso. «Faccio appello ai ragazzi - conclude l’assessore Widmann - affinché sappiano cogliere questa opportunità».
 Diverso il giudizio del giovane consigliere comunale di An: «Fin dall’inizio non ero d’accordo sulla applicazione del solo criterio dei numeri - spiega Armani -: sarebbe ridicolo rispetto al vero obiettivo di queste iniziative che è quello di contribuire a salvare le vite. Va fatto quindi un ragionamento più ampio perché 44 passeggeri non sono molti ma nemmeno pochi. Quanti ne viaggiano ad esempio in determinate ore del giorno sulla linea 2 della Sasa? Eppure la linea non viene abolita per questo...». Inoltre, prosegue Armani, «sei mesi di prova poi sono pochi per capire il trend, anche perché finora i ragazzi sono andati a scuola e quindi magari non fanno tardi alla sera. Inoltre Provincia e Comuni hanno fatto poca pubblicità al servizio. Credo quindi che si dovrebbe continuare anche in estate per avere dati credibili sui quali poi trarre un giudizio». (b.c.)
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mercoledì, 28 maggio 2008


Un giorno nel segno del gioco

Oggi in via Leonardo da Vinci
Alto Adige, 28 MAGGIO 2008

 BOLZANO. Fra le tante giornate “celebrative” organizzate in Italia e nel mondo, perchè non proporne anche una un po’ più leggera e divertente, visto l’argomento che tocca? Eccola, è oggi, il 28 maggio: è la giornata mondiale del gioco (World play day), iniziativa lanciata con successo nel 1999 in occasione dell’ottava conferenza dall’Associazione internazionale delle ludoteche e che in Italia vede l’adesione del Centro internazionale ludoteche, dell’Associazione italiana dei ludobus e delle ludoteche e dell’Associazione nazionale delle città in gioco. A livello altoatesino, non poteva mancare l’adesione del Vke, l’Associazione campi gioco e ricreazione, che per la giornata odierna ha elaborato un programma molto particolare che coinvolgerà in primo luogo i bambini, ma anche i loro genitori, nonni e tutti coloro che hanno voglia di giocare. A Bolzano infatti la manifestazione si tiene quest’anno per la prima volta in via Leonardo da Vinci, con base la casetta - ludoteca dello stesso Vke, che si trova nel tratto fra via Rosmini e via Cassa di Risparmio, che per l’occasione sarà chiuso al traffico veicolare. L’organizzazione è curata dal Vke e dlal’associazione ludica “Dinx”, sotto il patrocinio del sindaco di Bolzano.
 Si parte dalle ore 9 e si va avanti fino alle 22 con giochi da tavolo e giochi di carte per ogni età, giochi di movimento, giochi di strategia, giochi di riflessione, giochi di famiglia e, ovviamente, giochi per bambini nel senso più ampio del termine; quanto alla programmazione temporale, il Vke ha stilato una scansione particolare: «la mattina giocano gli alunni; a mezzogiorno giocano i pendolari e alle 13.30 anche i Vip; pomeriggio giocano le famiglie; la sera giocano gli adulti». Nel corso della giornata gli organizzatori offriranno a tutti i partecipanti un caffè equo e solidale in cambio di un’offerta che verrà destinata, attraverso le ong che operano su progetti specifici, a favore dei bambini birmani che soffrono a causa del tifone che si è abbattuto sul Paese e dei bambini cinesi che soffrono a causa del recente terremoto.
 La giornata del gioco prende lo slogan nazionale “Un mondo che gioca ogni giorno”, con il quale vuole proprio sottolineare la dimensione quotidiana del gioco, principalmente per i bambini ma anche per gli adulti, gli anziani, per i cittadini che attraverso il gioco possono trovare l’opportunità di recuperare e riscoprire tempi e spazi di qualità che nella vita di tutti i giorni sono spesso dimenticati.
 La manifestazione intende riaffermare il diritto al gioco sancito dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. I bambini sono il fondamento del futuro e devono poter svilupparsi in modo tale da assicurare lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta.
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domenica, 18 maggio 2008


Tendenze A giugno l'evento al castello di Monguelfo

Corriere dell'Alto Adige  2008-05-18

BOLZANO — L'Alto Adige, dal capoluogo alle sue valli, non è mai stato all'avanguardia nell'intrattenimento. Dj, discoteche e serate particolari: di solito le nuove tendenze arrivano prima nelle grandi città come Milano o Roma oppure nella riviera romagnola. Alex De Sarro, un 42enne di San Lorenzo di Sebato con un passato nelle pubbliche relazioni sta provando a cambiare questa tendenza, portando in zona un nuovo modo di fare intrattenimento. Sull'esempio di città come Berlino, Londra o Miami, dove queste cose si organizzano da tempo. «Noi siamo la "Visual acoustic creations": uniamo musica e arte video per organizzare intrattenimento — spiega —. È l'evoluzione delle serate in discoteca, ma in realtà è qualcosa di totalmente diverso, da tutti i punti di vista: orari, pubblico, volume e offerta».
Detto così si rischia di fare confusione. Meglio partire dalle prossime date. «Il 14 e 15 giugno ci sarà un evento al castello di Monguelfo — spiega De Sarro —. Due giorni di musica, arti visive, ballo, cibo, bevande e molto altro». Una festa, una specie di rave, ma un po' più chic? «Per carità, niente di più diverso. Iniziamo alle 11 di mattina del sabato e andiamo avanti fino alle 18 della domenica. Ma non c'è sempre e solo musica, anzi. Di giorno saranno aperte cinque sale espositive. Il sabato dalle 13 alle 20 e la domenica dalle 12 alle 17. Quando dico sale espositive parlo di mostre vere e proprie, solo che invece che quadri o statue si vedranno video artistici, uniti a musica creata appositamente per quei video. Poi il sabato sera si chiudono le mostre e si balla ma con volumi e orari molto più "umani" di quelli tipici da discoteca: probabilmente non andremo oltre le due. La domenica riprende la parte espositiva. Monguelfo è una location molto particolare e di richiamo. Sarà una bella cosa. Ci sarà anche Antonio Lampis, dirigente alla ripartizione per la cultura italiana della Provincia di Bolzano, che ha creato un cd e lo porterà a questo evento. Sarà lì in veste di artista».
Secondo De Sarro questo tipo di evento può richiamare sia i ragazzi che cercano la serata per balle che gli adulti di 35/40 anni che in passato frequentavano le discoteche e adesso cercano qualcosa di simile dove portare di giorno la propria famiglia. Dettagli sul sito www.digitalconsonance.org.
Damiano Vezzosi
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domenica, 18 maggio 2008


ll festival che ci ha cantato l’originalità
Solidi e coraggiosi: ecco i giovani che superano i modelli tv e sorprendono ancora
di Tiziano Popoli *
Alto Adige, 18 MAGGIO 2008

Upload può divenire un osservatorio privilegiato della creatività musicale giovanile. La formula della manifestazione, costruita sulla agile modalità del “caricamento” sul sito del quotidiano Alto Adige dei brani da parte dei concorrenti e sulla possibilità di lasciare giudizi e commenti da parte degli internauti, ha favorito la genesi di una sorta di comunità attiva e pensante, che si esprime e valuta con partecipazione e perizia. Una prima considerazione riguarda l’orientamento dei giovani nell’ambito delle musiche possibili: come si muovono e cosa producono? I dati in nostro possesso suggeriscono che gli interessi musicali degli under 26, pure distribuiti su una tavolozza assai variegata di generi e tendenze, si polarizzano in particolare tra alcune macro-forme, la cover e la canzone originale. Se la prima si impone per l’attenzione e l’importanza che pone sulla vocalità e sulle qualità che essa è in grado di esprimere anche in una condizione di naturalità, è vero che essa è uno step fondamentale del percorso di formazione dello studio del canto moderno di genere “pop”. A quel che ci è dato di intuire, molti concorrenti della sezione “cover” del concorso hanno scelto la strada suggerita dalla vocalità, che trova in emissioni televisive come Amici, Saranno famosi e altre, una serie di modelli esemplari. La musica nel suo aspetto più direttamente comunicativo, plasmata a partire da modelli di interpretazione da prendere come riferimento e da difficoltà tecniche che richiedono di essere superate. Probabilmente la presenza in città e in provincia di istituti e scuole musicali in cui il canto moderno è dispensato con criteri moderni e metodi specifici ha favorito questo tipo di approccio. Dall’altra parte l’amplissimo fronte della canzone originale, molto spesso parto di gruppo o comunque espressione di un lavoro a più mani, testimonia della buona salute delle bands. Anche queste nascono prevalentemente sulla falsariga di gruppi e generi noti e consolidati e coprono un arco stilistico assai ampio che va dal rock classico al metal e relativi sottogeneri, all’hip-hop, all’elettronica, al reggae. I ragazzi delle bands vivono indubbiamente una esperienza collettiva che sottintende una identificazione con modelli e valori propri di un certo genere e una adesione a quello che potremmo definire il “marchio sottoculturale” che esso impone. In questo caso la musica diventa elemento totalizzante che a volte riesce a catalizzare problematiche giovanili generali.
 In posizione più defilata e minoritaria ma significativa osserviamo poi altri generi: musica originale strumentale -spesso incrociata con l’elettronica e l’estetica laptop- e rimusicazione di film. forme di espressione in cui è possible cogliere I progetti formali più radicali e raffinati. E poi esiti cantautorali ispirati a figure emblematiche, e contributi provenienti dalla sfera della vocalità lirica. Aggiungiamo che alcuni concorrenti di origine extraeuropea hanno inserito nei loro brani elementi che testimoniano delle loro radici culturali. A conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, della loro integrazione all’interno della mutata composizione etnica del nostro tessuto sociale.
 In conclusione: la qualità dei lavori pervenuti assume valori assai diversi, e in questa graduazione cogliamo con piacere i tentativi di affrancamento dalla pura e semplice emulazione attraverso una creatività a tratti ancora acerba, ma in ogni caso significativa. Qualcosa che non cancella ma allontana lo spettro della omologazione mediatica al quale siamo tutti sistematicamente sottoposti, e che ci fa ben sperare per il futuro, musicale e non, dei giovani.
* Direttore artistico Upload


  Promotori & «motori»



Il festival Upload è stato promosso dal Servizio giovani della Ripartizione cultura italiana della Provincia. “Motori” principali della grande sfida sono stati Katia Tenti e Claudio Andolfo, “ispirati” nientemeno che da Peter Paul Kainrath. Oltre al ruolo della Provincia, decisivo è stato l’apporto del Comune di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.


Pronti a ricominciare Dai diciassettemila voti
La prima edizione di Upload va in archivio, ma certo non vanno in archivio l’entusiasmo e la voglia di partecipazione dei giovani. I numeri dicono tutto: più di 120 iscritti, 1300 post su internet per commentare i brani presenti in gara, 17.000 voti ai venti finalisti. Sono i numeri “recapitati” al nostro sito www.altoadige.it che è stato il portale di lancio del festival e di confronto e stimolo per i giovani partecipanti (e per i già numerosi fans). Upload continuerà sul sito. Le novità ve le diremo fra qualche settimana.




 
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sabato, 17 maggio 2008



Upload premia Bolzano, Trento e Campania


Vincono i Vetrozero. Miglior voce Veronica, la bolzanina Annika per la cover, i Ramo H-39 tra le band
Sul palco del Cristallo venti proposte giovani, cariche di entusiasmo e di novità
di Daniela Mimmi
Alto Adige, 17 MAGGIO 2008

Vetrozero, Ramo-H-39, Veronica e Annika, Luca Vianini. Sono i vincitori di Upload, il concorso musicale che è stato il fiore all’occhiello di questo primo Festival della musica giovane di Bolzano. Un festival che vuole promuovere spazi nuovi, che ha immaginato un palco (il Cristallo, ieri sera) per dare voce a chi voce ce l’ha ma non trova palchi, che ha scommesso sull’entusiasmo dei ragazzi. E la scommessa è riuscita, con proposte interessanti, inedite e voci davvero capaci di emozionare. I trentini Vetrozero vincono per la proposta originale con “Biarso”, i Ramo H-39 (o Antonio) come band con “Nobile preda dell’avidità”, la bolzanina Annika come migliore interprete di cover, e la napoletana Veronica come miglior voce.
 Delusi gli altri? Forse un po’, chi potrebbe negarlo. Ma in generale tutti assolutamente felici della bella esperienza che Upload ha regalato loro: hanno cantato e suonato in un vero teatro, davanti a un vero pubblico e a una vera (e prestigiosa) giuria. Se la sono cavata bene tutti, queste giovani promesse della musica italiana, alcuni alla loro prima uscita su un palcoscenico così importante. Ma prima delle 19 di ieri, orario di inizio del lungo spettacolo durato 5 ore e terminato intorno alla mezzanotte con la proclamazione del vincitore, la tensione si tagliava con il coltello. Tutti avevano una spalla su cui appoggiarsi per sfogare la tensione, chi il ragazzo, chi l’amica o la sorella, chi la mamma. I ragazzi parlano fitto, le ragazze si sistemano i capelli e i vestiti: ognuno ha il proprio rituale per vincere la tensione. Poi sul palco c’era lui, il rassicurante Paolo Mazzucato, bravo davanti a ogni microfono. Con un po’ di ritardo (assolutamente comprensibile data la vastità e complessità della manifestazione) tocca alla giovane Caspiterina e al suo potente r&b rompere il ghiaccio, in un teatro che si sta riempendo velocemente. L’ordine di apparizione è stato naturalmente sorteggiato, ma vengono alternate cover a pezzi originali. Così, in rapida successione con Paolo Mazzuccato che trova sempre le parole giuste per riempire gli spazi tra un’esibizione e l’altra, salgono sul palco la bionda Marina Cudalb, una sorta di Britney Spears moldava con una canzone scritta da lei, Sonia Ferrari e la piacevole prima rivelazione di questo primo Upload, i Ramo H-39, che hanno guidato fino a qui dalla Campania per suonare la loro bella e originale “Nobile preda dell’avidità” e portarsi a casa il premio delle votazioni web, dove da giorni lottano sul filo del rasoio con Isabel. E poi via via tutti gli altri. Tutti bravissimi, tutti coraggiosi, tutti assolutamente impegnatissimi e coinvolti nel loro ruolo. Un punto a favore, in questa prima edizione, va alle band che hanno lasciato da parte il facile e ormai troppo sfruttato metal, per cimentarsi in cose molto più raffinate, tipo indie, lasciandosi contaminare da ogni influenza possibile, come ha fatto anche il turco-bolognese Mehmet Gurkan che veleggia allegro tra musica indiana e turca. Il primo bilancio a caldo di questo primo Upload è assolutamente positivo, come hanno confermato anche i giudici che ieri sera non hanno avuto vita facile. E infatti Upload continuerà la sua lunga strada fino a diventare una vera e propria community in cui possano ritrovarsi tutti quei giovani che amano la musica, che vogliono farla, che vogliono crescere in modo sano, con uno scopo bellissimo: cantare e suonare.

Concerti e laboratori: i premi offerti dalla Fondazione Cassa di Risparmio

Ipremi che si sono aggiudicati i 4 vincitori di questa prima edizione di Upload sono pensati per arricchire la formazione dei musicisti con corsi e laboratori presso il Centro Professione Musica di Milano, e sono offerti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. Il CPM è una delle più importanti scuole di Musica popolare contemporanea in Italia. Fondata nel 1984 con il contributo di Franco Mussidda (della Pfm), che ne è tuttora il Presidente, ha sviluppato un metodo di insegnamento moderno e fortemente innovativo per dare solide basi al mondo della Musica Popolare Contemporanea. I vincitori avranno inoltre l’opportunità di esibirsi in diversi festival e concorsi in altre regioni italiane ed europee: il premio per il migliore brano originale consiste nella partecipazione a un laboratorio musicale intensivo di arrangiamento creativo. Anche il premio per la migliore interpretazione di cover e per la miglior voce sarà una preziosa occasione di formazione sarà un laboratorio intensivo per voce del CPM.

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venerdì, 16 maggio 2008


Alunni di una quinta elementare hanno monitorato auto e tir

E i bambini controllano il traffico sulla Ss12
Alto Adige, 16 MAGGIO 2008

 LAIVES. Mattinata di rilevamenti del traffico stradale, quella che ha visto protagonisti ieri i bambini di quinta della scuola elementare tedesca di San Giacomo. Muniti di un blocco per appunti, hanno contato il numero dei mezzi in transito dentro il centro dell’abitato, poco distante dalla loro scuola, annotando anche il tipo di veicoli. Questa iniziativa, hanno spiegato le maestre, serve per poi fare delle statistiche e dei diagrammi, in maniera da evidenziare quale sia la situazione del traffico in una giornata lavorativa dentro San Giacomo dopo che è entrata in funzione la variante in galleria.
 Dal rilevamento effettuato dai bambini comunque è emerso subito un dato tranquillizzante: sarebbero infatti pochi i mezzi pesanti che passano in centro e quei pochi hanno una stazza modesta, con ogni probabilità inferiore al limite previsto per San Giacomo, che è di 3,5 tonnellate, salvo specifici permessi per carico e scarico. (b.c.)
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mercoledì, 14 maggio 2008



5° FESTIVAL DEL DIVERTIMENTO CON TEATRO, CLOWN E GIOCHI

appuntamento nel cortile della Fondazione Cassa di Risparmio

Corriere dell'Alto Adige 2008-05-14

Anche quest'anno al 5° Festival dei bambini della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano non mancano allegria e un'atmosfera fantastica. A partire dal 10 maggio e fino a domenica 18, infatti, il cortile della Fondazione e le passeggiate del Talvera attigue, si sono trasformati in un vero paradiso per bambini. All'insegna dello slogan„personaggi di fiaba e altre figure“, numerosi musicisti di strada, clown, acrobati, maghi, giocolieri, ballerini e attori intrattengono adulti e piccini facendoli ridere, riflettere o coinvolgendoli nelle loro attività. Durante le varie manifestazioni lungo le passeggiate, i bimbi si divertono facendo teatro, sperimentando giochi di prestigio e numeri da circo o semplicemente cantando, dipingendo o realizzando dei bricolage. Eventi particolari del Festival di quest'anno sono: l'One Man Band„Mark Di Giuseppe The Straniero“, che sorprende e diverte con i suoi strumenti musicali inventati e costruiti da lui stesso, come lo Stranierofon, e la ballerina indiana „Bhakti Devi“, che con il ballo ripropone le favole del suo Paese e con i movimenti sinuosi ricorda i balli tradizionali che avvengono nei templi. Vi sono dei momenti magici grazie anche al gruppo„la sbanda“ e alle sue esibizioni, durante le quali si scatena un vero fuoco d'artificio di idee, acrobazie e melodie disarmoniche. Come ogni anno, inoltre, tra il pubblico passano pagliacci come ad esempio „Karamela & Schokola“, tanto amati dai bambini, che con i loro scherzi fanno ridere i giovani ospiti. Oltre alle numerose associazioni teatrali, che incoraggiano i piccoli ad ascoltare rapiti le fiabe ricche di umorismo depositarie a volte anche di insegnamenti morali, i vari angoli di gioco e di pittura li spronano a dimostrare la loro creatività. Un programma molto vario, dunque, che fa in modo che il Festival per bambini diventi una festa dei sensi, alla quale partecipano attivamente grandi e piccini.
Il Festival è aperto a tutti i bambini e si svolge nel cortile della Fondazione della Cassa di Risparmio di Bolzano in via Talvera 18 a Bolzano e sulle adiacenti passeggiate del Talvera, da martedì a venerdì dalle 14.00 alle 18.30 e da sabato a lunedì dalle 11.00 alle 18.30.
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domenica, 11 maggio 2008


Bolzano, parte in autunno il primo Laboratorio sperimentale. Con spettacolo finale
Allievi cercansi per un musical inedito
Alto Adige, 11 MAGGIO 2008

 BOLZANO. Musical, che passione? Voglia di provarci su un palcoscenico vero e con un musical vero? Dopo il successo ottenuto lo scorso anno con il musical Frankestin, scritto e realizzato da docenti e studenti dell’ Istituto Musicale Vivaldi e applaudito da più di 6.000 persone, dal prossimo anno scolastico viene ad aggiungersi alla già vasta offerta un vero e proprio corso di musical. Parte infatti in autunno il primo Laboratorio Sperimentale di Teatromusical. Come hanno spiegato durante la conferenza stampa di presentazione il presidente Giacomo Fornari, la direttrice Elena Vassallo e i docenti presenti, il corso si chiama Teatromusical «per essere svincolato sia dal classico teatro-musicale che dal classico musical». Per partecipare ai corsi bisogna avere più di 16 anni e superare un provino che avrà luogo nella prima settimana di ottobre. «Questo non vuol dire che chi vuole partecipare al corso debba già saper ballare, cantare o recitare» specifica Flora Sarrubbo, che si occuperà di recitazione e dizione, «Dovrà semplicemente dimostrare di avere un buon rapporto con il suo corpo e con lo spazio. Per quanto riguarda la musica o il canto, per esempio, di non essere stonato». Il provino si propone di selezionare allievi che al termine di un periodo formativo siano in grado di affrontare con una preparazione adeguata tutte le discipline e i ruoli che l’allestimento di un vero spettacolo di musical richiede. Le materie da studiare sono molte: si va dalla tecnica vocale che vede come docente Luca Merlini, al laboratorio corale di Livia Bertagnolli, dalla recitazione e dizione con Flora Sarrubbo, alla danza con docente Barbara Ante. E poi c’è la teoria: analisi e guida all’ascolto con Patrick Trentini, la storia del musical con Francesco Antimiani, la storia del teatro musicale con Salvatore De Salvo Fattor, gli incontri con il melodramma (nonno riconosciuto del musical) con Elettra Vassallo e infine il trucco teatrale con Lucia Santorsola. L’esame finale, se così vogliamo chiamarlo, sarà la realizzazione di un vero e proprio musical inedito.
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venerdì, 09 maggio 2008

Concorso per giovani talenti.   Dal 15 maggio.

«Upload» scalda la notte Luca Agnelli fa il resto

Corriere dell'Alto Adige 2008-05-09

«No limits alla musica». Con questo slogan è stato presentato ieri il fitto programma di Upload, il festival musicale che si svolgerà dal 15 al 17 maggio in varie location tra Bolzano, Bressanone e Merano. Tre giorni dedicati a workshop con dj professionisti che si concluderanno con la premiazione dei 20 brani finalisti e un concerto che, per una volta tanto, animerà con il consenso di tutti la notte bolzanina. Destinato a solisti e giovani band under 26, il concorso è alla sua prima edizione ma l'efficace piattaforma internet e il tam tam dei ragazzi hanno fatto sì che alle selezioni arrivassero più di 120 brani da tutta Italia. I dati elencati da Katia Tenti, direttrice dell'ufficio giovani per la Provincia di Bolzano, testimoniano il forte interesse che questo evento ha sortito sulla popolazione locale, ma non solo. Migliaia i contatti, 180 gli iscritti e solo in pochi giorni i voti online alle canzoni finaliste hanno sfiorato quota 4.000.
«La formula adottata per questo progetto — spiega Tiziano Popoli, direttore del comitato artistico — è stata quella di non fissare alcun tipo di barriera per la partecipazione al concorso. Il risultato è un mix di generi e stili, che abbraccia tutto il mondo musicale».
Punto di forza del festival è stato proprio il tentativo di coinvolgere la creatività delle nuove promesse in tutte le categorie. Si va dal pop al rock, dall'hip hop alla lirica e i ragazzi hanno potuto presentare cover o pezzi inediti. Gli appuntamenti di questa kermesse sonora inizieranno giovedì 15 maggio al centro giovani Connection di Bressanone, dove si terrà un workshop assieme a un super dj come Luca Agnelli ( nella foto, sabato da mezzanotte protagonista di uno strepitoso set alla Fiera di Bolzano) e continueranno venerdì 16 a Merano allo Strike up con dj Myke. Due laboratori artistici che vedranno gli aspiranti confrontarsi con professionisti della consolle, capaci non solo di «mettere musica», ma di reinventarla grazie a stili originali. A partire dalle 19 di venerdì sarà il teatro Cristallo di Bolzano il palcoscenico delle fasi finali del concorso. Tra le 20 canzoni, eseguite da ragazzi provenienti da tutta Italia, verranno assegnati i premi come miglior brano originale, migliore interpretazione di cover, miglior voce e miglior gruppo. Una giuria di tutto rispetto a omaggiare i vincitori, composta da esperti musicali di rilievo nazionale, da Giordano Sangiorgi a Walter Savelli, collaboratore decennale di Claudio Baglioni, da Giuseppe Zanca a Luca Pitteri. Il gran finale di Upload è per sabato 17 maggio all'open space della Fiera di Bolzano, dove i vincitori si alterneranno sul palco a band già premiate, come gli Jacarè dal festival
Iceberg 2007 di Bologna o i Sympathy for nothing, band vincitrice dell'Austrian Band Contest 2008. Ospite d'onore della serata il cantante Roy Paci con i suoi Aretuska.
Eric
a Caliari
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martedì, 01 aprile 2008


Nuovo look a fianco della parrocchiale
San Giacomo: il progetto dell’architetto Marco Dellai prevede anche aree per ragazzi e forse un appartamento
Alto Adige, 27 MARZO 2008

 LAIVES. Fra tutte le parrocchie comunali, quella di San Giacomo è l’unica rimasta con una struttura abbastanza antiquata. Così è stato deciso di dare seguito ad un progetto di ampliamento delle strutture che affiancano la chiesa. L’incarico è andato all’architetto Marco Dellai, il quale ha predisposto una proposta di intervento che come costo si aggira attorno ai 2 milioni di euro.
 E parlando di finanziamenti, la giunta comunale ha deliberato una prima tranche da 160 mila euro in favore della parrocchia di San Giacomo per il progetto di trasformazione del centro parrocchiale per il quale il prossimo anno verranno stanziati altri 100 mila euro, così da completare la quota di 260 mila euro stabilita a suo tempo per l’opera.
 Spiega l’architetto Dellai: «L’edificio da ristrutturare venne costruito nei primi anni 50 e nel tempo, dietro la facciata principale della canonica, è stata costruita una serie di volumi: il nuovo palco del teatro, un garage ed è stato chiuso l’originario portico per ricavarne un magazzino per la sagrestia e l’ufficio parrocchiale, il tutto come una somma casuale di “scatole”, create solo per soddisfare le funzionalità contingenti. Il progetto di ristrutturazione ripropone i materiali preesistenti, proprio per andare incontro alle richieste della committenza e dei fruitori, che richiedevano un edificio “tradizionale”, con i tetti e non impegnativo nell’uso, oltre che di facile manutenzione. La ristrutturazione e l’ampliamento si concretizzano nella sopraelevazione della facciata principale che si affaccia sul sagrato, con il mantenimento dei caratteri formali. Verranno ripristinate le piccole finestre ai lati dell’ingresso del teatrino, come erano in origine. Tutto il piano terra sarà destinato ad attività sociali, di spettacolo e di gioco, con sale di ritrovo per anziani. Quelle per i ragazzi saranno a ridosso del campo da calcio e alcuni gradoni permetteranno loro di assistere alle partite seduti. I portatori di handicap potranno accedere attraverso il chiostro e la sala sarà divisibile in spazi più piccoli mediante pareti mobili. Sopra invece ci sarà eventualmente un alloggio per il custode o per ospiti. L’appartamento del parroco verrà recuperato come sala per la catechesi e al posto dell’ufficio parrocchiale si faranno i bagni centralizzati».
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sabato, 22 marzo 2008

CENTRO GIOVANILE
«No Logo» in Galizia entro metà aprile
Alto Adige, 22 MARZO 2008

 LAIVES. Potrebbe essere riconsegnato ai giovani già il 15 aprile, il centro «No Logo» in zona Galizia. L’assessore Christian Tommasini ha ricevuto garanzie in tal senso dalla ditta che ha effettuato i lavori di ristrutturazione e così, nel giro di un mese, si potrebbe poi organizzare il trasferimento dalla sede provvisoria in centro. «Se le cose andranno in questo modo - dice Tommasini - credo che entro la fine della primavera il No Logo potrà riprendere le attività nella sua sede tradizionale». Ora si lavorando al Black Box e alla pista per i birilli automatici. (b.c.)
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venerdì, 14 marzo 2008


«Black Box, la struttura sarà molto flessibile»
Alto adige, 12 MARZO 2008

 LAIVES. Cos’è il Black Box, del quale si parla da qualche anno a questa parte quando si affronta il progetto che riguarda la futura zona Galizia e il suo centro giovanile? «È una sala polifunzionale - spiega l’architetto Stefano Rebecchi, capo ufficio lavori pubblici - che si presterà a svariati usi, Inizialmente era prevista come il “Kubo” di Bolzano, solo che avrà accorgimenti moderni, come i pannelli acustici. Inoltre è stata progettata per poter anche essere aperta verso l’esterno e, ad esempio, in estate il pubblico potrebbe rimanere all’aperto, mentre lo spettacolo si svolge dentro».
 Volendo, infine, «potrebbe anche essere utilizzata come palestra, semplicemente sistemando una copertura idonea sul pavimento. Per questo parlare di posti a sedere non è possibile, perché nel Black Box non verranno montate poltroncine, ma di volta in volta, a seconda dell’uso, si adatterà la sala». I lavori alla nuova struttura sono in pieno svolgimento.
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venerdì, 14 marzo 2008


Aspettando ‘Upload’
Domani a Bolzano l’incontro informativo
IL CONCORSO ROCK
Alto Adige 12 MARZO 2008

 BOLZANO. Una serie di incontri informativi nei centri giovanili accompagna il conto alla rovescia per “Upload”, festival e concorso musicale che si svolgerà tra il 15 e il 17 maggio a Bolzano, Bressanone e Merano. Un mix di musica da ascoltare e suonare, un termometro della vivacità e della forza della musica tra i giovani. Promosso dall’ufficio Servizio Giovani della ripartizione Cultura italiana della Provincia, “Upload” è realizzato con il contributo del ministero per le Politiche giovanili, del Comune di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. “Upload” è un concorso per solisti e/o giovani band under 26 per con una finestra speciale sulla rimusicazione di film; le iscrizioni sono aperte fino al 20 aprile sul sito del nostro giornale www.altoadige.it. Sono ammessi tutti i generi musicali. “Upload” è anche un workshop con i Dj più famosi del panorama internazionale; è anche un festival che culminerà con un grande concerto e un clubbing fino a notte inoltrata; è un open space dove giovani musicisti locali suoneranno insieme a coetanei di altre regioni italiane vincitori di concorsi. Per quanto riguarda gli incontri preparatori all’evento, ieri sera Tiziano Popoli, direttore artistico del festival, ha tenuto il primo incontro a Laives insieme ai membri del comitato artistico e al Servizio Giovani, per rispondere alle domande degli aspiranti partecipanti al concorso. I maggiori centri giovani di Bolzano, Laives, Merano e Bressanone, diventeranno nei mesi di marzo e aprile degli infopoint cui rivolgersi per qualsiasi Domani sarà la volta del Centro Corto Circuito di Bolzano, dalle 20.30 alle 21.30; lunedì 17 l’infopoint di Upload si trasferirà a Bressanone al centro Connection (ore 17.30-19). L’ultimo appuntamento di marzo il 27 al Centro Charlie Brown di Bolzano.
 Di particolare interesse le “pillole in-formative” offerte a tutti gli interessati dall’Istituto Musicale in lingua italiana Vivaldi, dedicate alla preparazione dei musicisti: giovedì 3 aprile dalle ore 18.00 alle 21.00 si affronterà il tema dell’accordatura di basso, chitarra e batteria; l’incontro è a cura di Matteo Dell’Osso. Giovedì 10 aprile dalle ore 18.00 alle 21.00 Michele Poletto parlerà dell’ uso dell’amplificatore, dei pedali e degli effetti analogici e digitali per la chitarra elettrica.
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domenica, 09 marzo 2008



Upload, giovani talenti pronti alla «carica»

Festival Dal 15 al 17 gennaio musica da fare e da ascoltare fra Bolzano, Merano e Bressanone

Corriere dell'Alto Adige 2008-03-09

Upload è il nome del festival musicale e del concorso che si svolgerà tra il 15 e il 17 maggio a Bolzano, Bressanone e Merano. Un mix di musica da ascoltare e suonare. Nato dall'input dell'assessore alla cultura italiana, Luigi Cigolla, Upload è promosso dall'ufficio srvizio giovani della ripartizione cultura italiana con il contributo del ministero per le Politiche giovanili e il patrocino del Comune di Bolzano e vuole essere il termometro della vivacità e della forza della musica tra i giovani.
Upload è un concorso per solisti e/o giovani band under 26 con una finestra speciale sulla rimusicazione di film. Ma Upload è anche un workshop con i Dj più famosi del panorama internazionale; è un festival che culminerà con un grande concerto eun clubbing fino a notte inoltrata; un openspace dove giovani musicisti locali suoneranno insieme a coetanei di altre regioni italiane vincitori di concorsi.
Upload è una 3 giorni di musica in cui le band e i musicisti emergenti si avvicenderanno sul palco a fianco di star internazionali. Vuole essere un mix di generi che fotografa il panorama musicale attuale, lo sostiene e lo incoraggia favorendo l'acquisizione di conoscenze, di tecniche e professionalità in un percorso pluriennale.
Chi ama il brivido della competizione ed è in cerca di affermazione può partecipare al concorso per solisti e/o giovani band under 26 (con o senza voce solista), aperto a tutti i generi musicali. Il concorso è già iniziato. C'è tempo fino al 20 aprile per caricare sul sito www.altoadige. it il brano in formato mp3 con cui si desidera concorrere e accedere in questo modo alle selezioni che avverranno online. I venti finalisti si esibiranno dal vivo il 16 maggio nell'ambito del festival. I vincitori dei quattro premi messi in palio avranno l'opportunità di arricchire la propria formazione grazie a corsi e laboratori musicali, oltre alla possibilità di partecipare a festival e concorsi in altre regioni italiane ed europee. A Merano e Bressanone gli appassionati di elettronica si confronteranno con i dj più affermati e i maestri del turntable, per scoprire nuove tecniche di mixaggio ed elaborarne di proprie: i due giorni di laboratorio si concluderanno con una performance che vedrà gli aspiranti dj avvicendarsi ai piatti. Upload si concluderà il 17 maggio con un concerto finale che avrà come protagonista una band leader nel panorama rock nazionale.
Con Upload il servizio giovani della ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano vuole offrire una piattaforma musicale a tutti i giovani che desiderano esprimersi suonando e che amano la musica dal vivo. Una fitta rete di collaborazioni e sinergie con enti locali e nazionali ne permette la realizzazione: dai servizi giovani di lingua tedesca e ladina della Provincia di Bolzano all'Istituto musicale in lingua italiana «Vivaldi», dal Cesfor a Musicablu e La Strada, alla rete dei centri giovani della provincia.
Uoload si avvale inoltre delle partnership del Comune di Trento, del Comune di Bologna, del Comune di Palermo, del Mei (Meeting delle etichette indipendenti) di Faenza e del Centro Professione Musica di Milano.
In consolle
Nelle tre giornate di Upload, festival e concorso, anche un workshop con importanti dj e produttori internazionali di musica elettronica Solisti e band under 26 possono iscriversi entro il 20 aprile alle selezioni.
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domenica, 09 marzo 2008


Spazi di crescita per i giovani
Costi elevati: ora bisogna scegliere il tipo di gestione
di Bruno Canali
Alto Adige, 08 MARZO 2008

 LAIVES. Sopralluogo della giunta comunale, ieri mattina in zona Galizia per verificare a che punto sono i lavori di completamento relativi ad alcune strutture e quali i tempi probabili di consegna. «Il cantiere presso l’area del centro giovanile è a buon punto - spiega l’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon - e per fine marzo attendiamo anche la consegna degli arredi che servono per il bar del centro giovanile in maniera che poi si possa anche programmare lo spostamento del No Logo dalla sede provvisoria che occupa attualmente in città. In questo caso bisognerà anche valutare il fatto che comunque una parte del cantiere rimarrà ancora in essere fino ad autunno. Dal 16 marzo inizierà anche il montaggio delle piste per i birilli automatici, che potrebbero essere pronte entro la fine del mese. Quindi il Black Box, che è ancora al grezzo e che per fine maggio potrebbe essere approntato».
 Soddisfatti sono intanto i bocciofili locali che finalmente hanno a disposizione un impianto coperto e chiuso. Durante il sopralluogo si è anche visto che oramai il complesso che ospita tutte queste strutture in zona Galizia è diventato una vera e propria cittadella. Il pensiero quindi va al futuro, quando bisognerà anche gestire e mantenere questo complesso dove troveranno posto giovani e sportivi e sarà una spesa non indifferente tanto che si profila l’idea di studiare una gestione consona al posto. Tutti i componenti della giunta sono convinti che si tratti di un complesso che consentirà di fare quel salto di qualità atteso da tempo, in particolare per i giovani, che con il Black Box avranno a disposizione un ottimo spazio, attrezzato sia per ospitare concerti che rappresentazioni teatrali.



Corriere dell'Alto Adige  2008-03-08

Ponte Adige In una parcella della struttura sta nascendo il Buena Vista Social Club

«Centro sociale al Mebo Center»

Borzaga: facciamone un vero spazio per eventi culturali

BOLZANO — Il Mebo Center potrebbe diventare un centro sociale o una sorta di cittadella di solidarietà. Per il momento è solo un'idea o forse qualcosa in più. A lanciarla è Alessandro Borzaga, vivace militante di Ambiente e salute e di mille altre iniziative e associazioni che si occupano di ecologia e solidarietà. Borzaga ha preso in affitto una delle tante parcelle del Mebo center di Ponte Adige per trasformarla in uno spazio aperto alla città, un centro sociale. «Andiamo piano con le parole anche perchè per il momento non mi sono occupato di permessi e licenze. Io — spiega — ho preso questo spazio come magazzino ma vorrei che diventasse uno spazio sociale. Ad esempio vorrei portare qui la mostra "Luoghi resistenti" che racconta della mobilitazione contro le grandi opere».
La lunga storia del Mebo center continua a riservare sorprese. Fallita, come sembra, ogni ipotesi di aprire il famoso centro commerciale, la struttura di Ponte Adige è stata messa all'asta parcella per parcella. Qualche pezzetto, in particolare quelli nella parte sud, sono stati acquistati e adibiti a magazzini e uffici. C'è di tutto, l'unica cosa che non si può fare è il commercio al dettaglio, rigorosamente vietato in tutte le zone di verde agricolo. La proprietà della struttura è passata di mano in mano ma non è mai stata utilizzata andando lentamente in rovina. In rovina, o quasi, son finiti anche alcuni dei proprietari che per anni hanno aspettato invano che arrivasse la licenza per il commercio al dettaglio. Nel frattempo le singole parcelle non sono state progressivamente messe all'asta. Borzaga per il momento ne ha affittata una ma tante sono ancora libere. «Magari potrebbe trasferirsi qui qualche associazione », si augura Borzaga sognando ad occhi aperti. Per il momento la realtà è uno spazio di circa 200 metri quadri con accesso ai bagni.
«Questo posto — aggiunge— è perfetto: si può raggiungere facilmente in bici e in treno. Per le macchine ci sono un sacco di parcheggi. Adesso chiariremo la parte autorizzativa ma l'idea è quella di creare una sorta di centro sociale aperto. Il nome? Mi piacerebbe Buena Vista Social Club» continua Borzaga indicando un orizzonte che comprende Castel Firmiano, le pendici della Mendola e la valle dell'Adige fino alle vette del gruppo di Tessa. Davanti all'ingresso di quello che potrebbe diventare il Buena Vista Social Club (sempre che Wim Wenders e Ry Cooder lo consentano) l'Adige scorre placido. Il MeBo center intanto si consuma sotto il sole: sul tetto crescono erbacce di ogni genere, sui muri si moltiplicano le ragnatele. Se continuerà a restare inutilizzato rischia di cadere a pezzi nel giro di qualche anno.
«Il sogno — prosegue Borzaga — sarebbe portare qui la fiera della solidarietà, una sorta di festival dedicato alle associazioni e alle realtà che si occupano si sociale e di ambiente. È un peccato che questa struttura resti vuota. Le idee per riempirla non mancano di certo». Intanto Borzaga insieme ad un gruppo di amici si è rimboccato le maniche ed ha iniziato a sistemare i locali. Tante associazioni si sono già fatte offrendosi di organizzare qualche evento. Ora che il KuBo non c'è più infatti di spazi per la musica a Bolzano non ve ne sono praticamente più. Anche per questo l'interesse per il Buena Vista social club è così alto.
M. An.

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domenica, 09 marzo 2008


Presto uno spazio per cultura arte e musica
Si chiamerà Buena Vista Social Club Licenze permettendo
  Alto Adige, 08 MARZO 2008

 BOLZANO. Per ora è solo un sogno, e l’ideatore, Alessandro Borzaga, non ne parla volentierissimo. Perché mancano ancora le licenze, e non è detto che vengano concesse. In quanto il tutto dovrebbe nascere al MeBo Center di ponte Adige. Dove, per il momento, si trova solo qualche magazzino. Stiamo parlando di un nuovo centro di aggregazione culturale, «uno spazio dedicato a iniziative eco-pacifiste ed eco-sociali. Dopo si possa parlare di sud del mondo e solidarietà, ma pure suonare e divertirsi insieme». Il tutto verrebbe gestito da un’associazione e dovrebbe chiamarsi (molto probabilmente) Buena Vista Social Club, come l’album e il film sui musicisti cubani. «Non sarà un KuBo 2», tiene a precisare Borzaga.
 Una sala di circa 200 metri quadri, con degli enormi spazi esterni, «da usarsi con cautela e rispetto».
 L’associazione culturale si occuperà di ambiente e di lotta contro le nocività. Infatti, «il primo evento che si terrà sarà la mostra sulle devastazioni ambientali “Luoghi resistenti”, già ospitata in dicembre dall’associazione Sciarada». Ma ci sarà spazio anche per le tematiche riguardanti la guerra, la pace e i conflitti in generale. Lo spazio sarà aperto anche alle associazione che non hanno una sede e hanno bisogno di luoghi per riunioni e conferenze. «Ma siccome ci vogliamo anche divertire, oltre all’impegno, ci sarà spazio per lo svago e l’intrattenimento; quindi la sala sarà aperta a feste e concerti. Poi, una sopresa: ci dedicheremo ad acrobatica, giocoleria, arte circense e arte di strada». Il posto, a detta dell’ideatore e dei collaboratori, «è bellissimo, nel verde della campagna con vista su Firmiano e Mendola. Il posto è tranquillissimo e si può fare ciò che si vuole, dato che non ci sono abitazioni e nel week-end le poche attività lavorative sono chiuse». A cinque minuti di ciclabile da ponte Resia, a 60 secondi dall’incrocio Druso-Resia. Sarebbe perfetto, insomma. Adesso, la palla passa ai funzionari comunali. «Speriamo in bene». (da.pa)
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mercoledì, 05 marzo 2008


La «Bottega del Matematico», al via le prime lezioni
SALORNO, CASA NOLDIN OSPITA L’EVENTO
Alto Adige, 04 MARZO 2008

 SALORNO. Ha preso il via ieri la «Bottega del Matematico» nella Casa Noldin, storica sede di questa esperienza, unica nel suo genere, finalizzata a far conoscere il lavoro del matematico e del ricercatore ai ragazzi che hanno risultati eccellenti in tutte le discipline, in particolare in matematica e scienze.
 Organizzata dall’Intendenza scolastica italiana e destinata ai ragazzi delle quinte classi, l’iniziativa si è rivelata negli anni una preziosa fonte di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. La «Bottega» è una delle esperienze condotte negli ultimi anni in collaborazione con le università di Milano e Trento e con il Centro MateMatita. I gruppi in cui è divisa la «Bottega del matematico» sono Spazi topologici, Geometria e trigonometria della sfera e Cubi e ipercubi.
 A curare la raccolta della documentazione dei lavori della Bottega e le iniziative rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo grado di Salorno sarà la professoressa Renata Maffetti. Numerose le attività organizzate per quest’edizione. Nella «Bottega», infatti, gli alunni potranno costruire cubi, ipercubi e figure «impossibili» e si cimenteranno con una matematica forse inconsueta.
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mercoledì, 05 marzo 2008

Seminario sulla percezione
Alto Adige, 03 MARZO 2008

 «Percezione e decisione», è questo il tema generale del 64esimo Forum Europeo Alpbach dal 14 al 30 agosto per discutere come la percezione e la interpretazione portino poi a influenzare le decisioni. Interessante per studenti e laureati la possibilità di ottenere una borsa di studio per partecipare a questo importante evento. Su www.alpbach.org/stipenden tutte le info.
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mercoledì, 27 febbraio 2008

I giovani e la matematica si incontrano a Salorno
Torna la «Bottega». Organizza la Sovrintendenza
Alto Adige, 27 FEBBRAIO 2008

 SALORNO. Si svolgerà a Salorno dal 3 al 6 marzo la «Bottega del Matematico». All’apertura dei lavori, lunedì alle 9, saranno presenti il sindaco Giorgio Giacomozzi e i responsabili di «Casa Noldin», ormai storica sede di questa esperienza, unica nel suo genere, finalizzata a far conoscere il lavoro del matematico e del ricercatore a ragazzi che hanno risultati eccellenti in tutte le discipline, in particolare in matematica e scienze.
 Organizzata dall’Intendenza scolastica italiana e destinata ai ragazzi delle quinte classi, l’iniziativa si è rivelata negli anni una preziosa fonte di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. Infatti la Bottega è una delle esperienze condotte negli ultimi anni in collaborazione con le università di Milano e Trento e con il Centro MateMatita. I gruppi in cui sarà articolata la “Bottega del matematico” saranno Spazi topologici, Geometria e trigonometria della sfera e Cubi e ipercubi.
 La raccolta della documentazione dei lavori della Bottega e le iniziative rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo grado di Salorno saranno curate dalla professoressa Renata Maffetti. Inoltre quest’anno sono state organizzate delle attività per le scuole primarie e secondarie di primo grado.
 Gli alunni costruiranno cubi, ipercubi e figure «impossibili» e si cimenteranno con una matematica forse inconsueta. Le classi saranno ospitate presso la Casa Noldin e i gruppi dei bambini della primaria saranno tenuti anche dai ragazzi che partecipano alla Bottega.
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mercoledì, 27 febbraio 2008


Buona partenza per l’autobus notturno

 LAIVES. I ragazzi lo conoscono come Night Liner ed è l’autobus della Sasa che ogni fine settimana, al venerdì e al sabato, fa la spola dopo le 23, fino alle 3 della notte, tra Laives e Bolzano, passando lungo un percorso che tocca i locali pubblici della zona industriale alle porte del capoluogo. Hanno anche imparato ad utilizzarlo per le loro serate, tanto che i primi riscontri hanno fornito dati positivi.
 «Mediamente - spiega Pietro Pisani della Sasa - abbia avuto sul Night Liner tra i 15 e i 25 passeggeri al venerdì sera e tra i 35 e i 70 al sabato. Addirittura sabato scorso sono saliti in 122, probabilmente perché a Bolzano c’era qualche manifestazione specifica. Finora tutto ha funzionato come previsto e non abbiamo avuto problemi, nemmeno di sicurezza, sull’autobus notturno, anche perché è sempre presente un addetto con l’incarico di garantire la tranquillità».
 Finora quindi tutto è filato per il meglio e sembra che i giovani del circondario abbiano imparato a servirsi del Night Liner, che è certamente un mezzo di trasporto più sicuro dell’automobile, soprattutto nel caso in cui si beva un po’ più del normale. L’idea del resto era nata dagli stessi giovani e fatta propria dall’assessorato provinciale ai trasporti, proprio per garantire sicurezza ai ragazzi che nei fine settimana frequentano i locali pubblici della zona. «È necessario scongiurare qualsiasi pericolo - aveva spiegato l’assessore Thomas Widmann - perché proprio nei fine settimana si concentrano anche gli incidenti che hanno per protagonisti e vittime i giovani».
 Questo inizio ha carattere sperimentale. Si andrà avanti fino a giugno, tenuto conto che poi, in estate, la frequentazione delle discoteche diminuisce drasticamente. Con ogni probabilità però riprenderà in autunno con analoghe modalità, tanto da diventare un’abitudine per i giovani. Inoltre, essendo l’ultima corsa da Bolzano a Laives verso le 3 di notte, è diventato un servizio interessante anche per altre categorie di passeggeri che altrimenti non avrebbero alterative al taxi. (b.c.)
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mercoledì, 27 febbraio 2008


Upload, il concorso per band e cantanti è partito
Le iscrizioni sono aperte sul sito internet del nostro giornale: compila il modulo e invia un video o un mp3
  Alto Adige, 27 FEBBRAIO 2008

Verranno a galla dei talenti, c’è da giurarci. Ma Upload sarà anche un momento di crescita, di confronto: è l’occasione per mettersi in gioco, per dare spazio alla creatività, allo studio, alla forza di volontà, sarà un’opportunità per migliorare, sarà un luogo per dare finalmente voce a una dimensione insopprimibile di tutti quanti noi, ma soprattutto dei giovani. Ecco, con Upload si apre uno spazio nuovo, e il concorso per band e cantanti under 26 è certamente il momento più appassionante di tutta la manifestazione. Le iscrizioni (gratuite) sono aperte da ieri su internet. Per la partecipazione al concorso è necessario caricare sul sito del nostro giornale - www.altoadige.it - l’mp3 o il video del brano che si desidera presentare e poi si devono inviare alcuni dati personali e una breve descrizione del proprio progetto musicale. Una volta entrati (sul sito) nell’area di Upload, infatti, si apre una finestra per la registrazione anagrafica al concorso. Al termine delle iscrizioni i brani online verranno valutati dal Comitato artistico, che ne selezionerà 20 per la finale (in maggio, durante la quale si esibiranno tutti i finalisti). Sul sito altoadige.it, dal 26 aprile al 14 maggio sarà possibile votare e scegliere la voce o il brano preferito: alla finale, oltre ai premi messi in palio dagli organizzatori, sarà proclamato anche il vincitore web. E ora collegatevi ad altoadige.it e iscrivetevi.
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mercoledì, 27 febbraio 2008


Lettura Volumi messi a disposizione gratuitamente, iniziativa delle scuole e dei centri giovanili

Riparte il book-crossing, i libri «di tutti»

Corriere dell'Alto Adige 2008-02-27

BOLZANO — Leggere un libro e poi «rimetterlo a disposizione di altri (sconosciuti)» per condividerne insieme il contenuto. Il progetto di promozione alla lettura «Passalibro » posto in essere dall'Istituto pedagogico italiano in collaborazione con il Servizio giovani della Ripartizione cultura italiana, ha preso il via ieri circondato dall'entusiasmo. L'iniziativa è stata illustrata dall'assessora provinciale alla scuola italiana, Luisa Gnecchi, assieme alla Sovrintendente scolastica italiana e presidente del-l'Istituto pedagogico italiano, Bruna Rauzi.
Il progetto «Passalibro» — originale modo di divulgazione della lettura — vedrà coinvolti vari istituti scolastici e centri giovanili della città di Bolzano.
Come ha spiegato poi la responsabile del progetto, Francesca Califano, il progetto «Passalibro» prevede che i bambini ed i ragazzi di alcune scuole elementari, medie e superiori e frequentanti alcuni Centri Giovani di Bolzano siano invitati a prendere con sé alcuni libri (disponibili presso le strutture coinvolte e ben individuabili) e a lasciarli nuovamente dopo la lettura. In tal modo si favorirà il passaggio del libro a un altro lettore. L'obiettivo è che in un secondo momento bambini e ragazzi siano sollecitati a «liberare» un proprio libro mettendolo a disposizione di altri compagni.
Per favorire la circolazione dei volumi e l'adesione all'iniziativa, i libri saranno collocati in apposite scatole, poste in luoghi visibili nelle scuole e nei Centri Giovani. Accanto a cosiddetti libri amati dai ragaszzi vi saranno testi classici e volumi di «graphic novel», romanzi a fumetti dal contenuto serio con un linguaggio più attuale e vicino ai giovani. Attraverso un blog, individuabile sul sito dell'Istituto pedagogico (www.ipbz-corsi. it/passalibro), ragazze e ragazzi, bambine e bambini potranno comunicare dove, quando e quale libro abbiano trovato, scambiandosi ovviamente anche pareri riguardo alla lettura.
L'assessora Gnecchi ha evidenziato l'importanza di riscoprire la lettura «in un momento dove si constata un fenomeno di analfabetismo di ritorno dovuto in gran parte all'uso deformato della lingua attraverso sms e al ricorso preponderante a Internet». La sovrintendente Rauzi ha invece sottolineato come i ragazzi oggi siano «bombardati di informazioni tramite immagini, informazioni che se non vengono interconnesse sono destinate a perdersi; la lettura richiede concentrazione e costituisce un momento di interiorizzazione che fa si che le informazioni vengano metabolizzate ed entrino a far parte del patrimonio di cultura di ognuno».
V. C.
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domenica, 24 febbraio 2008


 Cultura e Spettacoli
«Nonsololibri» torna con due nuove guide
Sono «Alto Adige in tutti i sensi» e «Le vie dell’uomo». Martedì la presentazione
  Alto Adige, 24 FEBBRAIO 2008
LA RIPARTIZIONE CULTURA
MASSIMO CIANETTI


La riscoperta delle bellezze naturali e artistiche dell’Alto Adige in un affascinante e ideale viaggio cultural-letterario accompagnati da due libri di recente pubblicazione. E’ questo il ritorno dell’ormai tradizionale appuntamento annuale con «Nonsololibri», l’evento di presentazione delle opere pubblicate a cura della Ripartizione Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano. «Nonsololibri» 2008 si svolgerà in due giornate successive, martedì 26 e mercoledì 27 febbraio, rispettivamente presso il Palazzo Mercantile di via Argentieri e nel locale Sciarada di piazza delle Erbe, ed è una ulteriore conferma dell’impegno della Ripartizione provinciale nel promuovere la conoscenza del nostro territorio sia presso gli abitanti, sia presso chi visita l’Alto Adige per le più svariate ragioni. E’ nata così da anni la collaborazione con case editrici particolarmente attive nella realizzazione di progetti editoriali educativi, di collane mirate soprattutto ai giovani ma anche ai meno giovani. In nostro caso protagonisti dell’evento 2008 sono due libri pubblicati dalla casa editrice Giunti di Firenze: «Alto Adige - Le vie dell’uomo, strade, fiumi e ferrovie» di Katia Occhi e Valentina Bergonzi; e «Alto Adige in tutti i sensi - Manuale di viaggio di giovani curiosi», di Francesco Fagnani. In entrambi i casi il coordinamento editoriale è stato di Michela Sicilia.
 Ma veniamo ai due appuntamenti: il primo, martedì 26 febbraio, è alle ore 18 a Palazzo Mdercantile. Qui viene presentato «Alto Adige. Le vie dell’uomo», quarto volume di una collana dedicata appunto al territorio altoatesino: si tratta di un itinerario affascinante tra storia e cronaca, aneddoti, curiosità. Dopo la presentazione, tutti gli interessati potranno partecipare ad una visita guidata del Museo Mercantile con degustazione di alcune specialità della tradizione gastronomica sudtirolese.
 Il secondo appuntamento è mercoledì 27 ore 19 allo Sciarada di piazza delle Erbe 25. «Alto Adige in tutti i sensi» è la prima opera di una collana pensata soprattutto per i giovani. Percorre un viaggio attraverso la terra delle montagne con i cinque sensi: l’udito, per ascoltare lo scorrere dei fiumi e delle cascate; la vista, per ammirare le cime innevate e il cielo stellato; l’olfatto, per assorbire gli aromi delle piante più profumate; il tatto, per sfiorare le rocce millenarie e le tracce degli uomini preistorici nostri antenati; il gusto, per assaporare i sapori più vari della gastronomia locale.
 Presso lo Sciarada l’autore del libro riproporrà alcuni itinerari inediti sorseggiando un aperitivo con i presenti. Seguirà lo spettacolo “Amarcord” del cabarettista Andrea Vasumi tra umorismo e ironia.
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domenica, 24 febbraio 2008


È in arrivo Upload festival e concorso per giovani cantanti
Alto Adige, 24 FEBBRAIO 2008

 BOLZANO. Cantate? Suonate? La vostra band cerca un palcoscenico? E’ arrivato UPLOAD, il festival europeo promosso dalla Provincia di Bolzano, che apre uno spazio nuovo, uno spazio per i giovani. Il festival si articolerà in varie iniziative, ma non c’è dubbio che la punta di diamante sarà il concorso canoro. E chi vuole partecipare al concorso deve iscriversi utilizzando il sito del nostro giornale www.altoadige.it Non solo: attraverso le votazioni online verrà proclamato anche un «vincitore popolare».
 Upload, è il festival europeo promosso dal Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia di Bolzano, che avrà il momento conclusivo in maggio. Lì ci saranno i «fuochi d’artificio», la parte finale e certamente più emozionante. Ma il festival comincia già ora, a partire dal concorso (con cinque premi che verranno assegnati dal Comitato artistico) cui sarà possibile iscriversi da martedì (dopodomani) sul sito internet del nostro giornale.
 Al sito potrete inviare il vostro brano musicale (in formato mp3 o anche come video) e nel contempo iscrivervi al concorso di Upload per solisti e gruppi (tutti under 26) aperto a tutti i generi musicali per le categorie “brani inediti” e “cover”: il termine ultimo per l’iscrizione è il 20 aprile. Il comitato artistico di Upload selezionerà i brani migliori e durante la serata finale una giuria di esperti darà cinque premi. Sul sito www.altoadige.it tutti potranno ascoltare il vostro brano audio o vedere il vostro video, ma soprattutto sarà possibile, dal 26 aprile al 14 maggio, votare su www.altoadige.it: chi riceverà il maggior numero di voti sarà proclamato “vincitore popolare”.
 Il progetto UPLOAD nasce con il proposito di incentivare la creatività dei giovani sul territorio in campo artistico-musicale e si realizza attraverso l’esperienza di un concorso e di un festival. Gli obiettivi principali sono: valorizzare la figura artistica di musicisti e gruppi locali, fornendo loro un’importante vetrina nella quale proporsi, acquisire esperienza e dialogare reciprocamente; attraverso il confronto con realtà nazionali ed internazionali offrire alle band un supporto valido, completo e concreto per affrontare le molteplici situazioni legate al mondo del live; l’esperienza è, infatti, il primo motore che stimola ricerca di informazioni, consigli, discussioni ed ulteriori iniziative. Accrescendo la propria conoscenza del settore, musicisti e band del territorio potranno così muoversi con più sicurezza e maggiori diritti. E infine la creazione e supporto di una grande comunità locale, regionale ed extraregionale in cui musicisti ed appassionati possano confrontarsi e condividere le proprie esperienze. Informazioni più precise sul concorso e sull’iscrizione le troverete sul nostro sito a partire da martedì.


Non solo «gara»: ecco tutti gli incontri

 BOLZANO. Mentre si scaldano i motori e mentre voi, giovani, preparate i vostri pezzi, la registrazione e la voglia di giocare una bella scommessa, il Festival comincia a muoversi con «ASPETTANDO UPLOAD», che propone una serie di incontri informativi nei centri giovanili. Il direttore artistico del festival, i membri del comitato artistico e il Servizio Giovani saranno disponibili per rispondere alle domande degli aspiranti partecipanti al concorso. I centri giovani selezionati diventeranno nei mesi di marzo e aprile degli infopoint del festival, cui rivolgersi per qualsiasi domanda.
 C’è già un calendario provvisorio. In marzo: Martedì 04 ore 18.00 - 19.00 No Logo Laives; giovedì 13 ore 20.30 - 21.30 Corto Circuito Bolzano; lunedì 17 ore 17.30 - 19.00 Giovani connection Bressanone; giovedì 27 ore 18.00 - 19.00 Charlie Brown Bolzano. E poi in aprile: venerdì 04 ore 20.30 - 21.30 Strike Up Merano, martedì 08 ore 17.30 - 19.30 Musica Blu Bolzano; Previsti in contri anche a Villa delle Rose Bolzano; Speed Pineta di Laives; e Tilt Merano. Alcune «pillole musicali» verranno poi offerte dall’Istituto Musicale in lingua italiana A.Vivaldi. Presto sarà pronto un calendario degli incontri.

La «rete» di Upload
Protagonisti promotori e... motori

 BOLZANO. Upload è promosso dall’ufficio Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana in collaborazione con i Servizi Giovani di lingua tedesca e ladina della Provincia Autonoma di Bolzano, l’Istituto Musicale in lingua italiana A.Vivaldi, il Cesfor, Musicablu, La Strada e la rete dei centri giovani della provincia”. Il progetto è diretto da un comitato artistico che determina contenuti artistici, giuria e regolamento di partecipazione agli eventi. Il comitato artistico è presieduto da Tiziano Popoli e vi fanno parte esponenti del settore da tutta la provincia e dai tre gruppi linguistici; ad oggi sono stati individuati: Stefano Soligo, Silvia Alfreider, Walter Eschgfaller, Mauro Trentini, Mario Punzi e Luigi Grata. A coordinare il tutto c’è Peter Paul Kainrath, che ha il compito di ottimizzare l’organizzazione e la comunicazione dell’intero progetto, col contributo della cooperativa Artlink.


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venerdì, 08 febbraio 2008


Spazi giovanili, associazioni deluse


La polemica Fa discutere la rinuncia della giunta a cercare strutture alternative. A rischio anche le feste al Talvera

Corriere dell'Alto Adige 2008-02-08

Sciarada, Tandem e Quinchos concordi: «Senza il Kubo si apre una voragine»

Cos'era
Il Kubo di via Gobetti, aperto nel 2002 e chiuso lo scorso settembre, per 5 anni è stato punto di riferimento per musica e feste dedicate ai giovani
BOLZANO — Il Kubo aveva dei difetti, ma con la sua chiusura si apre un buco enorme negli spazi a disposizione per i giovani in città. L'allarme lanciato all'unisono dalle associazioni segue a ruota l'annuncio con cui la giunta Spagnolli ha di fatto interrotto la ricerca di strutture alternative a quella di via Gobetti.
L'antefatto
Il Kubo è chiuso dallo scorso settembre, ma la discussione si è riaccesa dopo la conferenza stampa tenuta ieri l'altro dalle assessore Greti Rottensteiner (giovani e tempo libero) e Patrizia Trincanato (politiche sociali). Nell'occasione, è stato presentato lo studio «partecipato» (cioè aperto ai contributi dei diretti interessati) che dovrebbe portare, entro il febbraio 2009, al nuovo piano di settore dedicato ai giovani.
In altre parole, fino a quella data non verranno fatti investimenti strutturali, come l'apertura di un nuovo Kubo. «Della sua chiusura — hanno detto le due assessore — si sono lamentati solo gli adulti, non i giovani ». «È stata la città, in particolare le famiglie del centro storico, a rifiutare il Kubo» ha aggiunto la Rottensteiner. Frasi molto diverse rispetto a quelle sentite un anno fa, quando la giunta assicurava che l'attività del Kubo sarebbe stata trasferita a una nuova struttura (palatenda, Officine Fs o altro) senza soluzione di continuità.
Sciarada
Ma la mancanza di un Kubo si sente o no? Secondo le associazioni si sente eccome. «Che la distanza dal centro del Kubo fosse un problema — osserva Ivan De Giaro, vicepresidente di Sciarada — è innegabile. Che i giovani non ci andassero è più discutibile: bisogna prendere atto che in questo tipo di locali trovi i ragazzi di 18 anni ma anche quelli di 30-35. Anzi, è proprio dai 20 in su che la carenza di spazi è maggiore: è questa l'età "dimenticata"».
Secondo De Giaro, la chiusura del Kubo toglie qualcosa. «Al di là dei problemi, una struttura come quella è necessaria:. Oggi a Bolzano non è rimasto niente di paragonabile: per certi versi proprio Sciarada è la cosa che ora ci assomiglia di più». Ma in centro storico non è per nulla semplice fare musica: a Sciarada lo sanno bene, visto che dopo una denuncia dei vicini è stata sospesa la possibilità di ospitare concerti dal vivo (attualmente è permesso solo il Dj-set). «Per suonare — conclude De Giaro — rimane forse il centro giovani Bunker di Oltrisarco: i locali hanno rinunciato. Per il dopo-Kubo bisognerebbe cercare ai Piani, zona più vicina al centro abitato: la ricerca è interrotta? Eppure in un dibattito organizzato proprio qui da noi gli assessori promettevano il contrario...».
Tandem
Dello stesso avviso, anche sull'ultimo punto, Thomas Brancaglion dell'associazione Tandem. «I Piani sono forse la zona più indicata, con molti capannoni e strutture riutilizzabili. Certo — ammette Brancaglion — c'è una crescente rassegnazione visto il trend degli ultimi anni. E pensare che Bolzano, passaggio obbligato sull'asse Italia - Germania, sarebbe posto ideale per ospitare tappe di tournée per gruppi di medio livello. Ma qui non c'è più un solo posto capace di ospitare concerti da 2-400 persone. Non ci resta che invidiare Brunico, dove c'è l'ottimo "Ufo"».
Los Quinchos
Caustico Renato Danieli dell'associazione Los Quinchos. «Un anno prima della chiusura del Kubo le associazioni avevano chiesto e ottenuto rassicurazioni dalla giunta, oggi puntualmente disattese». Quanto all'affollatissima festa al Talvera organizzata ogni anno dai Quinchos, la certezza sull'edizione 2008 ancora non c'è. «Stiamo ancora valutando — riferisce Danieli —. Da quattro anni chiediamo un minimo intervento per gli attacchi di luce, gas e acqua, ma finora non sì è mosso nulla. Difficile continuare così ».
Francesco Clementi
Brancaglion
«Bolzano, al contrario di Brunico, non riesce ad ospitare concerti per 200-400 persone»
Danieli
«Le rassicurazioni date prima della chiusura in via Gobetti sono state puntualmente disattese» In piazza Musica «open air»: unica alternativa dopo la chiusura del Kubo?
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categoria:giovani
sabato, 26 gennaio 2008



San Giacomo - Centro Giovani: lavori al via entro l’anno
L’intervento potrebbe iniziare già alla fine dell’estate. Per i finanziamenti necessari contribuirà anche il Ministero
  Alto Adige, 26 GENNAIO 2008

 LAIVES. I residenti a San Giacomo hanno accolto con grande interesse la notizia riguardante la costruzione di un nuovo Centro Giovani in parrocchia. Alcuni di loro si sono rivolti al parroco don Luca e ai suoi collaboratori per ottenere ulteriori informazioni. Da oltre tre anni i collaboratori parrocchiali si sono attivati per rinnovare e ampliare le strutture parrocchiali, ormai del tutto inadatte alle esigenze di una comunità già numerosa (oltre seimila abitanti) e in continua espansione demografica.
 Hanno incaricato l’architetto Marco Dellai di elaborare un progetto di ampliamento e ammodernamento dell’attuale canonica-oratorio, avendo cura di valorizzare gli elementi più caratteristici (ad esempio il teatro). Ne è scaturito un progetto che, disegnato armonicamente sulle linee guida dell’edificio esistente, offrirà strutture ampie, funzionali ed accoglienti nelle quali potranno finalmente trovare posto - fra l’altro - le numerose attività culturali e sociali, che ora la parrocchia è impossibilitata ad offrire.
 Nei giorni scorsi la parrocchia ha ospitato un importante incontro con i rappresentanti delle principali istituzioni pubbliche, che sostengono la realizzazione del progetto. Erano presenti, per la Provincia, l’assessore alla cultura Luigi Cigolla, la direttrice dell’Ufficio Servizio Giovani Katia Tenti e l’omologo di parte tedesca Klaus Notdurfter; il sindaco e il Comune di Bolzano erano rappresentati da Antonella Arseni e dalla referente per le politiche giovanili Monika Rottensteiner; l’assessore Christian Tommasini ha partecipato in rappresentanza del sindaco e in veste di referente per le politiche giovanili del Comune di Laives. Per la parrocchia c’erano i rappresentanti di tutti gli organismi di collaborazione parrocchiale e alcuni membri della associazione giovanile “La Saletta”.
 L’incontro è valso a coordinare i contributi richiesti ai singoli enti per finanziare quelle strutture e infrastrutture dell’intero progetto, che saranno destinate prevalentemente alle attività giovanili: oltre ai Comuni contribuiranno alla loro realizzazione soprattutto gli uffici provinciali Servizio Giovani italiano e tedesco, avvalendosi anche dei fondi messi a disposizione per questo tipo di realizzazioni dal Ministero per le Politiche Giovanili e per le Attività Sportive (Pogas). La parrocchia dal canto suo si impegnerà a gestire le nuove strutture in armonia e in collaborazione con i centri giovanili di Laives e Bolzano e con le direttive dell’Ufficio Giovani.
 Ma quando cominceranno i lavori? Il parroco e i suoi collaboratori sono fiduciosi di poterli cominciare a fine estate o all’inizio dell’autunno di quest’anno. C’è l’impegno - ribadito a più riprese - ad impegnarsi a fondo nella realizzazione di un progetto che consentirà alla parrocchia di tenere fede anche in futuro a quella che da sempre è la sua tradizione e vocazione: proporsi a tutti come luogo e strumento di socializzazione, confronto generazionale, crescita umana e spirituale.
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categoria:giovani, san giacomo oggi
mercoledì, 23 gennaio 2008



Miscela rock

Corriere dell'Alto Adige 2008-01-23

Live Awards, selezioni al via Una sfida tra le migliori band

Il successo riscosso lo scorso primo maggio dai bolzanini Pamstiddn Kings alla
 finale dell'International Live Award tenutasi a Vienna deve essere
stato davvero un bello sprone per le band altoatesine che quest'anno si sono
iscritte numerose alle selezioni locali del blasonato concorso che vede oltre alla
 partecipazione delle band austriache, anche quelle provenienti da Ungheria,
Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia e per la seconda volta sudtirolesi.
A partire dalla sera di domani e per tre sere, per iniziativa della Liederszene Südtirol
 che fa da portavoce in Alto Adige agli organizzatori del Live Award, le band
altoatesine
si daranno letteralmente battaglia per poter accedere alla fase successiva del
concorso, quella che si svolgerà in Austria e porterà direttamente alle semifinali.
Giovedì, venerdì e sabato si svolgeranno appunto le fasi eliminatorie relative alle
band della nostra provincia, quelle selezionate accederanno alla finale locale che
si terrà domenica 27: da quest'ultima serata verranno scelte le due band che
rappresenteranno la nostra provincia e l'Italia al concorso.
Sede delle quattro serate di musica dal vivo sarà la casa della cultura di Terlano
e per tutte l'ora d'inizio saranno le 19.30. In concorso ci sono ben ventisei
formazioni, rappresentanti di differenti generi o sottogeneri di derivazione rock.
Si va da quello quasi cantautorale- noise degli Eugenie allo stoner rock degli
Slowtorch passando per il metal dei Crimson Sunset.
La prima serata vedrà in lizza John's Revolution, Kind Of Chamilla,
The Oh My Gods, i Coma, gli Slowtroch, Eight Vision, Dagma, The Sleeping pills
e Black Light.
Venerdì sarà la volta degli Souls In Panic, Eternity Ends (reduci dalla finale
di Mixer che hanno vinto insieme ai Red Bananas), New Redemption,
i vipitenesi Stanton (autori di un bel cd uscito a fine anno), Julius Bana,
Highlights, Right To Silence e Morrison's Doghouse, questi ultimi famosi
per le loro serate a base di rock'n'roll al fulmicotone.
Sabato sera si concluderà con le esibizioni di Strange View, Little White Bunny,
Red Bananas, Crimson Sunset, Officine Magnetiche, Eugenie, Ravengold,
The Living Targets e Intact Offbeats.
I due gruppi che vinceranno la fase altoatesina, oltre ad accedere ai
quarti di finale, andranno automaticamente ad esibirsi nella finale viennese
in rappresentanza della nostra regione, che si qualifichino o meno.
Paolo Crazy Carnevale


per saperne di più
http://cms.consisto.net/concms/AspUpload/liederszene.net/news/2819_Italian%20Band%20Contest%202008%20it.pdf
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categoria:giovani, musica danza teatro cinema
martedì, 22 gennaio 2008


I CENTRI GIOVANILI SONO LUOGHI DI CULTURA

Corriere dell'Alto Adige 2008-01-22
Il caso di

Enrico Franco


I CENTRI GIOVANILI SONO LUOGHI DI CULTURA

Leggendo le riflessioni apparse sul giornale di domenica scorsa relative ai «giovani inquieti», sicuramente corrette per quanto concerne il livello di stress e di messaggi cui i giovani sono sottoposti, desidero tuttavia effettuare un piccolo chiarimento sul passaggio dell'articolo che fa riferimento ai centri giovanili.
L'esistenza dei centri giovanili non va vista come alternativa alla strada, concetto che poteva essere valido negli anni '80 quando esisteva praticamente solo la strada. Oggi, infatti, tale concetto è ormai ampiamente superato dal lavoro egregio che le associazioni che gestiscono i centri e il Servizio giovani hanno svolto negli ultimi 25 anni, proprio in termini proprio di progetto educativo.
Il centro giovanile è un luogo di cultura giovanile e promozione dell'agio, non di prevenzione del disagio o di educazione sanitaria. Per due ragioni. La prima è che, nonostante le pessime notizie che circolano sui giovani, fortunatamente coloro che hanno problemi con le «sostanze» o di disagio sociale sono la minoranza rispetto alla maggior parte di quelli che invece non solo gode di ottima salute, ma svolge una vita «regolare» concedendosi si, qualche volta, un po' di svago e relax. La seconda ragione è che la prevenzione in senso stretto in Alto Adige è gestita da veri esperti del settore presenti, tra cui i servizi per le dipendenze e agenzie come Forum Prevenzione, La Strada-Der Weg — citata nell'articolo di domenica — i distretti sociali e altri, lavorando piuttosto in un'ottica di rete con i centri giovanili su progetti specifici (campagna sul tabacco «free your mind» per citare un esempio).
Purtroppo, nell'immaginario collettivo, i centri giovanili sono erroneamente considerati come catalizzatori di disagio, popolati di «casi sociali». Per fortuna la realtà non è questa ed è quindi opportuno presentare correttamente il profilo dei centri giovanili.
Il centro giovanile è un luogo, come mi raccontava Don Ciotti qualche tempo fa, in cui i ragazzi trovano uno spazio sereno, per stare e per giocare perché, al contrario di quanto spesso si pensi, il gioco non è una perdita di tempo o un'attività inutile, anzi è fondamentale per la crescita di qualsiasi individuo, è uno dei primi strumenti del protagonismo. Egli stesso dichiarava «la parola educare è sospetta e può essere fraintesa.
I ragazzi non sono contenitori da riempire, ma persone che vanno rese protagoniste del proprio destino. Si deve progettare con loro. È un'impostazione della cultura diversa». Il centro giovanile è un luogo dove i giovani sono partecipi e protagonisti delle loro scelte, dove possono progettare, prendere decisioni, fossero anche quelle di guardare «semplicemente» un film.
Perché è anche guardando un film che si impara a stare insieme. La rete dei centri giovanili della Provincia è tra le più strutturate in Italia, sia in termini numerici che qualitativi. La spesa pro capite locale è tra le più alte. Gli educatori professionali non sono figure sanitarie o sociali preposte alla prevenzione del disagio. Sono figure specializzate cui i ragazzi possono fare riferimento se e quando ne hanno bisogno e «sono tanto più significative, quanto riescono paradossalmente a essere “inutili” per i giovani», come dichiara uno dei massimi esperti di pedagogia e di relazioni sociali, il professor Pollo che sarà a fine mese ospite del convegno «Life long learning» promosso dall'università di Bressanone, facoltà di Scienze della comunicazione, che toccherà tra i vari temi anche questo. In quella sede si parlerà anche dell'importanza del gioco per i giovani come processo di apprendimento per l'arco della vita. Perché è proprio questo l'aspetto che consente ai giovani di essere loro i veri protagonisti.
Concordo sul fatto che a volte i centri giovanili possano essere in difficoltà: non sempre infatti il lavoro degli educatori dei centri trova il giusto riconoscimento pubblico.
Katia Tenti,
direttrice del Servizio giovani Assessorato provinciale alla cultura italiana BOLZANO
Gentile dottoressa Tenti,
la ringrazio per l'importante precisazione. Su un punto, mi pare, lei e Paul Renner — autore dell'articolo che ha suscitato la sua riflessione — concordate, e cioè che i giovani non sono contenitori da riempire. Quanto ai centri giovanili, lei stessa ammette che «nell'immaginario collettivo» si è radicata un'immagine fuorviante di essi. Se così è, allora, da operatore dell'informazione mi permetto di rilevare che non basta lavorare bene, bisogna anche far sapere che cosa si fa. Il suo intervento va in tale direzione ed è dunque prezioso: credo tuttavia necessaria una comunicazione più capillare sulla realtà dei centri giovanili. Da parte nostra, siamo più che disponibili ad offrire spazio per iniziative di tale genere.
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martedì, 22 gennaio 2008



Il centro Point è già diventato un’attrazione .  Egna: Giunta soddisfatta
Alto Adige, 22 GENNAIO 2008

 EGNA. Inaugurato da appena tre mesi, il nuovo centro giovanile di Egna «Point» è già diventato un luogo di riferimento per i tanti giovani del centro della Bassa Atesina.
 Lo stile spartano e le saracinesche dietro le quali si celano il palco e il cafè danno l’impressione di trovarsi in un garage, il luogo di ritrovo dei ragazzi quando i centri giovanili ancora non esistevano. Non mancano, inoltre, le postazioni internet e i divani per scambiare due parole ed intrattenersi in comodità.
 «Siamo molto soddisfatti di come i giovani di Egna hanno risposto al nuovo centro giovanile, che si trova dove una volta sorgeva l’ex cantiere Anas - afferma l’assessore competente Franco Giacomozzi -. Numerosi, infatti, sono i giovani, sia di lingua italiana che tedeschi, che decidono di trascorrere il loro tempo libero al “Point”. Certo, siamo ancora in fase di rodaggio e ci sono nuove proposte per migliorare il centro, come quella avanzata di recente dai responsabili di aprire i locali anche la domenica pomeriggio».
 Numerosi concerti, feste, ma anche progetti sulla tema della multiculturalità sono gli eventi organizzati finora nel nuovo centro giovani e che sono stati molto apprezzati dai ragazzi. «Si sta pensando anche di destinare una saletta alle ragazze - racconta ancora l’assessore - così che queste abbiano a disposizione uno spazio per dedicarsi ad attività prettamente femminili». Prossimo appuntamento da non perdere al Point: il concerto del 9 febbraio. (l.p.)
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sabato, 19 gennaio 2008


Un centro giovanile a San Giacomo
Il benestare della giunta comunale con un finanziamento di 260 mila euro da spalmare in tre anni

 LAIVES. Anche la parrocchia di San Giacomo avrà il proprio centro giovanile e, più estesamente, potrà procedere anche con i necessari lavori di ristrutturazione del complesso che a fianco della chiesa ospita la canonica ed altri servizi. È da qualche anno che i gruppi che orbitano nell’ambito della parrocchia discutono sulla possibilità di ristrutturare l’oratorio e la canonica dove c’è anche una saletta utilizzata spesso. La svolta concreta è arrivata con il benestare del Comune per un finanziamento del progetto di ristrutturazione e costruzione del centro giovanile.
 «Abbiamo confermato un finanziamento complessivo di 260 mila euro - dice l’assessore comunale alle politiche giovanili e alla cultura, Christian Tommnasini - da spalmare lungo l’arco di 3 anni. Anche Bolzano dovrà fare la sua parte in questo senso, proprio perché l’abitato di San Giacomo è a cavallo tra le due realtà comunali e, come succede per la scuola, anche la parrocchia si rivolge ad entrambe. Quello che noi auspichiamo è che alla fine, completato il lavoro, anche questo centro giovanile possa entrare in rete con gli altri del genere e che la gestione del progetto possa vedere la collaborazione anche con il Comune di Bolzano e con la stessa Provincia», dice Tommasini.
 Con questo progetto, in qualche modo si completerà anche la grande area al centro della frazione di San Giacomo, dove a sua volta il Comune di Laives negli anni scorsi ha realizzato un ampio parco pubblico (il verde Nicolussi) e una piccola zona sportiva alle spalle della chiesa parrocchiale. A completamento delle dotazioni per la comunità del paese non va dimenticata la zona scolastica, dove è stata già costruita la nuova palestra e in questa fase si sta anche completando una grande sala polifunzionale che dovrebbe essere pronta entro la fine dell’anno. Anche quest’ultima ha visto collaborare finanziariamente ed in modo funzionale il Comune di Laives e quello di Bolzano.
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mercoledì, 16 gennaio 2008
Corriere dell'Alto Adige 2008-01-16

Sicurezza Tra Bolzano e Laives istituito il servizio pubblico. L'ultima corsa parte alle 3.35

Discoteche, autobus per tornare a casa


BOLZANO — Buone notizie per i giovani e non solo, con l'istituzione di una linea notturna di autobus che collega Bolzano a Laives e Bronzolo. Da molti anni la piaga degli incidenti notturni, in particolar modo durante il fine- settimana, è divenuta un problema sociale. Ora dall'amministrazione pubblica arrivano buone nuove. Il venerdì e il sabato a partire dal 18 gennaio sino al 14 giugno, un autobus partirà dalla stazione ferroviaria e attraversando tutta Bolzano, porterà i giovani passeggeri a Laives.
Quattro le corse che verranno effettuate, a mezzanotte, alle 1.15, alle 2.25 e alle 3.35. Da Laives invece si partirà già alle 23.20, poi a mezzanotte e 40, alle 1.50 e alle 3 del mattino l'ultima corsa.
«Oltre il 30% degli incidenti mortali che coinvolgono i giovani tra i 18 e i 30 anni avvengono lungo le strade — sottolinea l'assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann — da una parte ci sono i corsi di guida sicura, dall'altra però occorrono anche linee notturne di treni e autobus per arginare il problema». Il progetto — proposto dalla sezione giovani dell' Svp — ha coinvolto non solo i comuni di Laives e Bolzano, ma anche le varie discoteche che si stagliano lungo il percorso che effettuerà l'autobus. Le fermate coincideranno con le fermate delle normali linee diurne, il biglietto notturno si potrà comprare direttamente a bordo del bus per quattro euro: «È un progetto che concilia sicurezza, ecologia e qualità del servizio — aggiunge l'assessore alla mobilità Klaus Ladinser — vogliamo creare una cultura di mobilità alternativa e questo collegamento con Laives è molto positivo». L'assessore Widmann spiega che quest'iniziativa sperimentale, se otterrà il successo sperato potrebbe essere prorogata anche in estate: «Del resto proprio nel bacino Bolzano Laives — aggiunge — si concentrano un terzo di tutti i giovani dell'Alto Adige». L'iniziativa, pensata anche per tutti coloro che decidono di preferire il mezzo pubblico all'auto s'inserisce in un quadro più ampio, che ha già visto l'incremento del 41% dei treni in Bassa Atesina.
«Inoltre vorremmo che anche la funivia del Renon diventi un buon mezzo per il servizio pubblico — conclude Widmann — dopo una gita ci si potrebbe fermare anche per mangiare un boccone alla sera e a mezzanotte tornare a Bolzano con la funivia. In tal modo l'auto verrebbe lasciata a casa». Per ulteriori informazioni si può chiamare il servizio mobilità 840 000 471.
Federica Costanzo



Servizio notturno a cura della Sasa destinato soprattutto ai giovani
Bus «Nightliner» verso pub e discoteche
Alto Adige, 16 GENNAIO 2008


 LAIVES. Presentato ieri, prenderà il via già venerdì 18 gennaio, il nuovo servizio «Nightliner» di autobus notturno a cura della Sasa e rivolto ai giovani che nei fine settimana raggiungono locali e discoteche del capoluogo partendo da Bronzolo. A presentare l’iniziativa, l’assessore Thomas Widmann, quello del Comune di Bolzano Klaus Ladinser e il vice sindaco di Laives Georg Forti.
 Il servizio avrà carattere sperimentale fino al 14 giugno, quanto occorre insomma per capire se vale la pena di mantenerlo e se la risposta dei giovani sarà incoraggiante. Per parlare di bus notturno, l’assessore Widmann è partito proprio dai drammatici dati relativi agli incidenti mortali che hanno per protagonisti i giovani, soprattutto nei fine settimana, le famigerate «stragi del sabato sera». «Il 30 per cento circa dei decessi tra i giovani in età compresa fra i 18 e i 30 anni - ha spiegato Widmann - ha come causa proprio gli incidenti stradali, buona parte dei quali avviene nei fine settimana. Di fronte a tale scenario non possiamo limitarci a dire che purtroppo è così, ma abbiamo deciso di dare seguito ad una richiesta fattaci proprio dai giovani della Junge Generation. Speriamo quindi che il bus notturno venga accolto da coloro ai quali si rivolge, affinchè lascino a casa l’automobile. Il bus notturno non è comunque una singola azione, ma rientra tra gli obiettivi del progetto cadenzamento Alto Adige, col quale puntiamo a rafforzare il trasporto pubblico lungo l’asse a sud di Bolzano, vedi il potenziamento anche dei treni. In altre località della provincia, progetti pilota simili stanno dando ottimi risultati».
 Soddisfatto anche il vice sindaco Georg Forti, che ha ricordato come a Laives si stia parlando da tempo della necessità di migliorare la sicurezza dei ragazzi che vanno e vengono dalle discoteche. «Un buon terzo di giovani della nostra provincia - ha aggiunto l’assessore Ladinser - abita tra Bolzano e Laives ed è a tutti questi che il servizio si rivolge».
 Tecnicamente saranno quattro corse, la prima delle quali partirà da Bronzolo venerdì alle 23.20 per arrivare alla stazione di Bolzano dopo avere raccolto tutti i ragazzi lungo il percorso. Una volta in città, il mezzo farà il giro per raccogliere anche altri ragazzi e portarli ai locali che si trovano in zona industriale. Ultima corsa alle 3.25 per il rientro a casa. Per quanto concerne la sicurezza dei passeggeri, sul bus ci sarà apposito personale, con il compito di impedire qualunque problema nel caso in cui qualche passeggero salisse alterato a causa di un eccesso di alcol o altro. Da venerdì quindi il via al nuovo servizio.


 Alle 23.20 di dopodomani, il primo bus notturno (denominato Nightliner) partirà da Bronzolo alla volta di Laives e quindi in direzione di Bolzano, dove arriverà alla stazione ferroviaria verso le 23.55 dopo avere attraversato la zona industriale a sud del capoluogo altoatesino dove si trovano i locali notturni. Altre corse a mezzanotte e 40; all’una e 50 e alle 3. Percorso inverso con altre 4 corse ad iniziare dalla mezzanotte e poi alle 1.15, 2.25 e 3.35, passando per Corso Libertà, via Druso, viale Europa, via Galilei, via Claudia Augusta, zona industriale, San Giacomo, Pineta, via Kennedy a Laives, e Bronzolo. Il biglietto costerà 4 euro e lo si potrà acquistare anche a bordo dell’autobus. (b.c.)
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giovedì, 10 gennaio 2008


Arriva il bus per il «popolo della notte»
Alto Adige, 10 GENNAIO 2008
di Bruno Canali

 LAIVES. Sarà presentato ufficialmente il 15 gennaio e quindi entrerà in funzione già il 18 il nuovo servizio di autobus notturno Bolzano-Laives dedicato espressamente ai giovani che vanno e vengono dalle discoteche. Sarà la Sasa - su indicazione dell’assessorato provinciale alla mobilità - ad allestire questo servizio. Le corse «speciali» saranno effettuate il venerdì e il sabato dalle 24 alle 3 di notte. A bordo anche un addetto per garantire la sicurezza degli utenti.
 Troppi giovani sono ancora tra le vittime degli incidenti stradali che si concentrano proprio nei fine settimana, quando i ragazzi abitualmente frequentano le discoteche. «Garantire un ritorno tranquillo e senza intoppi per tutti questi giovani che decidono di trascorrere la serata lontano da casa - dicono i promotori dell’iniziativa - è il motivo che ha spinto l’assessorato guidato da Thomas Widmann a creare la nuova linea di autobus notturni in grado di collegare Bolzano con Laives e Bronzolo». Dal 18 gennaio un autobus della Sasa effettuerà 4 corse straordinarie tra Bronzolo e Bolzano, dalle 24 alle 3 di notte al venerdì e al sabato, raccogliendo lungo il percorso tutti i ragazzi diretti ai locali di Bolzano e relativa zona industriale. Una volta in città, il bus raggiungerà anche la stazione ferroviaria e da là riprenderà il giro anche in città, sempre per raccogliere i ragazzi diretti alle discoteche. L’ultima corsa per il rientro sarà quella delle 3.
 Si è anche parlato della necessità di avere sicurezza e tranquillità sull’autobus durante queste corse notturne. Ne aveva accennato Davide Armani (consigliere An a Laives) spiegando che potrebbe succedere di avere sul mezzo qualche persona alterata o ubriaca e questo problema andrà gestito con competenza. A tale proposito già si sa che sul bus notturno ci sarà una persona specifica di riferimento addetta alla sorveglianza. Sul mezzo inoltre ci sarà anche la macchinetta per fare il biglietto nel caso in cui non lo si sia fatto prima e il costo, comprensivo di andata e ritorno sarà di 4 euro.
 Dopo il via, sarà opportuno che proprio i ragazzi utilizzino massicciamente questa possibilità di trasporto messa a disposizione, a garanzia che il servizio possa diventare prassi abituale. A suo tempo, come si ricorderà, un gestore di discoteca della zona industriale di Bolzano aveva provato ad allestirne uno di propria iniziativa ma l’iniziativa era durata poco proprio perché la risposta dei potenziali viaggiatori era stata abbastanza tiepida, insufficiente per giustificare la continuazione. Questa volta però sono stati i giovani stessi a chiederne a più riprese l’istituzione alla Provincia e si spera quindi che la risposta giustifichi l’impegno che viene assunto per tale servizio.
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giovedì, 10 gennaio 2008


Contest, iscrizioni al via

Corriere dell'Alto Adige  2008-01-09

Musica Le selezioni per la kermesse si tengono a Terlano

Concorso aperto a tutte le band regionali

La Liederszene Südtirol ha comunicato, dopo l'annullamento delle date precedentemente stabilite, i termini riguardanti la fase italiana per la qualificazione all'International Live Award che si tiene in Austria e vede coinvolti gruppi provenienti anche da Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria e Slovacchia.
Il prestigioso concorso che prevede oltre ad un cospicuo premio in denaro un notevole ritorno d'immagine per le band in gara, nonché la partecipazione, l'estate prossima al Donau Insel Festival di Vienna, uno degli Open Air più importanti d'Europa. Lo scorso anno per la prima volta il concorso ha aperto le porte alle band italiane, limitatamente alla provincia di Bolzano, e proprio un gruppo di qui si è aggiudicato il terzo posto con la conseguenza che il gruppo, i Pamstiddn Kings, è balzato agli onori della cronaca e si è ritrovato con un carnet molto folto, divenendo subito richiestissimo al di qua e al di là del Brennero. Le iscrizioni all'Italian Band Contest (così si chiama la prima fase eliminatoria) chiuderanno il giorno 15 gennaio e i concerti per la selezione si svolgeranno a Terlano, presso la Casa delle associazioni dal 24 al 26 gennaio.
Per l'iscrizione è necessario versare, a mo' di cauzione che verrà restituita il giorno del concerto, un contributo di 35 euro per ciascun gruppo; non ci sono limitazioni per quanto riguarda il genere musicale e l'età dei partecipanti. Il versamento potrà essere effettuato presso la Cassa di Risparmio di Bolzano sul conto IT86 H06045 58220 000005001629 intestato alla Liederszene Südtirol, Via Ospedale 1 E, 39100 Bolzano.
Come causale basta riportare il nome della band. Dai concerti eliminatori verranno selezionati i gruppi che parteciperanno alla finale il giorno 27 gennaio 2008: da qui usciranno i due gruppi che accederanno alla fase successiva, vale a dire i quarti di finale, che si terranno in Austria. Per informazioni dettagliate è possibile chiamare il numero 0471/ 970896.
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giovedì, 10 gennaio 2008



Video partecipato

Corriere dell'Alto Adige 2008-01-09


Angelo Loy, un corso alla Zelig I film usati per risolvere i conflitti

Il video utilizzato come strumento per la risoluzione dei conflitti tra due comunità di pescatori delle Filippine, per documentare le violazioni dei diritti umani nell'Europa dell'Est, per inoltrare alle grandi istituzioni internazionali una richiesta di sostegno alle attività economiche di un villaggio sperduto nelle steppe mongoliche. Si tratta solo di alcune delle possibili applicazioni del
Participatory video o video partecipativo, termine con cui si designa il coinvolgimento di un gruppo o una comunità nella realizzazione di un filmato. L'idea che sta alla base del video partecipativo è che creare un video è un'attività facile, accessibile a chiunque ed è una modalità efficace di esplorare tematiche e di raccontare storie che riguardano le comunità stesse, chiamate a farsi soggetti e oggetto dell'attività documentaria, agendo in prima persona per risolvere i problemi e per comunicare i bisogni e le idee ai decision- makers e ad altri gruppi o comunità vicini o rivali.
I primi esperimenti con la tecnica del video partecipativo si tennero nel'67 nelle isole Fogo, a capo Verde, ad opera del filmmaker canadese Don Snowden che, in quegli anni, sviluppò l'idea di usare i media per favorire lo sviluppo delle comunità che stava riprendendo. Una piccola comunità di pescatori fu coinvolta nella realizzazione di un video in cui spiegava i propri problemi. Il filmato venne poi mostrato ad una comunità rivale che, vedendolo, comprese come i problemi dell'altra comunità fossero anche i suoi e come, lavorando insieme, avrebbero potuto superarli. Il participatory video si è rivelato quindi uno strumento molto potente per far diventare protagonisti delle proprie storie gruppi di individui ai margini e per aiutare le comunità a realizzare un modello di sviluppo sostenibile e basato sui bisogni locali In Italia la tecnica del video partecipato è ancora relativamente sconosciuta. Il pioniere di questa tecnica nel nostro paese è Angelo Loy, romano, documentarista e regista di documentari partecipati, girati principalmente per l'Ong Amref. Sue sono opere secondo i principi del video partecipato come «Sillabario Africano» o «Tv slum» entrambi realizzati assieme ai ragazi delle bidonville di Nairobi, in Kenya. Angelo Loy attualmente sta tenendo un corso di video partecipato alla Zelig di Bolzano.
Loy, può spiegare quali sono le principali valenze del «video partecipato»?
«Ce ne sono due. La prima e principale è quella che il video non è più un prodotto che un autore confeziona su personaggi e situazioni date, ma coinvolge anche i partecipanti nel processo di realizzazione e molto spesso nell'atto di filmare. La seconda valenza è data per l'appunto dalla partecipazione perché, spesso, dal processo fuoriescono storie, esperienze e situazioni che possono essere interessanti come parte di un processo».
Ci sono diversi possibili livelli di utilizzo nel video partecipato. Quali sono? Da chi parte e a chi è rivolto?
«È fondamentale riuscire a definire a priori prima di partire con qualsiasi progetto a chi è rivolto il video. Si può tratta di un video orizzontale nel senso che può servire semplicemente a risolvere conflitti tra due comunità. In questo caso coinvolgere le due comunità nella realizzazione del video può essere di per sé uno strumento di risoluzione. Oppure si può trasformare in uno strumento verticale quando, ad esempio, la comunità cerca un dialogo con le istituzioni, e lo fa utilizzando il video che viene mandato alle istituzioni che valutano il messaggio, la richiesta da parte delle comunità. Oppure ci può essere una terza possibilità quando il video è pensato per un più largo pubblico. Può essere mandato in onda sia a livello locale che internazionale e, a quel punto, interviene un discorso più produttivo classico per cui subentra il dialogo con l'emittente stessa».
Il video partecipativo è effettivamente uno strumento in più per quanti si occupano di cooperazione allo sviluppo?
«Può essere utilizzato a tutti e tre i livelli: locale, all'interno di comunità, tra comunità e istituzione locale, o anche globale, per fare conoscere le attività dell'organizzazione o per dare la possibilità a chi non ne ha altrimenti di esprimere il proprio punto di vista a un pubblico molto ampio ».
Dove nasce questa modalità di «fare video»? E quant'è conosciuto in Italia?
«In Italia non conosco esperienze di esclusivo video partecipativo; conosco solo alcuni progetti di documentari in cui parte del progetto è stato realizzato attraverso logica partecipata. Ci possono essere dei frammenti di documentario che coinvolgono le persone filmate ma il discorso del video partecipato nella classica definizione di Snowden è piuttosto nuovo».
Lei lavora per l'ong Amref. Come hai cominciato? Ha seguito una formazione registica tradizionale?
«Io non ho una formazione né registica, né dal punto di vista della cooperazione. Nel corso della mia vita ho cominciato a fare documentari e ad un certo punto sono stato chiamato da Amref per documentare un progetto appena nato che si occupava della riabilitazione di ragazzi di strada di Nairobi. È nata subito l'idea non di fare solo un singolo documentario ma di iniziare un percorso di recupero attraverso la video formazione per vari motivi: per dare possibilità ai ragazzi di raccontare storie altrimenti difficili da narrare e poi per utilizzare fascino dello strumento video per attirarli al centro di riabilitazione, per far loro intraprendere un percorso di riabilitazione. Allo stesso tempo il video partecipato ha una capacità comunicativa molto ampia e attraverso il lavoro comunicativo dei ragazzi riuscire a portare il messaggio sui canali di distribuzione televisiva e quindi raccontare un punto di vista sull'Africa nuovo, originale, e soprattutto “interno”».
Il video partecipato è uno strumento che mira a incidere profondamente nella vita delle persone. Cos'è cambiato per i ragazzi che hanno preso parte ai suoi video?
«Lo strumento è uno dei tanti che possono venire utilizzati nel corso della riabilitazione. Dire cos'è cambiato: negli ultimi sette anni ho osservato il cambiamento e la crescita dal punto di vista tecnico di ragazzi che possono avere un futuro come narratori, scrittori di soggetti, cameraman, registi. Se il percorso video ha una certa durata i ragazzi cominciano a frequentarlo volentieri e tutti i ragazzi che io ho conosciuto nel corso del tempo sono stati riavvicinati alle famiglie, hanno ripreso la scuola, molti si sono avviati in attività di formazione sempre all'interno di un progetto che già esiste. È difficile pensare a un progetto video che navighi con le sue gambe nel Sud del mondo, se non ci si appoggia a un'associazione già radicata sul territorio».
In questo momento a cosa sta lavorando?
«Continuo con il video partecipato. Lavoriamo molto con le istituzioni. Siamo riusciti con un gruppo di ragazzi molto bravi a farli venire in Italia. L'ultimo lavoro è un progetto su Palermo, “Lo sguardo dei Turchi” – a Palermo qualsiasi uomo dalla pelle nera è chiamato “turco” per tradizione – ed è un documentario in cui i ragazzi delle baraccopoli di Nairobi raccontano Palermo dal loro punto di vista ».
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martedì, 08 gennaio 2008


I bambini e le lingue Seminario al Waldorf

L'ASILO

Corriere dell'Alto Adige  2008-01-08

«I confini della mia lingua sono i confini del mio mondo». Non possiamo considerare una lingua solo come un mezzo di comunicazione, ma in essa, sono realmente racchiusi i modi di vedere, di pensare e di sentire di un intero popolo.
In ciascuna lingua sono segretamente custoditi l'intero universo percettivo e immaginativo della sua popolazione.
Possiamo quindi affermare che l'apprendimento delle lingue straniere offre la possibilità di conoscere altri modi conoscitivi. Sabato 12 gennaio dalle 15.30 alle 18.00 nella sede della Scuola elementare Waldorf di Bolzano, presso il Centro ambientale «Maso Uhl» del Colle, si terrà un incontro pedagogico dedicato all'insegnamento delle lingue secondo il metodo steineriano dal titolo, appunto: «I confini della mia lingua sono i confini del mio mondo» (L. Wittgenstein). Gli adulti interessati potranno sperimentare una simulazione di lezione tenuta dalle maestre della Scuola Waldorf, che saranno a disposizione per ogni ulteriore chiarimento sulla pedagogia steineriana. Per i bambini è previsto intrattenimento. Alla scuola si giunge comodamente con la funivia del Colle Info: 338-3162387.
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martedì, 08 gennaio 2008



Juwel: ragazzi «traditi» dallo shuttle-bus provinciale
 Dopo la «disco» lasciati a piedi

 BOLZANO. «Fanno tanta pubblicità contro l’alcol: consigliano ai ragazzi di servirsi degli shuttle bus per evitare di mettersi alla guida troppo su di giri, ma poi, nessuno di preoccupa di farli funzionare a dovere. Costano troppo e, soprattutto, non sono per nulla affidabili». Lo raccontano diversi genitori, indignati dopo che ai loro figli, nella nottata di sabato, è stato negato il servizio da parte di uno shuttle bus di una ditta bolzanina. «I nostri figli diciottenni - raccontano - sabato sera hanno chiamato uno shuttle per recarsi in discoteca al Juwel, verso Caldaro. Come al solito si sono messi d’accordo con la autista perché li riandasse a prendere verso le tre del mattino. Poi, al termine della serata, hanno chiamato l’autista, che però si è rifiutata di riaccompagnarli, visto che era troppo occupata altrove». E così, ai ragazzi non è rimasto altro che svegliare i genitori e farsi venire a prendere. «La ditta dei Piani - concludono - ha almeno dieci pulmini, possibile fossero tutti occupati? La Provincia dovrebbe vigilare, anche sui prezzi: andare e tornare da Appiano costa 16 euro, troppo per dei ragazzi giovani».
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categoria:giovani
sabato, 29 dicembre 2007




«Black Box», c’è il nodo dei costi della gestione
I lavori termineranno in estate e costeranno 5 milioni
 Alto Adige, 29 DICEMBRE 2007

 LAIVES. Per l’estate prossima dovrebbero essere terminati i lavori in corso attorno all’edificio di servizio della zona sportiva Galizia, quello che ospiterà nuovamente il centro giovanile No Logo. L’intervento riguarda la costruzione delle piste interrate per il gioco dei birilli automatici e lo spazio del Black Box, dove poi si potranno organizzare incontri o concerti e altre iniziative collegate al centro giovanile che prevedano un afflusso di pubblico.
 Una volta pronto, il complesso andrà anche gestito e da quanto risulta normalmente i costi della gestione ordinaria si aggireranno attorno al 5% del costo di costruzione, a sua volta attorno ai 5 milioni di euro. È questa in sostanza una delle sfide future da affrontare con strutture del genere (non solo centri giovanili, ma anche teatri e simili) perché con Comuni che faticano sempre più a far quadrare i bilanci, sarà un problema spendere somme considerevoli per tenere in funzione spazi pubblici di queste dimensioni. Sull’intero settore si renderà opportuna una riflessione perché il Comune sempre meno potrà permettersi di spendere fuori dello stretto necessario.
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categoria:cultura, giovani, comune di laives
giovedì, 15 novembre 2007

La città giovane si ritrova sul sito
Successo per il «foglio cittadino» virtuale bolzanotown.com
Alto Adige, 15 NOVEMBRE 2007   DANIELA MIMMI


 BOLZANO. Si parla di scuola e di lavoro, di eventi di tutti i generi, si chiacchiera, si trovano amici, si organizzano gite e viaggi, si scambiano idee e opinioni. Insomma si parla della nostra città nel nuovo sito Internet interattivo www.bolzanotown.com. Il sito, quasi un “foglio cittadino” on line, è stato creato da due giovani bolzanini molto creativi: Paolino Virciglio, che usa come nickname Pao, ha 23 anni e studia ingegneria all’università di Trento, e Marco Martini (nickname Linus), stessa età, ragioniere e impiegato in un negozio di informatica.
 «Guardavamo sempre tutti i siti riguardanti Bolzano - ci dice Paolino - ma non trovavamo mai quello che cercavamo: la festa giusta, la manifestazione che ci interessava. Non c’era un punto di riferimento, nessuna community, nessun punto di contatto per i giovani e non solo. Magari c’era l’amico che la sera prima era stato a una festa e noi no perché non lo sapevamo. Perciò abbiamo voluto creare questo sito che mette in contatto tutti i bolzanini».
 Sono partiti con l’acquisto del dominio, poi hanno lavorato (e specificano «gratuitamente») per 4 giorni. Da allora 4 o 5 moderatori a seconda dei casi passano dalle 2 alle 4 ore al giorno a leggere le mail, moderare i toni e filtrare il materiale che uscirà.
 «Chiunque può scrivere quel che vuole, è ovvio, ma qualcuno lo fa magari con troppa foga, e noi siamo costretti a richiamarlo. Finora è successo raramente, e i pochi si sono scusati molto gentilmente», prosegue Paolino.
 Il weekend spesso lo passano a creare cose originali per il loro sito. «Ad esempio facciamo delle interviste doppie con i nostri iscritti, tipo “Le iene”. Vengono fuori delle cose molto divertenti», dicono. Il tutto senza sponsor, senza scopo di lucro, con tanta pazienza, talento e tantissimo impegno, per pura e semplice passione e spirito di iniziativa. Ed ecco che si è venuta a creare una community tutta bolzanina, collegata anche a due blog, una comunità che si occupa e tratta praticamente di qualsiasi argomento.
 Che il sito sia subito stato “captato” e apprezzato lo provano le cifre: www.bolzanotown.com ha registrato nei suoi primi mesi di vita oltre 13 mila accessi e può vantare 427 utenti fissi registrati con i rispettivi nickname. La media nelle 24 ore è di 140 utenti che visitano il sito.
 Chi peraltro si fosse fatto l’idea che i giovani web designer cui facciamo riferimento abbiamo creato solo una sorta di notebook dei divertimenti bolzanini, cambi (mentalmente) subito rotta: www.bolzanotown.com è infatti un sito quanto mai poliedrico che fornisce informazioni su un mare di argomenti di utilità sociale oltre che individuale, dalla scuola al lavoro, dal mercatino alla cronaca, gli eventi. Per accedere al sito occorre iscriversi, in modo totalmente gratuito, fornendo un nickname sotto il quale si verrà registrati e un indirizzo e-mail per poter interagire o essere contattati. L’accesso al sito è gratuito e può avvenire in due modi: o direttamente attraverso il Forum oppure passando per la homepage, che si concentra fondamentalmente - oltre a dare informazioni-base sul sito e sulle modalità di accesso (leggi: accesso guidato) - sulla parte “Town”, sulla vita della città, appunto, con informazioni sempre aggiornate su cronaca, annunci vari, lavoro, scuola e università, eventi e molto altro ancora.
 Cliccando su “Eventi” si apre un vero e proprio calendario che riporta feste, serate e quant’altro, il tutto corredato di date, dati, orari e altro, anche di feste e manifestazioni poco pubblicizzate in altri modi. Poi c’è il book fotografico, una sezione giochi e tanto altro ancora. Come detto, due sono i blog collegati al sito: uno apappoggiato a MySpace (www.myspace.com/bolzanotown) e uno a MSN (http://bolzanotown.spaces.live.com). Per informazioni, basta andare sul sito www.bolzanotown.com o passare attraverso le e-mail dei responsabili: pao@bolzanotown.com o linus@bolzanotown.com.
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categoria:giovani
mercoledì, 07 novembre 2007

Bus notturno, il via alla prova. A partire da gennaio 2008 collegherà Laives al capoluogo
La decisione è stata presa da Widmann dopo un incontro con Ladinser e la Sasa
    Alto Adige 07 NOVEMBRE 2007

 LAIVES. Possono ritenersi soddisfatti i circa 700 ragazzi che, nelle settimane scorse, hanno firmato una petizione per richiedere l’istituzione di un bus notturno tra Bolzano e Laives. L’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann, ha infatti annunciato che, a partire dal prossimo gennaio, sarà dato il via ad un periodo di prova di questo servizio.
 La decisione è stata presa da Widmann al termine di un incontro con l’assessore comunale Klaus Ladinser e con Ardelio Michielli della Sasa. Da gennaio, quindi, nei weekend Bolzano e Laives saranno collegate da un servizio di bus notturno. Il periodo di prova durerà 4 mesi, al termine dei quali si valuterà se confermare o meno l’iniziativa.
 «Abbiamo preso in considerazione le indicazioni dei giovani - afferma l’assessore alla mobilità - e nelle ultime settimane abbiamo deciso di effettuare uno studio di fattibilità per l’introduzione di una linea notturna tra Bolzano e Laives». Al centro delle discussioni sono stati l’orario delle corse e il percorso da far compiere ai bus, che dovrà essere il più possibile vicino ai luoghi di ritrovo dei ragazzi. I costi del servizio nei mesi di prova verranno coperti dal Dipartimento provinciale mobilità e dai Comuni di Bolzano e Laives. «Prima di fare una scelta definitiva - conclude Widmann - vogliamo capire se il servizio verrà sfruttato dai giovani delle due città. Comunque ritengo che questa iniziativa possa contribuire a migliorare la sicurezza stradale». (l.p.)
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categoria:giovani, comune di laives, comune di bolzano, trasporto gommato
mercoledì, 31 ottobre 2007

Sciarada Circus, spazio alla creatività
Riapre in Piazza delle Erbe con un nuovo look e nuovi progetti
Alto Adige, 31 OTTOBRE 2007   ANDREA MONTALI


 BOLZANO. L’ingresso al civico 25 di Piazza delle Erbe dipinto completamente di bianco evoca immaginari da “Arancia Meccanica” ma “Sciarada Circus”, nei suoi intenti, è l’antitesi della perdita di valori e prospettive che la pellicola di Kubrick - tratta dal libro cult di Burgess - rappresenta; i ragazzi dell’associazione omonima credono talmente nelle possibilità di sviluppo della cultura giovanile bolzanina, che hanno strutturato gli ambienti del locale appositamente per dare spazio ad ogni forma d’arte e socializzazione: il già citato ingresso è dedicato alle mostre estemporanee e all’aperitivo; il separè che porta al bancone è una dichiarazione di intenti: la scritta “Sciarada, Gallery music club” esorcizza la triste realtà senza note in cui versa il centro storico dopo la guerra ai decibel.
 L’anima del locale, arredata in puro stile seventies, ha una libreria in “book-crossing” dove è possibile prendere e “abbandonare” testi per poterli condividere con chiunque sia interessato.
 Il piano sotterraneo è adibito ai live-set: una sala insonorizzata che può ospitare fino a cento persone dedicata a concerti, performance teatrali-letterarie, serate dj e feste private.
 “Siamo intenzionati a diventare punto di riferimento per tutti coloro che vogliono promuovere lo sviluppo della cultura e del divertimento costruttivo sfatando il luogo comune per il quale i giovani siano capaci solamente di lamentarsi senza proporre nulla di concreto”; le parole del vice presidente Daniel Ficara sottintendono il grande fermento creativo delle nuove generazioni troppo spesso oscurato dai casi di devianza che, purtroppo, riempiono le cronache.
 Alla domanda su quali siano le aspettative per il prossimo futuro, la risposta arriva repentina e inequivocabile: “Siamo arrivati ad un punto dove per i giovani è già tutto ipoteticamente pronto, ma in realtà non esiste nulla. Siamo qui per far crescere idee nuove e dare la possibilità alle persone di esprimersi. Siamo una cornice all’interno della quale, gratuitamente, ognuno può dipingere quello che più gli appartiene.” Alla lotta ai decibel ed alle normative restrittive, rispondono così: “Non importa il volume, ma la sostanza e la possibilità di socializzazione, chiaramente rispettando il quieto vivere di tutti i residenti”.
 Benvenuti al circo di Sciarada, nuova possibilità per la cultura locale e non solo; il calendario dell’associazione è già molto ricco: si parte con l’installazione fotografica/multimediale del duo di artisti “Matrilog” inerente alla storia di “Sciarada” e della cultura giovanile locale - attualmente esposta -, per poi arrivare, questa sera, con la performance dell’ensemble bolzanina di dj “Fire Foundation” - attiva ormai da anni nella scena europea dei ritmi in levare.
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categoria:cultura, giovani, comune di bolzano
mercoledì, 17 ottobre 2007
L’idea del Centro Attenzione Permanente
Wi-fi, conoscerlo ed usarlo a Laives
Alto Adige 17 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Sempre più frequentemente si sente parlare e discutere di wi-fi, termine recepito immediatamente dai ragazzi, soprattutto se in versione free. Anche il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo se ne occupa «per aprire un confronto con la popolazione ed il Comune di Laives». Il WIFI (Wireless Fidelity) è un sistema che permette di accedere a Internet senza fili, grazie alla realizzazione via radio e senza l’impiego di cavi. Il Servizio Wifi, una volta realizzato assicura la connessione a Internet con banda larga (internet veloce) tramite computer portatili, palmari e telefoni cellulari di nuova generazione, senza apportarvi modifiche o installare software particolari. I vantaggi del WiFi sono costi molto bassi se confrontati alla connettività tradizionale e notevole flessibilità. Restituisce dignità, valore economico e sociale a quelle aree che sono più pesantemente discriminate dalla mancanza cronica dei servizi essenziali, alle imprese, agli enti pubblici, allo sviluppo del telelavoro (meno inquinamento), agli istituti scolastici, alle biblioteche, agli studenti e a moltissime altre categorie, tra cui i disabili e gli invalidi. Il servizio può essere gratuito come molti comuni hanno fatto e stanno facendo adottando slogan promozionali. Come Centro Attenzione Permanente di San Giacomo proponiamo all’amministrazione comunale di Laives di prendere in considerazione le nuove opportunità che vengono offerte». (b.c.)
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categoria:giovani, innovazione, centro attenzione permanente, comune di laives
domenica, 07 ottobre 2007

 Minori e Internet un percorso per evitare rischi

Alto adige  07 OTTOBRE 2007

 BOLZANO. Pannelli espositivi possono essere utili per sensibilizzare sulla necessità di tutelare i bambini. E’ il succo della mostra “Minori da proteggere”, organizzata dalla cooperativa “Il Germoglio” nel foyer del municipio, in vicolo Gumer 7. La mostra riguarda il fenomeno, preoccupante e in crescita, dell’adescamento dei minori da parte dei pedofili attraverso la grande rete di Internet. «Abbiamo voluto costruire un percorso informativo con il quale far conoscere a genitori, educatori e soprattutto ai bambini e ragazzi che navigano in Internet, i rischi che si corrono, ma anche le cose che si possono fare per evitare i pericoli di imbattersi in malintenzionati», spiegano i responsabili del Germoglio. La mostra è stata pensata come un momento di riflessione itinerante: nel progetto della cooperativa dovrebbe infatti spostarsi nelle scuole, nelle piazze e in tutti quei posti in cui la comunità degli adulti e dei minori può fermarsi a leggere, riflettere e pensare a questo problema. «Pensiamo che quanto più ciascuno di noi è informato tanto più è in grado di far fronte ai possibili pericoli», dicono gli organizzatori. Non si tratta di demonizzare Internet che rimane uno strumento di rilevante importanza tra i moderni sistemi di comunicazione e informazione, ma, come ogni strumento deve essere utilizzato con le dovute attenzioni, sia dagli adulti che dai minori, senza rischio. La mostra rimarrà allestita in municipio fino a venerdì 12 ottobre.
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categoria:cultura, giovani, innovazione
venerdì, 05 ottobre 2007

Centro giovani, in un mese si potrà entrare
I lavori in zona Galizia stanno terminando. A maggio il «Black Box»
BRUNO CANALI


 LAIVES. Nel giro di un mese il Centro giovanile «No Logo» in zona Galizia potrebbe tornare a ospitare i ragazzi e le associazioni. È uno dei risultati del sopralluogo effettuato ieri presso la struttura dall’assessore Christian Tommasini insieme ai tecnici e a una rappresentanza dei giovani. I lavori sono in fase di ultimazione ma il trasloco potrebbe avvenire anche prima del loro completamento.
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martedì, 02 ottobre 2007

ADDIO KUBO ADDIO SOGNI

I GIOVANI

Alto Adige  02 OTTOBRE 2007


Arrivederci KuBo; sei vissuto solamente cinque anni - l’intervallo temporale di una generazione -, ma rimarrai comunque un eterno monumento dei nostri sogni e dei nostri errori: per insegnare ai figli la tecnica del parcheggio passeremo dinnanzi al tuo mausoleo e, colmi di rimpianto, proietteremo su di te quello che avremmo voluto essere ma, ahimè, non siamo stati mai. Un’occasione mancata. Una promessa non mantenuta. Era la stagione in cui si credeva alle promesse senza impegno; parafrasando un noto cantautore italiano, il periodo delle “rivoluzioni che non fanno male” - l’adolescenza: per alcuni sono stati anni di occupazioni e ideologie ricalcate da lontano, lontanissimo; un’ idiosincrasia esistenziale di tale portata, storicamente, ha assunto risvolti tragici che un pragmatico cinismo finto ingenuo ha trasformato in bandiere, cause dei giusti, partiti politici. Per altri la stagione dell’adolescenza è coincisa con l’epoca dell’individualismo sfrenato che, volenti o nolenti, si è protratta parossisticamente fino ad oggi. Sbagliando si
 dovrebbe imparare, almeno così dicono; eppure tu, KuBo, rimani lì a ricordarci dei nostri fallimenti recidivi: l’ostinata convinzione di poter trovare soluzioni a priori - dall’alto - ha fatto di te un ricettacolo di intenzioni sbagliate: a chi servivi veramente? A qualcuno nel mondo giovanile sarebbe mai venuto in mente di affittare un ex magazzino farmaceutico ad una cifra così alta? A qualcuno sarebbe balenato nella testa di spendere 350000 euro per renderlo “idoneo” e, per contratto, più della metà per restituirlo vuoto?
 Le giunte si alternano ma, purtroppo, il rapporto fra comune e mercato immobiliare rimane spinoso - costoso.
 Gestire una struttura come te, KuBo, era una non-sfida persa in partenza. Dicono che con la tua chiusura i ragazzi - tutti ubriaconi! - avranno solo la strada: eppure di recente è stato pubblicato un libro - toreplace.bz - dove vengono presentate moltissime location in cui la possibilità di organizzare eventi diviene, quasi per incanto, un’ opportunità concreta - Transart insegna, chiaramente gestendo in maniera differente budget e offerta.
 Centri giovanili come il BunKer di Aslago hanno una programmazione invidiabile e continuativa nonostante i pochi soldi a disposizione; locali come lo Sugar Reef di Ponte Talvera o lo Sciarada di Piazza Erbe erano fertili punti di incontro, diffusione di cultura e idee - prima degli sfratti e del “giro di vite” in nome dei decibel in eccesso. A breve verrà inaugurata la nuova sede del Circolo Masetti, gruppo di lavoro da sempre molto attivo nella vita socioculturale cittadina nonostante le molteplici e note difficoltà.
 Idee e spazi, nella conca e dintorni, non mancano.
 Se l’intenzione è quella di sostenere la cultura giovanile, risulta necessario puntare su eventi continuativi nel tempo in cui gli organizzatori siano i giovani stessi, evitando di cadere nel baratro dello scontro fra promotori e istituzioni.
 Tu, KuBo, non servivi a nessuno - te lo diciamo con affetto: te lo diciamo ricordando i writers che dipingevano le tue pareti spoglie, te lo diciamo con ancora negli occhi le biciclette parcheggiate, i concerti, le bisbocce e tutto quello che, con te, se ne va per sempre.
 Bye bye, KuBo.
Andrea Montali
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categoria:cultura, giovani, musica danza teatro cinema

lunedì, 01 ottobre 2007

«Un errore la chiusura del Kubo»
Lo sfogo delle associazioni in cerca di spazi alternativi
di Antonella Mattioli
Alto Adige  01 OTTOBRE 2007

 BOLZANO. Un mercatino di strumenti e apparecchiature musicali ha sancito ieri la chiusura definitiva del Kubo. Contratto finito così come questo tipo di esperienza. Il Comune fa capire, in modo più o meno esplicito, che non ci sarà un Kubo bis. Tra i motivi che lo escludono: i costi ritenuti eccessivi. Lo sanno le associazioni che, in questi anni, hanno usato la struttura di via Gobetti e ora si sentono un po’ orfane. «È un errore - dice Sandro Forcato de La Comune - tagliare su una delle poche strutture che Bolzano metteva a disposizioni di gruppi e associazioni giovanili».
 «Prima del Kubo - spiega Paolo Izzo, presidente dell’associazione provinciale musicisti - eravamo costretti a ritrovarci nel negozio di Andreas Marmsoler (il gestore della struttura di via Gobbetti, ndr). E in quel periodo la nostra attività ha subìto un forte rallentamento; poi il Comune ha messo a disposizione il Kubo che è diventato la nostra casa. Quello era lo spazio ideale che ci ha consentito di far crescere la nostra associazione e promuovere una serie di iniziative per il pubblico, ma anche corsi e stage sulle ultime tecniche e novità del settore, riservati agli addetti ai lavori».
 E da oggi cosa succede?
 «All’orizzonte - ammette Izzo - non vedo nulla di buono. Ci siamo dati da fare; abbiamo trovato uno spazio in via Macello, ma è solo un ufficio che sarà sede della nostra associazione. Del resto, altro in giro non c’è. O forse andando dal privato, qualcosa si troverebbe, il problema sono i costi. Il Kubo aveva un affitto abbordabile».
 Ma nelle altre città al di là di teatri e auditorium, c’è qualche spazio riservato a gruppi e associazioni musicali messe in piedi da giovani?
 «Certo. A Trento c’è la Casa della musica - dice con un pizzico d’invidia Izzo - con tre- quattro sale per prove e concerti. Da noi, dopo anni di vuoto totale, era arrivato il Kubo. Ma adesso, purtroppo, quell’esperienza è finita».
 Alla ricerca di uno spazio alternativo c’è anche Forcato che con La Comune, nell’ex magazzino di via Gobetti, organizzava il Suk, ovvero il Festival multietnico.
 «Qualcosa abbiamo trovato - spiega - ma nulla che abbia le caratteristiche del Kubo: capiente ma non esageratamente grande; facile da raggiungere e al tempo stesso lontano dalle zone residenziali; in più dotato di parcheggi. E, cosa importantissima per le associazioni sempre alle prese con la scarsità di fondi, affittabile ad un prezzo possibile. Ammesso di trovare qualcosa di simile, dal privato i canoni sono spesso impossibili soprattutto per i giovani. Il Comune sbaglia a togliere a questa fascia di popolazione quella struttura. Si sono dimenticati delle promesse fatte in campagna elettorale? La verità è che si riempiono la bocca di “giovani“ e “politiche giovanili”, quando si tratta di racimolare voti, ma poi tutto cade nel dimenticatoio. Peccato, la chiusura del Kubo è una grossa perdita».

IN GIUNTA

Tante idee ma di concreto non c’è nulla

 BOLZANO. Tante idee in giunta, ma nulla di concreto: ciò significa che almeno a breve non ci sarà una struttura alternativa al Kubo. La cosa certa è che le ex Officine Fs di via Macello non sono utilizzabili. «I tecnici - spiega l’assessore Chiara Pasquali - hanno effettuato un sopralluogo, ma alla fine hanno escluso che possano essere utilizzate se non per casi eccezionali. Ammesso che le Fs siano disposte ad affittarci i locali, per utilizzarli in modo continuativo bisognerebbe farci dei lavori per mettere la struttura in sicurezza».
 Che altre possibilità ci sono? «In zona produttiva - spiega Pasquali - ci sono diversi magazzini che non vengono utilizzati, perché c’è troppa offerta. Potrebbero essere usati per creare spazi ad uso culturale o associativo».
 L’assessore Sandro Repetto pensa all’ex Alumix di proprietà della Provincia: «Da giugno ad ottobre 2008 è occupato da «Manifesta», ma poi si potrebbe vedere di utilizzarlo per altri scopi, com’era con il Kubo. Tra enti è possibile e soprattutto i costi sarebbero diversi. In ogni caso è meglio dire subito che il Comune non può far tutto e coprire ogni esigenza».
 Un pallone. L’assessore Stefano Pagani ritiene che una tensostruttura da installare magari nella cittadella di Maso della Pieve sarebbe la soluzione più facile da realizzare e più economica.

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categoria:cultura, giovani, conca atesina, musica danza teatro cinema
sabato, 29 settembre 2007

«Da lunedì basta Ku.Bo. e ragazzi per strada»
Il gestore Andreas Marmsoler racconta l’inizio e la fine del centro di via Gobetti

Alto Adige  29 SETTEMBRE 2007   FRANZ GIORDANO


 BOLZANO. «Da lunedì sarò disoccupato e i giovani bolzanini avranno un posto in meno dove andare». Andreas Marmsoler, chitarrista di 55 anni, guida il Ku.Bo. dal 2002. Lunedì, però, la sua avventura terminerà perché lo spazio di via Gobetti 4 chiuderà per sempre.
 Andreas Marmsoler è il “deus ex machina” del Ku.Bo., la struttura ricreativa di via Gobetti 4 che da lunedì prossimo chiuderà per sempre. Il musicista bolzanino non ha scelto di gestire il Ku.Bo. per i soldi - guadagnava circa 600 euro al mese - ma voleva far decollare la scena culturale e musicale locale. Domenica Andreas aprirà per l’ultima volta - dopo 5 anni - i cancelli del locale per l’ottava edizione del Grappa Guitar Camp, un ritrovo per musicisti provenienti da tutti gli angoli d’Italia.
 Cosa dicono i musicisti che arrivano da fuori Bolzano per l’ultimo concerto?
 «I colleghi che arrivano si meravigliano quando scoprono che a Bolzano c’è uno spazio così grande per suonare. Nelle altre città se la sognano una sala prove gratis. Domenica 30 settembre, però, dopo l’ultimo concerto i riflettori si spegneranno definitivamente nelle sale del Ku.Bo. Fine della corsa. E i musicisti che vengono dal resto d’Italia mi dicono che è pazzesco chiudere un posto come il Ku.Bo.».
 Forse il Comune cercherà altri spazi per i giovani. Da mesi ci sono due proposte: ristrutturare le officine delle Fs oppure realizzare un tendone vicino alla Fiera. Sono soluzioni realizzabili?
 «No, sono parole. Almeno per un paio di anni ci sarà un vuoto nel panorama giovanile. Le officine Fs non sono del Comune. Bisognerà prima acquistarle, poi metterle a norma. Serviranno almeno due anni. Il pallone gonfiabile richiede un anno di tempo. Il problema, però, è un altro».
 Quale?
 «I muri e le sale servono a poco se non si fanno investimenti sul personale. Il Comune dovrebbe decidere se offrire o meno un servizio alla cittadinanza e per farlo ha due possibilità a disposizione: investire il denaro e finanziare un gruppo di persone in grado di curare progetti culturali, oppure creare un apposito ufficio per gestire le attività giovanili».
 In questi anni il Comune ha puntato sul Ku.Bo.?
 «I politici locali non hanno mai creduto nel progetto. Ho iniziato come custode cinque anni fa. Il Comune ha speso 350mila euro per sistemare l’area e all’inizio affittava lo spazio alle associazioni. Alla fine del 2004 c’è stata una prima svolta, perché il Comune ha deciso di privatizzare la struttura attraverso una gara d’appalto».
 E Lei cosa ha fatto?
 «Insieme a tre amici ho fondato la cooperativa “Good Times”. Abbiamo vinto l’appalto e ci siamo lancianti nell’avventura. Era il primo gennaio 2005.»
 Avete avuto subito difficoltà?
 «I soldi non erano molti. Quando affittavamo la sala dovevamo rispettare i prezzi fissati dal Comune. L’unica scappatoia per lanciare il posto è stata organizzare eventi in proprio, ma non avevamo abbastanza denaro per pagare altro personale e spesso c’è stata una risposta scarsa da parte dei ragazzi».
 I giovani non hanno apprezzato le iniziative?
«Mi hanno deluso. Sapevo che non sarebbe stato facile coinvolgerli, ma mi aspettavo più entusiasmo. Una sera ho organizzato un evento particolare. Ho allestito il palco e, senza pagare nulla, chiunque poteva venire a suonare. Insomma una grande jam session gratuita. Il risultato? Dalle 9 di sera a mezzanotte sono rimasto da solo seduto ad aspettare».
 In cinque anni centinaia di ragazzi hanno frequentato il Ku.Bo. Cosa cercano gli adolescenti altoatesini?
 «Purtroppo per divertirsi hanno bisogno dell’alcol. Arrivano a gruppi, si fermano al banco, bevono quattro o cinque birre ed iniziano a divertirsi solo quando sono ubriachi. I politici non lo ammetteranno mai, ma in Alto Adige esiste il problema dell’alcolismo giovanile. Un anno fa ho lanciato una provocazione: era disposto ad affittare il Ku.Bo. gratis per organizzare una festa senza alcolici. Nessuno ha accettato l’offerta».
 Gli adolescenti non hanno entusiasmo?
 «C’è poco spirito di iniziativa. Vogliono avere tutto già pronto e sono poco curiosi».
 Lo spazio di via Gobetti era frequentato da ragazzi italiani e tedeschi?
 «Sì, però ho notato delle differenze. Le due culture si mischiano poco. Nella musica, ad esempio, ci sono parecchie divisioni. Non ho mai visto un techno party misto. Il passaparola e l’informazione circolano su due binari paralleli. Forse ho visto ragazzi tedeschi ed italiani insieme solo durante i concerti ska e reggae».
 Il Ku.Bo. chiuderà dopo cinque anni abbastanza travagliati, ma in Alto Adige ci sono progetti giovanili validi?
 «L’Ufo di Brunico è un centro giovanile che dovrebbero prendere come esempio anche a Bolzano. Nasce da un’idea strutturata ed è riuscito a creare aggregazione. In Pusteria le istituzioni hanno investito i soldi in maniera costruttiva nell’ambito culturale».
 Cosa manca invece all’amministrazione bolzanina?
 «Finanzia i progetti, ma non vedo una politica culturale precisa. Mi sembra dispersiva. Con tutto il rispetto, non vedo l’utilità culturale per la festa della zucca o dello speck. Nel caso del Ku.Bo. abbiamo fatto sicuramente alcuni errori come gestori, ma dal punto di vista organizzativo siamo stati trascurati.
 In che senso?
 «I costi per il riscaldamento per l’elettricità facevano aumentare le nostre uscite. Dopo un anno il Comune ci ha dato 15 mila euro per tappare i buchi. Poi lo scorso settembre ha pagato le spese e cu ha abbassato l’affitto. Avrebbe dovuto programmare e sostenere i contenuti culturali della struttura.
Da lunedì Lei cosa farà?
 «Mi mancano tre anni alla pensione. Mi arrangerò lavorando come fonico, mentre i ragazzi torneranno a disperdersi per la città».


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categoria:cultura, giovani, musica danza teatro cinema
martedì, 04 settembre 2007
Alto Adige 04 SETTEMBRE 2007
Il «Progetto Java»
Più giovani nel sociale L’iniziativa è al decollo
 LAIVES. Da tempo si sente parlare di «Progetto Java»: lo aveva lanciato il Distretto sociale cittadino in occasione dell’assemblea dei residenti e adesso, negli spazi pubblicitari qua e là sparsi sul territorio, si possono leggere i relativi manifesti. Anche nelle case dovrebbero essere arrivate cartoline sullo stesso tema e quindi non dovrebbe esserci più l’alibi che non si sa niente di questa iniziativa che si presenta decisamente interessante.
 Non dovrebbero averlo, questo alibi, soprattutto i giovani ai quali il «Progetto Java» è indirizzato, perché proprio loro sono chiamati ad attivarsi, così come hanno fatto da tempo i coetanei in altre realtà della nostra provincia.
 Ma cosa è il «Progetto Java»? Si tratta di una iniziativa che si propone di offrire ai giovani locali la possibilità di impiegare parte del loro tempo liberi in maniera creativa e produttiva a favore della comunità di appartenenza, avvicinandoli così in particolare al mondo del sociale. Tra qualche settimana quindi, questa proposta sarà accessibile a tutti i ragazzi con età compresa fra i 13 e i 18 anni. Dall’inizio di ottobre poi, il martedì dalle 15.30 alle 17.30, presso il Distretto di via Innerhofer 15 verrà attivato uno sportello «Java» presso il quale i ragazzi potranno iscriversi e poi depositare i punti guadagnati con l’attività svolta, per convertirli in buoni premio spendibili presso gli esercizi che a loro volta aderiscono al progetto.
 In sostanza, si mette a disposizione il tempo che si desidera e in cambio si riceveranno punti che poi verranno tradotti in buoni con i quali andare al cinema o, magari, a mangiare una pizza. Informazioni si potranno avere anche durante la serata del giovedì lungo dei commercianti, il 6 settembre, quando verrà montato uno stand ed infine, sabato 22 settembre, la rete giovani, con il Distretto, organizzerà presso il centro «Fly», una festa per dare il via ufficiale al progetto. Quello che si chiede ai giovani, in definitiva, è di impiegare in maniera diversa, costruttiva e utile per gli altri, parte del proprio tempo libero. In cambio riceveranno buoni spendibili in vario modo. Non resta dunque che attendere le adesioni. (b.c.)
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martedì, 28 agosto 2007
Alto Adige 28 AGOSTO 2007
C’è il laboratorio preistorico
I bambini imparano a realizzare arco e frecce
 BOLZANO. Si svolgerà sabato 1º settembre, dalle ore 15 alle 18, al Museo archeologico dell’Alto Adige, in via Museo 43, il laboratorio per la costruzione di archi e frecce, laboratorio rivolto a bambini da 10 a 14 anni. Nel corso del pomeriggio i giovani partecipanti, guidati da Andreas Putzer e Patrizia Bertolini, impareranno ad utilizzare i materiali e gli utensili necessari per costruire archi e frecce, così come facevano gli uomini preistorici. Il laboratorio è riservato a un massimo di 20 bambini, il costo della partecipazione è di 7 euro e le iscrizioni vengono raccolte fino a domani, telefonando al numero 0471 - 320112. Per avere ulteriori informazioni, e ovviamente anche per dare l’iscrizione, gli interessati possono contattare direttamente il Museo archeologico dell’Alto Adige, in via Museo 43, telefono 0471 - 320100, o visitare il sito Internet www.iceman.it.
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categoria:giovani
mercoledì, 22 agosto 2007
Alto Adige 22 AGOSTO 2007
Stasera a Oltrisarco il Furgobox raccoglie le idee dei giovani
L’iniziativa è nata dal Distretto sociale insieme al Vke
 BOLZANO. Dalla collaborazione tra Distretto sociale di Oltrisarco e Vke è nato Furgobox, un progetto molto particolare rivolto agli adolescenti di Oltrisarco: all’interno di un furgone itinerante che gira in orari notturni in vari punti del quartiere, operatori sociali raccoglieranno in un video box idee, critiche e sogni degli adolescenti rispetto al loro quartiere, e nel contempo presidieranno le zone “calde”. Il progetto Furgobox nasce quindi per potenziare la presenza e il presidio delle zone calde del quartiere, ma soprattutto per dare ai giovani che le frequentano la possibilità di riempire il loro tempo con attività positive esprimendo nel contempo sé stessi, le loro aspettative e loro proposte. All’interno del furgone è installata una videocamera e preparato un piccolo set. Gli adolescenti interessati possono entrare, scegliendo se mantenere l’anonimato (in questo caso verrà fornita una maschera) o rendersi riconoscibili. Verrà loro proposta un’intervista, le cui domande riguarderanno la percezione del quartiere, le loro proposte di miglioramento del quartiere, la propria disponibilità a contribuire a “fare”. La seconda parte dell’intervista, invece, sarà più a ruota libera.
 Una prima uscita è già stata fatta, l’8 agosto al Parco Mignone, sotto una pioggia torrenziale: nonostante il tempo, 7 ragazzi che erano al parco sono stati contattati e che hanno deciso di fare la loro video-intervista. «I ragazzi hanno reagito in maniera molto positiva alla vista del furgone - racconta Serena Schench, assistente sociale del ditretto Oltrisarco - hanno capito il senso dell’esperienza e si sono prestati con entusiasmo a far filmare i loro pensieri sul quartiere». Ora la voce si sta diffondendo e sono programmate altre 4 uscite, la prima delle quali è in programma oggi: il furgone, allestito in modo da essere immediatamente riconoscibile, sarà dalle ore 19 al Parco Mignone. Alla fine del progetto i video saranno montati in un cortometraggio che rappresenterà il quartiere Oltrisarco-Aslago visto dai giovani e le informazioni raccolte nei video saranno utilizzate per ipotizzare un progetto più lungo e focalizzato su uno specifico gruppo.
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categoria:cultura, giovani, comune di bolzano
domenica, 19 agosto 2007

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO -
 2007-08-19

GLI SPAZI DELLA CITTÀ
CULTURA ED EVENTI

«Chiude il Kubo, manca l'alternativa»

An: giovani fuori gioco. Ecco l'opzione Officine. Pasquali: prima scelta

BOLZANO — Criticato da vivo, rimpianto da morto. È il destino del Kubo: la struttura di via Gobetti, per cinque anni a disposizione delle associazioni cittadine, chiuderà i battenti il 30 settembre. E nonostante l'interruzione dell'attività arrivi tutt'altro che inattesa, l'amministrazione comunale non è ancora riuscita a individuare un'alternativa. «Ancora una volta le promesse non vengono mantenute, gli spazi per i giovani ormai sono a zero » tuona l'opposizione. «Stiamo verificando la possibilità di usare le Officine Fs ai Piani» replica l'assessora al patrimonio Chiara Pasquali, che attende l'esito di un primo sopralluogo.
LA STORIA — L'operazione Kubo era nata per risolvere uno dei problemi cronici di Bolzano: la carenza di spazi a disposizione delle associazioni per organizzare feste, spettacoli e concerti. Una situazione esplosa dopo la chiusura della vecchia Fiera in via Roma: il primo tentativo di cercare un'alternativa, individuata all'ex discoteca Nafta di via Siemens, fallisce. Va meglio in via Gobetti, dove sorge un ex magazzino utilizzato come deposito di prodotti chimici: il Comune lo prende in affitto e lo ristruttura per adattarlo alle funzioni di un moderno centro polifunzionale: nasce così il Kubo, inaugurato il 4 ottobre del 2002 con tre giorni di festa.
L'attività decolla, ma i costi sono alti. Solo per la ristrutturazione, il Comune ha sborsato circa 400mila euro. L'affitto supera i 140mila euro annui. La gestione, dapprima diretta, dal 2005 viene affidata alla cooperativa «Good Times»: ma i conti non migliorano. Intanto si avvicina la scadenza dell'affitto: Comune e proprietà prima litigano sul prezzo del rinnovo, poi si accordano per una proroga di un solo anno: il tempo che serve — secondo la giunta Spagnolli — per trovare uno spazio alternativo. Ma non è così: il 30 settembre, con un mercatino di strumenti musicali usati, il Kubo chiuderà l'attività senza che se ne sia trovato l'«erede». E come beffa finale, il Comune dovrà spendere altri 130mila euro per smantellare gli arredi e restituire il capannone come l'aveva trovato cinque anni prima ».
LA COOP — Andreas Marmsoler, che per cinque anni si è dedicato anima e corpo al Kubo con la sua «Good times», lascia con orgoglio e un pizzico di rimpianto. «Di errori, soprattutto economici, ne abbiamo commessi tutti — osserva —. D'altro canto le migliaia di persone che hanno frequentato il Kubo in questi anni dimostrano che in città c'è bisogno di una struttura del genere. Dalla lezione si possono trarre utili indicazioni per il futuro: per esempio che è meglio investire su una struttura di proprietà e non in affutto, oppure che è difficile far convivere party per ragazzi e iniziative per anziani. Ma non so cos'abbia in mente il Comune: noi non sentiamo nessuno da Natale. La coop? Era nata per il Kubo, a questo punto non può che sciogliersi ».
IL DIBATTITO — Sull'operazione Kubo l'opposizione torna ad attaccare la giunta. «I colleghi Pontecorvo e Berloffa — riferisce Maria Teresa Tomada di An — hanno spesso sollevato il problema della cattiva gestione dell'operazione Kubo e quello, più generale, della mancanza di spazi per i giovani: con la chiusura del Kubo ormai non ne esiste più nemmeno uno». Secondo Tomada, «non si può vivere solo dei grandi concerti classici: occorre un progetto serio per realizzare una struttura agile in zona industriale, adatta ai concerti rock e ai giovani».
L'alternativa al Kubo, per l'assessora Chiara Pasquali, si trova alle Officine Fs di via Macello. «Ho partecipato a un recente sopralluogo coi tecnici di Comune e Ferrovie — spiega —. Attendiamo conferme sulla fattibilità del progetto. I problemi principali riguardano la sicurezza e la disponibilità dell'edificio, visto che è ancora parzialmente usato per i treni. L'idea sarebbe quella di avere la struttura per noi solo in certi periodi, in cui concentrare gli eventi: un modello più "snello" rispetto al Kubo ». Greti Rottensteiner, assessora ai giovani, ammette: «La ricerca è in corso, ma non faremo un Kubo-bis. Le varie attività possono essere suddivise in vari spazi: per i giovani c'è ad esempio lo spazio all'ex Orso Pippo. In ogni caso non scordiamo il disagio causato da certe feste in via Gobetti: la struttura veniva lasciata in condizioni pietose. Per questo genere di cose, i rimpianti sono pochi».

Tandem: «Peccato, ora si deve scegliere»


BOLZANO — «Con la chiusura del Kubo sparisce l'unico spazio dove era possibile organizzare spettacoli e concerti di medie dimensioni ». È il parere di Thomas Brancalion, presidente dell'Associazione Tandem, che auspica scelte più coraggiose, anche a livello urbanistico, a sostegno degli spazi per i giovani.
Brancalion, tra un mese in via Gobetti si sbaracca.
«È davvero un peccato, anche se il Kubo non era certo la struttura ottimale. Anzi, i problemi erano parecchi».
Per esempio?
«Dal punto di vista delle associazioni, i costi per affittare una serata erano piuttosto alti, e la lista d'attesa era molto lunga. Tecnicamente, poi, l'edificio nasceva come un capannone: l'acustica non era perfetta. Ma soprattutto era fuori mano rispetto al centro abitato: non potevi mai sapere quanta gente avrebbe preso l'auto per venire a un concerto. Detto questo, il Kubo almeno "c'era": con la sua chiusura, si riapre l'annoso problema degli spazi per i giovani».
Quale il «settore» più colpito?
«Penso soprattutto ai concerti di medie dimensioni: ora sarà impossibile ospitarli in città. Ed è un peccato, perché molti artisti in tournée tra l'Italia e la Germania potrebbero fermarsi qui. Le potenzialità, insomma ci sarebbero. Ma la questione andrebbe affrontata in maniera più generale».
In che modo?
«Con scelte lungimiranti fin dall'aspetto urbanistico. Occorre individuare una zona adatta ai locali e al divertimento, non troppo fuori mano ma tale da non creare problemi ai residenti. Un posto del genere forse c'è ai Piani, nell'area del Mercato generale. Fondamentale sarebbe inoltre un servizio di "night bus" , come a Innsbruck».
Da un lato i grandi concerti di Abbado. Dall'altro i ragazzi col bicchiere in mano in via Cappuccini. Tra i due estremi, a Bolzano, c'è un po' di vuoto?
«Eccome. Ben vengano gli eventi "alti", ma tra questi e il pub c'è una terra di nessuno che va coltivata. Anche perché la richiesta c'è».
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giovedì, 19 luglio 2007
Alto Adige 19 LUGLIO 2007
INIZIATIVE PER I GIOVANI    Diventa quotidiano il tigì sul sito Webz
 BOLZANO. Avanti con il progetto, un passo alla volta, poggiando su notevoli riscontri, in costente crescita. Così da suggerire, indirettamente, nuove iniziative. Stiamo parlando di Webz (sito Internet: www.webz.it), la prima televisione su Internet dell’Alto Adige, nata quasi un anno fa sotto la spinta promotrice delle due associazioni Mua (Movimento universitario altoatesino) e Ascolto giovani, nella sede di via Firenze 51. Si tratta di un progetto educativo e formativo rivolto a tutti i ragazzi delle scuole medie e delle scuole superiori, ma non solo perchè pensato in generale per tutti gli studenti anche universitari altoatesini.
 Nel corso di questi mesi Webz si è sviluppata sempre di più, accogliendo nuovi ragazzi che sono entrati a far parte della redazione e vengono costantemente seguiti da due giornalisti professionisti, che coordinano i loro lavori e dispensano utili consigli su una delle professioni più amate dal mondo giovanile (e non solo). Sono inoltre notevolmente aumentati i contatti giornalieri di giovani che si collegano al sito Internet di Webz, registrando in questi ultimi mesi picchi di ascolto considerevoli.
 Così, anche alla luce di richieste dell’utenza e soprattutto dei contatti in costante crescita, in questi ultimi giorni Webz ha fatto un ulteriore salto qualitativo, riuscendo a proporre il primo telegiornale interamente dedicato al mondo giovanile con un appuntamento quotidiano: dal mese di luglio ogni giorno viene pubblicata infatti in “rete” la nuova versione del telegiornale dei giovani, disponibile online all’indirizzo www.webz.it a partire dalle ore 12.30. Ogni giorno 6 minuti di attualità, notizie “fresche” dal mondo della scuola e dell’associazionismo, sport, cultura, musica e spettacolo, tutte dedicate ai giovani, con servizi realizzati proprio dai ragazzi, secondo il motto di Webz che è “La televisione fatta dai giovani per i giovani”.
 Al progetto di Webz hanno fortemente creduto la Ripartizione 40 - Diritto allo studio e università, della Provincia Autonoma di Bolzano, il Servizio giovani della Provincia di Bolzano e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, che sostengono costantemente questa iniziativa.
 Per informazioni su Webz si può telefonare al numero 0471 - 505325 oppure anche scrivere una email all’indirizzo: info@webz.it.
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sabato, 07 luglio 2007

Alto Adige 07 LUGLIO 2007
I mezzi pubblici dovrebbero percorrere il tratto Bolzano-Laives dalle 23 alle 4
Bus notturno, passo in avanti
 LAIVES.  Risposta positiva dell’assessore provinciale ai trasporti, Thomas Widmann, alla richiesta da parte del movimento giovanile dell’Svp di istituire durante il fine settimana un servizio di autobus notturni tra la città di Bolzano e Laives.
 L’assessore, che si è detto soddisfatto dell’impegno mostrato dai ragazzi per questo progetto, ha promesso che presto verrà fatta una prova per testare la fattibilità e la reale necessità del servizio.
 Il movimento giovanile dell’Svp, grazie anche al sostegno del presidente della Sasa Ardelio Michielli, ha già condotto uno studio di fattibilità sulla linea notturna tra Bolzano e Laives. Secondo questo documento, l’autobus potrebbe partire da piazza Walther e, dopo avere attraversato la città, potrebbe passare per la zona industriale ed arrivare infine a Laives. Il tragitto complessivo sarebbe di 16 chilometri e non dovrebbe superare i trenta minuti di percorrenza. Sempre secondo questo studio, inoltre, il servizio dovrebbe essere disponibile dalle 23 alle 4 di mattina.
 «Questi autobus notturni attivati nel fine settimana - si legge nella nota del gruppo giovanile - offrirebbero non solo l’opportunità ai giovani di tornare a casa sani e salvi, ma anche di regolamentare il traffico notturno».
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lunedì, 04 giugno 2007
Giovani studenti

COSA C’È DA FARE.

Vorremo segnalarvi alcuni siti utili per il vostro tempo libero e serate a Bolzano e Innsbruck. I locali: www.boulevardcafe.itwww.das-stadtcafe.at. I cinema: www.filmclub.it, www.cineplexx.at. Le news: www.live-style.it, www.sperrstunde.at, www.uni-party.it. Cultura&sport, vivere Bolzano: www.comune.bolzano.it, www.provincia.bz.it/cultura, www.innsbruck.at. Le piattaforme per fare amicizia: www.studivz.net, www.studiln.it, www.studylounge.it.
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giovedì, 31 maggio 2007

Alto Adige
31 MAGGIO 2007
Gli scolari a lezione sui fiumi

Gli scolari a lezione sui fiumi
 “Alla scoperta del fiume e dei suoi abitanti” è il filo conduttore dell’esperienza vissuta ieri mattina dalle classi IV B e C della scuola elementare Don Milani, alla confluenza dei fiumi Isarco e Talvera, dietro lo stadio Druso. Grazie alla collaborazione tra la Stazione forestale di Bolzano, l’Ufficio caccia e pesca della Provincia e la scuola, gli alunni hanno potuto vedere da vicino varie specie di pesci che popolano il fiume, gli invertebrati nascosti sul fondo del corso d’acqua e hanno imparato a conoscere le varietà di alberi e piante che caratterizzano le rive. Sotto la guida dei tecnici dell’Ufficio caccia e pesca e delle guardie forestali, gli alunni hanno scoperto con entusiasmo una realtà biologica “viva”, sensibilizzandosi nella tutela ambientale. Per la scuola Don Milani l’esperienza rientra nel programma triennale denominato “La natura fa scuola” coordinato delle maestre Luciana Cadonati, Anna Rita Campagnolo ed Elisabetta Presterà; l’iniziativa di ieri è stata realizzata grazie all’impegno dell’ispettore forestale Roberto Todesco, del sovrintendente Paolo Giacomoni e dell’assistente forestale Alberto Palmarin e per l’Ufficio caccia e pesca erano presenti Martin Stadler, Thomas Thaler e Hannes Grund.
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martedì, 29 maggio 2007

Alto Adige 29 MAGGIO 2007
Charalambides, psicho-rock di culto
Dal Texas a Pineta di Laives, apre la serata il bluesman Fabio Cecconi
 PINETA DI LAIVES. Una vera chicca musicale alle porte di Bolzano: questa sera alle 21 al Teatro delle Muse di Pineta, il bluesman bolzanino aprirà il concerto di un duo di culto del rock psichedelico americano, i Charalambides. Non vedrete il loro nome nelle hi parade commerciali, ma provate a dare un’occhiata alle critiche entusiastiche che puntualmente accompagnano le loro uscite live e discografiche. Paladini della psichedelia per chitarra, i due texani Tom e Christina Carter hanno iniziato a suonare insieme nel 1991. Da più di quindici anni stanno proseguendo il viaggio intrapreso 40 anni fa da Grateful Dead, Doors, Pink Floyd aggiungendo al loro bagaglio lisergico il “noise”’ contemporaneo alla Sonic Youth. Non sorprende che Thurston Moore li abbia voluti nel suo “A Night Before Christmas”. Sono i progenitori di tutta quella prolifica scena chiamata “new weird america”, sorta di rivisitazione in chiave moderna dei suoni della tradizione blues/folk. Così Marcus Boon ha scritto sul prestigioso The Wire: “La loro è musica etnica sperimentale del XXI secolo, che esplora le possibilità della stasi e della quiete così come nella seconda metà del XX secolo i musicisti hanno esplorato e scoperto quelle dell’amplificazione, del rumore e della velocità”.
 La band texana, per la prima volta in Italia, si esibirà dunque al Teatro delle Muse, a Pineta di Laives, per iniziativa di IPANC, con il sostegno del Comune di Laives e l’amicizia dell’associazione Tandem. Inizio ore 21, ingresso 8 euro, prevendita presso Altri Suoni in Via San Quirino a Bolzano. Info: 3385877428.
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martedì, 29 maggio 2007
Alto Adige 29-05-07

LUNGOMARE, SCAMBIO DI COSE «CARE»  «Portateci una cosa che vi appartiene, a cui tenete e facile da portare! Dove? Alla Galleria Lungomare, dal 1 al 4 Giugno». Con questa richiesta Lungomare invita i visitatori della Galleria di consegnare delle “cose” care. Nella performance finale di lunedì tutti gli oggetti verranno messi scambiati.

Il progetto è diRuthGeiersberger e della Galleria Lungomare. Oltre alla Geiersberger ospite sarà anche Don Mario Gretter, un sacerdote che parlerà di « effetti personali » .
L'evento, che durerà quattro giorni, si aprirà con le composizioni del musicistaKlaus Janek di Berlino, che cercherà di ricreare gli spazi sonori delle cose.
I visitatori della galleria sono invitati a portare delle cose che per loro possiedono ancora un valore. Saranno accettati degli effetti personali » a cui si legavano sogni e desideri e che possedevano o possiedono ancora una certa valenza affettiva.
Nei quattro giorni seguenti, la galleria diventerà un centro di raccolta di oggetti usati, oggetti importanti, necessari, preziosi o belli, che saranno messi a disposizione dai visitatori della galleria in vista della performance dell'artista. Ogni visitatore riceverà un attestato che fungerà da biglietto d'ingresso e che all'ultimo giorno gli consentirà di scambiare gli oggetti tra di loro; il visitatore non potrà però riportare a casa la cosa che lui stesso aveva portato! RuthGeiersberger e i suoi ospiti collocheranno questi oggetti in nuovi rapporti spaziali, ponendoli continuamente in nuovi contesti. Gli oggetti e le storie di cui sono portatori verranno valutati, classificati, curati e messi in ordine all'interno di un dialogo con i visitatori. DONI La Galleria accetta « oggetti »


DOMANI TEATRO ALL’UNIVERSITA’  Domani alle ore 20 presso la Libera Università verrà rappresentata una performance teatrale dal titolo “Uomini della folla” della prima compagnia teatrale della Libera Università di Bolzano, promossa dal MUA in collaborazione con Kikero. Si tratta di un lavoro a carattere multilinguistico e multiculturale, che verrà recitato in 3 lingue (italiano, tedesco ed inglese). Per informazioni 0471/505325-31
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martedì, 29 maggio 2007
Alto Adige 29 MAGGIO 2007
Giovani talenti in scena con «I Miserabili»
Domani al Comunale di Gries la compagnia di 30 ragazzi tra i 13 e 20 anni
 Quest’anno la compagnia teatrale “la Brigata” dell’associazione Ascolto Giovani, grazie al sostegno del Servizio Giovani della Provincia, metterà in scena sotto la guida esperta dell’attrice e regista Flora Sarubbo uno spettacolo teatrale ispirato al celebre romanzo “I Miserabili” di Victor Hugo. La rappresentazione si terrà presso il Teatro Comunale di Gries domani, mercoledì 30, e giovedì, 31 maggio alle ore 20.30. Lo spettacolo è la conclusione di un lungo percorso di lavoro creativo che i 30 giovani della compagnia, di un’età compresa tra i tredici e i venti anni, hanno svolto da più di 8 mesi con impegno e dedizione, incontrandosi 3 volte a settimana, presso la sede dell’Associazione. La compagnia “La brigata” vanta ormai un lungo percorso teatrale: lo spettacolo di quest’anno sarà il quinto in 5 anni; ricordiamo l’ultimo allestimento del 2006, che il gruppo di Ascolto Giovani ha realizzato con il sostegno del Servizio Giovani della Provincia di Bolzano, “Quando gli dei hanno sete”, tratto da “Le troiane” di Euripide.
 Grande il successo di pubblico ottenuto l’anno scorso: il tutto esaurito nei due giorni di rappresentazione con 900 spettatori presenti.
 I giovani hanno avuto la possibilità di stare insieme e di impegnarsi per un progetto comune che con molta serietà hanno portato a termine. Lo scopo è stato quello di creare un momento di aggregazione e anche di divertimento unito alla discussione su temi importanti di grande attualità e impegno sociale. «L’Associazione Ascolto Giovani - si legge in una nota - crede nella grande valenza formativa ed educativa del progetto e si impegnerà a proseguire sempre con entusiasmo anche per i prossimi anni».
L’ingresso alle rappresentazioni di domani e dopodomani è gratuito, per motivi di organizzazione dei posti è gradita la prenotazione al numero 0471/505326.
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domenica, 27 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-05-27

Dal 16 al 27 luglio la seconda edizione dell'originale iniziativa

Il Paese dei Ragazzi Un mondo perfetto dove si paga in eurelli

A Predazzo va in scena la società under 14
di FRANCO BREVINI Ce lo immagineremmo come una specie di paese dei balocchi, dove i nostri figli diventano lentamente ciuchini come nella storia di Pinocchio. Del resto non sarebbe poi diverso da tante quotidianità spese davanti alla tv o ai videogiochi. E invece il Paese dei ragazzi di Predazzo, in Val di Fiemme, è un luogo dove i giovani ospiti lavorano, guadagnano, spendono e si divertono, imparando a crescere.
Sì, proprio come nella vita di tutti i g i o r n i . I n un'età come la nostra dove vanno di moda le simulazioni virtuali, nella vallata trentina hanno scelto invece una simulazione reale, una prova generale di vita riservata ai ragazzi dai 7 ai 14 anni.
Chi tenga d'occhio le proposte turistiche per l'estate avrà notato che le stazioni stanno dando il meglio di sé nell'elaborare iniziative originali, che spesso hanno come protagonisti proprio i più piccoli. Si tratta di vacanze tagliate sulle loro esigenze, che vanno oltre le consuete offerte escursionistiche e naturalistiche. Questa idea di animazione intelligente, che è già stata collaudata con successo la scorsa estate, è stata promossa dall'associazione Avisio Junior di Cavalese. Si tratta dell'ennesima variante di un format di successo, chiamato la Città dei Ragazzi e nato una trentina d'anni fa in diversi centri del Nord Europa, a partire dai quali poi ha conosciuto una vasta diffusione. Naturalmente l'idea ha dovuto essere adattata al contesto locale italiano e trentino, dove si è potuto contare su un accogliente e spazioso palazzetto dello sport, all'interno del quale il villaggio under 14 è stato ambientato.
Per l'estate che è alle porte, il Paese dei Ragazzi verrà allestito dal 16 al 27 luglio. Per due settimane i giovani cittadini di questo utopico centro alpino trascorreranno le loro giornate imparando ad amministrarsi e a lavorare in completa autonomia e nel pieno rispetto dell'ambiente. Chi si affaccerà al palazzetto scoprirà un paese completamente autogestito dove tutti — dal sindaco ai vigili, dagli assessori agli artigiani, dai giornalisti ai bancari — sono ragazzini. Sotto la guida di animatori preparati, i bambini si eserciteranno ad apprendere i mestieri e si lanceranno nelle attività imprenditoriali o fonderanno un'associazione di volontariato. In tal modo guadagneranno i loro salari in una valuta al riparo dalle tempeste monetarie, gli eurelli , che potranno poi spendere nelle botteghe, al bar, a teatro, al ristorante. Nonmeno appassionanti di quelle vere le campagne elettorali, che prevedono discorsi, dichiarazioni e manifesti. Nel Paese dei Ragazzi si parlerà anche di viabilità, raccolta differenziata, valorizzazione delle risorse naturali e si produrranno un giornale e un telegiornale. Particolare attenzione sarà riservata ai mestieri tradizionali, alla lavorazione del legno e delle stoffe, alla conoscenza della flora e della fauna. E ci sarà perfino modo di imparare a cucinare, magari usando i prodotti tipici della zona.
Tra le novità della seconda edizione, presentata a Predazzo il 23 maggio scorso, balza in primo piano l'informatica, con la possibilità offerta ai ragazzi di impratichirsi un po' con il computer e le reti. Ma gli organizzatori segnalano anche l'introduzione di cinque divertenti settori: la Fattoria, la Radio, la Protezione Civile, la Sala dei Giochi Antichi e la Biblioteca.
Insomma sarà una prova generale della vita sociale e giocando i piccoli ospiti cominceranno a sentirsi grandi e responsabili. E forse ad apprezzare un po' di più i loro genitori.
Riepilogando, nel Paese dei Ragazzi si trovano: uffici ( Info genitori, Info bambini, Ambiente, Anagrafe, Lavoro), servizi ( Banca, Posta, Pronto soccorso, Officinameccanica), Istituzioni ( Municipio, Tribunale), botteghe ( Salone di bellezza, Sarta, Falegname), alimentazione ( Orto biologico, Cucina con prodotti tipici del Trentino, Bar, Ristorante), laboratori ( Geologia, Flora, Fauna, Legno, Grafica, Cartapesta, Artigianato, Risparmio energetico, Riciclaggio rifiuti), cultura ( Biblioteca e ludoteca, Università, Redazioni giornale, telegiornale e radio), sport ( Attività ludico sportive all'aperto), divertimenti ( Cinema, Teatro, Sala giochi della tradizione). COSA SI FA Sotto la guida di animatori preparati, i bambini si eserciteranno ad apprendere mestieri e professioni, daranno vita a imprese e guadagneranno soldi da spendere nei negozi della loro città LE NOVITÀ Saranno introdotti corsi di informatica per consentire ai giovani ospiti di fare pratica con il pc, oltre a settori come fattoria, radio, protezione civile, sala dei giochi antichi e biblioteca

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sabato, 19 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-05-19

L'INCONTRO

Hocus Pocus, a Castel Flavon si parla di pozioni magiche e streghe

Oggi alle ore 17.30 a Castel Flavon si terrà il terzo e ultimo appuntamento del ciclo « Streghe e magie » promosso dal Circolo Culturale La Stanza di Bolzano in collaborazione con il Touring Club Italiano. Un'iniziativa adatta ai piccoli ma anche « curiosa » per i grandi. L'appuntamento dal titolo « Hocus pocus » affronterà il tema del potere magico delle erbe. A tale proposito interverrà Ilia Ricchi, nota botanica di Bergamo, che illustrerà l'impiego delle erbe e delle loro proprietà nella preparazione delle pozioni « magiche » .
Nell'ambito dell'evento è prevista anche una visita guidata ai misteri e agli affreschi di Castel Flavon, il maniero che dall'alto di una rupe a strapiombo domina Bolzano sud. Con questo terzo appuntamento — come sempre a partecipazione gratuita — si conclude il ciclo di manifestazioni primaverili promosse per il 2007 dal Circolo Culturale La Stanza con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano che quest'anno ha portato ad una rivisitazione del periodo storico a cavallo tra il XIV e il XVII secolo che ha fortemente caratterizzato la cultura delle vallate alpine e in particolare quelle tirolesi e trentine.
Quest'anno le relazioni degli esperti susseguitisi nel corso dei tre appuntamenti promossi dal Circolo Culturale La Stanza saranno pubblicati nei i « Quaderni de La Stanza » , che potranno essere prenotati gratuitamente presso la sede di via Orazio 34/ C o telefonicamente allo 0471/ 979711.
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venerdì, 18 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-05-18

SCUOLE PROFESSIONALI

Premi per il Teatro pedagogico Domani in scena i protagonisti

BOLZANO — Si svolgerà stamani dalle ore 9 alle ore 12.30, presso l'Auditorium « Lucio Battisti » della Formazione professionale in via SantaGeltrude a Bolzano, la cerimonia di premiazione e di consegna degli attestati ai partecipanti del corso « Teatro pedagogico » . Il progetto rientra nelle attività finalizzate a creare una sempre maggiore collaborazione fra scuole, Formazione professionale e Istituto pedagogico in lingua italiana.
Il percorso svolto dagli allievi ha avuto come obiettivo quello di fornire conoscenze culturali sulle varie epoche storiche del teatro da quello greco a quello contemporaneo, offrire la conoscenza di tecniche teatrali relative ai vari periodi storici attraverso un laboratorio esperienziale durato da ottobre 2006 ad oggi, e grazie alla collaborazione della associazione culturale Acras un percorso pedagogico educativo.
La cerimonia prevede alle ore 9 la presentazione del progetto alle autorità scolastiche e delle ripartizioni ai partecipanti, alle ore 9.45 la consegna degli attestati agli allievi, dalle ore 10 seguirà un concerto del gruppo musicale « Discanto » . Domani alle ore 20,30, presso l'Auditorium di via Santa Geltrude è quindi prevista una rappresentazione teatrale della compagnia « Teatro Magico » dal titolo « La famiglia Taranta » . Il testo teatrale è stato scritto e diretto da Armando Fragassi. Racconta la vita quotidiana di una famiglia salentina, la famiglia Taranta. Gennaro Taranta napoletano trasferito ad Ostuni nel Salento, capofamiglia ma non troppo, deve « combattere » con la moglie Vittoria e le figlie avute nei precedentimatrimoni. Il testo ha le finalità del teatro comico goliardico con qualche spunto alle riflessioni serie.
J. A.
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venerdì, 18 maggio 2007

Alto Adige 18 MAGGIO 2007
«Get Out», il cinema per gli under 20
Da oggi al 25 maggio, l’iniziativa del Cineforum e del «Germoglio»
 BOLZANO. Arriva a Bolzano «Get Out». Il progetto cinematografico nasce da un’idea di formazione che vede gli adolescenti partecipare concretamente e creativamente alla produzione di un film. Da un’idea della Cooperativa il Germoglio-Sonneschein e il Cineforum Bolzano, il progetto Get Out arriva finalmente anche a Bolzano. Get Out, (significa letteralmente «fatevi da parte!», «andate via!» con un chiaro invito ai «grandi»)! Ideato dalla Kamel Film di Bologna, Get Out prevede la realizzazione di un circuito cinematografico rivolto esclusivamente ai minori di 20 anni. I lungometraggi della durata di 80 minuti sono realizzati dai ragazzi tutti rigorosamente in digitale. Sul grande schermo la «vita vera», quella fatta di scuola, famiglia, amicizia, amore, sesso, ansie e una buona dose di divertimento. Quando sono direttamente coinvolti, non è un mistero, gli adolescenti non perdono occasione per prendere la parola e osservare con spirito critico la realtà. Il progetto ha coinvolto sino ad ora moltissime città italiane e ora approda a Bolzano. Due soggetti ideali, il Germoglio, da sempre attento ai problemi degli adolescenti, opera nell’ambito della prevenzione e il Cineforum Bolzano, impegnato nella proposta di un cinema contemporaneo, innovativo e di ricerca, ideali per promuovere nella nostra città questo esperimento che vede i giovani protagonisti. «Get out» mette i ragazzi al centro dell’attenzione, le proiezione rigorosamente gratuite, si terranno da oggi al 25 maggio alle ore 16 presso la sede della Cooperativa il Germoglio, in via Dante 12, mentre il 24 e 25 presso la sede del Cineforum Bolzano, in Via Roen, 6 alle ore 21.
 «L’obiettivo, dice l’ideatore del progetto Roberto Quagliano, è quello di dare voce attraverso il grande schermo ad una fascia di persone che non ha accesso ai mezzi di comunicazione. L’intenzione è quella di creare luoghi di incontro tra i ragazzi che favoriscano il superamento non solo delle barriere di carattere sociale e culturale, ma anche di quelle derivanti da handicap, situazioni di disagio e di emarginazione». A Bolzano verranno presentati due film, il 18 24 e 25 maggio: «Rega» e «Get Out 3». E dopo la proiezione il progetto continua, sempre con la collaborazione degli adolescenti perché dal video ci si sposta on line, sul sito internet dove i ragazzi possono discutere tra loro nella Community oppure interagire con gli organizzatori del circuito e proporsi per il prossimo film.
GET OUT www.getoutproject.com CINEFORUM BOLZANO Via Roen, 0471-301530
Cooperativa «Il Germoglio» in Via Dante 12, 0471-300882
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sabato, 12 maggio 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-05-12

AUDITORIUM ROEN

« Teatro della scuola » con cinquanta spettacoli. Oggi l'anteprima

BOLZANO — Un piccolo assaggio di « Teatro della scuola » che dallo scorso 7 maggio e fino al 13 giugno trasformerà in attori centinaia di alunni bolzanini è stato offerto ieri mattina sul palcoscenico dell'auditorium Roen dalla classe I D della scuola media Archimede e dalla V E della scuola elementare Rosmini. Diretti da un gruppo di esperti operatori teatrali che dal 2000 hanno fondato l'associazione culturale « Theatraki » e che grazie al forte sostegno dell'Intendenza scolastica italiana cura tutti i progetti di « Teatro della scuola » del Comune di Bolzano, la rassegna 2007 ospiterà 48 spettacoli elaborati da 46 classi delle scuole medie ed elementari di Bolzano e di due classi di scuola superiore.
In questi giorni dunque i ragazzi e le ragazze, accompagnati dai loro insegnanti e dagli operatori di « Teatraki » porteranno nei teatri cittadini il loro impegno di un intero anno scolastico. L'esperienza di « Teatro nella scuola » è stata avviata dal Comune di Bolzano nel 1987: dopo vent'anni i risultati sono senza dubbio positivi. Il gioco del teatro permette di conoscere meglio sé stessi, di scoprire le proprie capacità attraverso un percorso nella memoria, nella fiaba, nella letteratura, nella vita quotidiana. Si lavora sulla parola, sul gesto, sul corpo, stimolando i ragazzi, attraverso la comprensione di un testo ad esprimersi più liberamente e far emergere le proprie emozioni e i propri sentimenti. Non a caso si bloccano spesso capacità di memorizzazione, di lettura, di comprensione delle lingue, migliorano anche i rapporti interpersonali.
Tra i 48 spettacoli in scena, questa sera all'auditorium Roen la classe terza della scuola Archimede propone alle 20 « Dunkelklar » realizzato da Dario Spadon. Martedì alle 19 la classe terza della scuola San Filippo Neri guidata da Graziano Hüller presenta « Schneewittchen » mentre la quinta della scuola elementare Manzoni popone « Sull'altra riva des Flusses » mentre giovedì alle 18 la quarta della scuola elementare Manlio Longon diretta da Barbara Fingerle presenterà « La commedia di Narco » di Roberto Piumini. La rassegna « Il Teatro della scuola » prosegue fino al 13 giugno in diversi teatri cittadini. Patrizia Binco

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martedì, 01 maggio 2007
Alto Adige 01 MAGGIO 2007
  Ecco il «tigì» dei giovani per i giovani  
Sulla tivù via Internet “Webz” una programmazione a misura di ragazzi

 BOLZANO. Dai giovani per i giovani: potrebbe essere questo il motto di “Webz”, che come si può intuire è l’unione di web e di bz intesa come sigla di Bolzano, e che è in concreto la prima televisione altoatesina via Internet lanciata dalle associazioni Mua (Movimento universitario altoatesino) e Ascolto Giovani, grazie al sostegno del Servizio giovani e dell’Ufficio diritto allo studio, entrambi della Provincia, nonchè con il prezioso apporto economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.
 Webz (www.webz.it) dopo il rodaggio dei mesi scorsi è finalmente pronta ad offrire un’informazione completa a misura di giovane, ovvero del pubblico maggiormente a suo agio con l’utilizzo delle tecnologie informatiche, e quindi programmazione con telegiornali, servizi e contenuti sempre nuovi, costantemente aggiornati.
 Le televisioni via Internet, giusto evidenziarlo, pur giovanissime per molti sono il primo passo verso il futuro dell’informazione, perché oltre a poter essere raggiunte da ogni angolo del pianeta sono in grado di offrire quei contenuti che il pubblico gradisce davvero. Sono in molti, quindi, a sostenere che nei prossimi anni l’immediatezza del messaggio, la semplicità d’uso e la scelta di quegli argomenti che interessano di più faranno delle web tv lo strumento principe delle trasmissioni video.
 L’obiettivo della nuova televisione dei giovani via Internet è molto semplice: divenire il punto di riferimento di tutti gli adolescenti e i giovani della provincia, grazie alla messa in onda di un telegiornale dedicato al mondo giovanile e soprattutto realizzato dai giovani stessi. In concreto, nel TGG i giovani altoatesini potranno trovare sul sito di Webz informazioni su tematiche come scuola, università, diritto allo studio, borse di studio, contributi, leggi provinciali e comunali, agevolazioni varie, sport, conferenze, associazionismo, vita sociale, volontariato, libri, cultura, divertimenti, tempo libero, cinema, teatro, musica, vita notturna, passatempi, informatica, tecnologia, manifestazioni e molto altro ancora. Con interviste inoltre si approfondiranno diversi temi, dai problemi familiari a quelli legali o ancora psicologici.
 La prima edizione del nuovo TGG, il “telegiornale dei giovani”, andrà in onda venerdì 4 maggio e diverrà un appuntamento fisso quotidiano per tutti i ragazzi altoatesini, disponibile online, continuamente aggiornato con notizie e reportage quotidiani, che andranno a fornire un’informazione completa ed esauriente. Proprio nell’ottica di crescita e di miglioramento, a Webz è operativa una redazione, ovviamente composta da giovani, con il coordinamento di un giornalista professionista e un pubblicista che si occupano di aggiornare costantemente il sito, organizzare le riunioni settimanali con il gruppo di giovani redattori e reperire le notizie per il telegiornale.
 Altre novità sono poi in vista dai prossimi mesi: affinché i giovani possano non solo proporre alla redazione i contenuti e le tematiche più attuali ma anche scambiarsi opinioni ed idee sui tanti servizi che il sito offre, verranno aperti un blog e un forum per ospitare la discussione degli argomenti più caldi e tante rubriche vicine alle tematiche giovanili.
 Già adesso i giovani videoreporter che collaborano con la redazione - non solo studenti ma anche lavoratori - stanno raccogliendo materiale sull’argomento bollente dell’estate, il divertimento notturno e il rumore provocato dai frequentatori di certi locali aperti sino a tarda ora: un tema già affrontato dalla stampa e che Webz cercherà di trattare privilegiando il punto di vista dei giovani.
 Per far parte della redazione si può telefonare al numero 0471 - 505325 o scrivere una e-mail a info@webz.it o ancora presentarsi alle 16.30 del giovedì nella sede delle associazioni Mua e Ascolto Giovani in via Firenze 51.
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domenica, 29 aprile 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-04-28

BILINGUISMO

I cartoni di « Hocus » Un premio europeo

BOLZANO — Il 6 e 7 maggio a Berlino sarà conferito il premio comunitario « Prize for Lifelong Learning » nell'ambito della cerimonia per il lancio dei nuovi programmi. Tra i progetti selezionati dalla Commissione europea per il premio vi è quello per l'apprendimento linguistico precoce « Hocus & Lotus » sostenuto dall'Ufficio bilinguismo e lingue straniere della Provincia. Il progetto, realizzato con la collaborazione e il sostegno dell'Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere, è il risultato di studi di glottodidattica e usa la forma dei cartoni animati.
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sabato, 21 aprile 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-04-21

SCHERMA

Le « promesse » del fioretto oggi e domani al Palasport

 
BOLZANO — Oggi e domani il Palasport di via Resia, il Club Scherma del capoluogo altoatesino organizza con la Federazione Italiana Scherma, la terza e ultima prova del Gran Premio « Montepaschivita » Giovanissimi under 14 di fioretto. La gara di quest'anno — nelle due giornate si gareggerà dalle 8 a metà pomeriggio, premiazioni a fine di ogni gara — sarà a squadre e si prevede la partecipazione di circa 600 ragazzi da tutta Italia. Il Club Scherma Bolzano può contare nella gara femminile bambine giovanissime, su una squadra che potrebbe combattere per il podio, la squadra è composta da due ragazzine giunte nelle due gare nazionali precedenti nei primi otto ed una giovanissima che è nelle prime 16. Nel trofeo Città di Bolzano si potrà vedere finalmente all'opera Lisa Milanese. La quindicenne del Club Scherma Bolzano, al primo anno di Cadetti si è qualificata per le finali Cadetti nazionali e giovani. Nell'ultima gara nazionale di Foggia è giunta trentanovesima in una competizione in cui la plurimedagliata Valentina Vezzali è giunta seconda. Grandi sono gli sforzi che il Club sta facendo per creare una scuola di fioretto a Bolzano ed i risultati stanno lentamente arrivando soprattutto in campo femminile. V. S.
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venerdì, 20 aprile 2007

Alto Adige 20 APRILE 2007

«Hystrio» rilancia il suo concorso per trovare giovani attori di teatro

 BOLZANO. La nona edizione del Premio Hystrio alla Vocazione, organizzato dall’omonima rivista di teatro, si svolgerà dal 20 al 22 giugno 2007 a Milano. Il Premio (due borse di studio da euro 1500) è destinato a giovani attori under 30, che dovranno affrontare un’audizione di fronte a una giuria di addetti ai lavori. Per iscriversi (entro l’11 maggio per la pre-selezione; entro il 12 giugno per la selezione finale) è necessario inviare alla direzione di Hystrio (via Olona 17, 20123 Milano, tel. 02.400.73.256, hystrio@fastwebnet.it): a) curriculum; b) una foto; c) la fotocopia di un documento; d) la fotocopia dell’attestato di frequenza o di diploma della scuola frequentata (solo per quelle che danno accesso diretto alla Selezione finale, per l’elenco vedi sito www.hystrio.it); e) titolo e autore dei due brani e di una poesia o canzone da presentare all’audizione.
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venerdì, 20 aprile 2007

Corriere dell'Alto Adige 2007-04-20

IL VOLUME

ViaMaso della Pieve, Andrea Montali presenta « Anime sole »

 
Staserta alle 20.30 presso il New bar Campo in via Maso della Pieve Andrea Montali, giovane scrittore bolzanino, presenta il suo ultimo lavoro « Anime sole in autobus sovraffollati » , libro di racconti rock'n roll edito da « Travenbooks » . L'opera prima di Andrea Montali, ha già superato le 300 copie vendute ad un mese dalla presentazione, inducendo la casa editrice Travenbooks a prepararne la ristampa. Il libro racconta la storia di due ragazzi — poco più che ventenni — e dei loro amici fra amore, lavoro, la prima casa, i viaggi senza ritorno; ambientato a San Giacomo — paese sulla Statale 12, alle porte del capoluogo — dove i due protagonisti condividono un bilocale « disoccupato » , il testo approfondisce tematiche e situazioni esistenziali in cui la gioventù bolzanina — e non solo — ha dimostrato di ritrovarsi, portando il libro ad un inaspettato e repentino successo nelle librerie cittadine e in Rete, con il sito dell'autore ( www. myspace. com/ andreamontali) che conta ormai duemila contatti ad un solo mese dall'apertura.
Andrea Montali, operatore sociale e collaboratore del quotidiano « Alto Adige » , sta portando il suo immaginario fatto di musica, letteratura, fumetti e cinema in giro per la Regione fra librerie, sedi di associazioni culturali e luoghi inusuali per questo tipo di iniziative quali bar e pub. La serata partirà con un tributo a Stefano Benni e al suo « Bar Sport » , di cui proprio quest'anno si festeggia il trentennale.
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sabato, 24 marzo 2007

Corriere dell'Alto Adige 24-3-07

IL LIBRO

Montali, sguardo profondo sulle « anime sole »

Gian e Cesco hanno poco più di vent'anni e condividono un bilocale ( dis) occupato: il primo si guadagna da sopravvivere riempiendo scaffali in un supermercato, il secondo spacciando « fumo » di discutibile qualità; hanno un divano per riflettere, un balconcino con panca Ikea per affacciarsi sulmondo, una rosa con cui discorrere e un cilindro magico per non crescere mai.
Da queste premesse si dipanano le vicende narrate in « Anime sole in autobus sovraffollati » , libro d'esordio di Andrea Montali, bolzanino, ventiquattrenne. L'agile volumetto è uscito nei giorni scorsi per i tipi della Traven Books, casa editrice con sede a Laives che da un paio d'anni ha più che vivacizzato il panorama editoriale altoatesino, dando spazio ad autori locali, creando antologie di alto interesse e agendo a trecenosessantagradi dalla poesia alla narrativa, passando per saggistica e libri per ragazzi. Proprio nei giorni scorsi la Traven Books è stata presente al Festival delle Arti di Bruxelles con tre dei suoi autori e col libro di Montali dimostra di voler valorizzare un genere letterario diverso, rivolto soprattutto, — ma non solo — ai giovani.
Lo stile di Montali è fresco, talvolta frizzante e gira intorno alle vicende dei sopraccitati Gian e Cesco e, soprattutto, « delle tre ragazze morte aus Bozen » : Fra, Melissa e Lolli, legate da vari tipo di affetto ai due ragazzi. L'io narrante si sposta indifferentemente da uno all'altro di questi personaggi, senza che questi siano o debbano necessariamente considerarsi una compagnia.
Tutt'altro, come recita il titolo si tratta si anime sole che si spostano spesso a bordo di autobus ( sempre dal titolo) che congiungono la periferia della periferia ( San Giacomo) con Bozen che va dunque interpretata come una sorta di periferia del mondo in senso più lato. Ecco dunque che il libro di Montali si va a collocare in un filone altoatesino ben definito, quello degli autori che parlano della propria terra.
Non si vadano però a cercare interpretazioni delle problematiche linguistiche od etniche, piuttosto, il libro va interpretato come una denuncia di determinati disagi giovanili non solo altoatesini. Il battesimo ufficiale si terrà stasera, alle 21, allo Sciarada Circus di Piazza Erbe a Bolzano ma il libro ha già ricevuto una calda accoglienza telematica grazie al sito dell'autore www. myspace. com/ andreamontali. Paolo Crazy Carnevale Questa sera allo Sciarada la presentazione ufficiale del volume edito da « Traven » Prosa ritmica e veloce, il gergo giovanile dominato con grande cura: storie di oggi
ESORDIENTE TALENTO
Andrea Montali, volto noto ai giovani di Bolzano anche per essere il bassista della nota band « Eugenie »
Ai giovani perché Montali è giovane, perché giovani sono i protagonisti delle sue allucinate storie e giovani sono lo slang e il modo di scrivere che Montali ha adottato per questo suo debutto. A questo riguardo non si può che condividere quanto scrive nell'introduzione Francesco Roat: « Andrea Montali ha letto assai e scrive molto bene.
About me:


Libro da autobus, treno, pausa pranzo o tazza del cesso; sette racconti fra viaggi lisergici e rock'n roll che molto devono a Tondelli, Brizzi, Ammaniti, Mauro Corona, Francis Scott Fitzgerald... due ragazzi e il loro cilindro magico, i concerti, i Verdena, gli After, i Blonde Redhead, i Treallegri... quando si hanno poco più di vent'anni e un bilocale (dis)occupato da condividere in periferia della periferia.
PER RICEVERE IL LIBRO DIRETTAMENTE A CASA: andreamontali@gmail.com
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domenica, 18 marzo 2007
Corriere dell'Alto Adige 18-3-07

Laives, immagini di un territorio in parole e musica

La Biblioteca Interscolastica di Laives, in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Laives e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano ha organizzato per la primavera 2007 un'iniziativa culturale finalizzata a ritrarre alcuni aspetti di Laives con l'ausilio di immagini, parole e musica, dal titolo « Immagini di un territorio in parole e musica » .
A tale scopo è stato contattato lo scrittore Salvadore Aquilino, autore di libri per ragazzi che viene ospitato a Laives fino al 24 marzo. Nella prima fase del progetto l'autore sarà accolto da una commissione di « esperti del territorio » formata da rappresentanti delle scuole, delle biblioteche, degli enti locali e del mondo della cultura.
Nel corso della settimana Aquilino incontrerà i bambini, i ragazzi, i docenti, gli operatori scolastici e i rappresentanti delle associazioni culturali di Laives attraverso momenti di lettura e colloqui informali che saranno documentati con riprese video.

L'iniziativa « Immagini di un territorio in parole e musica » è stata presentata ieri mattina, in municipio a Laives, alla presenza dei curatori e dello stesso scrittore Salvadore Aquilino.
F. Co
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domenica, 04 febbraio 2007
Alto Adige 4-2-07


Assemblea generale , si rinnova il direttivo.

LAIVES. La sezione cittadina del Vke cerca volontari per l'attività dello Spilù, il Ludobus che periodicamente si trova negli spazi pubblici, sia a Laives che a Bronzolo e Vadena con tanti giochi e con gli animatori che sostengono i bambini. Per garantire il proseguimento di questi simpatici appuntamenti pomeridiani - apprezzati da tantissimi bambini della città e del circondario - servono persone di buona volontà. Chi è interessato può telefonare al numero 0471/952713 oppure 953626.
Giovedì 8 febbraio invece ci sarà l'assemblea generale dell'associazione e l'appuntamento per i soci è alle 20, presso l''Elki, in via Innerhofer 17. Rosa Maria Wieser, la presidente del Vke Laives, illustrerà la relazione dove si riassume l'attività svolta lo scorso anno e quindi anche ciò che si intende portare avanti quest'anno. Seguirà l'elezione del direttivo e la presentazione del progetto relativo all'ampliamento del parco pubblico di via Marconi, che il Comune è in procinto di avviare. L'assemblea sarà anche l'occasione per rinnovare il tesseramento per il 2007. Pronto, infine il calendario dello Spilù, che inizierà il giro dei parchi pubblici il 27 febbraio. A mano a mano poi, arriverà anche a Pineta, San Giacomo, Bronzolo e Vadena, con il carico di giochi e allegria. (b.c.)
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sabato, 06 gennaio 2007
Conosci la tua provincia?


BOLZANO. "Conosci la tua provincia?": Questo storico concorso per scolari e studenti,sempre dalla Cassa di Risparmio, ora  viene  rivitalizzato con una nuova formula, che prevede un'edizione predisposta completamente su un sito web realizzato appositamente. Il "navigatore" delle pagine nel sito Internet della Cassa di Risparmio  http://provincia.caribz.it/it/informazione/index.asp   create appositamente per il concorso, previo inserimento dei dati richiesti, potrà partecipare liberamente al concorso, rispondendo alla domanda settimanale. Per rispondere alle domande nelle settimane successive sarà sufficiente digitare l'indirizzo della propria e-mail e la propria password. Fra i premi in palio, oltre a fotocamere digitali, biciclette da trekking, zaini e binocoli, quali premi principali sono previsti ad ogni estrazione mensile alcuni week-end di vacanza, con cinque esclusive- crociere per due persone in palio all'estrazione finale.
I destinatari del concorso sono tutte le persone residenti nei territori ove la Cassa di Risparmio di Bolzano è operativa con filiali e quindi, attualmente, le provincie di Bolzano, Belluno, Trento e Verona. Un'altra novità, questa, per lo storico concorso.
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giovedì, 04 gennaio 2007
Alto Adige 4-1-07

Contributo stanziato dalla giunta per il centro parrocchiale di San Giacomo
La saletta sarà ristrutturata
Finanziamento vincolato alla stipula di una convenzione

 LAIVES. Ultima fra le parrocchie comunali, quella di San Giacomo, finora non ha avuto occasione di ristrutturare radicalmente i propri locali dove si svolge l'attività non strettamente liturgica e religiosa. Stiamo parlando del centro parrocchiale adiacente alla chiesa, dove gli spazi sono effettivamente modesti rispetto ad un centro abitato che negli ultimi anni è notevolmente cresciuto. Questa carenza si fa sentire maggiormente che altrove anche perché, fuori dal centro parrocchiale non ci sono strutture adeguate per determinate iniziative pubbliche di un certo richiamo: la Haus der Kultur è a tutti gli effetti privata (lo è anche la parrocchia comunque) e il resto, vale a dire la sala polivalente è in via di costruzione presso la zona scolastica di via Maso Hilber.
Così, la piccola saletta parrocchiale, per anni è stata la soluzione obbligata e purtroppo, date le sue caratteristiche, non sempre è bastata. Adesso la parrocchia ha finalmente deciso di intervenire con un progetto di ristrutturazione e ha iniziato a batter cassa presso gli enti pubblici, Provincia e Comune, che hanno garantito contributi.
Per quel che attiene al Comune di Laìves, nello specifico verranno stanziati a breve i primi 60 mila euro per il progetto parrocchiale di San Giacomo, somma alla quale, nei prossimi due anni si aggiungeranno, in due tranche (100 mila euro l'anno) altri 200 mila euro. Questo contributo verrà vincolato alla stipula di una convenzione con il Comune di Laives. (b.c.)
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giovedì, 28 dicembre 2006
Alto Adige 28-12-06
II presidente del consiglio provinciale Riccardo Dello Sbarba parla a studenti e dirigenti scolastici

BOLZANO. Il presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Riccardo -Dello Sbarba: ha presentato, ai dirigenti scolastici e agli studenti il nuovo portale web

http://www.giovani.consiglio-bz.org/
"Uno strumento di facile utilizzo, che propone con il linguaggio del web utili informazioni sul Consiglio provinciale, l'organo rappresentativo degli altoatesini", ha detto Dello . Sbarba.
Le scuole sono interlocutrici privilegiate del progetto tramite il quale Dello Sbarba vuole "avvicinare le istituzioni democratiche a ragazzi e ragazze". Agli incontri era presente anche la sovrintendente Bruna Visintin Rauzi.
Il portale è strutturato in otto sezioni, dedicate, alla.storia dell'Alto Adige e dell'autonomia, alle modalità di elezione del Consiglio, alla sua composizione ed alle sue funzioni, a consiglieri e consigliere, alla formazione di una legge, fino a "Il Consiglio dalla A alla Z".
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mercoledì, 08 novembre 2006
Volentieri pubblichiamo

Foyer del teatro Cristallo

L'uovo di Colombo
L'uovo di Colombo è una grande esplorazione iniziata sei mesi fa con i ragazzi del Liceo Scientifico Torricelli che si chiude con un'esposizione nel foyer del Teatro Cristallo. Del libro abbiamo cercato valori non comuni, dagli spazi bianchi nelle pagine delle poesie, alle bizzarrie dei microlibri, il tutto in un processo che tende a rinominare le classiche suddivisioni per categorie e a far emergere il libro come uno dei pochi oggetti in grado di coinvolgere la vista, il tatto, l'udito, l'olfatto e naturalmente il cervello.




Durante l'esposizione è previsto un calendario di letture pubbliche nel foyer. I libri non sono in prestito, ma chiunque lo desideri può fare riferimento alla Biblioteca provinciale Claudia Augusta e alle altre biblioteche altoatesine. Buon libro!


All'uovo di Colombo hanno partecipato /Associazione Cristallo, la Biblioteca Provinciale
Claudia Augusta, il Liceo Scientifico Torricelli e /Istituto Pedagogico in lingua italiana
della Provincia Autonoma di Bolzano.
Ideazione: Denis Isaia
Cura: Denis Isaia, Valeria Trevisan, Consuelo Serraino, Francesca Califano, i ragazzi del Liceo Scientifico Torricelli e gli assistenti della Biblioteca Claudia Augusta.


Organizzazione: Associazione Cristallo, Biblioteca Provinciale Claudia Augusta, Liceo Scientifico Torricelli e Istituto Pedagogico in lingua italiana.
Allestimento: Biblioteca Provinciale Claudia Augusta e Associazione Cristallo
Comunicazione: Biblioteca Provinciale Claudia Augusta e Associazione Cristallo
Ufficio Stampa: Associazione Cristallo
Con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano/Alto Adige, Ripartizione Cultura italiana


Calendario delle letture
tutti gli appuntamenti iniziano alle 17.30 e durano circa 30 minuti
Martedì 7.11.2006
Lettori: Gloria Alberghini, Consuelo Serraino e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Venerdì 10.11.2006
Lettori: Valeria Trevisan, Consuelo Serraino e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Martedì 14.11.2006
Lettori: Alessia Piccolin, Consuelo Serraino e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Venerdì 17.11.2006
Lettori: Valeria Trevisan, Clelia Cengiarotti e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Martedì 21.11.2006
Lettori; Gloria Alberghini, Consuelo Serraino e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Venerdì 24.11.2006
Lettori: Valeria Trevisan, Consuelo Serraino e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Martedì 28.11.2006
Alessia Piccolin, Clelia Cengiarotti e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Venerdì 1.12.2006
Gloria Alberghini, Clelia Cengiarotti e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.
Martedì 5.12.2006
Lettori: Alessia Piccolin, Consuelo Serraino e i ragazzi del Liceo scientifico Torricelli.


I ragazzi del Liceo scientifico Torricelli sono: Serena Didonè, Maggie Bernocchi, Sabrina Dallago, Elena Lorenzi, Lucìo Carion, Federico Degasperi, Chiara Deromedis, Gaia Palmisano, Davide Nardin, Sara Pantaleo, Enrico Peverotto, Luca Passadore, Marco D'Attis, Silvia Branz, Giulia Varolo, Marco Concer.

Leggere è solo una delle soddisfazioni che un libro trasmette e spesso i piaceri iniziano prima. Dalla ricerca fra le mille copertine di una biblioteca, alla scoperta per caso di libri dimenticati in mansarda o in una libreria i libri parlano al meglio solo da aperti, ma non bisogna sottovalutare il loro potere da chiusi.
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categoria:giovani

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