mercoledì 18 gennaio 2012

guida sicura 1

venerdì, 25 novembre 2011



 Safety Park «Destinatelo ai ciclisti»

VADENA. Il Pdl presenterà una mozione sul Centro di guida sicura per destinare, almeno temporaneamente, parte del centro agli allenamenti dei ciclisti che praticano agonismo a Laives e Vadena.
 «Le associazioni ciclistiche - dicono il consigliere Irvin Daves e il consigliere comunale Pdl di Laives Andrea Peviani- ormai da tempo non trovano più spazio per gli allenamenti visto l’impossibilità di utilizzare la nuova zona Vurza a Laives». I due fanno notare che già in alcune occasioni la pista di Vadena viene utilizzata per delle gare ciclistiche sia di cross che su strada.
 I consiglieri del Pdl fanno riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Laives Liliana di Fede intenzionata a fare un circuito ciclistico in zona Galizia. «Finché non verrà ultimato questo circuito - proseguono - il Safety Park sarebbe una buona soluzione temporanea che ridurrebbe sicuramente lo smog e i rumori, rendendo la struttura polivalente. In questo modo, poi si eliminerebbe il problema dell’inquinamento e si potrebbero avvicinare i giovani ciclisti al mondo della sicurezza stradale».
Alto Adige 25-11-11
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martedì, 22 novembre 2011



Un’altra nube sopra il «Safety Park»

VADENA.  La segnalazione è senza dubbio giustificata, ma è impossibile non leggere dell’ironia nelle poche parole scritte ieri in una mail da Erica Furini per informare di un’«allarmante situazione» il sindaco di Vadena, Beati, quello di Laives, Di Fede, e gli organi di stampa.
  «Questa mattina - scrive la direttrice della struttura - dai nostri uffici del Safety Park abbiamo visto delle nubi sopra Laives e Vadena. Abbiamo provveduto a fare le foto e in allegato gliene ne invio un paio. Siamo rimasti tutti attoniti e ci siamo chiesti da dove possa arrivare questa nube e se possa essere pericolosa per i cittadini. Un cordiale saluto». In effetti, le nuvole ci sono, ma il modo con cui Furini le segnala al primo cittadino appare come la palese parodia di quanto accaduto qualche settimana fa, quando furono i residenti della zona attorno al circuito a segnalare la presenza di una inquietante nube di gas azzurri che stazionava sopra il Safety Park, esprimendo la loro preoccupazione per le possibili conseguenze sulla salute degli abitanti.
  Una presenza, quella della nuvola, anche in quel caso documentata da una fotografia, che aveva dato il via ad una furibonda polemica con i sindaci di Vadena e Laives uniti nel chiedere maggiori controlli da parte degli organi provinciale e il divieto d’accesso alla pista dei motori a due tempi. Dall’altra, la dirigenza al completo del Safety Park che ha risposto colpo su colpo, respingendo le accuse al mittente e ribadendo l’assoluta regolarità dei motori e dell’attività svolta sul circuito. Polemica rientrata? Nient’affatto e ora, a gettare benzina sul fuoco (tanto per restare in tema anche con i termini), arriva la segnalazione di Furini. Mail che, come era facile immaginare, non è affatto piaciuta al sindaco Beati. «Furini fa politica - ha tuonato il primo cittadino - e invece dovrebbe preoccuparsi di dirigere il centro e rivedere il regolamento che fissa le norme per l’utilizzo della struttura». A cosa si riferisca Beati è chiaro: le soglie massime per odori e rumori che, stando alle numerose e sempre più forti proteste dei residenti, rendono impossibile la vita a chi vive nelle vicinanze della pista. E più che il disagio, a preoccupare sono le conseguenze che gas di scarico e decibel possono avere sulla salute di adulti e bambini. «Non è mia intenzione fare polemiche - conclude Alessandro Beati - ma ritengo che la salute pubblica venga prima di ogni altra cosa. Per questo, sono convinto che occorra intervenire al più presto e in tutte le sedi per risolvere il problema». (p.t.)
Alto Adige 22-11-11
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giovedì, 17 novembre 2011



Safety Park, anche Laives protesta

BRUNO CANALI

LAIVES/VADENA. I sindaci di Laives e Vadena si sono incontrati per discutere dei problemi causati dall’attività motoristica al Safety Park. Due le possibili iniziative: una sul piano tecnico; l’altra politica.
 Il Safety Park, territorialmente incide su Vadena, ma alcuni masi vicini all’area fanno parte del territorio comunale di Laives (zona Cervo) e per questo il summit ha visto presenti sia il sindaco di Vadena, Alessandro Beati, con parte della sua giunta, e sia il sindaco Liliana Di Fede con il vice Bruno Ceschini. La nuova ondata di proteste è scattata giorni fa per il fumo azzurrognolo che stazionava sopra la zona del Safety Park.
«Era una nube di gas pesante - dice il sindaco di Vadena - e io per questo ho già anche contattato il direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente, dottor Minach, affinché si valuti l’installazione, nell’area del Safety Park, di apparecchiature per la rilevazione dei gas di scarico dei mezzi a motore e della presenza di idrocarburi nell’aria. Chiediamo anche che venga immediatamente vietata l’attività per motori a due tempi che non siano quelli degli scooter per i ragazzi che debbono fare il patentino di guida. Le proteste che ricevo costantemente - aggiunge Beati - arrivano non soltanto dai residenti della zona Cervo, ma anche da coloro che transitano in bicicletta lungo la ciclabile che fiancheggia il Safety Park e da chi ama fare qualche passeggiata lungo l’argine dell’Adige in quella zona. Insieme a Liliana Di Fede abbiamo stabilito quindi di muoverci lungo due direttrici: una tecnica e una politica». Quella tecnica, il sindaco di Vadena l’ha indicata, come detto, nella richiesta all’Agenzia per l’ambiente di strumentazione stabile in grado di rilevare la presenza nell’aria di gas di scarico, idrocarburi e rumore. Dal punto di vista politico invece si chiederà un incontro con l’assessore provinciale Thomas Widmann e anche con il presidente Durnwalder. A sua volta, Liliana Di Fede ha anche proposto di piantare alberi ad alto fusto come barriera antirumore. «Siamo molto preoccupati anche per le prospettive future - aggiunge il sindaco di Vadena Beati - e parlo della pista per i mezzi dell’Iveco. Sappiamo trattarsi di mezzi con motori di cilindrate enormi, in grado dunque di inquinare e di far rumore».
Alto Adige 17-11-11
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martedì, 15 novembre 2011



«Basta divieti per i kart»

VADENA. La decisione della giunta di Vadena di vietare l’accesso ai mezzi con motori a due tempi nel Centro di guida sicura di Vadena non piace a Mirella Ambrosi, vicepresidente del Kartin Club Alto Adige. «L’idea originale del progetto - commenta la Ambrosi - è esattamente quella poi realizzata. La pista di kart annessa al Centro di guida sicura non è stata concepita solamente per attività ricreative, ma per l’attività sportiva del karting, che è e rimane uno sport. Non si puó continuare ad ignorarlo, quindi, o peggio etichettarlo come divertimento da luna park.. Stesso discorso vale per motocross e supermotard che utilizzano la pista karting. Fin dall’inaugurazione del centro ci era stata preclusa la possibilità di effettuare gare proprio per non “disturbare” i residenti, quindi da sportivi abbiamo continuato a praticare la nostra disciplina in altri luoghi. Ci rammarichiamo che il sindaco Beati prenda provvedimenti restrittivi sull’onda emotiva di polemiche innescate da un malessere che nasce da un’avversione al mondo motoristico e nello specifico il nostro. Prendiamo atto del suo invito a fornire suggerimenti, ma ricordiamo che già più volte abbiamo cercato interlocutori che ci ascoltassero ma il tutto è finito nel vuoto.
Purtroppo l’unica strada che ci è stata concessa di percorrere è quella del proibizionismo e dei divieti senza che mai ci fosse stata riconosciuta la possibilità di fornire indicazioni, anche se tardivamente, su come attuare accorgimenti che porterebbero benefici all’impianto e ai residenti.
La sicurezza stradale inizia da piccoli e non solo quando si ha la patente, ecco la ragione per cui è propedeutico l’insegnamento delle regole e della conoscenza della velocità anche in tenera età. Queste, in sintesi, sono anche le parole di Alex Zanardi che, nel corso di una sua visita, ha potuto constatare la validità e la potenzialità del kartodromo.
Concludendo, riteniamo che si stia sollevando molta polvere per nulla. Polvere che potrà anche depositarsi sui motori a due tempi, facendoli tacere per sempre, ma che certo non risolverà una situazione di cui il karting, sport nobile fucina di grandi campioni e palestra di vita, non è causa principale». Alle parole di Ambrosi, si aggiungono quelle di Osvaldo Gozzer, referente karting Csai e già delegato della Federazione, che puntualizza che gli olii ricinati sono vietati dal regolamento karting nazionale, ovviamente in un ambito sportivo che purtroppo non ha alcuna giurisdizione in attività ricreative come quelle del Safety Park.
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domenica, 13 novembre 2011



Vadena, decisa la linea dura per i kart

MASSIMILIANO BONA
VADENA. Giro di vite della giunta sulle attività per il tempo libero al Safety Park. «D’ora in poi - spiega il sindaco Beati - autorizzeremo solo pochi eventi e vieteremo l’ingresso al Centro ai veicoli con motore a due tempi, come i kart che probabilmente hanno provocato la nube blu».
 «Nei recenti articoli apparsi - sottolinea Beati - e nelle varie prese di posizione mi sarei aspettato di leggere, fra i suggerimenti, l’introduzione dei go kart elettrici (che esistono e funzionano benissimo), oppure la copertura della pista, o ancora l’invito a trovare, assieme, una soluzione. Leggo invece: “la foto della nube di gas è stata ritoccata”, “la nube di solito non c’è, rumori e gas di scarico sono nella norma”, o peggio ancora “ma di cosa vi lamentate”? “Avete già la discarica e qualche odore in più non fa la differenza“. Le distanze tra i cittadini e l’amministrazione comunale da una parte e il Safety Park e le Associazioni sportive dall’altra, sono a dir poco, abissali».
 Chi conosce Beati sa bene che è una persona mite, ma gli attacchi degli ultimi giorni hanno superato il limite. Di sicuro non l’hanno lasciato indifferente.
 «Voglio essere chiaro: il diritto di divertirsi, finisce dove inizia il diritto dei miei cittadini ad avere la loro tranquillità in un ambiente sano. Punto. Ne abbiamo discusso in giunta comunale e abbiamo stabilito che adotteremo tutte le misure necessarie al fine di limitare al massimo le attività ricreative e tutte le manifestazioni che non siano collegate alla guida sicura a partire dal divieto di accesso al Centro per i veicoli con motore a due tempi. Con questo, intendiamo ordinare una situazione che a livello politico provinciale non è mai stata chiarita né tanto meno risolta, definendo regole precise che consentano di far rientrare l’utilizzo della struttura nell’idea originale di insegnamento della guida sicura limitando il più possibile le attività collaterali, che sono causa dei continui e ingiustificati disagi che i miei cittadini devono sopportare troppo spesso».
 Alla protesta si è unirà a breve anche il Comune di Laives, sul cui territorio si trovano un agritur e alcune case disturbati dal Centro di guida sicura. «Il 15 novembre - continua Beati - è in programma un vertice col Comune di Laives e i rappresentanti della zona Cervo per definire altre azioni da intraprendere». Oggi - secondo Beati - i problemi sono creati dalle attività ricreative «che, purtroppo, sono state “aggiunte” al Centro di guida sicura. Senza contare che esistono in commercio kart e moto elettriche che potrebbero risolvere la questione. Assieme alla direttrice Erica Furini, abbiamo appurato che la “nube blu” viene con ogni probabilità prodotta dai kart a 2 tempi che usano oli ricinati nella benzina».
Alto Adige 13-11-11
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venerdì, 11 novembre 2011



Safety Park Il Pdl: «Destiniamo la pista ai ciclisti»

VADENA. Anche il Pdl pretende chiarezza sulla nube blu fotografata presso il Centro di guida sicura di Vadena. «Il Safety park è senz’altro un importante struttura per la prevenzione degli incidenti stradali - commenta il consigliere comunale di Vadena Irvin Daves - ma bisogna comprendere anche le lamentele dei residenti della frazione Cervo, che, oltre a subire l’inquinamento dei cattivi odori derivanti dalla discarica Ischia-Frizzi ora devono preoccuparsi anche della nube blu provocata dalla pista dei kart». Daves, insieme al consigliere del Pdl di Laives Peviani, propone di destinare la pista dei Kart, o parte di essa, alle associazioni ciclistiche che non trovano più spazio per gli allenamenti visto l’impossibilità di usare la nuova zona Vurza».
Alto Adige 11-11-11
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giovedì, 10 novembre 2011



Il Safety Park rigetta le accuse «La nube blu non è pericolosa»

VADENA. La nube blu non è pericolosa per la salute. Gianfranco Jellici, presidente del Safety Park, tira l’acqua al suo mulino e difende il centro di guida sicura, dopo le accuse di inquinamento mosse dal Comune di Vadena.
 «La nube blu - dice Jellici - è dovuta alle normali emissioni dei kart. Normalmente non è percepibile nè visibile, ma può essere che con la bassa pressione e comunque l’assenza di pioggia si concentri e sia visibile. Non è nociva né velenosa più di quanto lo siano normali emissioni di autovetture nel traffico quotidiano, altrimenti gli addetti del Safety Park avrebbero certamente riscontrato problemi a livello fisico».
 In vent’anni di attività sulle piste di cross, kart e supermotard, nessuno ha mai sofferto di disturbi fisici dovuti alle emissioni. «Le accuse sono infondate e molto pesanti», prosegue il presidente del Safety Kart, che rigetta al mittente anche le accuse di inquinamento acustico.
«Abbiamo già fatto le misurazioni ed adottato le soluzioni per ridurle entro i limiti previsti dalla legge. I nostri kart sono provvisti di marmitte apposite che aiutano a contenere i rumori ed il centro offre anche la possibilità, a chi si rechi lì con il proprio kart o la propria moto da cross, di noleggiare o comprare un apposito “DB killer” da installare sulla marmitta, per ridurre le emissioni acustiche. Il centro è provvisto di un fonometro che misura costantemente il rumore derivante dalle attività in pista. I risultati sono pubblicati in internet ogni 4 ore. Qualsiasi veicolo dovesse superare i limiti previsti per legge, viene immediatamente avvertito e fermato dagli istruttori del Safety Park ed allontanato dalla pista». Dal Safety Park assicurano che nei prossimi giorni verranno effettuate nuove misurazioni per controllare se sia possibile adottare ulteriori misure riduttive.
 Anche le accuse riguardanti il fatto che alcuni ospiti di un vicino maso se ne siano andati a causa della nube blu, secondo Jellici, è infondata. «A noi - dice - risulta al contrario che gli albergatori siano contenti, perchè le nostre iniziative richiamano gente».
 L’obiettivo del Safety Park è sensibilizzare i cittadini e soprattutto quello di offrire la possibilità prepararsi tecnicamente ad affrontare il traffico e la guida in sicurezza. Nel 2010 circa 4000 giovani sono stati preparati alla guida ed all’esame pratico per il patentino del ciclomotore. (Sil.Sia.)
Alto Adige 10-11-11
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mercoledì, 09 novembre 2011



«Safety Park, attacchi ingiustificati»

MASSIMILIANO BONA
VADENA. Mirella Ambrosi, vicepresidente del Karting Club Alto Adige, ritiene ingiustificati gli attacchi legati all’inquinamento che si registra attorno al Safety Park di Vadena. Dall’altra parte il consigliere provinciale dei Verdi, Riccardo Dello Sbarba, critica il Centro di guida sicura.
 I FAVOREVOLI. «Crediamo innanzitutto - dice la Ambrosi - che il popolo dei kartisti che vive in questa zona abbia il diritto di difendersi. L’ultima accusa del sindaco di Vadena Beati ha dell’incredibile: di sicuro non utilizziamo sostanze urticanti. L’unico propellente è costituito da benzina e olio, la miscela che usano i motorini. Insomma, meglio informarsi prima di dire certe cose».
 Secondo la Ambrosi la nube blu (fotografata da una residente) che stazionava nei giorni scorsi sopra il Centro di guida sicura, non è stata provocata dai kart. «Avrebbero dovuto circolare simultaneamente almeno 100 kart ma a Vadena girano solo i cosiddetti “hobby go-kart“ e in numero molto basso. Resta il fatto che è stata costruita una pista, per la cui realizzazione sono state raccolte 3 mila firme in soli 4 giorni. Ma ora ci si dice che inquiniamo o facciamo rumore. E non è proprio cosí: perché è difficile provare che facciamo più odore della discarica o che facciamo piú rumore di aerei, treni, autostrada, trattori e quant’altro c’è in questa zona».
 Per la vicepresidente del Karting Club molti sono prevenuti.
 «È palese che abbiamo contro il popolo dei Verdi, che ha ovviamente le sue sacrosante ragioni, ma non bisogna fare demagogia. Fino adesso chi si è mangiato i frutti di una zona così inquinata? Chi ha autorizzato l’apertura di agritur? Quando siamo al Safety Park con i bambini ci è difficile spiegare loro che l’immensa montagna di immondizia per molti benpensanti inquina meno dei kart. La sola nostra “colpa“ è praticare una disciplina al centro della quale c’è un motore, al massimo di 125 cc, lo stesso che usiamo per spostarci tutti i giorni».
 I CONTRARI. Ma evidentemente c’è anche chi, come il consigliere provinciale dei Verdi, Riccardo Dello Sbarba, non si sente davvero di difendere il Safety Park.
 «Leggo con grande tristezza le parole del sindaco Beati - commenta il politico -, che si lamenta dei continui attacchi dei Verdi sulle difficoltà del Centro di guida sicura a raggiungere il pareggio di bilancio. Spero che sia stato frainteso. La nostra battaglia è sempre stata innanzitutto a tutela della popolazione e dell’ambiente e sempre puntualmente abbiamo denunciato l’uso del Safety Park per scopi che non attengono alla sicurezza stradale, ma allo sport automobilistico e all’auto come “divertimento”: dai go-kart alle sfilate rombanti di macchine da corsa. Se fosse stato per i Verdi il Safety Park oggi non esisterebbe e i soldi lì investiti dalla Provincia sarebbero andati a sostegno delle persone che oggi la crisi mette in difficoltà, lasciando in pace gli abitanti di Vadena e dei paesi limitrofi. È la Provincia che, per giustificare un investimento insensato, ha ripetutamente promesso che il bilancio del Safety Park sarebbe andato in positivo. Noi non ci abbiamo mai creduto. E dunque abbiamo sempre denunciato anche tutte quelle manifestazioni (go kart, supermotard ecc...) inventate per fare cassa, a danno della salute dei cittadini, come anche l’ultimo caso delle “nubi blu” dimostra».

Alto Adige 9-11-11
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martedì, 08 novembre 2011



Vadena, nuove polemiche sul Centro di guida sicura  

VADENA. Ancora polemiche sul Centro di guida sicura dopo le affermazioni del sindaco Beati, secondo il quale kart e moto inquinano troppo e disturbano gli abitanti della zona Cervo. Per Pasquale Paolillo, consigliere di Fli, «é tempo di documentare i danni provocati dalla struttura», mentre per il pilota Alessandro Zucali «sono accuse gratuite, perché il Safety Park funziona in modo egregio».
 Tra sostenitori e oppositori della struttura si è scatenata una vera bagarre. Per Pasquale Paolillo «il Safety Park viene ritenuto finalmente un’opera inquinante e rumorosa. Sono anni che denuncio la situazione, senza risultati. Meno male che c’è la bassa pressione e si è potuto addirittura fotografare l’inquinamento, con tanto di nube blu. Al sindaco Beati non resta che mettersi nelle mani dell’ufficio igiene, per documentare i danni provocati da questa struttura. Quando avremo la documentazione cosa si farà? Si metterà tutto in un cassetto, perché come sempre il bene delle persone viene dopo gli interessi dei potenti. Bisogna cambiare destinazione d’uso a quella mega struttura, pagata con le nostre tasse, che porta solo danni. Oppure lasciare solo la guida sicura, cosa per cui è nata. Voluta per insegnare ai giovani come comportarsi alla guida di un mezzo e non per sperperare i soldi di papà per divertirsi con i go-kart. Va rimarcato, restando a Vadena, l’ampliamento della discarica, con un’inevitabile maggior inquinamento: viene da chiedersi se i contadini della zona Cervo potranno vendere i loro prodotti come biologici. Naturalmente sono gli stessi contadini che se possiedono un’automobile euro 0 o 1 non potranno entrare in città. Oltre al danno anche la beffa».
 Di tutt’altro avviso Alessandro Zucali, che fa il pilota da 20 anni. «Erigersi a paladini dell’ecologia contaminando la verità è un atto grave. Le parole del sindaco hanno un peso. Tentare di sabotare l’impianto per i kart significa non comprendere l’entità delle misure, quelle sì drastiche, che invece devono essere adottate per salvare il pianeta dai disastri ambientali che hanno la loro origine in luoghi e contesti ben diversi dal Centro di guida sicura. La realtà va poi considerata nel suo complesso. È facile sparare a zero sul Safety Park dimenticando che nella nostra regione si tagliano alberi da 50 anni per fare piste da sci. Nel nostro Paese le auto possono arrivare fino a pochi metri dalla spiaggia, le città sono invase da mezzi inquinanti, senza dimenticare l’inquinamento prodotto da industrie e riscaldamento».
Alto Adige 8-11-11
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domenica, 06 novembre 2011



Auto in pista oggi al Centro di guida sicura per «Safety in race»

VADENA. Oggi al Centro di guida sicura di Vadena andrà in scena «Safety in race». Uno degli obiettivi primari, oltre all’aggiornamento degli ufficiali di gara, è dimostrare all’opinione pubblica che le gare automobilistiche devono avere pari dignità rispetto alle altre discipline sportive. Deve prevalere il principio, soprattutto per i giovani, che se si corre in auto bisogna farlo in sicurezza e in gara e non sulle strade, nel traffico. E ciò è possibile solo col supporto di decine di volontati e grande spiegamento di mezzi. In pista interverranno, tra gli altri, vigili del fuoco e istruttori del 118 con simulazioni di primo intervento in caso di incidente. Le vetture utilizzate saranno non solo quelle da corsa ma anche quelle di serie. Collaboreranno alcuni fra i più noti piloti regionali che animeranno le prove pratiche riscuotendo sicuramente l’interesse dei presenti. L’iniziativa è sostenuta dall’Aci, ma anche dalla Csai e dal Gruppo ufficiali di gara. La Direzione del Safety Park ha accolto con entusiasmo il progetto consentendo agli organizzatori di fruire della struttura. Sarà presente il giornalista Enzo Zermiani, esperto di motori, che illustrerà in diretta ai colleghi lo scopo dell’iniziativa e le varie fasi della stessa. Questo è il programma: ore 9-9.30 arrivo dei partecipanti; ore 10-10.30 saluti e vari interventi; ore 10.30-12.30 attività in aula e in pista (a gruppi); ore 12.30-14.00 pranzo; ore 14-16.30 attività in aula e in pista (a gruppi); ore 17 Fine manifestazione.
Alto Adige 6-11-11
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domenica, 06 novembre 2011



«Sostanze urticanti dai gokart» al Safety Park

MASSIMILIANO BONA
VADENA. «Una nube di fumo blu si leva dal Safety Park quando circolano kart e moto da cross»: a lanciare l’allarme è il sindaco Beati, che vuole fare intervenire l’Appa e l’ufficio igiene. «Immagino si tratti di additivi, che hanno già fatto scappare i clienti di due agritur in zona Cervo».
 A supportare la denuncia del primo cittadino di Vadena è una foto scattata da una residente della zona, costretta a scappare dalla campagna - dove stava raccogliendo mele - per il fastidio agli occhi. «È un fumo irritante - spiega Beati - e di colore bluastro. Oltre al problema dell’inquinamento acustico ora abbiamo anche quello dell’inquinamento atmosferico. Ci si prodiga tanto per contenere le polveri sottili nei grandi centri, da Bolzano a Bressanone, ma non si pensa ai disagi creati da strutture volute dalla Provincia in periferia».
 Quando sulla pista del Centro di guida sicura circolano Kart e Supermotard, anche nel fine settimana, il telefonino del sindaco di Vadena squilla senza sosta. «Sono i residenti, soprattutto della zona Cervo, che si lamentano per rumori e fumo. Una situazione che in certe giornate è davvero insostenibile».
 Beati ha raccolto anche la denuncia di due imprenditori locali, uno di Vadena e uno di Laives, che in zona Cervo hanno aperto degli agritur. «I turisti prenotano pensando di trascorrere un periodo tranquillo in aperta campagna, ma poi devono fare i conti con rumori e inquinamento atmosferico. Diversi ospiti hanno anticipato la loro partenza proprio per questa ragione».
 Il sindaco di Vadena, peraltro, non se la prende con la Provincia. Critica, infatti, i continui attacchi dei Verdi sulle difficoltà del Centro di guida sicura a raggiungere il pareggio di bilancio. «La direzione del Safety Park - continua Beati - sta facendo di tutto e di più per far quadrare i conti, anche perché incalzata dai ripetuti attacchi degli ambientalisti, che non pensano però alle conseguenze delle loro affermazioni. A rimetterci sono solamente gli abitanti di Vadena, che in certe giornate sono costretti a vivere in situazioni limite».
 Il sindaco è favorevole al Centro, a patto però che non si esageri con manifestazioni ed eventi. «Questa struttura dovrebbe essere un investimento sociale in sicurezza e prevenzione, per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni a guidare con prudenza. La necessità dei manager della struttura di chiudere l’anno in pareggio implica invece solo un susseguirsi di eventi, con moto da cross e kart che girano indisturbati fino alle 18. Non intendo, però, subire passivamente questa situazione. Sto valutando se far intervenire l’Appa e l’ufficio igiene. Ormai il safety Park è diventato un problema di salute pubblica».

«È colpa della bassa pressione»

VADENA. Erica Furini, direttrice del Centro di guida sicura, non vuole fare polemiche, ma ammette che - quando c’è bassa pressione - gli abitanti della zona Cervo possono avere qualche disagio.
 È colpa degli additivi usati da chi gira in kart?
 
«Non sono un’esperta, ma i nostri responsabili in pista adottano tutte le precauzioni del caso. Quando c’è bassa pressione, come mi ha spiegato l’Eco Center, può esserci un problema di cattivi odori».
 E la nube blu?
 
«Mah, potrebbero aver ritoccato la foto».
 Ma è vero che il Safety Park sta in piedi solo grazie a Kart e Supermotard?
 
«No, è una bugia. Ad ottobre abbiamo avuto 420 utenti per il cross, 305 per il kart e 379 per la guida sicura. Il Centro funziona bene».
 Prenderebbe una casa in zona Cervo?
 
«Forse è il caso, visto che lavoro qui dalle 8 alle 24».


Alto Adige 6-11-11
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lunedì, 17 ottobre 2011


Safety Park, nuove vie per il rilancio

ALESSIO POMPANIN
VADENA. Si chiama Safety Park, parco della sicurezza, ed è un centro d’eccellenza per test su auto, moto o camion ma finora l’unica sicurezza era che non andava a gonfie vele. Invece ieri, con la giornata delle porte aperte, ha forse scoperto un nuovo metodo promozionale.
 Al motto di “Sicurezza, divertimento e azione” ieri infatti la struttura di Vadena ha proposto una giornata delle porte aperte alla quale, da metà mattina, complice anche il bel tempo, ha risposto davvero molta gente, forse, ma nessuno lo ammetterà, più di quanta se ne prevedesse. Il centro provinciale di guida sicura, infatti, è ancora alla ricerca di una propria identità soprattutto in termini promozionali: insomma, posto che è stato al centro di discussioni fin dalla nascita della sola idea di realizzarlo, poi ha faticato a lanciarsi e quindi a fare... cassa, anche perchè forse è il caso di definirne bene un budget promozionale. Insomma se si crede in una cosa, bisogna investirci su. E detto questo, il riscontro dell gente ieri è stato un segnale positivo, con moltissime famiglie attirate anche da un programma davvero per tutti. Diverse le attività organizzate, riguardanti innanzitutto la sicurezza stradale: informazioni su corsi di guida sicura, sulla tecnica di guida, test spettacolari sulle piste del Safety Park, prove con gli spettatori che lo volevano nella veste di co-piloti per “copiare” dagli istruttori al volante le tecniche di guida sicura e anche quelle più utilizzate nella guida sportiva, test con i simulatori, dimostrazioni d’intervento su incidente da parte dei vigili del fuoco e altro ancora. Spazio però anche all’intrattenimento con giochi (e gli immancabili “gonfiabili”) per i bambini e allo spettacolo delle auto d’epoca portate dal Veteran Car Team di Bolzano.
 Insomma, visto il successo, una delle strade percorribili per non tenere il Safety Park come un “corpo estraneo” agli altoatesini pare essere anche quello di utilizzarlo per iniziative a metà strada fra la formazione, per la quale del resto è nato, e lo spettacolo formativo, sempre in termini di sicurezza stradale. E poi il passaparola potrebbe fare il resto...
Alto Adige 17-10-11
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lunedì, 22 agosto 2011



«Safety Park senza marketing»  

MASSIMILIANO BONA
VADENA. «Il potenziale del Safety Park è enorme, ma fino ad oggi non ho avuto un solo euro da destinare alla comunicazione e pertanto fuori provincia ci conoscono davvero in pochi».
 Erica Furini, direttrice del Centro di guida sicura, ritiene che le critiche mosse dai Verdi per i bilanci in rosso del 2009 e del 2010 siano ingenerose e soprattutto che la struttura di Vadena sia in grado di camminare a breve con le sue gambe.
 C’è chi ritiene il Safety Park un pozzo senza fondo. Meglio chiuderlo?
 
«Non scherziamo. È l’unico di questo genere in tutto il Nord Italia, fatta eccezione per quello tra Mantova e Verona, ed è del livello del centro Aci di Vallelunga, a Roma. È un gioiellino del settore».
 Già, ma quando sarà possibile arrivare almeno al pareggio di bilancio?
 
«L’intenzione della Provincia è sempre stata quella di raggiungere il break-even al termine di 3 anni interi di vita della struttura, pertanto a fine 2011. Mancano ancora quattro mesi importanti per noi, ma possiamo farcela».
 Non ritiene grave il fatto che, fino ad oggi, non si sia investito sulla comunicazione?
 
«Io vengo dal marketing e ho lavorato in grandi aziende come Ferrero, Rana o Miele e sempre fuori regione. Se la Provincia, un anno fa, ha deciso di puntare sulla sottoscritta è proprio perché intendeva far conoscere la struttura al di fuori della regione. Sulla gestione della comunicazione prima del mio arrivo (il direttore era Paul von Guggenberg ndr) preferisco non dire nulla».
 Persino in Trentino nessuno sa dell’esistenza del Centro di guida sicura. Non è un paradosso?
 
«Tutto sommato non lo è, visto che sinora sono stata costretta a fare marketing per telefono, contattando una ad una le aziende destinate a diventare nostre potenziali clienti».
 Ma il Safety Park vanta già clienti trentini di un certo spessore?
 
«No, ma li avrà presto. Penso ad esempio ai 900 autisti della Trentino Trasporti. Entro il settembre 2013 anche loro saranno obbligati a fare 35 ore di formazione, come prevede la normativa europea in materia. In molti Stati è già obbligatoria, mentre l’Italia purtroppo sarà tra gli ultimi Paesi a recepirla».
 Ma le aziende che operano nel settore dei trasporti investono in “sicurezza“ o cercano di risparmiare?
 
«La crisi c’è per tutti, ma proprio il Safety Park è riuscito a far capire alle aziende che possono programmare le lezioni per i loro dipendenti quasi a costo zero. Lo Stato mette infatti a disposizione i fondi per la formazione continua, dai quali attingere».
 Non mancano, poi, le contestazioni per i rumori. Gli abitanti di Vadena sono stanchi.
 
«In 12 mesi che sono qui le proteste ci sono state solamente quando in pista c’erano i prototipi della Mendola-revival, a cui è stato negato all’ultimo minuto il permesso per correre su strada. Al sindaco ho chiesto di poter fissare con largo anticipo 5-10 giorni l’anno durante i quali poter programmare manifestazioni un po’ più rumorose del solito, ma con un notevole indotto per tutta la provincia».
 Qualcosa in agenda?
 
«Recentemente una multinazionale di moto ci ha chiesto di portare 5 mila motociclisti per 4/5 giorni, ma per organizzare l’evento l’azienda è disposta ad affittare la struttura 1 mese. Per ora non abbiamo detto nè sì nè no, ma sciupare occasioni del genere sarebbe deleterio».
 Quanto costa il Centro di guida sicura al giorno?
 
«Ottomila euro. Significa che quell’azienda pagherebbe 240 mila euro».
 Quanti utenti ci sono stati da gennaio a giugno?
 
«Oltre 4 mila, di cui 2.500 ragazzi».
Ma qual è lo scopo principale del Safety Park?
 
«Salvare vite, con corsi ad hoc per neopatentati, anziani o persone che lavorano alla guida. Possiamo offrire davvero molto e mi stupisce davvero che i nostri detrattori non se ne accorgano».
 Cosa suggerisce al verde Heiss, che vi ha criticati duramente?
 
«Lo invito a frequentare da noi un corso di guida sicura. Forse, dopo, porterà qui anche i suoi familiari».
Alto Adige 21-8-11
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lunedì, 08 agosto 2011



Guida sicura, 80 partecipanti con la Niederstätter 

 BOLZANO. Grande successo per il corso guida sicura Niederstätter: due giorni al Safety park per guidare in sicurezza le macchine movimento terra di Kramer, Wacker Neuson e Manitou. «In ottanta tra imprenditori, capi cantieri e operatori di macchine hanno partecipato alla manifestazione unica nel proprio genere creata ad hoc per il settore dell’azienda bolzanina», si legge in una nota di Niederstätter che ha organizzato i due giorni. A coordinare l’evento, infatti, è stato Anton Niederstätter, che è rimasto molto soddisfatto dell’esito della manifestazione presso il Safety Park di Bolzano: «Non è la prima volta che organizziamo i corsi di formazione di guida sicura. Li ripetiamo ogni anno perché Niederstätter mette in primo piano la sicurezza. Nei cantieri i conducenti dei mezzi d’opera devono essere professionalmente sempre più qualificati, i campi di impiego e le mansioni sono sempre maggiori e con tecnologie sempre più complesse. Sicurezza e tecnologia devono correre di pari passo. Noi cerchiamo di formare al meglio i nostri tecnici e i nostri clienti».
Alto Adige 8-8-11
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domenica, 07 agosto 2011



Svp circondariale: troppo rumore al Safety Park

 LAIVES. La Südtiroler Volkspartei del circondario si è riunita recentemente per analizzare una serie di temi che riguardano la zona di Laives e Vadena. Alla presenza dell’Obmann, Christoph Perathoner, si è parlato in particolare del Safety Park di Vadena: «Non siamo contro il centro per la guida sicura - hanno spiegato nel corso della riunione gli esponenti della Svp - ma da anni pretendiamo che i responsabili dell’impianto mantengano le promesse fatte all’inizio per quanto riguarda il rumore prodotto dalle attività motoristiche e l’inquinamento, che incidono direttamente sulla qualità della vita a Vadena così come per diversi masi di Laives. Non vogliamo che il Safety Park degeneri in un posto dove si possono praticare sport e giochi senza alcun controllo».
 Si è accennato anche al progetto di un poligono militare a sud di Vadena, poco lontano dal lago di Caldaro, ipotesi che trova contrario il Comune di Vadena. Durante l’incontro si è parlato pure del deposito militare (appartiene all’aeronautica) che si trova in via Stazione a Laives. «Da decenni è pressochè inutilizzato, mentre per Laives potrebbe diventare veramente una grande opportunità. Lì ad esempio si potrebbe trasferire il cantiere comunale, così come la sede della Protezione civile, quella della Croce Bianca e anche il centro di riciclaggio, oggi sistemato in zona sportiva a Laives».
 L’Obmann circondariale Perathoner ha spiegato che intende portare in discussione anche questo tema, proprio perché quell’area statale potrebbe - come molte altre - passare alla Provincia e da questo al Comune di Laives, che la userebbe per le sue esigenze.
 «Va trovata urgentemente una soluzione anche per lo stallo nel quale si trova da qualche mese la zona sportiva e ricreativa Vallarsa, chiusa da un’ordinanza del sindaco di Laives per questione di sicurezza (c’è il rischio di caduta massi, acuito dai lavori di scavo della galleria stradale mediante esplosivo, ndr). Va organizzato quanto prima un incontro con il presidente Luis Durnwalder e l’assessore provinciale Florian Mussner per finanziare le opere di messa in sicurezza delle rocce». (b.c.)
Alto Adige 5-8-11
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sabato, 16 luglio 2011



Ciclomotori: test pratico

BOLZANO. Per ottenere la patente per la guida di ciclomotori, oltre all’esame teorico, è scattato l’obbligo di sostenere una prova pratica. Questa novità si basa su una norma Ue e ora si passa all’applicazione. «Dal punto di vista della sicurezza è sicuramente auspicabile che i ragazzi imparino a padroneggiare bene il proprio mezzo e a comportarsi in modo corretto nel traffico stradale - sottolinea l’assessore Thomas Widmann -. D’altra parte questa novità comporta uno sforzo maggiore a livello organizzativo. Con il corso di guida gratuito di un giorno, la messa a disposizione dell’area del Safety Park e la possibilità di potervi noleggiare un motorino vorremmo venire incontro alle famiglie e ridurre il più possibile l’impegno economico». La prima parte della prova pratica può essere sostenuta solo su un piazzale chiuso e dichiarato idoneo per l’esame. Gli esami si svolgeranno al Safety Park di Vadena, dove ciclomotori e attrezzatura potranno anche essere noleggiati il giorno dell’esame pagando una tariffa per il noleggio.
Alto Adige 16-7-11
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martedì, 12 luglio 2011



«Il Safety Park non è una pista da corsa»

VADENA. I prototipi che sabato pomeriggio hanno girato sulla pista del Safety Park di Vadena, hanno lasciato un seguito di polemiche a causa del rumore prodotto dai bolidi. Erano le auto da corsa alle quali il Commissariato ha impedito, per motivi di sicurezza, di partecipare alla rievocazione storia della Appiano-Mendola. In alternativa sono state dirottate al Safety Park, dove hanno girato dalle 14 alle 17.
³Prima di tutto sia chiaro che noi, come Comune, non abbiamo dato alcuna concessione per farlo - spiega il sindaco di Vadena Alessandro Beati - e ho dovuto ripeterlo alle decine di persone che, inviperite per il rumore che proveniva dalle piste, sabato pomeriggio mi hanno tempestato di telefonate. Sembrava in effetti di essere accanto all’autodromo di Imola durante un gran premio e del resto i prototipi non avevano particolari silenziatori sulle marmitte. A quel punto - continua Beati. ho dovuto chiamare i vigili urbani di Laives e sono anche intervenuti i carabinieri della stazione di Bronzolo per rilevare la situazione. Da quanto mi risulta, ieri gli organizzatori della manifestazione, avrebbero dovuto recarsi in caserma dai carabinieri per esibire - sempre che ce l’abbiano - l’autorizzazione per il Safety Park. Ad ogni modo, così proprio non andiamo d’accordo: il Safety Park non può e non deve essere un “parco divertimenti” per privati. Questo a noi assolutamente non sta bene - conclude Alessandro Beati - e lo contrasteremo in tutti i modi».
Insomma, si è ripetuto ciò che era già successo con una manifestazione di auto d’epoca, vale a dire, l’uso delle piste al Safety Park, senza preavvisare nessuno e producendo un rumore che si sentiva a chilometri di distanza.
A lamentarsi, in particolare, sono coloro che abitano nei masi sparsi per la campagna tra la stazione ferroviaria di Laives e il fiume Adige. Sono quelli che, in linea d’aria, stanno più vicini al Safety Park e quindi ne subiscono eventualmente i disagi da rumore.
Si tratta in particolare di alcune decine di famiglie, che anche in passato avevano protestato per questi problemi legati alle attività che si svolgono nell’area del centro, al punto che la direzione dell’impianto motoristico, aveva anche fatto fare misurazioni fonometriche durante prove di moto e di go kart. I risultati, a detta dei responsabili, erano rassicuranti. (b.c.)
Alto Adige 12-7-11
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martedì, 24 maggio 2011



Safety Park: dopo tre anni difficili bilancio in pareggio

VADENA. Rispettando l’obiettivo triennale fissato al momento dell’inaugurazione della struttura, nel maggio 2008, alla fine di quest’anno il Safety Park chiuderà per la prima volta il bilancio con un pareggio.
«Nel 2010 - ha spiegato ieri Durnwalder - il centro guida sicura aveva chiuso con un deficit di gestione di circa 160 mila euro. Quest’anno, invece, i conti tornano». Il Safety Park si estende su un’area di circa 160 mila metri quadri e offre la possibilità di effettuare corsi e prove di guida sicura per tutti i tipi di veicoli: da 2 a 16 ruote, dal ciclomotre all’autoarticolato da 40 tonnellate, dal trattore al circuito sportivo. «Il fatto che nel giro di tre anni si sia riusciti a portare i conti in pareggio - ha proseguito Durnwalder - dimostra che il Safety Park non è una cattedrale nel deserto, ma una struttura di alto livello in grado di dare un contributo fondamentale alla sicurezza delle nostre strade». Tra gli obiettivi il governatore altoatesino ha menzionato le trattative avviate col ministero competente per riuscire ad organizzare al Safety Park i corsi di recupero per gli automobilisti che si sono visti togliere punti dalla patente.
Alto Adige 24-5-11
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sabato, 07 maggio 2011



Oggi al «Safety Park» gara di ciclismo

VADENA. Domani il Safety Park ospiterà una gara di ciclismo giovanile. La organizza la Libertas, che mette in palio il trofeo “Standard”, riservato a piccoli ciclisti dai 6 ai 12 anni. Gli iscritti sono oltre cento e la gara avrà inizio alle 9 con il via dei più piccoli, della categoria G1. Durante la manifestazione non ci saranno attività motoristiche all’interno del Safety Park, dove è ricavata la pista lunga circa 1 chilometro, da ripetere più volte, a seconda della categoria in gara. Il termine delle prove è previsto per le per 13 di domani. (b.c.)
Alto Adige 7-5-11
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venerdì, 06 maggio 2011



Guida sicura: corso per contadini

DAVIDE FODOR
VADENA. Evitare i sempre più frequenti incidenti con le macchine agricole ed aumentare la sicurezza complessiva nel settore. È questo il duplice obiettivo del corso di guida sicura presentato ieri mattina al Safety Park di Vadena e frutto di una sinergia tra il Safety Park, l’Unione agricoltori e coltivatori diretti, i giovani agricoltori e il dipartimento alla mobilità della Provincia autonoma di Bolzano.
Come ha spiegato del resto proprio l’assessore alla mobilità Thomas Widmann, presente al vernissage, il 2011 è stato sino a questo punto un anno piuttosto negativo per quanto riguarda le «morti bianche», che nella nostra Provincia hanno riguardato già in diversi casi il settore dell’agricoltura. Dati confermati anche da un recente studio dell’osservatorio Triveneto sulla «Sicurezza sul lavoro Vega Engineering», che ha evidenziato come nei primi quattro mesi del 2011 siano stati già tre i decessi sul lavoro in provincia di Bolzano: un indice di incidenza sugli occupati piuttosto elevato, che ha collocato il capoluogo altoatesino al 25º posto nella relativa graduatoria nazionale. E, come noto, quando si parla di «morti bianche» nella nostra Provincia, il settore agricolo non fa certo eccezione. «Quest’anno il numero di incidenti su mezzi agricoli è stato davvero elevato - ha spiegato Widmann -. Non è facile spiegare il perché, anche se forse l’evolversi dei nuovi trattori “snodati” ha reso più frequente il rischio che il mezzo si rovesci, soprattutto su pendii come quelli altoatesini.» «Proprio per questo - prosegue l’assessore - abbiamo deciso di concentrarci sulla prevenzione del fenomeno, istituendo un corso che permetta ai contadini di prepararsi in un ambiente sicuro come il Safety Park, in modo tale da essere maggiormente pronti ad affrontare i pericoli comuni e riuscire così ad evitare gli incidenti. Siamo soddisfatti, perché gli sforzi fatti ci hanno permesso di ottenere un importante finanziamento da parte del ministero dei Trasporti: denaro che servirà a garantire il corso al maggior numero di agricoltori possibile.»
L’iniziativa, che scatterà ufficialmente nel prossimo mese di novembre e che vedrà la predisposizione di specifici corsi teorici e di guida, ha trovato il pieno sostegno anche di Leo Tiefenthaler e Hannes Dosser, presidenti rispettivamente dell’Unione agricoltori e coltivatori diretti e dei giovani agricoltori: «Confidiamo in una partecipazione piuttosto massiccia ai corsi - hanno ammesso entrambi -. L’opportunità fornita è del resto molto importante e siamo convinti possa aiutare a diminuire le disgrazie nel nostro settore.»
Alto Adige 6-5-11
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giovedì, 21 aprile 2011



Widmann: la pista Iveco al Safety Park entro il 2012

BOLZANO. Incontro tra il presidente del consorzio Manus dell’Apa Riccardo Mazzucco e l’assessore provinciale all’artigianato Thomas Widmann per discutere il trasferimento della pista Iveco a Bolzano sud. «La pista - ha assicurato Widmann - sarà trasferita al Safety Park di Vadena entro la primavera del 2012». L’area commerciale Manus di cui fanno parte 40 aziende artigiane confina direttamente con l’area di prove dei camion Iveco. Mazzucco ha spiegato il disagio delle aziende Manus: «Abbiamo di nuovo sollecitato che si sposti quanto prima la pista di prove, dato che il rumore causato è davvero insostenibile per chi lavora lì accanto». Il trasferimento della pista era stato promesso dalla Provincia ancora anni fa, quando venne costruita la zona commerciale. Nell’incontro l’assessore Widmann ha assicurato che è pronto il progetto definitivo di trasferimento della pista nel Safety Park di Vadena e che presto sarà attuato. «Togliendo la pista si potrà adattare Via Max Planck migliorando l’accesso a molte aziende del consorzio», chiude Mazzucco.
 Claudio Corrarati, presidente della Cna - che come l’Apa ha un consorzio sull’area - invece protesta: «A noi era stato promesso uno spostamento entro il 2011 e ora apprendiamo di questo ulteriore rinvio. È incredibile come due consorzi siano bloccati per colpa di queste lungaggini burocratiche».
Alto Adige 21-4-11
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domenica, 26 dicembre 2010



Sasa e Safety Park puntano sulla formazione

BOLZANO. Collaborazione tra Sasa e il centro guida sicura Safety Park per definire un programma di “formazione ad hoc” per gli autisti del servizio pubblico con l’obiettivo di migliorare la sicurezza di guida ed economizzare i consumi attraverso un corretto stile di guida. “Eco-Training” e “P-Drive” sono le tecniche e strumentazioni innovative che verranno adottate nelle sessioni addestrative per i conducenti di linea della Sasa. Nell’allenamento difensivo il P-Drive viene utilizzato sempre come video di istruzione, ponendo attenzione alla distanza di sicurezza, alla velocità di guida, allo stress, all’anticipazione di situazioni di pericolo e al comportamento di altre persone nel traffico stradale.
 Il piano di formazione elaborato da Sasa prevede che nell’arco temporale di un anno tutti conducenti di linea partecipino a questo importante aggiornamento professionale. L’accordo siglato tra il presidente della Sasa Stefano Pagani e la direttrice del Safety Park Erica Furini partirà già dal 29 dicembre: otto conducenti di linea in fase di assunzione saranno ospiti del Safety Park di Vadena per la prima giornata di corso di guida sicura.

Alto Adige 24-12-10
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mercoledì, 24 novembre 2010



Corso di guida sicura per magistrati bolzanini

 I magistrati della Procura della Repubblica si sono cimentati in un pomeriggio di lezione di guida sicura al centro realizzato al «Safety park» di Vadena. Un corso di quattro ore che i giudici hanno potuto seguire a bordo delle proprie autovetture private, apprendendo alcune nozioni importanti per la sicurezza nella guida con prove in condizioni estreme di tenuta su strada. Particolare attenzione è stata riservata alle frenate sul bagnato con il sistema abs. Nel complesso un corso di sicura utilità che i magistrati consigliano a tutti gli automobilisti.
Alto Adige 24-11-10
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giovedì, 21 ottobre 2010



Furini: «Rilancerò il Safety Park»

BRUNO CANALI
VADENA. E’ arrivata da poco più di un mese alla direzione del Safety Park di Vadena dopo avere sempre lavorato nel settore privato, ma per quanto concerne il rilancio della struttura, Erica Furini ha già portato una ventata di dinamismo tipica di chi, professionalmente, ha sempre dovuto “rendere conto dei risultati raggiunti”. Prima di tutto l’aspetta il compito di riportare in attivo i conti.
 «E’ da settembre che ho assunto l’incarico di direttrice - dice - raccogliendo l’eredità di von Guggenberg. Quello che comunque ho capito subito è che il Safety Park ha grosse potenzialità».
 Qual è la prima impressione?
 «Che qui lavorano ottimi professionisti, in grado di garantire corsi diversificati per persone e istituzioni diverse. Ho preso visione del continuo lavoro anche con ambulanze, vigili del fuoco, forze dell’ordine e tutti coloro che si trovano a guidare un mezzo a motore».
 Ci sono margini per migliorare e ampliare la gamma dell’offerta?
 «Sicuramente. Penso a tutto il settore delle aziende private, che qui hanno la possibilità di formare il proprio personale viaggiante grazie a corsi polifunzionali. Io arrivo da un’azienda privata è ho verificato come si possano ottenere notevoli risparmi semplicemente grazie ad un uso accorto dei mezzi».
 Ad esempio?
 «Si pensi ad una grande industria con distribuzione su vasta scala. Grazie al sistema “Eco driver”, è dimostrato che si risparmia fino al 6% di carburante. Un corso del genere costa 180 euro ed è formazione richiesta anche dal legislatore».
 A proposito di aziende private, a che punto è la collaborazione con Iveco per la pista di collaudo?
 «Proprio in questi giorni ho in programma un incontro con i responsabili per approfondire la questione».
 Fin dalla nascita del centro non sono mancate comunque le proteste per il rumore.
 «Posso dire che chi vuole praticare il motocross, deve sottoporsi a controlli dei decibel. Lo facciamo su tutte le moto, così come facciamo rispettare tassativamente gli orari definiti con il Comune di Vadena».
 Altro grande problema: i giovani e le stragi del sabato sera.
 «Per le scuole abbiamo ottimi progetti, vedi “Hallo auto”. Chi usa lo scooter ha la possibilità di venire gratuitamente qui, per un giorno intero. Mettiamo a disposizione mezzi, caschi e protezioni per il corso. Chi viene deve anche sottoscrivere l’impegno a non bere alcol. Facciamo capire che avere la patente non significa automaticamente saper guidare».
Alto Adige 21-10-10
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venerdì, 15 ottobre 2010



SAFETY PARK Domenica a Vadena porte aperte

 Giornata delle porte aperte, domenica al «Safety Park» di Vadena. Dalle ore 10 fino alla sera alle 18, chiunque potrà entrare nella grande struttura che ospita anche il centro per la guida sicura e rendersi conto di quello che è in grado di proporre. L’ingresso è libero e ci sarà anche modo di mettere alla prova la propria abilità alla guida, seguiti dai collaboratori del «Safety Park». Al vincitore un’ora di noleggio gokart per sé e per 6 amici. Per i bambini ci saranno tanti giochi.
Alto Adige 15-10-10
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giovedì, 14 ottobre 2010



Presentato l’autoscontro che è anche “educativo”

ALAN CONTI
BOLZANO. Metti una decina di auto in un’arena, tutte con, come unico obiettivo, quello di scontrarsi a vicenda fino a che non ne resti solo una. Tamponamenti, sportellate, urti, tagli di strada: tutto concesso, tranne i frontali e le botte laterali dalla parte del guidatore. Si chiama “Demolition Experience” ed è la nuova frontiera, mutuata dagli show americani, che propone la cooperativa bolzanina Safety Road Academy, che si occupa di guida sicura. Ora, sorge spontanea una considerazione: come diavolo è possibile che un inferno in cui il primo obiettivo è cercare lo scontro, sia propedeutico alla sicurezza su strada? Sembra paradossale e invece una spiegazione c’è e sembra funzionare. A raccontarcela è il presidente di Safety Road, Enrico Fazzi: «Le auto di oggi sono dominate dall’elettronica e non dipendono più in modo decisivo dalla prestanza fisica del guidatore. Per fare un esempio, al giorno d’oggi ha poco senso spiegare come domare sottosterzo e sovrasterzo, quando tutte le macchine hanno la sterzata assistita e lo stesso dicasi per le frenate».
 Tanto vale, allora, scaraventarle a distruggersi a vicenda?
 «No - sorride - tanto vale allenare la componente della reazione psicologica. Questa pratica, che è anche uno spettacolo e uno sport, aiuta il pilota ad allertare i sensi, stimola la capacità di reazione, di previsione dell’ostacolo e di reazione. Il tutto, ovviamente, comprende anche un certo grado di dimestichezza e abilità nella guida della macchina. Gli studi sull’addestramento classico dimostrano che può subentrare un’assuefazione che porta alla sottovalutazione di determinati pericoli, perché si crede di essere pronti e preparati; qui l’imprevisto è sempre diverso, proprio come può succedere sulle strade normali».
 Sbattere uno contro l’altro, però, è pericoloso...
 «Esistono precisi regolamenti per cui non si possono fare impatti frontali o lato conducente. Le velocità raggiunte, inoltre, sono sempre modeste e le macchine chiaramente rinforzate. Non solo: i piloti si bardano come i centauri dell’enduro con molte protezioni. Mal che vada, diciamo, si rimedia qualche livido».
 In tutto questo c’è anche un sottile gioco psicologico.
 «Di solito si va in arena con due squadre e all’inizio si deve sconfiggere gli avversari. A un certo punto l’alleanza si deve sciogliere perché solo uno alla fine sarà vincitore. Il momento in cui questo accade è a discrezione dei partecipanti. Dal punto di vista dello studio psicologico è stimolante, per esempio, coinvolgere dieci persone di una stessa azienda e vedere come si comportano».
 Il progetto “Demolition Experience”, comunque, dopo le prime prove si sta allargando: se qui lo spazio utilizzato è limitato a una cava fra Laives e Bronzolo, è prevista, poi, una scuola dove imparare le tecniche di questa attività, eventi specifici per manager d’azienda, addestramento alla sicurezza alla guida, un format dedicato in tivù seguendo le orme dei reality, un campionato italiano e spettacoli itineranti in arene e palazzetti. Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere direttamente alla cooperativa “Safety Road Academy” in via Galilei 2/e. E chissà, entrare nell’arena potrebbe essere un’emozione da provare.
Alto Adige 14-10-10
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venerdì, 03 settembre 2010



Safety Park di Vadena von Guggenberg si congeda con Widmann

VADENA. Visita di commiato del direttore uscente del Safety-Park, Paul von Guggenberg all’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann. E’ stata anche l’occasione di un bilancio. Dall’inizio di quest’anno il Safety-Park ha registrato oltre 7800 visitatori e 4000 hanno frequentato un corso per il conseguimento della patente. Nel corso del cordiale incontro, al quale era presente anche il direttore di dipartimento, Gianfraco Jellici, l’assessore Widmann ha ringraziato von Guggenberg per l’impegno. La nuova direttrice del Safetyu Park, Erica Furini, esperta del settore marketing entrerà in carica tra breve.
Alto Adige 2-9-10
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martedì, 17 agosto 2010



Al «Safety Park» corsi anche per motociclisti

 VADENA. All’origine degli incidenti motociclistici ci sono speso errori di guida, che portano a calcolare male una traiettoria ed a cadere. Per ovviare a queste carenze il direttore tecnico del “Safety Park” di Vadena, Franz Fabian, consiglia ai motociclisti corsi di guida sicura.
 «Correre in moto e guidare una macchina sono due attività del tutto dissimili - spiega Fabian -. Chi fa motociclismo per hobby spesso viaggia talmente poco che gli errori sono inevitabili, poiché manca l’esperienza che viene viaggiando. Esercitarsi per mantenere il pieno controllo del veicolo anche in situazioni di criticità è fondamentale per muoversi in sicurezza su due ruote».
 «Consigliamo di effettuare dei corsi di guida sicura mirati soprattutto a chi viaggia poco oppure dopo una lunga pausa, come quella invernale», conferma Markus Wegscheider, ex pilota superbike e istruttore al Safety Park. «Ovviamente la velocità è un fattore di rilievo nel motociclismo, ma la tecnica di guida e la sicurezza vanno poste in primo piano - spiega Wegscheider -. Innanzitutto bisogna evitare gli errori di guida. Altri suggerimenti per motociclisti riguardano l’abbigliamento di protezione adeguato, mantenere una distanza sufficiente e sincerarsi di essere visti; in coda va considerato che lo spazio di frenata è molto ridotto».
 Decisiva secondo Franz Fabian è la tecnica di frenata: “Se il conducente si fa prendere dal panico e frena con troppo vigore, le ruote si bloccano e segue la caduta. D’altro canto, frenando in maniera troppo dolce si sfrutta soltanto il 30% della possibile capacità di frenata”. Nei corsi di guida sicura per motocicli offerti dal Safety Park, la tecnica di frenata nelle situazioni più svariate è parte fondamentale del programma.
Alto Adige 17-8-10
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lunedì, 26 luglio 2010



Safety Park: Guggenberg lascia

VADENA. Dopo più di due anni - i primi della struttura - Paul von Guggemberg lascia la direzione del Safety Park. Motivi familiari, racconta: «Sono rimasto vedovo e con quattro figli giovani. Hanno bisogno di un padre a tempo pieno, mia moglie era stata una mamma meravigliosa e non posso rovinare quello che lei ha fatto». Dal maggio 2008, quando l’ex manager dell’hockey è stato nominato dall’assessore Widmann al vertice della nuova struttura, il Safety Park è stato spesso al centro dell’attenzione. Per un verso per avere aperto le porte a un settore sportivo ed economico finora estraneo alla tradizione altoatesina: non solo per i corsi di guida sicura ma anche per l’ospitalità offerta a manifestazioni motoristiche di diversa natura. Ma dall’altro ha sollevato proteste per l’inquinamento da ambientalisti e residenti delle aree di Vadena e Laives confinanti. Inoltre finora il bilancio è sempre stato in rosso, anche se il management e la Provincia assicurano che da metà 2011 tornerà in pareggio: finora in ogni caso sono stati investiti nell’impianto un sacco di soldi pubblici.
 Molte di queste critiche sono «ingiuste», secondo Guggenberg: «Ci sono arrivati attacchi - racconta - anche da persone che non sono mai state qui. Ognuno può dire ciò che vuole, ma almeno con un po’ di cognizione di causa.... I rumori lamentati dai residenti? Possono essercene, ma dipende anche dalle condizioni atmosferiche e in particolare dalla direzione del vento. Criticare è legittimo, ma a volte sembra che qualcuno senta i rumori a prescindere... A volte si esagera. Ma non voglio fare polemiche».
 Il nuovo direttore, dice l’assessore Widmann, sarà scelto tramite una gara e arriverà dopo settembre. Un manager per ripianare il buco? Widmann nega: «Andremo in pareggio a metà dell’anno prossimo, quindi prima del previsto. Guggenberg va ringraziato per ciò che ha fatto». Nella prima fase Guggenberg affiancherà il nuovo direttore. «Ho dato il mio cuore per questo centro - racconta il direttore dimissionario -, ho contribuito a farlo ingranare e lo lascio in piena espansione. Tanto più se il governo deciderà di rendere obbligatori i corsi di guida sicura per i neopatentati. Uno dei nostri successi è anche l’aumentata sensibilità della gente su questi temi, nessuno su permette più di criticare l’attività di guida sicura. La cosa migliore che lascio? I collaboratori di questa struttura, gente meravigliosa che ha dato tutto. Spero che il mio successore creda in questo progetto come ci ho creduto io». (m.r.)
Alto Adige 26-7-10
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mercoledì, 21 luglio 2010


Safety Park, passivo da 200 mila euro

VADENA. Altri 200 mila euro per ripianare le perdite del Safety Park. Lo stanziamento è stato deciso lunedì dalla giunta provinciale, che ha approvato all’unanimità la relativa delibera. Formalmente il versamento viene eseguito dalla Provincia alla Sta, la società provinciale che detiene il 100% delle quote del Safety Park. Insomma una partita di giro, ma il senso dell’operazione è chiaro: la struttura di Vadena è ancora in perdita e il buco viene ancora coperto dal bilancio pubblico.
 Per quanto tempo ancora? Secondo l’assessore Thomas Widmann, solo per poco: «A metà del 2011 andremo in pareggio, esattamente come avevamo detto. Anzi, forse stiamo andando anche meglio delle previsioni», sostiene l’assessore. Che a proposito della struttura fa sfoggio di ottimismo: «Mi aspettavo perdite maggiori, questi 200 mila euro non sono poi molti rispetto a quanto avevamo preventivato».
 In effetti finora la gestione del Safety Park sconta ancora l’esordio. Come dice Widmann, «siamo partiti meno di tre anni fa e in Alto Adige non avevamo mai avuto una struttura del genere. Quindi abbiamo chiesto informazioni a chi gestisce centri di giuda sicura da anni: in Germania, in Finlandia, in posti dove c’è l’obbligo per tutti i neopatentati di seguire corsi in queste strutture. Ci siamo confrontati anche con colleghi italiani. E tutte queste esperienze convergevano su un punto, ossia che il pareggio di bilancio viene raggiunto entro tre anni. Ed è quella la scadenza temporale che ci eravamo prefissati. Noi possiamo arrivarci anche prima, direi a metà del prossimo anno, e per questo dico che i 200 mila euro stanziati lunedì non mi preoccupano. In questi anni abbiamo ampliato molto la nostra attività, ora abbiamo sia i corsi istituzionali che i go-kart e le moto, quindi sono soddisfatto». Meno soddisfatti di questa situazione, in verità, sono i residenti confinanti col Safety Park, e proprio per l’apertura della struttura alle cosiddette «attività ricreative» di go-kart e supermotard: i vicini lamentano rumori e smog. Di recente si è anche tenuto un incontro presso il municipio di Vadena col sindaco Beati e il sindaco di Laives Di Fede proprio per discutere di questo problema: «Nessuno qui è contro i corsi di guida sicura - riassume Beati - ma le altre attività procurano forti disagi». E l’apertura del Safety Park anche a questi mezzi - iniziata circa un mese fa - serve proprio a fare quadrare i conti. (m.r.)
Alto Adige 21-7-10
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mercoledì, 09 novembre 2011



«Safety Park, attacchi ingiustificati»

MASSIMILIANO BONA
VADENA. Mirella Ambrosi, vicepresidente del Karting Club Alto Adige, ritiene ingiustificati gli attacchi legati all’inquinamento che si registra attorno al Safety Park di Vadena. Dall’altra parte il consigliere provinciale dei Verdi, Riccardo Dello Sbarba, critica il Centro di guida sicura.
 I FAVOREVOLI. «Crediamo innanzitutto - dice la Ambrosi - che il popolo dei kartisti che vive in questa zona abbia il diritto di difendersi. L’ultima accusa del sindaco di Vadena Beati ha dell’incredibile: di sicuro non utilizziamo sostanze urticanti. L’unico propellente è costituito da benzina e olio, la miscela che usano i motorini. Insomma, meglio informarsi prima di dire certe cose».
 Secondo la Ambrosi la nube blu (fotografata da una residente) che stazionava nei giorni scorsi sopra il Centro di guida sicura, non è stata provocata dai kart. «Avrebbero dovuto circolare simultaneamente almeno 100 kart ma a Vadena girano solo i cosiddetti “hobby go-kart“ e in numero molto basso. Resta il fatto che è stata costruita una pista, per la cui realizzazione sono state raccolte 3 mila firme in soli 4 giorni. Ma ora ci si dice che inquiniamo o facciamo rumore. E non è proprio cosí: perché è difficile provare che facciamo più odore della discarica o che facciamo piú rumore di aerei, treni, autostrada, trattori e quant’altro c’è in questa zona».
 Per la vicepresidente del Karting Club molti sono prevenuti.
 «È palese che abbiamo contro il popolo dei Verdi, che ha ovviamente le sue sacrosante ragioni, ma non bisogna fare demagogia. Fino adesso chi si è mangiato i frutti di una zona così inquinata? Chi ha autorizzato l’apertura di agritur? Quando siamo al Safety Park con i bambini ci è difficile spiegare loro che l’immensa montagna di immondizia per molti benpensanti inquina meno dei kart. La sola nostra “colpa“ è praticare una disciplina al centro della quale c’è un motore, al massimo di 125 cc, lo stesso che usiamo per spostarci tutti i giorni».
 I CONTRARI. Ma evidentemente c’è anche chi, come il consigliere provinciale dei Verdi, Riccardo Dello Sbarba, non si sente davvero di difendere il Safety Park.
 «Leggo con grande tristezza le parole del sindaco Beati - commenta il politico -, che si lamenta dei continui attacchi dei Verdi sulle difficoltà del Centro di guida sicura a raggiungere il pareggio di bilancio. Spero che sia stato frainteso. La nostra battaglia è sempre stata innanzitutto a tutela della popolazione e dell’ambiente e sempre puntualmente abbiamo denunciato l’uso del Safety Park per scopi che non attengono alla sicurezza stradale, ma allo sport automobilistico e all’auto come “divertimento”: dai go-kart alle sfilate rombanti di macchine da corsa. Se fosse stato per i Verdi il Safety Park oggi non esisterebbe e i soldi lì investiti dalla Provincia sarebbero andati a sostegno delle persone che oggi la crisi mette in difficoltà, lasciando in pace gli abitanti di Vadena e dei paesi limitrofi. È la Provincia che, per giustificare un investimento insensato, ha ripetutamente promesso che il bilancio del Safety Park sarebbe andato in positivo. Noi non ci abbiamo mai creduto. E dunque abbiamo sempre denunciato anche tutte quelle manifestazioni (go kart, supermotard ecc...) inventate per fare cassa, a danno della salute dei cittadini, come anche l’ultimo caso delle “nubi blu” dimostra».

Alto Adige 9-11-11
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martedì, 08 novembre 2011



Vadena, nuove polemiche sul Centro di guida sicura  

VADENA. Ancora polemiche sul Centro di guida sicura dopo le affermazioni del sindaco Beati, secondo il quale kart e moto inquinano troppo e disturbano gli abitanti della zona Cervo. Per Pasquale Paolillo, consigliere di Fli, «é tempo di documentare i danni provocati dalla struttura», mentre per il pilota Alessandro Zucali «sono accuse gratuite, perché il Safety Park funziona in modo egregio».
 Tra sostenitori e oppositori della struttura si è scatenata una vera bagarre. Per Pasquale Paolillo «il Safety Park viene ritenuto finalmente un’opera inquinante e rumorosa. Sono anni che denuncio la situazione, senza risultati. Meno male che c’è la bassa pressione e si è potuto addirittura fotografare l’inquinamento, con tanto di nube blu. Al sindaco Beati non resta che mettersi nelle mani dell’ufficio igiene, per documentare i danni provocati da questa struttura. Quando avremo la documentazione cosa si farà? Si metterà tutto in un cassetto, perché come sempre il bene delle persone viene dopo gli interessi dei potenti. Bisogna cambiare destinazione d’uso a quella mega struttura, pagata con le nostre tasse, che porta solo danni. Oppure lasciare solo la guida sicura, cosa per cui è nata. Voluta per insegnare ai giovani come comportarsi alla guida di un mezzo e non per sperperare i soldi di papà per divertirsi con i go-kart. Va rimarcato, restando a Vadena, l’ampliamento della discarica, con un’inevitabile maggior inquinamento: viene da chiedersi se i contadini della zona Cervo potranno vendere i loro prodotti come biologici. Naturalmente sono gli stessi contadini che se possiedono un’automobile euro 0 o 1 non potranno entrare in città. Oltre al danno anche la beffa».
 Di tutt’altro avviso Alessandro Zucali, che fa il pilota da 20 anni. «Erigersi a paladini dell’ecologia contaminando la verità è un atto grave. Le parole del sindaco hanno un peso. Tentare di sabotare l’impianto per i kart significa non comprendere l’entità delle misure, quelle sì drastiche, che invece devono essere adottate per salvare il pianeta dai disastri ambientali che hanno la loro origine in luoghi e contesti ben diversi dal Centro di guida sicura. La realtà va poi considerata nel suo complesso. È facile sparare a zero sul Safety Park dimenticando che nella nostra regione si tagliano alberi da 50 anni per fare piste da sci. Nel nostro Paese le auto possono arrivare fino a pochi metri dalla spiaggia, le città sono invase da mezzi inquinanti, senza dimenticare l’inquinamento prodotto da industrie e riscaldamento».
Alto Adige 8-11-11
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domenica, 06 novembre 2011



Auto in pista oggi al Centro di guida sicura per «Safety in race»

VADENA. Oggi al Centro di guida sicura di Vadena andrà in scena «Safety in race». Uno degli obiettivi primari, oltre all’aggiornamento degli ufficiali di gara, è dimostrare all’opinione pubblica che le gare automobilistiche devono avere pari dignità rispetto alle altre discipline sportive. Deve prevalere il principio, soprattutto per i giovani, che se si corre in auto bisogna farlo in sicurezza e in gara e non sulle strade, nel traffico. E ciò è possibile solo col supporto di decine di volontati e grande spiegamento di mezzi. In pista interverranno, tra gli altri, vigili del fuoco e istruttori del 118 con simulazioni di primo intervento in caso di incidente. Le vetture utilizzate saranno non solo quelle da corsa ma anche quelle di serie. Collaboreranno alcuni fra i più noti piloti regionali che animeranno le prove pratiche riscuotendo sicuramente l’interesse dei presenti. L’iniziativa è sostenuta dall’Aci, ma anche dalla Csai e dal Gruppo ufficiali di gara. La Direzione del Safety Park ha accolto con entusiasmo il progetto consentendo agli organizzatori di fruire della struttura. Sarà presente il giornalista Enzo Zermiani, esperto di motori, che illustrerà in diretta ai colleghi lo scopo dell’iniziativa e le varie fasi della stessa. Questo è il programma: ore 9-9.30 arrivo dei partecipanti; ore 10-10.30 saluti e vari interventi; ore 10.30-12.30 attività in aula e in pista (a gruppi); ore 12.30-14.00 pranzo; ore 14-16.30 attività in aula e in pista (a gruppi); ore 17 Fine manifestazione.
Alto Adige 6-11-11
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domenica, 06 novembre 2011



«Sostanze urticanti dai gokart» al Safety Park

MASSIMILIANO BONA
VADENA. «Una nube di fumo blu si leva dal Safety Park quando circolano kart e moto da cross»: a lanciare l’allarme è il sindaco Beati, che vuole fare intervenire l’Appa e l’ufficio igiene. «Immagino si tratti di additivi, che hanno già fatto scappare i clienti di due agritur in zona Cervo».
 A supportare la denuncia del primo cittadino di Vadena è una foto scattata da una residente della zona, costretta a scappare dalla campagna - dove stava raccogliendo mele - per il fastidio agli occhi. «È un fumo irritante - spiega Beati - e di colore bluastro. Oltre al problema dell’inquinamento acustico ora abbiamo anche quello dell’inquinamento atmosferico. Ci si prodiga tanto per contenere le polveri sottili nei grandi centri, da Bolzano a Bressanone, ma non si pensa ai disagi creati da strutture volute dalla Provincia in periferia».
 Quando sulla pista del Centro di guida sicura circolano Kart e Supermotard, anche nel fine settimana, il telefonino del sindaco di Vadena squilla senza sosta. «Sono i residenti, soprattutto della zona Cervo, che si lamentano per rumori e fumo. Una situazione che in certe giornate è davvero insostenibile».
 Beati ha raccolto anche la denuncia di due imprenditori locali, uno di Vadena e uno di Laives, che in zona Cervo hanno aperto degli agritur. «I turisti prenotano pensando di trascorrere un periodo tranquillo in aperta campagna, ma poi devono fare i conti con rumori e inquinamento atmosferico. Diversi ospiti hanno anticipato la loro partenza proprio per questa ragione».
 Il sindaco di Vadena, peraltro, non se la prende con la Provincia. Critica, infatti, i continui attacchi dei Verdi sulle difficoltà del Centro di guida sicura a raggiungere il pareggio di bilancio. «La direzione del Safety Park - continua Beati - sta facendo di tutto e di più per far quadrare i conti, anche perché incalzata dai ripetuti attacchi degli ambientalisti, che non pensano però alle conseguenze delle loro affermazioni. A rimetterci sono solamente gli abitanti di Vadena, che in certe giornate sono costretti a vivere in situazioni limite».
 Il sindaco è favorevole al Centro, a patto però che non si esageri con manifestazioni ed eventi. «Questa struttura dovrebbe essere un investimento sociale in sicurezza e prevenzione, per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni a guidare con prudenza. La necessità dei manager della struttura di chiudere l’anno in pareggio implica invece solo un susseguirsi di eventi, con moto da cross e kart che girano indisturbati fino alle 18. Non intendo, però, subire passivamente questa situazione. Sto valutando se far intervenire l’Appa e l’ufficio igiene. Ormai il safety Park è diventato un problema di salute pubblica».

«È colpa della bassa pressione»

VADENA. Erica Furini, direttrice del Centro di guida sicura, non vuole fare polemiche, ma ammette che - quando c’è bassa pressione - gli abitanti della zona Cervo possono avere qualche disagio.
 È colpa degli additivi usati da chi gira in kart?
 
«Non sono un’esperta, ma i nostri responsabili in pista adottano tutte le precauzioni del caso. Quando c’è bassa pressione, come mi ha spiegato l’Eco Center, può esserci un problema di cattivi odori».
 E la nube blu?
 
«Mah, potrebbero aver ritoccato la foto».
 Ma è vero che il Safety Park sta in piedi solo grazie a Kart e Supermotard?
 
«No, è una bugia. Ad ottobre abbiamo avuto 420 utenti per il cross, 305 per il kart e 379 per la guida sicura. Il Centro funziona bene».
 Prenderebbe una casa in zona Cervo?
 
«Forse è il caso, visto che lavoro qui dalle 8 alle 24».


Alto Adige 6-11-11
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lunedì, 17 ottobre 2011


Safety Park, nuove vie per il rilancio

ALESSIO POMPANIN
VADENA. Si chiama Safety Park, parco della sicurezza, ed è un centro d’eccellenza per test su auto, moto o camion ma finora l’unica sicurezza era che non andava a gonfie vele. Invece ieri, con la giornata delle porte aperte, ha forse scoperto un nuovo metodo promozionale.
 Al motto di “Sicurezza, divertimento e azione” ieri infatti la struttura di Vadena ha proposto una giornata delle porte aperte alla quale, da metà mattina, complice anche il bel tempo, ha risposto davvero molta gente, forse, ma nessuno lo ammetterà, più di quanta se ne prevedesse. Il centro provinciale di guida sicura, infatti, è ancora alla ricerca di una propria identità soprattutto in termini promozionali: insomma, posto che è stato al centro di discussioni fin dalla nascita della sola idea di realizzarlo, poi ha faticato a lanciarsi e quindi a fare... cassa, anche perchè forse è il caso di definirne bene un budget promozionale. Insomma se si crede in una cosa, bisogna investirci su. E detto questo, il riscontro dell gente ieri è stato un segnale positivo, con moltissime famiglie attirate anche da un programma davvero per tutti. Diverse le attività organizzate, riguardanti innanzitutto la sicurezza stradale: informazioni su corsi di guida sicura, sulla tecnica di guida, test spettacolari sulle piste del Safety Park, prove con gli spettatori che lo volevano nella veste di co-piloti per “copiare” dagli istruttori al volante le tecniche di guida sicura e anche quelle più utilizzate nella guida sportiva, test con i simulatori, dimostrazioni d’intervento su incidente da parte dei vigili del fuoco e altro ancora. Spazio però anche all’intrattenimento con giochi (e gli immancabili “gonfiabili”) per i bambini e allo spettacolo delle auto d’epoca portate dal Veteran Car Team di Bolzano.
 Insomma, visto il successo, una delle strade percorribili per non tenere il Safety Park come un “corpo estraneo” agli altoatesini pare essere anche quello di utilizzarlo per iniziative a metà strada fra la formazione, per la quale del resto è nato, e lo spettacolo formativo, sempre in termini di sicurezza stradale. E poi il passaparola potrebbe fare il resto...
Alto Adige 17-10-11
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lunedì, 22 agosto 2011



«Safety Park senza marketing»  

MASSIMILIANO BONA
VADENA. «Il potenziale del Safety Park è enorme, ma fino ad oggi non ho avuto un solo euro da destinare alla comunicazione e pertanto fuori provincia ci conoscono davvero in pochi».
 Erica Furini, direttrice del Centro di guida sicura, ritiene che le critiche mosse dai Verdi per i bilanci in rosso del 2009 e del 2010 siano ingenerose e soprattutto che la struttura di Vadena sia in grado di camminare a breve con le sue gambe.
 C’è chi ritiene il Safety Park un pozzo senza fondo. Meglio chiuderlo?
 
«Non scherziamo. È l’unico di questo genere in tutto il Nord Italia, fatta eccezione per quello tra Mantova e Verona, ed è del livello del centro Aci di Vallelunga, a Roma. È un gioiellino del settore».
 Già, ma quando sarà possibile arrivare almeno al pareggio di bilancio?
 
«L’intenzione della Provincia è sempre stata quella di raggiungere il break-even al termine di 3 anni interi di vita della struttura, pertanto a fine 2011. Mancano ancora quattro mesi importanti per noi, ma possiamo farcela».
 Non ritiene grave il fatto che, fino ad oggi, non si sia investito sulla comunicazione?
 
«Io vengo dal marketing e ho lavorato in grandi aziende come Ferrero, Rana o Miele e sempre fuori regione. Se la Provincia, un anno fa, ha deciso di puntare sulla sottoscritta è proprio perché intendeva far conoscere la struttura al di fuori della regione. Sulla gestione della comunicazione prima del mio arrivo (il direttore era Paul von Guggenberg ndr) preferisco non dire nulla».
 Persino in Trentino nessuno sa dell’esistenza del Centro di guida sicura. Non è un paradosso?
 
«Tutto sommato non lo è, visto che sinora sono stata costretta a fare marketing per telefono, contattando una ad una le aziende destinate a diventare nostre potenziali clienti».
 Ma il Safety Park vanta già clienti trentini di un certo spessore?
 
«No, ma li avrà presto. Penso ad esempio ai 900 autisti della Trentino Trasporti. Entro il settembre 2013 anche loro saranno obbligati a fare 35 ore di formazione, come prevede la normativa europea in materia. In molti Stati è già obbligatoria, mentre l’Italia purtroppo sarà tra gli ultimi Paesi a recepirla».
 Ma le aziende che operano nel settore dei trasporti investono in “sicurezza“ o cercano di risparmiare?
 
«La crisi c’è per tutti, ma proprio il Safety Park è riuscito a far capire alle aziende che possono programmare le lezioni per i loro dipendenti quasi a costo zero. Lo Stato mette infatti a disposizione i fondi per la formazione continua, dai quali attingere».
 Non mancano, poi, le contestazioni per i rumori. Gli abitanti di Vadena sono stanchi.
 
«In 12 mesi che sono qui le proteste ci sono state solamente quando in pista c’erano i prototipi della Mendola-revival, a cui è stato negato all’ultimo minuto il permesso per correre su strada. Al sindaco ho chiesto di poter fissare con largo anticipo 5-10 giorni l’anno durante i quali poter programmare manifestazioni un po’ più rumorose del solito, ma con un notevole indotto per tutta la provincia».
 Qualcosa in agenda?
 
«Recentemente una multinazionale di moto ci ha chiesto di portare 5 mila motociclisti per 4/5 giorni, ma per organizzare l’evento l’azienda è disposta ad affittare la struttura 1 mese. Per ora non abbiamo detto nè sì nè no, ma sciupare occasioni del genere sarebbe deleterio».
 Quanto costa il Centro di guida sicura al giorno?
 
«Ottomila euro. Significa che quell’azienda pagherebbe 240 mila euro».
 Quanti utenti ci sono stati da gennaio a giugno?
 
«Oltre 4 mila, di cui 2.500 ragazzi».
Ma qual è lo scopo principale del Safety Park?
 
«Salvare vite, con corsi ad hoc per neopatentati, anziani o persone che lavorano alla guida. Possiamo offrire davvero molto e mi stupisce davvero che i nostri detrattori non se ne accorgano».
 Cosa suggerisce al verde Heiss, che vi ha criticati duramente?
 
«Lo invito a frequentare da noi un corso di guida sicura. Forse, dopo, porterà qui anche i suoi familiari».
Alto Adige 21-8-11
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lunedì, 08 agosto 2011



Guida sicura, 80 partecipanti con la Niederstätter 

 BOLZANO. Grande successo per il corso guida sicura Niederstätter: due giorni al Safety park per guidare in sicurezza le macchine movimento terra di Kramer, Wacker Neuson e Manitou. «In ottanta tra imprenditori, capi cantieri e operatori di macchine hanno partecipato alla manifestazione unica nel proprio genere creata ad hoc per il settore dell’azienda bolzanina», si legge in una nota di Niederstätter che ha organizzato i due giorni. A coordinare l’evento, infatti, è stato Anton Niederstätter, che è rimasto molto soddisfatto dell’esito della manifestazione presso il Safety Park di Bolzano: «Non è la prima volta che organizziamo i corsi di formazione di guida sicura. Li ripetiamo ogni anno perché Niederstätter mette in primo piano la sicurezza. Nei cantieri i conducenti dei mezzi d’opera devono essere professionalmente sempre più qualificati, i campi di impiego e le mansioni sono sempre maggiori e con tecnologie sempre più complesse. Sicurezza e tecnologia devono correre di pari passo. Noi cerchiamo di formare al meglio i nostri tecnici e i nostri clienti».
Alto Adige 8-8-11
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domenica, 07 agosto 2011



Svp circondariale: troppo rumore al Safety Park

 LAIVES. La Südtiroler Volkspartei del circondario si è riunita recentemente per analizzare una serie di temi che riguardano la zona di Laives e Vadena. Alla presenza dell’Obmann, Christoph Perathoner, si è parlato in particolare del Safety Park di Vadena: «Non siamo contro il centro per la guida sicura - hanno spiegato nel corso della riunione gli esponenti della Svp - ma da anni pretendiamo che i responsabili dell’impianto mantengano le promesse fatte all’inizio per quanto riguarda il rumore prodotto dalle attività motoristiche e l’inquinamento, che incidono direttamente sulla qualità della vita a Vadena così come per diversi masi di Laives. Non vogliamo che il Safety Park degeneri in un posto dove si possono praticare sport e giochi senza alcun controllo».
 Si è accennato anche al progetto di un poligono militare a sud di Vadena, poco lontano dal lago di Caldaro, ipotesi che trova contrario il Comune di Vadena. Durante l’incontro si è parlato pure del deposito militare (appartiene all’aeronautica) che si trova in via Stazione a Laives. «Da decenni è pressochè inutilizzato, mentre per Laives potrebbe diventare veramente una grande opportunità. Lì ad esempio si potrebbe trasferire il cantiere comunale, così come la sede della Protezione civile, quella della Croce Bianca e anche il centro di riciclaggio, oggi sistemato in zona sportiva a Laives».
 L’Obmann circondariale Perathoner ha spiegato che intende portare in discussione anche questo tema, proprio perché quell’area statale potrebbe - come molte altre - passare alla Provincia e da questo al Comune di Laives, che la userebbe per le sue esigenze.
 «Va trovata urgentemente una soluzione anche per lo stallo nel quale si trova da qualche mese la zona sportiva e ricreativa Vallarsa, chiusa da un’ordinanza del sindaco di Laives per questione di sicurezza (c’è il rischio di caduta massi, acuito dai lavori di scavo della galleria stradale mediante esplosivo, ndr). Va organizzato quanto prima un incontro con il presidente Luis Durnwalder e l’assessore provinciale Florian Mussner per finanziare le opere di messa in sicurezza delle rocce». (b.c.)
Alto Adige 5-8-11
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sabato, 16 luglio 2011



Ciclomotori: test pratico

BOLZANO. Per ottenere la patente per la guida di ciclomotori, oltre all’esame teorico, è scattato l’obbligo di sostenere una prova pratica. Questa novità si basa su una norma Ue e ora si passa all’applicazione. «Dal punto di vista della sicurezza è sicuramente auspicabile che i ragazzi imparino a padroneggiare bene il proprio mezzo e a comportarsi in modo corretto nel traffico stradale - sottolinea l’assessore Thomas Widmann -. D’altra parte questa novità comporta uno sforzo maggiore a livello organizzativo. Con il corso di guida gratuito di un giorno, la messa a disposizione dell’area del Safety Park e la possibilità di potervi noleggiare un motorino vorremmo venire incontro alle famiglie e ridurre il più possibile l’impegno economico». La prima parte della prova pratica può essere sostenuta solo su un piazzale chiuso e dichiarato idoneo per l’esame. Gli esami si svolgeranno al Safety Park di Vadena, dove ciclomotori e attrezzatura potranno anche essere noleggiati il giorno dell’esame pagando una tariffa per il noleggio.
Alto Adige 16-7-11
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martedì, 12 luglio 2011



«Il Safety Park non è una pista da corsa»

VADENA. I prototipi che sabato pomeriggio hanno girato sulla pista del Safety Park di Vadena, hanno lasciato un seguito di polemiche a causa del rumore prodotto dai bolidi. Erano le auto da corsa alle quali il Commissariato ha impedito, per motivi di sicurezza, di partecipare alla rievocazione storia della Appiano-Mendola. In alternativa sono state dirottate al Safety Park, dove hanno girato dalle 14 alle 17.
³Prima di tutto sia chiaro che noi, come Comune, non abbiamo dato alcuna concessione per farlo - spiega il sindaco di Vadena Alessandro Beati - e ho dovuto ripeterlo alle decine di persone che, inviperite per il rumore che proveniva dalle piste, sabato pomeriggio mi hanno tempestato di telefonate. Sembrava in effetti di essere accanto all’autodromo di Imola durante un gran premio e del resto i prototipi non avevano particolari silenziatori sulle marmitte. A quel punto - continua Beati. ho dovuto chiamare i vigili urbani di Laives e sono anche intervenuti i carabinieri della stazione di Bronzolo per rilevare la situazione. Da quanto mi risulta, ieri gli organizzatori della manifestazione, avrebbero dovuto recarsi in caserma dai carabinieri per esibire - sempre che ce l’abbiano - l’autorizzazione per il Safety Park. Ad ogni modo, così proprio non andiamo d’accordo: il Safety Park non può e non deve essere un “parco divertimenti” per privati. Questo a noi assolutamente non sta bene - conclude Alessandro Beati - e lo contrasteremo in tutti i modi».
Insomma, si è ripetuto ciò che era già successo con una manifestazione di auto d’epoca, vale a dire, l’uso delle piste al Safety Park, senza preavvisare nessuno e producendo un rumore che si sentiva a chilometri di distanza.
A lamentarsi, in particolare, sono coloro che abitano nei masi sparsi per la campagna tra la stazione ferroviaria di Laives e il fiume Adige. Sono quelli che, in linea d’aria, stanno più vicini al Safety Park e quindi ne subiscono eventualmente i disagi da rumore.
Si tratta in particolare di alcune decine di famiglie, che anche in passato avevano protestato per questi problemi legati alle attività che si svolgono nell’area del centro, al punto che la direzione dell’impianto motoristico, aveva anche fatto fare misurazioni fonometriche durante prove di moto e di go kart. I risultati, a detta dei responsabili, erano rassicuranti. (b.c.)
Alto Adige 12-7-11
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martedì, 24 maggio 2011



Safety Park: dopo tre anni difficili bilancio in pareggio

VADENA. Rispettando l’obiettivo triennale fissato al momento dell’inaugurazione della struttura, nel maggio 2008, alla fine di quest’anno il Safety Park chiuderà per la prima volta il bilancio con un pareggio.
«Nel 2010 - ha spiegato ieri Durnwalder - il centro guida sicura aveva chiuso con un deficit di gestione di circa 160 mila euro. Quest’anno, invece, i conti tornano». Il Safety Park si estende su un’area di circa 160 mila metri quadri e offre la possibilità di effettuare corsi e prove di guida sicura per tutti i tipi di veicoli: da 2 a 16 ruote, dal ciclomotre all’autoarticolato da 40 tonnellate, dal trattore al circuito sportivo. «Il fatto che nel giro di tre anni si sia riusciti a portare i conti in pareggio - ha proseguito Durnwalder - dimostra che il Safety Park non è una cattedrale nel deserto, ma una struttura di alto livello in grado di dare un contributo fondamentale alla sicurezza delle nostre strade». Tra gli obiettivi il governatore altoatesino ha menzionato le trattative avviate col ministero competente per riuscire ad organizzare al Safety Park i corsi di recupero per gli automobilisti che si sono visti togliere punti dalla patente.
Alto Adige 24-5-11
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sabato, 07 maggio 2011



Oggi al «Safety Park» gara di ciclismo

VADENA. Domani il Safety Park ospiterà una gara di ciclismo giovanile. La organizza la Libertas, che mette in palio il trofeo “Standard”, riservato a piccoli ciclisti dai 6 ai 12 anni. Gli iscritti sono oltre cento e la gara avrà inizio alle 9 con il via dei più piccoli, della categoria G1. Durante la manifestazione non ci saranno attività motoristiche all’interno del Safety Park, dove è ricavata la pista lunga circa 1 chilometro, da ripetere più volte, a seconda della categoria in gara. Il termine delle prove è previsto per le per 13 di domani. (b.c.)
Alto Adige 7-5-11
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venerdì, 06 maggio 2011



Guida sicura: corso per contadini

DAVIDE FODOR
VADENA. Evitare i sempre più frequenti incidenti con le macchine agricole ed aumentare la sicurezza complessiva nel settore. È questo il duplice obiettivo del corso di guida sicura presentato ieri mattina al Safety Park di Vadena e frutto di una sinergia tra il Safety Park, l’Unione agricoltori e coltivatori diretti, i giovani agricoltori e il dipartimento alla mobilità della Provincia autonoma di Bolzano.
Come ha spiegato del resto proprio l’assessore alla mobilità Thomas Widmann, presente al vernissage, il 2011 è stato sino a questo punto un anno piuttosto negativo per quanto riguarda le «morti bianche», che nella nostra Provincia hanno riguardato già in diversi casi il settore dell’agricoltura. Dati confermati anche da un recente studio dell’osservatorio Triveneto sulla «Sicurezza sul lavoro Vega Engineering», che ha evidenziato come nei primi quattro mesi del 2011 siano stati già tre i decessi sul lavoro in provincia di Bolzano: un indice di incidenza sugli occupati piuttosto elevato, che ha collocato il capoluogo altoatesino al 25º posto nella relativa graduatoria nazionale. E, come noto, quando si parla di «morti bianche» nella nostra Provincia, il settore agricolo non fa certo eccezione. «Quest’anno il numero di incidenti su mezzi agricoli è stato davvero elevato - ha spiegato Widmann -. Non è facile spiegare il perché, anche se forse l’evolversi dei nuovi trattori “snodati” ha reso più frequente il rischio che il mezzo si rovesci, soprattutto su pendii come quelli altoatesini.» «Proprio per questo - prosegue l’assessore - abbiamo deciso di concentrarci sulla prevenzione del fenomeno, istituendo un corso che permetta ai contadini di prepararsi in un ambiente sicuro come il Safety Park, in modo tale da essere maggiormente pronti ad affrontare i pericoli comuni e riuscire così ad evitare gli incidenti. Siamo soddisfatti, perché gli sforzi fatti ci hanno permesso di ottenere un importante finanziamento da parte del ministero dei Trasporti: denaro che servirà a garantire il corso al maggior numero di agricoltori possibile.»
L’iniziativa, che scatterà ufficialmente nel prossimo mese di novembre e che vedrà la predisposizione di specifici corsi teorici e di guida, ha trovato il pieno sostegno anche di Leo Tiefenthaler e Hannes Dosser, presidenti rispettivamente dell’Unione agricoltori e coltivatori diretti e dei giovani agricoltori: «Confidiamo in una partecipazione piuttosto massiccia ai corsi - hanno ammesso entrambi -. L’opportunità fornita è del resto molto importante e siamo convinti possa aiutare a diminuire le disgrazie nel nostro settore.»
Alto Adige 6-5-11
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giovedì, 21 aprile 2011



Widmann: la pista Iveco al Safety Park entro il 2012

BOLZANO. Incontro tra il presidente del consorzio Manus dell’Apa Riccardo Mazzucco e l’assessore provinciale all’artigianato Thomas Widmann per discutere il trasferimento della pista Iveco a Bolzano sud. «La pista - ha assicurato Widmann - sarà trasferita al Safety Park di Vadena entro la primavera del 2012». L’area commerciale Manus di cui fanno parte 40 aziende artigiane confina direttamente con l’area di prove dei camion Iveco. Mazzucco ha spiegato il disagio delle aziende Manus: «Abbiamo di nuovo sollecitato che si sposti quanto prima la pista di prove, dato che il rumore causato è davvero insostenibile per chi lavora lì accanto». Il trasferimento della pista era stato promesso dalla Provincia ancora anni fa, quando venne costruita la zona commerciale. Nell’incontro l’assessore Widmann ha assicurato che è pronto il progetto definitivo di trasferimento della pista nel Safety Park di Vadena e che presto sarà attuato. «Togliendo la pista si potrà adattare Via Max Planck migliorando l’accesso a molte aziende del consorzio», chiude Mazzucco.
 Claudio Corrarati, presidente della Cna - che come l’Apa ha un consorzio sull’area - invece protesta: «A noi era stato promesso uno spostamento entro il 2011 e ora apprendiamo di questo ulteriore rinvio. È incredibile come due consorzi siano bloccati per colpa di queste lungaggini burocratiche».
Alto Adige 21-4-11
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categoria:guida sicura
domenica, 26 dicembre 2010



Sasa e Safety Park puntano sulla formazione

BOLZANO. Collaborazione tra Sasa e il centro guida sicura Safety Park per definire un programma di “formazione ad hoc” per gli autisti del servizio pubblico con l’obiettivo di migliorare la sicurezza di guida ed economizzare i consumi attraverso un corretto stile di guida. “Eco-Training” e “P-Drive” sono le tecniche e strumentazioni innovative che verranno adottate nelle sessioni addestrative per i conducenti di linea della Sasa. Nell’allenamento difensivo il P-Drive viene utilizzato sempre come video di istruzione, ponendo attenzione alla distanza di sicurezza, alla velocità di guida, allo stress, all’anticipazione di situazioni di pericolo e al comportamento di altre persone nel traffico stradale.
 Il piano di formazione elaborato da Sasa prevede che nell’arco temporale di un anno tutti conducenti di linea partecipino a questo importante aggiornamento professionale. L’accordo siglato tra il presidente della Sasa Stefano Pagani e la direttrice del Safety Park Erica Furini partirà già dal 29 dicembre: otto conducenti di linea in fase di assunzione saranno ospiti del Safety Park di Vadena per la prima giornata di corso di guida sicura.

Alto Adige 24-12-10
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mercoledì, 24 novembre 2010



Corso di guida sicura per magistrati bolzanini

 I magistrati della Procura della Repubblica si sono cimentati in un pomeriggio di lezione di guida sicura al centro realizzato al «Safety park» di Vadena. Un corso di quattro ore che i giudici hanno potuto seguire a bordo delle proprie autovetture private, apprendendo alcune nozioni importanti per la sicurezza nella guida con prove in condizioni estreme di tenuta su strada. Particolare attenzione è stata riservata alle frenate sul bagnato con il sistema abs. Nel complesso un corso di sicura utilità che i magistrati consigliano a tutti gli automobilisti.
Alto Adige 24-11-10
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giovedì, 21 ottobre 2010



Furini: «Rilancerò il Safety Park»

BRUNO CANALI
VADENA. E’ arrivata da poco più di un mese alla direzione del Safety Park di Vadena dopo avere sempre lavorato nel settore privato, ma per quanto concerne il rilancio della struttura, Erica Furini ha già portato una ventata di dinamismo tipica di chi, professionalmente, ha sempre dovuto “rendere conto dei risultati raggiunti”. Prima di tutto l’aspetta il compito di riportare in attivo i conti.
 «E’ da settembre che ho assunto l’incarico di direttrice - dice - raccogliendo l’eredità di von Guggenberg. Quello che comunque ho capito subito è che il Safety Park ha grosse potenzialità».
 Qual è la prima impressione?
 «Che qui lavorano ottimi professionisti, in grado di garantire corsi diversificati per persone e istituzioni diverse. Ho preso visione del continuo lavoro anche con ambulanze, vigili del fuoco, forze dell’ordine e tutti coloro che si trovano a guidare un mezzo a motore».
 Ci sono margini per migliorare e ampliare la gamma dell’offerta?
 «Sicuramente. Penso a tutto il settore delle aziende private, che qui hanno la possibilità di formare il proprio personale viaggiante grazie a corsi polifunzionali. Io arrivo da un’azienda privata è ho verificato come si possano ottenere notevoli risparmi semplicemente grazie ad un uso accorto dei mezzi».
 Ad esempio?
 «Si pensi ad una grande industria con distribuzione su vasta scala. Grazie al sistema “Eco driver”, è dimostrato che si risparmia fino al 6% di carburante. Un corso del genere costa 180 euro ed è formazione richiesta anche dal legislatore».
 A proposito di aziende private, a che punto è la collaborazione con Iveco per la pista di collaudo?
 «Proprio in questi giorni ho in programma un incontro con i responsabili per approfondire la questione».
 Fin dalla nascita del centro non sono mancate comunque le proteste per il rumore.
 «Posso dire che chi vuole praticare il motocross, deve sottoporsi a controlli dei decibel. Lo facciamo su tutte le moto, così come facciamo rispettare tassativamente gli orari definiti con il Comune di Vadena».
 Altro grande problema: i giovani e le stragi del sabato sera.
 «Per le scuole abbiamo ottimi progetti, vedi “Hallo auto”. Chi usa lo scooter ha la possibilità di venire gratuitamente qui, per un giorno intero. Mettiamo a disposizione mezzi, caschi e protezioni per il corso. Chi viene deve anche sottoscrivere l’impegno a non bere alcol. Facciamo capire che avere la patente non significa automaticamente saper guidare».
Alto Adige 21-10-10
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venerdì, 15 ottobre 2010



SAFETY PARK Domenica a Vadena porte aperte

 Giornata delle porte aperte, domenica al «Safety Park» di Vadena. Dalle ore 10 fino alla sera alle 18, chiunque potrà entrare nella grande struttura che ospita anche il centro per la guida sicura e rendersi conto di quello che è in grado di proporre. L’ingresso è libero e ci sarà anche modo di mettere alla prova la propria abilità alla guida, seguiti dai collaboratori del «Safety Park». Al vincitore un’ora di noleggio gokart per sé e per 6 amici. Per i bambini ci saranno tanti giochi.
Alto Adige 15-10-10
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giovedì, 14 ottobre 2010



Presentato l’autoscontro che è anche “educativo”

ALAN CONTI
BOLZANO. Metti una decina di auto in un’arena, tutte con, come unico obiettivo, quello di scontrarsi a vicenda fino a che non ne resti solo una. Tamponamenti, sportellate, urti, tagli di strada: tutto concesso, tranne i frontali e le botte laterali dalla parte del guidatore. Si chiama “Demolition Experience” ed è la nuova frontiera, mutuata dagli show americani, che propone la cooperativa bolzanina Safety Road Academy, che si occupa di guida sicura. Ora, sorge spontanea una considerazione: come diavolo è possibile che un inferno in cui il primo obiettivo è cercare lo scontro, sia propedeutico alla sicurezza su strada? Sembra paradossale e invece una spiegazione c’è e sembra funzionare. A raccontarcela è il presidente di Safety Road, Enrico Fazzi: «Le auto di oggi sono dominate dall’elettronica e non dipendono più in modo decisivo dalla prestanza fisica del guidatore. Per fare un esempio, al giorno d’oggi ha poco senso spiegare come domare sottosterzo e sovrasterzo, quando tutte le macchine hanno la sterzata assistita e lo stesso dicasi per le frenate».
 Tanto vale, allora, scaraventarle a distruggersi a vicenda?
 «No - sorride - tanto vale allenare la componente della reazione psicologica. Questa pratica, che è anche uno spettacolo e uno sport, aiuta il pilota ad allertare i sensi, stimola la capacità di reazione, di previsione dell’ostacolo e di reazione. Il tutto, ovviamente, comprende anche un certo grado di dimestichezza e abilità nella guida della macchina. Gli studi sull’addestramento classico dimostrano che può subentrare un’assuefazione che porta alla sottovalutazione di determinati pericoli, perché si crede di essere pronti e preparati; qui l’imprevisto è sempre diverso, proprio come può succedere sulle strade normali».
 Sbattere uno contro l’altro, però, è pericoloso...
 «Esistono precisi regolamenti per cui non si possono fare impatti frontali o lato conducente. Le velocità raggiunte, inoltre, sono sempre modeste e le macchine chiaramente rinforzate. Non solo: i piloti si bardano come i centauri dell’enduro con molte protezioni. Mal che vada, diciamo, si rimedia qualche livido».
 In tutto questo c’è anche un sottile gioco psicologico.
 «Di solito si va in arena con due squadre e all’inizio si deve sconfiggere gli avversari. A un certo punto l’alleanza si deve sciogliere perché solo uno alla fine sarà vincitore. Il momento in cui questo accade è a discrezione dei partecipanti. Dal punto di vista dello studio psicologico è stimolante, per esempio, coinvolgere dieci persone di una stessa azienda e vedere come si comportano».
 Il progetto “Demolition Experience”, comunque, dopo le prime prove si sta allargando: se qui lo spazio utilizzato è limitato a una cava fra Laives e Bronzolo, è prevista, poi, una scuola dove imparare le tecniche di questa attività, eventi specifici per manager d’azienda, addestramento alla sicurezza alla guida, un format dedicato in tivù seguendo le orme dei reality, un campionato italiano e spettacoli itineranti in arene e palazzetti. Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere direttamente alla cooperativa “Safety Road Academy” in via Galilei 2/e. E chissà, entrare nell’arena potrebbe essere un’emozione da provare.
Alto Adige 14-10-10
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venerdì, 03 settembre 2010



Safety Park di Vadena von Guggenberg si congeda con Widmann

VADENA. Visita di commiato del direttore uscente del Safety-Park, Paul von Guggenberg all’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann. E’ stata anche l’occasione di un bilancio. Dall’inizio di quest’anno il Safety-Park ha registrato oltre 7800 visitatori e 4000 hanno frequentato un corso per il conseguimento della patente. Nel corso del cordiale incontro, al quale era presente anche il direttore di dipartimento, Gianfraco Jellici, l’assessore Widmann ha ringraziato von Guggenberg per l’impegno. La nuova direttrice del Safetyu Park, Erica Furini, esperta del settore marketing entrerà in carica tra breve.
Alto Adige 2-9-10
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martedì, 17 agosto 2010



Al «Safety Park» corsi anche per motociclisti

 VADENA. All’origine degli incidenti motociclistici ci sono speso errori di guida, che portano a calcolare male una traiettoria ed a cadere. Per ovviare a queste carenze il direttore tecnico del “Safety Park” di Vadena, Franz Fabian, consiglia ai motociclisti corsi di guida sicura.
 «Correre in moto e guidare una macchina sono due attività del tutto dissimili - spiega Fabian -. Chi fa motociclismo per hobby spesso viaggia talmente poco che gli errori sono inevitabili, poiché manca l’esperienza che viene viaggiando. Esercitarsi per mantenere il pieno controllo del veicolo anche in situazioni di criticità è fondamentale per muoversi in sicurezza su due ruote».
 «Consigliamo di effettuare dei corsi di guida sicura mirati soprattutto a chi viaggia poco oppure dopo una lunga pausa, come quella invernale», conferma Markus Wegscheider, ex pilota superbike e istruttore al Safety Park. «Ovviamente la velocità è un fattore di rilievo nel motociclismo, ma la tecnica di guida e la sicurezza vanno poste in primo piano - spiega Wegscheider -. Innanzitutto bisogna evitare gli errori di guida. Altri suggerimenti per motociclisti riguardano l’abbigliamento di protezione adeguato, mantenere una distanza sufficiente e sincerarsi di essere visti; in coda va considerato che lo spazio di frenata è molto ridotto».
 Decisiva secondo Franz Fabian è la tecnica di frenata: “Se il conducente si fa prendere dal panico e frena con troppo vigore, le ruote si bloccano e segue la caduta. D’altro canto, frenando in maniera troppo dolce si sfrutta soltanto il 30% della possibile capacità di frenata”. Nei corsi di guida sicura per motocicli offerti dal Safety Park, la tecnica di frenata nelle situazioni più svariate è parte fondamentale del programma.
Alto Adige 17-8-10
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lunedì, 26 luglio 2010



Safety Park: Guggenberg lascia

VADENA. Dopo più di due anni - i primi della struttura - Paul von Guggemberg lascia la direzione del Safety Park. Motivi familiari, racconta: «Sono rimasto vedovo e con quattro figli giovani. Hanno bisogno di un padre a tempo pieno, mia moglie era stata una mamma meravigliosa e non posso rovinare quello che lei ha fatto». Dal maggio 2008, quando l’ex manager dell’hockey è stato nominato dall’assessore Widmann al vertice della nuova struttura, il Safety Park è stato spesso al centro dell’attenzione. Per un verso per avere aperto le porte a un settore sportivo ed economico finora estraneo alla tradizione altoatesina: non solo per i corsi di guida sicura ma anche per l’ospitalità offerta a manifestazioni motoristiche di diversa natura. Ma dall’altro ha sollevato proteste per l’inquinamento da ambientalisti e residenti delle aree di Vadena e Laives confinanti. Inoltre finora il bilancio è sempre stato in rosso, anche se il management e la Provincia assicurano che da metà 2011 tornerà in pareggio: finora in ogni caso sono stati investiti nell’impianto un sacco di soldi pubblici.
 Molte di queste critiche sono «ingiuste», secondo Guggenberg: «Ci sono arrivati attacchi - racconta - anche da persone che non sono mai state qui. Ognuno può dire ciò che vuole, ma almeno con un po’ di cognizione di causa.... I rumori lamentati dai residenti? Possono essercene, ma dipende anche dalle condizioni atmosferiche e in particolare dalla direzione del vento. Criticare è legittimo, ma a volte sembra che qualcuno senta i rumori a prescindere... A volte si esagera. Ma non voglio fare polemiche».
 Il nuovo direttore, dice l’assessore Widmann, sarà scelto tramite una gara e arriverà dopo settembre. Un manager per ripianare il buco? Widmann nega: «Andremo in pareggio a metà dell’anno prossimo, quindi prima del previsto. Guggenberg va ringraziato per ciò che ha fatto». Nella prima fase Guggenberg affiancherà il nuovo direttore. «Ho dato il mio cuore per questo centro - racconta il direttore dimissionario -, ho contribuito a farlo ingranare e lo lascio in piena espansione. Tanto più se il governo deciderà di rendere obbligatori i corsi di guida sicura per i neopatentati. Uno dei nostri successi è anche l’aumentata sensibilità della gente su questi temi, nessuno su permette più di criticare l’attività di guida sicura. La cosa migliore che lascio? I collaboratori di questa struttura, gente meravigliosa che ha dato tutto. Spero che il mio successore creda in questo progetto come ci ho creduto io». (m.r.)
Alto Adige 26-7-10
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mercoledì, 21 luglio 2010


Safety Park, passivo da 200 mila euro

VADENA. Altri 200 mila euro per ripianare le perdite del Safety Park. Lo stanziamento è stato deciso lunedì dalla giunta provinciale, che ha approvato all’unanimità la relativa delibera. Formalmente il versamento viene eseguito dalla Provincia alla Sta, la società provinciale che detiene il 100% delle quote del Safety Park. Insomma una partita di giro, ma il senso dell’operazione è chiaro: la struttura di Vadena è ancora in perdita e il buco viene ancora coperto dal bilancio pubblico.
 Per quanto tempo ancora? Secondo l’assessore Thomas Widmann, solo per poco: «A metà del 2011 andremo in pareggio, esattamente come avevamo detto. Anzi, forse stiamo andando anche meglio delle previsioni», sostiene l’assessore. Che a proposito della struttura fa sfoggio di ottimismo: «Mi aspettavo perdite maggiori, questi 200 mila euro non sono poi molti rispetto a quanto avevamo preventivato».
 In effetti finora la gestione del Safety Park sconta ancora l’esordio. Come dice Widmann, «siamo partiti meno di tre anni fa e in Alto Adige non avevamo mai avuto una struttura del genere. Quindi abbiamo chiesto informazioni a chi gestisce centri di giuda sicura da anni: in Germania, in Finlandia, in posti dove c’è l’obbligo per tutti i neopatentati di seguire corsi in queste strutture. Ci siamo confrontati anche con colleghi italiani. E tutte queste esperienze convergevano su un punto, ossia che il pareggio di bilancio viene raggiunto entro tre anni. Ed è quella la scadenza temporale che ci eravamo prefissati. Noi possiamo arrivarci anche prima, direi a metà del prossimo anno, e per questo dico che i 200 mila euro stanziati lunedì non mi preoccupano. In questi anni abbiamo ampliato molto la nostra attività, ora abbiamo sia i corsi istituzionali che i go-kart e le moto, quindi sono soddisfatto». Meno soddisfatti di questa situazione, in verità, sono i residenti confinanti col Safety Park, e proprio per l’apertura della struttura alle cosiddette «attività ricreative» di go-kart e supermotard: i vicini lamentano rumori e smog. Di recente si è anche tenuto un incontro presso il municipio di Vadena col sindaco Beati e il sindaco di Laives Di Fede proprio per discutere di questo problema: «Nessuno qui è contro i corsi di guida sicura - riassume Beati - ma le altre attività procurano forti disagi». E l’apertura del Safety Park anche a questi mezzi - iniziata circa un mese fa - serve proprio a fare quadrare i conti. (m.r.)
Alto Adige 21-7-10
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sabato, 10 luglio 2010



Safety Park, ancora proteste per i rumori

VADENA. A un mese di distanza dall’apertura del Safety Park anche ad attività motoristiche ricreative, una trentina di cittadini residenti nei masi più vicini alle piste si sono riuniti in municipio a Vadena, insime al sindaco Alessandro Beati e quello di Laives Liliana Di Fede. «Dalla discussione - afferma Beati - è emerso chiaramente che nessuno è contrario all’attività principale del Safety Park, ossia i corsi di giuda sicura. Forte contrarietà invece è emersa nei confronti delle attività ricreative che da circa un mese stanno rendendo la vita difficile a tutti gli abitanti della zona». Beati conferma che ci sono continue lamentele, in particolare per il rumore prodotto dai go kart che fanno «fischiare» le gomme sull’asfalto nelle curve e poi il rumore di moto Supermotard e da cross. «Inoltre - continua Beati - anche l’odore dell’olio che viene addizionato al carburante delle moto e che si spande nell’aria della zona». C’è anche preoccupazione per ciò che potrebbe riservare la pista per il collaudo dei mezzi pesanti dell’Iveco.
 «L’unica struttura turistica in zona - dice Beati - avrebbe visto di recente la partenza anticipata di una famiglia ospite proprio a causa dei rumori. È chiaro che l’inserimento di attività ricreative al Safety Park per far quadrare il bilancio non funziona o, meglio, funzionerebbe in un posto isolato, ma così non è». (b.c.)
Alto Adige 10-7-10
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mercoledì, 07 luglio 2010



Incontro in Comune sul Safety Park

VADENA. Questa sera alle 19 in Comune a Vadena il sindaco Alessandro Beati - insieme al vicesindaco Clementi, all’Ortobmann Svp e al sindaco di Laives Liliana Di Fede - incontrerà i residenti della zona Cervo (e anche residenti confinanti di Laives) per fare il punto a pochi giorni dalla scadenza dei 2 mesi di autorizzazione per l’attività «ricreativa» del Safety Park, ossia go-kart, supermotard e cross. «In questo periodo ricevo moltissime lamentele da chi abita in zona Cervo - dice Beati -, sia per i rumori provenienti dalla pista che per lo smog».
Alto Adige 7-7-10
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giovedì, 03 giugno 2010



A Vadena l’assalto di kart e moto





Bruno Canali
LAIVES. Ieri al Safety Park di Vadena è stata festa per kart e supermotard, con la pista aperta tutto il giorno alle prove di molti piloti. Il giudizio unanime di chi ha girato in pista è che si tratta di un ottimo impianto, sicuro e ben attrezzato. Spettacolo con i bambini alla guida dei piccoli gokart.
 «La pista qui al Safety Park è valida - dichiara Sergio Filippi, uno dei piloti che ieri hanno girato a lungo con i kart -. Prima dovevamo andare ad Ala o Desenzano per allenarci ed era un bell’impegno, anche di tempo. Non parliamo della pista di Jesolo, dove si va mettendo in programma un intero fine settimana di trasferta. Io guido il kart dal 1995 e corro almeno 10 - 15 volte l’anno».
 Uno dei problemi che erano stati sollevati fin dall’inizio con questo genere di manifestazioni erano i decibel. Gli ambientalisti ritengono che comunque si tratti di attività molto inquinanti, sia come rumore prodotto che come gas di scarico. «In realtà - continua Filippi - abbiamo cambiato le marmitte e le emissioni sono molto ridotte. Il motore poi è solo un 125».
 Egon Pertoll è presidente del Karting Club Alto Adige Südtirol, «il più importante direi a livello provinciale - afferma -. La pista è ok, non faticosa per i nostri piloti e ottima per gli allenamenti. La marmitta che dobbiamo montare riduce il rumore, ma non è omologata e potrebbe anche procurare danni al motore. Comunque siamo contenti di essere qui».
 «Un sogno», lo definisce anche Mirella Ambrosi, vicedelegata della Federazione Italiana Karting. «Sono 10 anni almeno che aspettiamo una pista del genere per i kart - dice - per uno sport che contribuisce alla formazione di guida dei giovani. Non è un “parco dei divertimenti”, ma insegna anche ai bambini la sicurezza nella guida. Ricordo il successo delle proposte che abbiamo fatto alla Fiera del tempo libero di Bolzano, con frotte di giovani interessati alla disciplina. La pista qui al Safety Park è ottima, anche se continueremo comunque ad andare anche ad Ala».
 Ieri alla pista c’era pure Osvaldo Gozzer, delegato della Federazione Italiana Karting e anche lui ha spezzato una lancia in favore della nuova pista. «Ricordo anzi che già nel 1999 si parlò di una pista per kart qui, quando ancora il Safety Park doveva nascere, una pista accanto ad alcuni impianti sportivi e campi da calcio. Poi invece è arrivato per primo il centro di guida sicura e per noi hanno indicato un angolo verso la discarica Ischia Frizzi, uno spazio nuovamente ridotto per fare posto all’ampliamento della discarica stessa. Adesso finalmente la pista è una bella realtà e stiamo pensando a diverse iniziative».
 Gozzer quindi ne anticipa una, decisamente interessante. «Sto aspettando l’autorizzazione della Federazione Italia Karting, per poter organizzare anche qui una scuola di guida dei gokart. Vediamo che non ci sono problemi neppure con i bambini che, anzi, possono incominciare con la categoria “Delfino”, dove si utilizzano gokart dotati di piccoli motori, tipo quelli dei tagliaerba. Fino ad 8 anni non si possono fare gare, ma imparare a guidare un mezzo a motore, affinando riflessi e capacità, quello sì. Se riceveremo il nullaosta, contatterò anche la Sovrintendenza scolastica per discutere di questa possibilità che adesso si può sviluppare visto che c’è la pista».
 Grande festa, dunque, ma nel rispetto delle disposizioni che hanno imposto l’adozione di marmitte silenziate a seguito di prove fonometriche fatte tempo addietro.
Alto Adige 3-6-10



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mercoledì, 02 giugno 2010

Il pilota: «Kart a Vadena per la sicurezza»

VADENA. Il pilota di kart altoatesino Alessandro Zucali interviene nella polemica sul Safety Park di Vadena, il circuito di guida sicura aperto anche, a pagamento, a kart, motocross, trial ed enduro. Apertura contro la quale si sono scagliati i Verdi, che hanno presentato un’interrogazione urgente in consiglio provinciale firmata da Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss. «L’utilizzo dell’impianto del Safety Park per kart, supermotard, trial e motocross non rappresenta affatto un spazio dedito all’attività ludica e ricreativa. È invece parte integrante di quella cultura legata alla sicurezza ed alla logica sana, educativa e ragionevole di conduzione dell’automobile e della motocicletta che si andrà ad utilizzare sulle strade aperte al traffico».
 «Sostenere - prosegue il pilota - o anche solamente pensare che l’esercizio della guida su pista col kart e con la motocicletta rappresenti mera attività ricreativa significa avanzare proteste che provengono dal campo dell’illusorio. I corsi di guida sicura che promuove il Safety Park di concerto con un gruppo di istruttori di primo livello devono coesistere con l’utilizzo delle piste kart e moto, perché entrambe le attività risiedono nell’essenza del concetto di sicurezza, educazione e principio».
 «Esiste peraltro - continua Zucali - un’altra non trascurabile, anzi largamente considerabile realtà che avvalora l’esercizio dello sport del karting e del motociclismo, ossia il valore sportivo, sociale e culturale che offre, fatto di comunione ed emozione oltre che di crescita individuale e collettiva. Queste discipline sono anzitutto questo. Sono realtà umane con grandi possibilità di sane esperienze che non devono essere vituperate, annientate o peggio ancora cancellate. Le mie esperienze nel motociclismo e nel karting mi hanno aiutato a comprendere quanto di vero e sincero il mondo del motorismo offra».
Alto Adige 2-6-10
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lunedì, 31 maggio 2010
Safety park: trattori a lezione

VADENA. La settimana scorsa altre due croci: continua quella che è una vera e propria strage causata dai mezzi agricoli. Gli infortuni sul lavoro nei campi - soprattutto in provincia di Bolzano - hanno raggiunto negli ultimi anni cifre da brivido. Dal prossimo autunno, dopo una serie di iniziative a carattere provvisorio proprio perchè mancavano gli spazi adeguati, inizieranno, al Safety Park di Vadena, i corsi di guida sicura per tutti coloro che si mettono al volante di mezzi agricoli.
 Grazie all’iniziativa dell’assessorato altoatesino alla mobilità, sono stati recuperati fondi importanti presso il Ministero ai trasporti grazie al Piano di sicurezza stradale. Commenta Paul von Guggenberg, direttore del Safety Park: «Assieme al Bauernbund e alla Coldiretti, le due associazioni degli agricoltori, stiamo mettendo appunto i corsi di guida sicura che inizieranno in autunno, appena sarà finita la stagione del raccolto. Il reperimento dei fondi al ministero è stato il passo decisivo per questa iniziativa che sta a cuore alla Provincia, alle due associazioni ed anche al nostro Centro che ha sempre sostenuto l’opportunità di organizzare questo tipo di corsi in relazione alla frequenza di infortuni, spesso purtroppo anche mortali». In precedenza, un’analoga iniziativa si era concretizzata, alcuni anni fa, fra Settequerce e Terlano dove, nel greto di un rio, erano state create una serie di rampe a forte pendenza per insegnare ai contadini come si guida su terreni sconnessi e dai pendii di rilievo. Inoltre, i mezzi agricoli venivano fatti transitare con due ruote (anteriore e posteriore) su alcuni tronchi per simulare la posizione in cui chi guida si tova lavorando nei vigneti e nei frutteti posti in terreni scoscesi. (e.d.)
Alto Adige 30-5-10
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sabato, 29 maggio 2010


Verdi contro il safety park: «Va chiuso perché ci costa 800 mila euro l’anno»

PAOLO PIFFER
VADENA. «Aprire a pagamento il Safety Park di Vadena a kart, trial, motocross ed enduro è solo un modo per ripianare un deficit che va dai 500 agli 800 mila euro l’anno. Il Centro di guida sicura va lasciato ai giovani o lo si chiuda». Parola di Riccardo Dello Sbarba, consigliere provinciale dei Verdi.
 Dello Sbarba e il collega Hans Heiss hanno rivolto un’interrogazione urgente alla giunta provinciale dopo che è stato reso noto che dal 2 giugno il circuito di Vadena verrà aperto anche agli allenamenti di motociclisti e kartisti che praticano queste discipline per hobby.
 «Ma cos’è mai diventato il Safety Park? - si chiedono retoricamente i Verdi - Un parco dei divertimenti motorizzato? E tutto per fare cassa e chiudere il deficit strutturale che lo accompagna fin dall’apertura».
 Apertura, avvenuta a maggio del 2008, che voi Verdi non avete mai digerito.
 E’ una struttura pubblica al cento per cento. Un pozzo senza fondo di denaro pubblico. E lo si sapeva fin dall’inizio. E’ una specie di giocattolo dell’assessore Widmann», afferma Dello Sbarba.
 Però, insegnare ai ragazzi, da subito, quali sono le regole del codice, come comportarsi sulla strada sia che s’inforchi una bici o si monti in groppa al motorino non sembra poi un’idea così peregrina.
 Certo. Ma prima l’educazione stradale veniva fatta nelle scuole. Mica che non si facesse. E si ritorni a farla lì. Basti pensare - prosegue Dello Sbarba - ai begli esempi che al riguardo ci sono in Trentino.
 Voi Verdi, nell’interrogazione, parlate di deficit.
 Il Safety Park è stato un investimento dissennato. Adesso si vedono i risultati. Per recuperare il buco la Provincia è costretta a inventarsi di tutto e di più. Tanto che ora, per fare cassa, ha aperto al divertimento. Pensi che in consiglio provinciale, quando polemizzavamo contro l’apertura di questa struttura, c’è sempre stato detto che serviva a salvare delle vite tramite la prevenzione e che sarebbe stato utilizzato esclusivamente per l’educazione stradale. Invece, adesso, si va contro la sua missione più volte ribadita dalla Provincia.
 Quindi?
 Quindi la scuola non fa più educazione stradale perché i ragazzi devono andare al Safety Park che così facendo riceve soldi pubblici. E’ un finanziamento occulto. Adesso, visto che questa struttura c’è, almeno si limiti l’attività a quella che è la sua mission istituzionale, cioè fare prevenzione ed educazione stradale e non la diffusione della cultura del mezzo privato. E se così non fosse la si chiuda.
 E dal punto di vista ambientale?
 Ci sono problemi. Sia per quanto riguarda i rumori che per le emissioni. Qui si tratta di fare chiarezza. E poi, per concludere “leggeri”, non è che l’apertura al motocross abbia a che fare con la notoria passione dell’assessore Widmann per questo genere di sport?


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categoria:ambiente, guida sicura, conca atesina
venerdì, 28 maggio 2010


Al Centro di guida sicura arrivano go-kart, supermotard e moto enduro

VADENA. La priorità resta confermata: massimo impegno per le lezioni di guida sicura. Ma dal 2 giugno al Safety Park arriva anche l’attività ricreativa con alcune piste che saranno a disposizione per gli allenamenti di chi pratica il kart, il trial, il motocross e l’enduro. Garantita anche la possibilità di praticare queste discipline per hobby. Il tutto con le più ampie garanzie - concordate con il Comune di Vadena e con il comitato della zona Cervo - di contenimento dei rumori con tanto di controlli preventivi e durante le prove. In caso di sforamento dei decibel fissati dalla legge, scatterà lo stop ai veicoli irregolari.
 «Dopo due anni di intensa attività di guida sicura - dice Paul von Guggenberg, direttore del Safety Park - finalmente partiamo anche con le proposte di natura ricreativa. Proprio per questo apriremo, appunto dal 2 giugno, alcune piste per consentire gli allenamenti e la pratica, per hobby, del kart e dell’utilizzo delle supermoto. Il tutto concentrato in alcuni giorni della settimana e soprattutto nei week-end, ovviamente in orari concordati sia con l’amministrazione comunale di Vadena che con il comitato di zona Cervo. Gli orari sono dalle 14 alle 17.45 nei giorni feriali; nei festivi ed al sabato le piste saranno aperte anche dalle 9 alle 12».
 Il direttore - che l’altra sera ha incontrato una delegazione di zona Cervo - puntualizza che «Queste attività ricreative saranno possibili sia con i nostri mezzi da prendere a noleggio, come è accaduto fino ad ora, che con mezzi privati che dovranno passare attraverso una serie di controlli preventivi per verificare che non producano decibel eccessivi. Le emissioni sonore dovranno restare nei limiti fissati di legge, in caso contrario i mezzi irregolari saranno bloccati».
 Il Safety Park aprirà le porte anche alle moto da trial, da enduro e da motocross. «La pista è stata adattata proprio per queste esigenze, in modo anche da ridurre la velocità. In più è stato realizzato anche uno spazio particolare per enduro e trial per favorire gli allenamenti. Il tutto sempre con i massimi controlli alle emissioni acustiche». Novità anche per i bambini grazie ad una pista di minicross riservata proprio a loro «In modo che imparino, gradatamente, l’uso del mezzo», aggiunge il direttore von Guggenberg che confida molto in queste attività ricreative «Che ci consentiranno un notevole recupero finanziario in modo da ridurre ulteriormente il deficit. E ci fa piacere che si possa operare grazie al buon vicinato che abbiamo consolidato sia con il Comune di Vadena che con il comitato di zona Cervo».
 I prezzi di ingresso sono differenziati a seconda delle giornate: più convenienti nei fine settimana di 10 euro; è possibile anche utilizzare le piste per mezza giornata soltanto. Informazioni dettagliate anche sulle attività ricreative consultando il sito www.safety-park.com.

Il sindaco Beati è tranquillo «Abbiamo avuto garanzie sul contenimento dei rumori»



VADENA. Il confermato sindaco Alessandro Beati è soddisfatto delle garanzie avute dalla direzione del Safety Park in merito alle attività che inizieranno il 2 giugno.
 Fugati tutti i timori?
 
«Abbiamo avuto una serie di garanzie, in particolare per quanto riguarda il contenimento dei rumori. Anche il recente incontro è stato incoraggiante».
 Quando vi siete trovati?
 
«L’altra sera: oltre ai rappresentanti del Comune c’erano anche quelli dei vari comitati civici, compreso quello di Zona Cervo».
 Rumori contenuti, dice la direzione del Safety Park...
 
«Ci è stato assicurato che ogni veicolo privato - sia kart che moto - verrà sottoposto a controlli preventivi. Se la produzione di decibel sarà nei limiti di legge, il veicolo sarà autorizzato a scendere in pista, in caso contrario verrà bloccato».
 E gli orari?
 
«Li abbiamo ritenuti adeguati. L’accordo è che saranno in vigore per due mesi, a titolo sperimentale. Poi ci incontreremo con la direzione del Safety Park per decidere assieme se mantenerli o se apportare le modifiche che si renderanno necessarie sulla base delle risultanze di questi primi due mesi». (e.d.)
Alto Adige 28-5-10
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giovedì, 29 aprile 2010


Vadena, comitato sicurezza stradale al Safety Park

 LAIVES. L’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann, ha espresso la propria soddisfazione per la costituzione del comitato di esperti per la sicurezza stradale, la cui sede è al Safety Park di Vadena, centro per la guida sicura. «Per la prima volta - ha detto Widmann - l’Alto Adige è dotato di un comitato per la sicurezza stradale altamente qualificato, composto da 20 esperti e nel quale sono rappresentate tutte le componenti relative alla sicurezza, dalle scuole guida alla sanità, all’ufficio della motorizzazione civile, alla protezione civile, fino alle intendenze scolastiche, all’Aci, alle forze dell’ordine».
 L’assessore Widmann ha quindi posto l’accento sul fatto che «è possibile raggiungere un livello ancora più elevato di sicurezza sulle nostre strade solo attraverso un’educazione stradale mirata, che inizia dalle scuole e prosegue anche in età adulta, affiancata dalla prevenzione e dalla creazione di una maggiore responsabilizzazione, anche a livello individuale». Primo passo la creazione di una banca dati degli incidenti.
Alto Adige 29-4-10
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mercoledì, 17 marzo 2010



Vadena, timori per la pista Iveco al Safety Park








VADENA. Verdi e Union für Südtirol fianco a fianco per bocciare la decisione di realizzare al Safety Park di Vadena la pista di collaudo per i mezzi speciali prodotti dall’Iveco. La decisione della giunta provinciale (che prevede una spesa di 3 milioni di euro) prevede l’assegnazione di un’area all’Iveco con la formula del “diritto di superficie” per un periodo di trent’anni. Contrario il consigliere provinciale dei Verdi, Riccardo Dello Sbarba: «In questo modo - spiega - si completa il progetto invasivo dal punto di vista ambientale che noi avevamo già denunciato fin dall’inizio e la nuova pista per l’Iveco sarà causa di ulteriore rumore a danno di chi abita lì attorno».
 Il sindaco di Vadena però è meno pessimista e preferisce non fasciarsi la testa prima del tempo. «Lo spostamento della pista dell’Iveco era già prevista da tempo - dice Alessandro Beati - e io ho già preso contatto con i responsabili affinchè vengano realizzate tutte le opere antirumore attorno alla pista e poi che non vi siano attività oltre il normale orario di lavoro. La destinazione di una parte del Safety Park all’Iveco era programmata fin dall’inizio del progetto per il centro guida sicura e fin qui il terreno, posto più lontano possibile dagli edifici, era riservato proprio per questo. Rimane da dire che si tratta comunque di decisioni che passano sopra le nostre teste, prese anni fa e per le quali noi abbiamo già chiesto tutte le garanzie possibili affinchè non ci siano disagi per i cittadini».
 Tornando alle critiche di Verdi e Union für Südtirol, riguardano anche i costi di realizzazione dell’area prove destinata all’Iveco. Per Andreas Pöder dell’Union für Suedtirol «appare inaccettabile stanziare soldi pubblici per finanziare una struttura che sarà utilizzata da un’impresa privata».
 Su questo il confronto arriverà prossimamente in consiglio provinciale perchè proprio Pöder ha preannunciato la presentazione di un’interrogazione in merito.
 Nel frattempo, in un angolo del Safety Park di Vadena vanno avanti i lavori per realizzare la pista prove destinata ai mezzi speciali dell’Iveco. (b.c.)

Alto Adige 17-3-10
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martedì, 16 marzo 2010

Iveco, 3 milioni per il campo prove

Sarà realizzato a Vadena. Si libera l’area di via Volta

BOLZANO. Presso il Centro guida sicura a Vadena sarà realizzata, quale struttura complementare al centro, una pista prove per veicoli speciali prodotto dalla Iveco, industria che produce tra le altre cose il Lince, il mezzo blindato in dotazione alle forze armate italiane.
 Il costo per la realizzazione del campo prove sarà di circa 3 milioni di euro, di cui la metà a carico della Provincia e la metà a carico dell’Iveco che la utilizzerà congiuntamente alla Safety Park.
 La Giunta provinciale nella seduta di ieri ha deciso di assegnare alla iVECO spa il diritto di superficie sull’area da allestire a pista prove per un periodo di trent’anni. La determinazione del canone e le modalità della sua corresponsione saranno definite in un’apposita scrittura fra l’Iveco e la Business Location Alto Adige/Südtirol BLS.
 L’Iveco disponeva di un’area prove presso la sua sede aziendale. Lo spostamento della pista consente alla Provincia di entrare in possesso di quest’area già espropriata in modo tale da metterla a disposizione di imprese locali. Inoltre, verranno meno i notevoli problemi di rumore che erano emersi negli anni scorsi.
 Un altro problema legato all’attuale pista prove, riguarda la mancata realizzazione di una strada (via Max Planck) che permetterebbe l’accesso ai due consorzi artigiani della Cna e dell’Apa.

Alto Adige 16-3-10
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sabato, 27 febbraio 2010



Il Safety Park dopo le polemiche va a pieno regime




 VADENA. Il Safety Park sta ospitando oltre quattromila ragazzi, in età compresa tra i 14 e i 16 anni, che partecipano al programma per maturare l’idoneità nella guida dei ciclomotori. «Riteniamo importante che i nostri giovani non siano preparati solo teoricamente per affrontare il traffico stradale - ha dichiarato l’assessore Thomas Widmann - ma sappiano guidare i ciclomotori in assoluta sicurezza».
 Fa eco all’assessore Widmann Paul von Guggenberg, direttore del Safety Park: «Abbiamo predisposto per i ragazzi un programma specifico di esercitazioni con i ciclomotori - spiega -. Fino ad oggi i giovani conoscevano il significato dei segnali stradali e delle norme del codice, ma poi salivano in sella al ciclomotore senza avere mai fatto un corso pratico che migliorasse la loro sicurezza stradale».
 È dal 2004 che chi utilizza un ciclomotore e non possiede altro tipo di patente, deve sostenere un esame. Dallo scorso anno, assieme alla teoria l’assessorato provinciale alla mobilità punta sulla pratica, organizzando proprio al Safety Park una serie di giornate dove i ragazzi effettuano prove pratiche di guida sicura coordinati da esperti del settore. «Prevenire è sempre meglio che curare - sottolinea l’assessore Widmann - spiegando ai ragazzi i comportamenti corretti per garantirsi la sicurezza sulle strade».
 Quella dei corsi di guida per i ragazzi comunque è solo una delle offerte promosse dal Safety Park e nel frattempo si guarda al futuro.
 «Abbiamo anche corsi specifici per coloro che utilizzano le macchine agricole - spiega von Guggenberg - così come collaboriamo stabilmente con la scuola dei vigili del fuoco di Vilpiano per quanto concerne la guida delle macchine operatrici del corpo, corsi che sono finanziati dalla stessa scuola di Vilpiano. Come marketing puntiamo ad un programma di “vendita attiva” dei nostri servizi, ovvero a proporci nei confronti di persone e istituzioni invece che aspettare che vengano a cercarci. A tale proposito, verso fine marzo ospiteremo proprio qui al Safety Park di Vadena i rappresentanti di una grande fabbrica di autobus. Stiamo anche lavorando per quanto riguarda go-kart e moto super motard, in particolare per ridurne le emissioni rumorose al di sotto di quelli che sono i limiti di legge, dopo di che riprenderà anche questo settore della nostra attività. Chi comunque arriverà qui con i propri mezzi per provare le piste, dovrà a sua volta rispettare gli standard stabiliti, adeguandosi alle disposizioni».
 Ricordiamo che queste decisioni sono maturate la scorsa estate, quando a più riprese vennero effettuati dei test motoristici al Safety Park in seguito alle proteste di coloro che abitano nei masi più vicini. Era emerso in quell’occasione che a superare il limite dei decibel erano solo le moto super motard e che, con la sostituzione della marmitta, si riusciva a rientrare entro margini più tranquilli. Meno problemi avevano procurato invece i go kart, che pure saranno silenziati. (b.c.)

Alto Adige 27-2-10
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mercoledì, 10 febbraio 2010


Paolillo contro Zanardi «Il Safety Park è per figli di papà»


VADENA. In questi giorni si sono levate nuove voci a favore del Safety Park di Vadena, in particolare quella del pilota Alex Zanardi. Ma proprio da Vadena, dal suo consiglio comunale, arriva anche una presa di posizione molto critica nei confronti dell’impianto. È quella del consigliere Pasquale Paolillo (Pdl) che dice di avere seguito, proprio in veste di amministratore pubblico, l’iter che ha portato alla realizzazione dell’impianto e delle sue piste.
 «Il Safety Park è nato in un sito molto particolare - ricorda Paolillo - accanto alla discarica Ischia-Frizzi e di fronte ad una zona residenziale, separata dal fiume Adige e attraversata anche dalla ferrovia e dall’autostrada, oltre che sorvolata dagli aerei che atterrano o decollano da San Giacomo. Io faccio parte di coloro che qualcuno chiama “dintorni dei Verdi”, ma chiedo a costoro, se manderebbero i loro figli a fare un corso di guida sicura o un patentino in quel posto? Magari con le esalazioni putride della vicina discarica o inquinando ulteriormente alla guida di un go kart o facendo motocross. Non serve essere Verdi per capire che non dobbiamo approfittare troppo di questa nostra terra - conclude Paolillo - solo per far divertire i figli di papà e i papà stessi quando debbono lasciare la macchina in garage». (b.c.)


Alto Adige 10-2-10
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lunedì, 14 dicembre 2009


Controlli antirumore in pista moto da cross


VADENA. Ennesima prova per verificare i rumori ieri al Safety Park: dopo quella con i go-kart (aveva dato esiti tranquillizzanti rispetto ai timori dei residenti) è stata la volta delle moto, in particolare di quelle da cross che dovrebbero utilizzare una delle piste del grande centro di guida sicura. I vari decibel sono stati ovviamente monitorati con speciali apparecchiature. I dati saranno sottoposti ad attenta analisi e quindi i risultati saranno comunicati alle amministrazioni comunali di Laives (per quanto riguarda le richieste di chi abita in zona Cervo) e di Vadena. È il caso di ricordare che sono stati proprio i residenti, in più occasioni, a sollecitare questo tipo di controlli soprattutto dopo i risultati delle verifiche fatte lo scorso aprile con esiti che non avevano sollevato i dubbi.


Alto Adige 13-12-09
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giovedì, 15 ottobre 2009


«Safety Park di Vadena: i rumori sono sotto la soglia limite Abitanti state tranquilli»



rumori al Safety Park di Vadena


 LAIVES/VADENA. Abitanti in zona Cervo tranquilli: i dati sui rumori presso il Safety Park sono incoraggianti. Lo sostiene l’assessore provinciale Thomas Widmann a conclusione delle verifiche sulle prove effettuate - per la seconda volta in pochi mesi - all’inizio dello scorso mese di agosto dall’Appa e dall’Ufficio aria e rumore: «Tutte le attività del Safety Park - dice Widmann - sono state testate dal punto di vista del rumore. Comprese le emissioni acustiche di go-kart e motociclette, che rimangono al di sotto della soglia limite fissata in 55 decibel. Il nulla osta degli uffici competenti - sottolinea Widmann - significa che possiamo proseguire nell’opera di ampliamento e rafforzamento dell’offerta, facendo del centro di Vadena il nostro fiore all’occhiello per l’educazione e la sicurezza stradale. Il tutto tenendo naturalmente sempre conto dei parametri di legge per quanto riguarda il rumore». L’assessore provinciale annuncia anche che «Per garantire il monitoraggio continuo e costante della situazione, al Safety Park verrà installata una nuova centralina fissa in grado di rilevare i decibel prodotti dal centro».
 Aggiunge Widmann: «Già all’inizio ci eravamo preoccupati che l’attività del Centro non danneggiasse i residenti dal punto di vista dell’inquinamento acustico mettendo in atto una serie di misure antirumore: dall’installazione di nuove barriere alla limitazione degli orari, dall’acquisto di go-kart con emissioni bassissime alla ripetizione dei rilevamenti. Anche in futuro, sia nella gestione quotidiana, sia nell’organizzazione di eventi particolari, faremo tutto il possibile affinchè l’inquinamento acustico rimanga sotto dei limiti».
 L’assessore Widmann ribadisce l’obiettivo del Safety Park: «Dovrà rafforzare il suo ruolo centrale nel campo dell’educazione e della sicurezza stradale. Puntiamo a diffondere negli automobilisti di ogni età un comportamento responsabile al volante, dando loro le nozioni per affrontare le situazioni di pericolo e saper reagire in maniera corretta nei momenti critici». (e.d.)

Alto Adige 15-10-09
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mercoledì, 16 settembre 2009



Safety Park di Vadena: deficit di 521 mila euro


VADENA. Facendo riferimento al deficit di 521 mila euro registrato dal Centro guida sicura nel 2088, Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha chiesto nel question time del consiglio provinciale di Bolzano se l’organizzazione, in questa sede, di corsi abbinati ad un bonus per il ripristino dei punti sulla patente non sia un modo per coprire tale buco, invogliando gli automobilisti ad iscriversi, soprattutto in seguito alla trasmissione a Provincia e Comuni dei proventi delle multe. «Un provvedimento - ha detto - che deve essere un rafforzamento per l’Autonomia, e non un modo per aumentare i guadagni». L’assessore Thomas Widmann - dice una nota del consiglio - ha replicato che il Centro di guida sicura può cominciare ad essere in attivo solo dopo 3 anni, in quanto c’è bisogno di un periodo di avviamento: «Le perdite sono comunque minori di quanto previsto dal business plan». Ha aggiunto che i dati sulle contravvenzioni sono disponibili presso il Commissariato del Governo, e che con i corsi, che certamente contribuiscono alle entrate del Centro, si cerca di evitare incidenti stradali, soprattutto a chi guida l’auto per lavoro: «Finalmente abbiamo la possibilità di organizzare questi corsi in Alto Adige, mentre prima era possibile solo ad Innsbruck o in altre zone d’Italia».
 Ricordiamo che proprio di recente s’è aperto un altro fronte di polemiche: «Il Safety Park diventerà un buco nero finanziato con soldi pubblici» è stato l’affondo è del Dachverband, dopo la decisione della Provincia di investire 1,050 milioni per un piano d’impresa.

Alto Adige 16-09-09
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sabato, 05 settembre 2009


«Safety Park: basta soldi pubblici»



LAIVES. Il Safety Park di Vadena continua a far discutere. In merito interviene, con una nota, anche Rosario Grasso consigliere comunale di Rifondazione Comunista secondo cui «Sin dall’inizio la popolazione aveva espresso il timore che una struttura del genere potesse trasformarsi in una fonte di rumori e in uno spreco di soldi pubblici. Oggi quelle preoccupazioni trovano conferma: nonostante gli accordi con le scuole per il conseguimento dei patentini di guida per ciclomotori, il Centro si rivela una struttura mangiasoldi incapace di auto-mantenersi. Le gare di auto e moto, escluse in seguito alle proteste della popolazione e dei gruppi ambientalisti, ritornano prepotentemente come unica condizione per riportare, se non in pareggio, almeno in una condizione accettabile il bilancio della struttura. Ecco allora che la Provincia, che ne copre i costi direttamente ed indirettamente, decide di investire 1,050 milioni per un piano d’impresa che ha al centro il rilancio delle attività sportive e ricreative. Le corse tassativamente escluse nelle promesse dei politici si riaffacciano prepotentemente come unica possibilità di rendere remunerativo l’investimento». Grasso nella nota ricorda «Le parole del direttore del centro Paul Guggenberg:”Il passivo è spiegabile in diversi modi: intanto alcune strutture come le piste da kart e da motocross non possono essere usate per l’opposizione di qualche vicino (stesso discorso per alcune manifestazioni) e questo ovviamente si traduce in minori entrate”. Delle promesse e delle rassicurazione date ai cittadini ci si fa beffe così come avviene per l’aeroporto: in contemporanea con l’indizione del referendum si riuniscono le categorie economiche per trovare il necessario sostegno per continuare a finanziare con soldi pubblici una struttura perennemente in perdita. Alle associazione ambientaliste, ai promotori del referendum a tutti coloro che giudicano inopportuno l’ampliamento dell’aeroporto con soldi pubblici, il compito di contrastare questi propositi».

Alto Adige 05-09-09

Il centro guida sicura
Il centro guida sicura di Vadena è una delle tante opere che più che rispondere alle vere esigenze della popolazione ha soprattutto il compito di celebrare il potere provinciale: aeroporto funzionale alle esigenze dei politici e di pochi imprenditori, tunnel scavati nella montagna quando erano possibili soluzioni meno costose ed impattanti, megainceneritori che richiederanno un aumento di produzione della materia prima da bruciare, cantine scavate sotto la montagna a disposizione di pochi intimi ed infine il Safety Park.
Sin dall’inizio la popolazione aveva espresso il timore che una struttura del genere potesse trasformarsi in una fonte di rumori e in uno spreco di soldi pubblici. Oggi quelle preoccupazioni trovano conferma: nonostante gli accordi con le scuole per il conseguimento dei patentini di guida per ciclomotori il centro si rivela una struttura mangiasoldi incapace di auto-mantenersi. Le gare di auto e moto, escluse in seguito alle proteste della popolazione e dei gruppi ambientalisti, ritornano prepotentemente come unica condizione per riportare, se non in pareggio, almeno in una condizione accettabile il bilancio della struttura.
Ecco allora che la provincia, che ne copre i costi direttamente ed indirettamente, decide di investire 1,050 milioni per un piano d’impresa che ha al centro il rilancio delle attività sportive e ricreative. Le corse tassativamente escluse nelle promesse dei politici si riaffacciano prepotentemente come unica possibilità di rendere remunerativo l’investimento.
Ricordiamo le parole del direttore del centro Paul Guggenberg:” Il passivo è spiegabile in diversi modi: intanto alcune strutture come la pista da kart e quella da motocross non possono essere usate per l’opposizione di qualche vicino (stesso discorso per alcune manifestazioni) e questo ovviamente si traduce in minori entrate.”
Delle promesse e delle rassicurazione date ai cittadini ci si fa beffe così come avviene per l’aeroporto: in contemporanea con l’indizione del referendum si riuniscono le categorie economiche per trovare il necessario sostegno per continuare a finanziare con soldi pubblici una struttura perennemente in perdita e che difficilmente potrà auto-sostenersi. Sui risultati della mediazione si sorvola. Alle associazione ambientaliste, ai promotori del referendum a tutti coloro che giudicano inopportuno l’ampliamento dell’aeroporto con soldi pubblici, il compito di contrastare questi propositi.

Rifondazione Comunista – Laives


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giovedì, 03 settembre 2009



«Il Safety Park è soltanto un buco nero»

Critiche del Dachverband per la decisione della Provincia di investire 1 milione di euro 



di Massimiliano Bona
 VADENA. «Il Safety Park diventerà un buco nero finanziato con soldi pubblici». L’affondo è del Dachverband, dopo la decisione della Provincia di investire 1,050 milioni per un piano d’impresa.
 Dopo i Freiheitlichen anche i protezionisti altoatesini hanno manifestato ieri tutte le loro perplessità per un investimento «sulla cui sensatezza ci si doveva interrogare molto tempo fa, ma i cui costi correnti devono essere pagati ora dai contribuenti». Il 27 aprile scorso - ricorda il Dachverband - è stato lo stesso presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder a presentare il bilancio deficitario del primo anno di gestione, ma ha promesso al contempo che dal 2010 il «Safety Park» sarebbe stato in attivo. «Da ieri, invece, sappiamo che si è deciso di investire oltre un milione di euro. Abbiamo l’impressione che la mano sinistra non sappia ciò che fa la mano destra. Mentre il presidente della giunta sottolinea che si tratta di un rilevante contributo, l’assessore competente spiega che questo esborso di denaro era già stato precedentemente messo in conto. Le nostre previsioni, a riguardo, si sono rivelate ancora una volta fondate. Questa infrastruttura rappresenta, di fatto, un fardello per tutta la collettività». Il Dachverband fa, poi, un paragone con l’aeroporto. «Anche in quel caso sarebbe stato utile coinvolgere da subito la popolazione con un referendum popolare. Sarebbe stata una scelta più semplice ed elegante ed avrebbe evitato l’investimento di denaro pubblico in questa infrastruttura. Avremmo utilizzato volentieri parte del denaro per realizzare un biotopo vicino alla città, facilmente raggiungibile in bici con la ciclabile. E ci sarebbe stato spazio a sufficienza anche senza il Centro di guida sicura».

Alto Adige 03-09-09
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mercoledì, 02 settembre 2009



Safety Park in attesa di una nuova immagine


Marketing da curare

di Ezio Danieli
 VADENA. La società di gestione del Safefy Park - il Centro di guida sicura provinciale che si trova a ridosso della discarica Ischia Frizzi - ha indetto un bando di gara a livello europeo per la predisposizione e l’attuazione di un piano di impresa per il Centro di Guida sicura corredato del relativo know-how, da un piano di esercizio, da un piano di formazione, da un piano marketing e da un piano relativo alle attività sportive e ricreative. Verrà presa in considerazione l’offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri che sono indicatui nel capitolato d’oneri, nell’invito a presentare le offerte o a negoziare oppure nelle specifiche. Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 12 del prossimo 5 ottobre e verranno aperte alle ore 14 del 12 ottobre presso il Safety Park. La somma fissata è di un milione e 50 mila euro e si precisa, nel bando appunto, che «l’importo consiste in una quota fissa ed una quota variabile legata al raggiungimento degli obiettivi» che vengono indicati nel capitolato prestazioni. È possibile il prolungamento di sei mesi dell’incarico.
 Questo piano di impresa per il Safety Park - che comprende come detto anche un piano di marketing ed un piano per le attività sportive e ricreative da svolgersi presso il Centro Guida Sicura - è una novità assoluta per la grande struttura che, per la direzione tenica, si è affidata all’austriaco Franz Fabian che opera da oltre 20 anni nel settore della sicurezza stradale e che fa parte anche del team di Franz Wurz, padre di Alexander, ex pilota di Formula 1, che in un primo momento - come si ricorderà - era stato indicato come il «papabile» per assumere la gestione della struttura.
 Il Safety Park è caratterizzato da una serie di percorsi ad ostacoli con con le tecnologie più all’avanguardia per simulare situazioni di pericolo reale. A ridosso della palazzina per i servizi (con un ampio atrio che potrà ospitare manifestazioni) c’è anche il modulo riservato alle scuole con tanto di semafori e attraversamenti pedonali dove i più piccoli hanno modo di imparare come muoversi sicuri. E sono proprio gli studenti ad essere sempre numerosi grazie all’accordo che è stato sottoscritto dal Safety Park e dalla Provincia con le Intendenze scolastiche. Il tutto con risultati che vengono giudicati eccellenti sia per numero di partecipazioni che per interesse. È evidente che anche nel nuovo piano di impresa che si intende dare in appalto la priorità assoluta verrà data proprio alle lezioni di Guida Sicura con l’obiettivo - dichiarato fin dal giorno di apertura del Centro - di contribuire, appunto insegnando a guidare, di ridurre il numero degli incidenti stradali.

Una spesa subito contestata

VADENA. Immediata presa di posizione dei Freiheitlichen che in un’interrogazione presentata in consiglio provinciale chiedono lumi sulla necessità di spendere 1,050 milioni per un piano d’impresa per il Centro di guida sicura. «Quali sono i motivi che hanno spinto a indire un bando per l’elaborazione di un concetto d’impresa se per l’assessore competente il Centro funziona al meglio e a breve sarà in attivo? Chi ha elaborato il primo piano di gestione e con quali costi? Quali sono i compiti del direttore e qual è il suo compenso? Che serietà può avere un bando se tra la data per avere gli allegati e quella per presentare le offerte c’è solo una settimana di tempo? Può essere che il concorso sia stato concepito per una ditta o una persona in particolare?».


«Verifiche sui rumori risultati fra poche ore»

LAIVES. Paul von Guggenberg, direttore del Safety Park, conferma: «Questione di ore, poi saranno resi pubblici i dati della seconda fase di verifiche sui rumori al Safety Park». Lo aveva anticipato l’altro giorno anche l’assessore provinciale Michl Laimer al consigliere Sigmar Stockner dei Freiheitlichen che all’inizio dello scorso mese di luglio aveva chiesto spiegazioni in merito all’inquinamento acustico. La seconda giornata di prove fonometriche, all’inizio di questo mese di agosto, ha dato risultati incoraggianti rispetto alla prima. I mezzi che effettuavano i test avevano montato nuovi sistemi di riduzione del rumore. Le moto da «Supermotard», che già la scorsa primavera erano risultate le più rumorose in assoluto, hanno fatto segnare, a bordo pista, un livello che oscillava attorno ai 90 decibel, assai meno quindi degli oltre 110 precedenti quando le stesse moto erano dotate di silenziatori normali. Anche per i go-kart le cose sono andate meglio e se ne sono resi conto anche coloro che abitano nei masi attorno alle piste del Safety Park. Ora non resta che attendere i dati ufficiali dopo l’elaborazione da parte dei tecnici di quanto è emerso a seguito delle prove.

Alto Adige 02-09-09


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martedì, 11 agosto 2009



«Le critiche al Safety Park sono tutte ingiustificate È una struttura importante»


Vadena. Il commento di un pilota

 VADENA. Le prove fonometriche di sabato nell’area del Safety Park sono state eseguite dopo che sui mezzi scelti per i test erano stati montati nuovi sistemi di riduzione del rumore. Confortanti i risultati di questa nuova verifica rispetto alla prima che, come noto, era stata eseguita lo scorso mese di aprile. Abbiamo chiesto un commento ad un pilota, Alessandro Zucali, che proprio sabato era al volante di alcuni mezzi durante le prove fonometriche eseguite al Safety Park.

di Alessandro Zucali
 VADENA. Prima di commentare le prove di sabato è doveroso ribadire che il Safety Park è una struttura tra le prime in Europa per modernità e tecnologia legata all’impianto, nonché per l’organizzazione che ad ogni manifestazione si conferma impeccabile. Gli sport motoristici sono privi di ogni forma di violenza, poggiano su principi e valori culturalmente forti e radicati. Il danno derivante dall’ostacolare la reale messa in funzione delle piste del Safety Park produrrebbe un danno non solo motoristico dunque, ma anche sportivo e sociale oltre che di carattere economico dato che una sola gara nazionale del kart o del supermotard in un week end è in grado di muovere oltre mezzo milione di euro, senza considerare il turismo che andrebbe a portare. Fatico a comprendere le proteste che giungono dalla zona del Cervo, vivono a ridosso di un’autostrada, sopra la loro testa decollano e atterrano aerei, il fiume in adiacenza alle case che da solo produce un gran rumore, la discarica. La pista dei kart e del super motard è la più distante in linea d’aria di tutte le realtà appena indicate.
 E veniamo alle prove di sabato. In pista “dietro casa” produce un effetto bellissimo, suggestivo, quasi imbarazzante... incontrarsi poi qui con i vecchi amici piloti che con te hanno condiviso anni di gioia umana e sportiva sembra quasi andare a suggellare una carriera e avverti la sensazione di un premio conferitoti che travalica forse la più bella vittoria.
 La straordinarietà e lo stupore della giornata si sabato, avente come scopo le misurazioni fonometriche, risiede anche nel verificare quanti appassionati la nostra provincia annoveri. Sono centinaia i kartisti altoatesini, così come centinaia sono i motociclisti del supermotard e del motocross. Il numerosissimo pubblico presente sabato sancisce l’interesse altissimo che gravita intorno al motorismo.
 Il kart ed il motociclismo vantano prima ancora del valore motoristico un valore sportivo, sociale ed economico-turistico poi. Il vivaio che sta sviluppandosi tra i giovanissimi intorno a queste discipline non merita trascuratezza ma attenzione e considerazione, così come il valore sociale inteso come sicurezza stradale va valutato con estrema sensibilità.
 È risaputo come il pilota abbia cura, rispetto ed attenzione particolari nella conduzione del proprio mezzo sulla strada, oltre che una rara capacità di guida generale.
 Nei paesi a noi particolarmente vicini come la Germania, l’Austria, la Spagna, sul proscenio europeo sicuramente non ultimi, questo messaggio è passato ancora molti anni fa ed oggi si cerca di evitare ostacoli alla creazione di impianti intesi come circuiti veri e propri dove potersi sfogare, dove poter imparare e dove poter raccogliere di riflesso tutti i benefici dell’aggregazione e dello spirito di comunione che lo sport sa regalare. Gli sport motoristici sono privi di ogni forma di violenza, poggiano su principi e valori culturalmente forti e radicati.

Alto Adige 11-08-09
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domenica, 09 agosto 2009



Prova rumore al Safety Park  con silenziatori speciali moto e go-kart causano meno decibel



di Bruno Canali
 LAIVES. Giornata di prove fonometriche ieri nell’area del Safety Park. È stata la seconda sessione di rilevamenti dopo quella di aprile. Stavolta i mezzi che effettuavano i test avevano montato nuovi sistemi di riduzione del rumore. I risultati si sono subito fatti sentire e la strumentazione li ha rilevati. Le moto da «Supermotard», che già la scorsa primavera erano risultate le più rumorose in assoluto, stavolta hanno fatto segnare, a bordo pista, un livello che oscillava attorno ai 90 decibel, assai meno quindi degli oltre 110 precedenti quando le stesse moto erano dotate di silenziatori normali.
 Anche per i go-kart le cose sono andate meglio e se ne sono resi conto anche coloro che abitano nei masi attorno alle piste del Safety Park. Proprio questi residenti, ancora venerdì mattina erano sul piede di guerra con i responsabili del centro guida sicura e avevano preannunciato che non avrebbero concesso l’uso delle proprietà private per effettuare una nuova sessione di misurazioni del rumore. Lo avevano fatto spiegando che ancora l’altro giorno non erano a conoscenza dei risultati dei primi rilevamenti fatti ad aprile. Poi però il sindaco di Vadena, Alessandro Beati, ha sistemato le cose, chiedendo questi risultati e facendoli conoscere anche ai cittadini interessati. Così è stato possibile evitare il braccio di ferro ed effettuare regolarmente le misurazioni fonometriche. A più riprese, per 15 minuti alla volta, sulla pista da go-kart del Safety Park sono stati fatti correre mezzi di cilindrata diversa, go-kart appunto e moto Supermotard, mentre nel territorio circostante, quattro punti di rilevamento raccoglievano i dati, anche quelli del rumore prodotto dall’autostrada del Brennero, per metterli a confronto e capire in che misura contribuiscono a creare disagio per i residenti della zona Cervo. I risultati definitivi verranno resi noti prossimamente: è una promessa.



«Niente gare. La promessa va rispettata»



Gli abitanti di zona Cervo perplessi: non si ripeta il caso discarica

LAIVES. È presto per dire se è terminata la diffidenza nei confronti delle attività motoristiche che si svolgono al Safety Park da parte della gente che abita nei masi della zona Cervo, a cavallo tra Laives e Vadena. Però ieri qualche cosa si è chiarito e tra le parti c’è stato maggiore dialogo. Merito ovviamente dei risultati registrati dalla nuova sessione di misurazioni fonometriche e non solo perché gli strumenti scientifici, implacabilmente hanno registrato queste variazioni di livello, ma perché proprio il rumore si percepiva meno nelle abitazioni rispetto ad aprile, tanto che quasi esclusivamente, a prevalere nettamente erano i decibel prodotti dall’A22. Le moto Supermotard, vera “bestia nera” in fatti di rumore, questa volta hanno girato sulla pista del Safety Park munite di marmitte e silenziatori “DB Killer” e i risultati si sono sentiti attorno.
 «Certo, il rumore si sentiva meno questa volta - ha detto Cristina Dalsass, che abita in uno dei bei masi di campagna più vicini in linea d’aria alle piste - ma non dimentichiamoci che a noi hanno sempre promesso e garantito che lì, al Centro per la guida sicura, gare di moto non ne sarebbero mai state fatte. Per questo siamo preoccupati e diffidenti, perché non hanno mantenuto le promesse, come avevano fatto a suo tempo con la discarica Ischia-Frizzi. Oggi (ieri per chi legge ndr) non si è sentito quasi il rumore durante le prove, però non ci fidiamo e chiediamo nuovamente che non si apra alle moto, come promesso all’inizio dai responsabili».
 Ieri mattina, dapprima a bordo pista e quindi in visita ai masi dove erano montati i rilevatori di rumore, come in quello della famiglia Dalsass, c’era anche il sindaco di Vadena, Alessandro Beati. «Certo - ha affermato - la convivenza tra residenti e strutture del genere non è sempre facile. Proprio per questo però vanno stabilite delle regole inequivocabili e le misurazioni che nuovamente sono state effettuate dai tecnici servono proprio per gettare le basi sulle quali definire tali regole. Solo così si può sperare in minori contrasti con coloro che risiedono attorno al Safety Park. Debbo anche aggiungere che da parte dei responsabili del Centro guida sicura c’è stata manifestazione di buona volontà sicuramente e questa volta si è fatto il possibile per ridurre i disagi, imponendo ai mezzi in pista determinati accorgimenti tecnici in grado di ridurre drasticamente le emissioni sonore».
 Adesso quindi è opportuno che i responsabili del Safety Park rendano pubblici i risultati dei rilevamenti una volta elaborati i dati raccolti dalla strumentazione, proprio per evitare che i residenti possano diffidare dell’iniziativa, come era stato per la prima sessione effettuata ad aprile. (b.c.)

«La situazione è migliorata rispetto alla primavera scorsa»


 LAIVES. È stato l’ingegner Federico Pasquali a guidare la sessione di rilevamenti fonometrici. «Avevamo sistemato quattro diversi punti sul territorio - spiega Pasquali - sia accanto alla pista dove correvano i mezzi e sia presso alcuni masi della zona Cervo, oltre che lungo l’autostrada. Grazie all’adozione, sui mezzi, dei nuovi sistemi di abbattimento del rumore Marmitte e DB Killer direi che la situazione è decisamente migliorata. Per le moto Supermotard la differenza si è percepita distintamente e non solo con la strumentazione, tanto che presso i masi, a prevalere era il rumore di fondo prodotto dal traffico autostradale rispetto a quello delle moto in pista. I decibel registrati sono calati parecchio e adesso elaboreremo i dati raccolti anche per stabilire quanto sia il rumore proveniente dal Safety Park rispetto a quello prodotto dall’A22: la somma dei due dati, necessariamente dovrebbe darci i livelli che abbiamo misurato ad esempio presso il maso della famiglia Dalsass, posto più o meno a metà tra autostrada e Safety Park». (b.c.)



Alto Adige 09-08-09

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domenica, 09 agosto 2009



Rumori dal Safety Park, è tregua coi residenti


Presentati ai vicini i dati sulle prime misurazioni: via libera alle nuove prove fonometriche

di Bruno Canali
 LAIVES. Questa mattina nuove prove fonometriche fra le 9.30 e le 14.45 nell’area di fronte al Safety Park, in zona Cervo. Rientrata all’ultimo momento la protesta del comitato, di numerosi abitanti e dei proprietari di alcuni masi contro l’installazione delle apparecchiature.
 Si tratta degli edifici dove già qualche mese fa erano state effettuate le misurazioni del rumore non sono più disponibili ad ospitare, sulle loro proprietà, le apparecchiature per i rilevamenti. Ieri la protesta era stata decisa: «Non siamo più disposti a concedere l’ingresso nelle nostre proprietà - aveva spiegato la signora Dalsass, che abita a poche centinaia di metri in linea d’aria dal Safety Park - perché non ci hanno mai fatto conoscere neppure i risultati delle prime misurazioni e siamo stufi di essere presi in giro. Chiediamo invece che mantengano la parola data ovvero, che si sarebbe costruito solo un Centro per la guida sicura in zona Ischia Frizzi e non anche piste per moto e go-kart».
 I dati, finalmente, ci sono. Li ha anticipati l’altro giorno al nostro giornale il direttore del Safety Park Paul von Guggenberg: a quanto risulta dalle indagini di aprile, dunque, i mezzi che sforano la soglia di inquinamento acustico (circa 55 decibel) rispetto alle abitazioni del circondario sono di due categorie: le moto «supermotard» e i kart da 125 cc (per quelli da 60 e da 100 invece i dati sono sotto il limite). E mentre i secondi sforano di soli 1,2 decibel, per i primi lo sforamento è di ben 6 decibel.
 In presenza di questi dati ufficiali relativi alle precedenti rilevazioni - sarebbero stati consegnati all’amministrazione di Vadena - il comitato civico di zona Cervo, i residenti ed i proprietari dei masi hanno dato il loro benestare alla sistemazione delle apparecchiature per tutta la giornata odierna.
 Il Safety Park ha deciso le ulteriori verifiche sui rumori. Con alcune novità: le prove saranno con scarichi di serie, e in più nel rettilineo del percorso inseriremo una chicane, cosa tra l’altro abbastanza tipica per le gare di supermotard. Verrà anche aggiustato il cosiddetto “Db Killer”, uno strumento che serve proprio a limitare il rumore delle emissioni. Per quanto riguarda i kart saranno usati scarichi particolari, con doppio silenziatore e con la caratteristica di non creare surriscaldamento.
 Ma gli abitanti sono decisi ad avere la massima informazione possibile in tempi brevi. È il caso di ricordare che la zona Cervo - come buona parte del territorio comunale di Vadena - è sottoposta ad un pesante inquinamento acustico causato dall’A22, dal passaggio dei treni e dai decolli e atterraggi all’aeroporto di San Giacomo.

Ato Adige 08-08-09
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giovedì, 09 luglio 2009



SAFETY PARK -  Guida Sicura


Pronti i dati sul rumore in pista «Con alcune moto si sfora»

 I dati sul rumore emersi durante una sessione di misurazioni effettuate nei paraggi qualche mese fa sono pronti. «Il direttore della struttura che ho contattato di recente - dice il sindaco di Vadena Alessandro beati - mi ha confermato la conclusione delle analisi scientifiche, anticipandomi anche che il rumore prodotto da alcuni tipi di motociclette sono effettivamente oltre i limiti. La presentazione ufficiale dei dati avverrà durante un incontro che non è ancora fissato. MI ha anche garantito che verranno adottate ulteriori misure per contenere i decibel al Safety Park».
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giovedì, 09 luglio 2009



I soldi delle multe andranno alla Provincia, Cinque punti patente a chi seguirà i corsi del centro guida sicura


BOLZANO. I soldi delle multe elevate lungo le strade extra-comunali in futuro andranno alla Provincia. Ieri la commissione trasporti della Camera ha infatti approvato un emendamento del deputato della Svp Karl Zeller (foto). «Le sanzioni amministrative non spetteranno più a chi fa i controlli, ma a chi è il proprietario della strada. In Trentino-Alto Adige, fatte salve le strade comunali, si tratta delle due Province». A chi fa i controlli (forze dell’ordine e Comuni, anche attraverso gli autovelox), spetterà solo un rimborso spese. «È una svolta copernicana», afferma Zeller, che è riuscito a ottenere il via libera anche per un altro emendamento, fortemente voluto dall’assessore provinciale ai Trasporti Thomas Widmann:

«Chi frequenta i corsi al centro di guida sicura potrà recuperare cinque punti sulla patente. Serve solo un decreto che spieghi le modalità con cui questi corsi si dovranno svolgere». Potranno applicare gli sponsor sulle macchine (come sui taxi) anche le associazioni sportive dilettantistiche e quelle di volontariato.
 Entro il mese l’approvazione definitiva in Senato.

Alto Adige 09-07-09
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domenica, 05 luglio 2009



«I benefici del Safety Park superiori alle perdite»



 VADENA. Il «buco» da 521 mila euro del Safety Park «deriva dalle spese di avvio attività e tra tre anni il bilancio sarà in pareggio». In ogni caso «rendere le strade più sicure ed evitare morti è un obiettivo che, anche solo dal punto di vista economico, farà risparmiare molto più di quella cifra». Lo dice il direttore della struttura, Paul Guggenberg, rispondendo ai Freiheitlichen.
 La giunta provincia coprirà le perdite della società Safety Park: 521 mila euro dopo il primo anno di attività. Una decisione che ha spinto gli avversari della struttura - a partire dai Freiheitlichen - a criticare nuovamente la realizzazione del Centro di guida sicura e la sua gestione. Critiche alle quali ora replica il direttore Paul Guggenberg, con una premessa: «I Freiheitlichen fanno politica e io per definizione devo essere apolitico, quindi rispondo solo dal punto di vista tecnico». In quest’ottica, dice, il passivo è spiegabile in diversi modi: «Intanto - dice - alcune strutture come la pista da kart e quella da motocross non possono essere usate per l’opposizione di qualche vicino (stesso discorso per alcune manifestazioni) e questo ovviamente si traduce in minori entrate. Va detto che in effetti le misurazioni hanno dimostrato che le moto causano rumori superiori alla soglia e quindi stiamo studiando alcune modifiche. Inoltre è normale che un’attività abbia dei costi di avvio: penso ad esempio ai corsi di formazione per i collaboratori, grazie ai quali garantiamo la massima qualità. Da questo punto di vista ribadisco che dopo tre anni la struttura non costerà più nulla ai contribuenti».
 Soprattutto, prosegue, quello che serve è un cambiamento di mentalità: «Vorrei che si capisse l’importanza di una struttura come la nostra, che va ben al di là delle cifre di un bilancio. L’anno scorso in Alto Adige sono morte 57 persone sulle strade e, anche solo per parlare di soldi, diminuire incidenti, feriti e morti avrà effetti positivi enormi sui bilanci pubblici, ben oltre questi 521 mila euro... I Paesi nordici hanno investito moltissimo in programmi di sicurezza stradale e il numero di incidenti è crollato. Anche nella vicina Austria i neopatentati devono seguire un programma di guida sicura che ha fatto diminuire moltissimo gli infortuni. In Italia invece si fa pochissimo e infatti gli incidenti mortali non calano. Qui in Alto Adige siamo partiti con un’iniziativa che porterà enormi vantaggi a tutta la comunità, insegnando ai ragazzi che le macchine non servono per correre ma per spostarsi. Per questo credo che continuare con le critiche sia controproducente».

Alto Adige 06-07-09
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sabato, 04 luglio 2009



Safety Park, un anno in rosso

    

Le perdite della struttura sono state di 521 mila e 534 euro Critici i Freiheitlichen: «Interesse pubblico da dimostrare»

VADENA. Con l’approvazione della delibera 1743 del 29 giugno scorso la giunta provinciale ha deciso di coprire le perdite della società a responsabilità limitata Safety Park, che ammontano a 521 mila e 534 euro. La notizia è stata fortemente criticata dai Freiheitlichen, secondo i quali non ci voleva certo un esperto per capire che il Centro di guida sicura sarebbe andato incontro a perdite tutt’altro che trascurabili. «Era noto a tutti - si legge nella breve nota a firma del consigliere provinciale Roland Tinkhauser - che il Safety Park sarebbe andato incontro ad un anno in rosso, ma non era sufficientemente chiaro che a pagare il buco in questione dovessero essere i contribuenti».
 Tinkhauser, poi, continua a criticare la strategia della giunta altoatesina. «L’esecutivo è convinto che le perdite in questione saranno compensate da introiti futuri. E ad assicurarlo è stato lo stesso governatore altoatesino Durnwalder. Un ulteriore motivo di perplessità è rappresentato dal pubblico interesse della struttura, che in questa fase è ancora tutto da dimostrare. Nessuno, invece, aveva fatto i conti con l’eventualità che a farsi carico delle perdite del primo anno di gestione dovessero essere i contribuenti. Ciò significa, praticamente, che la società, solamente dopo un anno dall’inizio della sua attività, ha già bisogno di una robusta iniezione di capitale fresco. Se si fosse trattato di una società privata, con questo bilancio non avrebbe avuto alternative al fallimento. C’è solamente da sperare - conclude la nota del consigliere provinciale Tinkhauser - che i grandi sostenitori della struttura, come l’assessore Thomas Widmann, sappiano prendere atto di questo flop». Di tutt’altro avviso la Provincia che ritiene la struttura un buon investimento.

Alto Adige 04-07-09
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domenica, 28 giugno 2009


Sfilata al Safety Park: la Scuderia Dolomiti replica



 LAIVES. Dati alla mano la risposta è ferma e decisa: «Basta lamentarsi per il gusto solo di farlo. Venerdì scorso faceva più rumore il fiume in piena che le auto che sono sfilate sulla pista del Safety Park». Va giù duro Ezio Zermiani, presidente della Scuderia Dolomiti, dopo la protesta del comitato civico di zona Cervo.
 I fatti: venerdì scorso, dopo la sfilata delle auto al Centro di Guida sicura, il comitato civico della zona Cervo ha preso carta e penna ed ha scritto al sindaco di Vadena, Alessandro Beati, per denunciare “un rumore eccessivo”. Il sindaco - al nostro giornale - ha dichiarato che aveva chiesto precise garanzie agli organizzatori della gara e ai gestori del Safety Park. La replica: «La nostra scuderia - dice appunto il presidente Zermiani - fa della corretezza un suo fiore all’occhiello. Le macchine, venerdì scorso, erano 75. Erano sono tutti veicoli in regola con il codice della strada compresi i tubi di scappamento. Al Safety Park non sono neppure entrati i prototipi che poi avrebbero gareggiato: causano, questi sì, qualche decibel in più».
 Zermiani entra nel merito della protesta del comitato di zona Cervo: «La prima delle auto partecipanti è entrata in pista alle 18 e l’ultima a lasciare il Safety Park lo ha fatto alle 20.30, quindi in un orario assolutamente non penalizzante per chi abita nella zona. I dati, che sono a disposizione, confermano che la velocità media nelle due ore e mezzo è stata di 31,18 chilometri all’ora nel rispetto dunque di quanto aveva chiesto il sindaco di Vadena. Escludo in maniera categorica che le vetture abbiano causato ulteriore inquinamento acustico in quella zona».
 Il presidente della Scuderia Dolomiti dà anche una spiegazione alla decisione di organizzare la sfilata al Safety Park: «Il Centro di Vadena è un vero e proprio gioiello, anche di funzionalità, che meritava di nessere conosciuto dai vari equipaggi. È stata, la sfilata di venerdì, un formidabile spot a favore del Safety Park che ha bisogno di essere ulteriormente conosciuto anche e soprattutto per il ruolo sociale che svolge. Leggo invece, periodicamente, interventi polemici in merito a questa strttura. E francamente non si capisco. Insegnare a guidare in maniera corretta e sicura non solo è prevenzione ma è anche e soprattutto impegno civile. Il resto sono solo polemiche poco produttive».

Alto Adige 27-06-09
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mercoledì, 24 giugno 2009


Rumori dal Safety Park, nuove proteste

Vadena. Il Comitato ha scritto al sindaco Beati dopo l’ultimo evento di oldtimer

 VADENA. Nonostante siano passate diverse settimane, ancora non sono stati resi noti i dati relativi all’inquinamento acustico prodotto dal Safety Park. Intanto ci sono nuovi problemi con il centro, perché qualche giorno fa ha ospitato anche le macchine d’epoca che hanno partecipato alla rievocazione storica della corsa Appiano-Mendola. «Il comitato della zona Cervo mi ha scritto una lettera di protesta - afferma il sindaco di Vadena, Alessandro Beati - perché le auto d’epoca hanno fatto parecchio rumore al Safety Park. Io avevo chiesto alla scuderia Dolomiti e al direttore del centro guida sicura, garanzie affinché queste auto, una volta arrivate, non superassero mai la velocità di 35 chilometri orari e che si facesse il possibile per limitare al minimo indispensabile il rumore. Evidentemente si è andati oltre e il Comitato mi ha scritto subito una lettera che io girerò sia alla scuderia Dolomiti che al direttore del Safety Park».
 Nuove proteste quindi, destinate a ripetersi in futuro in occasione di avvenimenti del genere. Tornando invece ai dati rilevati durante la sessione di qualche mese fa, avrebbero dovuto essere di dominio pubblico nel giro di 15-20 giorni. Invece non è stato così e, come detto, nemmeno il sindaco di Vadena fino a ieri li aveva ricevuti. Il sospetto è che siano negativi e quindi si preferisca tenerli nel cassetto. Quello che è certo è che durante le misurazioni, i picchi dei decibel erano risultati ben oltre la soglia di allarme, anche se i tecnici avevano spiegato che comunque i dati andavano elaborati prima di poter dare un responso definitivo. (b.c.)

Alto Adige 24-06-09

Livelli di rumore in decibel

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martedì, 26 maggio 2009


«Corso al Safety Park per i turisti su due ruote»



 TRODENA. La sicurezza su due ruote passa anche da Trodena. Werner Ludwig, titolare del Moto Hotel Ludwigshof, dà infatti la possibilità - ai turisti presenti in questo periodo - di partecipare ad un corso di guida sicura al Safety Park. Ludwig è solito accompagnare i suoi ospiti e lo scorso anno è stato vittima di una brutta caduta, che gli è costata solo una frattura al polso. L’albergatore crede molto in questa iniziativa sulla sicurezza stradale. «In questa stagione offriamo ai clienti motociclisti servizi esclusivi, compreso l’accompagnamento in moto con guide locali. Prepariamo itinerari che prima testiamo e in caso di necessità o guasti interveniamo subito. Ma da quest’anno puntiamo sulla sicurezza stradale. In collaborazione con il centro di guida sicura di Vadena offriamo la possibilità di partecipare ad una giornata di guida con il supporto di un istruttore e prove pratiche in pista. Ritengo indispensabile assicurare ad ogni motociclista alcune ore di lezione per imparare le tecniche di frenata o l’entrata giusta in curva. Chi ha già provato è rimasto più che soddisfatto». (al.sc.)

Alto Adige 26-05-09
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domenica, 19 aprile 2009


Controlli al Safety Park



Verifiche vicino alla struttura. Soglia di decibel superata con le moto. Dati comparati con l’A22

 VADENA. Quanto rumore produce l’attività motoristica all’interno del Safety Park, il centro di guida sicura in zona Ischia Frizzi? Per avere dati scientifici certi, dopo le continue proteste dei residenti, ieri pomeriggio sono state effettuate delle misurazioni in vari punti mentre in pista provavano kart, moto da cross e supermotard. Molto il pubblico presente.
 Le misurazioni presso alcune abitazioni della zona di via Stazione, commissionate dal Centro di guida sicura alla ditta «Pasquali Rausa» di Bolzano verranno comparate con quelle che la Provincia, nello stesso lasso di tempo, ha effettuato invece accanto all’autostrada, proprio per capire quanto incida quest’ultima sul livello complessivo di inquinamento acustico. Tecnicamente la misurazione è stata effettuata installando sul terrazzo di un maso accanto all’Adige, di fronte al centro guida sicura, un microfono e un’apparecchiatura di registrazione che ha rilevato ogni suono dalle 13 alle 17 circa. Come detto, occorre adesso attendere i risultati, ma già qualche indicazione è emersa ieri pomeriggio per quel che riguardava il rumore «istantaneo». Il momento peggiore è stato quando sulle piste del Safety Park hanno fatto girare le moto: in questo caso lo strumento sulla terrazza del maso ha registrato picchi tra i 58 e i 69 decibel, ben oltre quindi i limiti che dovrebbero aggirarsi attorno ai 55 decibel di giorno. Non a caso era sovrastato anche il rumore prodotto dalla vicina autostrada.
 Questo ha convinto ancor più i rappresentanti del comitato della zona Cervo (è quella più vicina al Safety Park) che il centro per la guida sicura sia una presenza inopportuna e che «tutte le promesse rassicuranti non sono state mantenute». È stata anche l’occasione per verificare che, effettivamente, il rumore è più elevato in zona Cervo, anche a diverse centinaia di metri di distanza dalle piste, che non ai loro bordi, e questo per l’effetto amplificatore e riflettente che ha la montagna nei confronti del suono proveniente dalle piste. Un po’ meglio è andata con i kart, ma comunque si sentivano anche quelli.
 I residenti hanno chiamato anche il vicesindaco Georg Forti il quale si è lamentato del fatto che non sia stato avvisato dell’iniziativa. «Comunque attenderemo i risultati di questi rilevamenti e poi chiederò un incontro con Durnwalder per parlarne», ha promesso Forti agli abitanti della zona Cervo.
 Le moto, dicevamo, sono proprio quelle che hanno dato più fastidio: «Temiamo che sia un passo in avanti verso le gare di motocross - hanno spiegato ieri coloro che abitano i masi della zona Cervo e di via Stazione - e non potremo accettare una cosa simile come si capisce anche dai rilevamenti che registrano un costante superamento del limite di legge dei decibel».
 Al Safety Park ieri si è recato anche il sindaco di Vadena Alessandro Beati (la zona Cervo ricade nel suo territorio comunale): «Le moto fatte girare sulle piste erano certamente tra le più rumorose in circolazione - ha detto Beati - e sicuramente i limiti saranno stati superati. L’avviso io l’ho ricevuto e ho spedito anche e-mail a tutti i rappresentanti del comitato della zona Cervo, oltre che averlo appeso nella bacheca comunale».
 Le prove fonometriche sono durate dalle 14.30 alle 17, davanti a un pubblico numeroso («ed entusiasta», raccontano i piloti): per l’occasione infatti il Safety Park ha radunato le più importanti scuderie regionali di motocross, supermotard e kart. Ora si aspettano i risultati. (b.c.)

Guida sicura, ancora trattative per i corsi agli agricoltori



La struttura di Vadena potrebbe ospitarli ma sono emersi problemi di finanziamento

 VADENA. I primi giorni di lavoro nei frutteti ha fatto registrare - l’altra mattina - il primo infortunio per il ribaltamento di un trattore. È accaduto a Corona, frazione di Cortaccia, con conseguenze per fortuna non gravi per il 40enne agricoltore che comunque è stato ricoverato all’ospedale. Provincia e associazioni degli agricoltori stanno insistendo, da anni, sulla necessità di addestrare i contadini alla guida dei mezzi soprattutto in considerazione che devono muovers su terreni spesso impervi o su pendii. Fra i responsabili del «Safety Park» e l’associazione nazionale della meccanizzazione agricola (un milione e mezzo di aderenti fra i quali anche i soci della Coldiretti e dell’altoatesina Bauernbund) continuano i contatti per arrivare a stipulare un accordo. L’obiettivo è di organizzare, appunto nell’impianto di Vadena, lezioni di guida sicura per gli agricoltori. L’intesa sembrava vicina ma proprio di recente sono sopravvenute difficoltà di ordine finanziario determinate anche dal momento di crisi. L’accordo non è stato ancora sottoscritto proprio perché i finanziamenti necessari non sono stati reperiti da parte dell’associazione nazionale che, per trovare una soluzione e arrivare all’accordo con i responsabili del Safety Park, ha imboccato la strada europea nel tentativo di ottenere i contributi dalla Ue.
 È il caso di ricordare che il Centro di Vadena ha un settore - si chiama «fuoristrada» - concepito anche per simulare tutte le situazioni di alto rischio cui vanno incontro coloro che sono alla guida di mezzi agricoli. Ogni anno è come un bollettino di guerra. A decine gli incidenti, troppi i morti. I trattori sono un pericolo, soprattutto sulle strade in pendenza. Sono oltre 26 mila i trattori nelle campagne altoatesine. Purtroppo è impressionante il numero dei contadini travolti dal mezzo che stavano guidando a causa di ribaltamenti dovuti a ostacoli sul terreno. Dal 2003 - dicono le statistiche - la media è di cento infortuni all’anno soprattutto nei tratti di maggiore pendenza. È un segno, inequivocabile, che l’agricoltore non è ben preparato alla guida di questi mezzi soprattutto su terreni impervi che vi sono sul territorio. La Provincia già s’è impegnata nel promuovere un corretto comportamento alla guida di questi mezzi soprattutto in situazioni di emergenza, o su strade sconnesse e sterrate, con lo scopo di salvare vite umane: col «Safety Park» l’offerta potrebbe essere più completa.


Alto Adige 19-04-09
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categoria:guida sicura
sabato, 18 aprile 2009


Safety Park, oggi le verifiche


L’Appa misura il rumore. Sotto controllo anche l’A22

 VADENA. Oggi, a cura dell’Ufficio aria e rumore della Provincia, verranno effettuate misurazioni del rumore prodotto dai mezzi che girano al Safety Park in zona Ischia Frizzi e anche dalla vicina autostrada. «Si tratta di una iniziativa voluta dal centro guida sicura che ha sede al Safety Park - dice il sindaco di Vadena Alessandro Beati -. Verranno installati alcuni strumenti di rilevazione presso le abitazioni più vicine in linea d’aria alle piste e anche accanto all’autostrada in maniera da verificare il livello di inquinamento acustico prodotto facendo girare nel centro guida sicura diversi tipi di mezzi a motore a fronte di quello che anche l’A22 produce. Con i dati a disposizione verranno poi fatte le necessarie analisi e si trarranno le conclusioni».
 Ricordiamo che gli ambientalisti sono sempre sul chi va là per quanto riguarda la struttura provinciale dedicata alla guida sicura, in particolare per gli effetti sull’inquinamento acustico e atmosferico. E in diverse occasioni anche i residenti si sono lamentati dei rumori. La polemica più accesa era sorta in occasione del transito della «Winter Marathon», a gennaio, quando le telefonate di protesta per i rumori della manifestazione erano arrivate numerose sia al sindaco di Vadena che al vicesindaco di Laives. La direzione del Safety Park aveva minimizzato. Ora le analisi della Provincia potranno dire una parola definitva sulla questione. (b.c.)

Alto Adige 18-04-09
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categoria:guida sicura, antiinquinamento
venerdì, 13 marzo 2009

«Troppi soldi al Safety Park»



VADENA. Duro atto di accusa dei Verdi contro il Safety Park. L’attacco arriva da Riccardo Dello Sbarba, consigliere provinciale, secondo il quale «per i corsi per studenti è stato pagato oltre mezzo milione di euro in sei mesi, tutti soldi pubblici. È l’ennesimo finanziamento artificioso ed occulto per il giocattolo dell’assessore Widmann». Il punto sul quale si concentrano i Verdi è chiaro: quanto costano questi corsi e chi li paga. Ecco la risposta di Dello Sbarba, sulla base delle risposte a una serie di interrogazioni: «Per i corsi per patentino la Provincia ha sborsato a novembre e dicembre ben 120 mila euro; per febbraio, marzo, aprile e maggio altri 370 mila euro. La spesa per ogni studente è di 109 euro, di cui 33 vanno al Consorzio Autoscuole Riunite per le lezioni teoriche e 57 euro al Safety Park per la parte pratica (finora impartita gratuitamente presso le scuole da addetti della Provincia), mentre altri 18 euro vanno in imposte».
 Sul totale di 490 mila euro in sei mesi, prosegue Dello Sbarba, «150 mila euro sono andati alle autoscuole e 258 mila al Safety Park, con 81 mila euro di imposte. Il Centro inoltre incassa anche 3,5 euro per l’acquisto facoltativo di un “pacchetto pranzo” da parte di ogni studente e riceverà altri 50 mila euro, stavolta pagati dalle intendenze scolastiche, per i corsi “Hallo Auto” (prove di guida in auto per alunni/e di terza media). La stessa operazione di “incremento di clientela” per il Safety Park la Provincia la sta facendo anche in direzione dei dipendenti provinciali, ai quali l’Ufficio sviluppo personale (sempre guidato dall’assessore Widmann) ha proposto altri corsi di guida pagati con denato pubblico».
 Inoltre, conclude Dello Sbarba, «la giunta provinciale ha messo a disposizione altri 2,5 milioni per “lavori aggiuntivi” al Safety Park, una spesa non prevista nel progetto approvato nel 2005 che prevedeva 14,6 milioni di costo totale». Conclusione? «Si ha la dimensione di quanto il giocattolo di Widmann sia costato e continui a costare e di come la Provincia, per arginare i continui deficit della struttura, sia costretta a ricorrere ad ogni mezzo per procurarle artificialmente e occultamente nuovi clienti e maggiori introiti. Il tutto a spese di noi contribuenti».
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categoria:guida sicura
sabato, 24 gennaio 2009


WINTER MARATHON

Gli organizzatori: scuse per il rumore
Alto Adige, 23 GENNAIO 2009

 VADENA. La Vecars, organizzatrice della “Winter Marathon”, prova di regolarità per auto d’epoca che lo scorso fine settimana ha provocato un vespaio di polemiche per il rumore in piena notte presso il Safety Park, ha presentato una lettera di scuse per il disagio causato. «Ci scusiamo innanzitutto per il disagio arrecato dai partecipanti della Winter Marathon - scrive la Vecars e per la loro dimostrazione di maleducazione nei confronti di Vadena, che ha gentilmente ospitato il passaggio delle vetture storiche lo scorso 16 gennaio. Ci preme ribadire che la nostra manifestazione, essendo una gara di regolarità per auto storiche da svolgere su strade aperte alla normale circolazione stradale, prevede per i partecipanti il rispetto, sia del Codice della strada e sia nel complesso le andature medie, non superiori a 42 chilometri orari. A quanto ci riferite, un numero non ben definito di concorrenti non ha tenuto un comportamento adeguato e rispettoso». La Vecars garantisce che in futuro non succederà più. La lettera è indirizzata al sindaco di Vadena, al vice sindaco di Laives, alla Provincia e ai responsabili del centro Safety Park. (b.c)
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mercoledì, 21 gennaio 2009


Rumori al Safety Park: il caso va in Provincia
Alto Adige, 20 GENNAIO 2009

 LAIVES. Sbarcherà in consiglio provinciale la polemica esplosa nei giorni scorsi sul rumore causato dal passaggio della Winter Marathon al Safety Park. Il caso sarà sollevato dai due consiglieri verdi Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss, per quello che sembra il primo atto di un «confronto» sul centro di guida sicura che si preannuncia molto serrato tra ambientalisti e amministrazione provinciale. I Verdi nella loro interrogazione ripercorrono i fatti dell’altra sera - «risulta che si è svolta una manifestazione motoristica inserita nella gara di regolarità “Winter Marathon 2009”, organizzata da una scuderia bresciana, e che auto d’epoca abbiano gareggiato fino a tarda notte nel Park, sollevando le proteste della popolazione» e, dopo avere ricordato che «i sindaci di Laives e Vadena avrebbero autorizzato solo il passaggio attraverso alcune strade comunali, ma non l’ingresso al Park e le relative prove», chiedono con quali autorizzazioni e quali controlli sul rumore le auto siano entrate al Safety Park, «quali servizi ha offerto il Park alla manifestazione, a quali condizioni tariffarie e quanto è stato l’introito complessivo per il Park» e se «una simile manifestazione non contraddice lo scopo del Park, che è quello di prevenire gli incidenti stradali e non di alimentare il mito dell’automobilismo». E un’ultima domanda: «Quale atto definisce le attività consentire nel Park e quali sono le attività previste?». In aula risponderà l’assessore Widmann.
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giovedì, 15 gennaio 2009



«Safety Park, una struttura aperta a tutti»

Vadena. I Verdi: traffico per gli spostamenti verso il Centro. L’assessore ribatte: gli alunni usano i mezzi pubblici
Alto Adige, 15 GENNAIO 2009
   

 VADENA. Il Centro di Guida sicura Safety Park è stato oggetto l’altra mattina in consiglio provinciale, di due interrogazioni poste dalla consigliera Ulli Mair (Die Freiheitlichen) all’assessore competente Thomas Widmann. Mair ha messo in dubbio l’accessibilità al Centro da parte dei cittadini, in particolare dei giovani, ed ha chiesto informazioni in merito. Ha poi domandato se sono già state proposte esercitazioni per la sicurezza, e se il Centro ha già fatto realizzare delle entrate.
Nella seconda interrogazione, Mair ha chiesto come mai i carabinieri di Laives facciano il loro esame presso il Centro guida sicura di Ala e non a Vadena, se sulla pista dei go kart possono essere condotte esercitazioni per la sicurezza, e che costi hanno queste ad Ala e Vadena. Inoltre, ha chiesto cosa pensa la Giunta della possibilità di rendere i corsi obbligatori per giovani e per chi guida per lavoro. Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ha chiesto inoltre come mai, nonostante l’assessore abbia negato che si sarebbe proceduto in questa direzione, assessorato alla mobilità ed Intendenze scolastiche abbiano organizzato corsi per patentino di ciclomotore e prove di guida per studenti delle scuole, e quali costi questo comporti. Secondo il consigliere, sarebbero da preferire i corsi per ciclomotore organizzati già da anni nelle scuole, anche perché gli spostamenti verso Vadena generano traffico, e far salire minorenni alla guida di auto con doppio volante incentiva il mito dell’auto.
 Pronta la risposta dell’assessore Thomas Widmann, che ha sottolineato la sensatezza dei corsi di guida sicura per ridurre gli incidenti. Widmann ha spiegato che nel Centro ci sono 5 moduli frequentabili da 10 persone alla volta, quindi non è mai affollato e non c’è troppo rumore. Per quanto riguarda i carabinieri, invece, questi seguono dei corsi di inseguimento ad alta velocità per i quali la pista di Vadena non è attrezzata. La pista da gokart però è attrezzata per le esercitazioni per il patentino da motocicli. I corsi di guida per conducenti professionali, inoltre, sono obbligatori, pertanto l’impianto di Vadena è stato realizzato tenendo conto di queste esigenze. Questo ha comportato costi più alti rispetto a quello di Innsbruck. Il Centro è aperto 360 giorni l’anno. Quando non ospita manifestazioni, è accessibile a tutti, giovani e non, e offre addestramenti su misura: finora sono stati organizzati 3 mila corsi. Le entrate sono state di 320 euro nel 2008; il break even si farà alla scadenza dei tre anni. L’assessore, inoltre, ha negato che si incentivi il mito dell’auto fra i giovani. «Anzi - ha dichiarato - si fa in modo di informarli sui pericoli che si corrono in strada. E per quanto riguarda il traffico gli alunni che partecipano ai corsi arrivano al Safety Park con i mezzi pubblici». (l.p.)
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mercoledì, 07 gennaio 2009


Guida sicura, lezioni a mille studenti

Alto Adige, 07 GENNAIO 2009


 VADENA. Oltre mille studenti - altri 300 sono previsti da qui a maggio - hanno già frequentato i corsi di guida sicura presso il Safety Park. Hanno partecipato anche alle lezioni di preparazione per il conseguimento del certificato di idoneità, ovvero per il patentino, alla guida di un ciclomotore. L’iniziativa - voluta dalla Provincia e dalle Intendenze scolastiche - risulta gradita ai giovani. Intanto è vicino l’accordo anche per le lezioni agli agricoltori.
 Sono iniziate a fine ottobre le lezioni per insegnare ai ragazzi il comportamento da avere in strada. La novità - possibile dopo aver ottenuto il benestare - è rappresentata dai corsi di preparazione per il conseguimento del certificato di idoneità, ovvero per il patentino, necessario per la guida di un ciclomotore. Le prove pratiche vengono svolte nel centro di guida sicura Safety Park e consentono ai ragazzi di medie e superiori di cimentarsi nella guida anche in situazioni di difficoltà. «C’è molto interesse - spiega il direttore del Safety Park Paul von Guggenberg - da parte degli studenti, per ora soltanto delle scuole superiori, che seguono con grande attenzione. I minuti dedicati alla pratica sono 200 anziché 15 come avveniva negli anni passati. I ragazzi che partecipano ai corsi - nei prossimi mesi toccherà a quelli che frequentano le terzi classi delle scuole medie - attivati dall’intendenza scolastica, quindi, seguono 12 ore di lezioni teoriche, due delle quali impartite proprio nel nostro centro. Dopo queste lezioni - ai ragazzi vengono illustrati i principi base per una corretta guida e il comportamento da adottare su strada - gli allievi possono mettere in pratica al Safety Park quanto imparato in teoria. Si tratta di un importante passo in avanti che consente di adeguarci agli standard previsti a livello europeo».
 I corsi - sono stati opportunamente avviati dalle Intendenze scolastiche di lingua italiana e tedesca in collaborazione con l’assessorato provinciale alla mobilità - sono rivolti a circa 4 mila e 500 ragazzi; sono facoltativi e si svolgono tutti fuori dell’orario scolastico. Tra i progetti avviati dal Safety Park in collaborazione con l’intendenza scolastica di lingua italiana c’è anche «Hallo Auto», rivolto ai bambini delle terze elementari. «Per garantire la sicurezza dei bambini - spiega ancora il direttore della struttura di Vadena, von Guggenberg - è bene far capire anche a loro che l’automobile ha dei tempi di frenata. È il modo migliore è quello di farlo provare. Grazie a questo progetto gli alunni vengono al Safety Park e in tutta sicurezza, in un’autovettura che è dotata di doppio freno, possono provare quanto tempo serve per frenare. Se ne ricorderanno quando dovranno attraversare la strada».
 Intanto fra i responsabili del «Safety Park» e l’associazione nazionale della meccanizzazione agricola (un milione e mezzo di aderenti) l’accordo dovrebbe essere firmato entro la fine di questo mese. L’obiettivo è di organizzare, appunto al «Safety Park», lezioni di guida sicura per gli agricoltori. Il Centro ha un settore - si chiama «fuoristrada» - concepito anche per simulare tutte le situazioni di alto rischio cui va incontro chi guida mezzi agricoli.
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sabato, 18 ottobre 2008


Ciclomotori: lezioni per il patentino

L’iniziativa rivolta a 4500 studenti delle medie e delle superiori
Alto Adige, 18 OTTOBRE 2008


 VADENA. Sarà il centro di guida sicura Safety Park - aperto la primavera scorsa a ridosso della discarica Ischia Frizzi - ad ospitare da quest’anno i corsi di preparazione per il conseguimento del patentino necessario per la guida dei ciclomotori. L’iniziativa dell’intendenza scolastica sarà rivolta a 4500 ragazzi delle scuole medie e superiori. Tra le novità i 200 minuti di pratica.
 Più pratica per insegnare sul campo ai ragazzi il comportamento da avere in strada. È questa dei corsi di preparazione per il conseguimento del certificato di idoneità, ovvero per il patentino, necessario per la guida di un ciclomotore. A partire da fine ottobre, infatti, le prove pratiche del corso saranno svolte nel centro di guida sicura Safety Park e permetteranno ai ragazzi di medie e superiori di cimentarsi nella guida anche in situazioni di difficoltà.
 «Da quest’anno - spiega il direttore del Safety Park Paul von Guggenberg - i minuti dedicati alla pratica saranno 200 anziché 15 come avveniva negli anni passati. I ragazzi delle medie e superiori che parteciperanno ai corsi attivati dall’intendenza scolastica, quindi, seguiranno 12 ore di lezioni teoriche. Di queste due verranno impartite loro proprio nel nostro centro. Dopo queste lezioni - si spiegheranno ai ragazzi i principi base per una corretta guida e il comportamento da adottare su strada - gli allievi potranno mettere in pratica al Safety Park quanto imparato in teoria. È un importante passo in avanti per adeguarci agli standard europei». I corsi, avviati dalle intendenze scolastiche di lingua italiana e tedesca in collaborazione con l’assessorato alla mobilità, sono rivolti a circa 4 mila e 500 ragazzi, sono facoltativi e si svolgeranno fuori dell’orario scolastico.
 Tra i progetti avviati dal Safety Park in collaborazione con l’intendenza scolastica di lingua italiana c’è anche “Hallo Auto”, rivolto ai bambini delle terze elementari. «Per garantire la sicurezza dei bambini - spiega ancora il direttore von Guggenberg - è bene far capire anche a loro che l’automo ha dei tempi di frenata. E il modo migliore è quello di farlo provare. Grazie a questo progetto gli alunni delle scuole bolzanine vengono al Safety Park e in tutta sicurezza in un’auto dotata doppio freno possono provare quanto tempo serve per frenare. Se ne ricorderanno quando dovranno attraversare la strada».
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domenica, 31 agosto 2008


Manifestazione di go kart congelata
Verifiche se rispetta o meno l’ordine del giorno del consiglio provinciale
Alto Adige, 23 AGOSTO 2008


 VADENA. È congelata, per ora, la manifestazione «Go-Kart-Contest» prevista per sabato 30 agosto al Safety Park. La decisione è stata presa in relazione all’ordine del giorno approvato in consiglio provinciale nel dicembre del 2005 dove si legge fra l’altro: «Non si svolgono gare di go kart, sull’intera area sono ammessi solo motocicli che possono circolare anche sulle strade...».
 I responsabili della società di gestione del Safety Park - ribadendo che la priorità assoluta nell’impianto è l’educazione alla guida sicura - hanno annunciato che saranno effettuate «tutte le verifiche del caso in merito alla manifestazione di go kart: se l’ordine del giorno del consiglio provinciale sarà rispettato, l’evento si terrà comunque. In caso contrario verrà annullato, defintiivamente. Per ora è soltanto congelato in attesa appunto dei chiarimenti che sono già iniziati».
 Il presidente Jellici, il direttore von Guggenberg, l’amministratore Dejaco ed il responsabile degli istruttori Matscher hanno convocato una conferenza stampa sulla scorta - soprattutto - delle polemiche sollevate dal benestare dato alla manifestazione prevista, appunto, per il 30 agosto. Il presidente Jellici ha comunque ribadito - e quindi mostrato anche ai cronisti - che «i nostri kart sono assolutamente non rumorosi e che, testati davanti alle amministraazioni comunali di Laives e di Vadena oltre che ai residenti, non hanno sollevato alcuna obiezione». Poi ha sottolineato «che la pista per i go kart e per le moto è essenziale, come le altre strutture del Safety Park, per raggiungere quello che è il nostro obiettivo primario: educare alla guida. Riuscissimo a salvare una sola vita umana, sarebbe già un grandissimo risultato».
 Il presidente prima ed il direttore von Guggenberg poi hanno anche risposto, indirettamente, a quelle forze politiche che hanno messo in dubbio - in relazione proprio al benestare dato alla manifestazione di go kart - l’attività (secondo loro insufficiente) finora svolta dal Centro di Vadena: «I primi due mesi sono stati comunque intensi nonostante una prevedibile esigenza di collaudare mezzi e struttura. In più il periodo estivo non poteva certo coincidere con un’attività intensa. Ma siamo soddisfatti soprattutto in prospettiva visto e considerato che da settembre in poi i corsi di guida sicura saranno intensi, in base proprio alle iscrizioni che abbiamo avuto.
 Sia Jellici che von Guggenberg hanno ribadito l’impegno - preso già in primavera - con la giunta provinciale - di «far quadrare il bilancio senza quindi incidere sulle tasche dei contribuenti».


Costituito un comitato per la sicurezza
Il presidente: «Dovrà dare consigli per migliorare i nostri servizi»
 VADENA. I responsabili della società di gestione del Safety Park hanno annunciato anche un’importante modifica dello statuto: «Abbiamo creato - ha detto il presidente Gianfranco Jellici - un comitato per la sicurezza stradale. Si tratta di un organismo volontario composto da esponenti di gruppi, enti, associazioni ed aziende che si occupano di traffico stradale. L’intendimento (condiviso) è farli diventare dei veri e propri ispiratori per poter migliorare i nostri servizi».
 A proposito di servizi, sia il presidente che il direttore von Guggenberg hanno ricordato quanto è stato fatto in questi primi due mesi di attività «che sono serviti anche a prendere contatti con i potenziali clienti». Ecco dunque le prime lezioni di guida sicura per gruppi di vigili del fuoco volontari, per il personale di numerose aziende che deve lavorare alla guida sia di autovetture che di mezzi pesanti, con le associazioni di pronto soccorso. In più sono stati numerosi i privati che hanno usufruito della struttura». Insomma un bilancio (ovviamente provvisorio) che i responsabili del Safety Park giudica positivo «anche perchè in questo periodo - che serviva anche da collaudo - abbiamo potuto verificare che strutture e mezzi a disposizione sono funzionali per raggiungere quello che resta l’obiettivo prioritario ed irrinunciabile: insegnare come si guida in modo corretto e prevenire quindi gli incidenti stradali che sono sempre troppi». (e.d.)

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domenica, 31 agosto 2008


«Kart, nessun inquinamento»
Alto Adige, 22 AGOSTO 2008


 VADENA. Continua la polemiche sulla manifestazione «Go-Kart-Contest» prevista sabato 30 agosto sulle piste del Safety Park. Prezioso è il contributo che viene da Alessandro Zucali, pilota nazionale di kart, che si definisce «animalista ed ecologista».
 Che ne pensa della polemica sulla gara prevista alla fine di questo mese?
 «Una premessa, intanto: ho sempre sostenuto che ogni forma di pensiero e di protesta deve essere sostenuta, confortata da dati reali, oggettivi, seri. Diversamente non vi è costruttività e miglioramento, ma solo baccano. Entro dunque nel merito: lo scempio ideologico che si sta montando intorno all’impianto kartistico al Safety Park di Vadena non è accettabile, perché vacuo, gratuito».
 Si teme un ulteriore inquinamento di una zona che già soffre...
 
«Ricordo che gli auto/motoveicoli di ultima generazione (dall’Euro 3 compreso in avanti) ed i motori da competizione rappresentano solo il 2% dell’inquinamento globale. I dati sono reali e verificabili. Un impianto del kart, una pista dall’area totale di meno di mezzo chilometro quadrato non concorre a quella che i moralisti dell’ambiente considerano la devastazione dell’ambiente».
 Eppure i timori sono ancora diffusi...
 
«La pista kart di Vadena è stata costruita ponendo particolarissima attenzione anche al tema dell’inquinamento acustico con barriere anti-rumore di ultima generazione ed asfalto fono-assorbente».
 Nel contesto della polemica è stata sollevata anche la questione che il karting esce dal tema sicurezza...
 
«È lo sport motoristico che per eccellenza lega l’individuo al controllo totale del mezzo. Lo stesso discorso vale per il motocross».
 Quindi kart e motocross si inseriscono perfettamente nella filosofia di base che ha portato la Provincia a realizzare il Safety Park?
 
«Sono due discipline che offrono la possibilità di sfogare i propri bollenti spiriti corsaioli (in seno alla sicurezza stradale questo non è poco...), insegnano a guidare davvero (e ancora non è poco...). Non è quindi accettabile l’ipocrisia che considera demoniaco un impianto motoristico (annoverante kart e motocross) che oltretutto, prima di essere tale, è un impianto dello sport con tutti i suoi splendidi risvolti umani e sociali che può offrire».
 Torniamo al karting: è seguito in Alto Adige?
 
«Sono tantissimi i praticanti: se non lo si vede è solamente perché si è tutti costretti ad emigrare».
 Perchè allora una così diffusa contrarietà?
 
«Non credo che sia così diffusa nei confronti della consacrazione piena degli impianti kart e motocross da parte degli altoatesini, anzi: in sede di raccolta firme l’80% sarebbe favorevolissimo».
 Anche i mezzi da competizione non risultano inquinanti?
 
«Vi sono dati verificabili: i mezzi da competizione producono emissioni nocive bassissime, inferiori alle auto catalogate Euro 4. Non ci sentiamo né “stupratori” dell’ambiente, né insensibili alla natura tutta, alla quale siamo legati».
 Quindi polemica, sulla manifestazione di go kart il 30 agosto, del tutto gratuita?
 
«È da condannare l’ipocrisia attorno ad un impianto stupendo ed utilissimo, per la sicurezza e per lo sport. Non è in linea con alcun principio né moralista, né ecologista. Ogni regione italiana ha almeno 2 piste del kart, spesso senza barriere anti-rumore e asfalti fono-assorbenti: in Alto Adige non la controtendenza è del tutto positiva».


Tante le critiche ma ampie assicurazioni
 VADENA. A sollevare la questione sulla manifestazione «Go-Kart-Contest» prevista sabato 30 agosto sulle piste del Safety Park sono stati i Verdi provinciali: «28 team correranno in gara per tre ore, sperando di vincere il titolo di maggior inquinatore». A gettare ulteriore benzina sul fuoco le considerazioni a proposito dell’ordine del giorno che venne approvato in consiglio provinciale il 16 dicembre 2005 (un no ed una astensione) dove si legge «Non si svolgono gare di go kart, sull’intera area sono ammessi solo motocicli che possono circolare anche sulle strade...». Secondo il direttore del Safety Park, Paul von Guggenberg, «I kart in nostra dotazione sono stati testati davanti agli abitanti di Vadena e alla giunta comunale. Tutti hanno ammesso che fanno un rumore assolutamente contenuto».

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giovedì, 21 agosto 2008
Go kart in pista, braccio di ferro
Il consigliere: sono vietati. Il direttore: è tutto in regola
Alto Adige, 20 AGOSTO 2008
di Ezio Danieli
 

 VADENA. Continua la polemiche sulla manifestazione «Go-Kart-Contest» prevista sabato 30 agosto sulle piste del Safety Park. A sollevare la questione sono stati i Verdi provinciali secondo i quali «28 team correranno in gara per tre ore, sperando di vincere il titolo di maggior inquinatore». A gettare ulteriore re benzina sul fuoco le considerazioni a proposito dell’ordine del giorno che venne approvato in consiglio provinciale il 16 dicembre 2005 (un no ed una astensione) dove si legge «Non si svolgono gare di go kart, sull’intera area sono ammessi solo motocicli che possono circolare anche sulle strade...».
 Il direttore del Safety Park, Paul von Guggenberg, al nostro giornale ha dichiarato: «I kart in nostra dotazione sono stati testati, alla metà di maggio, davanti agli abitanti di Vadena e all’amministrazione comunale. Tutti hanno ammesso che fanno un rumore assolutamente contenuto o comunque inferiore al preventivato». Al direttore replica ora Pasquale Paolillo (consigliere comunale di An a Vadena) replica alle affermazione fatte al nostro giornale da Paul von Guggenberg, direttore del Safety Park. Scrive Paolillo: «Dagli atti in mio possesso la struttura non ha alcun permesso e nessuna omologazione per lo svolgimento di gare o similari di kart. Non si devono creare i presupposti per far partire un parco divertimento a spese della cittadinanza che subirà un peggioramento della qualità della vita. Dobbiamo assolutamente far cessare o quantomeno ridurre le emissioni di gas tossici per l’ambiente e noi cosa facciamo? In inverno non possiamo usare le nostre autovetture nemmeno per lavoro ma, quando arriva l’estate altri si possono divertire. Il sacrificio richiesto è troppo alto per questi passatempi anche perché di benefici non se ne vedono. Sono certo che non tarderanno proposte sempre più audaci a copertura di sicuri deficit».



È diventata una pista per go-kart: io protesto

 In relazione alla discussa pista di Go-Kart realizzata sul biotopo Ischia Frizzi, alla faccia della tanto decantata sensibilità verso la natura dei nostri amministratori provinciali, vorrei aggiungere anche il mio nome in segno di protesta.
Enrico Farina
Alto Adige 20-08-08

«Basta con le accuse: i nostri mezzi non inquinano»
Gozzer, delegato regionale della Federazione Italiana Karting, respinge le critiche


 In queste ultime settimane ci si è dati un gran impegno a scrivere articoli contro lo sport che rappresento e di cui sono il delegato provinciale. Ora intervengo anche a tutela di tutti gli sportivi e praticanti di quello che fino adesso pare sia il male assoluto. Comprendo che la campagna elettorale alle porte possa fomentare qualsiasi presa di posizione in assoluto dispregio sia nella forma che nel contenuto: si azzardano solo ipotesi senza la dovuta informazione solo per partito preso. In una provincia come la nostra - che dispone di piste ciclabili, campi da calcio, palazzetti sportivi e quant’altro pagati anche da noi tutti che siamo pure contribuenti - noi abbiamo pazientemente atteso che i politici mantenessero la loro promessa. Adesso finalmente è stata realizzata in una area disagiata (l’impianto è stato costruito a pochi metri dalla discarica Ischia Frizzi dove per molti giorni all’anno si avvertono olezzi disgustosi prodotti dalle immondizie “coperte” da un rigoglioso pendio verde). Ma finiamola una buona volta di credere che con un filtro FAP (il cui prodotto di polveri deve essere comunque bruciato e scaricato nell’aria) sistemiamo il problema inquinamento e che cinque gare di kart all’anno possano turbare il sistema ambientale, paragonandolo al traffico cittadino. Basta continuare a dire che il nostro consumo di benzina (pochi litri) quando gareggiamo con le nostre “macchinette” (che si chiamano Kart) può incentivare lo spreco energetico e di denaro. Ma che bello però sentirsi orgogliosi di fregiarsi di essere italiani e non solo quando vince la Ferrari (o altre) e quando un nostro pilota emerge nel contesto mondiale.
 Dopo la doverosa puntualizzazione sugli aspetti più evidenti di questa polemica che si trascina da troppo tempo (senza un doveroso e esplicativo confronto per tutelare i diritti di ognuno) credo che non sia più il caso di continuare a demonizzare uno sport che tra l’altro nulla condivide al momento con il Safety Park che amministra e organizza le sue attività in piena autonomia, ma che utilizza un kartodromo all’avanguardia per quanto riguarda la sicurezza che tutti gli riconosciamo e che auspichiamo in un tempo ragionevole di poter con diritto usufruire e praticare il nostro sport nel nostro ambito provinciale dopo lunghi anni da pendolaristi nonché ospiti. Sottolineo inoltre che per la costruzione della pista kart, furono raccolte oltre 3 mila firme in 5 giorni nel solo bacino locale, e che tutti i sostenitori di tale impianto continuano a ricordarmi che i nostri politici le promesse le devono mantenere. Per quanto riguarda la sicurezza stradale e gli insegnamenti che vengono dal praticare la nostra disciplina, credo sia superfluo dire: prima di parlare bisogna verificare: viva lo sport del karting».
 delegato regionale Federazione Italiana Karting
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martedì, 19 agosto 2008


«In pista solo go kart non rumorosi»
Von Guggenberg: li abbiamo testati davanti ai residenti di Vadena
Alto Adige, 17 AGOSTO 2008

 VADENA. «Tranquilli: i go kart in pista il 30 agosto non causeranno alcun fastidio da rumore. Li abbiamo testati davanti ai residenti e alla giunta comunale di Vadena». Dà ampie garanzie Paul von Guggenberg, il direttore del Dafety Park. Poi aggiunge: «L’attività finora è stata intensa e lo sarà ancora di più da settembre in avanti». Nessun problema, a quanto pare, per la situazione finanziaria.
 Parlando di Safety Park non si può non fare riferimento all’ultima polemica, la gara di go kart prevista per sabato 30 agosto, sollevata dai Verdi provinciali e quindi recepita anche da ltri partiti e dal consigliere comunale di Vadena Paolillo.
 Che ne pensa?
 
«L’attività di go kart è parte integrante del nostro lavoro, chiamiamola un ramo aziendale, che intendiamo ovviamente perseguire».
 Ma c’è il rischio di un incremento del rumore: così almeno sostengono i Verdi e altri partiti?
 
«Precisiamo subito che i mezzi in nostra dotazione sono stati testati, alla metà di maggio, davanti agli abitanti di Vadena e all’amministrazione comunale. Tutti hanno ammesso che fanno un rumore assolutamente contenuto o comunque inferiore al preventivato. Lo stesso sindaco ha dichiarato che non ha nulla da obiettare sulla gara proprio perchè ha verificato, in pista, che i mezzi di decibel ne provocano pochi».
 Sono tutti mezzi del Safety Park?
 
«Proprio così. Sono una decina riservati agli adulti, uno è doppio con spazio dunque per l’istruttore e l’allievo, un kart è per i bambini ed altri due sono riservati ai disabili che hanno problemi alle gambe. Tutti questi mezzi sono a quattro tempi e a bassa emissione acustica».
 Polemica dunque inutile, quella sollevata dai Verdi provinciali?
 
«Personalmente comprendo ogni tipo di preoccupazione ma preferei che prima di lanciare accuse o comunque generare timori vi fosse la necessaria informazione».
 I Verdi prima ed altri esponenti politici poi hanno collegato la gara di go kart con il bilancio non proprio positivo, in questo momento, dal punto di vista finanziario».
 
«Ribadisco quanto i responsabili del Safety Park hanno dichiarato prima e durante l’inaugurazione del Centro: obiettivo prioritario, dal punto di vista finanziario, è far quadrare i conti in modo da non incidere in alcun modo sui contribuenti. In tal senso abbiamo anche accolto un preciso invito che è stato fatto sia dal presidente Durnwalder che dall’assessore provinciale Widmann».
 Obiettivo finora raggiunto, in questi primi mesi di attività?
 
«I conti non si fanno durante una fase che posso definire di rodaggio. Ma posso confermare che finora l’attività è stata intensa con il raggiungimento anche di importanti accordi, come quello con la Croce Bianca per l’esercitazione alla guida sicura dei propri autisti».
 In prospettiva?
 
«Dal prossimo mese l’avvio di una serie di corsi soprattutto coinvolgendo i giovani (anche coloro che guidano i ciclomotori) e gli anziani. La programmazione è intensa, a ribadire che la strada imboccata è più che mai valida».
 Obiettivi?
 
«Quelli dichiarati: un impegno costante per ridurre il numero di incidenti stradali».
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martedì, 19 agosto 2008

Anch’io contro i kart
Alto Adige, 15 AGOSTO 2008

Anch’io contro i kart
Così siamo in ventuno

 Ho letto la lettera del Signor Casanova Borca nella quale viene ironicamente sottolineato come i cittadini contrari alla gara di kart nella struttura di Ischia Frizzi possano essere una manciata e non di più. Venti, si dice. Facciamo pure ventuno, perché mi ci aggiungo anch’io. Ma temo per lui che il numero possa essere molto, ma molto più elevato. Spero e credo, infatti, che siano tante le persone di buon senso che ritengano assurdo adibire una zona a percorso per gare di fastidiosissime macchinette (ma non basta lo stress del traffico cittadino?), soprattutto se si pensa che essa poteva essere trasformata in un biotopo con un percorso didattico, facilmente raggiungibile da tutti con una comoda passeggiata od una allegra pedalata. Mi si permetta di usare lo stesso tono ironico della succitata lettera e di ribadire che siamo almeno ventuno, non venti.
Marco Bonatti
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giovedì, 14 agosto 2008


San Giacomo Agruzzo Vigili del fuoco a lezione di guida sicura
Alto Adige, 13 AGOSTO 2008

 LAIVES. Ogni anno i vigili del fuoco di San Giacomo - Agruzzo offrono più di 150 ore a testa del loro tempo libero in corsi, seminari, esercitazioni pratiche. Era scontato dunque che, avendo un centro di guida sicura Safety Park a poca distanza, abbiano usufruito di questa opportunità. Sabato scorso, tutti i membri del corpo con regolare patente dei vigili del fuoco, anno preso parte al corso base. Dopo una breve spiegazione teorica sulla sicurezza attiva e passiva si è passati alla pratica. «Con diverse esercitazioni abbiamo portato i mezzi di soccorso ai loro limiti, capendo subito che il peso e tutta l’attrezzatura non contribuiscono a stabilizzare la macchina - spiega il comandante Carli Alex - Subito qualche vigile del fuoco ha capito che le sue teorie sulle autovetture che sbandano valgono poco. Gli istruttori ci hanno fatto passare un pomeriggio istruttivo e divertente. A noi questo corso al Safety Park ha giovato molto, soprattutto per acquisire ancora più sicurezza nella guida in emergenza e non solo».
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giovedì, 14 agosto 2008


«Dato il via libera ai go kart vietati»
Polemica: disatteso l’ordine del giorno del consiglio provinciale
Alto Adige, 12 AGOSTO 2008


 VADENA. Non si placa la polemica in vista della manifestazione «Go kart contest» prevista al Safety Park il 30 agosto. Le reazioni si sprecano contro la giunta provinciale «che non mantiene le promesse fatte a suo tempo»; non bastano neppure le assicurazioni fornite dal direttore tecnico della struttura secondo cui «i go kart quel giorno saranno del tipo da hobby e non certo da competizione».
 Ribadisce, con una nota, Franz Fabian, il direttore tecnico del Safety Park, che intende tranquillizzare sia gli abitanti di Vadena e della zona Cervo (la più vicina alla struttura): «I go kart in pista il 30 di agosto sono quelli che di solito si usano per hobby. Hanno un motore a 4 tempi che non produce nè eccessivo rumore nè inquinamento».
 Ma la questione - oltre che ambientale - è anche e soprattutto politica in relazione all’ordine del giorno che venne approvato il 16 dicembre 2005 (un voto contrario ed una astensione) dove si legge, fra l’altro: «Non si svolgono gare di go kart, sull’intera area sono ammessi solo motocicli che possono circolare anche sulle strade, se il valore di rumore supera il valore soglia ammesso per l’impianto, i veicoli non possono più circolare e sono adottati provvedimenti permanenti per la tutela dell’inquinamento acustico; per l’intero impianto sono previste misure anti rumore fra cui barriere antirumore».
 Le barriere sono state sistemate. E infatti le prove di guida sicura finora disputate - grazie ai corsi organizzati appunto al Safety Park - non hanno suscitato proteste da parte di chi abita a ridosso della struttura. Ma l’annunciata manifestazione di go kart - è confernato che si tratta di mezzi a 4 tempi e quindi certamente meno rumorosi di quelli da competizione - ha gettato benzina su fuoco di una polemica (quella legata ai costi della struttura ed al suo utilizzo) che non si è mai sopita. Finora la giunta provinciale - a proposito della manifestazione del 30 agosto - non ha preso posizione ufficiale, probabilmente anche per il fatto che l’assessore competente (Thomas Widmann) è in vacanza. Ma la mobilitazione contro i go kart è iniziata, come confermano le varie prese di posizione, tutte contrarie al benestare dato per la gara prevista per sabato 30 agosto.

 VADENA. In una nota, il consigliere comunale di Alleanza nazionale, Pasquale Paolillo, denuncia «Il comportamento scorretto della Provincia. Nell’ambito della votazione per la nascita della struttura ora conosciuta come “Safety Park” era stato assicurato a tutto il consiglio provinciale che all’interno di questa struttura potevano esserci solo la guida sicura e una pista di collaudo dei mezzi militari. Ora il 30 agosto ci sarà la prima gara di go kart con ben 28 team in pista, con la compiacenza di quella parte politica che non solo ha sprecato milioni di euro dei cittadini ma ha anche deturpato una zona agricola facendone fonte di inquinamento acustico e paesaggistico e con una continua spesa per la gestione, tutto questo per la gioia di pochi. Si richiama l’attenzione di tutti i cittadini perche si uniscano per porre fine a queste prepotenze», conclude la nota.

VADENA. «Quasi all’unanimità il consiglio provinciale ha vietato le gare di go-kart nel centro di guida sicura e le decisioni del consiglio vanno rispettate». Non utilizza mezzi termini l’Union für Südtirol e si scaglia contro la gara dovrebbe tenersi al Safety Park a fine mese.
 «È uno scandalo come l’assessore Thomas Widmann e la direzione del centro di guida sicura di Vadena vadano contro una decisione del consiglio provinciale - si legge in una nota -. Nel 2005 il nostro consigliere Andreas Pöder ha presentato all’ordine del giorno una serie di condizioni riguardo alla gestione del futuro centro di guida sicura e tra queste vi era anche un chiaro divieto di organizzare nel centro gare di motocross, di moto come anche di go-kart. La delibera dopo una lieve modifica, era stata approvata con un solo voto contrario e un’astensione». (l.p.)


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giovedì, 14 agosto 2008

«I go kart e poi il motocross»
Abitanti preoccupati: siamo pronti alla mobilitazione
Alto Adige, 09 AGOSTO 2008


 VADENA. Se non è mobilitazione poco ci manca. Gli abitanti - che non hanno mai smesso di preoccuparsi per l’inquinamento acustico (rilevante a causa di ferrovia e autostrada) - non hanno accolto certo con piacere la notizia - confermata - che il 30 agosto al Safety Park si terrà la manifestazione «Go kart Contest» nella nuova struttura per la guida sicura a ridosso della discarica Ischia Frizzi. È prevista una vera e propria gara con una quindicina di veicoli con motori ecologici a 4 tempi. «Come previsto - dice un rappresentante del comitato civico - le gare si faranno, nonostante le promesse a suo tempo fatte dall’assessore provinciale Thomas Widmann. Speriamo che la manifestazione del 30 agosto non sia il preludio per l’arrivo anche del motocross. Siamo pronti alla mobilitazione. Le promesse devono essere rispettate».
 IL DIRETTORE. Franz Fabian - direttore tecnico del Safety Park e grande esperto a livello internazionale di guida sicura - cerca di tranquillizzare sia gli abitanti di Vadena e della zona Cervo (la più vicina alla struttura): «I go kart in pista il 30 di agosto sono quelli che di solito si usano per hobby. Hanno un motore a 4 tempi che non produce nè eccessivo rumore nè inquinamento». Poi aggiunge: «Il nostro impegno è anche quello di favorire gli appassionati di questa disciplina che ora sono costretti a lunghe trasferte ad Innsbruck oppure ad Ala nel Trentino».
 LA PROTESTA. «Il Safety Park è stato costruito per essere un centro di guida sicura e non un parco-divertimenti». Questo il commento dei Freiheitlichen alla notizia che a fine agosto il Safety Park, inaugurato lo scorso aprile, ospiterà una gara di go kart. «L’impiego di tutti quei soldi pubblici per la realizzazione del Safety Park è stata accettata dalla popolazione solo in nome della sicurezza sulle strade - scrive in una nota il referente per la Bassa Atesina Arno Mall - ma la trasformazione del centro guida sicura in un parco-divertimenti non è accettabile. Ancora una volta la popolazione è stata raggirata».
 Insomma che il centro ospiti anche iniziative non legate alla sicurezza ai Freiheitlichen proprio non piace. «Forse - scrive ancora Arno Mall - questo tipo di eventi servono per salvare il Safety Park dai conti in rosso. Dopo i progetti catastrofici delle terme di Merano e dell’areoporto di Bolzano, infatti, sarebbe meglio evitare altri debiti. Il parlamentare Brugger a Roma ha già proposto di rendere obbligatori i corsi di guida sicura ma probabilmente - conclude l’esponente dei Freiheitlichen - per salvare il bilancio del centro è necessario ricorrere anche a questo genere di eventi che non hanno niente a che fare con la sicurezza».
  I CONTI. A sottolineara la questione dei conti è stato anche il portavoce dei Verdi, Franco Bernard, secondo cui «La manifestazione del 30 agosto è stata autorizzata anche per coprire parzialmente gli esagerati costi del Centro di Guida Sicura, poiché pare che i corsi non abbiano poi quest’ampio riscontro. Che però le gare di go kart abbiano ora l’onore di essere considerate il nuovo sport degli altoatesini, è abbastanza imbarazzante. Mentre altrove si riflette su come risparmiare carburante e limitare le emissioni di gas serra, in Alto Adige si pensa a riempire di rumore e cattivo odore un’intera valle usando strutture pubbliche», come è appunto il Safety Park aperto sul territorio di Vadena.
 LA GESTIONE. Al momento dell’inaugurazione della struttura sia il presidente Durnwalder che l’assessore Widmann - d’accordo con i responsabili della società di gestione - avevano ribadito l’impegno che il bilancio avrebbe dovuto chiudere in pareggio. Alle osservazioni di Verdi e Freiheitlichen sulle attuali difficoltà, non è arrivata (per ora) alcuna precisazione da parte della Provincia.
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venerdì, 08 agosto 2008


«La gara di go kart causerà inquinamento»


Verdi all’attacco: la Provincia ha sbagliato a dare il benestare per il 30 agosto
Alto Adige, 08 AGOSTO 2008

 VADENA. Dura presa di posizione dei Verdi altoatesini in merito ad un evento - si tratta del «Ko kart Contest» - previsto per sabato 30 agosto al Safety Park, la struttura per la guida sicura a ridosso della discarica Ischia Frizzi. Pesanti le accuse soprattutto alla giunta provinciale: «Con manifestazioni di questo tipo, su un impianto pubblico, si produce un grave inquinamento». La pista per i go kart, come noto, è stata sensibilmente ridotta rispetto al progetto originario.
 È la stessa nota dei Verdi - firmata dal portavoce Franco Bernard - a confermare il «Go-Kart-Contest» del 30 agosto, «un evento durante il quale 28 team correranno in gara per tre ore, sperando di vincere il titolo di maggior inquinatore. Pare che la gara di go kart si svolga con “motori ecologici a 4 tempi” che hanno una cilindrata di 270 ccm». Il tutto, come detto, sulle piste del Safety Park di Vadena «La struttura - scrive Bernard - in cui gli altoatesini, secondo l’assessore competente, dovranno imparare a guidare in modo sicuro e responsabile i loro mezzi di trasporto motorizzati». E subito dopo il portavoce dei Verdi lancia la prima frecciata polemica: «Probabilmente la Provincia si sente in dovere di far rientrare gli esagerati costi del Centro di Guida Sicura, poiché pare che i corsi non abbiano poi quest’ampio riscontro. Che però le gare di go kart abbiano ora l’onore di essere considerate il nuovo sport degli altoatesini, è abbastanza imbarazzante, se si considera l’attuale dibattito sull’energia. Mentre altrove si riflette su come risparmiare carburante e limitare le emissioni di gas serra, in Alto Adige si pensa a riempire di rumore e cattivo odore un’intera valle usando strutture pubbliche».
 Nella sua nota, Franco Bernard sottolinea che «La manifestazione del 30 agosto è organizzata dalla comunità di sport a motore della Val Venosta, dalla quale non ci aspetta certo una particolare attenzione alle problematiche ambientali della Bassa Atesina». Poi aggiunge: «Dalla Provincia però, proprietaria dell’areale e responsabile del nostro benessere, ci aspettiamo una presa di posizione chiara a riguardo».
 Bene ricordare che proprio la pratica del go kart nella struttura a ridosso della discarica Ischia Frizzi ha sempre destato enormi perplessità a causa - s’è detto e ripetuto - del maggiore inquinamento acustico che avrebbe provocato. Lo stesso progetto originario era stato modificato con una riduzione degli spazi destinati ai go kart con conseguente eliminazione delle piste che erano state studiate con la prospettiva di poter ospitare anche gare a carattere internazionale gestite dalla Federazione e quindi ufficilmente riconosciute. (e.d.)


«Difficile far quadrare i conti e presto sarà un motodromo»

VADENA. Il Safety Park è caratterizzato da una serie di percorsi, compreso quello per i go kart: negli intendimenti dell’ente di gestione della nuova struttura «viene utilizzato nell’ambito degli addestramenti per veicoli a due ruote a velocità reale; è anche il percorso ideale per l’esercizio con il kart». Proprio l’eventualità di organizzare delle gare è stata più volte stigmatizzata dai residenti in zona Cervo a Vadena e fatta propria anche dal sindaco Alessandro Beati. Anche il giorno dell’inaugurazione del Safety Park si era verificata, a tal proposito, una protesta: il gruppo di iniziativa «Frizzi Au» (oltre una ventina di associazioni ambientaliste e pacifiste) aveva ribadito la contrarietà a quello che è stato definito «II motodromo Ischia Frizzi», soprattutto perchè realizzato «nonostante la ferma opposizione di larga parte della popolazione». I vari rappresentanti delle associazioni insistono ora nel dire che «Non sarà facile far quadrare i conti soltanto con i corsi di guida sicura: ecco quindi che è da mettere in preventivo l’organizzazione anche di gare di motocross e go kart che causeranno un ulteriore aumento del rumore in una zona già penalizzata da autostrada e ferrovia».


 

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martedì, 17 giugno 2008


Safety Park di Vadena. Dopo un mese il primo bilancio (incoraggiante) con il direttore Paul von Guggenberg
Alto Adige, 14 GIUGNO 2008
 


 VADENA. È trascorso ormai un mese dalla sua inaugurazione eppure il Safety Park, ovvero il moderno e innovativo centro di guida sicura, continua a suscitare curiosità ed interesse. Oltre 1700 le richieste inoltrate online, genitori che si informano per far seguire i corsi ai propri figli, ragazze che chiedono informazioni per i propri ragazzi. Insomma, il centro di guida sicura piace.
 Bilancio - provvisorio - dunque positivo oltre che incoraggiante. Ne parliamo con Paul von Guggenberg, direttore appunto del Safety Park.
 Direttore, qual è il bilancio di questo primo mese di vita del Safety Park?
 
«Direi ottimo. Non mi aspettavo così tanto interesse da parte della gente. Sono davvero numerose le persone che ci contattano per chiedere informazioni sul centro e sui corsi e per iscriversi alle nostre iniziative».
 Sono già stati attivati dei corsi di guida sicura?
 
«Certo. Abbiamo già organizzato 15 corsi rivolti ai privati, ognuno con un minimo di 8 partecipanti. E poi ci sono stati i corsi aziendali, ovvero quelli richiesti dalle aziende il cui personale si sposta spesso per lavoro».
 E per i più giovani che - a giudicare dai responsabili del Safety Park oltre che dalla giunta provinciale - hanno la priorità assoluta?
 
«Abbiamo organizzato, su proposta dei genitori, un corso di sole 4 ore per i ragazzi che vogliono imparare a guidare il motorino. Si è trattato di un corso di base dove ad esempio si insegnava ai giovani ad allacciare il casco. E poi li abbiamo portati in pista due volte. Anche un paio di classi del liceo sono venute a seguire dei mini-corsi. Mi sono accorto che molti di questi ragazzi sapevano ben poco di come ci si comporta in strada. Insomma penso che sia stata per loro un’esperienza molto utile, soprattutto per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi, di ridurre il numero degli incidenti sulle strade».
 Anche il personale della Croce Bianca seguirà i vostri corsi...
 
«Sì, è stato firmato un accordo. Prima erano costretti ad andare a Innsbruck, da settembre invece potranno allenarsi sulle nostre piste. Anche l’Associazione dei club sportivi si è rivolta a noi. Per le trasferte, infatti, nel weekend sono molte le squadre costrette a muoversi con i mezzi e i club desiderano che il tutto avvenga nella massima sicurezza».
 Qual è il test che più di altri lascia senza parole i vostri clienti?
 
«Sicuramente la pedana che simula in pista gli sbandamenti. In molti dopo aver provato questo test ci dicono: ero convinto ad essere io a guidare la mia auto, non credevo che potesse avvenire il contrario».
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sabato, 17 maggio 2008


Accesso oggi chiuso Al «Safety Park» solo usando i bus shuttle

di Ezio Danieli
Alto Adige, 17 MAGGIO 2008
 VADENA. Oggi la giornata delle porte aperte, lunedì il via ufficiale ai corsi di guida sicura. Decolla dunque, alla grande, il nuovo centro «Safety Park» realizzato dalla Provincia a ridosso della discarica Ischia Frizzi. Nei giorni scorsi è stata sistemata anche la segnaletica lungo le vie di Bolzano e sulla strada di accesso lungo l’argine dell’Adige. Ma i problemi non mancano. La conferma viene dal sindaco di Vadena, Alessandro Beati, che ieri ha diffuso una nota dopo i disagi che si sono verificati in paese negli ultimi giorni.
 «In questi ultimi giorni - scrive il sindaco - molte persone stanno arrivando a Vadena convinte che l’accesso al Safety Park sia attraverso il nostro paese. In occasione delle porte aperte, per la quali sono previste dalle 5 mila alle 8 mila persone, in seguito a questa disinformazione si potrebbero verificare dei seri problemi alla viabilità. L’accesso al Safety Park è solo ed esclusivamente da Bolzano. Per la giornata di sabato (oggi, per chi legge), per evitare intasamenti del traffico, è stato deciso assieme alla direzione del Safety Park e alle forze di Polizia di chiudere l’unico accesso da nord e di creare un servizio shuttle. In pratica chiunque volesse raggiungere il Safety Park nella giornata delle porte aperte prevista oggi dalle 11 alle 19 dovrà parcheggiare il suo automezzo nelle seguenti zone di Bolzano: Fiera di Bolzano (Shuttle ogni 10 minuti); parcheggio dell’autostrada a Bolzano sud (Shuttle ogni 10 minuti), Piazza Walther (Shuttle ogni 30 minuti) con fermate in corso Libertà e Via Roma)».
 Fin qui il comunicato-appello del sindaco di Vadena. Si diceva che proprio nei giorni scorsi è stata sistemata un’adeguata segnaletica che indica appunto la direzione da seguire per arrivare al Safety Park: in particolare all’inizio della strada arginale (l’inizio è allo svincolo del casello di Bolzano sud dell’Autobrennero e quindi all’uscita della MeBo). Dovrà essere curata meglio nella zona produttiva di Bolzano sud per evitare quella confusione tipica di chi arriva nel capoluogo altoatesino per la prima volta. Sistemata anche la strada arginale anche se i rattoppi dell’asfalto non sono ancora la soluzione migliore.
 Porte aperte. Oggi, come si diceva, la giornata delle porte aperte dopo la cerimonia inaugurale di mercoledì preceduta, in mattinata, dalla biciclettata di protesta da parte degli ambientalisti. Il presidente Durnwalder ha ribadito la priorità assoluta alle lezioni di guida: «Proprio per questo - ha sottolineato - il Safety park è necessario: la Provincia investe già molto in risanamenti di strade e ponti, nel rifacimento dell’asfalto e in nuove infrastrutture viarie, ma non basta. La guida sicura dipende dalla persona e dalla sua preparazione». L’assessore Widmann ha ricordato che in Alto Adige si sono registrati nel 2007 1400 incidenti stradali con 54 morti: “Per questo la Giunta provinciale si è impegnata per una mobilità più sicura, grazie anche al Safety Park».


ed ecco cosa la pubblicità promette

SAFETY PARK, TUTTO CIÒ CHE SERVE PER ADDESTRARSI AL MEGLIO

Guidare sicuri è una dote da imparare


Guidare sicuri non è una virtú scontata, ma una dote da imparare in modo mirato ed efficace. Del resto, sarà capitato a chiunque di trovarsi di fronte a pericoli improvvisi: un'auto che inchioda sulla vostra corsia, un bambino che attraversa di colpo la strada o la moto che sbanda sul bagnato. In quei frangenti non c'è il tempo di riflettere: saper reagire correttamente in una frazione di secondo, mantenendo la calma ed eseguendo la manovra più corretta al volante, può salvare la vita a noi e agli altri. Anche quando piove o nevica, su fondo stradale scivoloso, in una curva con scarsa visibilità o in condizioni di traffico intenso, mantenere il controllo completo del veicolo è importantissimo.
Altrettanto utile, poi, è imparare a guidare correttamente su percorsi scoscesi o a utilizzare le moderne apparecchiature elettroniche sempre più presenti negli autoveicoli. Insomma, anche per la guida, vale il principio che non si deve mai smettere d'imparare. Con un addestramento mirato, quindi, e grazie agli impianti tecnici all'avanguardia del Safety Park, si può apprendere la tecnica di guida giusta per ogni situazione. Con una serie di programmi specifici, concepiti su misura per le diverse esigenze, chiunque può perfezionare le proprie capacità, tanto il professionista della strada quanto il guidatore “della domenica”.Il centro di guida sicura offre inoltre dei corsi di addestramento mirati a ridurre i consumi e l'impatto ambientale, o per altre esigenze particolari. È disponibile un percorso attrezzato per motociclette e go-kart e un'area per esercitarsi alla guida fuori strada, ideale per tutti coloro che vogliono guidare in sicurezza anche quando si muovono al di fuori delle strade asfaltate o carrozzabili, o che desiderano testare senza correre alcun pericolo, i limiti del proprio veicolo fuoristrada.
Nella palazzina servizi, sono disponibili sale attrezzate per corsi, seminari, convegni, eventi e manifestazioni di qualunque genere. Dal 19 maggio 2008 si possono provare le proprie capacità di guida nel nuovo Safety Park : esercitazioni su misura preparano per la giornata nel traffico.



Piste, attrezzature e programmi specifici


Modulo 1: ostacoli con simulatore di sbandamento
La pista più impegnativa a livello tecnico, il vero cuore dell'impianto, dispone di una superficie di scorrimento irrigata di circa 90 metri di lunghezza e 10 di larghezza, con tre serie di ostacoli idraulici, impianti di misurazione della velocità e un simulatore di sbandamento (che ricrea le condizioni di sbandamento del veicolo oppure porta il veicolo a slittare artificialmente).
Durante l'esercitazione “High End” è prevista la comparsa di ostacoli improvvisi.
La pista è pensata per autovetture e mezzi pesanti ma sono possibili anche addestramenti con la moto, durante i quali si affrontano situazioni di frenata e schivata di ostacoli. La velocità massima prevista per gli addestramenti è di 90 km/h circa.
Modulo 2: circuito per le prove in curva
Questo percorso prevede un addestramento specifico su come affrontare le curve stradali più disparate, compresa una “curva infinita” (circuito). Ci si può allenare sulla superficie di scorrimento irrigata (velocità fino a 50 km/h circa), sull'asfalto bagnato, ma anche su pista asciutta con la comparsa improvvisa di diversi ostacoli idraulici. Vengono affrontate situazioni di frenata e di frenata di emergenza in curva, sempre in presenza di un impianto di misurazione della velocità. La pista è pensata per autovetture e mezzi pesanti, ma sono possibili anche addestramenti per le moto,in occasione dei quali vengono eseguite esercitazioni di guida in curva e frenata.
Modulo 3: superficie dinamica
Sulla pista polivalente del Safety Park vengono affrontate condizioni di aquaplaning, pista bagnata, ostacoli improvvisi, carreggiata con diversi valori di aderenza e molto altro. Le esercitazioni si svolgono a velocità fino a 130 km/h (a seconda del programma prescelto). È anche previsto un percorso di warm-up (riscaldamento) all'inizio della giornata di addestramento. La pista è pensata per autovetture e mezzi pesanti e addestramenti per le moto, in occasione dei quali vengono eseguite esercitazioni di schivata e frenata su serie di curve alternate e un breve percorso circolare.
Modulo 4: percorso in pendenza
Frenare, schivare e percorrere le curve in pendenza richiede una guida particolarmente dinamica. Il percorso del Safety Park presenta una pendenza del 12% circa e una superficie di scorrimento irrigabile (lunga circa 100 metri e larga 8). Inoltre, il percorso è dotato di ostacoli idraulici e impianti di misurazione della velocità. Il programma prevede frenate e schivate di ostacoli in presenza di diverse condizioni stradali. La pista è pensata per autovetture e mezzi pesanti anche per le moto, in occasione dei quali vengono eseguite esercitazioni di schivata e frenata, guida in curva, su serie di curve alternate e un breve percorso circolare.
Modulo 5: percorso Handling
Il percorso Handling HK1 è un tracciato circolare lungo circa 1.200 metri e largo circa 10 utilizzato per gli addestramenti a velocità reale.
Le esercitazioni riguardano non solo la guida tranquilla, detta anche “anti-aggressiva”, ma anche la frenata in curva, per la quale viene simulata una situazione di emergenza.
Il percorso Handling rientra nell'ambito dell'addestramento per autovetture e moto. A seconda del programma prescelto si possono integrare anche i moduli di tecnica di guida ed eventualmente anche il percorso per veicoli a due ruote e kart. Per quanto riguarda determinati addestramenti in moto è possibile integrare numerosi moduli di tecnica di guida allestendo un percorso di guida simile a una strada di campagna.
Modulo 6: percorso per veicoli a due ruote e kart
Il percorso Handling per veicoli a due ruote e kart è un tracciato circolare lungo circa 1.000 metri e largo circa 8. Il percorso viene utilizzato nell'ambito degli addestramenti per veicoli a due ruote a velocità reale. Le esercitazioni riguardano come nel HK1, la guida tranquilla e la frenata in curva, per la quale viene simulata una situazione di emergenza.
Il percorso Handling HK2 viene utilizzato soprattutto per l'addestramento in moto e consente di mettere in pratica la tecnica di guida in curva e quella in particolari situazioni di frenata e schivata. L'HK2 è il percorso ideale per l'esercizio in kart ed è possibile combinarlo con l'HK1 nell'ambito di svariati programmi ed eventi.
Modulo 7: percorso fuoristrada
I percorsi fuoristrada del Safety Park sono adatti sia ai veicoli a due ruote, che a ogni tipo di fuoristrada. Un percorso circolare selettivo sarà a disposizione dei motociclisti che vogliono mettersi alla prova su un terreno irregolare,naturalmente adatto anche ad ATV e veicoli da lavoro a quattro ruote.
E' stato realizzato anche un percorso speciale per SUV e fuoristrada, utilizzabile anche da macchine da lavoro, come per esempio i trattori con pendenze in diversi gradi di difficoltà, percorsi inclinati, ondulazioni del terreno, ostacoli naturali quali pietre e tronchi.
Inoltre, sono disponibili programmi di addestramento combinati (mezza giornata “On Road” e mezza “Off Road”) oppure corsi “Off Road” puri.


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giovedì, 15 maggio 2008



Una contestazione prima del «battesimo»
Biciclettata di protesta: «Enorme, inutile spesa ed equilibrio ecologico sconvolto»
Alto Adige, 15 MAGGIO 2008


 VADENA. Il giorno del «battesimo» del «Safety Park» - la grande struttura per la guida sicura realizzata a ridosso della discarica Ischia Frizzi - è iniziato al mattino con la biciclettata di protesta partita da piazza Walther a Bolzano ed arrivata fino a ridosso del Centro. Una trentina i partecipanti, alcuni manifesti e uno striscione appeso, nel cuore della notte, sul Monte di Mezzo. Più che un no al Safety Kart, già realizzato, sono emersi dubbi per il futuro della struttura: si temono le gare e quindi il rumore.
 Il gruppo di iniziativa «Frizzi Au» (oltre una ventina di associazioni ambientaliste e pacifiste) - già protagonista in passato di diverse azioni di protesta contro il Centro di Vadena) ha ribadito la contrarietà a quello che è stato definito «II motodromo Ischia Frizzi), soprattutto perchè realizzato «nonostante la ferma opposizione di larga parte della popolazione», ha contestato quindi Durnwalder e gli assessori Widmann e Mussner con le loro immagini stampate in un fotomontaggio di dollari, ha criticato in particolare l’assessore alla mobilità dedicandogli un volantino ironico («L’erbicida Widmann è di alta efficacia contro i trifogli») in riferimento al verde sparito «e sacrificato dal cemento usato per questa struttura che ha danneggiato l’equilibrio ecologico».
 I vari rappresentanti delle associazioni - in bici sono arrivati a Vadena in una trentina ed a loro si sono uniti i consiglieri provinciali Dello Sbarba, Kury ed Heiss dei Verdi, Pöder di Union für Südtirol ed il consigliere comunale di Bolzano Rudi Benedikter - sono entrati poi nel merito di quelle che sono le maggiori apprensioni, evidenziate anche dai residenti di Vadena ed in particolare da chi abita nelle zone Cervo e Mover: «Sappiamo - ha detto Zanon del Dachverband - che non sarà faacile far quadrare i conti soltanto con i corsi di guida sicura: ecco quindi che è da mettere in preventivo l’organizzazione anche di gare di motocross e go kart che causeranno un ulteriore aumento del rumore in una zona già penalizzata da autostrada e ferrovia».
 Dura la protesta dei manifestanti per l’annunciato uso delle piste «destinate ad ospitare anche le prove di collaudo dei mezzi da guerra prodotti dall’Iveco: meraviglia che la Provincia abbia concesso il suo benestare».
 C’è stata anche una proposta: «Pretendiamo dalla giunta provinciale, visto che oramai la zona Ischia Frizzi di fatto non esiste più, che come minimo siano messe in atto le misure di compensazione che sono previste dalla valutazione di impatto ambientale, in modo tale da creare un biotopo con una notevole potenzialità ambientale e paesaggistica soprattutto se si considera che la zona sfruttata per il Safety Park è adiacente al Fischer Spitz che si trova a ridosso della confluenza fra Adige ed Isarco».


«Ma la gente è con noi
Widmann replica agli ambientalisti Durnwalder: diminuiremo gli incidenti
  LORENA PALANGA


 VADENA. «Le contestazioni di questa mattina? Vi ha partecipato solo una piccolissima fetta di cittadini. Segno che il centro di guida sicura è apprezzato dalla maggior parte della popolazione». Queste le parole dell’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann in merito alla biciclettata di protesta di ieri mattina.
 Il commento è arrivato nel corso dell’inaugurazione del «Safety Park», svoltasi ieri sera alla presenza del presidente della Provincia Luis Durnwalder, del primo cittadino di Vadena Alessandro Beati, del direttore del centro Paul von Guggenberg, di molti altri sindaci della Bassa Atesina e Oltradige e di numerosi curiosi. Una festa - come l’ha definita lo stesso Widmann - con tanto di musica e buffet «dove tutti possono vedere con i propri occhi cosa è davvero il Safety Park». Fermamente convinto dell’utilità della struttura si è detto lo stesso presidente della Provincia. «È stato constatato che i corsi di guida sicura aiutano a diminuire il numero degli incidenti - ha affermato Luis Durnwalder all’inaugurazione -. Se un investimento può aiutare a salvare anche solo una vita umana, allora secondo me è un ottimo investimento».
 Elogi alla struttura di circa 16 ettari sono arrivati anche dal sindaco di Vadena Alessandro Beati che l’ha definita «un motivo di orgoglio per il nostro piccolo Comune», ma che non ha esitato anche nel corso dell’inaugurazione a farsi portavoce dei timori dei suoi cittadini. «Gli abitanti di Vadena hanno accolto bene il centro di guida sicura e sperano che questa struttura venga usata solo per garantire più sicurezza sull strade. Altri utilizzi, come ad esempio una pista per go-kart, potrebbero con i loro rumori andare ad appensantire una situazione già non facile per la presenza dell’autostrada».
 Nel corso dell’inaugurazione non è mancata la dimostrazione di uno dei test di situazioni di emergenza che si possono provare nel centro e i presenti hanno potuto ammirare la struttura accompagnati dagli istruttori del Safety Park. L’augurio per il futuro? «Speriamo che questa struttura moderna venga “vissuta” dai cittadini» ha affermato Widmann. E l’appello è arrivato anche dal presidente Durnwalder: «Usate il centro anche perché lo abbiamo realizzato grazie ai vostri soldi». Anche grazie ai contributi dei tanti ciclisti che ieri pedalando sulla ciclabile che costeggia il centro non hanno potuto fare a meno di scuotere la testa.


SABATO  Le porte aperte tutto il giorno

 VADENA. Il Safety Park inizierà l’attività lunedì 19 maggio, sabato è in programma la giornata delle porte aperte dalle 11 alle 19 con ingresso gratuito e possibilità di assistere a prove per i corsi di guida sicura. Ci sarà anche la possibilità di coinvolgere i più piccoli con la zona riservata alle prove in bici. Sabato è previsto un servizio di bus navetta gratuito (non ci sono parcheggi per le auto, ma solo per bici e moto) con partenza ogni 10 minuti dalla Fiera di Bolzano e dal casello A22 di Bolzano Sud, e ogni 30 minuti da piazza Walther 

Corriere dell'Alto Adige 2008-05-15

L'inaugurazione Il presidente difende la struttura. Widmann: «Educazione stradale, una priorità»

«Sul Safety Park polemiche fantasiose»

Durnwalder battezza il Centro guida sicura: «Lotta agli incidenti»

BOLZANO — Dopo anni di discussioni e polemiche, nasce ufficialmente il «Safety Park». L'innovativo centro dedicato alla guida sicura, fortemente voluto dalla giunta provinciale ed altrettanto osteggiato dai movimenti ambientalisti locali, è pronto a fornire i propri servizi per migliorare lo stile di automobilisti e motociclisti e quindi accrescere la sicurezza stradale.
Oggetto del contendere, nel corso della realizzazione dell'infrastruttura, la località prescelta, l'area Ischia Frizzi del Comune di Vadena, ritenuta una zona umida particolarmente interessante per le biodiversità e anche luogo da salvaguardare per il benessere dei cittadini del vicino Comune e dei numerosi ciclisti che utilizzano la pista ciclabile costeggiante il corso dell'Isarco, prima, e dell'Adige, poi.
A mettere la parola fine sulle proteste sorte nel tempo e su eventuali azioni future, ci ha pensato un padrino di battesimo d'eccezione, il Landeshauptmann Luis Durnwalder, il quale, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'opera, ha sottolineato come la sicurezza stradale sia una priorità non solo altoatesina ma europea, da valorizzare proprio attraverso centri come il «Safety Park». «Ci troviamo di fronte — afferma il presidente — ad una struttura necessaria per la sicurezza delle persone sulle strade. Ogni anno, in tutta Europa, si contano 1.300.000 incidenti che provocano 41.000 morti, cifre che devono assolutamente essere ridotte in maniera drastica; in questo luogo, credo si possa educare, oltre che la guida, anche il cervello delle persone, che devono iniziare a rispettare la propria vita e quella degli altri. La costruzione di quest'opera è stata accompagnata anche da polemiche, a volte fantasiose, ma ritengo che tutti possano capire quanto importante sia avere un luogo grazie al quale la sicurezza di ognuno di noi possa essere migliorata».
Il «Safety Park» si estende su di una superficie di 160.000 metri quadri, concepiti per ospitare percorsi di prova ideali per tutti i tipi di veicolo, dalle due ruote agli autocarri, e per ogni categoria di guidatore, dal principiante all'autista di professione. «La mobilità — spiega l'assessore provinciale al traffico Thomas Widmann — costituisce un punto di fondamentale importanza: non serve però costruire continuamente vie e strade sempre più veloci, senza prima educare il guidatore alle situazioni di pericolo. In questo senso nasce il centro di guida sicura, il quale, con sette moduli differenti ed una scuola guida per coloro i quali si avvicinano al mondo dell'auto o della moto, costituisce un punto di forza per il territorio provinciale».
Paolo Gaiardelli

La protesta Biciclettata simbolica per una decina di ambientalisti

«Autodromo contro la natura»


BOLZANO — Una decina di manifestanti del mondo ambientalista hanno partecipato ieri mattina ad una biciclettata simbolica per protestare contro l'apertura del Centro guida sicura di Vadena. Partenza alle 9 dalla centralissima Piazza Walther, con la comitiva verde che ha raggiunto su due ruote l'area dell'«Ischia Frizzi», una zona divenuta ora terra di discordia.
La protesta delle 24 associazioni ambientaliste scese in campo nasce dalla collocazione della nuova area riservata al nuovissimo ed innovativo Centro guida sicura (definito dall'ala protestante «motodromo Ischia Frizzi»), che secondo gli ambientalisti rappresenta uno spreco di danaro pubblico, oltrechè uno scempio per il paesaggio attuale.
«Nonostante la forte opposizione della maggioranza degli altoatesini — ha spiegato Andreas Riedl, del Dachverband — la Provincia ha usato la forza per mettere in piedi una struttura che trova la sua collocazione in un'area protetta e immersa, una volta, nel verde. Ora che la struttura è stata ultimata chiediamo che venga inserito una zona adiacente cui riservare un biotopo, che avrebbe grandi potenzialità ambientali e paesaggistiche, considerando soprattutto che la zona in questione è adiacente a quella già esistente (Fischer Spitz), alla confluenza tra Adige e Isarco».
La protesta ambientalista, viene specificato dai manifestanti, non vuole toccare l'aspetto primario della sicurezza sulle strade: «Non vogliamo certo affermare che l'idea sia inutile — sottolinea Riedl — ma riteniamo che la spesa di 17 milioni di euro, a fronte di uno sfruttamento di ben 3 ettari di ex verde pubblico, sia comunque eccessiva. E poi si parla di centro guida sicura — aggiunge Riedl — ma poi veniamo a sapere dagli abitanti del posto, che questa struttura si è trasformata in un autodromo, con macchine di grossa cilindrata, impegnate in corse, stile Formula 1. Non credo che l'inizio sia confortante». La manifestazione, conclusasi verso le 12, è finita con un presidio silenzioso davanti ai cancelli.
Thomas Laconi

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mercoledì, 14 maggio 2008


«Ok alla guida sicura, niente gare»


Il sindaco Beati: motocross e go-kart causerebbero troppo rumore
Alto Adige, 14 MAGGIO 2008


 VADENA. Sarà accorato l’appello che il sindaco Alessandro Beati lancerà questa sera durante la cerimonia di inaugurazione del «Safety Park», il grande centro realizzato dalla Provincia a ridosso della discarica Ischia Frizzi. «Chiederò alla Provincia - dice il sindaco di Vadena - che piste e strutture restino solo per la guida sicura. L’estensione alle gare e alle manifestazioni agonistiche è un rischio che gli abitanti non intendono accettare a causa del prevedibile aumento dell’inquinamento acustico». A giudicare da quanto dichiarato finora dal presidente Durnwalder, dall’assessore Widmann e dal presidente del cda Jellici, gli abitanti (ed il sindaco) di Vadena dovrebbero essere tranquilli: «La priorità - hanno dichiarato a più riprese gli amministratori provinciali - è la guida sicura con l’obiettivo di ridurre il numero degli incidenti stradali». Durnwalder ha anche aggiunto che «Dovrà esserci il massimo impegno per far quadrare i conti ed evitare deficit di gestione»: è proprio questo particolare che fa aumentare i timori a Vadena, nel senso che se le lezioni di guida sicura non dovessero garantire i necessari introiti per far quadrare i bilanci, potrebbe essere giocoforza indispensabile estendere le attività al Safety Park. Ieri pomeriggio intanto proprio il sindaco ed una delegazione di abitanti hanno visitato la nuova struttura, presenti l’assessore Widmann ed i responsabili del Safety Park.
 Signor sindaco, restano dunque i timori a Vadena?
 
«In linea di massima il parere degli abitanti non è contrario alle strutture a ridosso della discarica Ischia Frizzi; chi risiede nell’area più vicina alle piste - sono le zone Cervo e Mover - ha più perplessità, legate proprio al possibile aumento dei rumori. Come è stato dimostrato nei giorni scorsi».
 Cosa è accaduto?
 
«Una nota casa automobilistica ha portato alcune vetture in pista; chi era alla guida ha evidentemente esagerato con la velocità e con le sgommate e subito il rumore è stato avvertito nelle abitazioni più vicine al Safety Park ed i residenti hanno protestato, anche in Comune».
 La Provincia ha comunque mantenuto le promesse di installare delle barriere antirumore in due punti delle piste...
 
«Sono sicuramente barriere utili in grado di evitare la dispersione dei decibel in direzione delle case esistenti nelle zone Cervo e Mover. In presenza però di un’attività contenuta come può essere quella legata alle lezioni di guida sicura».
 Cosa temete?
 
«Le possibili gare di motocross e dei go kart. Sappiamo che anche i mezzi da competizione sono dotati di accorgimenti tecnici, fra l’altro previsti dalla legge, per contenere il più possibile il rumore. Ma restano, inutile negarlo, perplessità. Proprio per questo chiederò, a nome della giunta comunale e della comunità di Vadena, ampie garanzie alla Provincia appunto per quanto riguarda l’utilizzo delle strutture del Safety Park».
 Provincia che ha rispettato le indicazioni poste proprio da Vadena per quanto riguarda l’accesso soltanto da nord al Centro...
 
«Non potevamo certo sopportare un aumento del traffico di transito attraverso il paese che ha, come noto, diversi problemi di viabilità. Lo farò presente agli amministratori provinciali nella speranza che ci diano una mano nella realizzazione di quanto è necessario per una maggiore vivibilità del paese. Intanto, come Comune, abbiamo dovuto trovare una rapida soluzione al problema verificatosi proprio con la realizzazione del Centro a ridosso della discarica».
 Quale problema?
 
«È stato necessario realizzare un accesso tecnico per consentire l’intervento dei vigili del fuoco in caso di bisogno».
 Intanto Vadena ha una struttura in più...
 
«Il Safety Park è sicuramente un centro che dà prestigio al paese, sempre nella speranza che non porti altri disagi».
 GESTIONE. La giunta provinciale ha assegnato nel corso della seduta di ieri mattina alla società a capitale interamente provinciale “Centro di Guida Sicura - Safety Park Vadena Alto Adige-Safety Park Pfatten Suedtirol S.r.l.” la concessione della gestione della struttura: avrà durata di sei anni.
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martedì, 13 maggio 2008

«Safety Park per le lobby del cemento»
Alto Adige, 13 MAGGIO 2008

 VADENA. «Un monumento alla megalomania ed un regalo alla lobby del cemento e del motore»: così viene definito il grande Centro realizzato a ridosso della discarica Ischia Frizzi dalle BürgerListeCiviche, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del Safety Park prevista per la serata di domani. In una nota a firma di Benedikter, Rieder e Letrari - viene ribadita «La protesta contro questo megaprogetto. Lo riteniamo inutile, dannoso per natura (il biotopo) ed ambiente (inquinamento acustico ed atmosferico) ed un enorme spreco di denaro pubblico. Contro la volontà di una buona parte della popolazione della nostra Provincia, contro le proteste di ben 24 organizzazioni/associazioni, la Giunta Provinciale ha pensato di dover realizzarsi un altro “monumento”. In realtà sarà un monumento alla megalomania di qualche politico ed un regalo alle lobbies del cemento e del motore». Le liste civiche «Invitano tutti a partecipare alla biciclettata di protesta con traguardo Ischia Frizzi, organizzata da “Ambiente&Salute” per mercoledì, 14 maggio con partenza da Piazza Walther a Bolzano alle ore 9».
 «La Provincia - sostengono i promotori della manifestazione di protesta di domani - ha terminato la costruzione del Motodromo nonostante la ferma opposizione di larga parte della popolazione altoatesina e la forte protesta di ben 24 associazioni. Come cittadine e cittadini pretendiamo dalla giunta provinciale, visto che ormai l’Ischia Frizzi di fatto non esiste più, come minimo che siano messe in atto le misure di compensazione previste dalla valutazione di impatto ambientale». La zona di compensazione, sottolineano, «non potrà naturalmente sostituire l’area distrutta dell’Ischia Frizzi ma, come è stato evidenziato dalla commissione Via, creerebbe un biotopo con una grande potenzialità ambientale e paesaggistica soprattutto se si considera che la zona in questione è adiacente a quello già esistente (Fischer Spitz) alla confluenza tra Adige e Isarco. Ci auguriamo che almeno in questa occasione, i nostri rappresentanti politici dimostrino di avere a cuore le volontà della popolazione. Se i politici, anche questa volta, intendessero non dare ascolto, sarà il caso di chiederci se sono veramente degni di rappresentarci».
 Domani sera intanto - con inizio alle ore 19 - è prevista la cerimonia inaugurale con i saluti, la visita guidata al Safety Park, esibizioni con i piloti, un buffet con intrattenimento musicale.


Safety park, protesta ecologista in bici

Ambiente Domani corteo dal capoluogo fino a Vadena. «No alle lobby del cemento e del motore»

Corriere dell'Alto Adige  2008-05-13

BOLZANO — Liste civiche sul piede di guerra contro il nuovo centro di guida sicura di Vadena, visionata di recente dal Landeshauptmann Luis Durnwalder e dall'assessore al turismo Thomas Widmann.
«Un monumento alla megalomania e un regalo alla lobby del cemento e del motore» è la parola d'ordine che gli ambientalisti presenti nelle Liste civiche lanciano contro la struttura di Ischia Frizzi. Una protesta singolare in bicicletta programmata per domani contro la la struttura che sarà aperta ufficialmente il 19 maggio ma che già sabato prossimo vedrà una Giornata delle porte aperte.
Per le Bürgerliste, il progetto è, infatti, «inutile, dannoso per la natura, ovvero il locale biotopo, e per l' ambiente sotto il profilo dell'inquinamento acustico e atmosferico». Non solo: secondogli organizzatori si tratterebbe anche di : «un enorme spreco di denaro pubblico».
E ancora: «Il centro sarebbe stato progettato contro la volontà di una buona parte della popolazione della nostra Provincia, e, non tenendo conto delle proteste di ben 24 organizzazioni e associazioni, la giunta provinciale ha pensato di dover realizzare un altro monumento», rilevano i vertici delle Civiche che invitano a partecipare alla biciclettata di protesta con traguardo Ischia Frizzi, organizzata dal comitato «Ambiente e Salute». La partenza è fissata da Bolzano, nella centrale piazza Walther, alle 9.
La struttura di Ischia Frizzi, che potrà contare su tre istruttori a tempo pieno e due tecnici, è composta da una palazzina con foyer, uffici e una sala conferenza da 130 posti per la parte teorica dei corsi, e dai sette differenti percorsi articolati su una superficie di circa 16mila metri quadrati. Da sottolineare la presenza di zone riservata alle scuole, alle bici e ai kart.
«I 16,8 milioni di euro spesi per realizzare questo centro sono un ottimo investimento — era stato rilevato dal Landeshauptmann Luis Durnwalder e dall'assessore al turismo Thomas Widmann — se riusciremo a evitare anche un solo incidente, avremmo già raggiunto il nostro obiettivo».

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venerdì, 09 maggio 2008




Safety Park, protesta in bici
Vadena. Manifestazione prima dell’inaugurazione. «Si crei almeno un biotopo»
Alto Adige, 09 MAGGIO 2008

 VADENA. Mercoledì la Provincia inaugurerà il Safety Park, il centro di guida sicura realizzato nei pressi della discarica di Ischia Frizzi: opera che ha suscitato molte proteste. Ebbene, poche ore prima della cerimonia di apertura, prevista per le 19, queste proteste saranno ribadite dalle associazioni che si sono mobilitate negli ultimi mesi. Il «Gruppo di iniziativa» ha programmato infatti una biciclettata da Bolzano fino a Ischia Frizzi per manifestare il proprio dissenso. La partenza è prevista alle 9 da piazza Walther, a Bolzano, e il corteo su due ruote si svolgerà lungo la ciclabile.
 Il «Gruppo di iniziativa» è formato da 24 associazioni: da quelle più strettamente ecologiste come Wwf, Umweltwruppe e Dachverband, (e anche locali: Ambiente e Salute di Bolzano, Comitato civico di Laives-Vadena, Piattaforma Pro Pusteria, ecc.) alla rete Lilliput, dal Vke all’Iniziativa per più democrazia, da Pax Christi a Emergency. «La Provincia - sostengono i promotori della manifestazione - ha terminato la costruzione del Motodromo nonostante la ferma opposizione di larga parte della popolazione altoatesina e la forte protesta di ben 24 associazioni. Come cittadine e cittadini pretendiamo dalla giunta provinciale, visto che ormai l’Ischia Frizzi di fatto non esiste più, come minimo che siano messe in atto le misure di compensazione previste dalla valutazione di impatto ambientale». La zona di compensazione, sottolineano, «non potrà naturalmente sostituire l’area distrutta dell’ Ischia Frizzi ma, come è stato evidenziato dalla commissione Via, creerebbe un biotopo con una grande potenzialità ambientale e paesaggistica soprattutto se si considera che la zona in questione è adiacente a quello già esistente (Fischer Spitz) alla confluenza tra Adige e Isarco. Ci auguriamo che almeno in questa occasione, i nostri rappresentanti politici dimostrino di avere a cuore le volontà della popolazione. Se i politici, anche questa volta, intendessero non dare ascolto, sarà il caso di chiederci se sono veramente degni di rappresentarci».
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venerdì, 09 maggio 2008



La strada arginale resta chiusa Accesso possibile solo da nord
Alto Adige, 08 MAGGIO 2008


 VADENA. L’unico accesso al nuovo Safety Park - il grande centro per la guida sicura a ridosso della discarica Ischia Frizzi - è da nord, percorrendo la strada arginale (dovrà essere asfaltato il tratto iniziale fino all’incerenitore bolzanino) che è facilmente raggiungibile sia dall’uscita dell’Autobrennero che da quella della Mebo come pure dall’arginale bolzanina. Presto la segnaletica.
 La strada lungo l’argine dell’Adige è invece sbarrata sia a Vadena che in zona Cervo a Laives. Chi arriverà da sud (anche dalle vicine Laives e Bronzolo) dovrà, per forza di cose, raggiungere la zona del casello autostradale di Bolzano sud. Entro il 14 maggio, giorno di inaugurazione della struttura, verrà sistemata l’opportuna segnaletica per favorire gli utenti del Safety Park. Tabelle esplicative verranno posizionate, in seguito, anche lungo l’autostrada del Brennero. L’accesso solo da nord - e quindi non attraverso il paese - era stata una delle condizioni poste a suo tempo dall’amministrazione comunale di Vadena che era preoccupata per un potenziale incremento del traffico. È evidente che la mancata percorribilità della strada arginale fra Laives ed il capoluogo altoatesino - come si ricorderà era una funzionale alternativa alla statale 12 del Brennero sempre molto trafficata - creerà ulteriori problemi agli utenti del Safety Park che risiedono nelle vicinanze della struttura.
 ENNESIMO NO. Arginale lungo l’Adige: niente prolungamento da Vadena sino a Laives. Lo hanno ribadito, di recente, Alessandro Urzì e Christian Bianchi di An evidenziano che «Oggi l’arginale (sino a Vadena) è una strada a tutti gli effetti, ampia e spaziosa. Ma il paradosso è che essa termina a non più di 200 metri dall’ingresso di Laives avendo solo la funzione di collegare il Centro Guida sicura al capoluogo». All’interrogazione di Alleanza Nazionale il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder ha risposto che «Il tratto di strada arginale in questione (quello fra Vadena e Laives, ndr) è a tutt’oggi non adatto allo scopo di smaltire il normale traffico stradale in quanto si tratta di un argine di fiume e quindi interdetto al transito ai non autorizzati». Il presidente ha aggiunto anche motivazioni tecniche: «Un intenso traffico provocherebbe dei cedimenti dell’argine, delle buche nelle banchine laterali che pregiudicherebbero la stabilità dell’argine in caso di piena del fiume... Il collegamento tra Laives e la strada arginale al momento è costituito soltanto da una stretta strada consorziale di proprietà privata, chiusa al traffico e che non si presterebbe mai a smaltire traffico».
 I RUMORI. Nel corso della presentazione ufficiale alla stampa del nuovo Safety Park, l’assessore provinciale Thomas Widmann ha voluto smorzare le polemiche in merito all’inquinamento acustico: «La prima abitazione dista 250 metri - ha spiegato - e prima di arrivare ad un gruppo di case bisogna attraversare il fiume Adige e l’autostrada con i suoi 40 mila mezzi in transito ogni giorno. Non credo proprio che il rumore provocato dal Safety Park sia una fonte di inquinamento particolarmente pericolosa». Ad ogni modo sono state predisposte - come era stato promesso agli abitanti - le barriere antirumore in due punti.
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mercoledì, 07 maggio 2008


Lezioni per imparare a guidare in sicurezza
Pronta la grande struttura a ridosso della discarica Ischia Frizzi.
Alto Adige, 07 MAGGIO 2008


 VADENA. Il «Safety Park» è pronto e ieri mattina è stato «testato» dai giornalisti. Ottima l’impressione, anche dal punto di vista ambientale. Il presidente Durnwalder, l’assessore Widmann, il presidente della società ed il direttore hanno ribadito: la priorità assoluta è migliorare lo stile di guida di automobilisti e motociclisti (conducenti di trattori compresi) e quindi la sicurezza delle strade.
 Guidare sicuri non è una virtù scontata, ma una dote da imparare in modo mirato ed efficace. Dalle statistiche, infatti, emerge che il 90% degli incidenti stradali è dovuto a imperizia e ad errori di guida che, molto spesso, si potrebbero evitare. E proprio la riduzione del numero degli incidenti è l’obiettivo pioritario che s’è posta la Provincia realizzando questa grande struttura. Con un addestramento mirato, quindi, e grazie agli impianti tecnici all’avanguardia del Safety Park, si potrà apprendere la tecnica di guida giusta per ogni situazione. Con una serie di programmi specifici, concepiti su misura per tutte le esigenze, chiunque può perfezionare le proprie capacità. Sono concetti ribaditi, anche ieri mattina, dal presidente Durnwalder e dall’assessore provinciale Widmann in occasione dei test per i rappresentanti dalla stampa, preceduti dalla presentazione delle caratteristiche della grande struttura.
 Il Safety Park è caratterizzato da una serie di percorsi. Quello ad ostacoli con simulatore di sbandamento è la pista più impegnativa a livello tecnico; percorso attrezzato con le tecnologie più all’avanguardia per simulare situazioni di pericolo reale. Il circuito per la guida in curva è un percorso per addestramento specifico su come affrontare ogni curva stradale, compresa una «curva infinita». Vengono affrontate situazioni di frenata e di frenata di emergenza, sempre in presenza di un impianto per misurare la velocità. C’è anche la «superficie dinamica»: sulla pista polivalente si affrontano condizioni di aquaplaning, pista bagnata, ostacoli improvvisi, carreggiata con diversi valori di aderenza e molto altro. Interessante anche il percorso in pendenza: frenare, schivare e percorrere le curve in pendenza richiede una guida particolarmente dinamica e manovre impegnative che si possono apprendere in piena sicurezza. A disposizione anche il «Percorso handling»: si tratta di un tracciato circolare che viene utilizzato per gli addestramenti a velocità reale per autovetture e moto; integrabile con diversi moduli di tecnica di guida, a seconda del programma prescelto.
 Il percorso per veicoli a due ruote e kart verrà utilizzato nell’ambito degli addestramenti per veicoli a due ruote a velocità reale; è anche il percorso ideale per l’esercizio con il kart. Sarà sicuramente molto frequentato anche il percorso fuoristrada: è circolare e selettivo a disposizione dei motociclisti che vogliono mettersi alla prova su un terreno irregolare, adatto ad ogni tipo di fuoristrada.
 A ridosso della palazzina per i servizi (con un ampio atrio che potrà ospitare manifestazioni) c’è anche il modulo riservato alle scuole con tanto di semafori e attraversamenti pedonali dove i più piccoli avranno modo di imparare come muoversi sicuri.

Cerimonia (con le porte aperte) il 14 maggio

 VADENA. Il Safety Park verrà inauguarato il 14 maggio (è prevista una giornata a porte aperte); lavorerà 360 giorni all’anno e funzionerà grazie alla collaborazione con chiunque si occupi di strada e di sicurezza. Verranno coinvolti Aci, Intendenze scolastiche, forze dell’ordine, Commissariato del governo ed i comuni di Laives e Vadena.
 Il cda. È composto dal direttore di Dipartimento Gianfranco Jellici presidente, dall’ingegner Joachim Dejaco (dipendente Sta) e da Christoph Brandt che si occuperà di contabilità. Revisori dei conti sono Anton Resch (presidente), Dieter Schramm e Claudio Andreatta. Direttore tecnico è Franz Fabian che opera da 30 anni nella sicurezza stradale.

«Troppo cemento con danni all’ambiente»
Il gruppo Ambiente e salute contesta la scelta della Provincia

 VADENA. Il gruppo «Ambiente e salute», Umweltgruppe, di Bolzano ha diffuso il seguente comunicato: «Preoccupati dall’idea di possibili contestazioni, Durnwalder e Widmann hanno invitato in forma privata la stampa a visitare il Safety Park. Dopo aver comunicato ufficialmente che la inaugurazione si sarebbe svolta il 14 maggio, pochi giorni fa invece è stato annunciato questo appuntamento anticipato con i media, un modo per agire indisturbati. Dopo le manifestazioni vietate, i pullman sequestrati, i relatori stoppati ora si gioca a nascondino: mille sistemi per nascondere il dissenso. Segni di debolezza di un sistema scricchiolante, che prova a mostrare di sé il lato forte e soprattutto evita in ogni modo il confronto. Ma Ischia Frizzi è e rimarrà nel ricordo della gente come uno sfregio alla natura, un’opera di cementificazione dispendiosa e inutile, che porterà ai cittadini e all’ambiente rumore e inquinamento. Un capriccio di qualcuno con i soldi degli altri, una grande opera a spese delle famiglie. Cosa vogliamo chiedere a Durnwalder e a Widmann: Perché proprio in quel posto, distruggendo una zona umida, essenziale per la salvaguardia della biodiversità? Perché un centro di guida sicura, se già esistono a Trento e a Innsbruck? Perché collaudare macchine da guerra? Con quali soldi avete costruito tutto questo? Che fine ha fatto la promessa di una zona di compensazione?», conclude la nota.


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mercoledì, 30 aprile 2008


Safety Park, ecco le prime proteste
Alto Adige, 29 APRILE 2008

 LAIVES. Alcune auto sportive di grossa cilindrata hanno girato nei giorni scorsi sulle nuove piste del centro guida sicura all’Ischia-Frizzi e la cosa non è sfuggita agli ambientalisti del «Dachverband für Natur und Umweltschutz». Ne è seguita una nota dove vengono anche posti alcuni quesiti all’assessore provinciale Thomas Widmann. «Siamo sorpresi - dicono gli ambientalisti - dalla notizia che più macchine sportive hanno utilizzato le nuove piste del centro giuda sicura e vorremmo sapere dall’assessore Widmann, che ha parlato di test, se sono stati fatti per capire cosa va o non va nell’impianto. Una struttura del genere, pagata con soldi pubblici, non dovrebbe comunque avere problemi a due settimane dall’inaugurazione. Inoltre perché si è deciso di dare questi test ad un centro automobilistico di Monaco di Baviera? È una struttura in grado di certificare l’impianto? E il Centro Porche di Monaco è stato pagato per collaudare le piste o, viceversa, ha pagato per poterle utilizzare?». Altri quesiti posti all’assessore Widmann dal Dachverband riguardano la professionalità dei piloti collaudatori ovvero, se erano alla guida di auto proprietà della Porche di Monaco oppure «se si è trattato di passare una bella giornata girando per divertimento sulle piste all’Ischia Frizzi».
 Dalle prime informazioni, continuano gli ambientalisti del Dachverband, «un pilota avrebbe rilevato qualche problema e ci chiediamo cosa sarà scritto quindi nella relazione dopo i test. Infine, serviranno ditte automobilistiche estere per poter pareggiare i conti dell’impianto in futuro?». (b.c.)
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giovedì, 24 aprile 2008
«Il Safety Park serve solo al prestigio di Widmann»
 
Vadena. Dure critiche di Dello Sbarba (Verdi) e Ufs
 Alto Adige 24-04-08

 VADENA. «È solo un oggetto di prestigio di Widmann. Tolto questo scopo, il Security Park realizzato a Vadena è del tutto inutile». I Verdi altoatesini non mollano e, all’indomani della presentazione ufficiale del centro di guida sicura, tornano a criticare il progetto voluto dalla Provincia. Un’opera faraonica, per la quale sono serviti otto anni, un investimento di 16,8 milioni di euro e un’area di 16 ettari (e inizialmente ne erano stati previsti venti). «Le dichiarazioni di Widmann non ci hanno convinto - spiega Riccardo Dello Sbarba, consigliere provinciale verde -, restiamo convinti che quell’opera sia inutile. Esistono centri simili in Tirolo e in Trentino, non c’era bisogno di spendere quella cifra per una struttura così impattante anche in Alto Adige. I residenti della zona dovranno subire molti disagi per i rumori e l’inquinamento del Safety Park, oltre che per l’afflusso di visitatori: noi continueremo a monitorare la situazione e chiediamo da subito la pubblicità dei dati. Non permetteremo che un sogno di Widmann si trasformi in un incubo per i residenti».
 Sulla stessa lunghezza d’onda anche le proteste dell’Union für Südtirol: «Può anche essere che il Safety Park arrivi al pareggio di bilancio in tre anni - dice Christine Taraboi-Blaas -, visto che i corsi (obbligatori per chi fa la patente) costeranno moltissimo, andando a incidere pesantemente sui redditi già ridotti delle famiglie. Coi soldi dei contribuenti si è voluto costruire un monumento al nostro agile e brillante assessore alla mobilità».
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giovedì, 24 aprile 2008

La struttura Vadena, completato il centro di guida sicura. È costato quasi 17 milioni di euro

Widmann: «Safety Park, ora si parte»

Corriere dell'Alto Adige 2008-04-23

BOLZANO — Verrà ufficialmente inaugurato il 14 maggio il nuovo centro di guida sicura «Safety Park» di Vadena. «L'obiettivo principale — ha spiegato ieri l'assessore alla mobilità Thomas Widmann presentando la conferenza stampa - sarà quello di abbattere il numero gli incidenti stradali ». Un segnale importante, da questo punto di vista, è già arrivato dall'Unione Europea, che ha previsto di abbattere del 50% il numero dei sinistri entro il 2010.
«Il 90% degli incidenti — ha aggiunto Widmann — è dovuto ad errori da parte del conducente. Per la fascia d'età 18-30 anni gli incidenti stradali sono la prima causa di morte, ed è nostra precisa volontà offrire ai giovani, ma non solo, la possibilità di prepararsi al meglio per affrontare i pericoli della strada. La sicurezza, infatti, è al centro di tutta l'attività della mobilità in Provincia di Bolzano, e credo che il Safety Park rappresenti la struttura ideale per garantire formazione e aggiornamento ». Direttore della struttura è stato nominato Paul von Guggenberg, mentre il cda sarà composto dal direttore di dipartimento Gianfranco Jellici (presidente), dall'ingegner Joachim Dejaco (dipendente Sta) e da Christoph Brandt che si occuperà dell'aspetto contabile. «L'obiettivo — hanno sottolineato Jellici e von Guggenberg - è quello di portare il Safety Park al pareggio economico entro tre anni. La struttura rimarrà aperta 360 giorni all'anno, e sarà aperta alla collaborazione con chiunque si occupi di strada e soprattutto di sicurezza».
Il cda sarà affiancato da un ampio comitato, che avrà il compito di supervisionare la gestione e offrire input e consigli, in cui saranno coinvolti Aci, Intendenze scolastiche, forze dell'ordine, Commissariato del governo e i comuni di Laives e Vadena. Il Safety Park si estende su 16 ettari ed è costato 16,8 milioni di euro.
Nuovo Il centro di guida sicura di Vadena sarà inaugurato il 14 maggio


«Safety Park», priorità alla sicurezza stradale
Alto Adige, 23 APRILE 2008
di Ezio Danieli

 VADENA. La prima novità è il nome: Safety Park; la seconda è un consiglio di amministrazione ridotto all’osso (tre soli membri) con un direttore della struttura ed un tecnico di provata esperienza nel settore. Il resto è noto: la grande struttura a ridosso della discarica Ischia Frizzi verrà inaugurata il 14 maggio e la priorità assoluta è migliorare lo stile di guida di automobilisti e motociclisti (conducenti di trattori compresi) e dunque il livello di sicurezza delle nostre strade. Il pareggio economico - è l’obiettivo dichiarato - si punta a raggiungerlo entro tre anni.
 Obiettivo dichiarato - prima dal presidente Durnwalder e ieri dall’assessore Widmann - è «abbattere il numero degli incidenti stradali» con particolare riguardo alla prevenzione nei confronti dei giovani e quindi alla loro istruzione alla guida: «Il Safety Park è la struttura ideale per garantire formazione e aggiornamento». Resterà aperto 360 giorni all’anno e funzionerà grazie alla collaborazione con chiunque si occupi di strada e soprattutto di sicurezza. Widmann ed il presidente Jellici - d’accordo con la direzione tecnica della struttura - intendono ricevere input e consigli coinvolgendo Aci, Intendenze scolastiche, forze dell’ordine, Commissariato del governo e i comuni di Laives e Vadena. Per quanto riguarda il funzionamento pratico del Safety Park, un prezioso aiuto verrà dall’austriaco Franz Fabian che opera da oltre 20 anni nel settore della sicurezza stradale e che fa parte anche del team di Franz Wurz, padre di Alexander, pilota di Formula 1, che in un primo momento - come si ricorderà, era stato indicato come il «papabile» per assumere la gestione della struttura di Vadena.
 Nel ribadire la priorità della prevenzione attraverso le lezioni di guida sicura, l’assessore Thomas Widmann ha ricordato che «Un segnale importante, in tal senso, è già arrivato dall’Unione Europea, che ha previsto di abbattere del 50% il numero dei sinistri entro il 2010. Il 90% degli incidenti è dovuto ad errori da parte del conducente. Per la fascia d’età 18-30 anni gli incidenti stradali sono la prima causa di morte»: da qui la necessità quindi di coinvolgere soprattutto i giovani neo patentati. «Ma il centro di Vadena consentirà anche di accentrare in una struttura moderna e funzionale tutti i vari servizi che la Provincia promuove da anni coinvolgendo sia le scuole che le associazioni».
 L’assessore Widmann - ricordando che l’inaugurazione del Safety Park avverrà il 14 maggio prossimo - ha fatto anche una breve cronistoria di questo progetto presentato nel 1992 da parte della giunta provinciale. Inizialmente la località prescelta era Salorno, ma alla fine si è deciso di puntare su Vadena dopo che era stata scartata anche l’area della Sadovre. Il percorso progettuale ha preso il via nel 2000 e si è concluso nel 2005. Dai 20 ettari inizialmente previsti si è scesi a 16, con un investimento totale di 16,8 milioni di euro.
 Nel corso della conferenza stampa di presentazione, l’assessore provinciale Widmann ha anche ricordato che sono stati adottati tutti gli accorgimenti per limitare al massimo i disagi di chi abita a ridosso della struttura: eloquenti in tal senso le foto esposte che dimostrano la realizzazione di lunghi tratti di barriere antirumore.

«Massima attenzione per i giovani»

 VADENA. Direttore del «Safety park» è Paul von Guggenberg, ha 53 anni, abita a Soprabolzano sull’altipiano del Renon. Gli appassionati di hockey su ghiaccio lo conoscono bene - e lo stimano - per il periodo trascorso come manager della squadra del Renon.
 Stimolato da questo nuovo incarico?
 
«Molto. Ho quattro figli giovani, il più grande è in età da scooter. Fin troppo facile immaginare con quale attenzione lo seguo visto che fra poco sarà in strada col motorino».
 «Safety park» dunque all’insegna della prevenzione della guida sicura?
 
«Assolutamente sì. È la priorità in assoluto indicata dalla giunta provinciale e recepita dal sottoscritto che, tra l’altro, da giovane ha rischiato di morire proprio a causa di un incidente».
 Altri obiettivi nella grande struttura di Vadena?
 
«Per il momento no. Iniziamo con i corsi di guida sicura per coinvolgere soprattutto i giovani. Il resto verrà in seguito visto che il centro potrà ospitare tanto altro».
 Lei viene da un’esperienza manageriale di consulenza in grandi aziende e in Cassa di Risparmio. E per il mondo dei motori?
 
«L’esperienza certo non mi manca. Fra l’altro ho partecipato a vari rally oltre che a tre Parigi-Dakkar dove ho maturato una convinzione».
 Quale?
 
«Che quando si è alla guida serve anche la testa». (e.d.)

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martedì, 22 aprile 2008


Centro guida sicura: scelto il direttore
È Paul von Guggenberg. Cda con 3 membri Inaugurazione il 14 maggio, poi le attività.
di Ezio Danieli
Alto Adige, 22 APRILE 2008

 VADENA. Lavori conclusi a ridosso della discarica Ischia Frizzi: il Centro guida sicura verrà consegnato dalla Provincia il 14 maggio, con una giornata delle porte aperte in cui tutti i cittadini potranno vedere le misure adottate per aumentare la sicurezza alla guida. Il avrà una società di gestione snella (3 membri del Cda, 5 dipendenti e 2 istruttori) e dovrà autofinanziarsi con le entrate delle attività. Direttore è stato nominato Paul von Guggenberg di Soprabolzano.
 Il Centro guida sicura è pronto. Sulle piste si potrebbero già svolgere le prime lezioni; anche gli arredi sono stati sistemati nei vari uffici. La cerimonia inaugurale è fissata per la metà di maggio.
 «In Europa si registrano ogni anno 40 mila morti e 130 mila feriti in incidenti stradali, con costi per la comunità pari al 3,8% del Pil - ha detto ieri mattina il presidente Durnwalder - evidenziando che con una struttura come quella realizzata a Vadena «Vogliamo incrementare il senso di responsabilità, la sicurezza alla guida e l’informazione dell’automobilista». La scelta del direttore del Centro è stata particolarmente laboriosa: dopo aver accantonato la proposta dell’austriaco Franz Wurz (un professionista che si occupa di queste strutture e che - fra l’altro - è padre di Alexander, pilota di Formula 1) erano rimasti «papabili» i brissinesi Stefano Andreatta e Horst Pircher, Florian Waldmüller, il pilota di rally Norbert Lutteri e Paul von Guggenberg che è stato designato, appunto ieri mattina, dalla giunta provinciale.
 L’assessore provinciale Thomas Widmann, a proposito della gestione del Centro di guida sicura, ha detto in più occasioni che «Non sarà affidata a un unico soggetto ma ad una impresa che affiderà i diversi settori, autonomi tra loro, ad altrettanti enti». Una scelta del genere viene motivata, sempre da Widmann, dalle caratteristiche stesse del Centro dove «Non ci saranno solo corsi di guida sicura ma si potranno anche noleggiare go-kart, insegnare ai giovani a guidare su strade con semafori e incroci. Ci sarà perfino una sezione dedicata alla presentazione di nuove auto ed altro ancora». Adesso la fase burocratico-politica è completata. L’attività a Vadena sta per cominciare.
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martedì, 19 febbraio 2008


 i corsi di guida sicura entro il prossimo mese di aprile
Le lezioni fra un mese ma non c’è il gestore
Alto Adige, 19 FEBBRAIO 2008


 VADENA. L’obiettivo - dichiarato - è di iniziare i corsi di guida sicura entro il prossimo mese di aprile. A ridosso della discarica Ischia Frizzi sono frenetici i lavori per completare la grande struttura. Si opera sia all’esterno (dettagli tecnici) che soprattutto all’interno dei fabbricati. Nessuna decisione della Provincia - almeno per ora - su chi gestirà il Centro.
 Fino ad un paio di settimane fa in pole position per la gestione del Centro Guida Sicura sembrava esserci l’austriaco Franz Wurz, un professionista che si occupa di queste strutture e che - fra l’altro - è padre di Alexander, pilota di Formula 1. La giunta provinciale in tal senso non ha ancora preso una decisione, nonostante si stiano avvicinando i tempi di completamento della struttura e quindi dell’avvio delle varie attività, a cominciare proprio dalle lezioni di guida sicura che vengono considerate prioritarie rispetto alle altre (motocross e go kart in particolare». L’assessore provinciale Thomas Widmann, a proposito della gestione del Centro di guida sicura, ha detto in più occasioni che «Non sarà affidata a un unico soggetto ma ad una impresa che affiderà i diversi settori, autonomi tra loro, ad altrettanti enti». Una scelta del genere viene motivata, sempre da Widmann, dalle caratteristiche stesse del Centro dove «Non ci saranno solo corsi di guida sicura ma si potranno anche noleggiare go-kart, insegnare ai giovani a guidare su strade con semafori e incroci. Ci sarà perfino una sezione dedicata alla presentazione di nuove auto ed altro ancora». Ed è proprio per questa commistione di servizi, che non avrebbe dunque senso assegnare il centro a un unico gestore. «Nessuno possiede tutte le competenze necessarie - è sempre la tesi di Widmann - e proprio per questo il Centro sarà affidato a una conduzione centrale con le varie sotto-sezioni. Sarà proprio la gestione centrale a decidere chi si occuperà delle singole attività che verranno programmate a ridosso della discarica Ischia Frizzi».
 Il Centro Guida sicura sarà composto da sette moduli e dotato delle più moderne tecnologie per la simulazione di situazioni difficili e pericolose. Prevista anche una lastra dinamica che, azionata tramite meccanismi idraulici, sposterà la parte posteriore del veicolo facendolo slittare. Si simulerà inoltre il ghiaccio e l’acqua planing. L’intera struttura - che occuperà un’area di circa 15 ettari - verrà a costare all’incirca 15 milioni e 500 mila euro, come previsto dal progetto: i lavori all’esterno, come detto, sono praticamente conclusi. Restano da sistemare i vari arredi nei fabbricati.
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categoria:guida sicura
domenica, 27 gennaio 2008


Guida sicura, ecco il gestore. In pole position Franz Wurz, padre del pilota di Formula 1
Vadena. Solo tre mesi all’apertura del centro vicino alle discarica Ischia-Frizzi
  LORENA PALANGA

Alto Adige, 27 GENNAIO 2008
 VADENA. Potrebbe essere il guru della sicurezza alla guida, l’austriaco Franz Wurz, il gestore del nuovo centro di guida sicura di Vadena. A meno di tre mesi dall’apertura della struttura nei pressi della discarica Ischia-Frizzi, infatti, si sussegguono le ipotesi su chi dirigerà il centro. La voce più attendibile, però, sarebbe quella che afferma che al timone ci sarà proprio lui, Franz Wurz, professionista nonché padre del pilota di Formula 1 Alexander. Proprio di recente l’assessore provinciale Thomas Widmann, a proposito della gestione del Centro di guida sicura, aveva detto che questa «non sarà affidata a un unico soggetto ma ad un ’impresa che affiderà i diversi settori, autonomi tra loro, ad altrettanti enti».
 La struttura, come ha spiegato lo stesso Widmann, sarà molto complessa. «Non ci saranno solo corsi di guida sicura ma si potranno anche noleggiare go-kart, insegnare ai giovani a guidare su strade con semafori e incroci. Ci sarà perfino una sezione dedicata alla presentazione di nuove auto ed altro ancora». Ed è proprio per questa commistione di servizi, che non avrebbe dunque senso assegnare il centro a un unico gestore. «Nessuno possiede tutte le competenze necessarie - aveva concluso Widmann -. Quindi il Centro sarà affidato a una conduzione centrale con le varie sotto-sezioni. Sarà la gestione centrale a decidere chi si occuperà delle singole attività».
 Intanto, a ridosso della discarica Ischia Frizzi, i lavori esterni sono conclusi. La maggior parte degli interventi tecnici sono stati terminati. Adesso c’è la fase di allestimento degli interni con la conseguente apertura del Centro - con tutte le piste connesse - entro il prossimo aprile. Il nuovo centro di Vadena ospiterà principalmente i corsi di guida sicura, ma ci sarà vi sarà anche uno spazio dedicato ai go-karts e una pista per l’allenamento di guida con gli scooter ed i motorini.
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categoria:guida sicura
martedì, 22 gennaio 2008


centro per la guida sicura
IL MOTO CLUB «Pronti a gestire la pista»
  Alto Adige 22 GENNAIO 2008

 LAIVES. La bella festa di premiazione dei piloti che corrono per il Moto club Evergreen ha anche portato una buona notizia: quest’anno sarà pronta la pista per il motocross all’Ischia Frizzi, nel perimetro del nuovo centro per la guida sicura. «Noi come club ci proporremo per la gestione della pista - ha affermato il vice presidente del club, Edgar Visintin - e per tutti gli appassionati di motocross si aprirà una nuova ed importante prospettiva». (b.c.)
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categoria:ambiente, guida sicura
sabato, 12 gennaio 2008



Guida sicura, in aprile le prime lezioni
Vadena. Completati i lavori esterni del grande Centro provinciale. Ora si procede con la sistemazione degli arredi
 Alto Adige, 12 GENNAIO 2008


 VADENA. I lavori esterni sono conclusi. Un po’ di neve e molto ghiaccio nascondono in parte i progressi compiuti. Il Centro Guida sicura, a ridosso della discarica Ischia Frizzi, ha preso forma. Che è quella definitiva. La maggior parte degli interventi tecnici sono stati terminati; adesso c’è la fase di allestimento degli interni con la conseguente apertura del Centro - con tutte le piste connesse - entro il prossimo mese di aprile: questa è la promessa fatta dall’assessore provinciale Thomas Widmann.
 Lo stesso assessore ha confermato che non sarà l’Adac - l’Aci germanico - a gestire il Centro di guida sicura. La gestione non sarà affidata a un unico soggetto ma ad un’impresa che affiderà i diversi settori, autonomi tra loro, ad altrettanti enti o imprese. La struttura, ha spiegato Widmann, sarà molto complessa. «Non ci saranno solo corsi di guida sicura ma si potranno anche noleggiare go-kart, insegnare ai giovani a guidare su strade con semafori e incroci, ci sarà una sezione dedicata alla presentazione di nuove auto ed altro ancora». Non avrebbe dunque senso assegnare tutti questi servizi a un unico gestore «Perché nessuno ha le competenze complete. Quindi il Centro sarà affidato a una conduzione centrale con le varie sotto-sezioni. Sarà la gestione centrale a decidere chi si occuperà delle singole attività. In tal senso è imminente una decisione della Provincia sulla base delle indicazioni dello stesso assessore Widmann.
 Dopo anni d’attesa e di polemiche il primo centro per la guida sicura in provincia sembra essere ormai vicino. Le prime lezioni partiranno, infatti, già nel prossimo aprile non appena saranno concluse le rifiniture agli interni della struttura che potrà ospitare dai 150 ai 180 utenti per volta. È un centro di guida sicura composto da sette moduli e dotato delle più moderne tecnologie per la simulazione di situazioni difficili e pericolose. Vi sarà, ad esempio, una lastra dinamica che, azionata da meccanismi idraulici, sposterà la parte posteriore del veicolo facendolo slittare. Si simuleranno inoltre il ghiaccio e l’acqua planing in modo da insegnare come comportarsi in caso di difficoltà.
 «Nel campo dei centri di guida sicura siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei - ha dichiarato l’assessore Widmann - e per questo abbiamo intenzione di proporre una legge che faccia diventare obbligatori i corsi di guida sicura per i neopatentati, ma non solo. Alcuni studi condotti in Stati dove questi corsi sono obbligatori già da tempo hanno dimostrato come grazie a queste lezioni gli incidenti siano diminuiti del 20%. Questi corsi, però, dovrebbero essere seguiti anche dagli adulti. Il modo di guidare, infatti, cambia con il tempo. Ad esempio anni fa non esistevano le rotonde, e quindi molti anziani non sanno come si deve guidare in presenza di una simile struttura».
 Il nuovo centro di Vadena ospiterà principalmente i corsi di guida sicura, ma ci sarà vi sarà anche uno spazio dedicato ai go-karts e una pista per l’allenamento di guida con gli scooter ed i motorini.
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categoria:ambiente, guida sicura
venerdì, 11 gennaio 2008


  Vadena. Guida Sicura: conclusi i lavori esterni
Alto Adige, 11 GENNAIO 2008

 VADENA. Presso il Centro guida sicura di Ischia Frizzi - i lavori esterni sono ultimati mentre si sta procedendo alla sistemazione degli arredi - è in funzione anche di notte l’impianto di illuminazione: Eva Klotz (Südtiroler Freiheit) ne ha chiesto i motivi all’assessore competente, interrogandolo anche sullo stato dei lavori. Thomas Widmann - nel corso della seduta dell’altro giorno del consiglio provinciale - ha replicato che di notte rimangono accese solo le luci di sicurezza previste dalla legge ad illuminazione parziale di strutture pubbliche, e che «attualmente mancano solo poche misure tecniche come il drenaggio, il sistema idraulico e quello elettrico, ma le opere edili sono ultimate: nei prossimi mesi si deciderà a chi affidare la struttura». Lo stesso Widmann ha ribadito, proprio di recente, che le prime lezioni di guida sicura saranno tenute nella prossima primavera, probabilmente dal mese di aprile. Ricordiamo che il grande Centro disporrà anche di una serie di piste per i go-karts e per l’allenamento di guida con gli scooter ed i motorini. L’intera struttura occupa una area di circa 15 ettari.
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categoria:guida sicura, conca atesina
mercoledì, 24 ottobre 2007

«Guida sicura, l’Adac è fuori dai giochi»
Vadena. L’assessore Widmann: i servizi del Centro saranno affidati a diverse imprese
Alto Adige  24 OTTOBRE 2007

 VADENA. Non sarà l’Adac - l’Aci germanico - a gestire il Centro di guida sicura di Vadena. Non solo: la gestione non sarà affidata a un unico soggetto ma a un’impresa che affiderà i diversi settori, autonomi tra loro, ad altrettanti enti o imprese. Lo afferma l’assessore alla mobilità Thomas Widmann. La struttura, spiega, «sarà molto complessa. Non ci saranno solo corsi di guida sicura ma si potranno anche noleggiare go-kart, insegnare ai giovani a guidare su strade con semafori e incroci, ci sarà una sezione dedicata alla presentazione di nuove auto, ecc. Non avrebbe senso assegnare tutti questi servizi a un unico gestore perché nessuno ha le competenze complete. Quindi il Centro sarà affidato a una conduzione centrale con le varie sotto-sezioni assegnate a imprese diverse». Ancora non si sa chi sarà affidata la gestione centrale ma sarà comunque quest’ultima a decidere chi si occuperà delle singole attività. Entro metà novembre Widmann presenterà questa sua proposta nei dettagli alla giunta provinciale.
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categoria:guida sicura
domenica, 21 ottobre 2007

Guida sicura, prime lezioni in aprile
In dirittura d’arrivo i lavori a ridosso della discarica Ischia Frizzi. Gli interventi esterni conclusi per la fine di novembre
DOMENICA, 21 OTTOBRE 2007

 VADENA. Visti dall’alto sembrano decisamente in dirittura di arrivo i lavori per la realizzazione del centro tecnico per la guida sicura a sud della discarica Ischia Frizzi. «I lavori tecnici saranno conclusi già entro novembre, dopodiché si dovrà provvedere all’allestimento degli interni - ha affermato l’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann -. L’apertura della struttura è prevista per aprile del 2008».
 Dopo anni d’attesa e di polemiche il primo centro per la guida sicura in provincia sembra essere ormai vicino. Le prime lezioni partiranno, infatti, già nell’aprile 2008. Secondo la Provincia la realizzazione delle strutture e dell’asfalto, saranno terminati già a novembre. Serviranno poi alcuni mesi per rifinire gli interni della struttura e quindi è verosimile l’operatività del centro dall’aprile dell’anno prossimo». La struttura potrà ospitare dai 150 ai 180 utenti per volta. È un centro di guida sicura composto da sette moduli e dotato delle più moderne tecnologie per la simulazione di situazioni difficili e pericolose. Vi sarà, ad esempio, una lastra dinamica che, azionata tramite meccanismi idraulici, sposterà la parte posteriore del veicolo facendolo slittare. Si simulerà inoltre il ghiaccio e l’acqua planing in modo da insegnare come comportarsi in caso di reale difficoltà. «Nel campo dei centri di guida sicura siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei - ha dichiarato l’assessore Widmann - e per questo abbiamo intenzione di proporre una legge che faccia diventare obbligatori i corsi di guida sicura per i neopatentati, ma non solo. Alcuni studi condotti in Stati dove questi corsi sono obbligatori già da tempo, come ad esempio in Finlandia e Svezia, hanno dimostrato come grazie a queste lezioni gli incidenti siano diminuiti del ben 20% Questi corsi, però, dovrebbero essere seguiti anche dagli adulti. Il modo di guidare, infatti, cambia con il passare del tempo. Ad esempio anni fa non esistevano le rotonde, e quindi molti anziani non sanno come si deve guidare in presenza di una simile struttura».
 Il nuovo centro di Vadena ospiterà principalmente i corsi di guida sicura, ma ci sarà vi sarà anche uno spazio dedicato ai go-karts e una pista per l’allenamento di guida con gli scooter ed i motorini. L’intera struttura occupa un’area di circa 15 ettari. (l.p.)
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categoria:guida sicura, conca atesina
venerdì, 07 settembre 2007

Alto Adige 07 SETTEMBRE 2007
«Col nuovo ponte più traffico e smog»
Il Comitato: verso Ischia Frizzi passeranno veicoli di ogni natura




 LAIVES. Il nuovo ponte fra le due sponde sull’Adige all’altezza della discarica Ischia Frizzi è stato inaugurato da poco. L’infrastruttura porta vantaggi, se non altro perché garantisce maggiore sicurezza rispetto al vecchio Bailey più a nord. In attesa che si trovi l’intesa per favorire il collegamento per le biciclette, il ponte avrà anche il compito - è stato costruito anche (e forse soprattutto) per questo - di ospitare più transiti di automezzi pesanti e ovviamente anche quelli da e per il costruendo Centro di guida sicura. Il Centro di Attenzione Permanente di San Giacomo ha però sulla vicenda una posizione molto critica. «La struttura - afferma in una nota -, che ha un costo di 15 milioni di euro, per non essere deficitaria dovrà operare a tempo pieno facendo transitare un numero rilevante di mezzi che comporterà certamente anche una rilevante dose di inquinamento. Ad “alimentare” il Centro Guida Sicura vi saranno mezzi di vari enti (privati e pubblici), una quantità consistente di mezzi prodotti dall’Iveco e per lo più di tipologia pesante. Si dice che la struttura potrà accogliere go-kart che con molta probabilità potranno gareggiare felicemente e perchè no? anche le motociclette che attualmente, per gli allenamenti dei piloti, corrono sulla riva orientale dell’Adige».
 Nell’evidenziare questa prospettiva, il Comitato sottolinea come sia «necessario conoscere l’effettivo traffico che si verificherà in futuro nelle due direzioni del nuovo percorso stradale e l’utilizzo reale del Centro guida sicura, poiché a tutt’oggi non è stato presentato ai cittadini nessun piano. Nel caso vi fossero gare di moto, di go kart o di altri mezzi a motore, sarebbe bene scegliere un nome più appropriato o comunque diverso da... guida sicura». Il Comitato entra anche nel merito della parte sul nuovo ponte riservata alle bici: «Bisogna dire che è stata messa in sicurezza: peccato che dal ponte alla sbarra più a sud manca ancora l’asfalto. Alla sbarra si era fatto un passo avanti togliendo le barriere: con il pezzetto di asfalto nulla cambierebbe per gli abitanti della zona Cervo a proposito dei loro timori. L’intervento gratificherebbe gli abitanti della Bassa e i turisti che volessero fare una rotonda completa fra i due argini e i due ponti». Il Comitato si augura «che queste osservazioni spingano a riflessioni maggiori: di certo, se accolte, andranno a favore dell’ambiente e di coloro che lo vivono» e che guardano con apprensione le trasformazioni dell’area vicino alla discarica.


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lunedì, 03 settembre 2007
Nuovo ponte di Vadena e ciclabile

Il nuovo ponte, fra le due sponde sull'Adige, all'altezza della discarica Ischia Frizzi è stato inaugurato. Abbiamo voluto vederlo anche noi per capire i vantaggi che l'infrastruttura comporta e ci siamo subito resi conto che se rappresenta una maggior sicurezza rispetto il vecchio bailey più a nord di certo ha anche il compito di far transitare maggiori automezzi pesanti e non ultimi quelli che transiteranno in direzione del Centro guida sicura.
La struttura che ha un costo di 15 milioni di euro per non essere deficitaria dovrà operare a tempo pieno facendo transitare un numero rilevante di mezzi che comporterà certamente la sua buona dose di inquinamento. Ad “alimentare” l'azienda vi saranno mezzi di vari enti ( privati e pubblici) una quantità consistente di mezzi prodotti dall'Iveco e per lo più di tipologia pesante. Si dice che la struttura potrà accogliere go-kart che con molta probabilità potranno gareggiare felicemente e perchè no anche le motociclette che attualmente utilizzano per i loro allenamenti la riva orientale dell'Adige.
E' necessario conoscere l'effettivo traffico che si verificherà in futuro nelle due direzioni del nuovo percorso stradale e l'utilizzo reale del Centro guida sicura poiché a tutt'oggi non è stato presentato ai cittadini nessun piano di governo. Nel caso vi fossero gare di moto, di go kart o quant'altro motorizzato sarebbe bene scegliere un nome più appropriato o comunque diverso ... un nome tipo Pista di Ischia Frizzi o meglio ancora kartodromo di Vadena .
Per quanto riguarda la parte ciclabile sul ponte bisogna dire che è stata messa ben in sicurezza, peccato che dal ponte alla sbarra più a sud (argine orientale) -poche manciati di metri – siano rimasti non asfaltati. Alla sbarra si era fatto un passo avanti togliendo le assurde e brutte barriere. Con il pezzetto d'asfalto nulla cambierebbe per gli abitanti zona Cervo riguardo i loro timori dal momento che provvedrà la Provincia, ma gratificherebbe gli abitanti della conca atesina e i turisti che volessero fare una “tonda” completa fra i due argini e i due ponti.
Ci auguriamo che le osservazioni emerse possano portare a riflessioni maggiori, di certo andranno a favore dell'ambiente e di coloro che lo vivono.

Centro Attenzione Permanente di San Giacomo

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categoria:ambiente, guida sicura, ciclabile pedonabile
giovedì, 05 luglio 2007

Alto Adige 05 LUGLIO 2007
Guida sicura, prime lezioni il prossimo aprile
L’assessore Widmann: «Lavori tecnici ultimati già a novembre di quest’anno»
LORENA PALANGA

 VADENA. Proseguono i lavori per la realizzazione del centro tecnico per la guida sicura a sud della discarica Ischia Frizzi. «I lavori tecnici saranno conclusi già entro novembre, dopodiché si dovrà provvedere all’allestimento degli interni - dichiara l’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann -. L’apertura della struttura è prevista per aprile dell’anno prossimo».
 Dopo anni d’attesa e di polemiche il primo centro per la guida sicura in Provincia sembra essere ormai vicino. Le prime lezioni partiranno, infatti, già nell’aprile 2008.
 «I lavori tecnici, ovvero la realizzazione delle strutture e dell’asfalto, saranno terminati già a novembre - dichiara l’assessore Widmann -. Ci vorranno poi alcuni mesi per rifinire gli interni della struttura. Dato che i lavori procedono secondo le previsioni, posso affermare che il centro sarà attivo a partire dall’aprile dell’anno prossimo».
 La struttura, che potrà ospitare dai 150 ai 180 utenti per volta, sarà realizzato a Vadena a sud della discarica Ischia Frizzi. «Si tratta di un centro di guida sicura composto da sette moduli e dotato delle più moderne tecnologie per la simulazione di situazioni difficili e pericolose - sottolinea Widmann -. Vi sarà, ad esempio, una lastra dinamica che, azionata tramite meccanismi idraulici, sposterà la parte posteriore del veicolo facendolo slittare. Si simulerà inoltre il ghiaccio e l’acqua planing».
 Simulazioni che insegnano come comportarsi in caso di reale difficoltà. «Nel campo dei centri di guida sicura siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei - dichiara l’assessore -. Per questo abbiamo intenzione di proporre una legge che faccia diventare obbligatori i corsi di guida sicura per i neopatentati, ma non solo. Alcuni studi condotti in Stati dove questi corsi sono obbligatori già da tempo, come ad esempio in Finlandia e Svezia, hanno dimostrato come grazie a queste lezioni gli incidenti siano diminuiti del ben 20 per cento. Questi corsi, però, dovrebbero essere seguiti anche dagli adulti. Il modo di guidare, infatti, cambia con il passare del tempo. Ad esempio anni fa non esistevano le rotonde, o erano poco usate, e quindi molti anziani non sanno come si deve guidare in presenza di una simile struttura».
 Il nuovo centro di Vadena ospiterà principalmente i corsi di guida sicura, ma ci sarà vi sarà anche uno spazio dedicato ai go-karts e una pista per l’allenamento di guida con gli scooter ed i motorini. «L’intera struttura, alla quale sta lavorando la ditta “Tilke” di Aachen in Germania e che occuperà un’area di circa 15 ettari, - conclude l’assessore - costerà all’incerica 15 milioni e 500 mila euro, come previsto dal progetto».
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categoria:guida sicura, conca atesina

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