giovedì 19 gennaio 2012

comune di Laives 3

mercoledì, 13 gennaio 2010


Comune di Laives, COMUNICATI del 13.01.2010

            


Chi rompe (i sistemi di raccolta) paga

I sistemi di raccolta rifiuti Gaia, Isola e Multipress sono spesso nell’occhio del ciclone per problemi riguardanti il funzionamento. SEAB SpA ha migliorato l’efficienza dei macchinari ed ha istituito anche un servizio di reperibilità per intervenire tempestivamente nel caso di guasti.
Per far funzionare al meglio i sistemi è però necessario che questi vengano utilizzati correttamente dalla cittadinanza. Un buon numero di blocchi dei macchinari é infatti dovuto all’introduzione di rifiuti ingombranti, sacchi troppo grandi o troppo pesanti, cartoni o altri oggetti che si incastrano nella bocca di carico impedendo ogni successiva operazione.
Per ripristinare il sistema è necessario l’intervento di un tecnico specializzato. Il Comune di Laives e SEAB SpA hanno deciso che in futuro il costo di tali interventi dovrà essere sostenuto dal responsabile del blocco del sistema.


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sabato, 09 gennaio 2010


Statale 12 in galleria: dopo la sosta invernale la montagna sarà perforata anche da Laives sud




BRUNO CANALI


LAIVES. L’inverno ha imposto una pausa anche al cantiere della variante in galleria. «Riprenderà comunque tra breve - assicura l’ingegner Georg Fischnaller, responsabile del progetto - e nel giro di un mese dovrebbe iniziare anche la perforazione della montagna da sud».
 Vale a dire, dal costone roccioso alla periferia di Laives. Le opere per la sicurezza sono state realizzate”. Con il via alla perforazione del tunnel anche da sud, raddoppierà pure la velocità di avanzamento nel cuore della montagna dietro la città.
 «Attualmente siamo entrati per circa 750 metri - spiega ancora Fischnaller - e abbiamo abbozzato il primo camerone. Da lì partirà il primo dei cunicoli previsti verso l’esterno per le uscite di sicurezza e in questo caso, sbucherà all’incirca sopra il vigneto che si trova alla periferia nord di Laives, poco distante da via Sottomonte».
 A sud, come detto, in questi mesi sono stati fatti prima di tutto i necessari lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa sopra la statale 12. Sono stati lavori impegnativi data la natura del terreno e adesso il punto dal quale inizierà la perforazione mediante brillamento di mine è ben visibile, ad una decina di metri di altezza rispetto alla statale 12. Da lì infatti la futura variante in uscita dal tunnel scenderà verso la zona industriale di Laives, davanti alla quale ci sarà una rotatoria prima di dirigere verso l’abitato di Bronzolo, dove nuovamente entrerà in un tunnel che passerà sotto il paese per uscire verso Ora. Pronta anche la strada sulla quale dovranno transitare i camion che trasporteranno il materiale inerte proveniente dallo scavo del tunnel e che verrà depositato nell’area della cava “Lunz”, sopra Bronzolo.
 Il tracciato fiancheggia la statale 12 e questa soluzione farà in maniera che nessun mezzo pesante transiterà sulla statale 12 tra Laives e Bronzolo durante l’intervento che durerà qualche anno.
 La galleria alle spalle di Laives è anche la più lunga dell’intera variante con i suoi 2.932 metri di lunghezza. Le vie di fuga verso l’esterno saranno una ogni 500 metri e il tunnel stradale vero e proprio sarà affiancato da una galleria per l’emergenza. Notevoli sono stati anche i problemi legati allo smaltimento dei gas di scarico nel primo tunnel realizzato, quello tra Pineta e Bolznao. Ebbene, nella nuova galleria il sistema di aspirazione sarà diverso, con un cunicolo alla sommità del tunnel stesso, che convoglierà i gas di scarico per il 70% verso il camino posto a metà galleria e il resto verrà espulso esclusivamente verso l’uscita sud, e la zona.


Alto Adige 9-1-10
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venerdì, 08 gennaio 2010


Reazioni all’intervista di Polonioli




«Assurdo non programmare il futuro della città»

MARCO RIZZA


 LAIVES. «Il futuro di Laives inizia con l’apertura della variante. E questa giunta non ha programmato niente»: Christian Bianchi, consigliere del Pdl, attacca il sindaco.
 La lunga intervista del sindaco ha provocato reazioni molto secche dall’opposizione. Bianchi non usa giri di parole: «Quando Polonioli è stato eletto gli avevamo dato una grossa apertura di credito. Oggi possiamo dirlo: è stato una grossa delusione».
 Però Polonioli elenca una serie di obiettivi raggiunti...
 
Bisogna distinguere. La riqualificazione di Pineta è stata positiva. La stazione pure, ma c’era anche la Provincia. Per il resto vedo molte lacune.
 Tipo?
 
Tipo la mancata riqualificazione di San Giacomo, a 4 anni dall’apertura del tunnel. E la più grave in assoluto: l’assenza di programmazione per il dopo-variante.
 Ci vorrà ancora un po’...
 
Tre anni? Quattro? La variante sarà comunque aperta nella prossima legislatura e un sindaco che voglia governare questa città deve avere come primo punto l’idea della Laives senza il traffico della statale. Come ridisegnarla, come sfruttare questa opportunità storica... E invece questa giunta è del tutto impreparata. La gente aspetta da 30 anni e nei bilanci non si prevede ancora un solo intervento.
 Anche per lei la zona sportiva in Galizia è prioritaria?
 
Siamo d’accordo sul progetto, ma secondo noi il Comune non deve impegnarsi economicamente. Deve favorire in tutti i modi l’insediamento dell’Alto Adige Calcio ma i laivesotti non possono pagare anche per quell’impianto. Per altro in zona Galizia c’è il Black Box...
 Cosa c’entra?
 
È un esempio di come ha amministrato questa giunta. Cinque milioni per una struttura che oggi nessuno vuole. E solo per venire incontro agli amici degli amici. Se quei milioni li avessero usati, per esempio, per una piscina coperta aperta a tutti...
 Il sindaco lamenta che l’opposizione ha passato il tempo ad attaccarlo in tribunale. Come risponde?
 
Il grado di conflittualità extraconsiliare è direttamente proporzionale all’ottusità di un sindaco: se la gente non trova altri canali per dialogare con l’amministrazione, ricorrono ai tribunali. E comunque noi siamo stata l’opposizione più morbida di sempre: tutti questi ricorsi se li è tirati addosso lui.


LAIVES. Le opposizioni criticano duramente l’intervista del sindaco Polonioli. Marco Delli Zotti, ex assessore, ricorre al sarcasmo: «Ha ragione a denunciare la mancanza di ricambio di politici locali: prelude certamente all’abbandono della sua nuova candidatura a sindaco...». Per l’esponente di Progetto Alto Adige inoltre «è assurda la ricostruzione dei 5 anni di legislatura, visto che per esempio la riqualificazione di Pineta è stata eseguita dalla Provincia e che la tanto contestata opposizione ha bloccato la realizzazione del deposito di idrocarburi». Duro anche Raimondo Pusateri degli Indipendenti: «Il sindaco cerca ancora di scaricare su altri (dipendenti o politici) i suoi comportamenti non in linea coi principi di buona amministrazione. È inaccettabile che dichiari che c’è del marcio nella politica cittadina: se è vero lo denunci all’autorità giudiziaria, altrimenti avrà offeso l’intero consiglio».


Alto Adige 8-1-10
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giovedì, 07 gennaio 2010

Il sindaco Polonioli traccia il bilancio della sua legislatura e guarda al futuro






BRUNO CANALI


 LAIVES. Non è stata una legislatura tranquilla, quella che si sta avviando verso la conclusione, tra cambi di fronte sul versante politico - al punto da rendere pericolosamente traballante la stessa coalizione di maggioranza. Tutto sommato però il sindaco Giovanni Polonioli si dichiara soddisfatto.
 Cosa la fa propendere per un certo ottimismo riguardo al giudizio sull’operato di questi anni?
 
«Direi che buona parte di ciò che ci eravamo prefissi è stato fatto o almeno avviato. Però quello che mi dà soddisfazione particolare è il fatto che abbiamo indubbiamente migliorato l’immagine complessiva della nostra città, anche nel confronto con Bolzano e il resto della provincia. Accenno solamente allo Sportello del cittadino, per il quale abbiamo ricevuto un riconoscimento dal ministro Brunetta essendo noi stati all’avanguardia prima ancora che fosse un obbligo per i rapporti di trasparenza col cittadino».
 Comunque strada facendo non sono certo mancati i problemi in maggioranza.
 
«Questo è stato anche perché ho sempre preteso trasparenza in ogni atto. Così abbiamo sempre mantenuto identico rigore nei rapporti con i cittadini e questo a qualcuno può avere dato fastidio perché magari pretendeva trattamenti di riguardo per i propri, personali problemi oppure perché membro del consiglio comunale».
 Quali sono i principali obiettivi raggiunti in questa legislatura?
 
«Riassumendo direi la nuova stazione ferroviaria, il parco Marconi, lo sportello del cittadino, la riqualificazione di Pineta e i teatri di Laives e San Giacomo».
 Sportello del cittadino, assemblee pubbliche, questionari anche per la dotazione di un parco come quello in via Marconi: sarà questa la strada anche in futuro?
 
«Sicuramente. Ritengo che in questo nuovo rapporto con i cittadini siamo solo all’inizio, anche se adottare una linea del genere richiede maggior tempo e si scontra sovente con gli interessi di parte. Però nelle decisioni più importanti, che riguardano tutti, occorre sicuramente cercare un consenso più generalizzato».
 Sul versante politico, come sono stati i rapporti in questi anni?
 
«Da alcuni settori dell’opposizione ho dovuto mio malgrado subire una ostilità che nulla aveva a che fare con la politica ma era qualcosa di personale, priva di progettualità, senza uno straccio di proposta concreta».
 Effettivamente questa che sta per terminare è stata anche la legislatura dei ricorsi alla Corte dei conti, delle denunce, delle dichiarazioni di sfiducia nei confronti del sindaco...
 
«E nessuna di queste azioni - lo sottolineo - è andata a buon fine. E’ la dimostrazione che esiste invece qualche cosa di marcio nella politica locale. Credo che troppe persone, io compreso, da troppi anni, siedano in consiglio comunale. Su questo dovremo confrontarci prossimamente».
 In primavera ci sono le elezioni: dovesse tornare a fare il sindaco, cosa metterebbe tra le priorità?
 
«Sicuramente la cittadella dello sport in zona Galizia, con gli espropri da avviare e tutto il resto. Quindi la revisione della pianta organica e il nuovo Puc. Anche nei prossimi anni occorrerà lavorare per dare a Laives una specifica identità. Già oggi il nostro territorio esercita una certa attrazione e c’è chi a Bolzano guarda verso di noi con un interesse per la migliore vivibilità che siamo in grado di offrire. Su questo dovremo continuare a lavorare anche in futuro».
 Pianta organica comunale e segretario generale, altro nodo che si è trascinato per oltre 2 anni con seguito di polemiche tanto che il capogruppo Svp Andreas Mumelter l’ha apertamente sfiduciata.
 
«Con la Svp, anche a livello provinciale, e non da adesso, il rapporto è ottimo e quello del concorso per segretario comunale ritengo sia da considerare solo uno strappo che va ricucito. La strada per farlo l’abbiamo già imboccata. Ciò che mi auguro invece è che questo specifico episodio non venga preso come pretesto all’interno della Svp per regolamenti di conti o altro. Quanto al segretario comunale, la questione si sta risolvendo e abbiamo avuto la fortuna di avere una vice segretaria».
 Intanto però si è perso altro tempo.
 
«Due anni, appunto, dei quali uno per i ricorsi di un candidato e della Provincia. Per inciso, manca una persona di riferimento che possa, con la necessaria autorevolezza, risolvere anche i conflitti tra il personale comunale e i dirigenti».
 Attorno alla sua persona si è già formato un certo consenso politico per la sua ricandidatura: ha già preso una decisione?
 
«Conto di sciogliere le ultime riserve nel giro di pochi giorni. Ne parlerò con i partiti e per quanto mi riguarda valuterò anche se una nuova “avventura” del genere sia compatibile con la mia vita privata».
 Intanto ha già incassato il sostegno di Pd, Socialisti, Idv, Verdi e di uno dei comitati civici.
 
«Mi fa piacere questo apprezzamento, una conferma per il lavoro svolto e di fiducia nei miei confronti».


Alto Adige 7-1-10


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mercoledì, 06 gennaio 2010


Sempre più sacchetti di rifiuti abbandonati a lato delle «isole»




BRUNO CANALI


LAIVES. Continuano le proteste per lo smaltimento dei rifiuti, in particolare nei punti di raccolta lungo via Marconi. Ultima in ordine di tempo quella del signor Mario Rossi, che trova spesso sacchetti e altri materiali abbandonati accanto alle campane per la raccolta differenziata. Secondo lui, «tutto è conseguenza delle numerose famiglie di extracomunitari che vivono in locali privi del certificato di abitabilità e non posseggono quindi la tessera magnetica personalizzata per scaricare i rifiuti nelle isole interrate».
 «Il Comune sa ma non fa nulla e così - continua Rossi - per colpa di pochi “furbi” che affittano cantine inabitabili ad extracomunitari, ci rimette l’intero quartiere». La pensa diversamente però l’assessora Liliana Di Fede: «Non credo siano esclusivamente extracomunitari coloro che abbandonano sacchetti dei rifiuti accanto alle campane della raccolta differenziata - dice - ma piuttosto che si sia in presenza di un comportamento negativo che riguarda un po’ tutti». L’opinione dell’assessore è suffragata anche da uno dei volontari ecologici che per mesi hanno monitorato la situazione. Giovanni Ruggirello è uno di questi e ancora adesso verifica regolarmente il comportamento della comunità in via Marconi. «Anche a mio parere non sono soltanto extracomunitari a comportarsi male nello smaltimento dei rifiuti - sostiene infatti - e anzi, durante i mesi di controlli ho avuto modo di vedere che si tratta di una realtà molto variegata. Si va dal giovane all’anziano, compresi coloro che hanno la tessera magnetica, ma non la utilizzano fino a coloro che arrivano in macchina, gettano rapidamente il sacchetto e scappano via. Direi piuttosto che gli extracomunitari tutto sommato sono una minoranza».
 Quanto a persone che alloggerebbero in cantine e locali senza abitabilità, il sindaco Polonioli ha spiegato che l’amministrazione comunale effettua controlli incrociati avvalendosi dei dati forniti da AE sugli allacciamenti elettrici. «Dove ci sono situazioni poco chiare mandiamo i vigili urbani a controllare - ha detto il sindaco - putroppo, se AE collabora, non così si può dire per Enel, che dati non ne fornisce».

Alto Adige 6-1-10
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martedì, 05 gennaio 2010

Parcheggi in via degli Alpini Pineta


In questi giorni è stata recapitata nelle case dei cittadini di Pineta una lettera del Comitato civico della frazione in cui giustamente ci si fa latori delle proteste per l’inopinato e repentino cambiamento delle regole di parcheggio nella via degli Alpini.
Ribadiamo che non possiamo che essere d’accordo con le osservazioni critiche che vengono avanzate ed infatti in consiglio comunale siamo stati gli unici a votare contro queste nuove disposizioni proprio perché non si è cercato il confronto preventivo con i cittadini.
Il piano parcheggi fa parte del piano della mobilità urbana e va incidere profondamente su abitudini e comportamenti quotidiani degli abitanti e con loro va discusso.
Invece questa amministrazione ha dimostrato di aver inserito il principio della trasparenza e della partecipazione solo come specchietto per le allodole, contraddicendolo nella pratica ad ogni piè sospinto.
Non è sufficiente infatti vantarsi dello sportello dei cittadini o di aver distribuito il questionario per il parco Marconi e nemmeno mettersi a disposizione dei cittadini in determinati orari: questo fa parte delle incombenze connesse alla carica ed alla propria funzione. Noi stessi siamo stati in questi anni sempre disponibili ad ascoltare e a fare da tramite alle esigenze dei cittadini, ma non per questo riteniamo di aver fatto qualcosa di straordinario: era semplicemente nostro dovere.
Invece questa maggioranza ha evitato accuratamente di coinvolgere i suoi amministrati nelle decisioni importanti e che predetermineranno la futura vivibilità del nostro territorio: aeroporto, cittadella dello sport, piano urbanistico, nuova piazza di Laives, sviluppo delle frazioni, ecc.
Anche sull’inserimento di strutture fortemente inquinanti quali il deposito di carburanti e l’inceneritore si è avuto un ravvedimento, ma solo a posteriori. Nulla si è detto invece sull’inceneritore di Bolzano, sulle tratte d’accesso al tunnel del Brennero, sui costi spropositati del parcheggio dell’ospedale, sulla inadeguatezza degli interventi in favore delle famiglie in difficoltà per la crisi economica, ecc.
La scarsità di mezzi e strumenti a disposizione o la non diretta competenza non giustificano il disinteresse: noi riteniamo infatti che si tratti semplicemente di una diversa scala di valori, di una scelta che privilegia priorità “altre” rispetto a quelle dei cittadini.

Rifondazione Comunista – Laives
31/12/2009

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giovedì, 31 dicembre 2009



Vaccinazioni anti rabbia per 900 cani Si cerca uno spazio dove poterle fare



BRUNO CANALI



 LAIVES. Sono circa 900 i cani ufficialmente censiti nel territorio comunale. Per tutti questi animali è prevista la vaccinazione contro la rabbia entro la fine del mese di marzo. Intanto l’Ufficio caccia e pesca ha scritto in Comune per preannunciare la vaccinazione a tappeto, chiedendo se esiste un posto idoneo dove svolgere questa operazione. «In altre realtà del circondario so che utilizzano ad esempio la caserma dei vigili del fuoco - dice l’assessore Giorgio Zanvettor - ed è una ipotesi che stiamo valutando anche se nulla è stato deciso ancora. In realtà un posto migliore non lo abbiamo come Comune; attendiamo indicazioni dal veterinario dal quale dipendono le vaccinazioni in zona: dovrebbe arrivare entro le prime settimane di gennaio».
 La rabbia è una infezione molto pericolosa, che si diffonde soprattutto attraverso le volpi. In questo senso sono in prima linea anche i cacciatori locali. Nei giorni scorsi un elicottero dei vigili del fuoco di Bolzano ha anche sparso nei boschi esche con il vaccino destinate proprio alle volpi. «Per ora non abbiamo notizia di volpi ammalate in zona - afferma Josef Fauster, membro dell’associazione cacciatori di Laives - ma comunque viene fatta una vaccinazione preventiva perché sappiamo che nelle province limitrofe alla nostra l’infezione starebbe avanzando. Occorre quindi vaccinare al più presto i cani ed anche osservare qualche semplice regola per prevenire la possibilità che vengano a contatto con il virus, vedi quella di non lasciarli mai circolare liberamente sul territorio. Per ora non riscontriamo neppure noi problemi e non abbiamo ancora individuato volpi malate; però occorre fare una prevenzione per evitare che il contagio possa diffondersi».
 Si preannunciano vaccinazioni a tappeto dunque e chi non vuole attendere la chiamata che arriverà prossimamente, può sempre portare il proprio cane dal veterinario di fiducia per farlo vaccinare e così poterlo portare a spasso senza correre alcun rischio di contagio.

Alto Adige 31-12-09
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mercoledì, 30 dicembre 2009


«Camper parcheggiati davanti al lido di Laives ancora per alcuni anni»




 LAIVES. Ancora per qualche anno i camperisti locali potranno parcheggiare i propri mezzi nello spazio davanti al lido, in via Stazione, ovviamente durante la stagione nella quale l’impianto natatorio è chiuso, come quella attuale. «Potranno rimanere lì fino a quando non verrà spostato il lido altrove - garantisce il vice sindaco - e quindi credo che per i prossimi 4 o 5 anni almeno, non ci siano problemi. Invece abbiamo scritto loro che d’ora in avanti non sarà più possibile fare altrettanto nel parcheggio della zona sportiva Galizia».
 Nel frattempo però i camperisti locali si sono arrangiati e hanno trovato un capannone in zona industriale, dove i loro mezzi possono oltretutto rimanere al coperto. Lo ha annunciato Gino Josef De Rosa parlando del gruppo formatosi tra i camperisti locali. «Chi vuole avere notizie sull’attività basta che chiami al 393/4827631 - ha detto De Rosa - e prossimamente sottoporremo anche alla giunta comunale le nostre istanze, chiedendo se sia possibile prevedere un’area attrezzata che oltre ai camper interesserebbe sicuramente anche ai turisti. Intanto c’è il capannone, dove si pagano 80 euro al mese». (b.c.)

Alto Adige
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mercoledì, 30 dicembre 2009


La ristrutturazione completa del palazzetto dello sport, primi passi




LAIVES. È dallo scorso anno che l’amministrazione comunale ha a disposizione il progetto esecutivo (realizzato dall’ingegner Carlo Noselli) che riguarda la ristrutturazione completa del palazzetto dello sport, ma solo adesso si è più vicini all’appalto dei primi lavori. Il 23 dicembre è stata aggiudicata, mediante gara, la direzione lavori e coordinamento della sicurezza, una gara vinta dall’ingegner Norbert Dalsass.
 Ristrutturare radicalmente il palazzetto costerà 4,8 milioni di euro e per questo l’operazione è stata divisa in tre lotti, il primo dei quali è già finanziato con 2,6 milioni, il 90% dei quali messi a disposizione dalla Provincia.
 Rispetto alla tabella di marcia però si registra qualche ritardo, dovuto proprio alla complessità degli appalti in oggetto e così uno dei problemi da risolvere rapidamente riguarderà la tempistica. Il palazzetto fa parte integrante della zona scolastica di Laives e intervenire su di esso significherà dover verificare quali e quanti lavori eseguire durante l’anno scolastico e quali invece spostare nei mesi estivi, quando la scuola à chiusa. Di sicuro non si potranno fare lavori all’esterno, verso il passaggio scolastico, con le scuole ancora aperte, perché andrebbero ad interferire con la normale attività scolastica. Anche la palestra e la piscina hanno vocazione scolastica e quindi bisognerà studiare un calendario molto preciso da rispettare. (b.c.)


Alto adige 30-12-09
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domenica, 20 dicembre 2009

Cittadella dello sport e gara per gestione birillometro




Troppo spesso a Laives si sono costruite strutture preoccupandosi solo a posteriori del tipo di gestione e dei costi di esercizio e manutenzione. Il caso più recente è quello dell’impianto di birilli e bocce, con annessa sala ginnica e bar-ristoro, per il quale sono state indette più gare andate deserte.
Ora ci si appresta a costruire un “tendone prefabbricato e cucina” per rendere, così si legge nell’apposita delibera, “economicamente più sostenibile l’eventuale concessione a terzi dell’impianto suddetto”. A tal fine sono stati stanziati complessivi E. 7.344,00 per la sola progettazione. Si tratterebbe di una struttura, a quanto ci è pare di capire, provvisoria per la quale vengono investiti anche soldi pubblici e ad uso esclusivo di eventuali privati interessati a prendere in gestione il servizio.
La provvisorietà della struttura ci pare confermata dalle dichiarazioni dello stesso sindaco e del presidente dell’ FC-Suedtirol i quali, nella serata informativa svoltasi nell’aula consiliare qualche tempo fa, hanno affermato che il primo lotto della cittadella dello sport, comprensivo di albergo, ristorante, ecc., sarà pronto nel 2012 in concomitanza con la consegna della circonvallazione in tunnel della nostra città.
Sulla base di questi dati, peraltro non smentiti, ci appare per lo meno avventato spendere ulteriori soldi pubblici senza conoscere l’esito della gare e ci pare anche poco responsabile non mettere sull’avviso il privato che entro pochi anni potrebbe trovarsi una concorrenza agguerrita da parte della cordata che andrà a costruire il primo lotto della cittadella dello sport.
Un’ultima annotazione riteniamo necessaria: in questa maniera, è il privato a dettare le condizioni per l’appalto e l’amministrazione non può che far buon viso a cattivo gioco essendo necessitata a sgravarsi anche solo in minima parte dei costi di gestione. Tutto questo non accadrebbe se prima di costruire si valutassero tutti gli aspetti e si dimensionassero le strutture alle effettive esigenze della comunità. 
Rifondazione comunista - Laives
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domenica, 20 dicembre 2009


Parcheggi a Laives: molte le novità «Ma non facciamo cassa»




BRUNO CANALI


 LAIVES. È pronto per diventare operativo il piano generale dei parcheggi. «Taluni provvedimenti li adotteremo subito, vedi via Alpini a Pineta - spiega il vicesindaco Georg Forti - e gli altri a seguire». Ora bisognerà cambiare colore a qualche striscia che da blu (spazi a pagamento) tornerà bianca, e di installare la segnaletica che indica il sistema di parcheggio e la presenza o meno di spazi regolati con disco orario. Rispetto a prima, la novità più significativa (che sarà da testare) è l’introduzione, in determinati spazi pubblici di sosta, della prima mezz’ora gratuita.
 In consiglio comunale Forti ha anche respinto le accuse dell’opposizione di volere fare cassa con i parcometri: 2.510 posti pubblici di sosta sul territorio comunale - ha detto - solo 218 sono a pagamento, uno in più rispetto a prima, «e dunque se davvero la logica fosse stata solo “fare cassa”, ne sarebbero stati messi di più».
 Ecco in sintesi le principali indicazioni contenute nel piano. Via Kennedy: gli spazi davanti ai negozi rimangono con disco orario ed è tramontata quindi l’ipotesi di metterli a pagamento. Via Pietralba: dietro il vecchio municipio tutto rimane com’è, ossia a pagamento, mentre il piccolo parcheggio accanto alla scuola materna tedesca da libero passa a pagamento con la prima mezz’ora gratuita. In via Dante, parte dei posti saranno liberi e parte con disco orario. In via Galizia, metà dei posti disponibili sarà a pagamento e l’altra metà con disco orario, probabilmente però solo alla mattina, anche se si tratterà di testare il funzionamento. Parcheggio di via Cairoli (a monte della zona scolastica): gli spazi a pagamento verranno dimezzati e una metà sarà regolata da disco orario. Anche qui, si dovrà valutare se per tutto il giorno oppure solo al pomeriggio. In via Broger (zona Visintin) metà posti macchina a pagamento e metà a disco orario. In zona 46, due terzi dei posti a disco orario e un terzo liberi. Il parcheggio della stazione ferroviaria sarà completamente libero. Via Brennero a Pineta: metà con disco orario e metà liberi, mentre in via Degli Alpini si dovrà impedire la sosta nei tratti più angusti. A San Giacomo nessuna novità.

Alto Adige 20-12-09
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venerdì, 18 dicembre 2009


Zona Galizia, la gestione sarà allungata




BRUNO CANALI


LAIVES. Dopo due tentativi andati a vuoto per mancanza di pretendenti, si prova nuovamente con la gara per l’affidamento della gestione di varie strutture in zona sportiva Galizia. Le condizioni sono cambiate con il periodo di gestione che è stato allungato.
 È stato infatti fissato dall’1 marzo 2010 al 28 febbraio 2018. Chi parteciperà alla gara di appalto dovrà partire da un’offerta minima del canone (per tutto il periodo di gestione) pari a 129.735 euro. «Contemporaneamente - si legge nella delibera comunale approvata dal consiglio - il Comune sarà sgravato dagli oneri relativi alle spese energetiche (572.418 euro) per l’intera durata dell’appalto; a favore di chi si assumerà la gestione del complesso, il Comune riconoscerà l’importo presunto di 460.800 euro più Iva, per lo svolgimento del servizio di custodia e vigilanza sulle strutture in concessione». La novità più importante di questo terzo tentativo di aggiudicazione è però la decisione di realizzare, all’esterno degli impianti di birilli e bocce, una struttura prefabbricata coperta e smontabile, all’interno della quale potrà essere svolto il servizio di ristorazione. Chi vincerà la gara di appalto, dovrà anche assumersi l’onere di costruire questa struttura. Va tenuto conto infatti che senza ristorante, ben difficilmente si manifesterà interesse per la gestione del resto, tenuto anche conto che le tariffe orarie per uso di bocciodromo, birillometro e palestra, vengono fissate dal Comune. Sarà insomma il bar-ristorante l’elemento più interessante per un eventuale gestore delle strutture in zona Galizia, perché proprio quello potrà assicurargli un introito costante rispetto alle spese (notevoli) che ci saranno per la normale gestione di una complesso così grande che comprende impianto per i birilli automatici, bocciodromo e sala ginnica. uno spazio per allestire un bar-ristoro. Rispetto al primo bando di gara (andato deserto) e al secondo (stessa sorte) sono cambiate anche le condizioni da applicare e questo proprio per cercare di attirare interesse verso una zona che altrimenti, dovesse andare male anche questo tentativo, sarebbe destinata a rimanere una “cattedrale nel deserto” molto costosa.


Alto Adige 18-12-09
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giovedì, 17 dicembre 2009


Piano parcheggi, c’è l’ok del consiglio Aumentano i posti col disco orario



BRUNO CANALI


LAIVES. Il piano generale dei parcheggi è realtà. Lo ha approvato il consiglio comunale dopo lunga discussione. Una delle caratteristiche che lo contraddistinguono è l’adozione molto più estesa, negli spazi di sosta pubblici, del disco orario rispetto a prima. Il piano dei parcheggi fa parte integrante di quello per la viabilità, realizzato dell’ingegner Stefano Ciurnelli ancora un paio d’anni fa.
 Le linee guida alla base del piano parcheggi le ha sintetizzate in aula il comandante dei vigili urbani Sergio Codato: «Discriminare l’uso dell’automobile per gli spostamenti brevi dentro l’abitato e contenere il fenomeno delle soste indesiderate». Una novità è rappresentata anche dall’introduzione di un sistema già adottato ad esempio ad Appiano, ovvero la possibilità in alcuni parcheggi pubblici di sostare la prima mezz’ora senza pagare: così accadrà ad esempio in via Sottomonte, proprio per non penalizzare alcuni esercizi pubblici della via. Come funzionerà il sistema lo ha spiegato Codato: «Si schiaccerà il pulsante e il parcometro emetterà un biglietto gratuito che servirà per la prima mezz’ora di sosta. Se si conta di rimanere oltre, basterà introdurre le monete necessarie».
 Il dibattito in aula è stato anche l’occasione per qualche spunto polemico, come quello del consigliere Christian Bianchi (Pdl) che ha ricordato alla giunta la mozione approvata qualche tempo fa che chiedeva di rendere liberi dal pagamento gran parte dei parcheggi pubblici: «Mozione che non ha mai avuto seguito», ha sottolineato Bianchi. Sia lui che il consigliere Raimondo Pusateri hanno chiesto una diffusione maggiore del disco orario rispetto agli spazi a pagamento, perché l’effetto che si ottiene (una rotazione costante nell’uso degli spazi pubblici) è identico. Secondo Rosario Grasso invece questo piano dei parcheggi contribuirà a richiamare traffico in centro e penalizzando la vivibilità.

Alto Adige 17-12-09


Piano parcheggi e partecipazione

Durante l’ultimo consiglio comunale è stato discusso il Piano Parcheggi che fa parte di quel Piano generale del traffico urbano che da mesi giace in cassetto e che non è mai stato portato in discussione per le insanabili divergenze presenti all’interno della maggioranza. È però ormai chiaro che la sua realizzazione verrà demandata al prossimo consiglio comunale che dovrà discuterlo e, se lo riterrà opportuno, lo approverà: è dunque del tutto fuori luogo approvare oggi una regolamentazione dei parcheggi senza una conoscenza complessiva degli obiettivi che quel piano si pone e senza che sia stata esplicitata un’idea complessiva sulla città dei prossimi decenni. In altre parole si pensa ad una cittá senza traffico, senza inquinamento, in cui sia possibile passeggiare in sicurezza con la propria famiglia, andare a far shopping, ma lasciando davanti al negozio i propri figli a giocare perché in ogni angolo trovano un gioco, una panchina, un’attrazione, ecc., oppure una cittá a misura di automobile e di automobilisti nella convinzione che se non si arriva nel negozio con le automobili gli esercizi commerciali chiudano e la vita della comunitá lentamente si spenga?
Sono due visioni diametralmente opposte: qual è quella dell’amministrazione?
Detto questo non vogliamo entrare nel merito delle proposte avanzate, ma sottolineare come alcuni provvedimenti andranno ad incidere profondamente sulle abitudini e sulla mobilità dei cittadini.
A Pineta, ad esempio, la scelta di eliminare completamente la possibilità di parcheggio nella parte iniziale di via degli Alpini provocherà sicuramente proteste e malcontenti. Un’assemblea con i diretti interessati avrebbe permesso invece di comprendere gli obiettivi che si poneva l’amministrazione e si sarebbero potute individuare le soluzioni migliori incontrando contemporaneamente il consenso degli abitanti.
Invece si continua con provvedimenti calati dall’alto nonostante la trasparenza e la partecipazione fossero punti programmatici importanti di questa amministrazione: evidentemente si trattava di pura propaganda.

Rifondazione Comunista - Laives

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giovedì, 17 dicembre 2009

Comune di Laives  COMUNICATI del 16.12.2009


NOTIZIE


Piscina chiusa durante le vacanze di Natale


Durante le prossime vacanze scolastiche di Natale la piscina coperta resterà chiusa al pubblico. L'impianto (si tratta di una piscina scolastica) resterà quindi chiuso da lunedì 21 dicembre a mercoledì 6 gennaio compresi.

Sabato 19 dicembre il Natale delle associazioni


Anche quest'anno torna il “Natale delle associazioni”: l'appuntamento è per sabato 19 dicembre alle ore 19 presso il Presepe Vivente organizzato dall'associazione Peter Pan in collaborazione con la Cooperativa Laives Cultura Spettacolo sul sagrato della chiesa parrocchiale di Laives.
L'amministrazione comunale invita tutte le associazioni a partecipare con soci, amici e parenti a questo prezioso incontro che è un'occasione per ritrovarsi e scambiarsi gli auguri per il Natale.
 


Approvato il piano di rischio aeroportuale

Le indicazioni e le prescrizioni contenute nel piano di rischio si applicano alle nuove opere o attività da insediare nelle aree da sottoporre a tutela. Le aree di cui sopra, distinte in zona A, zona B e zona C si estendono, in asse con la pista dell’aeroporto di Bolano per una lunghezza di 3.000 m.


Il Consiglio comunale ha approvato il piano di rischio aeroportuale. Si tratta di un documento che prevede particolari vincoli urbanistici nel corridoio di atterraggio e decollo. L'area interessata a sud dell'aeroporto di San Giacomo ha una lunghezza di tre chilometri e una superficie complessiva di 41 ettari. Sono previste tre diverse zone, con vincoli sempre maggiori man mano che si ci si avvicina all'aeroporto.


Gli indirizzi stabiliti dall’ENAC e recepiti nelle norme del Piano di Rischio sono volti, in sintesi, al contenimento del carico antropico e individuazione delle attività compatibili:
Zona di tutela A: è da limitare al massimo il carico antropico. In tale zona non vanno quindi previste nuove edificazioni residenziali. Possono essere previste attività non residenziali, con indici di edificabilità bassi, che comportano la permanenza discontinua di un numero limitato di persone.
Zona di tutela B: possono essere previsti una modesta funzione residenziale, con indici di edificabilità bassi, e attività non residenziali, con indici di edificabilità medi, che comportano la permanenza di un numero limitato di persone.
Zona di tutela C: possono essere previsti un ragionevole incremento della funzione residenziale, con indici di edificabilità medi, e nuove attività non residenziali.
Nelle tre zone vanno evitate:
  • insediamenti ad elevato affollamento;
  • costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili;
  • attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale
Besonderes Augenmerk wurde der Notwendigkeit geschenkt, die anthropogene Belastung sowie die mit dem Flughafenbetrieb unvereinbaren Tätigkeiten einzuschränken.
Die ENAC-Ordnung legt folgende Erfordernisse und Vorschriften fest:
-         Schutzgebiet A: möglichst weitgehende Einschränkung der anthropogenen Belastung. In dieser Zone dürfen keine neuen Wohngebäude vorgesehen werden. Es dürfen Gebäude ohne Wohnzwecke mit niedriger Baumassendichte geplant werden, in welchen die nicht ständige Anwesenheit einer beschränkten Anzahl von Personen vorgesehen ist;
-         Schutzgebiet B: Es dürfen nur wenige Wohngebäude mit niedriger Baumassendichte und Gebäude ohne Wohnzwecke mit mittlerer Baumassendichte geplant werden; in letzteren ist die nicht ständige Anwesenheit einer beschränkten Anzahl von Personen vorgesehen;
-         Schutzgebiet B: Es dürfen nur wenige Wohngebäude mit niedriger Baumassendichte und Gebäude ohne Wohnzwecke mit mittlerer Baumassendichte geplant werden; in letzteren ist die nicht ständige Anwesenheit einer beschränkten Anzahl von Personen vorgesehen;
Der Gefahrenzonenplan  schreibt vor, dass in den genannten Zonen folgendes vermieden werden soll:
  • Ansiedlungen mit hoher Menschendichte;
  • Bau von Schulen, Krankenhäusern und sensiblen Objekten im Allgemeinen;
  • Tätigkeiten, die Brand- oder Explosionsgefahr sowie Umweltschäden verursachen können.
fonte: http://laivesleifers.wordpress.com/



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martedì, 15 dicembre 2009


Rifiuti, piace la raccolta differenziata In un mese 349 tonnellate di cartoni




BRUNO CANALI


 LAIVES. Prima l’informazione, poi i controlli sistematici presso le isole ecologiche: ora, tirate le somme del lavoro svolto, il bilancio è considerato molto positivo.
 Lo hanno fatto l’assessora Liliana Di Fede e l’agente accertatrice, presente un rappresentante della Seab ed i volontari che sono stati impegnati. Proprio il loro impegno è stato prezioso per la distribuzione del materiale informativo e per i controlli rispetto ad eventuali abusi o errori che la gente commette nel conferire i rifiuti alle isole di raccolta mediante tessera personalizzata. Nel complesso la raccolta differenziata sta dando buoni risultati e la quantità complessiva è passata dal 42,9% del 2008 al 48,1% di quest’anno (senza dicembre). La carta raccolta ha raggiunto le 466 tonnellate, mentre 349 tonnellate sono quelle dei cartoni raccolti porta a porta solo dall’inizio di novembre. Il vetro spedito al riciclaggio ammonta a 523 tonnellate e la plastica (più leggera) a 160 tonnellate. Il verde raccolto è stato di 1.092 tonnellate. Complessivamente quindi è risultato che 3.480 tonnellate sono state di residuo non riciclabile inviato alla discarica, a fronte di 3.200 tonnellate di raccolta differenziata, un risultato considerato positivo anche dalla Seab. «Continueremo con i controlli e l’informazione grazie ai volontari - ha garantito l’assessora Di Fede - perché ci sono margini per migliorare ancora la separazione dei rifiuti, visto che c’è ancora molta gente che non ha capito bene come e cosa riciclare, anche perché talvolta le indicazioni sono confuse. Così si migliorerà la cartellonistica presso i punti di raccolta e verranno anche installati nuovi raccoglitori per le batterie esaurite dove mancano. Per quanto riguarda eventuali abusi, vengono effettuati controlli incrociati mediante i contratti di fornitura dell’energia elettrica. È emerso però che solo l’Ae collabora, mentre l’Enel non li fornisce appellandosi alla privacy.


Alto Adige 15-12-09
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giovedì, 03 dicembre 2009


Contributi per le attività pomeridiane



Sono organizzati da Arci, Centro don Bosco e Jugenzentrum Fly


Comune di Laives




COMUNICATO del 03.12.2009



Anche quest'anno i laboratori delle attività pomeridiane per scolari e studenti vengono organizzati da Arci, Centro don Bosco e Centro giovani Fly. La giunta comunale ha quindi assegnato i contributi per sostenere le attività.
In particolare all'Arci Nuova associazione di Bolzano son ostati assegnati 25mila euro per il progetto “Animazione socio-culturale e interscuola”.
Al Centro don Bosco sono stati riconosciuti 9.450 euro per i “laboratori di attività pomeridiane”, mentre allo Jugendzentrum Fly vanno 9.570 euro per il progetto “Nachmittagsbetreuung”.
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giovedì, 03 dicembre 2009


Campi elettromagnetici a Laives


disturbi


Abbiamo partecipato anche noi alla serata informativa sui campi elettromagnetici che l’amministrazione comunale si è trovata costretta ad organizzare a fronte delle preoccupazioni dei cittadini sfociate in proteste ed in una raccolta di firme.
I relatori invitati hanno fornito un quadro totalmente rassicurante, ma nonostante ciò non sono riusciti a tranquillizzare i numerosi cittadini presenti in aula magna: dubbi, perplessità e inquietudini sono affiorati da tutti gli interventi che si sono succeduti.
Ed è stato proprio il primo intervenuto che in modo diretto ha messo il dito nella piaga: “A chi serve l’antenna?” – ha chiesto.
È risultato quindi evidente come, non essendo mai stati segnalati disservizi, gli unici a trarne benefici siano i gestori i quali, al fine di incrementare i guadagni, sono abilissimi nel creare bisogni indotti: l’antenna infatti è funzionale alla trasmissione dati e cioè permette di collegarsi a internet con il telefonino, la qual cosa non va annoverata tra i bisogni primari della maggior parte dei cittadini.
Vi è poi da sottolineare che l’abbattimento radicale delle soglie di attenzione, sulle quali molto si è insistito, ci dice che stiamo trattando una materia potenzialmente molto pericolosa. È vero infatti che non vi sono ancora evidenze che correlino i campi magnetici dei telefonini a malattie, ma non si può ignorare che degli studi epidemiologici di questo tipo richiedono anni e che comunque sempre più spesso vengono scoperti effetti dannosi al sistema nervoso, con disturbi al sonno e all’equilibrio, ma anche gravi danni al DNA delle cellule, leucemie, ecc. Inoltre incominciano ad esserci parecchie sentenze dei tribunali che, basandosi sui dati delle ricerche più recenti e sul principio di precauzione, danno ragione ai cittadini che protestano. Ed è proprio in base al principio summenzionato che ci appare del tutto inopportuna la collocazione di quell’antenna nella vicinanza di edifici sensibili quali asilo, scuole e casa di riposo.
D’altronde è difficile fidarsi di chi non informa preventivamente, ma cerca il consenso a decisioni già prese.
Rifondazione Comunista - Laives

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giovedì, 03 dicembre 2009


Parrocchia a San Giacomo: lavori fermi per contrasti




 LAIVES. Passa il tempo ma ancora nulla si muove nell’area della parrocchia di San Giacomo, dove è previsto l’intervento di ristrutturazione completa del complesso che ospita canonica e sedi associative. Nel piazzale davanti alla chiesa c’è sempre accatastata la gru che servirà per i lavori e rispetto a qualche mese fa, quando i problemi erano stati sollevati dal Comune, adesso a quanto si capisce, sarebbero esclusivamente interni alla parrocchia e ai suoi gruppi. Spiega il sindaco Polonioli: «Da quanto mi risulta sia noi (che abbiamo destinato 230 mila euro) che la Provincia, abbiamo fatto quanto previsto per sostenere l’iniziativa. È stato chiarito anche l’aspetto del tipo di appalto da fare in questo frangente, adesso la palla è passata alla parrocchia». E proprio dalla parrocchia arrivano segnali contrastanti, con qualche rappresentante nel gruppo di lavoro che si sarebbe dimesso. Quello che ancora manca è il contratto con la ditta che dovrà eseguire l’intervento, una formalità che spetta proprio alla parrocchia. (b.c.)

Alto Adige 3-12-09
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giovedì, 03 dicembre 2009


Piano traffico: A gennaio tolto il velo



LAIVES. Da più di un anno il piano generale del traffico giace dimenticato in un cassetto dell’urbanistica comunale e anche durante la riunione della commissione, l’altra sera, si è chiesto di rinviare la sua analisi al mese prossimo, trattando per ora solo la parte relativa ai parcheggi. «Monika Espen, presidente della commissione urbanistica ha garantito che lo porterà a gennaio - dice Christian Bianchi - e sarebbe opportuno, soprattutto per valutare eventuali soluzioni viarie da introdurre entro i prossimi 2 o 3 anni, entro il completamento della variante, quelle che dovrebbero perciò essere finanziate già nel bilancio di previsione 2010». (b.c.)
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giovedì, 26 novembre 2009


Asilo a rischio stop «La Provincia pronta a venire in aiuto»



 LAIVES. La Provincia è pronta a intervenire per fare sopravvivere l’asilo nido interaziendale alla Röchling - mentre è molto più complesso un aiuto da parte del Comune - ma bisognerebbe capire bene quali motivi hanno provocato il crollo di iscritti e il conseguente rischio di chiusura. Il giorno dopo la notizia del possibile stop del servizio, sono molte le reazioni da parte di tecnici e politici. In effetti oggi i bimbi iscritti sono sei, e altri sei potrebbero arrivare da Ora, ma si tratta di una cifra troppo bassa per tenere in piedi il servizio: e se le cose non cambiano, col 31 dicembre si scriverà la parola fine per quello che è stato il primo esempio di microstruttura interaziendale in provincia (insieme alla Fiera di Bolzano e a un’iniziativa simile a Bressanone). Barbara Repetto, assessora provinciale al lavoro, dice che la Provincia «farà il possibile» per fare proseguire il servizio: «Quell’asilo ha già ottenuto contributi da parte nostra, lo abbiamo seguito fin dall’inizio e teniamo moltissimo a che continui nel servizio che offre, per permettere di conciliare lavoro e vita familiare - afferma -. In Alto Adige abbiamo una percentuale di posti-bambino nella fascia 0-3 anni molto inferiore a quanto indicato dagli obiettivi di Lisbona, è chiaro che la nostra volontà è proseguire e semmai ampliare questi servizi, tanto che nella legge omnibus che giungerà in consiglio c’è un articolo che prevede un incremento dei nostri contributi. Il problema semmai è capire cosa sia successo e perché ci sia stato questo calo di iscritti».
 Secondo Maurizio Albrigo, segretario della Femca-Cisl, le ragioni sono molteplici: «Credo che ci sia innanzi tutto un problema di liquidità da parte delle aziende: questo servizio prevede una compartecipazione alla spesa anche da parte dei datori di lavoro e fin dall’inizio le imprese non avevano visto di buon occhio questo ulteriore esborso. Inoltre penso che la cassa integrazione che ha colpito molte aziende abbia lasciato a casa anche tante mamme giovani, lasciandole senza i mezzi per pagarsi la microstruttura».
 Il sindacato ha chiesto l’intervento sia della Provincia che dei Comuni, ma per questi ultimi le difficoltà non mancano. Lo dice senza giri di parole Giovanni Polonioli, il sindaco di Laives: «Quando questa iniziativa è partita - sostiene - eravamo molto contenti e lo saremmo ovviamente se continuasse. Ma per un Comune come il nostro fare una convenzione per un asilo nido costa tra i 70 e i 100 mila euro l’anno, una cifra assolutamente fuori dal nostro budget: tanto che dobbiamo rimandare anche l’apertura della microstruttura che abbiamo programmato a Pineta. Inoltre il nostro obiettivo è fare nascere nidi sulla direttiva Laives-Bolzano, dove si muovono la maggioranza delle famiglie. Ne abbiamo aperto uno a S. Giacomo e appunto ne apriremo uno a Pineta». Sul calo di iscrizioni in zona industriale, la spiegazione di Polonioli è che «in parte dipende dal Comune di Vadena, che prima mandava lì i bambini ma ora ha aperto un nido in paese». (m.r.)

Alto Adige 26-11-09

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giovedì, 26 novembre 2009


Piano del traffico, si parte dai parcheggi. C’è l’ipotesi della prima mezz’ora gratis

1/2 ora gratis ?


BRUNO CANALI



 LAIVES. Il piano generale della viabilità redatto dall’ingegner Stefano Ciurnelli è pronto da tempo ma solo l’altra sera, finalmente, un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del consiglio comunale ha iniziato ad analizzarlo. Il vicesindaco ha promesso che entro fine anno porterà in aula almeno la parte che riguarda i parcheggi e questo anche a seguito delle polemiche per l’introduzione di nuovi spazi a pagamento. Martedì dovrebbero già approdare in commissione le proposte per un piano dei parcheggi, e quindi, entro fine dicembre, anche in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
 Sinteticamente l’orientamento sarebbe quello di mantenere i parcheggi a pagamento che ci sono in centro e lungo via Kennedy, magari introducendo il sistema come in altri Comuni nei quali la prima mezz’ora è gratis e questo per favorire la rotazione dei posti. Per quanto riguarda poi il nuovo parcheggio pubblico in via Sottomonte, metà sarebbe libero e metà a pagamento con identico sistema.
 Il resto del piano generale della viabilità è rappresentato dalle ipotesi di interventi che l’ingegner Ciurnelli propone per cercare di migliorare la situazione del traffico nei centri abitati. Queste soluzioni ad ogni modo sono subordinate in buona parte al completamento della variante in galleria fino alla periferia sud di Laives perché solo allora sarà possibile mettere mano anche alle altre strade interne. Intanto si farebbero solo gli interventi che non modificano l’attualità.
 Nel piano ci sono anche proposte che faranno molto discutere: il tecnico ad esempio vedrebbe favorevolmente la via Nazario Sauro a senso unico in direzione verso valle e poi varie rotatorie ai principali incroci. Altra ipotesi sarebbe quella di aprire in entrambi i sensi di marcia la via Damiano Chiesa oggi sbarrata a metà, mentre via Noldin diventerebbe senso unico dalla Crosara in giù.

Alto Adige 26-11-09
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mercoledì, 25 novembre 2009


L’antenna della telefonia mobile è stata montata. Inutili le 400 firme contrarie



firme inutili

BRUNO CANALI


 LAIVES. Gli abitanti del quartiere a monte della città hanno raccolto 400 firme contro l’installazione dell’antenna per la telefonia mobile sul tetto della casa delle associazioni. Ma l’antenna, come largamente previsto, proprio ieri mattina è stata comunque montata.
 In poco tempo quindi inizierà a funzionare e, stando almeno alle promesse del vice sindaco Georg Forti, dovrebbe rimanere lì non più di un paio d’anni, il tempo necessario prima di ampliare l’adiacente casa di riposo.
 Contro quella antenna di Tim e Vodafon si erano mobilitati i residenti, preoccupati per gli eventuali riflessi negativi sulla salute. Per rassicurare tutti, la giunta comunale aveva organizzato una serata informativa con la presenza di tecnici del settore e di un legale milanese che si occupa specificatamente di cause relative a questo settore. Stando a questi esperti, la presenza dell’antenna in cima a via Pietralba non creerà alcun problema di salute, anche perché le emissioni elettromagnetiche sono estremamente basse. Il fatto che l’antenna sia stata installata in pieno centro abitato invece che sui piloni dell’illuminazione ai bordi del campo da calcio Galizia, come le altre del genere, dipenderebbe dal fatto che con i nuovi telefonini che trasmettono anche dati e si collegano alla rete internet, le antenne debbono essere più vicine possibile all’utenza. Era anche stata valutata la possibilità di installarla sopra il nuovo municipio ma - ha spiegato il sindaco - non lo si è potuto fare perché su quel tetto c’è il programma di montare pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica.

Alto Adige 25-11-09
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domenica, 22 novembre 2009


È cresciuta la raccolta differenziata




LAIVES. È cresciuta ulteriormente nell’ultimo anno la raccolta differenziata dei rifiuti, che adesso tocca quota 47,8%, alcuni punti in più rispetto al 2008.

E’ un dato positivo, anche per le casse comunali e nel presentarlo, l’assessore Giorgio Zanvettor ha anche aggiunto che il 2010, per il settore rifiuti, sarà dedicato alla preparazione della tariffazione personalizzata.

In altre parole, durante il prossimo anno si metterà a punto il sistema di pagamento dei rifiuti solidi urbani con tariffa personalizzata ovvero, che ognuno pagherà in base all’effettivo peso dei rifiuti conferiti alle isole mediante la propria scheda magnetica.

Intanto la scheda serve solo ai fini statistici e la tariffa viene calcolata in base ai parametri di sempre: dal 2010 invece ci sarà la svolta e si pagherà in base al peso prodotto. (b.c.)

Alto Adige 22-11-09
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giovedì, 19 novembre 2009

Fosso inquinato ma si sa ancora da chi Annunciata denuncia per fare chiarezza


puzza

BRUNO CANALI


 LAIVES. Dopo alcuni decenni durante i quali il problema si è trascinato senza essere risolto, continua ad essere pesantemente inquinato il fossato che esce dalla zona industriale di Laives e va a finire nella Fossa Grande, a poche centinaia di metri dal depuratore di Bronzolo. Se n’è riparlato di recente quando i cattivi odori provenienti dal depuratore avevano sollevato le proteste della comunità locale. Chiarimenti ha chiesto il consigliere comunale Mauro Busetti, che si è anche scandalizzato poi per la risposta ottenuta dalla giunta. «È una risposta evasiva e omertosa - ha tuonato Busetti in aula consiliare - e a quanto pare, la giunta ha anche paura a fare il nome di chi sarebbe l’inquinatore dato che non me lo ha indicato nella risposta. Così spero ancora in ulteriori spiegazioni, altrimenti ci rivolgeremo direttamente ai carabinieri per chiedere di fare luce una volta per tutte su questo grave inquinamento. Dal fossato che esce dalla zona industriale e finisce nella Fossa Grande di Bronzolo, esce un liquido grigiastro e puzzolente e questa situazione va avanti da anni. È ora che si individui chi è il responsabile di questo inquinamento e si prendano provvedimenti».
 Sono anni che esiste questa situazione, con un piccolo corso d’acqua che ha un colore grigio, tanto che anche il letto del fossato è oramai una melma grigia e puzzolente. Il paradosso è che nonostante questo, ancora non si è riusciti con certezza ad individuare la ditta responsabile del grave inquinamento e anche da ultimo, in seguito ai cattivi odori e alle proteste, le amministrazioni comunali di Laives, Bronzolo e Vadena, hanno dato mandato all’Ecocenter di fare il necessario per risalire agli inquinatori. Finora non si ha notizia di interventi del Nas, cosa che però potrebbe avvenire se, come ha minacciato Busetti, qualcuno prima o poi si rivolgerà ai carabinieri per far cessare questa grave situazione.

Alto Adige 19-11-09
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mercoledì, 18 novembre 2009


Il piano del traffico, a Laives, rimarrà fantasma

piano del traffico fantasma

 LAIVES. In barba alle ripetute promesse, non è ancora sicuro che la giunta riuscirà a portare entro quest’anno in consiglio comunale per l’approvazione, il piano generale del traffico, nonostante sia in qualche cassetto del municipio da diverse stagioni. Sicuramente invece si affronterà entro breve tempo la questione dei parcheggi, anche perché era stata approvata una mozione che chiedeva di renderli tutti liberi in città. Di parcheggi parla anche il piano traffico e questa parte verrà estrapolata quanto prima. (b.c.)

Alto Adige 18-11-09
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mercoledì, 18 novembre 2009


Ex Amonn, una cubatura gigantesca Trattative per inserirla nel nuovo Puc


cubatura


In pieno centro a San Giacomo: una soluzione solo dopo le elezioni comunali del 2010

BRUNO CANALI


LAIVES. Si parla da qualche anno oramai della trasformazione in zona residenziale della grande area ex Amonn nel cuore di San Giacomo, una questione che con il rinnovo del Puc è tornata di attualità. Se ne è parlato lunedì sera nella riunione di maggioranza: la soluzione non è immediata ma probabilmente arriverà dopo le elezioni 2010. Urbanisticamente parlando, l’ex Amonn di San Giacomo significa qualche cosa come 53 mila metri cubi edificabili. Questo dato fa capire cosa significherebbe un volume del genere inserito nel centro di San Giacomo, accanto all’ex zona Espen (oggi Garden Village) con altre centinaia di appartamenti. In prima battuta, il progetto di trasformazione era stato respinto chiedendo modifiche, in particolare per il versante lungo la via San Giacomo. La Svp della frazione a sua volta aveva manifestato perplessità per l’enorme cubatura prevista e così, intanto che si attende l’arrivo di un nuovo progetto, si sono fatte strada due ipotesi di soluzione: una, la più drastica, vorrebbe togliere almeno 20 mila metri cubi di trasformazione, una proposta che andrebbe a scontrarsi con enormi problemi posto che il proprietario non si farebbe “defraudare” facilmente di un valore del genere.
 La seconda idea, che probabilmente verrà ufficializzata, sarebbe quella di contrattare con il proprietario della zona ex Amonn per arrivare alla costruzione in centro di 30 mila metri cubi, mentre gli altri verrebbero dirottati altrove sul territorio. Per arrivare a questo risultato - che salvaguarderebbe San Giacomo dall’avere una mostruosità urbanistica in pieno centro - dovranno essere fatte trattative con il proprietario della zona ex Amonn e questo richiederà del tempo e l’opinione degli addetti ai lavori è che, bene che vada, il risultato non verrà raggiunto prima del maggio del prossimo anno ovvero, prima delle prossime elezioni comunali anche a Laives.

Alto Adige 18-11-09
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venerdì, 13 novembre 2009

Presa di posizione sulla serata informativa del Comune di Laives




In qualità di membro della Consulta Ambiente del Comune di Laives, ho assistito alla serata organizzata dal sindaco sulle antenne telefoniche, nelle premesse l’informazione avrebbe dovuto essere obbiettiva e imparziale, a garanzia di ciò erano stati preannunciati esperti consigliati dall’Associazione Consumatori.
Purtroppo però, nei fatti, sul palco è mancato il contradditorio sul danno sanitario, le relazioni, ottime sotto il profilo tecnico e giuridico hanno presentato un solo punto di vista, molto parziale, sui danni alla salute. Si è fatto riferimento esclusivamente alle ricerche scientifiche riconosciute dall’Organizzazione mondiale della sanità ignorando tutti gli studi scientifici e la letteratura “scomoda” e dichiarando che “tutti gli studi sanitari sull’alta frequenza non hanno dimostrato effetti avversi alla salute” oppure “solo i campi magnetici a bassa frequenza stanno evidenziando problemi in ambito sanitario”.
La stessa Associazione Consumatori che avrebbe consigliato questi esperti “indipendenti” ha nella propria  biblioteca un libro interamente dedicato ai danni causati dalle antenne per cellulari nel quale vengono elencati i più importanti studi fatti a livello internazionale, studi che dimostrano danni al sistema nervoso centrale con disturbi al sonno e all’equilibrio, ma anche gravi danni al DNA delle cellule, con rotture sui filamenti causandone la morte o la trasformazione in cellule tumorali.

Si è omesso di citare il principio di PRECAUZIONE – della Dichiarazione di Rio 1992 ratificato dall’Unione Europea “Quando una attività crea possibilità di fare male alla salute o all’ambiente, misure precauzionali dovrebbero essere prese, anche se alcune relazioni di causa-effetto non sono stabilite dalla scienza” e la Comunicazione della Commissione COM(2000) 1 Final (2 febbraio 2000)Il fatto di invocare o no il principio di precauzione è una decisione esercitata in condizioni in cui le informazioni scientifiche sono insufficienti, non conclusive o incerte e vi sono indicazioni che i possibili effetti sull’ambiente e sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante possono essere potenzialmente pericolosi e incompatibili con il livello di protezione prescelto”
In base a questo principio non sarebbe necessario attendere decenni per dimostrare scientificamente i danni prima di prendere le dovute precauzioni, così come è accaduto per il tabacco e per l’amianto!

Comunque se l’intento dell’amministrazione era quello di tranquillizzare i 300 cittadini preoccupati che hanno firmato la petizione i fatti dimostrano il contrario, a fine serata tra il pubblico in sala tanti dubbi sono rimasti.

Una cosa è però stata spiegata bene, i cittadini non hanno alcuna possibilità giuridica di opporsi alle scelte delle società telefoniche, che possono imporre le loro strategie economico-consumistiche in quanto inquadrate come “servizio pubblico”.
I cittadini possono però, come consumatori consapevoli, contrastare questo sistema, riducendo allo stretto necessario l’uso del cellulare e di internet wireless. Le antenne vengono montate perché c’è la domanda di questi servizi.

Alessandro Cosi
Membro della Consulta Ambiente del Comune di Laives

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venerdì, 13 novembre 2009


Inquinamento elettromagnetico: preoccupazione in via Pietralba

BRUNO CANALI


LAIVES. Due fisici e un avvocato esperto in materia di campi magnetici, non sono riusciti a fugare tutti i dubbi che una folta platea di persone ha manifestato in merito all’imminente installazione di un’antenna per la telefonia mobile sul tetto della casa delle associazioni.
 I timori riguardano l’inquinamento elettromagnetico. Quali poi siano i risvolti negativi sull’essere umano - lo si è capito anche l’altra sera - è materia ben più complessa e non ancora del tutto codificata scientificamente e sanitariamente. Hanno spiegato il fisico Alessandro Merlino e Luca Verdi, fisico della Provincia: «Sono più pericolose le basse frequenze, quelle emesse dagli elettrodotti. Per quanto riguarda invece le frequenze utilizzate per la telefonia mobile, la normativa pone un tetto massimo di tolleranza pari a 6 volt per metro. Il gestore della telefonia mobile deve attenersi a questa indicazione. Per quanto riguarda l’antenna in centro a Laives, sembra che la soglia non verrà neppure raggiunta se non in condizioni di lavoro eccezionali. Dalle simulazioni ad esempio, presso l’asilo tedesco i volt per metro scenderebbero a 2; in Germania la soglia di tolleranza è fissata sui 60 volt per metro». Tante le domande dei presenti sulla pericolosità di queste presenze continuative nell’abitato. «L’impianto di Tim e Vodafon lavorerà 24 ore su 24 - ha detto il sindaco - ma noi monitoreremo a sorpresa le emissioni durante i due anni di concessione che abbiamo dato. Abbiamo anche deciso di far mettere l’antenna sopra la casa delle associazioni perché sul tetto del municipio (prima ipotesi) stiamo per montare i pannelli fotovoltaici e l’antenna non ci starebbe». Quanto al fatto che sia in centro è dovuto alla necessità dei nuovi telefonini che trasmettono anche dati (internet e altro) oltre alla voce: servono antenne sempre più vicine all’utenza, il posto individuato dai tecnici di Tim e Vodafone è via Pietralba. Sotto il profilo legale, come ha spiegato l’avvocato Adriano Mazzola, i comuni hanno ben poche possibilità di impedire l’installazione.

Alto Adige 13-11-09
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venerdì, 13 novembre 2009

Riasfaltatura nel Comune di Laives



 LAIVES. L’assessore Gerolimon ha sollecitato l’intervento della cooperativa Selciatori e posatori, affinché dia inizio alla fase di riasfaltatura di alcune strade comunali. L’altro giorno ad esempio è stata asfaltata la via Brennero a Pineta, un lavoro che comunque non rientrava nell’appalto alla cooperativa. La garanzia è che si dovrebbe iniziare la prossima settimana e grazie all’importo di circa 150 mila euro, si potranno sistemare tratti della statale 12 a San Giacomo e poi via Degli Alpini e via Aldo Moro a Pineta. In città è prevista la riasfaltatura della statale 12 a nord, dall’incrocio con via Sottomonte, fino al semaforo prima di Pineta. Quindi anche parti delle vie Fuchser e Vigneti, che risultato particolarmente usurate. (b.c.)


Alto Adige 13-11-09
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venerdì, 13 novembre 2009



Scioglimento del consorzio tra Bolzano e Laives per la gestione della scuola elementare di San Giacomo


scuola elementare di San Giacomo


LAIVES. Entro fine anno dovrebbe arrivare in consiglio la proposta di scioglimento del consorzio tra Bolzano e Laives per la gestione della scuola elementare di San Giacomo. «Ci siamo incontrati l’altro giorno con Bolzano - dice il sindaco di Laives che è anche presidente del consorzio - e abbiamo individuato la soluzione giuridica e le linee guida per porre termine al consorzio di gestione. Stabiliremo a breve il rapporto futuro con Bolzano per i ragazzi di Maso della Pieve che continueranno a frequentare l’elementare a San Giacomo e poi, come detto, entro fine anno dovremmo definitivamente sciogliere il consorzio». Proprio con in consorzio con Bolzano, Laives è stato in grado di allestire la grande zona scolastica con palestra e nuovo teatro. (b.c.)

Alto Adige 13-11-09
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giovedì, 12 novembre 2009





Comune di Laives -  COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI - COMUNICATI del 11.11.2009








16 novembre 2009: pubblica conferenza



Ai sensi dell’art. 5 del vigente statuto comunale il sindaco rende noto che per lunedí, 16 novembre 2009 alle ore 11.30 è stata convocata una pubblica conferenza, presso la sala al primo piano del municipio di Laives, per l’illustrazione del regolamento di organizzazione.
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giovedì, 12 novembre 2009

Servizio di trasporto pubblico insoddisfacente e ritorno all’automobile.



Al Sindaco del Comune di Laives
All’Assessore competente

INTERROGAZIONE


Con l’approssimarsi della cattiva stagione molti pendolari del nostro comune, che abitualmente raggiungevano il capoluogo provinciale in bicicletta o in moto, sono ritornati a far uso dei mezzi pubblici trovando però per vari motivi una situazione peggiorata che li ha indotti a ricorrere controvoglia all’uso dell’automezzo privato andando così ad aumentare la già cospicua mole di traffico.
Ne fanno fede i numerosi interventi apparsi sulla stampa locale e alcune lettere di cittadini, che oltre a lamentare l’impossibilità di usufruire del servizio di autobus, fortemente rallentato dal traffico di punta, denunciano anche il cattivo servizio reso dal treno, che per Laives dovrebbe essere una delle soluzioni più appropriate per ovviare al caos che si riscontra sulla statale in molte ore della giornata.
I firmatari delle lettere di protesta non si fermano alle lamentele, ma si fanno anche latori delle possibili soluzioni per rendere il servizio pubblico più attrattivo e conveniente come l’aggiunta di alcune carrozze nelle ore di punta, ed in particolare sul treno che alla mattina permette di raggiungere Bolzano alle 7.22, o il ripristino di almeno uno dei convogli di recente soppressi.
Ultimamente da varie parti politiche è stata poi ribadita la necessità di una stazione a S. Giacomo, ma non ci risulta vi siano stati passi ufficiali da parte dell’amministrazione comunale per smuovere l’assessore Widmann dal proposito di affrontare la questione a passante ferroviario ultimato.
Tenuto conto di quanto in premessa
il sottoscritto consigliere comunale chiede:
  1. se vi siano novità per quanto concerne la possibilità di avere una stazione nell’abitato di S. Giacomo e quali tipi di iniziative concrete e documentabili si siano prese o si intendano prendere da parte dell’amministrazione affinchè questo progetto non venga accantonato o comunque rimanga solo sulla carta;
  2. se si sia fatta richiesta, agli uffici competenti di un aumento delle carrozze nelle ore di punta ed in particolare sul convoglio TI 10904 che parte da Verona alle 5.25 e arriva a Bolzano alle 7.22 e con quale esito;
  3. se si sia esplorata la possibilità di un ripristino di uno dei treni soppressi che permetta ai pendolari di arrivare nel capoluogo in tempo per l’apertura degli uffici e delle scuole.
Si richiede cortesemente risposta scritta.
Il Consigliere comunale
Rosario Grasso
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Laives, li 5 novembre 2009
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giovedì, 12 novembre 2009

San Giacomo il Tar: «Sottotetto abitabile anche in assenza di cubatura»



LAIVES. Con una sentenza controcorrente il Tar ha accolto il ricorso di una cittadina di San Giacomo, che chiedeva - contro il parere del Comune - di trasformare ad uso abitativo il sottotetto senza la prevista cubatura. «È stato creato un precedente», spiega l’avvocato Pusateri.
 A rigettare la richiesta, per il Comune è stato l’assessore competente Georg Forti. «L’intervento proposto - spiega - è in contrasto con la normativa urbanistica. Per il complesso di condomini San Giacomo Uno il calcolo della cubatura si fermava, infatti, all’appoggio del tetto». La residente non si è data per vinta e ha presentato ricorso al Tar. A quel punto la giunta ha deliberato di costituirsi in giudizio e di nominare quale proprio difensore l’avvocato Manfred Natzler. Forse per una dimenticanza il Comune, in realtà, non ha difeso poi la sua posizione e il Tar ha dato ragione alla ricorrente. Secondo il Tribunale regionale di giustizia amministrativa «per quanto la cubatura relativa al sottotetto non sia stata a suo tempo computata, in quanto il calcolo della cubatura dell’edificio si fermava all’appoggio del tetto, non si pone in dubbio che tale cubatura, effettivamente esistente, sia stata legalmente realizzata, ancorchè non costituente, all’epoca, cubatura urbanistica». Questa sentenza è controcorrente rispetto a pronunciamenti, su casi analoghi, del Consiglio di Stato e potrebbe essere impugnata dal Comune. Per l’avvocato e consigliere comunale di opposizione Raimondo Pusateri «il caso è stato giudicato in modo superficiale, con la conseguenza che adesso tutti i sottotetti esistenti, anche se privi di cubatura, possono essere trasformati ad uso abitativo. Il Comune avrebbe potuto e dovuto sostenere le tesi dei propri uffici». Della questione ieri ha discusso la giunta. Il sindaco Polonioli ha spiegato di attendere una relazione dalla segreteria generale sulla mancata costituzione in giudizio. «Ho preso atto della sentenza e se si consolidasse questo orientamento potremmo regolarizzare il recupero dei sottotetti ad uso abitativo, facendo pagare gli oneri di urbanizzazione. È una situazione che si trascina da 30 anni e anche alla luce delle nuove linee guida della Provincia, che mira a risparmiare terreno risanando gli edifici esistenti, saremmo felici di poter risolvere il problema». (max)

Alto Adige 12-11-09
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mercoledì, 11 novembre 2009


Comune di Laives. Multe a chi non paga il ticket



I vigili: «Inutile fare ricorso»


BRUNO CANALI


 LAIVES. La mozione dell’opposizione (si chiede che tutti i parcheggi comunali (ad eccezione di quello dietro l’ex municipio) non fossero a pagamento) dopo essere stata approvata a stretta maggioranza in consiglio è rimasta lettera morta. Nei parcheggi si continua a pagare.
 Chi non paga viene multato, come è accaduto in via Galizia. Per questo il consigliere Christian Bianchi ha anche consigliato ai multati di fare ricorso per vedere se riceveranno i soldi indietro. Per adesso comunque sarà difficile che ci riescano, proprio perché la mozione, seppure approvata, non è ancora stata trasformata in delibera dalla giunta. «Per ora non abbiamo indicazioni diverse - dice la polizia municipale - e quindi continuiamo i nostri normali controlli anche nei parcheggi a pagamento. Gli unici due dove ancora non si paga sono quello di via Sottomonte e quello in via Fritz Broger».
 In consiglio comunale il vice sindaco ha promesso che entro la fine di questo mese porterà il piano generale del traffico per discutere anche di parcheggi pubblici. «Ad ogni modo - ha detto Forti - nel piano traffico i parcheggi sono tutti previsti a pagamento». L’opposizione però si sente beffata e lo ha sottolineato Christian Bianchi spiegando che c’è la mozione approvata e quindi la giunta dovrebbe al più presto attenersi a quanto prevede, vale a dire, parcheggi liberi da ticket in città salvo uno in centro. Per arrivarci però servono più passaggi, a partire dalla revoca delle ordinanze precedenti per poi fare quella nuova che prevede la liberazione dai ticket. È probabile perciò che arrivi prima in aula la discussione sul piano generale del traffico e si deciderà anche cosa fare coi parcometri.

Alto Adige 11-11-09
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giovedì, 05 novembre 2009



Dieci telecamere contro i vandalismi Giro di vite nei controlli in zona Galizia




BRUNO CANALI



 LAIVES. Per combattere gli episodi di vandalismo e i tentativi di furto che si ripetono periodicamente ai danni del centro servizi in zona Galizia, l’amministrazione comunale ha deciso di affidarsi alla videosorveglianza. «Verranno installate 10 telecamere in tutta l’area - dice l’assessore Loris Frazza -. Abbiamo incontrato recentemente i rappresentanti del centro giovanile No Logo per concordare con loro la sistemazione di 4 telecamere all’esterno. Controlleranno tutte le entrate del complesso, mentre le altre telecamere saranno all’interno. È previsto pure un impianto anti intrusioni collegato direttamente con i carabinieri, così se qualcuno dovesse entrare senza permesso le forze dell’ordine sarebbero immediatamente allertate».
 L’appalto per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza è stato vinto dalla Telecom, che prossimamente provvederà a montare tutta l’attrezzatura, con 10 «occhi elettronici» che saranno in grado di vedere e registrare qualunque cosa si muova attorno e dentro l’area del centro servizi. «Si tratta di un valido deterrente per fare cessare o comunque rendere difficili gli episodi di vandalismo che si registrano purtroppo in quell’area e, inoltre, chi dovesse tentare un’intrusione verrà filmato in maniera che poi i carabinieri possano più facilmente identificare i malintenzionati», aggiunge Frazza.
 Purtroppo questo intervento si è reso necessario a seguito di ripetuti episodi durante i quali sono stati fatti vari danni alle strutture e anche tentativi di furto che hanno sempre fruttato uno scarso bottino. La zona Galizia e il suo complesso servizi di notte sono completamente abbandonati e il fatto che siano anche fuori mano rispetto all’abitato favorisce coloro che hanno cattive intenzioni. Oggi, con il completamento del Black Box e la ristrutturazione del centro giovanile, nel complesso vi sono anche attrezzature di valore.

Alto Adige 5-11-09


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mercoledì, 04 novembre 2009


«Cittadella dello sport a Laives: coinvolti anche i privati»


LAIVES. Si è parlato anche della cittadella dello sport ieri mattina in consiglio provinciale. Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha segnalato lo stanziamento di 11 milioni di euro per l’ampliamento dell’area sportiva destinati alle strutture per l’Fc Alto Adige. Il consigliere ha chiesto delucidazioni in merito, ipotizzando un trattamento di favore per la società calcistica. Il presidente Durnwalder ha risposto che da tempo era stato promesso uno stadio all’Fc in quanto il Druso di Bolzano non ha spazi sufficienti. Sarà uno stadio per 8-9 mila spettatori, già approvato con relativa disposizione di legge. Durnwalder ha confermato: la gestione dei lavori spetta al Comune di Laives, che li appalterà: sono in corso trattative ed è prevista la partecipazione di privati.


Alto Adige 4-11-09
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venerdì, 30 ottobre 2009


Nuovo stadio, niente auto per la città. A Pineta rotatoria per la zona Galizia


sicurezza stadio ?

La futura casa dell’Fc Alto Adige: si studiano anche i problemi legati alla viabilità e al traffico


BRUNO CANALI


 LAIVES. Durante l’incontro tra amministratori comunali e vertici dell’Fc Alto Adige l’augurio è stato quello di riuscire a raggiungere traguardi sportivi sempre più prestigiosi: la C1 e magari anche la serie B. «Lo stadio e le infrastrutture che verranno costruiti in zona Galizia - ha detto il sindaco - saranno dimensionati proprio in previsione di questo. Il parcheggio ad esempio avrà una capienza di 4000 posti». Ovviamente questo crea una serie di problemi dal punto di vista della viabilità, uno degli argomenti più controversi in tutte le discussioni sulla cittadella dello sport. L’amministrazione comunale ha sempre sottolineato che quando si giocherà nel nuovo stadio le auto dei tifosi e degli ospiti non dovranno transitare dentro le strade cittadine, vedi la via Galizia, oramai residenziale, e le soluzioni sono già state individuate, sia per quanto riguarderà la viabilità ordinaria e sia per quella necessaria in caso di emergenze. Alla zona sportiva Galizia in futuro si accederà da una rotatoria che verrà realizzata tra Laives e Pineta. In questa maniera, arrivando sia da nord che da sud, si dovrà imboccare la variante e quindi uscire alla periferia di Pineta da dove poi si imboccherà la strada verso la zona Galizia. Ovviamente questa soluzione, soprattutto per chi arriva da sud, presuppone che nel frattempo la variante sia stata completata fino a Bronzolo.

 Uno stadio di queste dimensioni prevede norme specifiche anche per i collegamenti relativi alla sicurezza e alle emergenze: in questo ambito l’ipotesi fatta durante l’incontro è che bisognerà costruire una strada di collegamento tra zona Galizia e via Delle Part: sarà una bretella che nessuno in condizioni normali utilizzerà poiché sarà riservata solo ai mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco e forze dell’ordine). Strada necessaria perché prevista per strutture che possono richiamare migliaia di spettatori.

Baumgartner: saremo il volano per il settore



 LAIVES. Il presidente dell’Fc Alto Adige rassicura le società calcistiche locali in merito alla possibile concorrenza della società professionista a chi invece fatica a tirare avanti i settori giovanili e amatoriali. «Niente paura - ha detto Walter Baumgartner -, proprio la presenza dei professionisti sarà da volano per il settore. I giovani talenti non avranno più bisogno di trasferirsi lontano per continuare la carriera».

Alto Adige 30-10-09
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giovedì, 29 ottobre 2009


«Cittadella con velodromo a Laives»

Il sindaco: il Comune troverà i terreni Costruirà la Provincia


Villaggio Olimpico - Velodromo



EZIO DANIELI


 LAIVES. «La cittadella dello sport va intesa non solo come strutture per l’Fc Alto Adige. Puntiamo, con fermezza, al nuovo lido, agli spazi verdi per la nostra comunità ed anche al velodromo coperto»: il sindaco Giovanni Polonioli ribadisce le intenzioni dell’amministrazione.
 Il sindaco Giovanni Polonioli ribadisce: «C’è già la garanzia da parte del presidente Durnwalder che sarà la Provincia a costruire il velodromo e che tocca al Comune mettere a disposizione il terreno». La struttura verrà prevista ovviamente al coperto e potrà essere utilizzate anche per ulteriori discipline sportive, compresa l’atletica leggera visto che saranno realizzate sia le piste che le pedane. «Per Laives - aggiunge il sindaco - sarà un vero e proprio fiore all’occhiello tenendo presente che di impianti del genere ve ne sono pochissimi». La pista di 250 metri, al coperto, consentirebbe intanto gli allenamenti dei numerosi ciclisti altoatesini che sono costretti a lunghe e faticose trasferte verso i velodromi più vicini che sono a Pescantina ed a Padova. Poi potrebbe anche ospitare manifestazioni di livello internazionale. In più l’impianto diventerà ideale anche per altre attività sportive, come l’atletica indoor, il calcio a 5 ed anche la pallavolo. L’impianto, secondo gli esperti, dovrebbe essere polivalente sull’esempio di altre strutture costruite in diversi Paesi europei a differenza dell’Italia dove proprio il ciclismo su pista è penalizzato, da anni, a causa della carenza di velodromi.
 La zona Galizia viene considerata ideale anche dai responsabili della Federazione ciclistica italiana: è facilmente raggiungibile, già ora, grazie al primo tratto della variante. Fra qualche anno andrà addirittura meglio con la circonvallazione completata. La costruzione del velodromo non creerebbe alcun impatto ambientale; la struttura in funzione non causerà alcun disturbo agli abitanti. In più Laives ne trarrebbe indubbi vantaggi. Sottolinea il sindaco Giovanni Polonioli: «L’indotto economico non sarà trascurabile soprattutto in occasione di eventuali gare sia a livello nazionale che internazionale».

Alto Adige 29-10-09





Comune di Laives: COMUNICATO del 27.10.2009


NOTIZIE

La cittadella dello sport presentata al Consiglio comunale

Per il presidente del FC Alto Adige Laives rappresenta la soluzione ideale

Il presidente del FC Alto Adige – Südtirol, Walter Baumgartner, e l'amministratore delegato della società biancorossa, Dietmar Pfeifer, hanno incontrato i consiglieri comunali per illustrare il progetto della cittadella sportiva in Galizia.
“Per noi Laives rappresenta la soluzione ideale – ha detto Baumgartner – per la sua vicinanza a Bolzano, per le condizioni ottimali di viabilità e per il fatto che la zona sportiva non sarà una cattedrale nel deserto, ma sarà integrata nel tessuto urbano. Quindi non c'era una soluzione migliore di Laives”.
Il sindaco Giovanni Polonioli ha ricordato che “l'idea è nata dall'incontro di due esigenze: da un lato l'orientamento dell'amministrazione comunale di procedere con l'ampliamento della zona sportiva,per trasformarla in una cittadella sportiva che potrà ospitare non solo strutture per lo sport professionistico, ma anche il lido, percorsi vita, un laghetto e un biotopo in modo da diventare un elemento qualificante della città. E dall'altro lato, l'esigenza dell'Alto Adige – Südtirol di trovare finalmente casa, con uno stadio e campi di allenamento”.
Il progetto, per il quale attualmente esiste solo uno studio di fattibilità che ha stabilito che la cittadella sportiva si estenderà su una superficie complessiva di 9,5 ettari, prevede la costruzione di uno stadio da quattromila posti, di tre campi da allenamento e ovviamente delle infrastrutture necessarie, come il collegamento diretto alla variante, la realizzazione di due parcheggi e di un strada che costeggia la zona sportiva.
Per la realizzazione del primo lotto della cittadella sportiva, la giunta provinciale stanzierà nel bilancio del prossimo anno un finanziamento di 11 milioni di euro: per la costruzione dello stadio e dei tre campi di allenamento dell'Alto Adige Südtirol si pensa a una soluzione di “project financing”, in base alla quale gli investitori privati che realizzeranno le strutture, potranno poi gestirle per un periodo da concordare, in modo da rientrare delle spese sostenute. In questo modo il Comune di Laives avrebbe anche il vantaggio di non essere gravato delle spese di gestione della struttura.
L'arrivo in città dell'Alto Adige Südtirol non avrà ripercussioni negative sulle società calcistiche locali, che continueranno a usufruire delle attuali strutture. “La presenza dell'Alto Adige Südtirol – ha puntualizzato il presidente Baumgartner – sarà invece un grande vantaggio per le società locali che avranno molte più possibilità di poter scambiare giocatori con la nostra squadra”.

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mercoledì, 28 ottobre 2009


Cittadella dello sport in zona Galizia Serviranno quasi 10 ettari di terreno

4000 posti auto

Il progetto presentato in municipio (anche all’opposizione) dai responsabili della società

BRUNO CANALI


 LAIVES. Il progetto della cittadella sportiva in zona Galizia è tra i più importanti nella storia recente «Ed era logico - come ha dichiarato Walter Baumgartner, presidente dell’Fc Alto Adige incontrando l’altra sera gli amministratori comunali - che ci dovessimo parlare. Siamo contenti di farlo e di avviare una collaborazione per far crescere tutto il settore calcistico provinciale».
 Baumgartner (accompagnato dall’amministratore delegato dell’Fc Dietmar Pfeifer) ha incontrato i consiglieri di opposizione che per la prima volta hanno potuto discutere del grande progetto, mentre invece sindaco e giunta ne parlano costantemente da 3 anni. Da ultimo a dare un impulso decisivo è arrivato anche il maxi-finanziamento della Provincia - 11 milioni di euro - con il quale si può iniziare sul serio a progettare la futura cittadella dello sport.
 Gli aspetti tecnici li ha illustrati sommariamente il sindaco Polonioli, spiegando che serviranno 9,5 ettari di terreno, del quale il Comune è possessore di poco più di un ettaro (i parcheggi in sostanza). La parte che riguarderà l’Fc Alto Adige prevede uno stadio con 4000 posti auto accanto e quindi altri tre campi da calcio per allenamenti. Le infrastrutture a servizio della cittadella costeranno circa 5,8 milioni di euro e dovrebbero essere le prime ad essere costruite, mentre 8,7 milioni costeranno stadio con i 3 campi e gli espropri. Il Comune di Laives ha anche fatto fare uno studio di fattibilità per individuare le aree da occupare.
 Sulla validità di questo progetto tutti si sono dichiarati d’accordo, ma è invece la gestione futura di un complesso che non avrà uguali in Provincia, a sollevare dubbi. Il sindaco ha parlato di coinvolgimento dei privati nella cordata che andrà a costruire lo stadio attraverso la formula del “projekt financing”; gare e progettazioni ha auspicato che le segua direttamente la Provincia.

Alto Adige 28-10-09
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martedì, 27 ottobre 2009


Nuovo teatro di San Giacomo, proposte a raffica


teatro di San Giacomo

Richieste continue. La soddisfazione dell’assessore

 LAIVES. La nuova sala teatrale di San Giacomo non è solo bella: è anche “presa d’assalto” da compagnie teatrali e associazioni che vogliono proporre iniziative. Questo soddisfa in pieno anche l’assessore alla cultura Loris Frazza, che con piacere esibisce il calendario fitto di appuntamenti. «È un piacere vedere questo fermento attorno al nuovo teatro di San Giacomo fin dal suo esordio - dice Frazza - e già sono stati tanti gli appuntamenti pubblici. Prossimamente è altrettanto, con la Filo, il Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82, la compagnia Strapaes che nella sala sta portando avanti la seconda rassegna di teatro e con “Un due tre stella” dell’Istituto musicale, che ha riscosso un ottimo successo di pubblico. Arriverà prossimamente anche una serata con il Teatro Stabile di Bolzano e stiamo perfezionando la convenzione con il Comune di Laives». Questo lusinghiero avvio per la nuova sala teatrale è anche la migliore conferma che l’investimento fatto ne valeva la pena. Proprio perché è tra Laives e Bolzano, è interessante guardando al capoluogo e ad Oltrisarco in particolare. Il teatro di San Giacomo è facilmente raggiungibile con gli autobus delle linee 2 e 4 Sasa ed ha un grande parcheggio accanto. (b.c.)

Alto Adige 2710-09
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martedì, 27 ottobre 2009


In consiglio le zone di pericolo



Attorno all’aeroporto di San Giacomo


 LAIVES. Sono di 28 ettari e mezzo le aree attorno all’aeroporto di San Giacomo interessate dal Piano per le zone di pericolo che è stata analizzato anche ieri mattina dal gruppo di lavoro del quale fanno parte, oltre alla Provincia, anche i rappresentanti dei Comuni di Bolzano, Laives e Vadena. «Abbiamo approfondito le proposte che porteremo tra breve anche in consiglio comunale - spiega il sindaco Polonioli - anche se in questo caso non c’è spazio di manovra. Il piano interessa in buona parte il nostro territorio comunale a sud della pista. I problemi maggiori in questo caso li ha Bolzano, perché da noi, a sud dell’aeroporto, c’è quasi solo campagna e qua e là alcuni masi. Il piano prevede che in questi 28 ettari e mezzo di territorio, non si possa più fare nulla: i masi restano ma basta costruzioni. Invece in una area più ampia qualcosa è concesso». Il piano delle zone di pericolo verrà portato, come detto, in consiglio comunale per un’approfondita discussione e quindi per la necessaria approvazione nel corso di una seduta che si annuncia di interesse. (b.c.)

Alto Adige 27-10-09
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domenica, 25 ottobre 2009


Per la cittadella dello sport incontro fra la giunta e


la società Fc Alto Adige


 LAIVES. Domani alle 18, in municipio, incontro tra i vertici dell’Fc Alto Adige e il consiglio comunale. È il primo in assoluto da quando, alcuni anni orsono, era iniziato il discorso relativo alla cittadella dello sport da creare in zona Galizia. Finora a trattare con Provincia e società calcistica, erano stati i rappresentanti della giunta comunale. Di recente la giunta provinciale nel bilancio di previsione ha inserito gli 11 milioni di euro necessari per dare il via al progetto della cittadella. C’è chi (il sindaco) ha accolto con entusiasmo questa decisione e chi (consiglieri di opposizione) manifesta timori per il futuro. «Bene per il finanziamento - ha detto ad esempio Christian Bianchi del Pdl - ma bisogna anche capire con sicurezza chi gestirà la procedura di appalti così importanti e poi, una volta edificata la cittadella in Galizia, anche chi dovrà sobbarcarsi la gestione». L’idea (condivisa, sembra, anche dalla maggioranza) sarebbe di delegare tutto alla Provincia, che ha le strutture tecniche adeguate per condurre in porto un tale progetto. Laives potrebbe limitarsi ad agevolare tutte le procedure di carattere urbanistico». (b.c.)


Alto Adige 25-10-09
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sabato, 24 ottobre 2009


Pronto il ghiaccio




LAIVES. Da ieri il ghiaccio è pronto presso il campo Vallarsa e sono anche iniziati gli allenamenti per le squadre dell’hockey targato Ssv Leifers Panthers. «Invece, per quel che riguarda il pattinaggio, sarà necessario attendere ancora qualche settimana - spiega Severin Orsi, presidente della cooperativa proprietaria dell’area - perché la temperatura è ancora troppo alta». Sono anche terminati i primi lavori che porteranno in seguito alla costruzione di un tetto sul campo da hockey. A tale proposito ci sono solo gli ultimi dettagli da chiarire con l’amministrazione comunale per il finanziamento.

 ORA. Sta per iniziare la nuova stagione del pattinaggio. Le varie sezione sportive hanno già iniziato la loro attività agonista e dal 31 ottobre l’impianto del ghiaccio Schwarzenbach riaprirà anche al pubblico. La giunta comunale, in collaborazione con l’associazione Pro Schwarzenbach, ha eseguito i lavori di risanamento ed ampliamento degli ingressi e degli spogliatoi.
 Per lo Sport Club amatoriale e per le singole sezioni di hockey, pattinaggio artistico, birilli su ghiaccio e sci club sono stati messi a disposizione nuovi locali. Il presidente dell’associazione Pro Schwarzenbach, Richard Pichler, è pienamente soddisfatto: «L’intera struttura è qualitativamente migliorata, la disponibilità per l’intera utenza e le associazioni, così come l’offerta al pubblico hanno raggiunto degli standard più elevati. La Pro Schwarzenbach invita tutti gli appassionati di pattinaggio ed i curiosi in generale alla giornata di apertura al pubblico durante la quale l’utilizzo della pista di ghiaccio sarà gratuita».
 Durante la regolare stagione, l’impianto del ghiaccio rimarrà aperto al pubblico nei pomeriggi di ogni mercoledì, giovedì, sabato e domenica. Ogni primo sabato del mese, la sera si potrà pattinare sotto le stelle, quindi con un fascino del tutto particolare che varrà la pena provare. Ogni mercoledì ci sarà la possibilità di cimentarsi con i birilli su ghiaccio dalle ore 19.
 Durante tutta la stagione invernale la sezione hockey dello Sport Club Amatoriale proporrà una serie di corsi riservati ai principianti. Anche la sezione «Icehooper» offre corsi di pattinaggio per principianti ed anche per coloro che hanno già confidenza con il ghiaccio. Tutte le altre informazioni riguardo il programma o la prenotazione dei campi si possono ottenere chiamando il numero dello stadio del ghiaccio 0471 802022 o contattando direttamente il custode.


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mercoledì, 21 ottobre 2009


Consorzio di gestione: imboccata la strada verso lo scioglimento


nodo da sciogliere?


LAIVES. Si va verso lo scioglimento del consorzio di gestione della zona scolastica di San Giacomo, un organismo nel quale partecipano i comuni di Bolzano e Laives, con quest’ultimo che detiene anche il posto di presidente del consorzio, occupato dal sindaco Giovanni Polonioli. «Ma dal punto di vista giuridico è un’operazione abbastanza complicata - dice proprio Polonioli - e ne abbiamo ieri mattina nella riunione del consorzio. Ad ogni modo ci si deve arrivare e questo sarà il traguardo». Si è anche parlato delle prospettive future per la scuola elementare di San Giacomo, dove frequentano anche bambini residenti nel territorio di Bolzano (zona Maso della Pieve) perché in ballo vi sarebbe sempre il progetto di costruzione della mensa scolastica, un progetto che ovviamente è condizionato anche dal numero di alunni che potenzialmente frequenteranno il servizio. A tale proposito non ci sono novità e Bolzano intanto non sembra intenzionato a richiamare verso Oltrisarco i propri alunni, che sono 57 complessivamente, a fronte di altri 128 che invece abitano nel territorio comunale di Laives. (b.c.)


Alto Adige 21-10-09
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domenica, 18 ottobre 2009


«Cittadella dello sport di Laives. Necessario fare chiarezza con la Provincia»



cittàdella sportiva


LAIVES. Il sindaco Polonioli ha espresso gioia per il finanziamento di 11 milioni ottenuto dalla Provincia a favore della cittadella dello sport in zona Galizia, ma Christian Bianchi, consigliere comunale del Pdl lo invita alla cautela. «Non si faccia prendere da facili entusiasmi - scrive Bianchi - perché sono ancora molti gli aspetti da chiarire in questo senso e occorre scongiurare assolutamente una devastazione” delle casse comunali». Bianchi auspica che vengano fatti i necessari chiarimenti con la Provincia. Secondo Bianchi «Numerosi sono i problemi: dalla viabilità che un centro del genere coinvolgerebbe, al rischio che le piccole società sportive locali possano venir “fagocitate” dall’Fc Alto Adige. Di fatto una struttura del genere soddisfa sicuramente l’Fc Alto Adige e i desideri della giunta comunale, ma alla cittadinanza intera non darà nulla in più». Bianchi chiede «Perché il Comune dovrebbe avventurarsi in un’opera del genere, con tutti i rischi che comporterà anche finanziariamente. Una volta costruita, chi dovrà contribuire alla sua costosa gestione? Tutto è stato trattato senza mai parlarne in consiglio». (b.c.)

Alto Adige 18-10-09


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venerdì, 16 ottobre 2009



Firmata la delibera di misure anti-smog
Stop agli euro 0 e 1



anti-smog


 LAIVES. Il sindaco ha firmato l’ordinanza relativa alle misure anti-inquinamento previste dal Piano provinciale. «In sostanza - spiega Sergio Codato, comandante della polizia municipale - ricalca quella dello scorso inverno». L’ordinanza prima di tutto invita la popolazione ad usare il meno possibile l’auto per muoversi nell’ambito urbano, privilegiando i mezzi di trasporto pubblico. Altra raccomandazione: non eccedere con il riscaldamento domestico, mantenendo la temperatura a non più di 20 gradi.

Dal 2 novembre quindi, fino al 31 marzo, dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, ci sarà il divieto di circolazione dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19 per tutti i veicoli euro 0 ed euro 1, nonché motocicli e ciclomotori a due tempi, anche se muniti di catalizzatore.

Saranno interessate dal provvedimento le vie rio Vallarsa, Vadena, Diazi e Marconi di Laives, mentre rimane esclusa la via Kennedy. A Pineta tutto il centro esclusa via Brennero, via Maso Renner e la frazione La Costa. A San Giacomo tutto il centro. Libera circolazione invece in zona industriale a Laives mentre lungo via Pietralba potranno passare solo coloro che abitano in Vallarsa, nel territorio di Nova Ponente. Non rientrano nei divieti tutti i veicoli a gas, elettrici, le moto a 4 tempi e gli autoveicoli muniti di filtro antiparticolato omologato, oltre agli autorizzati.
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mercoledì, 14 ottobre 2009


Via libera agli espropri dei terreni per la "Cittadella dello sport" in zona Galizia


cittadella dello sport




di Bruno Canali
 LAIVES. Adesso che ci sono tutti gli 11 milioni di euro per finanziare il progetto della cittadella sportiva in zona Galizia, anche l’amministrazione comunale guarda avanti, ai passi successivi da fare. I 9 milioni che mancavano ancora verranno posti in bilancio provinciale nonostante i tagli e questo è stato sottolineato dal vice presidente della giunta Christian Tommasini, ovviamente soddisfatto: «Il finanziamento deciso consentirà a Laives di dare il via alle progettazioni e agli appalti. È un investimento importantissimo per qualificare la città, uno sforzo finanziario anche per l’amministrazione provinciale in questa fase dove si stanno rivedendo gli stanziamenti».
 Felice anche il sindaco Giovanni Polonioli che qualche giorno fa aveva incontrato il presidente Durnwalder assieme al vice sindaco e a Tommasini per chiedere proprio lo stanziamento per la cittadella dello sport in bilancio provinciale. «A nome mio e della giunta comunale, esprimo la più ampia soddisfazione per la tempestività della giunta provinciale nel fissare uno stanziamento così sostanzioso. È la dimostrazione di come la giunta provinciale sia effettivamente vicina a Laives. Il progetto della cittadella in zona Galizia è di importanza strategica perché coinvolge lo sviluppo dell’intera nostra comunità. Con questo infatti potremo sviluppare non solo la parte prettamente sportiva dell’area ma anche quella che migliorerà l’attrattività del nostro territorio. Sono convinto che una struttura come sarà la cittadella porterà giovamento a tutta la nostra società, dall’economia ai negozi agli esercizi pubblici. Per quanto ci riguarda invece, potremo accorpare alla parte dell’Fc Alto Adige la zona ricreativa che abbiamo in mente con percorsi per passeggiare, tanto verde e il laghetto per la pesca sportiva».
 Dal punto di vista tecnico, Polonioli aggiunge che adesso si può passare alla preparazione dei bandi per le progettazioni. «Chiederemo alla Provincia che la parte burocratica legata a questa grande impresa venga gestita insieme visti gli importi in ballo, in maniera da dare il massimo impulso all’opera».
 Per prima cosa saranno da fare gli espropri del terreno agricolo necessario per sviluppare il progetto, che rispetto alle ipotesi iniziali è più contenuto e quindi richiederà meno spazio. Si tratterà di costruire la nuova “casa” per l’Fc Alto Adige e con l’occasione dare seguito anche al «sogno» del Comune di Laives, di dotarsi di un’area che non avrà pari a livello provinciale. Fin dall’inizio l’amministrazione comunale ha creduto e sostenuto questo progetto, nella convinzione che, come ha ribadito lo stesso sindaco Polonioli, sia qualcosa che va oltre lo sport e contribuisca ad emancipare ulteriormente la città a livello provinciale.
 Si vedrà in seguito, con le soluzioni tecniche adottate, se le perplessità avanzate già da qualche consigliere di opposizione saranno credibili o meno. Uno dei dubbi ad esempio è quello del traffico e dei disagi che questo procurerà alla città quando ci saranno grandi avvenimenti sportivi in grado di richiamare centinaia di automobili. Si tratta per ora di timori tutti da verificare, anche alla luce del grande progetto e relative infrastrutture.

Alto Adige 14-10-09
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lunedì, 12 ottobre 2009


Laives abbraccia i veci: 80 anni di storia


80 anni degli alpini di Laives


 commozione per il compleanno della sezione dell’Ana  


di Bruno Canali
 LAIVES. Il gruppo alpini di Laives ha festeggiato ieri i suoi 80 anni con una cerimonia raccolta, anche per la concomitanza con la sfilata di Bressanone. Già di buon mattino ha avuto luogo l’alza bandiera davanti al municipio e quindi l’ammassamento delle penne nere nel piazzale del distretto sociosanitario da dove, accompagnati dalle note della fanfara di Pieve di Bono, alpini, membri della protezione civile e coristi del Monti Pallidi, hanno marciato lungo via Kennedy fino a raggiungere la chiesa parrocchiale in via Pietralba per il rito religioso. Anche se è mancata la grande folla lungo il percorso, il caldo entusiasmo della gente si è fatto sentire, così come l’orgoglio di chi portava la penna sul cappello. In sfilata rappresentanti di diversi gruppi del circondario, arrivati per salutare “veci” e “bocia” di una sezione che è tra le più vecchie del panorama locale. Durante la manifestazione, tra le autorità si è visto anche il vice presidente della Provincia Tommasini, che ha portato un saluto al gruppo Ana cittadino. I festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno della sezione avevano preso il via ancora ad inizio settimana con l’apertura di una bella mostra che ripercorreva la storia del gruppo insieme all’esposizione di preziosi reperti storici delle truppe alpine.

Alto Adige 12-10-09
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venerdì, 09 ottobre 2009


Cittadella dello sport: passi in avanti «In bilancio i finanziamenti promessi»


Cittadella Sport Laives


Incontro in Provincia fra Durnwalder, amministratori comunali e presidente dell’Fc Alto Adige

di Bruno Canali
 LAIVES. La progettazione della cittadella dello sport in zona Galizia è già in fase avanzata. Ieri c’è stato un incontro in Provincia con Durnwalder e gli assessori Repetto e Tommasini. La delegazione comunale era formata da sindaco, vice sindaco, Gianluca Nettis, funzionario che segue il protetto; presente anche Walter Baumgartner, presidente dell’Fc Alto Adige, società che ha in progetto di realizzare alla Galizia di Laives la propria nuova sede e per questo Durnwalder ha garantito un finanziamento di 11 milioni.
 «Proprio del finanziamento abbiamo parlato durante l’incontro - dice il sindaco - perché in questa fase la giunta provinciale sta preparando il nuovo bilancio e occorre che al suo interno trovino posto anche gli 11 milioni di euro promessi dal presidente Durnwalder per la cittadella dell’Fc Alto Adige. Non ci nascondiamo le difficoltà del momento, anche per la Provincia - aggiunge Polonioli - ma siccome noi potremmo essere pronti con il progetto per il prossimo anno, sarebbe opportuno che per quell’appuntamento fossero anche disponibili gli 11 milioni di finanziamento perché altrimenti non si potrà iniziare. Credo che questo lo abbiano capito già in giunta provinciale».
 Il Comune crede fermamente in questo progetto e così anche l’elaborazione tecnica sta andando avanti con solerzia. Durante una delle prossime sedute di giunta comunale verrà approvato ad esempio uno studio sull’impatto ambientale della cittadella, documento necessario per procedere e, come ha spiegato il sindaco Polonioli, il prossimo anno la documentazione completa potrebbe essere pronta. A quel punto si tratterà di passare al concreto, con espropri dei terreni necessari e l’appalto dei primi lavori, cosa che si potrà fare ovviamente se i soldi arriveranno puntuali dalla Provincia, così come Durnwalder si è impegnato a fare fin dall’inizio.
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giovedì, 08 ottobre 2009


Flussi di traffico all’interno della frazione di S. Giacomo



traffico


In merito al proposito del vicesindaco di ripetere i controlli sui flussi di traffico all’interno della frazione di S. Giacomo, ci chiediamo a che pro spendere ulteriori soldi pubblici se poi non si ha la minima intenzione di tenere conto degli eventuali risultati intervenendo con provvedimenti seri e mirati. Forse si tratta di un interesse puramente statistico visto che le decisioni sono state già prese: a S. Giacomo il traffico non va diminuito! Così vogliono alcuni operatori commerciali e di conseguenza così i loro rappresentanti politici operano.
Certo adesso si valuta l'opportunità di mettere per qualche ora quel divieto di svolta in zona produttiva Vurza che qualche tempo fa ci era stato negato, ma abbiamo la sgradevole sensazione di essere presi in giro.
Ricordiamo poi al vicesindaco che ripetere le misurazioni nello stesso modo della volta precedente non serve praticamente a nulla. Già sappiamo che i veicoli che transitano nell'abitato sono troppi.
Vanno invece accertati i transiti inutili e per questo occorrono due punti di rilevazione: uno in entrata e uno in uscita. Solo così è misurabile il flusso di veicoli che nasce all'interno dell'abitato e quello che, provenendo da fuori, deve essere ridotto.
Auspichiamo quindi che almeno si proceda ad una rilevazione seria al fine di avere dei dati incontrovertibili sui quali ragionare. Ma forse è proprio questo che non si vuole.

Rifondazione Comunista - Laives


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giovedì, 08 ottobre 2009


Cittadella sportiva Serve l’ok del Via



LAIVES. Anche per il progetto della cittadella sportiva in zona Galizia serve prima di tutto una valutazione dell’impatto ambientale. Si tratta di uno dei tanti documenti necessari in fase preliminare di progettazione per potere poi passare alla costruzione. La giunta comunale se ne occuperà a breve dando il consenso (durante la riunione di ieri il punto non è stato discusso) e si tratterà ci capire quale impatto sul territorio locale potrà avare la grande cittadella dello sport così come è stata già annunciata e descritta nei mesi scorsi. Bisognerà realizzare, oltre ai campi e alle strutture delle quali necessità l’Fc Alto Adige, anche un velodromo coperto e un lido: queste perlomeno le intenzioni dell’amministrazione comunale. La Provincia già ha stabilito di finanziare (11 milioni) la cittadella dell’Fc mentre tutto il resto arriverà più avanti, compatibilmente con le disponibilità finanziarie del Comune. (b.c.)


Alto Adige 8-10-09
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giovedì, 08 ottobre 2009


Verde a San Giacomo C’è l’ipotesi dell’area vicino alla materna


verde pubblico a San Giacomo-Laives

Polonioli: allungare anche la ciclabile


 LAIVES. Annullando una scelta urbanistica adottata tanti anni orsono dal Comune, la giunta attuale ha deciso di spostare la previsione di un verde pubblico a San Giacomo: dall’area sopra l’abitato, vicino alla chiesetta, dove si prevedeva un tempo, al fondovalle, più vicino alle case, come è logico che sia. «Dove esattamente lo si dovrà realizzare non lo sappiamo ancora - spiega il sindaco Giovanni Polonioli - ma è chiaro che dovrà essere in un posto più interessante per quanto riguarda la fruibilità quotidiana da parte della comunità di San Giacomo, più adiacente all’abitato rispetto alla previsione di un tempo». In merito, anche se non si è deciso ancora nulla, il sindaco qualche ipotesi la fa: «Potrebbe essere nello spazio ai piedi della chiesetta di San Giacomo dove oggi è verde agricolo, oppure in centro, nei paraggi dell’asilo italiano, dove c’è posto per realizzare quei 5.000 metri quadrati di verde pubblico perché permangono ampie aree di verde agricolo». Sempre per San Giacomo il sindaco punta anche da tempo al prolungamento della breve pista ciclabile che dalla via Maso Hilber porta verso sud per qualche centinaio di metri. «Siamo d’accordo in giunta che si debba allungare quella pista fino alla zona sportiva Grizzly - dice - e quindi nel prossimo bilancio bisognerà individuare i primi finanziamenti». (b.c.)


Alto Adige 8-10-09
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mercoledì, 07 ottobre 2009


Traffico a San Giacomo: altre verifiche «Ma non sono previste restrizioni»


verifiche traffico San Giacomo


Il vice sindaco annuncia ulteriori controlli sui transiti, molti dei quali sono ritenuti inutili

di Bruno Canali
 LAIVES. Verranno ripetute le verifiche sui flussi del traffico che attraversa San Giacomo, in particolare quello che arriva da sud. «Le rifaremo appena la Provincia ci metterà a disposizione le attrezzature necessarie per misurare il traffico - dice il vice sindaco Georg Forti - ma non sarà comunque la premessa per introdurre ulteriori restrizioni ai transiti».
 Perché si è deciso di ripetere le misurazioni? Dice il vice sindaco: «Qualche rappresentante di San Giacomo ci ha criticati quando sono stati resi noti i dati del primo rilevamento perché effettuato durante il periodo con le scuole chiuse. Così ho chiesto di ripetere le misurazioni adesso, con le scuole aperte e con le ferie terminate». Forti non è intenzionato a firmare un’ordinanza per limitare i transiti durante una ora di punta alla mattina e lo ribadisce, nonostante le critiche che gli sono piovute addosso dal comitato di San Giacomo. «Però sto valutando l’opportunità di installare una segnaletica davanti all’uscita della zona produttiva Vurza per imporre, almeno alla mattina per qualche ora, l’obbligo ai mezzi in uscita dalla Vurza e che debbono raggiungere Bolzano, di svoltare verso la rotatoria di Pineta e lì imboccare la variante». A dare manforte al vice sindaco c’è anche il consigliere Roberto Ceol che, autonomamente, aveva fatto verifiche sui passaggi alla mattina e conferma che dalla zona Vurza sono parecchi i mezzi che escono e svoltano per San Giacomo invece che verso la rotatoria. Gran parte di questi mezzi (furgoni e auto aziendali) non avrebbero alcun motivo di transitare dentro San Giacomo per raggiungere Bolzano e quindi andrebbero incoraggiati ad imboccare invece la variante in galleria. Invece non sembra essere eccessivo il numero di mezzi che alla mattina arrivano attraverso via Delle Part, tenuto conto che per una fascia oraria vige anche lì il divieto di transito per i non autorizzati.


Alto Adige 7-10-09
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martedì, 06 ottobre 2009


«Traffico e viabilità La maggioranza resta allo sbando»


non vedere i problemi



 LAIVES. Il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) ha diffuso una nota in relazione a quanto verificatosi nell’ultima seduta consiliare, con particolare riferimento ai parcheggi a pagamento. «Chi afferma che questa maggioranza è ormai allo sbando trova ogni giorno conferma al suo convincimento. Anche durante l’ultimo consiglio comunale infatti, su una banalissima mozione riguardante i parcheggi a pagamento, la maggioranza è stata sonoramente sconfitta. Non si è trattato - continua Grasso nella sua nota - come vorrebbero farci credere di un innocuo incidente di percorso, ma il segnale dell’ennesima difficoltà e della mancanza di una linea condivisa in tema di parcheggi e viabilità: non per nulla il piano traffico, pronto da più di un anno, non è ancora stato portato in consiglio».
 Il consigliere comunale di Rifondazione Comunista così continua: «Il vicesindaco sostiene apertamente l’inutilità di discuterlo finchè non sarà pronta la circonvallazione in galleria ed il sindaco conferma che la maggioranza deve prima individuare delle soluzioni condivise. Nel frattempo, nonostante i soldi che finora sono stati spesi, il piano giace in un cassetto e si procede a tentoni senza sapere se i vari interventi siano funzionali alla risoluzione dei problemi della viabilità di Laives».

Alto Adige 6-10-09
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sabato, 03 ottobre 2009



Parcheggi e viabilità nel comune di Laives


Chi afferma che questa maggioranza è ormai allo sbando trova ogni giorno conferma al suo convincimento. Anche durante l’ultimo consiglio comunale infatti, su una banalissima mozione riguardante i parcheggi a pagamento, la maggioranza è stata sonoramente sconfitta. Non si è trattato come vorrebbero farci credere di un innocuo incidente di percorso, ma il segnale dell’ennesima difficoltà e della mancanza di una linea condivisa in tema di parcheggi e viabilità: non per nulla il piano traffico, pronto da più di un anno, non è ancora stato portato in consiglio.
Il vicesindaco sostiene apertamente l’inutilità di discuterlo finchè non sarà pronta la circonvallazione in galleria ed il sindaco conferma che la maggioranza deve prima individuare delle soluzioni condivise. Nel frattempo, nonostante i soldi spesi, il piano giace in un cassetto e si procede a tentoni senza sapere se i vari interventi siano funzionali alla risoluzione dei problemi della viabilità di Laives.
Entro la fine dell’anno lo studio dell’Ing. Ciurnelli dovrebbe essere portato in consiglio sempre che la SVP non decida, usando come scusa la questione del segretario comunale, di porre fine a questa esperienza amministrativa.

Rifondazione Comunista - Laives

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mercoledì, 30 settembre 2009


Linea 4, ecco le nuove pensiline in zona Wurza

LA REPLICA DELLA SASA

 Rispondiamo al consigliere comunale Rosario Grasso, del quale il quotidiano “Alto Adige” il 20 settembre ha pubblicato un commento sulla Sasa spa-ag. Apprezziamo una critica, se lo deve essere, costruttiva e che sia avvalorata da certezze e fatti dimostrabili e che consenta un contraddittorio dove ognuno possa esprimere le proprie ragioni. Siamo perfettamente a conoscenza che nel periodo estivo sulla linea “4” si sono verificate situazioni caratterizzate da problematicità, peraltro risolte con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale il 14 settembre scorso.
 Respingiamo invece le dichiarazioni di Grasso sul Consiglio di Amministrazione della Sasa spa-ag come non veritiere, in quanto l’organo decisionale chiamato in causa gestisce con professionalità ed impegno tutte le questioni che attengono al trasporto pubblico locale. Nell’attribuzione delle varie competenze, ricordiamo nuovamente che è la Provincia Autonoma di Bolzano (Assessorato alla Mobilità) l’ente competente per quanto riguarda la realizzazione delle pensiline (vedasi assegnazione del servizio alla società vincitrice di apposita gara), mentre il Comune è l’ente competente per la predisposizione del basamento e dei vari allacciamenti. L’azienda privata è quella che ha vinto la gara, alla quale spetta la rimozione della fermata, l’installazione e la manutenzione di quella nuova. Alleghiamo due fotografie scattate il 22 settembre che ritraggono le nuove pensiline installate nella zona Wurza (frazione di Pineta, comune di Laives).
Dott. Felix Rampelotto direttore generale Sasa spa-ag

Alto Adige 30-09-09
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giovedì, 10 settembre 2009



Giovedì lungo a San Giacomo il 10  settembre.



Questa sera a San Giacomo c’è il giovedì lungo dei commercianti. Dalle 19 in poi verrà chiusa al traffico la via centrale e apriranno numerosi stand delle associazioni. Dalle 19 inoltre verranno deviati sulla variante in galleria anche i mezzi di trasporto pubblici.


TrentinoAltoAdige - Sasa
Giovedì lungo a San Giacomo a Bolzano, il 10 settembre deviazioni per le linee 2 e 4
A seguito della chiusura al traffico di via S. Giacomo nel centro di S. Giacomo a Bolzano per il “Giovedì lungo”, giovedì 10 settembre il percorso delle linee 2 e 4 verrà modificato dalle ore 19.00
La linea 2 da Stazione F.S. seguirà l'itinerario invariato fino a via Maso della Pieve poi sottopasso via Einstein, via Einstein, galleria nuova variante, rotatoria Pineta Nord; da Laives invariato fino a rotatoria Pineta Nord poi galleria nuova variante, via Einstein, sottopasso via Einstein, via Maso della Pieve.
A richiesta verrà effettuata la fermata “via Einstein 3”.
La linea 4 da Stazione F.S. percorso invariato fino a via Einstein poi galleria nuova variante, rotatoria Pineta Nord; da Pineta invariato fino a rotatoria Pineta Nord poi galleria nuova variante, via Einstein.
Pubblicato il 08/09/2009
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giovedì, 10 settembre 2009



Comincia la scuola, limitazioni al traffico nel comune di Laives

 LAIVES. Lunedì mattina riapriranno le scuole ed in contemporanea scatterà puntuale anche la «rivoluzione» della viabilità attorno alle zone frequentate dagli studenti. Il gruppo di nonni vigili è stato ingaggiato ed istruito ed è quindi pronto a fornire un prezioso (ed insostituibile) servizio. Con una novità importante, come spiega il comandante della polizia municipale.
 Dice appunto Sergio Codato: «Abbiamo deciso di mettere un nonno vigile anche sull’accesso tra via Kennedy e via Fritz Broger, quest’ultima inserita tra le vie che fanno parte dell’isola pedonale scolastica. Cambia anche la viabilità lungo via Broger, perché oggi è a doppio senso, mentre da lunedì diventerà senso unico in entrata da via Kennedy e si uscirà su via Innerhofer, per ragioni di sicurezza visto l’inizio dei lavori di ristrutturazione della banca». Il comandante dei vigili spiega anche che l’orario di interdizione dei transiti per i non autorizzati lungo via Broger sarà identico a quello applicato nella parte alta di via Innerhofer ovvero, dalle 7.30 alle 8.10 e quindi dalle 12.15 alle 13.15. «Naturalmente sono esclusi i residenti - aggiunge Codato - e chi ha necessità di passare per giustificati motivi può sempre chiederci un pass».


 Novità viarie anche a San Giacomo con la riapertura delle scuole: «Abbiamo deciso di togliere l’isola pedonale scolastica - spiega il comandante della polizia municipale - che è entrato in funzione il nuovo, grande parcheggio in via Maso Hilber. Chi entra quindi deve utilizzare quel parcheggio e invece sarà tassativamente vietato sostare, anche per pochi attimi, davanti alla caserma dei vigili del fuoco e alla scuola. Insieme al nonno vigile, lì invieremo anche un vigile urbano. Del resto, anche se si debbono portare i bambini a scuola, dal parcheggio c’è una distanza di poche decine di metri», conclude il comandante Codato. (b.c.)

Alto Adige 10-09-09
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mercoledì, 09 settembre 2009



Traffico nel comune di  Laives, il piano resta segreto
Bianchi sollecita chiarimenti



di Bruno Canali
 LAIVES. Il Piano generale del traffico che dovrebbe avere realizzato da più di un anno l’ingegner Stefano Ciurnelli assomiglia all’araba fenice: se ne parla continuamente ma nessuno lo ha mai visto.
 Il Piano dovrebbe essere in uno dei cassetti del vice sindaco Georg Forti, responsabile per la viabilità. In consiglio comunale il documento non è ancora mai arrivato. Adesso chiede notizie il consigliere del Pdl Christian Bianchi: «Non si capisce il motivo per cui la maggioranza tiene il Piano segreto da oltre un anno. L’incarico all’ingegner Ciurnelli era stato dato ancora un paio d’anni orsono ed egli ha provveduto nei tempi nei tempi convenuti a completarlo e consegnarlo, lo scorso anno, all’amministrazione. Da lì in poi non si è più saputo nulla».
 Bianchi sottolinea che un professionista di questo livello certamente non ha lavorato gratis e quindi il Comune deve avere previsto in bilancio la somma per pagarlo. «È stata una continua spesa - aggiunge Bianchi - che nel migliore dei casi avrebbe dovuto generare una discussione in consiglio comunale per affrontare anche le priorità contenute nell’elaborato. Invece nulla di tutto questo s’è verificato. Si continua quindi sulla strada delle spese senza senso e senza rispetto per i cittadini e il consiglio comunale». Bianchi preannuncia la presentazione, da parte del Pdl, di una mozione con la quale si intende portare la discussione sul nuovo piano generale del traffico e della viabilità in aula anche perché le opere viarie nel frattempo realizzate o in fase di realizzazione, richiedono una accurata programmazione. «Anche la riqualificazione urbana di San Giacomo è ferma sulla carta - conclude Bianchi - anche se nel frattempo la variante in galleria è in funzione da qualche anno oramai».
 A suo tempo, convocato sulla questione del piano traffico, il vice sindaco aveva spiegato che sì l’ingegner Ciurnelli lo aveva effettivamente prodotto: sarebbe stato portato insieme al nuovo piano urbanistico comunale (pure in fase di rielaborazione attualmente) perché di fatto uno integra l’altro. Intanto però il mandato amministrativo si avvia verso la conclusione e si rischia di veder invecchiare un piano senza averlo discusso.

Alto Adige 09-09-09
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sabato, 05 settembre 2009





Approvate le tariffe per gli impianti comunali



NOTIZIE



Comune di Laives     COMUNICATO del 03.09.2009


La giunta comunale ha approvato il nuovo piano tariffario per l'utilizzo delle strutture sportive, ricreative e scolastiche da parte di associazioni, enti e privati. I costi variano a seconda che gli impianti vengano utilizzati per attività a scopo di lucro o per attività non a pagamento.
Queste le tariffe per i vari impianti, valide dal primo settembre 2009 al 31 agosto 2010:
Piscina coperta: scopo di lucro 43,70 euro l'ora, attività a pagamento 21.85, attività non a pagamento 11,50, attività per ragazzi fino a 16 anni 6,90 €.
Galizia A (atletica): scopo di lucro 17,25 euro l'ora, attività a pagamento 21.85, attività non a pagamento 11,50, attività per ragazzi fino a 16 anni 6,90 €.
Galizia A (gare di atletica): scopo di lucro 43,70 euro l'ora, attività a pagamento 21,85, attività non a pagamento 10,92, attività per ragazzi fino a 16 anni 6,90 €.
Galizia A (calcio): scopo di lucro 24,15 euro l'ora, attività a pagamento 12,07, attività non a pagamento 16,32, attività per ragazzi fino a 16 anni 4,02 €.
Galizia B: scopo di lucro 23 euro l'ora, attività a pagamento 11,50, attività non a pagamento 5,75, attività per ragazzi fino a 16 anni 3,45 €.
Galizia C: scopo di lucro 16,10 euro l'ora, attività a pagamento 8,05, attività non a pagamento 4,02, attività per ragazzi fino a 16 anni 2,87 €.
Campo lido: scopo di lucro 21,85 euro l'ora, attività a pagamento 10,92, attività non a pagamento 5,75, attività per ragazzi fino a 16 anni 3,45 €.
Spogliatoio Nicolussi-Grizzly: scopo di lucro 8,05 euro l'ora, attività a pagamento 4,02, attività non a pagamento 2,30, attività per ragazzi fino a 16 anni 1,15 €.
Palazzetto (3 palestre): scopo di lucro 115 euro l'ora, attività a pagamento 24,15, attività non a pagamento 12,07, attività per ragazzi fino a 16 anni 7,47 €.
Palazzetto (1 palestra): scopo di lucro 34,50 euro l'ora, attività a pagamento 8,05, attività non a pagamento 4,02, attività per ragazzi fino a 16 anni 2,87 €.
Palestre scuole elementari: scopo di lucro 23 euro l'ora, attività a pagamento 6,90, attività non a pagamento 3,45, attività per ragazzi fino a 16 anni 2,30 €.
Pista atletica zona scolastica: scopo di lucro 23 euro l'ora, attività a pagamento 6,32, attività non a pagamento 3,45, attività per ragazzi fino a 16 anni 2,30 €.
Aula magna (per manifestazioni pubbliche): scopo di lucro 87,50 euro l'ora, attività a pagamento 15, attività non a pagamento 7,50, attività per ragazzi fino a 16 anni 5 €.
Aula magna (prove-palco): scopo di lucro 62,50 euro l'ora, attività a pagamento 9,37, attività non a pagamento 5, attività per ragazzi fino a 16 anni 3,12 €.
Aula magna (Foyer): scopo di lucro12,50 euro l'ora, attività a pagamento 1,87, attività non a pagamento 1,25, attività per ragazzi fino a 16 anni 1,25 €.
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sabato, 05 settembre 2009



«Giù le mani dall’Italvolley rosa Tornerà da noi», dice Ceschini


di Andrea Anselmi
 LAIVES. Giù le mani dalla Nazionale. Quella femminile di volley, che - come noto - ha svolto a San Giacomo (dal 2 al 14 agosto scorsi) la sua prima parte di preparazione estiva ai Campionati europei di fine settembre in Polonia. Un collegiale che è stato un successo in ogni campo, sia dal punto di vista organizzativo (con sinceri apprezzamenti da parte dello staff tecnico azzurro e delle atlete) che sotto il profilo della grande affluenza di pubblico sia in palestra che agli eventi di contorno alla presenza di Piccinini & compagne (1500 presenze per la cerimonia di benvenuto e addirittura 3000 per la festa di congedo sulla via Nazionale di San Giacomo, dove l’Italvolley “rosa” si è esibita a Street Volley).
 Un successo, quasi un “fenomeno”, che ovviamente non è passato inosservato. Tant’è che nelle scorse settimane pare (e le fonti sono attendibili) che altre località altoatesine abbiano avanzato la propria candidatura per subentrare nell’estate 2010 a San Giacomo di Laives. Voci che - evidentemente - hanno indispettito l’amministrazione comunale di Laives, che - grazie all’attivismo del sindaco Polonioli e dell’assessore Ceschini - tanto si è prodigata per ospitare il ritiro «rosazzurro», trovando anche il modo - non potendo contare su risorse interne - di coprire i costi del soggiorno dell’Italvolley attraverso un pool di sponsor, capeggiato dalla Südtirol Bank, la cui adesione è stata ottenuta dal sindaco in risposta ad una sua richiesta/appello lanciata sul social network Facebook.
 «Se queste indiscrezioni trovassero fondamento - commenta l’assessore Ceschini - non gradiremmo evidentemente queste azioni di disturbo, anche perché ad ottobre mi incontrerò con Stefano Sciascia (team manager della Nazionale, ndr) per intavolare una trattativa di rinnovo. In tal senso ci lascia ben sperare l’alto gradimento espresso dal team azzurro nonché dai vertici nazionali della Fipav per il buon livello organizzativo - a mio modo di vedere ancora migliorabile - del recente collegiale a San Giacomo. Insomma, non mi parrebbe corretto che qualcuno cercasse di disseminare di possibili ostacoli una strada da noi già intrapresa con successo. Anche perché di certo non vogliamo fare la parte di chi semina bene per un anno per poi lasciare agli altri i frutti del nostro lavoro. Rimango fiducioso».

Alto Adige 05-09-09
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venerdì, 04 settembre 2009



«La seconda luna», le passioni sviluppate grazie alla fantasia


 LAIVES. È stata inaugurata ieri pomeriggio, nel vecchio municipio di via Pietralba, la mostra delle opere segnalate e premiate, relative al premio nazionale alle passioni “La seconda luna”. L’esposizione rimarrà aperta fino all’11 ottobre con orario 10-13 e 15-18. Visitandola si incontra veramente tutto quanto la fantasia e l’ingegno umano sono in grado di fare e si rimane anche colpiti dal fatto che gli autori di opere, progetti e quant’altro è stato presentato al premio, in realtà nella vita quotidiana si occupino di tutt’altro.
 Lo stesso Luis Clementi, vincitore nominato ancora in primavera dalla giuria, nella vita ha sempre fatto l’agricoltore e solo nel tempo libero ha coltivato la grande passione per i suoi modelli di navi da guerra. Espone anche l’autore di complicati orologi che sfruttano il sistema binario per contare il tempo: si potrebbe pensare che sia come minimo un tecnico elettronico ed invece si scopre che fa il croupier in un casinò. È questa la cosa più sorprendente: scoprire come dietro a profili umani del tutto normali, si celino passioni e capacità inaspettate. Il pregio del premio “Seconda luna” è proprio quello di riuscire a portare alla ribalta queste persone e le loro creazioni.
 La mostra è divisa sui due piani del vecchio municipio e quella che un tempo fu la sala di consiglio, adesso ospita l’archivio delle passioni, dove vale la pena di soffermarsi a lungo per vedere quali e quante proposte lo scibile umano è in grado di produrre. Sono state più di mille le candidature che la scorda primavera erano arrivate agli organizzatori e ne sono state selezionate una sessantina che adesso rimarranno in mostra a disposizione del pubblico. Ovviamente il primo piano è dedicato ai vincitori di questa prima edizione del premio, curato perfettamente da Denis Isaia e Carola Bonfili per conto del Comune di Laives e della Comunità comprensoriale, con dedica speciale al compianto Gino Coseri. (b.c.)

Alto Adige 04-09-09
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venerdì, 04 settembre 2009


«Acquisti, il flusso si sposta con costanza da Laives verso Bolzano»


 LAIVES. Per esaminare - con molta attenzione - il flusso di acquirenti sul territorio comunale, il nuovo piano commerciale fa una disamina anche demografica. Ne emergono dati di estremo interesse, a cominciare dal fatto che la spesa viene fatta, spesso, lontana da Laives.
 È importante la considerazione in merito al flusso di acquirenti in mobilità sul territori. Secondo il piano assumono particolare rilievo: «La mobilità per lavoro in quanto fattore non occasionale ma sistematico di gravitazione commerciale;, la componente della domanda dovuta ad acquirenti occasionali, i flussi di domanda commerciale, attratti o sottratti, delle aree limitrofe, per convenienza, particolarità dell’assortimento locale, e così via». Il piano commerciale evidenzia anche che «Non bisogna dimenticare la circostanza che Laives sconta l’estrema vicinanza con la città di Bolzano, che porta giornalmente molti potenziali consumatori (soggetti pendolari o in mobilità) a gravitare sul capoluogo provinciale in maniera sempre maggiore». E queste considerazioni sono praticamente le stesse fatte, alcuni mesi fa, dalla Camera di Commercio in uno studio presentato pubblicamente.
 Per giustificare proprio queste affermazioni, il piano commerciale ricorda che «Il comune di Laives negli ultimi cinquant’anni ha registrato una dinamica demografica di costante e importante sviluppo. Il dato di partenza del 1961 vede il comune con 8.434 residenti; dieci anni più tardi Laives ha già oltrepassato la soglia dei 10 mila abitanti, per la precisione 10.197, che in rapporto alla popolazione dell’intera provincia (414.041) rappresentano il 2,46%. Al censimento del 1981 il comune descrive una crescita dello 19,28% contando 12.163 abitanti, 1.968 in più rispetto al precedente rilevamento». Il piano commerciale passa poi al decennio successivo che «non vede un rallentamento della crescita posto che al 1991 il comune conta 13.729 residenti, con uno sviluppo di quasi 13 punti percentuali. Nell’ultimo decennio (1998-2008) l’incremento della popolazione residente si conferma su percentuali molto elevate. Se nel primo quinquennio si passa dai 14.884 residenti del 1998 ai 15.507 del 2003 - una crescita del 4,18% - nel secondo lustro l’evoluzione in termini percentuali è quasi doppia: +7,84%». (e.d.)

Alto Adige 04-09-09
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giovedì, 03 settembre 2009



Comune di Laives:Aprono i due parchi pubblici


 LAIVES. La prossima settimana verranno aperti finalmente i due piccoli parchi pubblici accanto al Garden Village di San Giacomo. È una buona notizia, soprattutto per le centinaia di famiglie che abitano attorno e che finora non disponevano di un’area ricreativa attrezzata accanto alle case. Il 18 settembre poi sarà la volta del parco di via Marconi, sottoposto nei mesi scorsi a lavori di ampliamento e sistemazione. Anche in questo caso c’era attesa, perché i tempi sono stati lunghi. Proprio il parco di via Marconi, una volta pronto, sarà di fatto il più bello dell’intero territorio comunale oltre che uno dei più grandi. In pratica la superficie è raddoppiata rispetto a prima e adesso l’area verde lambisce il percorso pedociclabile lungo il Landgraben, in maniera che anche da lì, oltre che da via Marconi, sarà possibile andare e venire dal parco. Al suo interno c’è di tutto: dal campetto per giocare a pallavolo, ai servizi igienici, preziosi quando si tratta di bambini. Poi tanto verde e giochi a volontà per diverse fasce d’età, nonché uno spazio dove potrebbero anche essere organizzate serate all’aperto.
 Decisamente più piccoli invece i due spazi nel cuore di San Giacomo, anche se perfettamente attrezzati. Però si inseriscono in un quartiere tra i più densamente popolati dell’intero territorio comunale perché il Garden Village è caratterizzato da grandi edifici molto vicini tra loro. Per questo anche un fazzoletto di verde pubblico è prezioso in una situazione del genere, altrimenti i ragazzi e le mamme finora sono costretti a raggiungere lo spazio che si trova accanto alla chiesa, al di là della via San Giacomo, sempre molto trafficata. In futuro, dentro il Garden Village transiterà anche la pista ciclabile verso l’aeroporto. (b.c.)

Alto Adige 03-09-09
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mercoledì, 02 settembre 2009



Deciso il trasloco del lido di Laives, ma bisognerà aspettare per averne uno nuovo 


 Il sindaco conferma: «Variazione urbanistica sospesa Mancano i soldi per acquistare il verde agricolo»

di Bruno Canali
 LAIVES. Giornate di pienone al lido comunale, complice il bel tempo e un sole caldo. Questo però mette in evidenza la solita carenza di spazio all’interno della struttura balneare. Rispetto a qualche decennio fa, quando il lido venne progettato, la popolazione di Laives e dei centri limitrofi è aumentata parecchio, mentre l’area e le vasche sono rimaste quelle di sempre. Di ampliamento del lido o, in alternativa, di suo spostamento altrove, si parla da anni oramai.
 Solo ultimamente un orientamento è stato preso e si tratta di spostare il lido comunale in zona sportiva Galizia. Questa decisione è stata adottata dalla giunta nell’ultimo anno perché prima sembrava che il lido dovesse essere invece ampliato, tant’è che il Comune aveva chiesto ed ottenuto dalla Provincia un finanziamento di 500 mila euro per acquistare 5.000 metri di terreno agricolo lì accanto. «Abbiamo sospeso la trasformazione urbanistica del verde agricolo - spiega il sindaco Polonioli - proprio perché abbiamo poi deciso di spostare il lido invece che ampliare l’esistente. Contiamo in futuro di riuscire a costruirne uno nuovo in zona Galizia utilizzando lo strumento della convenzione urbanistica».
 Ma per avere un lido nuovo passerà come minimo qualche anno e - abbiamo chiesto a Polonioli - perché non si è pensato di utilizzare nel frattempo quei 5.000 metri quadrati di verde agricolo che il contadino ha anche liberato dai meli? Lì ad esempio si potrebbe creare uno spazio verde alberato per espandere l’area del lido. «Non sarebbe possibile - spiega il sindaco - perché con i soldi della Provincia non possiamo acquistare e poi in futuro vendere un terreno. Diverso se lo comperassimo con soldi nostri, ma allora mancherebbero per la costruzione del lido nuovo. Per questo non possiamo adibire quei 5 mila metri a spazio temporaneo per il lido e poi vendere tutto per fare quello nuovo in zona Galizia, primo perché i 500 mila euro della Provincia sono destinati esclusivamente all’operazione lido, in qualunque posto noi si scelga di realizzarlo e in secondo luogo, se spendessimo il mezzo milione di euro per l’ampliamento, non avremmo più i soldi per iniziare la procedura di costruzione del futuro lido nuovo».

Alto Adige 02-09-09
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mercoledì, 02 settembre 2009




Sì al nuovo Consiglio dei Comuni Schuler: «Più poteri, finalmente»




Consiglio | 01.09.2009 | 13:05

1a commissione legislativa: sì alla riforma del Consiglio dei comuni

Approvati anche i primi 16 articoli del dlp sulla parificazione.
Riunita questa mattina sotto la presidenza di Josef Noggler, la 1a commissione legislativa del Consiglio provinciale di Bolzano ha proseguito nell'esame, avviato in sedute precedenti, di due disegni di legge.
Il dlp 35/09, “Istituzione e disciplina del Consiglio dei Comuni”, presentato dai conss. Arnold Schuler, Josef Noggler e Christian Egart­ner, prevede l'insediamento di questo organo presso il Consiglio provinciale. Esso si potrà esprimere sugli atti di tutti gli organi provinciali, ma dovrà essere obbligatoriamente consultato in merito a disegni di legge provinciali, regolamenti e piani provinciali quando questi riguardano funzioni comunali. In questo caso, un parere negativo potrà essere scavalcato solo motivando il respingimento. Secondo il dlp, il Consiglio dei Comuni avrà inoltre iniziativa legislativa e referendaria.
Al dlp è stato dato parere positivo con i 6 voti favorevoli  (del pres. Noggler e dei conss. Arnold Schuler, Veronika Stirner Brantsch, Elmar Pichler Rolle, Martha Stocker e Donato Seppi) e 3 astensioni (dei conss. Ulli Mair, Alessandro Urzì ed Eva Klotz). Grande la soddisfazione di Arnold Schuler per l'approvazione del dlp, che approderà in aula già nella seduta del 15-18 settembre: "È un grande giorno per i Comuni della provincia di Bolzano, che avranno ora un ruolo attivo nella gestione della politica altoatesina". Particolarmente importante è, secondo Schuler, l'introduzione dell'iniziativa legislativa e referendaria, nonché l'obbligo di motivare il mancato accoglimento dei pareri del Consiglio dei Comuni.

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BOLZANO. Un passo avanti per dare più poteri ai Comuni rispetto alla libertà di manovra della Provincia: è stato approvato ieri nella prima commissione legislativa provinciale il disegno di legge che riformerà il Consiglio dei Comuni.
 Il disegno di legge è firmato dai tre consiglieri della Svp Arnold Schuler, Josef Noggler e Christian Egartner. Il testo passa al consiglio provinciale e non dovrebbero esserci problemi per l’approvazione, spiega Schuler (presidente del Consorzio dei Comuni): «Questo è un grande giorno per i Comuni, che avranno un ruolo attivo nella gestione della politica altoatesina». Già ieri tutti i consiglieri Svp in commissione hanno votato sì. Astenuti i consiglieri di opposizione Mair, Urzì e Klotz, mentre Donato Seppi (Unitalia) ha votato a favore. Rispetto all’attuale Consiglio dei Comuni, la nuova versione avrà competenze più definite. Al suo interno siederanno rappresentanti dei Comuni. Tra i nuovi poteri c’è l’obbligo da parte di giunta e consiglio provinciale di motivare dettagliatamente le ragioni con cui andranno ad approvare un disegno di legge su cui il Consiglio dei Comuni ha dato parere negativo. Prevista anche l’iniziativa legislativa e referendaria.

Alto Adige 02-09-09
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martedì, 01 settembre 2009



«Contrari all’inceneritore La Provincia ci ha snobbato»


Forti ribatte alle polemiche. Prc attacca il Pd: parla in politichese

di Bruno Canali
 LAIVES. Inceneritore, Forti al contrattacco: «Il Comune è e sarà sempre contrario a un progetto che presenti tutte le difficoltà segnalate dal Via. E la Provincia ci ha tenuto all’oscuro».
 Dopo settimane di polemiche, la giunta comunale prende posizione. E lo fa attraverso il vicesindaco Georg Forti: «Attualmente - dice - non c’è alcuna attività autorizzata sul nostro territorio comunale che riguardi un inceneritore». E aggiunge che in ogni caso «l’amministrazione comunale è e sarà sempre contraria ad iniziative che presentino tutte le difficoltà segnalate dal parere dell’Ufficio Via, come quelle che riguardano appunto l’impianto di incenerimento. Tali iniziative del resto non sono nemmeno mai state discusse o concordate dalla Provincia con l’amministrazione comunale». Forti poi ricorda come «la commissione edilizia comunale esprime un parere non vincolante, con le modalità, la procedura e gli effetti della legge urbanistica, in conformità alle previsioni del piano urbanistico comunale e del regolamento edilizio».
 Nei giorni scorsi era stata polemica attorno all’ipotesi che la Provincia consenta di spostare in zona Vurza, da Bolzano, l’impianto della Exo New Energy e le prese di posizione continuano. Il consigliere comunale di Rifondazione comunista, Rosario Grasso, in una nota critica il Pd, che a sua volta aveva preso posizione sull’inceneritore. Grasso ricorda al Pd che è il partito del vicepresidente della giunta provinciale Christian Tommasini e dello stesso sindaco di Laives, Giovanni Polonioli. «Per questo il partito porta la responsabilità della scelta - afferma Grasso - anche se dichiara la massima preoccupazione verso il progettato impianto sperimentale per l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia. Ma quali sono queste fonti rinnovabili? Leggiamo dall’autorizzazione concessa dalla Provincia che si bruceranno pannelli di truciolato, scarti di olio e carburante diesel, fanghi prodotti dai depuratori e grassi alimentari, il tutto bruciato con nafta pesante, sansa di olive, biomasse, propano e altro ancora». Secondo Grasso, dietro le affermazioni «in politichese» del Pd «vi è un’unica preoccupazione: quella di perdere consensi».

Alto Adige 01-09-09
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sabato, 29 agosto 2009



Assistenza «Dies-is»: adesioni elevate


LAIVES. Oltre le piú rosee previsioni le adesioni al nuovo Centro di assistenza diurna: a poco piú di un mese dall’apertura e nonostante il periodo estivo, oltre la metá dei posti disponibili sono di fatto giá occupati. Fatto da cui dedurre che il Servizio offerto dalla Comunitá Comprensoriale Oltradige - Bassa Atesina risulti molto gradito. La maggior parte delle famiglie che usufruiscono del Centro di assistenza «Dies-is» presso la Domus Meridiana sono di Laives ma non mancano richieste anche dalle zone limitrofe. L’orario piú richiesto è dalle 8-8.30 alle 16.16.30 o il prolungato che prosegue fino alle 17-17.30. I giorni lunedí e venerdí hanno di giá raggiunto la soglia delle 8 persone per cui sono al completo, mentre ci sono ancora degli spazi disponibili dal martedí al giovedí. La Responsabile tecnico-assistenziale di Domus meridiana Michela Bona è disponibile per ulteriori informazioni, previo appuntamento al numero di telefono 0471 957400, oppure nel sito: http://www.bzgcc.bz.it. (b.c.)

Alto Adige 29-08-09
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sabato, 29 agosto 2009



Teatro di San Giacomo Una cooperativa si occuperà della gestione



LAIVES. Con 20 mila euro come budget a disposizione non si può certo pensare di gestire le sale teatrali del Comune. Così intanto si inizierà con quella di San Giacomo. «In effetti è così - spiega l’assessore alla cultura Loris Frazza - e per la gestione abbiamo pensato di affidare il compito ad una cooperativa, che si incaricherà di garantire apertura e chiusura della sala teatrale di San Giacomo ed anche della sua gestione tecnica essendo dotata di strumentazioni sofisticate. Il resto lo vedremo strada facendo, compatibilmente con la disponibilità di bilancio».
 Proprio il teatro di San Giacomo sta per ospitare (inizia il prossimo 12 settembre) la nuova rassegna organizzata dalla compagnia Strapaes. «L’affidamento della gestione tecnica ad una cooperativa è questione imminente - aggiunge Frazza - mentre la parte prettamente culturale intanto la gestiamo come assessorato».
 In prospettiva c’è una cosa analoga anche per le altre sale comunali tramite una cooperativa. (b.c.)

Alto Adige 28-08-09
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giovedì, 27 agosto 2009


Incredibile decisione da parte del vicesindaco Forti sul traffico di San Giacomo


Ancora una volta l'amministrazione di Laives perde una buona occasione nei confronti degli abitanti di San Giacomo.
La decisione del vicesindaco Forti di evitare l'applicazione dell'ordinanza che prevedeva un impedimento di accesso a San Giacomo, da sud, nella fascia oraria dalle 7.15 alle 8.30, ai mezzi non autorizzati, dimostra la scarsa sensibilità nei confronti della sicurezza e della salute della popolazione della frazione che da molto tempo solleva il problema del traffico.
Alcune considerazioni:
L'Amministrazione stessa aveva ribadito in più occasione l'eccessivo traffico sulla SS 12, ma intendeva avere maggiori informazioni sullo stesso.
Si dovevano attendere i dati relativi ai flussi di traffico attraverso l’abitato di San Giacomo. E così è stato fatto. I rilevamenti sono stati effettuati di recente dalla Provincia e hanno dato esiti impressionanti nonostante vennero eseguiti a scuole chiuse (traffico molto inferiore nel periodo vacanziero), così si esprimevano i qutidiani in quell'occasione.
C'e da aggiungere che la richiesta prevedeva semplicemente un periodo di prova temporaneo che avrebbe permesso una corretta sperimentazione ad integrazione dei dati provinciali, ma che sembra non risulti essere di particolare interesse comunale. Poteva anche essere una utile alternativa anche ai 30 Km all'ora proposti sempre dall'assemblea, alternativa cassata, pure questa, senza alcuna giustificazione.
Ora riscontriamo che nessuna condizione è stata accettata e ci viene offerta semplicemente una intensificazione dei controlli stradali che sappiamo essere difficilmente praticabile per mancanza di personale. Tale ipotesi non proviene dal centro Attenzione Permanente, ma fu sostenuta fermamente dal sindaco di Laives nell'assemblea tenutasi a San Giacomo nell'aula magna scolastica.
Ci stiamo domandando perchè accade tutto questo: se il problema del traffico che è solo uno dei tanti problemi che persistono in San Giacomo viene trattato così, quali altre soluzioni verranno adottate per tutti gli altri?
Di certo non staremmo a guardare
Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
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giovedì, 27 agosto 2009




Traffico a San Giacomo: l’ordinanza non si farà E il limite resta a 50 all’ora


 Il vicesindaco Forti: «I vigili controllano, niente divieti» Anche le due tabelle di avviso saranno eliminate

di Bruno Canali

 LAIVES. Non si farà più l’ordinanza per impedire l’accesso a San Giacomo, da sud, nella fascia oraria dalle 7.15 alle 8.30, ai mezzi non autorizzati. Il vicesindaco conferma che l’ha «messa nel cassetto», anche se a distanza di tempo rimangono ancora installate a bordo strada le due tabelle che annunciavano il provvedimento: sembra però che queste ultime siano state solo «dimenticate».
  «Abbiamo fatto statistiche sul traffico per qualche settimana - spiega Georg Forti - e i vigili urbani controllano costantemente». Ma per quanto riguarda l’ordinanza, ormai sembra proprio deciso: «Non si farà». Le tabelle saranno tolte (una, al momento, è girata in modo che dalla strada non si legga). Da questo punto di vista, insomma, nessuna delle richieste avanzate in una assemblea pubblica a San Giacomo è stata accolta, a parte l’intensificazione dei controlli stradali a cura dei vigili urbani: l’ordinanza, come detto, non si fa più e anche il limite di velocità, che qualche residente chiedeva di abbassare fino a 30 chilometri orari, rimane invece sui tradizionali 50.
 Per quanto riguarda i dati relativi ai flussi veicolari in transito da sud verso San Giacomo, la media settimanale si aggira attorno ai 10.165, con punte che raggiungono anche gli 11mila veicoli alla settimana. Di questi, oltre 4.000 vanno da Laives verso Bolzano e almeno 6.000 nella direzione opposta. Interessante il dato relativo al traffico di veicoli pesanti, che sarebbe pari al 3,5 per cento in direzione da sud a nord e il 6 per cento in quella opposta. La punta massima del traffico normalmente viene raggiunta verso del 17 del pomeriggio, con quasi 300 veicoli in direzione di Bolzano e 500 verso Laives. Certamente però dopo l’entrata in funzione della variante questo traffico è diminuito parecchio. Però rimane ancora una percentuale di transiti inutili, in parte dovuto alla zona produttiva Vurza ed in parte a tutti coloro che da Laives salgono verso nord attraverso via Delle Part e una volta giunti all’incrocio con la statale 12, invece che svoltare verso il rondello della variante a nord di Pineta, preferiscono proseguire in direzione di Bolzano attraversando l’abitato di San Giacomo.

Alto Adige 27-08-09
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mercoledì, 26 agosto 2009



Firme contro l’inceneritore


Il comitato civico di Pineta ha ufficializzato la mobilitazione

«Con i residenti chiederemo che su quell’area si realizzi soltanto ciò che prevede il Puc»

di Ezio Danieli
 LAIVES. Il comitato civico di Pineta - riunitosi l’altra sera in assemblea straordinaria - ha deciso «di intraprendere una consultazione - con relativa raccolta di firme - che verrà effettuata su tutto il territorio comunale. Memori anche della recente vicenda del deposito di idrocarburi, chiederemo che l’area Vurza sia destinata esclusivamente a quanto prescritto nel piano urbanistico comunale, senza alcuna deroga. Se la politica dovesse comunque rimanere sorda, percorreremo altre vie possibili».

 È la conferma della già annunciata mobilitazione in attesa che arrivino quei chiarimenti che finora non ci sono stati, nonostante le pressioni esercitate negli ultimi giorni. Ma il comitato civico va oltre la decisione presa. Ha infatti diffuso un comunicato in cui ricorda «la possibilità che una ditta commerciale privata, la Exo New Energy, abbia ottenuto il benestare da parte della Provincia per la costruzione e la messa in funzione di un inceneritore sperimentale, in un’area di mille metri quadrati, situata nella nuova zona produttiva Vurza». Nel corso della riunione straordinaria «Al comitato - si legge nella nota - è apparso inquietante che la commissione edilizia del Comune di Laives abbia concesso “sottobanco” ed in maniera così disinvolta una licenza tanto difforme dalla tipologia di insediamento previsto per quell’area, superficie destinata esclusivamente all’artigianato ed al commercio. Ma gli effetti più devastanti - che evidentemente non sono stati valutati - sono il danno ambientale e le conseguenze negative che possono ricadere sulla salute in un area densamente abitata». Secondo il comitato civico di Pineta «Questa scelta inoltre comprometterebbe irrimediabilmente l’immagine della città perchè Laives è ad un passo dal titolo di capitale provinciale dello sport, per il suo turismo, per le sue mele propagandate per l’aria pulita dell’Alto Adige, ed ancora per il biotopo previsto proprio nell’area Vurza. Ci siamo chiesti come possono convivere queste specificità accanto ad un inceneritore e lo svettare della sua ciminiera? Poco importa se questa concessione è stata vincolata al parere del Via (Ufficio Valutazione Impatto Ambientale) la commissione edilizia di Laives non era certo all’oscuro che il parere del Via non era vincolante, tanto è vero che la Provincia, proprio nello specifico, non ne ha tenuto conto. Inoltre non è vero che la commissione edilizia deve soppesare esclusivamente l’applicazione delle norme edili». Il comitato evidenzia ancora che nel corso dell’assemblea «È stata fatto anche un’altra considerazione: come hanno potuto nostri concittadini prendere una decisione tanto grave senza renderla pubblica? Com’è possibile che per oltre sei mesi nessuno, nemmeno il consiglio comunale, ne fosse al corrente? Dove è finita la trasparenza tanto propagandata durante questa legislatura».

EDILIZIA, CRITICHE «Errori della commissione»

 LAIVES. Nella nota diffusa dopo la riunione straordinaria, il comitato civico di Pineta se la prende, senza mezzi termini, anche con la commissione edilizia comunale di cui, come noto, è presidente il vice sindaco Georg Forti: «Non è vero - scrive il comitato della frazione annunciando la mobilitazione contro l’impianto di incenerimento - che la commissione edilizia deve soppesare esclusivamente l’applicazione delle norme edili. Basta entrare nel sito del Comune, cliccare su Commissioni e alla voce Commissione Edilizia si scopre che questo organismo è tenuto a valutare, oltre che l’aspetto puramente tecnico, anche quello urbanistico. Vi sono inoltre l’obbligo riguardante l’igiene ed anche la tutela del paesaggio».


Alto Adige 26-08-09
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mercoledì, 26 agosto 2009


«Sei mesi di colpevole silenzio per l'inceneritore in zona Vurza»


 LAIVES. Nella sua recente nota - con la quale fa una serie di richieste di chiarimento in merito all’impianto sperimentale di incenerimento, il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) fa anche alcune considerazioni di carattere politico: «Bene hanno fatto gli abitanti di Pineta, dopo essere sobbalzati sulla sedia, a mobilitarsi immediatamente per far capire che mai verrà accettata sul nostro territorio, già così fortemente bistrattato, una nuova struttura inquinante. A nostro parere è estremamente grave che, mentre si discuteva del deposito di carburanti da ubicare all’uscita della galleria alle spalle di San Giacomo, già si sapeva delle intenzioni della Provincia: questo non ha però impedito anche alla parte ambientalista della maggioranza di accettare sia deposito che inceneritore, seppure condizionato alla valutazione di impatto ambientale. La Provincia ed i nostri amministratori sembrano non aver dunque compreso come il nostro territorio ospiti già una miriade di strutture inquinanti da non rendere più possibile ulteriori aggravi», conclude la nota di Grasso.

Alto Adige 26-08-09
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domenica, 23 agosto 2009



GIUNTA COMUNALE  DI LAIVES Fissate le tariffe per l’asilo nido



 LAIVES. La giunta comunale ha approvato le nuove tariffe relative all’asilo nido e dall’1 al 21 settembre si potrà chiedere l’agevolazione se si hanno i necessari requisiti. Rispetto all’anno passato saranno consentite solo 3 diverse possibilità di uscita dei bambini e non più 4. È stata eliminata quella dalle 17 alle 18 perché una sola famiglia di quelle con il piccolo al nido lo ha chiesto. Le tariffe minime vanno da 92 euro per chi esce tra le 11.30 e le 12.45; 112 euro dalle 14.30 alle 15.30 e 123 euro dalle 16.30 alle 17. Le massime, per identici orari invece vanno da 256 a 318 euro. (b.c.)

Alto Adige 23-08-09
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domenica, 23 agosto 2009



Inceneritore in zona Vurza, chiarezza


Previsto a Pineta. Tommasini: «Ne parlerò in giunta»

 LAIVES. Continua a far discutere la decisione della giunta provinciale che ha assegnato alla società Exo New Energy Italia Srl un terreno in zona Vurza dove spostare l’impianto di incenerimento della stessa società. Si tratta, lo ricordiamo, di un impianto che è stato bocciato in sede di Valutazione Impatto Ambientale e proprio per questo la concessione rilasciata dal Comune, di fatto, dovrebbe essere annullata. In merito l’assessore provinciale Christian Tommasini è intenzionato «a portare la questione in giunta provinciale nella seduta di lunedì mattina (domani per chi legge, ndr) per fare maggior chiarezza possibile. Dalle verifiche che ho fatto in questi giorni, non ho trovato riscontri in merito a decisioni in tal senso prese dalla giunta provinciale in carica».
 Intanto nei primi giorni della settimana entrante dovrebbe riunirsi il comitato civico di Pineta che ha già annunciato la mobilitazione contro la concessione del terreno in zona Vurza per trasferirvi un inceneritore sperimentale. Lo stesso comitato, in una nota in cui critica anche la giunta provinciale, annuncia anche una raccolta di firme fra tutti gli abitanti della frazione.

Alto Adige 23-08-09
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sabato, 22 agosto 2009



Appello rivolto ai commercianti di Laives
Invitati ad applicare sconti per i possessori di Family card Service


 LAIVES. Dopo avere prorogato per un altro anno la Family card Service, che offre interessanti opportunità alle famiglie numerose (con 3 o più figli) l’assessora Liliana Di Fede ha anche deciso di allargare lo spettro delle possibilità, chiedendo la collaborazione dei commercianti locali, oltre che delle associazioni. Così dall’ufficio licenze del Comune sono partite recentemente le lettere dirette ai commercianti per sapere se intendano aderire alla sollecitazione dell’assessora Di Fede e quindi anche per chiedere che ognuno informi in merito all’entità degli sconti che è intenzionato ad applicare ai possessori di Family card Service. Questi commercianti, se intendono aderire, debbono informare Elda Paolazzi, la fiduciaria, che a sua volta, informerà il Comune in merito alle adesioni ricevute. Ogni negozio che applicherà gli sconti Family card Service, riceverà un adesivo da applicare all’ingresso, in maniera che chiunque possa sapere che quello è un esercizio aderente all’iniziativa. Quanto alla tessera stessa, da quest’anno avrà un codice progressivo che la contraddistingue e sul retro le caratteristiche del nucleo familiare. Informazioni allo sportello del cittadino in municipio. (b.c.)

Alto Adige 22-08-09
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sabato, 22 agosto 2009



«Pronti a protestare per la ciclabile di Pineta»


Genitore di Pineta evidenzia i disagi per il mancato completamento della rete cittadina

 LAIVES. Finora a lamentarsi del mancato completamento di una rete di piste ciclabili sul territorio comunale, era stato il presidente dell’Associazione turistica, Mario Martinelli. «Però non è esclusivo interesse turistico - afferma a sua volta Gianpietro Valline, giovane papà di Pineta con due figli piccoli - perché proprio noi genitori guardiamo con estrema attenzione alla sicurezza dei nostri bambini, specialmente quando si muovono in bici». Valline preannuncia per questo una azione più eclatante, da fare in autunno, se nel frattempo nulla si dovesse muovere a livello comunale. «Con altri genitori e bambini organizzeremo un tour di protesta, per far sentire la nostra voce che altrimenti nessuno ascolta. Quando in bici vogliamo raggiungere Bolzano da Pineta siamo costretti a fare un ampio giro fino al ponte di Vadena, oppure passare su strade interpoderali dove sappiamo che i contadini non sono favorevoli. Anche qui, si parla di un ponte pedociclabile sopra la variante in direzione della zona Galizia, ma non si sa come la raggiungerà. Hanno speso milioni di euro per sottopassi ferroviari che non servono e invece non riescono a fare una pista ciclabile per l’opposizione di un paio di contadini, come quelli di zona Cervo. In val Venosta invece, ogni stazione ferroviaria è collegata con una ciclabile: Cosa aspetta Durnwalder ad imporre una decisione che la Provincia ha già preso variando il Puc per la strada in zona Cervo: dove vuole sa far rispettare le scelte». (b.c.)

Alto Adige 22-08-09
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categoria:comune di laives, ciclabile pedonabile
sabato, 22 agosto 2009



Un categorico no  dalla Conferenza VIA sul progetto Exo previsto in zona Vurza



 LAIVES. Il 22 luglio scorso la Conferenza ha esaminato il progetto della Exo ed ha dato parere negativo con una serie da argomentazioni fra cui «Una documentazione incompleta e poco chiara che non consente di determinare le emissioni e le caratteristiche tecniche dell’impianto previsto». Il presidente della conferenza, Luigi Minach, ha inoltre segnalato che «sono assenti o gravemente insufficienti la descrizioni del progetto, le caratteristiche tecniche, il dimensionamento e funzionamento dell’impianto, il calcolo della verifica delle temperature ed il dimensionamento del sistema di dissipazione ed estrazione del calore, in particolare della torre di raffreddamento ed altro».


Alto Adige 22-08-09

sabato, 22 agosto 2009



«Inceneritore, le prove senza alcun riscontro» I Verdi: serve chiarezza



«Per i diritti di brevetto è stata avviata una causa legale La Provincia ne ha tenuto conto?

di Ezio Danieli


LAIVES. Prosegue l’offensiva dei consiglieri provinciali Verdi - Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss - contro la decisione della giunta provinciale che ha assegnato alla società Exo New Energy Italia Srl un terreno in zona Vurza dove spostare l’impianto di incenerimento della stessa società. Si tratta, lo ricordiamo, di un impianto che è stato bocciato in sede di Valutazione Impatto Ambientale. La concessione rilasciata dal Comune, di fatto, dovrebbe essere annullata.
 I due consiglieri Verdi tornano alla carica con un’ulteriore serie di domande alla giunta provinciale partendo dalla considerazione che «L’impianto di incenerimento della società Exo New Energy Italia Srl ha effettuato prove per anni presso l’inceneritore di Bolzano. Risulta dal Bollettino Ufficiale della Regione che la prima autorizzazione sia del 19 maggio 1998 e l’ultima del 28 giugno 2007, con validità fino al 31 dicembre 2007». Dopo questa data e non risultano rilasciate ulteriori autorizzazioni «e questo - sottolineano i Verdi - a buona ragione visto che dopo 10 anni una sperimentazione o dà risultati, o non può continuare all’infinito».
 Ora, come detto, la sperimentazione - secondo la giunta provinciale che ha concesso il terreno nella zona Vurza ampliata - dovrebbe riprendere e durare altri tre anni. Da qui la considerazione - come premessa alla richieste - dei due consiglieri Verdi: «È opportuno valutare se è opportuno o meno che questa sperimentazione possa ricominciare, quindi è indispensabile una chiara informazione sulle campagne effettivamente svolte con l’impianto in questione e sui risultati ottenuti».
 Fatte queste premesse, Dello Sbarba ed Heiss pongono una serie di quesiti: «1) Dalla data della prima autorizzazione alla sperimentazione, il 19 maggio 1998, fino ad oggi per quanti giorni in tutto tale impianto è stato messo in funzione?, 2) Quante campagne di prova sono state svolte dall’inizio e fino ad oggi nell’impianto della società Exo New Energy Italia Srl posto presso l’inceneritore di Bolzano?, 3) Come sono state documentate tali campagne di prova? Tale documentazione è stata trasmessa alla Provincia o a un suo ente, ufficio o società partecipata? 4) Che risultati hanno avuto le sperimentazioni fin qui effettuate?, 5) Perché le sperimentazioni non hanno più ricevuto alcuna autorizzazione dopo il 31 dicembre 2007?, 6) Perché un’attività non più autorizzata dopo il 2007 dovrebbe continuare ora in zona Vurza a Pineta di Laives? Che cosa c’è ancora da sperimentare?).
 Gli ultimi tre punti sollevati dai consiglieri Verdi sono destinati a gettare ulteriore benzina sul fuoco di una polemica già rovente. Chiedono infatti: «Risulta alla Provincia che tra diversi soggetti interessati sia sorta una causa legale sull’invenzione alla base dell’impianto e sui diritti di brevetto, che è approdata tra l’altro a una sentenza della Cassazione del 26 aprile 2006?; Tale sentenza rinviava a un nuovo esame davanti alla Corte d’appello di Trento: la Provincia ne conosce i risultati? Rientra tale contenzioso tra gli elementi valutati dalla Provincia per giudicare la qualità di innovazione e ricerca dell’impianto in questione e della società che l’ha promosso)».
 Si diceva della polemica politica sia a livello provinciale che comunale. Proprio in municipio i rappresentanti di opposizione hanno messo sotto accusa soprattutto l’assessore Zanvettor il quale ha ribadito che «la concessione della commissione edilizia era condizionata dal parere Via, che è stato negativo. Quindi la concessione verrà ritirata». Intanto il comitato civico di Pineta - annunciando una possibile raccolta di firme contro l’inceneritore - ha invitato sindaco e giunta comunale a fare chiarezza.

Alto Adige 22-08-09
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venerdì, 21 agosto 2009



"NUOVE EMISSIONI NEL COMUNE DI LAIVES"



Raccogliamo i vostri pensieri, le vostre considerazioni e le vostre proteste

sull'ipotizzata costruzione dell'inceneritore nella zona Vurza
(comune di Laives)

 scrivendo all'indirizzo E_Mail del Blog APRITISANGIA di San Giacomo
:


scorrevoce@gmail.com

apriamo un dibattito su quanto sta succedendo
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venerdì, 21 agosto 2009



«A Bolzano s’è bruciato di tutto»


 LAIVES. Il consigliere provinciale dei Verdi, Riccardo Dello Sbarba, replica a Ultich Stofner, direttore della Bls, che ha difeso l’impianto di combustione Exo. Scrive Dello Sbarba: «La Bls ha il compito di assegnare aree, non di sostituirsi alle aziende nei loro rapporti con gli uffici preposti a tutela dell’ambiente. L’impianto Exo è stato sonoramente bocciato nella procedura per la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per gravissime carenze nella documentazione presentata e con ciò cade la concessione edilizia rilasciata dal Comune». Nella nota Dello Sbarba ricorda anche che «Noi Verdi abbiamo svolto una più accurata ricerca da cui sorgono ulteriori dubbi. Per quanto riguarda le emissioni, l’impianto sperimentale era finora situato presso l’inceneritore di Bolzano e tutti i suoi fumi venivano convogliati nella linea di trattamento fumi dell’inceneritore stesso. Nell’impianto Exo sono stati bruciati, tra l’altro, fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, olio e grassi alimentari oltre che scarti di oli da motore e per lubrificazione». In merito alle autorizzazioni, Dello Sbarba scrive: «Dai bollettini ufficiali della Regione, risulta che il primo decreto di autorizzazione alla sperimentazione dell’Impianto Exo sia stata rilasciata il 19 maggio del 1998, dunque oltre 10 anni fa. L’ultima è stata rilasciata il 28 giugno 2007 con validità fino alla fine dell’anno. Non risultano ulteriori autorizzazioni. Dunque, dalla fine dell’anno 2007 all’impianto Exo sito a Bolzano non è stata rilasciata più alcuna autorizzazione. Se ne deve dedurre che l’impianto è rimasto inattivo da allora. Ci risulta anche che la motivazione per cui la sperimentazione non è stata più autorizzata è molto semplice: dopo quasi un decennio di prove, o la sperimentazione ha dato risultati oppure non ne ha dati. Comunque è assurdo continuare ancora. Non si capisce dunque perché una sperimentazione, che dal 2007 non è più stata autorizzata a Bolzano, debba riprendere nel 2009 a Laives per altri tre anni».

Alto Adige 21-08-08
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venerdì, 21 agosto 2009



L’assessore comunale Zanvettor è nel mirino dell’opposizione


di Bruno Canali
 LAIVES. Immediate le reazioni politiche sulla vicenda dell’inceneritore che dovrebbe essere trasferito in zona Vurza a Pineta. I primi ad intervenire sono alcuni consiglieri di opposizione che si chiedono come possa essere passato quasi del tutto inosservato in commissione edilizia questo progetto che riguarderebbe una superficie di circa mille metri quadrati in zona Vurza anche se, ha spiegato l’assessore comunale Zanvettor (che comunque non siede in commissione edilizia comunale), l’organismo consultivo valuterebbe esclusivamente la corretta applicazione delle norme edilizie e basta.
 Non la pensa allo stesso modo il consigliere Raimondo Pusateri: «È grave il fatto che da gennaio di quest’anno la giunta comunale sia a conoscenza della questione inceneritore e non abbia ritenuto di investire del problema il consiglio comunale», afferma Pusateri. Che così prosegue: «Quanto all’assessore Zanvettor, non mi risulta abbia fatto azioni di contrasto nel frattempo e la sua uscita attuale contro l’impianto alla Vurza mi sembra quasi una boutade elettorale. Certo - continua Pusateri - anche una riflessione sulla commissione edilizia comunale a questo punto va fatta visto come sono andate le cose».
 Severo il giudizio nei confronti dell’assessore Zanvettor anche da parte di Christian Bianchi, consigliere del Pdl: «Finalmente l’assessore si è accorto che qualche cosa non va - dichiara Bianchi - perché ad esempio, con il deposito di idrocarburi che sempre la Provincia voleva spostare in zona Vurza, se non sbaglio inizialmente aveva dato parere favorevole. So che in commissione edilizia dell’inceneritore si è parlato per ben tre volte e solo alla terza è stato dato il benestare, ma ma vincolato al parere dell’ufficio Via, parere risultato poi estremamente negativo. Spero perciò che ne tengano conto», conclude il consigliere.

Alto Adige 21-08-09
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venerdì, 21 agosto 2009



AMBIENTE Se fate l’inceneritore in zona Vurza siete prepotenti




 Ho letto con preoccupazione l’articolo relativo alla possibilità che venga costruito un inceneritore in zona Vurza. Vorrei dire al signor Ulrich Stofner della BLS che se tanto gli sta a cuore l’inceneritore se lo faccia costruire sotto casa sua! Noi, abitanti e cittadini che pagano le tasse e abitiamo vicino alla zona Vurza siamo stufi e arcistufi della prepotenza della Provincia. Hanno costruito un mega-capannone dell’APA che fa schifo, ci dobbiamo sorbire i rumori molesti che si protraggono spesso anche fino alle 1 di notte e la puzza di mangiare del ristorante cervo, ci siamo dovuti sorbire la gara delle moto d’epoca che ci è passata proprio davanti (e alle 8 di sabato mattina non è piacevole).
 E adesso dovremmo pure farci costruire l’inceneritore a pochi metri da casa??? Caro signor Ulrich Stofner lei dovrebbe vergognarsi!!! Se solo si azzarderanno ad iniziare i lavori, penso che sarà automatico che i cittadini faranno causa a Comune, Provincia, BLS e Exo New Energy. E’ ora di finirla. Non è giusto che a prendersela in quel posto siano sempre e solo i cittadini. E le opposizioni invece che fanno? Pensano alle solite diatribe etniche invece di occuparsi dei problemi della gente!!! Perchè quelli del PDL non si occupano dei problemi veriinvece che lamentarsi se il tricolore venga esposto o meno? In definitiva propongo una raccolta firme per far costruire l’inceneritore sotto casa del signor Ulrich Stofner della BLS. Tanto visto che non inquina non credo che gli darà fastidio, no?
Luca Benedetti abitante di Via Vurza LAIVES

Alto Adige 21-08-09
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venerdì, 21 agosto 2009


Firme contro l’inceneritore in zona Vurza


Il comitato civico di Pineta annuncia la mobilitazione 


di Ezio Danieli
 LAIVES. Il comitato civico di Pineta dichiara la mobilitazione contro la concessione del terreno in zona Vurza per trasferirvi un inceneritore sperimentale. Annunciata anche una raccolta di firme fra gli abitanti della frazione.
 Mentre la Business Location Südtirol (Bls) - che ha voluto il progetto - precisa che «Non si tratta di un impianto di produzione di energia ma di un progetto pilota e la sua collocazione in zona produttiva è conforme alla normativa urbanistica», il comitato civico non ci sta. Ieri - in un comunicato a firma di Franco Magagna e Paolo Pelone - annuncia una riunione a breve «Per decidere quali iniziative adottare per bloccare l’iniziativa (sponsorizzata dalla Provincia) di realizzare un inceneritore sperimentale in Zona Vurza. Molto probabilmente inizieremo con una massiccia raccolta di firme coinvolgendo i cittadini di tutto il territorio comunale. Suoneremo ad ogni campanello per chiedere alle famiglie se sono d’accordo di crescere i propri figli nelle vicinanze di un inceneritore. Parlare di inceneritore di biomasse come panacea è prendere in giro la gente il business di operazioni come questa non sta affatto nel bruciare biomasse, che sono di difficile reperimento, costose per la movimentazione, per lo stoccaggio e per il trattamento che richiedono. Il vero business sta nel far passare per legno di bosco anche scarti di origine vegetale, essenzialmente carta e cartone, prodotti derivati del legno e pertanto propagandati quali fonti rinnovabili, per non parlare degli scarti agro alimentari e quelli della produzione del vino».
 Il comitato sostiene, nella nota, che si tratta di «un inceneritore truccato». E cita la Federazione Nazionale di Medicina Generale «Secondo la quale questi inceneritori sono uguali a quelli convenzionali e pertanto producono le stesse famigerate PM 2,5 nanopolveri che non sono biodegradabili, ma una volta create sono eterne. Tutti sono ormai consapevoli che questo non è un bene per la salute pubblica».
 Secondo il comitato civico di Pineta «Il nostro no è sempre stato accompagnato da proposte e soluzioni alternative. Proponiamo dunque che non si distribuiscano sostanze nocive indiscriminatamente per tutta la provincia, ma che la zona di smaltimento dei residui del nostro “benessere” sia ben circoscritta e costantemente monitorata. Pertanto questo inceneritore deve rimanere esattamente dov’è ora, accanto a quello di nuova costruzione». Non mancano, da parte del comitato civico di Pineta, le critiche. Viene definita «stupefacente» la decisione della Provincia che «Dopo aver dovuto rinunciare all’insediamento di un deposito di idrocarburi sempre in zona Vurza ora vuole nuovamente avventurarsi in una operazione con le stesse probabilità che non vada in porto», conclude la nota del comitato civico che chiede massima chiarezza anche a sindaco e giunta comunale.

Alto Adige 21-08-09
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giovedì, 20 agosto 2009



Presto nuovo asfalto su diverse strade nel comune di Laives


LAIVES. Questa settimana la giunta comunale dovrebbe approvare varie riasfaltature di strade sia a Laives che a Pineta e San Giacomo. A disposizione vi sono circa 155 mila euro e i tratti stradali sui quali si interverrà sono quello tra il Garden Village e il confine con Bolzano, a San Giacomo, quindi, a Pineta, la parte alta di via degli Alpini e una parte di via Aldo Moro. A Laives invece verrà riasfaltata la statale dall’incrocio con via Sottomonte, fino al semaforo poco più a nord, verso Pineta. Infine anche alcuni tratti usurati delle vie Vigneti e Fuchser. (b.c.)

Alto Adige 19-08-09
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martedì, 18 agosto 2009



A FIANCO DEI BINARI   I fossati saranno riaperti nel comune di Laives


 I fossati lungo i bordi della ferrovia verranno riaperti. «Abbiamo fatto di tutto perché rimanessero al naturale - spiega il vice sindaco Georg Forti - e questo è anche stabilito dal piano paesaggistico. Quindi andranno riaperti appena possibile». I due fossati lungo la linea ferroviaria, erano stati incubati per diverse centinaia di metri per permettere ai mezzi di cantiere di arrivare vicino ai binari e installare le barriere antirumore. Ma il piano paesaggistico non prevede la copertura dei fossati che quindi verranno riaperti. (b.c.)

Alto Adige 18-08-09
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martedì, 18 agosto 2009



Un impianto di incenerimento in zona Vurza





Secco il no dell’assessore Zanvettor e dei Verdi. Interrogazione presentata in Provincia

di Bruno Canali
 LAIVES. La giunta provinciale ha accolto la richiesta del consiglio comunale di Laives ed ha stralciato dalla zona Vurza sia il distributore di carburante che il deposito di idrocarburi che avrebbe dovuto spostarsi in zona Vurza dai Piani di Bolzano, dove si trova attualmente.
 C’è un’altra notizia in merito alla Vurza. E questa è negativa Laives: c’è la richiesta di spostare, sempre nell’area di interesse provinciale, un impianto di incenerimento a carattere sperimentale che ora è accanto all’inceneritore di Bolzano. Contro questa ipotesi però si sono subito schierati i Verdi, sia a livello comunale che provinciale.
 Come stanno le cose lo spiega l’assessore comunale Giorgio Zanvettor, pure lui contrario ad ospitare l’impianto in zona Vurza, soprattutto dopo che il parere dell’Ufficio Via è risultato drasticamente negativo.
 «All’inizio del 2009 - spiega Zanvettor - è stato presentato al Comune di Laives, da una società privata, la Exo New Energy Italia Srl, un progetto per realizzare un impianto sperimentale di potenza, alimentato da fonti rinnovabili di energia. Il nuovo bruciatore è previsto praticamente nel centro dell’area produttiva di interesse provinciale alla Vurza. La società in questione già da alcuni anni gestisce un analogo centro sperimentale situato presso l’inceneritore di Bolzano. I previsti lavori di costruzione dell’inceneritore nuovo hanno costretto la società a ricercare un sito alternativo per il proprio impianto. La Provincia ha, a questo scopo, assegnato alla ditta un lotto di circa mille metri quadrati all’interno della Vurza appunto. La nostra commissione edilizia ha dato parere positivo, vincolandolo però al parere del Via, che è puntualmente arrivato alcune settimane fa e ha bocciato categoricamente il progetto con una serie di articolate motivazioni, riconducibili essenzialmente alla assoluta inadeguatezza della documentazione fornita dalla ditta, cosa che rende impossibile determinare chiaramente il tipo di emissioni e le caratteristiche stesse dell’impianto che si vorrebbe fare».
 Zanvettor quindi spiega di essere «seriamente preoccupato», al punto da avere formalmente chiesto che la Provincia faccia dietrofront e non assegni più il terreno in zona Vurza per l’impianto. «Sarebbe una scelta anche strategicamente sbagliata - aggiunge l’assessore Zanvettor - e danneggerebbe di fatto le altre ditte insediate lì».
 Le tesi dei Verdi di Laives sono sposate in toto anche da quelli provinciali. Ieri è stata presentata a firma di Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss, una interrogazione provinciale dove si chiede di annullare questa concessione di terreno alla Vurza.

Alto Adige 18-08-09
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sabato, 15 agosto 2009


SAN GIACOMO «ZONA MOTTIRONI»



La variazione urbanistica in consiglio


LAIVES. Tornerà in occasione del prossimo consiglio comunale, a settembre, la delibera relativa alla variazione urbanistica che interessa la cosiddetta “zona Mottironi”, sopra San Giacomo. È uno scambio di terreno tra Comune e privato perchè possa poi essere realizzata la passeggiata pedemontana in direzione di Castel Flavon. Da tempo infatti, il vecchio sentiero inglobato nella proprietà Mottironi e di questo si sono lamentati a più riprese i residenti di San Giacomo. La soluzione sarebbe di trasformare un’area boschiva in verde agricolo, come richiesto dal signor Mottironi che metterebbe a disposizione una striscia di verde agricolo per far passare la passeggiata. Mancava parte della documentazione che adesso è arrivata. (b.c.)

Alto Adige 15-08-09
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venerdì, 14 agosto 2009



Per le barriere antirumore lungo la ferrovia. Intervento vietato dal piano paesaggistico



Fossi intubati. Forse verranno riaperti

 LAIVES. Per installare le barriere antirumore lungo la linea ferroviaria nell’area della stazione cittadina, è stato necessario intubare i due fossati che passano sui lati accanto ai binari. Sono diverse centinaia di metri di pannelli fonoassorbenti e conseguentemente, di fossi intubati. Questa operazione adesso però torna in discussione perché nel piano paesaggistico di Laives è espressamente previsto che non si possano intubare i fossati.
 «Per installare le barriere antirumore lungo la ferrovia era impossibile non procedere prima con l’intubazione dei due fossati ai lati dei binari - spiega l’assessore Giorgio Zanvettor - perché altrimenti camion e macchine operatrici non avrebbero potuto avvicinarsi alle aree dove poi questi pannelli sono stati effettivamente montati. Adesso c’è da decidere se lasciare così com’è oppure ripristinare la situazione precedente ovvero, riaprire i fossati incubati. Per noi, debbo dire, può andare bene così come sono adesso, però, come detto, occorre che la Provincia eventualmente predisponga una modifica del nostro piano paesaggistico, inserendo la chiusura di quei due fossati lungo la ferrovia, altrimenti dovrà riaprirli».
 Di per sé l’intubazione di alcune centinaia di metri di fossati non è un grave danno ecologico, anche se nell’ecosistema generale pure un insignificante fossato abbandonato svolge un ruolo molto importante. Lo ha dimostrato di recente una esperta biologa alla quale la giunta comunale aveva affidato il compito di censire tutte le «biodiversità» degne di nota, che sono presenti sul territorio comunale. (b.c.)

Alto Adige 14-08-09
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venerdì, 14 agosto 2009



Le scuole di Laives presto riaprono ma il servizio di mensa non è ancora garantito




di Bruno Canali
 LAIVES. A causa del confronto legale in atto, all’ufficio lavori pubblici del Comune si dispera di riuscire ad aprire completamente la mensa scolastica in concomitanza con l’avvio delle lezioni. La struttura e gli spazi circostanti sono tutt’ora bloccati e il Ctu ha concesso tempo alle parti fino al 27 agosto per trovare un’intesa che in questo momento appare assai difficile. Senza questo via libera infatti, nessuno può rimettere in moto i lavori nel cantiere.
 L’assessore comunale Gerolimon sta affannosamente cercando una soluzione. «C’è stato recentemente un incontro delle parti davanti al Ctu - spiegano Gerolimon e l’architetto Stefano Rebecchi, capo del settore lavori pubblici - ed il 3 agosto il direttore dei lavori ha anche verificato lo stato di consistenza dell’intervento effettuato finora, confrontandolo con le richieste avanzate dalla società Alto Garda. Per legge - spiega l’architetto Rebecchi - questo passaggio è inderogabile. Senza di esso non si può assolutamente intervenire nel cantiere: per entrare serve lo svincolo da parte del Ctu».
 Dopo avere chiuso prematuramente il rapporto con la Alto Garda a causa di inadempienze (basti dire che la mensa doveva essere completata ancora un anno fa dalla ditta) ha preso il via una battaglia legale con la stessa, battaglia che non è ancora terminata. In giunta si confidava di potere almeno affidare ad altri i lavori che ancora mancano e le sistemazioni di quelli fatti male, ma continuamente vengono frapposti cavilli legali e burocratici.
 «All’inizio sembrava poca cosa il lavoro ancora da terminare - spiega Gerolimon - ma poi è venuto fuori che tra una cosa e l’altra si tratterebbe di circa 200 mila euro e non sono pochi. Complessivamente l’appalto assegnato con gara alla Alto Garda ammontava a 1,7 milioni di euro e di questi ne abbiamo erogati alla stessa ditta sono 300 mila circa». Intanto all’ufficio lavori pubblici non si è rimasti con le mani in mano: «Abbiamo concordato con il direttore dei lavori di preparare un progetto per il completamento delle opere che ancora mancano alla mensa scolastica - spiega l’architetto Rebecchi - in maniera che, avuto il via libera per entrare nel cantiere, saremo in grado di iniziare immediatamente a lavorare».

Alto Adige 14-08-09
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venerdì, 14 agosto 2009



«La zona sportiva di Laives ampliata? Un errore»



 LAIVES. È sempre attuale il dibattito sulla gestione della zona sportiva, sulle difficoltà di appalto, sui costi di esercizio. In merito interviene, con una nota, il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione comunista) secondo cui «È evidente, ancora una volta, la mancanza di una capacità di programmare da parte di questa come delle precedenti amministrazioni comunali che di fatto hanno visto sempre avvicendarsi, in ruoli magari diversi, le stesse forze politiche e spesso anche le stesse persone. Va dunque detto che questa maggioranza porta con sé la piena responsabilità delle scelte effettuate».
 Secondo il consigliere Grasso «Troppo spesso, magari attratti dalla possibilità di un finanziamento provinciale, si realizzano opere senza pensare alla loro reale funzionalità nel contesto comunale e alle modalità e ai costi di gestione. È un modo di ragionare che ha condotto alla situazione attuale per cui le casse comunali sono perennemente vuote e occorre contare sulla benevolenza provinciale ormai anche per la normale amministrazione. Tutto ciò ha però dei costi anche in termini di autonomia». La nota del consigliere comunale così termina: «Ora di fronte ad una situazione sempre più insostenibile, l’unica soluzione che viene prospettata è l’ampliamento della zona sportiva sperando che la Provincia, oltre a finanziare l’opera, si accolli anche le spese di gestione. Naturalmente su questo non vi è nessuna garanzia, ma per il momento si prendono i soldi e poi si vedrà. Sull’impatto che quest’opera avrà sul nostro territorio nulla si dice e contemporaneamente si evita in ogni modo di sentire il parere dei propri concittadini».

Alto Adige 13-08-09
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mercoledì, 12 agosto 2009



In calo il servizio di vicinato



Fra le strutture medie c’è stata una contrazione degli esercizi ed anche della superficie

di Ezio Danieli
 LAIVES. Sono interessanti anche i dati e le osservazioni in merito al servizio di vicinato contenuti nel piano commerciale del Comune pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione, supplemento numero 2 del 4 agosto scorso.
 Il piano evidenzia «una rete commerciale abbastanza diffusa sul territorio sotto il profilo della localizzazione che comincia a dare segni, rispetto al passato, di maggiori capacità di attrazione soprattutto in termini di superfici di vendita». Malgrado ancora una presenza rilevante dei negozi di vicinato - esercizi fino al 150 metri quadrati di superficie netta di vendita - secondo il piano commerciale «La rete distributiva appare più strutturata sui negozi di ampie dimensioni in confronto ai dati del 2001. Comunque, allo stato attuale, il grado di frammentazione della rete commerciale andrebbe ancora diminuito». Interessante, per quanto riguarda appunto il servizio di vicinato, è il confronto con gli anni passati. Di questi negozi «Nel 2001 se ne contavano 100 pari al 78,74% del totale comunale. Nel 2008 il loro numero è aumentato a 102 che in percentuale corrisponde all’80,3%». Quindi un dato positivo che è confermato anche sul piano delle superfici di vendita visto che «Il peso dei negozi di vicinato è cresciuto in valore assoluto». Purtroppo quello che più conta, è che il servizio è diminuito in termini percentuali. Sottolinea infatti il piano commerciale che «Dai 5.717 metri quadrati di area di vendita del 2001 si arriva ai 5.994,89 metri quadrati del 2008, mentre a livello di incidenza scendono dal 35,68% al 31,39%».
 Il Piano si occupa anche delle medie strutture di vendita: sono in tutto 17 «e conteggiano 4.602,44 metri quadrati, pesano quindi per il 13,39% come numerica ed il 24,10% come superficie. Rispetto al 2001 si registra una contrazione di quattro esercizi e di 873,58 metri quadrati di superficie di vendita. Con riferimento a quest’ultima l’incidenza è scesa in maniera importante dal 34,80% ad appunto il 24,10%». Lo studio entra anche nel dettaglio di queste strutture ed osserva che «Tra le medie strutture sono presenti 12 punti vendita che si inseriscono nella classe di superficie compresa tra i 151 e i 300 metri quadrati, mentre solo 5 registrano una superficie tra i 300 ed i 500 metri quadrati». Sempre nell’analisi delle medie strutture «Si riscontra come nell’arco temporale esaminato la loro superficie media è cresciuta di poco, passando da 265 a 270 metri quadrati». In compenso le grandi strutture di vendita «Laives sperimenta dal 2001 al 2008 una netta crescita più in termini di superficie che numerico. Da 6 nel 2001 passano ad 8 nel 2008 con una incidenza che sale dal 4,72% al 6,30%. Vicina al raddoppio invece la superficie di vendita che incrementando da 4.732 a 8.498 metri quadrati accresce il suo peso sulla rete commerciale dal 29,53 al 44,51 per cento».

Alto Adige 12-08-09
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martedì, 11 agosto 2009


«Per la cittadella dello sport di Laives il sostegno privato causerà problemi»



 LAIVES. «Il progetto della nuova cittadella dello sport avanza senza che nessuna tra le forze politiche senta il bisogno di coinvolgere la popolazione. Non staremo a ripetere le obiezioni più volte sollevate, ma certo è che questa decisione è determinata dalle scelte sbagliate fatte in passato e di cui questa maggioranza in larga parte porta la responsabilità»: lo sostiene, in una nota, Rosario Grasso, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, che così prosegue: «Poiché i costi di gestione e di semplice manutenzione sono esorbitanti si pensa di risolvere il problema scaricando sulla Provincia la gestione di tutto l’apparato senza preoccuparsi di fare una valutazione attenta dei vantaggi e degli svantaggi in tema di vivibilità che ne conseguiranno. Quel che appare certo poi, è che la cittadella dello sport con tutti gli annessi e connessi inizia a profilarsi come un grande affare per i privati. Significative in questo senso le dichiarazione del presidente del Südtirol Walter Baumgartner. D’altro canto chi investe dei capitali poi vuole guadagnarci. Non vorremmo poi che per rientrare dei propri capitali si imponesse un pagamento per l’utilizzo dei campi alle società sportive che si vedrebbero poi costrette a rivolgersi al comune in una partita di giro che manderebbe in fumo anche gli eventuali risparmi ipotizzati».

Alto Adige 11-08-09
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domenica, 09 agosto 2009



ZONA VURZA AMPLIATA,  MA TOLTO LO SPAZIO ESPOSITIVO


 LAIVES. Con una variazione urbanistica approvata l’altra sera in consiglio comunale, di fatto è stata definitivamente tolta dalla zona produttiva Vurza a nord di Pineta, la struttura per uno spazio espositivo. Era stata inserita in concomitanza con «Manifesta» per ospitare qualche opera d’arte. Non se ne è fatto niente invece, anche per i costi che accompagnavano tale iniziativa e così adesso anche la previsione urbanistica per quello spazio è stata eliminata. «Altri soldi spesi male», ha tuonato il consigliere d’opposizione Raimondo Pusateri. Con l’occasione sono stati invece inseriti nell’area produttiva di interesse provinciale, 25 alloggi: sono quelli di servizio che gli artigiani normalmente realizzano accanto alla propria azienda e che servono per abitarvi. (b.c.)

Alto Adige 08-08-09
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venerdì, 07 agosto 2009


In arrivo le pensiline alle fermate dei bus alla Vurza


LAIVES. Stanno per essere finalmente installate le due pensiline alle fermate degli autobus davanti alla zona Vurza. L’assenza delle pensiline era stata oggetto di ripetute critiche, perché con l’arrivo del caldo (oppure quando piove) è un grosso disagio dover attendere l’autobus senza alcun riparo ed in piedi. Le due fermate davanti alla Vurza sono diventate determinanti dopo l’apertura della variante davanti a Pineta e la modifica del percorso per la linea 2 della Sasa. Lì la gente trasborda dalla linea 4 alla 2 per raggiungere Laives. (b.c.)

Alto Adige 07-08-09
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giovedì, 06 agosto 2009



«Radiografato» il territorio di Laives


La ricercatrice Zemmer ha illustrato l’articolato studio Meritano la tutela «monumenti» arborei e alcuni fossi

di Bruno Canali
 LAIVES. La prima assemblea pubblica per presentare l’inventario paesaggistico di Laives, ha fornito alla dottoressa Franziska Zemmer, ricercatrice che ha svolto concretamente la ricognizione sul territorio, lo spunto per un accorato appello a lavorare in direzione di una migliore salvaguardia di tutti i fenomeni naturali esistenti nel fondovalle, grandi o piccoli che siano. «L’iniziativa del censimento è partita più di un anno fa con l’affidamento dell’incarico all’esperta - ha spiegato l’assessore Giorgio Zanvettor - e abbiamo una banca dati nella quale tutte le presenze degne di essere tutelate sono inserite. L’intenzione nostra è che tutto questo lavoro di ricerca e catalogazione non rimanga sulla carta ma venga utilizzato per raggiungere lo scopo della tutela delle biodiversità».
 Il lavoro di Franziska Zemmer si è svolto in più fasi: dall’inventario dell’esistente nelle aree di fondovalle (non è stata considerata la costa montana) fino alle indicazioni per una migliore salvaguardia. «Questa banca dati - ha spiegato la ricercatrice - dovrebbe diventare utile strumento di supporto decisionale per gli interventi che riguardano il paesaggio comunale del fondovalle. Vi si trovano gli elementi paesaggistici, la loro funzione, il valore ecologico e il grado di minaccia che subiscono».
 Nell’elenco di 370 oggetti rilevati dalla Zemmer si incontrano anche cose curiose, come i vecchi alberi del maso Steinmannwald a Pineta, dove nidifica l’Upupa, i fossati abbandonati in zona Vurza, dove invece ha incontrato uno splendido esemplare di Martin pescatore. Poi anche vecchi muri a secco e alberi secolari. Il nemico maggiore per tutti è la coltivazione intensiva con uso di pesticidi ed erbicidi.

Alto Adige 06-08-09
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mercoledì, 05 agosto 2009



«Le azzurre della pallavolo? Non solo una comparsata. Partiamo da loro per rilanciare la città»


di Bruno Canali
 LAIVES. La presenza a San Giacomo della nazionale azzurra femminile di pallavolo per il ritiro potrebbe essere l’occasione di rilancio per la città. Lo spera il sindaco Polonioli, che si augura non si tratti esclusivamente di una «comparsata» ma possa magari diventare qualche cosa di più duraturo nel tempo. Lo stesso Polonioli ieri pomeriggio si è recato alla palestra di S. Giacomo per incontrare le azzurre. «Siamo tutti entusiasti del fatto che la nazionale femminile di pallavolo abbia scelto il nostro comune per un breve ritiro di preparazione in vista degli impegni prossimi - afferma il sindaco - e io personalmente ringrazio la Südtirol Bank che ha accettato di sponsorizzare l’iniziativa. La banca l’avevo contattata io stesso attraverso Faceboook, dove avevo lanciato un messaggio per favorire questo evento sportivo».
 Polonioli vuole inserire questo evento all’interno di un progetto complessivo che riguarda appunto il rilancio della città, quella «Laives dei giovani e per i giovani» (come aveva avuto modo di dichiarare tempo fa) che dovrebbe diventare un tutt’uno con la cittadella dello sport in zona Galizia e fare da richiamo anche verso coloro che frequentano l’Università di Bolzano. «Questa considero la “mission” da compiere - spiega Polonioli - perché Laives non sia considerata solo una città dormitorio. Per quanto riguarda la pallavolo femminile, sarebbe veramente bello che si instaurasse un legame con la nostra realtà e ringrazio coloro che si sono adoperati per raggiungere il traguardo. Abbiamo ottime strutture sportive, come la palestra di San Giacomo, dove le azzurre si stanno allenando e speriamo che questo sia un buon motivo per rivederle qui da noi anche in futuro». Lo sport come volano per lo sviluppo e il coinvolgimento dei giovani: questo in particolare è ciò che vorrebbe realizzare il sindaco anche grazie al ritiro delle azzurre.

Alto Adige 05-08-09
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mercoledì, 05 agosto 2009



Galizia: futuro da Campus universitario



 LAIVES. La cittadella dello sport in zona Galizia come Campus stile università americana? Ci sta pensando il sindaco Polonioli, che vedrebbe bene questo scenario. «Siamo molto vicini alla sede bolzanina dell’Università - dice - e il progetto della cittadella che sta per decollare risponderebbe perfettamente all’idea di un Campus universitario sul modello di quelli presso le università americane, dove i ragazzi possono coniugare l’impegno di studio con l’esigenza di sport e tempo libero. Stiamo approfondendo questa ipotesi»
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mercoledì, 05 agosto 2009



Sportello del cittadino del Comune di  Laives.  Problemi sul sito web



 LAIVES. Si è manifestato qualche problema per il collegamento on-line con lo Sportello del cittadino in municipio. Per questo dall’Ufficio servizi del Comune raccomandano a tutti coloro che abitualmente utilizzano questa nuova possibilità per ricevere o mandare documenti vari in Comune, di rivolgersi allo sportello medesimo mediante il telefono, che risponde al 0471/595701 oppure 595702 o 595703. Presso lo Sportello attualmente è possibile ottenere o consegnare diversi documenti e pratiche che riguardano il rapporto tra Comune e cittadini. Lo Sportello del cittadino è stato inaugurato nel dicembre del 2007 e ha già ottenuto un importante riconoscimento entrando tra le 100 migliori iniziative di buona amministrazione segnalate dal ministro Brunetta.
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martedì, 04 agosto 2009




Ecco gli elementi da tutelare nel comune di Laives



Conclusi ricognizione e studio eseguiti da un’esperta Stasera alle 20 la presentazione nell’aula del consiglio

 LAIVES. La dottoressa Zemmer ha terminato la sua ricognizione sul territorio comunale alla ricerca di elementi da tutelare e stasera alle 20, nella sala del consiglio, verranno illustrati i risultati della ricerca. «È stata una iniziativa in collaborazione con l’ufficio provinciale ecologia e paesaggio - dice l’assessore Giorgio Zanvettor - ed i risultati sono interessanti». L’esperta ha verificato l’esistenza di presenze che non sono ancora state adeguatamente tutelate e si va da un vecchio muro a secco ad esempio, ai fossati e relativa fauna e flora. «In qualche caso la dottoressa Zemmer ha individuato anche qualche specie faunistica considerata a rischio - spiega Zanvettor - e poi “monumenti naturali”, come i due grandi alberi presso il maso Mondschein. Se ne parlerà più approfonditamente e per questo ho anche invitato all’incontro i componenti della neo-eletta consulta ambientale e le associazioni di categoria, come Bauernbund, contadini e ambientalisti». Zanvettor spiega che tutti gli elementi individuati dalla dottoressa Zemmer sul territorio comunale, entreranno a far parte di una banca dati permanente, utile come supporto nella rielaborazione del Puc ed anche per avere un quadro migliore e aggiornato, di quella che è la situazione ecologica locale. Infine, come stanno facendo altri Comuni con le rispettive aree, dovrebbe essere possibile avere un quadro complessivo di tutte queste presenze a livello provinciale. «Non si tratta di presenze poste sotto tutela - aggiunge Zanvettor - ma di qualche cosa che merita di essere preservato e difeso da ogni possibile aggressione esterna. Anche sul nostro territorio queste presenze non mancano, anche se talvolta sono così discrete che si fatica a percepirne l’esistenza». (b.c.)

Alto Adige 04-08-09
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sabato, 01 agosto 2009



«Il Banco rimane chiuso ma chi ha bisogno fatica a capire le motivazioni»


 LAIVES. Si continua a parlare del Banco alimentare. Emanuele De Longis di Pineta ha scritto al giornale per «ringraziare l’assessora Liliana Di Fede per la pronta replica. La motivazione per cui il Banco alimentare di Laives chiude è perché anche il Banco di Trento fa altrettanto. Per me la solidarietà è un comportamento di sforzo attivo e gratuito, per venire incontro alle esigenze e ai disagi di molte famiglie. Bisogna essere presenti alle riunioni per aiutare i bisognosi? La solidarietà è umile e anonima. Finora la nostra anonima iniziativa ha contribuito a raccogliere e donare al Banco alimentare, dall’inizio dell’anno, circa un quintale e mezzo di vari generi alimentari e continuerà anche in agosto con la collaborazione dei cittadini di Pineta».
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sabato, 01 agosto 2009



Sport, per la cittadella a Laives l’Fc Alto Adige punta sul sostegno dei privati


Il presidente Walter Baumgartner: «Primi incontri Il sindaco Polonioli: «Colloqui per gli espropri»

di Bruno Canali
 LAIVES. Nel futuro della cittadella sportiva che in zona Galizia sarà la nuova «casa» dell’Fc Alto Adige, potrebbe esserci una partnership con imprenditori privati. Questo è ciò che ipotizza Walter Baumgartner, attuale presidente della società calcistica nel valutare il grande progetto per la costruzione dei nuovi, futuri impianti sportivi. Intanto continuano regolarmente anche gli incontri con i vertici dell’amministrazione comunale di Laives.
 «Stiamo lavorando al progetto della futura cittadella sportiva - spiega Baumgartner - mentre a sua volta il Comune di Laives ha l’onere di rendere disponibile il terreno necessario in zona Galizia. Insieme stiamo organizzando la costruzione di tutte le strutture previste nel grande progetto, in particolare lo stadio che riguarderà direttamente l’Fc Alto Adige».
 La Provincia (e il presidente Durnwalder lo ha ribadito anche recentemente) metterà a disposizione di questa iniziativa 11 milioni di euro e, come detto, Walter Baumgartner sta valutando anche il possibile coinvolgimento di privati nell’avventura.
 «Abbiamo già avuto incontri in tal senso - anticipa - e insieme ad esperti stiamo valutando la possibilità di una partnership. Tutti insieme quindi, Provincia compresa, tireremo le necessarie conclusioni di questa fase preliminare e credo che se tutti lavoreranno bene nei prossimi mesi si potrebbe iniziare con qualche passo concreto».
 Baumgartner per ora tempi non ne dà. Sarebbe troppo prematuro. Ma nutre speranza di avere dati più sicuri entro qualche mese per potere almeno ipotizzare un inizio dei lavori alla Galizia.
 Non sta con le mani in mano neppure l’amministrazione comunale e infatti, qualche giorno fa, sindaco e vice sindaco sono stati da Durnwalder per aggiornarlo sullo stato del progetto ed anche per vedere di recuperare qualche ulteriore finanziamento da destinare alle infrastrutture di cui avrà bisogno la futura cittadella dello sport. «Adesso stiamo prendendo contatto con i proprietari delle campagne accanto alla zona sportiva Galizia - aggiunge il sindaco Polonioli - per iniziare a parlare di espropri, in maniera da arrivare ad acquisire entro un tempo ragionevole le aree di cui ci sarà bisogno».

Alto Adige01-08-09
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venerdì, 31 luglio 2009



Cava Flor: critiche alla giunta provinciale. Pressing per il no al deposito di idrocarburi



 LAIVES. Presa di posizione della Svp locale su alcuni problemi per i quali si chiede alla giunta provinciale maggiore trasparenza. «Centro per guida sicura, aeroporto, cava Flor e inceneritore dei fanghi da depurazione - si legge in una nota della Svp circondariale - sono solo alcuni temi sul tavolo della discussione a Laives e - spiega il presidente del circondario Svp Christoph Perathoner - la gente è stufa». L’inceneritore dei fanghi si diceva, che sta riscaldando gli animi in Bassa Atesina, mentre tutti a Laives e Vadena sono contrari alla collocazione come alternativa nell’area Gmund, all’estrema appendice territoriale sud di Vadena. Critiche anche alla maniera in cui la giunta provinciale aveva gestito la riapertura, sopra Laives, della cava Flor. «Il Comune era contrario - ricorda la Svp - e nonostante questo la giunta provinciale ha concesso l’autorizzazione per riaprire la cava ad una ditta trentina, con concessione fino al 2014. Oltre ad essere antiestetica, quella cava procura anche danni alla strada di accesso e il Comune di Laives, solo lo scorso anno, ha dovuto spendere 180 mila euro per manutenzioni straordinarie. Quindi lo spostamento del deposito di idrocarburi, dai Piani di Bolzano alla zona Vurza, progetto in sospeso ma - scrive Perathoner - speriamo che la giunta provinciale tenga conto del parere contrario di tutto il consiglio comunale di Laives. Infine la ciclabile in zona Cervo, tenuta ferma per il no di un confinante, con la Provincia che non è ancora intervenuta. (b.c.)

Alto Adige 31-07-09
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venerdì, 31 luglio 2009



Nuovo centro a Laives: la parrocchia è accontentata




di Bruno Canali
 LAIVES. Lo studio di architettura Cappuccio, Donato, Macchia, ha consegnato ieri in municipio il plastico relativo alla trasformazione del centro cittadino. Era stato richiesto espressamente dai consigli parrocchiali per avere visione concreta della trasformazione.
 Con il plastico a disposizione quindi, l’amministrazione comunale dovrà organizzare un incontro con i rappresentanti della parrocchia per discutere gli ultimi dettagli dell’operazione. Secondo le previsioni dell’ufficio urbanistica comunale, per settembre potrebbe arrivare in consiglio il progetto esecutivo del nuovo centro. Si tratterà del secondo lotto (il primo era quello del nuovo municipio) quello più impegnativo dato che prevede l’abbattimento del vecchio municipio, la realizzazione di una piazza con sotto un parcheggio di due piani e anche la costruzione, lungo il confine verso valle della piazza, di un grande edificio ad L.
 Proprio questo edificio, destinato al terziario ed in parte anche al Comune, aveva suscitato le perplessità della parrocchia: «Arriva troppo a ridosso della chiesa e la mortifica - era stata la critica - quindi si chiede un leggero arretramento». L’arretramento c’è stato e quindi su questo aspetto dovrebbe adesso esserci accordo. Modificata anche la scalinata di accesso al sagrato della chiesa e rimane anche il grande acero storico, monumento naturale della città. Come voleva il sindaco, rimane pure la sala polifunzionale interrata in parte sotto lo stesso sagrato della chiesa e anche questo era stato un tema di discussione con i rappresentanti della parrocchia che temevano interferenze tra l’attività che ospiterà questa sala e le funzioni religiose. Però la garanzia della giunta comunale è che nello spazio interrato non si farà musica ma dovrebbe ospitare piuttosto una biblioteca, con gli archivi comunali e magari una pinacoteca con i quadri che il Comune ha accumulato negli anni dei concorsi di pittura. I dubbi dei consigli parrocchiali erano stati supportati e condivisi anche da una commissione di esperti che lavorano per conto della ripartizione tutela del paesaggio della Provincia. Come detto, dopo una serie di incontri tra le parti si era stabilito di far realizzare il plastico del centro in maniera da avere sotto gli occhi le soluzioni e le modifiche apportate rispetto alla prima bozza. Adesso il plastico è arrivato in municipio e buona parte delle richieste della parrocchia, come detto, sono state accolte, tanto che non dovrebbero più esserci obiezioni. In questo modo l’iter può andare avanti e gli architetti predisporranno per fine estate il progetto esecutivo per poi passare agli appalti.

Alto Adige 31-07-09
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giovedì, 30 luglio 2009




«Chiusura solo per ferie La solidarietà continua»


 LAIVES. «In merito alla momentanea chiusura del punto di distribuzione dei viveri “Alimentiamo la solidarietà”, qualcuno non ha capito quello che è successo». Lo afferma l’assessora alle politiche sociali Liliana Di Fede dopo le prese di posizione del consigliere Rosario Grasso e del signor De Longis di Pineta. «Si tratta di una chiusura temporanea per ferie perché anche il banco alimentare di Trento ha fatto altrettanto - spiega l’assessora Di Fede - e comunque la raccolta del “fresco” continua normalmente presso i negozi convenzionati, così come la sua distribuzione. Io personalmente seguo l’iniziativa e debbo dire che alle riunioni che vengono fatte non ho mai visto il signore di Pineta che avanza critiche nei confronti dell’amministrazione. Invece l’amministrazione comunale, fin dall’inizio ha sempre sostenuto il progetto della Caritas “Alimentiamo la solidarietà”, tant’è che paga l’affitto per i locali occupati in via Sottomonte, dove avviene settimanalmente la distribuzione dei viveri a chi più ne ha bisogno». La Di Fede rammenta che gli interventi del Comune nel settore sociale non si limitano al sostengo concerto del progetto Caritas perché, ad esempio, dallo scorso anno è anche in vigore la Family Card, tessera riservata a famiglie numerose, con 3 o più figli, che possono ottenere interessanti sconti su tantissime iniziative, sia comunali che organizzate dalle associazioni locali che per la maggior parte hanno aderito al progetto.

Alto Adige 30-07-09
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giovedì, 30 luglio 2009



Modificato il Puc Si potranno aprire nuovi negozi



LAIVES. Con una modifica al piano urbanistico comunale adottata dal consiglio comunale in base a specifica legge provinciale, di fatto si dà la possibilità a varie strutture di aprire un esercizio pubblico. Unica limitazione, potrà avere una volumetria che varierà tra il 10 e il 20 per cento di quella esistente attualmente.
 Ad essere interessate da questa novità sono rispettivamente la zona sportiva Grizzly a San Giacomo, quella della cooperativa Graf Toggenburg a Pineta, l’area della zona sportiva Galizia, la zona Vallarsa, dove ci sono campo da hockey e da tennis ed anche la casa lungodegenti Domus Meridiana. In tutte queste strutture si potranno aprire ad esempio dei bar ai quali potrà accedere chiunque e non solo soci o ospiti. «In realtà - hanno però sottolineato i consiglieri di opposizione - con questa nuova possibilità urbanistica si vanno a sanare situazioni abusive che vanno avanti da anni in qualche caso. Tutti sappiamo che presso alcuni circoli sportivi di fatto possono accedere anche non soci e questa è sempre stata una concorrenza sleale nei confronti degli esercizi normali che invece hanno costi di gestione superiori». Il sindaco ha ammesso che in qualche caso è stato così ma che per questo sono anche state date multe. Invece dalla possibilità di avere un bar aperto a tutti sono escluse le sale teatrali.
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giovedì, 30 luglio 2009



Galizia, gestione troppo cara «È una cattedrale nel deserto»


Duro dibattito in consiglio sulle nuove strutture della zona sportiva

di Bruno Canali
 LAIVES. Bocciodromo, birillodromo, palestra e Black Box: le tante belle strutture della zona sportiva Galizia stanno creando un grosso problema di gestione. E ormai si parla di cattedrale nel deserto.
 Proprio sulla gestione, e ad un appalto che non riesce a decollare, l’altra sera c’è stata battaglia in consiglio comunale. La prima gara di appalto, in primavera, era andata deserta e così non è rimasto altro da fare che rifarla, modificando sostanzialmente i requisiti: non più solo 3 anni di gestione ma 5 e, inoltre, chi si prenderà in carico le strutture della zona Galizia non dovrà più pagare per la pulizia ma dovrà versare un affitto di 1.000 euro al mese e assumersi le spese per acqua, luce e riscaldamento, avedo la possibilità di aprire un bar ristorante all’interno dell’area. Le cifre relative ai costi le ha date l’assessore allo sport Bruno Ceschini e si tratta indubbiamente di somme consistenti, anche se va tenuto presente che gli spazi sono notevoli. Per le sole pulizie si arriverà a spendere oltre 60 mila euro l’anno; cifra simile anche per luce, acqua e riscaldamento.
 È evidente che si fa fatica a trovare qualche interessato e lo ha ammesso anche il sindaco, dicendo che non si è trovato finora nessuno che voglia gestire le strutture. «I costi di gestione saranno attorno ai 100 mila euro l’anno per il privato - ha aggiunto Polonioli - e a questi si aggiungeranno quelli relativi al personale. L’alternativa però è quella di lasciare chiuse le strutture che abbiamo realizzato». La speranza a questo punto è che in Galizia nasca veramente la cittadella dell’Fc Alto Adige, in modo da rilanciare l’intera area.
 «L’avevamo detto - ha però ribattuto il consigliere del Pdl Christian Bianchi -: avere costruito la classica cattedrale nel deserto che ogni anno si mangerà fior i quattrini per la sola gestione. Chi ci guadagna in tutto questo è l’impresa di pulizie, mentre il Comune con 1.000 euro al mese di affitto non sarà in grado di raccogliere nemmeno i soldi per tenere pulito». Molto critico anche Raimondo Pusateri: «Sarà difficile trovare un gestore privato e a questo punto chiediamogli solo un euro al mese di affitto e che si accolli tutto il resto delle spese».

Alto Adige 30-07-09
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mercoledì, 29 luglio 2009



Ok al progetto della ciclabile Maso della Pieve-San Giacomo


BOLZANO. La giunta comunale, nella riunione di ieri, ha approvato il progetto relativo al tratto di ciclabile in via Maso della Pieve compreso tra la zona sportiva e San Giacomo. È un tratto di pista di circa 600 metri che si innesterà sulla ciclabile che è attualmente in fase di realizzazione sul territorio comunale di Laives. Oltre alla ciclabile è prevista la realizzazione di un marciapiede.
 L’obiettivo della giunta è di partire con i lavori nel 2010: difficile che si possano anticipare i tempi, visto che per realizzare la pista ciclabile è necessario effettuare degli espropri. Si può prevedere fin d’ora tempi rapidi nel caso in cui i proprietari non facciano opposizione; mentre i tempi sono destinati ad allungarsi inevitabilmente nel caso in cui dovessero partire i ricorsi.
 «L’approvazione del progetto - ha spiegato il sindaco Luigi Spagnolli - è un passaggio indispensabile per dare il via all’iter burocratico degli espropri delle aree».
 La realizzazione della pista ciclabile tra la zona sportiva di Maso della Pieve e San Giacomo è particolarmente attesa dagli abitanti, perché finalmente consentirà di andare in bicicletta in sicurezza.

Alto Adige29-07-09
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mercoledì, 29 luglio 2009



In difficoltà 60 famiglie a Laives




Durante tutto il mese di agosto resterà chiuso il Banco alimentare

 LAIVES. Durante il prossimo mese di agosto resterà chiuso il centro di distribuzione viveri «Aiutiamo la solidarietà», che il gruppo missionario cittadino aveva aperto in dicembre all’interno di alcuni locali che si trovano in via Sottomonte. La decisione è stata presa in relazione al fatto nel prossimo mese si fermerà anche il Banco alimentare trentino che rifornisce quello di Laives.
 La decisione del gruppo missionario cittadino - illustrata nei giorni scorsi al nostro giornale - rischia di creare pesanti disagi alle famiglie che finora hanno usufruito del servizio. Ed immediate sono state le reazioni, anche politiche. Il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) ha diffuso in merito una nota: «Nel mese di agosto - si legge - il Banco alimentare chiude e sessanta famiglie si troveranno senza un aiuto indispensabile per la loro sopravvivenza. Come si intende intervenire? Con quali iniziative si pensa di porre rimedio ad una situazione drammatica evitando criteri emergenziali e ponendo le basi per interventi duraturi e certi?». Ma è nelle premesse a queste domande che Grasso evidenzia l’aspetto politico: «Ogniqualvolta capita di criticare l’attuale maggioranza per il mancato impegno contro la crisi ci viene risposto che il Comune poco può fare, che le sue casse sono vuote e che le competenze maggiori sono in mano alla Provincia. Nonostante ciò alcune iniziative sono state prese e, ad esempio, si cita il Banco alimentare. Si tratta di un’iniziativa senz’altro encomiabile che va sostenuta adeguatamente, ma che non può assolutamente sostituirsi alla politica sociale del Comune e divenire l’alibi per evitare un impegno diretto in questo campo. Le iniziative di gruppi, associazioni, singoli cittadini, devono essere sempre complementari a quelle di un’amministrazione responsabile che ha a cuore la sorte della parte più debole dei suoi concittadini. Il principio di sussidiarietà troppo spesso serve a smantellare lo stato sociale e su questo avevamo sin dall’inizio messo in guardia la maggioranza. La dimostrazione delle conseguenze a cui si va incontro con questo tipo di scelta si ha in questi giorni, appunto con l’annunciata chiusura, nel mese di agosto, del Banco alimentare».
 Ricordiamo che il Banco alimentare - il servizio è iniziato lo scorso dicembre - è un punto di distribuzione delle derrate alimentari per i più bisognosi, che il gruppo missionario locale ha inserito nel progetto che è stato chiamato «Alimentiamo la solidarietà». Attraverso il Banco alimentare, volontari della Caritas distribuiranno generi alimentari che a sua volta l’associazione Banco alimentare provvederà a raccogliere tra negozi e supermercati convenzionati.

Il gruppo missionario ha fatto un bilancio dell’attività di 7 mesi

Enzo Guderzo del gruppo missionario ha dichiarato al nostro giornale che «Sono una sessantina le famiglie locali che regolarmente arrivano al punto di distribuzione Alimentiamo la solidarietà. È un gruppo eterogeneo, dove accanto agli extracomunitari ci sono anche anziani, persone sole e giovani separati. Arrivano da noi giovani persone con un matrimonio fallito alle spalle, che non riescono più nemmeno a sopravvivere da soli mantenendo anche la famiglia di cui facevano parte prima. Ci sono poi situazioni gravi, di famiglie che hanno un reddito di 900 euro al mese. Un problema per gli anziani sono anche le pensioni troppo basse: abbiamo qualche caso di richiedenti che ricevono 680 euro di pensione al mese».


In merito alla chiusura del Banco Alimentare,

scrive Emanuele De Longis che abita a Pineta: «Il progetto partito nel 2008 in collaborazione con il comune di Laives, associazioni ed enti locali, sembra arrivato al capolinea. Anche Pineta ha voluto fare e farà la sua parte effettuando una raccolta mensile «Io ho un amico» per aiutare le 70 famiglie in difficoltà di Laives. Tutto sembra svanire, come sempre non si sa bene perchè e per colpa di chi: problemi di contributi? spese per sostenere l’iniziativa troppo alte? una sede per depositare il materiale? affitti troppo alti? A me non interessano queste cose. So però che se questo aiuto sociale non viene sostenuto dalla politica, dai cittadini e da tutti, molte famiglie di Laives non sapranno come fare. Per quanto riguarda l’iniziativa «Io ho un amico» continuerà ogni primo venerdi del mese a raccogliere derrate alimentari, e spero che siano talmente tante da doverle depositare in comune, magari nell’ufficio di qualche responsabile del settore sociale, forse così troveranno una soluzione definitiva e “seria” per aiutare le tante famiglie che oggi usufruiscono di questo aiuto», conclude la nota di Emanuele De Longis.



Alto Adige 29-07-09
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mercoledì, 29 luglio 2009




Vurza: Idrocarburi, dubbi sulla ritardata decisione di trasloco


 LAIVES. Rimane un piccolo “mistero” il perché la giunta provinciale ancora non abbia assunto una decisione in merito allo spostamento in zona Vurza di un deposito di idrocarburi insieme alla realizzazione di un distributore di carburante accanto alla variante, nei presso della galleria a nord di Pineta. Nemmeno in giunta comunale riescono a comprendere questo silenzio dopo che il consiglio comunale si era pronunciato contro all’unanimità. «So che continuano a rinviare la discussione su questo punto - dice il sindaco Polonioli - e nemmeno io comprendo perché». Però l’attenzione rimane alta verso questo progetto di spostamento, soprattutto perché si teme che la giunta provinciale possa alla fine decidere di non concedere il permesso per il distributore di carburante, ma dica invece si alla costruzione del deposito in zona produttiva Vurza. È contro questa specifica possibilità che il consiglio comunale di Laives aveva manifestato parere assolutamente contrario, perché si tratterebbe di una presenza pericolosa. Quanto al distributore di carburanti, qualche perplessità l’aveva espressa anche da ex assessore provinciale Werner Frick e del resto si è visto poi che costruendolo all’uscita della galleria sarebbe stato assolutamente fuorilegge rispetto alle norme del codice stradale che impongono precise distanze.


Alto Adige 29-07-09
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lunedì, 27 luglio 2009




Grande partecipazione alla rievocazione di Santiago de Compostela presso la chiesetta di San Giaomo Laives



Grande partecipazione, venerdì sera, per la rievocazione storica del pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Molto suggestiva la fiaccolata che ha portato i “pellegrini” alla chiesetta di San Giacomo. Qui sono stati proposti racconti di cavalieri e pellegrini in abiti medioevali. Sul prato si è poi tenuto un concerto di musica sacra galiziana del XIII secolo con l'ensemble Hortus Musice.
L'evento è stato organizzato dalla cooperativa Laives cultura e spettacolo con la collaborazione della Filodrammatica Strapaes, del Centro culturale San Giacomo Agruzzo, del Gruppo Ana San Giacomo, del consiglio pastorale di San Giacomo, della Filodrammatica di Laives dell'associazione culturale Ulrich von Stakenberg.



Siamo lieti proporre a tutti voi amici, il suggestivo servizio fotografico effettuato dal bravissimo

Riccardo Di Valerio





























Un sentito grazie a Riccardo per la grande collaborazione
lunedì, 27 luglio 2009
Comune di Laives



COMUNICATI del 26.07.2009


NOTIZIE

Martedì si riunisce il Consiglio comunale



Martedì 28 luglio torna a riunirsi il Consiglio comunale di Laives. La seduta prenderà il via alle18 per concludersi alle 21.
Diciotto i punti all'ordine del giorno. Si partirà con la modifica del regolamento cimiteriale comunale. La parte deliberativa prevede poi la seconda variazione di bilancio, la modifica al piano paesaggistico per lo spostamento del biotopo posto all'ingresso della galleria di San Giacomo.
All'ordine del giorno anche due modifiche al piano urbanistico comunale: la prima prevede volumetrie per attività commerciali o terziarie presso gli impianti sportivi e presso la Domus Meridiana, mentre la seconda è finalizzata alla realizzazione della passeggiata pedemontana sopra San Giacomo.
Il Consiglio tratterà poi la proposta di modifica del piano di attuazione della zona produttiva di interesse provinciale Vurza e infine sarà chiamato ad approvare la procedura di gara per la concessione della gestione dell'impianto di birilli, bocce, sala ginnica, struttura polifunzionale e bar-ristoro del centro sportivo Engel Ossanna.

Cooperative: approvata la graduatoria provvisoria delle domande 2008

La giunta comunale ha approvato la graduatoria provvisoria delle domande 2008 delle cooperative e dei singoli richiedenti per l'assegnazione di terreni destinati all'edilizia abitativa agevolata.
A presentare le domande erano state due cooperative e tre richiedenti singoli.
Per la cooperativa Orchidea sono state accolte le domande di 10 soci (per un punteggio medio di 23,7 ), mentre quelle di cinque soci non sono state ammesse.
Per la cooperativa Asia sono state accolte le domande di 11 soci (per un punteggio medio di 26 punti), mentre quattro domande non sono state ammesse
Un richiedente singolo è stato escluso.
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domenica, 26 luglio 2009



San Giacomo resta sotto assedio da traffico

Resi noti i risultati dei rilevamenti che sono stati effettuati di recente dalla Provincia sulla statale 12 che attraversa la frazione



Nonostante la variante impressionante la media settimanale: oltre 10 mila i veicoli

 LAIVES. Sono a disposizione degli amministratori comunali i dati relativi ai flussi di traffico attraverso l’abitato di San Giacomo. I rilevamenti sono stati effettuati di recente dalla Provincia. Secondo una prima, sommaria analisi da parte dei rappresentanti di giunta, questi dati dovrebbero rimettere in discussione l’idea dell’ordinanza di chiusura per un’ora al giorno ai non residenti.
 Secondo una prima, sommaria analisi da parte dei rappresentanti di giunta, questi dati dovrebbero rimettere in discussione l’idea dell’ordinanza di chiusura per un’ora al giorno ai non residenti. Ricordiamo che l’esigenza di avere i dati sul traffico di transito è sorta a seguito delle continue lamentele da parte del comitato di attenzione permanente che opera a San Giacomo.
 Vediamo i numeri scaturiti dal rilevamento: la media settimanale di veicoli che passa per San Giacomo si attesta attorno alle 10.165 unità, con punte che sfiorano gli 11.000. Di questi, 4.072 lo fanno in direzione Laives - Bolzano e 6.093 in quella opposta. Quanto ai mezzi pesanti (che dentro San Giacomo non dovrebbero transitare se non per carico e scarico dimostrato) del totale sarebbero circa il 3,5 per cento in direzione da sud verso nord e oltre il 6 per cento da nord verso sud. La punta massima di traffico giornaliero si registra verso le 17, con anche 300 veicoli l’ora che vanno verso Bolzano e quasi 500 verso Laives. Infine la velocità, che sulla vecchia statale 12 alle porte di San Giacomo dovrebbe essere 50 chilometri orari. Invece - risulta dalle misurazioni - un buon 61 per cento di veicoli che transitano non rispettano il limite imposto e poi addirittura, una piccola percentuale è stata “beccata” mentre superava i 100 chilometri orari, tenuto conto che siamo comunque ancora in un centro abitato, anche se la lunga retta davanti al “Raffl” invita a schiacciare sull’acceleratore. Purtroppo, anche il semaforo intelligente che era a metà rettifilo oggi lampeggia costantemente sul verde e non serve più a rallentare i mezzi. Inoltre non è possibile neppure installare i dossi artificiali perché da lì transitano tutti gli autobus di linea.
Le misurazioni hanno anche riguardato via Stazione a Laives ed anche lì non mancano i problemi con il traffico. Da quanto si evince, circa il 40 per cento dei mezzi che passano per andare verso la stazione ferroviaria lo fanno superando allegramente il limite di velocità, mentre in senso opposto sono meno, un 7 per cento circa. Il traffico quotidiano in via Stazione sarebbe di circa mille veicoli, una cifra certamente ragguardevole se si guarda al tipo di strada e si pensa che lì l’amministrazione comunale sta pensando di realizzare una pista ciclabile semplicemente «disegnandola» sulla carreggiata.

Alto Adige 26-07-09
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domenica, 26 luglio 2009




 Sottopasso pedociclabile Arrivano 400 mila euro dalla giunta provinciale



 LAIVES. Il Comune incassa un contributo provinciale di 400 mila euro per il progetto di sottopasso pedociclabile in fondo a via Vadena e così va avanti l’iter per costruire l’opera prevista al posto del passaggio a livello chiuso da tempo. L’intervento dovrà ripristinare il collegamento più diretto verso Vadena per bici e pedoni perché ora in bici si può andare solo percorrendo un tratto di statale 12 fino a Bronzolo. Il costo del sottopasso si aggira attorno ad un milione e mezzo di euro e anche in consiglio comunale c’è chi rimane molto scettico per questa spesa, indicando invece il sottopasso in via Fabio Filzi come la soluzione migliore. Però l’opposizione dei contadini alla fine ha prevalso, costringendo a scegliere una soluzione alternativa e molto costosa.


Alto Adige 25-07-09
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domenica, 26 luglio 2009



San Giacomo, progetto «Halì-Halò» di AlfaBeta presso le scuole materne



L’assessore Di Fede: i bambini sono coinvolti e possono così consolidare anche la convivenza

 LAIVES. Nei metodi di apprendimento della seconda lingua alla scuola italiana, San Giacomo è un passo avanti rispetto a Laives. Durante lo scorso anno scolastico ad esempio c’è stato l’esperimento (che verrà ripetuto) di una prima elementare italiana che ha partecipato con buoni risultati ad un progetto di “immersione linguistica” molto interessante per l’apprendimento della seconda lingua. Adesso invece è la volta dei piccoli che frequentano scuole materne, coinvolti nel progetto «Halì - Halò» di AlfaBeta.
 Ieri l’assessora Liliana Di Fede è andata a trovare bambini e operatori all’asilo insieme ai responsabili di AlfaBeta. «È la prima volta che viene fatta una cosa simile nelle scuole comunali - dice la Di Fede - e abbiamo scelto San Giacomo proprio perché lì è in atto una sperimentazione bilingue all’elementare italiana. Lo abbiamo fatto anche per offrire un’alternativa rispetto ad altre attività estive ed è stato subito un successo, con iscrizioni di bambini non solo residenti a San Giacomo, ma anche nel circondario, ad Egna e a Bolzano, tanto che abbiamo avuto più iscrizioni che posti disponibili». L’attività che si svolge alla materna italiana di San Giacomo, inizia ogni giorno già di mattina con giochi, letture, canzoni e altro, in madrelingua, italiana o tedesca. Poi si passa alla seconda lingua con altre attività che consentono ai bambini di entrambi i gruppi linguistici di conoscersi ed interagire. Il pomeriggio infine è anche prevista un’ora di giochi, canti, filastrocche ed altro in lingua inglese. Questo rafforza efficacemente le competenze linguistiche dei piccoli partecipanti. Ricordo che a San Giacomo abbiamo anche lanciato la “Sprachkoffer”, una bella iniziativa con una valigia piena di libri, audiovisivi e altro materiale in seconda lingua. A turno, ogni famiglia riceve per qualche giorno la valigia a casa e ne utilizza il contenuto. In questo maniera anche i genitori si debbono relazionare in maniera privilegiata con i figli per affrontare la seconda lingua ed è un aspetto educativo anche per loro».
 Liliana Di Fede conferma che in autunno la collaborazione con AlfaBeta continuerà: «Non so chi sarà in giunta comunale il prossimo anno ma spero proprio che “Halì-Halò venga esteso anche alle scuole materne di Laives».

Alto Adige 25-07-09
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giovedì, 23 luglio 2009



Studio sul futuro del turismo  a Laives



 LAIVES. La giunta comunale ha affidato al dottor Franz Holzknecht uno studio sul possibile sviluppo futuro, in chiave turistica, del territorio comunale. «È la prima volta che succede a Laives - dice Mario Martinelli, presidente dell’Apt - ed è una cosa che si fa di norma quando viene rielaborato il piano urbanistico comunale. La decisione di incaricare l’esperto è stata condivisa tra giunta e Apt e si tratterà di predisporre un’analisi del fabbisogno nel settore turistico locale». In questo senso Martinelli accenna nuovamente al verde, così come ai percorsi pedociclabili e a quelli per attività ludico-sportive moderne, come il nordic walking, molto apprezzato dai turisti stranieri. «Queste cose - spiega il presidente dell’ente turistico - saranno da realizzare integrandole possibilmente nelle zone demaniali, come abbiamo già parlato ad esempio con il dottor Schoepf della Forestale, in maniera da arrecare il minor disturbo possibile alle proprietà private. Nel nuovo studio verranno anche indicate eventuali zone di espansione turistica, alla luce dei dati che noi come Apt abbiamo fornito al dottor Holzknecht affinché abbia un quadro completo della nostra situazione».

Alto Adige 23-07-09
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mercoledì, 22 luglio 2009



Cittadella dello sport, è tempo di espropri


Polonioli: «Già conferito il mandato per iniziare a trattare con i proprietari dei terreni»

LAIVES. Sindaco e vice sindaco a colloquio da Durnwalder ieri mattina in Provincia per parlare del grande progetto della cittadella sportiva che riguarda la squadra dell’Fc Alto Adige, in zona Galizia. L’iniziativa va avanti e prende forma. «Durante l’incontro - dice il sindaco Polonioli - abbiamo aggiornato il presidente Durnwalder sull’andamento del grande progetto».
 In sostanza, si stanno predisponendo due gare d’appalto spiega il sindaco: una per quanto riguarda le infrastrutture di cui la zona necessiterà una volta pronta e l’altra invece per il progetto vero e proprio della cittadella dello sport. «Nei prossimi giorni avremo a disposizione anche un piano relativo ai finanziamenti dell’importante intervento - continua Polonioli - e illustreremo a Durnwalder le previsioni per quanto riguarda l’impiego degli 11 milioni di euro che la Provincia ha stabilito di mettere nell’iniziativa che riguarda la zona Galizia».
 Ovviamente si è parlato in particolare di soldi con il presidente della giunta provinciale, che avrebbe dato agli amministratori comunali maggiori assicurazioni in merito al sostegno finanziario provinciale anche per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture. «Siamo contenti di questa attenzione - conclude il sindaco di ritorno dall’incontro - e per quel che ci riguarda, adesso dobbiamo anche procedere con l’iter per arrivare agli espropri dei terreni necessari. Per questo ho dato mandato al dottor Nettis, dell’ufficio servizi, di mandare avanti e seguire direttamente la trattativa con i proprietari delle campagne che saranno interessate dagli espropri».
 Questa è in sostanza la situazione dopo l’incontro con il presidente della giunta provinciale dell’altra mattina e si tratta della conferma che il progetto va avanti. Per quanto riguarda invece gli amministratori comunali, dovranno convincere della bontà dell’iniziativa anche diversi esponenti dell’opposizione locale. C’è infatti un notevole scetticismo in merito all’opportunità per la città di Laives, di ospitare in futuro una cittadella del genere: qualcuno, come ad esempio il consigliere Rosario Grasso, ha già messo le mani avanti pensando al traffico che un complesso sportivo del genere richiamerà in zona rispetto alla convenienza per la città e i suoi esercizi commerciali. La prospettiva di avere alla domenica centinaia di auto che vanno e vengono dalla zona Galizia, magari con una folla di tifosi che potrebbero talvolta creare grattacapi all’ordine pubblico e ai residenti, non entusiasma e questo va detto sinceramente. Questi aspetti dovranno essere approfonditi quindi se si vuole trovare unanime consenso attorno ad un progetto sportivo che non avrebbe eguali a livello provinciale.

Alto Adige 22-07-09
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domenica, 19 luglio 2009



Mumelter: «Giunta ferma? I contadini non c’entrano»





 LAIVES. Contadini sotto attacco per il loro eccessivo peso politico in alcune scelte della città. L’ultimo affondo è arrivato dall’Apt, che accusa la giunta di sottostare ai «diktat» dei contadini per non fare le ciclabili. Ma il capogruppo Mumelter dice: «Sbagliato generalizzare».
 L’ultima polemica ha fatto scalpore perché arrivata dal presidente dell’Apt, Mario Martinelli, esponente dell’ala economica Svp. Il motivo: la mancata realizzazione di alcune piste ciclabili promesse da tempo. Ma spesso la categoria dei contadini - e in particolare dei loro rappresentanti dentro la Svp - è stata accusata di dire troppi «no» (dal futuro dell’area dell’attuale Lido, di cui non vogliono l’edificazione, alla zona Cervo) in relazione al loro effettivo peso politico. In verità c’è anche chi, come Bruno Borin, più che coi contadini («coi quali va aperto un confronto sereno ma a viso aperto») se la prende con la giunta: «L’esecutivo è immobile e prendersela coi contadini ha poco senso: il blocco della pedociclabile tra Pineta e Galizia ha un chiaro significato politico in vista delle comunali 2010». E ora per quelle critiche si registra anche la replica del capogruppo Svp, Andreas Mumelter: «La questione - dice - va affrontata con il buonsenso. È dispersivo parlare in generale di piste ciclabili e sarebbe invece più opportuno concentrasi su alcune di quelle che già sono nei programmi dell’amministrazione, cercando di portarle a compimento. È l’amministrazione comunale che deve agire, non i contadini. Inoltre non si può generalizzare neppure in questo caso, perché se c’è qualche contadino che è più duro nel non concedere nulla, per questo non mi sembra il caso di criminalizzare l’intera categoria. Una singola posizione non è certo rappresentativa di tutto il nostro partito».
 Come detto, motivi di attrito con la categoria dei contadini ce ne sono stati più di uno in questa legislatura; tra i più eclatanti il destino dell’area lido in via Stazione (nell’ipotesi di spostare l’impianto altrove) e poi, sempre nel settore delle ciclabili, l’utilizzo del tracciato verso Vadena passando da via Fabio Filzi, dove un sottopasso ferroviario già esiste. L’ultima polemica riguarda la (non) costruzione del ponte sulla variante all’altezza di Pineta che dovrebbe collegare una posta pedociclabile per la zona Galizia.

Alto Adige 19-07-09
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lunedì, 13 luglio 2009



La pista ciclabile sarà allungata. San Giacomo: raggiungerà la zona Vurza. Ma c’è il nodo dei contadini 



LAIVES. Per ora San Giacomo ha solo cento metri di pista ciclabile, dalla via Maso Hilber fino alla stradina che più a sud porta anche alla zona sportiva della Cassa di Risparmio (la Grizzly). Nei programmi dell’amministrazione comunale vi è però la volontà di allungare quella pista, arrivando fino a via Manzoni, da dove poi sarebbe molto semplice passare su via Pascoli attraversando la vecchia statale 12 e raggiungere quindi la zona produttiva Vurza, a nord di Pineta, già collegata ad una pista ciclabile. «Questa è la nostra intenzione - afferma il sindaco Polonioli - e la gente ci chiede di allungare la pista che oggi è lunga cento metri, per farla diventare un vero collegamento da San Giacomo verso sud. Per arrivare a questo risultato, prima di tutto occorrerà variare il Puc e quindi espropriare una striscia di terreno su cui allestire la pista».
 Ovviamente, prosegue il sindaco, «cercheremo di individuare un tracciato che danneggi il meno possibile anche i contadini, così da non trovarci a dover affrontare troppe resistenze. Appena sarà possibile quindi procederemo con questo allungamento che in tanti stanno aspettando a San Giacomo».


Alto Adige 12-07-09
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lunedì, 13 luglio 2009



Fotovoltaico in municipio Il Pdl: «Ancora troppo poco»



LAIVES. L’assessore Zanvettor annuncia che la giunta ha dato l’ok all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto del municipio, ma Bruno Borin (Pdl) attacca dicendo che oltre ad arrivare in ritardo, questa scelta è anche tecnicamente insufficiente per garantirsi buoni guadagni.
 Secondo Borin «è passato parecchio tempo da quando noi dell’opposizione proponemmo alla giunta (inascoltati) di incominciare con la politica del risparmio energetico, installando proprio i pannelli fotovoltaici. L’avessero fatto allora, avremmo anche goduto di maggiori incentivi statali per il pacchetto energia perché, a mano a mano che passa il tempo, le percentuali stabilite dal governo si riducono sempre di più».
 Borin quindi, preso atto che adesso la linea è cambiata anche in maggioranza e che si è deciso di spendere mezzo milione di euro per installare i pannelli fotovoltaici sul tetto del nuovo municipio, non promuove comunque l’azione della giunta. «È troppo poco un solo tetto - dice - perché un Comune delle dimensioni di Laives avrebbe necessità piuttosto di una “centrale” fotovoltaica, qualche cosa che sia in grado di produrre minimo un megawatt». Tabelle tecniche alla mano, il consigliere comunale illustra quelli che sarebbero i vantaggi, a media e lunga scadenza, per le casse comunali, a fronte di una spesa che comunque, per la produzione di un megawatt, sarebbe notevolissima. «Servirebbero circa 7,5 ettari di impianto - spiega Borin - che potrebbe benissimo trovare posto sul fianco di una montagna rivolta verso sud, come è ad esempio quella sopra Pineta, verso La Costa e comunque, al netto di ammortamenti del mutuo, di spese per la manutenzione e per le assicurazioni, alle tariffe energetiche attuali, nelle casse comunali rientrerebbero almeno 130 mila euro netti l’anno. Il Comune di Varena in val di Fiemme ha fatto una cosa simile».
 Insomma, secondo Borin, vale la pena di passare al fotovoltaico da parte dell’ente pubblico ma solo se si realizza un impianto di adeguate dimensioni, che possa perlomeno fare fronte alla domanda energetica complessiva, vale a dire, di tutti gli immobili e i servizi comunali, illuminazione pubblica compresa, altrimenti rimane una bella iniziativa ma poco giustificata dai ricavi.

Alto Adige 12-07-09


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lunedì, 13 luglio 2009



«Costi del velodromo a Laives. Serve più chiarezza»



LAIVES. Nel grande progetto che riguarda lo sviluppo futuro della zona sportiva Galizia, accanto a campi da calcio e lido dovrebbe trovare posto anche un velodromo coperto. Ne ha parlato varie volte il sindaco Polonioli e si tratterebbe di una struttura che non avrebbe uguali a livello provinciale. Su questo però c’è adesso una interrogazione del consigliere comunale Raimondo Pusateri, che tra le altre cose chiede se sia stato ipotizzato il tornaconto economico derivante da una utilizzazione del velodromo. «Quanti sono i ciclisti, a livello professionistico (e quindi regolarmente tesserati) che corrono su pista a Laives e in provincia - chiede ancora Pusateri - e a carico di chi saranno i costi di gestione e di manutenzione dell’impianto?». La risposta arriverà durante il prossimo consiglio comunale.

Alto Adige 11-07-09
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venerdì, 10 luglio 2009



Fuorigioco di rientro il cabaret sbarca a Laives


Andrea Mitri

LAIVES.

Andrea Mitri, calciatore professionista che ha giocato molti anni in serie B, smessa la carriera calcistica, si è dato al mondo del teatro. Il suo “Fuorigioco di rientro” racconta in modo partecipe e critico il mondo del pallone e dell’agonismo. Il versatile artista presenta - oggi venerdì 10 luglio alle ore 21.15, al Teatro tenda Pfarrheim di Laives - in veste di autore e protagonista il monologo “Fuorigioco di rientro - Vita calcistica di Mirko Botteghi”. Si tratta di un quadro del mondo del calcio e dell’agonismo tratteggiato dal punto di vista privilegiato dei calciatori. Andrea Mitri ha infatti di certo trovato l’ispirazione per lo spettacolo nella propria diretta esperienza dell’universo calcistico, costruita nei suoi molti anni di professionismo ad alto livello.
 Utilizzando il teatro di narrazione, il cabaret, il lavoro sui personaggi e qualche brano di Sheakespeare, l’attore prova dunque a raccontare”per passaggi laterali” la vita dell’immaginario Mirko Botteghi, calciatore troppo presto fermato dagli infortuni; cercando di regalare allo spettatore una visione dall’interno, di un mondo troppo spesso visto dall’esterno in maniera esaltativa oppure, viceversa, denigratoria.
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giovedì, 09 luglio 2009



Nuovo aiuto alle famiglie a Laives. Parte il servizio diurno di assistenza agli anziani



«Dies-is» avrà sede presso la Domus Meridiana Organizzato con l’Avulss anche il trasporto da fuori

LAIVES. Da lunedì Laives potrà contare su una nuova risorsa che va incontro alle famiglie e alle persone in stato di bisogno: il Centro di assistenza diurna «Dies-is». È un servizio che offre accoglienza - presso la «Domus Meridiana» - dalla mattina alla sera a persone anziane e adulte, mentre la notte si torna a casa propria. Si può scegliere se restare una giornata intera o mezza giornata e sarà anche possibile usufruire di un servizio di trasporto attraverso l’associazione di volontariato di Laives Avulss.
 Questo servizio - che prenderà il via lunedì 13 - vuole essere un sostegno ed un appoggio alle famiglie del territorio che per vari motivi non sono in grado di supportare l’anziano nell’intero arco della giornata. Il centro «Dies-is» ha una capacità ricettiva massima di 8 posti.
La domanda d’ammissione va presentata al Centro di degenza «Domus meridiana», via Sottomonte 4, e deve essere corredata dal certificato del medico curante (presso il medico di base) e dalla certificazione del livello di non-autosufficienza (la pratica si inizia presso il Distretto socio-sanitario o presso un patronato). All’ospite - del quale, dicono gli organizzatori, «sarà tutela e difesa la sfera intima e privata, con rispetto della personalità e partecipazione alla vita sociale» - saranno offerte diverse attività da tempo libero come passeggiate e gite, musica, attività manuali, preghiere, cinema, letture ecc. L’ospite sarà curato e assistito favorendo anche il sostegno delle sue capacità. Gli orari di accoglienza sono: giornata intera, con pasto (8-8.30 / 16-16.30), orario prolungato, con pasto (8-8.30 / 17-17.30), mezza giornata mattutina, con pasto (8-8.30 / 12.30-13), mezza giornata pomeridiana (13-13.30 / 17-17.30).
 Il servizio di trasporto sarà attivato da Laives, Pineta, S. Giacomo, Bronzolo, Vadena, Ora, Egna e Bolzano. Se ne occuperanno i volontari dell’Avulss, coordinati dal Centro; l’andata è tra le 8 alle 8.30 ed il ritorno è tra le 16 e le 17.30. Per gli altri orari, al momento, non è possibile usufruire del trasposto. I costi del trasporto non sono inclusi nelle tariffe del Centro. Ogni cliente del Centro di assistenza diurna potrà usufruire di tutti i servizi per il tempo libero del Centro di degenza «Domus Meridiana». Per informazioni chiamare lo 0471-957400.

Alto Adige 09-07-09
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giovedì, 09 luglio 2009



I commercianti contro Ceol «Lavoriamo sodo, basta critiche»


 LAIVES. I commercianti di via Kennedy sono amareggiati per le parole di critica del consigliere Roberto Ceol nei confronti dell’organizzazione del recente giovedì lungo. Di questo stato si fa portavoce Monica Scagliarini, titolare della vinoteca «Le Barrique» di via Kennedy: «Dispiace veramente sentir dire che abbiamo fatto troppo poco per rendere interessante la manifestazione. Io stessa ho lavorato 20 ore filate giovedì scorso e mi sono pagata anche il gruppo musicale che ha suonato qui davanti al mio esercizio, come hanno fatto anche gli altri. Debbo anche dire che all’inizio della serata c’era veramente tanta gente in strada, poi purtroppo ha piovuto e molti sono scappati, mentre altri si sono rifugiati proprio nei nostri esercizi pur di rimanere. Possibile che non si sia mai contenti di quello che si fa?».
 Le critiche di Ceol erano indirizzate anche all’amministrazione comunale, da dove quest’anno non sarebbero arrivati i necessari contributi per i giovedì lunghi, probabilmente perché nessuno si sarebbe premurato di chiederli. Critiche anche per i prezzi, ritenuti eccessivi durante la serata del giovedì lungo rispetto agli altri giorni. In questo caso i commercianti si sono difesi sostenendo che comunque si trattava di prezzi in linea con il mercato.
 L’amarezza dei commercianti che hanno partecipato ai giovedì lunghi è anche dovuta al fatto che ognuno si finanzia le iniziative organizzate davanti al proprio esercizio e con i tempi che corrono non è poco perché i guadagni sono sempre tirati.

Alto Adige 09-07-09
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giovedì, 09 luglio 2009



Dosso artificiale, stop agli autobus



 LAIVES. L’autobus della circolare non riesce a superare il primo dei tre dossi artificiali realizzati sulla carreggiata di via Sottomonte. Ieri mattina le prove con il mezzo, sotto gli occhi divertiti dei residenti, che già hanno criticato quei dossi per l’eccessiva altezza. Anche l’autobus infatti tocca con la carrozzeria perché le rampe di accesso al dosso sono troppo corte e in pendenza. Va detto che già erano state «addolcite» qualche giorno fa, dopo che ci si era resi conto di come la pendenza fosse un problema per i mezzi in transito. Così le polemiche hanno ripreso quota mentre il vicesindaco Georg Forti difende comunque l’iniziativa necessaria, ha detto, «per obbligare gli automobilisti indisciplinati a ridurre la velocità di transito. È una strada da 30 chilometri l’ora».
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mercoledì, 08 luglio 2009



Laives: «Giovedì lunghi: cambiarli o chiuderli»


LAIVES. Anche il consigliere Roberto Ceol contro la formula scelta quest’anno per i giovedì lunghi dei commercianti: «O tornano com’erano, oppure è meglio chiudere e riportare tutto lungo via Pietralba. Questo garantiva più successo alla manifestazione e, quello che conta maggiormente, coinvolgeva veramente tante associazioni. Oggi invece vediamo qualche negozio, i bar (che comunque sono aperti sempre) e un paio di associazioni: una tristezza». Ceol aggiunge: «L’altra sera, a fronte di un impegno anche degli operai comunali e dei vigili urbani, si è vista meno gente e poche proposte. Un tempo il Comune metteva nei giovedì lunghi 27 mila euro e c’erano anche Provincia e sponsor privati. Occorre recuperare questa dimensione oppure chiudere».

Alto Adige 08-07-09
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mercoledì, 08 luglio 2009




Concorso di idee per salvare il maso Puchnerhof


LAIVES. È raro che un privato commissioni addirittura un concorso di idee per il recupero di un edificio. Succede con il vecchio maso Puchnerhof, abbandonato da tempo sulla montagna sopra la chiesetta del Peterkoefele. Un uomo d’affari germanico lo ha acquistato ed ha promosso di tasca propria anche un concorso di idee tra progettisti per recuperarlo. Sabato in municipio si sono riuniti i progettisti con le rispettive soluzioni e questo fine settimana il vice sindaco Georg Forti dovrebbe incontrare il proprietario per parlarne. Quello che si sa di questa operazione che è completamente privata, è che il nuovo proprietario intende fare le cose al meglio e del resto, il maso è parte della storia di Laives e si trova in una bella posizione.

Alto Adige 08-07-09
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lunedì, 06 luglio 2009


Acquazzone estivo 80 allagamenti di garage e cantine


Problemi a Laives e San Giacomo

 BOLZANO. Violento acquazzone, verso le 19 di ieri, fra val d’Ultimo e conca bolzanina. Scrosci di pioggia intensissimi, qualche chicco di grandine, abbondante solo dalle parti di Termeno. Lo si aspettava già sabato, il temporalone, e ieri non si è fatto attendere, dopo una giornata di caldo tropicale, con lidi e laghi atesini affollatissimi. Qualche disagio in città, per via degli allagamenti ai sottopassi di viale Trento e via Siemens. Problemi più pesanti, invece, a San Giacomo, Laives e nella Bassa Atesina, dove si sono registrati 80 interventi per piccoli allagamenti e fango in box, cantine e vie. Niente di drammatico, ma pompieri impegnati per ore.


grandine San Giacomo 05-07-09
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domenica, 05 luglio 2009



Asilo nido, ecco le tariffe nel Comune di Laives


 LAIVES. La giunta comunale ha stabilito le nuove tariffe per accedere all’asilo nido di via Nazario Sauro e anche alla microstruttura di San Giacomo, gestita in questo caso da una cooperativa privata. Si va da un minimo di 92 euro al mese per il nido se il bambino esce tra le 11.30 e le 12.45, fino a 112 euro se esce invece tra le 14.30 e le 15.30, fino ai 123 euro per chi esce tra le 16.30 e le 17. Le tariffe massime, con identiche uscite sono invece le seguenti: 256 euro per la prima, 287 per la seconda e 318 per l’ultima fascia oraria. Se il bambino sarà assente meno di 11 giorni consecutivo non è prevista riduzione tariffaria, mentre oltre, con giustificazione medica, ci sarà una detrazione pari al 40 per cento della retta giornaliera calcolata su un ventesimo di quella mensile.
 Per al microstruttura di San Giacomo, invece, tariffa oraria minima ammonta a 82 centesimi e quella massima 3,28 euro, fino ad un massimo di 410,40 euro mensili per un massimo di 160 ore mensili di frequenza del bambino.
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sabato, 04 luglio 2009


«Cani, area necessaria a San Giacomo»


San Giacomo. Il sindaco d’accordo. Ma va trovata

LAIVES. Una sessantina di residenti a San Giacomo hanno firmato una petizione per chiedere alla giunta comunale di allestire un’area per i cani anche nella frazione. «Attualmente non ce n’è una in paese - hanno scritto al sindaco - eccezion fatta se si tiene conto di quella vicina al cimitero, comunque inadatta e sul territorio di Bolzano. Chiediamo se è possibile avere uno spazio utile per i nostri cani, dove lasciarli liberi e in sicurezza». Dice il sindaco: «Sono d’accordo che un’area per i cani debba esserci anche a San Giacomo ma ci dicano dove sarebbe possibile realizzarla che la facciamo subito. Il problema in realtà è la conformazione urbanistica dell’abitato dove è estremamente difficile individuare spazi di questo genere».
 È sostanzialmente lo stesso problema per le aree ricreative, al punto che, anni orsono, il Comune immaginò (e mise nel Puc) una zona pubblica sopra l’abitato, nei pressi della chiesetta. Solo recentemente questa destinazione è stata cambiata e si punta allo strumento dell’urbanistica concordata per spostare a valle, accanto o dentro il centro abitato, questa idea di spazio pubblico. Forse lì accanto potrebbe nascere anche l’area per cani.

Alto Adige 04-07-09
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venerdì, 03 luglio 2009



Asfalto sulle strade fissato il programma



LAIVES. Con 150 mila euro a disposizione, la giunta comunale ha approvato il programma di riasfaltature. «Le strade sulle quali interverremo sono deteriorate - dice l’assessore Renzo Gerolimon - e riassalteremo quindi via Thaler e il tratto della via San Giacomo dal confine con Bolzano fino all’incrocio con via Max Valzer.

 A
Laives invece, il tratto di statale 12 che dall’incrocio con via Sottomonte arriva fino al semaforo prima di Pineta, quindi parte della stessa via Sottomonte in concomitanza con i lavori in corso, ed a Pineta la parte alta di via Degli Alpini e la via Aldo Moro».
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venerdì, 03 luglio 2009



«Commercio: il piano trascura le esigenze dei consumatori»



LAIVES. Durante la recente seduta di consiglio comunale è stato approvato il piano comunale relativo alle medie strutture di vendita. In merito - con una nota - interviene Rosario Grasso, consigliere di Rifondazione Comunista, che considera il piano «interessante, ricco di dati e di spunti stimolanti che se colti possono portare ad una ripresa della presenza commerciale ed anche di condurre ad un miglioramento della qualità di vita dei suoi abitanti». Grasso poi evidenzia «Lo stretto rapporto sottolineato tra urbanistica e commercio, le considerazioni su traffico, parcheggi e inquinamento, l’esame dei flussi, il ruolo dei grandi centri commerciali ed altro sono suggerimenti che dovrebbero portare al ripensamento di alcune scelte fatte. Purtroppo c’è il grande pericolo che il piano finisca in un cassetto e non venga più tirato fuori. L’esperienza passata - a cominciare dal piano sul traffico dell’ing. Ciurnelli - ci rende facili profeti. Restiamo naturalmente in attesa di essere smentiti».
 Grasso poi entra nel merito del piano commerciale: «Abbiamo dovuto attendere l’intervento del prof. Pilati mentre da parte dell’assessore non vi è stato cenno alcuno e l’unica cosa che ha saputo garantirci è che gli operatori commerciali sono d’accordo e che le scelte effettuate dall’amministrazione ci sono invidiate anche da Bolzano. Ma l’assessore dovrebbe invece sentirsi investito anche dalla necessità di rappresentare i cittadini che devono fare la spesa, che chiedono di avere un’offerta ampia e a prezzi concorrenziali: ma questo, probabilmente, è chiedere troppo a chi, pur essendosi impegnato più volte ad intervenire sul carovita, nulla ha fatto. L’unica cosa che abbiamo capito è che la zona centrale, dove non occorre un’autorizzazione per aprire un esercizio commerciale, è stata tenuta la più ampia possibile rinunciando ad una politica di indirizzo del settore. In pratica si lascia agire il mercato e questo è l’unico non-intervento che l’assessore è in grado di fare. Che poi questo modo di agire sia a vantaggio dei commercianti, è tutto da dimostrare. Si predispone un ampliamento della superficie commerciale sperando in una ripresa, ma non ci si preoccupa se chi apre avrà invece una possibilità di sopravvivenza e soprattutto se tutto questo avrà un effetto calmieratore sui prezzi», conclude Grasso nella sua nota.

Alto Adige 03-07-09
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mercoledì, 01 luglio 2009


Servizio rifiuti: un’interpellanza del consigliere Grasso di Rifondazione


LAIVES. «I sistemi Isola per la raccolta dei rifiuti sono spesso bloccati». Lo segnala con una interrogazione il consigliere Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) prendendo spunto dallo spettacolo indecoroso che talvolta si vede accanto alle isole interrate, con mucchi di sacchetti delle immondizie abbandonati. «Gli addetti della Seab puliscono subito - continua Grasso nelle premesse alla sua interrogazione - ma si verifica che di lì a qualche giorno la cosa si ripete e ci arrivano continue segnalazioni del genere da varie parti del territorio». Proprio per questo il consigliere Grasso chiede spiegazioni all’amministrazione comunale. È il caso comunque di sottolineare che, al di là dei possibili blocchi delle apparecchiature per la raccolta dei rifiuti, a creare i mucchi di sacchetti abbandonati sono i cittadini, i quali, in queste situazioni, dovrebbero invece portare i propri rifiuti nell’isola più vicina. Inoltre si verifica anche che il malfunzionamento è dovuto all’errato uso da parte della gente.

Alto Adige 01-07-09
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mercoledì, 01 luglio 2009


Consulta ambientale Ok del consiglio


LAIVES. Con un atto ufficiale del consiglio comunale è stata istituita anche la consulta ambientale. Ne fanno parte Stefano Giusti, Mauro Nicolussi, Robert Tezzele, Judith Koch, Alessandro Cosi, Bruno Zanini, Rino Coin, Stefano Lovato e Ivonne Stimpfl. Presidente di tale consulta è di diritto l’assessore Giorgio Zanvettor e alle riunioni sarà presente anche il dottor Gianluca Nettis, responsabile dell’ufficio servizi del Comune. I compiti assegnati alla consulta sono quelli che riguardano un po’ tutte le iniziative dove si interviene in qualche maniera sull’ambiente e le sue caratteristiche e l’organismo avrà carattere consultivo per giunta e consiglio comunale.

Alto Adige 01-07-09
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mercoledì, 01 luglio 2009



L’attesa del bus di linea sotto il sole cocente senza alcuna protezione


Fermate alla Vurza: disagi ricorrenti Un palleggiamento di responsabilità

 LAIVES. Nonostante appelli, proteste e anche minacce di iniziative plateali per richiamare l’attenzione dei più, rimane irrisolta la situazione di disagio che tocca quotidianamente agli utenti della Sasa in attesa alle fermate davanti alla zona produttiva Vurza di Pineta. Lì mancano le pensiline e non c’è nemmeno una panchina per sedersi e la situazione sta diventando sempre più grave a mano a mano che aumenta il caldo. Così si vedono persone, spesso anziane, costrette loro malgrado ad attendere anche a lungo.
 L’attesa è sotto un sole che adesso picchia sul serio. Tra l’altro bisogna stare in piedi perché non c’è pensilina e nemmeno lo straccio di una panchina sulla quale sedersi. «Avevamo chiesto l’installazione di quelle due pensiline - spiega ad esempio Franco Magagna del comitato di Pineta - ma a quanto pare nessuno ancora lo ha fatto».
 Dopo le prime proteste per questa situazione vergognosa, la Sasa aveva subito puntualizzato che non dipende da loro l’installazione delle pensiline: l’appalto a livello provinciale sarebbe andato ad una ditta svizzera, la quale seguirebbe un programma stabilito in accordo con l Provincia. Succede così di vedere cose paradossali, come ad esempio la sostituzione delle vecchie pensiline a Oltrisarco, mentre dove mancano, come alla Vurza, niente da fare. Una delle spiegazioni che erano state date è che, prima di tutto, toccherebbe al Comune predisporre la platea in cemento dove poi viene collocata la pensilina. «Sia chiaro che per noi è e rimane una priorità quell’intervento davanti alla zona Vurza»,spiega il sindaco Polonioli. Ma non si capisce chi ha la responsabilità nello stabilire le priorità di intervento: se il Comune per via della platea di cemento da fare, oppure la Provincia che non darebbe direttive appropriate alla ditta privata che ha in appalto questi interventi. La Sasa a quanto pare non ha alcuna colpa. Resta il fatto che i passeggeri in attesa sono costretti a farlo in condizioni sempre più disagevoli.
 Eppure, quando venne aperta la variante davanti a Pineta (con la modifica dei collegamenti con le linee 2 e 4 della Sasa), proprio le fermate davanti alla zona Vurza sono diventate indispensabili per chi da Pineta vuole andare soprattutto verso Laives: a quelle fermate deve fare il trasbordo, scendendo da un autobus per attraversare la statale 12 e attendere l’altro sul lato opposto.

Alto Adige 01-07-09
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lunedì, 29 giugno 2009


COMUNE DI LAIVES



COMUNICATI del 26.06.2009

Contributi alle associazioni



La giunta comunale ha assegnato una serie di contributi alle associazioni per l'organizzazione di eventi in programma nel corso dell'estate.

All’associazione Cooperativa Laives cultura e spettacolo è stato riconosciuto un contributo straordinario di 4.000 € per l’organizzazione della rievocazione storica di “Santiago de Compostela” che si terrà il 24 luglio a San Giacomo.

Nuove tariffe per asilo nido e microstruttura di San Giacomo



La giunta comunale ha fissato le tariffe, minime e massime, per l'asilo nido di Laives e per la microstruttura per l'infanzia di San Giacomo. Le tariffe entreranno in vigore il primo settembre e saranno valide fino al 31 agosto 2010.
Per l'asilo nido le tariffe minime sono di 92 € per la prima uscita (dalle 11.30 alle 12.45), di 112 € per la seconda uscita (dalle 14.30 alle 15.30) e di 123 € per la terza uscita (dalle 16.30 alle 17).
Le tariffe massime sono di 256 € per la prima uscita, di 287 per la seconda uscita e di 318 per la terza uscita.
Per assenze inferiori a 11 giorni consecutivi (escluso sabato, domenica e i giorni festivi) non sarà operata alcuna riduzione sull’importo della retta mensile; per assenze superiori a 11 giorni consecutivi (sabato, domenica e giorni festivi esclusi) giustificate da certificato medico o per altri comprovati gravi motivi, verrà operata una detrazione pari al 40% della retta giornaliera calcolata su 1/20 della retta mensile.


Per quanto riguarda la microstruttura di San Giacomo, la tariffa oraria minima è di 0,82 € e quella massima di 3,28 €, fino a un limite massimo di € 410,40 mensili e per un massimo di 160 ore mensili.


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domenica, 28 giugno 2009



Nuovo impianto fotovoltaico a Laives


Ok della giunta. Sarà installato sul tetto del municipio Zanvettor: «Risparmieremo parecchia energia»

 LAIVES. La giunta comunale ha dato parere favorevole al progetto di un impianto fotovoltaico da installare sul tetto del municipio. «Saranno quasi 500 metri quadrati di pannelli che produrranno energia elettrica grazie al sole - spiega l’assessore Giorgio Zanvettor - e in questo modo si risparmieranno anche 50 tonnellate di Co2 nell’atmosfera. Come produzione, saranno circa centomila Kw/ora, che ci permetteranno di risparmiare parecchi soldi sull’energia. Il costo del progetto si aggira attorno ai 500 mila euro e per realizzarlo indiremo una gara tipo “Financial Projekt”, dove potrebbero partecipare dei privati traendone adeguati vantaggi». Sull’introduzione del fotovoltaico per risparmiare energia ed ambiente, si è discusso e polemizzato a più riprese in consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione. L’assessore Zanvettor aveva garantito che comunque avrebbe fatto fare uno studio di fattibilità. «Abbiamo raccolto anche le esperienze già maturate in altre realtà comunali dove questi sistemi funzionano e adesso iniziamo utilizzando l’ampia superficie rappresentata dal tetto del municipio, per tutto il giorno esposto ai raggi del sole». Nelle previsioni dell’amministrazione comunale vi sono pannelli fotovoltaici anche sul tetto della palestra comunale e verranno installati con i lavori di ristrutturazione già approvati. Invece non è fattibile la proposta avanzata dal consigliere Bruno Borin, di collocare pannelli fotovoltaici su qualche terreno boschivo. «Al massimo si possono realizzare 50 metri quadrati di pannelli a terra - spiega ancora Zanvettor - e oltre occorre una variazione urbanistica che trasformi l’area in zona produttiva con destinazione particolare. Molto più semplice per noi collocare i pannelli sul tetto del municipio».

Alto Adige 28-06-09
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domenica, 28 giugno 2009


Piano commerciale: ok alle medie strutture dal consiglio comunale


Secondo l’esperto per gli acquisti importanti i consumatori andranno ancora in trasferta


 LAIVES. Il consiglio comunale ha approvato il Piano comunale relativo alle medie strutture di vendita. Si tratta in sostanza del rinnovo di quel piano commerciale che è in scadenza ma non sarà questo a modificare il trend nel settore commerciale. Lo ha sottolineato anche il professor Pilati, che insieme al dotto Linardi, per conto dello studio Giovanelli di Trento il piano ha redatto. Certe tendenze insomma, come quella dei consumatori locali di andare altrove per gli acquisti “importanti”, non cambieranno.
 «Si tratta piuttosto di “Marketing urbano” - ha spiegato il professor Pilati - elencando tutta una serie di possibilità che non rientrano nel piano commerciale: la revisione urbanistica del centri storici e altri aspetti in grado di rivitalizzare un centro rendendolo appetibile per i consumatori. Queste sono misure che spettano all’amministrazione comunale e agli operatori economici: il consiglio è di allestire tavoli di discussione». Tornando al piano per le medie strutture, prende in considerazione solo queste, perché quelle piccole, fino a 150 metri quadrati, possono aprire quando vogliono, comunicandolo al Comune; le grandi strutture, oltre i 500 metri quadrati, sono competenza della Provincia. Il nuovo piano (quando sarà pubblicato ufficialmente) avrà validità quinquennale. «Non abbiamo ancora esaurito però quello vecchio come superfici - ha spiegato l’assessore Bruno Ceschini - perché rimangono 690 metri quadri complessivamente. La proposta contenuta nel nuovo piano prevede 1.200 metri quadrati (compresi i 690 non esauriti) 840 dei quali per esercizi “non alimentari”. Questi 1.200 metri quadrati verranno spalmati lungo i 5 anni di validità del nuovo piano, con 160 metri quadri per gli alimentari il primo anno; 200 il secondo anno e i rimanenti 3 anni per ciò che rimarrà come residuo utilizzabile. Per i negozi non alimentari, 460 metri quadrati il primo anno; 500 il secondo anno; il terzo anno eventuali residui utilizzabili; il quarto anno 240 metri quadrati e quindi l’ultimo anno per eventuali residui».
 Il professor Pilati, riferendosi ai timori dei commercianti per l’arrivo di grandi centri commerciali, ha sottolineato: «Non pensiate che ridurre la concorrenza porti vantaggi ai piccoli negozi. Il problema è complessivo».

Alto Adige 27-06-09
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giovedì, 25 giugno 2009



Estate più ricca che mai nel comune di Laives


 LAIVES. Con la deliberazione di una serie di contributi alle associazioni e la predisposizione del calendario, di fatto la giunta ha dato il via alle iniziative estive che avranno il compito di vivacizzare la città e le frazioni, da qui al 10 settembre, quando tutto terminerà per la ripresa della scuola. Comprendendo anche i giovedì lunghi dei commercianti e la festa dell’Inter club, la programmazione è già iniziata e la novità, voluta dall’assessore Loris Frazza, sarà che non si parla più di «Festival comunale», ma le proposte verranno diluite lungo l’arco di tre mesi. A luglio ad esempio, dopo il giovedì lungo in programma il 2, ci sarà lo spettacolo del circolo La Comune «Il cosmo sul Comò» ed inizierà quindi la programmazione cinematografica.
 Tra gli spettacoli di sicuro richiamo, il cabaret di Marco Marzocca, proposto dall’associazione Ddt per il 10 luglio nella piazzetta del municipio. La sera dopo cori a San Giacomo e quindi ancora cabaret, con Andrea Mitri sotto il tendone.
 Tutta da vedere la rievocazione storica a San Giacomo della Laives cultura spettacolo, fino al clou di quest’estate: il concerto de «I ricchi e poveri», sotto il tendone del Pfarrheim il 29 agosto. In più feste, musica, cinema e teatro, senza dimenticare - per gli appassionati - l’Oldtimer Bikefestival, con la gara di moto d’epoca proposta l’8 e 9 agosto dall’Associazione turistica locale. (b.c.)

Alto Adige 25-06-09
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giovedì, 25 giugno 2009



Variante, primi lavori anche a sud della città per bonificare la roccia






Già approntata la strada parallela alla statale per consentire il deposito del materiale scavato

di Bruno Canali

 LAIVES. Mentre al cantiere della variante a Pineta il lavoro è entrato nella routine e lo scavo della galleria è già penetrato nella montagna per diverse decine di metri, il grosso dell’operazione adesso sta interessando la parte a sud della città, nell’area accanto alla ex Petrolcapa (trasferitasi tra Bronzolo ed Ora) dove tra non molto si inizierà anche a perforare la montagna in direzione di Pineta.
 Proprio il trasferimento della ditta che commercia gas combustibile, ha impresso una accelerazione alle operazioni preliminari di preparazione del cantiere. Prima di tutto occorre infatti mettere in sicurezza le ripide pareti di porfido che in quel punto sono proprio a picco sull’area dove è previsto il portale del lungo tunnel e quindi occorrerà effettuare i disgaggi dei massi pericolanti per poi installare reti paramassi. Si sta anche approntando una strada parallela alla statale dalla ex Petrolcapa fino all’area vicina a Bronzolo, dove attualmente ci sono i baraccamenti per gli uffici e gli operai della variante. La strada poi proseguirà fino alla sovrastante cava Lunz, dove è previsto il deposito dei materiali inerti provenienti dalla perforazione della galleria. L’intenzione dei progettisti è di iniziare a perforare anche da sud, in maniera da accelerare al massimo la penetrazione nella montagna alle spalle di Laives. Il problema che si presentava era quello del trasporto dei migliaia di metri cubi di inerti e di farlo senza creare ulteriori disagi lungo la statale 12 e la via Kennedy. Tale problema è stato risolto appunto prevedendo la perforazione su due lati e creando un collegamento con la cava Lunz parallelo alla statale 12 tra Laives e Bronzolo, in maniera che i grossi camion carichi di pietre non passeranno sulla statale. Il fatto poi che si perfori il lungo tunnel da entrambi i lati, consente di mantenere gli inerti che escono dal Portane di Pineta in quella zona per poi essere lavorati o trasferiti, mentre a sud della città si farà altrettanto tra breve portandoli alla cava Lunz a Bronzolo. Modesti, per ora, i disagi per il traffico anche a causa delle fermate momentanee imposte quando, a Pineta, si fanno esplodere le volate di mine: i blocchi momentanei del traffico non hanno creato finora problemi eccessivi per i transiti sulla statale.

Alto Adige 25-06-09

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mercoledì, 24 giugno 2009



Il Comune di Laives ha dato l’ok per la Cna in Vurza


In tema di zone produttive, la commissione edilizia comunale ha approvato intanto il progetto per il «condominio» della Cna in zona Vurza (quella di competenza provinciale). Anche qui un terzo del lotto rimane disponibile per carenza di richieste e il condominio è stato abbassato di un piano rispetto alla previsione iniziale perché sono calati i richiedenti. Anche questi sono segnali del momento difficile attraversato dall’economia locale.




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martedì, 23 giugno 2009



Ultimo saluto con un applauso
 



 LAIVES. È previsto un grande, lungo, commovente abbraccio questo pomeriggio alle 16 nella chiesa parrocchiale dove verrà celebrata la Messa in suffragio per Gino Coseri; seguirà la benedizione della salma al cimitero di via Pietralba. La salma è stata esposta ieri nella cappella centrale del cimitero di via Pietralba dove, in serata, è stato recitato il rosario. Numerosi i residenti che si sono fermati, in sosta, per una preghiera e per ribadire il grazie a Gino per quanto ha fatto a favore della comunità.
 Gino Coseri arriva a Laives nel 1940 in pieno conflitto bellico e la famiglia deve adattarsi alle problematiche del periodo. Gino frequenta subito l’oratorio ed è proprio in parrocchia che conosce il suo ispiratore. Don Luigi Simoni, l’allora parroco della nostra città, spinge il buon Gino in tutte le sue avventure a livello organizzativo. Che sono state tante. Lui stesso amava ripetere: «Non mi ricordo tutti i gruppi nei quali ho militato»: la Filodrammatica di cui è stato presidente e regista per 25 lunghi anni, il gruppo degli alpini di cui è stato fondatore della sezione di Pineta, il Coro Monti Pallidi «Che ho dovuto lasciare per il mio costante impegno con la Filodrammatica». Come fiore all’occhiello citava il Campotenda che ha visto la presenza di generazioni di laivesotti. E ancora il Carnevale «Nato nel 1951 quando Don Simoni mi chiese di organizzare qualcosa per questa festa che nella nostra città era poco ricordata».
 Gino Coseri aveva anche un sogno nel cassetto: «Che tutte le associazioni e gruppi esistenti possano collaborare maggiormente insieme per aiutare la nostra città a crescere ancora. C’è crisi nelle associazioni perchè non c’è unione».
 Vita intensa, quella di Coseri, sempre al servizio degli altri. La «sua» Filodrammatica gli aveva fatto, anni fa, anche un omaggio teatrale. Non si trattava di un addio (tutt’altro), quanto piuttosto del doveroso tributo ad una persona che ha fatto molto per la Filodrammatica di Laives, della quale è stato il fondatore, regista per lungo tempo, da sempre attore e persino scenografo. La sala, gremita, trasmetteva un senso di attesa ed un calore che sul palco avevano avvertito. Coseri l’aveva sentito perché nella sua recitazione si era notato un trasporto particolare: l’attenzione era tutta per lui, al punto che ogni passaggio divertente, ogni battuta venivano sottolineati da sonore risate o da battimani, sino al vero applauso, quello finale, lunghissimo, il vero e più sentito riconoscimento per i tanti anni di attività di una persona che è stata, da sempre, più di un simbolo.
 Lo stesso, commovente applauso che gli verrà fatto quest’oggi per la sua - ultima - uscita di scena. (e.d.)

Alto Adige 23-06-09
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lunedì, 22 giugno 2009



È morto Gino Coseri. Era l’anima del carnevale e delle associazioni di Laives




Aveva 76 anni. Da qualche mese era gravemente malato Per un quarto di secolo alla guida della Filodrammatica

 BOLZANO. Ha cessato di vivere ieri mattina, dopo una breve ma grave malattia, Gino Coseri. Aveva 76 anni. Era l’anima delle varie associazioni che ha Laives si occupano di sociale, giovani e svago. Non solo. Da sempre era il vero organizzatore ed ispiratore delle grandi sfilate dei carri allegorici carnevaleschi. Nato a Mezzocorona il 24 settembre del 1933, celibe, ha vissuto con la mamma ottantaseienne Paolina. Di origini molto umili (il papà faceva il sarto) e di educazione cattolica, il buon Gino arrivò a Laives nel 1940 in pieno conflitto bellico e la famiglia devette adattarsi alle problematiche del periodo. Gino frequentò subito l’oratorio ed è proprio in parrocchia che conobbe il suo ispiratore. Don Luigi Simoni, l’allora parroco di Laives, spinse Coseri in tutte le sue avventure a livello organizzativo facendolo diventare il personaggio più ecclettico di Laives. Per 25 anni è stato presidente e regista della Filodrammatica. Ha poi seguito da vicino con molta passione e successo il gruppo degli alpini di cui è stato fondatore della sezione di Pineta ed il Coro Monti Pallidi. Per 50 anni è stato l’anima del campeggio dell’oratorio in località sempre diverse della regione. Il suo fiore all’occhiello, però è sempre stato il carnevale con la prima sfilata di carri nel 1951. Per Laives fu una prima volta elettrizzante che ha fatto diventare la cittadina un punto di riferimento delle feste carnevalesche. La salma è esposta da stamane nella cappella centrale del cimitero di via Galizia. I funerali sono fissati per domani alle 16 nella parrocchiale di Laives.

Alto Adige 22-06-09

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domenica, 21 giugno 2009


«Consulenze esterne decise solo dopo il no degli avvocati»



Il sindaco Polonioli spiega la scelta

LAIVES. Prima di chiedere la consulenza all’avvocato Natzler per le questioni urbanistiche (che ha provocato un rinvio a giudizio da parte della Corte dei Conti) la giunta comunale aveva anche provato a vedere se era possibile avvalersi della collaborazione da parte dell’ufficio legale del Comune di Bolzano. «Avevamo sondato questa possibilità non disponendo noi di un ufficio affari legali - spiega il sindaco Giovanni Polonioli - ma l’ordine degli avvocati ci diede l’out out. L’interpretazione era che i legali dipendenti di un Comune non potevano lavorare anche per un altro. Così è stato inevitabile doverci rivolgere ad un legale privato, nella figura dell’avvocato Natzler. Adesso però le cose sono cambiate e si può chiedere aiuto ai legali di un altro Comune, cosa che intendo fare, chiedendo nuovamente a quello di Bolzano. Certo, prima di tutto dovremo attendere il risultato dell’azione in atto da parte della Corte dei Conti perché, dovesse emergere che non possiamo ingaggiare esterni all’amministrazione comunale, il discorso con Bolzano fatalmente cadrebbe».
 Il processo della Corte dei Conti è fissato per il prossimo mese di novembre e fino ad allora rimarrà uno stato di precarietà, anche perché il Comune di Laives è ancora privo di un segretario generale e quindi le difficoltà si sommano. (b.c.)
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domenica, 21 giugno 2009


Consulenze: la giunta di Laives va a giudizio


di Bruno Canali

 LAIVES. La Corte dei Conti ha deciso di rinviare a giudizio la giunta comunale di Laives per gli incarichi di consulenza esterna affidati all’avvocato Natzler per questioni urbanistiche. La giunta è già stata avvisata: il processo è fissato per novembre.
  Rimane comunque un mistero su chi abbia concretamente fatto la segnalazione alla Corte dei Conti per questi incarichi e anche i consiglieri di opposizione negano ogni coinvolgimento.
 La vicenda aveva preso le mosse da alcune vicende urbanistiche particolarmente intricate, dove l’amministrazione comunale ha avuto parecchi grattacapi. Si era capito che per questioni così complicate di interpretazione delle norme urbanistiche provinciali era opportuno garantirsi la consulenza di un esperto ed era stato scelto l’avvocato Natzler. «Noi non abbiamo un ufficio legale del Comune come è ad esempio a Bolzano - aveva spiegato in quel frangente il sindaco rispondendo alle domande provenienti dai banchi dell’opposizione - e quindi è inevitabile che ci si debba affidare all’esterno della nostra pianta organica». Non molto d’accordo era rimasta ad ogni modo l’opposizione su questo, perché qualche consigliere di minoranza aveva sottolineato che nell’attuale consiglio comunale siedono, con il sindaco, ben 4 avvocati. Ad ogni modo si è scelta la consulenza esterna, «un incarico che - continua Polonioli - è costato circa 24 mila euro». Per la precisione, spiega il sindaco, il Comune aveva firmato col professionista una convenzione che impegnava quest’ultimo a un determinato numero di prestazioni (relazioni, incontri ecc) all’anno. La Corte dei Conti vuole capire se ne sia derivato un danno erariale per le casse comunali: la risposta a novembre con la decisione in giudizio. Della giunta dell’epoca faceva parte anche l’attuale vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini.
 Intanto ieri l’esecutivo al completo si è nuovamente «rinchiuso» a maso Tschuegg, sopra la città, per il giorno di clausura. «Più che altro abbiamo affrontato questioni tecnico-organizzative - ha dichiarato all’uscita Polonioli -, non abbiamo affrontato in questo frangente i temi più politici. La scelta di organizzare nuovamente queste giornate di clausura è dettata soprattutto dalla necessità di confrontarci a livello di esecutivo ristretto, lontano dall’assillo degli uffici municipali, dove invece ci sono mille incombenze che distolgono l’attenzione». Martedì infine torna la riunione del consiglio comunale. All’ordine del giorno tra gli altri punti anche il piano commerciale per le medie strutture di vendita.

Alto Adige 20-06-09
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domenica, 21 giugno 2009


Stagione teatrale nel Comune di Laives, stop agli accavallamenti

Vertice tra l’assessore Frazza e le associazioni amatoriali: Filodrammatica, Strapaes e Piccolo Teatro. Trovato un accordo


di Bruno Canali

 LAIVES. Dalla prossima stagione teatrale, che si aprirà in autunno, non dovrebbero più verificarsi fastidiosi accavallamenti di spettacoli in sale diverse del territorio comunale.

 L’argomento è stato trattato l’altra sera in una riunione tra le principali compagnie di teatro amatoriale convocata dall’assessore Loris Frazza. Erano presenti rappresentanti di Filodrammatica Laives, Strapaes di San Giacomo e Piccolo teatro Pineta. «Siamo partiti proprio dalla considerazione che in passato succedeva talvolta di avere una inflazione di proposte durante uno stesso fine settimana, per poi avere magari il deserto durante quello dopo - dice l’assessore Frazza -. Così, insieme ai rappresentanti delle compagnie teatrali e tenendo anche come riferimento il programma delle compagnie di lingua tedesca, abbiamo cercato di predisporre un calendario comune.

Siamo d’accordo che la Filodrammatica partirà regolarmente con la sua rassegna di teatro dialettale ad ottobre, mentre la compagnia Strapaes di San Giacomo, che adesso ha a disposizione un meraviglioso teatro, a sua volta proporrà una data al mese. A tale proposito, tra Filodrammatica e Strapaes si valuterà anche la possibilità di proporre la commedia a Laives il venerdì in Aula magna e a San Giacomo il sabato, idea che merita certamente un approfondimento».

 Per quanto riguarda Pineta, l’accordo raggiunto sarà che la rassegna teatrale al Delle Muse, inizierà verso fine febbraio, appena terminata quella della Filo in Aula magna a Laives.
 Ricordiamo che proprio la Filodrammatica da quest’autunno inaugurerà un nuovo sistema on-line per le prenotazioni dei biglietti direttamente dal proprio pc.

Alto Adige 19-06-09
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domenica, 21 giugno 2009


Comune di Laives



COMUNICATO del 18.06.2009

Consiglio comunale convocato per il 23 e il 24 giugno

Martedì 23 e mercoledì 24 giugno torna a riunirsi il Consiglio comunale. Quindici i punti all'ordine del giorno. Gran parte della seduta sarà dedicata a questioni legate al bilancio: sono infatti previste l'approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2008 e una variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2009. Dovranno poi essere approvati anche i conti consuntivi 2008 dei corpi dei vigili del fuoco di Laives e San Giacomo.
La parte “deliberativa” dell'ordine del giorno prevede poi l'approvazione dello strumento di pianificazione comunale relativo alle medie strutture di vendita, la modifica del regolamento cimiteriale comunale, la nomina dei rappresentanti del Comune nella commissione per l’assegnazione degli alloggi e l'istituzione della consulta ambientale.
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mercoledì, 17 giugno 2009



REFERENDUM POPOLARI 21-22.06.2009



Comune di Laives



 
COMUNICAZIONI ISTITUZIONALIdel 16.06.2009


Si vota domenica 21 giugno dalle ore 08.00 alle ore 22.00 e lunedí 22 giugno, dalle ore 07.00 alle ore 15.00.
I cittadini si devono presentare alla sezione elettorale di appartenenza (riportata nella tessera elettorale) recando con sè:

  • un idoneo documento di identificazione munito di fotografia
  • la tessera elettorale.
Per il ritiro della tessera elettorale o del suo duplicato (in caso di furto, smarrimento o deterioramento), l'Ufficio elettorale comunale in via Pietralba, 24, presso i Servizi Demografici a Laives , è aperto:

  • da martedí 16 a sabato 20 giugno, senza interruzione, dalle ore 09.00 alle ore 19.00;  
  • domenica 21 giugno, senza interruzione, dalle ore 08.00 alle ore 22.00;
  • lunedí 22 giugno, senza interruzione, dalle ore 07.00 alle ore 15.00; 
Elettori diversamente abili

  • Gli elettori non deambulanti possono utilizzare il servizio di trasporto gratuito organizzato dalla Croce Bianca e Croce Rossa, il cui numero unico è 0471 444 444.
    Si consiglia di prenotare il servizio presso le suddette Associazioni 2 o 3 giorni prima della consultazione.
  • Gli elettori che necessitano del voto assistito (cioè gli elettori che, non essendo in grado di esercitare autonomamente il diritto di voto, si fanno accompagnare da persona di fiducia, iscritta nelle liste elettorali) possono votare muniti della tessera elettorale, previa esibizione di attestazione medica rilasciata dall'Azienda Sanitaria Locale, di via Innerhofer 15, i cui uffici saranno aperti nelle seguenti giornate:
  • - lunedí 15 giugno ore 08.15 - 10.00
  • - mercoledì 17 giugno ore 14.15 - 16.00
  • - venerdì 19 giugno ore 08.15 - 10.00.
    Le attestazioni mediche sono rilasciate gratuitamente e in esenzione di qualsiasi diritto o applicazione di marche segnatasse.
Ufficio elettorale: 0471-595 724/725/726
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mercoledì, 17 giugno 2009



Scuola elementare di Pineta la ristrutturazione s’avvicina


di Bruno Canali

 LAIVES. Ieri pomeriggio sono state aperte le buste con le offerte per la realizzazione del progetto di una nuova scuola elementare «Collodi» a Pineta. Il progetto è dell’architetto Roberta Springhetti.
 Adesso bisognerà predisporre gli appalti per il lavoro vero e proprio. Sullo sfondo rimane anche l’idea della giunta di rivedere complessivamente tutto il comparto centrale della frazione e non solo la scuola. Dice il sindaco Polonioli: «L’intenzione nostra sarebbe quella di predisporre un concorso di idee per la revisione complessiva del centro di Pineta, con scuola elementare, materna e il resto. In questa direzione ci stiamo muovendo e prepareremo una delibera specifica. Grazie al concorso vogliamo mettere a confronto le idee di diversi professionisti proprio per cercare di raggiungere il miglior risultato possibile. Saranno loro insomma a dirci come dovrebbe essere in futuro Pineta, ad esempio se la scuola materna o la elementare stanno bene nel posto centrale dove sono oppure se si dovrebbero prevedere altrove. Poi la viabilità, tenuto conto che sono cambiate molte cose con l’apertura della variante alla statale 12 e gli spazi ricreativi per l’intera cittadinanza».
 Si sa che una delle idee che sono emerse con la progettazione della nuova scuola elementare «Collodi» sarebbe quella di prevedere per il futuro uno spostamento della scuola materno nella nuova zona residenziale Toggenburg che sta per partire, una ipotesi che non trova tutti d’accordo a Pineta, anche perché, di pari passo bisognerebbe stabilire anche cosa fare della considerevole cubatura che rimarrebbe in pieno centro. Accanto alla chiesa se venisse spostata la scuola materna. Spostare da una parte o dall’altra servizi primari di questo genere significa spostare anche il baricentro di un nucleo abitato, con le problematiche che ne seguirebbero insieme ad eventuali vantaggi. È proprio per questo che l’amministrazione comunale intende raggiungere lo scopo attraverso il concorso per idee che metta di fronte più esperti, così da far emergere alla fine la soluzione migliore che possa soddisfare tutte le esigenze di chi abita in una frazione, Pineta appunto, che continua a crescere anche demograficamente.

Alto Adige 17-06-09
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martedì, 16 giugno 2009


Raffica di appalti pubblici a Laives.




 LAIVES. La scorsa settimana è toccato al primo lotto del progetto per la qualificazione urbana di San Giacomo, vinto dalla Multedile di Laives.

Subito dopo è stata la volta dell’erba sintetica da stendere sul campetto per gli allenamenti in zona sportiva Galizia, lavoro da circa 150 mila euro che si è aggiudicata la ditta Ital Green di Bergamo, grazie ad un ribasso del 23%.

Ieri è andata in appalto la realizzazione di nuovi loculi per il cimitero Galizia ed infine,

oggi dovrebbe esserci l’apertura delle buste anche per l’aggiudicazione del progetto di nuova scuola elementare Carlo Collodi a Pineta.

Per quanto riguarda la riqualificazione di San Giacomo, l’ufficio lavori pubblici conta di riuscire a fare le verifiche dell’offerta e dare il via ai lavori entro quest’estate. (b.c.)

Alto Adige 16-06-09
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martedì, 16 giugno 2009


Gli «Sceriffi dei rifiuti» per evitare irregolarità



 LAIVES. Da settembre, anche Laives avrà i suoi “sceriffi” dei rifiuti. L’assessora Liliana Di Fede li recluterà tra le associazioni che già hanno aderito alle due campagne di informazione in collaborazione con la Seab presso le isole ecologiche. Ieri pomeriggio, in un incontro con i volontari, sono state gettate le basi della nuova iniziativa che sarà ancora su base volontaria. In sostanza, ci si è accorti che nonostante tutte le informazioni e le iniziative di sensibilizzazione, ancora diversa gente non vuol capire e getta i rifiuti dove capita, magari la plastica nel verde oppure la carta nel vetro insieme anche alle immondizie di cucina. «Occorre un controllo maggiore sul territorio - ha spiegato Liliana Di Fede ai volontari - e pure loro del resto hanno avuto modo di vedere tutto ciò che non funziona. Così, da settembre, questi volontari, ufficialmente riconosciuti dal Comune e perciò muniti di tesserino, gireranno a piacere le strade per verificare che il comportamento nello smaltire i rifiuti sia corretto. Periodicamente saranno anche accanto alle isole interrate per informare e, dove necessario, faranno sanzioni agli indisciplinati. (b.c.)
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martedì, 16 giugno 2009


La «Family Card» gradita e prorogata


di Bruno Canali

LAIVES. Alla fine del prossimo mese di agosto scadrà la Family Card e già adesso l’Ufficio servizi generali del Comune ha diramato l’avviso a tutti gli interessati che è tempo di rinnovare eventualmente la richiesta per ottenerla. La Family Card era stata istituita lo scorso anno per andare incontro concretamente alle famiglie numerose, quelle con tre o più figli, che proprio per questo hanno un peso in più da sostenere nell’economia quotidiana. Grazie alla Family Card, queste famiglie - che sono numerose sul territorio comunale - godono di interessanti agevolazioni.
 Vediamo prima di tutto però che cos’è la Family Card e perché è stata istituita dal Comune di Laives. «L’idea è nata da una richiesta dell’associazione famiglie numerose - dice l’assessora alle politiche sociali Liliana Di Fede - e dopo una valutazione della questione, abbiamo deciso che, effettivamente, era importante dare un segnale concreto di riconoscimento anche al ruolo sociale che queste famiglie svolgono. Una famiglia con tre o più figli, come si può immaginare, deve affrontare anche notevoli spese di mantenimento. Così abbiamo istituito la Family Card».
 Questa agevolazione è rivolta alle famiglie che, come detto, abbiano tre o più figli a carico e denuncino un reddito annuo non superiore a 60 mila euro. Ogni famiglia con queste caratteristiche riceve la Family Card se ne fa richiesta presso lo sportello del cittadino in municipio. La si riceve gratuitamente dopo avere compilato un modulo che è anche scaricabile da sito internert del Comune di Laives. Per la fase di avvio, ben 130 famiglie hanno ottenuto lo sconto del 30% sulle tariffe relative al servizio di ristorazione scolastica e 46 per quello dell’asilo nido.
 Ma l’efficacia della Family Card si estende anche oltre i servizi offerti dal Comune: hanno infatti aderito anche diverse delle principali associazioni comunali. Così ad esempio, chi ha la Family Card e vuole iscrivere i figli a qualche corso delle associazioni oppure vorrebbe avere un abbonamento a teatro, non dove fare altro che mostrarla all’atto dell’iscrizione e otterrà lo sconto del 30%. Per la mensa scolastica comunque non serve, perché già è prevista l’agevolazione tariffaria per le famiglie numerose. All’inizio, anche per testare il funzionamento e il gradimento, era stato fissato il termine dell’agosto di quest’anno; vista la soddisfazione degli utenti, il Comune ha deciso di procrastinare l’iniziativa anche per il futuro.

Alto Adige 16-06-09

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sabato, 13 giugno 2009



Un progetto per gli alunni : Ottimi riscontri a favore dei bambini con dislessia


LAIVES. Conclusa con ottimi risultati la prima fase di sperimentazione didattica che vede coinvolta la cooperativa Canalescuola di Bolzano, nell’ambito del progetto «RiverDSA», rivolto agli alunni dell’Istituto comprensivo Laives 1. Il progetto, nato nel 2008 con l’obiettivo di fare da supporto al processo di apprendimento degli alunni con dislessia, si avvale dell’impiego delle nuove tecnologie informatiche. L’alto valore innovativo dell’esperienza ha permesso di rendere meno ostico il percorso scolastico degli alunni interessati. Le attività svolte presso il laboratorio didattico-tecnologico «Aiutami a fare da solo», grazie al lavoro congiunto di insegnanti, medici e terapisti, ha registrato subito un forte interesse dei ragazzi e ha visto una crescita significativa sul piano delle motivazioni e dell’autonomia nello studio.
 Anche per i genitori questo progetto è stato importante come punto di riferimento per ricevere consulenza specifica e aiuto nel superare le difficoltà scolastiche dei figli. Il disturbo dislessico coinvolge il 3-4% degli studenti e può creare loro difficoltà significative. A questo bisogno risponde appunto il progetto «RiverDSA» di Laives, possibilità unica anche a livello provinciale e rara pure in campo nazionale. Vengono impiegati computer, scanner e software specifici e i dati emersi a conclusione della prima fase confermano incremento di autostima, motivazione e autonomia degli alunni. L’iniziativa è stata resa possibile dalla Sovrintendenza scolastica italiana e dalla Fondazione Cassa di Risparmio, con il sostengo del Servizio psicologico e neuropsichiatrico infantile del Comprensorio sanitario, Centro Don Bosco e Cattedra di tecnologie dell’istruzione della Lub. (b.c.)

Alto Adige 13-06-09
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sabato, 13 giugno 2009


Gli scolari più sicuri in bici



 LAIVES. Dopo la teoria in classe assieme ai vigili urbani c’è stata la messa in pratica delle nozioni sulle norme del codice stradale. I ragazzi delle quinte classi hanno partecipato all’esame finale, nel piazzale della caserma dei vigili del fuoco. Lì Georg Angerer ha allestito, assieme ai vigili urbani, un piccolo circuito attraverso il quale è stato riprodotto tutto ciò che un ragazzo in bici può trovare per le strade: incroci, semafori, svolte pericolose. Sotto l’occhio attento di alcuni vigili urbani e dello stesso Angerer, i ragazzi hanno fatto tutto il percorso in bicicletta e alla fine, superati correttamente gli ostacoli, hanno ricevuto l’ambito patentino di ciclista. L’iniziativa, che ha cadenza biennale e riguarda le quarte e le quinte classi delle scuole di Laives e del circondario, è sostenuta dall’Ufficio patenti della Provincia. Vi hanno preso parte 200 alunni circa, tutti motivati ed entusiasti di avere appreso come bisogna comportarsi sulla strada per non correre rischi. «Con il nuovo anno scolastico - anticipa il comandante della polizia municipale Sergio Codato - ripeteremo questa importante esperienza anche con altre quinte classi, in maniera che tra quarte e quinte, tutti vi abbiamo partecipato». (b.c.)

Alto Adige 13-06-09

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venerdì, 12 giugno 2009


«Nel 2010 in campo con una lista civica»



Polonioli annuncia: mi ricandido a sindaco «Dobbiamo concludere il lavoro iniziato»

di Bruno Canali

 LAIVES. Passate le consultazioni europee si incomincia a guardare alle comunali del prossimo anno. Con una prima notizia: il sindaco Giovanni Polonioli si ricandiderà per il posto di primo cittadino, fugando così le voci secondo cui non avrebbe più intenzione di spendersi in una nuova legislatura: «Ma devo concludere il lavoro iniziato - dice - perché in 5 anni nemmeno Mandrake ce l’avrebbe fatta». Nel 2010, racconta, si presenterà guidando una propria lista di riferimento: una «lista del sindaco», civica, aggregata ai partiti nazionali ma da loro indipendente.

 Nelle ultime settimane è girata la voce che Polonioli non avesse intenzione di ripresentarsi nel 2010. Il sindaco invece smentisce e rilancia: «Mai detto. Del resto non mi sono candidato alle provinciali dell’ottobre scorso proprio perché avevo scelto di occuparmi ancora della mia città».
 Cosa l’ha convinta a ripresentarsi?
 
La considerazione che in soli 5 anni nemmeno Mandrake riuscirebbe a cambiare la città. Devo portare a compimento il lavoro iniziato.
 A proposito: dall’opposizione si dice che in questi 4 anni avete fatto pochino...
 
Le critiche dell’opposizione sono prevedibili e fanno parte del gioco politico, difficile che diano ragione alla maggioranza. Ma in realtà abbiamo iniziato a cambiare molte cose in amministrazione, potrei citare una miriade di esempi concreti. Tra questi ci tengo a sottolineare il trattamento identico per tutti i cittadini, come abbiamo dimostrato in delicate occasioni.
 Tornando alla candidatura per le comunali 2010, come si presenterà?
 
Sono orientato verso una lista civica del sindaco, radicata nella società civile e capace di coinvolgere persone che non si riconoscono nei partiti. Sarebbe una lista aggregata ad altre forze politiche affini, come il Pd. Su questo ho il parere favorevole di Christian Tommasini e del coordinatore Dino Gagliardini. Inoltre conto di avvicinare l’Italia dei Valori, con cui ho già avuto contatti. Naturalmente ci dovrebbero essere gli attuali partner di maggioranza.
 Come sono i suoi rapporti con il Pd? Lei dice di non averne nemmeno la tessera...
 
In effetti è così, anche se ho preso parte alle primarie. Da 6 mesi non frequento la politica provinciale, comunque, anche perché ho inteso concentrarmi su Laives e la sua realtà.
 E con la giunta provinciale?
 
Abbiamo impostato un rapporto nuovo e diverso, tanto che anche Durnwalder ci ha riconosciuto dei meriti e delle necessità. Non siamo più il «brutto anatroccolo», ma godiamo di buona reputazione, in Provincia come tra i comuni limitrofi.
 Dell’esperienza di sindaco quali convinzioni ha ricavato?
 
Che per me la politica non è una professione e per questo ho voluto mantenere, anche se parzialmente, l’attività di avvocato, anche se è stato un impegno gravoso. Però sono convinto che non dovendo vivere di sola politica si è meno condizionati nelle scelte. Per me la politica deve rimanere una missione.
 Come immagina la Laives di domani?
 
Una città giovane e dei giovani, completa di tutta la serie di strutture che abbiamo previsto. Mi piacerebbe poi cambiare la mentalità esistente, anche in politica, dove spesso il confronto scade nello scontro personale.

Alto Adige 12-06-09
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giovedì, 11 giugno 2009



Il preside Endrighi in pensione alla fine dell’anno scolastico


 LAIVES. Luigino Endrighi, preside dell’Istituto comprensivo di Laives - c’è anche la scuola media Fabio Filzi - va in pensione. Con la fine dell’anno scolastico terminerà il suo lavoro nella scuola e così l’amministrazione comunale ha voluto incontrarlo in municipio per ringraziarlo del lavoro svolto e per salutarlo. Con il preside c’erano anche i ragazzi della media Filzi che sono stati protagonisti, recentemente, di una importante iniziativa teatrale dal titolo «Enola Gay» che li ha portati in trasferta a Caserta e, cosa ancora più prestigiosa, a ricevere poi in premio la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 Per quanto riguarda il saluto, tutta la giunta era presente all’incontro in aula consiliare. Sindaco e assessori hanno ringraziato Endrighi per il lavoro svolto in sei anni di dirigenza alla scuola italiana di Laives e a sua volta, Endrighi ha augurato a tutti che questo lavoro possa andare avanti anche in futuro con proficui risultati.
 Come detto, è stata anche l’occasione per salutare il gruppo di ragazzi delle terze classi della media Filzi che hanno realizzato la rappresentazione teatrale premiata dal Presidente della Repubblica a Caserta. Lo spettacolo «Enola Gay» (non a caso era il nome del bombardiere americano che sganciò la prima atomica su Hiroshima) ripercorre le violenze accadute nel 900 usando linguaggi diversi, dalle parole alla musica alle immagini video, un lavoro dal quale, alla fine, esce un messaggio di pace e di speranza per il futuro. Proprio per questo valore etico e civile dello spettacolo, il presidente Napoletano ha assegnato la medaglia di rappresentanza, prestigioso riconoscimento per la scuola Filzi. (b.c.)

Alto Adige 1-06-09
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giovedì, 11 giugno 2009


Idrocarburi, ricorso contro il deposito nella zona Vurza


La giunta provinciale ha rinviato (almeno per ora) la decisione: «Per noi questo segnale è positivo», dice Polonioli

 LAIVES. La giunta provinciale doveva occuparsi nuovamente del progetto di deposito per idrocarburi e distributore di carburante presso la zona Vurza a nord di Pineta. Doveva farlo in particolare dopo che il consiglio comunale di Laives, all’unanimità, ha espresso parere contrario a tale ipotesi. Invece c’è stato un rinvio che, tutto sommato non dispiace al sindaco Giovanni Polonioli.

 «Non è male che la giunta provinciale abbia preso ulteriore tempo per approfondire la questione - dice appunto il sindaco - perché correva voce che ci fosse anche la possibilità di un parere positivo verso il progetto di deposito e distributore, in particolare, della possibilità che la Provincia scorpori le due cose, bocciando in sostanza il distributore accanto alla variante ma mantenendo invece il deposito di idrocarburi che si sposterebbe in zona Vurza dai Piani di Bolzano. Per noi questa sarebbe una soluzione negativa».
 Ricordando proprio il no deliberato dal consiglio comunale all’unanimità, Polonioli ribadisce quindi quale sarebbe semmai la posizione del Comune di Laives: «Se la giunta provinciale dovesse dare il benestare al deposito e dire no al distributore di carburante, come Comune faremo ricorso perché questo è stato deciso dal consiglio comunale. Ricordo che io e la giunta eravamo inizialmente favorevoli all’idea di avere il distributore accanto alla variante, mentre il resto non lo volevamo e non lo vogliamo date le implicazioni ambientali e di sicurezza sollevate anche in consiglio comunale. Come detto, se la giunta provinciale non dovesse tenere conto del parere espresso dal consiglio comunale, noi saremo costretti a presentare il ricorso».
 Come è andata in consiglio comunale recentemente, fino a raggiungere il raro traguardo di una decisione unanime tra maggioranza ed opposizione, è presto detto: dati tecnici alla mano e - soprattutto - con una lettera dell’ex assessore Werner Frick dove si consiglia prudenza verso il progetto, Christian Bianchi, consigliere di opposizione del Pdl è riuscito a convincere tutti quanti in aula che bisognava respingere la richiesta provinciale. Il deposito è una presenza pericolosa nel posto dove è stato previsto e poi attira traffico pesante; il distributore di carburante addirittura sarebbe fuorilegge rispetto alle indicazioni del Codice della strada sulle distanze che deve avere un’area di servizio, lungo una strada con le caratteristiche della variante alla statale 12 dall’uscita di una galleria. Misurazioni alla mano, queste distanze non sarebbero rispettate e di fronte a queste obiezioni, anche il consiglio comunale al completo ha preferito dire di no.
 Nessun problema invece per quanto riguarda il trasferimento di un piccolo biotopo che si trova nell’area dove la Provincia vorrebbe spostare il deposito di idrocarburi: verrà trasferito ai piedi della costa montana al di là della variante.

Alto Adige 11-06-09
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mercoledì, 10 giugno 2009



«Irrinunciabile il velodromo a Laives. Sarà un fiore all’occhiello»



Il sindaco: struttura al coperto adatta anche per l’atletica


 LAIVES. Il rinnovato entusiasmo per la «cittadella dello sport» - a seguito della salvezza dell’Fc Alto Adige calcio - ripropone la convinzione dell’amministrazione comunale che la futura zona sportiva Galizia possa diventare un autentico fiore all’occhiello della città. Il primo passo, concreto, che verrà compiuto - a breve - è l’indizione della gara di appalto per la progettazione appunto della «cittadella» sulla base - è bene ricordarlo - degli 11 milioni di euro che sono stati garantiti dalla giunta provinciale.

 LE PREVISIONI. In zona Galizia - oltre allo stadio con tribune, tre campi di allenamento e infrastrutture necessarie - l’amministrazione comunale ha previsto di realizzare anche il nuovo lido comunale, un velodromo con pista al coperto ed anche un biotopo con una zona verde ricreativa e «percorso vita» attorno. Data la complessità dell’intera operazione, l’intervento è stato suddiviso in quattro lotti: il primo riguarderà la cittadella dello sport con relative infrastrutture, quindi lo spostamento del lido da via Stazione, la realizzazione del biotopo ed infine il velodromo. Inserito nel progetto realizzato dall’ingegner Guglielmo Concer c’è anche lo spazio pubblico che verrà allestito a Pineta tra statale 12 del Brennero e variante, un’area che si troverà a poca distanza dalla zona Galizia, alla quale inoltre sarà collegata mediante pista pedociclabile. Dall’elaborato dell’ingegner Concer si vede che questo ampliamento avverrà in buona parte nella direzione di Pineta, utilizzando una vasta area di terreno agricolo. Lì troveranno posto il velodromo, un congruo numero di parcheggi (altri invece saranno realizzati tra zona Galizia e cimitero), tre campi da calcio destinati alla cittadella dell’Fc Alto Adige e quindi il verde pubblico con percorso ricreativo e laghetto.

 LA VIABILITÀ. Anche il collegamento stradale sarà da Pineta, precisamente dalla rotatoria che verrà realizzata per la variante alla statale 12, davanti all’ingresso nord della galleria che sta per essere scavata nella montagna alle spalle della città. Il lido comunale invece dovrebbe trovare posto dalla parte opposta della zona, vale a dire dove oggi si trovano il parcheggio ed il centro di riciclaggio comunale. La costruzione di un complesso così imponente verrà suddivisa in lotti, il primo dei quali riguarderebbe proprio l’area del parcheggio principale, capace di ospitare quasi 700 automobili. L’ultimo lotto invece sarà per il velodromo con pista di atletica indoor.

 IL VELODROMO. Secondo il sindaco Giovanni Polonioli «C’è già la garanzia da parte del presidente
Durnwalder che sarà la Provincia a costruirlo e che tocca al Comune mettere a disposizione il terreno». La struttura verrà prevista ovviamente al coperto e potrà essere utilizzate anche per ulteriori discipline sportive, compresa l’atletica leggera visto che saranno realizzate sia le piste che le pedane. «Per Laives - aggiunge il sindaco - sarà un vero e proprio fiore all’occhiello tenendo presente che di impianti del genere ve ne sono pochissimi». La pista di 250 metri, al coperto, consentirebbe intanto gli allenamenti dei numerosi ciclisti altoatesini che sono costretti a lunghe e faticose trasferte verso i velodromi più vicini che sono a Pescantina ed a Padova. Poi potrebbe anche ospitare manifestazioni di livello internazionale. In più l’impianto diventerà ideale anche per altre attività sportive, come l’atletica indoor, il calcio a 5 ed anche la pallavolo. L’impianto, secondo gli esperti, dovrebbe essere polivalente sull’esempio di altre strutture costruite in diversi Paesi europei a differenza dell’Italia dove proprio il ciclismo su pista è penalizzato, da anni, a causa della carenza di velodromi.

 L’UBICAZIONE. La zona Galizia viene considerata ideale anche dai responsabili della Federazione ciclistica italiana: è facilmente raggiungibile, già ora, grazie al primo tratto della variante. Fra qualche anno andrà addirittura meglio con la circonvallazione completata. La costruzione del velodromo non creerebbe alcun impatto ambientale; la struttura in funzione non causerà alcun disturbo agli abitanti. In più Laives ne trarrebbe indubbi vantaggi. Sottolinea il sindaco Polonioli: «L’indotto economico non sarà trascurabile soprattutto in occasione di eventuali gare sia a livello nazionale che internazionale».

Alto Adge 10-06-09

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martedì, 09 giugno 2009



Troppi transiti inutili a San Giacomo: promesso un vigile di quartiere




Polonioli ha lanciato l’idea durante il recente incontro con i residenti nella frazione

LAIVES. Fra le promesse che il sindaco ha fatto alla comunità di San Giacomo in occasione della recente assemblea c’è anche il vigile di quartiere. È una figura che a San Giacomo si era già vista anni orsono, anche se la presenza è stata breve. Adesso però torna di attualità anche in seguito alle segnalazioni dei residenti su transiti inutili (anche di mezzi pesanti) e alte velocità nell’abitato. «Potremmo pensare anche ad istituire nuovamente un vigile di quartiere per San Giacomo - ha detto il sindaco - con il compito di controllare in particolare questo stato di cose e cercare di contrastarlo».
 Da quanto si capisce, l’eventuale vigile di quartiere a San Giacomo avrebbe compiti diversi da quello che venne istituito anni orsono: allora si trattava di stazionare nell’abitato per essere anche punto di riferimento per tutti, adesso invece si tratterebbe di dare una mano a contenere transiti inutili e alte velocità.
 Per la verità, nelle ultime settimane i vigili urbani hanno incentivato la loro presenza in quel di San Giacomo, soprattutto alla periferia sud, lungo il lungo rettilineo del Raffl, dove le auto e le moto spesso sfrecciano a velocità elevata. «Almeno tre volte alla settimana la pattuglia dei nostri vigili è a San Giacomo - ha spiegato il vice sindaco Georg Forti - dove, tra le altre cose, stiamo monitorando la consistenza dei flussi di transito per capire cosa sia meglio fare per contenerli».
 Proprio il vice sindaco, durante l’assemblea pubblica, aveva avuto uno spunto polemico con qualche cittadino di San Giacomo che ritiene sia stato fatto troppo poco in termini di deterrenza per scoraggiare il traffico di transito. Forti, dati alla mano, ha sostenuto che invece la diminuzione sia stata sensibile. (b.c.)

Alto Adige 9-06-09

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martedì, 09 giugno 2009


Cittadella dello sport a Laives: gara per il progetto


La salvezza dell’Alto Adige calcio dà un impulso Il sindaco: «La pratica ha fatto passi in avanti»

di Ezio Danieli

LAIVES. L’Alto Adige - vincendo domenica contro la Valenzana - ha conquistato la salvezza e quindi giocherà anche la prossima stagione nel campionato di Lega Pro di calcio. Il traguardo, al termine di una stagione difficile, ha dato anche il necessario entusiasmo per rilanciare alla grande il progetto che prevede, in zona Galizia a Laives, la realizzazione della «cittadella dello sport». Il Comune nel frattempo ha compiuto passi importanti in questa direzione: è praticamente pronta la gara per il conferimento dell’incarico di progettazione. La conferma viene dal sindaco.
 Nello scorso mese di gennaio il presidente della giunta provinciale aveva minacciato: «L’Alto Adige calcio deve fare il massimo per evitare la retrocessione. Se non sarà così, certo la Provincia non spenderà dei soldi pubblici per una squadra che è retrocessa. Se l’Alto Adige dovesse retrocedere allora lo stadio sarà realizzato solo se sarà dimostrato che la retrocessione è legata alla mancata disponibilità di un campo su cui allenarsi. Altrimenti non spenderemo soldi pubblici». Proprio le dichiarazioni del presidente della giunta provinciale avevano un po’ «frenato» gli entusiasmi. Ma non l’iter. Il nuovo presidente dell’Alto Adige, Walter Baumgartner, conferma: «Abbiamo proseguito i contatti con l’amministrazione comunale di Laives per raggiungere quello che per noi è un obiettivo irrinunciabile. E proprio grazie al Comune i passi in avanti sono stati importanti nel contesto di un futuro, di strutture e di impegno, che la nostra società non può certo condizionare ai risultati sportivi. È evidente comunque che il raggiungimento della salvezza ha riportato l’entusiasmo anche per la realizzazione della cittadella».
 Il sindaco Giovanni Polonioli («prendendo atto con grande soddisfazione che l’Alto Adige ha raggiunto la salvezza») conferma che «In Comune si sta completando la gara per il conferimento dell’incarico di progettazione della cittadella dello sport che prevede, come noto, la realizzazione dello stadio, di tre campi di allenamento ed anche delle varie infrastrutture. Visti gli importi elevati delle opere, sarà necessaria una seconda gara di appalto per quanto riguarda la costruzione. È anche probabile - aggiunge il sindaco Polonioli - che gli 11 milioni di euro che arriveranno dalla Provincia non basteranno per realizzare tutto quanto è previsto. Stiamo dunque verificando - ed i primi riscontri in tal senso sono positivi - la possibilità di una compartecipazione privata in modo tale da poterci garantire ulteriori finanziamenti».

Alto Adige 9-06-09
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venerdì, 05 giugno 2009



«Troppi garage privati utilizzati per altri scopi»



LAIVES. È «caccia» ai garage privati utilizzati in maniera impropria. L’amministrazione comunale ha deciso di verificare quante siano queste situazioni perché ci si è resi conto che sono sempre troppe le automobili parcheggiate in strada e negli spazi pubblici, anche nelle zone abitate più di recente, dove, di norma, ogni nuovo appartamento dovrebbe essere dotato di almeno un posto macchina o garage. È risaputo invece che diversi residenti di Laives, pur avendo il garage, preferiscono parcheggiare la propria automobile in strada oppure in un parcheggio pubblico, riservando il proprio garage ad attività diverse, come magazzino ad esempio, o deposito di svariati materiali, anche potenzialmente pericolosi per il condominio sovrastante in caso di incendio oppure per svolgervi piccole attività artigianali.
 Tutto questo crea notevoli problemi al resto della comunità, primo perché così facendo si priva di posti macchina in superficie chi effettivamente non ne ha nemmeno uno e poi perché si contribuisce a creare caos lungo le strade cittadine. «Stiamo facendo delle verifiche sul territorio - spiega il sindaco - finalizzate all’individuazione di queste situazioni anomale. Ribadisco che i garage debbono essere utilizzati come garage e non come depositi di ogni genere di materiali, col risultato che poi le automobili invadono ogni angolo dell’abitato». Si tratta di situazioni che vanno avanti da anni ed anche in passato vi erano esempi di piccole imprese artigianali che avevano il deposito in garage ai piedi di normali condomini dentro la città. Adesso il Comune ha deciso di dare un giro di vite a questa abitudine. (b.c.)

Alto Adige 5-06-09
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giovedì, 04 giugno 2009




Riqualificazione urbana e sentiero a San Giacomo di Laives


I progetti, che prenderanno il via a breve, illustrati in un incontro con la cittadinanza

Un centinaio di persone ha preso parte ieri sera al teatro di San Giacomo all'incontro informativo promosso dall'amministrazione comunale per illustrare i progetti che prenderanno il via nei prossimi mesi.
Riqualificazione urbana di San Giacomo: primo lotto
Il prossimo 11 giugno è prevista la l'apertura delle buste per l'assegnazione dell'appalto relativo al primo lotto dell'intervento, che riguarda il tratto compreso tra via Pascoli e via Thaler. Verosimilmente i lavori dovrebbero prendere il via a metà luglio per concludersi secondo i termini del contratto – in sei mesi. L'intervento riguarda il restringimento della carreggiata della vecchia statale (con una sezione di 7 metri) per realizzare una pista ciclabile. Sono previste anche fermate degli autobus rialzate, in modo da facilitare la salita sui mezzi e attraversamenti pedonali protetti da isole spartittraffico.
Riqualificazione urbana di San Giacomo: secondo lotto
L'obiettivo dell'amministrazione comunale è di ricercare i finanziamenti e inserirli nel bilancio del prossimo anno per procedere poi all'appalto. L'intervento della zona centrale è quello più difficile e delicato. Si partirà dalla realizzazione di una rotatoria all'altezza dell'incrocio con via Thaler, in modo da eliminare il semaforo, ma garantire allo stesso tempo un rallentamento delle auto. E' prevista poi una pista pedociclabile lungo tutto il tratto della vecchia statale fino al “confine” con il territorio comunale di Bolzano. Il progetto prevede tratti rialzati (in corrispondenza della zona centrale e dell'incrocio con via Maso Hilber), un'illuminazione più idonea ad un centro urbano e alberature.
Sentiero pedemontano
Nel prossimo mese di agosto dovrebbero partire i lavori per la realizzazione del sentiero pedemontano che si inserisce in un grande progetto per collegare il Colle a Ora. Si tratta di un sentiero della larghezza di due metri e mezzo, attrezzato con panchine, fontanelle e aree di sosta: la pendenza sarà ridotta (fino al 10 per cento, a parte qualche breve tratto) in modo da rendere il sentiero percorribile anche da anziani e mamme con il passeggino, oltre che da persone portatrici di handicap. L'accesso a San Giacomo avverrà in prossimità della chiesetta.
Comune di Laives: COMUNICATO del 04.06.2009

Per coloro che non hanno potuto partecipare e/o per le persone che intendono riascoltare nel dettaglio l'andamento della serata informativa promossa dall'amministrazione comunale è possibile ascoltare l'intera registrazione nel Link :




http://www.zshare.net/audio/6093117424be01f0/


Nota: è possibile ascoltarlo da oggi per un mese salvo scaricarlo e salvarlo sul proprio P.C.
I promotori del Comitato Civico per la Riqualificazione di San Giacomo – Die Promotoren des Bürgerkomitees zur Aufwertung der Fraktion St. Jakob

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giovedì, 04 giugno 2009



Teatro, poltrone prenotabili su Internet

Anche San Giacomo


Il progetto «Rete Vipticket» è destinato a favorire i sempre numerosi appassionati


 LAIVES. Si chiama «Rete Vipticket» ed è un progetto moderno e innovativo che riguarda in sostanza le possibilità offerte dalla rete internet per le prenotazioni a teatro. Ne parla l’assessore alla cultura Loris Frazza, che ha stretto un accordo con l’Associazione turistica di Laives per allestire questo servizio che entrerà in funzione in occasione della nuova stagione teatrale, ad autunno.
 «Il progetto Ticketing Laives, parte dalla constatazione che sempre più utenti sono disposti a spostarsi anche in altri centri provinciali per assistere a qualche serata teatrale, a patto però che gli si dia la possibilità di conoscere tempestivamente le offerte e possano anche prenotare i biglietti di ingresso da casa. Con il nuovo sistema lo si potrà fare attraverso internet, pur rimanendo sempre anche la prenotazione per telefono o direttamente al botteghino del teatro. Un utente di Laives quindi, potrà facilmente prenotare un posto in aula magna oppure a San Giacomo, a Bolzano, Bressanone, Vipiteno e Brunico. Siamo anche riusciti ad ottenere la collaborazione dell’Associazione turistica locale la quale, a fronte di un contributo, si assumerà l’incarico di raccogliere le prenotazioni. Noi come Comune non potevamo farlo: avevamo pensato ad esempio allo Sportello del cittadino in municipio, ma gli impiegati non possono incassare denaro». In pratica, i teatri dove si svolgerà lo spettacolo fungeranno da botteghino per la serata, mentre la prevendita si appoggerà all’Associazione turistica o all’ufficio della Filodrammatica. Fuori dal comune funzionerà invece il circuito «Vipticket.it». (b.c.)

Alto Adige 4-06-09
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mercoledì, 03 giugno 2009


Il cinema al chiaro di luna


"Cinema all'aperto" Olio su tela 120x60   1994
Gianni Maria Tessari




L’INIZIATIVA Il ciclo anche in Bassa Atesina

 LAIVES. L’estate, in città ed in Bassa Atesina, avrà finalmente una propria stagione cinematografica. Ne avevano parlato tempo fa gli assessori dei principali centri della Bassa in compagnia di Sandro Forcato. L’idea era di allestire un vero e proprio circuito tra i centri della Bassa Atesina, in maniera da offrire ai residenti ed anche agli ospiti, la possibilità di vedere qualche buon film, stando all’aperto e senza doversi spostare troppo. «Inizieremo a luglio - spiega adesso l’assessore alla cultura di Laives, Loris Frazza - con appuntamenti al cinema ogni venerdì sera. Il luogo scelto per le proiezioni è molto bello e funzionale, la piazzetta antistante il municipio. Insieme a Forcato sceglieremo di volta in volta pellicole di sicuro interesse per tutti».
 Cinema all’aperto in estate a Laives già se ne era fatto, come la serie di appuntamenti a cura dell’Arci nel cortile della scuola elementare italiana. Però la formula diversa e più accattivate adottata questa volta è che ci sarà una vera e propria rotazione dei film nei principali centri della Bassa Atesina, un calendario unico e concordato tra tutti, in maniera da non sovrapporsi e quindi consentire agli interessati di vedere i film rimanendo vicini a casa. Ad esempio, il venerdì sera si proietterà a Laives e poi a mano a mano, in giorni diversi, verrà proposto anche a Vadena, Egna, Salorno e così via. Dovrebbe anche esserci un’unica locandina con titoli ed orari, così da offrire al pubblico un’informazione chiara ed efficace.
 Loris Frazza (assessore a Laives), Giorgia Mongillo (assessore a Bronzolo) Roberto Marino (assessore a Vadena) e il vice sindaco di Egna Giorgio Nones, hanno subito creduto in questo progetto che vedrà la collaborazione anche di Sandro Forcato del La Comune di Bolzano e quindi le premesse ci sono tutte per garantire all’eterogenea comunità che risiede in Bassa Atesina, di poter vedere qualche bel film all’aperto quest’estate, grazie ad un circuito studiato proprio per andare incontro alle esigenze dei più. «Ognuno dei nostri comuni - avevano spiegato gli assessori durante l’incontro a Bolzano - negli anni scorsi ha promosso appuntamenti estivi con il cinema, ma mai era stato allestito un calendario unico per tutti, che tenesse conto di ciò che viene proposto nei centri limitrofi. Speriamo che la gente apprezzi questo sforzo e venga al cinema all’aperto nei prossimi mesi».
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sabato, 30 maggio 2009


«Urgente la riqualificazione Frazione più residenziale»


«Maggiore verde pubblico, fermata dei treni e ciclabile»


 LAIVES


 Mercoledì 3 giugno - con inizio alle 20 nella sala teatrale di San Giacomo -

il sindaco Polonioli e la giunta comunale avranno un incontro con la popolazione della frazione per affrontare una serie di problematiche che riguardano, appunto, San Giacomo.

In vista dell’incontro, il comitato civico per la riqualificazione urbana di San Giacomo s’è riunito lunedì sera per discutere e concordare una linea comune sulle richieste da sottoporre all’amministrazione comunale.

Sindaco ed assessori sanno perfettamente quali sono i problemi di San Giacomo in relazione anche e soprattutto allo sviluppo prima urbanistico e quindi demografico che la frazione ha registrato negli ultimi anni.

Resta moltissimo da fare e mercoledì prossimo se ne parlerà in modo dettagliato. Intanto, a seguito della riunione tenutasi l’altra sera, il comitato civico per la riqualificazione ha diffuso una lunga nota in cui evidenzia che «Punto fondamentale e prioritario per gli abitanti di San Giacomo è sicuramente risultato il tema della riqualificazione urbana in senso aperto, ovvero un mix caratterizzato da numerosi interventi finalizzati a trasformare l’attuale frazione in un paese con caratteristica residenziale.

Tale percorso progettuale, tra l’altro ribadito in varie occasioni, deve tenere in considerazione quella parte di territorio del paese più sensibile (scuole, asili, palestra, teatro, chiesa, centro commerciale, cimiteri) e maggiormente abitata (centro), dove risulta sottoposta alle maggiori sollecitazioni a causa di traffico, inquinamento, pericoli, mancanza di sicurezza, scarsità di verde pubblico, assenza di ciclabile e pedonabile».

Fatta questa premessa di base, il comitato sottolinea le esigenze che saranno altrettante richieste all’amministrazione comunale.

 VERDE PUBBLICO. Dice il comitato che «quello previsto (5000 metri quadrati ma latente da molti anni) per essere al servizio degli abitanti dovrà essere realizzato rapidamente (il Comune utilizzerà lo strumento dell’urbanistica concordata, ci è stato detto) in prossimità del paese, ma comunque non a contatto diretto con la statale del Brennero per gli ovvi motivi di traffico e inquinamento».

 CICLABILE. Ribadito che la «pista rappresenta per la comunità la speranza del primo vero segnale di cambiamento», il comitato civico sottolinea che «La possibilità di un suo attraversamento con un sottopasso anche verso la zona industriale dovrebbe essere discussa e progettata con Provincia e Comune di Bolzano quanto prima».

 I TRENI. Secondo il comitato «Terzo binario e fermata ferroviaria richiedono quantomeno un tavolo di confronto fra tutte le amministrazioni comunali: quella di Bolzano e tutte quelle della Bassa Atesina. Perchè ancora non è stato fatto?».

 ALTRI OBIETTIVI. Il comitato civico ha ribadito la priorità da dare alla riqualificazione del territorio e la valorizzazione di quelle strutture - edifici, cappelle, sentieri, monumenti naturali - che sono elemento irrinunciabile del paesaggio e della storia. «La cura del paesaggio significa in due parole la cura di noi stessi e questo a quanto sembra pochi ancora lo capiscono. A nostro parere dovrebbe costituire l’obiettivo principale se non unico di tutte le amministrazioni da quella comunale fino a quella statale.

 PEDEMONTANA. «Fra le nostre tante richieste - continua la nota del comitato civico di San Giacomo - c’è anche la realizzazione della Pedemontana, il sentiero verso Bolzano. Nell’incontro di metà marzo con il sindaco la soluzione sembrava cosa fatta con nessun costo per l’amministrazione dato che la realizzazione sarebbe stata a cura della Forestale. Il recente articolo sul giornale Alto Adige lascia non poco perplessi; si parla di un incontro con il dottor Schöpf per capire se è più importante realizzare la Pedemontana verso Pineta o verso Castel Flavon. È una nota stonata, una nota di chi vuol prender tempo perché non vuol affrontare il nocciolo della questione che è la proprietà privata dell’architetto Mottironi che chiude il passaggio del vecchio sentiero verso nord in direzione di Castel Flavon. Che si decidano dunque, questi benedetti amministratori o in basso o in alto rispetto a questa proprietà, deve essere realizzato questo sentiero libero da vincoli e cancelli...».


Alto Adige 30-05-09
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sabato, 30 maggio 2009



Barriere da eliminare: piace il progetto




LAIVES. L’assessore Giorgio Zanvettor ha ricevuto i complimenti del SI-MO, il Centro di consulenza e di documentazione sulle barriere architettoniche e consulenze abitative per anziani. Il riconoscimento è arrivato in occasione di un recente convegno a Bolzano, dove Zanvettor ha presentato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche a Laives. «L’apprezzamento - spiega l’architetto Stefano Ribecchi, dell’ufficio lavori pubblici comunali - è motivato dal fatto che il piano di Laives è stato realizzato coinvolgendo le associazioni sul territorio, con il benestare della giunta e l’impegno dell’architetto Cristina Saltuari, che il progetto ha redatto. Prevediamo di spendere circa 100 mila euro l’anno per sistemare percorsi e strutture, non solo per i diversamente abili ma anche per i non vedenti. Anche questo è stato apprezzato dagli esperti del SI-MO, perché è realizzabile». (b.c.)

Alto Adige 30-05-09
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sabato, 30 maggio 2009



Spazio verde alla Domus Meridiana


Polonioli: pochi soldi a disposizione ma interventi da completare

 LAIVES. Seduta «in clausura», ieri mattina presso maso Tschuegg, sopra la città. Vi ha preso parte la giunta al completo e visto il risultato, è intenzione del sindaco di ripetere questi incontri fuori sede a scadenze più ravvicinate. «Il prossimo - dice Polonioli - lo faremo il 19 giugno, perché fuori dal municipio è possibile lavorare con maggiore tranquillità, senza la pressione dell’apparato».

 Non sono state comunque adottate grandi decisioni dall’esecutivo proprio perchè - conferma il sindaco - è stata più che altro l'occasione per definire il rendiconto finanziario e l’avanzo di amministrazione da applicare al bilancio 2009, avanzo che si aggira attorno al milione e mezzo di euro. «Abbiamo iniziato a verificare dove e come sarebbe opportuno collocare questi soldi - spiega Polonioli - e ci sono tante piccole cose che dobbiamo assolutamente completare. Ad esempio, vogliamo chiudere gli interventi avviati in zona sportiva Galizia, con bar e palestra. Poi la necessità di realizzare, accanto alla casa di lugodegenza Domus Meridiana, in via Sottomonte, uno spazio verde del quale gli ospiti anziani necessitano e che è stata richiesta anche in consiglio comunale. Abbiamo cercato di tracciare una linea lungo la quale muoversi prossimamente».
 Il sindaco aggiunge che è stato pure verificato l’andamento fin qui del bilancio di previsione. Un milione e mezzo di euro non è granchè per un’amministrazione pubblica che è alle prese con notevoli problemi finanziari a fronte della necessità di mettere mano ad una miriade di cose. C’è ad esempio il progetto per la ristrutturazione completa del palazzetto dello sport, un intervento che richiederà una montagna di soldi per essere completato e poi la volontà di realizzare una pista ciclabile dalla città fino alla stazione ferroviaria e ancora, la pista pedemontana in direzione di San Giacomo e Bolzano. La giunta è anche consapevole che questo bilancio di previsione sarà l’ultimo da gestire fino in fondo, perché il prossimo anno nel mese di maggio si tornerà alle urne per scegliere chi dovrà amministrare Laives il prossimo quinquennio.

Alto Adige 30-05-09
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venerdì, 29 maggio 2009





ELEZIONI EUROPEE 6.-7.06.2009



Si vota sabato 6 giugno dalle ore 15.00 alle 22.00 e domenica 7 giugno, dalle ore 07.00 alle ore 22.00.
I cittadini si devono presentare alla sezione elettorale di appartenenza (riportata nella tessera elettorale) recando con sè:

  • un idoneo documento di identificazione munito di fotografia
  • la tessera elettorale.
Per il ritiro della tessera elettorale o del suo duplicato (in caso di furto, smarrimento o deterioramento), l'Ufficio elettorale comunale in via Pietralba, 24, presso i Servizi Demografici a Laives , è aperto:

  • da lunedì 1 a venerdì 5 giugno, senza interruzione, dalle ore 09.00 alle ore 19.00;
  • sabato 6 giugno, senza interruzione, dalle ore 09.00 alle ore 22.00;
  • domenica 7 giugno, senza interruzione, dalle ore 07.00 alle ore 22.00.
Elettori diversamente abili

  • Gli elettori non deambulanti possono utilizzare il servizio di trasporto gratuito organizzato dalla Croce Bianca e Croce Rossa, il cui numero unico è 0471 444 444.
    Si consiglia di prenotare il servizio presso le suddette Associazioni 2 o 3 giorni prima della consultazione.
  • Gli elettori che necessitano del voto assistito (cioè gli elettori che, non essendo in grado di esercitare autonomamente il diritto di voto, si fanno accompagnare da persona di fiducia, iscritta nelle liste elettorali) possono votare muniti della tessera elettorale, previa esibizione di attestazione medica rilasciata dall'Azienda Sanitaria Locale, di via Innerhofer 15, i cui uffici saranno aperti nelle seguenti giornate:
    - mercoledì 3 giugno ore 14.15 - 16.00
    - venerdì 5 giugno ore 08.15 - 10.00.
    Le attestazioni mediche sono rilasciate gratuitamente e in esenzione di qualsiasi diritto o applicazione di marche segnatasse.
Per ulteriori informazioni:
www.elezioni.bz.it  
(Per che cosa si vota - Chi può votare - Come si vota - Voto di particolari categorie - Calendario - Liste e candidati)

Comune di Laives: COMUNICATO del 29.05.2009
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giovedì, 28 maggio 2009
San Giacomo
Aggiornamento e informativa sulla riqualificazione urbana 
Incontro della Giunta Comunale di Laives con la popolazione di San Giacomo

In previsione dell’incontro con il Sindaco del comune di Laives, il comitato civico per la riqualificazione della frazione di S.Giacomo si è riunito lunedì 25 maggio per discutere e concordare una linea comune sulle richieste da sottoporre all’amministrazione comunale.

Punto fondamentale e prioritario per gli abitanti di San Giacomo è sicuramente risultato il tema della riqualificazione urbana in senso aperto, ovvero un mix caratterizzato da numerosi interventi finalizzati a trasformare l'attuale frazione in un paese con caratteristica “RESIDENZIALE”.
Tale percorso progettuale, tra l'altro ribadito in varie occasioni, deve tenere in considerazione quella parte di territorio del paese più sensibile (scuole, asili, palestra, teatro, chiesa, centro commerciale, cimiteri ) e maggiormente abitata (centro) , dove risulta sottoposta alle maggiori sollecitazioni: Traffico, inquinamento, pericoli, mancanza di sicurezza, scarsità di verde pubblico, assenza di ciclabile e pedonabile.

Il verde pubblico previsto (5000 m2 ma latente da molti anni) per essere al servizio degli abitanti dovrà essere realizzato rapidamente (il Comune utilizzerà lo strumento dell’urbanistica concordata, ci è stato detto) in prossimità del paese, ma comunque non a contatto diretto con la statale per gli ovvi motivi di traffico e inquinamento.

La ciclabile, discussa in più occasioni nei diversi lotti, rappresenta per la comunità la speranza del primo vero segnale di cambiamento. La possibilità di un suo attraversamento con un sottopasso anche verso la zona industriale dovrebbe essere disussa e progettata con Provincia e Comune di Bolzano quanto prima. La comunicazione di un suo ennesimo slittamento di inizio lavori del 1° lotto, dopo le molte promesse fatte, porterebbe senz'altro a sfiduciare in modo assoluto la Giunta Comunale di Laives.

Terzo binario e stazioni di fermata ferroviaria, per l'interesse comune dichiarato in diverse circostanze, richiedono quantomeno un tavolo di confronto fra tutte le amministrazioni comunali: quella di Bolzano e tutte quelle della Bassa Atesina. Perchè ancora non è stato fatto?


Altro argomento discusso, non meno importante, è stato quello della realizzazione della pedemontana, un sentiero che dovrebbe collegare Pineta di Laives con Castel Flavon passando ovviamente per la frazione di S.Giacomo.
I cittadini amanti della montagna sapranno sicuramente che questo collegamento permetterà di raggiungere facilmente sia il Virgolo utilizzando la passeggiata realizzata recentemente, sia il Seit attraverso la “ Seitner Wande” un pittoresco e spettacolare passaggio costruito a ridosso delle pendici porfiriche che conduce dapprima ad una piccola cappella e successivamente al Gasthof Fritsch.
Tra gli obiettivi del comitato come già specificato vi è la riqualificazione del territorio e la valorizzazione di quelle strutture, edifici, cappelle, sentieri, monumenti naturali che sono elemento irrinunciabile del paesaggio e della storia del nostro territorio.
La cura del paesaggio significa in due parole la cura di noi stessi e questo a quanto sembra pochi ancora lo capiscono. A nostro parere dovrebbe costituire l’obiettivo principale se non unico di tutte le amministrazioni da quella comunale fino a quella statale.
Orbene tra le tante richieste la realizzazione di questo” benedetto sentiero” dall’ultimo incontro del sindaco avvenuto a metà marzo, sembrava cosa fatta. Nessun costo per l’amministrazione dato che la realizzazione sarebbe stata a cura della forestale.
In autunno sempre a sentire sindaco e assessori avremmo potuto percorrere questo agognato sentiero, i lavori sarebbero iniziati da subito.
L’articolo apparso sul giornale A.A il 13 maggio lascia non poco perplessi; si parla di un incontro con il dott. Schopf per capire se è più importante realizzare la pedemontana verso Pineta o verso Castel Flavon. E’ una nota stonata, una nota di chi vuol prender tempo perché non vuol affrontare il nocciolo della questione.
Questo nocciolo è la proprietà privata dell’architetto Mottironi che chiude il passaggio del vecchio sentiero verso Nord verso Castel Flavon. Un cancello, la cui realizzazione frutto dell’incompetenza, superficialità e miopia diciamolo per correttezza delle precedenti amministrazioni, sbarra la via al viandante.
Informiamo i lettori di questo articolo che esiste una cospicua documentazione in base alla quale deve essere garantito il passaggio degli abitanti da e verso il Seit, diritto questo concordato con la chiesa. Si trattava ma si tratta ancora fino a prova contraria del “Kirchsteig” il sentiero che permette ai fedeli di raggiungere la chiesetta di San Giacomo.
Dunque ora questo passaggio è bloccato da un cancello e non è piacevole ne suonare un campanello da parte del viandante ne presumo dover aprire lo stesso da parte del proprietario.
Che si decidano dunque, questi benedetti amministratori o in basso o in alto rispetto a questa proprietà, deve essere realizzato questo sentiero libero da vincoli e cancelli.
In alternativa se proprio lo vogliono lo costruiscano al di sotto visto l’attuale fiorire di tunnel e trafori!
Per ora, la realizzazione del “realizzabile” è a quanto pare aldilà da venire
Noi ci aspettiamo i fatti.


Appuntamento con il Sindaco e la Giunta per mercoledì 3 Giugno

ore 20.00 presso il Teatro di San Giacomo ….. agguerriti!

Comitato di Riqualificazione Urbana di San Giacomo


giovedì, 28 maggio 2009


Musica per i bimbi Il progetto continua



 LAIVES. Proseguirà anche il prossimo anno scolastico con materne ed elementari il progetto «Baby-Sign», un progetto che ha come scopo quello di favorire il passaggio graduale dalla comunicazione non verbale a quella verbale tramite l’ascolto della musica in un contesto bilingue. L’altra sera le operatrici si sono trovate con l’assessora Liliana Di Fede ed è stato fatto anche il punto di un’iniziativa che sta dando soddisfazioni. In questo progetto, un ruolo attivo ce l’hanno anche i genitori dei bambini coinvolti, chiamati ad assecondare i piccoli nell’attività musicale che impegna non solo la voce ma tutto il corpo.

Alto Adige 28-05-09
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giovedì, 28 maggio 2009

A San Giacomo

«Linee Sasa 10A e 10B  »


Chiesta pure corsa per l’ospedale attraverso via Resia

 LAIVES. Il problema dei collegamenti pubblici ha fatto in maniera che una volta tanto maggioranza e opposizione in consiglio fossero in sintonia. Così è stata approvata una mozione del Pdl che chiede di portare la linea 10 A e 10B della Sasa fin nel centro di San Giacomo. Oggi questa linea raggiunge Maso della Pieve per poi dirigere verso via Resia oppure, viceversa, verso Oltrisarco. Secondo i presentatori della mozione, se si ottenesse invece la modifica indicata, per la gente di San Giacomo sarebbe più facile e meno laborioso raggiungere l’ospedale di Bolzano senza trasbordi da un autobus all’altro.
 Questa richiesta è stata anche integrata con la proposta che a sua volta ha avanzato in aula consiliare il verde Paolo Zenatti: «Sarebbe opportuno chiedere alla Sasa una sorta di linea 2 A e B - ha spiegato - che in determinati orari della giornata vada direttamente verso l’ospedale di Bolzano passando per via Resia. In questa maniera servirebbe anche gli abitanti di Bronzolo e Laives, non solo quelli di San Giacomo. Va inoltre tenuto presente che dal prossimo anno l’Istituto pedagogico di Bolzano dovrebbe spostarsi in fondo a via Resia e per i tanti studenti locali che lo frequentano diventerebbe un disagio in più doverlo raggiungere con il sistema di collegamenti pubblici attuale». La giunta ha fatto proprie queste indicazioni garantendo che si farà parte attiva nei confronti di Provincia e Sasa per cercare di avere queste modifiche delle linee che servono il popoloso territorio a sud della città di Bolzano. Con quale successo ancora non è dato sapere. (b.c.)

Alto Adige 28-05-09
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giovedì, 28 maggio 2009


Il servizio di «Nightliner» Bronzolo-Laives-Bolzano sarà sospeso da sabato



Pochi utenti: bus notturno al capolinea
 LAIVES. Da sabato sarà soppresso il servizio di trasporto pubblico Nightliner tra Bronzolo, Laives e Bolzano. Il progetto pilota, avviato un anno fa, viene interrotto causa la scarsa utenza. L’assessorato provinciale alla mobilità, in accordo con le amministrazioni comunali di Laives e Bolzano, aveva istituito da gennaio 2008 questa iniziativa, come dice l’assessore Widmann, «per offrire ai giovani la possibilità di spostarsi in sicurezza durante le ore notturne e di raggiungere i luoghi di ritrovo lasciando a casa la propria auto. Un’iniziativa che mirava quindi anche alla prevenzione degli incidenti stradali nei fine settimana». A seguito dell’analisi dei dati del numero di passeggeri risulta ora che il servizio viene di fatto utilizzato mediamente da 3 utenti per corsa, con un costo a passeggero pari a circa 17 euro. In considerazione dei numeri e dell’elevato costo che comporta l’effettuazione del servizio Nightliner, che necessita inoltre di un servizio di vigilanza a bordo per evitare spiacevoli situazioni conflittuali, l’assessorato ha deciso di interrompere il progetto pilota da sabato 30 maggio. Senz’altro non è una buona notizia per quanti avevano chiesto questo servizio, che poi si è rivelato non particolarmente utilizzato dalla popolazione.

Alto Adige 28-05-09
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categoria:comune di laives, trasporto gommato
lunedì, 25 maggio 2009




Comune di Laives, COMUNICATO del 25.05.2009




NOTIZIE

Martedì sera seduta del Consiglio comunale

Domani sera (martedì 26 maggio, dalle 18 alle 22) torna a riunirsi il Consiglio comunale di Laives.
Sedici i punti all'ordine del giorno. Si partirà con gli argomenti non trattati nel corso dell'ultima seduta, a cominciare dalla modifica della destinazione della cosiddetta zona Visintin da verde privato in zona residenziale di completamento B2.
Dopo la trattazione di diverse interrogazioni e mozioni, la parte “deliberativa” prevede l'istituzione della consulta ambientale, la modifica a due articoli del regolamento edilizio comunale, una modifica al piano paesaggistico del Comune di Laives e la nomina dei rappresentanti del Comune nella commissione per l'assegnazione degli alloggi.
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domenica, 24 maggio 2009


San Giacomo, le richieste del comitato


In vista un incontro (Domani 25 Maggio ore 20.15)

 LAIVES. Nei primi giorni di giugno sindaco e giunta faranno ritorno a San Giacomo, come promesso durante un’assemblea di qualche tempo fa, per presentare le soluzioni per i problemi della frazione emersi nell’ultimo incontro.

Intanto si rifà vivo il comitato di San Giacomo per avanzare una lunga serie di istanze e di quesiti. «Prima di tutto la riqualificazione urbana - si legge nel promemoria - per sapere se ci sono i finanziamenti per il primo lotto.

Quando verrà fatto l’appalto?».

Legata a questo intervento c’è la pista ciclabile che dovrebbe collegarsi, attraverso San Giacomo, a quella di Bolzano che arriva a Maso della Pieve

 e, ancora,

sicurezza nei punti nevralgici della viabilità e trasporti pubblici.

Con particolare attenzione alla ipotesi di una stazione ferroviaria a San Giacomo: «Il Comune ha contattato Sasa e Provincia per prolungare la linea 10 A e B?

Infine anche un tema sempre di attualità: quello dei transiti inutili di mezzi dentro l’abitato».

Alto Adige 24-05-09


Domani,  25 Maggio ore 20.15 presso la struttura delle associazioni di San Giacomo (via Maso Hilber)  abbiamo previsto un incontro di preparazione al prossimo confronto con l'Amministrazione di Laives. Al fine di una buona riuscita vi chiediamo di partecipare numerosi alla discussione. Vi alleghiamo i temi affrontati nel primo incontro (scendete di qualche pagina del blog - venerdì, 22 maggio 2009) e vi sollecitiamo a parlarne con gli amici perchè non tutti possiedono un indirizzo di posta elettronica.

Vi ringraziamo per la gentile collaborazione

Un arrivederci a presto

Comitato di Riqualificazione di San Giacomo
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categoria:comune di laives, san giacomo oggi
domenica, 24 maggio 2009


Variante, tutto pronto per la galleria che parte da sud 



LAIVES. È tutto pronto, alla periferia sud della città, per iniziare la perforazione della galleria della variante anche da quel versante. La ditta Petrolcapa sta completando il trasferimento nella nuova sede presso la zona artigianale tra Bronzolo e Ora; appena compiuto inizieranno i lavori preliminari di messa in sicurezza della parete rocciosa dalla quale sbucherà la galleria proveniente da Pineta. Il punto adesso lo si può chiaramente vedere: si trova meno di una decina di metri sopra la Petrolcapa. Per arrivarci è già stata realizzata una strada sterrata e una volta sistemate le rocce potrà iniziare lo scavo verso Pineta. A quel punto l’intervento per costruire il nuovo lotto di variante subirà un’accelerazione dato che si scaverà nella roccia da due versanti opposti e la montagna di materiale inerte che ne deriverà, per quanto riguarda il portale sud, quello davanti alla zona industriale di Laives sopra la Petrolcapa, verrà trasferito preso la cava Lunz di Bronzolo per essere stoccato e lavorato. In questa maniera lungo la via Kennedy non transiteranno i camion di cantiere, né per quanto riguarda Pineta né per la parte verso sud della lunga galleria stradale. In questo modo sono stati eliminati i possibili disagi per chi abita lungo via Kennedy.

Alto Adige 24-05-09
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sabato, 23 maggio 2009


Camper in zona Vurza Ceol chiede un accordo


LAIVES. I camper sono stati spostati dal piazzale del lido (che si accinge ad aprire i battenti) al parcheggio della zona sportiva Galizia. Questa soluzione però crea qualche problema e adesso che una ditta in zona Vurza ha messo a disposizione un grande spazio attrezzato e custodito per ricoverare camper e roulotte, sarebbe il caso di farci un pensiero. «Per i residenti il Comune potrebbe pensare ad una convenzione con la ditta “Holzland Vaia” - dice il consigliere Roberto Ceol - in maniera da risolvere meglio il problema dei tanti camper in cerca di parcheggio qui. Si potrebbe ad esempio trovare un accordo per praticare uno sconto ai residenti, così da invogliarli a portare camper e roulotte in zona Vurza».

Alto Adige 23-05-09
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venerdì, 22 maggio 2009


Dalla Provincia no al deposito di carburanti




Confermato il parere negativo del Comune. Sarà spostato il biotopo. Esulta il vicesindaco. Mozione dei Verdi in consiglio


 LAIVES. La commissione urbanistica provinciale, all’unanimità, ha bocciato il progetto di trasferimento del deposito di idrocarburi (e di un distributore di carburanti) dai Piani di Bolzano alla zona Vurza a nord di Pineta accanto all’ingresso della galleria stradale. «Siamo soddisfatti che abbiano ascoltato le nostre osservazioni e le abbiamo recepite», dichiara il vice sindaco Georg Forti, presente ieri alla riunione. Ora la palla passa alla giunta provinciale.
  Soddisfazione anche da parte dei rappresentanti di opposizione, che si sono battuti in consiglio comunale per raggiungere questo obiettivo, portando anche, come nel caso del consigliere Christian Bianchi, documenti decisivi per modificare le convinzioni. «Va bene così - afferma Bianchi - e speriamo proprio che anche la giunta provinciale mantenga questo indirizzo negativo nei confronti del progetto di trasferimento». «Forti è stato bravo ad illustrare le nostre perplessità in commissione provinciale - dichiara a sua volta il consigliere Raimondo Pusateri - e ovviamente siamo soddisfatti che le nostre tesi siano state recepite».
 Il vicesindaco sottolinea di avere spiegato che non era il caso di insistere sulla collocazione indicata, presso la zona Vurza, accanto alla variante che esce dalla galleria, «una collocazione pericolosa - ribadisce Forti - anche per gli accessi stradali. Ho semplicemente spiegato che non serviva insistere su questo e li ho convinti. Ho anche parlato con Luis Durnwalder della questione, così spero che anche la giunta provinciale, quando affronterà l’argomento, dia a sua volta parere negativo e bocci il progetto di trasferimento del deposito e del distributore di carburanti a nord di Pineta».
 Invece verrà spostato, come previsto, il biotopo da dove si trova attualmente ed è una scelta che va bene a tutti. Sarà realizzato poco distante, sul versante di Montelargo, una sistemazione certamente più consona della attuale perché, continua Forti, «quello che vediamo non può essere considerato un vero e proprio biotopo». A questo proposito va anche ricordato che il gruppo provinciale dei Verdi ha depositato in consiglio una mozione con la quale si impegna la giunta a negare il via libera al trasloco ma a realizzare comunque il biotopo nell’altra località. Nonostante il parere negativo del Comune e della commissione urbanistica provinciale, infatti, è la giunta provinciale a decidere sulla questione: e siccome i citati pareri sono solo consultivi, palazzo Widmann potrebbe anche ignorarli. Ma a questo punto è probabile invece che sarà rispettata la volontà del Comune e l’indicazione dei tecnici.

Alto Adige 22-05-09
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mercoledì, 20 maggio 2009


Isole ecologiche: nuova campagna informativa



Comune di Laives


NOTIZIE


Volontari delle associazioni ambientali spiegano la corretta raccolta differenziata

Da oggi al 29 maggio i volontari di associazioni cittadine tornano a “presidiare” le isole ecologiche per spiegare ai cittadini il loro corretto utilizzo e come effettuare la raccolta differenziata.
Da gennaio 2009 sono entrati in servizio i nuovi sistemi (Gaia, Isola e Multipress) per la raccolta dei rifiuti residui ed il loro utilizzo è diventato obbligatorio. Anche se l’utilizzo dei sistemi è semplice, il Comune e la Seab in questi mesi hanno verificato che non tutti i cittadini hanno preso confidenza con questo nuovo modo di conferire i propri rifiuti residui.
Per questo motivo il Comune di Laives e la Seab hanno attivato per la seconda volta la collaborazione con alcune associazioni locali. Fino al 29 maggio presso le nuove isole ecologiche saranno quindi presenti i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri -Laives; Associazione Nazionale Alpini - Laives; Associazione Nazionale Alpini San Giacomo; Gruppo Micologico e Naturalistico –Laives che offriranno informazioni sul funzionamento dei sistemi interrati. I volontari saranno presenti presso le isole ecologiche di via Broger, Kennedy, Nazario Sauro, Marconi, Galizia, Thaler, Maso Hilber, Max Valier e San Giacomo e saranno a disposizione dei cittadini dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 10,
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mercoledì, 20 maggio 2009



Filzi in scena tra mostre e spettacoli



Da domani in Aula magna

LAIVES. Inizia domani una serie di proposte targate scuola media italiana Fabio Filzi. Si tratta di appuntamenti (in Aula magna) con i quali, in sostanza, viene riassunto il lavoro svolto durante l’anno scolastico in diversi settori e per incominciare, ad esempio, domani alle 17.30, andrà in scena lo spettacolo-concerto dei laboratori di musica d’insieme delle seconde classi guidate dal professor Esposito. Con il motto «la musica si impara facendola», 120 studenti della Filzi proporranno musica, appunto, ma non solo: ci sarà anche una mostra dedicata all’attività musicale nell’atrio dell’Aula magna. Le proposte della scuola continueranno anche venerdì e sabato.


Alto Adige 20-05-09
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giovedì, 14 maggio 2009



S. Giacomo: Isola ecologica, sacchetti per cani, transiti ad alta
velocità.


INTERROGAZIONE

Al Sindaco del Comune di Laives, All’Assessore competente
Alcuni abitanti di S. Giacomo ci hanno segnalato una serie di problematiche che riguardano l’abitato su cui già in passato siamo intervenuti e di cui ci facciamo nuovamente interpreti.
In generale le rimostranze riguardano i transiti inutili, le isole ecologiche e la mancanza di cestini per i rifiuti e di distributori di sacchetti per cani.
Un particolare appunto viene fatto all’isola ecologica posta al centro della frazione in cui manca il cassonetto per la raccolta del cartone e che, specialmente nelle giornate di mercato, offre uno spettacolo poco decoroso contribuendo a dare una sensazione sgradevole di degrado e di sporcizia. Anche il cassonetto posto a poca distanza sull’altro lato della strada, appare insufficiente alle esigenze del quartiere in quanto spesso pieno anche per la presenza di alcuni esercizi commerciali che producono questo tipo di rifiuto.
Tenuto conto di quanto in premessa
il sottoscritto consigliere comunale chiede:
  1. quali siano i motivi per cui l’isola ecologica posta al centro di S. Giacomo sia sprovvista del cassonetto per la raccolta del cartone;
  2. se sia possibile collocare un cassonetto per la raccolta del cartone nell’isola ecologica in questione o in subordine aggiungere almeno un secondo cassonetto all’angolo con via R. Wagner;
  3. se sia possibile collocare nella via Manzoni alcuni distributori di sacchetti per cani ed alcuni cestini per rifiuti essendo tale via spesso usati dai proprietari di cani per portare a passeggiare i loro animali;
  4. se, in relazione ai transiti superflui, sia possibile un coordinamento maggiore tra le varie forze di polizia per assicurare un controllo più assiduo nelle varie ore della giornata al fine di evitare che si transiti nel centro abitato ad elevate velocità.
Si richiede cortesemente risposta scritta.
Il Consigliere comunale
Rosario Grasso
Laives, li 12 maggio 2009
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mercoledì, 13 maggio 2009


Convegno alla Lub presente il Comune



 LAIVES. Sarà presente anche il Comune di Laives al convegno «Design for all» il 20 maggio alla Università di Bolzano. «Ci hanno chiesto di illustrare il nostro programma di eliminazione delle barriere architettoniche - dice l’assessore Giorgio Zanvettor - Spiegheremo che noi, da tempo, in collaborazione con il gruppo di lavoro disabili, ci siamo dotati di schede in base alle quali programmiamo i nostri interventi di eliminazione delle barriere».

Alto Adige 13-05-09
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mercoledì, 13 maggio 2009


Assistenza diurna, la struttura da luglio





Il centro di accoglienza è un servizio dedicato a persone non autosufficienti


LAIVES. Un’altra, importante struttura sociale si sta per concretizzare. Aprirà con tutta probabilità nel prossimo luglio, il nuovo centro di assistenza diurna ricavato in alcuni locali del centro di degenza Domus Meridiana, in via Sottomonte. Intanto ha un nome ed è anche questo mediato dalla lingua latina: “Dies-is” che, come spiega Marco Maffeis, direttore della casa, vuol significare «una giornata con tono elevato». La sede è pronta comunque e intanto si possono fare le domande di iscrizione, tenendo conto che nominalmente sarà in grado di ospitare 8 persone.
 «In sostanza - spiega Maffeis - ci manca solo la concessione dell’autorizzazione da parte della Provincia e noi siamo pronti per iniziare. Chi vuole fare richiesta per questo servizio può già contattarci e sempre qui alla Domus Meridiana si trovano i moduli per la richiesta». Il centro di accoglienza è un servizio dedicato a persone non autosufficienti, che al centro possono trascorrere tutta o parte della giornata. La possibilità sono molto flessibili e si potrà accedere ad esempio alle 8 di mattina per uscire poi alle 16.30, dopo avere usufruito anche di tutte le possibilità offerte dalla Domus Meridiana. Chi invece sceglierà mezza giornata avrà l’opzione tra mattina o pomeriggio ed infine, l’orario prolungato, dalle 8 alle 17.30. Agli ospiti verranno garantite prestazioni come la cura e l’assistenza globale mirate all’effettivo bisogno e al sostegno delle capacità residue della persona. La tutela e la difesa della sfera intima e privata, il rispetto della personalità e la possibilità di partecipare a varie iniziative che gli operatori organizzeranno ogni giorno. «Durante le prime visite domiciliari - dice il direttore - abbiamo anche incontrato un problema: quello del trasporto. Così stiamo valutando in collaborazione con l’associazione trasporto solidale Avulss di Laives, la possibilità di allestire un servizio, mettendo a disposizione un nostro mezzo, ma solo per coloro che non hanno altre possibilità di spostarsi. Ci attendiamo la collaborazione dei familiari nel limite del possibile. Questo servizio lo stiamo valutando». Per quanto riguarda la frequentazione del centro, le richieste saranno valutate prima in ordine cronologico di presentazione, con precedenza eventuale assegnata a chi risiede a Laives.


Alto Adige 13-05-09
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domenica, 10 maggio 2009



Gli idrocarburi nel biotopo



Possibile il deposito carburanti senza distributore. No del Comune

 LAIVES. La giunta comunale ha spedito in Provincia il parere negativo del consiglio nei confronti dello spostamento, a nord di Pineta, di un deposito di idrocarburi ora ai Piani di Bolzano e anche alla realizzazione di un distributore di carburante accanto alla variante, nei pressi della galleria. «Queste nostre osservazioni passeranno in commissione urbanistica provinciale - spiega il sindaco Polonioli - che dovrà a sua volta dare un parere in base al quale poi la giunta provinciale deciderà cosa fare». Ricordiamo che il consiglio comunale aveva dato parere negativo sia per quanto riguarda il deposito di idrocarburi che per il distributore di carburanti. Nel caso del distributore, i motivi di diniego sarebbero dettati dal mancato rispetto delle normative stradali sulla sicurezza e questo sarà un problema anche per la giunta provinciale se deciderà di insistere. Si potrebbe però arrivare allo scorporo delle due strutture: ovvero no al distributore ma via libera al deposito, posto che graviterebbe sulla zona produttiva Vurza di carattere provinciale. In questo caso, come reagirebbe il Comune?
 «Rinnoveremmo il nostro giudizio contrario - afferma il sindaco - sempre per motivi legati alla sicurezza, come è già stato sottolineato in consiglio comunale. Credo che la Provincia farebbe meglio a cercare un sito più sicuro per il deposito che verrà spostato dai Piani di Bolzano».
 Effettivamente appare singolare che si possa insistere nel voler realizzare un deposito di idrocarburi in un’area altamente problematica dal punto di vista idrogeologico (attualmente presenta anche un vincolo in quanto biotopo) sia pure con tutti gli accorgimenti per evitare inquinamenti. Non è possibile che non esistano altri siti attorno a Bolzano dove questo impianto sarebbe più al sicuro che non su un acquitrino in zona Vurza?. (b.c.)
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mercoledì, 06 maggio 2009


Crisi economica e interventi del Comune di Laives



La crisi economica in questi ultimi mesi ha avuto una violenta accelerazione anche nella nostra provincia e chi si era illuso che la nostra autonomia ci avrebbe in qualche modo protetto, ha dovuto ricredersi. Mobilità, cassa integrazione, licenziamenti, ecc. nei primi tre mesi dell’anno ci dicono che siamo di fronte ad una situazione veramente drammatica che richiede interventi straordinari.
Il solo dato dei disoccupati a Laives vede un balzo dal 2,7% del 2008 al 4,1 dei primi due mesi del 2009 e su questa situazione già di per sé preoccupante, sono piombati in questi giorni i dati sui lavoratori messi in mobilità alla Roechling Automotive di Laives, la notizia della chiusura della Centralauto, della perdita di mille posti di lavoro nel commercio, delle difficoltà di aziende come le Acciaierie, tutti settori in cui sono occupati molti dei nostri concittadini.
Da parte nostra non possiamo che sottolineare ancora una volta come la crisi venga fatta pagare ai soli che non ne hanno responsabilità, e cioè ai lavoratori, e che firmare accordi al ribasso, rinunciare a diritti conquistati con fatica nei decenni scorsi, non mette al riparo dalle conseguenze più nefaste dei cicli economici.
Oggi che siamo nell'occhio del ciclone a nulla servono però le polemiche, ma occorre che chi può si dia da fare per alleviare le conseguenze che si avranno sulle famiglie di questi lavoratori. Anche il nostro comune in questa situazione di eccezionalità deve intervenire e non può nascondersi dietro a difficoltà di bilancio.
La volontà politica da parte dell’amministrazione pare esserci e la riprova ci sarà nel prossimo consiglio comunale quando verrà discussa una nostra mozione intesa ad ottenere, per questi lavoratori, che l'amministrazione si faccia carico del pagamento almeno delle tariffe di competenza comunale.

Rifondazione Comunista - Laives
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giovedì, 30 aprile 2009


Linea 2, i bus con cadenza di 12 minuti


Pineta: c’è l’intesa

 LAIVES. La notizia non è ancora ufficiale ma l’ha data in anticipo Marco Delli Zotti, delegato comunale nel Cda della Sasa: prossimamente gli autobus della linea 2 provenienti da Laives, torneranno a transitare lungo via Brennero a Pineta con la cadenza normale di sempre, vale a dire ogni 12 minuti e però, 2 corse su 5 della linea 4 che oggi arriva dentro Pineta da nord, dovranno essere soppresse. «Questo è quanto mi hanno confermato alla Sasa - spiega Delli Zotti - e che la Provincia sarebbe disposta a concedere. Vedremo in seguito se veramente si tratterà di un miglioramento in direzione delle richieste fatte dalla comunità di Pineta». Il ritorno della linea 2 era una delle richieste fatte nelle assemblee pubbliche dalla gente che abita a Pineta e per la verità, si chiedeva anche che la linea 2 tornasse lungo via Brennero anche in direzione nord sud, così da collegare Pineta alla città di Laives. Questo non sembra possibile per ora e quindi sarà inevitabile adattarsi al nuovo sistema introdotto con l’apertura della variante davanti all’abitato.
 Non dipende invece dalla Sasa l’installazione delle pensiline alle due fermate davanti alla zona Vurza, dove i passeggeri provenienti da Pineta con l’autobus della 4, dovrebbero scendere e trasbordare su quello della linea 2 se vogliono raggiungere Laives. In questo caso deve essere il Comune che sollecita la Provincia e la ditta che ha ricevuto l’appalto per installare tutte le pensiline, chiedendo con urgenza le due per la zona Vurza. (b.c.)

Alto Adige 30-04-09
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mercoledì, 29 aprile 2009


LAIVES, PREMIO «LA SECONDA LUNA»



La passione ha fatto centro

Vince l’82enne Alois Clementi, re dei modellini delle navi da guerra


Sala del consiglio gremita e molta emozione, ieri sera a Laives per la proclamazione dei vincitori della prima edizione del Premio nazionale alle passioni «La seconda luna». Una scommessa vinta, indubbiamente. Il concorso ha visto infatti una partecipazione veramente massiccia: 1023 il numero totale dei candidati provenienti da ogni parte d’Italia: il 64% provenienti dal nord di cui circa il 12% dalla Regione Trentino Alto Adige, il 22% dal centro, il 13% dal sud. Presenti anche gli italiani residenti all’estero con 8 candidature. Quando il Comitato Premio Arti Visive Città di Laives aveva deciso di lanciarsi nell’impresa di lanciarsi in questa nuova esperienza dando il benservito al collaudato concorso dedicato alla pittura, che proprio quest’anno avrebbe festeggiato la nona edizione, non erano in molti a credere nell’impresa di inventarsi qualcosa di nuovo, «qualcosa che - come ha detto ieri sera il sindaco Giovanni Polonioli - aiutasse Laives a crescere culturalmente, uscendo dalla sindrome della città-dormitorio di Bolzano». L’adesione massiccia e l’attenzione con cui è stato accolto il premio anche dai media nazionali, hanno invece dato ragione al suo ideatore e curatore, Denis Isaia. «La seconda luna» è diventato di fatto il primo premio in Italia ad attraversare in modo trasversale tutte le discipline, con il fine di premiare la passione nelle sue più svariate applicazioni, come è stato ricordato ieri da un commosso presidente del Comitato, Giorgio Cattelan, quasi stupito di trovarsi per le mani un giocattolino del genere, che ora sarà impegno dell’amministrazione comunale di Laives e dell’Assessorato alla Cultura italiana della Provincia, far crescere. E non sarà facile, benchè le ambizioni non manchino. Si parla infatti di cadenza biennale, ma con profilo internazionale. Ricordiamo che il concorso si rivolgeva a singoli e gruppi e premiava la bizzarria, la creatività, la cura di cose scomparse o di quelle a venire, i tentativi a vuoto, l’azzardo, l’attenzione e lo scrupolo. Molto significativo il montepremi: 15.000 euro al primo classificato, 7.000 euro al secondo e 3.000 al terzo, per un totale di 25.000 euro.
Ad aggiudicarsi il primo premio è stato Alois Clementi, 82 anni di Laives. Agricoltore nella vita e costruttore fai-da-te di navi da guerra perfettamente funzionanti, di cui le cronache negli anni scorsi si sono occupati molte volte. Modelli artigianali, enormi, praticamente perfetti. Una passione lunga 40 anni, a cui Clementi a dato l’addio solo da poco, per l’avanzare dell’età. Oggi i suoi modelli fanno bella mostra di sé al Museo della Guerra di Rovereto e sono davvero qualcosa di speciale (qui a fianco l’elenco dei premiati con le relative motivazioni). Se pur perfettamente corrispondente ai criteri del bando di concorso del premio, e dunque perfettamente legittimo, va detto che - forse - non è il massimo per un concorso con ambizioni nazionale che si presenta per la prima volta sulla ribalta mediatica, mettere il sigillo alla prima edizione con il primo premio assegnato ad uno del posto, uno proprio di Laives. Magari si poteva trovare il modo di gratificare, più che legittimamente Clementi, aprendo un po’ di più gli orizzonti. Sono poi altri due i «regionali» finiti nelle maglie dei premiati: il vincitore del terzo premio, Vittorio Napoli, trentino di adozione; e l’altoatesino Manfred Jaider, ingegnere elettronico e delle telecomunicazioni di Bolzano. Il Comitato organizzatore del Premio, considerato il successo, ha deciso a questo punto di allestire una mostra che avrà luogo a Laives dal 5 settembre al 11 ottobre 2009. Alla mostra saranno invitati i vincitori, i menzionati e, con il materiale inviato per il premio, tutti i partecipanti. (m.f.)


I premiati

1° Premio - Alois Clementi. La Giuria ha valutato corrispondente a tutti i criteri di premiazione del bando la passione di Alois Clementi per l’attività di ricostruzione di navi da guerra in scala, di notevoli dimensioni e funzionanti. In particolare sono stati apprezzate la gratuità della attività stessa, la continuità di una passione lunga 40 anni e la creatività con cui sono stati risolti problemi tecnici e costruttivi che ha portato a risultati che hanno un valore sia come ricostruzione storica che come artefatti di grande perizia artigianale.
Biografia.
Alois Clementi (Laives, Bz, 1927). Agricoltore. Nel 1962 fra i suoi meleti costruisce la prima nave da guerra in scala. Nel 1964 si uniscono a lui Angelo Barion, Robert Mayr, Gianni Casteletti e Bepi Romanel, nel 1976 Luigi Zaffoni, che diventa il suo più importante collaboratore. Sino al 2004 costruisce in gran parte con materiale di recupero 11 modelli in scale variabili da 1:80 a 1:30. Fra il 1974 e il 1977 prende forma la Bismark di quasi nove metri, 1500 chilogrammi e allestita con un motore da 38 cavalli. Come la Yamato (10 metri e un motore da 60 cavalli) la Bismark può navigare e può ospitare un piccolo equipaggio. Fino al 2004, anno in cui per motivi di salute ha dovuto interrompere la sua passione, ha gestito nel piano terra del suo maso un piccolo museo navale aperto al pubblico.

2° Premio - Andrea Caputo. La giuria ha valutato la passione presentata da Andrea Caputo come rispondente ai criteri di premiazione del bando. La passione nata all’età di 13 anni per la documentazione dei graffiti - la maggioranza dei quali ormai scomparsi - ha dato vita ad un progetto di reinterpretazione del fenomeno applicato ad una lettura innovativa dello spazio urbano.
Biografia.
Andrea Caputo (Cesena, 1976), all’età di tredici inizia a collezionare e catalogare immagini di graffiti sino a costituire un importante archivio in grado di raccontare e conservare un pezzo importante di storia del fenomeno. Lo sviluppo di questa passione unitamente all’attività di graffiti writer e gli studi di architettura presso l’Università di Ferrara, la University of Technology di Delft e il Netherlands Architecture Institute di Rotterdam lo portano a condurre una ricerca personale sul writing che presto troverà forma compiuta nella pubblicazione «All City Writers»: una vasta ricerca sull’universo dei graffiti, dalla subway di New York alle capitali europee, che rilegge e mappa l’ambiente urbano attraverso la storia del Writing.

3° Premio - Vittorio Napoli. La Giuria ha valutato la passione di Vittorio Napoli rispondente, in diversa misura, ai criteri di premiazione del bando. In particolare la passione di percorrere a piedi e a nuoto la linea costiera italiana si è posta all’attenzione per la valenza di pratica fuori dagli schemi e le suggestioni che evoca rispetto al rapporto tra uomo, ambiente e cultura.
Biografia.
Vittorio Napoli (Salerno, 1957). Laureto in fisica, con una tesi riguardante il sole e la sua energia, vive a Trento. Mediatore e organizzatore di attività didattiche per le scuole sulle scienze fisiche, astronomiche e ambientali. Per le stesse tematiche è spesso invitato come conferenziere da diversi enti e associazioni. Nel corso degli anni ha maturato una passione per i viaggi di scoperta scientifica e di arricchimento culturale. Per vedere le eclissi di sole nel 1995 ha viaggiato da Trento ad Agra (India) con mezzi pubblici e per circa 2000 chilometri in bicicletta, nel 2001 è ripartito da Trento per arrivare nel Gabon ancora con mezzi pubblici e bici pieghevole. Nel 1999 alla scoperta dell’archeologia nord africana, ha viaggiato da Tunisi al Cairo in sola bicicletta per 4500 chilometri. Nel 2002 inizia il percorso a piedi e con le pinne che ogni estate lo porta alla scoperta ravvicinata delle coste italiane.
Menzione Speciale.
La Giuria ha voluto segnalare con una Menzione Speciale la passione di Antonio Sepe per l’ingegnosità e la bizzarria delle sue creazioni.
Biografia.
Antonio Sepe (Sanremo, 1956). Diplomato all’Istituto Tecnico Industriale di Savona nel corso di elettrotecnica. Impiegato come croupier presso il casinò di Sanremo. Camminatore in montagna e sulla costa ligure, suona da autodidatta la batteria e costruisce manufatti di vario genere: dalle bacheche dei nodi marinari, alle lampade “archeofuturiste”.

Menzione Speciale.
La Giuria ha voluto segnalare con una Menzione Speciale la passione di Serena Porrati per la capacità di far assurgere a valenza simbolica tratti di marginalità del paesaggio urbano contemporaneo facendo un confronto tra le erbe spontanee che crescono ai margini delle strade di Milano e New York.
Biografia.
Serena Porrati (Milano, 1981). Nata e cresciuta in un piccolo paese di frontiera tra Lombaria e Piemonte ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Staatliche Akademie der Bildende Kunste di Stoccarda.
Primo Premio Speciale alla passione per l’innovazione tecnologica - scientifica.
La Giuria nominata dalla Ripartizione Innovazione, Ricerca, Sviluppo e Cooperazione ha assegnato il Primo Premio speciale alla passione per l’innovazione tecnologica - scientifica di 2000 euro ad Andrea Giacomelli (Francoforte) e Francesco Giubbilini (Rosignano) per il progetto di BuioMetria partecipativa che intende mappare il buio presente sul territorio.
Secondo Premio Speciale alla passione per l’innovazione tecnologica - scientifica.
1000 euro a Manfred Jaider, ingegnere elettronico di Bolzano, per il progetto Leindenschaft Notebook Harware Control, un software libero in grado di dare agli utenti la possibilità di controllare e differenziare i consumi di energia del proprio computer portatile.

Alto Adige 29-04-09

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sabato, 25 aprile 2009


Irpef: 5 per mille al Comune di Laives


 LAIVES. Torna la possibilità di destinare il 5 per mille dell’Irpef alle attività in campo sociale del proprio comune. Quello di Laives l’aveva fatto nel 2006 e poi basta; quest’anno si può rifare, tenendo conto che il 5 per mille al comune è un’ulteriore possibilità che i contribuenti hanno oltre all’8 per mille e non una alternativa. Per destinare quindi il 5 per mille al Comune, basta firmare nel riquadro dove sta scritto «Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza». Nel 2006 furono più di un migliaio i cittadini che lo fecero nel comune di Laives. (b.c.)

Alto Adige 25-04-09
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mercoledì, 22 aprile 2009

Udienze con il sindaco di Laives




Cambiano gli orari

Cambia il giorno di colloquio con il sindaco a San Giacomo e a Pineta:

A San Giacomo sarà dalle 7.30 alle 8.30, ogni martedì.

A Pineta pure il martedì ma dalle 11.30 alle 12.30. Finora era il lunedì.
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martedì, 21 aprile 2009

Turismo, aumentano i pernottamenti a  Laives, Bronzolo ,Vadena.


LAIVES. L’albergo Steinmannwald di Pineta questa sera alle 21 ospiterà l’assemblea generale dell’Associazione turistica che comprende oltre a Laives anche Bronzolo e Vadena. È l’appuntamento annuale durante il quale gli operatori del settore turistico si ritrovano per fare il punto. Il primo dato positivo è che nel 2008 pernottamenti e arrivi sono aumentati rispetto all’anno prima.
  Precisamente, i pernottamenti sono cresciuti del 4,1%, raggiungendo quota 265.513 e così anche gli arrivi di ospiti, passati da 64.501 del 2007 ai 68.931 del 2008, con un più 6,9%. Soddisfatto il presidente dell’Associazione turistica, Mario Martinelli, perché in una fase dove l’economia complessiva non va bene, il trend turistico nel circondario continua a «tirare».
«È una crescita straordinaria sul fronte della domanda turistica nel nostro territorio - dice Martinelli - e questo grazie al buon lavoro svolto dai nostri albergatori».
 Per quanto riguarda le strutture ricettive, nell’ambito del territorio che fa riferimento all’Associazione turistica locale si contano 46 alberghi, dei quali 9 sono hotel con 825 posti letto; 10 sono alberghi con 261 posti letto; 2 sono le pensioni, con 64 posti letto; 5 i Garnì, con 104 posti letto; 2 i Residence, con 74 posti letto; 6 gli affittacamere, con 52 posti letto; 11 gli appartamenti, con 100 posti letto e 1 campeggio, quello dell’albergo Steiner, capace di 400 posti letto. Complessivamente, tra Laives, Bronzolo e Vadena si può contare su 1.880 posti letto.
 Quanto all’Associazione turistica, attualmente è composta da 94 soci e nel corso del 2008 al complesso già esistente si è aggiunto il «Residence Alpenrose» in centro a San Giacomo, altro segnale positivo in una fase dove è più facile invece che nel mondo economico si registrino chiusure e fallimenti. Di tutto questo possono rallegrarsi gli albergatori locali, che si avviano ad affrontare un nuovo anno altrettanto incoraggiante. Tra gli altri dati della passata stagione, c’è ad esempio quello relativo alla permanenza media degli ospiti - 3,9 giorni - che non è da sottovalutare.
 Passando invece al programma delle attività per l’anno in corso, oltre a riproporre quelle di successo come la Köfelefest, l’Apt sarà presente anche alle manifestazioni di richiamo che verranno organizzate da altri enti locali, come è stato ad esempio con il sostegno garantito alla sfilata di carnevale. Per quanto riguarda la provenienza degli ospiti, il primato va ai tedeschi (108.361) seguiti da italiani (72.361), austriaci (16.602), olandesi (12.822) e danesi (10886).


Alto Adige 21-04-09
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venerdì, 17 aprile 2009


L’assessore Frazza «scarica» Ceol



«Le sue esternazioni sono inopportune e non in linea col partito»

Dura nota e pesanti accuse «Il consigliere continua con dichiarazioni non credibili»


 LAIVES. Si dividono le strade politiche (e probabilmente anche personali) di Loris Frazza e Roberto Ceol, entrambi socialisti, il primo assessore comunale alla cultura e il secondo consigliere comunale. «Si dividono - scrive Frazza, dopo l’ennesima esternazione di Ceol - Il partito socialista e il sottoscritto, da tempo non sono più in linea con le continue, inopportune e per certi versi non credibili, prese di posizione di Ceol. Da mesi non si riesce ad avere con lui rapporti sereni e di dialogo».
 Continua l’assessore Frazza: «Da mesi con Ceol non si riesce ad avere rapporti sereni e di dialogo. Spiace far notare che tutte le sue asserite critiche mosse alla maggioranza che amministra Laives sono solamente frutto del suo pensiero e nulla hanno a che vedere con la partecipazione o frutto di discussioni con altre persone di riferimento della ex lista “Laives per il 2000” o al partito socialista».
 Frazza così prosegue: «Richiamato per questo, Ceol ha affermato di non voler rinnovare l’iscrizione al partito e suppongo non voglia sottostare alle direttive dello stesso. Per quanto mi riguarda, da troppo tempo ormai non sono più in sintonia con il consigliere Ceol, sempre convinto di avere ragione e che da troppo tempo non accetta alcun tipo di discussione». Frazza quindi accenna alla questione dei comitati civici, verso i quali Ceol è molto critico e che invece - continua l’assessore - «Vedono una seria discussione al loro interno con il fine di risolvere i problemi. Per Ceol invece non esiste null’altro che il suo pensiero, senza contraddittorio. Da anni non frequenta le riunioni settimanali del partito a Bolzano e a Laives e nell’ultima è finita con il suo solito abbandono dell’incontro in malo modo». Frazza spiega di non cercare la polemica ma di volere solo ricordare al collega le regole fondamentali della democrazia e che l’attuale maggioranza che amministra Laives è diretta erede di quella in cui anche Ceol era in giunta, «Per cui - dice Frazza - certe situazioni delle quali Ceol si lamenta, sono eredità della passata amministrazione». Frazza si dice «Dispiaciuto per la fine del rapporto di amicizia durato tanti anni, ma non è più possibile condividere serenamente le posizioni assunte da Ceol, adottate solo a titolo personale, spesso per gusto polemico fine a sé stesso. Io continuerò a sosterene l’attuale maggioranza».


LA SCHEDA

 Con la separazione tra Loris Frazza e Roberto Ceol, si consuma un ciclo politico che li ha visti per anni assieme, prima nella lista “Laives per il 2000 e poi nella lista Ulivo per il Partito democratico, prima di uscirne, l’anno scorso, e ricomporre il gruppo socialista in consiglio comunale quando era nato il Pd. Consumata la rottura, non è ancora chiaro cosa farà il consigliere Ceol, tenuto conto che, come si capisce dalle parole di Frazza, anche con lo Sdi avrebbe chiuso.

Alto Adige 17-04-09
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giovedì, 16 aprile 2009
Comune di Laives



COMUNICATI del 16.04.2009


NOTIZIE

Porte aperte all'asilo nido



Sabato 18 aprile si potrà visitare la struttura dalle 9 alle 13

Sabato 18 aprile è in programma la giornata delle porte aperte presso l'asilo nido di Laives. Dalle 9 alle 13 i genitori avranno l'opportunità di visitare la struttura di via Passaggio Scolastico per vedere da vicino gli spazi e le attrezzature a disposizione dei loro piccoli.
Sarà possibile parlare con le educatrici per conoscere le attività che vengono svolte, i metodi utilizzati e per avere maggiori informazioni sulle varie soluzioni (anche di orario) offerte dall'asilo nido di Laives.

Consiglio comunale: doppia seduta martedì 21 e mercoledì 22 aprile
 


Martedì 21 e mercoledì 22 aprile torna a riunirsi il Consiglio comunale per la sua terza seduta del 2009.
Diciotto i punti all'ordine del giorno: dopo le comunicazioni del sindaco, si procederà alla trattazione dei punti non affrontati nel corso delle sedute del mese scorso, che, per la parte “deliberativa” prevedevano argomenti in tema di urbanistica, come la proposta di modifica d'ufficio del puc per l'ampliamento della zona per insediamenti produttivi provinciale Vurza, la modifica di destinazione di un'area da verde privato a zona residenziale e la proposta di modifica del piano di attuazione della zona ex filanda.
Tra i nuovi punti all'ordine del giorno, oltre alle risposte a diverse interrogazioni e la discussione di alcune mozioni, figurano la presentazione di Eco Center Spa e l'istituzione della consulta ambientale.
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giovedì, 16 aprile 2009



Sport, avanti con la cittadella


Via libera pure al sentiero che dalla Vallarsa raggiungerà
Castel Flavon



 LAIVES. La giunta comunale ieri mattina ha preso parte a due differenti riunioni operative. La prima riguardava il percorso pedemontano tra Laives e Castel Flavon, la seconda invece ha visto la presenza dei vertici dell’Fc Alto Adige per parlare del progetto di cittadella dello sport in zona Galizia.
 Iniziando dal percorso pedemontano, alla riunione erano presenti rappresentanti dell’Avs e della Forestale. Il progetto è quello previsto per realizzare, senza soluzione di continuità, una passeggiata che partendo dalla zona Vallarsa, a sud della città di Laives, proseguirà fino a raggiungere Castel Flavon, sopra Bolzano, seguendo il piede della montagna. «Una parte di questo tracciato è stata già realizzata - dice il sindaco Polonioli - come a Pineta. Entro l’estate, la Forestale proseguirà con l’intervento e su indicazione del dottor Schöpf si è stabilito più opportuno completare il collegamento tra Pineta e San Giacomo piuttosto che quello da San Giacomo a Castel Flavon. Questa scelta è dovuta al fatto che il Comune di Bolzano non ha ancora realizzato la parte di sua competenza in direzione di Castel Flavon».
 Nell’altra riunione con i vertici dell’Fc Alto Adige invece si è parlato del progetto sportivo che interessa la società e che l Provincia ha già garantito di finanziare con un importo attorno agli 11 milioni di euro. In questo caso è stato analizzato il progetto di sviluppo della zona Galizia realizzato dall’ingegner Guglielmo Concer e tutti sono d’accordo per andare avanti. Così ora si passerà alla fase esecutiva e poi inizieranno i contatti con i contadini per arrivare agli espropri dei terreno necessari per realizzare campi da calcio e le altre strutture. (b.c.)

Alto Adige 16-04-09
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venerdì, 10 aprile 2009


La Seab replica a Ceol


«Gli utenti soddisfatti dei servizi»

LAIVES. In merito alle critiche rivolte alla Seab dal consigliere comunale Roberto Ceol, c’è una replica da parte dell’ente che esegue la raccolta dei rifiuti sul territorio. «La qualità del servizio Seab e la soddisfazione espressa dai cittadini - si legge nella nota - sono state rilevate tramite indagini telefoniche: risulta che l’88,4% degli utenti sia stato soddisfatto nel 2007 e nel 2008 il 90,5%». Per quanto riguarda lo stato dei contenitori dei rifiuti, Seab sottolinea che «i cassonetti per il cartone e per i rifiuti verdi sono stati interamente sostituiti. Le campane per la raccolta differenziata saranno sostituite a breve, non appena il Comune completerà la procedura d’acquisto. L’avvio della raccolta dell’umido, legata alla disponibilità di finanziamenti, è programmata per la seconda metà del 2009. A tale proposito la Provincia ha dato indicazione al Comune di avviare la raccolta dell’umido in concomitanza con l’ampliamento dell’impianto di biofermentazione di Lana».


Nel 2008, ricorda ancora la Seab, «è stato raggiunto l’obiettivo di attivare e mettere a regime i sistemi di raccolta con tessera personalizzata. Ad oggi sono stati ritirati i contenitori superflui e il sistema è stato ben accolto dai cittadini. Per quanto riguarda la sensibilizzazione, è stata fatta anche recentemente e così si osserva un aumento di utenti al riciclaggio cittadino».

Alto Adige 10-04-09
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giovedì, 09 aprile 2009


Rifiuti, un vertice con la Seab


La rappresentante nel cda: «Incontrerò gli abitanti»

 LAIVES. Durante questo mese di aprile dovrebbe avere luogo una verifica tra Comune e Seab per il servizio di raccolta dei rifiuti. Il consigliere Roberto Ceol, che non fa mistero di stare affilando le armi per l’occasione, in merito ha diffuso questa nota: «Oltre allo stato di fatto, vanno verificate le alternative a Seab perché non mi pare che ci sia stato un miglioramento del servizio da quando è passato alla società dal Comune. Piuttosto, è cresciuta la tariffa, un aumento in parte già programmato certamente, mentre i dati della stessa Seab evidenziano che la differenziata è lievemente calata. È evidente insomma che gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti e in questo metto anche il mancato avvio della raccolta dell’umido, almeno per le grandi utenze. È vergognoso anche lo stato nel quale sono stati ridotti i materiali come bidoni e altro. Non c’è dunque da meravigliarsi se poi i cittadini collaborano poco e male. L’amministrazione comunale dal canto suo non ha fatto granchè in tema di sensibilizzazione verso la popolazione e nelle scuole e piuttosto, nel giro di quattro anni sono cambiati ben 3 assessori per i rifiuti: Tommasini, Zanvettor e oggi il sindaco Polonioli. Ritengo che sia ora di cambiare gestore del servizio, valutando una municipalizzata o una società mista, pubblico e privato».
 Sempre per quanto riguarda la Seab, recentemente è stata nominata Carla Franceschini nel consiglio di amministrazione: «Non ho ancora assunto questo incarico - dice la Franceschini - ma appena sarò nominata voglio mettermi a disposizione dei cittadini per una volta alla settimana, così da raccogliere pareri e critiche». Nessuno dei suoi predecessori in Seab lo aveva mai fatto finora. (b.c.)

Alto Adige 09-04-09
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mercoledì, 08 aprile 2009


Un «freno» ai transiti inutili



San Giacomo
: dal 14 aprile (fra le 7.15 e le 8.30) divieto di transito verso nord

Il vice sindaco: l’iniziativa sperimentale per tre mesi

LAIVES. Prime iniziative per contrastare i transiti inutili nell’abitato di San Giacomo a seguito delle richieste formulate durante un incontro pubblico dalla comunità locale agli amministratori comunali. «Dal 14 aprile, nella fascia oraria mattutina che va dalle 7.15 alle 8.30, ci sarà divieto di transito dalla zona Vurza in direzione nord - anticipa il vice sindaco Georg Forti - e stiamo valutando da che punto iniziare lungo la statale 12. Questa iniziativa (che non riguarda moto e trattori) intanto avrà carattere sperimentale, per tre mesi, in maniera da capire come funziona e semmai cosa aggiustare perché, in particolare, occorre che chi ha il permesso di transitare lungo via Delle Part (una ottantina di confinanti) una volta giunto in zona Vurza, svolti verso la rotatoria e imbocchi la variante in galleria se deve raggiungere Bolzano. Ovviamente chi invece deve entrare in San Giacomo oppure vi abita, avrà il permesso di passare».
 È una delle misure richieste dagli abitanti di San Giacomo. Lo stesso sindaco Polonioli, nella pubblica assemblea, aveva spiegato che, dopo un buon esito iniziale, con l’apertura della variante, si era registrato però di nuovo un aumento dei transiti inutili di mezzi dentro San Giacomo e buona parte di questi non avrebbero alcun motivo di farlo. Nonostante ripetute sollecitazioni la situazione non è granchè migliorata e perciò si passa a misure più restrittive, impedendo il transito almeno durante l’ora di punta della mattina. Sarà poi da vedere come reagiranno i commercianti di San Giacomo, che vedono queste misure con poco entusiasmo. È questo il motivo per cui si sta valutando se far iniziare il divieto in fondo alla retta del Vurza, presso l’incrocio verso via Delle Part oppure più a nord. Altra richiesta degli abitanti di San Giacomo è di abbassare ulteriormente il limite di velocità lungo la statale 12 alle porte dell’abitato.

Alto Adige 08-04-09
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sabato, 04 aprile 2009

La cultura (per ora) ha evitato le pressioni della Provincia


Situazione ribaltata con il nuovo teatro utile anche a Bolzano


LAIVES. Il sindaco Giovanni Polonioli - in un articolo che appare sull’ultimo numero del bollettino edito dal Consorzio dei Comuni - ribadisce che «Laives ha bisogno di brillare di luce propria» e che quindi continua la sfida «per uscire dallo schema lavoro e vivo a Bolzano, dormo a Laives». Secondo il sindaco «È necessario avere un’anima e un cuore» e che la giunta comunale resta convinta che proprio partendo da queste considerazioni lo sviluppo finirà necessariamente per toccare e coinvolgere tanti altri settori». Polonioli punta molto (anche ma non solo) sulle strutture previste in zona Galizia (cittadella dello sport, velodromo, nuovo lido comunale) e quindi ringrazia la Provincia per gli interventi finanziari promessi e per l’impegno dimostrato nel realizzare la variante davanti a Pineta, nel rispettare i tempi per completare la circonvallazione e per aver realizzato la nuova stazione ferroviaria.
 LA PROVINCIA. Il nodo, condizionante, dello sviluppo di Laives è stata proprio la Provincia. Ribadito che la città potrà programmare il proprio sviluppo (demografico, urbanistico ed economico) solo quando la variante sarà tutta percorribile, non si può non sottolineare che la Provincia con le sue decisioni, le sue scelte, le sue imposizioni ha prima condizionato - in peggio - e quindi «frenato» l’autonomia del Comune: come non ricordare il tracciato della variante (poi ritoccato grazie alle pressioni del comitato civico di Pineta), il rifiuto di un’alternativa provvisoria alla famigerata statale, l’ubicazione delle zone produttive (quella di Pineta ampliata) a ridosso dei centri abitati e senza una viabilità adeguata, uno sviluppo urbano che si è concentrato sempre più lungo l’asse del maggior traffico. Con la rapida crescita - e senza pianificazioni ponderate anche e soprattutto da parte della Provincia - l’aspetto di Laives non ha certo tratto grandi vantaggi dai suoi cambiamenti. Ne è esempio emblematico la via Kennedy dove ben poco corrisponde alle esigenze degli abitanti e degli operatori economici. Ne risente anche l’aspetto architettonico visto che si intercalano edifici discordanti tra loro per altezza, per struttura delle facciate e per tipo delle coperture. Il Comune si sta adoperando in direzione del risanamento del nucleo storico e della sua valorizzazione: in previsione, come noto, anche la tanto attesa piazza che diventerà - finalmente - punto di incontro e quindi anche di sviluppo culturale. Sempre in attesa della variante per togliere il traffico. E sempre nella speranza che la Provincia lasci spazio alle iniziative e alle idee comunali.
 LA CULTURA. C’è un aspetto - nuovo ed importante - che ha contribuito a togliere a Laives almeno una parte della sua «dipendenza» da Bolzano. È quello culturale. La «gestione» delle attività è infatti, da tempo, autonoma e produttiva. Ma da un paio di mesi è proprio Laives che... aiuta anche Bolzano grazie alla nuova struttura - funzionale ed apprezzata - realizzata a San Giacomo. Gli assessori alla cultura della Provincia, Christian Tommasini, e dei Comuni di Laives e di Bolzano, rispettivamente Loris Frazza e Primo Schoensberg, assieme a funzionari dei rispettivi uffici alla presenza anche dell’assessora comunale Liliana Di Fede, hanno già impostato strategie concertate da applicare nel settore culturale al fine di garantire una offerta più strutturata riferita alle iniziative culturali da proporre. In particolare si è parlato dell’aula magna del complesso scolastico della ffrazione ed è stato già convenuto che fuori dall’orario scolastico la sala debba diventare punto di riferimento anche per la popolazione dei Comuni di Bolzano e di Laives attraverso un pacchetto di attività culturali che vada ad integrare l’offerta già presente sul territorio. Alle scuole dovrebbe essere, invece, esteso il progetto del «Teatro nella scuola» già attivato nel capoluogo con crescente successo. La programmazione degli eventi, come è stato detto durante l’incontro fra gli assessori, dovrebbe essere concertata da Provincia e Comuni interessati. Per meglio strutturare il pacchetto di iniziative si è deciso di affidare alla Libera Università di Bolzano lo svolgimento di una rilevazione delle aspettative culturali della popolazione interessata per raccogliere indicazioni sulle politiche culturali da adottare. È un passo avanti.

Altop Adige 04-04-09
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venerdì, 03 aprile 2009



«Laives deve brillare di luce propria»


Intervento del sindaco sul bollettino del Consorzio di Comuni: basta chiamarla città satellite del capoluogo


LAIVES. «Laives è sempre stata considerata una città dormitorio, una sorta di città satellite rispetto alla vicina Bolzano. In effetti, Laives è cresciuta molto rapidamente, fino a raddoppiare la propria popolazione nel giro di pochi decenni, soffrendo molto per questo stato di cose, peraltro necessitato da scelte non interne alle proprie dinamiche politiche o di sviluppo urbanistico ma da volontà esterne che hanno sempre imposto al comune “satellite” il loro essere “pianeti”. Laives, però, ha sempre reagito bene a questo stato di cose»: è il sindaco Giovanni Polonioli che esprime questi concetti - entrando poi nel merito di vari problemi - in un articolo che appare sull’ultimo numero del bollettino edito dal Consorzio dei Comuni.
 Secondo Polonioli l’obiettivo da raggiungere è «brillare di luce propria» e quindi «La sfida delle città satelliti, e di Laives in primo luogo, è allora importante e decisiva... E come fare questo passo, come iniziare questa sfida, se non partendo dall’anima, dal cuore dei cittadini? Questo è stato il ragionamento seguito dall’amministrazione comunale negli ultimi anni: iniziare a ragionare per progetti, per strategie di sviluppo che sappiano coniugare le risorse, umane e strutturali, con la voglia di emergere, di offrire, di proporre, di creare, che anche la periferia, se smette di pensarsi tale, necessariamente possiede». Fondamentale, secondo il sindaco Polonioli, è «Uscire dallo schema “lavoro e vivo a Bolzano, dormo a Laives”, tipico di tutte le realtà periferiche e satellitari e molto sentito anche nella città di Laives, e rendere i cittadini coscienti delle possibilità che anche qui si può autogenerare e stimolare». Altro concetto su cui insiste il sindaco Polonioli: «È necessario avere un’anima e un cuore». Partendo proprio da questa considerazione, il sindaco ricorda che «l’amministrazione comunale si è impegnata e continua ad impegnarsi a fondo in questo progetto, convinta che proprio partendo da queste considerazioni lo sviluppo finirà necessariamente per toccare e coinvolgere tanti altri settori, da quello sociale a quello dell’economia a quello più generale della strutturazione anche urbanistica della città... La sfida dei prossimi anni si gioca allora tutta sulla necessità di dotare Laives di un’anima, di un cuore, che la faccia uscire dal concetto
di “Laives-città dormitorio”. È in questa ottica che si è pensato ai prossimi fondamentali interventi strutturali». Il sindaco fa quindi un elenco: «La struttura sportiva per la squadra di calcio F.C. Südtirol che vedrà la luce nella zona sportiva Galizia e che dovrebbe constare di uno stadio e di almeno quattro campi per gli allenamenti: la Provincia ha già messo a disposizione per gli anni 2009-2010 un finanziamento di 11 milioni di euro e il Comune si sta muovendo per cercare altri sostegni finanziari, anche privati; la realizzazione, sempre nella zona sportiva Galizia, di un velodromo». (e.d.)

Alto Adige 03-04-09
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lunedì, 23 marzo 2009


Mille e una passioni, e la Seconda Luna è subito in orbita




Chiuse ieri le iscrizioni e il creatore dell’iniziativa Denis Isaia può già stilare un bilancio importante per quantità ma anche per qualità

MICHELA PERINI

Si sono chiuse ieri le iscrizioni al primo Premio nazionale delle passioni “La seconda luna”. E si sono chiuse con enorme soddisfazione da parte di Denis Isaia, noto curatore d’arte nonché ideatore dell’originale concorso “nato” a Laives.
 «Abbiamo chiuso benissimo - spiega Isaia - sopra ogni aspettativa! Abbiamo raggiunto le 1000 iscrizioni e non è ancora terminato il conteggio totale degli elaborati. Davvero un risultato strepitoso. Abbiamo dato la possibilità di confrontarsi con il pubblico a chi normalmente non ce l’ha e forse siamo stati premiati per questo».
 Certamente un progetto innovativo, diverso e originale quello de “La seconda Luna”, un concorso nazionale delle passioni, delle “cose indisciplinate”, che premia la bizzarria, l’azzardo, i tentativi a vuoto e le stranezze. «L’idea nasce principalmente dalla volontà di cercare qualcosa che non era ancora stato trovato. Studiavo i “percorsi di senso”, ossia come attraverso la libertà d’espressione si può arrivare ad essere innovativi e da lì ho preso spunto per la realizzazione di questo concorso» spiega il curatore.
 La vera forza di questo progetto - che ha avuto eco anche sui media nazionali per la sua originalità - è quella di essere un limpido specchio della nostra società attuale, nella quale grazie al successo di Internet si da sempre più spazio all’individualità. «In un contesto così vasto ed evoluto limitare un premio ad una singola disciplina sarebbe stato alquanto riduttivo» sottolinea Isaia.
 La Seconda Luna è un concorso trasversale che abbraccia tutte le discipline, dando spazio alle più svariate espressioni, all’originalità estrema, alla creatività pura. Proprio il suo essere lontano dai frequenti “concorsi disciplinari”, il suo uscire fuori dagli schemi, ha entusiasmato i moltissimi che vi hanno preso parte. La partecipazione al concorso è stata, infatti, incredibilmente intensa da tutte le regioni d’Italia, tra gli appassionati ha giocato un ruolo fondamentale il “passaparola” ed in breve tempo la voce si è diffusa in tutta la penisola. Anche la partecipazione locale non è mancata affatto ed ha abbracciato le più diverse generazioni: hanno preso parte al concorso giovani e giovanissimi, ma anche moltissimi adulti. Denis Isaia è quasi incredulo di fronte al risultato ottenuto e racconta: «Il livello di contenuti umani è molto alto e frequenti sono le storie di passioni nate in tarda età, riscoperte dopo i cinquant’anni. Magari la storia di un uomo che ritrova l’amore per una certa attività che aveva imparato da bambino grazie agli insegnamenti del nonno e che poi nella vita aveva completamente accantonato. L’alta presenza del “lato umano” non meraviglia più di tanto, in fondo descrivere una passione è sempre un’opera autobiografica».
 Com’era facile prevedere, l’arte vince su tutte le categorie in concorso: le passioni dei singoli e dei gruppi, nelle forme più disparate, si concentrano maggiormente in questo settore, forse perché l’arte comprende infinite discipline: dalla musica alla pittura, dalla scultura alla danza. Ai vincitori del concorso andrà un premio in denaro di 25 mila euro al primo classificato, 7 mila euro al secondo e 3 mila euro al terzo. «Certamente è un montepremi importante - sottolinea Isaia - ma è rapportato all’ambizione di questo concorso. Ho visto molti premi nazionali, nati in piccole realtà, divenire negli anni concorsi importanti e spero che avvenga lo stesso anche per La seconda luna».
 Il premio ideato dal curatore si inserisce nel programma per il Comune di Laives e della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, che intende promuovere un approccio innovativo alla cultura. I numerosi elaborati saranno valutati da una giuria di esperti capitanata da Antonio Cosentino - fondatore del Centro di ricerca sull’indagine Filosofica - e gli attesissimi nomi dei vincitori compariranno sul sito www.lasecondaluna.it entro il 30 aprile 2009.

Alto Adige 22-03-09
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giovedì, 19 marzo 2009

Un vertice fra assessori «Cultura coordinata»

Si discute soprattutto di San Giacomo



 LAIVES. L’assessore provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, ha condotto colloqui con i colleghi dei Comuni di Laives e Bolzano per individuare strategie per il settore culturale e concertare i relativi programmi nelle strutture di San Giacomo, compresa la nuova sala teatrale che sta dimostrando la propria funzionalità.
 La gestione dei programmi culturali e delle strutture è stata al centro della discussione sulla quale gli assessori alla cultura della Provincia, Christian Tommasini, e dei Comuni di Laives e di Bolzano, rispettivamente Loris Frazza e Primo Schoensberg, assieme a funzionari dei rispettivi uffici si sono confrontati nell’ambito di un incontro tenutosi proprio nei giorni scorsi a Laives. Oltre ai tre assessori alla cultura era presente Liliana Di Fede assessora comunale alle attività sociali, pubblica istruzione e finanze.
 L’obiettivo del colloquio, come detto, era quello di definire strategie concertate da applicare nel settore culturale al fine di garantire un’offerta più strutturata riferita alle iniziative culturali da proporre nelle strutture della zona di San Giacomo; in particolare si è parlato dell’aula magna del complesso scolastico, che dopo l’avvenuta ristrutturazione può ospitare anche esibizioni teatrali e musicali. A tal riguardo si è convenuto che fuori dall’orario scolastico la sala diventi punto di riferimento anche per la popolazione dei Comuni di Bolzano e di Laives attraverso un pacchetto di attività culturali che vada ad integrare l’offerta già presente sul territorio.
 Il pacchetto dovrebbe comprendere la proiezione di film, spettacoli di musica classica e di teatro professionale. Alle scuole dovrebbe essere, invece, esteso il progetto del «Teatro nella scuola» già attivato nel capoluogo con crescente successo. La programmazione degli eventi, come è stato detto durante l’incontro fra gli assessori, dovrebbe essere concertata da Provincia e Comuni interessati. Per meglio strutturare il pacchetto di iniziative si è deciso di affidare alla Libera Università di Bolzano lo svolgimento di una rilevazione delle aspettative culturali della popolazione interessata per raccogliere indicazioni sulle politiche culturali da adottare. Al margine dell’incontro l’assessore provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, accompagnato dai funzionari dell’Ufficio servizio giovani, ha avuto un ulteriore confronto con il collega del Comune di Laives, Loris Frazza, in merito al futuro del «Black Box». Come è stato concordato la gestione della mega struttura, realizzata in zona Galizia a Laives per ospitare le manifestazioni di cultura giovanile andando così a soddisfare la richiesta di spazi avanzata dai giovani, sarà messa presto a concorso tramite un bando pubblico che Provincia e Comune di Laives provvederanno a definire congiuntamente.


Alto Adige 19-03-09
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giovedì, 19 marzo 2009


Il mercato forse trasloca



San Giacomo: risposta del sindaco ad un’interrogazione

San Giacomo. Si potrebbe spostare il mercato del martedì a San Giacomo dalla piccola sede al piazzale di fronte, dove fino a poco tempo fa era fissato il capolinea della linea 4 della Sasa. «Sarebbe certamente una sistemazione migliore», ha spiegato il sindaco Polonioli in consiglio comunale rispondendo ad una interrogazione dove si chiedeva quanto paghi all’anno Laives per l’affitto di quello spazio che adesso, con lo spostamento del capolinea della 4 a Pineta nord, non servirebbe più. «Il contratto d’affitto con due privati, proprietari della superficie - ha spiegato il sindaco - scade a giugno di quest’anno e non lo rinnoveremo, a meno che non si decida di spostare lì la sede del mercato settimanale che a San Giacomo si svolge il martedì mattina. Per l’affitto paghiamo 1.117 euro ad uno e 1.976 euro all’altro dei proprietari. Siccome però a giugno chiudiamo il contratto, questa volta pagheremo la metà». (b.c.)

Alto Adige 19-03-09
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martedì, 17 marzo 2009


Clienti in calo. Trasloca un negozio



Stefania Burattin: «Non si può lavorare. Andiamo a San Giacomo»
 LAIVES. Quello che si temeva con la chiusura della vecchia statale davanti a Pineta a quanto pare si sta materializzando: il negozio Baby Bazar di vestiti e oggetti per bimbi, vicino alla farmacia, sta per chiudere i battenti. «Ci è bastato un mese per capire che l’aria era cambiata - spiega Stefania Burattin - e così, dopo alcuni anni dobbiamo andarcene. Ci trasferiremo entro giugno a San Giacomo dove certo c’è più visibilità per il nostro negozio. Da quando è stata aperta la variante abbiamo assistito ad un calo della clientela ed è stato inevitabile cercare una soluzione altrove».
 Ma quello che preoccupa è anche che potrebbe essere l’inizio di una “fuga” da Pineta e la stessa Burattin non nasconde di avere saputo da altri commercianti che sta diventando sempre più dura lavorare e che appena si dovesse presentare l’occasione se ne andranno. Insomma, come detto, si sono già concretizzate quelle che erano le apprensioni emerse subito dopo l’apertura del tratto di variante davanti alla frazione.
 Bruno Fracalossi, proprietario dei locali dove c’è il negozio di Stefania Burattin, anticipa che è sua intenzione a questo punto chiedere all’amministrazione comunale di poter almeno trasformare quello spazio in appartamento, perché altrimenti rischia di non poterlo più affittare come esercizio commerciale. È la strada che proverà ad imboccare anche il signor Osanna per i locali dove fino a poco tempo fa, sempre a Pineta, lungo la vecchia statale, aveva sede la sua ditta di serramenti “System 2000”: «Premetto che non è stata l’apertura del tratto di variante la causa che mi ha convinto a trasferire la ditta in zona industriale a Bolzano - spiega appunto Osanna - bensì lo spazio troppo piccolo a disposizione. Ci siamo trasferiti una decina di giorni dopo l’apertura della variante davanti a Pineta ma comunque anch’io posso assicurare che per chi è rimasto lì a lavorare la situazione è diventata subito molto difficile».
 Questa realtà e i timori che l’accompagnano, sono già stati oggetto di riflessioni anche a livello politico, perché se il trend degli abbandoni dovesse proseguire nel settore commerciale, per la realtà di Pineta sarebbe un duro colpo. Oggi, lungo la vecchia statale liberata dal traffico di transito, rimane una manciata di negozi (supermercato, tabacchino, farmacia e un sexy shop) che garantiscono un prezioso servizio “di vicinato” alla comunità residente. Dovesse chiudere il supermercato o il tabacchino, diventerebbe un problema per tutti. C’è anche chi, come l’ex assessore Marco Delli Zotti, oggi pone le mani avanti e parla di preoccupazione per la sopravvivenza dello stesso ufficio postale di Pineta (che si trova vicino alla chiesa nel centro della frazione) e lo fa sulla scorta di notizie in base alle quali, le Poste avrebbero intenzione di chiudere diversi punti sul territorio provinciale.
 Come si vede, ci sarà materia di discussione a volontà per la riunione che l’assessore al commercio, Bruno Ceschini, ha organizzato proprio con i commercianti di Pineta per mercoledì 25 marzo.

di Bruno Canali
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venerdì, 13 marzo 2009

Bene il progetto di bilinguismo alle elementari



 LAIVES. «Linguisticautonomamente» è il progetto per l’apprendimento della seconda lingua in corso nella prima classe della scuola elementare di San Giacomo. Vi partecipano 19 bambini con gli insegnanti Gabriella Cretti, Elisabetta Stricca e Paolo Maccagnan e l’obiettivo è potenziare la competenza nella lingua tedesca fin dalla prima elementare. Questa sperimentazione viene seguita costantemente da un comitato scientifico nel quale figurano anche docenti della facoltà di Scienze della formazione e periodicamente ci sono incontri per verificare i risultati raggiunti. L’ultima di queste riunioni ha avuto luogo a inizio settimana e, come conferma l’assessora alla scuola Liliana Di Fede, il bilancio è ampiamente positivo: «Il lavoro sta andando avanti bene e in questo anche la collaborazione dei genitori si sta dimostrando preziosa. Abbiamo avuto il loro appoggio fin dall’inizio e questo è stato molto importante».

Alto Adige 13-03-09
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domenica, 08 marzo 2009


San Giacomo, via libera ai polmoni verdi





Benestare agli interventi nelle due aree finora bloccate dai lavori

 LAIVES. Il «Garden Village», proprio nel centro di San Giacomo, concentra in poco spazio qualche cosa come 250 appartamenti, per una quantità di persone che, quando saranno tutti abitati, arriva a sfiorare la popolazione complessiva di Vadena. È evidente che un quartiere del genere abbia necessità di spazi pubblici e infatti, di questo si è parlato venerdì mattina in una riunione organizzata dall’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon insieme a tecnici e rappresentanti delle cooperative. Importanti le indicazioni che sono emerse dopo il colloquio.
 «All’interno del Garden Village abbiamo due aree destinate a diventare verde pubblico - ha spiegato Gerolimon - aree che finora erano ferme perché c’erano i cantieri aperti. Con la riunione fra tutti, abbiamo fatto il punto della situazione e dato via libera al completamento delle opere di urbanizzazione. In questa maniera verranno sistemate e dotate di quello che occorre per un utilizzo pubblico».
 Si tratta di due superfici non molto ampie, una posta all’angolo di via Max Valzer e l’altra invece più interna al Garden Village. Nei mesi scorsi non era mancata la polemica (l’aveva sollevata il consigliere Roberto Ceol) proprio riferita allo stato di abbandono nel quale queste due aree pubbliche erano state lasciate. La spiegazione in giunta comunale era stata che si attendeva il completamento dei lavori di costruzione per poi passare alla sistemazione. Adesso è arrivato il momento di farlo e non ci vorrà molto per dare alla zona residenziale qualche piccolo “polmone verde”. «Altra cosa che faremo - aggiunge l’assessore Gerolimon - sarà la creazione di un passaggio pedonale tra le vie Rosegger e Max Valier, in maniera che i residenti possano raggiungere l’isola ecologica di riferimento in assoluta sicurezza, senza dover passare lungo percorsi trafficati».
 Le due zone pubbliche non sono molto grandi, tenuto conto, come detto, che nel quartiere Garden Village vi sono 250 appartamenti. Però bisogna ricordare che non molto distante c’è un’altra area verde, quella accanto alla chiesa, nota come «verde Nicolussi» e lì c’è anche un campetto per giocare a calcio e a pallavolo; il problema semmai è che per raggiungerlo dal Garden Village occorre per forza attraversare via San Giacomo in pieno centro.
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giovedì, 05 marzo 2009


  «Premio nazionale alle passioni»


Non solo arte nella mostra «Seconda luna»
Alto Adige, 05 MARZO 2009

 LAIVES. Sarà veramente da vedere la mostra relativa al «Premio nazionale alle passioni» intitolato «La seconda luna», che da quest’anno ha preso il posto di quello che era il premio Città di Laives di arti figurative. Rispetto a quest’ultimo, il nuovo concorso infatti ha aperto la porta a tutta una serie di espressioni che non sono solamente artistiche nel senso più stretto del termine. E infatti gli organizzatori anticipano che sono arrivate cose veramente originali, che spaziano in tanti campi delle attività umane.
 Intanto chi ha intenzione di partecipare con una propria proposta o opera, ha tempo fino al 20 marzo per inviarla agli organizzatori, dopo di che, entro la fine di aprile, verranno anche proclamati i vincitori. Il primo premio ammonta a 15.000 euro, 7.000 il secondo e 3.000 il terzo.
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sabato, 14 febbraio 2009



«Bus, allungati i tempi fermate abolite e disagi»

Protestano gli utenti «Sulle linee 2 e 4 situazione peggiorata»
 Alto Adige, 14 FEBBRAIO 2009


 LAIVES. L’apertura al traffico del tratto di variante davanti a Pineta e l’inizio dei lavori per il lotto successivo della circonvallazione sono passi importanti per migliorare la viabilità. Ma hanno creato disagi (e proteste) a causa delle modifiche nel servizio di trasporto gestito dalla Sasa.
 Questi le prime indicazioni emerse già nella giornata di martedì: la linea 2 dovrebbe entrare a tutte le ore da sud in via Brennero e non solo fino alle 6 del mattino e poi dopo le 20, come è adesso. Inoltre si potrebbe studiare una fermata della linea 4 lungo la variante all’altezza del sottopasso per la Grufrut. Secondo la Lega Nord «Sono rilevanti i disagi dopo la soppressione della fermata di Pineta.
 Un gruppo di utenti dei bus di linea della Sasa ha diffuso un lungo documento in cui evidenziano (in modo critico) diverse problematiche: «Da martedì la frequenza della linea 2 è passata da 12 a 15 minuti, un cambiamento illogico essendo stato posto in relazione con l’apertura della variante di Pineta che dovrebbe velocizzare, anche se di un minimo, i tempi di percorrenza o che quanto meno non li rallenti (in pratica saltano le due fermate di Pineta centro... Ci pare legittimo ribellarsi al fatto che vengano peggiorate situazioni già critiche e al limite dell’accettabilità, come quella dei ritardi cronici sulla linea 2 e del sovraffollamento delle vetture. La frequenza avrebbe dovuto rimanere invariata a 12 minuti o, meglio ancora, portata a 10 minuti». Gli utenti entrano nel merito anche della linea 4: «Oltre al problema pratico degli abitanti di Pineta in relazione ai collegamenti, venuti meno, con Laives, la linea 4, che finora faceva capolinea a San Giacomo, da mercoledì prosegue fino a Pineta sud, col risultato che - su un autobus non autosnodato - confluiscono gli utenti di Pineta, delle zone artigianali di San Giacomo e Vurza e del rettilineo di San Giacomo (che prima facevano riferimento alla linea 2), in aggiunta a quelli di San Giacomo centro. Scontati quindi i pienoni nei bus a parità di frequenza che è rimasta di 15 minuti». Gli utenti, nella loro protesta, fanno riferimento anche al sito sasabz.it/ dove si legge «Di un aumento del tempo di percorrenza della linea 2 da 42 minuti e 42 secondi a 45 minuti e 45 secondi. Questo però non risponde al vero. Lo si può facilmente verificare raffrontando i nuovi orari con quelli in vigore fino a martedì scorso». E sono proprio gli utenti a fare l’esempio riferito alla fascia oraria tra le 8 di mattina e il tardo pomeriggio: «Adesso: partenza dalla stazione ai minuti 00, arrivo a Bronzolo ai minuti 40, quindi 40 minuti. Fino a maretdì scorso: 39 minuti (quindi scarto di un minuto e non di tre). Adesso partenza da Bronzolo ai minuti 58, arrivo in stazione ai minuti 39 per un totale di 41 minuti. Fino a martedì scorso i minuti erano 40 con uno scarto, quindi, di un minuto. Non ci sembra logico che per un minuto di scarto a corsa (anche se ufficialmente “venduti” per “tre minuti”) la frequenza di una linea basilare come la 2 sia stata allungata di cinque minuti a corsa. Volendo essere onesti, dovevano allungare la cadenza di un minuto (quello che si è perso stando alle “tabelle orarie”), portandola da 12’ a 13’ Perché invece portarla da 12’ a 15’?. Secondo noi finora tutti lamentavano la mancanza di affidabilità degli orari, con ritardi cronici. Bene, ora la Sasa, incapace di affrontare il problema in senso migliorativo, ha approfittato dell’occasione per “allungare” di botto la frequenza, dandone la colpa alla nuova situazione di Pineta. Con un piccolo particolare da considerare: che sul fronte della viabilità di Pineta i lavori erano in corso da lunghissimo tempo, e che la nuova rotonda non è certo stata catapultata lì da Marte tre notti fa. Dunque si dovevano - se del caso - prendere adeguati provvedimenti prima che la situazione si ritorcesse sugli utenti: anello ultimo e incolpevole della catena».


«Bisogna soltanto avere un po’ di pazienza»

 LAIVES. Gli abitanti di Pineta si lamentano per come è stato organizzato il servizio di trasporto pubblico della Sasa dopo l’apertura della variante. La modifica della viabilità vede ora la linea 2 passare per Pineta solo provenendo da sud e solo fino alle 6 del mattino e dopo le 20. In compenso il capolinea della 4 è spostato a sud di Pineta ed è anche stata aggiunta una corsa in direzione di Bolzano. Però la linea 4 non passa per Oltrisarco e chi da Pineta vuole andare verso Laives ha solo due possibilità: prendere il bus della linea 4 fino alla zona Vurza, a nord di Pineta; lì scendere e salire sul bus della linea 2 che passa lungo la variante e va a Laives oppure attendere la circolare che collega Pineta a Laives, Bronzolo e Vadena, ma che passa solo una volta l’ora e in città non percorre via Kennedy ma passa a monte. Questa situazione, come detto, sta creando malumori tra la comunità di Pineta, anche perché la prospettiva è di dover attendere qualche anno, fino a quando sarà costruita la rotatoria a sud dell’abitato, che farà tornare i collegamenti alla normalità. Questi malumori hanno già raccolto il sostengo della Lega Nord, ma il vice sindaco Georg Forti non ci sta a subire: «Abbiamo già parlato con la Sasa dei problemi e scritto ai cittadini. Il Comune ha fatto tutto il necessario e vedremo di affrontare anche il resto. Chiediamo un po’ di pazienza». (b.c.)


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venerdì, 13 febbraio 2009


Consulta: finalmente la cultura gestita in modo trasparente


Alto Adige, 13 FEBBRAIO 2009


 LAIVES. Finalmente è stata nominata la consulta culturale: «È un mio sogno che si avvera dopo una decina d’anni», dice l’assessore comunale Loris Frazza. Che aggiunge: «La gestione della cultura potrà così essere trasparente e sarà quindi garanzia anche di qualità».
 La composizione della consulta rispetta la proporzionale: per il gruppo tedesco sono entrati Roland Rauch della Banda musicale e Josef Stocker della Heimatbuehne; per le associazioni del gruppo italiano invece fanno parte della consulta Riccardo Di Valerio del Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82, Maria Rosa Travaglini del Piccolo teatro Pineta, Bruno Debortoli, della Filodrammatica e Dino Gagliardini del coro Monti Pallidi. L’assessore Frazza è più che mai soddisfatto.
 Un passo in avanti?
 
«Fondamentale e scaturito, fra l’altro, da un’unità di vendute fra i 18 rappresentanti delle associazioni presenti alla riunione dell’altra sera. Anche le nomine dei componenti la commissione sono avvenute senza il benchè minimo contrasto. Siamo partiti proprio con il piede giusto».
 Prospettive?
 
«A fine mese la prossima riunione, in anticipo rispetto alla elargizione dei contributi annuali concessi alle associazioni. Avremo modo di verificare i rispettivi programmi e di guardare in avanti in maniera coordinata»
 Ma non è che la consulta finirà per occuparsi soltanto di contributi?
 
«Assolutamente no. Ci mancherebbe altro. Compito prioritario è dare un concreto aiuto, che dovrebbe essere anche una volta rispetto a quanto è accaduto finora, alla gestione della cultura e quindi delle varie iniziative promosse sul territorio comunale, fatta salva ovviamente l’autonomia propositiva ed organizzativa di ogni singola associazione esistente».
 Quando si parla di gestione non si può fare riferimento alla scelta che dovrà essere fatta a proposito della nuova sala teatrale di San Giacomo...
 
«Ho le mie idee che ho già manifestato pubblicamente anche di recente. Le confronterò ovviamente in seno alla consulta proprio per trovare la soluzione migliore da proporre per la scelta».
 In prospettiva?
 
«Inizieremo, in seno alla consulta, un intenso lavoro di verifica in vista della prossima programmazione, ad iniziare ovviamente dalle proposte per i mesi estivi».
 Cambiamenti in vista?
 
«Le idee non mancano. Collaborando sarà più facile metterle a confronto e trovare la soluzione migliore».
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giovedì, 12 febbraio 2009


«Cittadella dello sport I dubbi in aumento»

Alto Adige, 12 FEBBRAIO 2009
 

 LAIVES. In merito all’ampliamento della zona sportiva in Galizia, Rosario Grasso (consigliere comunale di Rifondazione Comunista) ha inviato questa nota: «Fin dall’inizio, unica forza politica presente in consiglio, abbiamo espresso i nostri dubbi sull’impatto che un progetto di tali dimensioni e su una zona idrogeologicamente delicata, avrebbe avuto sul territorio. Anche di recente abbiamo presentato un’interrogazione chiedendo se non si ritenesse opportuna una valutazione di impatto ambientale e la consultazione dei cittadini anche per il tramite di un referendum. La risposta è di sostanziale e totale noncuranza e la cosa ci ha preoccupato: la giunta giunta intende procedere senza intralci alla sua realizzazione e questo anche nel momento in cui il presidente Durnwalder, di fronte agli scarsi risultati sportivi del Südtirol, avverte che non intende finanziare e soprattutto accollarsi i costi di una megastruttura del genere. Siamo dunque contenti che i dubbi aumentino e altre voci si uniscano alla nostra chiedendo che i cittadini vengano consultati a priori e non informati solo a cose fatte. Per fare ciò, e non ridurre tutto a una finzione, occorre però che tutti siano messi in grado di valutare le opportunità e i pericoli a cui si andrà incontro e solo alla fine va chiesto un parere che dovrebbe divenire vincolante per l’amministrazione».
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giovedì, 12 febbraio 2009



L’apertura della nuova sala teatrale di San Giacomo resta incerta


Soltanto oggi si saprà l’esito del collaudo
 Alto Adige, 12 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. È atteso per domani l’esito del collaudo della nuova sala teatrale di San Giacomo dopo il sopralluogo della commissione tecnica. Ovviamente Comune e progettista si augurano che tutto sia a posto perché altrimenti diventerebbe un problema consentire l’ingresso al pubblico. Male che vada comunque si potrebbe richiedere un benestare provvisorio, almeno per un certo numero di spettatori in sala. Intanto in questi ultimi giorni si sta provvedendo alla completa pulizia dei locali, operazione non da poco se si guarda all’ampiezza della struttura appena completata nelle sue varie componenti. (b.c.)


Domenica primo spettacolo nella nuova sala teatrale di San Giacomo

Rassegna: su il sipario
 In scena la Strapaes con una commedia

 LAIVES. Sarà la compagnia Strapaes di San Giacomo, ad inaugurare la nuova sala teatrale in zona scolastica e lo farà domenica 15 febbraio alle 17, proponendo la commedia «Mi te l’avevo dit». Sarà di fatto il via anche alla prima rassegna teatrale specifica di San Giacomo, un traguardo raggiunto dopo anni di attesa e di sogni. Unico appunto semmai è il fatto che domenica pomeriggio ci sarà anche la sfilata de carri di San Giacomo, che più o meno terminerà verso le 17 e questa concomitanza potrebbe “rubare” pubblico alla prima in teatro. La rassegna poi continuerà sabato 21 febbraio alle 20.30 quando sul proscenio di San Giacomo saliranno gli attori della compagnia «I Barcaioli» per proporre «Chi de fiori feriss». Sabato 7 marzo toccherà all’associazione bolzanina «Luci della ribalta» con «Cose dell’altro mondo», mentre sabato 14 marzo la Filo di Ora proporrà al pubblico locale «Il mistero dell’assassino misterioso». Sabato 21 marzo arriverà la Filo di Toblino con «L’è sempre colpa del nono» e infine chiusura della rassegna affidata ancora alla Strapaes con «El vegna avanti», altro cavallo di battaglia della compagnia.
 Il tutto, come s’è detto, nella nuova sala teatrale della frazione che dovrebbe essere inaugurata, con il primo spettacolo, appunto domenica prossima. Il condizionale - come scriviamo qui sopra - resta d’obbligo visto e considerato che bisogna attendere l’esito dei minuziosi controlli che sono stati eseguiti l’altro giorno. Ovviamente la Strapaes spera che venga dato il via libera definitivo della sala che è un autentico gioiello e la cui acustica, testata dal coro Monti Pallidi pochi giorni fa, è stata giudicata buona. In attesa delle verifiche con il pubblico in platea. (b.c.)


Cultura: consulta nominata e già operativa



 LAIVES. È stata nominata la consulta culturale e lo hanno fatto i rappresentanti di diverse associazioni comunali l’altra sera alla presenza dell’assessore alla cultura Loris Frazza, di quello allo sport Bruno Ceschini e di Gianluca Nettis, capo dell’ufficio servizi del Comune. Va dato atto proprio all’assessore Frazza di essere riuscito in poco tempo a formare questo organismo, dopo che per anni i suoi predecessori ne avevano solo parlato senza arrivare alla costituzione. La composizione della consulta rispetta la proporzionale così come è tra la popolazione di Laives e così, per il gruppo tedesco sono entrati Roland Rauch, della Banda musicale e Josef Stocker della Heimatbuehne.
 Per le associazioni del gruppo italiano invece fanno parte della consulta Riccardo Di Valerio, del Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82, Maria Rosa Travaglini, del Piccolo teatro Pineta, Bruno Debortoli, della Filodrammatica e Dino Gagliardini, del coro Monti Pallidi.
 Rassegna teatrale. Lo spettacolo teatrale «Le strade dell’acqua», a cura del Centro della pace di Bolzano, era stato già proposto con successo a Vadena. Adesso arriva in aula magna nell’ambito della 29esima rassegna nazionale Stefano Fait. L’appuntamento è per domani e dopodomani alle 20.45. È un lavoro scritto da Francesco Comina, con la partecipazione di Flora Sarrubbo. I biglietti per i non abbonati, si possono acquistare sia al botteghino del teatro aula magna nelle serate di programmazione e da Fiori Berger di via Kennedy. (b.c.)

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domenica, 08 febbraio 2009



Variante SS 12 pronta e da scavare. Cambiano i percorsi dei bus

Alto Adige, 08 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Il tratto di variante davanti a Pineta è pronto e martedì 10 febbraio alle 11 sarà inaugurato, alla presenza del presidente Durnwalder e dell’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. Contestualmente si darà anche il via alla perforazione della galleria per il lotto di variante che passerà alle spalle della città. L’apertura del tratto di variante davanti a Pineta ed il contemporaneo inizio degli scavi per il lotto in tunnel sotto la città comporterà, appunto da martedì una sorta di novità.
 LA VIABILITÀ. L’accesso all’abitato di Pineta, provenendo da Bolzano, sarà possibile dalla rotatoria di smistamento a nord della frazione e non più proseguendo sul tratto principale. Per proseguire verso Laives sarà quindi necessario tornare sulla rotatoria e prendere la direzione di Laives in quanto, sino a completamento del lotto in galleria, non sarà possibile accedere da Pineta sud verso Laives. Provenendo dalla città sarà invece possibile accedere direttamente a Pineta sud attraverso una bretella provvisoria a senso unico.
 LINEE BUS. Con una comunicazione a tutti i residenti, la Sasa annuncia le variazioni dei percorsi: «Questa società, informata dei lavori per la variante il 5 febbraio scorso, ha dovuto attuare in tempi molto brevi alcune modifiche, per garantire agli utenti di poter fruire di un servizio soddisfacente, che potesse rispondere alle loro esigenze. La direzione della Sasa si scusa con gli utenti, chiedendo la loro comprensione». Ecco le modifiche: Linea 2. Il percorso resterà invariato fino alla rotatoria di Pineta nord, proseguirà per Laives sulla nuova variante, escludendo Pineta. La frequenza passerà dai 12 ai 15 minuti, con l’aumento del tempo di percorrenza che passserà da 42’+42’ a 45’+45’”. Circoleranno 6 autobus con la suddetta frequenza. Linea 4. Il percorso della linea 4 resteerà invariato fino a San Giacomo, proseguuirà fino a Pineta con l’inversione alla rotatoria di nuova realizzazione a sud dell’abitato, mantenenndo l’attuale frequenza di 15 minuti ed aumentando il tempo di percorrenza da 30’+30’ a 37+38. Circoleranno 5 autobus, quindi uno in più rispetto al passato. Linea Vadena-Laives-Pineta.
Il bus di linea continuerà a transitare nell’abitato di Pineta. In direzione Laives, dopo aver effettuato la fermata Pineta, ritornerà alla rotatoria nord, proseguendo per Laives sul nuovo percorso».
 LE CONSEGUENZE. Seconda la direzione della Sasa vi sarà un aumento del tempo di percorrenza della linea 2 per compensarne i ritardi. Dato che la linea 2 non si fermerà più a Pineta, ci sarà il recupero di un ulteriore tempo di percorrenza. Previsti anche maggiore garanzia di mantenimento della frequenza sulla linea 2, miglioramento della frequenza su San Giacomo, che con l’alternanza dellle due linee diventa di 7/8 minuti (attualmente alcune corse delle linee 2 e 4 si sovrappongono a causa della diversa frequenza, 12 e 15 minuti); riduzione della frequenza su Pineta, Laives e Bronzolo che passa dai 12 ai 15 minuti; viene meno il collegamento diretto tra Pineta e Laives, però sono possibili l’interconnessione tra la linea 4 e la linea 2 alla fermata Costa, oppure l’utilizzo della linea Vadena-Laives- Pineta. La linea 4 andrà fino a Pineta e non più fino a San Giacomo; fino alle ore 6 del mattinno e dalle ore 20, nonché al sabato poomeriggio e nei giorni festivi, sarà garantito il collegamento diretto tra Pineta e Laives mediante la linea 2».
 I LAVORI. Martedì - dopo l’inaugurazione del tratto di variante davanti all’abitato di Pineta, sarà fatta brillare la prima volata di mine e quindi, di fatto, sarà l’inizio dei lavori per il successivo della variante alla statale del Brennero che, in tunnel, passerà sotto la città di Laives. Sarà la galleria più lunga dell’intera variante con i suoi 2.900 metri e arriverà fino alle porte di Bronzolo. Anche sotto il profilo tecnico, si tratterà del lavoro più impegnativo e l’intenzione è quella di scavare il tunnel da entrambi i versanti, in maniera da non passare poi con i mezzi pesanti di cantiere lungo via Kennedy. Per questo nei pressi di Bronzolo è stato predisposto lo spazio per i baraccamenti e si sta completando una strada parallela alla statale 12 sulla quale i camion faranno la spola per trasportare gli inerti provenienti dalla trivellazione, fino alla cava Lunz sopra Bronzolo. A nord invece, i materiali verranno trasportati ad un impianto che si trova presso Bolzano. (e.d.)
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martedì, 03 febbraio 2009

 «Centro sportivo: opportuno sentire gli abitanti»

IL CONSIGLIERE STRAUDI REPLICA A FORTI
Alto Adige 03 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Mentre Durnwalder congela, di fatto, la realizzazione del nuovo stadio per l’Alto Adige (il servizio è a pagina 14), il vicesindaco Forti risponde al consigliere Cristian Straudi (Pdl), che tempo fa aveva chiesto alla giunta se era intenzione dell’amministrazione comunale promuovere incontri informativi con la popolazione per illustrare lo studio di fattibilità del futuro centro sportivo «Engel Ossanna», in zona Galizia, quello, per l’appunto, con le strutture destinate all’Fc Alto Adige (stadio da 8000 posti), il velodromo, lido e tutto il resto. «Occorre analizzare, di concerto con i cittadini, le conseguenze, positive e negative, che un tale sviluppo della zona potrebbe avere in futuro - proponeva il consigliere Straudi - ed i riflessi sul territorio circostante, in particolare lungo le vie Galizia e Hofer, oggi uniche strade di collegamento con la zona sportiva». «La risposta del vice sindaco - afferma adesso deluso Straudi - è stata che sarebbe intenzione della giunta comunale dare corso a una azione informativa volta a consentire ai cittadini interessati di prendere atto delle scelte che caratterizzeranno la trasformazione dell’area in questione». Il consigliere Straudi così commenta: «Quale occasione migliore per coinvolgere la popolazione nelle scelte dell’amministrazione se non il progetto dell’area sportiva, progetto ancora avvolto da incertezza sui costi e anche sui collegamenti? Un polo sportivo di queste dimensioni finirà per attirare traffico e quindi ritengo che proprio gli abitanti di via Galizia e di via Andreas Hofer, avrebbero pieno diritto di sentirsi parte attiva nella fase di elaborazione. Potrebbero infatti proporre e quindi portare spunti di riflessione utili piuttosto che essere semplicemente “informati” delle scelte già adottate e quindi, fatalmente, poterne solamente prenderne atto». (b.c.)
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