martedì 17 gennaio 2012

tunnel Sangia 1

domenica, 27 febbraio 2011



finanziamo la miniarginale, il Comune presenti il progetto

BOLZANO. «C’è sempre la possibilità di sostenere economicamente il Comune per migliorare la viabilità. Ma bisogna, ovviamente, che Bolzano faccia una scaletta delle priorità e presenti i progetti». L’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner conferma la disponibilità della Provincia a sostenere il Comune “purché decida su cosa puntare”.
 «Io e i miei tecnici - dice Mussner - in questo momento stiamo lavorando sul prolungamento della variante alla statale 12. Ci siamo presi sei mesi di tempo per mettere a punto un progetto di fattibilità che definisca esattamente il tracciato, l’uscita, i costi. Poi vedremo come si muoverà il Comune».
 L’amministrazione Spagnolli ha respinto al mittente l’offerta del presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder di finanziare il raddoppio dell’arginale, nonostante sia sotto gli occhi di tutti che il tracciato attuale non riesce più a sopportare il fiume di auto che lo percorre ogni giorno e bastano poche gocce di pioggia per paralizzare l’intera viabilità. Il sindaco e la sua giunta puntano sul prolungamento della variante alla statale 12 e sul completamento dell’arginale.
 Si tratta in sostanza di dare attuazione al progetto originario messo a punto dall’urbanistica germanico Winkler. Il sistema arginale prevede infatti di istituire un senso unico sotto la galleria del Virgolo in direzione nord, realizzare un sottopasso a Pié di Virgolo con sbocco in viale Trento, un collegamento diretto all’arginale all’altezza del sottopasso per Santa Gertrude; in Zona, per alleggerire il traffico della rampa che porta in via Resia, è consigliata un’uscita su via Ressel (a fianco del Consorzio agrario, ndr).
 Qualcuno dice che il vicesindaco Klaus Ladinser, che nel precedente mandato aveva la competenza sul traffico, oltre ad essere contrario al raddoppio, freni anche sul completamento dell’arteria, ma l’interessato nega.
 «Sono d’accordo sul completamento dell’arginale: si tratta in sostanza di alcuni aggiustamenti che potrebbero contribuire a migliorare la viabilità nei punti critici. Nulla di risolutivo comunque».
 Il vicesindaco non ha dubbi: il problema del traffico nel capoluogo si affronta con una cura «forte». «Tutti gli studi fatti in questi anni ci hanno portato ad un’unica conclusione: bisogna realizzare il prolungamento della variante alla statale 12 che attualmente si ferma a Maso della Pieve. Dobbiamo arrivare fino a ponte Campiglio. L’altra opera fondamentale è la galleria sotto monte Tondo che dovrebbe captare il traffico che arriva dalla Val Sarentina e da San Genesio per portarlo più o meno all’altezza di Ponte Campiglio, passando per l’areale ferroviario. Allo stato non c’è nulla di preciso ma solo la certezza che è la soluzione migliore».
 Progetti ambiziosi ma anche costosi e che richiedono molto tempo: il raddoppio dell’arginale sarebbe più economico e più rapido.
 «È inutile continuare ad alimentare l’illusione che il raddoppio dell’arginale sia la risposta al problema del traffico: non è così. Sarebbe solo uno spreco di denaro pubblico e i tempi di realizzazione sarebbero comunque lunghi». (an.ma)

Viabilità, non basta la variante della Ss12

BOLZANO. Giovanni Barborini, consigliere di circoscrizione a Oltrisarco (Udc) interviene sul tema della viabilità. «Diversamente dalla presidente del consiglio di quartiere penso che sulla viabilità ci sia bisogno di intervenire evitando che la situazione di collasso dell’attuale arginale ricada anche su via Claudia Augusta. Da tempo nelle ore di punta il traffico verso sud sceglie strade alternative nei quartieri. Questo tema viene sicuramente prima di tutti i lavori per la costruzione del tunnel della ss12 da Maso della Pieve a Campiglio. Temo che i tempi lunghi prospettati per la sua realizzazione ricadano anche su Oltrisarco e sulla città. Sono tra coloro che pensano di verificare anche soluzioni parallele e non condivido la chiusura del Comune sulla disponibilità di ragionare con la Provincia sulla ss12 in tunnel e su altre strutture per migliorare la viabilità a Bolzano. Non sono un tecnico però ritengo utile approfondire in Comune e con la Provincia come utilizzare gli stanziamenti proposti. Oltrisarco-Aslago è diviso dall’autostrada e non credo che nei prossimi 20 anni sia pensabile un cambio di tracciato. Nel frattempo si dovranno trovare dei provvedimenti alternativi».
 Nei giorni scorsi aveva difeso invece la posizione del sindaco Luigi Spagnolli sul no all’arginale il presidente di Oltrisarco Wally Rungger (Verdi): «Il nostro rione è già oberato da pm10 e ossidi di azoto. Il raddoppio non solo ostacolerebbe lo sviluppo verde previsto nel masterplan, ma andrebbe a ricadere sui residenti del rione».
Alto Adige 27-2-11

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sabato, 26 febbraio 2011



I tecnici comunali: sì alla miniarginale

BOLZANO. Spinta dalle polemiche la giunta comunale ripete il suo no al raddoppio, dicendo però sì al completamento dell’arginale. È l’apertura dell’assessore ai Lavori pubblici Luigi Gallo, supportato dal sindaco Spagnolli. E i tecnici comunali spiegano: completamento a sud con nuova uscita da via Ressel verso la Zona, e completamento a nord con galleria del Virgolo a senso unico e interramento di viale Trento.
Il raddoppio non s’ha da fare, e questo lo si è capito. Contrasta con il masterplan e pure con il piano urbano della mobilità. Il Comune però ha aperto al completamento dell’arginale. Spinto dal dibattito accesosi negli ultimi giorni. «Se ne può parlare», ripetono il sindaco Spagnolli e l’assessore Gallo. E a ben vedere c’è qualcosa in più delle semplici parole. Scorrendo il piano finanziario dei Lavori pubblici per il triennio 2011-2013, appena approvato contestualmente al bilancio di previsione 2011, in riferimento al 2012 si scovano 600 mila euro per la progettazione del completamento dell’arginale, più altri due milioni per iniziare i lavori di completamento. Inoltre, sono stati approvati 970 mila euro per la realizzazione dei lavori in via Ressel. E questi ultimi sono stati stanziati per il 2011, ossia per quest’anno.
E c’è dell’altro: i tecnici comunali sono pronti a partire. Illustra lo status quo l’ingegner Mario Begher, dell’ufficio municipale infrastrutture e arredo urbano. «Il completamento in realtà non è nient’altro che l’originario progetto Winkler mai terminato: uscita su via Ressel per sgravare l’attuale rampa che porta in via Resia; senso unico sotto la galleria del Virgolo; sottopasso a Pié di Virgolo con sbocco in viale Trento e allacciamento all’arginale all’altezza del sottopasso per Santa Geltrude. Per quanto riguarda via Ressel, a bilancio sono stati stanziati i fondi. Ora si tratta di espropriare i terreni, ma non dovrebbero esserci problemi, visto che l’uscita è prevista dal masterplan. Una volta ottenuti i terreni, nella prima metà del 2012 ci sarà la progettazione esecutiva; nella seconda metà del 2012 si potrebbe partire con i lavori. Con questa nuova uscita, gli automobilisti diretti in via Resia continueranno a utilizzare l’uscita prima di ponte Resia; chi invece è diretto in zona uscirà prima, in via Ressel, sbucando così in via Siemens ed evitando la rotonda di via Volta, il traffico in uscita dall’A22, gli autobus. Sono convinto che l’imbuto prima di ponte Resia diventerà molto più scorrevole».
Il completamento ulteriore è questione più complicata, ma fattibile. «Nei piani comunali è previsto. Per ora, dal punto di vista amministrativo manca la variante urbanistica. Dal punto di vista tecnico si tratta di un cantierone, per via della necessità di spostare varie infrastrutture, ma non è nulla di trascendentale. Sono interventi cui siamo tecnicamente preparati, come dimostra l’ampliamento del sottopasso di via Mayr Nusser, lì vicino. Questo secondo intervento stimiamo potrebbe costare fra 15 e 18 milioni di euro». Dal punto di vista viabilistico, «non è affatto in contrasto con la variante in galleria alla Ss12. Sono due interventi complementari che, assieme, renderebbero di sicuro assai più scorrevole il traffico interno ed esterno alla città». (da.pa)
Alto Adige 26-2-11
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venerdì, 25 febbraio 2011



miniarginale su viale Trento

DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. «Diciamo no al raddoppio dell’Arginale, ma non certo per motivi ideologici. La nostra posizione è il frutto di studi e rilevazioni. La soluzione sono le circonvallazioni, in primo luogo la variante in galleria alla Ss12». Lo dice l’assessore comunale ai Lavori pubblici Luigi Gallo, che apre però al completamento della strada arginale: «Possiamo tranquillamente riparlarne, anche perché è contemplato dal Masterplan; un progetto di massima esiste già e i costi non sarebbero elevatissimi, diciamo circa fra i 10 e i 15 milioni di euro. Con Virgolo a senso unico verso nord e interramento di viale Trento, il problema traffico sono convinto potrebbe essere risolto».
 Assessore Gallo, buona parte dei bolzanini vorrebbe il raddoppio, perché vi opponete?
 
«Anche se qualcuno lo disegna così, per noi non si tratta di un dogma. Semplicemente, a seguito di studi su traffico e urbanistica, il consiglio comunale, ossia tutti i partiti di maggioranza, hanno approvato masterplan e piano urbano della mobilità. Entrambi non prevedono il raddoppio. Ma non è che la giunta si opponga così, giusto per fissazione. C’è stato un lungo percorso, condiviso e basato su dati inoppugnabili. Non sono in grado di dire quanto ci vorrà, ma in futuro l’A22 è destinata a non attraversare più la città. E se noi, ora, andiamo a metterci sotto un’altra autostrada, ché tale risulterebbe col raddoppio l’arginale, con un totale di 4 corsie, è ovvio che l’idea di città non più spaccata in due andrebbe a morire».
 Non si capisce come mai, visto che si offrono denari, non li si voglia accettare.
 
«Come cittadino, anche io sarei tentato di farmi piacere l’idea. Ma qui si sta giocando una partita truccata, perché non si dice come stanno le cose, in molti sensi. Non più tardi di tre settimane fa, al vertice istituzionale, nessuno, nemmeno il presidente Durnwalder, ha fatto cenno all’Arginale. Si è parlato solo di Ss12. Ora Durnwalder, passati pochi giorni, ci attacca in questo modo e vuole pagare l’arginale. Non si capisce cosa ci sia dietro. A qualcuno potrebbe anche venire in mente quanto segue: ci propongono il raddoppio perché costerebbe meno della variante in galleria alla Ss12».
 A proposito di Ss12, la Provincia pretende che Bolzano partecipi alle spese, voi cosa rispondete?
 
«Che Bolzano non viene mai trattata alla pari degli altri Comuni. Non si capisce perché a Merano, in Venosta, in Pusteria, si siano realizzate o si stiano tuttora realizzando circonvallazioni senza che i Comuni scuciano il becco di un quattrino, mentre Bolzano dovrebbe pagare la sua pesante quota».
 Dando per assodato che si riesca a realizzare davvero la Ss12, ci vorranno anni. E non risolverà tutti i problemi del traffico.
 
«Secondo le simulazioni, la variante in galleria riuscirà ad eliminare una buona parte delle auto in transito oggi sull’Arginale, il cosiddetto traffico di passaggio. Per questo non riteniamo necessario il raddoppio. Posso però dire, e il sindaco è d’accordo: visto che c’è nel masterplan, si può ricominciare a parlare del completamento dell’arginale. La galleria del Virgolo diverrebbe a senso unico su due corsie verso nord, mentre in direzione opposta si dovrebbe realizzare un sottopasso nuovo a pié di Virgolo, verso la parte bassa di viale Trento, da cui si sbucherebbe direttamente in Arginale. Viale Trento così sarebbe riqualificata. Parliamone: dovesse veramente servire a snellire il transito automobilistico, si potrebbe anche pensare di realizzarla».
 Questo è il piano tecnico, ma è indubbio: in questa vicenda dell’Arginale conta assai anche il piano politico.
 
«In realtà credo sia solo un pretesto per dare addosso al Comune, come nel caso delle scuole. Durnwalder sa benissimo che stiamo lavorando molto e bene, ma dice il contrario. C’è il tira e molla sulla fermata del treno a Casanova: dicono che non la chiediamo, ma non è vero. E sulla funivia per San Genesio? Durnwalder al vertice ha detto che sarebbe da chiudere, adesso Widmann dice che aspetta da noi una decisione per il posizionamento della stazione a valle. Stanno giocando una partita truccata, e non solo la Svp».
 Si riferisce al Pd?
 
«Certo, in giunta siamo tutti allibiti, con Bizzo che ci attacca. È troppo spesso così: è mai possibile che in Provincia, anziché darci una mano, gli assessori Pd ce li ritroviamo spesso e volentieri solo come controparte?»
Alto Adige 25-2-11
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giovedì, 24 febbraio 2011



Bolzano ha bisogno di nuove strade

DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. «Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha ragione da vendere: a Bolzano la situazione della viabilità è al limite. L’arginale scoppia, tutte le mattine e le sere, per non parlare di quando piove o accadono eventi imprevisti». Lo dichiara il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan. E Michele Libori, capo del compartimento cittadino di Assoimprenditori, gli fa eco rincarando la dose: «E questo tira e molla fra Comune e Provincia non fa che peggiorare la situazione a scapito dei cittadini e dell’economia. È ora che ci si sieda attorno a un tavolo e, visto che le risorse attualmente sono limitate, si decida in tempi rapidi quale opera si vuole realizzare: il raddoppio dell’arginale o la variante in galleria alla Ss12. O una o l’altra, ma si deve decidere, per agire subito. La città rischia la paralisi». Anche l’ex assessore ai Lavori pubblici e ora presidente di Sasa, Stefano Pagani, preme senza mezze misure sul Comune: «Si completi subito l’arginale trasformando la galleria del Virgolo a senso unico e interrando viale Trento. Non si capisce per quale motivo non si sia mai completato il tragitto. Il progetto è pronto e la Provincia da anni si dice disponibile a finanziarlo».
 Il presidente di Assoimprenditori, Stefan Pan, parla soprattutto da cittadino: «Vivo a Bolzano e lavoro a Laives, quindi percorro l’arginale quasi tutti i giorni. Anzi, la percorrerei, ma sono più le volte che la evito di quelle che la uso. Dalle 7.30 alle 8 e fra le 17 e le 19 è impraticabile, specie quando piove. Avendo capito che mi conviene, perché impiego meno tempo, in molte occasioni mi tocca recarmi fino a Bolzano Nord a prendere l’A22; esco a Egna-Ora e torno indietro verso Laives. Viceversa faccio alla sera specie se piove». È esasperato come qualsiasi pendolare bolzanino costretto per lavoro a percorrere quotidianamente l’arginale. Ed è convinto: «C’è la necessità palese di fare qualcosa in tempi rapidi; questo immobilismo da parte dell’amministrazione lascia decisamente perplessi».
 Sulla stessa lunghezza d’onda si dice anche Libori: «Non siamo dei tecnici, quindi non siamo in grado di giudicare quale sia la soluzione migliore, se il raddoppio dell’arginale o la variante in galleria alla Ss12. E nemmeno possiamo dire se sarebbe il caso di realizzarle entrambe, magari in due step, oppure solo una». «Chiediamo però a Comune e Provincia - conclude Pan - di dare il buon esempio: si trovino, capiscano qual è il concetto migliore e lo realizzino al più presto possibile. Si sburocratizzino le procedure, perché la città ormai è al collasso».
 Inaspettatamente duro è anche l’ex assessore ai Lavori pubblici del Comune Stefano Pagani. «Per risolvere il problema della viabilità o almeno per ridurlo notevolmente sarebbe sufficiente terminare il tragitto originariamente progettato. Fra il resto è economicamente sostenibile perché si parla di 17 milioni di euro, e poi il progetto è pronto da anni; la Provincia già in passato e per iscritto si era impegnata a finanziarlo». Si tratterebbe di completare l’arginale trasformando la galleria del Virgolo a senso unico verso Nord. In senso opposto si dovrebbe interrare parzialmente viale Trento, realizzando il sottopasso ferroviario, il cui sbocco sull’arginale esiste già: è stato realizzato. In questo modo, «verrebbe anche riqualificato viale Trento, zona delicata che spesso è salita agli onori delle cronache». Dunque, «il Comune realizzi almeno questo completamento. Sono convinto che sarebbe sufficiente e permetterebbe di dedicarsi alla Ss12 lasciando stare il raddoppio».
Alto Adige 24
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mercoledì, 23 febbraio 2011



Viabilità: 17 milioni per la Bassa Atesina

ORA/BRONZOLO. Oltre 17 milioni di euro per la viabilità in Bassa Atesina: a tanto ammonta il finanziamento stanziato dalla Provincia per la variante Laives-Bronzolo e per la cirncovallazione di Ora, due opere attese da anni e che incideranno in modo significativo sui flussi sulla Statale 12 e soprattutto sulla riqualificazione della Bassa. L’obiettivo principale, infatti, è quello di liberare dal traffico i centri abitati. L’assessorato che fa capo a Florian Mussner ha stanziato 8,7 milioni di euro per la variante Laives-Bronzolo e 8,7 milioni per la circonvallazione di Ora.
 Soddisfatto, ovviamente, il sindaco di Ora Roland Pichler, che sottolinea come sinora sia stata rispettata la tabella di marcia. «Per tutto il progetto della circonvallazione i costi si aggirano sui 72 milioni. Il primo lotto, riguardante la galleria Castelfeder, è stato ultimato nel 2008. Il secondo, i cui lavori sono iniziati nel 2009, riguarda invece la galleria San Daniele. Il tratto da realizzare è di circa 1.100 metri e per ora, tenendo conto di entrambi i versanti, siamo arrivati circa a 700. La buona notizia è che proprio nei giorni scorsi è stata ultimata la galleria d’emergenza».
 Risolti, almeno sembra, anche i problemi relativi ai rumori, per i quali c’erano state anche proteste da parte dei residenti. «Gli operai proseguono con le volate, ma essendo all’interno del tunnel i rumori sono attutiti e non danno più fastidio ai vicini. Negli ultimi mesi non ci sono state lamentele». Ad Ora in particolare l’amministrazione comunale sta pensando al dopo-variante. I commercianti hanno espresso, infatti, qualche timore sulle possibilità di sopravvivenza degli esercizi che si affacciano sulla Statale. Già due negozi dell’AuraCom sono stati infatti costretti a chiudere. «Secondo una prima stima - spiega il sindaco - quando saranno ultimati i lavori della nuova circonvallazione il numero dei mezzi dovrebbe scendere almeno del 50%. Ne resteranno, pertanto, 6/7 mila. A mio avviso l’unico esercizio che rischia veramente di pagare, con un calo non trascurabile del fatturato, l’ultimazione dei lavori della variante è il distributore. E lontano dal cuore del paese e non riuscirà più ad intercettare il traffico di transito. Per tutte le altre attività molto dipenderà anche da noi e dalle contromosse che sapremo adottare». (m.bon.)
Alto Adige 23-2-11
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lunedì, 21 febbraio 2011



Variante: la A22 finanzierà Bolzano

MIRCO MARCHIODI
BOLZANO. I soldi per finanziare la variante della statale 12 in galleria saranno messi a disposizione in parte dall’A22. Quanto dei 100 milioni (200 se si deciderà di costruire una galleria doppia) saranno coperti da Autobrennero dipenderà in gran parte dall’esito del bando di gara della concessione autostradale in scadenza nel 2014 e dalle richieste che arriveranno dagli altri territori (Trentino e Veneto). Intanto continua la discussione attorno al raddoppio dell’arginale: Durnwalder è pronto a finanziare il progetto, Spagnolli ribadisce il suo no e l’opposizione attacca il Comune: «Assurdo rinunciare ai soldi della Provincia», afferma Mario Tagnin del Pdl.
 I SOLDI DELL’A22. Nella manovra economica estiva del 2010, quella in cui vengono fissati i paletti per il rinnovo della concessione dell’autostrada del Brennero, viene prevista la possibilità che il concessionario finanzi opere viarie sul territorio. Una possibilità non nuova, come spiega il presidente di A22 Walter Pardatscher: «Anche la circonvallazione di Ora che porta in val di Fiemme - dice - è stata in parte finanziata dall’A22». Durnwalder vorrebbe applicare lo stesso modello anche per la realizzazione della variante in galleria della statale 12 tra San Giacomo e Campiglio. «L’A22 è d’accordo a co-finanziare il progetto», annuncia il “Landeshauptmann” e Pardatscher conferma: «Gli enti locali nostri azionisti ci hanno fatto avere una lista di possibili opere da finanziare in caso di proroga della concessione: il nostro contributo dipenderà dall’ammontare di fondi che resteranno a disposizione per le opere sul territorio e che dovranno essere distribuiti in modo equo su tutte le realtà. Per quanto riguarda Bolzano, il progetto più concreto è proprio quello della variante. Da parte nostra, mettiamo a disposizione volentieri delle risorse per la realizzazione di quest’opera che andrà ad alleviare il traffico cittadino. La vediamo anche come una sorta di compensazione per Bolzano, città che soffre molto per la presenza dell’autostrada». La “compensazione” che in realtà chiede il comune è quella di spostare il tracciato dell’A22 in galleria, ma Pardatscher su questo progetto frena: «In questo caso parliamo di una spesa molto superiore e comunque non ci sono ancora ragionamenti concreti in questo senso. Meglio puntare su idee ben definite, come appunto la variante in galleria».
 SPAGNOLLI DICE NO. Per quanto riguarda il raddoppio dell’arginale, Pardatscher è convinto che «aiuterebbe la città, perché l’arginale funge da accesso sia all’A22 e alla MeBo». Il sindaco Luigi Spagnolli però anche ieri ha ribadito il suo no alla proposta, nonostante Durnwalder si sia detto disposto a finanziarla: «Con Durnwalder - dice il sindaco - abbiamo appena deciso di puntare sulla variante alla statale 12 del Brennero. Non cambiamo i nostri piani da un giorno all’altro. Ricordo che il raddoppio dell’arginale non è neanche inserita nel piano della mobilità, quindi per noi non è prioritaria. I problemi di mercoledì per la chiusura del Virgolo? Ci sono stati, ma quando è nevicato a Firenze è stato dieci volte peggio eppure non ci sono state le stesse polemiche...».
 OPPOSIZIONE CRITICA. Il rifiuto dei soldi della Provincia fa imbestialire Mario Tagnin, consigliere comunale del Pdl: «La Provincia dà la sua disponibilità per alleviare il problema del traffico cittadino e il Comune risponde di avere in mente altri progetti. Finalmente si parla di raddoppio dell’arginale, e invece la giunta comunale è convinta che l’unico problema del traffico cittadino siano i pendolari e punta solo su variante alla statale del Brennero e sul tram dell’Oltradige. E i cittadini di Bolzano? Non si può certo pretendere che si spostino tutti a piedi o in bicicletta. Come al solito, la giunta comunale preferisce elaborare progetti faraonici, dai costi elevatissimi e realizzabili solo tra decenni. Intanto però la città è ferma e i problemi quotidiani dei bolzanini non vengono mai affrontati».
Alto Adige 21-2-11
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domenica, 20 febbraio 2011



Mussner: «Raddoppio dell’Arginale in 5 anni» Ma Spagnolli dice no

FRANCESCA GONZATO
BOLZANO. Raddoppio dell’arginale. Buona parte della giunta comunale gela la proposta di Luis Durnwalder («la Provincia può finanziare l’opera»). Il sindaco Spagnolli: la priorità concordata con Palazzo Widmann è la variante della ss12 in tunnel fino a Campiglio.
Statale 12 in galleria tra S. Giacomo e Campiglio, galleria di monte Tondo, collegamento tramviario con l’Oltradige: queste le grandi opere concordate tra Provincia e Comune nel recente vertice a Palazzo Widmann. Ma per il presidente Luis Durnwalder il raddoppio dell’arginale è altrettanto necessario. Durnwalder si ricorda quando la giunta comunale (epoca Salghetti) chiedeva a gran voce il finanziamento provinciale per il raddoppio, allora ritenuto essenziale. «Non è più così», replica l’assessore all’urbanistica Chiara Pasquali: «Il sistema di circonvallazioni approvato nei documenti del Comune è alternativo al raddoppio dell’arginale, che provocherebbe un aggravio del traffico di attraversamento, che invece vogliamo incanalare nella variante della ss12 e nella galleria di monte Tondo». Più prudente l’assessore alla mobilità Judith Kofler Peintner: «Di raddoppio di arginale non abbiamo mai parlato in questa legislatura. Devo documentarmi, ma non vorrei precludere nulla».
Durnwalder non ritiene che le due opere siano in antitesi. A vantaggio dell’arginale, sottolinea, c’è la maggigore velocità di costruzione.
I due progetti vengono messi a confronto dall’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner, che precisa: «E’ vero che si trattava sull’arginale quando non si parlava ancora di variante alla ss12. L’eventuale presenza di entrambe le arterie andrebbe valutata attentamente». All’epoca del progetto realizzato in Comune dall’ingegner Daloli (approvato nel 2004 in commissione edilizia) il costo del raddoppio dell’arginale da ponte Roma a ponte Resia veniva stimato in 17 milioni. Sui tempi Mussner è ottimista: «Si potrebbe realizzare in cinque anni al massimo».
Sulla variante in galleria della ss12 Mussner aggiorna: «Abbiamo iniziato a occuparci dello studio di fattibilità, che porterò in giunta entro sei mesi, per avviare la progettazione preliminare e definitiva». Con il Comune si valuterà se progettare una arteria a canna singola o doppia canna. Più probabile la seconda opzione, spiega Mussner, per il carico del traffico (20 mila passaggi al giorno): ciò comporta un raddoppio di costi, da 100 a 200 milioni. Ogni tunnel dovrebbe ospitare due corsie. Tempi di realizzazione? «Lunghi, tra progettazione e costruzione, otto-dieci anni», risponde Mussner. Spagnolli risponde a Durnwalder: «Le scelte sulla mobilità non si fanno in base all’emozione di un giorno di emergenza, ma in base a un piano meditato. Il Pum del Comune prevede il tunnel S. Giacomo-Campiglio. Se Durnwalder ha altre idee, si faccia approvare un altro Pum dal consiglio comunale...».
L’assessore ai lavori pubblici Luigi Gallo ribadisce: «Il raddoppio del’arginale è stato scartato, mentre resta aperta l’ipotesi di rendere a senso unico verso nord la galleria del Virgolo e realizzare in galleria le corsie verso sud da Campiglio a viale Trento».
Alto Adige 20-2-11
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sabato, 19 febbraio 2011



Durnwalder: «Pronto a finanziare il raddoppio della strada arginale»

MAURIZIO DALLAGO
BOLZANO. «Sono pronto a finanziare il raddoppio dell’arginale se il Comune lo chiede, visto anche quanto successo l’altro giorno con la chiusura della galleria del Virgolo e il traffico in tilt». Così il presidente Durnwalder nel Forum all’Alto Adige.
 Il governatore altoatesino in tema di infrastrutture viarie nel capoluogo ha le idee chiare. «Spostare l’A22 in galleria si può fare, ma servono 20 anni. Meglio partire subito anche con le circonvallazioni, quella a est della statale 12 da San Giacomo fino a Bolzano nord e l’altra per dirottare il traffico dalla val Sarentino sotto Monte Tondo o lungo l’asse del Talvera», spiega Luis Durnwalder.
 Presidente, è possibile che chiusa la galleria del Virgolo il traffico in città resti pressoché bloccato per ore?
 
«Certo, anch’io l’altro giorno sono rimasto bloccato nel traffico ed è una vergogna. Noi siamo disposti a pagare una parte per non dire la stragrande parte di queste opere viarie».
 A quali progetti pensa per rendere più fluido il traffico nel capoluogo?
 
«Ho già trattato con l’A22 per pagare in tutto o in gran parte la circonvallazione alla statale 12 da Bolzano nord a San Giacomo. Dobbiamo iniziare a parlare con il Comune, ma in modo concreto, per un accesso a Sarentino, realizzando una seconda circonvallazione lungo il Talvera o sotto Monte Tondo».
 Un eventuale raddoppio dell’arginale è fattibile?
 
«Si deve fare comunque, in passato abbiamo dato il contributo per il primo tratto dell’arginale e siamo pronti a fare il secondo passo, anzi ho già fatto delle proposte di scambio al Comune: dateci alcuni immobili e con il denaro potrete realizzare le infrastrutture viarie insieme al contributo della Provincia. Ma bisogna partire subito perché lo spostamento dell’A22 in galleria avrà bisogno di almeno 20 anni».
 Secondo lei sono giuste o sbagliate le critiche al Comune di muoversi troppo lentamente sulle scelte da prendere?
 
«In passato ho espresso più volte le mie opinioni, ma è difficile anche per me, perché mi rispondono che devo occuparmi dei miei problemi. Credo che a Bolzano ci sia troppa voglia di discutere, troppi i 50 consiglieri comunali: con pochi voti si viene eletti ed è un incentivo a dividersi in partiti ancora più piccoli. In consiglio provinciale il Pdl si è diviso in tre e lo stesso succede in consiglio comunale a Bolzano. Il capoluogo può essere amministrato al massimo da 35 consiglieri, visto che non devono neppure legiferare, ma solo amministrare».
 Ma aldilà del consiglio comunale, perché in passato ha criticato il Masterplan del capoluogo?
 
«Perché bisogna avere progetti concreti. Quando Spagnolli afferma di aver fatto il Masterplan e non il piano urbanistico - e certamente come Provincia dobbiamo mettere mano all’intera materia per snellire le procedure e renderle meno complicate - non dice che il Masterplan è solo un compromesso per costruire un po’ di appartamenti. Non si può glorificare quel documento come il Comune ha voluto fare. Con un Puc ci poteva stare un po’ di coraggio in più».
Alto Adige 19-2-11
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venerdì, 18 febbraio 2011



Sasa: raddoppio arginale, i soldi ci sono

VALERIA FRANGIPANE
BOLZANO. «Bolzano ha bisogno del raddoppio dell’Arginale. La Provincia ha versato al Comune 10 milioni per l’opera. Dove sono finiti?». Stefano Pagani, presidente Sasa, dice che nel mercoledì nero della viabilità ha annullato 63 corse mentre 131 bus sono arrivati in ritardo: «Situazione drammatica»
 Proteste arrivano anche da Domenico Sacco (Confesercenti): «La città è rimasta in ginocchio fino a tarda sera per una galleria chiusa, una vergogna assoluta».
 Michele Libori, presidente di Assoimprenditori di Bolzano città, chiede alla Provincia ed al Comune di darsi una reciproca mossa per portare in porto la variante in galleria alla statale 12 (la prosecuzione della galleria che oggi arriva a San Giacomo che secondo il progetto arriverà fino a Cardano). Stessa proposta arriva da Dado Duzzi (Unione): «Occorre fare in fretta». Pagani (che è rimasto bloccato a Bolzano Sud) spiega che i calcinacci caduti dal soffitto della galleria del Virgolo mercoledì scorso hanno reso evidente a tutti come la viabilità nord-sud sia ostaggio di un tunnel che ha settant’anni di vita. «Quando ero assessore comunale ai lavori pubblici avevo presentato in giunta lo studio di fattibilità per il raddoppio dell’arginale. Ricordo perfettamente che la Provincia, che approvava l’opera, ci versò 10 milioni. Se non sbaglio tutta l’operazione sarebbe costata 17 milioni, mi chiedo perché il Comune non abbia scelto di portarla avanti quando avrebbe dovuto aggiungere solo 7 milioni. Cosa facciamo, aspettiamo che la Provincia si metta a scavare in galleria la variante alla statale 12? Quando la vedremo saremo già vecchi. Serve una soluzione immediata da affiancare, comunque, alla variante nel tunnel che si andrà a costruire».
 Pagani intanto elenca i numeri del giorno nero della viabilità nostrana: «Annullate 63 corse e 131 bus in ritardo con i passeggeri inviperiti. La linea 4 si è vista tagliare 16 corse. La 2 ne ha tagliate sette, la 3 due, la 5 tre, la 6 tredici, la 7A una, la 7B quattro, la 10A sette, la 10B dieci. Il tutto con gli autisti a fronteggiare passeggeri imbufaliti». L’Arginale però non è mai stata tra le priorità di questa giunta. Il sindaco Spagnolli la ritiene inutile e consiglia a tutti di andare in bicicletta, l’assessore all’urbanistica Chiara Pasquali ha sempre detto che l’arteria, come le sue uscite a pettine, è nata malissimo. «Certo è nata male, ma almeno è nata - ribatte Pagani - visto che dopo non è più stato fatto nulla». Lo stesso presidente Durnwalder non ha mai capito perché il Comune non abbia mai tentato il raddoppio: «Io lo farei, subito». Ma vicolo Gumer preferisce le grandi opere e intanto si sta tutti in coda. Sacco (Confesercenti) vorrebbe il raddoppio, eccome: «Lo capisce anche l’uomo della strada che serve, non bisogna essere dei geni. Ma il Comune si è reso conto che Bolzano Sud crescerà ancora con via Einstein? Cosa intendono fare? Dove buttano il traffico?». Michele Libori (Assomimprenditori) boccia il raddoppio dell’Ariginale: «Dico no ad ulteriori soluzioni tampone e punto alla variante in galleria alla statale 12 che la Provincia ha annunciato di voler fare. Certo, che almeno facciano in fretta». Altri cinque o dieci anni così non li vuole passare nessuno. Pure Dado Duzzi, vicepresidente dell’Unione, resta in attesa della variante nel tunnel: «La Provincia l’ha promessa e la realizzerà. Credo però che occorra pensare anche ad una tangenziale che corra dietro Firmian a Casanova. Quando i rioni saranno al completo via Resia e via Similaun scoppieranno».
Alto Adige 18-2-11
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giovedì, 17 febbraio 2011



Galleria della variante PINETA-S.GIACOMO chiusa dalle 21 alle 6


 Da questa sera alle 21 fino alle 6 di domattina la galleria della variante a nord di Pineta rimarrà chiusa per lavori di manutenzione. Il traffico verrà deviato sulla statale 12 che passa dentro San Giacomo.
Alto Adige 17-2-11
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domenica, 23 gennaio 2011



A22 disposta a finanziare la SS12

 BOLZANO. «Se le verrà riconfermata la concessione per gestire l’A22, l’Autobrennero sarà lieta di contribuire alla realizzazione di opere viabilistiche sul territorio». Lo dichiara il presidente di A22 Walter Pardatscher. Conferma l’ad Paolo Duiella: «Ne abbiamo parlato col presidente Durnwalder, è una possibilità. Ma tutto dipende dal rinnovo della concessione, in scadenza il 30 aprile 2014».
 L’Anas, quindi in sostanza il governo, avrebbe dovuto pubblicare il bando di gara entro lo scorso dicembre, ma così non è stato. Spiega Duiella: «Probabilmente, a Roma si sta pensando di concretizzare la nuova società unica per il corridoio del Brennero. Dovrebbe trattarsi di una società consortile costituita dalle province di Bolzano, Trento e Verona, Autobrennero e Ferrovie dello Stato». In tal caso la gestione dell’A22 rimarrebbe ad Autobrennero. «Bisognerà però vedere - prosegue il presidente Pardatscher - quali saranno i contenuti degli accordi: quali disponibilità economiche entreranno in gioco, quali saranno destinate al tunnel ferroviario, quali ai territori. Storicamente abbiamo sempre contribuito alla realizzazione di opere infrastrutturali per migliorare il traffico nei territori attraversati dall’A22. Per questa concessione, in fase di scadenza, non ci sono più fondi a disposizione, ma non è detto sia così con il rinnovo. Noi speriamo di poter gestire l’A22 anche in futuro e che l’Anas ci lasci una certa disponibilità economica da investire sul territorio altoatesino». Qualcosa potrebbe sbloccarsi a fine febbraio, limite ultimo per la conversione in legge del Milleproroghe. (da.pa)
Alto Adige 23-1-11
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venerdì, 21 gennaio 2011



Sì alla variante SS12

BOLZANO. La variante in galleria della statale 12 da S.Giacomo a Campiglio è il progetto per la viabilità di Bolzano che riceve da Luis Durnwalder e Florian Mussner il bollino di «priorità assoluta per la città». E’ il risultato più importante del vertice di ieri pomeriggio a Palazzo Widmann sulle opere pubbliche, che ha visto la giunta comunale (presente al completo con l’eccezione di Patrizia Trincanato fuori città per alcuni giorni) confrontarsi con il presidente provinciale Durnwalder, l’assessore ai Lavori pubblici Florian Mussner e il vicepresidente Christian Tommasini.
 Ma è sulla mobilità in generale, commenta il sindaco Luigi Spagnolli, «che abbiamo riscontrato una visione generale». E così ieri è arrivato, a sorpresa, l’impegno di Durnwalder sulla fermata ferroviaria a Casanova e il riconoscimento della co-decisione dei Comuni sul collegamento tramviario con l’Oltradige. Pressing sul polo bibliotecario, mentre spunta la prospettiva di un polo museale (Civico, Ötzi e Museion) con co-gestione e ingresso del Comune nel Cda del Museion. E ancora, impegno della Provincia per servizi a Casanova (struttura per l’infanzia in attesa dei cantieri comunali) ed ex Mignone. Accolta la richiesta di corsia preferenziale per il finanziamento delle nuove scuole del programma comunale.
 La tensione resta invece alta sulla gestione del termovalorizzatore e la rete del teleriscaldamento.
 La SS12. Via libera alla progettazione della variante, che pure, ricorda Durnwalder, «in linea di massima è già definita». Durnwalder: «E’ l’opera più importante per Bolzano». Costerà tra i 150 e i 200 milioni. Il presidente provinciale si è preparato all’incontro di ieri vedendo mercoledì il presidente dell’A22 Pardatscher e l’ad Duiella. Palazzo Widmann punta ancora al co-finanziamento dell’Autobrennero, ma non potrà esserci alcuna garanzia fino a quando non sarà chiarita la vicenda del rinnovo della concessione nel 2014. Arriva però la dichiarazione più attesa dal Comune. Durnwalder: «Se l’A22 non potrà, finanzieremo interamente la ss12». Sui tempi Durnwalder non si espone: «Ci vorranno anni per poterla percorrere».
 MONTE TONDO. Il tunnel sotto monte Tondo per intercettare il traffico dalla Val Sarentino è stata definita «priorità secondaria». E’ comunque qualcosa, visto che la Provincia è scettica su questa opera da 80 milioni, che non sarebbe giustificata dai flussi del traffico. Spagnolli: «Abbiamo insistito, perché i 500 camion in entrata quotidiana passano da strade non adeguate, in zona scolastica.
 IL TRAM. «Non lo pagheremo tutto noi, dovranno finanziarlo anche i Comuni»: su questo punto Durnwalder non arretra di un passo, ma la riunione di ieri ha deciso che ci sarà un tavolo tecnico della Provincia con i Comuni di Bolzano, Appiano e Caldaro, che dovrà trovare, riassume Durnwalder, «una soluzione tecnica e un tracciato che vadano bene ai tre Comuni. Finora le visioni divergono». Il confronto alla pari su questo progetto è comunque una delle novità festeggiate ieri dalla giunta comunale. Anche su questo Durnwalder è prudente sui tempi: «Ci vorranno molti anni per la progettazione». La nuova funivia di S. Genesio viene ritenuta invece interessante, «ma non sarà finanziata con soldi pubblici. Si farà se ci saranno investitori privati».
 A22. Non ci si è dimenticati del maxi progetto comunale di interramento dell’A22 tra la zona a monte del casello di Bolzano sud e l’imbocco nord della galleria del Virgolo. Il sogno resta appeso: va interessato il gestore dell’A22. (fr.g.)
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giovedì, 20 gennaio 2011



Vertice Comune-Provincia L’assessore Pasquali: pronti i terreni edificabili

DAVIDE PASQUALI
 BOLZANO. Vertice fra Comune e Provincia sui temi urgenti della città. Durnwalder si dichiara pronto a trattare: «Di preciso non so cosa ci chiederanno, ma sono disposto ad ascoltare. Se sarà possibile, ci metteremo d’accordo per realizzare almeno qualcosa».
 La stasi in cui versa da troppo tempo la nostra città - complice pure la crisi economica, che ha contribuito a bloccare o almeno a rallentare idee e progettualità - deve necessariamente concludersi al più presto possibile.
 POCHI PUNTI. Assessori comunali e giunta provinciale sono consapevoli della pesantezza della situazione. Per questo motivo, per oggi è stato concordato un vertice fra l’intera giunta comunale, il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, e l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Florian Mussner. All’ordine del giorno figurano i temi urgenti come mobilità e Puc, assegnazione di aree produttive e per l’edilizia abitativa (sociale o meno), realizzazione di infrastrutture.
 SI TRATTA. Bocche cucite, ieri, da parte del sindaco e di Durnwalder, il quale però ha dichiarato di essere pronto ad ascoltare e, se possibile, a trovare un accordo almeno su alcuni punti. Viste le ristrettezze economiche, più sbilanciate sul versante comunale ma presenti per entrambe le amministrazioni, occorrerà concentrare la collaborazione su pochi punti.
 LA SS12. Sulla lista delle spesa del Comune, che chiede una mano alla Provincia, spicca innanzitutto la variante in galleria alla Ss12, da San Giacomo a Cardano, per la quale l’assessore Mussner ha già annunciato aperture, non mostrando invece entusiasmo nei confronti della variante per Sarentino, da realizzarsi sotto Monte Tondo. Bolzano non chiederà il raddoppio dell’Arginale, tema che sta al contrario assai a cuore a Durnwalder. Nell’agenda pare non ci sarà invece il tram per l’Oltradige.
 ANZIANI. Passando dalla mobilità al sociale, uno dei nodi da sciogliere riguarda il futuro dell’area ex Mignone, soprattutto per ciò che attiene al centro lungodegenti, anche alla luce delle recenti dichiarazioni dell’assessore alla sanità Theiner, secondo il quale in città mancherebbero 240 posti-alloggio per anziani non autosufficienti. L’assessore Randi concorda sulla cifra, «ma dobbiamo pensare anche alle dinamiche demografiche future, programmando bene. Si deve partire innazitutto dai 100 posti per non autosufficienti all’ex Mignone. Noi eravamo rimasti all’impegno preso dalla Provincia: premeremo perché si realizzino».
 CETO MEDIO. Si parlerà anche di Puc e aree da destinare al programma provinciale pro ceto medio, a Bolzano non ancora realizzato. L’assessore Pasquali, intanto, anticipa una possibile soluzione: «Finora delle varie aree private da dare in concessione per opere e impianti pubblici secondo il Piano sociale per la qualità della vita, non si è costruito nulla. Forse, la possibilità di destinare il 25% della volumetria per commercio e servizi non è abbastanza appetibile. Si potrebbe pensare di variare la destinazione nel Puc: la volumetria c’è già, la si potrebbe ridestinare al piano provinciale per il ceto medio».
Alto Adige 20-1-11
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lunedì, 17 gennaio 2011



I terreni agricoli non si toccano

BOLZANO. E’ il tram la priorità assoluta per Bolzano: questa la presa di posizione dei Verdi in Comune in vista dell’incontro di giovedì della giunta con il presidente Luis Durnwalder e l’assessore Florian Mussner. Polemica con Durnwalder sulle aree edificabili: il verde non va toccato.
 Non c’è solo la Svp cittadina in prima linea nella difesa del terreno agricolo che potrebbe essere trasformato in area edificabile, come chiedono cooperative, costruttori e ora anche Durnwalder. I Verdi ricordano che questa è anche la loro posizione nella maggioranza comunale. Così la capogruppo Brigitte Foppa replica a Durnwalder: «Il presidente della Provincia ha sollecitato il sindaco ad avviare finalmente l’edificazione nel verde agricolo. Come metodo suggerisce di “andare a parlare con i contadini”. Con questo atteggiamento dimostra un’altra volta cosa pensi di strumenti di pianificazione e regolamentazione (come Masterplan o tutela degli insiemi) e che ruolo marginale attribuisca al capoluogo. Noi siamo da sempre per la salvaguardia del verde e per la conservazione del ruolo dell’agricoltura nel tessuto urbano di Bolzano e continueremo a difendere queste zone e questi valori».
 L’altro capitolo riguarda la viabilità, in vista dell’incontro di giovedì. La riunione è stata prevista solo con presidente e assessore provinciale ai lavori pubblici. Non dovrebbe esserci quindi Thomas Widmann, che segue le trattative con i Comuni sul tram Bolzano-Oltradige. Basta comunque la presenza di Durnwalder e Foppa sottolinea: «Contestiamo le sue affermazioni sulla mobilità di Bolzano. Come è solito fare, assegna la priorità alla costruzione di strade (in questo caso i tunnel di circonvallazione) a spese del tram. Dimentica che con il tram si darebbe al 75 per cento della popolazione bolzanina la possibilità di passare a un comodo ed ecologico mezzo pubblico. Per noi il tram resta assoluta priorità».
 Il proseguimento della statale 12 in galleria fino al Virgolo è attesa però a Oltrisarco, ricorda la presidente di circoscrizione Wally Rungger (Verdi): «Quando finalmente ci sarà il tunnel, il quartiere verrà liberato di molto del traffico di passaggio che oggi corre su via Claudia Augusta e sull’arginale verso nord».
Alto Adige 17-1-11
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venerdì, 14 gennaio 2011



Noi pronti a finanziare solo le gallerie

... La lista della spesa presentata dal Comune prevede denaro per costruire il tram dell’Oltradige tra Bolzano e Caldaro ed ancora per un tram che passa dentro la città. Soldi che servirebbero anche per la variante alla statale 12, per la galleria sotto Monte Tondo e per la nuova funivia di S. Genesio.
 Presidente, lei cosa ne dice? «Dico che sicuramente la Provincia farà la sua parte ma solo per cofinanziare alcune di queste opere, non per accollarsi tutta la spesa. Prendiamo per esempio la variante alla statale 12 che oggi sbuca a Maso della Pieve. Sono convinto che la prosecuzione della strada in galleria tra San Giacono e Ponte Campiglio sia un’opera necessaria. Vedremo di fare la nostra parte - l’assessore Mussner ha già dato la sua disponibilità in questo senso - ma si tratterà sempre e solo di un cofinanziamento. Stesso discorso vale anche per la galleria sotto Monte Tondo».
 La famosa circonvallazione Est pensata in galleria da 2,5 km per alleggerire ampie zone della città dal traffico della Val Sarentina e di San Genesio che finisce col buttarsi e sfogarsi sul centro città. «Riconosco la necessità per Bolzano di realizzare un’opera del genere ma anche in questo caso noi potremo partecipare in parte alla spesa ma non certo pagarla tutta». Altro capitolo, i due tram. Quello per l’Oltradige e quello che dovrebbe passare per Bolzano. «Allora... per quanto riguarda il tram che dovrebbe collegare Bolzano a Caldaro ne dobbiamo parlare con gli altri Comuni e vedere come uscirne. Il discorso è sfaccettato e complesso. Diversa la questione del tram che passa per Bolzano: è chiaro che se il Comune lo vuole fare se lo dovrà anche pagare. Noi non siamo disposti a cofinanziarlo».
 Presidente se lei dovesse iniziare a potenziare e migliorare la viabilità di Bolzano da dove comincerebbe?
 «Comincerei dal raddoppio dell’Arginale. La strada oggi come oggi è insufficiente».
 Lei quando la percorre?
 «La mattina prestissimo diciamo attorno alle 5 e mezza, quando torno dalla Venosta. A quell’ora è deserta ma so che poco dopo diventa impercorribile. Ecco, credo che vada potenziata. Il raddoppio è indispensabile». (v.f.)
Alto Adige 14-1-11
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giovedì, 13 gennaio 2011



«Via alla variante Ss12»


DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. Per l’anno 2011 il Comune non ha iscritto a bilancio stanziamenti per le cosiddette grandi opere. L’intero ammontare degli investimenti per lavori pubblici assomma infatti a soli 51 milioni di euro, ben 18 in meno rispetto all’anno scorso. Ma adesso, in soccorso del municipio, arriva la Provincia. L’anticipazione viene fornita dall’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Florian Mussner: «Nel giro di due settimane, assieme ai nostri tecnici, incontrerò i vertici politici e tecnici del Comune di Bolzano. Dobbiamo trovare un accordo sulla variante in galleria alla Ss12, da San Giacomo a Cardano. Noi abbiamo preparato gli studi preliminari, ora Bolzano deve dirci cosa vuole fare, dove vuole lo sbocco della galleria nord e quale strada vuole percorrere in futuro sul tema della mobilità».
 «A mio avviso 51 milioni di euro in investimenti, per il Comune di Bolzano, non sono affatto pochi», sostiene l’assessore Florian Mussner. «Per il capoluogo mi sembra una cifra congrua, anche perché non dobbiamo dimenticarci di sommare gli interventi previsti dalla Provincia». L’assessore spiega: «Per Bolzano un investimento annuo di 51 milioni di euro lo ritengo sufficiente. Per un confronto, si pensi che noi, per scuole e strade dell’intera provincia, nel 2011 abbiamo stanziato a bilancio 200 milioni. Facendo un confronto, la cifra prevista dalla città è consistente». Inoltre, «per Bolzano sta investendo molto anche la Provincia: settanta milioni solamente per il polo tecnologico. E poi c’è il grande sforzo per le scuole, come il nuovo liceo Carducci, per l’inceneritore, per la zona di espansione a Bolzano Sud e via discorrendo».
 Il municipio lamenta di trovare ostacoli non soltanto per la carenza di mezzi finanziari a disposizione, ma anche per le nuove norme comunitarie e nazionali riguardo ai lavori pubblici, farraginose e troppo complicate. Mussner in parte conferma: «In passato, quando la Provincia aveva maggiore spazio di manovra, per molti aspetti tutto era sicuramente diverso, ma più che guardare ai limiti e agli ostacoli normativi, dobbiamo cercare delle soluzioni concrete per realizzare quanto ci serve». Un esempio? «A breve ho richiesto un incontro con l’assessorato ai Lavori pubblici e con i tecnici municipali».
 Il tema all’ordine del giorno sarà, come detto sopra, la variante in galleria alla Strada Statale 12, da San Giacomo a Cardano. Progetto di cui si parla da tempo immemorabile, e che pareva destinato ad un lontano futuro.
 «I tecnici provinciali - anticipa Mussner - hanno appena terminato di elaborare diversi studi e un progetto di fattibilità, ma è giunto il momento che Bolzano ci dica quali sono le sue preferenze. Non tanto o comunque non solo su questo progetto specifico, ma riguardo a una visione globale e futura della mobilità bolzanina. Attorno alla SS12 ma non solo. In questo caso specifico si dovrà comunque decidere dove si vuol far sboccare la galleria a nord, a Cardano, perché le ipotesi tecniche sono più di una. Noi siamo pronti a realizzarla. Sono certo che Bolzano vorrà collaborare».
 Per la città sarebbe una boccata d’ossigeno, perché anche per il 2011 il municipio non ha previsto nessuna delle cosiddette grandi opere. Niente raddoppio dell’arginale, niente interramenti dell’A22, niente tram, niente circonvallazioni in galleria. A bilancio 2011 il Comune ha infatti iscritto investimenti in lavori pubblici per soli 51 milioni di euro, contro i 69 del 2010. Colpa delle minori capacità di spesa e della volontà politica di contenere il debito municipale, non accendendo un eccessivo numero di nuovi e pesanti mutui. Ma colpa soprattutto delle nuove norme europee sui lavori pubblici, in vigore da poco più di anno: «Farraginose, complesse, in grado di paralizzare le amministrazioni». Questa la spiegazione fornita ieri dall’assessore ai Lavori pubblici Luigi Gallo e dall’ingegnere capo del Comune, Marco Spada, durante l’illustrazione del bilancio 2011.
Alto Adige 13-1-11
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mercoledì, 12 gennaio 2011
Chiusa

Galleria PINETA-BOLZANO chiusa

tra giovedì e venerdì

 Per lavori di manutenzione nella galleria della variante tra Pineta e Bolzano, tra giovedì 13 e venerdì 14 gennaio ci sarà la chiusura al transito nelle ore notturne, tra le 21 e le 6.
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domenica, 09 gennaio 2011



«Bolzano vittima di vecchi pregiudizi»

ANTONELLA MATTIOLI
BOLZANO. «Quello che non si vuol capire in Provincia è che Bolzano è un capoluogo con 100 mila abitanti ed ha esigenze particolari. La conseguenza di questa non considerazione è che Bolzano conta come l’ultimo, e il più piccolo, Comune dell’Alto Adige». Il vicesindaco Klaus Ladinser, stufo di sentir ripetere dal presidente della Provincia Luis Durnwalder che “Bolzano non ha progetti” che “Bolzano è ferma”, nonostante vi sia “la piena disponibilità della Provincia a sostenere e finanziare i progetti”, si sfoga: non gli va di fare la parte di colui che è co-responsabile di questo stato di inerzia.
 «Noi, contrariamente a quanto sostiene Durnwalder, la nostra parte l’abbiamo fatta. Ora tocca alla Provincia muoversi».
 Quali sono i progetti?
 
«Nel precedente mandato, quando avevo la competenza sulla viabilità, il consiglio comunale ha approvato il Piano urbano della mobilità che indica quali sono le priorità in questo settore».
 Quali sono?
 
«La variante alla statale 12, il collegamento con la Val Sarentina passando sotto Monte Tondo. Poi c’è il problema dell’accesso alla nuova cittadella ospedaliera inadeguato rispetto alle esigenze attuali. Va rivisto anche l’ingresso in città attraverso via Vittorio Veneto sempre molto trafficata. Tra i progetti anche il tram dall’Oltradige che risolverebbe i problemi causati dalle migliaia di pendolari che ogni giorno arrivano nel capoluogo. Come si vede i progetti ci sono e Durnwalder lo sa perfettamente. Il problema è un altro».
 Quale?
 
«Che per Bolzano, a quanto pare, non ci sono i soldi».
 Durnwalder ha assicurato che se c’è il progetto della variante alla statale 12 la Provincia lo finanzierà.
 
«Però l’assessore Mussner, a quanto pare, ha già obiettato che non si sa dove dovrebbe sbucare la galleria. Invito i suoi tecnici a scaricare il nostro Piano urbano della mobilità da internet. Non vorrei che sia l’ennesimo pretesto per rinviare l’opera: è indispensabile che quest’anno parta la progettazione della variante alla statale 12. La mia paura è che più si rinvia e più si rischia di dover fare i conti con bilanci provinciali sempre meno ricchi».
 E il tram che fine ha fatto?
 
«Durnwalder ha deciso che non si fa perché è troppo caro e non si farà. Ma non ha proposto qualcosa di alternativo».
 Mentre Bolzano è ferma, in tutti i paesi dell’Alto Adige si sono fatti grossi interventi a livello di infrastrutture stradali. Lei ritiene che il problema sia di tipo etnico?
 
«No. È un problema di mancanza di sensibilità nei confronti del capoluogo che ha molte più esigenze di qualsiasi altro Comune».
 Durnwalder dice che tutti i sindaci che si rivolgono a lui sostengono di avere esigenze particolari.
 
«Sì, ma in quanto capoluogo le abbiamo veramente».
 Cosa propone?
 
«Bisogna definire in maniera diversa il rapporto tra Comune capoluogo e Provincia. Non può essere che dobbiamo fare la fila assieme a tutti gli altri comuni per ottenere quello che ci spetta, per far funzionare una città di 100 mila abitanti».
 Bolzano è il capoluogo, ma le disponibilità finanziarie della Provincia cominciano ad essere inferiori rispetto anche solo a pochi anni fa.
 
«Non è accettabile però che ci siano sempre meno soldi per gli investimenti, perché le spese fisse della Provincia crescono e stanno divorano rapidamente tutto il bilancio».
 Cosa propone?
 
«Devono partire con una riorganizzazione complessiva di tutto il sistema. Parlo del personale ma anche di lavori che vengono esternalizzati: ci sono contratti decennali che andrebbero ridiscussi».
 Qualche esempio?
 
«Il contratto l’ha fatto la Provincia, ma quest’anno il Comune dovrà pagare oltre 100 mila euro per la gestione e il trattamento del biogas che esce dalla discarica di Castl Firmiano chiusa ormai da diversi anni».
Alto Adige 9-1-11
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domenica, 09 gennaio 2011



Statale 12 e tram per l’Oltradige Le priorità per liberare la città

BOLZANO. Tre priorità: la variante alla statale 12, la stazione ferroviaria per il quartiere Casanova, il tram dall’Oltradige. Sono tre progetti che attendono di essere finanziati dalla Provincia.

 Variante alla statale 12. Attualmente la variante, che collega in galleria Pineta di Laives a Bolzano, si ferma a Maso della Pieve. Già il progetto originario prevedeva di arrivare fino a ponte Virgolo, ma poi non se n’era fatto più nulla. Anche perché sembrava che il Comune di Bolzano preferisse altre soluzioni. Adesso invece si è deciso di puntare sulla variante alla statale 12 che dovrebbe portare fuori dalla città il traffico che attualmente invade la zona industriale.

 Stazione per Casanova. Per alleggerire il peso del traffico automobilistico che grava su via Resia e via Druso, già nella fase di progettazione del nuovo quartiere si era pensato di puntare sulla ferrovia Bolzano-Merano. A fine anno nel quartiere abiteranno un migliaio di famiglie ma della stazione all’altezza di Casanova non c’è traccia.
 Il tram. Il tram è fortemente voluto da Caldaro, Appiano e Bolzano in quanto risolverebbe i problemi legati al traffico pendolare. Ma per il presidente Durnwalder costa troppo (oltre 200 milioni euro) e non si farà.

Alto Adige 9-1-11
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sabato, 08 gennaio 2011



Priorità la statale in galleria

BOLZANO. “Liberare il capoluogo dal traffico”. L’Unione commercio si schiera per una rapida realizzazione della variante in galleria della Statale 12, che sgravi il centro dal traffico. «Bene - si legge in una nota - che l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner abbia annunciato che nel 2011 la costruzione di una variante in galleria della statale 12 rappresenterà una priorità». «Bolzano - affermano i fiduciari comunali dell’Unione Thomas Rizzolli e Luciano Defant - deve essere liberata dal traffico, la mobilità deve divenire più efficiente e, soprattutto, più fluida: solo in questo modo la città può svilupparsi ulteriormente per il bene sia dell’economia locale che della sua popolazione, meritando in questo modo il proprio ruolo di capoluogo provinciale».
 Da tenere in considerazione, secondo l’Unione, anche l’accordo, per il momento non ancora perfezionato, tra provincia e Autobrennero, che dovrebbe cofinanziare l’opera.
 «Se da un lato è comprensibile che A22 partecipi economicamente al progetto, dall’altro non è ammissibile che la realizzazione di quest’opera debba dipendere esclusivamente dalla disponibilità della società autostradale. Finora, in molte parti dell’Alto Adige - ricordano i rappresentanti dell’Unione -, diverse grandi opere, tra le quali alcune circonvallazioni, sono state realizzate unicamente grazie agli ingenti sforzi finanziari da parte della sola provincia».
 L’Unione commercio cittadina sottolinea inoltre che la variante, «sebbene di grande importanza strategica», debba essere considerato solo un tassello del piano della mobilità e del traffico a livello provinciale. La città infatti soffre una congestione esagerata per le sue dimensioni e il numero degli abitanti. Segno che l’attuale sistema viario non funziona. «Una soluzione ottimale per incrementare la raggiungibilità di Bolzano - chiariscono entrambi i fiduciari - può essere realizzato sul medio termine solo grazie alla messa in opera della circonvallazione nord che, al momento, non è annoverata tra le priorità della provincia, così come l’interramento dell’Autostrada del Brennero. Non è infatti ammissibile che l’elevata percentuale di gas di scarico danneggi la mobilità interna alla città senza tenere conto della reale radice del problema: il fatto che l’autostrada del Brennero transiti in mezzo ad essa».
Alto Adige 8-1-11
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venerdì, 17 dicembre 2010



Incidente nella galleria a San Giacomo, traffico in tilt per due ore nel capoluogo

BOLZANO. Incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, ieri mattina nel tunnel della variante tra Pineta e Bolzano. Verso le 7.45, c’è stata una collisione tra due mezzi che procedevano in direzione del capoluogo. Bloccate all’interno del tunnel, le due auto hanno subito creato un ingorgo notevole, con colonne di automezzi ferme in entrambe le direzioni, dato che la galleria è stata chiusa al traffico e notevoli disagi al traffico anche nel capoluogo.
 Sono rapidamente intervenuti i vigili del fuoco di Laives, Bolzano e San Giacomo, la Croce bianca, carabinieri e vigili urbani. Solo uno dei due conducenti ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato all’ospedale di Bolzano per controlli. Una volta verificate le cause da parte delle forze dell’ordine, è toccato ai vigili del fuoco ripulire la carreggiata da liquidi fuoriusciti dalle macchine incidentate, un’operazione che si è conclusa verso le 9, quando il tunnel è stato riaperto ai transiti.       (b.c.)
Alto Adige 17-12-10
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venerdì, 03 dicembre 2010



Sicurezza in galleria, istruzioni online

BOLZANO. Consigli su come ci si comporta correttamente in galleria in caso di guasti o incidenti senza causare pericoli per sè e per gli altri, vengono forniti nel film: “Il mio contributo alla sicurezza in galleria”, che il Dipartimento lavori pubblici ha pubblicato online sul sito della Provincia.
 Un comportamento corretto in galleria, infatti, contribuisce alla sicurezza personale, ma anche alla sicurezza altrui soprattutto in caso di incidente o di incendio, quando è necessario reagire velocemente seguendo precise regole. Infatti, incidenti ed incendi che si verificano in galleria possono avere anche gravissime conseguenze. Nel film vengono proposti i comportamenti corretti da adottare in presenza di queste emergenze, senza farsi cogliere di sorpresa e sapendo così cosa fare.
 La Provincia di Bolzano gestisce complessivamente cinquanta chilometri di tunnel stradali; di questi, quelli di maggiori dimensioni sono allestiti secondo i più moderni standard tecnici con impianti di sicurezza, come sottolinea in una nota l’assessore provinciale ai lvaori pubblici Florian Mussner.
 Le gallerie della rete viaria altoatesina sono paragonabili con quelle della rete autostradale in fatto di dispositivi di sicurezza, come ricorda ill dierttore della Ripartizione Servizio Strade, Paolo Montagner. Infrastrutture stradali anche di recente realizzazione, che rispettano quindi elevati standard nazionali e internazionali.
 Accanto ad un sistema di videocamere, la maggior parte delle gallerie della nuova generazione, sono dotati di segnalatori di incendi, vie di fuga, estintori, idranti, come spiega Helmut Verginer, tecnico del gruppo di lavoro gallerie del Servizio strade della Provincia.
 Il filmato “Il mio contributo alla sicurezza in galleria” propone varie situazioni e per ognuna di essa il comportamento sbagliato e quello corretto. Il film del Dipartimento lavori pubblici è stato girato in collaborazione con i Vigili del fuoco Volontari di Ora e la Croce Bianca di Egna.
 La première è avvenuta di recente alla fiera “Asphaltica” a Padova, dove è stato presentato ai mass media nazionali.
Ora è online sulla pagina web del Servizio stampa della Provincia www.provincia.bz.it/usp e sulla pagina web del Servizio Strade del Dipartimento lavori pubblici www.provincia.bz.it/serviziostrade
Alto Adige 3-12-10
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martedì, 30 novembre 2010



Prima la variante, poi le vie di fuga nel tunnel S. Giacomo - Pineta

LAIVES. «Prima finiamo la variante in costruzione, poi realizzeremo anche le vie di fuga che mancano nella galleria della variante tra Pineta e Bolzano». L’assessore Florian Mussner ha risposto così al quesito che gli hanno sottoposto alcuni rappresentanti di opposizione del centrodestra locale in occasione di un’assemblea sulla variante alla statale 12.
 «Comunque - ha sottolineato Mussner - la galleria di San Giacomo è a norma di legge anche oggi. Costruire le vie di fuga dal tunnel costerà circa 6 milioni di euro; intanto intendiamo completare la variante, poi faremo anche quelle». Legata alle gallerie stradali vi è anche la questione dei mezzi di soccorso. Lo ha fatto presente all’assessore Mussner il comandante dei vigili del fuoco di Laives, Norbert Foppa: «Abbiamo quasi tutto quello che serve per intervenire in caso di incendio in galleria; mancherebbero ventilatori per allontanare rapidamente i fumi. Con la variante completa, sul territorio comunale di Laives avremo il tratto più lungo di gallerie a livello provinciale».
 Mussner ha garantito che si farà parte diligente per completare la dotazione.
Alto Adige 30-11-10
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sabato, 30 ottobre 2010



La galleria  di San Giacomo (Laives) chiusa ma solo per precauzione

BOLZANO. La Ripartizione 12 della Provincia ci tiene a precisare che «la galleria di San Giacomo (Laives) è stata chiusa a titolo precauzionale, a seguito del collasso del traffico a Bolzano sud e solo a tratti dalla polizia municipale di Laives per evitare ingorghi anche in galleria». Qualche giorno fa il traffico cittadino era collassato a causa di diversi lavori in corso in zona industriale. Code e rallentamenti erano stati registrati in via Volta, via Buozzi, in via Galileo Galilei, ma anche in via Roma e sull’Arginale. Per questo motivo era stato deciso di chiudere la galleria San Giacomo. Per ore gli automobilisti rimaserò bloccati sulle strade cittadina, soprattutto in zona industriale, all’uscita dall’autostrada del Brennero e sull’Arginale in direzione via Resia.
Alto Adige 30-10-10
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mercoledì, 27 ottobre 2010



Collassa il traffico su tutta la rete stradale cittadina di Bolzano

BOLZANO. Traffico in tilt ieri pomeriggio e ieri sera a Bolzano: disagi sono stati segnalati un po’ ovunque nel capoluogo altoatesino, compreso il rione di Gries. Dalle 16 in poi il traffico è stato molto intenso sull’Arginale, in centro, così come in zona industriale. Secondo i vigili urbani che sono dovuti intervenire in tutta la città il traffico intenso, così come le code che sembravano non finire mai, erano dovute ad una fiera in zona industriale e a diversi lavori effettuati sul manto stradale. Chi è entrato a Bolzano Sud si è dovuto «armare» di tanta pazienza viste le chilometriche code che si erano formate in via Buozzi, sull’Arginale, via Galileo Galilei, via Roma, ponte Resia, così come in tutta Oltrisarco. A peggiorare la situazione la chiusura del tunnel di Laives per lavori in corso. Il cantiere in via Lancia ha fatto infine tutto il resto: è stato fatto un buco nella strada per raggiungere la tubatura del gas. Il traffico è stato dunque deviato per lasciar lavorare gli addetti alla strada.
Alto Adige 27-10-10
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mercoledì, 08 settembre 2010



Tunnel di San Giacomo: lavori al portale nord

LAIVES. Domani e dopodomani, presso il portale nord della galleria della variante (zona industriale di Bolzano) dovranno essere eseguiti dei lavori che riguarderanno nello specifico la cordonata. Per questo, durante le due giornate, dalle 8.30 alle 17, in quel tratto stradale verrà predisposto un restringimento della carreggiata e la velocità dei mezzi (che in galleria possono raggiungere gli 80 chilometri orari) verrà abbassata a 30 chilometri l’ora.
 Nelle scorse settimane, la galleria della variante tra Pineta e Bolzano era stata a più riprese chiusa al traffico di notte per poter sistemare gli scarichi delle acque piovane che si trovano anche nei pressi dell’imbocco nord. Succedeva infatti che con precipitazioni più abbondanti del normale si formasse una grande pozzanghera, pericolosa per tutti i mezzi in transito. (b.c.)
Alto Adige 8-9-10
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venerdì, 03 settembre 2010



Galleria chiusa, colonne a S. Giacomo

LAIVES. Sarebbe bastato un po’ di coordinamento per evitare il caos da traffico che in questi giorni sta interessando il centro di San Giacomo. Con la galleria della variante chiusa in un senso a causa di lavori di manutenzione (dureranno fino a sabato) sarebbe stato forse meglio posticipare di qualche giorno la riasfaltatura della statale 12 nell’abitato.
 Succede invece che la concomitanza contribuisca a creare una situazione problematica per il traffico, perché da nord verso sud i mezzi, leggeri e pesanti, che debbono transitare inevitabilmente passano dentro San Giacomo è lì trovano il nodo della riasfaltatura. Movieri ai lati dei brevi cantieri stradali provvedono a far passare alternativamente le auto in un senso e nell’altro ma è evidente che da nord a sud regna il caos assoluto nelle ore di punta di mezzogiorno e della sera: centinaia di mezzi di ogni dimensione sono bloccati in colonna e procedono a passo d’uomo dentro l’abitato, mandando in tilt anche la vivibilità faticosamente riconquistata con la galleria stradale.
 San Giacomo così è ripiombata (per fortuna solo alcuni giorni) nello scenario di anni orsono, quando dal suo centro transitavano migliaia di mezzo ogni giorno. Per i pedoni poi, passare da un lato all’altro di via San Giacomo diventa un problema oltre che un rischio, così come diventa molto laborioso uscire dai passi carrai ai lati della via. Alla luce di queste considerazioni, si sarebbe potuto forse attendere per riasfaltare la strada oppure ad eseguire i lavori di manutenzione in galleria. (b.c.)
Alto Adige 2-9-10
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venerdì, 03 settembre 2010



Lavori manutenzione galleria di San Giacomo

Per importanti lavori di manutenzione, fino a sabato 4 settembre nella galleria della variante tra Pineta e Bolzano si transita solo a senso unico, da sud verso nord, nella fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 17. Il traffico che da Bolzano è diretto a Laives viene ovviamente dirottato lungo la statale 12, all’interno dell’abitato di San Giacomo. Inevitabili i per i residenti della frazione, che però si protrarranno appunto solo fino a sabato.
Alto Adige 1-9-10
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lunedì, 30 agosto 2010



Galleria della variante chiusura notturna

 LAIVES. Da questa sera alle 21, fino alle 6 del mattino di giovedì 2 settembre la galleria della variante tra Pineta e Bolzano verrà chiusa di notte (tra le 21 e le 6 appunto) per consentire lavori di manutenzione che riguardano in particolare le condotte di scarico dell’acqua piovana nei pressi del portale di Bolzano del tunnel stradale.
 Durante le ore di chiusura, il traffico automobilistico verrà deviato lungo la statale 12 che attraversa l’abitato di San Giacomo, da Maso della Pieve fino alla periferia nord di Pineta, dove poi riprenderà la viabilità normale e questo fino alla mattina del 2 settembre. Dal giorno successivo la galleria verrà nuovamente riaperta anche nelle ore notturne e la viabilità sarà quindi regolare.
Alto Adige 30-8-10
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domenica, 29 agosto 2010


Da lunedì 30 a giovedì 2 il tunnel di San Giacomo rimarrà chiuso al traffico tra le 21 e le 6 per lavori di manutenzione. Sono previste deviazioni sulla statale 12 a San Giacomo.

Alto Adige 25-8-10
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domenica, 29 agosto 2010

BOLZANO CAPITALE

Ladinser promette la svolta ma la strada è lunga

 Finalmente apprendo della volontà di chi può decidere, del vicesindaco Ladinser, di intraprendere un progetto che contribuirà in modo decisivo al miglioramento della vita dei bolzanini, e di riflesso al turismo ed al commercio cittadino. Mi riferisco alla volontà espressa dal vicesindaco Ladinser di procedere subito alla realizzazione della circonvallazione in galleria da S. Giacomo a ponte Campiglio (la variante alla SS 12 del Brennero) e a quella sotto il Monte Tondo. Se ne parla da 10 anni almeno, e finalmente se ne parla in concreto. La nostra città soffre per la lentezza delle decisioni dei suoi amministratori, ma ogni tanto, anche se in ritardo, decisioni “pesanti” vengono prese! Sono due soluzioni inserite in un pacchetto più ampio di circonvallazione cittadina che interessa anche la zona ovest della nostra città (la galleria sotto il Guncina fino a S. Maurizio) che negli anni, in occasione di ogni discussione del bilancio preventivo comunale annuale, ho presentato in Consiglio comunale ricevendone sempre una bocciatura. Ma non importa: so bene che opere di questa portata comportano costi enormi e che senza denari, anche se le mie proposte fossero passate, non avrebbero potuto vedere l’avvio. Che vedranno invece grazie a questa decisione apicale. È naturale che prima di vederne gli effetti si dovrà aspettare parecchio tempo (forse più tempo burocratico che tecnico), ma avere una circonvallazione scorrevole che libera la città dal traffico di transito sarà una lberazione per tutti, oltre che un vanaggio ambienale per riduzione di smog e polveri. Naturalmente a questa storica decisione si dovranno accompagnare parcheggi, perché se le auto arriveranno a ponte Campiglio lì poi dovranno fermarsi, altrimenti tutto sarà vano; lo stesso per ogni altra zona periferica della città. Mi fa piacere leggere di questa volontà dell’assessore Ladinser, mentre invece non mi convince il progetto del tram dall’Oltradige: non mi convince perché insiste solo sull’attuale carreggiata stradale penetrando in città dal ponte Adige per viale Druso e proseguendo oltre il ponte Druso fino al centro cittadino. Così in entrata ed in uscita dalla città. Il progetto tramviario (mezzo interessante, certamente), secondo il mio parere, deve trovare una sede diversa, non coinvolgere strade attualmente utilizzate dal traffico veicolare. Ma leggo che l’attuazione del progetto non è immediata, e allora confido che col tempo qualcuno riuscirà a convincere il vicesindaco a cambiare idea, proponendogli un progetto alternativo più interessante e condivisibile anche da lui.
Vitantonio Gambetti Consigliere comunale vicecapogruppo PdL Bolzano
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domenica, 15 agosto 2010



I tecnici: subito circonvallazione e tram

FRANCESCA GONZATO

BOLZANO. Bolzano ha bisogno di una nuova viabilità. Il vicesindaco Klaus Ladinser ha ricordato le priorità fissate nel Pum, il Piano urbano della mobilità: prolungamento della statale 12 da S. Giacomo a ponte Campiglio e la galleria sotto monte Tondo. Insomma, il sistema di circonvallazioni. In più, cita Ladinser, il tram per il collegamento con l’Oltradige.
 I tecnici, architetti e urbanisti, incalzano: è ora di iniziare, Comune e Provincia si mettano d’accordo.
 Il presidente Luis Durnwalder ha annunciato che chiederà all’A22 di partecipare al finanziamento della variante della statale 12.
 La lista di Ladinser trova un consenso generale tra i tecnici. Carlo Bassetti, architetto: «Conferma la linea di questi anni, molto bene». Helmuth Moroder, city manager del Comune da gennaio, ha lavorato al Pum da ex presidente della commissione mobilità: «Le idee della città sono chiare, mi auguro che Provincia e Comune in autunno riescano a fare le prime scelte». Anche sul tram, con percorso lungo via Druso, Moroder non ha dubbi rispetto al minimetro proposto dalla Leitner lungo l’Isarco: «Come la Leitner sarebbe disponibile a co-finanziare il suo progetto, così si può trovare un accordo con privati sul tram». Carlo Azzolini e Peter Plattner sono due dei 10 «saggi» nominati nel 2006 dall’allora assessore Silvano Bassetti in vista dell’elaborazione del Puc. Anche Plattner ne fa una questione di tempi: «La politica deve scegliere i progetti su cui puntare, perché solo così si entrerà nel dettaglio dei tempi e dei costi. L’obiettivo è togliere il traffico di attraversamento dal cuore di Bolzano». Sul sistema delle circonvallazioni resta da definire, ricorda Plattner, «quanti sbocchi prevedere, ad esempio in centro e in via Roma, e dove fare sbucare il tunnel di Monte Tondo. Quest’ultima opera deve intercettare anche il traffico dal Renon». Azzolini: «La variante est sotto Monte Tondo e la variante sotto il Virgolo da S. Giacomo devono essere completate con la variante sud sotto via Einstein per completare il giro della circonvallazione che, raccolti i tratti stradali provenienti da Merano/Appiano/Bolzano sud, arriverà a collegarsi ai tratti stradali Bolzano nord/Renon/Sarentino/S.Genesio». Azzolini chiarisce: «Provincia e Comune non potranno decidere le prossime infrastrutture in solitudine. E possibilmente va coinvolta l’A22».
 Michele Stramandinoli (presidente provinciale dell’Inu, l’Istituto nazionale di urbanistica) è uno degli autori dello studio sul futuro della città commissionato da Assoimprenditori in vista del masterplan. Così Stramandinoli: «Sul collegamento con l’Oltradige anche il nostro studio si era espresso a favore di un tracciato interno alla città». Sono ancora validi, prosegue Stramandinoli, «i due scenari che avevamo indicato per la viabilità. Nel lungo periodo lo spostamento dell’A22 in galleria e l’interramento dell’arginale. Gli interventi nel breve periodo non dovrebbero ostacolare quelli più lontani. Bene quindi alleggerire l’Arginale grazie al sistema delle circonvallazioni. Abbiamo previsto sia la variante della Ss 12 fino a ponte Campiglio, sia la galleria sotto monte Tondo».
Alto Adige 15-8-10
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domenica, 15 agosto 2010



Ladinser: subito la circonvallazione

ANTONELLA MATTIOLI
BOLZANO. «Durnwalder ha annunciato che chiederà all’A22 di finanziare il prolungamento della variante alla statale 12? Ben venga. L’importante è che da qualche parte arrivino i fondi per quella che come Comune riteniamo essere un’opera fondamentale per ridurre il traffico di attraversamento della città». Il vicesindaco Klaus Ladinser, che nei cinque anni precedenti aveva anche la competenza sulla viabilità, accoglie con favore la proposta del presidente della Provincia di chiedere un aiuto finanziario all’A22 per realizzare l’opera. «È stato fatto - ha spiegato il presidente dell’A22 Walter Pardatscher - anche in passato, ad esempio, per il primo tratto della MeBo o per la circonvallazione di Ora». Il co-finanziamento di “opere infrastrutturali complementari sul territorio di riferimento, anche urbane o consistenti in gallerie” è previsto dall’articolo 47 della finanziaria a carico del concessionario dell’A22 per il quale rimane comunque primario l’obiettivo del finanziamento del tunnel del Brennero e delle tratte di accesso. La disponibilità dei vertici di A22 c’è. Pardatscher, nei giorni scorsi, ha detto che la società è pronta ad investire nel territorio. Il momento dunque sembra propizio per migliorare la situazione viaria del capoluogo. L’impressione è che si stia creando un’asse Svp provinciale ed Svp comunale per risolvere il problema delle grandi opere. Del resto solo così Bolzano può sperare di vedere realizzato quello che al momento esiste solo sulla carta. Tutti i principali centri dell’Alto Adige, in questi anni, hanno ottenuto dalla Provincia i fondi, per realizzare circonvallazioni che portassero fuori il traffico. Tutti, tranne Bolzano.
 Vicesindaco, qual è la priorità per quanto riguarda le grandi infrastrutture viarie?
 
«Sono due»
 Partiamo dalla prima.
 
«Il prolungamento della variante alla statale 12. Il progetto prevede una galleria da San Giacomo a ponte Campiglio. Serve a ridurre gli attraversamenti della città che continuano ad essere un problema».
 La seconda?
 
«Per completare l’opera serve anche la variante est. Il progetto prevede una galleria che intercettando il traffico che scende da San Genesio e da Sarentino arrivi fino ai Piani e di là si colleghi alla statale 12 o all’arginale. In questo caso la galleria sarebbe lunga 2,5 chilometri».
 Effetti sulla città?
 
«I nostri tecnici ritengono che la variante est sotto Monte Tondo sia fondamentale per ridurre il traffico su via Roma, corso Italia, viale Trieste, viale Venezia, via Cadorna, via Fago, piazza Gries e via Vittorio Veneto. Su queste strade oltre alle auto abbiamo un carico di traffico pesante eccessivo».
 I finanziamenti per queste due opere arriveranno?
 
«Ne sono certo. Anche perché in questo caso c’è l’intesa: le due gallerie sono previste dal Piano della mobilità approvato dal consiglio comunale».
 In questo quadro sono previsti interventi anche sull’arginale?
 
«Nessun intervento: se si fanno le due varianti, la viabilità cittadina non ha bisogno di altro».
 Non si era parlato di interramento dell’arteria che corre lungo l’Isarco per realizzare case nella parte di via Galilei vicina a ponte Roma?
 
«Non dal Piano della mobilità ma dal Masterplan. Si tratta semplicemente di un’ipotesi di tipo urbanistico».
 E per quanto riguarda lo spostamento dell’A22 sotto la montagna?
 
«È uno degli obiettivi che ci siamo dati, ma non sarà realizzato sicuramente nel breve termine. Per noi, lo ripeto, in questo momento è prioritario lavorare sulle due varianti per liberare i quartieri dal traffico di attraversamento. Poi c’è il problema dell’ospedale».
 In che senso?
 
«Negli ultimi anni l’area ospedaliera ha avuto una notevole espansione e la crescita è destinata a proseguire. Dobbiamo assolutamente migliorare il sistema degli accessi sia da est che da ovest».
 E il tram?
 
«È una delle priorità».
 Meglio il tram o il minimetro proposto dalla Leitner?
 
«Io sinceramente preferisco la soluzione tram».
 Perché?
 
«Perché mi convince di più il tracciato e fino a quando qualcuno non mi convincerà del contrario, continuerò a sostenere il tram».
 Il tracciato del tram corre lungo via Druso.
 
«Appunto. Quello del minimetro lungo l’Isarco. Ma lo scopo deve essere quello di offrire un mezzo di trasporto alternativo a chi abita sull’asse di via Druso. È lì che abbiamo concentrato vecchi e nuovi quartieri».
Alto Adige 14-8-10
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lunedì, 09 agosto 2010



Tunnel di San Giacomo: servono le vie di fuga

LAIVES. Disagi in vista per gli automobilisti. Dovranno essere realizzate, infatti, le vie di fuga nella galleria della variante alle spalle di San Giacomo. Il bando per la progettazione indetto dalla Provincia prevede una spesa di 286 mila euro, mentre l’opera costerà 6 milioni. Il consigliere Christian Straudi (Pdl) sottolinea che fin dall’inizio, 5 anni fa, l’opposizione di centrodestra aveva chiesto la realizzazione delle vie di fuga ritenendo pericoloso il fatto che fosse una galleria “monocanna”, un modello sempre meno adottato, proprio per la pericolosità. «Sarebbe stato meglio farle subito - spiega Straudi - perché adesso, oltre ai costi maggiori, ci saranno disagi per il traffico durante l’intervento». Florian Mussner, assessore provinciale ai lavori pubblici spiega perché a suo tempo non vennero previste. «Al tempo non erano necessarie, ma adesso abbiamo deciso di intervenire, perché
il tunnel è molto lungo e le due gallerie laterali verso l’esterno ci possono stare».
 Bisogna valutare fin d’ora come procedere per ridurre al minimo i problemi alla circolazione stradale. «Immagino - spiega Mussner - che lo scavo delle vie di fuga inizierà dall’esterno e quindi eventuali problemi per il traffico in galleria potranno manifestarsi nel momento in cui occorrerà abbattere gli ultimi diaframmi di roccia all’interno». Sono passati 5 anni da quando è entrata in funzione la variante in galleria tra Pineta e Bolzano e il tempo passato ha consentito di accumulare esperienze che adesso sono state preziose per costruire il nuovo lotto. (b.c.)
Alto Adige 7-8-10
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domenica, 01 agosto 2010



Chiuso il tunnel di San Giacomo

San Giacomo. Ancora chiusure notturne del tunnel della variante tra Pineta e Bolzano. La Provincia avvisa che la galleria stradale rimarrà chiusa dal 2 al 5 agosto, tra le 21 e le 6 del mattino, per consentire inderogabili lavori di manutenzione. Anche recentemente c’erano state analoghe chiusure, necessarie per consentire l’installazione di led luminosi lungo i marciapiedi all’interno del tunnel. I disagi per gli automobilisti in transito saranno minimi perché funziona la deviazione lungo la Ss 12 attraverso San Giacomo.
Alto Adige 1-8-10



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martedì, 27 luglio 2010



Tunnel di San Giacomo chiuso di notte

 Da ieri e fino a sabato mattina la galleria di San Giacomo è chiusa al traffico per lavori tutte le notti dalle 21 alle 6. Deviazioni in loco.
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lunedì, 05 luglio 2010



AVVISO: Tunnel di San Giacomo chiuso da stanotte

 Da questa notte e fino a sabato 10 luglio il tunnel di San Giacomo sulla statale tra Bolzano e Laives resta chiuso per lavori nella fascia oraria 21-6. La chiusura è dovuta a lavori di manutenzione È prevista una deviazione sulla vecchia strada statale 12 in direzione di San Giacomo.
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domenica, 04 luglio 2010



Galleria chiusa di notte a SAN GIACOMO
da domani a sabato

 La galleria della variante tra Pineta e Maso della Pieve rimarrà chiusa al traffico da domani a sabato 10 luglio durante le ore notturne, tra le 21 e le 6. La chiusura si rende necessaria per poter effettuare inderogabili lavori di manutenzione. Il traffico verrà ovviamente dirottato sulla statale 12 attraverso San Giacomo.

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giovedì, 03 giugno 2010

Giovane si schianta con la moto: è in coma

BOLZANO. Un motociclista di 26 anni di Laives - le cui iniziali sono D.L. - è in coma all’ospedale San Maurizio per le conseguenze di un incidente stradale verificatosi ieri sera, poco prima delle 22, nella galleria che collega Laives a Bolzano. In base alla prima ricostruzione dei fatti il giovane, a bordo di una Yamaha, avrebbe tentato di superare una Seicento tamponandola sul lato sinistro. L’utilitaria ha sbattuto sul marciapiede e invaso l’altra carreggiata e la moto si è spaccata in due pezzi.
 Il motociclista di Laives era diretto a Bolzano. Davanti a lui c’era un’utilitaria, una Fiat Seicento bianca, che a quanto pare stava procedendo a velocità moderata. Il 26enne di Laives, in sella ad una potente Yamaha 600, probabilmente ha deciso di superarla sebbene fosse in galleria. Ha accelerato, ma non è riuscito a completare la manovra.
 La sua Yamaha blu ha sbattuto infatti violentemente sul lato posteriore sinistro della Fiat. L’automobilista, dopo essere stato tamponato, ha perso il controllo della vettura ed è andato a sbattere dapprima contro il marciapiede e quindi, al termine di una carambola, è riuscito a fermarsi sull’altra corsia di di marcia. Sull’asfalto si notano i segni di una lunga frenata, grazie alla quale probabilmente il guidatore è riuscito a contenere i danni. Al motociclista è andata decisamente peggio: il giovane di Laives, infatti, ha sbattuto dapprima contro l’utilitaria e quindi è finito pesantemente sull’asfalto. L’automobilista non ha riportato ferite serie, mentre il 26enne a bordo della Yamaha è stato intubato sul posto dal medico d’urgenza e trasportato all’ospedale San Maurizio di Bolzano. Le sue condizioni sono apparse da subito molto gravi, tanto che in tarda serata il giovane era in coma. Nella notte i medici hanno cercato di stabilizzarlo. Spetterà ora ai carabinieri di Bronzolo stabilire le cause dell’incidente. In base alla prima ricostruzione è possibile che il motociclista andasse a velocità sostenuta.
Alto Adige 3-6-10
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lunedì, 03 maggio 2010


Tunnel di San Giacomo - Laives chiuso di notte








Il tunnel San Giacomo tra Bolzano e Laives resto chiuso per lavori durante le ore notturne, nella fascia oraria 21-6, da lunedì 3 a mercoledì 5 maggio.





I lavori di pulizia della galleria rendono necessaria la chiusura della galleria di San Giacomo sulla Statale 12, nel comune di Laives, durante le ore notturne dalle 21 alle 6 del mattino. La chiusura scatta alle 21 di lunedì 3 maggio per concludersi alle 6 del mattino di mercoledì 5. È prevista una deviazione in loco.





(pf) comunicato stampa Traffico - Provincia di Bolzano



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giovedì, 01 aprile 2010



Tunnel della variante di nuovo allagato Lunghe code: proteste

Il problema, come al solito, all’ingresso nord. Auto dirette a Bolzano in colonna fino alle 13
BRUNO CANALI
LAIVES. La pioggia dell’altra notte ha provocato l’allagamento della galleria della variante, che è rimasta chiusa per tutta la mattinata di ieri e questo ha immediatamente provocato un caos per il traffico tra Laives e Bolzano. Per mezza giornata, San Giacomo in particolare è ripiombata nell’incubo di un tempo, con colonne ininterrotte di veicoli di ogni dimensione che l’hanno attraversata lungo la vecchia statale 12 e l’oggettiva difficoltà per i pedoni di attraversare perché anche i semafori erano stati posti sulla luce gialla intermittente in maniera da far defluire meglio possibile il traffico. La situazione si è risolta solo dopo mezzogiorno con la riapertura del tunnel. Rimane la perplessità per il fatto che questi problemi legati al deflusso dell’acqua piovana all’ingresso nord della galleria si ripetono regolarmente non appena piove con una intensità un po’ più alta del normale.
 Il punto problematico è sempre quello: l’avvallamento della variante a qualche decina di metri dall’ingresso nord della galleria. Lì c’è un tombino che dovrebbe raccogliere l’acqua in arrivo, ma che evidentemente non è sufficiente. I tecnici hanno lavorato alcune ore per ripristinare la normalità e, come detto, la galleria è stata riaperta al traffico solo dopo mezzogiorno. Fortuna ha voluto che siano giorni di vacanze per le scuole, altrimenti i veicoli sulla statale tra Laives e Bolzano sarebbero stati ancora più numerosi, con le conseguenze che si possono immaginare, tenuto conto che alla periferia sud di San Giacomo, lungo la statale 12, sono in corso i lavori di riqualificazione urbana, con un cantiere che già di suo condiziona il traffico.
 Disagi a raffica anche per i pendolari che utilizzano i mezzi pubblici, che ieri, loro malgrado, si sono trovati imbottigliati nelle colonne che procedevano a passo d’uomo. Sono saltate coincidenze e orari, con crescenti malumori di chi, alle fermate, è stato costretto ad aspettare a lungo e con ogni probabilità è arrivato in ritardo sul posto di lavoro. Specialmente durante le prime ore della mattina, a tratti la colonna di mezzi fermi arrivava fino alla periferia nord di Laives, proprio come quando, fino ad alcuni anni orsono, ancora non esisteva la variante. Gli unici a non avere dovuto sorbirsi questo caos sono stati gli abitanti di Pineta, finalmente liberati dal traffico. Ha funzionato invece il coordinamento delle polizie municipali di Laives e di Bolzano, i cui uomini sono stati impegnati per deviare i veicoli dentro San Giacomo, in particolare a Maso della Pieve, così da evitare che il caos diventasse ancora peggiore. Infine, appena riaperto il tunnel, verso le 13 di ieri, rapidamente si è formata la “solita” nuvola di smog al suo interno per qualche problema di ventilazione, altro fenomeno che si ripete periodicamente, soprattutto quando c’è il vento in una determinata direzione. Ma il problema da risolvere è quello dello smaltimento dell’acqua piovana che penetra dall’ingresso nord della galleria.

Caditoie intasate Il vero problema è la manutenzione

LAIVES. Florian Mussner, assessore ai lavori pubblici della Provincia, è del parere che un fenomeno come quello dell’allagamento in galleria dell’altra notte sia da imputare soprattutto alla grande quantità di pioggia caduta in un lasso di tempo relativamente breve e comunque chiederà spiegazioni maggiori ai tecnici. La sensazione però è quella di una scarsa manutenzione delle caditoie sulla carreggiata all’ingresso nord della galleria, nella zona industriale di Bolzano. Lì la strada fa un’avvallamento, che diventa naturale raccolta delle acque piovane. La caditoia effettivamente c’è, ma era intasata dai materiali che inevitabilmente, giorno dopo giorno, si accumulano. Succede lo stesso con le griglie lungo le strade all’aperto e se non si garantisce una pulizia periodica e costante, alla prima pioggia l’acqua rimane sulla carreggiata. Essendo in galleria non c’è neppure la possibilità che comunque coli lungo i bordi e quindi si raccoglie nella depressione dell’asfalto fino a formare un pericolosissimo lago. Un motivo in più affinchè chi di dovere pulisca puntualmente caditoie e condotte di scarico. (b.c.)
Alto Adige 1-4-10
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sabato, 13 marzo 2010


Il fumo ristagna nella galleria San Giacomo - Pineta





 LAIVES. Il problema dei gas di scarico che ristagnano all’interno del tunnel della variante si ripresenta periodicamente, a seconda delle condizioni di vento all’esterno. Anche in questi giorni succede di entrare in galleria e trovarsi immersi in una foschia grigia e puzzolente, nonostante i ventilatori siano in moto. Il problema - come hanno spiegato i tecnici - è determinato proprio dalla direzione e dall’intensità del vento all’esterno, in particolare perché si è scelto tecnicamente di non espellere i gas di scarico della galleria stradale dal portale nord, quello che immette in zona industriale a Bolzano, ma da sud, dove le costruzioni sono effettivamente più diradate e distanti.
 L’esperienza comunque non è positiva e infatti, per la nuova galleria che si sta realizzando tra Pineta e Laives sud, il sistema di espulsione ei gasi di scarico sarà completamente diverso. Invece che i tradizionali ventilatori, sulla volta del tunnel verrà realizzata una condotta con delle botole a distanza di qualche decina di metri l’una dall’altra. I gas di scarico delle macchine verranno risucchiati dentro questa condotta separata dal resto della galleria, per poi essere espulsi attraverso un grande impianto di ventilazione che pressappoco si troverà a metà del lungo tunnel, un impianto il cui camino sbucherà alle spalle della città di Laives, sopra il dosso morenico dove c’è la grande croce. Secondo i tecnici dovrebbe essere un sistema più efficace di quello installato nella galleria a nord di Pineta per espellere i fumi e l’unico dubbio che rimane riguarda la direzione che poi, una volta espulsi, prederanno questi fumi. C’è il timore che possano scendere verso la città con le correnti d’aria della Vallarsa. (b.c.)

Alto Adige 13-3-10
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domenica, 07 marzo 2010


Viabilità, il sindaco promette il tram e il tunnel San Giacomo-Cardano



BOLZANO. Masterplan da una parte, Piano urbano della mobilità dall’altra. Secondo l’opposizione altro non sono che libri dei sogni, in concreto quali sono le opere che i bolzanini vedranno realizzate nei prossimi anni?
 «Non sono libri dei sogni - assicura Spagnolli - ma ovviamente bisogna fare i conti con le disponibilità finanziarie che sono sempre meno. Nell’elenco delle priorità ci sono: la prosecuzione della variante alla statale 12, tra Cardano e San Giacomo, e il tunnel sotto Monte Tondo che andrebbe ad allacciarsi al sistema arginale».
 A proposito di arginale verrà raddoppiata?
 
«Assolutamente no. Verrà però completata nella parte di viale Trento. Poi bisogna sfruttare meglio la ferrovia per usarla come metropolitana di superficie sia tra Laives e Bolzano che da Bolzano a Merano».
 Il tram dall’Oltradige costa 300 milioni di euro, per Durnwalder non vedrà mai la luce. Lei pensa che ci siano speranze?
 
«Si farà sicuramente. Sulla necessità di realizzarlo ormai sono tutti d’accordo. Il problema dei costi verrà superato individuando altre soluzioni tecniche».
 Progetti ambiziosi, ma mentre Bolzano annuncia quello che farà, gli altri Comuni della provincia fanno. Tanto che dei fondi stanziati dalla Provincia per le opere stradali, nel 2010 non c’è neppure un cent destinato a Bolzano.
 
«Il Pum è stato approvato da poco. Con i progetti in mano potremo chiedere i finanziamenti».
 Il presidente della Provincia Luis Durnwalder vi accusa di essere lenti.
 
«È vero, ma questo è il prezzo della democrazia: bisogna trovare l’accordo tra le varie anime della coalizione. Ovviamente, per Durnwalder e per i miei colleghi sindaci è tutto più facile».
 Riqualificazione dell’areale ferroviario.
 
«Ci siamo».
 Sono anni che lo dite.
 
«È pronto il bando. Entro l’anno ci sarà il progetto di massima».
 Se verrà confermato sindaco, la nuova giunta Spagnolli realizzerà una qualche opera “simbolo”?
 
«Nessuna grande opera. Quello che serve lo abbiamo già. Il nostro obiettivo, dovendo fare i conti con budget sempre più limitati, sarà quello di conservare le strutture che abbiamo e farle funzionare al meglio, per garantire ai bolzanini la qualità di vita attuale».
 I bolzanini chiedono il centro commerciale.
 
«Di fatto esiste già. Abbiamo migliaia di metri quadrati destinati al commercio al dettaglio».
 Ma un centro commerciale vero è un’altra cosa, dove ci sono attirano migliaia di persone.
 
«A Bolzano non sarebbe così. Dobbiamo smettere di illudere le persone dicendo che il centro commerciale garantirebbe un abbassamento dei prezzi. È falso. Sa per chi sarebbe davvero un business?».
 Per chi?
 
«Per i costruttori, ma per nessun altro».
 Le norme sul commercio non sono obsolete?
 
«Lo sono, ma non è il Comune a farle».
 Vietano i centri commerciali, ma consentono che il centro storico venga invaso dalle catene.
 
«In effetti è così. È uno degli effetti della liberalizzazione delle licenze. Sul fronte dei bar questo sta provocando enormi danni: assistiamo alla continua apertura e chiusura di locali».
 Terza corsia dell’autostrada: sì o no?
 
«No. Non mi sembra il caso di cementificare la valle dell’Adige. In futuro ci saranno sempre meno macchine».
 Terza corsia dinamica?
 
«Perché no? Tanto alla fine verrebbe usata solo pochi giorni all’anno». (an.ma)

Alto Adige 7-3-10
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domenica, 10 gennaio 2010


Da domani a venerdì tunnel del Virgolo a senso unico




BOLZANO. La galleria del Virgolo sarà sorvegliata costantemente con due videocamere. Le apparecchiature saranno installate la prossima settimana e per effettuare i lavori da domani a venerdì 15 gennaio nelle ore notturne, dalle 21 alle 6 del giorno successivo, la galleria sarà transitabile a senso unico in direzione nord; il traffico in direzione sud sarà deviato su viale Trento. Le videocamere saranno installate sui portali della galleria e consentiranno di sorvegliare l’interno del tunnel attraverso immagini inviate direttamente, tramite un ponte radio, al Servizio strade della Provincia. Le videocamere “intelligenti” danno l’allarme qualora un veicolo si fermasse in galleria o se visualizzeranno un pedone all’inteno del tunnel o, ancora, se qualche mezzo viaggiasse contromano. In caso di allerta gli addetti della ripartizione interverranno inviando in loco gli stradini o allertando le forze dell’ordine, attivando su giallo o rosso i semafori posti agli imbocchi della galleria. Evidentemente l’obiettivo al quale si mira installando le telecamere di sorveglianza all’imbocco del tunnel del Virgolo, è quello di garantire una maggior sicurezza agli utenti della strada, per mezzo di un servizio di sorveglianza presso la Ripartizione servizio strade della Provincia che con le immagini in tempo reale può intervenire rapidamente.


Alto Adige 10-1-10
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sabato, 05 dicembre 2009


Variante, prende forma la galleria Ogni mese sono 30 i metri di scavo




BRUNO CANALI

LAIVES. Per la festività di Santa Barbara, ieri mattina anche il cantiere della variante in galleria si è fermato. Dentro il tunnel il parroco di Laives ha celebrato la messa, alla presenza di maestranze, tecnici e anche di diversi cittadini di Pineta.
 Tutti curiosi di verificare cosa stia succedendo sotto la montagna da dove, oramai, i colpi delle esplosioni arrivano sempre più sordi e smorzati e non creano più disagio.
 «La galleria è oramai penetrata nella montagna alle spalle della città di Laives per 450 metri - hanno spiegato i tecnici della variante guidati dall’ingegner Georg Fischnaller - e lo scavo sta procedendo con regolarità. La roccia che si incontra è di buona qualità e questo facilita la perforazione, così come non ci sono infiltrazioni importanti di acqua ma solo quella che esce normalmente in questi scavi».
 Il tunnel scavato finora è ovviamente ancora allo stato grezzo, con una semplice spruzzata di cemento sulle pareti per consolidarle. L’effetto quindi è abbastanza impressionante, perché le dimensioni dello scavo, in particolare l’altezza, sono notevoli. Però va tenuto conto che il fondo si alzerà per la strada, mentre sulla volta del tunnel verrà installato un impianto di aspirazione dei fumi, diverso da quello della galleria di San Giacomo: lì ci sono ventilatori; nella nuova galleria verrà realizzato un tunnel con feritoie per garantire, dicono i tecnici, migliori risultati.
 Per quanto riguarda il ritmo di scavo, si va avanti attualmente a 30 metri al mese, tenuto conto però che nei fine settimana e in determinate ore non si effettuano esplosioni, un ritmo ritenuto soddisfacente dai tecnici.
 Con l’occasione si è anche accennato alle prospettive, vale a dire dell’inizio dello scavo anche dal versante sud, quello all’altezza della zona industriale di Laives. «Lì è tutto pronto - hanno spiegato i tecnici proprio ieri mattina - e si stanno solo completando i consolidamenti e le opere di messa in sicurezza della parete rocciosa per poi partire. Le prime volate di mine comunque non si faranno prima del nuovo anno». Una volta che inizierà lo scavo anche dal versante sud della galleria, raddoppieranno i metri di penetrazione nelle viscere della montagna e di conseguenza accelererà il lavoro. Insieme alla messa in sicurezza della parete sopra la ex sede della Petrolcapa (che si è trasferita tra Bronzolo ed Ora) è stata costruita una strada parallela alla statale 12 sulla quale poi transiteranno i camion carichi di inerti provenienti dallo scavo e diretti alla cava Lunz sopra Bronzolo.

Alto Adige 5-12-09
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martedì, 08 settembre 2009




«Variante: subito i filtri nel tunnel di San Giacomo - Pineta»


LAIVES. «Non in caso di emergenza ma subito»: lo chiede con una mozione Burno Borin, capogruppo Pdl in consiglio comunale, per l’installazione di filtri sul camino di sfogo dei gas di scarico provenienti dal futuro tunnel della variante. «La concentrazione sopra la città di tutti i gas che ammorbano l’aria lungo la statale - scrive Borin - provoca giustificata inquietudine nella popolazione, memore delle macroscopiche carenze progettuali evidenziatesi nel lotto di galleria tra Pineta e Maso della Pieve. Il vice sindaco assicura vigilanza su questo - conclude Borin - ma questa, da sola, non può certo scongiurare effetti negativi sulla salute dei cittadini a causa di mancati filtraggi dei gas provenienti dalla nuova galleria stradale». (b.c.)

Alto Adige 08-09-09
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sabato, 29 agosto 2009



«Nella galleria della variante ristagnano i gas di scarico»


 LAIVES. Da alcuni giorni la galleria della variante tra Pineta e Bolzano è nuovamente invasa dai fumi di scarico dei mezzi in transito. «Lo verifico ogni giorno passandoci a più riprese - dice il consigliere comunale degli Indipendenti democratici, Raimondo Pusateri - e per questo ritengo che la giunta comunale debba adottare ogni opportuna iniziativa affinchè cessi questo stato di costante inquinamento. Non è accettabile infatti che ventilatori e aspiratore centrale non siano in funzione, come ho potuto constatare, e che su tale problema che riguarda la salute di tutti i cittadini, vi sia una totale indifferenza da parte dell’amministrazione comunale». Secondo Pusteri, ci sarebbe anche un altro motivo: «Corre voce - spiega infatti - che non siano in funzione come dovrebbero perché i fumi in uscita dal tunnel della variante disturberebbero il proprietario di un maso nelle vicinanze del camino di scarico. Se così fosse, sarebbe cosa di una estrema gravità». Il consigliere comunale prende poi spunto da questo problema che si ripete fin da quando è stata aperta la galleria tra Pineta e Bolzano per ribadire che dovrebbe essere un insegnamento per l’amministrazione comunale anche in vista della nuova galleria sotto la città. «Il camino centrale per scaricare i gas del tunnel verrà realizzato sopra Laives, qualche centinaio di metri a monte del dosso morenico su cui c’è una croce. Servono i filtri e subito su quel camino - conclude Pusateri - non solo dopo che l’inquinamento si è verificato. (b.c.)

Alto adige 28-08-09
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sabato, 18 luglio 2009



SICUREZZA STRADALE Poche indicazioni in quella galleria San Giacomo - Pineta



A proposito di sicurezza, se succedesse per un malaugurato incidente un incendio nella galleria Pineta-San Giacomo, quali sarebbero le indicazioni per mettersi in salvo? Le uniche tabelle, per modo di dire illuminate e visibili, sono a livello parete ed indicano la distanza dalle uscite della galleria (nord-sud) ma non sono indicate le distanze dalle uscite di sicurezza, per altro lontane una dall’altra e non sufficientemente visibili. Inoltre, cosa si trova dietro quelle porte? Come ci dovremmo comportare? Un argomento troppo importante per la salute degli eventuali sfortunati coinvolti. Nella provincia di Trento, vedi la galleria di Mezzolombardo, i progettisti hanno impegnato un po’ di più il loro buon senso oltre alle competenze.
 Altri commenti mi verrebbero da fare, ma mi chiedo come mai in tanti anni anche il vostro giornale non si è occupato dell’argomento, e se l’ha fatto, perché nulla è cambiato?
Lettera firmata BOLZANO

Alto Adige 18-07-09
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domenica, 28 giugno 2009


Promessa di Mussner «Tunnel più sicuro nella primavera 2010»


Risposta al consigliere Minniti

 LAIVES. Al più tardi per la primavera 2011 il tunnel della variante sarà ulteriormente migliorato in ordine alla sicurezza»: lo assicura l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner al consigliere provinciale del PdL Mauro Minniti rispondendo ad una precisa interrogazione. Mussner che allo scopo è stato elaborato uno studio di fattibilità e che l’amministrazione sta valutando l’opportunità di eseguire quanto previsto dallo studio, in concomitanza con i lavori relativi alla galleria di Laives: serviranno 18-20 mesi per l’intervento. Minniti, nell’eprimere soddisfazione per la risposta avuta dall’assessore Mussner, annuncia una nuova interrogazione con cui l’esponente del Pdl chiede di sapere quando la Provincia deciderà in merito.

Alto Adige 27-06-09
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venerdì, 22 maggio 2009

Galleria chiusa da lunedì



LAIVES. A causa di lavori di pulizia, la galleria di San Giacomo tra Bolzano e Laives verrà chiusa al traffico da lunedì a mercoledì nella fascia oraria tra le 21 e le 6 del mattino. La chiusura notturna scatta quindi lunedì alle 21 e si conclude alle 6 di mercoledì. Per ridurre i disagi agli automobilisti è stata predisposta una deviazione a San Giacomo. Da segnalare per altro che da lunedì a venerdì, e per 24 ore al giorno, chiuderà anche la galleria Castelfeder sulla Ss12 a Ora; previste deviazioni in loco.
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domenica, 12 aprile 2009


«Il tunnel resta senza uscite di sicurezza»



 LAIVES. Nonostante sia lunga più di 2.200 metri, la galleria della variante tra Pineta e San Giacomo è priva delle uscite di sicurezza. È dotata solamente di cameroni in grado di resistere per un certo tempo a temperature molto elevate, ma da lì non si esce all’esterno. La Provincia quindi ha deciso di realizzare queste vie di fuga perforandole nella roccia, un intervento che costerà diversi milioni di euro ma inderogabile per ripristinare la sicurezza nel tunnel. Adesso, su questo argomento torna Bruno Borin, consigliere del Pdl a Laives, che mediante mozione chiede di conoscere il calendario preciso dei tempi di realizzazione delle uscite di sicurezza promesse. Borin accenna anche ai gas di scarico che talvolta ristagnano nella galleria invece che essere espulsi all’esterno. Borin, sulla viabilità, ribadisce che anche il Pdl è contrario alla realizzazione del distributore di carburante nei pressi dell’uscita sud della galleria, su un’area accanto alla variante dove arriverebbe pure un deposito di idrocarburi». (b.c.)

Alto Adige 12-04-09
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mercoledì, 25 febbraio 2009


Comune di Laives



COMUNICATI del 25.02.2009


COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI

Chiusura notturna del tunnel di San Giacomo



Per consentire l’installazione dell’impianto di videosorveglianza, il tunnel San Giacomo, nel territorio comunale di Laives, resta chiuso durante le ore notturne dalle 21 di domenica 1° marzo.
Al fine di ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti, l'impianto di videosorveglianza nella galleria San Giacomo viene installato durante le ore notturne. I lavori iniziano domenica primo marzo e comporteranno la chiusura del tunnel da domenica a venerdì 6 marzo nella fascia dalle 21 alle 6 del mattino.
I lavori riprendono poi alle 21 di domenica 8, con nuova chiusura dalle 21 alle 6 fino a venerdì 13 marzo. Durante l'interruzione del traffico sono previste deviazioni lungo la vecchia strada statale 12 in direzione di San Giacomo.
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martedì, 27 gennaio 2009



«Prolunghiamo ancora la galleria»

Il rione plaude ad Ellecosta: da San Giacomo a Campiglio
Alto Adige, 27 GENNAIO 2009

 BOLZANO. Prolunghiamo il “tunnel di San Giacomo”, ha proposto il vicesindaco Ellecosta per risolvere l’annoso problema della grande viabilità nel capoluogo. L’idea piace al vicepresidente del consiglio di quartiere Oltrisarco. «Spero che possa rientrare tra le intenzioni e le priorità di programma del Pd - dice Giovanni Barborini - ci vuole una mossa concreta che risolva sul serio il tema della viabilità».
 «Il prolungamento del tunnel attuale che dalla periferia nord di Laives attraversa San Giacomo ha già al suo interno una logica di prolungamento. Le auto sbucherebbero a Campiglio liberando una parte della città dalla morsa del traffico di transito. Finalmente si parla di un progetto concreto che vede il naturale completamento di un collegamento essenziale per Bolzano», spiega Barborini. «Attualmente il tunnel è già al centro di uno snodo strategico, autostrada (uscita sud), superstrada per Merano, arginale. Con il completamento del tratto verso nord si darebbe corpo ad un’arteria fondamentale per il capoluogo. L’arginale così come è stata costruita non riesce a rispondere alle necessità del traffico bolzanino», ancora il vicepresidente del consiglio di quartiere Oltrisarco.
 Spesso basta poco per creare delle lunghe code e delle situazioni di pericolo. La ciliegina sulla torta l’avremmo se maggioranza e opposizione trovassero la forza per chiedere quest’opera (prolungamento del tunnel) e lo spostamento dell’A22 alla Provincia. La vera preoccupazione si evidenzia sui tempi molto lunghi per la realizzazione dello spostamento dell’A22, invece il prolungamento del tunnel rappresenta una soluzione che in pochi anni si toccherebbe con mano.
 «Trovo nelle dichiarazioni del vicesindaco Ellecosta a proposito del tunnel e sulle priorità delle opere per la viabilità una sintonia. In questa parte finale dell’attività di questa giunta comunale le questioni importanti ancora aperte sono più di una, mi auguro che si riesca a varare il Puc e il Pum e contemporaneamente si apra un confronto con la Provincia sulla realizzazione e il finanziamento delle opere per la viabilità a Bolzano», sottolinea Barborini. Con la conclusione e apertura della variante di Ora, una delle tante opere realizzate dalla Provincia la città di Bolzano non perda tempo e formuli con fermezza le sue richieste. «L’Alto Adige poggia parte della sua economia sul turismo e dato che la nuova giunta provinciale (Svp e Pd) ha in agenda il rafforzamento dell’aeroporto, deve trovare delle soluzioni al problema dell’attraversamento e il collegamento del capoluogo», conclude Giovanni Barborini.
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giovedì, 09 ottobre 2008


Tunnel, esposto alla Corte dei Conti
 
Mancano tre vie di fuga: già predisposto lo studio della Provincia
AltoAdige, 09 OTTOBRE 2008

 LAIVES. «Danni erariali oltre a quelli derivanti dall’assenza delle vie di fuga e dalla minaccia alla salute pubblica derivante dal persistente ristagno dei gas di scarico all’interno della galleria»: questi i problemi strutturali riscontrati dopo numerose verifiche nel tunnel della variante alla statale 12 fra Maso della Pieve e Pineta. A seguito di queste risultanze, il capogruppo di An/Pdl in consiglio comunale - Bruno Borin - ha presentato un esposto presso la Procura della Corte dei Conti di Bolzano.
 L’esposto verrà illustrato sabato alle 10 presso la federazione provinciale di An/Pdl in via Locatelli 2 a Bolzano.
 Così com’è, la galleria della variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve, non è più in linea con le ultime normative europee in materia di sicurezza. Mancano le vie di fuga dal tunnel in caso di incidenti gravi: tre sarebbero necessarie. L’assessorato provinciale ai lavori pubblici ha già incaricato, da tempo, gli uffici della Ripartizione di provvedere alla stesura di uno studio per la realizzazione delle tre vie di fuga. Il costo previsto è di 6 milioni di euro. Il finanziamento verrà deciso nel corso della prossima legislatura. Lo studio ha evidenziato che si tratta di interventi fattibili non appena la Provincia lo deciderà. Gli interventi sono ovviamente legati alla disponibilità finanziaria: il piano di finanziamento - per queste e per altre opere - sarà approvato nel corso della prossima legislatura. D’altra parte le norme europee in materia di sicurezza consentono ampi margini di tempo per gli interventi ritenuti necessari. La garanzia di sicurezza offerta da una galleria monocanna - come quella realizzata per la variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve - non ha mai convinto i rappresentanti del centrodestra, sia a Laives che in Provincia. C’era stata, a suo tempo, anche un’interrogazione al Parlamento europeo a firma dell’onorevole Sergio Berlato di An e sostenuta in sede locale dal consigliere provinciale Alessandro Urzì. Il deputato aveva portato anche a Bruxelles e Strasburgo la discussione in merito a questo intervento e alle sue garanzie di sicurezza effettive. I quesiti posti erano pesanti e si riferivano alle scelte stesse di fondo che avevano ispirato la realizzazione della variante in galleria con un tunnel monocanna, preferendola all’arginale in fondovalle. La Provincia, a seguito dell’interrogazione, aveva risposto che «Sono state adottate tutte le più moderne e sofisticate soluzioni in tema di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda l’espulsione dei fumi». In seguito s’è visto che proprio i gas di scarico hanno creato diversi e ricorrenti problemi, tanto che è stato necessario un radicale intervento riparatore. (e.d.)
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lunedì, 14 luglio 2008

«Galleria, serve un filtro per i gas»
 
Alto Adige 13 LUGLIO 2008
BRUNO CANALI


 LAIVES. L’espulsione dei gas di scarico dalla galleria della variante che sta per essere realizzata alle spalle della città è oggetto di una interpellanza del capogruppo di An-Pdl in consiglio comunale, Bruno Borin. In particolare, Borin accenna al camino che verrà realizzato poco sopra la città, sui primi rilievi all’imbocco della Vallarsa: «Serve un sistema di filtraggio dei gas».
  «Da lì usciranno fumi venefici - spiega Borin -, che a seconda di come gireranno le correnti d’aria nella vallata potrebbero anche riversarsi nel centro abitato invece che disperdersi nell’atmosfera. Per questo sarebbe opportuno che venisse installato anche un sistema di filtraggio, cosa da chiedere subito alla Provincia». Per quanto riguarda specificatamente il capitolo dei gas di scarico e relativo smaltimento dal lungo tunnel della variante, durante alcune riunioni pubbliche i progettisti hanno già illustrato come si procederà. «Diversamente da quello che si è fatto nella galleria tra Pineta e Maso della Pieve - aveva spiegato l’ingegner Pagani - in quella prevista alle spalle della città di Laives sarà realizzato un cunicolo di aspirazione sulla volta del tunnel, con una botola ogni 80 metri circa. I fumi non verranno scaricati dall’imbocco nord, quello verso Pineta, ma il 70% verrà convogliato attraverso il grande camino e il resto dall’imbocco sud, dove non ci sono abitazioni».
 Sistema completamente diverso quindi da quello tradizionale dei ventilatori, come è stato fatto per il primo lotto di variante in galleria: proprio l’esperienza maturata con questo esordio ha consentito ai tecnici di perfezionare anche il sistema di espulsione dei gasi di scarico. All’inizio infatti nel tunnel tra Pineta e San Giacomo si erano manifestati diversi problemi, soprattutto a causa del mutare delle correnti d’aria all’esterno della galleria, che non lasciavano uscire i fumi in maniera adeguata. L’impianto è stato potenziato e da allora l’inconveniente si è manifestato molto di rado.

Ma il sindaco replica: «Sicurezza garantita»
Polonioli tranquillizza. La Provincia è pronta a intervenire

 LAIVES. «In ogni assemblea pubblica dove si è parlato di variante alla statale 12, i tecnici hanno sempre sottolineato che le soluzioni da adottare per risolvere i vari problemi, compreso quello dello smaltimento dei gas di scarico, saranno all’avanguardia e se servirà, la stessa Provincia, ente appaltatore dell’opera, non mancherà di intervenire». Il sindaco Polonioli risponde così alla richiesta di Borin che il Comune si faccia parte diligente per chiedere l’installazione di un filtro sul camino da dove uscirà gran parte dei gas provenienti dal tunnel stradale. Fin qui infatti il filtro non è previsto e lo aveva confermato lo stesso assessore provinciale Florian Mussner durante le assemblee pubbliche, aggiungendo però che laddove si dovessero rendere necessari aggiustamenti, nulla toglie che la Provincia li sostenga. Sarà quindi da verificare, quando - dopo il 2010 - la galleria sarà percorribile, se i gas in uscita dal camino sopra la città raggiungono l’abitato oppure vengono dispersi nell’aria. Della questione comunque si parlerà in consiglio comunale. (b.c.)

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venerdì, 04 luglio 2008


Servono tre vie di fuga, lo studio è già pronto

Fra Maso della Pieve e Pineta bisogna rispettare le norme Ue
Alto Adige, 04 LUGLIO 2008


 LAIVES. L’assessorato provinciale ai lavori pubblici ha già incaricato, da tempo, gli uffici della Ripartizione di provvedere alla stesura di uno studio per la realizzazione delle tre vie di fuga nel tunnel della variante fra Maso della Pieve e Pineta. Il costo previsto è di 6 milioni di euro. Il finanziamento verrà deciso nel corso della prossima legislatura, quindi il prossimo anno.
 Così com’è, la galleria della variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve, non è più in linea con le ultime normative europee in materia di sicurezza. Mancano le vie di fuga dal tunnel in caso di incidenti gravi, cunicoli che perciò dovranno essere realizzati. Sarebbero tre le vie di fuga necessarie per il tunnel della variante fra Pineta e Maso della Pieve. Lo studio ha evidenziato che si tratta di interventi fattibili non appena la Provincia lo deciderà. La decisione di intervenire è stata già presa dall’assessorato provinciale ai lavori pubblici che, come detto, ha dato incarico di elaborazione di uno studio. Gli interventi sono ovviamente legati alla disponibilità finanziaria: è scontato, a tal proposito, che il piano di finanziamento - per queste e per altre opere - vemga approvato nel corso della prossima legislatura e quindi nei primi mesi del prossimo anno quando la nuova giunta provinciale sarà operativa. D’altra parte le norme europee in materia di sicurezza consentono ampi margini di tempo per gli interventi ritenuti necessari.  La garanzia di sicurezza offerta da una galleria monocanna - come quella realizzata per la variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve - non ha mai convinto i rappresentanti del centrodestra, sia a Laives che in Provincia. C’era stata, a suo tempo, anche un’interrogazione al Parlamento europeo a firma dell’onorevole Sergio Berlato di An e sostenuta in sede locale dal consigliere provinciale Alessandro Urzì. Il deputato aveva portato anche a Bruxelles e Strasburgo la discussione in merito a questo intervento e alle sue garanzie di sicurezza effettive. I quesiti posti erano pesanti e si riferivano alle scelte stesse di fondo che avevano ispirato la realizzazione della variante in galleria con un tunnel monocanna, preferendola all’arginale in fondovalle. La Provincia, a seguito dell’interrogazione, aveva risposto che «Sono state adottate tutte le più moderne e sofisticate soluzioni in tema di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda l’espulsione dei fumi». In seguito s’è visto che proprio i gas di scarico hanno creato diversi e ricorrenti problemi, tanto che è stato necessario un radicale intervento riparatore che sembra - il condizionale è ancora d’obbligo - aver eliminato i nèi (e quindi i disagi) all’interno della galleria.
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giovedì, 24 aprile 2008


«Galleria snobbata da auto e tir»
L’allarme dei vigili: troppo traffico Tra le scuse anche la claustrofobia
di Bruno Canali
Alto Adige, 24 APRILE 2008

 LAIVES. È passato del tempo da quando, entrata in funzione la galleria tra Pineta e Maso della Pieve, la vecchia statale che attraversa San Giacomo ha perduto l’importanza che aveva. Però i vigili urbani registrano ancora, quotidianamente, transiti «inutili», ossia tutti quelli di mezzi che in realtà non hanno alcun motivo di passare per San Giacomo e si limitano ad attraversarlo da un estremo all’altro. Curiose anche le giustificazioni che i vigili raccolgono.
  «Ci capita che durante normali controlli lungo la statale alla periferia di San Giacomo scambiamo qualche parola con gli automobilisti - raccontano i vigili urbani - e troviamo un po’ di tutto. C’è quello che pur andando da Laives a Bolzano non imbocca la galleria affermando di soffrire di claustrofobia. Poi c’è chi, più di uno, dice di non sopportare i gas di scarico dentro il tunnel e quindi di preferire l’aria aperta. Infine anche coloro che hanno il premesso di transitare lungo via Delle Part e che una volta giunti alla Vurza, proseguono sulla statale 12 in direzione nord piuttosto che andare verso il rondello della variante vicino a Pineta». E così San Giacomo non riesce a liberarsi definitivamente dal traffico.
 C’è poi il problema dei camion che vanno e vengono dalla zona produttiva Vurza. In questo caso esiste il divieto di transito dentro San Giacomo per mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate, salvo carico e scarico. Nonostante ciò, succede spesso che i camion imbocchino la statale 12 ed entrino a San Giacomo. Se c’è la pattuglia dei vigili urbani, l’autista viene puntualmente sanzionato ed anche in questo caso una curiosità: sono soprattutto autisti provenienti dall’estero a cercare di passare e lo fanno perché seguono le indicazioni stradali dei navigatori satellitari, i quali ancora non segnalano l’esistenza della variante in galleria ma mantengono la vecchia statale 12. Così, arrivando da lontano e fidandosi ciecamente del navigatore, si cerca di passare per San Giacomo, anche se alla periferia nord e sud dell’abitato ci sono sempre i cartelli di divieto bene in vista.
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sabato, 26 gennaio 2008



VARIANTE: ANCORA DISAGI
Gas di scarico nella galleria di San Giacomo-Pineta
Manca energia, ventilatori bloccati, traffico deviato
Alto Adige, 26 GENNAIO 2008

 LAIVES. A poche ore di distanza dall’esercitazione antincendio, nel tunnel della variante tra Pineta e Maso della Pieve si è ripresentato il problema dei gas di scarico stagnanti. Ieri mattina infatti, nel tunnel stagnava una nebbia di fumo puzzolente, nonostante all’esterno della galleria non ci fosse vento. Per cause da accertare, ad un certo punto è mancata la corrente elettrica e i ventilatori montati sulla volta del tunnel si sono fermati. In poco tempo il tunnel è stato invaso dai gas di scarico delle centinaia di mezzi in transito ogni giorno. Non è rimasto altro da fare che chiudere gli ingressi e riparare il guasto, operazione che ha richiesto poco più di mezz’ora. Intanto il traffico è stato deviato sulla vecchia statale 12 che passa dentro l’abitato di San Giacomo e per un po’ si è ripresentato lo scenario caotico di un tempo, quando non c’erano alternative. Visti questi episodi che si ripropongono periodicamente, viene da chiedersi se sia veramente il caso di ridurre le dimensioni della vecchia statale 12, come prevede il progetto di riqualificazione. (b.c.)


Alto Adige, 26 GENNAIO 2008
Domani chiusura del tunnel
Esercitazione notturna: bilancio positivo

 LAIVES. A seguito del grande corteo di carnevale in programma domani pomeriggio, dalle 13 alle 18 resterà chiuso il tunnel della variante alla statale 12 fra Maso della Pieve e Pineta. Lo rende noto la Provincia precisando che è prevista una deviazione sulla statale del Brennero attraverso l’abitato di San Giacomo.
 Intanto ha avuto ottimi risultati per l’esercitazione antincendio svoltasi nel corso della notte di mercoledì scorso all’interno della galleria più lunga di tutta la Provincia, ovvero quella tra San Giacomo e Laives, lungo la statale del Brennero. Tutti gli impianti di sicurezza, a partire dai ventilatori, hanno funzionato alla perfezione, dice la Provincia. Vi ha preso parte anche l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner, che si è calato nel ruolo di vigile del fuoco. «Tutti gli impianti - conclude soddisfatto Christoph Oberhollenzer, direttore dell’associazione dei vigili del fuoco volontari -- hanno funzionato alla perfezione, e l’esercitazione può dunque considerarsi ottimamente riuscita».



Peccato - vedi l'articolo sopra-  che a poche ore di distanza dall’esercitazione antincendio, nel tunnel della variante tra Pineta e Maso della Pieve si è ripresentato il problema dei gas di scarico stagnanti.


E' VERAMENTE FOLLE QUELLO CHE STA SUCCEDENDO.
E LE VIE DI FUGA PROMESSE PER LA MESSA IN SICUREZZA?

Apritisangia

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mercoledì, 23 gennaio 2008


Esercitazione: galleria di Pineta - Maso della Pieve stasera chiusa
Deviazioni sulla statale
  Alto Adige, 23 GENNAIO 2008

 LAIVES. Questa sera dalle 20 alle 23 verrà chiusa ai transiti la galleria della variante tra Pineta e Maso della Pieve, in entrambi i sensi di marcia. In programma c’è una esercitazione antincendio da parte di vigili del fuoco (Corpo permanente e volontari) e tecnici provinciali, con test che riguarderanno anche l’impianto di ventilazione destinato ad allontanare eventualmente i fumi dal tunnel. Si tratta di un’esercitazione di routine; durante l’interruzione il traffico sarà deviato sulla vecchia statale 12 che attraversa l’abitato di San Giacomo.
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domenica, 20 gennaio 2008


Mercoledì galleria di San Giacomo chiusa
Alto Adige, 20 GENNAIO 2008

 LAIVES. L’assessorato ai lavori pubblici della Provincia informa che mercoledì 23 gennaio, dalle 20 alle 23, per un’esercitazione antincendio la galleria di San Giacomo nel Comune di Laives lungo la strada statale del Brennero rimarrà chiusa al traffico. L’esercitazione sarà organizzata dalla Ripartizione servizio strade in collaborazione con il Corpo permanente dei vigili del fuoco e con l’associazione dei corpi dei vigili del fuoco volontari.
 L’esercitazione ha lo scopo, tra l’altro, di verificare l’efficienza dei ventilatori installati lungo la galleria e si svolgerà alla presenza dei tecnici provinciali ma anche dell’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, e dei comandanti dei vigili del fuoco professionali e volontari, rispettivamente Ernst Preyer e Christoph Oberhollenzer. Nel corso dell’esercitazione (quindi fino alle ore 23) il traffico veicolare sarà deviato lungo il vecchio tracciato della strada statale.
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martedì, 04 dicembre 2007

Tunnel, transiti in ulteriore aumento
Escalation del 15% da luglio ad ottobre: 18 mila veicoli al giorno
Alto Adige, 04 DICEMBRE 2007


 LAIVES. Fra lo scorso luglio ed il mese di ottobre il traffico giornaliero medio sotto la galleria della variante fra Maso della Pieve e Pineta è aumentato del 15%, di cui solo l’1% è da riferirsi al traffico pesante. In termini di passaggi, ad ottobre sono transitati poco più di 18 mila veicoli al giorno, di cui 16.900 automobili. I dati sono stati forniti dalla Provincia. Immediata reazione di An.
 Sono stati i consiglieri provinciali di An Mauro Minniti ed Alberto - dopo aver ottenuto i dati forniti dall’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner - a prendere immediata posizione sul numero dei mezzi anche se in parte legati al periodo estivo che ha ridotto il transito automobilistico da e per Bolzano. Mussner assicura che per la galleria è in atto una regolare pulizia delle pareti con frequenza semestrale e del piano viabile con scadenza trimestrale. «Questi numeri dimostrano che sono ancora troppi i transiti lungo la statale 12, che significano pericoli ed inquinamento. Non resta che augurarsi - sottolineano Minniti e Sigismondi - che proceda più speditamente ora l’iter per la realizzazione del casello autostradale ritenuto finalmente irrinunciabile anche dal presidente dell’A22 Silvano Grisenti». Se si pensa - concludono Minniti e Sigismondi - che quasi 21 mila automezzi attraversavano ogni giorno Laives nel 2003, è evidente che la soluzione ottimale non poteva essere la galleria di San Giacomo che ha certo risolto le problematiche dei cittadini della frazione ma non ancora quelle dei residenti di Laives. Come dire; una galleria per 3 mila automezzi in meno e con tanti miliardi in più spesi che forse potevano essere più utili alla comunità della Bassa Atesina per far fronte a problematiche drammaticamente più serie». Secondo i due consiglieri provinciali di An, l’ulteriore aumento dei transiti nella galleria della variante «Deve imporre l’accelerazione delle strategie per la viabilità nella Bassa Atesina che si devono tradurre con il casello A22 di Laives e con un ulteriore abbattimento dell’inquinamento». Sempre in attesa che si concretizzi anche il piano del traffico voluto dalla giunta comunale che è ancora nel cassetto delle buone intenzioni.
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martedì, 27 novembre 2007

<Questa volta è la segnaletica da rifare!!, Non c'è pace per San Giacomo!>

LAIVES. Per consentire lavori di rifacimento della segnaletica, la galleria della variante tra Pineta e Maso della Pieve rimarrà chiusa al traffico dalle 21 di domani alle 6 di giovedì 29 novembre. La chiusura è necessaria per garantire la massima sicurezza a coloro che effettueranno i lavori. Per quanto riguarda il traffico, verrà deviato lungo la vecchia statale 12 attraverso l’abitato di San Giacomo, partendo dalla rotatoria a nord di Pineta, fino all’incrocio per la zona industriale di Bolzano, all’altezza di Maso della Pieve. Stresso tragitto per chi viaggerà da nord verso sud, pure deviato dentro l’abitato di San Giacomo fino alla periferia nord di Pineta. Il disagio durerà una sola notte.
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martedì, 23 ottobre 2007

Rapido intervento dei vigili del fuoco ieri mattina. Traffico bloccato e quindi deviato per San Giacomo
Guasto tecnico con fumo nella galleria
Alto Adige  23 OTTOBRE 2007

 LAIVES. Intervento dei vigili del fuoco, ieri mattina all’imbocco nord della galleria della variante. C’era del fumo nel tunnel, che per precauzione è stato anche chiuso ai transiti per un breve periodo, dirottando i veicoli sulla vecchia statale 12 del Brennero a San Giacomo. Fortunatamente si è trattato di un inconveniente tecnico dovuto al malfunzionamento dell’impianto di ventilazione che garantisce lo smaltimento forzato dei gas di scarico dalla galleria e il problema è stato risolto rapidamente.
 «Però - ha dichiarato il consigliere comunale Christian Bianchi - si tratta dell’ennesimo episodio che richiama l’attenzione sul rischio esistente dentro il tunnel nel caso in cui dovesse succedere un incidente». Proprio i consiglieri di opposizione del centrodestra, fin dall’inizio avevano puntato il dito nei confronti della scelta tecnica di realizzare un tunnel per la variante con entrambe le corsie nella stessa canna. A separarle c’è solamente una doppia striscia bianca sull’asfalto, un po’ poco effettivamente per impedire qualche salto di carreggiata. Ad ogni modo oramai la galleria è quella che è e la Provincia ha in programma di realizzare appena possibile alcune vie di fuga verso l’esterno. Finora nel tunnel esistono esclusivamente dei camerini a tenuta stagna, in grado di resistere per un determinato tempo a temperature elevatissime. (b.c.)
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martedì, 23 ottobre 2007



Tunnel San Giacomo Chiusura notturna

BOLZANO — La galleria San Giacomo lungo la strada statale del Brennero resterà chiusa al traffico nelle ore notturne dal 24 al 26 ottobre per consentire l'effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria. Il transito in galleria non sarà consentito tra le 21 di mercoledì fino alle 6 di giovedì e dalle 21 dello stesso giorno fino alle 6 di venerdì. Sarà possibile deviare sulla vecchia strada statale 12 in direzione di San Giacomo.
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domenica, 21 ottobre 2007

Ancora lavori di manutenzione nel tunnel: stop durante la notte
Galleria della variante. Fra mercoledì 24 ed il 26 ottobre
Alto Adige , 21 OTTOBRE 2007

 LAIVES. È stata decisa una nuova chiusura notturna della galleria della variante alla statale 12 fra Pineta e San Giacomo per consentire l’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria. Nella galleria - a seguito dell’ordinanza firmata dall’assessore Mussner - non si transiterà quindi durante la notte dalle 21 alle 8, tra il 24 e il 26 ottobre. I lavori, che verranno eseguiti dalla ditta Cogno, fanno parte di quegli interventi che periodicamente si rendono necessari per poter garantire la perfetta efficienza del tunnel stradale. Il traffico durante il blocco dei transiti verrà deviato sulla vecchia statale 12 che attraversa l’abitato di San Giacomo e questo non rappresenterà comunque un grosso disagio per l’abitato, proprio perchè durante le ore notturne il flusso dei mezzi è molto ridotto. (b.c.)
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domenica, 30 settembre 2007
«Troppe le carenze nel tunnel» a San Giacomo di Laives
  Alto adige 30 SETTEMBRE 2007

 LAIVES. Dopo la decisa presa di posizione di Assoimprenditori («Finalmente qualcosa si muove nella giusta direzione, le aziende di Laives hanno bisogno del casello autostradale e gli imprenditori sperano che anche la giunta provinciale ed il presidente Luis Durnwalder si rendano presto conto di questa necessità»), martedì una delegazione provinciale di An incontrerà a Trento il presidente dell’A22 per verificare le intenzioni della società. Intanto il capogruppo di An in consiglio comunale, Bruno Borin, solleva una serie di problemi legati al tunnel della variante.
 Preso atto, con soddisfazione, del «pressing» per il casello A22 da parte di Assoimprenditori, Bruno Borin evidenzia una serie di problrmatiche: «La galleria di San Giacomo presenta una serie di carenze strutturali per il cui rimedio è ragionevole pensare ad una ormai prossima chiusura per lavori, per un periodo che è difficile ipotizzare inferiore ad un anno. Il problema certamente più noto, perché visibile ad ognuno, è il ristagno dei venefici gas di scarico che, nonostante i ripetuti e costosi interventi, non è stato ancora risolto. Se ne potrebbero però aggiungere degli altri di natura statica dovuti, pare, alla presenza di cedimenti in alcuni punti del manufatto». Nella sua nota Bruno Borin evidenzia un altro problema che definisce «più pressante» visto che riguarda da vicino la sicurezza dei cittadini: «Manca un congruo numero di vie di fuga a cielo aperto per consentire l’evacuazione in sicurezza della gente nel caso di collisione con conseguente sviluppo di incendio all’interno della galleria stessa. In più bisogna aggiungere l’assenza di un alternativa di transito al traffico che percorre oggi l’infausta galleria. È noto a tutti infatti che, a seguito della riclassificazione della vecchia statale a San Giacomo, si è dato corso a lavori di riqualificazione con conseguente restringimento della carreggiata; si tratta di lavori che ne escludono in modo categorico un utilizzo diverso da quello attuale che è di collegamento interno alla frazione. Questa situazione - conclude Borin - richiederebbe in tema di casello A22, un atteggiamento diverso da parte del nostro Comune e, soprattutto, maggiore senso di responsabilità da parte del presidente della Provincia. Questi sono i motivi principali per cui riteniamo che non ci sia altro tempo da perdere in merito alla indispensabile struttura».
 Intanto è stato confermato l’incontro in programma martedì prossimo a Trento fra il Presidente dell’Autobrennero Silvano Grisenti e la delegazione di An guidata dal presidente Urzì, presente lo stesso Bruno Borin oltre ad altri dirigenti del partito. (e.d.)
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lunedì, 14 maggio 2007
Alto Adige 14 MAGGIO 2007
Soddisfatto il presidente della circoscrizione Oltrisarco
«Ok alla statale in galleria da San Giacomo al Virgolo»

 BOLZANO. Il presidente della Circoscrizione Oltrisarco-Aslago Giovanni Barborini plaude alla proposta avanzata nei giorni sorsi dall’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner di proseguire la galleria di San Giacomo, sulla Statale 12. Mussner ne ha parlato con i dieci saggi - architetti, ingegneri, urbanisti - che per conto dell’assessore comunale Silvano Bassetti stanno elaborando il Piano urbanistico. «La Provincia si sta dimostrando collaborativa e pragmatica - commenta Barborini - e aggiungo che prevedere un tunnel anche per l’autostrada A22 è un’altra delle priorità che stanno a cuore alla nostra circoscrizione. Se proprio si dovesse rinunciare ad un intervento l’arginale bis potrebbe essere riposto nel cassetto al fine di procedere alla realizzazione del tunnel della Statale 12. Chiediamo pertanto al Comune di Bolzano di trovare un accordo con la Provincia e di procedere in tempi ragionevolmente brevi alla realizzazione del prolungamento della statale in tunnel da San Giacomo a Piè di Virgolo. In tal modo il nostro quartiere sarebbe alleggerito dalla morsa del traffico di transito». Giovanni Barborini auspica anche la costruzione di una metropolitana di superficie «per dare una vera alternativa ai pendolari che ogni giorno entrano in città. Le proposte dei saggi sono in linea con gli obiettivi del quartiere. Ora è giunto, però, il momento di agire».
 Nel frattempo al Parco Tambosi si è concluso con un notevole riscontro in termini di partecipazione il secondo mercatino dell’usato, organizzato con la fattiva collaborazione della Circoscrizione. Per gli abitanti di Oltraisarco è stato un importante momento di aggregazione.
venerdì, 09 marzo 2007
Alto Adige 8-3-07

San Giacomo
Il tunnel finisce in consiglio provinciale

LAIVES. Il consigliere di An Alessandro Urzì ha presentato ieri in consiglio provinciale la mozione "Soluzione definitiva per il tunnel di San Giacomo", sul tema dei gas di scarico che ristagnano nella galleria. E' intervenuta anche la consigliera Cristina Kury (Verdi) che ha aggiunto come "appena conclusi i lavori del tunnel ci si sia resi conto che esso non corrispondeva alla direttiva Ue il che ha reso necessari lavori aggiuntivi.” Dal 10 gennaio 2006 - ha risposto 1'assessore Florian Mussner- mai sono stati superati i valori soglia nel tunnel di San Giacomo. Le correnti naturali all'interno del tunnel non sono sufficienti, e l' anno scorso si è rotto il ventilatore principale: per questo la galleria è stata chiusa, in quanto in caso di incendio non si sarebbe potuto garantire un intervento adeguato. La situazione non è affatto disastrosa, in quanto la galleria da quattro anni mantiene le condizioni di sicurezza previste". Mozione ritirata alla fine del dibattito, con Urzì non del tutto convinto.
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giovedì, 22 febbraio 2007
Alto Adige 21 Febbraio 07

Variante, si alle tre vie di fuga
di Ezio Danieli
LAIVES. L'assessorato provinciale ai lavori pubblici ha già incaricato gli uffici della Ripartizione di provvedere alla stesura di uno studio per la realizzazione delle tre vie di fuga nel tunnel della variante fra Maso della Pieve e Pineta. Il costo previsto è di 6 milioni di euro.
La conferma è venuta dall'assessore Florian Mussner che ha risposto in tal senso ad un'interrogazione dei consiglieri provinciali Verdi: La giunta provinciale dovrà approvare la relativa delibera entro il prossimo mese. Il tunnel, come noto non è più in linea con le ultime normative europee in materia di sicurezza. Mancano appunto i cunicoli che perciò dovranno essere realizzati al più presto: tocca proprio la Provincia decidere prima e fare poi l'intervento ed i primi solleciti sono venuti da una interrogazione dei consiglieri Verdi e da, una nota di An. La prima galleria della variante, quella di cui si parla, é stata a tutti gli effetti anche un banco di prova per tutto il resto della circonvallazione. Basti pensare ad esempio ai problemi che ci sono stati per mesi con l'impianto di ventilazione, problemi oggi a quanto pare superati visto che il potenziamento dei macchinari sta allontantando quei gas di scarico che prima stagnavano, quasi ogni giorno, all'interno del tunnel. Per quanto riguarda le normative della sicurezza, si tratta di una materia in continua evoluzione e spesso i progettisti, nel momento in cui elaborano un intervento, non possono sapere ciò che si renderà necessario. Ed infatti proprio di recente è arrivata la «sorpresa» da parte della Comunità europea.
La garanzia di sicurezza offerta da una galleria «monocanna», come è nel. caso di quella realizzata per la variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve, non ha mai convinto i rappresentanti del centrodestra, sia a Laives che in Provincia. C'è stata anche un'interrogazione al Parlamento europeo a firma dell'onorevole Sergio Berlato di An e sostenuta in sede locale dal consigliere provinciale Alessandro Urzi. Il deputato eletto nel Triveneto aveva portato a Bruxelles e Strasburgo la discussione in merito a questo intervento e alle sue garanzie di sicurezza effettive. I quesiti posti erano pesanti e si riferivano alle scelte stesse di fondo che hanno ispirato la realizzazione della variante in galleria con un tunnel monocanna, preferendola all'arginale in fondovalle. La giunta provinciale, a seguito dell'interrogazione, aveva risposto che «Sono state adottate tutte le più moderne e sofisticate soluzioni in tema di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda l'espulsione dei fumi».
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domenica, 28 gennaio 2007
Alto Adige 27-1-07

VARIANTE IN GALLERIA
“Tunnel, Le vie di fuga senza perdere tempo”

di Ezio Danieli
LAIVES. La galleria della variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve non è più in linea con le ultime normative europee in materia di sicurezza. Mancano le vie di fuga dal tunnel in caso di incidenti gravi, cunicoli che perciò dovranno essere realizzati al più presto. Sarebbero tre le vie di fuga necessarie. Tocca alla Provincia decidere prima e realizzare poi l'intervento. E proprio nei confronti della giunta provinciale è già iniziata una manovra di pressing da parte dei Verdi e di An.
L' ing. Fischnaller, nell'ultima riunione del gruppo di coordinamento della variante, ha spiegato che «Sarebbero tre le vie di fuga necessarie per il tunnel della variante per essere in linea con le ultime normative europee in materia di sicurezza. Lo studio ha evidenziato che si tratta di interventi fattibili non appena la Provincia lo deciderà». E nei confronti della Provincia è già iniziata una manovra di pressing. Un'interrogazione è stata immediatamente presentata dai consiglieri provinciali dei Verdi, Cristina Kury e Hans Heiss, che si chiedono come sia possibile che manchino tali via di fuga in una galleria costruita di recente e che già in tema di sicurezza ha fatto registrare i1 problema del ristagno dei gas di scarico. Nell'interrogazione si domanda quando le vie di fuga verranno realizzate e con quali costi e se inoltre ci sia, ed eventualmente di chi, una responsabilità per l'inadeguatezza del tunnel in materia di sicurezza.
In merito alla problematica è intervenuto anche Christian Bianchi, consigliere comunale di Laives e membro esecutivo provinciale di Alleanza Nazionale secondo cui «La soluzione della galleria monocanna senza vie di fuga è in evidente contraddizione con le normative del settore». Bianchi entra nel merito anche politico della questione: «Alleanza Nazionale lo aveva denunciato fin dalla fase progettuale che la galleria tra Laives e Bolzano, così come è oggi, non era rispondente alle normative del settore. Un tunnel monocanna a doppio senso di marcia, senza alcuna via di uscita, dove quotidianamente transitano 25 mila mezzi (molti pesanti) non può garantire gli standard di sicurezza previsti dalle leggi. I gravissimi incidenti successi negli anni scorsi hanno drammaticamente evidenziato in tutta la loro valenza le nostre tesi e le nostre proteste È chiaro -continua Bianchi- che lo stesso discorso vale anche per la galleria che verrà costruita a Laives. Ad opera finita quindi, gli stessi 25 mila mezzi percorreranno in condizioni di scarsissima sicurezza un tratto molto lungo, che porta dalla zona industriale di Bolzano a Laives Sud e viceversa. È ovvio che bisogna immediatamente correggere la situazione attraverso tre decise azioni: 1. Immediata progettazione e realizzazione delle vie di fuga nell'opera esistente; 2. adeguamento alle attuali normative di sicurezza della nuova opera da realizzare: è assolutamente inimmaginabile che si avii la costruzione della nuova galleria in tali condizioni; 3. immediato avvio della progettazione del casello autostradale a Laives Sud. Tale opera permetterebbe di diminuire il numero di mezzi che percorrono la galleria, con particolare riferimento ai mezzi pesanti che costituiscono il maggior rischio in caso di incidente. Con la realizzazione di tale opera sarebbe inoltre possibile l'introduzione di divieti di circolazione all'interno della galleria dei mezzi ritenuti a maggior rischio o, perlomeno, nelle ore di maggior traffico pendolare». Bianchi conclude così la sua nota: «Dobbiamo assolutamente prendere delle decisioni e chiediamo all'amministrazione comunale e alla giunta provinciale, nella figura del Presidente Durnwalder, di farsi carico della problematica al fine di scongiurare sciagure che nelle condizioni di oggi possono purtroppo accadere».

LA SCHEDA
Le vie di fuga sono già preventivate per quanto riguarda il tratto rimanente della variante, vale a dire la lunga galleria alle spalle della città di Laives, da Pineta alle porte di Bronzolo. «Per quel tratto di variante - ha comunicato sempre l'ingegner Fischnaller nel corso della recente riunione del gruppo di coordinamento - sono già previsti 3 imbocchi di sicurezza verso l'esterno, che diventano 4 se si tiene conto che uno sarà interno e correrà in parallelo con l'altro in una zona intermedia del lungo tunnel».
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giovedì, 25 gennaio 2007
Alto adige 25-1-07

IL TUNNEL DI SAN GIACOMO


La polemica
Una delle critiche che i gruppi di opposizione in consiglio comunale hanno sempre avanzato nei confronti della galleria della variante, è quella di essere del tipo "monocanna" ovvero, entrambe le corsie stradali dentro un unico tunnel. Chi critica questa scelta progettuale (sarà la stessa anche per il resto della variante fino a Bronzolo) sostiene che si tratta di una concezione abbastanza datata e perciò anche pericolosa. E' evidente del resto che con le due corsie dentro lo stesso tunnel, c'è maggiore rischio di scontri frontali fra automezzi in transito, anche perché, fra una corsia e l'altra non c'è alcun limite fisico ma solo una striscia che delimita i sensi di marcia.

L'ingegner Fischnaller: la sicurezza da adeguare alle normative europee
LAIVES. Così com'è, la galleria della variante alla statale 12 fra Pineta e Maso della Pieve, non è più in linea con le ultime normative europee in materia di sicurezza. Mancano le vie di fuga dal tunnel in caso di incidenti gravi, cunicoli che perciò dovranno essere realizzati al più presto. Se ne è parlato anche in occasione dell'ultima riunione del gruppo di coordinamento della variante e dalle prime verifiche tecniche è emerso che (operazione sarebbe fattibile. "Sarebbero tre le vile di fuga necessarie per il tunnel della variante fra Pineta e Maso della Pieve", spiega L'ingegner Fischnaller.
"Questo per essere in linea con le ultime normative europee in materia di sicurezza. Lo studio ha evidenziato che si tratta di interventi fattibili non appena la Provincia lo deciderà", prosegue l'ingegnere. La decisione spetta ora alla Provincia.
La prima galleria della variante, quella di cui si parla, è stata a tutti gli effetti anche un banco di prova per tutto il resto della variante. Basti pensare ad esempio ai problemi che ci sono stati per mesi con l'impianto di ventilazione, problemi oggi a quanto pare superati. Per le normative della sicurezza invece, siamo in presenza di una materia in continua evoluzione e spesso i progettisti, nel momento in cui elaborano un intervento, non possono sapere ciò che si renderà necessario da lì a qualche tempo.
Ad ogni modo si dovranno realizzare queste tre vie di fuga dalla galleria attuale e tutto sommato non dovrebbe essere un lavoro impegnativo dal punto di vista tecnico.
Invece le vie di fuga sono già preventivate per quanto riguarda il tratto rimanente della variante, vale a dire la lunga galleria alle spalle della città di Làives, da Pineta alle porte di Bronzolo. "Per quel tratto di variante - continua l'ingegner Fischnaller sono già previsti 3 imbocchi di sicurezza verso l'esterno, che diventano 4 se si tiene conto che uno sarà interno e correrà in parallelo con l'altro in una zona intermedia del lungo tunnel".
In tema di sicurezza quindi, non si fanno sconti e in fase di progettazione si attuano tutti gli accorgimenti più moderni che la tecnica mette a disposizione.
Per l' allontanamento dei gas di scarico ad esempio, preziosa si è dimostrata l''esperianza fatta con il primo tratto di variante in galleria fra Pineta e Maso della Pieve e perciò, i ben noti problemi durati mesi, non si dovrebbero più manifestare sotto la città una volta pronto il nuovo tratto. Va tenuto presente infine, sempre per quanto riguarda la materia della sicurezza, che comunque la galleria di San Giacomo è dotata di camere lungo il suo pèrcorso, rifugi in grado di resistere per diverso tempo a temperature elevatissime, quelle che si svilupperebbero verosimilmente in caso di incendio dentro la galleria.
Però è ovvio che poter scappare velocemente all'esterno attraverso appositi cunicoli è la soluzione migliore per tutti e quindi il via libera alla loro realizzazione appare del tutto scontato. (b.c.)

NUOVO LOTTO
LAIVES. Per quanto riguarda la gara di appalto per la costruzione del lotto di variante davanti a Pineta. Le offerte - o le offerte di invito - delle ditte interessate dovranno pervenire in Provincia entro le ore 12 del 7 febbraio prossimo. Le buste saranno aperte alle 9.15 del 13 febbraio. La gara di appalto - con procedura aperta - è stata indetta dalla Provincia. L'importo base è di 8.325.468,2 euro; i costi per la sicurezza (non soggetti a ribasso d'asta) sono previsti in 210.655 euro. Nel bando si precisa che (importo a base d'asta è al netto dei costi per la sicurezza.
Rispetto al progetto elaborato per lo spostamento della variante di fronte all'abitato di Pineta, non vi saranno quelle modifiche che erano state chieste, con una certa insistenza, dal comitato civico della frazione che teme un peggioramento ambientale ed un aumento dell'inquinamento acustico.
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mercoledì, 10 gennaio 2007
Alto Adige 9-1-07
AUMENTANO I DISAGI DEL TRAFFICO
“IL CASELLO? PRIMA FINIAMO LA VARIANTE”
Durnwalder:bisognerà reperire i terreni
Il sindaco: subito un'attenta riflessione
di Ezio Danieli
LAIVES. «Mezzo» casello chiesto ed ottenuto, a Bressanone, in pochi mesi. È aperto dal 3 gennaio a sud della città vescovile. Pensato soprattutto per il traffico pesante diretto alla zona industriale con un sistema di pagamento con Telepass o carte di credito, bancomat incluso, è la fotocopia di quello che 1'A22 potrebbe realizzare a Laives. Ma ieri il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, ha ripetuto sostanzialmente il suo no: «Prima completiamo la variante e poi decideremo se il casello potrà essere costruito o meno, a patto che si trovino i terreni necessari».
Il completamento della variante - se saranno rispettate le indicazioni date dalla stessa Provincia e tenendo conto che qualche imprevisto è purtroppo sempre da mettere in preventivo - non avverrà prima del 2011. Con tutta probabilità sarà finita prima la circonvallazione di Ora che porterà ulteriore traffico sulla statale del Brennero. Quindi Laives sopporterà un crescendo di disagi di cui, da sempre, farebbe volentieri a meno.
A Bressanone il «mezzo casello» automatizzato lo hanno chiesto, tutto sommato, da poco ed lo hanno ottenuto in fretta se si considera soprattutto che Laives una struttura analoga la chiede da oltre dieci anni (con 1'A22 d'accordo) incontrando il sistematico no della giunta provinciale e di Durnwalder (e Svp) in particolare. Il presidente proprio ieri ha ribadito che «l'obiettivo prioritario è completare la realizzazione della variante, à cominciare dal tratto davanti a Pineta per il quale la gara di appalto è stata già indetta. Soltanto quando tutta la circonvallazione sarà percorribile, verificheremo se è necessaria o meno la realizzazione del mezzo casello all'altezza di Laives, sempre a patto che vi siano a disposizione i terreni». Rispetto al passato, quando Durnwalder era stato molto categorico nel bocciare la proposta di realizzare il casello, stavolta la sua posizione appare meno chiusa ma, in sostanza, il rinvio della decisione al 2011 (se tutto andrà bene) non è certo un segnale incoraggiante.
Preso atto delle dichiarazioni del presidente della giunta provinciale, il sindaco Polonioli ricorda l'impegno nel programma della coalizione di maggioranza: «Abbiamo scritto - ed ovviamente confermiàmo queste nostre intenzioni - che è necessario l'impegno prioritario affinchè la variante sia completata senza ulteriori ritardi. Se questi dovessero verificarsi, è necessaria una grande attenzione nei confronti appunto della realizzazione dell uscita autostradale. Passi in avanti, in merito alla variante, ne sono stati fatti ma le scadenze indicate dalla Provincia lasciano intendere che l'intera circonvallazione non sarà percorribile prima del 2011. Si tenga conto che prima della nostra sarà pronta la variante di Ora e questo comporterà un ulteriore aumento del traffico, anche pesante, attraverso Laives. Sappiamo che anche un solo camion in più crea, già ora, pesanti disagi come dimostra l'aumento del traffico a seguito della chiusura della strada arginale che era, da sempre, una valvola di sfogo molto importante».

Borin: sono almeno cinque i motivi per realizzarlo in fretta.
«È indispensabile in vista dei lavori per círconvallawione e passante ferroviario»
LAIVES. Bruno Borin, capogruppo di An in consiglio comunale, interviene in merito al casello autostradale ed elenca cinque motivi per cui sarebbe indispensabile realizzarlo. Ecco dunque i cinque motivi: 1) C'è la necessità assoluta di togliere il traffico pesante dal centro abitato anche in prospettiva del completamento della variante alla statale del Brennero; 2) bisogna impedire già ora che la circonvallazione, una volta completata, si trasformi in una terza corsia dell'autostrada: 3) bisogna consentire ai mezzi pesanti di avere un'alternativa funzionale alla statale in vista dei lavori per la costruzione sia della circonvallazione che del passante ferroviario da Ora a Cardano nel rispetto di quanto è stato previsto nello studio elaborato dall'Eurac; 4) il casello autostradale è indispensabile in vista anche dell'ampliamento della zona produttiva a sud della città; 5) la struttura dovrebbe essere completa e non a mezzo -servizio come quella che proprio all'inizio di quest'anno è stata aperta a sud della città di Bressanone». Bruno Borin si augura che « finalmente prevalga in giunta provinciale sia il buon senso che una maggiore attenzione nei confronti delle esigenze di Laives».
L'appello
Il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo continua a chiedersi « Perchè tanta reticenza da parte della Provincia nel non sostenere un casello in prossimità di Bronzolo-Laives? Si è potuto constatare recentemente; con la chiusura della galleria, ciò che può accadere sulla statale 12 ed in particolare proprio nei centri abitati. La costruenda nuova variante può solo portare inquinamento ulteriore nei centri abitati perchè meno costosa dell'autostrada e quindi più frequentata. Il tunnel di San Giacomo viene ancora poco utilizzato, soprattutto nella direzione Bolzano - Laives è necessario che i vigili urbani verifichino questi numerosi passaggi "anomali" di attraversamento del paese di San Giacomo e invitino la giunta comunale a prendere misure più drastiche». (e.d.)

sabato, 02 dicembre 2006
Alto Adige 2-12-06
LA VARIANTE
Tunnel, risolto il problema, dei fumi


LAIVES. E' stato completato il montaggio del nuovi ventilatori sulla volta della galleria della variante fra Pineta e Maso della Pieve e quindi, dovrebbe anche essere stato risolto una volta per tutte il problema dei gasi di scarico che stagnavano dentro il tunnel. Questo disagio durava fin dall'apertura della nuova galleria e per cercare di ridurlo, finora non era rimasto altro da fare che attaccare periodicamente il grande ventilatore posto a metà del tunnel, quello che dovrebbe in realtà servire esclusivamente in caso di gravi emergenze, come un incendio, per allontanare i fumi dal tunnel. Adesso si faranno le verifiche, per capire se tutto era riconducibile al fatto che i ventilatori montati inizialmente nella galleria, erano insufficienti.
Altro aspetto che contribuiva al ristagno dei gas di scarico era rappresentato dalla scelta di far defluire questi gas esclusivamente dal portale sud, quello in direzione di Pineta e non, come era invece nel progetto iniziale, di suddividere questa espusione fra Pineta e Maso della Pieve. Anche in questo caso si è deciso di modificare le cose e, a quanto sembra, il miglioramento si è visto. (b.c.)
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domenica, 12 novembre 2006
Alto Adige 11-11-06
Galleria chiusa altraffico dal 13 al 17 novembre per l'installazione
TUNNEL 10 VENTILATORI
L'aria migliore sia all'interno che all'esterno

LAIVES. Il tunnel di San Giacomo rimarrà chiuso al traffico nelle ore notturne dal 13 al 17 novembre per permettere i lavori di installazione di dieci nuovi ventilatori in grado di migliorare la qualità dell'aria sia all'interno che all'esterno della galleria. Attualmente il tunnel può contare su otto ventilatori sparsi lungo i suoi 2,5 chilometri di lunghezza. L'assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner ha recentemente emesso un'ordinanza che predispone la chiusura notturna della galleria per potenziarne proprio il sistema di ventilazione tramite l'installazione di dieci nuovi impianti. «Il provvedimento - spiega il responsabile dei lavori Georg Fischnaller - si è reso necessario per permettere di spingere i gas di scarico anche in direzione contraria rispetto alle correnti dominanti, senza dover ricorrere all'impiego del ventilatore principale, previsto per il solo caso d'incendio. In questo modo sarà possibile evitare l'impennata dei livelli delle polveri sottili nella conca di Bolzano, all'imbocco nord della galleria». Nel corso dei lavori, il traffico verrà deviato lungo il vecchio percorso della strada statale attraverso San Giacomo. Il nuovo sistema di aerazione verrà testato la settimana successiva. (b.c.)

MARTEDI' 14
Interpellanze in consiglio

LAIVES. C'è proprio di tutto, fra la raffica di interrogazioni presentate dai gruppi consiliari di opposizione e durante il consiglio comunale convocato per martedì 14 (anche mercoledì 15 se sarà necessario) arriveranno le risposte della giunta. Fra quelle più singolari c'è la richiesta del consigliere Rosario Grasso in merito all'uso di uranio impoverito negli aerei. Si parlerà anche della bocciatura del referendum sull'ampliamento dell'aeroporto. (b.c.)
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venerdì, 10 novembre 2006
Alto Adige 10-11-06

Circonvallazione a Pineta.
Variante, rumori contenuti”
Mussner: commissionato uno studio sugli interventi necessari.
di Ezio Danieli
LAIVES. Il parere dei tecnici difficilmente potrà essere cambiato e quindi non è da mettere in preventivo l'interramento di un tratto di variante alla statale del Brennero davanti all'abitato di Pineta. Lo ha confermato ieri mattina l'assessore provinciale ai lavori pubblici che ha incontrato una delegazione del comitato civico della frazione. Mussner ha però garantito interventi a favore dell'ambiente e della lotta contro i rumori. In più l'assessore ha assolto il comitato dalle accuse del vice sindaco.
Il comitato civico di Pineta ha proposto un interramento della variante in un breve tratto davanti al condominio sotto sulle ceneri della ex fabbrica di pianoforti Schulze & Pollmann. Ieri mattina alcuni rappresentanti dell'organismo - il coordinatore Franco Magagna, Paolo, Pavone, Manuel Colaone Roberto Boito ed Andrea Baratella - sono stati ricevuti dall'assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner al quale hanno illustrato la loro proposta che, come noto, e stata bocciata dai tecnici provinciali che hanno fatto una serie di osservazioni. Mussner - che conosce perfettamente la situazione - non ha potuto far altro che confermare ai rappresentanti del comitato civico che il parere proprio dei tecnici non consente di soddisfare la . richiesta che viene dai rappresentanti degli abitanti di Pineta. « Ho comunque garantito al comitato - ha detto l'assessore provinciale - che verranno adottate tutte le misure necessarie a tutela dell'ambiente e per contenere anche il rumore causato dal traffico». I rappresentanti del comitato civico, alla fine dell'incontro, hanno dichiarato di essere soddisfatti di quanto promesso dall'assessore ai lavori pubblici.
Ma Mussner è andato anche oltre: infatti prendendo atto delle richieste, ha espresso «ringraziamento per la collaborazione che questo comitato ha sempre dato, tanto di arrivare assieme alla soluzione progettuale di passare con un tratto di variante a lato della statale" e non in tunnel sotto l' abitato». La rappresentanza del comitato ha evidenziato all'assessore provinciale quanto dichiarato, proprio ieri al nostro giornale, dal vice sindaco di Laives, Georg Forti, che non ha nascosto la propria irritazione di fronte alle nuove richieste del comitato civico di Pineta no la variante. «Adesso basta - ha detto Forti - è stato cambiato progetto rispetto a quello iniziale, come richiesto dal comitato civico; sono stati organizzati innumerevoli incontri con i tecnici che hanno predisposto il progetto della variante; abbiamo ascoltato tutto e tutti ma adesso non, si può più perdere un minuto: I lavori per il primo tratto di variante davanti a Pineta sono programmati per gennaio del prossimo anno e, come detto, non possiamo più perdere un minuto». Mussner, a proposito di queste dichiarazioni, è stato categorico: « Non è stato perso un solo minuto e comunque il comitato civico non c'entra in alcun modo. Si tratta di tempi tecnici che debbono essere rispettati e che la giunta provinciale intende rispettare. Non posso far altro che confermare la mia soddisfazione per la collaborazione che finora abbiamo avuto proprio dalla popolazione di Pineta».

IL TUNNEL
Stop al traffico per altri lavori.
LAIVES. Nuova chiusura della galleria della variante fra Pineta e Maso della Pieve. Avrà luogo di notte, dalle 21 alle 6., fra lunedì 13 e venerdì 17 novembre. Per il traffico tornerà la deviazione lungo la statale 12 del Brennero che attraversa l'abitato di San Giacomo. Questa nuova chiusura notturna - dice una nota della Provincia - serve per poter effettuare ulteriori lavori in galleria, in particolare per. installare i ventilatori sulla volta del tunnel, come era stato anticipato qualche tempo fa dai tecnici. Si tratta di un lavoro che dovrebbe poi migliorare la situazione per quanto riguarda il ristagno dei gas nella galleria. (b.c.)
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domenica, 29 ottobre 2006
Alto Adige 29-10-06
INCONTRO CON L'UNIONE
Eurotunnel,A 22 e aeroporto

LAIVES. Incontro per parlare di aeroporto di San Giacomo, tunnel di base del Brennero legge finanziaria e prospettive politiche dell'Unione, domani sera alle 20, presso 1'auditorium del centro Don Bosco. Ospite sarà il senatore Oskar Peterlini, invitato dalla "Rete Unione" e per questa occasione sono stati invitati anche i sindaci di Bolzano e della Bassa Atesina, nonché i segretari del partiti che della giunta provinciale. I tempi sul tavolo della discussione, come si vede sono quelli dei quali maggiormente si discute in questo periodo. A Laives sull'aeroporto sta predisponendo un referendum popolare. Nei prossimi giorni si attende infatti il pronunciamento dei tre saggi sulla ammissibilità del quesito referendario proposto da un comitato (b.c.)
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giovedì, 19 ottobre 2006


Alto Adige 19-10-06
RIQUALIFICAZIONE URBANA nella vecchia SS 12 a San Giacomo
“Carreggiata più stretta e pista ciclabile”
Zanvettor: si inizia dalla parte sud rifacendo entrambi i marciapiedi.

Di Bruno Canali
LAIVES. Nel futuro prossimo dell'abitato di San Giacomo vi è l'intervento per la riqualificazione urbana. Dietro questa formula c'è una revisione sostanziale del ruolo fin qui svolto dalla statale 12 dentro il paese perché, adesso che c'è la variante in galleria, finalmente è possibile ripensare tutto quanto, dando maggiore risalto a pedoni e ciclisti ovvero, recuperando buona parte della vivibilità che era andata perduta proprio a causa del traffico di transito.
Per raggiungere questo obiettivo, da qualche tempo l'amministrazione comunale e nello specifico, l'assessore all'arredo urbano, Giorgio Zanvettor, hanno in mano un progetto (realizzato dall'ingegner Perini) che punta proprio a riqualificare buona parte della vecchia statale 12, partendo dalla periferia sud di San Giacomo, per arrivare al confine con il territorio comunale di Bolzano.
"Il progetto è pronto - conferma l' assessore Giorgio Zanvettor - e siamo attualmente alla fase degli espropri dei terreni che servono per intervenire. Il tratto che verrà interessato dai lavori è quello della statale 12 fra via Pascoli e l'incrocio con via Anton Thaler. In sostanza si tratterà di restringere la carreggiata per fare posto ad una pista ciclabile e poi allestire anche i marciapiedi su entrambi i lati".
Si incomincia da sud, dall'incrocio fra la statale 12 e via Pascoli, per arrivare fino nei pressi del centro di San Giacomo. Di particolare interesse sarà la pista ciclabile, che non è mai esistita, perché potrebbe diventare una alternativa praticabile anche per diversi pendolare (almeno nella bella stagione) che fanno la spola quotidianamente fra Laives, Pineta e Bolzano.
Realizzare la pista lungo il lato della strada statale 12 significa infatti avere un percorso più breve e diretto verso il capoluogo ed è quello che chiedono i ciclisti in effetti, attualmente penalizzati da percorsi che realisticamente non si possono utilizzare per recarsi al lavoro (vedi la ciclabile provinciale lungo l'Adige) e così sono costretti, se vogliono utilizzare comunque la bici) a transitare lungo la statale 12, con .tutto ciò che ne consegue in termini di rischio.
Secondo le intenzioni del Comune, questo dovrebbe essere solo l'inizio di un intervento ben più esteso perché in seguito, la riqualificazione urbana della statale 12 dovrebbe proseguire nel cuore di San Giacomo, fino a raggiungere il confine con Bolzano, nei pressi del bar Campo. A quel punto dovrà essere raggiunto un accordo con Bolzano per quanto riguarda proprio la pista ciclabile, perché è evidente che ci dovrà essere un perfetto innesto fra il percorso che sale da Laives e attraversa San Giacomo, con quello che Bolzano a sua volta ha approntato fino alla zona sportiva di Maso della Pieve: un intervento comune in modo tale che l'opera viabilistica sia perfettamente usufruibile dai ciclisti.

LA VARIANTE
Galleria, servirà un'alternativa.
LAIVES. Quando la riqualificazione urbana della vecchia statale 12 a San Giacomo, sarà realtà, un eventuale problema che riguarderà rla variante in galleria diventerà ancora più difficile. Come si è visto in queste settimane di chiusura parziale della galleria, è stato possibile aggirare l'ostacolo dirottando nuovamente i mezzi sulla statale dentro San Giacomo. Però se succederà nuovamente uno scenario del genere con una statale 12 che nel frattempo ha avuto la carreggia ristretta (come prevede il piano di riqualificazione) si può immaginare cosa succederebbe. E' anche per questa motivo che ritorna in ballo la richiesta (mai accantonata comunque) di aprire un accesso autostradale per Laives. Finora si è scontrata con il no secco della Provincia, ma effettivamente, in futuro non ci sarà una alternativa praticabile se dovesse nuovamente per qualunque motivo, bloccarsi la variante. (b.c.)
NIENTE RADIO NEL TUNNEL
Ancora problemi dentro il tunnel della variante. Il consigliere comunale Christian Bianchi (An) si è accorto che, percorrendo la galleria appena riaperta per entrambi i sensi di marcia, non si capta più alcuna stazione radio. Alcune emittenti infatti avevano raggiunto l,'accordo con la Provincia per garantire la ricezione anche in galleria, in maniera che se per caso si verificasse qualche problema, chi transita riceve comunque istruzioni per non correre rischi.

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mercoledì, 18 ottobre 2006


Corriere dell'Alto Adige 18-10-06

San Giacomo, tunnel riaperto nei due sensi
BOLZANO - Sospiro di sollievo per i pendolaci della Bassa. Ieri mattina è arrivato il via libera alla circolazione nella galleria San Giacomo tra Bolzano e Laives, dopo che si sono conclusi i lavori di montaggio della grande ventola giunta dalla Germania. Le ulteriori chiusure al traffico della galleria sono quindi state revocate. Il nuovo ventilatore ha un diametro di 2,80 metri e un peso di circa 6,7 tonnellate, ed è stato realizzato dall'azienda tedesca Witt&Sohn Spa. Il ventilatore sarà in grado di lavorare anche in condizioni difficili: (azienda garantisce la sua funzionalità per almeno due ore anche a una temperatura di 400 gradi Celsius. La sostituzione delle sei pale e dell'albero motore del ventilatore, il bilanciamento, la regolazione e i numerosi test necessari sono stati realizzati nell'officina in Germania.

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mercoledì, 18 ottobre 2006


Alto Adige 18-10-06

La grande ventola tornata nel tunnel.
Il montaggio finito nella mattinata di ieri. Traffico regolare

LAIVES. Si sono concluse nella mattinata di ieri le operazioni di montaggio del ventilatore nella galleria di San Giacomo sulla variante alla statale del Brennero tra Maso della Pieve e Pineta. Il tunnel è stato pertanto riaperto alla circolazione, mettendo fine ai disagi - ed anche alle polemiche - che si sono verificati nel corso delle ultime settimane. I lavori di montaggio della grande ventola, arrivata lunedì nel tardo pomeriggio dalla Germania dopo le riparazioni, sono terminati prima di quanto era previsto. Le ulteriori chiusure al traffico della gallerie, previste in origine anche per oggi, sono quindi revocate.
Il ventilatore installato nel tunnel San Giacomo ha un diametro di 2,80 metri ed un peso di circa 6,7 tonnellate ed è stato realizzato dall'azienda tedesca Witt&Sohn Spa. La sua potenza di 315 kw corrisponde a un volume di energia pari a 207 m/s. Per il montaggio del ventilatore ed eventuali misure di manutenzioni necessarie era stata installata nella caverna di ventilazione una gru su rotaia con elevatore capace di una portata di 12,5 tonnellate. Il ventilatore - dice una nota della Provincia - sarà in grado di lavorare anche in condizioni difficili: , l'azienda garantisce la sua funzionalità per almeno due ore anche a una temperatura di 400 gradi Celsius. La sostituzione delle 6 pale e dell'albero motore del ventilatore, il bilanciamento, la regolazione e i numerosi test necessari sono. stati realizzati nell'officina in Germania dopo il delicato macchinario era stato portato a seguito della rottura registrata alcune settimane fa con la conseguenza dell'istituzione di una sola corsia di marcia, sotto la galleria, e spostamento di parte del traffico sulla statale attraverso l'abitato di San Giacomo. Proprio a seguito dei guasti all maxi ventola, al suo trasferimento in Germania per la riparazione, alle conseguenze sulla circolazione si erano scatenate una serie di polemiche sollevate sia dai residenti che dagli amministratori comunali in relazione anche ai possibili disagi che attrezzature del genere avrebbero potuto causare se sistemate nella galleria del prossimo lotto della variante. (b.c.)
L'IMPEGNO
La ventilazione sarà forzata
LAIVES. L'espulsione sempre problematica dei gas di scarico dal tunnel della variante, ha indotto i tecnici a rinforzare anche il sistema di ventilazione normale, quello installato sulla volta della galleria e formato da coppie di ventilatori di dimensioni più piccole. Così, per i primi giorni di novembre dovrebbero arrivare altri di questi sistemi che successivamente saranno fissati sulla volta del tunnel, in maniera da diminuire la distanza fra uno e l'altro. A questi ventilatori sarebbe in realtà affidato il compito di espellere i gas di scarico in direzione delle uscite, un compito che fin qui hanno dimostrato di fare con troppa fatica. La grande ventola centrale invece dovrebbe intervenire nel caso si verificassero delle emergenze. (b.c.)

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domenica, 15 ottobre 2006


Corriere dell'Alto Adige 14-10-06 
RIPARAZIONE VENTOLA
Tunnel di San Giacomo In ritardo il ventilatore
BOLZANO - L'albero motore del ventilatore della galleria di San Giacomo ha richiesto una ulteriore riparazione, che ha ritardatola partenza del trasporto speciale dalla Germania alla volta di Bolzano: per questa ragione il montaggio della grande ventola nel tunnel deve essere spostato in avanti, tra lunedì 16 e martedì 17 ottobre. Colpa anche del fatto che il trasporto eccezionale impiega una ventina di ore per giungere a Bolzano e che nel fine settimana sul territorio austriaco è vietata la circolazione di questo tipo di trasporto.

Alto Adige 14-10-06
Ma era necessario andare all'estero per la ventola?
Assai strano mi sembra che la Provincia di Bolzano per (impianto di ventilazione all'interno della galleria che collega Bolzano con San Giacomo si sia addirittura rivolta ad una ditta di Amburgo in Germania .per la ventola dell'impianto di aspirazione fumi. Perché rivolgersi ad una ditta così lontana quando nella stessa Provincia vi sono ditte specializzate nella costruzione di ventole per (aspirazione di grandi volumi d' aria? Un esempio lo si può fare per il fatto che, tra Bolzano e Merano vi sono quattro aziende che con le ventole da esse stesse prodotte, (anche poco più .grandi di un metro di diametro), producono i cosiddetti atomizzatori che i contadini con successo usano per il trattamento antiparassitario delle piante da frutto. Meglio avrebbero fatto i tecnici della nostra provincia a rivolgersi in una di queste 4 ditte della zona. Minori sarebbero stati i costi di messa in opera e manutenzione. Eventualmente al posto di una ventola così grande qual è quella che vi è oggigiorno a metà della suddetta galleria se ne sarebbero potute installare due o tre equidistanti fra loro del diametro di un metro (36 pollici) o poco più (42 pollici). Quello però che è importante che si sappia è che di ventole non le producono solo ad Amburgo ma le producono anche nel nostro Alto Adige e sicuramente a costi minori e di migliore qualità. Ragion per cui mi chiedo: ad Amburgo non è che i tecnici della Provincia ci siano andati per fare qualcosa d'altro?
Massimiliano Piovan
SETTEQUERCE 

Alto Adige 14-10-06
Ventola da montare: i lavori si allungano
LAIVES. L'albero motore. del ventilatore della galleria di San Giacomo ha richiesto una ulteriore riparazione, che ha ritardato la partenza del trasporto speciale dalla Germania alla volta di Bolzano: per questa ragione il montaggio della grande ventola nel tunnel deve essere spostato in avanti, tra lunedì 16 e martedì 17 ottobre. Considerando che il trasporto eccezionale impiega una ventina di ore per giungere a Bolzano e che nel fine settimana sul territorio austriaco è vietatala la circolazione di questo tipo di trasporto, la grande ventola potrà arrivare a destinazione presumibilmente solo nel primo pomeriggio di lunedì 16 ottobre. Subito dopo inizieranno le operazioni di montaggio, che richiederanno la chiusura della galleria San Giacomo al traffico tra le 21 di lunedì 16 alle 6 del mattino di martedì 17 ottobre. La deviazione è prevista sulla statale 12 a San Giacomo con la frazione che dovrà sopportare di conseguenza ancora dei disagi.

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domenica, 15 ottobre 2006


Alto Adige 14-10-06
di Bruno Canali
«Indispensabile l'accesso all'A22»
L'assessore Gerolimon: opera opportuna. Pressioni sul sindaco.
LAIVES. I problemi di queste settimane nella galleria della variante fra Pineta e Maso della Pieve, hanno riportato in discussione un tema mai sopito: quello dell'apertura di un accesso autostradale per Laives. «In previsione dei lavori per il nuovo lotto di variante - spiega l'assessore Renzo Gerolimon - occorre seriamente valutare l'opportunità di aprire l'accesso autostradale» che, come noto, aveva avuto il benestare dal governo Berlusconi ed inserito nell'accordo fra Anas e Provincia.
«L'opera si rende ancora più opportuna alla luce dei problemi che si sono verificati con il ventilatore della galleria della variante - continua Gerolimon - perché un giorno che sarà realtà la riqualificazione urbana della statale 12 dentro San Giacomo e anche della via Kennedy, difficilmente si potranno percorrere con tutto il traffico attuale e in particolare coni mezzi pesanti, nel caso in cui si verificassero nuovamente problemi nelle gallerie monocanna». In questi ultimi giorni la vecchia statale a San Giacomo ha dovuto accogliere nuovamente tutto il traffico deviato dalla variante in galleria. Però il Comune ha in programma una riqualificazione dell'asse stradale che attraversa San Giacomo per scoraggiare i transiti inutili. Stesso discorso vale per la via Kennedy a Laives, che pure prima o poi verrà sottoposta a riqualificazione urbana. Anche in questo caso, con un problema nella futura galleria della variante alle spalle della città, come si farà per garantire comunque e sempre il transito di 25 mila veicoli al giorno? Alla luce di queste considerazioni insomma, torna di pressante attualità la richiesta dell'accesso autostradale. «Potrebbe essere anche un accesso automatico dice ancora Gerolimon - e ci è giunta voce che 1'A22 non sarebbe del tutto insensibile verso questa possibilità. Sembra vi sia disponibilità a valutare un eventuale finanziamento, come è stato fatto per Ora, ma non dobbiamo perdere tempo con la richiesta. Per questo, appena ritornerà il sindaco (Polonioli è assente per un breve periodo di ferie) chiederemo un incontro con il presidente dell'A22».

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venerdì, 13 ottobre 2006


AltoAdige 12-10-06
Ancora polemiche mentre per questa sera è previsto l'inizio dei lavoribdi montaggio della grande ventola.
“Variante, tunnel vietato”
LAIVES. Iniziano stasera i lavori di montaggio del ventilatore nella galleria della variante alla statale del Brennero tra Bolzano e Laives, mettendo fine ai disagi di queste settimane. Il ventilatore che verrà installato nel tunnel San Giacomo ha un diametro di 2,80 metri ed un peso di circa 6,7 tonnellate ed è stato realizzato dall'azienda tedesca Witt & Sohn Spa. La sua potenza di 315 kw corrisponde a un volume di energia pari a 207 metri al secondo. Intanto, per consentire i lavori di installazione, la galleria verrà chiusa al traffico di notte. Intanto c'è una dura presa di posizione da parte di Alleanza Nazionale.
«Come sia potuta avvenire l'omologazione della galleria di San Giacomo nonostante sia' assente una galleria di fuga prevista dalle normative europee per tunnel che presentino un flusso veicolare superiore ai 9 mila automezzi e di una lunghezza pari ad oltre 2 chilometri?». Lo chiedono in una interrogazione i consiglieri provinciali di An Mauro Minniti e Alberto Sigismondi. Che -aggiungono: «Siamo seriamente preoccupati inoltre del fatto che l'attuale galleria sia stata realizzata a canna singola nonostante le disposizioni europee prevedano che la costruzione delle gallerie siffatte sia giustificata solo se le previsioni a lungo termine indichino che il volume di traffico resti moderato. Sempre la normativa europea - spiegano i due dispone che le vie di fuga siano obbligatorie nelle gallerie di livello I e II a circolazione bidirezionale (canna singola). Per gallerie di I e Il livello si intende quelle con oltre 9 mila transiti giornalieri. In tale categoria, quindi, rientrano entrambe le gallerie di San Giacomo e di Laives che vengono attraversate da oltre 10 mila automezzi appunto. Eppure - aggiungono i consiglieri Minniti e Sigismondi nella loro interrogazione - la galleria ci risulta non presenti alcuna galleria di fuga».
Tornando alla grande ventola, le operazioni in galleria inizieranno oggi. I lavori richiedono le seguenti limitazioni al traffico: il tunnel San Giacomo resta chiuso al traffico - con deviazione sulla statale attraverso di San Giacomo - dalle 21 di giovedì 12 alle 6 di venerdì 13. A seguire, fino alle 21 di venerdì 13, viene istituito nel tunnel un senso unico da Laives verso Bolzano, con deviazione sulla statale nell'altro senso. Dalle 21 di venerdì 13 alle 6 di sabato 14 la galleria viene nuovamente chiusa al traffico, prima del via libera definitivo.
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giovedì, 12 ottobre 2006
Corriere dell'Alto Adige 11-10-06
San Giacomo, torna il gigantesco dispositivo. An attacca ”Manca la via di fuga chiesta dall'Europa”
Arriva il ventilatore, sabato finiscono i disagi in galleria.

BOLZANO - Inizieranno nella serata di giovedì i lavori di montaggio del ventilatore nella galleria di San Giacomo sulla Statale del Brennero tra Bolzano e Laives, mettendo fine ai disagi di queste settimane. Il nuovo dispositivo - assicura la Provincia-ha un diametro di 2,80 metri e un peso di circa 6,7 tonnellate ed è stato realizzato dall'azienda tedesca Witt&Sohn. Il ventilatore sarà in grado di lavorare anche in condizioni difficili: l'azienda garantisce la sua funzionalità per almeno due ore anche a una temperatura di 400 gradi Celsius. La sostituzione delle 6 pale e dell'albero motore del ventilatore, il bilanciamento, la regolazione e i numerosi test necessari sono stati realizzati nell'officina in Germania. I lavori richiedono le seguenti limitazioni: il tunnel San Giacomo resta chiuso al traffico -con deviazione sulla Ss12 a San Giacomo - dalle 21 di giovedì alle 6 del mattino di venerdì. A seguire, fino alle 21 di venerdì 13, viene istituito nel tunnel un senso unico da Laives in direzione Bolzano, con deviazione sulla Ss12 nell'altro, senso. Dalle 21 di venerdì alle 6 del mattino di sabato la galleria viene nuovamente chiusa al traffico, prima del via libera definitivo. Nel periodo dei lavori è in vigore il divieto di transito per mezzi di massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate.
Ma anche se arriva la soluzione al problema contingente, è lo stesso polemica: «Come è potuta avvenire l'omologazione della galleria di San Giacomo in esercizio da luglio dello scorso anno nonostante sia assente una galleria di fuga prevista dalle normative europee per tunnel che presentino un flusso veicolare superiore ai 9.000 automezzi e di una lunghezza pari ad oltre 2 chilometri?». Lo chiedono in un'articolata interrogazione i consiglieri provinciali di An Mauro Minniti e Alberto Sigismondi: «Siamo seriamente preoccupati - aggiungono i due esponenti di An - anche del fatto che fattuale galleria sia stata realizzata a "canna singola" nonostante le disposizioni europee prevedano che la costruzione delle gallerie siffatte sia giustificata solo se le previsioni a lungo termine indichino che il volume di traffico resti moderato. Un caso che non crediamo possa riferirsi al tratto in questione visto che il transito di oltre 10.000 automezzi al giorno non può ritenersi di entità moderata».
Pa.Bi.

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mercoledì, 11 ottobre 2006
Alto Adige 10-10-06
Variante: l'unica corsia di marcia continua a creare disagi ma è la sicurezza che crea più apprensioni
“Troppi rischi nel tunnel”
Borin (An) non sono rispettate le norme europee
di Bruno Canali
LAIVES. Ancora proteste e prese di posizione in merito al tunnel della variante. Secondo l'assessore provinciale Florian Mussner «Tutti stanno lavorando con il massimo impegno per permettere di riaprire in entrambi i sensi di marcia la circolazione all'interno del tunnel della variante». Mussner ha anche respinto le critiche riguardanti una presunta "sensibilità" ai guasti da parte della struttura, e la sua poca funzionalità. Sulla questione relativa alla sicurezza in galleria parla anche Bruno Borin capogruppo consiliare di An che non risparmia certo le critiche.
Borin evidenzia che «l'attenzione ora è puntata sui disagi ed il caos conseguenti alla chiusura direzione fra nord e sud del manufatto».
Lei è preoccupato per la sicurezza. Perchè?
«L'aspetto più sconcertante è costituito dalla sufficienza condita da atteggiamenti auto referenziali che Durnwalder e. soci hanno tenuto di fronte alle innumerevoli prese di posizione assunte da varie forze politiche attorno a questo tema. Alle iniziative intraprese da An a tutti i livelli (comunale, provinciale, nazionale ed anche all'europarlamento) non ha fatto riscontro nessun atto concreto».
L'assessore Mussner, di recente, ha ribadito che sono state adottate tutte le più moderne e sofisticate soluzioni in tema di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda l'espulsionedei fumi...
«I fatti lo smentiscono. Non si dice invece nulla, attorno ai disastrosi effetti che lo sviluppo di un incendio anche a poche centinaia di metri da uno dei 2 ingressi, potrebbe causare. È noto a tutti infatti che la galleria non ha vie di fuga dirette all'esterno, e le tragedie accadute nelle gallerie del Monte Bianco, del San Gottardo e del Frejus, pare non abbiano insegnato nulla in Provincia».
Lei sostiene che le leggi parlano chiaro...
« Gli esperti e le normative europee vigenti mettono sostanzialmente fuorilegge, perché insicure, tutte le gallerie monocanna a doppio senso di circolazione. Sono ammesse solo in presenza di vie di fuga direttamente in cielo aperto, od in presenza di una "galleria di soccorso parallela collegata con un congruo numero di accessi compartimentati, a quella monocanna».
Che fare dunque?
«Sarebbe ora e tempo che si mettessero da parte le idee di grandezza per mirare più al sodo. A Laives più che l'aeroporto, premono la sicurezza in quella infausta galleria ed il casello sull'A22

Ritorna la ventola
La grande ventola sistemata nel tunnel della variante è stata riparata e verrà montata nei prossimi giorni: in queste ore dovrebbe arrivare dall'officina di Amburgo dove era stata portata. Proprio per consentire questi lavori, l'assessore provinciale ai lavori pubblici ha firmato un'ordinanza con cui dispone la chiusura notturna della gahleria dalle 21 di giovedì 12 ottobre alle 6 del giorno successivo e quindi anche dalle 21 di venerdì 13 alle 6 di sabato 14. II traffico di conseguenza verrà deviato sulla statale del Brennero attraverso l'abitato di San Giacomo.
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lunedì, 09 ottobre 2006



Alto Adige 08-10-06
“Tunnel, troppi errori causano disagi”
di Bruno Canali
LAIVES. Dice l'assessore provinciale Florian Mussner: «Tutti stanno lavorando con il- massimo impegno per permettere di riaprire in entrambi i sensi di :marcia la circolazione all'interno del tunnel della variarne». Che poi respinge al mittente le critiche riguardanti una presunta "sensibilità" ai guasti da parte della struttura, e la sua poca funzionalità. Dura replica di Christian Bianchi (An).
«L'assessore Mussner non trovi scuse. La galleria ha dimostrato tutti i suoi difetti di progettazione fin dall'inizio ed oggi siamo all'assurdo» . Inizia così Christian Bianchi nella sua dura nota. Poi aggiunge: «Nei giorni scorsi l'assessore Mussner ha minimizzato gli eventi e palesi vizi e difetti dimostrati dal tunnel fin dall'origine. La questione dei gas in galleria è stata denunciata da Alleanza Nazionale svariate volte in consiglio e tramite i media. La giunta di Laives si è incontrata molte volte con l'amministrazione provinciale per lo stesso problema. Non possiamo accettare che l'assessore Mussner pensi di aver a che fare con delle persone che non hanno occhi per vedere e cervello per riflettere. In sostanza, dopo decenni di attesa la popolazione di Laives sperava di aver risolto il problema traffico perlomeno a San Giacomo. Invece, l'assurda situazione che si è creata negli ultimi giorni - arrivando addirittura al blocco di una corsia rasenta - l'assurdo, anche perchè il guasto riguarda un dispositivo che doveva avere il compito di intervenire solo in casi di grave pericolo. Non si capisce perchè si debba far subire alla popolazione tale disagio, in attesa che la ventola venga riparata (Peraltro non si capisce la politica che prevede acquisti di apparati così importanti ad. Amburgo, salvo poi dover aspettare un mese per la riparazione degli stessi). Bianchi chiede all'assessore Mussner «che riconsideri le sue affermazioni e che provveda immediatamente a identificare le soluzioni per risolvere le attuali problematiche garantendo nel frattempo che i cittadini di Laives percorrano la galleria anche da nord verso sud, anche solo con le automobili”. Ricordiamo che una richiesta simile – lo scambio della corsia di marcia – è stata chiesta di recente dai comuni di Bolzano e Laives, ma è stata respinta.

La scheda

Sulla statale 12 del Brennero la galleria a San Giacomo Comune di Laives - è ancora aperta solo in direzione Bolzano per vetture e camion fino a 7,5 tonnellate. In direzione Laives la galleria rimane chiusa per l'intero traffico. La deviazione avviene per la vecchia statale del Brennero - San Giacomo, fa sapere l'Ufficio viabilità provinciale. II provvedimento dovrebbe restare in vigore fino alla fine della prossime settimana per consentire la riparazione della grande ventola.

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sabato, 07 ottobre 2006


Alto Adige 05-10-06
L'assessore provinciale chiede un po' di pazienza. “Tunnel, ventilazione sistemata” Mussner: gli inquinanti sono sotto i limiti previsti dalla legge.
LAIVES. Parola dell'assessore provinciale Florian Mussner: «Tutti stanno lavorando con il massimo impegno per permettere di riaprire in entrambi i sensi di marcia la circolazione all'interno del tunnel della variante». Che poi respinge ai mittente le critiche riguardanti una presunta "sensibilità" ai guasti da parte della struttura, e la sua poca funzionalità. Intanto i disagi continuano.
Attualmente, a causa di un difetto della pala del ventilatore principale, il tunnel di San Giacomo, lungo 2,5 chilometri, è percorribile in un'unica direzione dì marcia, ovvero da sud verso nord. «Io stesso sono un pendolare - ricorda Mussner - e posso capire il disagio e la frustrazione dei cittadini di fronte a questo problema, che rappresenta comunque una situazione eccezionale e che vogliamo risolvere al più presto. La chiusura di uno dei due sensi di marcia si è resa necessaria per motivi di sicurezza. La giunta provinciale ha comunque deciso dì apportare lavori di miglioria al sistema di ventilazione del tunnel, in maniera particolare riguardo i gas di scarico, «Tutto ciò aggiunge l'assessore - nonostante i valori di ossido di carbonio e di ossido di azoto siano ampiamente al di sotto dei limiti di legge. La qualità dell'aria all' interno del tunnel è nella norma nonostante la mole di traffico sopportata, con il transito di un numero di veicoli ogni mese che oscilla tra i 450 mila e i 490 mila. Chiaramente, senza poter contare sulla piena funzionalità della ventola principale, risulta impossibile mantenere questi valori». Secondo l'assessore «Il tunnel rispetta comunque tutti i parametri internazionali per quanto riguarda le nicchie antiincendio, l'impianto radio interno, l'unità di comunicazione con l' utilizzo delle onde radio, gli impianti antiincendio e di allarme, e gli impianti di aerazione. Per quel che riguarda la ventilazione del tunnel, il progetto rispetta le normative vigenti in materia di emissione dei gas di scarico. In caso di incendio, infatti, i gas vengono spinti nelle caverne di aerazione proprio grazie al ventilatore principale, ed è dunque intuibile quanto sia importante che questo strumento sia perfettamente in funzione».
L'assessore provinciale ai lavori pubblici prende infine posizione sulle critiche di chi considera il tunnel troppo "sensibile" ai guasti: «Si sono registrati solo 5 casi di danni nel tunnel, e sempre per problemi di piccola entità».
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sabato, 07 ottobre 2006
Alto Adige 04-10-06
La galleria della circonvallazione ad una corsia crea disagi:scartate le alternative.
Arginale: idea impossibile.
La strada è intransitabile perchè si costruisce un ponte.
LAIVES. Per metà ottobre dovrebbe essere nuovamente in funzione la grande ventola all'interno del tunnel della variante fra Pineta e Maso della Pieve. La sua rottura è stata la causa del caos che si registra ogni giorno sulla statale 12, soprattutto a San Giacomo durante le ore di punta nelle quali i pendolari vanno o vengono da Bolzano. E che possono utilizzare la galleria solamente in un senso: da sud verso nord e non viceversa. Proprio per cercare di alleggerire questa pressione del traffico sulla statale e negli abitati, la giunta comunale aveva proposto alcune alternative che però la Provincia non ha accolto. Una era quella di istituire, in galleria, un senso unico alternato: da sud verso nord alla mattina e viceversa, da nord verso sud alla sera, seguendo così i flussi dei pendolari. Questa proposta è stata rigettata. Così si è tornati. a chiedere l'apertura della strada arginale lungo . l'Adige, sia pure limitatamente al periodo di difficoltà in galleria. < Ma ci siamo resi conto che non si può fare - afferma il sindaco Polonioli perché lungo l'argine, di fronte alla discarica Ischia Frizzi, si sta lavorando alla costruzione di un nuovo ponte e in quel tratto la strada arginale è interrotta dal cantiere. Così non rimane che attendere la sistemazione della grande ventola in galleria, sperando che arrivi prima possibile a risolvere, questa difficile situazione», -
(b.c.)

Tunnel della variante: una nota di Testini
“Mancano gli sfiati”
LAIVES. Il consigliere comunale Lorenzo Testini prende posizione in merito al nostro servizio aTir inquinanti, è mobilitazione». Scrive Testini: «Si afferma in detto articolo che L'A22 avrebbe fatto sapere di essere intenzionata ad impedire ai camion Euro o di percorrere l'autostrada con la conseguenza che detti mezzi sarebbero costretti ad attraversare la città. So che la relativa decisione sarebbe stata presa o verrà presa dalla Provincia, non dall'A22 che, invece, la subirebbe. Ci si sofferma poi sulla "grande ventola" che non sembra in, grado di garantire la pulizia dell'aria in galleria. Avevo già evidenziato in Consiglio che la grande ventola non ha grandi colpe: doveva intervenire solo nei casi di emergenza, non con carattere di continuità. Il problema dell'inquinamento in galleria è dovuto alla mancata realizzazione degli sfiati verticali». (b.c.)
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categoria:tunnel sangia
venerdì, 29 settembre 2006
Alto Adige 29-09-06
La galleria non riapre, il caos continua.
Un'ora per tornare a casa.
Un'ora, a sera, per lasciare Bolzano e tornare a Laives. I cittadini sono avviliti ed inviperiti. «Dobbiamo riparare il ventilatore e risolvere la faccenda una volta per tutte precisa l'assessore provincia le ai lavori pubblici Florian Mussner perché questo pro blema non si ripeta mai più. Capisco esasperazione e disagi ma chiedo agli abitanti di avere ancora pazienza».
Dentro il tunnel - intanto si continuerà a viaggiare a senso unico solo in direzione Laives-Bolzano, sempre a 50 chilometri orari, e mai viceversa. E' stata bocciata infatti ieri, sempre dalla Provincia, la richiesta avanzata dal Comune di Bolzano e dal sindaco di Laives, Giovanni Polonioli, di invertire nel pomeriggio (dalle 17 alle 20) il senso di marcia in galleria per permettere al traffico pendolare che da Bolzano torna a Pineta e Laives, di defluire. Proposta discussa ieri mattina in una riunione alla quale era presente anche l'assessore alla viabilità Klaus Ladinser e l'ingegner Pagani della Provincia. Proposta cestinata nel giro di poche ore. A questo punto le code interminabili che ogni giorno si formano verso le 17 a Bolzano sud e che finiscono col bloccare completamente via Einstein e San Giacomo ed a sollevare valanghe di proteste tra gli automobilisti (costretti ad impiegare un' ora di macchina per arrivare a Laives), andranno avanti ancora per due settimane. Il sindaco di Laives è decisamente amareggiato. Sperava in una soluzione immediata. E invece gli hanno risposto "picche". Ma lui non molla e promette di mettersi a tavolino per studiare una soluzione alternativa. «Nel tardo pomeriggio di ieri effettivamente - spiega - dalla Provincia mi hanno fatto sapere che per motivi di sicurezza non sarà possibile invertire, nel pomeriggio, il senso di marcia in galleria». Perché? «Colpa del vento. La corrente di traffico che va in direzione sud nord segue la direzione del vento che aiuta a far uscire lo smog che stagna in galleria, se facciamo viaggiare le auto in senso inverso e quindi "controvento" finiremmo per creare in caso di incendio o incidente una sorta di tappo senza riuscire a sfogare i fumi». La situazione resta dunque catastrofica. «Non ho ben chiara la questione - spiega il comandante dei vigili Sergio Ronchetti. Se il vento soffia libera i fumi in galleria sia se le auto viaggiano verso nord, sia se viaggiano verso sud “ Misteri di Eolo. Comunque continueremo a fare il possibile per sbloccare l'incrocio di viaEinstein (con il traffico in doppia fila) e via Maso della Pieve anche se la viabilità nelle ore serali in zona industriale in uscita da Bolzano resta estremamente pesante. Le code ci sono. Le macchine dirette in Bassa Atesina sono ferme o vanno avanti a passo d'uomo». E gli automobilisti tempestano il centralino dei vigili e la redazione dell'Alto Adige di telefonate di protesta. Ronchetti aveva lanciato l'allarme sulle condizioni precarie della galleria già a metà settembre. «Il tunnel - aveva detto - chiude al traffico (almeno un'ora) un giorno su tre. Ogni volta che c'è un minimo incidente, che un'automobilista buca la gomma e lancia l'sos dalle colonnine di soccorso un semaforo blocca l'accesso».



Il COMITATO NON MOLLA
Il senso unico é assurdo.
Il Comitato civico di Pineta non molla.:Il portavoce - Franco Magagna - spiega che «quando si è a corto di risposte serie la cosa più, semplice è trincerarsi adducendo "motivi cli sicurezza". Il "ventolone" che doveva garantire il deflusso dei fumi in caso di un incendio in galleria è stato attivato in maniera impropria per espellere i fumi del normale traffico; ed è per questo che probabilmente ora si trova ad Amburgo in riparazione. E' chiaro continua - che `e chiaro a tutti come - attualmente - il doppio senso di circolazione non sia sostenibile perchè il tunnel si trasformerebbe in una camera a gas. Quello che invece continua a non essermi assolutamente. chiaro è perché nelle ore serali migliaia di cittadini: contribuenti, di 1avaratori che vorrebbero raggiungere la propria abitazione dopo una giornata di lavoro si trovano bloccati in via Einstein in un enorme ingorgo quando; a quell'ora, la galleria resta splendidamente deserta».
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venerdì, 29 settembre 2006
Alto Adige 28-09-06
Tunnel, insopportabile il caos
LAIVES. Diventa sempre più insopportabile il caos del traffico sulla vecchia statale 12 fra la città e Bolzano. II problema è iniziato con la rottura della grande ventola installata nella galleria della variante, un guasto che ha imposto una drastica limitazione dei transiti dentro il tunnel: si viaggia a senso unico da Laives a Bolzano e a 50 chilometri orari. Questa mattìna alle 8, sindaco e vicesindaco saranno a colloquio con l'assessore bolzanino Ladinser e con l'ingegner Pagani della Provincia.
Il guasto al ventilatore infatti, avrebbe dovuto essere sistemato entro domani (così si legge nell'ordinanza provinciale a firma dell'assessore Mussner) ma già si sa che non sarà così. «Ci avevano chiesto di sopportare due settimane di disagi - dice il sindaco Giovanni Polonioli -' ma adesso la prospettiva è che si arrivi addirittura a metà ottobre, se va bene. Noi diciamo chiaramente che non è possibile pensare di andare avanti con questa situazione da incubo per quanto riguarda il traffico sulla statale 12 e per questo riproporremo l'alternativa già indicata per il periodo di emergenza: un senso unico sulla variante in galleria, alla mattina, nell'ora di punta del traffico pendolare, da Laives a Bolzano e alla sera invece da Bolzano a Laives. Voglio ribadire che come amministrazione comunale siamo estremamente preoccupati per questa situazione impossibile e per la prospettiva di doverla sopportare ancora per altre settimane, fino a quando non sarà riparata la ventola della galleria. Ci chiediamo poi come mai oggi sulla statale 12 circolino più auto che non quando la variante in galleria non c'era. Secondo noi la risposta è una sola: molti imboccavano l'arginale lungo l'Adige, che fungeva così. da valvola di sfogo per il caos sulla statale 12. Secondo conteggi effettuati, ogni giorno sull arginale passavano non meno di un migliaio di mezzi. Infine, vogliamo chiarire anche la questione dei grossi camion, che oggi non possono più passare in galleria, nemmeno a senso unico e quindi passano tutti per l'abitato di San Giacomo».
Brutte notizie quindi per gli automobilisti e anche per gli abitanti di San Giacomo: la ventola, mandata a riparare in Germania, non è ancora pronta e quindi il caos sulla statale 12 andrà avanti, chissà fino a quando.
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categoria:amaro, tunnel sangia
domenica, 24 settembre 2006
Della variante in tunnel a San giacomo si dice:

Alto Adige 23-09-06
variante: una nota. di Bianchi (An)
«La maxi ventola è fallimentare. I disagi sono troppi»
LAIVES. Christian Bianchi (membro esecutivo provinciale e consigliere comunale di Alleanza Nazionale interviene sui disagi da traffico a causa dei lavori all'interno della galleria della variante. Si tratta di ripercussioni molto negative.
«Da qualche giorno la situazione del traffico tra Laives e Bolzano è arrivata al blocco totale. Questo a causa di una momentanea interruzione dell'utilizzo di una corsia della galleria di San Giacomo, determinata dalla rottura della grande ventola espiratrice posta al centro della galleria stessa. Ricordo che il ventolone era stato inserito dai progettisti al fine di intervenire in casi di assoluta emergenza, in particolare riferimento agli incendi, al fine di scongiurare che la galleria si potesse riempire di fumi, come purtroppo era successo già nei famosi casi di incendi divampati nel passato. Durante il primo anno di vita della galleria, il ventolone ha assunto invece il ruolo di principale aspiratore dei gas di scarico dei mezzi in passaggio. Durante la giornata il suo utilizzo è stato massiccio e costante. Era assolutamente prevedibile che un utilizzo così importante di un congegno progettato per funzionare solo in caso di emergenza avrebbe causato la sua rottura: e questo è successo.
Non era invece assolutamente immaginabile che questo evento portasse alla parziale chiusura della galleria stessa. È evidente che tutte le nostre critiche fatte nei mesi scorsi in merito agli errori di progettazione dell'impianto di ventilazione, oggi sono emersi drammaticamente. I cittadini, assolutamente sbigottiti, non capiscono per quale motivo la struttura resti chiusa anche nelle ore di punta o perlomeno non possa essere aperta nei due sensi durante le fasi di riparazione del ventolone. Personalmente ritenga che i disagi caduti sul capo dei cittadini in questi giorni, ^nonchè i soldi buttati per un'opera faraonica che fin dal primo giorno ha dimostrato delle evidenti carenze progettuali, riaprano il discorso in merito alla identificazione di nuove soluzioni per scaricare il traffico su altre arterie. La soluzione di realizzare il tanto sognato casello autostradale a Laives, con la conseguente possibilità di limitare le percorrenze nella galleria almeno ai mezzi pesanti, costituisce l'unica vera e semplice alternativa».
- La nota di Christian Bianchi si conclude con un appello agli amministratori: «Invito il sindaco Polonioli e la Giunta Comunale ad intraprendere le necessarie azioni al fine di giungere a tale soluzione». (b.c.)

Alto Adige 22-09-06
San Giacomo. Tunnel chiuso.
BOLZANO. Tornare a casa, uno strazio. «45 minuti, per la precisione». La chiusura della galleria di San Giacomo sta bloccando la zona industriale. All'ora di pranzo e dalle 17.30 in poi (questo il momento più difficile) per le auto la velocità di crociera è «a passo d'uomo». Chi si è abituato al percorso via Einstein-Laives in 10-15 minuti grazie alla variante della statale 12 in tunnel, vede moltiplicati i tempi per 3-4 volte.
Gli automobilisti sono talmente stupiti e arrabbiati, che prendono il cellulare e chiamano la polizia municipale: « C'è un incidente?». No, chiusura per i lavori di riparazione del grande ventilatore centrale, rotto da lunedì. Se ne riparla dopo il 29 settembre.
Il collasso della viabilità verso Laives non interessa solo chi vive da quelle parti. C'è un effetto a cascata che tocca tutti, a partire da chi lavora in zona industriale, perché si viaggia in colonna a Maso della Pieve, via Einstein, via Galvani, via Buozzi.
Intanto oggi si celebra «La città europea senz' auto». In Comune hanno deciso di organizzarla con le auto.
La situazione in via Buozzi, angolo via Ebner. Al ristorante-pizzeria”Sei come sei” garantiscono che da due settimane il traffico è cresciuto a dismisura. “La mattina è un disastro. Intorno alle 8, verso il centro, non si muovono. Stessa scena al pomeriggio, alla chiusura degli ufici”, racconta Mirko Milan, uno dei titolari; «Qui abbiamo visto in grande stile le conseguenze del semaforo al bivio Merano-Mendola: il traffico si è scaricato tutto su questa zona». Se in via Buozzi il traffico va al rallentatore, alle 17.30 all'arrivo in via Einstein c'è una colonna dall'Eurospar al sottopasso per via Maso della Pieve. Un'auto della polizia municipale impedisce, oltre alle transenne, l'ingresso al tunnel sospirato. Come una volta, tutti sulla statale.Pao1o Vanini e Christian Ton oli vivono a Laives: «Da quando hanno chiuso la galleria servono almeno 45 muti per arrivare a casa». Per ingannare il tempo si ciacchiera e i due artigiani sono arrivati alla conclusione che qualcosa non quadra: «Un paio di anni fa, prima della variante c'era traffico, ma non così tanto. Mistero». Ha imparato la lezione Martina Inama, in auto con la figlia: «Mi sono già trovata ingolfata un paio di volte in questi giorni. Ho deciso, finché la situazione non migliora vengo a Bolzano solo quando è indispensabile e sto pensando anche a usare il treno». Gaetano Sebastiani è un ragazzo che vive a Bolzano e lavora a Laives: «Faccio questa strada quattro volte a giorno, perché torno a casa per pranzo. Alla mattina e a mezzogiorno ancora va bene, ma la sera siamo tutti fermi. Arrivo ad accumulare anche un ritardo di un'ora».
Tra gli automobilisti condannati al ritmo «freno, prima, freno» c'è Maria Teresa Tomada (An): «Quaranta minuti dalla città a via Maso della Pieve. Come se non bastasse, in questo caos hanno lasciato i semafori con la temporizzazione di sempre». Sul traffico c'è anche maretta politica. Guido Margheri, capogruppo Ds, attacca l'assessore alla mobilità Klaus Ladinser: « Ha promesso il piano del traffico in ottobre e il piano della mobilità per la primavera, ma vanno preparati intessendo una serie di rapporti con Comuni, Provincia e Ferrovie. Vedo poco e soprattutto non si sta seguendo quanto previsto dal programma della coalizione. Ultimo caso, il semaforo alla rotonda Merano Mendola: se doveva servire come sperimentazione, perché lo si è bloccato così presto? Non ci si fa intimidire dai sindaci dei Comuni limitrofi». Dai sindaci e da Durnwalder, che ha parlato chiaro. (fr.g.)
postato da: apritisangia alle ore 09:28 | Permalink | commenti
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