mercoledì 18 gennaio 2012

foto san giacomo 1

lunedì, 01 agosto 2011

Foto di Stefano Odorizzi





"The Moray Club" Francesca Sordon, Francesco Brazzo,
Pietro Berlanda, Gabriele Muscolino



Francesco Brazzo



Francesca Sordon



Gabriele Muscolino



Pietro Berlanda



Pietro Berlanda, Gabriele Muscolino



Francesca Sordon



Gabriele Muscolino



Pietro Berlanda



Francesco Brazzo



Sala Nuovo Teatro di San Giacomo







Gran Finale


lunedì, 01 agosto 2011

Foto di Lina Montan



Foyer con mostra di quadri dell'artista Piero Archis



Foyer con mostra di quadri dell'artista Piero Archis



Renato Panizza alla mostra



Albero dei desideri







"The Moray Club" Francesca Sordon, Francesco Brazzo,
Pietro Berlanda, Gabriele Muscolino





Lina Montan - foto di Stefano Odorizzi
lunedì, 01 agosto 2011

Foto di Riccardo Di Valerio



Foyer Nuovo Teatro San Giacomo



Albero dei desideri



Gruppo della Filodrammatica Strapaes in costume medievale



Mara Da Roit e Tina Feller (presidente Centro Culturale San Giacomo Agruzzo)



"The Moray Club" Francesca Sordon, Francesco Brazzo,
Pietro Berlanda, Gabriele Muscolino



Mara Da Roit, Lina Montan, Tina Feller, Pierpaolo Dalla Vecchia



Mara Da Roit






Gran finale

martedì, 18 gennaio 2011



Antico maso Zum Lewald - San Giacomo


 La bella lettera di Riccardo.
Al
dott. Peter Ortner presidente del Heimatpflegeverband
dott. Umberto Tecchiati presidente di Italia Nostra
Il Piano Urbanistico Comunale di Laives prevede la costruzione di circa 250 alloggi nella zona ex- Amonn per un totale di 53 mila metri cubi, una follia per un paese così piccolo dove i servizi sono molto carenti e lo saranno ancor di più nel futuro, a causa delle risorse finanziarie sempre più scarse.
Nel dibattito intervengono i politici locali ed è loro la proposta di spostare parte di questa cubatura nella zona ai piedi della chiesetta di S.Giacomo, zona in cui è presente l’antico maso Zum Lewald, unico testimone del passato rurale del paese. Il maso è molto grande, necessiterebbe di urgenti restauri e abbatterlo per costruire villette o condomini significherebbe cancellare una parte della storia del paese e della comunità.
Il comune di Laives peraltro dovrebbe disporre di circa 5000 mq di terreno agricolo da destinare a zona verde e non ha ancora deciso nulla in merito. Inoltre in primavera dopo anni di lunghe e esasperanti trattative dovrebbe essere ultimata la passeggiata che unisce S.Giacomo a Castel Flavon e Pineta di Laives.
Sarebbe allora ragionevole destinare il terreno ai piedi della chiesetta, terreno che comprende anche il maso sopra citato a verde pubblico, ma gli interessi economici dei privati sappiamo vengono prima di tutto.
Vi allego alcune fotografie nella speranza che possiate prendere visione del problema e fare pressione sull’amministrazione che quanto a sensibilità riguardo alla conservazione dei pochi edifici storici presenti nel territorio lascia molto a desiderare. La stessa amministrazione vede solo nello stadio di Laives, dove gli esborsi della comunità sono nello stesso tempo enormi ed inutili, la creazione di quell’identità culturale che ogni giorno viene cancellata dal cemento.





Di Valerio Riccardo
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giovedì, 06 gennaio 2011


Soprano Andrea Ferreira - concerto «Invito all’Opera»

Bilanci e progetti del Centro Culturale S. Giacomo 82

Testo di Mara Da Roit

[ Galleria fotografica in calce ! ]

Quello che si è appena concluso è stato un anno particolarmente ricco di eventi per il Centro culturale S. Giacomo.
Complice anche l’importante riferimento logistico del Nuovo Teatro di S. Giacomo, si è infatti dipanata lungo l’arco dei dodici mesi una intensa attività di cultura e spettacolo.
La sala di Via Maso Hilber ha ospitato - citando in ordine sparso - il concerto dei Cameristi di Bolzano con il Maestro Andrea Bambace, per ricordare il bicentenario dalla nascita di Robert Schumann, il concerto della Andrea Maffei Spritz Band con il progetto «Il Suonatore Jones», il concerto della Corale Polifonica Giuseppe Verdi di Bolzano, quello del Monteverdi Brass Ensemble sotto la direzione del trombettista di caratura internazionale Marco Pierobon, con un programma spaziante dal classico al jazz allo swing, e ancora una rassegna di Canti della Montagna.
Incursioni in vari campi musicali, a quanto si vede, per venire incontro alle esigenze e ai gusti di tutti.
Da segnalare poi la rappresentazione dello spettacolo teatrale «Ida Dalser, la moglie di Mussolini», la rievocazione estiva in costume «Sul Sentiero dei Cantastorie», la premiazione del Concorso fotografico del Triveneto «Il Margine» e due mostre fotografiche.
Come se non bastasse, parallelamente a tutto ciò la saletta del Centro culturale presso la Palazzina delle Associazioni di S. Giacomo ha ospitato un nutrito ciclo di conferenze in collaborazione con l’Upad e la proiezione di due reportage di viaggio.
Un bilancio che è ragione di legittima soddisfazione per il direttivo del Centro, anche alla luce dell’ottimo riscontro di pubblico fatto registrare dalle varie proposte. «Ma non per  questo vogliamo riposare sugli allori», precisa la presidente del Centro Culturale S. Giacomo, Tina Feller, «infatti siamo già a buon punto nella messa a punto del programma d’attività per il 2011, sempre con il sostegno del Comune di Laives e della Provincia di Bolzano».
E si lascia sfuggire qualche anticipazione: «Cominceremo nella seconda metà di gennaio con la proiezione, presso il Nuovo Teatro, di un film-documento sulla ricostruzione di una importante impresa alpinistica, completato tematicamente da alcuni canti della montagna. A febbraio avremo una prima conferenza sulla spinosa tematica del "nucleare". E a primavera porteremo a S. Giacomo la band dei Nachtcafé, con Gabriele Muscolino, Francesco Brazzo e altri musicisti di prim'ordine, con il loro coinvolgente repertorio di musica d’autore.»
La collaudata filosofia dell’alternanza di generi continua, insomma. Come continua l’impegno in favore della cittadinanza ma anche di nuovi pubblici. «Il 2010 ha visto crescere sensibilmente la presenza alle nostre manifestazioni (l'ingresso alle quali è sempre libero) di spettatori provenienti da Bolzano, Laives e non soltanto. E questo non può che accrescere la nostra motivazione», conclude Tina Feller.
Le premesse paiono esserci tutte, dunque, per un nuovo anno di cultura e spettacolo d’alto livello.   


CARRELLATA FOTOGRAFICA DI ALCUNE DELLE INIZIATIVE DEL 2010:


Concerto Andrea Maffei Spritz Band / «Il Suonatore Jones», foto R. Di Valerio



Concerto Andrea Maffei Spritz Band / «Il Suonatore Jones», foto R. Di Valerio


Concerto Andrea Maffei Spritz Band / «Il Suonatore Jones», foto R. Di Valerio


Spettacolo «Ida Dalser, la moglie di Mussolini», foto Di Valerio


Spettacolo «Ida Dalser, la moglie di Mussolini» (con l'autore Marco Zeni),
foto R. Di Valerio




Spettacolo «Ida Dalser, la moglie di Mussolini», foto R. Di Valerio


Spettacolo «Sul Sentiero dei Cantastorie», foto R. Di Valerio


Spettacolo «Sul Sentiero dei Cantastorie», foto R. Di Valerio


Spettacolo «Sul Sentiero dei Cantastorie», foto R. Di Valerio


Concerto de I Cameristi di Bolzano, col M° Andrea Bambace, foto S. Odorizzi


Concerto de I Cameristi di Bolzano, col M° Andrea Bambace, foto S. Odorizzi


Concerto del Monteverdi Brass Ensemble, col M* Marco Pierobon, foto M. Da Roit


Concerto del Monteverdi Brass Ensemble, col M* Marco Pierobon, foto R. Di Valerio


Da sin.: la presidente del Centro culturale S. Giacomo, Tina Feller,
con l'addetto stampa Mara Da Roit, foto R. Di Valerio



Il Nuovo Teatro di S. Giacomo, foto S. Odorizzi


Il direttivo del Centro culturale S. Giacomo: da sinistra Tina Feller (presidente), Bruno Barchetti, Mara Da Roit, Renato Panizza, Anna Scalzotto, Clelia Marchel, Riccardo Di Valerio, Eleonora Elia. Foto: R. Di Valerio
giovedì, 16 dicembre 2010


Marco Pierobon conquista il pubblico del Nuovo Teatro di San Giacomo
San Giacomo di Laives, 11.12.2010: concerto del «Monteverdi Brass Ensemble» con un illustre direttore
Testo di Mara Da Roit
Fotoservizio: Riccardo Di Valerio


La sua veste più conosciuta è indubbiamente quella di talentuoso trombettista e di musicista eclettico di caratura internazionale, già «Prima tromba» dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Orchestra dell’Accademia Musicale di Santa Cecilia, della Chicago Symphony Orchestra. Non a caso Marco Pierobon è giunto al Nuovo Teatro di S. Giacomo, sabato 11 dicembre 2010, preceduto dalla sua fama in campo musicale.
Quel che il pubblico si aspettava forse meno, e ha invece scoperto via via nel corso della serata, sono il suo fare ammiccante, la schietta simpatia, la verve ironica. Per non parlare della gestualità travolgente nel dirigere il
«Monteverdi Brass Ensemble», dato che appunto questo era il ruolo preminente da lui rivestito nell’ambito del concerto. Non che abbia fatto mancare alcuni virtuosismi alla tromba, naturalmente. I tanti estimatori se li aspettavano e sono puntualmente arrivati…!

Coinvolgimento ad ampio spettro
Un vero istrione, insomma, sotto la cui direzione i giovani allievi (oltre una ventina) delle classi di ottoni del Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano hanno dato il proprio meglio.
A completare l’ensemble, il promettente gruppo dei
V-Brass Quintet, ma anche musicisti affermati quali Paolino Trettel alla tromba, Gigi Grata alla tuba, Mario Punzi alla batteria. E qui si intuisce una particolarità della formazione, composta infatti da tutti gli ottoni - come il nome rivela - ma anche dalle percussioni. Un «assemblaggio» innovativo, per quella che è la tradizione del Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano. E a dir poco d’effetto.
Intrigante anche il programma, capace di spaziare dal jazz al sinfonico, dallo swing alle colonne sonore, ai grandi classici. Come la celeberrima «New York, New York», proposta nel finale e «spacciata» dall’ineffabile maestro - dato il periodo... - per «un
brano prettamente natalizio:Natale a New York, Natale a New York’».
Pubblico avvinto e divertito fino all’ultimo, dunque, e serata riuscitissima sull’onda dei suoi vari contenuti. Non ultimo quello affettivo, visto che Marco Pierobon, come svelato nell’introduzione al concerto, ha un legame d’infanzia con San Giacomo, avendovi frequentato le scuole elementari. Un bel vanto, per la comunità locale.

Soddisfazione per tutti
Visibilmente soddisfatti per l’esito della serata si sono mostrati, al termine, gli esponenti del Centro Culturale S. Giacomo, che ha organizzato l’evento in collaborazione con l’Associazione Musica in Aulis; e vivo compiacimento ha mostrato il direttore artistico della stessa Musica in Aulis, il Maestro Andrea Bambace, presente in sala.
Avvinto e convinto è risultato, più in generale,
tutto il pubblico. «Una bellissima serata, stimolante e divertente», di questo tenore i commenti raccolti a piene mani, riferiti all'azzeccato mix cultura-spettacolo. E quale miglior modo, per il Centro Culturale San Giacomo, per chiudere la sua annata di proposte alla cittadinanza.

Il bilancio del Maestro
Eccellente, infine, il bilancio di Marco Pierobon nel suo triplice ruolo di direttore-interprete e di docente presso il Conservatorio Monteverdi. «I ragazzi hanno suonato molto bene: avrebbero potuto dare del filo da torcere a una formazione professionista», ci ha detto. Poi una riflessione didattica: «Esperienze del genere sono importanti da un punto di vista formativo, perché favoriscono e aiutano a coltivare il rapporto con il palcoscenico».
E il suo bilancio personale? «Ah beh... io e le ‘guest-star’ ci siamo divertiti un sacco!», ammette sornione, tornando a stretto giro l’estroso personaggio che è. Un personaggio che davvero ha portato del nuovo a San Giacomo. Ed è un’ottima cosa che San Giacomo abbia saputo apprezzare.



Mara Da Roit, del Centro Culturale S. Giacomo, ha introdotto il concerto




Il «Monteverdi Brass Ensemble» sotto la direzione del M° Marco Pierobon




Marco Pierobon












Mario Punzi






10: Il V-Brass Quintet con Marco Pierobon




11: Il V-Brass Quintet con Marco Pierobon


























La presidente del Centro Culturale S. Giacomo, Tina Feller





La locandina della serata



venerdì, 06 novembre 2009

San Giacomo: lavori per la costruzione della pista ciclabile. Primo lotto


vecchio capitello a sud di San Giacomo - verrà spostato leggermente



capitello a sud di San Giacomo - lavori per la ciclabile



lavori per la ciclabile di San Giacomo - lotto 1



lavori per la ciclabile di San Giacomo - lotto 1



lavori per la ciclabile di San Giacomo - lotto 1




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sabato, 17 ottobre 2009




Abd e Provincia al contrattacco: un disastro rinunciare all’aeroporto

«Passeggeri, i politici sono solo il 6%»


aeroporto di San Giacomo

MIRCO MARCHIODI


 BOLZANO. Referendum, Abd e Provincia vanno al contrattacco. L’aeroporto serve solo alla politica? «Macché, politici e dipendenti pubblici sono solo il 6% dei passeggeri». La struttura è un pozzo senza fondo? «No, costa due milioni all’anno per ripianare i debiti dell’Abd mentre per il trasporto regionale su ferro e su strada la Provincia investe 101 milioni annui». Crea inquinamento acustico e atmosferico? «Può darsi, ma senza il controllo della Provincia sull’aeroporto, i voli sarebbero tre volte tanti». Ma i nemici dell’aeroporto la vedono diversamente.
 Abd e Provincia ieri hanno organizzato una conferenza stampa presso l’aeroporto di San Giacomo. «Bisogna fare chiarezza», dice l’assessore Thomas Widmann. In particolare, aggiunge il direttore dell’Abd Mirko Kopfsguter, «chi pensa che i voli diminuiranno se passa il “sì”, si sbaglia di grosso, perché accadrà esattamente il contrario». Ma i nemici dell’aeroporto - all’ingresso c’erano una decina di rappresentanti dei protezionisti del Dachverband -, la vedono in modo diverso: «L’obiettivo non è chiudere l’aeroporto, ma evitare che la Provincia getti altri soldi pubblici».
 Se vince il sì. Il presidente dell’Abd Engelbert Ritsch gioca subito la sua carta: «Se la Provincia perde il controllo sull’aeroporto, il numero dei voli triplicherà». Oggi a Bolzano i movimenti aerei sono circa 18 mila: due terzi sono voli sportivi, 3.125 sono voli commerciali e poco meno di 3.500 sono voli militari. A Mattarello, scalo trentino dove non ci sono i controlli imposti a quello bolzanino, i soli voli sportivi sono oltre 32 mila. E prima che l’Abd iniziasse a gestire l’aeroporto, «i voli militari erano molto più numerosi di oggi».
 I costi. È stato l’assessore Widmann a toccare un altro dei temi caldi, quello dei costi. «Ad oggi la Provincia ha investito 41,7 milioni, cifra che comprende sia la spesa per la struttura che quella per ripianare le perdite dell’Abd. In futuro ci saranno da sostenere altri costi per la struttura, ma la gestione ci costerà 1,5-2 milioni ogni anno. Per fare un paragone: per treni e autobus regionali l’investimento provinciale è di 101 milioni all’anno».
 «Salviamo l’aeroporto». Widmann ha replicato anche a chi parla di cattedrale nel deserto. «Bolzano ha 70 mila passeggeri all’anno. L’aeroporto di Graz ne conta 870 mila, Klagenfurt 450 mila. Non si può certo parlare di grande opera. E anche se al volo per Roma aggiungessimo i collegamenti per Vienna e Francoforte e per altre due città europee, i voli aggiuntivi sarebbero soltanto una dozzina al giorno. L’Alto Adige ha bisogno dell’aeroporto: serve alle imprese, come testimoniano Würth o TechnoAlpin, serve all’università, che ha già perso docenti di grido perché Bolzano non era collegata via aereo alle loro città, serve al marketing, che solo grazie allo scalo ha potuto portare in Alto Adige un evento come i mondiali giovanili di atletica o potrà contare sul ritiro della nazionale tedesca prima dei mondiali di calcio, ma soprattutto serve agli altoatesini, che hanno bisogno di questa struttura per spostarsi».
 Il mito sfatato. Quando Widmann dice che «l’aeroporto serve agli altoatesini», sfata un altro mito: «C’è chi sostiene che i voli servono solo ai politici. La verità è un’altra: politici e dipendenti pubblici sono solo il 6% del totale dei passeggeri. E visto che con le nuove gare possiamo fissare anche i prezzi massimi dei voli, sono convinto che gli altoatesini che usano l’aereo in futuro aumenteranno ancora"

Alto Adige 17-10-09
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sabato, 17 ottobre 2009


REFERENDUM «No all’aeroporto di San Giacomo»
Appello della Svp


aeroporto di San Giacomo


LAIVES. La Svp locale è decisamente impegnata nella campagna referendaria che riguarda l’aeroporto di San Giacomo. Sia Daniel Dagostin, rappresentante della Junge Generation di Laives, che Andreas Mumelter, Obmann della Stella Alpina a San Giacomo, con rispettive prese di posizione, raccomandano a tutti di recarsi a votare domenica 25 ottobre per fare in modo che dalla consultazione esca una sostanziale bocciatura dell’aeroporto che in particolare a Laives e nel resto della Bassa Atesina è avversato tenacemente da gran parte delle comunità residenti. (b.c.)

Alto Adige 17-10-09




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sabato, 22 agosto 2009

Teatro Aula Magna di San Giacomo

CANTE D'ESTATE

Coro dei Monti Pallidi (Laives)




Jin Harmony Chorale Pusan (Corea del sud)





Teatro Aula Magna di San Giacomo

Lunedì     24-08-09     ore21.00

Centro Culturale San Giacomo Agruzzo 82

Ingresso gratuito
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lunedì, 27 luglio 2009




Grande partecipazione alla rievocazione di Santiago de Compostela presso la chiesetta di San Giaomo Laives



Grande partecipazione, venerdì sera, per la rievocazione storica del pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Molto suggestiva la fiaccolata che ha portato i “pellegrini” alla chiesetta di San Giacomo. Qui sono stati proposti racconti di cavalieri e pellegrini in abiti medioevali. Sul prato si è poi tenuto un concerto di musica sacra galiziana del XIII secolo con l'ensemble Hortus Musice.
L'evento è stato organizzato dalla cooperativa Laives cultura e spettacolo con la collaborazione della Filodrammatica Strapaes, del Centro culturale San Giacomo Agruzzo, del Gruppo Ana San Giacomo, del consiglio pastorale di San Giacomo, della Filodrammatica di Laives dell'associazione culturale Ulrich von Stakenberg.



Siamo lieti proporre a tutti voi amici, il suggestivo servizio fotografico effettuato dal bravissimo

Riccardo Di Valerio





























Un sentito grazie a Riccardo per la grande collaborazione
lunedì, 06 luglio 2009


Acquazzone estivo 80 allagamenti di garage e cantine


Problemi a Laives e San Giacomo

 BOLZANO. Violento acquazzone, verso le 19 di ieri, fra val d’Ultimo e conca bolzanina. Scrosci di pioggia intensissimi, qualche chicco di grandine, abbondante solo dalle parti di Termeno. Lo si aspettava già sabato, il temporalone, e ieri non si è fatto attendere, dopo una giornata di caldo tropicale, con lidi e laghi atesini affollatissimi. Qualche disagio in città, per via degli allagamenti ai sottopassi di viale Trento e via Siemens. Problemi più pesanti, invece, a San Giacomo, Laives e nella Bassa Atesina, dove si sono registrati 80 interventi per piccoli allagamenti e fango in box, cantine e vie. Niente di drammatico, ma pompieri impegnati per ore.


grandine San Giacomo 05-07-09
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lunedì, 29 giugno 2009

"...  materiale ben raccolto e ordinato può valere quanto una storia scritta ..."

G.B. Unterweger, memorie 1856

Pensando di fare cosa gradita, Vi proponiamo un estratto fotografico di "Laives: il volto di un territorio in 100 fotografie" recuperando le immagini che riguardano San Giacomo.

Febbraio '98 -  R. Di Valerio















Il parroco don Quinz - R.Di Valerio




Interno della chiesa parrochiale di San Giacomo - R. Di Valerio












Cimitero militare di San Giacomo - R. Di Valerio








Il postino -  R. Di Valerio




Il macellaio R. Decò - R. Di Valerio




Commercianti -  R. Di Valerio




Macelleria Carli - R. Di Valerio





Pittore Archis - R. Di Valerio




Festa del Sacro Cuore - R. Di Valerio




























Concerto di Natale R. Di Valerio




Soprano P.Calza - R. Di Valerio




Fonte:
Laives: Il volto di un territorio in 100 fotografie - Centro Culturale di San Giacomo Agruzzo 82 - Realizzazione: Stabilimento Grafico Athesiadruck, Bolzano- Bozen  - 2000

Nota: Altre numerose foto di Laives e Pineta sono consultabili nel testo citato  e reperibile in diverse biblioteche della provincia.




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domenica, 07 giugno 2009


 

Cimitero militare italiano 

San Giacomo (Bolzano)











Si trova lungo la strada statale del Brennero, nella località S. Giacomo, adiacente al Cimitero militare austro-tedesco.

Il Cimitero è suddiviso in quattro riquadri con tumuli a terra contraddistinti da lapidi in marmo con il nome del Caduto.

Sul fondo, al centro del viale principale, dietro l'altare, un grandioso monumento in marmo bianco dedicato ai Caduti; ai lati del monumento, nelle due pareti rettangolari, sono stati ricavati dei loculi su cinque righe sovrapposte.

Nel Cimitero, sono raccolti e sistemati n. 115 Caduti della 1 a guerra mondiale e n. 146 Caduti della 2a guerra mondiale oltre i militari deceduti in servizio non di guerra.
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domenica, 07 giugno 2009



Cimitero militare austro-ungarico

di San Giacomo/Bolzano



Nel cimintero "San Giacomo", sito a sud del comune di Bolzano, accanto ai 1967 morti austro-ungarici della Prima Guerra Mondiale, giaciono 174 caduti della Seconda Guerra Mondiale.









Cura del cimitero: Associazione dei veterani dell'esercito

Museumstr. 41
39100 Bolzano
Tel: +39-0471-974572
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sabato, 06 giugno 2009


Teatro di San Giacomo Laives

Foto dell' inaugurazione

27 Maggio 2009
con
L'Orchestra Haydn







































Audio

Per coloro che non hanno potuto partecipare e/o per le persone che intendono riascoltare alcuni momenti della serata  è possibile ascoltare la registrazione nel Link :



http://www.zshare.net/audio/61013002c0d34202/



Nota: è possibile ascoltarlo da oggi per un mese salvo scaricarlo e salvarlo sul proprio P.C.


Centro Attenzione Permanente di San Giacomo

mercoledì, 27 maggio 2009


 Il Teatro di San Giacomo 
Aula Magna





inaugurato dalla orchestra Haydn


 BOLZANO. Il nuovissimo teatro di San Giacomo/Laives ( via Maso Hilber 5 SAn Giacomo) è aperto da un paio di mesi ma ora sta facendo il rodaggio con alcuni eventi importanti:

questa sera (27 Maggio) sarà l’Orchestra Haydn (ore 20.00) ad esibirsi, diretta da


Alfonso Scarano



con musiche di Mozart (Nozze di Figaro) e Beethoven (Sinfonie n. 1 e n. 8).


Scarano dal 2006 è direttore musicale del Toscana Opera Festival.

OoO


interno Teatro San Giacomo Aula Magna

La sala è di 350 posti e il palcoscenico è dotato di tecnologia all’avanguardia.

Le pareti rivestite di legno d’acero sbiancato rendono l’acustica perfetta.

Ancora incerta invece la gestione.


 La prima impressione positiva lo spettatore la riceve entrando nel foyer, pensato come un lungo corridoio a semicerchio, ampio e spazioso, dotato anche di uno spazio per allestire piccole mostre e ospitare conferenze, accessibile per i disabili mediante la pedana mobile. A giorni saranno posizionati dei pannelli mobili chiamati «totem» per esporre le locandine, ma è quando si entra in platea che ci si rende conto di essere davanti a uno spazio pensato per ospitare anche allestimenti scenici di grandi proporzioni. Si respira aria di nuovo e su tutto spicca il chiarore del legno e la disposizione delle poltrone, posizionate in modo tale che da ogni angolatura, lo spettatore potrà godere della massima visibilità.
 La storia. Il teatro ha una genesi molto lunga: il progetto iniziale risale al 1979 quando si pensò di ampliare la scuola elementare di San Giacomo, ma gli uffici provinciali competenti lo respinsero e sollecitarono invece la costruzione uno spazio a uso pubblico che mancava in paese. Nel 1993 l’idea viene ripensata e con una scuola vecchia di 25 anni e una palestra insufficiente nasce il progetto di un teatro per una popolazione di cinquemila persone, escludendo Laives e, a nord, Oltrisarco. I primi lavori risalgono al 1999 con la realizzazione di un palazzetto dello sport e le opere murarie. Dal 2005 in poi comincia a sorgere il teatro.
 L’architetto. Ad accompagnarci nella visita per spiegarci i «segreti» e i retroscena è lo stesso progettista: l’architetto di Laives, Giorgio Cattelan. «Il contro soffitto è stato costruito in due modi, la parte davanti è riflettente mentre quella posteriore ha la funzione di assorbire il suono. Sul soffitto i pannelli di legno sono stati ideati per l’acustica e agganciati a tiranti mobili, studiati uno ad uno per le esigenze acustiche particolari. Anche le poltrone hanno tutte l’identico assorbimento, sia che ci stiano seduti gli spettatori, sia vuote. Ogni posto è studiato metricamente per garantire la massima visibilità. Il progetto che ho realizzato si ispira al vecchio Teatro Cristallo (la sede storica dell’auditorium Rai e dell’Orchestra Haydn, ndr), e i posti per l’esattezza sono 351», spiega l’architetto. In sala ci sono anche sei diffusori acustici a forma di semicilindro, inglobati nelle pareti di legno traforate; all’interno sono posizionati dei materassini di lana di roccia ignifuga per evitare incendi e con il compito di assorbire il suono; questo lavoro è stato possibile grazie alla competenza della ditta Regensburger di Campo di Tures. Orgoglioso del debutto è anche Dario Spadon della cooperativa teatrale Prometeo, l’artefice della venuta di David e Chiara Riondino, che si sono esibiti con la banda Mascagni e il coro Castel Flavon. «Ci piacerebbe molto poter gestire questo magnifico teatro», afferma.
 Il palcoscenico. La profondità del palco è di dieci metri di media e la larghezza del boccascena è di tredici metri. «Ai lati - spiega l’architetto - sono posizionati due pannelli acustici mobili che movimentati riducono lo spazio di un metro e cinquanta per lato, creando uno spazio più raccolto per i concerti da camera o per pianoforte. Per le scenografie ci sono 14 tiri motorizzati, una doppia balconata per i macchinisti che possono percorrere in alto. Abbiamo anche previsto una camera acustica mobile che si può montare per i concerti di musica sinfonica. Per alzare i proiettori ci sono quattro americane (lunghe aste metalliche) in palco e due in sala, Ai lati della platea abbiamo posizionato anche tre proiettori ciascuno. Sopra la platea c’è la sala regia da cui si impartiscono i comandi di luce e fonica».



Proscenio Teatro San Giacomo Aula Magna

LA SCHEDA

Centinaia di pannelli di legno traforati rivestono la sala, dietro i quali c’è lana di roccia, con un duplice scopo: evitare incendi e assorbire il suono proveniente dl palcoscenico. Dotazioni di sicurezza all’avanguardia: tutto il teatro dispone di tecnologie adottate dai più grandi teatri nazionali. Una profondità di 10 metri estendibile per 13 di larghezza consentono la movimentazione di cambi di scene complesse. Il graticcio in alto dispone di 14 tiri a comando elettrico. Due ampie sale sotto il palcoscenico sono state pensate per ospitare gli artisti. Le quinte sono mobili, nere, due di legno e le altre di stoffa. (r.ri.)

interno Teatro San Giacomo Aula Magna

«È una struttura sovracomunale e le attività vanno coordinate»

LA GESTIONE: Primi incontri fra Laives e Bolzano

 LAIVES. Quale modello di gestione per la sala teatrale di San Giacomo. Gli assessori alla cultura di Laives e Bolzano, insieme a Christian Tommasini per la Provincia, ne stanno discutendo da qualche tempo e le prime ipotesi prendono forma. «Da quando, a dicembre, ho preso in mano l’assessorato alla cultura comunale - dice Loris Frazza - ho iniziato una serie di consultazioni con le associazioni di Laives, San Giacomo e Bolzano per definire un piano di utilizzo futuro della sala teatrale di San Giacomo. Sono stato recentemente anche a Pergine Valsugana dove si è discusso di gestione delle strutture culturali alla luce dei tagli economici di questo periodo. Conto a breve di organizzare una tavola rotonda con tutti per raccogliere le proposte e le idee. A mia volta farò una proposta per la gestione anche tecnica delle strutture che abbiamo, vale a dire San Giacomo, aula magna e Black Box». Per l’assessore Frazza comunque una cosa è certa: «Non si può certo immaginare di gestire strutture di questo tipo e dimensioni con un custode che apre e chiude le porte». L’idea è quella di fare un ragionamento complessivo anche con Bolzano e con la Provincia per far vivere la struttura di San Giacomo che verrà inaugurata il prossimo 27 maggio con il concerto dell’orchestra Haydn.
 «C’è un percorso da costruire assieme - dice l’assessore alla cultura del Comune di Bolzano, Primo Schönsberg - perché anche noi vediamo con favore una struttura dove possano trovare posto alcune attività e associazioni. Preferisco chiamare quella di San Giacomo un’aula magna e non un teatro, perché non bisogna dimenticare che è nata in funzione della zona scolastica adiacente. Ciò non toglie che vada messa a disposizione anche di altre iniziative culturali in maniera che i costi fissi possano essere in qualche modo compensati. La bella sala di San Giacomo è a vocazione sovracomunale, con un grande palcoscenico, ma priva di camerini, spazi tecnici e magazzini». Primo Schönsberg aggiunge che secondo lui, lì potrebbero trovare posto alcune coralità, così come una sede definitiva per le associazioni degli amanti del cinema espressione del gruppo italiano e poi la scuola di musicl che l’Istituto musicale di lingua italiana ha in programma di allestire.
 Secondo l’assessore provinciale alla cultura Christian Tommasini «La cosa importante è che tra Laives e Bolzano si sia concordata una gestione che tenga conto prima di tutto delle associazioni locali, coinvolgendo anche quelle sovracomunali, come è stato già con alcuni spettacoli, considerando anche l’attività scolastica». Tommasini garantisce il sostegno provinciale ai progetti, fatta una analisi dei bisogni del territorio, come ha detto in un incontro con Frazza e Schönsberg. Per lo scioglimento del consorzio tra Laives e Bolzano, è un discorso che riguarda solo le due realtà comunali. Schönsberg è dell’idea che tutto passi a Laives, d’intesa con Bolzano e quindi concordare con scuole e capoluogo il futuro utilizzo.



Alto Adige 31-03-09
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martedì, 26 maggio 2009


Teatro           San Giacomo          
Aula Magna

proscenio



sala

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martedì, 26 maggio 2009


C’è l’orchestra Haydn per festeggiare il teatro di San Giacomo


S. Giacomo, da domani iniziative per l’inaugurazione

 LAIVES. Inizia domani a San Giacomo la serie di iniziative che accompagneranno, fino al termine della settimana, la festa di inaugurazione della nuova sala teatrale in zona scolastica.


 Il via è affidato all’orchestra Haydn, diretta da Alfonso Scarano, che proporrà un concerto prestigioso con musiche tratte dai repertori di Mozart e Beethoven. Il concerto inizierà alle 20 e ci sono ancora biglietti disponibili per chi vuole entrare. Il Comune mette infatti a disposizione tutti quelli avanzati dopo averli distribuiti alle varie associazioni invitate per questa occasione.

 Ma, come detto, la festa di inaugurazione non si esaurirà col solo concerto:

giovedì toccherà infatti alle scuole elementari della frazione, che proporranno a loro volta spettacoli musicali, di danza e video, realizzati appositamente per questa occasione.

Infine, il 30 maggio alle 20.30, esibizione del coro «Le Pleiadi» di Bolzano, organizzata dal Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82.


L’inaugurazione si svolge da domani ma la sala è agibile (e usata già da qualche settimana).

Alto Adige 26-05-09
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mercoledì, 08 aprile 2009


Uscita sud  Oltrisarco - Cimitero

Come mettere in sicurezza quella piccola tratta per le biciclette


Sarebbe opportuno dipingere l'asfalto con uno dei soliti striscioni rossi dal ciclista in fotografia verso sinistra dove c'è l'Edison il cui marciapiede risulta piuttosto ampio per diventare facilmente una pedociclabile



ovviamente la pedociclabile può proseguire fino alla ciclabile esistente nei pressi del Cimitero



Si può stimare meglio la possibilità  vedendolo all'incontrario: lo spazio già esistente sulla careggiata, di fatto come si vede, è già parzialmente utilizzato


Un eventuale ampliamento del marciapiede (pedociclabile) va a vantaggio anche per Oltrisarco impedendo maggiormente i flussi delle auto per lo più abusive  da sud a nord verso Bolzano

CAP San Giacomo
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mercoledì, 08 aprile 2009

Curiosità stradale a San Giacomo

Scendendo da Nord verso il centro di San Giacomo sulla vecchia SS12 si può trovare una cartellonistica piuttosto curiosa (lavori in corso, strettoia, 20 km. all'ora)  riferita ai lavori che si stanno effettuando sulla sinistra dietro la macchina;




peccato che ci si dimentichi  dell'asfalto piuttosto malridotto e notevolmente pericoloso (segnalato da tempo all'amministrazione di Laives)



le cui buche non hanno impedito di tracciare di fresco le striscie bianche.



  Un encomio alla ditta che è riuscita a disegnare le righe in maniera diritta, quasi perfetta.

Di solito, dicevano i nonni del paese, prima si rattoppano le buche della strada e poi si colora ...
vai a sapere ora come gira il mondo

CAP San Giacomo
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mercoledì, 08 aprile 2009


Foto Aeroporto di San Giacomo
Bolzano alle spalle




Per vedere altre immagini dell'aeroporto clicca   QUI'

Il paese di San Giacomo Laives alle spalle della pista



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lunedì, 06 aprile 2009

Documentiamo fotograficamente i luoghi della futura ciclabile di San Giacomo




Dalla chiesetta di San Giacomo vediamo la via Thaler congiungersi alla SS12



L'incrocio visto sempre dall'alto dove sorgerà la rotonda prevista nel progetto



Lo stesso incrocio visto dalla SS12




La ciclabile percorrerà il lato sinistro della statale, la parte opposta dei ciclisti che vedete in foto



Proseguirà sempre sulla sinistra per arrivare



 all'incrocio a sinistra con  via Pascoli fino a giungere



all'incrocio con la stradina consorziale a destra che porta alla nuova  zona industriale Wurza


Questo era quanto presentato dall'amministrazione comunale nel passato. Ci attendiamo l'inizio lavori e verificheremo gli stati di avanzamento

Centro Attenzione Permanente di SAn Giacomo



domenica, 05 aprile 2009


Kierchsteig (“antico” passaggio a piedi, sentiero dei pellegrini o dei viandanti) San Giacomo Laives
Chi, attraversando il ponte Loreto sul fiume Isarco, lascia Bolzano in direzione sud, raggiunge dapprima Oltrisarco («Oberau»*) e poi, oltrepassato il nuovo cimitero cittadino, arriva a San Giacomo. Subito dopo il camposanto di questa località, nei pressi dell'albergo Putz, ha inizio il territorio del Comune di Laives, al quale appartiene la suddetta frazione. Qui la strada statale si snoda ai piedi di imponenti pareti porfiriche, che fra il rione bolzanino di Aslago e San Giacomo vanno a cadere su una prominenza a forma di terrazzo. All'estremo sud di detto rialzo si erge la chiesa di San Giacomo.
All’altezza del cimitero militare, oltrepassati alcuni condomini, parte una stradina interna che s’interrompe proprio all’inizio della stessa chiusa da reti, orti e altro che impedisce di raggiungerla.
Questa mulattiera ben costruita con muri a secco sale gradatamente con pendenze minime
portandosi su un primo pianoro (ora capagna di Mottironi) la cui altura ha rappresentato un amato punto panoramico dal quale è stato o sarebbe possibile ammirare una gran parte della valle.
Proseguendo verso l'alto a sinistra si può raggiungere il pianoro superiore denominato Stallner Bühel e poi procedendo nel bosco si può giungere al crocevia che collega sia il Seit, Castel Flavon e il Virgolo.
Nella campagna di Mottironi, si racconta che era presente anche un sentiero diretto verso sud sovrastante l'abitato di San Giacomo e che portava direttamente all'importante chiesa di San Giacomo.
Abbiamo potuto notare che la mulattiera da qualche mese, così sostengono gli abitanti delle case vicine, è franata pazialmente come si può vedere dalle immagini che presentiamo.



Come Centro Attenzione Permanente ci domandiamo se questi sentieri Kierchsteig così significativi della nostra storia - e quello della chiesa di San Giacomo lo è perchè rappresentava un percorso importante per i pellegrini e i viandanti che provenivano da Ora, attraversavano Bronzolo, Laives e Pineta, costeggiavano il fianco del monte all'altezza del dosso, per proseguire poi in direzione di Aslago, del fiume Isarco e giungere a Bolzano – possano essere lasciati in così forte stato di abbandono e trascuratezza.
Ci interroghiamo perchè non vengano valorizzati quantomeno pari ai Waalwege (sentieri che fiancheggiano i corsi d'acqua) dove questi canali d'acqua chiamati "Waal" sono considerati “Veri monumenti all'operosità contadina” così almeno recita la pubblicità turistica in Alto Adige.
Ci stupiamo per un così scarso interessamento da parte dei proprietri dei terreni, dai Comuni che dovrebbero essere i “guardiani” di tali opere, dalla Provincia che dovrebbe sostenere beni storici di così grande rilievo e non ultima dalla Curia che in altri luoghi valorizza i propri patrimoni artistici anche attraverso l'escursionismo, il pellegrinaggio e la cultura.
Trovarsi in cammino, essere su un sentiero è un avvenimento profondamente esistenziale.
Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
* Il termine Au(e), intraducibile letteralmente in italiano, designa in lingua tedesca, di norma, una vasta distesa di terreno per lo più acquitrinoso in prossimità di fiumi, laghi ecc. (cfr ad esempio: Schórgau, Kaiserau, Lindau, Mainau, Reichenau...)

OoO
Il sentiero di San Giacomo? Ma è in Spagna, non nel Tirolo! Ma dov’è che inizia il sentiero di San Giacomo?
È attraverso questo sentiero che si recò in pellegrinaggio l’Apostolo Giacomo?
E per quale motivo dovrei percorrerlo io?
Questo sito web è stato realizzato per Voi, care visitatrici e cari visitatori.
Il suo scopo è quello di fornire informazioni sull’origine e la storia del sentiero di San Giacomo e sulla sua importanza per lo sviluppo dell’Europa.
Il sito Vi illustrerà nei dettagli i tratti del sentiero di San Giacomo che attraversano la regione tirolese. Nel corso dei circa mille anni di storia del pellegrinaggio a Santiago de Compostela, i pellegrini hanno lasciato molte tracce anche nel Tirolo: l’incessante flusso è testimoniato da attestazioni in pietra, opere d’arte, documenti scritti, patrocini, stemmi e toponimi. La storia del sentiero di San Giacomo è anche la storia del Tirolo.
L’intento di questo sito è di infondervi il coraggio di assecondare il desiderio di evadere e di viaggiare che è racchiuso in ciascuno di noi, di mettersi il sacco in spalla e gli scarponi ai piedi e fare il primo passo.
Venite a conoscere il Tirolo, se non l’avete mai visto! Mettetevi in marcia!
Ultreia! (Oltre, sempre oltre! Questo era il grido di incitamento dei pellegrini sulla via per Santiago.)

lunedì, 30 luglio 2007

Per l'album fotografico di San Giacomo   (Vedi anche nelle categorie foto San Giacomo)




Campo sportivo Maso della Pieve 1






Ingresso galleria Pineta - Maso della Pieve 1



Ingresso galleria Maso della Pieve  - Pineta 1




Ingresso galleria Maso della Pieve - Pineta 2



Tagesmutter San Giacomo 1



Tagesmutter San Giacomo 2



Tagesmutter San Giacomo 3



San Giacomo dalla collina


  Autostrada A22  foto 1



Autostrada A22 foto 2



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lunedì, 23 luglio 2007


Per l'album fotografico di San Giacomo (Vedi anche nelle categorie foto San Giacomo)


Palestra di San Giacomo - Laives





San Giacomo Laives (vista dalla collina 1)






Aeroporto di San Giacomo. (Esercitazioni 1)




Aeroporto di San Giacomo. (Esercitazioni 2)





Chiesa Parrocchiale di San Giacomo Laives





Scuola Elementare di San Giacomo Laives 1




Scuola Elementare di San Giacomo Laives 2





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lunedì, 19 giugno 2006
Carissimi dopo una pausa di riflessione  temporanea, riprendo il Blog, mostrando la festosa inaugurazione della palazzina che ospita la caserma dei vigili del fuoco e le sedi di alcune associazioni. La manifestazione che ha avuto luogo nella parte centrale di San Giacomo, ha visto sfilare un corteo formato dalla banda musicale di Laives, dai vigili del fuoco, dagli alpini e via via dal presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder accompagnato dagli assessori Luisa Gnecchi, Luigi Cigolla e la giunta al completo del comune di Laives.
I vigli del fuoco volontari di San Giacomo Agruzzo finalmente hanno una nuova sede dove organizzare le numerose attività di servizio civile, compito di grande sensibilità e particolarmente prezioso.
Le associazioni culturali, sportive e creative entrate in possesso degli spazi messi a disposizione del Comune di Laives possono finalmente incrementare la loro attività svolgendo con impegno promozioni nei confronti degli abitanti del paese. Senz' altro può significare  una svolta,  oltre che un'occasione importante,  per  una vita socio-culturale sempre più intensa.





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Il sindaco Polonioli ha ricordato a Durnwalder, nel suo discorso, che per terminare l'area scolastica comprensiva di sala polivalente, ha estrema necessità di nuovi e urgenti finanziamenti...


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Il presidente Durnwalder, con fare molto accattivante: "Non si può sempre litigare, sederci intorno ad un tavolo si può fare sempre. I rapporti con il Comune di Laives sono molto buoni"


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La manifestazione prosegue con l'intervento del vicesindaco di Laives, rappresentanti delle associazioni,  naturalmente il comandante dei vigili del fuoco volontari che ha di volta in volta presentato i vari interlocutori , non ultimo l'architetto Stefano Rebecchi, capo del settore dei lavori pubblici comunali che dopo aver illustrato l'idea che ha suggerito l'architettura della nuova struttura, ha terminato il suo intervento dicendo:"...Ciò che rimane alla fine è l'oggetto, l'edificio appunto con il suo valore sociale".

sabato, 04 febbraio 2006
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Scuola materna  MELARANCIA  Via Maso della Pieve 13
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giovedì, 02 febbraio 2006

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Corpo Volontari Vigili del Fuoco San Giacomo - Agruzzo. (fond 1914)
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mercoledì, 01 febbraio 2006

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Scuola materna di lingua italiana San Giacomo di Laives




Scuola materna di lingua tedesca San Giacomo di Laives (giardino)





Scuola materna di lingua tedesca San Giacomo di Laives




Biblioteca di lingua tedesca San Giacomo di Laives

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lunedì, 30 gennaio 2006






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Chiesetta di San Giacomo-Laives

          
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domenica, 29 gennaio 2006
 Invito tutti gli abitanti di San Giacomo e Maso della Pieve di spedire foto del nostro territorio all'indirizzo:  scorrevoce@gmail.com
Ogni immagine, anche se curiosa, può essere utile a costruire simpaticamente identità e conoscenza dell'intero paese. Partendo dalla mia proposta con la casa delle associazioni, che mi sembra significativa, attendo le Vostre. Con simpatia Lorenzo
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