martedì 17 gennaio 2012

variante laives 1

mercoledì, 23 novembre 2011



Variante in galleria, manca il serbatoio

BRUNO CANALI
LAIVES. Per la fine del 2012 la variante in galleria alle spalle della città sarà pronta. E per allora dovrà essere pronto anche il nuovo serbatoio idrico da 3000 metri cubi che sta progettando l’ingegner Guglielmo Concer. Verrà fatto in modo che possa anche fungere da riserva d’acqua per gli interventi antincendio in galleria. Resta da capire se il Comune riuscirà a realizzarlo in tempo utile o meno.
 La Provincia ha accettato di assumersi l’intervento di scavo del serbatoio sotterraneo accanto alla strada che sale verso i masi di Montelargo e anche di fare il primo rivestimento, proprio perché l’interesse verso quel futuro serbatoio sarà sovracomunale. Un anno quindi, prima di finire la galleria della variante alla Statale 12, per completare anche il grande serbatoio, altrimenti si rischia di non poter far passare le auto nel nuovo tunnel non essendo completati i sistemi di sicurezza e antincendio. L’ingegner Concer non ha motivo, per ora, di temere questa eventualità. «Alcuni giorni fa ho presentato il progetto al Comitato tecnico provinciale che lo ha approvato - dice - e c’è anche il benestare della commissione edilizia comunale. Da quanto ho capito, la Provincia potrebbe iniziare con lo scavo sotto la montagna a febbraio e credo che poi, in altri sei mesi circa, il serbatoio potrebbe essere in condizione di garantire la necessaria portata idrica anche per eventuali operazioni antincendio nel tunnel».
 Dal punto di vista tecnico il nuovo serbatoio è stato progettato per risolvere la “sete” di Laives per diversi decenni, almeno fino al 2050. Tanto per avere un paragone, il serbatoio attuale, che soddisfa la richiesta di acqua potabile di Laives ha una capacità di 450 metri cubi; quello nuovo arriverà invece a 3000 metri cubi. Il costo previsto dal tecnico ammonta a 2 milioni e 700 mila euro, di cui 650 mila necessari per lo scavo. Questi soldi in buona parte verranno garantiti dalla Provincia. Per quanto riguarda l’ubicazione, a monte della città, accanto alla strada che sale verso Montelargo, pochi metri di distanza dalla breve galleria, è stata scelta proprio perchè, oltre a garantire poi l’approvvigionamento idrico “per caduta” anche agli appartamenti più in alto della città, non è molto lontano dal tunnel stradale sottostante. Probabilmente la Provincia approfitterà del cantiere stradale per realizzare anche i “cameroni” sotterranei dove troveranno posto le vasche del serbatoio. A proposito di acqua, durante la perforazione del tunnel stradale sono state intercettate delle falde, che si pensa di utilizzare per l’irrigazione dei campi sopra Montelargo. L’acqua sarà convogliata in una condotta dentro il camino di scarico dei gas del tunnel. (b.c.)
Alto Adige 23-11-11
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mercoledì, 13 luglio 2011



Variante ss12, la Provincia accelera

BOLZANO. A fine settembre la giunta provinciale deciderà sulla variante in galleria alla statale 12. L’impegno arriva dall’assessore provinciale Florian Mussner. «E’ una delle opere cui diamo la priorità», ricorda il vicesindaco Klaus Ladinser, «In autunno speriamo che la Provincia possa decidere il finanziamento». Tecnici di Provincia e Comune hanno iniziato a lavorare sulla variante che a Maso della Pieve si collegherebbe all’attuale galleria della statale 12, per sfociare a Campiglio. Mussner anticipa: «A fine settembre saremo pronti per portare in giunta provinciale lo studio di fattibilità. A quel punto si deciderà se l’opera è opportuna». Ci sono incertezze? Mussner: «Si farà una valutazione in base ai costi necessari. Finora sia Comune che Provincia hanno concordato sulla sua importanza. Se ci sarà il via libera, stanzieremo i fondi necessari per la progettazione».
Ladinser ricorda che l’altro progetto prioritario è il collegamento per l’Oltradige: «L’assessore Thomas Widmann parteciperà a una nostra seduta di giunta. Discuteremo il suo progetto e il nostro. Entro l’anno dovremo trovare un accordo con i Comuni dell’Oltradige su sistema di trasporto e percorso. Oggi solo il 6% dei pendolari usa un mezzo pubblico, dobbiamo arrivare almeno al 20%».
Ladinser come assessore al patrimonio sta seguendo le trattative per acquisire le aree destinate alle nuove scuole medie von Aufschnaiter. Questa la sua posizione sul movimento che si è creato contro il trasferimento: «Nell’ultimo incontro con la scuola e la Provincia sono emersi aspetti validi di entrambe le soluzioni, ristrutturazione in via Leonardo da Vinci e costruzione del nuovo palazzo. Ci saranno incontri politici, ma entro l’estate dobbiamo decidere».
Torneranno i bagni pubblici in piazza Walther. La giunta comunale ieri ha deciso di effettuare una gara per l’affidamento in concessione dei bagni di proprietà comunale. La gara riguarderà ristrutturazione e gestione.
Alto Adige 13-7-11
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giovedì, 24 marzo 2011



«Variante da allungare fino a Bolzano nord»


LAIVES. Per fine 2012 la variante in galleria dovrebbe essere pronta, da Bolzano fino alle porte di Bronzolo. «È una buona notizia - dicono i consiglieri di opposizione del centrodestra - perché, tenuto conto che si sta facendo altrettanto anche ad Ora, in seguito la lunga arteria stradale diventerà sicuramente più efficiente. Questo però comporterà anche un richiamo probabile di ulteriore traffico, vista la scorrevolezza maggiore, magari attirando sulla statale 12 coloro che attualmente utilizzano l’autostrada per andare dalla Bassa Atesina verso Bolzano e viceversa».
 Da queste considerazioni prende quindi spunto una mozione nella quale si chiede a sindaco e giunta di attivarsi nei confronti della Provincia affinché si arrivi entro tempi ragionevoli ad avere il completamento della variante alla statale 12 nel territorio comunale di Bolzano ovvero, fino a Campiglio. «Questo completamento - dicono i consiglieri nella mozione - permetterebbe di smistare efficacemente l’importante flusso di traffico che in futuro percorrerà la variante e che attualmente esce in zona industriale a Bolzano. Lo avevamo fatto presente anche all’assessore provinciale Florian Mussner, invitandolo a parlarne anche con il Comune di Bolzano, cosa che sarebbe stata effettivamente avviata».
Alto Adige 24-3-11
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venerdì, 18 marzo 2011



Vallarsa, tutti i dubbi di Visintin

BRUNO CANALI
LAIVES. Dopo la riunione nella quale è emersa la necessità di sgomberare, almeno in parte, l’area della zona Vallarsa occupata dalle strutture della cooperativa privata per lo sport e il tempo libero della quale è presidente Helmut Visintin, si cercano soluzioni meno traumatiche possibili. “Entro lunedì mi incontrerò con il sindaco - spiega Visintin - per capire che fare, alla luce della riunione con i tecnici della variante.
 «Si prevedono sgomberi - spiega Visintin - almeno nella fase in cui lo scavo della galleria arriverà all’altezza della zona sportiva Vallarsa, ma dobbiamo capire ad esempio se sia possibile mantenere in funzione il ristorante oppure no e anche se si potranno utilizzare almeno due campi da tennis, spostandone la dislocazione. Per ora non ci sono grossi disagi perché la stagione dell’hockey e del pattinaggio è terminata, mentre l’attività del Tennis club dovrebbe iniziare dopo il 10 aprile. L’area non figura tutta ad alto rischio e spero che questo consentirà di mantenere almeno una parte delle attività che normalmente si svolgono alla Vallarsa. Abbiamo insomma qualche giorno di tempo per fare le dovute valutazioni e ne voglio parlare con il sindaco al più presto».
 Il fronte roccioso alle spalle della zona sportiva Vallarsa è lungo circa 200 metri. Si tratta però della parte più delicata e problematica dal punto di vista geologico e infatti, come aveva spiegato anche l’assessore all’urbanistica Georg Zelger dopo l’incontro con i tecnici, nei prossimi giorni i rocciatori dovrebbero salire sulle rocce per fare delle verifiche.
 «Lì - aveva spiegato Zelger - si capirà come stanno le cose lassù e quali dovrebbero essere eventualmente gli interventi di messa in sicurezza per poter mantenere la normale attività sportiva e ricreativa nell’area».
 Visintin spera anche di poter mantenere in funzione la cucina del ristorante, perché attualmente fornisce i pasti agli studenti della vicina scuola agraria italiana. Dovesse chiudere, anche gli studenti rimarrebbero senza un riferimento per il pranzo e l’agraria sarebbe costretta a rivolgersi altrove. Infine, visti gli sviluppi ultimi, si allontana la possibilità che il Comune di Laives possa erogare in tempi brevi il mezzo milione di euro quale contributo per i lavori di copertura del campo da hockey, programmati dalla cooperativa ma non ancora avviati, proprio per l’incertezza della situazione.
 Tra gli scenari peggiori, già si è ipotizzato anche quello di un abbandono definitivo dell’area Vallarsa, per spostare tutto altrove. E’ l’ultima spiaggia se dalla perizia geologica dovesse emergere che sopra la zona Vallarsa sussiste una situazione di grave pericolo.
Alto Adige 18-3-11
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giovedì, 17 marzo 2011



La galleria di Ora perde acqua

MASSIMILIANO BONA
ORA. «Per la prima volta dall’inizio dei lavori della nuova circonvallazione di Ora (costo complessivo 72 milioni di euro ndr) abbiamo registrato delle perdite d’acqua in galleria, nell’ordine di 15 litri al secondo. Queste infiltrazioni nella roccia potrebbero rallentare i tempi di realizzazione dell’opera, ma non credo vi saranno ritardi sui tempi di consegna della variante». Roland Pichler, sindaco di Ora, non ha perso il buon umore nonostante la notizia avuta nei giorni scorsi dai tecnici, nel corso della riunione del comitato di coordinamento, con i responsabili della ditta Pac, impegnati a scavare in due direzioni, dal portale sud e dal portale nord. «Sapevamo - prosegue Pichler - che c’era una sorgente d’acqua inutilizzata, nella zona dell’ex campeggio Cascata, ma non potevamo certo immaginare che ciò significasse fare i conti con questo genere di infiltrazioni in galleria».
 Gli operai e i tecnici della Pac non si sono certo persi d’animo, ma hanno semplicemente studiato una strategia diversa. In questo tratto - sulla cui lunghezza non ci sono stime precise - è necessario puntellare maggiormente la galleria e sistemare un manto d’acciaio. «Per saperne di più, bisognerà forse interpellare i geologi».
 Le perdite d’acqua si sono registrate nel tratto sud della galleria, mentre nel tratto nord gli addetti della Pac hanno trovato nuovamente porfido di pregio, il che significa che si procederà - per la terza volta - con il metodo dell’estrazione a blocchi, sperando di poter poi rivendere il materiale sul mercato. Anche in questo caso, visto che ci si trova in corrispondenza dell’intersezione tra due strati di roccia, è difficile stabilire quanto sia rilevante la vena porfirica. L’altra nota positiva è rappresentata dal fatto che sono diminuite sensibilmente le lamentele dei residenti per le esplosioni. «Gli operai - conferma il sindaco - stanno lavorando nella parte più interna della galleria e anche le volate si sentono meno. Il peggio, con ogni probabilità, è passato».
 Risolto, in modo ottimale, anche il problema del materiale estratto dalla galleria. Due benne di notevoli dimensioni portano i detriti nel piazzale antistante la galleria. Qui si provvede a caricarli sui camion, che poi li trasportano al deposito. Nel frattempo sono iniziati i lavori per la realizzazione della rotatoria che regolerà l’ingresso del paese da Nord, ma anche gli accessi alla zona industriale e al tunnel. «In un lasso di tempo ragionevolmente breve - spiega il sindaco Pichler - inizieranno i lavori per realizzare la rotonda. I tempi previsti, in questo caso, sono di circa tre mesi». Ad Ora, c’è chi teme che il paese, pur guadagnando in qualità della vita, possa perdere in vitalità e dinamicità.
Alto Adige 17-3-11
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sabato, 12 marzo 2011



Vallarsa: in maggio l’evacuazione

BRUNO CANALI
LAIVES. Sono previsti per maggio, in zona Vallarsa, i provvedimenti straordinari necessari per evitare i rischi legati alla perforazione della galleria stradale. Dati più precisi si conosceranno solo martedì, in occasione dell’incontro incontro tra tecnici, Comune e proprietari privati.
 Una delle ipotesi che si fa strada è quella dello sgombero, sia pure momentaneo, delle aree più esposte alla caduta massi. L’auspicio dei proprietari è che, se proprio si dovrà fare così, perlomeno si studino soluzioni in grado di ridurre al minimo i disagi. Il problema è legato all’avanzamento del tunnel nella montagna alle spalle della zona Vallarsa, operazione effettuata mediante brillamento di mine, le quali, inevitabilmente, faranno vibrare la roccia, col rischio di far anche precipitare massi.
 Tra tutte le attività insediate in Vallarsa, le più esposte sarebbero tre: un deposito della ditta Santini, il piazzale della ditta di autotrasporti Euroline e, più a monte, la zona sportiva e ricreativa Vallarsa, proprietà di una cooperativa privata. Ovviamente la prospettiva dell’interruzione delle attività non entusiasma gli interessati: «Noi lì abbiamo un deposito - spiega Mauro Santini - da dove vanno e vengono 3 o 4 camion al giorno. Dovervi rinunciare sarebbe un disagio».
 Johann Mitterhofer, della ditta di autotrasporti Euroline, è preoccupato: «Noi non possiamo stare fermi nemmeno qualche ora, figurarsi giorni. Dovesse essere così, chiederò che mi trovino un’ alternativa per garantire comunque continuità alla mia attività». Lo scorso anno, nel piazzale della Euroline, erano caduti dei sassi. “Fu quando iniziarono a scoppiare le mine della galleria - ricorda - e allora chiamai anche i carabinieri. Il risultato fu che mi posero una barriera di new jersey lungo il lato verso la montagna. Da allora però non ho più avuto problemi».
 Helmut Visintin è presidente della cooperativa Vallarsa, che ha i campi da tennis e da hockey sotto un tratto della parete rocciosa particolarmente delicato, dove già in passato vennero installati paramassi. «Alla riunione di martedì chiederò che perlomeno si proceda con le chiusure a tratti, mano a mano che il tunnel avanzerà nella montagna - dice Visintin - perché non possiamo permetterci di chiudere tutto. Da quanto mi è stato accennato, potrebbe durare un mese, a maggio probabilmente, ma se si procederà per tratti, magari si riuscirà a limitare il disagio e a chiudere lo stretto necessario». Visintin si è informato in merito ai dettagli tecnici: «Mi hanno spiegato che la galleria alle spalle della nostra zona sportiva passerà ad una profondità di 110 metri nella montagna e più bassa di circa 40 - 60 metri. La parete rocciosa alle spalle dei campi è lunga circa 200 metri e quindi, se lo scavo con le mine procederà di circa 6 - 8 metri al giorno, come mi hanno detto sia a Pineta, si dovrebbe risolvere tutto nel giro di un mese. Io spero che le chiusure siano momentanee, in concomitanza con le esplosioni».
 Sulla questione c’è anche una nota del consigliere comunale Chistian Bianchi (Pdl). «Il problema della sicurezza geologica in Vallarsa lo avevamo già sollevato con un’interrogazione in consiglio comunale lo scorso ottobre - ricorda Bianchi - quando la giunta era ancora decisa ad erogare il contributo di 500mila euro alla cooperativa privata per la copertura del campo da pattinaggio. Quanto temuto si è verificato e intanto l’amministrazione comunale ancora non ha preso una decisione».
  Alto Adige 12-3-11
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mercoledì, 09 marzo 2011


Miniarginale: tutto fermo Se ne parlerà in Consiglio

BOLZANO. Sul complemento dell’arginale tutto tace. Al vertice con la Provincia non se n’era parlato, ma nelle ultime settimane, visto lo sprone mediatico, sindaco e assessore comunale ai lavori pubblici avevano aperto: se ne può parlare. Ora i bolzanini si chiedono: quando? Le risorse sono limitate, ma la Ss12 sarà pronta fra 8-10 anni. E nel frattempo?
 Il tavolo tecnico fra Comune e Provincia non sta affrontando il completamento dell’arginale: niente interramento di viale Trento, niente galleria del Virgolo a senso unico, niente uscita su via Ressel. Si parla solo di Ss12. Con un’unica accortezza: a ponte Campiglio si prevede che l’uscita della variante in galleria da Maso della Pieve andrà in futuro a collegarsi, dopo il ponte, alla galleria sotto Monte Tondo, verso Sarentino. Tutto qui.
 Ma i tempi tecnici per la variante alla Ss12 sono lunghi, specie se si sceglierà come pare la doppia canna. Minimo si parla di 8 anni. Costo 200 milioni di euro. Nel frattempo, però, la viabilità di attraversamento della città rischia il naufragio, soprattutto nell’immediato futuro, quando la zona di espansione oltre via Einstein sarà terminata e si insedieranno le nuove aziende. La miniarginale, ossia il completamento su viale Trento, potrebbe essere una decente soluzione intermedia, dal costo relativamente contenuto (le stime parlano di 15 milioni di euro). In consiglio comunale sarebbe forse ora di iniziare a discuterne. (da.pa)
Alto Adige 9-3-11

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mercoledì, 09 marzo 2011



La Provincia: collegamento diretto Mebo-via Einstein

BOLZANO. Era prevista a spanne dal piano urbano della mobilità, ma adesso è arrivata la direttiva: migliorare il collegamento fra la Mebo, via Einstein e l’imbocco della Ss12 a Maso della Pieve. La soluzione tecnica ancora non esiste, ma il concetto è semplice: evitare il giro dell’oca attraverso la Spaghettata per collegare meglio l’Oltradige alla SS12.
 Purtroppo, dopo le polemiche delle ultime settimane sull’auspicato raddoppio della strada arginale, in Comune i tecnici sono stati richiamati all’ordine e non possono più rilasciare interviste. Pare lo abbia imposto il sindaco Spagnolli, infastidito. Un peccato, perché forse sarebbe il caso che i bolzanini sapessero per filo e per segno a cosa si stia lavorando e in che termini. Fortunatamente, i tecnici provinciali alle dipendenze dell’assessore Mussner sono ben disposti. Così Mazagg: «Un miglioramento del collegamento fra la superstrada MeBo e la zona produttiva è auspicabile. Il piano urbano della mobilità del Comune lo prevedeva a grandi linee. Ovviamente, una volta uscito dalla galleria di Castelfirmiano il traffico proveniente da Merano e dall’Oltradige dovrebbe poter scorrere fluidamente verso l’innesto della nuova Ss12, all’altezza di Maso della Pieve. Oggi non è così, perché l’uscita su via Einstein è tortuosa e lunga». Dentro e fuori dalla Spaghettata, mischiati al resto del traffico. «A questo punto stiamo ragionando su come si possa creare un collegamento più diretto». Ché, è inutile viaggiare a velocità sostenuta sulla Mebo e poi dentro la Ss12 in galleria, se nel mezzo si rimane imbottigliati prima ancora di via Einstein. Strada, questa, destinata nei prossimi anni a veder crescere assai il traffico, dato il previsto insediamento a sud della via della nuova zona produttiva, che attualmente ospita Technoalpin e, da maggio, la Salewa.
 «Non sappiamo ancora - conclude Mazagg - se verrà costruito qualcosa di nuovo tipo un viadotto oppure se si risistemerà l’esistente». Con ogni probabilità, butta là criptico il neo direttore generale del Comune Helmuth Moroder, «sarà una soluzione a metà fra il vecchio e il nuovo». Per saperne di più occorrerà aspettare un mesetto circa, quando i tecnici comunali e provinciali si riuniranno nuovamente per fare il punto sul progetto. (da.pa)

Alto Adige 9-3-11
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mercoledì, 09 marzo 2011



Variante alla SS12: via al progetto

DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. Innesto a Maso della Pieve nella galleria esistente. Uscita a Campiglio all’altezza del sottopasso per la funivia del Colle. Doppia canna con due corsie per senso di marcia. Nuovo collegamento fra uscita Mebo e via Einstein. Sarà questa la nuova Ss12.
 Emergenza viabilità: dopo il via libera arrivato dalla politica, ora scendono in campo i tecnici provinciali e comunali, cui è stato chiesto di imprimere una accelerazione alle procedure. I funzionari delle due amministrazioni hanno iniziato ad occuparsi del progetto preliminare per la nuova variante in galleria alla Statale 12 da San Giacomo a Campiglio. Dopo i primi abboccamenti, sono così emersi i primi quattro pilastri progettuali: imbocco della nuova variante all’interno dell’attuale galleria San Giacomo-Laives, dove i quattro relativi innesti sottoroccia sono stati realizzati nel 2005; uscita a Campiglio, all’altezza della rotonda per la funivia del Colle e conseguente collegamento con ponte Campiglio; tunnel a doppia canna con due corsie per senso di marcia; infine, nuovo collegamento fra l’uscita della Mebo e via Einstein per evitare i girotondi della Spaghettata.
 Nel vertice sui lavori pubblici tenutosi fra la Provincia e il Comune di Bolzano a fine gennaio si era deciso di puntare sul completamento della variante alla SS12. Oltre al tratto fra Laives e Maso della Pieve, realizzato nel quinquennio 2000-2005, si era scelto di proseguire con l’ulteriore lotto, il cui scopo principale è non far entrare in città il traffico di transito (da sud a nord e viceversa) alleggerendo di fatto la zona industriale e l’arginale, in entrambi i sensi di marcia.
 Siamo ovviamente in una fase preliminare, ma la via da seguire si sta delineando con buona approssimazione. Spiega l’ingegner Maurizio Mazagg, del servizio strade centro sud della Provincia. «Nell’ultimo anno abbiamo lavorato allo studio di fattibilità per il tunnel. Ora, coi tecnici comunali, stiamo cercando di capire come muoverci. Le soluzioni verso cui ci stiamo orientando sono queste: la variante in galleria comincerà a Maso della Pieve. L’attuale tunnel verrà proseguito verso Nord». Il tratto iniziale degli innesti necessari per entrare e uscire dalla variante verso la Zona, in totale quattro, sono visibili già oggi a chi percorre l’attuale galleria. Li si era realizzati durante l’apertura del tunnel per Laives. Si tratterà di proseguire lo scavo. Mazagg continua: «Le direttive vigenti e i flussi i traffico ci imporranno di realizzare un tunnel a doppia canna, a due corsie per senso di marcia. I picchi di traffico al mattino e alla sera sono troppo elevati per un’unica galleria. Dobbiamo ancora perfezionare le valutazioni, ma probabilmente ci toccherà la doppia canna». Con doppi costi e doppio impegno tecnico. «Ma sarà molto molto meglio delle canna unica».
 Il tunnel sottoroccia sbucherà a Campiglio, all’altezza del sottopasso che oggi adduce alla funivia del Colle. «La variante sbucherà dunque alla rotonda di ponte Campiglio. Dopo il ponte, in futuro, da metà via Macello in su è previsto l’innesto per la variante in galleria verso Sarentino». La variante sotto al Colle, fra il resto, collegherà direttamente alla Ss12 il nuovo areale ferroviario ridisegnato da Boris Podrecca.
 Infine, «occorrerà rivedere la viabilità all’uscita dalla galleria di Firmiano, sulla Mebo. L’intenzione è di collegare direttamente la superstrada a via Einstein e alla variante Ss12 evitando la tortuosa Spaghettata».
Alto Adige 9-3-11
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lunedì, 21 febbraio 2011



Variante: la A22 finanzierà Bolzano

MIRCO MARCHIODI
BOLZANO. I soldi per finanziare la variante della statale 12 in galleria saranno messi a disposizione in parte dall’A22. Quanto dei 100 milioni (200 se si deciderà di costruire una galleria doppia) saranno coperti da Autobrennero dipenderà in gran parte dall’esito del bando di gara della concessione autostradale in scadenza nel 2014 e dalle richieste che arriveranno dagli altri territori (Trentino e Veneto). Intanto continua la discussione attorno al raddoppio dell’arginale: Durnwalder è pronto a finanziare il progetto, Spagnolli ribadisce il suo no e l’opposizione attacca il Comune: «Assurdo rinunciare ai soldi della Provincia», afferma Mario Tagnin del Pdl.
 I SOLDI DELL’A22. Nella manovra economica estiva del 2010, quella in cui vengono fissati i paletti per il rinnovo della concessione dell’autostrada del Brennero, viene prevista la possibilità che il concessionario finanzi opere viarie sul territorio. Una possibilità non nuova, come spiega il presidente di A22 Walter Pardatscher: «Anche la circonvallazione di Ora che porta in val di Fiemme - dice - è stata in parte finanziata dall’A22». Durnwalder vorrebbe applicare lo stesso modello anche per la realizzazione della variante in galleria della statale 12 tra San Giacomo e Campiglio. «L’A22 è d’accordo a co-finanziare il progetto», annuncia il “Landeshauptmann” e Pardatscher conferma: «Gli enti locali nostri azionisti ci hanno fatto avere una lista di possibili opere da finanziare in caso di proroga della concessione: il nostro contributo dipenderà dall’ammontare di fondi che resteranno a disposizione per le opere sul territorio e che dovranno essere distribuiti in modo equo su tutte le realtà. Per quanto riguarda Bolzano, il progetto più concreto è proprio quello della variante. Da parte nostra, mettiamo a disposizione volentieri delle risorse per la realizzazione di quest’opera che andrà ad alleviare il traffico cittadino. La vediamo anche come una sorta di compensazione per Bolzano, città che soffre molto per la presenza dell’autostrada». La “compensazione” che in realtà chiede il comune è quella di spostare il tracciato dell’A22 in galleria, ma Pardatscher su questo progetto frena: «In questo caso parliamo di una spesa molto superiore e comunque non ci sono ancora ragionamenti concreti in questo senso. Meglio puntare su idee ben definite, come appunto la variante in galleria».
 SPAGNOLLI DICE NO. Per quanto riguarda il raddoppio dell’arginale, Pardatscher è convinto che «aiuterebbe la città, perché l’arginale funge da accesso sia all’A22 e alla MeBo». Il sindaco Luigi Spagnolli però anche ieri ha ribadito il suo no alla proposta, nonostante Durnwalder si sia detto disposto a finanziarla: «Con Durnwalder - dice il sindaco - abbiamo appena deciso di puntare sulla variante alla statale 12 del Brennero. Non cambiamo i nostri piani da un giorno all’altro. Ricordo che il raddoppio dell’arginale non è neanche inserita nel piano della mobilità, quindi per noi non è prioritaria. I problemi di mercoledì per la chiusura del Virgolo? Ci sono stati, ma quando è nevicato a Firenze è stato dieci volte peggio eppure non ci sono state le stesse polemiche...».
 OPPOSIZIONE CRITICA. Il rifiuto dei soldi della Provincia fa imbestialire Mario Tagnin, consigliere comunale del Pdl: «La Provincia dà la sua disponibilità per alleviare il problema del traffico cittadino e il Comune risponde di avere in mente altri progetti. Finalmente si parla di raddoppio dell’arginale, e invece la giunta comunale è convinta che l’unico problema del traffico cittadino siano i pendolari e punta solo su variante alla statale del Brennero e sul tram dell’Oltradige. E i cittadini di Bolzano? Non si può certo pretendere che si spostino tutti a piedi o in bicicletta. Come al solito, la giunta comunale preferisce elaborare progetti faraonici, dai costi elevatissimi e realizzabili solo tra decenni. Intanto però la città è ferma e i problemi quotidiani dei bolzanini non vengono mai affrontati».
Alto Adige 21-2-11
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domenica, 23 gennaio 2011



A22 disposta a finanziare la SS12

 BOLZANO. «Se le verrà riconfermata la concessione per gestire l’A22, l’Autobrennero sarà lieta di contribuire alla realizzazione di opere viabilistiche sul territorio». Lo dichiara il presidente di A22 Walter Pardatscher. Conferma l’ad Paolo Duiella: «Ne abbiamo parlato col presidente Durnwalder, è una possibilità. Ma tutto dipende dal rinnovo della concessione, in scadenza il 30 aprile 2014».
 L’Anas, quindi in sostanza il governo, avrebbe dovuto pubblicare il bando di gara entro lo scorso dicembre, ma così non è stato. Spiega Duiella: «Probabilmente, a Roma si sta pensando di concretizzare la nuova società unica per il corridoio del Brennero. Dovrebbe trattarsi di una società consortile costituita dalle province di Bolzano, Trento e Verona, Autobrennero e Ferrovie dello Stato». In tal caso la gestione dell’A22 rimarrebbe ad Autobrennero. «Bisognerà però vedere - prosegue il presidente Pardatscher - quali saranno i contenuti degli accordi: quali disponibilità economiche entreranno in gioco, quali saranno destinate al tunnel ferroviario, quali ai territori. Storicamente abbiamo sempre contribuito alla realizzazione di opere infrastrutturali per migliorare il traffico nei territori attraversati dall’A22. Per questa concessione, in fase di scadenza, non ci sono più fondi a disposizione, ma non è detto sia così con il rinnovo. Noi speriamo di poter gestire l’A22 anche in futuro e che l’Anas ci lasci una certa disponibilità economica da investire sul territorio altoatesino». Qualcosa potrebbe sbloccarsi a fine febbraio, limite ultimo per la conversione in legge del Milleproroghe. (da.pa)
Alto Adige 23-1-11
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categoria:tunnel sangia, san giacomo oggi, a22, variante laives
venerdì, 21 gennaio 2011



Sì alla variante SS12

BOLZANO. La variante in galleria della statale 12 da S.Giacomo a Campiglio è il progetto per la viabilità di Bolzano che riceve da Luis Durnwalder e Florian Mussner il bollino di «priorità assoluta per la città». E’ il risultato più importante del vertice di ieri pomeriggio a Palazzo Widmann sulle opere pubbliche, che ha visto la giunta comunale (presente al completo con l’eccezione di Patrizia Trincanato fuori città per alcuni giorni) confrontarsi con il presidente provinciale Durnwalder, l’assessore ai Lavori pubblici Florian Mussner e il vicepresidente Christian Tommasini.
 Ma è sulla mobilità in generale, commenta il sindaco Luigi Spagnolli, «che abbiamo riscontrato una visione generale». E così ieri è arrivato, a sorpresa, l’impegno di Durnwalder sulla fermata ferroviaria a Casanova e il riconoscimento della co-decisione dei Comuni sul collegamento tramviario con l’Oltradige. Pressing sul polo bibliotecario, mentre spunta la prospettiva di un polo museale (Civico, Ötzi e Museion) con co-gestione e ingresso del Comune nel Cda del Museion. E ancora, impegno della Provincia per servizi a Casanova (struttura per l’infanzia in attesa dei cantieri comunali) ed ex Mignone. Accolta la richiesta di corsia preferenziale per il finanziamento delle nuove scuole del programma comunale.
 La tensione resta invece alta sulla gestione del termovalorizzatore e la rete del teleriscaldamento.
 La SS12. Via libera alla progettazione della variante, che pure, ricorda Durnwalder, «in linea di massima è già definita». Durnwalder: «E’ l’opera più importante per Bolzano». Costerà tra i 150 e i 200 milioni. Il presidente provinciale si è preparato all’incontro di ieri vedendo mercoledì il presidente dell’A22 Pardatscher e l’ad Duiella. Palazzo Widmann punta ancora al co-finanziamento dell’Autobrennero, ma non potrà esserci alcuna garanzia fino a quando non sarà chiarita la vicenda del rinnovo della concessione nel 2014. Arriva però la dichiarazione più attesa dal Comune. Durnwalder: «Se l’A22 non potrà, finanzieremo interamente la ss12». Sui tempi Durnwalder non si espone: «Ci vorranno anni per poterla percorrere».
 MONTE TONDO. Il tunnel sotto monte Tondo per intercettare il traffico dalla Val Sarentino è stata definita «priorità secondaria». E’ comunque qualcosa, visto che la Provincia è scettica su questa opera da 80 milioni, che non sarebbe giustificata dai flussi del traffico. Spagnolli: «Abbiamo insistito, perché i 500 camion in entrata quotidiana passano da strade non adeguate, in zona scolastica.
 IL TRAM. «Non lo pagheremo tutto noi, dovranno finanziarlo anche i Comuni»: su questo punto Durnwalder non arretra di un passo, ma la riunione di ieri ha deciso che ci sarà un tavolo tecnico della Provincia con i Comuni di Bolzano, Appiano e Caldaro, che dovrà trovare, riassume Durnwalder, «una soluzione tecnica e un tracciato che vadano bene ai tre Comuni. Finora le visioni divergono». Il confronto alla pari su questo progetto è comunque una delle novità festeggiate ieri dalla giunta comunale. Anche su questo Durnwalder è prudente sui tempi: «Ci vorranno molti anni per la progettazione». La nuova funivia di S. Genesio viene ritenuta invece interessante, «ma non sarà finanziata con soldi pubblici. Si farà se ci saranno investitori privati».
 A22. Non ci si è dimenticati del maxi progetto comunale di interramento dell’A22 tra la zona a monte del casello di Bolzano sud e l’imbocco nord della galleria del Virgolo. Il sogno resta appeso: va interessato il gestore dell’A22. (fr.g.)
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giovedì, 20 gennaio 2011



Vertice Comune-Provincia L’assessore Pasquali: pronti i terreni edificabili

DAVIDE PASQUALI
 BOLZANO. Vertice fra Comune e Provincia sui temi urgenti della città. Durnwalder si dichiara pronto a trattare: «Di preciso non so cosa ci chiederanno, ma sono disposto ad ascoltare. Se sarà possibile, ci metteremo d’accordo per realizzare almeno qualcosa».
 La stasi in cui versa da troppo tempo la nostra città - complice pure la crisi economica, che ha contribuito a bloccare o almeno a rallentare idee e progettualità - deve necessariamente concludersi al più presto possibile.
 POCHI PUNTI. Assessori comunali e giunta provinciale sono consapevoli della pesantezza della situazione. Per questo motivo, per oggi è stato concordato un vertice fra l’intera giunta comunale, il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, e l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Florian Mussner. All’ordine del giorno figurano i temi urgenti come mobilità e Puc, assegnazione di aree produttive e per l’edilizia abitativa (sociale o meno), realizzazione di infrastrutture.
 SI TRATTA. Bocche cucite, ieri, da parte del sindaco e di Durnwalder, il quale però ha dichiarato di essere pronto ad ascoltare e, se possibile, a trovare un accordo almeno su alcuni punti. Viste le ristrettezze economiche, più sbilanciate sul versante comunale ma presenti per entrambe le amministrazioni, occorrerà concentrare la collaborazione su pochi punti.
 LA SS12. Sulla lista delle spesa del Comune, che chiede una mano alla Provincia, spicca innanzitutto la variante in galleria alla Ss12, da San Giacomo a Cardano, per la quale l’assessore Mussner ha già annunciato aperture, non mostrando invece entusiasmo nei confronti della variante per Sarentino, da realizzarsi sotto Monte Tondo. Bolzano non chiederà il raddoppio dell’Arginale, tema che sta al contrario assai a cuore a Durnwalder. Nell’agenda pare non ci sarà invece il tram per l’Oltradige.
 ANZIANI. Passando dalla mobilità al sociale, uno dei nodi da sciogliere riguarda il futuro dell’area ex Mignone, soprattutto per ciò che attiene al centro lungodegenti, anche alla luce delle recenti dichiarazioni dell’assessore alla sanità Theiner, secondo il quale in città mancherebbero 240 posti-alloggio per anziani non autosufficienti. L’assessore Randi concorda sulla cifra, «ma dobbiamo pensare anche alle dinamiche demografiche future, programmando bene. Si deve partire innazitutto dai 100 posti per non autosufficienti all’ex Mignone. Noi eravamo rimasti all’impegno preso dalla Provincia: premeremo perché si realizzino».
 CETO MEDIO. Si parlerà anche di Puc e aree da destinare al programma provinciale pro ceto medio, a Bolzano non ancora realizzato. L’assessore Pasquali, intanto, anticipa una possibile soluzione: «Finora delle varie aree private da dare in concessione per opere e impianti pubblici secondo il Piano sociale per la qualità della vita, non si è costruito nulla. Forse, la possibilità di destinare il 25% della volumetria per commercio e servizi non è abbastanza appetibile. Si potrebbe pensare di variare la destinazione nel Puc: la volumetria c’è già, la si potrebbe ridestinare al piano provinciale per il ceto medio».
Alto Adige 20-1-11
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mercoledì, 19 gennaio 2011



«Sì allo studio per la statale 12 in galleria» Domani c’è il vertice

FRANCESCA GONZATO
BOLZANO. Grandi opere viarie, ex Mignone, museo civico, nuove scuole. Questa la lista del Comune per l’incontro con Mussner e Durnwalder. Mussner a sorpresa: «Nel 2011 potremo finanziare lo studio preliminare per la variante della ss12».
 Alle 15 di domani la riunione a Palazzo Widmann con il presidente Luis Durnwalder e l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner.
 Si parlerà di grandi opere. Il Comune chiederà a Palazzo Widmann un piano straordinario. Florian Mussner anticipa una novità. Mussner sa che la giunta comunale chiederà, tra l’altro, il prolungamento in galleria della ss12, il collegamento tramviario con l’Oltradige (ma questa è competenza Widmann), la galleria di Monte Tondo. Mussner anticipa una novità: «Nel bilancio del 2011 si potrebbero prevedere 50-100 mila euro per affidare a un professionista l’incarico per lo studio preliminare del tunnel della statale 12». Al Comune Mussner chiederà dunque «idee chiare sul tracciato della ss12 ma non solo: il progetto del tunnel va collegato a una visione generale della viabilità a Bolzano. Non è sufficiente dire “prolunghiamo la ss12”, opera da 200 milioni. L’uscita a nord andrà decisa in questa ottica. Potrebbe sbucare all’altezza dell’attuale tunnel del Virgolo, a Cardano, oppure all’altezza del casello di Bolzano nord, per un eventuale collegamento con la galleria di monte Tondo». Su questa seconda opera Mussner anticipa però il suo scetticismo: «Il traffico dalla Val Sarentino è di 6000 passaggi al giorno, rispetto ai 20 mila da Laives, e non credo che aumenteranno di molto. Sì, non sono convinto». Conclude Mussner: «Il discorso sulla viabilità non può prescindere infine dall’obiettivo di portare la A22 in galleria. Non sarà domani, ma si deve avere coraggio. Sono sicuro che su tutto troveremo la soluzione migliore. Metteremo a disposizione del Comune il nostro know-how». Il raddoppio dell’arginale non compare nella lista comunale, ma Durnwalder insisterà, come si intuisce dalla nota provinciale che anticipa la discussione dedicata «agli interventi prioritari su cui concentrare la collaborazione Provincia-Comune. Tematiche urgenti: Puc cittadino, nuovo polo bibliotecario, strada arginale, collegamenti viari, assegnazione aree produttive ed esigenze nel settore dell’edilizia abitativa». La giunta comunale ha rivisto nella seduta di ieri la lista che verrà proposta. Gli assessori Luigi Gallo (lavori pubblici) e Judith Kofler Peintner (Scuola e mobilità) insisteranno, tra l’altro, sull’edilizia scolastica. «Nei prossimi anni ci serviranno svariati milioni di euro per le scuole», riassume Kofler Peintner, «Le opere a Firmian sono partite, dobbiamo assolutamente procedere a Casanova, prima che aumenti la protesta». Gallo prosegue. «Si dovrà realizzare la nuova scuola tedesca in via Bari, le nuove von Aufschnaiter, più le ristrutturazioni». Kofler Peintner: «Con il fondo di rotazione di 30 milioni all’anno per tutti i Comuni non ce la faremo mai. Chiederemo anche su questo un piano straordinario per Bolzano». C’è poi il Museo civico, chiuso da anni. Anticipa Spagnolli: «Chiederemo che la Provincia intervenga per i lavori. Il Civico andrebbe inserito in una rete museale con Ötzi e Museion». In generale, conclude il sindaco, «risolveremo i problemi quando Durnwalder accetterà che Bolzano non può essere considerata come gli altri Comuni».
Alto Adige 19-1-11
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giovedì, 13 gennaio 2011



«Via alla variante Ss12»


DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. Per l’anno 2011 il Comune non ha iscritto a bilancio stanziamenti per le cosiddette grandi opere. L’intero ammontare degli investimenti per lavori pubblici assomma infatti a soli 51 milioni di euro, ben 18 in meno rispetto all’anno scorso. Ma adesso, in soccorso del municipio, arriva la Provincia. L’anticipazione viene fornita dall’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Florian Mussner: «Nel giro di due settimane, assieme ai nostri tecnici, incontrerò i vertici politici e tecnici del Comune di Bolzano. Dobbiamo trovare un accordo sulla variante in galleria alla Ss12, da San Giacomo a Cardano. Noi abbiamo preparato gli studi preliminari, ora Bolzano deve dirci cosa vuole fare, dove vuole lo sbocco della galleria nord e quale strada vuole percorrere in futuro sul tema della mobilità».
 «A mio avviso 51 milioni di euro in investimenti, per il Comune di Bolzano, non sono affatto pochi», sostiene l’assessore Florian Mussner. «Per il capoluogo mi sembra una cifra congrua, anche perché non dobbiamo dimenticarci di sommare gli interventi previsti dalla Provincia». L’assessore spiega: «Per Bolzano un investimento annuo di 51 milioni di euro lo ritengo sufficiente. Per un confronto, si pensi che noi, per scuole e strade dell’intera provincia, nel 2011 abbiamo stanziato a bilancio 200 milioni. Facendo un confronto, la cifra prevista dalla città è consistente». Inoltre, «per Bolzano sta investendo molto anche la Provincia: settanta milioni solamente per il polo tecnologico. E poi c’è il grande sforzo per le scuole, come il nuovo liceo Carducci, per l’inceneritore, per la zona di espansione a Bolzano Sud e via discorrendo».
 Il municipio lamenta di trovare ostacoli non soltanto per la carenza di mezzi finanziari a disposizione, ma anche per le nuove norme comunitarie e nazionali riguardo ai lavori pubblici, farraginose e troppo complicate. Mussner in parte conferma: «In passato, quando la Provincia aveva maggiore spazio di manovra, per molti aspetti tutto era sicuramente diverso, ma più che guardare ai limiti e agli ostacoli normativi, dobbiamo cercare delle soluzioni concrete per realizzare quanto ci serve». Un esempio? «A breve ho richiesto un incontro con l’assessorato ai Lavori pubblici e con i tecnici municipali».
 Il tema all’ordine del giorno sarà, come detto sopra, la variante in galleria alla Strada Statale 12, da San Giacomo a Cardano. Progetto di cui si parla da tempo immemorabile, e che pareva destinato ad un lontano futuro.
 «I tecnici provinciali - anticipa Mussner - hanno appena terminato di elaborare diversi studi e un progetto di fattibilità, ma è giunto il momento che Bolzano ci dica quali sono le sue preferenze. Non tanto o comunque non solo su questo progetto specifico, ma riguardo a una visione globale e futura della mobilità bolzanina. Attorno alla SS12 ma non solo. In questo caso specifico si dovrà comunque decidere dove si vuol far sboccare la galleria a nord, a Cardano, perché le ipotesi tecniche sono più di una. Noi siamo pronti a realizzarla. Sono certo che Bolzano vorrà collaborare».
 Per la città sarebbe una boccata d’ossigeno, perché anche per il 2011 il municipio non ha previsto nessuna delle cosiddette grandi opere. Niente raddoppio dell’arginale, niente interramenti dell’A22, niente tram, niente circonvallazioni in galleria. A bilancio 2011 il Comune ha infatti iscritto investimenti in lavori pubblici per soli 51 milioni di euro, contro i 69 del 2010. Colpa delle minori capacità di spesa e della volontà politica di contenere il debito municipale, non accendendo un eccessivo numero di nuovi e pesanti mutui. Ma colpa soprattutto delle nuove norme europee sui lavori pubblici, in vigore da poco più di anno: «Farraginose, complesse, in grado di paralizzare le amministrazioni». Questa la spiegazione fornita ieri dall’assessore ai Lavori pubblici Luigi Gallo e dall’ingegnere capo del Comune, Marco Spada, durante l’illustrazione del bilancio 2011.
Alto Adige 13-1-11
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domenica, 09 gennaio 2011



«Bolzano vittima di vecchi pregiudizi»

ANTONELLA MATTIOLI
BOLZANO. «Quello che non si vuol capire in Provincia è che Bolzano è un capoluogo con 100 mila abitanti ed ha esigenze particolari. La conseguenza di questa non considerazione è che Bolzano conta come l’ultimo, e il più piccolo, Comune dell’Alto Adige». Il vicesindaco Klaus Ladinser, stufo di sentir ripetere dal presidente della Provincia Luis Durnwalder che “Bolzano non ha progetti” che “Bolzano è ferma”, nonostante vi sia “la piena disponibilità della Provincia a sostenere e finanziare i progetti”, si sfoga: non gli va di fare la parte di colui che è co-responsabile di questo stato di inerzia.
 «Noi, contrariamente a quanto sostiene Durnwalder, la nostra parte l’abbiamo fatta. Ora tocca alla Provincia muoversi».
 Quali sono i progetti?
 
«Nel precedente mandato, quando avevo la competenza sulla viabilità, il consiglio comunale ha approvato il Piano urbano della mobilità che indica quali sono le priorità in questo settore».
 Quali sono?
 
«La variante alla statale 12, il collegamento con la Val Sarentina passando sotto Monte Tondo. Poi c’è il problema dell’accesso alla nuova cittadella ospedaliera inadeguato rispetto alle esigenze attuali. Va rivisto anche l’ingresso in città attraverso via Vittorio Veneto sempre molto trafficata. Tra i progetti anche il tram dall’Oltradige che risolverebbe i problemi causati dalle migliaia di pendolari che ogni giorno arrivano nel capoluogo. Come si vede i progetti ci sono e Durnwalder lo sa perfettamente. Il problema è un altro».
 Quale?
 
«Che per Bolzano, a quanto pare, non ci sono i soldi».
 Durnwalder ha assicurato che se c’è il progetto della variante alla statale 12 la Provincia lo finanzierà.
 
«Però l’assessore Mussner, a quanto pare, ha già obiettato che non si sa dove dovrebbe sbucare la galleria. Invito i suoi tecnici a scaricare il nostro Piano urbano della mobilità da internet. Non vorrei che sia l’ennesimo pretesto per rinviare l’opera: è indispensabile che quest’anno parta la progettazione della variante alla statale 12. La mia paura è che più si rinvia e più si rischia di dover fare i conti con bilanci provinciali sempre meno ricchi».
 E il tram che fine ha fatto?
 
«Durnwalder ha deciso che non si fa perché è troppo caro e non si farà. Ma non ha proposto qualcosa di alternativo».
 Mentre Bolzano è ferma, in tutti i paesi dell’Alto Adige si sono fatti grossi interventi a livello di infrastrutture stradali. Lei ritiene che il problema sia di tipo etnico?
 
«No. È un problema di mancanza di sensibilità nei confronti del capoluogo che ha molte più esigenze di qualsiasi altro Comune».
 Durnwalder dice che tutti i sindaci che si rivolgono a lui sostengono di avere esigenze particolari.
 
«Sì, ma in quanto capoluogo le abbiamo veramente».
 Cosa propone?
 
«Bisogna definire in maniera diversa il rapporto tra Comune capoluogo e Provincia. Non può essere che dobbiamo fare la fila assieme a tutti gli altri comuni per ottenere quello che ci spetta, per far funzionare una città di 100 mila abitanti».
 Bolzano è il capoluogo, ma le disponibilità finanziarie della Provincia cominciano ad essere inferiori rispetto anche solo a pochi anni fa.
 
«Non è accettabile però che ci siano sempre meno soldi per gli investimenti, perché le spese fisse della Provincia crescono e stanno divorano rapidamente tutto il bilancio».
 Cosa propone?
 
«Devono partire con una riorganizzazione complessiva di tutto il sistema. Parlo del personale ma anche di lavori che vengono esternalizzati: ci sono contratti decennali che andrebbero ridiscussi».
 Qualche esempio?
 
«Il contratto l’ha fatto la Provincia, ma quest’anno il Comune dovrà pagare oltre 100 mila euro per la gestione e il trattamento del biogas che esce dalla discarica di Castl Firmiano chiusa ormai da diversi anni».
Alto Adige 9-1-11
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domenica, 09 gennaio 2011



Statale 12 e tram per l’Oltradige Le priorità per liberare la città

BOLZANO. Tre priorità: la variante alla statale 12, la stazione ferroviaria per il quartiere Casanova, il tram dall’Oltradige. Sono tre progetti che attendono di essere finanziati dalla Provincia.

 Variante alla statale 12. Attualmente la variante, che collega in galleria Pineta di Laives a Bolzano, si ferma a Maso della Pieve. Già il progetto originario prevedeva di arrivare fino a ponte Virgolo, ma poi non se n’era fatto più nulla. Anche perché sembrava che il Comune di Bolzano preferisse altre soluzioni. Adesso invece si è deciso di puntare sulla variante alla statale 12 che dovrebbe portare fuori dalla città il traffico che attualmente invade la zona industriale.

 Stazione per Casanova. Per alleggerire il peso del traffico automobilistico che grava su via Resia e via Druso, già nella fase di progettazione del nuovo quartiere si era pensato di puntare sulla ferrovia Bolzano-Merano. A fine anno nel quartiere abiteranno un migliaio di famiglie ma della stazione all’altezza di Casanova non c’è traccia.
 Il tram. Il tram è fortemente voluto da Caldaro, Appiano e Bolzano in quanto risolverebbe i problemi legati al traffico pendolare. Ma per il presidente Durnwalder costa troppo (oltre 200 milioni euro) e non si farà.

Alto Adige 9-1-11
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sabato, 04 dicembre 2010



Vantaggi dal termovalorizzatore: il suo calore spegnerà le caldaie

BOLZANO. Il piano di rientro elaborato su proposta dell’assessore comunale all’ambiente, Patrizia Trincanato, oltre ai provvedimenti citati, ne elenca altri. Se quelli riguardo alla viabilità sono piuttosto facilmente misurabili quanto ad effetti possibili (si sa quanti veicoli di un certo tipo viaggiano oggi e quanto inquinano) piuttosto difficoltoso è stimare l’efficacia di altre contromisure, perché ci si può basare soltanto su delle stime probabilistiche.
 Comunque sia, il Comune intende introdurre quanto segue: da gennaio 2012, previa predisposizione di appositi incentivi pubblici, partirà un programma di risanamento energetico degli edifici esistenti, che dovrebbe coinvolgere superfici pari a 80 mila metri quadri. A maggio 2013, poi, entrerà a regime il nuovo termovalorizzatore, grazie al quale sarà possibile potenziare la rete di teleriscaldamento e spegnere così molte caldaie classiche. In rete verranno immessi 108 Gigawatt/ora all’anno, contro gli attuali 26,3. Oltre a questi provvedimenti, ci sono quelli non calendarizzati, nemmeno come ipotesi. Probabilmente perché sanno troppo di fantapolitica, quindi scriverci accanto una data non era consigliabile. Si tratta di: tramvia Caldaro-Bolzano; variante alla SS 12 San Giacomo-Oltrisarco; variante est di collegamento in galleria fra i Piani e la SS 504 di Sarentino. (da.pa)
Alto Adige 4-12-10
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martedì, 30 novembre 2010



Prima la variante, poi le vie di fuga nel tunnel S. Giacomo - Pineta

LAIVES. «Prima finiamo la variante in costruzione, poi realizzeremo anche le vie di fuga che mancano nella galleria della variante tra Pineta e Bolzano». L’assessore Florian Mussner ha risposto così al quesito che gli hanno sottoposto alcuni rappresentanti di opposizione del centrodestra locale in occasione di un’assemblea sulla variante alla statale 12.
 «Comunque - ha sottolineato Mussner - la galleria di San Giacomo è a norma di legge anche oggi. Costruire le vie di fuga dal tunnel costerà circa 6 milioni di euro; intanto intendiamo completare la variante, poi faremo anche quelle». Legata alle gallerie stradali vi è anche la questione dei mezzi di soccorso. Lo ha fatto presente all’assessore Mussner il comandante dei vigili del fuoco di Laives, Norbert Foppa: «Abbiamo quasi tutto quello che serve per intervenire in caso di incendio in galleria; mancherebbero ventilatori per allontanare rapidamente i fumi. Con la variante completa, sul territorio comunale di Laives avremo il tratto più lungo di gallerie a livello provinciale».
 Mussner ha garantito che si farà parte diligente per completare la dotazione.
Alto Adige 30-11-10
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venerdì, 12 novembre 2010



Bronzolo, la variante slitta al 2013

BRUNO CANALI
LAIVES. Tempi lunghi per vedere completata la variante alla statale 12 fino a Bronzolo. Che si farà lo ha garantito per l’ennesima volta l’assessore provinciale Florian Mussner in occasione di una serata a Laives ma ha anche aggiunto che prima, comunque, dovrà essere completato il lotto in fase di realizzazione a Laives. «Per Bronzolo - ha detto Mussner - ne riparleremo a fine 2012».
 L’assessore ha chiarito che «non si può fare tutto in una volta. Prima dobbiamo finire i lavori in corso per la lunga galleria alle spalle di Laives e quindi, spero, potremo fare altrettanto dal 2013 con il lotto di Bronzolo che completerà l’opera verso sud». Economicamente parlando insomma, l’aria è cambiata anche in Provincia e seppure, come ha sottolineato Mussner, «i soldi non mancano, sono da stabilire delle priorità e per la variante in galleria, attualmente è quella di Laives».
 A chiedere conferme all’assessore era stato, durante l’assemblea, l’ex sindaco di Bronzolo, Alessandro Bertinazzo, ricordando vecchi impegni presi dal presidente Durnwalder. «Ricordo che all’inizio si parlava di un solo lotto di variante - afferma Bertinazzo - da Bolzano a Bronzolo; poi venne diviso in due e quindi, da ultimo, nuova divisione che lascia in stand by Bronzolo. La mia preoccupazione è che, se tra due anni apriranno la variante di Laives e non ci sarà anche quella per Bronzolo, qui da noi sarà il caos da traffico, posto che anche Ora avrà pronta la sua tangenziale. Quello che chiedevamo era di aprire invece in contemporanea tutto il tracciato della variante, da Bronzolo sud a Bolzano, unica maniera per escludere questi problemi di viabilità».
 Più accomodante l’attuale sindaco di Bronzolo, Benedetto Zito. «Noi, già da alcuni anni, siamo in costante contatto con la Provincia per la variante - dice - e sappiamo anche dei problemi finanziari che si sono manifestati strada facendo. Però non è il caso di fare inutile allarmismo, anche se è vero che all’inizio si confidava di riuscire ad avere tutta la variante contemporaneamente agibile. Poi però sono cambiate le condizioni e anche le disponibilità finanziarie della Provincia, ma rimane comunque la garanzia che, appena possibile, anche il lotto di Bronzolo si farà. Quello che auspico in questa fase è di polemizzare il meno possibile con la Provincia».
 Lotto di variante a Bronzolo significherà un tunnel lungo 672 metri, sotto il conoide del rio Aldino dove oggi c’è la statale 12 che taglia in due il paese. Il costo previsto per quest’opera è di 20,4 milioni di euro. Intanto, fin che non si inizierà, la variante arriverà fino all’altezza del cimitero, tra Bronzolo e Laives.
Alto Adige 12-11-10
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giovedì, 11 novembre 2010



Bronzolo: la variante è senza soldi

BRUNO CANALI
LAIVES. Avanti tutta con lo scavo del tunnel alle spalle di Laives, mentre per l’ultimo lotto della variante, quello che riguarderà Bronzolo, nella fase attuale non vi sono certezze, anche se rimane la garanzia che si farà. Martedì sera, affollata assemblea pubblica con l’assessore Mussner e i tecnici.
 “Si sta lavorando molto bene - ha dichiarato Mussner - e l’intervento sta procedendo come da previsioni. Purtroppo crescono anche i costi, in parte a causa delle nuove disposizioni. Ringrazio tutti coloro che hanno messo a disposizione i terreni e anche gli operai che lavorano duramente in galleria”.
 La situazione tecnica l’hanno illustrata gli ingegneri Valentino Pagani, direttore di ripartizione e Georg Fischnaller, progettista e direttore dei lavori di variante.
 “ La galleria alle spalle di Laives sarà lunga 2.882 metri - ha spiegato Pagani - da scavare in 52 mesi. La perforazione da Pineta è iniziata nel febbraio 2009 e adesso è penetrata nella roccia per 1.370 metri; da sud invece abbiamo iniziato a maggio di quest’anno e siamo penetrati per quasi 100 metri. Quanto ai costi, la variante a cielo aperto davanti a Pineta è costata 18,1 milioni di euro; il lotto di Laives costa 62,3 milioni di euro, 20,4 milioni di euro quello di Bronzolo”.
 A proposito di Bronzolo, a precisa richiesta del’ex sindaco Alessandro Bertinazzo, l’assessore Mussner ha risposto che “attualmente non vi sono indicazioni precise sui tempi e i finanziamenti. “E’ cambiata la mentalità e si impongono scelte prioritarie. Non possiamo fare tutto e subito: di sicuro faremo anche la variante a Bronzolo, ma ne parleremo a dicembre 2012, quando avremo il quadro economico aggiornato. Priva vogliamo finire il lavoro a Laives, spero comunque che nel 2013 si possa iniziare anche a Bronzolo”.
 A proposito di tempi, nel luglio 2011 è previsto l’abbattimento dell’ultimo diaframma in galleria. Contemporaneamente si faranno le rifiniture e nel gennaio 2012 dovrebbe iniziare l’impiantistica per poi aprire al traffico la nuova, lunga galleria, entro la fine del 2012.
 Impressionanti i numeri dello scavo: 375 mila i metri cubi di materiale previsto, dei quali 165 mila verranno subito riutilizzati nel tunnel.
 “Grande attenzione è rivolta alla sicurezza e alla ventilazione - ha spiegato l’ingegner Georg Fischnaller - perché ci saranno 5 vie di fuga, una ogni 500 metri circa: due saranno pedonali (zona Vallarsa) e una invece sarà in galleria, parallela a quella della variante, dove potranno entrare anche i mezzi di soccorso. Quanto alla ventilazione, già si sta scavando il cunicolo di espulsione dei gas di scarico che avrà il camino a mezza costa sopra Laives. In galleria invece sarà sulla sommità, con botole di aspirazione ogni 80 metri. In più anche l’espulsione dei gas, ma solo verso il portale sud del tunnel. E’ prevista la possibilità di un impianto di filtraggio dei fumi dal cunicolo. La velocità di avanzamento dello scavo va da uno a otto metri al giorno; finora abbiamo utilizzato 190 mila chili di esplosivo e sono stati scavati 145 mila metri cubi di roccia”.
 La perforazione è arrivata sotto l’alveo del rio Vallarsa e lì c’è qualche problema in più: “Intanto sono in corso le indagini geologiche - spiega Fischnaller - e si dovrà realizzare un tratto di circa 200 metri completamente chiuso e isolato. Finora ad ogni modo non abbiamo avuto grossi problemi con le infiltrazioni di acqua di falda”.
 Durante la serata sono anche stati presentati i rendering dei vari svincoli all’esterno della galleria, sia a nord che a sud e secondo i tecnici, una volta percorribile la galleria, in 4-5 minuti, da Laives sud si arriverà comodamente a Pineta.
Alto Adige 11-11-10
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martedì, 09 novembre 2010



Il punto sui lavori relativi alla costruzione della variante in galleria a Laives

LAIVES. Oggi alle 20, nella sala del teatro dei filodrammatici Gino Coseri si terrà un’assemblea pubblica per fare il punto sui lavori relativi alla costruzione della variante in galleria. Ci saranno l’assessore provinciale Florian Mussner, l’ingegner Georg Fischnaller e il sindaco Liliana Di Fede. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione. Lo scavo della lunga galleria alle spalle di Laives sta procedendo regolarmente e da nord (Pineta) il tunnel è già penetrato nella montagna per 1.370 metri. Con il cunicolo esplorativo siamo già sotto la perpendicolare del rio Vallarsa - spiegano i tecnici - e finora non ci sono problemi di infiltrazioni di acqua. Dal versante sud invece il tunnel è penetrato nella montagna per 100 metri circa e del resto, da lì lo scavo è iniziato molto dopo rispetto a quello da Pineta. Si sta lavorando anche alla realizzazione delle vie di fuga dalla galleria ed è anche stato approntato quasi completamente il cunicolo per la ventilazione. In questa fase, da sopra, a metà costa di Montelargo è in corso la perforazione del pozzo di ventilazione, che sbucherà alle spalle della città e avrà la funzione di espellere e allontanare dal tunnel stradale i gas di scarico dei mezzi in transito. (b.c.)
Alto Adige 9-11-10
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categoria:comune di laives, variante laives
giovedì, 04 novembre 2010



Il 9 novembre serata informativa sulla circonvallazione di Laives

Martedì 9 novembre, alle ore 20, presso il “Teatro dei Filodrammatici Gino Coseri” (ex aula magna), l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, accompagnato dai suoi tecnici, e la sindaca Liliana Di Fede informeranno i cittadini sullo stato dei lavori per la costruzione della circonvallazione. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
La realizzazione della circonvallazione di Laives ha l'obiettivo di migliorare sostanzialmente la viabilità e la qualità di vita dei cittadini. La circonvallazione di Laives costituisce il secondo lotto dei lavori dell'intervento complessivo di variante di Laives-Pineta-Bronzolo. La città di Laives sarà bypassata per mezzo di una galleria lunga circa 3 chilometri. A nord la galleria sarà realizzata a partire al di sotto dell'abitato di Pineta e sarà caratterizzata da una galleria artificiale lunga 96 metri per poi proseguire nel versante roccioso. A sud il tratto terminale della galleria sarà all'altezza della zona industriale di Laives. Seguirà un tratto all'aperto fino all'altezza del cimitero di Bronzolo.
Nell'ambito di una serata informativa l'assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner e la sindaca di Laives, Liliana Di Fede, illustreranno i dettagli realizzativi.

L'appuntamento è fissato per martedì 9 novembre alle ore 20 nel “Teatro dei Filodrammatici Gino Coseri” (ex aula magna).
Tutte le persone interessate sono invitate ad intervenire.



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categoria:comune di laives, variante laives
domenica, 13 giugno 2010



In zona Vallarsa l’uscita di sicurezza della futura galleria stradale tra Pineta e Laives

LAIVES. Una delle uscite di sicurezza della futura galleria stradale tra Pineta e Laives verrà realizzata in zona Vallarsa, proprio accanto al palazzo del ghiaccio. Alle spalle della gradinata per il pubblico si vede l’ingresso di quello che fu un rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale, dove la popolazione si rifugiava quando i bombardieri alleati scaricavano ordigni in zona. Da qualche giorno sulla parete rocciosa dove c’è l’ingresso si vede un grande semicerchio disegnato con vernice rossa: è proprio l’uscita di uno dei tunnel per le emergenze. Un altro
verrà scavato qualche centinaio di metri più a monte, verso la zona verde “Baden Powell” perché, a quanto pare, con questo nuovo lotto di variante in galleria non si vuole fare come per quello di San Giacomo, in funzione da qualche anno e ancora privo di uscite di sicurezza nonostante sia lungo più di un chilometro e “monocanna”. Questa situazione è stata più volte oggetto di polemiche anche in consiglio comunale, dove i gruppi di opposizione hanno stigmatizzato il permaneredi un potenziale pericolo. (b.c.)
Alto Adige 13-6-10
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venerdì, 04 giugno 2010


Variante, le mine per l’entrata sud della galleria

LAIVES. E’iniziata ieri la perforazione della galleria per la variante anche dal versante sud, quello di fronte alla zona industriale di Laives, verso Bronzolo. E il parco “Baden Powell” è stato chiuso al pubblico. D’ora in poi le volate delle mine si susseguiranno a ritmo costante, ma non dovrebbero esserci particolari disagi dato che attorno non vi sono abitazioni, come invece era stato sul versante di Pineta.
 Nel frattempo, lo scavo del tunnel da nord è già penetrato nella montagna alle spalle di Laives per oltre un chilometro e con l’inizio dei lavori anche dal versante sud, l’operazione subirà un ulteriore impulso, così da arrivare ad avere la galleria grezza per fine 2011, se non ci saranno imprevisti. Intanto si stanno predisponendo anche le gallerie laterali destinate alle vie di fuga dalla lunga galleria stradale in caso di emergenza. Una è abbozzata vicino a un vigneto tra Laives e Pineta, poco distante dalla statale 12.
 «La seconda via di fuga - spiega l’ingegner Georg Fischnaller, responsabile del progetto - verrà fatta nei pressi della zona sportiva e ricreativa Vallarsa, dove già abbiamo iniziato con lo sbancamento del terreno». L’area interessata dai lavori è quella immediatamente a monte dei campi da tennis Vallarsa, all’interno del parco pubblico “Baden Powell”.
 Questa è la spiegazione anche della chiusura al pubblico di quell’area verde.. Nessun problema insomma con il parco ma solo la necessità di chiudere per via dei lavori di sbancamento per l’uscita della galleria di servizio dalla variante. (b.c.)

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lunedì, 17 maggio 2010


Variante di Ora: si scava a nord

ORA. Oggi prime esplosioni per iniziare a «bucare» la roccia del portale nord della circonvallazione di Ora. Nonostante le garanzie avute dall’impresa costruttrice e dai tecnici della Provincia, gli abitanti temono disagi in particolare per le volate di mine necessarie a costruire il tunnel San Daniele. I tecnici della Provincia (l’ing. Maurizio Mazagg direttore del progetto), della ditta di costruzione (il responsabile della sicurezza e un geologo) ribadiscono «che tutto è stato predisposto perché non vi siano danni. Gli edifici più vicini al tunnel sono sotto costante monitoraggio; le esplosioni - saranno tre al giorno e in orari da non provocare disagi, tutto è stato studiato pensando ai residenti».
 La costruzione della galleria San Daniele inizia dunque oggi. L’uso delle mine è stato deciso dopo che il tunnel sul versante opposto ha raggiunto quasi 200 metri nel cuore della montagna.
 Le preoccupazioni per le volate delle mine vengono soprattutto da chi abita negli edifici più vicini a quello che sarà il portale nord della galleria. Ma sono state manifestate anche dai responsabili dell’Istituto agrario presso l’Happacherhof: «Nella nostra nuova stalla, dove vi sono già diverse mucche, troveranno alloggio anche altri animali che si spaventeranno non poco a causa dei botti. Le mucche avranno problemi in particolare durante la mongitura». Tecnici della ditta e della Provincia hanno considerato anche questa particolare esigenza, promettendo che le esplosioni terranno conto anche dei problemi degli animali.
 È la ditta Pac spa di Bolzano - in associazione temporanea d’impresa con il Consorzio Stabile Costruttori Alto Adige srl sempre di Bolzano - a realizzare il secondo lotto della circonvallazione di Ora commissionato dalla Provincia: si è aggiudicata l’incarico con un’offerta di 22,77 milioni di euro a fronte di un importo a base d’asta di 23,24 milioni di euro. Il secondo lotto di lavori comprende la realizzazione della galleria «San Daniele» lunga 1.062 metri che, secondo le previsioni, dovrebbe essere ultimato entro il 2012.
 L’esplosivon per «bucare» la montagna verrà usato fino a circa 100 metri. Successivamente si procederà con il taglio della roccia mediante l’utilizzo di speciali apparecchiature. A tal proposito va ricordato che fra la giunta provinciale e la Pac è stato sottoscritto un accordo in base al quale l’impresa dovrà versare alla Provincia 3,5 milioni di euro per l’estrazione del porfido «rosso di Ora»; in cambio la Pac spa potrà commercializzare questa particolare pietra che viene considerata di alto valore. (e.d.)
Alto Adige 17-5-10
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mercoledì, 10 marzo 2010




ORA. Tutti d’accordo: la circonvallazione è indispensabile per un futuro ...



EZIO DANIELI

ORA. Tutti d’accordo: la circonvallazione è indispensabile per un futuro più vivibile. Ma restano le apprensioni, nonostante le garanzie che sono state date. Gli abitanti temono disagi per la costruzione del secondo lotto ed in particolare per le volate di mine necessarie a costruire il tunnel San Daniele. Le hanno ribadite ieri pomeriggio nel corso di un incontro cui hanno partecipato numerosi. C’era anche il sindaco Roland Pichler, a dimostrare che l’amministrazione comunale è attenta alle richieste dei residenti.
 I tecnici della Provincia (l’ing. Maurizio Mazagg direttore del progetto), della ditta di costruzione (il responsabile della sicurezza ed un geologo) hanno ribadito «che tutto è stato predisposto perchè non vi siano danni. Gli edifici più vicini al tunnel sono sotto costante monitoraggio; le esplosioni - a partire da maggio - saranno tre al giorno ed in orari da non provocare disagi, ogni dettaglio è stato considerato. Ad ogni modo, prima di iniziare con l’uso delle mine bisogna che arrivi ad un certo punto il tunnel sul versante opposto che sta procedendo rapidamente visto che la lunghezza nel cuore della montagna è già oltre i 140 metri».
Ma i timori non si sono dissolti, nonostante una serie di assicurazioni fornite appunto dai tecnici.
 Rachele Mazzini è preoccupata «soprattutto per il mio garage. L’edificio si trova a meno di 100 metri dal tunnel da scavare e temo che a seguito delle esplosioni si possano verificare delle crepe. Chi mi rimboserà gli eventuali danni causati dalle volate delle mine?».
 Anna Franzoi sollecita «maggiore attenzione possibile all’impresa che costruirà il tratto di variante. Le esplosioni, da quello che ho sentito, potrebbero durare oltre un anno. Io abito poco distante e sono ovviamente preoccupata visto che avvertivo i botti già durante la costruzione del primo lotto, quando la zona degli scavi era distante da casa mia. Mi auguro anche non si determini troppa polvere dal passaggio di automezzi pesanti che porteranno via dal tunnel il materiale di scavo».
 Max Gallmetzer fa una premessa: «Diciamo subito che la circonvallazione è importante e quindi irrinunciabile. Ribadito questo concetto, ritengo che bisognerà avere la massima attenzione nei lavori, soprattutto quando inizierà l’uso dell’esplosivo. So che durante la realizzazione del primo lotto, con il tunnel Castelfeder, sono state provocate crepe in diversi edifici. Sarebbe bene che i danni non si ripetessero».
 Gerold Koppelstätter è il vice direttore dell’Istituto agrario presso l’Happacherhof, a ridosso di quello che sarà il portale nord del tunnel di San Daniele. «Abbiamo avuto ampie assicurazioni sugli orari delle esplosioni e questo dovrebbe garantire tranquillità agli studenti. Ma c’è un altro problema da considerare con attenzione: nella nostra nuova stalla, dove vi sono già diverse mucche, troveranno alloggio anche altri animali che si spaventeranno non poco a causa dei botti. Le mucche avranno problemi in particolare durante la mongitura».
 Nel corso dell’incontro di ieri è stata rilanciata la proposta di allungare il tunnel San Daniele verso la zona produttiva. La risposta l’ha data di recente il presidente Durnwalder: «Nulla da fare, costerebbe troppo».

Alto Adige 10-3-10


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mercoledì, 10 marzo 2010


Variante, si scava anche da sud




LAIVES. Sopralluogo ieri mattina al cantiere della variante alla periferia sud della città. Tecnici e forze dell’ordine hanno verificato come sistemare l’esplosivo in previsione dell’inizio lavori. «Entro fine mese si incomincerà con le prime volate di mine anche a sud di Laives - conferma l’ingegner Georg Fischnaller, responsabile del progetto della variante - e così lo scavo del lungo tunnel avverrà da due versanti, accelerando la penetrazione nella montagna alle spalle della città».
 Quando verranno fatte brillare le prime mine non ci saranno problemi per la viabilità - spiega Sergio Codato, comandante della polizia municipale - «perché le cariche saranno dosate in maniera da non imporre blocchi della circolazione». Saranno minimi anche i disagi per le esplosioni, perché non ci sono molte abitazioni nella zona attorno. (b.c.)

Alto Adige 10-3-10
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domenica, 08 febbraio 2009



Variante SS 12 pronta e da scavare. Cambiano i percorsi dei bus

Alto Adige, 08 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Il tratto di variante davanti a Pineta è pronto e martedì 10 febbraio alle 11 sarà inaugurato, alla presenza del presidente Durnwalder e dell’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. Contestualmente si darà anche il via alla perforazione della galleria per il lotto di variante che passerà alle spalle della città. L’apertura del tratto di variante davanti a Pineta ed il contemporaneo inizio degli scavi per il lotto in tunnel sotto la città comporterà, appunto da martedì una sorta di novità.
 LA VIABILITÀ. L’accesso all’abitato di Pineta, provenendo da Bolzano, sarà possibile dalla rotatoria di smistamento a nord della frazione e non più proseguendo sul tratto principale. Per proseguire verso Laives sarà quindi necessario tornare sulla rotatoria e prendere la direzione di Laives in quanto, sino a completamento del lotto in galleria, non sarà possibile accedere da Pineta sud verso Laives. Provenendo dalla città sarà invece possibile accedere direttamente a Pineta sud attraverso una bretella provvisoria a senso unico.
 LINEE BUS. Con una comunicazione a tutti i residenti, la Sasa annuncia le variazioni dei percorsi: «Questa società, informata dei lavori per la variante il 5 febbraio scorso, ha dovuto attuare in tempi molto brevi alcune modifiche, per garantire agli utenti di poter fruire di un servizio soddisfacente, che potesse rispondere alle loro esigenze. La direzione della Sasa si scusa con gli utenti, chiedendo la loro comprensione». Ecco le modifiche: Linea 2. Il percorso resterà invariato fino alla rotatoria di Pineta nord, proseguirà per Laives sulla nuova variante, escludendo Pineta. La frequenza passerà dai 12 ai 15 minuti, con l’aumento del tempo di percorrenza che passserà da 42’+42’ a 45’+45’”. Circoleranno 6 autobus con la suddetta frequenza. Linea 4. Il percorso della linea 4 resteerà invariato fino a San Giacomo, proseguuirà fino a Pineta con l’inversione alla rotatoria di nuova realizzazione a sud dell’abitato, mantenenndo l’attuale frequenza di 15 minuti ed aumentando il tempo di percorrenza da 30’+30’ a 37+38. Circoleranno 5 autobus, quindi uno in più rispetto al passato. Linea Vadena-Laives-Pineta.
Il bus di linea continuerà a transitare nell’abitato di Pineta. In direzione Laives, dopo aver effettuato la fermata Pineta, ritornerà alla rotatoria nord, proseguendo per Laives sul nuovo percorso».
 LE CONSEGUENZE. Seconda la direzione della Sasa vi sarà un aumento del tempo di percorrenza della linea 2 per compensarne i ritardi. Dato che la linea 2 non si fermerà più a Pineta, ci sarà il recupero di un ulteriore tempo di percorrenza. Previsti anche maggiore garanzia di mantenimento della frequenza sulla linea 2, miglioramento della frequenza su San Giacomo, che con l’alternanza dellle due linee diventa di 7/8 minuti (attualmente alcune corse delle linee 2 e 4 si sovrappongono a causa della diversa frequenza, 12 e 15 minuti); riduzione della frequenza su Pineta, Laives e Bronzolo che passa dai 12 ai 15 minuti; viene meno il collegamento diretto tra Pineta e Laives, però sono possibili l’interconnessione tra la linea 4 e la linea 2 alla fermata Costa, oppure l’utilizzo della linea Vadena-Laives- Pineta. La linea 4 andrà fino a Pineta e non più fino a San Giacomo; fino alle ore 6 del mattinno e dalle ore 20, nonché al sabato poomeriggio e nei giorni festivi, sarà garantito il collegamento diretto tra Pineta e Laives mediante la linea 2».
 I LAVORI. Martedì - dopo l’inaugurazione del tratto di variante davanti all’abitato di Pineta, sarà fatta brillare la prima volata di mine e quindi, di fatto, sarà l’inizio dei lavori per il successivo della variante alla statale del Brennero che, in tunnel, passerà sotto la città di Laives. Sarà la galleria più lunga dell’intera variante con i suoi 2.900 metri e arriverà fino alle porte di Bronzolo. Anche sotto il profilo tecnico, si tratterà del lavoro più impegnativo e l’intenzione è quella di scavare il tunnel da entrambi i versanti, in maniera da non passare poi con i mezzi pesanti di cantiere lungo via Kennedy. Per questo nei pressi di Bronzolo è stato predisposto lo spazio per i baraccamenti e si sta completando una strada parallela alla statale 12 sulla quale i camion faranno la spola per trasportare gli inerti provenienti dalla trivellazione, fino alla cava Lunz sopra Bronzolo. A nord invece, i materiali verranno trasportati ad un impianto che si trova presso Bolzano. (e.d.)
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lunedì, 12 maggio 2008


Progetto di variante alla statale 12

La scorsa settimana a Pineta è stato presentato il progetto di variante alla statale 12 con il relativo stato di avanzamento dei lavori. Si è trattato del rispetto di un impegno strappato ai responsabili comunali e provinciali dalla presenza attiva del comitato Pineta che da sempre è stato in prima linea nel seguire i lavori e nel dargli il giusto indirizzo.
L’illustrazione da parte dei tecnici, dei progettisti e dello stesso assessore Mussner è stata all’altezza delle aspettative e ricca di particolari. Non è nemmeno mancata un’interessate rivisitazione delle origini di Pineta. L’assessore provinciale ed il primo cittadino hanno alla fine concluso che per la nostra frazione è stato preparato “un piccolo salotto” che migliorerà la qualità di vita dei suoi abitanti grazie all’impegno progettuale, finanziario e tecnico della provincia che, “quando si tratta di spendere i soldi dei cittadini per i cittadini”, non guarda a spese.
L’impressione positiva che si è avuta è frutto delle capacità mediatiche della provincia che, ogni qualvolta deve incontrare la popolazione, è in grado di preparare uno show propagandistico di sicuro effetto.
Eppure nonostante gli sforzi non si è riusciti del tutto a nascondere i dubbi, le perplessità, le preoccupazioni dei presenti e nemmeno l’imperizia dei responsabili provinciali e comunali. Essi infatti sono gli stessi che hanno realizzato la galleria di S. Giacomo e che non riescono a dirottare il traffico fuori dall’abitato o che avevano deciso di costruire un tunnel nella torba a ridosso delle case e che l’altra sera, abbiamo scoperto per loro stessa ammissione, sarebbe stato un disastro evitato solo grazie all’intervento del comitato Pineta.
Si è poi glissato sulle conseguenze della scelta di perforare la montagna a cominciare dall’interruzione delle fonti di acqua potabile per finire con i disturbi arrecati dalla presenza di frantoi e materiali provenienti dagli scavi. Non si è stati inoltre in grado di assicurare che nei prossimi decenni, in concomitanza con gli scavi delle tratte d’accesso alla galleria del Brennero, Pineta venga trasformata in un enorme cantiere e si sono sottaciuti i disturbi che arrecherà alla frazione il costruendo centro sportivo provinciale con relativo megastadio. Non si è voluti essere chiari poi sugli studi sulla propagazione dei rumori all’interno dell’abitato e si è negato, contro ogni logica, che ci sia da aspettarsi un aumento del traffico ed in particolare di quello pesante nelle ore notturne.
A conferma che i timori dei cittadini non erano poi così infondati è giunto però lo studio dell’Astat sui transiti in cui, proprio in relazione a Pineta, si afferma:”Purtroppo la situazione è destinata a peggiorare quando saranno completate le due circonvallazioni di Laives e di Ora.”
Non vogliamo però insistere sui punti critici, ma vogliamo cogliere l’invito dell’assessore e del sindaco ad essere ottimisti cogliendo almeno un aspetto positivo e cioè la promessa di un “monitoraggio costante della situazione finalizzato alla correzione di eventuali errori e ad ulteriori interventi migliorativi”.
Si tratta di un impegno importante di cui, siamo sicuri, il comitato saprà farsene garante.

Rifondazione Comunista – Laives

12/05/2008

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categoria:variante laives

sabato, 10 maggio 2008


Pineta, più vivibilità grazie alla variante
L’assessore provinciale Mussner ha illustrato l’altra sera i lavori della circonvallazione ed anche le prospettive
Alto Adige, 10 MAGGIO 2008

 LAIVES. La costruzione della variante alla statale 12, per quanto riguarda l’abitato di Pineta è una occasione unica per cercare di riqualificare l’abitato e non solo dal punto di vista della viabilità. Tra la variante in costruzione a valle di Pineta e la statale 12 infatti, rimarrà un residuo di terreno che la Provincia venderà al Comune il quale, a sua volta, lo trasformerà in area pubblica ricreativa, con tutta una serie di attrezzature delle quali beneficerà la frazione.
 Questo progetto è stato presentato l’altra sera al teatro delle Muse di Pineta, presenti l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner e i tecnici del suo assessorato, oltre all’architetto Azzolini che ha elaborato l’ipotesi di trasformazione della striscia di terreno residuo.
 In sostanza, dovrà diventare verde pubblico con dei parcheggi e ci sarà anche un ponte sopra la variante per la pedociclabile diretta verso la zona sportiva Galizia. Uno degli aspetti molto interessanti è che l’attuale tracciato della statale 12 verrà leggermente spostato verso valle, dando così maggiore respiro ai condomini che attualmente sono lungo il fronte strada e nello spazio rimanente, oltre al percorso pedonale, verranno piantati alberi. Anche le barriere antirumore che verranno installate davanti a Pineta saranno realizzate tenendo conto dell’impatto estetico e quindi avanti con tanto verde per mascherarle alla vista. All’incrocio tra statale (che diventerà una strada urbana) e via Dolomiti, dove oggi c’è il semaforo, l’architetto ha previsto una piazzetta alberata con pini, gli stessi che esistevano un tempo ed ai quali deve il nome la frazione.
 Si è anche parlato del nuovo lotto di variante, quello in galleria per superare la città di Laives e di tempistica. A tale proposito, l’ingegner Valentino Pagani ha spiegato a che punto sono i lavori davanti a Pineta e cosa succederà neri prossimi mesi, fino ad arrivare alla fine dell’anno, quando il tratto di variante davanti a Pineta sarà pronto. Inevitabilmente ci saranno anche disagi per consentire i collegamenti tra l’attuale viabilità e quella che sta per arrivare, con chiusure momentanee di tratti della statale 12 a sud di Pineta e deviazioni su percorsi alternativi. Tornando alla trasformazione dell’area oggi adibita a cantiere tra le due strade, l’assessore Mussner ha spiegato che la Provincia finanzierà le barriere architettoniche e il ponte pedociclabile. La trasformazione del terreno in spazio pubblico costerà all’incirca un milione e 200 mila euro.
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mercoledì, 02 gennaio 2008



Variante in appalto. Tempi ancora lunghi
Sarà percorribile soltanto nel 2011 L’attesa all’insegna di altri disagi
Alto Adige, 02 GENNAIO 2008


 LAIVES. L’anno appena iniziato è quello - annunciato - dei nuovi, attesi lavori per completare - si prevede nel 2011 - la variante alla statale 12 del Brennero. Mentre procedono i lavori per il tratto antistante l’abitato di Pineta, entro questo mese - lo ha confermato l’assessore provinciale Florian Mussner - si procederà con la gara di appalto per il lotto che prevede il tunnel per la circonvallazione sotto la città. Quasi contemporaneamente verrà appaltato il secondo lotto della variante di Ora, quello che dal bivio per la statale delle Dolomiti porterà fino alla SS12 del Brennero, a sud di Bronzolo. Lo stesso Mussner ha confermato quello che era logico attendersi: le due varianti - quella di Ora e quella di Laives - non saranno percorribili contemporaneamente. Contemporanei invece, dovrebbero essere ulteriori lavori di scavo per la costruzione del passante ferroviario fra Ora e Cardano con il by-pass anche dell’area e della stazione dei treni di Bolzano. Già s’è detto che fino al 2011 - ed anche oltre - saranno disagi a ripetizione per una zona densamente abitata che dalla morsa del traffico subisce, da sempre, pesanti condizionamenti.
 LE PROSPETTIVE. Fino al 2011 (ma è da mettere in preventivo un allungamento dei tempi se si considera le difficoltà tecniche dell’intervento in galleria per il lotto della variante) la città e Bronzolo saranno penalizzate anche se sono state considerate tutte le soluzioni per evitare, dove sarà possibile, di gravare la popolazione. Ma cantieri di scavo e di lavorazione dei materiale provenienti dal ventre della montagna non potranno che essere a ridosso dei centri abitati: i camion avanti ed indietro non potranno che passare sull’attuale, inadeguata statale visto che non vi sono alternative praticabili. Ma c’è di più: il vice sindaco Georg Forti proprio di recente ha sottolineato che si sta avvicinando l’ampliamento della zona produttiva a sud della città dove varie aziende hanno bisogno di terreni per la loro attività. Questo ampliamento significherà, ovviamente, un aumento dei mezzi pesanti in transito per contentire i lavori; altri mezzi pesanti circoleranno per consentire prima l’insediamento delle ditte e quindi il loro lavoro di produzione. Insomma una situazione viaria destinata a peggiorare sia a Laives che a Bronzolo con riflessi, fatalmente, anche per Ora.
 IL FUTURO. Nel 2011 - ma la problematica inizierà a prendere forma non appena sarà percorribile l’intera variante di Ora - la statale del Brennero da Bolzano fino alle porte del capoluogo regionale sarà una sorta di superstrada. A tutti gli effetti - ed è l’allarme lanciato da due anni in consiglio comunale a Laives - si tratterà della terza corsia dell’Autobrennero. Con una serie di problematiche in più visto e considerato che bisognerà attraversare importanti centri abitati come Laghetti (la frazione di Egna è in costante crescita demografica e numerosi nuovi alloggi sono stati costruiti proprio a ridosso della statale 12) e Salorno senza che, almeno per il momento, siano stati messi nero su bianco i necessari correttivi che potrebbero essere delle brevi varianti o almeno dei sottopassi.
 IL PIANO TRAFFICO. Torniamo a Laives. I dati della Provincia, sulla base di controlli effettuati negli ultimi mesi, hanno confermato che a seguito dell’apertura del tratto di variante fra Maso della Pieve e Pineta il numero di automezzi (anche pesanti) in transito è aumentato. Nella frazione di San Giacomo - che ha indubbiamente avuto dei vantaggi in vivibilità dalla percorribilità del primo tratto della circonvallazione - sono sempre troppi quelli che vengono definiti i «transiti inutili». L’amministrazione comunale ha programmato una riqualificazione della statale abbinata a quella più propriamente urbana. C’è ancora del tempo prima che le buone intenzioni diventino atti concreti. Ma sono proprio i «transiti inutili» a costituire un rilevante ostacolo. E’ evidente - come messo nero su bianco già alcuni anni fa nello studio sull’economia della Bassa Atesina e dell’Oltradige - che quando le due varianti di Laives e di Ora saranno percorribili il traffico aumenterà: si pensi solo ai mezzi pesanti che eviteranno l’Autobrennero per arrivare nelle varie zone produttive e qui ripartire. Lo stesso Piano del traffico elaborato per Laives dall’ing. Ciurnelli ribadisce questo concetto già annunciato prima che fosse percorribile il tratto di variante fra Maso della Pieve e Pineta. I dati - anche recenti - confermano che Ciurnelli aveva ed ha ragione. Il fatto è che il Piano del traffico rielaborato dallo stesso professionista - sempre su incarico dell’amministrazione comunale - continua ad essere chiuso nel cassetto delle buone intenzioni. Intanto i disagi continuano, l’inquinamento nel territorio comunale di Laives è fra i più elevati della provincia, l’assedio da traffico è una costante quotidiana (compresi i giorni di festa quando l’A22 non riesce a smaltire tutti gli automezzi). Fra qualche mese altri scavi, altri camion avanti ed indietro, nuvole di polvere e rumori. Dureranno fino al 2011, dice la Provincia. Che non considera, in questa previsione ottimistica, il passante ferroviario. Una riflessione fra amministratori - coinvolgendo gli abitanti - appare opportuna. In fretta.
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mercoledì, 05 settembre 2007
Comunicato stampa 5-9-2007
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige

Consegnato il cantiere per la circonvallazione di Pineta

Entro la fine del 2008, anche Pineta di Laives potrà essere sgravata dal peso del traffico di transito. Sono stati fissati in 14 mesi, infatti, i tempi di consegna per la nuova circonvallazione, il cui cantiere è stato consegnato quest’oggi (5 settembre) dall’Assessorato provinciale ai lavori pubblici: “La situazione era diventata insostenibile – commenta l’assessore Florian Mussner – con la circonvallazione migliorerà la qualità di vita degli abitanti di Pineta”.

Potranno prendere il via tra breve i lavori per la costruzione della tanto attesa circonvallazione a Pineta di Laives. L’opera sarà realizzata da due imprese edili altoatesine: la “Oberosler” di San Lorenzo, e la “Edil Passiria” di San Martino in Passiria. Il progetto è stato preparato da Georg Fischnaller, e rappresenta il secondo lotto del collegamento stradale tra San Giacomo e Bronzolo, che con i suoi 9 chilometri rappresenta una delle opere pubbliche più importanti a livello provinciale. La circonvallazione di Pineta prevede un tracciato di 950 metri a sinistra dell’attuale statale del Brennero, che si collegherà con la futura galleria, lunga 2,9 chilometri, della circonvallazione di Laives. Il progetto iniziale, che prevedeva la realizzazione di una galleria, è stato modificato dopo il ricorso al Tar di un gruppo di abitanti.
Una volta terminata, l’opera renderà possibile un collegamento diretto tra la periferia Sud di Bolzano e la zona Nord di Laives, by-passando gli abitati di San Giacomo e di Pineta. Il primo lotto, infatti, quello riguardante la galleria di San Giacomo, è già stato terminato, e la galleria è in funzione dal 2005. “In questa zona la situazione del traffico è radicalmente migliorata dopo l’apertura della circonvallazione – commenta l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner – e sono convinto che accadrà lo stesso anche a Pineta”. Per la realizzazione del secondo lotto è prevista una spesa di 6,8 milioni di euro che copriranno non solo i costi di realizzazione delle opere stradali, ma anche quelli per la messa in sicurezza e per la posa delle barriere anti-rumore all’altezza dell’abitato di Pineta.
In totale, per la circonvallazione Pineta-Bronzolo la Provincia ha previsto uno stanziamento di poco inferiore ai 100 milioni di euro, per la precisione di 99,8 milioni di euro. “Si tratta di un investimento importante – sottolinea Mussner – che contribuirà a migliorare sensibilmente la qualità di vita degli abitanti”. Tutti i dettagli del progetto verranno illustrati dall’assessore Mussner nel corso di un incontro pubblico in programma venerdì 21 settembre alle ore 20, nell’aula magna delle scuole medie di Laives.

(Autore: mb)
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sabato, 23 giugno 2007

Corriere dell'Alto Adige  2007-06-20

LA CIRCONVALLAZIONE

Pineta, appaltata la variante A fine estate partono i lavori


BOLZANO — Superati i problemi legali la Provincia ha assegnato l'appalto per la costruzione della circonvallazione di Pineta di Laives. Ad aggiudicarsi l'incarico è stato il consorzio temporaneo di imprese costituito dalla Oberosler di San Lorenzo di Sebato e dalla Passeirer Bau di San Martino in Passiria che ha presentato un offerta di 6,8 milioni di euro con una base d'asta di 8,5 milioni. Il vicesindaco di Laives, Georg Forti, è raggiante: «Finalmente possono partire i lavori, la nostra città è al collasso per il traffico. La circonvallazione è indispensabile ».
La costruzione della circonvallazione di San Giacomo ha risolto solo una parte del problema. Laives e Pineta infatti continuano a convivere con le centinaia di tir che ogni giorno attraversano il centro del paese.
La popolazione è al limite della sopportazione e attende con impazienza la realizzazione degli altri due lotti della circonvallazione. Qualche settimana fa però il ricorso presentato dai legali della pizzeria La Torre ha fatto temere il peggio. «Avevano contestato che l'opera fosse di interesse pubblico ma alla fine sono state riconosciute le ragioni comune. Laives — aggiunge Tommasini — ha bisogno della circonvallazione ». Dello stesso avviso anche il vicesindaco. «Se avessimo dovuto ricominciare tutto l'iter sarebbero stati dolori. Per fortuna il Tar ha dato ragione a noi e dunque abbiamo potuto aprire le buste. Adesso — continua — bisognerà attendere 30 giorni per la redazione del contratto, poi il vincitore avrà un mese di tempo per installare il cantiere. Credo che a fine estate potranno già partire i lavori».
Per scavare la galleria, 2,9 chilometri dallo snodo di La Costa fino a Laives, ci vorrà qualche mese. Nel frattempo dovrebbero partire anche i lavori per il terzo lotto che, salvo sorprese, dovrebbe essere appaltato entro gennaio. La durata prevista dei lavori è di tre anni e mezzo. «Dovremo trovare una soluzione perchè i cantieri andranno avanti in contemporanea. La galleria della circonvallazione di Laives partirà all'inizio del paese proprio dove finirà la variante di Pineta. Per un po' ci sarà qualche disagio ma l'importante è che i lavori vadano avanti».
A Forti, che è anche Obmann della Svp di Laives, sta a cuore anche un'altra importante questione: la realizzazione del centro sportivo provinciale. «Sappiamo che diversi comuni si sono candidati per ospitare il centro sul loro territorio e hanno messo a disposizione della provincia dei terreni. Ora — continua — anche Laives ha deciso di offrire le aree gratis. Il centro potrebbe sorgere in zona Galizia. In tutti questi anni siamo stati considerati una città dormitorio e direi che ci saremo meritati la costruzione del centro sportivo provinciale. Speriamo che la giunta provinciale decida in questo senso, la partita è ancora aperta ma noi ce la giocheremo fino in fondo ».
M. An.
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