mercoledì 18 gennaio 2012

San Giacomo oggi 2


sabato, 08 gennaio 2011



«Tommasini si è già dimenticato i problemi di Laives»

LAIVES. L’assessore Christian Tommasini ribadisce l’idea di spostare a San Giacomo o a Laives parte degli alloggi per il ceto medio che non si riesce a sistemare a Bolzano. Sul tema fioccano le prese di posizione degli esponenti politici locali.
 «Le affermazioni di Tomamsini - dice Paolo Castelli, consigliere della lista civica 5 stelle - sono interessanti per certi aspetti ma un po’ fuori luogo per altri, probabilmente perché egli, dopo essere entrato in consiglio provinciale, ha perso un po’ di vista Laives e i suoi problemi, che peraltro dovrebbe conoscere bene essendo stato anche consigliere comunale e assessore qui». Castelli fa riferimento alla scuola elementare di San Giacomo, con alcune classi nei container per carenza di spazi. Secondo il consigliere grillino, le cose già funzionano male e l’arrivo di altri abitanti non farebbe che portare servizi e infrastrutture al collasso. «Non c’è solo Laives - conclude - Tommasini guardi anche a tutto il circondario».
 Una posizione, quella di Castelli, che ricalca quelle di Furlani e Peruzzo del Pdl e Franceschini e Vettorato della Lega Nord.
 Ancora più duro Eriprando della Torre di Valsassina (Fli), secondo il quale «ormai appare chiaro il piano della Provincia per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico della città capoluogo: bloccare l’espansione urbanistica di Bolzano per scaricare su Laives gran parte delle nuove richieste abitative, in massima parte italiani e stranieri. Si vuole trasformare Laives in una città ghetto e dormitorio, priva di servizi adeguati».
 Roberto Ceol (Pd) sottolinea invece che la proposta di Tommasini per il ceto medio è «seria e intelligente», a patto che non si tocchi altro verde agricolo e ci si accordi con Provincia e Comune di Bolzano per le infrastrutture. Ceol ricorda che la zona ex Amonn a San Giacomo è già a vocazione edilizia e con indice di cubatura elevato, tanto che parte dei volumi andrebbe spostata. (b.c.)

Alto Adige 8-1-11
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sabato, 08 gennaio 2011



S.Giacomo: «Case sì, ma con i servizi»

BRUNO CANALI
LAIVES. La comunità di San Giacomo guarda alla discussione sui possibili sviluppi edilizi della frazione con una buona dose di realismo. Più che il timore per l’arrivo di nuove famiglie, guarda invece a ciò che uno sviluppo demografico rapido potrebbe comportare per infrastrutture e servizi.
 Comunque lo si affronti, il dibattito in corso da quando il vicepresidente della giunta provinciale Christian Tommasini ha lanciato la sua proposta per il ceto medio, tra la gente di San Giacomo il discorso cade sempre lì: «Ma se già oggi ci sono carenze di spazi alla scuola elementare, come si può immaginare di costruire qualche centinaio di appartamenti prima di averle adeguate?».
 «Io ho due figli maggiorenni - dice Luigi Graziotin - che prima o poi metteranno su famiglia e cercheranno casa. Prima di trovare soluzioni alle esigenze abitative di Bolzano qui a San Giacomo, sarebbe il caso di pensare ai residenti, che magari formeranno delle cooperative e avranno bisogno di spazi per costruire. Portare famiglie da fuori significa anche necessità di servizi, altrimenti diventa un dormitorio».
 «Infrastrutture e servizi prima di tutto - dice Ernesto Bussi - se Bolzano vuole appoggiarsi a San Giacomo per dare una risposta al suo bisogno abitativo. Come ha spiegato l’altro giorno l’ex sindaco Galler, in passato sono stati commessi errori che adesso non vanno più ripetuti».
 Luciano Magnago insieme alla moglie Clelia gestisce il tabacchino in centro a San Giacomo. Per lui, la crescita è sempre una buona cosa: «Porta novità e incrementa anche il lavoro. Per quanto riguarda il traffico, a parte che è calato drasticamente con la variante, il resto c’è e rimarrà. Per me è positiva una crescita, altrimenti diventa un mortorio».
 Giuliano Vicchiariello è convinto che, discussioni o meno, gli alloggi si faranno comunque. «Oramai San Giacomo e Bolzano sono un tutt’uno praticamente e al massimo con nuovi alloggi all’ex Amonn aumenterà un poco il traffico interno. Già al Garden Village abitano tante famiglie che sono arrivate da Bolzano e presumo che insieme ai nuovi alloggi costruiranno anche tutte le necessarie infrastrutture».
 Riccardo Palumbo ha un figlio nei container della scuola elementare. «Sono favorevole ad uno sviluppo armonico - dice - e credo che a Bolzano, dove si poteva, abbiano già edificato. Però se si deciderà di ampliare San Giacomo, almeno si adeguino di pari passo infrastrutture e servizi. Io, come detto, ho il figlio a scuola nel container, una soluzione che ad ogni modo funziona».
 Anche Claudio Francesconi è convinto che alla fine le case si faranno. «Ma dovranno prima di tutto risolvere i problemi della scuola e adeguare i servizi».
 Del fatto che si costruirà a San Giacomo è convinto anche Tullio Pompermaier, «ma già oggi vediamo che le infrastrutture sono carenti. È facile dire “facciamo case” ma se mancano i servizi è un guaio. C’è da sperare che non facciano troppo in fretta e quindi male, ingigantendo i problemi che già ci sono».

Sì alle aree a Laives 

 BOLZANO. Claudio Della Ratta, consigliere Psi , interviene sulle aree edificabili: «A Bolzano non vi è un impellente problema abitativo, lo testimoniano i numerosi appartamenti sfitti. Gli ultimi dati disponibili indicano in 1.300 gli appartamenti liberi, cui vanno aggiunti oltre 500 alloggi non utilizzati perché in ristrutturazione o costruzione. A formare questo numero contribuisce anche l’alta mobilità degli abitanti. Le previsioni demografiche Astat del 2008 prevedono nel 2020 a Bolzano 105.000 residenti (attualmente sono 104.000). Tale aumento potrebbe quindi essere compensato dagli alloggi sfitti. Si prevede però che i nuclei familiari crescano di 4.000 unità (da 48.000 a 52.000), quindi è corretto programmare in tempi utili interventi positivi sul fronte abitativo. L’individuazione di aree sovracomunali contribuirebbe in maniera forse rilevante a migliorare il problema del costo delle abitazioni.
Alto Adige 8-1-11
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sabato, 08 gennaio 2011



Priorità la statale in galleria

BOLZANO. “Liberare il capoluogo dal traffico”. L’Unione commercio si schiera per una rapida realizzazione della variante in galleria della Statale 12, che sgravi il centro dal traffico. «Bene - si legge in una nota - che l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner abbia annunciato che nel 2011 la costruzione di una variante in galleria della statale 12 rappresenterà una priorità». «Bolzano - affermano i fiduciari comunali dell’Unione Thomas Rizzolli e Luciano Defant - deve essere liberata dal traffico, la mobilità deve divenire più efficiente e, soprattutto, più fluida: solo in questo modo la città può svilupparsi ulteriormente per il bene sia dell’economia locale che della sua popolazione, meritando in questo modo il proprio ruolo di capoluogo provinciale».
 Da tenere in considerazione, secondo l’Unione, anche l’accordo, per il momento non ancora perfezionato, tra provincia e Autobrennero, che dovrebbe cofinanziare l’opera.
 «Se da un lato è comprensibile che A22 partecipi economicamente al progetto, dall’altro non è ammissibile che la realizzazione di quest’opera debba dipendere esclusivamente dalla disponibilità della società autostradale. Finora, in molte parti dell’Alto Adige - ricordano i rappresentanti dell’Unione -, diverse grandi opere, tra le quali alcune circonvallazioni, sono state realizzate unicamente grazie agli ingenti sforzi finanziari da parte della sola provincia».
 L’Unione commercio cittadina sottolinea inoltre che la variante, «sebbene di grande importanza strategica», debba essere considerato solo un tassello del piano della mobilità e del traffico a livello provinciale. La città infatti soffre una congestione esagerata per le sue dimensioni e il numero degli abitanti. Segno che l’attuale sistema viario non funziona. «Una soluzione ottimale per incrementare la raggiungibilità di Bolzano - chiariscono entrambi i fiduciari - può essere realizzato sul medio termine solo grazie alla messa in opera della circonvallazione nord che, al momento, non è annoverata tra le priorità della provincia, così come l’interramento dell’Autostrada del Brennero. Non è infatti ammissibile che l’elevata percentuale di gas di scarico danneggi la mobilità interna alla città senza tenere conto della reale radice del problema: il fatto che l’autostrada del Brennero transiti in mezzo ad essa».
Alto Adige 8-1-11
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venerdì, 07 gennaio 2011



Alloggi a San Giacomo Grata: già fondata coop con cinquanta famiglie

DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. Alloggi per il ceto medio a San Giacomo di Laives anziché a Bolzano. La proposta avanzata dall’assessore provinciale Tommasini viene accolta con soddisfazione da Confcoop. Il direttore Grata: «C’è grande interesse, già nata una coop con 50 famiglie».
 «Lo abbiamo proposto da tempo; finora eravamo rimasti inascoltati», racconta il direttore di Confcooperative. «Ovviamente, come precisato dal vicepresidente della giunta provinciale Tommasini e dagli esponenti di maggioranza e opposizione a Laives, si dovrà pensare a un progetto organico. Anche noi non vogliamo creare dormitori o valvole di sfogo. Pensiamo si possano sfruttare ottimamente aree occupate da aziende dismesse o in dismissione, terreni privati con possibilità edificatorie già previste dal Puc di Laives con relative cubature, tipo l’area ex Amonn a San Giacomo. Se i privati acconsentissero, accogliendo il bando provinciale per gli alloggi del ceto medio, una quota parte della volumetria complessiva potrebbe essere realizzata dalle cooperative, un’altra dall’Ipes». Grata sostiene convinto: «Era ora che si cominciasse a pensare secondo schemi nuovi, allargando gli orizzonti normativi. L’idea di ampliare gli spazi di manovra dei bandi di gara destinati al ceto medio anche a Laives è un passo che apprezziamo. L’assessorato adesso si sta dimostrando intraprendente». I bandi, ha anticipato infatti Tommasini, saranno pronti per la fine di gennaio. «Per questo - dice Grata - nei prossimi giorni intensificheremo gli incontri coi tecnici provinciali, per tentar di dare una possibilità alle tantissime famiglie interessate». Secondo Confcoop, infatti, nell’orbita compresa fra Oltrisarco, Maso della Pieve, San Giacomo e Laives ci sarebbero numerose famiglie interessate a stabilirsi a San Giacomo. «È a metà strada fra i due poli di Bolzano e Laives, vicino ai luoghi di lavoro, alle famiglie di origine, ai nonni baby-sitter, agli amici. Per di più, a seguito dell’apertura della variante in galleria per Laives, lo stradone principale si è liberato dal traffico di passaggio e la zona è diventata piuttosto appetibile. Non per nulla un mese fa si è tenuta la prima riunione della nostra nuova coop, cui hanno già aderito cinquanta famiglie». A questo punto, l’area ex Amonn, sulla quale il Puc di Laives prevede la possibilità teorica di edificare 53 mila metri cubi residenziali, cascherebbe a fagiolo. «È auspicabile - conclude - che il bando provinciale venga costruito in maniera tale da tenere conto non solo dei punteggi. Riguardo all’assegnazione dovrebbe esistere un corridoio preferenziale per chi ha legami stretti con San Giacomo, per esserci nato, perché ci ha frequentato la scuola o ci lavora, perché la famiglia di origine risiede nelle vicinanze. Insomma, per chi può dimostrare un attaccamento alla zona. In tal modo si risolverebbe anche la questione del temuto quartiere dormitorio. A nostro avviso, prendendo questa precauzione, oltre a risolvere il problema degli alloggi per il ceto medio si aumenterebbe il grado di coesione sociale. Realizzeremmo soprattutto per l’affitto-riscatto, più un 5-6% per affitti a rotazione».

Terreni ex Amonn il Puc prevede 53 mila metri cubi

Come già accaduto per l’ex area Espen, oggi Garden Village con centinaia di appartamenti in palazzine moderne, a San Giacomo si aprono prospettive nuove per l’area ex Amonn. Si tratta di 53 mila metri cubi edificabili previsti dal Puc. Osteggiati però, occorre notare, dalla Svp locale, che preferirebbe diminuire il volume almeno di 15-20 mila metri cubi.
Alto Adige 7-1-11
giovedì, 06 gennaio 2011



Ora le raccomandate si ritirano a S. Giacomo

RICCARDO VALLETTI
BOLZANO. Da qualche mese il servizio postale di via Rovereto, ad Oltrisarco, è passato sotto la gestione del distretto di Laives. A pagarne le spese sono stati i residenti della strada, che - a causa di questo cambiamento - sono costretti ad arrivare all’ufficio postale di San Giacomo, nel comune di Laives (invece che in quello molto più comodo e vicino di piazzetta Bersagio), ogni volta che gli viene recapitata una raccomandata ad un orario in cui non si trova nessuno in casa.
 Racconta Maria Boldrin Gabrieli: «Siamo costretti a ritirare le giacenze presso l’ufficio postale di San Giacomo di Laives, mentre l’agenzia alla quale faccio riferimento da molti anni è quella di Piazza Bersaglio, a poche centinaia di metri da casa mia, dove vado a piedi. Quando ho chiesto spiegazioni all’ufficio postale del quartiere mi hanno risposto che nemmeno loro ne sapevano niente e che probabilmente si trattava di un errore. Allora ho provato a sollecitare che almeno la lettera mi venisse inoltrata in Piazza Bersaglio, ma è stato peggio: dopo molti giorni e due viaggi a vuoto, ho scoperto che la mia lettera era finita addirittura a Verona e così ho lasciato perdere».
 Che non sia un errore, o dimostra il fatto che tutti gli abitanti della strada ora fanno riferimento a San Giacomo. «All’inizio pensavamo si trattasse di uno sbaglio - dice Marco Pilo -, poi abbiamo scoperto che era stata una decisione calata dall’alto». Secondo le procedure delle Poste Italiane, infatti, è il dirigente di zona che decide la competenza geografica dei distretti postali. «Io lavoro con pacchi postali e mi tocca girare come un trottola - proseguePilo -: qualche volta mi hanno fatto ritirare la posta perfino nell’agenzia di via Resia; andando in auto non ci vuole molto ad arrivare a San Giacomo, ma capisco che per una persona di una certa età sia un bel problema».
 «Una signora anziana che vive sola ha dovuto prendere il taxi», riferisce Oscar Ferrari Zanlucchi. Sua moglie Ivana racconta ironica che al loro vicino è successa la stessa cosa, “dopo che era già successo a me, e ho dovuto spiegargli come arrivare all’ufficio postale di San Giacomo, poi ho fatto qualche domanda tra gli amici del quartiere e ho scoperto che in viale Trento hanno un problema simile: anche loro, invece di fare riferimento all’ufficio postale del Centro, vengono dirottati su Oltrisarco». Del problema verranno presto informati la presidente del rione Wally Rungger e il vicepresidente Gobbetti.
Alto Adige 6-1-11
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mercoledì, 05 gennaio 2011


Case ceto medio nel comune di Laives: contrari gli alleati

BRUNO CANALI
LAIVES. L’idea di spostare a Laives e San Giacomo parte degli alloggi per il ceto medio che non si riesce a costruire a Bolzano non sembra entusiasmare i rappresentanti politici locali. Mette le mani avanti l’opposizione, ma manifesta qualche perplessità anche la stessa maggioranza.
 Tutti hanno ben presenti i problemi creati nei decenni scorsi dalla rapida crescita di Laives a causa proprio della carenza di sbocchi abitativi a Bolzano e nessuno vuole più ripetere questa esperienza, almeno non prima di essersi attrezzati dal punto di vista logistico ed economico.
 «La linea della Svp su questi aspetti è chiara da sempre - spiega l’Obmann Norbert Paoli - e siamo per uno sviluppo normale e organico del nostro territorio, dove vanno risolti prima di tutto i problemi dei nostri concittadini. Per decenni Laives ha conosciuto un’espansione esagerata, che ha causato grossi problemi per quanto riguarda le infrastrutture e i servizi ai cittadini. Adesso che siamo faticosamente arrivati alla soluzione non è proprio il caso di ricominciare da capo».
 Giorgio Zanvettor (Verdi) nella passata amministrazione aveva competenza sull’edilizia agevolata. «È giusto parlare di cubature da recuperare - dice - e non di nuovo terreno da trasformare. A questo però sono collegati infrastrutture e servizi, quelli che per decenni le amministrazioni susseguitesi a Laives sono state costrette a rincorrere con l’acqua alla gola e che solo adesso, un poco alla volta, si riesce a recuperare. Sono stati anni difficili, riproporre adesso scenari del genere è quantomeno rischioso. Non possiamo accollarci la pressione edificatoria di altri Comuni, almeno non senza avere prima tutti gli strumenti per farlo. Solo così eventualmente si può pensare di farlo».
 L’assessore Dario Volani ha competenza sullo sviluppo del territorio e spiega che «l’ipotesi degli alloggi per il ceto medio non sarebbe edilizia aggiuntiva. Si tratterebbe di capire piuttosto se, ad esempio, una parte dell’enorme cubatura prevista a San Giacomo nell’area ex Amonn si potrebbe destinare agli alloggi per il ceto medio e se su questo tipo di discorso si potrebbe trovare un accordo con il proprietario. Certo comunque che ogni nuovo insediamento, per piccolo che sia, modifica la situazione della zona dove va ad incidere. Quello che occorre è che lo sviluppo sia controllato e armonico».
 Anche per Franco Magagna, consigliere della lista “La Civica”, «quello che è successo negli anni passati dovrebbe servire da lezione. Se si cresce senza adeguare servizi e infrastrutture, la città diventa un dormitorio. Serve la massima cautela e quelle di questi giorni mi sembrano più delle boutade che altro. Questi temi invece andrebbero analizzati con calma, altrimenti si rischiano danni irreparabili. Il modo in cui il discorso è stato impostato è bagliato». Magagna sottolinea che non è contrario per principio, ma che si tratta di questioni talmente importanti per il futuro di un territorio che non è proprio il caso di affrontarle in maniera superficiale. «A Pineta ci sono i due ettari della zona Toggenburg 2 - aggiunge - ma speriamo che non nasca un obbrobrio urbanistico come quello che si vede nella Toggenburg 1 oggi. Auspico anche il buonsenso a livello politico, proprio per non creare posizioni dalle quali poi, a distanza di qualche giorno, si è costretti a fare retromarcia».
Alto Adige 5-1-11
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martedì, 04 gennaio 2011



 «No a centinaia di alloggi senza le strutture necessarie» nel comune di Laives

LAIVES. La possibilità che Laives - e più specificatamente San Giacomo - possa ospitare gli alloggi per il ceto medio che a Bolzano non trovano spazio allarma il Pdl locale. «L’idea dell’assessore Tommasini di destinare gran parte dei 330 alloggi Ipes per il ceto medio a Laives e San Giacomo - scrivono in una nota i consiglieri Daniele Inguscio e Andrea Peviani - non può essere accettata a cuor leggero. Mentre il sindaco Di fede accetta tranquillamente questa idea, noi non dimentichiamo i grossi problemi che hanno accompagnato negli anni passati il poderoso incremento demografico di San Giacomo, con la realizzazione del Garden Village, dove centinaia di famiglie si sono trovate a fare i conti con strutture sociali inadeguate». I due consiglieri del Pdl fanno l’esempio della scuola elementare italiana, dove due classi quinte sono sistemate nei container per carenza di spazio, e poi quello dell’assenza di un asilo nido.
 «Sia Liliana Di Fede che Christian Tommasini - continuano i due consiglieri - evidenziano una certa leggerezza nell’affrontare il problema dell’incremento demografico, pur essendo stati più volte sollecitati dall’opposizione. Se quindi la giunta Di Fede ripercorrerà le scelte di un tempo, permettendo nuovi insediamenti a San Giacomo e a Laives senza prima predisporre adeguate soluzioni in materia di servizi e strutture sociali, in consiglio comunale, da parte nostra, quando se ne parlerà, sarà battaglia - concludono Inguscio e Peviani. Non siamo contro gli allogi Ipes ovviamente, ma non si possono accettare altri insediamenti per poi lasciare centinaia di famiglie sole di fronte ai problemi quotidiani legati ad un nuovo luogo dove andranno a abitare». (b.c.)
Alto Adige 4-1-11
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martedì, 04 gennaio 2011



Multe spartite tra Laives e Bolzano

BRUNO CANALI
LAIVES. Controlli e multe borderline per i vigili urbani di Laives e di Bolzano. In uno scambio logistico quotidiano, quelli di Laives controllano la parte di via Rosegger al confine con Bolzano; quelli di Bolzano, la viabilità all’aeroporto di San Giacomo, territorio di Laives.
 La convenzione tra le due amministrazioni comunali risale a 5 anni fa ed è stata rinnovata qualche giorno fa. In base ad essa, la polizia municipale di Laives ha potere di controllo e di sanzione anche sulla metà di via Rosegger che, a San Giacomo, segna il confine con il territorio di Bolzano, un confine che, singolarmente, taglia in due proprio la via. A loro volta, i vigili urbani di Bolzano controllano l’area dell’aeroporto di San Giacomo a ridosso della ferrovia, dove si trovano i parcheggi e il terminal. Lì siamo ancora in territorio di Laives e senza una convenzione, la polizia municipale di Bolzano nulla potrebbe.
 «L’idea di stipulare questa convenzione tra le due amministrazioni comunali - spiega il comandante di Laives, Sergio Codato - nacque proprio dalla considerazione che, pur essendo territorio comunale di Bolzano, metà di via Rosegger non veniva controllata regolarmente e proprio su quel lato invece si assisteva spesso a parcheggi selvaggi. Per contro, noi avevamo difficoltà a tenere sotto controllo i parcheggi e la viabilità nell’area del terminal aeroportuale di San Giacomo, pur essendo uno spazio che rientra nel territorio comunale di Laives, così ci siamo scambiati i ruoli: Bolzano segue anche l’aeroporto, mentre noi ci occupiamo dei controlli in via Rosseger».
 Conferma, per Bolzano, l’ispettore Franco Barcatta.
 «In effetti - spiega - per la polizia municipale di Laives era un problema controllare regolarmente la zona del terminal aeroportuale di San Giacomo: per farlo debbono sconfinare sul territorio di Bolzano, superare la ferrovia e raggiungere il posto. A nostra volta, con un’intera città da tenere controllata, diventava oneroso raggiungere regolarmente anche il confine con Laives, in via Rosegger. Con la convenzione è tutto più facile, a vantaggio della cittadinanza».
 Diversamente dalle altre forze dell’ordine, per i vigili urbani il confine del territorio comunale di appartenenza è anche la massima estensione possibile di influenza diretta. Si assiste così a situazioni talvolta curiose, come appunto quella di via Rosegger, dove la mezzeria rappresenta il confine tra Laives e Bolzano oppure, come spiega l’ispettore Barcatta, la zona sotto castel Roncolo a Bolzano, territorio comunale di Renon, mentre di fronte è ancora Bolzano e quindi solo lì eventualmente la polizia municipale del capoluogo può intervenire e multare chi non rispetta il codice della strada. A proposito di convenzioni e collaborazioni tra amministrazioni comunali, sembra che tra quelle di dimensioni più piccole, la strada da percorrere, anche per il servizio di polizia municipale, sia sempre più quella dei consorzi. Lo ha fatto Vadena con Laives e la collaborazione funziona, perché Laives garantisce un certo numero di ore di presenza dei suoi vigili urbani sul territorio di Vadena. Su questa strada sembrerebbe orientato anche Bronzolo, che si starebbe già guardando attorno (ad Ora come a Laives) per arrivare ad avere un potenziamento dei controlli sul territorio senza dovere assumere per forza nuovi vigili urbani. Non è peregrina insomma, l’ipotesi che in futuro ci sarà un solo corpo di polizia municipale tra Laives, Bronzolo e Vadena.
Alto Adige 4-1-11
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martedì, 04 gennaio 2011



San Giacomo, annata record per i vigili del fuoco

SAN GIACOMO. Bilancio record per i vigili del fuoco volontari di San Giacomo, che nel corso del 2010 hanno concluso positivamente 81 interventi e prestato servizio per oltre 700 ore. «Non abbiamo avuto - spiega il comandante Alex Carli - feriti o incidenti. La maggior parte degli interventi sono stati di media o lieve gravità. Il più delle volte si è trattato di persone bloccate in ascensore interventi di pompaggio, aperture porte e salvataggio di animali». Per 9 volte il corpo è stato chiamato a spegnere incendi. «L’intervento sicuramente più impegnativo e pericoloso - racconta Carli - è stato il rogo a Terlano nel quale è andato distrutto un magazzino di alimentari. La fitta coltre di fumo e l’impossibilità di lavorare senza autorespiratori ha reso difficoltose le operazioni di spegnimento». Metà degli interventi sono avvenuti nel Comune di Laives e la parte restante a Bolzano. Sei volte i volontari sono intervenuti per problemi nel tunnel di San Giacomo. Gli uomini di Carli hanno preso parte a 34 esercitazioni, in modo tale da farsi trovare pronti in caso di emergenza. Grande soddisfazione anche per la consegna di due nuovi mezzi: una nuova autobotte, con un equipaggiamento adatto agli interventi nel tunnel di San Giacomo, e una jeep 4x4 per trainare carrelli e trasportare persone. «La collaborazione con i corpi volontari e permanenti di Bolzano e Laives è stata rafforzata - spiega Carli - per poter garantire alla popolazione sicurezza, velocità e professionalità. Colgo l’occasione per ringraziare i residenti per il sostegno finanziario, senza il quale saremmo in difficoltà».
Alto Adige 3-1-11
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martedì, 04 gennaio 2011



Il Comune cede le sue case a Laives


FRANCESCA GONZATO
BOLZANO. Procede l’ipotesi di costruire a S. Giacomo nel territorio di Laives una parte dei 330 alloggi previsti per il ceto medio a Bolzano, visto che nel capoluogo ci vorrà tempo perché si rendano disponibili le aree previste dalla variante stralcio. I due Comuni e la Provincia hanno iniziato a ragionarci. L’assessore all’urbanistica del capoluogo Chiara Pasquali anticipa: «Il discorso è interessante, perché da tempo pensiamo a uno sviluppo sovracomunale di Bolzano». Un primo assenso arriva anche dal sindaco di Laives Liliana Di Fede, che ne ha discusso di recente durante un incontro con l’assessore Tommasini.
 Liliana Di Fede precisa che dovrà portare il tema all’ordine del giorno della maggioranza. Da subito però il sindaco di Laives pone una condizione: «Visto che si tratterebbe di farsi carico di una parte del piano per Bolzano, non potrà in alcun modo essere messo a disposizione ulteriore terreno verde. Sarei contraria a creare cubatura aggiuntiva rispetto a quella già prevista per edilizia privata». Per essere più chiara, Liliana Di Fede conclude: «Terreno agricolo potrà essere destinato all’edilizia solo per i cittadini di Laives. Questo l’ho già precisato nel mio colloquio con Tommasini».
 Le cooperative da tempo hanno messo gli occhi su terreni a S. Giacomo. Lo racconta Chiara Pasquali: «Sono venuti a parlarmi rappresentanti dell’Agci, l’Associazione generale delle cooperative, segnalandomi che a S.Giacomo c’è una proprietà di privati che potrebbe essere disponibile: si tratta di un lotto occupato un tempo da una azienda. Vi si potrebbero ricavare una cinquantina di alloggi».
 Andrea Grata, direttore di Confcooperative, aggiunge: «A S. Giacomo c’è più di un terreno sfruttabile, con proprietari disponibili alla vendita. Li abbiamo segnalati da tempo sia al Comune di Laives che alla Provincia». L’idea di ragionare in termini sovracomunali per il piano per il ceto medio trova porte aperte in Confcooperative: «E non solo per il ceto medio. Per i bolzanini S. Giacomo è già territorio del capoluogo. Molti nostri soci andrebbero volentieri ad abitarci. Bene dunque se nasce una nuova sensibilità politica e anche normativa».
 Chiara Pasquali precisa: «Con Tommasini ne ho parlato e proseguiremo. Certo non è un progetto così semplice, perché richiede il consenso del Comune di Laives e la soluzione di quesiti come “di chi dovrebbe essere la competenza su servizi e scuole, visto che parliamo del piano ceto medio per Bolzano?». Per il capoluogo sarebbe un modo per alleggerire la lista delle aree da reperire. Chiara Pasquali però precisa: «Continua il bombardamento contro il Comune per l’assenza di aree, ma per quanto riguarda Ipes e ceto medio abbiamo spedito da giorni all’assessorato di Tommasini e al presidente Luis Durnwalder l’elenco delle aree rese disponibili dalla variante stralcio, aggiungendo la nostra disponibilità a individuare altri terreni, purché siano in un contesto urbanizzato. Insomma, non vogliamo toccare altro terreno agricolo, ma siamo favorevoli a trasformare urbanisticamente lotti che abbiano oggi destinazione a opere pubbliche». Prosegue Chiara Pasquali: «Tra le aree previste, ce ne sono due ai Piani che vorremmo accelerare. Una è l’ex caserma Gorio, dove la Provincia ha insediato il centro di accoglienza per ex profughi. Se riuscissero a trovare velocemente un’altra sistemazione potremmo concordare il piano di attuazione con i proprietari privati». Sul Comune lento: «Durnwalder dice che il Comune non ha progetti. E’ strano che lo dica, perché i nostri progetti sono tutti scritti nei piani che abbiamo approvato la scorsa legislatura, dal Masterplan al piano della mobilità, compreso l’uso metropolitano della ferrovia, rivendicato ora dall’assessore Widmann». Grata però incalza sulle aree: «Nei prossimi giorni torneremo alla carica con la Provincia. Tra il bivio per Merano-Settequerce e Ponte Adige ci sono terreni compatibili con il Masterplan di Bolzano».
Alto adige 3-1-11
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martedì, 04 gennaio 2011



San Giacomo avrà la rotatoria:Nell’ultima seduta la giunta ha stanziato 400 mila euro per la riqualificazione della frazione

BRUNO CANALI
LAIVES. La giunta comunale vuole proseguire con la riqualificazione della statale 12 a S.Giacomo e come ultima decisione del 2010 ha inserito gli interventi tra via Thaler e l’area verde sulla curva di via San Giacomo.
 L’esecutivo ha deliberato l’incarico all’ingegner Perini, per una spesa prevista di 400 mila euro. Si tratta di un stralcio relativo al secondo lotto, quello molto più impegnativo del primo appena realizzato alla periferia sud di San Giacomo, non solo dal punto di vista tecnico ma anche finanziario. In sostanza, non essendoci intanto tutti i soldi necessari per completare il secondo lotto si procede per stralci, avanzando quindi poche decine di metri per volta. In particolare, adesso bisognerà progettare e costruire la rotatoria all’ingresso sud dell’abitato di San Giacomo, al posto dell’attuale incrocio tra via San Giacomo e via Anton Thaler, partendo da dove si sono fermati i lavori relativi al primo lotto.
 Sarà anche l’inizio - come detto - di un tratto ben più impegnativo, perché si entra dentro l’abitato, dove ci sono decine di passi carrai ad esempio e una miriade di proprietà da attraversare. Secondo il progetto, all’altezza della rotatoria da fare al posto dell’incrocio tra via San Giacomo e via Thaler, la ciclabile che arriva da sud dovrà attraversare per passare sul lato opposto, quello verso ovest, per poi attraversare quasi tutto l’abitato di San Giacomo, prima di dividersi in due rami: uno dirigerà verso l’aeroporto, passando tra il Garden Village e il nuovo, futuro quartiere che dovrebbe sorgere al posto dell’ex magazzino Amonn. Con un sottopasso ferroviario poi, questo ramo di ciclabile supererà i binari, fiancheggerà l’aeroporto e raggiungerà la zona industriale di Bolzano.
L’altro ramo invece, dal centro di San Giacomo, più o meno all’altezza del Garden Village, dovrebbe nuovamente passare sul lato est di via San Giacomo e da lì proseguire fino ad intersecarsi con la ciclabile che il Comune di Bolzano ha realizzato fino a Maso della Pieve. L’ingegner Perini ha previsto diversi interventi all’interno dell’abitato, non tutti condivisi dai residenti che avevano assistito ad una presentazione pubblica del progetto. Intanto comunque si inizia alla periferia sud.
Alto Adige 2-1-11
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giovedì, 30 dicembre 2010
    
          

La zona franca di S. Giacomo controllata da doppi vigili  

BOLZANO. A cavallo tra Bolzano e Laives c’era una sorta di zona franca per le multe. Ora avrà un doppio controllo, dei vigili di entrambi i Comuni. La giunta comunale ha approvato ieri una convenzione con l’amministrazione di Laives sulle competenze della polizia municipale nell’area vicino all’aeroporto tra Bolzano e S. Giacomo. La convenzione riguarda i controlli stradali.
 Scherza il sindaco Luigi Spagnolli: «Era un problema che ci trascinavamo da un po’, adesso è chiarito che multe e controlli potranno arrivare da un doppio fronte».
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domenica, 19 dicembre 2010



Laives -  Nel 2011 investimenti per 12 milioni 

BRUNO CANALI
LAIVES. Martedì il consiglio comunale inizierà l’analisi del bilancio di previsione 2011, che pareggia sulla somma di 38,9 milioni. Gli investimenti sfiorano 12 milioni e tra questi spiccano la ristrutturazione della scuola elementare “Collodi” di Pineta (2,5 milioni) e il nuovo serbatoio idrico (3,7).
 Il documento di programmazione ha ricevuto anche il benestare da parte del collegio dei revisori dei conti, che ne ha verificato la coerenza e l’attendibilità contabile. Cautela, i revisori consigliano nel settore del personale comunale rispetto alle novità che potrebbero arrivare dal legislatore e quindi, dicono, “sarà necessario monitorare la situazione durante il 2011 per rientrare nei parametri”. La dotazione di personale attualmente fissata è di 120,17 unità e il parametro per Laives è di un dipendente ogni 130 abitanti.
 Il bilancio sarà accompagnato dalla relazione del sindaco Liliana Di fede, che fin dalla premessa rinnova una affermazione a lei cara: quella della “sfida”. «Sarà un anno importante per l’amministrazione - scrive il sindaco - un anno in cui le sfide intraprese arriveranno ad un bivio decisivo».
 Quali siano si fa presto ad immaginare: cittadella dello sport, piazza, scuola elementare di Pineta, spostamento del lido, riqualificazione di via Kennedy, tanto per citare i temi fondamentali inseriti nei programmi di coalizione. Liliana Di Fede cercherà in tutte le maniere di portarli avanti, come ha garantito, anche se in questi primi sei mesi di attività, sulla sua amministrazione comunale si sono addensate a più riprese nubi minacciose.
 Nel 2011 arriverà anche il nuovo Puc (con piano generale del traffico e tutela degli insiemi) e darà l’indirizzo per il prossimo decennio e già si è visto, con la vicenda Forti, le attenzioni che vi ruotano attorno, dentro e fuori il municipio. Durante i prossimi 12 mesi si prevede di iniziare con l’iter per realizzare la nuova strada di accesso alla zona industriale sud da via Vadena (1,1 milioni) e anche di perfezionare la convenzione con l’Odar per acquisire quanto rimane dell’ex campo Don Bosco, così tra trasformare l’area in uno spazio pubblico verde.
 Dovrebbe anche essere l’anno del fotovoltaico: la progettazione è appaltata e si tratta di incominciare con le installazioni sugli edifici pubblici e verranno introdotti i “led” nell’illuminazione pubblica, sempre per risparmiare energia. Andrà avanti la costruzione della pedemontana verso Castel Flavon e si inizierà con il risanamento del palazzetto dello sport. 1,2 milioni verranno destinati ad un acquedotto per La Costa-Seit e 500.000 euro per proseguire con la riqualificazione di San Giacomo.
Alto Adige 19-12-10
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giovedì, 16 dicembre 2010



La chiesa chiede 20 € a famiglia

BRUNO CANALI
LAIVES. Mattone su mattone, sta nascendo il nuovo centro parrocchiale di San Giacomo. È una iniziativa a favore di tutti e, proprio per questo, da parte di tutti ha bisogno di attenzione e sostegno.
 Don Ivo Costanzi, insieme al consiglio parrocchiale, ha scritto una lettera alle famiglie di San Giacomo. «Da alcuni mesi - si legge - sono iniziati i lavori. San Giacomo sta crescendo, arrivano nuove abitazioni e ci sono più necessità di formazione, esigenze che attualmente non siamo in grado di soddisfare». Quindi l’illustrazione di ciò che si sta realizzando: il nuovo centro parrocchiale avrà spazi più grandi e funzionali per tutti, dai giovani agli anziani, e sarà adeguato alle norme di sicurezza.
 «Possiamo contare sulla vostra generosità? Abbiamo bisogno di “mattoni” ideali, a ciascuno dei quali è assegnato un valore di 20 euro». Per consegnare le proprie offerte destinate ai lavori della parrocchia le possibilità sono due: o si consegnano direttamente in parrocchia, oppure si può effettuare un versamento sul conto che ha il seguente iban, IT 23X0811458481000301039857, con la causale “parrocchia di San Giacomo, pro oratorio parrocchiale”. Solo ed esclusivamente così si può garantire il proprio contributo al lavoro in corso. Qualunque altra richiesta di denaro in forma diversa non deve essere tenuta in considerazione poiché non arriva sicuramente dalla parrocchia di San Giacomo.
 Costruire il nuovo centro parrocchiale costerà attorno ai 2 milioni di euro e anche il Comune di Laives ha deliberato un contributo di 160 mila euro. I lavori dovrebbero terminare nel 2012 e, come detto, dopo i problemi iniziali l’opera è decollata e adesso si lavora alla parte nuova della costruzione, tra la canonica e il campetto da calcio, sul lato sud della chiesa.
 Azioni di solidarietà come questa, possono veramente dare un contributo determinate. Per la costruzione della nuova chiesa a Laives ad esempio, grazie alle offerte della comunità era stato raccolta a suo tempo una somma attorno al milione di euro, soldi importanti per contribuire alla costruzione di una struttura che si rivolge veramente all’intera collettività.
Alto Adige 16-12-10
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sabato, 11 dicembre 2010



Giovani Svp, eletto il direttivo La guida affidata a Plattner


LAIVES. I giovani della Svp hanno rinnovato il direttivo. Lo hanno fatto in occasione di una riunione tra tutti i rappresentanti del mondo giovanile di lingua tedesca in città e dalla successiva votazione è emerso il nome di Valentin Plattner.
 Prende il posto di Daniel Dagostin il quale, nella passata legislatura è stato anche consigliere comunale. Nel nuovo direttivo dei giovani Svp siede anche Matthias Clementi come segretario. Entrano poi anche Thomas Cazzanelli, Silvia Clementi, Daniel Dagostin, Matthias Forti, Sieglinde Hofer, Andreas Perathoner e Hannes Steinwandter. Per San Giacomo, Daniel Woerndle.
 Dopo avere ringraziato tutti per averlo scelto, Valentin Plattner ha garantito che, lavorerà, durante i prossimi tre anni, per portare avanti quanto fatto con le politiche giovanili dal suo predecessore, informando e confrontandosi con tutti. Una breve riflessione è stata fatta anche in merito alla vicenda che ha portato alle dimissioni di Georg Forti da vice sindaco. I giovani Svp hanno apprezzato il suo senso di responsabilità anche nei confronti del partito stesso. Uno dei primi appuntamenti è stato quello con il mercatino di Natale, dove anche i giovani hanno allestito un loro stand (sarà aperto anche oggi e quindi il 18 dicembre) in collaborazione con le altre associazioni partecipanti. (b.c.)
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venerdì, 10 dicembre 2010



Sì al terzo binario tra Ora e Bolzano

 BOLZANO. Il comitato cittadino “Salviamo la stazione” ieri mattina ha riproposto il progetto che prevede la realizzazione di un terzo binario ferroviario tra Ora e Bolzano: «Questo terzo binario - spiega il portavoce del comitato Peter Ortner - è molto richiesto da tutti i pendolari, visto che la tratta attuale è satura a causa della presenza di treni merci e convogli internazionali. Potrebbe inoltre essere sfruttato come metropolitana di superficie prevedendo nuove fermate ad Aslago, Oltrisarco e a San Giacomo. In questa zona vivono 16 mila persone e la possibilità di usare un mezzo pubblico alternativo all’autobus sarebbe un vantaggio per tutti loro». Prospettato un possibile tracciato in galleria sotto al Virgolo: i costi si aggirerebbero sui 40 mila euro.
Alto Adige 10-12-10
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domenica, 28 novembre 2010



 Andrea Gerolimon è il nuovo coordinatore Pd

LAIVES. Ingegnere, 37 anni, Andrea Gerolimon è il nuovo coordinatore comunale del Partito democratico. È stato eletto durante l’assemblea svoltasi ieri pomeriggio a San Giacomo alla presenza dei vertici comunali e provinciali del Pd. Sono stati analizzati un po’ tutti i temi di attualità, sia locali che provinciali e nazionali. Il nuovo coordinatore si è soffermato sulle priorità su cui intende concentrarsi. «Prima di tutto - ha detto Gerolimon - occorre sostenere amministrazione comunale e giunta affinché portino avanti quelli che sono i programmi elettorali, come la piazza, la riqualificazione di San Giacomo e la cittadella dello sport in zona Galizia, per citare i maggiori. A proposito di cittadella, anche il Pd è dell’idea che debba essere una vera cittadella dello sport e non solamente uno stadio per il calcio professionistico».
 Andrea Gerolimon si è soffermato sulla necessità di fare parte del tessuto sociale della comunità di Laives. «La mia una presenza - ha spiegato - non si limiterà al solo periodo delle elezioni, ma continuerà per l’intero mandato ricevuto, per conoscere da vicino le istanze della gente. Cercherò di farmi portavoce delle aspettative di ciascuno. Per questo contiamo di ripetere momenti importanti come l’Open Day, magari organizzandone più d’uno nell’arco dell’anno in modo da poter spiegare alla gente le nostre ragioni e gli sviluppi dell’attività amministrativa».
 Per quanto concerne invece la politica Andrea Gerolimon premette che solo da poco partecipa direttamente i lavori della coalizione di maggioranza. «Noi del gruppo “Penta” abbiamo una convergenza quasi totale con il resto della maggioranza. Anche i rapporti con la Svp direi che sono improntati alla buona collaborazione ed entro il prossimo mese la giunta presenterà il nuovo bilancio di previsione 2011, che consentirà di realizzare buona parte degli impegni presi con gli elettori». Gerolimon prende il posto di coordinatore del Pd a Laives fin qui occupato da Dino Gagliardini, che nel frattempo è stato eletto ed è diventato assessore comunale. (b.c.)
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mercoledì, 17 novembre 2010



Pronti 67 mila euro per opere paramassi a San Giacomo

 Occorre realizzare delle opere paramassi a San Giacomo, secondo un progetto realizzato dall’ingegner Endrich. La spesa, 67 mila euro, sarà in parte sostenuta dalla Protezione civile.
Alto Adige 17-11-10
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mercoledì, 10 novembre 2010



Danneggiato il semaforo tra via Thaler e via S.Giacomo

LAIVES. Nella notte tra lunedì e martedì, qualcuno deve essere finito con la propria automobile contro il semaforo che si trova all’incrocio tra via Anton Thaler e via San Giacomo. La botta è stata abbastanza violenta perché il palo di sostegno del semaforo stesso è stato quasi sradicato dal suolo ed è anche stata abbattuta una tabella per le affissioni accanto. Il conducente del mezzo (che le forze dell’ordine stanno cercando di individuare a seguito della denuncia presentata dai vigili urbani) si è dileguato. I danni ammontano a diverse migliaia d euro. (b.c.)
Alto Adige 10-11-10
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martedì, 12 ottobre 2010



Lezioni nei container semibui nella scuola di San Giacomo

BRUNO CANALI
LAIVES. Gli alunni delle due quinte classi italiane di San Giacomo, dovrebbero entrare nei container verso metà mese. Il Comune ha già lanciato la gara per la fornitura degli arredamenti (banchi e sedie) e intanto nelle due aule sono già stati portati banchi che già c’erano a disposizione; male che vada si inizierà con quelli. Il problema invece rimane quello dell’illuminazione.
 Nei giorni scorsi ad esempio è stata cambiata la disposizione della porta di ingresso ai locali nei container ed erano anche state aperte un paio di finestre sul lato nord. Le aule invece si trovano rivolte prevalentemente verso sud, ma al loro interno la luce naturale è risultata fin da subito scarsa, nonostante l’ampia finestratura.
 Il fatto è che lungo il perimetro sud del cortile scolastico dove sono stati installati i container ci sono alberi ad alto fusto, che contribuiscono ad ombreggiare la zona togliendo luce. Sarà quindi inevitabile tenere accesa quell’artificiale per tutto il tempo di permanenza degli alunni. «Non so esattamente quanti lux vi siano nelle aule rispetto a quelli previsti dalle normative (circa 300) - spiega il consigliere comunale Roberto Ceol, che per una vita si è occupato professionalmente di questi aspetti tecnici - ma sicuramente le luci che sono state montate nei container non sono idonee. Si tratta di luci al neon che normalmente vengono installate nelle cantine; in tutte le scuole dove ho avuto modo di intervenire tecnicamente, abbiamo sempre montato luci indirette, sua per l’aula che verso la lavagna. Quelle che ho visto nei container a San Giacomo invece sono del tipo diretto e certamente, rimanere 4 o 5 ore al giorno con questa luce potrebbe diventare un problema».
 La luce insomma, un problema che anche alcuni genitori dei bambini hanno sollevato nelle scorse settimane. «L’idea che i bambini passino buona parte del loro tempo con la luce artificiale non ci piace proprio - aveva spiegato ad esempio Claudia Furlani, consigliere comunale del Pdl che si occupa proprio di scuola - e occorre fare tutto il possibile affinché i bambini possano vivere nella luce naturale e all’aria aperta».
 «Qualche dubbio Ceol lo aveva anche manifestato in merito all’impianto di riscaldamento dei locali, un impianto del quale ha messo in dubbio l’efficienza quando veramente ce ne sarà bisogno. Sono aspetti da sistemare per tempo insomma, così da evitare di trovarsi nei guai tra qualche mese, quando tutto dovrà funzionare alla perfezione e bisognerà anche che negli spazi all’interno dei container non ristagni l’umidità, altro problema che talvolta accompagna queste strutture in materiali sintetici e non in muratura normale.
 Il problema della luce era già stato sollevato dai genitori subito dopo la visita al container che si trova preso la scuola Pestalozzi di Bolzano: «Le aule non sono male - avevano dichiarato - e ci sono parse funzionali. L’unico dubbio è l’illuminazione naturale, che ci è sembrata modesta».
 Nessun problema invece per lo spazio delle aule e anzi, rispetto alla misura media di quelle della scuola elementare di San Giacomo, nel container le superfici sono anche più ampie di una manciata di metri quadrati. Si era pure accennato all’altezza, perché, effettivamente, entrando nel container la sensazione è che le aule siano basse. In realtà - aveva spiegato il sindaco Liliana Di Fede - le misure rispettano quello che le normative in materia di edilizia scolastica impongono. Nei container di San Giacomo, le classi elementari sono destinate a rimanere per qualche anno almeno, in attesa del finanziamento per una nuova struttura scolastica.
Alto Adige 12-10-10
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lunedì, 04 ottobre 2010



Il comitato civico: «La nuova ciclabile è poco sicura»

 SAN GIACOMO. Il Comune ha messo a disposizione della Forestale i 110 mila euro necessari per dare seguito al progetto di sentiero pedemontano tra San Giacomo e Castel Flavon, sopra Bolzano. Di questo si rallegra anche Lorenzo Merlini, del comitato civico di San Giacomo. «È necessario sapere anche quando verranno conclusi i lavori, perché questo è strettamente legato alla possibilità di procedere ad una nuova programmazione della festa del “Sentiero dei cantastorie” che le associazioni di San Giacomo, vorrebbero trasferire sul nuovo percorso della pedemontana. I residenti vorrebbero un sentiero quanto più facilmente percorribile in termini di pendenze e avere numerose piazzole per sistemarvi panchine e magari opere d’arte». Per Merlini infatti, queste cose possono anche rappresentare momenti socio-culturali e ludici, utili anche per l’economia del territorio e per il turismo. Altro punto da affrontare per il Comitato è la sicurezza della nuova ciclabile all’incrocio con via Thaler. Chi vuole attraversare non ha a portata il tasto per la chiamata semaforica. (b.c.)
Alto Adige 4-10-10

Nota: Il testo originale due servizi più sotto


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lunedì, 04 ottobre 2010



Un sentiero per unire e ciclabile San Giacomo


Proprio in questi giorni il Comitato Civico San Giacomo ha ripreso la sua attività.
Numerose sono le problematiche ancora sul tappeto a cui si vanno aggiungere le presentazioni-discussioni di due nuovi grandi progetti: la Cittadella dello sport e la Centrale di pompaggio.
In questa prima riunione è stato affrontato il tema della passeggiata pedemontana che dovrà percorrere il tratto che va da San Giacomo fino a Castel Flavon.
E' stata promessa la sua realizzazione entro il 2010, ma ci stiamo domandando se questo sarà ancora possibile dal momento che la giunta comunale ha liquidato alla Provincia i 110 mila euro necessari per la realizzazione del primo lotto del sentiero, solo di recente.
E' necessario sapere quando saranno l'inizio dei lavori, ma sopratutto quando potranno essere conclusi.
La motivazione è strettamente legata alla possibilità di procedere ad una nuova programmazione della festa “Il sentiero dei cantastorie” che le Associazioni di San Giacomo insieme all'intera popolazione vorrebbero trasferire nel nuovo percorso della pedemontana.
Le esigenze espresse dagli abitanti, ma anche dalle associazioni culturali di San Giacomo e di Oltrisarco sono quelle di ottenere un sentiero quanto più facilmente percorribile in termini di pendenze e riuscire ad ottenere numerose piazzole sufficientemente ampie tali da accogliere panchine e opere d'arte (sculture o installazioni) da approntare in un percorso a cielo aperto.
Sentieri forestali di questo genere sono numerosi in Alto Adige: Sul sentiero Freud a Collalbo, Sentiero delle leggende sul Salto, Dal Rifugio Sarentino agli omini di pietra e Merano 2000, Via delle saghe etc.
Offrono la possibilità di scoprire la natura intatta ed il magico mondo delle montagne, ma possono rappresentare anche momenti socio-culturali e ludici certamente utili anche per l'economia del territorio nonché turistica.
Chiediamo pertanto alla Forestale di affrontare con sensibilità la nostra richiesta nell'esecuzione di tale opera che da molti anni sta a cuore della popolazione di Laives e Bolzano.


punto critico

Altro punto affrontato è quello della prima parte di ciclabile realizzata in San Giacomo.
Ascoltate diverse persone, in particolare quelle che usano regolarmente la bicicletta, risultano opinioni concordi nel buon risultato della ciclabile e della sua qualità. La sua esecuzione tiene conto della sicurezza dei ciclisti con aiuole spartitraffico, numerosa cartellonistica e segnaletica a terra. Di particolare efficacia sembrano essere le cunette abbassa-velocità anche se possono infastidire leggermente i passeggeri dei Bus. La combinazione delle cunette e dei semafori intelligenti che verranno riattivati dal 13 Ottobre, così garantisce il vicesindaco Forti, accompagnati da controlli dei vigili urbani possono diventare veramente un forte deterrente nella statale a sud di San Giacomo.
Unico dubbio riscontrato in termini di sicurezza è quello riscontrato all'inizio della ciclabile, (in prossimità della via Thaler, poco più a sud) chi volesse attraversare sul passaggio pedonale (sia a destra che a sinistra) non ha l'opportunità di far intervenire il semaforo a monte per bloccare il traffico. Due pulsanti risolverebbero il problema.

alcune foto della ciclabile:










Punto critico

Prima di chiudere la serata vengono anticipate alcune notizie riguardanti la Centrale di pompaggio presentata e discussa poche sere fa a Laives e il progetto della Cittadella dello sport che verrà presentato a San Giacomo il 5 ottobre prossimo alle ore 20.00 presso l'Aula Magna - Nuovo Teatro.

Per il Comitato Civico San Giacomo
Lorenzo Merlini

giovedì, 30 settembre 2010



Tornano i semafori intelligenti nel comune di Laives

LAIVES. Dal 13 ottobre verranno riattivati i semafori intelligenti che si trovano lungo le strade di Laives. Lo ha garantito il vicesindaco Georg Forti, spiegando che la legge ne consentirà a breve l’utilizzo. Per qualche anno a Laives avevano anche svolto la loro funzione di deterrente nei confronti degli automobilisti che non rispettavano i limiti di velocità, poi però fu imposta la disattivazione. «Dal 13 ottobre li riattiviamo - ha detto Forti rispondendo ad una mozione che chiedeva interventi più incisivi nei confronti di chi corre troppo lungo le strade cittadine - e un semaforo lo abbiamo anche in cantiere: installeremo anche quello dove serve». I semafori intelligenti sono in via Marconi, via Andreas Hofer, lungo via Brennero a Pineta, sulla Ss 12 alle porte di Laives e anche lungo il lungo rettilineo a sud di San Giacomo, strada dove in effetti, molti corrono creando pericoli per tutti.
 «Maggior rigidità nei controlli sulla velocità ha auspicato anche il consigliere del Pdl Christian Bianchi, così come Paolo Castelli (Lista civica 5 stelle Laives). «Da valutare, adesso che stiamo mettendo mano alla pianta organica comunale - ha aggiunto Bianchi - la possibilità di sollevare i vigili urbani da mansioni amministrative e d’ufficio, per destinarli invece a quelle più operative, di controllo del traffico e del territorio».
 Quanto ai dossi artificiali, chiesti da Castelli, il vicesindaco ha ricordato i problemi che li caratterizzano, non ultimo quello dei rischi per i trattori con carri carichi di cassoni di mele. Il modello in plastica di dosso invece, puntualmente viene distrutto in inverno dai mezzi spazzaneve, mentre quello in cubetti costa troppo ed è ritenuto anche decisamente poco efficace. (b.c.)
Alto Adige 30-9-10
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sabato, 25 settembre 2010




Arrivati i container per la scuola elementare di San Giacomo (Laives)

BRUNO CANALI
LAIVES. Sono arrivati i prefabbricati alla scuola elementare di San Giacomo destinati ad ospitare due quinte classi (una con 12 e l’altra con 10 alunni). Tra qualche giorno dovrebbero essere pronti per accogliere gli alunni. I container, forniti dalla ditta Niederstaetter, sono costati 85 mila euro.
 «Questione di qualche giorno - dice l’architetto Stefano Rebecchi, capo dell’ufficio lavori pubblici - e i due container saranno pronti. Quanto all’arredamento necessario per ospitarvi le due classi, so che all’ufficio servizi se ne stanno occupando e arriverà rapidamente». I due container sono stati installati nel cortile alle spalle dell’edificio scolastico, una collocazione vicina all’ingresso della zona. Adesso si attende il giudizio finale dei genitori che in parte hanno già avuto modo di verificare come sono fatti e qual’è la vivibilità interna. Lo hanno fatto recentemente andando a vedere - con il sindaco Di Fede - un analogo container che si trova alla scuola “Pestalozzi” di Bolzano. Il giudizio tutto sommato è stato positivo, salvo qualche dubbio in merito alla luminosità interna e all’altezza del soffitto. Il sindaco aveva rassicurato che i container, come è ovvio, rispettano assolutamente quelle che sono le normative in materia e anzi, rispetto alle misure medie delle classi che si trovano alla scuola di San Giacomo, sono anche più spaziosi.
 «Alla scuola di San Giacomo - aveva detto Liliana Di Fede - le classi hanno una superficie media attorno ai 42-43 metri quadrati. Il container invece misura 56 metri quadrati calpestabili, mentre la luminosità viene garantita dalle finestre. Sarà comunque da verificare se la luce basterà nei container di San Giacomo, perché sono stati installati in un angolo del cortile che è circondato da piante ad alto fusto, che potrebbero togliere luce naturale, costringendo a tenere costantemente accesa quella artificiale, una ipotesi che ai genitori non piace affatto. Anche l’altezza dei vani rispetta le indicazioni di legge ed è di due metri e mezzo».
 Anche alcuni insegnanti dell’elementare che avevano partecipato alla visita presso le Pestalozzi, avevano “promosso” i container, che sono perfettamente isolati e dotati di impianto di climatizzazione. Con questi manufatti, la scuola di San Giacomo dovrà convivere per qualche anno sicuramente e oggi non si sa ancora quanti. Il progetto per ampliare la scuola esiste ed è di 15 anni orsono. Realizzato dall’architetto Giorgio Cattelan (che ha anche progettato la nuova palestra e l’annesso teatro) prevederebbe la realizzazione di 10 nuove aule, che garantirebbero tranquillità logistica per diversi anni a venire, tenuto conto anche dei programmi edilizi che riguardano la frazione di San Giacomo.
 Ci sarebbe poi anche un progetto per la mensa scolastica, in questo caso realizzato qualche anno fa dallo steso architetto capo, Stefano Rebecchi, perché a San Giacomo una mensa vera e propria ancora non esiste e intanto ci si arrangia con la sala riunioni messa a disposizione dai vigili del fuoco. In entrambi i casi mancano i soldi per intervenire e, come ha ribadito a più riprese il sindaco Di Fede, in questo momento la priorità dell’amministrazione nel settore scolastico è rivolta all’elementare di Pineta, dove pure i finanziamenti sono da trovare.
 Questa situazione sta creando anche tensione a livello politico tra chi, nella maggioranza, ritiene giusto assegnare priorità alla scuola di Pineta e chi invece, come nel Pdl, ritiene che l’urgenza maggiore riguardi l’elementare di San Giacomo perché proprio lì gli spazi a quanto si vede sono esauriti e si è reso necessario optare per i container.
Alto Adige 25-9-10
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giovedì, 23 settembre 2010



San Giacomo a teatro: cartellone ricco di proposte

LAIVES. E’ già tempo di rassegna teatrale a San Giacomo, con la terza edizione de “La commedia”, proposta dalla compagnia “Strapaes”. Anche questa volta si è rinnovato l’accordo con la Filodrammatica di Laives per evitare accavallamenti di spettacoli dato che da ottobre inizierà anche la rassegna nazionale “Stefano Fait”.
 Otto gli spettacoli in cartellone (prevendita abbonamenti già in corso). Un cartellone ricco di proposte. Sabato apertura con il Gad Città di Trento che presenta la commedia “Il senatore Fox”. Quindi, il 16 ottobre arriverà la compagnia “I 4 cantoni de la logeta” con “Top secret”. Sabato 20 novembre, la filo Toblino, porterà “La credenza”. Il 4 dicembre la compagnia teatrale Fubinese (Piemonte) presenterà “Dieci chili di focaccia e quattro fette di anguria”. A gennaio tocca al “Teatroimmagine” di Venezia con “I promessi sposi” e il 5 febbraio al “Te.MA” di Malcesine con “Purga & cioccolato”. Il 12 marzo, la compagnia “Concordia 74” di Povo metterà in scena “Beniamino Ciopeta appaltato” e, infine, chiusura con “Strapaes” con il “Ne veden dala Lulù” (16 aprile. (b.c.)
Alto Adige 23-9-10
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domenica, 19 settembre 2010



Per la scuola di Pineta servono 3 milioni E il Comune non li ha

BRUNO CANALI
LAIVES. Sarà nel settore dell’edilizia scolastica che si manifesterà la vera emergenza per il Comune di Laives nei prossimi anni. Mentre stanno per arrivare i due prefabbricati alla scuola elementare italiana di San Giacomo, l’architetto Roberta Springhetti ha presentato il progetto per la futura scuola elementare di Pineta. Lo ha rivisto rispetto alla prima ipotesi dopo i problemi frapposti dal Comitato tecnico provinciale. Proprio alla scuola elementare Collodi di Pineta, la giunta avrebbe assegnato priorità di intervento, una scelta che però a San Giacomo diversi genitori iniziano a contestare.
 Problema numero uno: i finanziamenti che non ci sono e allo stato attuale non si sa nemmeno dove trovare. La capacità mutuatoria del Comune è al minimo e questa precarietà finanziaria delicata consente ben pochi voli pindarici. Non ci sono i soldi per ampliare la scuola di San Giacomo (il progetto dell’architetto Cattelan risale a 10 anni fa) e meno che meno per costruire la mensa (progetto dell’architetto Stefano Rebecchi). Ma non ci sono neppure i soldi per ristrutturare la scuola elementare di Pineta, dove si parla - bene che vada - di non meno di 3 milioni di euro. Intanto però le comunità di San Giacomo e di Pineta stanno rapidamente crescendo, con le nuove aree abitative.
 «Stiamo scontando errori di programmazione fatti negli anni passati - ha dichiarato il consigliere Christian Bianchi (Pdl) - perché quando ancora si decise di prevedere nuove aree (ex Espen a San Giacomo e Toggenburg 1 e 2 a Pineta) si doveva pensare immediatamente anche alle infrastrutture primarie e ai servizi, cosa che evidentemente non è stata fatta. Così ci troviamo con i container a San Giacomo e senza soldi per Pineta».
 Come detto, alla scuola di Pineta la giunta aveva deciso di assegnare carattere d’urgenza e adesso il progetto è arrivato ma manca la certezza dei finanziamenti. «Andrà a finire che dovremo metterlo in un cassetto - dice il consigliere Roberto Ceol - per riprendere in mano un vecchio progetto di ristrutturazione dell’elementare di Pineta; un progetto molto meno oneroso, che limitava gli interventi alla sistemazione delle cose più urgenti».
 In questo scenario si inserirà quanto prima la polemica di vari genitori di San Giacomo i quali, appunto, davanti ai container che stanno per essere montati nel cortile scolastico si stanno chiedendo se veramente l’urgenza sia Pineta: «A Pineta - dicono in sostanza - non sembra vi sia un problema di spazi, ma solo di struttura obsoleta. Qui all’elementare di San Giacomo invece gli spazi sono esauriti, tant’è che si ricorre ai container e ancora non sappiamo fino a quando rimarranno. Più emergenza di questa».
 Intanto si parla di “urbanistica concordata” per spostare lido e fare la nuova piazza, urbanistica concordata che significherà altre centinaia di nuovi appartamenti e quindi di famiglie con bambini. Da mandare a scuola.
Alto Adige 19-9-10
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venerdì, 17 settembre 2010



Apre il punto-prestiti della biblioteca di San Giacomo

 Lunedì 20 settembre apre il punto di prestito della biblioteca Don Bosco a San Giacomo. Sarà a disposizione ogni lunedì e giovedì, dalle 15 alle 17. Martedì 21 settembre aprirà anche quello di Pineta, aperto ogni martedì dalle 10 alle 12 e mercoledì e venerdì, dalle 15 alle 17.
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giovedì, 16 settembre 2010



Bianchi: «Scuola nei container soluzione frutto di errori passati»

LAIVES. «Se la soluzione per la carenza di aule all’elementare italiana di San Giacomo è quella dei container, significa che negli anni scorsi non si è pensato alla ristrutturazione». Lo afferma Christian Bianchi, consigliere del Pdl comunale, in una nota dove sottolinea che i container non saranno installati perché è in ballo la ristrutturazione dell’elementare di San Giacomo, «ma solo perché, nella popolosa frazione, negli anni scorsi si è pensato solo a costruire case, senza tenere conto della necessità di adeguare anche i servizi di base dei quali la popolazione ha bisogno. Si è così atteso di arrivare all’insufficienza di spazi nella scuola - continua Bianchi - per porsi il problema. Anche se da anni c’è un progetto di ampliamento che è rimasto a dormire in qualche cassetto».
 Il consigliere del Pdl manifesta l’impressione che i due container che stanno per essere montati a San Giacomo, «rimarranno lì almeno per i prossimi 10 anni, perché in Comune si dice che attualmente sono finiti i soldi». Bianchi si dice convinto che i genitori dei bambini che frequentano l’elementare di San Giacomo non siano contenti della soluzione del genere, che magari diventerà definitiva. «Auspico che il Comune si muova immediatamente per concordare con la Provincia e con il Comune di Bolzano, i finanziamenti necessari per trovare la soluzione del problema». Intanto si fa strada anche l’idea che sarebbe da assegnare proprio alla scuola di San Giacomo priorità di intervento invece che a Pineta. (b.c.)
Alto Adige 16-9-10
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martedì, 14 settembre 2010



Scuole S. Giacomo - Laives: container per 5-6 anni

LAIVES. Primo giorno di scuola, ieri, anche per l’elementare italiana di San Giacomo. È intervenuto anche Mauro Valer, il direttore didattico, che ha spiegato ai genitori l’iter che ha portato all’imminente installazione dei due container per ospitarvi due classi quinte. A tale proposito, già oggi alle 16.30, chi vorrà potrà partecipare alla verifica che l’amministrazione comunale ha organizzato alle scuole Pestalozzi di Bolzano per vedere come sono questi container. Per San Giacomo - ha spiegato Valer - si prevedeva di averli verso la prima decade di ottobre ma arriveranno prima, forse per il 26 settembre».
 I due container costano 85m ila euro e a vincere l’appalto è stata la ditta Niederstätter di Bolzano.
 Come si sia arrivati ai container è presto detto: già a gennaio era stato affrontato il problema degli spazi all’elementare di San Giacomo. Le soluzioni erano tre: ampliare la scuola, ristrutturare la vecchia palestra o installare dei container. Siccome la gestione della scuola di San Giacomo è in consorzio con Bolzano, ovviamente è stato coinvolto anche il capoluogo ed è arrivato il sì ai container, anche perché i tempi stretti a disposizione non avrebbero consentito altro intanto. Così sono state ricavate alcune aule provvisorie nella vecchia palestra, che gli alunni dell’elementare italiana utilizzeranno fino a quando non saranno operativi i due container che verranno installati nel cortile accanto all’edificio scolastico.
 Per quanto tempo rimarranno non è ancora chiaro, ma si parla di 5-6 anni. Il Comune ha un progetto per ampliare la scuola elementare di San Giacomo, progetto realizzato dall’architetto Giorgio Cattelan. Ma mancano i finanziamenti e l’amministrazione comunale ha tra le priorità più urgenti il rifacimento della scuola elementare di Pineta. Anche per questa però, i finanziamenti sono da trovare. (b.c.)
Alto Adige 14-9-10
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venerdì, 10 settembre 2010



San Giacomo: scuola al via senza i container

 LAIVES. Lunedì riaprono le scuole ma alla elementare italiana di San Giacomo già si sa che non saranno pronti i due container che dovranno poi accogliere due quinte classi.
 Nel cortile scolastico sono stati fatti dei lavori per predisporre gli allacciamenti, ma il sindaco Liliana Di Fede spiega che ci vorranno ancora alcune settimane prima di avere operativi i due container acquistati dal Comune per circa 85 mila euro. «Dovrebbero essere montati per il 25 settembre - afferma Liliana Di Fede - ma intanto, la prossima settimana, con una delegazione di genitori ci recheremo alle scuole Pestalozzi di Bolzano per vedere come funzionano container di questo tipo e fugare tutti i timori delle famiglie».
 La direzione didattica dalla quale dipende l’elementare italiana di San Giacomo intanto ha trovato una soluzione transitoria: i ragazzi verranno sistemati in un’aula che normalmente serve per attività alternative, quel tanto che servirà prima di avere operativi i due container. I genitori intanto stanno valutando il da farsi e a livello politico c’è già chi ritiene che l’urgenza di intervenire nel settore scolastico riguardi più San Giacomo che Pineta. Proprio il sindaco Di Fede aveva affermato tempo addietro che l’amministrazione comunale avrebbe assegnato priorità al rifacimento della scuola di Pineta, per la quale sta arrivando un nuovo progetto. (b.c.)
Alto Adige 10-9-10
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giovedì, 09 settembre 2010



Giovedì lunghi, festa medievale a San Giacomo - Laives

LAIVES. Quest’anno la chiusura dei giovedì lunghi dei commercianti è stata affidata a San Giacomo. Questa sera, dalle 19 in poi, ci sarà la grande festa finale e per l’occasione gli organizzatori hanno preparato una festa medievale con tante comparse in costumi d’epoca.
 Anche i gestori dei negozi di San Giacomo per questa occasione accoglieranno la gente vestiti come personaggi medievali e, festa nella festa, il negozio di abbigliamento “Twenty 2”, saluterà in maniera speciale i suoi primi 3 anni di presenza aggiungendo molte proposte per bambini a quelle che già lo caratterizzano. Per quanto riguarda le iniziative in strada, dopo la chiusura di via San Giacomo verso le 19 (il traffico verrà deviato verso la galleria della variante in entrambe le direzioni) inizierà lo spettacolo, con sbandieratori, musica live suonata da musicisti medievali, giochi per bambini e stand che ricostruiranno fedelmente un mercato come doveva essere nel medioevo, con prodotti particolari e con diversi artigiani al lavoro. Ovviamente non mancheranno i giochi per bambini e tante idee per passare qualche ora divertendosi allegramente. (b.c.)
Alto Adige 9-9-10


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mercoledì, 08 settembre 2010


Il sentiero dei Cantastorie 2010.

Altro contributo fotografico di Rit
a che ringraziamo di cuore
.
































domenica, 29 agosto 2010


Traffico: il bollino nero blocca anche via Einstein

BOLZANO. Bollino nero doveva essere e bollino nero è stato su tutta la tratta autostradale. Il primo scaglione di rientri dalle vacanze estive non ha, logicamente, risparmiato neppure l’Autobrennero che ha comunque regitsrato traffico molto intenso in entrambe le direzioni. Anche la zona industriale di Bolzano, comunque, è rimasta invischiata nel blocco. Agli automobilisti in transito sull’autostrada e in uscita in città, infatti, è stato consigliato di recarsi al casello di Bolzano sud, evitando l’uscita a nord. Di fatto buona parte della macchine si è riversata sull’asse di via Einstein andando a ingolfare pure la galleria della Statale 12 che conduce a San Giacomo, già sufficientemente trafficata nelle ore di punta per i pendolari. Nemmeno in serata, comunque, la situazione sull’Autobrennero è tornata alla normalità: tra i due caselli cittadini, infatti, siè verificato un piccolo tamponamento a catena che ha coinvolto quattro vetture senza, fortunatamente, causare feriti. Il traffico, però, non ne ha tratto giovamento. (a.c.)
Alto Adige 22-8-10
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martedì, 17 agosto 2010



La Provincia taglia Comune senza fondi per gli investimenti

BRUNO CANALI
LAIVES. La Provincia ha tagliato del 30 per cento i finanziamenti sulla legge 27 e questo si riflette pesantemente anche sui programmi di investimento comunali. Laives ha importanti progetti da realizzare, ma dovrà procedere per priorità, se non addirittura accontanare gli interventi ritenuti meno urgenti.
 «Siamo come una famiglia tipo di Laives - spiega il sindaco Liliana Di Fede - che in questa fase attraversa una situazione finanziaria seria e che solo facendo massima attenzione alle spese può sperare di vivere dignitosamente. Non possiamo certo permetterci lussi, ma dobbiamo fare bene i conti. Ma finora siamo riusciti ad offrire ai cittadini servizi di qualità, senza dover aumentare le entrate».
 Le rinunce sono più di una comunque e ad esempio, ammette Di Fede, per ora non ci sono i soldi per completare l’asfaltatura del parcheggio accanto al parco di via Marconi. «Abbiamo speso circa 200 mila euro per sistemare la scuola materna tedesca, un lavoro urgente perché ne andava della stabilità, e abbiamo una sezione in più alla materna italiana. Se non avessimo avuto queste spese, probabilmente avremmo asfaltato il parcheggio. Purtroppo non abbiamo grandi risorse e quindi dobbiamo lavorare con quello che c’è. Per le grandi opere, vedi la scuola elementare di Pineta, alla quale abbiamo assegnato priorità, oppure il nuovo serbatoio per l’acquedotto a monte della città, dovremo accendere dei mutui. Stiamo pure verificando l’introduzione del fotovoltaico e anche questo però sarà da finanziare. Con l’avanzo di bilancio abbiamo stabilito di concentrarci sulla riqualificazione di San Giacomo, il primo lotto della quale è stato realizzato e adesso occorre proseguire in direzione di Bolzano se si vuole raggiungere il risultato prefisso, che è quello di recuperare vivibilità. Bisogna quindi valutare con attenzione anche la nostra capacità mutuataria, non possiamo fare troppi debiti, altrimenti rischiamo di saltare. La nostra volontà è quella di non aumentare le tariffe e finora ci siamo riusciti; il punto è quello di trovare un equilibrio tra le esigenze di reperire fondi e quella di non aumentare le tariffe».
 Liliana Di fede conferma anche che nel ruolino di marcia della sua giunta c’è la ristrutturazione del palazzetto dello sport cittadino, altro progetto milionario. «Qualcosa è già iniziato e contiamo di arrivare a regime nel prossimo anno». Accanto alle grandi opere ce ne sono tante più modeste e anche per queste la giunta farà un’attenta analisi delle priorità, lasciando indietro quelle non strettamente necessarie. «La passeggiata tra San Giacomo e Castel Flavon è finanziata e l’Ufficio forestale della Provincia ci ha garantito che i lavori potrebbero iniziare già quest’anno, per il secondo ponticello sul rio Vallarsa invece staremo a vedere».
 Altro ponte quello da rifare all’accesso della zona sportiva Galizia: il bailey per passare durante la fase dei lavori c’è, ma lavori per il momento sono fermi, in attesa di tempi migliori.
Alto Adige 17-8-10
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domenica, 15 agosto 2010



Furlani (Pdl): «Assurdo mettere gli studenti nei container»

LAIVES. «Perché, alla fine, debbono essere i bambini a doverci rimettere, dovendo usufruire dei “migliori container” che comunque sempre box prefabbricati rimangono?» A chiederlo, riferendosi ai due container che per settembre verranno installati presso la scuola elementare italiana di San Giacomo per ospitarvi due classi, sono la consigliere comunale Claudia Furlani e Michele Peruzzo, entrambi del Pdl. «A San Giacomo - continuano i due - sono già state completate alcune zone residenziali e le altre in arrivo verranno occupate per lo più da giovani coppie che, auspichiamo, possano avere a breve dei figli i quali necessiteranno di un ampliamento dei servizi primari quali sono asili e scuole. Siamo delusi nell’apprendere che ad oggi si persista nel costruire quartieri senza dare priorità alle infrastrutture e ai servizi, già oggi carenti». Furlani e Peruzzo ricordano quindi che anche presso l’asilo di via Kennedy a Laives è stata montata una casetta prefabbricata per avere la palestra che non c’era e che continuamente l’amministrazione comunale continua a sottolineare che “non ci sono soldi”. «Ci chiediamo a questo punto quante zone residenziali si costruiranno senza dare la dovuta precedenza ai bisogni delle famiglie e alle infrastrutture primarie», concludono i due rappresentanti del Pdl.
 Ironizza anche l’ex consigliere Raimondo Pusateri (Indipendenti democratici): «La collocazione degli studenti di San Giacomo nei container, è il risultato dell’attenta programmazione fatta dalla giunta precedente - dice Pusateri - e che, a quanto pare, si perpetua anche con l’attuale esecutivo. Mi pare di capire che quella dei container sia una prospettiva sine die», conclude Pusateri. (b.c.)
Alto Adige 15-8-10
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domenica, 15 agosto 2010



Nel parcheggio ha ceduto l’asfalto


LAIVES. Una depressione del terreno attorno all’isola interrata per i rifiuti che si trova nel piccolo parcheggio al centro di San Giacomo, crea qualche problema, in particolare quando piove e l’acqua si accumula attorno alla pedana per gli utenti. Probabilmente il terreno ha ceduto lentamente a causa del vuoto sottostante, dove si trova tutto il meccanismo che fa funzionare il sistema interrato, compresi i container per la raccolta. Unica soluzione appare quella di riportare il livello a pari con l’asfalto, eliminando lo scalino. (b.c.)
Alto Adige 14-8-10
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domenica, 15 agosto 2010



Scuole elementari: primi lavori a Pineta

BRUNO CANALI
LAIVES. Alla scuola elementare italiana di San Giacomo arriveranno due container per fare fronte alla carenza di spazi e aule. Ma la priorità è la scuola elementare della frazione di Pineta, che il sindaco Liliana Di Fede ritiene «ormai obsoleta».
 Nel prossimi anni il settore dell’edilizia scolastica richiederà investimenti milionari. «L’urgenza - ha confermato ieri il sindaco Di Fede - è rappresentata dalle elementari di Pineta, una struttura oramai obsoleta. Per quanto riguarda San Giacomo adottiamo la soluzione provvisoria dei container ma è chiaro che nel settore dell’edilizia scolastica nel medio periodo dovremo investire parecchie risorse: bisognerà accendere dei mutui se dalla Provincia non arriveranno finanziamenti sufficienti. A San Giacomo in particolare scontiamo il fatto che fino ad ora diverse famiglie portavano i propri figli a scuola a Bolzano, mentre adesso preferiscono sempre di più farli rimanere qui. Per noi si tratta di un segnale positivo, pur con i risvolti logistici che si sono manifestati a seguito dell’aumento di alunni».
 Le dichiarazioni del sindaco sono suffragate anche dall’assessore Dario Volani, competente per le scuole comunali. «Tra le opere in programma, abbiamo messo al primo posto la scuola elementare di Pineta - dice Volani - anche perché attende da anni e oramai necessita di un intervento radicale e non più di semplice ristrutturazione. Pineta è anche una zona che avrà un rilevante sviluppo demografico con l’arrivo delle aree di espansione Toggenburg 1 e 2. Non possiamo pertanto più procrastinare l’intervento».
 A proposito della scuola di Pineta, già alcuni anni or sono l’architetto Roberta Springhetti aveva preparato per il Comune di Laives un progetto di ristrutturazione completa. Strada facendo però è stato sostanzialmente bocciato dal comitato tecnico provinciale e quindi la stessa progettista lo ha modificato in base alle richieste. Il nuovo progetto di massima è atteso in municipio per metà settembre, dopo di che dovrà ripercorrere l’iter normale ovvero, passare per la commissione edilizia, per il consiglio comunale e quindi essere inviato anche al comitato tecnico provinciale, dove stavolta dovrebbe arrivare luce verde. A quel punto si passerà all’esecutivo e quindi alla ricerca dei finanziamenti necessari. Bene che vada insomma, se ne riparlerà il prossimo anno.
 Continua l’assessore Volani: «A Laives città non abbiamo grandi problemi: la Gandhi, pur dimostrando sempre più gli anni che ha, non presenta carenze e bastano interventi di routine per garantirne l’efficienza. La scuola elementare tedesca è stata edificata pochi anni fa e infine, le scuole medie sono a posto. Quella italiana in particolare, è stata dotata non molto tempo fa di due nuove aule e quindi per i prossimi anni non dovrebbero esserci problemi di spazio».
Alto Adige 14-8-10
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domenica, 15 agosto 2010



San Giacomo: a scuola nei container
Il sindaco: «È una soluzione provvisoria». I genitori sono preoccupati


BRUNO CANALI
 LAIVES. Alla scuola elementare italiana di San Giacomo crescono le sezioni e chiedono spazio. Alla ripresa, in settembre, saranno 3 invece delle 2 passate e quindi occorre trovare una soluzione veloce: nel cortile saranno sistemati due container.
 Il consorzio di gestione Laives-Bolzano, l’ha individuata in un paio di container, che verranno collocati nello spiazzo alle spalle del cortile principale. Tutto dovrebbe essere pronto per metà settembre. Presidente del consorzio di gestione della scuola di San Giacomo è il sindaco di Laives, Liliana Di Fede, che ha ereditato questo incarico da Giovanni Polonioli. «L’esigenza di spazio si è manifestata - dice Liliana Di Fede - e, anche per motivi educativi, abbiamo stabilito che verranno installati nel cortile scolastico due prefabbricati. Al loro interno troveranno posto due quinte classi e questa situazione l’abbiamo già illustrata sia agli insegnanti (che ci hanno chiesto l’intervento) che ai genitori degli alunni. L’alternativa che rimaneva altrimenti sarebbe stata quella di rinunciare ad un’aula per altre attività».
 Il sindaco di Laives garantisce che comunque quella dei due prefabbricati sarà una soluzione provvisoria. «Per le scuole comunali - aggiunge Di Fede - la priorità in questa fase è assegnata all’elementare di Pineta, una scuola sistemata in un edifico oramai troppo vecchio».
 La prospettiva di avere i propri figli nei container comunque non entusiasma i genitori: «Aspettiamo di vedere che tipo di container sono quelli scelti - dicono - perché da esperienze fatte altrove da parte di qualcuno di noi, temiamo che poi si manifestino problemi. Ci chiediamo anche perché il Comune di Laives non abbia invece previsto di utilizzare la vecchia palestra scolastica, inutilizzata da qualche anno accanto al cortile della scuola».
 A questo proposito, Liliana Di Fede spiega che l’ipotesi è stata presa in considerazione: «Ma trasformare la vecchia palestra scolastica di San Giacomo comporterebbe tempi e costi molto maggiori, a fronte di una qualità che comunque sarebbe inferiore. Per questo abbiamo optato per i container».
 Alla scuola elementare di San Giacomo c’è anche un altro problema ed è quello della mensa che ancora non c’è. Così, da qualche anno, gli scolari per il pranzo utilizzano quella che in realtà dovrebbe essere la sala riunioni della caserma dei vigili del fuoco, una sistemazione altrettanto provvisoria quindi, in attesa di avere la mensa vera e propria. Si era ipotizzato anche in questo caso di trasformare la vecchia palestra scolastica, una possibilità lasciata cadere a fronte della spesa che bisognerebbe sostenere per avere comunque qualche cosa di poco funzionale. Per San Giacomo, questi problemi sono destinati ad aumentare negli anni, dato che intanto sono state completate alcune zone residenziali e altre ne arriveranno.
  Alto Adige 13-8-10
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giovedì, 12 agosto 2010



SAN GIACOMO: Stasera giovedì lungo, in forse per il maltempo

 Le condizioni atmosferiche stanno tenendo sulla corda gli organizzatori delle iniziative all’aperto. Questa sera a san Giacomo è previsto il secondo “giovedì lungo” dei commercianti ma tutto dipenderà da come si metterà il tempo, come già successo la scorsa settimana in via Kennedy a Laives. (b.c.)
Alto Adige 12-8-10
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lunedì, 09 agosto 2010



Frequency
"Prossima fermata: Cinema 2010"
Terzo film
Martedì 10 agosto alle 21.00
al Cortile delle Scuole di San Giacomo di Laives,
accanto al Nuovo Teatro,
con ampio parcheggio
Frequency
(fantascienza) di Gregory Hoblit, con Dennis Quaid, James Caviezel. Un giovane agente di polizia ha perso il padre da piccolo in un incidente di lavoro. In seguito ad una tempesta elettromagnetica sopra New York riesce a mettersi in contatto con lui attraverso una radio.
Come sempre
Vi aspettiamo numerosi
La vostra Cooperativa Teatrale Prometeo


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giovedì, 29 luglio 2010




Il sentiero dei cantastorie - Immagini della festa

Foto di Riccardo Di Valerio

























































Chi avesse foto della festa ed ha il piacere di pubblicarle può spedirle a questo indirizzo: scorrevoce@gmail.com

Passate Parola

Un ringraziamento di cuore

Lorenzo
domenica, 25 luglio 2010


La Zag

Sentiero dei cantastorie. Serata solo in teatro

LAIVES. Il maltempo ha impedito l’allestimento del «Sentiero dei cantastorie» a San Giacomo, costringendo gli organizzatori a spostare tutto in teatro. È stato un peccato, anche se il pubblico non è mancato, perché la bella manifestazione sarebbe stata tutta un’altra cosa sotto le stelle, all’ombra della chiesetta medievale. Così sul palco teatrale si sono alteranti musicisti che hanno proposto brani di repertori medievali e narratori in costumi d’epoca che hanno raccontato le gesta e i pensieri di uomini antichi che hanno attraversato il territorio seguendo gli antichi sentieri.
Alto Adige 25-7-10
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sabato, 24 luglio 2010



SAN GIACOMO  Oggi e domani la sagra con gli alpini

 Festa con le penne nere del gruppo Ana di San Giacomo oggi e domani nel piazzale delle scuole. Oltre alla possibilità di mangiare e bere, si potrà ascoltare musica dal vivo con i «Glamm».

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sabato, 24 luglio 2010



Forti: molte misure anti-traffico ma c’è anche chi non le vuole

LAIVES. Da qualche anno è aperta la variante in galleria tra Bolzano e Pineta. Ed è stato anche completato il primo lotto relativo alla riqualificazione urbana della statale 12 alla periferia sud di San Giacomo. Queste due iniziative hanno contribuito a ridurre il numero di veicoli che ogni giorno transitano per San Giacomo ma, stando al Comitato civico, non basta e così Alessandro Cosi, uno degli attivisti del comitato, nuovamente ha scritto alla giunta chiedendo ulteriori interventi. Anche molti dei residenti chiedono che il traffico sia ridotto. Il Comune dal canto suo ha in programma la realizzazione del secondo lotto di riqualificazione urbana, quello che dovrebbe entrare fin dentro l’abitato di San Giacomo, per arrivare al confine con Bolzano. «Però non abbiamo i soldi in questo momento per realizzarlo completamente - spiega il vicesindaco Georg Forti -e nella variazione di bilancio imminente, inseriremo quello che possiamo, poi vedremo come proseguire». In merito alle continue polemiche, il vicesindaco ribatte che «a fronte di coloro che chiedono misure più drastiche, vi sono altri che invece non le vogliono». Lo si è visto ogni volta che c’è stata occasione, con i commercianti che non vogliono sentire parlare di ulteriori chiusure e accusano i rappresentanti del Comitato di essere solo «quattro gatti». Finora il tentativo di mettere d’accordo le parti è sempre naufragato tra le accuse reciproche, ma il presidente del Comitato spera di trovare una convergenza e aggiorna il confronto a dopo le ferie. (b.c.)
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venerdì, 23 luglio 2010


Chiesetta di San Giacomo - Laives



Sentiero dei cantastorie

Fine settimana di feste e concerti a Laives, San Giacomo e Vadena

LAIVES. Fine settimana ricco di appuntamenti quello che sta per iniziare, sia a Laives che nei centri limitrofi. Si inizia oggi a S. Giacomo e a Vadena. Domenica invece a Laives alle ore 21 l’atteso concerto del famoso gruppo cileno degli Inti Illimani.
 A San Giacomo (inizio alle 21) oggi c’è “Il sentiero dei cantastorie”, una rievocazione in chiave storica di ciò che per secoli accadeva lungo gli antichi sentieri, battuti da mercanti, artisti, briganti e cantastorie appunto. Alle 21 partirà un corteo che salirà fino alla chiesetta sopra l’abitato, dove si concentrerà la manifestazione.
 Spostandoci a Vadena, oggi iniziano tre giorni di festa proposti dai vigili del fuoco. Il fulcro sarà la zona scolastica del paese, dove è montato un grande tendone sotto il quale ci saranno musica e gastronomia fino a domenica, giorno nel quale alle 9.30 verrà celebrata la messa.
 Tornando a Laives, domenica con inizio ore 21, concerto degli Inti Illimani Historico, gruppo cileno che ha segnato un’epoca, in concomitanza con il colpo di stato in Cile. Il concerto si svolgerà sotto il tendone del centro parrocchiale in via Pietralba, dove verrà anche realizzato un murale dai ragazzi e ci sarà la presentazione di un libro sui murales cileni.
Alto Adige 23-7-10
giovedì, 22 luglio 2010



Oggi a San Giacomo teatro in piazza della scuola

LAIVES. Il teatro tenda allestito nel piazzale scolastico di San Giacomo oggi alle 21 ospita la compagnia di Lizzana che proporrà la commedia «Quattro attori in cerca d’autore». Sul palco saranno alcuni attori scapestrati che si atteggiano comunque a grandi artisti pur non essendolo: si smarriscono così fra trame e copioni in una situazione sempre più bizzarra che sicuramente farà sorridere il pubblico. La serie fa parte delle proposte estive organizzate dalla Uilt a San Giacomo in collaborazione con il Comune di Laives.
Alto Adige 22-7-10

Due attrici e due attori scapestrati si atteggiano a grandi interpreti. Decisi a tutto
pur di allietare il pubblico nell’intento di far conoscere opere di autori più o meno
famosi, i nostri poco ispirati protagonisti, forse frastornati dall’emozione di poter
finalmente calcare la scena, si smarriscono tra le trame dei copioni.
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mercoledì, 21 luglio 2010



Torna venerdì a San Giacomo il «Sentiero del cantastorie»

LAIVES. Sono già installati i cartelli per il «Sentiero dei cantastorie» che venerdì sera sarà percorso da tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione di San Giacomo. Si inizierà alle 21, con il corteo munito di fiaccole, che salirà dal paese verso la chiesetta, rievocando ciò che per secoli verosimilmente succedeva lungo gli antichi sentieri con pellegrini, cantastorie, mercanti e briganti. Sarà uno spettacolo nello spettacolo per tutti, che offrirà l’occasione per ripercorrere storie antiche e moderne.
Alto Adige 21-7-10


martedì, 20 luglio 2010

               

IL SENTIERO DEI CANTASTORIE

E' il titolo della festa che si terrà il 23 luglio 2010 nel piazzale della Chiesetta di San Giacomo di Laives con inizio spettacolo alle ore 21.00


Venite con le vostre lanterne insieme ai vostri bambini: la serata risulterà più suggestiva.

Chi per un motivo chi per un altro, chi per passione e chi per stanchezza, chi per gioco e chi per curiosità non si è trovato a percorrere sentieri che diventano memoria da raccontare? Camminiamo, guardiamo e sentiamo; camminiamo e ci ritroviamo in contesti tradizionali ormai sulla strada dell’abbandono; camminiamo e ci riscopriamo diversi nel tempo, camminiamo e ci riscopriamo con il bisogno di sapere dove stiamo e cosa siamo …. Una chiesetta e il viaggio spirituale che ne indicò il posto, strade percorse da commercianti, soldati, viandanti, pellegrini, artisti, prelati e letterati. Sentieri che tessevano e tessono possibilità di incontri e di contatti. Questo vuol essere il “Sentiero dei cantastorie” che collegherà San Giacomo, a nord con Castel Flavon, il Virgolo e le chiese di San Vigilio e del Calvario, a sud con Pineta, Laives e la chiesetta di Peterköfele.

Scopo della festa è quello di ripercorrere, in compagnia di alcuni eventi, la storia di coloro che noi oggi chiamiamo Cantastorie. Artisti che hanno vissuto ed hanno avuto un' importante funzione nella tradizione orale, che hanno permesso il propagarsi e lo svilupparsi della cultura popolare in Italia ed in Europa.

Quest' artista ambulante arrivava anche nei paesi più sperduti eseguendo un repertorio di cantiche tramandate dalla tradizione, oppure inventate e composte da lui stesso, sui temi e gli argomenti del momento. Animava le feste popolari, s'insinuava nei balli, nelle cerimonie nuziali, nei battesimi e nelle cerimonie religiose.

Era una delle poche fonti di riferimento che aveva il popolo analfabeta per sapere ciò che accadeva altrove, e per altrove si intende ciò che accadeva fuori dalle mura della città, oltre l'orizzonte, in altri luoghi e altri mondi.
Oltre ad essere un motivo di aggregazione l’idea del progetto è anche quella di offrire uno spettacolo di “carattere semplice” formato da più storie con caratteristiche diverse dall’antico al moderno che rivalorizzi e recuperi la figura dei cantastorie, dei menestrelli e delle feste popolari.

La storia e gesta dell'apostolo Giacomo il Maggiore, tratta dalle memorie apostoliche di Abdia primo vescovo di Babilonia., patrono della nostra frazione (noto anche per il “Cammino di San Giacomo di Campostela”), sarà il primo di numerosi altri avvenimenti della serata che riguarderanno i rapsodi, i menestrelli, i giullari, i trovatori, i cantori e i cantastorie in genere.

Inizio festa dalle 20.00 alla base della salita di via Thaler.

In caso di maltempo lo spettacolo verrà trasferito nel vicino teatro di San Giacomo

Le Associazioni di San Giacomo - Laives





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lunedì, 19 luglio 2010



VENERDÌ 23 LUGLIO: tutti a S. Giacomo...!
c'è il "SENTIERO DEI CANTASTORI
E" !!!






Cari amici e amiche di S. Giacomo di Laives!
Cari amici e amiche interessati alle attività culturali di S. Giacomo di Laives!


A nome delle Associazioni di S. Giacomo, il Centro culturale S. Giacomo A.82 è lieto di invitarvi all'evento estivo dal titolo "SUL SENTIERO DEI CANTASTORIE", in programma sul piazzale della Chiesetta di S. Giacomo nella serata di VENERDÌ 23 LUGLIO 2010, con ingresso libero. Una manifestazione alla quale vi aspettiamo numerosi, per trascorrere insieme momenti stimolanti ed anche suggestivi, in compagnia di un cast che vi intratterrà con letture di brani di varie epoche sullo stile dei cantastorie, performances di musica d'epoca, canti, danze ed arti figurative. E non mancherà un benvenuto con bevande non alcoliche e piccoli assaggi.

L'appuntamento è dalle ore 20 in poi ai piedi della salita di Via Thaler a S. Giacomo.

L'INIZIO DELLO SPETTACOLO è fissato per le ORE 21 sul piazzale della Chiesetta sovrastante, che si raggiunge con 10 minuti di passeggiata.

Per chi venisse da fuori, segnaliamo che è disponibile tra l'altro il parcheggio di Via Maso Hilber a S. Giacomo, quello cioè di riferimento per il Nuovo Teatro, da cui via Thaler dista pochi minuti a piedi.
In caso di pioggia l'intero spettacolo si svolgerà al Nuovo Teatro di S. Giacomo

Vi invitiamo a CLICCARE questo LINK:
http://www.kultur.bz.it/index.php?root=cal&mode=event&dispDay=1279836000&evtID=16701&_lC=evt_list


per avere tutte le informazioni sui contenuti dello spettacolo, sulle ragioni della serata e sui componenti il cast e il corposo gruppo di lavoro.
Vi accludiamo, in testa, la locandina della manifestazione e alla fine l'articolo pubblicato dal quotidiano Alto Adige.

Siamo infine a chiedere cordialmente la vostra gentile collaborazione, se vorrete. Vi saremmo cioè grati se poteste ritrasmettere il presente invito alle persone di vostra conoscenza potenzialmente interessate a questo bellissimo appuntamento, che speriamo ci farà trascorrere insieme una serata piacevole e ricca di contenuti.

Grazie e arrivederci a venerdì per chi vorrà e potrà esserci...!!!



CENTRO CULTURALE S. GIACOMO A. 82
39050 S. Giacomo di Laives
E-mail
 culturasangiacomo@gmail.com




Racconti, poesie e canti sul “Sentiero dei cantastorie”

Venerdì 23 luglio a San Giacomo lo spettacolo organizzato per la festa del patrono da tutte le associazioni

 BOLZANO. Le associazioni culturali italiane e tedesche di San Giacomo uniscono i loro sforzi per organizzare uno spettacolo, ed è già una bella notizia.
Se poi lo scopo è quello di onorare il patrono e riunire la cittadinanza per una pittoresca serata di racconti, musiche e canti che costituisca anche uno stimolo nei confronti dell’ente pubblico perché mantenga le promesse fatta alla popolosa frazione, il traguardo diventa ancora più lodevole.
 L’appuntamento con “Il sentiero dei cantastorie” è per 23 luglio, alle 20 alla base della salita di via Thaler, dove prenderà il via una festosa processione, illuminata dalle lanterne.
Lo spettacolo vero e proprio si terrà invece alle 21 nel piazzale della chiesetta di San Giacomo, dove la maestra di cerimonie Mara Da Roit introdurrà i numerosi cantastorie in costumi d’epoca realizzati dalle sarte del paese, che metteranno in scena la storia e le gesta dell’apostolo Giacomo il Maggiore, leggeranno le poesie del menestrello Walther von der Fogelweide, interpreteranno concerti medioevali, brani di Dario Fo e altro ancora. Sul palco, tra gli altri, il gruppo musicale Ensemble La Zag, il gruppo Filò del Centro culturale San Giacomo - Agruzzo 82 e il rapper Tachi.
 «È la prima vera festa dedicata alla frazione di San Giacomo e contemporaneamente al patrono stesso - spiega il coordinatore e regista, Lorenzo Merlini -. Ha uno scopo didattico e creativo e vuole coinvolgere l’intero paese.
La festa è anche una piccola provocazione, perché rimarca il desiderio della popolazione per la sistemazione del sentiero che dalla chiesetta porterà verso Castel Flavon e verso Pineta.
Recentemente ho incontrato il sindaco Liliana di Fede, che mi ha confermato che l’inizio dei lavori è previsto per la fine di agosto». (mdg)
Alto Adige 15-7-10


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domenica, 18 luglio 2010






I cantastorie stanno arrivando a San Giacomo.


Venite ad ascoltarli con le vostre lanterne








IL SENTIERO DEI CANTASTORIE



Manifestazione che si terrà il 23 luglio 2010 nel piazzale antistante alla Chiesetta di San Giacomo di Laives






Inizio della festa alle ore 20.00 alla base della salita di via Thaler
Inizio dello spettacolo alle ore 21.00 nel piazzale della Chiesetta
 

Programma della serata:

Cerimonia di benvenuto alle bancarelle con distribuzione di lanterne e storie brevi

Musicanti e attori accompagnano il pubblico alla chiesetta percorrendo la salita dove gli artisti
P. Archis, U. Bulzoni, R. Forti esporranno i propri lavori sul tema  “L'arte dei Cantastorie”

Accoglienza con i sapori del pellegrino alla locanda “Polsa Ben” rallegrata da M. Cristofolini e i suoi collaboratori.

Ore 21.00  Saluti e Presentazione del Sentiero dei Cantastorie. Maestra di cerimonia Mara Da Roit

Storia e gesta dell'apostolo Giacomo il Maggiore: lettura, musica e danzatori: E. Marcantonio,
P. Dalla Vecchia, H.E. Oberegger, J. Ezameta, D. Malojer, e N. Di Cugno nella parte di “San Giacomo”

Musicalità della poesia “Unter der Linden – Sotto il tiglio” del menestrello Walter von der Fogelweide interpretati da L. Zanlucchi e W. Coller

Intermezzo musicale di H.E. Oberegger

Interpretazione de “Il ritratto dei giullari” P. Dalla Vecchia

L'amore della Contessa Dia, affascinante  trobairitz, in una poesia provenzale proposta da M. Da Roit

Concerto medioevale del gruppo musicale “Ensemble La Zag”

“Le fattezze di Bertoldo” del  cantastorie Giulio Cesare Croce

“Il ricordo e l'immaginario di un bambino di una giornata di festa” di P. Dalla Vecchia

Cantar le storie con il “Gruppo Filò” del Centro Culturale San Giacomo -  Agruzzo 82

Da “Quasi Per caso una donna: Elisabetta” di Dario Fò. Interpretazione di B. Fingerle

I nuovi cantastorie con “hip hop e rap” proposto da Tachi

Saluti e congedo

Ideazione: L. Montan e L. Merlini

Coordinamento e regia
Lorenzo Merlini

Le Associazioni di San Giacomo – Laives

Nota: In caso di maltempo lo spettacolo verrà trasferito nel vicino teatro di San Giacomo.





Segnalate ai vostri amici la manifestazione




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domenica, 18 luglio 2010



Giovedì lunghi: il problema è la Tosap

BRUNO CANALI
LAIVES. Mentre in città si discute tra chi reputa corretto chiudere le feste serali come i giovedì lunghi alle 23.30 e chi invece vorrebbe arrivare almeno fino alla mezzanotte, a San Giacomo l’altra sera non ci sono stati problemi. La gente è scesa in strada numerosa per passare qualche ora all’aperto.
 Probabilmente a San Giacomo ha giocato un ruolo favorevole anche il fatto che gli esercizi pubblici aperti fino a tardi non avevano tavoli e panche sulla strada ma solo sulle rispettive proprietà private. Così non è stato un problema smettere di far musica alle 23, perché poi si è smontata baracca con calma, a festa finita.
 «Per me - dice Franz Bianchi, del bar “Giardino” - le 23, le 23.30 o le 24 cambia poco, perché panche e tavoli all’aperto li ho montati sulla proprietà privata. Piuttosto, sarebbe da ragionare sulla tassa di occupazione del suolo pubblico che il Comune fa pagare per questo genere di iniziative, anche se, per la verità, non è esosa».
 È lo stesso appunto che fa anche Elena Alexandrescu, la collega al bar Giardino: «In effetti, va tutto bene e non ci sono problemi con gli orari stabiliti dal Comune di Laives. Piuttosto, si potrebbe ragionare sull’applicazione della tassa di occupazione del suolo pubblico, chiesta anche per il camioncino con il grill».
 Hilde Maier invece è una “semplice” visitatrice, attirata dall’idea di passare qualche ora passeggiando tra gli stand del giovedì lungo di San Giacomo. «L’orario di chiusura alle 23.30 è giusto, così come trovo molto interessante l’idea dei giovedì lunghi con chiusura della strada, sia qui che a Laives. Senza iniziative del genere sarebbe un mortorio».
 Ressa anche davanti all’Hobbit Pub, dove Ivan Mariotti, il gestore, aveva anche montato il “toro meccanico” che ha fatto divertire tantissimi bambini. «Feste come i giovedì lunghi sono sicuramente un toccasana - afferma - perché danno vita e movimento all’abitato, al di là di quello che può essere il guadagno della serata. Non ci fossero queste occasioni di svago in estate, per la nostra comunità non ci sarebbe proprio niente. L’orario di chiusura alle 23.30 in effetti potrebbe anche essere restrittivo ma quello che conta, come vediamo, è che la gente partecipi e si diverta».
 Che le feste serali siano ottime per far uscire la gente di casa lo sostiene anche Sara Malerba: «Ben vengano queste serate - dice - perché fanno uscire la gente di casa e richiamano pubblico anche dai centri limitrofi. Quanto all’orario, credo non si possa pretendere troppo e del resto, una volta chiuso all’esterno, si può comunque continuare all’interno».
 Giovani, come Giacomo Betta, anche a San Giacomo l’altra sera ce n’erano tantissimi in strada e fra gli stand. «Ottima l’idea di portare il giovedì lungo anche qui a San Giacomo - dice Betta - perché rappresenta prima di tutto un’occasione per il paese e per la sua gente di uscire e ritrovarsi, riappropriandosi di spazi come la strada che ogni giorno è delle auto. Certo, se poi l’orario di chiusura potesse essere allungato fino alla mezzanotte non sarebbe male: in estate particolarmente, si esce tardi e si rimane di più e non credo diventerebbe un problema, tenuto conto che questo tipo di manifestazioni si fanno pochi giorni l’anno».
 Tutto bene, insomma, anche se qualche pubblico esercente chiede un’applicazione più “morbida” dell’ordinanza sugli orari di chiusura e qualcun altro un ripensamento sulla tassa di occupazione del suolo pubblico.
Alto Adige 17-7-10
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venerdì, 16 luglio 2010



Fonte: Quì Bassa Atesina N 14 del15-7-10
giovedì, 15 luglio 2010



Racconti, poesie e canti sul “Sentiero dei cantastorie”

Venerdì 23 luglio a San Giacomo lo spettacolo organizzato per la festa del patrono da tutte le associazioni

 BOLZANO. Le associazioni culturali italiane e tedesche di San Giacomo uniscono i loro sforzi per organizzare uno spettacolo, ed è già una bella notizia.
Se poi lo scopo è quello di onorare il patrono e riunire la cittadinanza per una pittoresca serata di racconti, musiche e canti che costituisca anche uno stimolo nei confronti dell’ente pubblico perché mantenga le promesse fatta alla popolosa frazione, il traguardo diventa ancora più lodevole.
 L’appuntamento con “Il sentiero dei cantastorie” è per 23 luglio, alle 20 alla base della salita di via Thaler, dove prenderà il via una festosa processione, illuminata dalle lanterne.
Lo spettacolo vero e proprio si terrà invece alle 21 nel piazzale della chiesetta di San Giacomo, dove la maestra di cerimonie Mara Da Roit introdurrà i numerosi cantastorie in costumi d’epoca realizzati dalle sarte del paese, che metteranno in scena la storia e le gesta dell’apostolo Giacomo il Maggiore, leggeranno le poesie del menestrello Walther von der Fogelweide, interpreteranno concerti medioevali, brani di Dario Fo e altro ancora. Sul palco, tra gli altri, il gruppo musicale Ensemble La Zag, il gruppo Filò del Centro culturale San Giacomo - Agruzzo 82 e il rapper Tachi.
 «È la prima vera festa dedicata alla frazione di San Giacomo e contemporaneamente al patrono stesso - spiega il coordinatore e regista, Lorenzo Merlini -. Ha uno scopo didattico e creativo e vuole coinvolgere l’intero paese.
La festa è anche una piccola provocazione, perché rimarca il desiderio della popolazione per la sistemazione del sentiero che dalla chiesetta porterà verso Castel Flavon e verso Pineta.
Recentemente ho incontrato il sindaco Liliana di Fede, che mi ha confermato che l’inizio dei lavori è previsto per la fine di agosto». (mdg)
Alto Adige 15-7-10
mercoledì, 14 luglio 2010



IL SENTIERO DEI CANTASTORIE

E' il titolo della festa che si terrà il 23 luglio 2010 nel piazzale della Chiesetta di San Giacomo di Laives con inizio spettacolo alle ore 21.00

Chi per un motivo chi per un altro, chi per passione e chi per stanchezza, chi per gioco e chi per curiosità non si è trovato a percorrere sentieri che diventano memoria da raccontare? Camminiamo, guardiamo e sentiamo; camminiamo e ci ritroviamo in contesti tradizionali ormai sulla strada dell’abbandono; camminiamo e ci riscopriamo diversi nel tempo, camminiamo e ci riscopriamo con il bisogno di sapere dove stiamo e cosa siamo …. Una chiesetta e il viaggio spirituale che ne indicò il posto, strade percorse da commercianti, soldati, viandanti, pellegrini, artisti, prelati e letterati. Sentieri che tessevano e tessono possibilità di incontri e di contatti. Questo vuol essere il “Sentiero dei cantastorie” che collegherà San Giacomo, a nord con Castel Flavon, il Virgolo e le chiese di San Vigilio e del Calvario, a sud con Pineta, Laives e la chiesetta di Peterköfele.

Scopo della festa è quello di ripercorrere, in compagnia di alcuni eventi, la storia di coloro che noi oggi chiamiamo Cantastorie. Artisti che hanno vissuto ed hanno avuto un' importante funzione nella tradizione orale, che hanno permesso il propagarsi e lo svilupparsi della cultura popolare in Italia ed in Europa.

Quest' artista ambulante arrivava anche nei paesi più sperduti eseguendo un repertorio di cantiche tramandate dalla tradizione, oppure inventate e composte da lui stesso, sui temi e gli argomenti del momento. Animava le feste popolari, s'insinuava nei balli, nelle cerimonie nuziali, nei battesimi e nelle cerimonie religiose.

Era una delle poche fonti di riferimento che aveva il popolo analfabeta per sapere ciò che accadeva altrove, e per altrove si intende ciò che accadeva fuori dalle mura della città, oltre l'orizzonte, in altri luoghi e altri mondi.
Oltre ad essere un motivo di aggregazione l’idea del progetto è anche quella di offrire uno spettacolo di “carattere semplice” formato da più storie con caratteristiche diverse dall’antico al moderno che rivalorizzi e recuperi la figura dei cantastorie, dei menestrelli e delle feste popolari.

La storia e gesta dell'apostolo Giacomo il Maggiore, tratta dalle memorie apostoliche di Abdia primo vescovo di Babilonia., patrono della nostra frazione (noto anche per il “Cammino di San Giacomo di Campostela”), sarà il primo di numerosi altri avvenimenti della serata che riguarderanno i rapsodi, i menestrelli, i giullari, i trovatori, i cantori e i cantastorie in genere.

Venite con le vostre lanterne insieme ai vostri bambini: la serata risulterà più suggestiva.

Inizio festa dalle 20.00 alla base della salita di via Thaler.

In caso di maltempo lo spettacolo verrà trasferito nel vicino teatro di San Giacomo

Le Associazioni di San Giacomo - Laives


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mercoledì, 14 luglio 2010
IL SENTIERO DEI CANTASTORIE




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martedì, 13 luglio 2010



Amici collaborate alla riuscita della festa. E' la festa di San Giacomo, di tutte le associazioni, di tutti gli abitanti.

PASSAPAROLA






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domenica, 11 luglio 2010



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mercoledì, 07 luglio 2010



L’architetto Dellai: «Chiesa, il progetto va cambiato»

LAIVES. Marco Dellai è il progettista della ristrutturazione del centro parrocchiale di San Giacomo, i cui lavori dovrebbero partire a breve dopo anni di stallo. Ora l’architetto dà la sua versione sulle tensioni col consiglio parrocchiale. Sei anni fa, racconta, «sono stato scelto da don Luca Cemin per la ristrutturazione del centro parrocchiale. La gestazione del progetto è stata faticosa sia per l’impegno finanziario importante sia per un comitato parrocchiale poco pratico di questioni relative alla realizzazione di un edificio». A causa delle difficoltà del comitato, sostiene Dellai, «don Cemin decise di assumersi la responsabilità in prima persona togliendo deleghe ad alcuni membri. Con don Cemin i rapporti sono stati sempre franchi. Due anni fa è subentrato un nuovo parroco e sono ricomparse le persone esautorate da don Cemin. È così iniziato un attacco alla mia persona. È stato incaricato per la direzione lavori uno studio di ingegneria e ho accolto la cosa con sollievo».
 Nel frattempo, prosegue, «si erano aggiunti problemi coi vicini. Il condominio confinante a sud, dopo un lungo lavoro di convincimento, aveva concesso una deroga per costruire pressoché a ridosso del confine per consentire la realizzazione di un edificio e una piazzetta più funzionali. Alcuni condomini, dopo la nomina del nuovo direttore dei lavori e non sentendosi più garantiti del rispetto degli accordi presi, hanno ritirato l’autorizzazione a costruire a una distanza inferiore ai 5 metri dal confine. Ora quindi il progetto dovrà subire modifiche sostanziali e ripercorrere tutto l’iter burocratico. Il comitato dice che non è preoccupato e che sarà relizzato il mio progetto, come se tagliare una fetta di 3.5 m di edificio sia una cosa di poco... Faccio comunque i miei migliori auguri per un iter di approvazione veloce». Dellai parla anche di questioni economiche: «Ho accettato un compenso scontato del 20%. Ho rinuciato, pur di chiudere i rapporti, a 30 mila euro per lavori extracontratto a condizione che non sia indicato il mio nome come progettista: non considero più mio un progetto che sarà concretizzato da altri e amputato su un lato».
Alto Adige 7-7-10
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martedì, 06 luglio 2010


Chiesa di San Giacomo: lavori al via

BRUNO CANALI
 LAIVES. Gli intoppi «ci sono stati» ma ora «finalmente possiamo partire»: don Ivo Costanzi e il consiglio parrocchiale di San Giacomo annunciano il via ai lavori alla canonica. Costeranno 2 milioni, fine prevista 2012.
 Che i problemi non siano mancati, lo ammettono tutti: il simbolo è quella gru ferma da tempo immemorabile fuori dalla chisa. Ci sono state soprattutto tensioni con l’ex direttore dei lavori. «Ma da quando quest’ultimo è cambiato - dice Elena Cattoni, presidente del consiglio parrocchiale - la strada per il grande progetto di ristrutturazione della canonica è in discesa. Abbiamo fatto più negli ultimi 6 mesi per risolvere i problemi che in 5 anni e adesso si può iniziare». Il comitato per i lavori della parrocchia, le fa eco Pasquale Brando, si incontra «almeno una volta alla settimana».
 Il parroco, don Ivo Costanzi, sottolinea che il progetto di trasformazione del centro parrocchiale accanto alla chiesa ha anche ricevuto l’ok del comitato tecnico provinciale. «Ho ricevuto dalla Curia il permesso di sottoscrivere la convenzione con il Comune - ricorda don Ivo - e da questo punto di vista possiamo iniziare, perché anche i finanziamenti sono a posto. Sarà un lavoro che complessivamente costerà attorno ai 2 milioni».
 I rappresentanti parrocchiali come detto ammettono che ci sono stati dei ritardi, «contrattempi tecnici incontrati strada facendo. Ad esempio la questione delle distanze della nuova costruzione parrocchiale da alcuni condomini accanto, aspetto che ha richiesto una deroga, e poi la direzione lavori, per la quale alla fine ci si è affidati allo studio Bergmeister di Varna». Il progetto invece rimane quello realizzato a suo tempo dall’architetto Marco Dellai e per le fasi operative, con il via libera in mano, adesso la ditta Berner Bau può iniziare i lavori. Dovrebbero durare fino al 2012.
 Si incomincerà con la costruzione della parte nuova, vale a dire tutta la cubatura che verrà realizzata alle spalle della canonica, verso il campetto da calcio. Quindi il resto, con tutta la ristrutturazione del centro parrocchiale esistente. Grande soddisfazione in parrocchia. Anche il Comune di Laives farà la sua parte con un contributo di 160 mila euro.
Alto Adige 6-7-10
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categoria:san giacomo oggi
domenica, 04 luglio 2010



Chiesa di S.Giacomo: i lavori alla canonica non sono mai partiti

BRUNO CANALI
LAIVES. È più di un anno oramai che in un angolo del cortile davanti all’ingresso della chiesa di San Giacomo, sta “parcheggiata” una grande gru. Doveva servire per i lavori di ristrutturazione della canonica e sembrava cosa fatta. Invece è tutto bloccato: evidentemente qualche cosa non ha funzionato. Di certo si tratta di problemi interni alla parrocchia di San Giacomo, dove nel frattempo si sono alternati un paio di parroci, senza che l’intervento prendesse il via. Di sicuro non si tratta di rapporti con l’amministrazione comunale di Laives e lo sottolinea l’ex sindaco Giovanni Polonioli, che fino ad un paio di mesi fa ha seguito la questione.
 «Noi a suo tempo, come amministrazione comunale, garantimmo un contributo per la ristrutturazione della canonica accanto alla chiesa di San Giacomo - spiega Polonioli - un contributo ovviamente subordinato all’inizio dell’intervento. Ricordo che l’unico aspetto da chiarire ad un certo punto fu quello del tipo di appalto che la parrocchia andava a fare, ovvero se era da considerare o meno un appalto pubblico. La cosa fu rapidamente chiarita dai tecnici, perché, in effetti, l’appalto è a carattere privato, non essendo il contributo superiore al 50 per cento dei costi programmati. Detto questo, non abbiamo più saputo come stava andando con il progetto».
 Proprio il progetto (firmato dall’architetto Marco Dellai) strada facendo venne esposto in chiesa affinchè tutta la popolazione potesse rendersi conto di ciò che si prevedeva di fare. Quindi i contatti con una ditta, che ha portato nell’area della chiesa la gru, segno tangibile che qualche cosa si stava muovendo e - più di un anno fa - si doveva essere in procinto di iniziare.
 Poi qualcosa deve essersi bloccato se, come detto, al di là della gru altro non si è visto. Non ne parlano volentieri neppure coloro che a suo tempo facevano parte del consiglio parrocchiale, ma si capisce che ci sono stati dei contrasti tra i tecnici che dovevano seguire l’operazione. Qualcuno accenna a timori della parrocchia anche per l’impegno finanziario (si supera il milione di euro) e così, gli uni insieme agli altri, hanno avuto come risultato il congelamento del progetto di ristrutturazione e la singolare, ingombrante presenza, della grande gru in un angolo del piazzale davanti alla chiesa.
 Scorrendo le previsioni contenute nella relazione accompagnatoria del progetto firmato oramai qualche anno fa dall’architetto Dellai, si ha il quadro di una trasformazione radicale del vecchio edificio a ridosso della chiesa che ospita, oltre alla canonica, anche alcune salette. Il complesso nuovo sarebbe stato tutta un’altra cosa, senza sconvolgere eccessivamente l’architettura tipica della costruzione degli anni ’50. Oltre a rifare tutti gli spazi che riguardano la residenza del parroco, si prevedevano sale per giovani e anziani, servizi adeguati ed eliminazione anche di eventuali barriere architettoniche. Chissà se tutto questo vedrà mai la luce.
Alto Adige 4-7-10
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categoria:san giacomo oggi

martedì, 29 giugno 2010



Volley: salta il ritiro a San Giacomo dell’Italia femminile 

LAIVES. Il ritorno a San Giacomo della nazionale femminile di pallavolo sembrava cosa fatta qualche tempo fa, tanto che gli organizzatori avevano anche organizzato una conferenza stampa per annunciare con soddisfazione quello che doveva essere l’evento clou dell’estate a Laives. Invece sembra che tutto debba saltare per sopravvenuti impegni che riguardano le pallavoliste azzurre, attese a San Giacomo tra il 2 e il 13 agosto. A cambiare il ruolino di marcia della preparazione azzurra in vista dei Mondiali in Giappone è la partecipazione al Grand Prix, manifestazione che rientra tra quelle in scaletta per la qualificazione alle Olipiadi ed è evidente che quest’ultimo appuntamento ha un rilievo determinate rispetto a tutti gli altri.
 Così il ritorno a San Giacomo, dove lo scorso anno aveva avuto luogo il ritiro delle pallavoliste nazionali, sembra destinato a saltare. Per tutti gli sportivi si tratta di una doccia fredda, perché l’occasione era di quelle ghiotte e non solo per coloro che praticano la pallavolo. Le azzurre, lo scorso anno, avevano saputo riscuotere una grande simpatia tra la popolazione, partecipando anche ad alcuni appuntamenti del calendario estivo comunale ed ai giovedì lunghi e la giunta comunale era entusiasta di poter ripetere l’esperienza. (b.c.)
Alto Adige 29-6-10
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lunedì, 28 giugno 2010



I residenti: «Eternit vicino al parco»

BRUNO CANALI
LAIVES. Residenti preoccupati per lo sporco e il degrado che caratterizzano la parte oltre il parco Verde Nicolussi, vicino alla chiesa di San Giacomo. «Dietro al campetto da calcio c’erano pezzi di eternit», spiega una mamma.
 Se veramente c’erano pezzi di eternit (materiale utilizzato in edilizia a base di amianto) sono stati rimossi di recente, mentre restano sporco e rifiuti nella parte oltre la rete, alle spalle della casetta prefabbricata che ospita anche i servizi igienici. Tra casetta e piede della montagna c’è una sorta di “terra di nessuno” dove si accumulano i rifiuti e crescono cespugli ed erbacce. Anche la scelta di mettere alcuni tavoli con le panche dietro il prefabbricato invece che davanti, sul fronte parco, si è dimostrata subito infelice: è defilata e nascosta e favorisce i vandalismi. Basta vedere come sono stati imbrattati tavoli, panche e parete della casetta. I rifiuti poi vanno a finire al di là della rete di recinzione, nella “terra di nessuno” tra parco e bosco, dando all’insieme un che di degradato e sporco.
 È questa situazione che stigmatizzano i frequentatori abituali del parco accanto alla chiesa di San Giacomo nel chiedere interventi da parte del Comune. Perché quando venne realizzato il parco si sia deciso di lasciare fuori uno spicchio di terreno verso la montagna non lo si è mai capito e una delle spiegazioni sarebbe che proprio lì c’è l’ingresso di un vecchio tunnel servito come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. Comunque sia, si tratta di una situazione di degrado che penalizza anche parte del parco pubblico e anche se c’è la rete, chi vuole passare al di là lo fa tranquillamente. Ci sono, infatti, dei varchi che rappresentano anche un pericolo per i bambini. Urge un intervento, almeno per sistemare quello che è possibile. “Girare” verso il parco tavoli e panche ormai non è più immaginabile, ma almeno si garantisca una regolare pulizia dell’area dietro la casetta dei servizi. Questa è la richiesta di chi si lamenta della situazione esistente attorno all’area pubblica. Sarebbero opportuni controlli serali dietro la casetta perché, quando il parco chiude, c’è sempre il rischio che qualcuno, sapendo di non essere visto, compia atti vandalici.
Alto Adige 28-6-10
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martedì, 25 maggio 2010

Laives: serve la riqualificazione
Daniel Raffaelli
LAIVES
I prossimi anni saranno per Laives quelli più importanti della sua recente storia. Infatti, con il prossimo completamento della variante alla statale 12, bisognerà “riqualificare” la nostra città, al fine di renderla un fiore all’occhiello per gli abitanti ed un ottimo biglietto da visita per il commercio locale. Senza il traffico ed il rumore, tutto potrà riprendere vita. Quella che ora è definita la città dormitorio o di semplice passaggio si potrà e si dovrà trasformare in un centro abitato a misura di persona.
 Questa sfida però non la si può certo affrontare con leggerezza. Ricordiamoci di quello che è accaduto nella frazione di San Giacomo: a oltre 5 anni dall’apertura del relativo tratto di variante sono state sistemate solo poche centinaia di metri di marciapiede, fra l’altro di recente e con notevoli disagi. I responsabili di questa inerzia sono gli stessi che per un semplice lavoro come l’ampliamento della mensa scolastica hanno procurato 3 anni di disagi e una crescita esponenziale dei costi. L’amministrazione, che è composta da persone pagate con le nostre tasse, deve essere in grado di rispondere ai bisogni della popolazione trattando le risorse pubbliche con i guanti di velluto. Purtroppo però non è sempre così, e ce ne rendiamo conto anche quando ci rechiamo in Comune per adempiere ad una semplice pratica burocratica.
 Per il cittadino, che è già afflitto dai propri problemi personali e di lavoro, incomincia spesso una specie di grande “gioco dell’oca”, poiché questi viene spesso sbattuto da un ufficio all’altro, con l’evidente rischio di ritrovarsi poi, senza avere concluso nulla, a precipitare direttamente al via.
Alto Adige 25-5-10
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categoria:comune di laives, san giacomo oggi
venerdì, 21 maggio 2010


Ciclabile a San Giacomo: avanti i lavori

LAIVES. E’ in fase avanzata di realizzazione il primo lotto di riqualificazione della statale 12 alla periferia sud di San Giacomo. Finiti questi lavori toccherà al secondo lotto, quello tecnicamente (e finanziariamente) più impegnativo dal momento che entrerà nel cuore dell’abitato di San Giacomo per raggiungere il confine con Bolzano.
 Per ora, altro non è in programma, in particolare verso sud. La pista pedociclabile che si sta costruendo termina infatti all’incrocio tra la statale 12 e via Giovanni Pascoli, all’incirca dove c’è il bar “La Costa”. Per questo molti si stanno chiedendo cosa succederà in seguito, perché fermandosi lì, la ciclabile risulta “monca” e non serve per chi abita a Pineta oppure a Laives.
 Inizialmente il progetto della pedociclabile inserito nella qualificazione urbana di san Giacomo, prevedeva che i ciclisti, una volta arrivati al bar La Costa, se diretti verso Liaves avrebbero dovuto imboccare via Pascoli, quindi una interpoderale che raggiunge la zona produttiva Vurza e da lì Pineta. Però via Pascoli è troppo angusta e già vi passa una machina per volta; difficile pensare che si possa anche fare posto ad una ciclabile (manca anche il marciapiede).
 “Effettivamente bisognerà proseguire la ciclabile in altro modo - ammette il vice sindaco Georg Forti - e la direttrice più logica sarebbe quella che continua lungo la statale 12, dove c’è il posto per realizzare la pista. Bisognerà che appena insediata la nuova amministrazione comunale si studi questa soluzione”.
 Già adesso, sono ben pochi gli utenti delle due ruote che, per andare e venire da Laives verso San Giacomo, usano via Pascoli: i ciclisti preferiscono infatti rischiare percorrendo la statale 12, che fortunatamente è caratterizzata da molto meno traffico di una volta. Come anticipa il vice sindaco, sarà inevitabile una soluzione lungo il lato della statale piuttosto che lungo via Pascoli e la zona Vurza.
Alto Adige 21-5-10
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categoria:san giacomo oggi, ciclabile pedonabile
domenica, 16 maggio 2010


Manifestazioni estive Approvato il piano si parte il 4 giugno

LAIVES. Le manifestazioni estive sono salve. La consulta culturale si è riunita e ha approvato il programma dei prossimi mesi: si inizia già venerdì 4 giugno (e poi il 5) con due serate che vedranno ospite dell’associazione turistica locale, il cantante Rudy Giovannini. Canterà sotto il grande tendone già pronto nel piazzale del Pfarrheim in via Pietralba. Tornerà poi anche la sfilata estiva a cura del gruppo carnevalesco che mancava da qualche anno. Così, il 12 giugno, a Pineta, si potranno rivedere alcuni carri che hanno sfilato a febbraio per le strade di Laives.
 Sempre sotto il tendone del Pfarrheim, domenica 13 giugno festa con gli alpini del gruppo cittadino. Arriverà anche il cinema all’aperto, nella piazzetta davanti al municipio, dal 30 giugno con la collaborazione de La Comune di Bolzano. A mano a mano che si andrà avanti, arriveranno tante altre occasioni per uscire di casa e ci sarà nuovamente la rievocazione storica a San Giacomo il 23 luglio e quindi il concerto degli Inti Illimani, sotto il tendone, domenica 25 luglio. Tra il 6 e l’8 agosto, a cura dell’associazione turistica, quinta edizione dell’Oldtimer Bike Festival: non solo in mostra ma impegnate anche in una gara. Le proposte interesseranno anche Pineta e San Giacomo e il clou arriverà il 5 settembre con lo spettacolo di Gaspare e Zuzzurro.
Alto Adige 16-5-10
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mercoledì, 12 maggio 2010


Comitato di S.Giacomo contro il Comune «Sul limite dei 30 km/h nessuna risposta»

 LAIVES. A ridosso delle elezioni comunali, il comitato civico di San Giacomo lancia un siluro verso l’amministrazione comunale.
 «Prendiamo atto che l’amministrazione comunale ha dato dimostrazione di non tenere minimamente in considerazione le preoccupazioni e i problemi dei cittadini di San Giacomo - scrive Alessandro Cosi - Ci saremmo attesi che, oltre alle belle parole pronunciate durante le assemblee da noi promosse, i rappresentanti comunali dessero una risposta alle richieste urgenti evidenziate in un comunicato di alcuni mesi orsono. Anche alle ultime parole pronunciate dal voice sindaco Georg Forti (“verificherò la possibilità di introdurre il limite di 30 chilometri orari”) non è seguito nulla. Ci saremmo aspettati un breve riscontro, anche del tipo: “Ho provato ma non è possibile”».
 Cosi parla perciò di «indifferenza che fa seguito a 5 anni di parole e promesse fatte al vento, un ciclo che sta per concludersi tra rabbia e delusione; una brutta pagina per la storia di San Giacomo».
 Quindi si elencano nuovamente i provvedimenti che andrebbero presi nella frazione, tra dossi artificiali, riduzione del limite di velocità a 30 chilometri orari, attivazione dei semafori esistenti, dotando gli autobus del dispositivo per far scattare il rosso.
 «Sono proposte che hanno l’obiettivo di migliorare la vivibilità di San Giacomo - conclude Alessandro Cosi - e i tre punti evidenziati sopra sono la condizione minima essenziale per poter iniziare a vedere realizzata quella riqualificazione urbana ripetutamente promessa ed auspicata dall’amministrazione comunale stessa ma in buona parte mai realizzata». (b.c.)
Alto Adige 12-5-10
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lunedì, 03 maggio 2010


Unificare San Giacomo sotto Laives


Chi voglia dare una valutazione sull’operato della giunta uscente e sull’affidabilità delle promesse che oggi vengono avanzate dalle forze politiche che ne hanno fatto parte, basta che guardi a San Giacomo.
Per la frazione vi erano impegni chiari che avrebbero dovuto portare in breve tempo alla sua riqualificazione, liberandola dal traffico: “L’imperativo é agire senza perdere un minuto di tempo – aveva affermato il sindaco Polonioli - altrimenti si rischia di aver fallito…“
Vi era dunque piena coscienza delle conseguenze a cui si andava incontro dilazionando nel tempo gli interventi e, non essere stati capaci di mantenerele promesse fatte alla popolazione, bolla come inaffidabile l’intera giunta.
I protagonisti politici della vicenda si sono peró spesso giustificati asserendo che molte delle decisioni andavano prese in accordo con il comune di Bolzano. Ecco allora che sulla mensa non era possibile procedere perché occorreva aspettare le decisioni del capoluogo, cosí come per alcuni provvedimenti atti a calmierare il traffico o per la decisione di come collegare la ciclabile alla rete bolzanina.
Ci é sempre parsa questa, piú che una giustificazione, un’ulteriore dimostrazione dell’incapacitá di intessere rapporti costruttivi con i comuni limitrofi e con la stessa provincia.
É da questa constatazione che nasce la nostra proposta di unificare tutto l’abitato sotto il nostro comune per non fornire piú alibi alla nostra amministrazione, ma soprattutto per poter dare finalmente soluzione ai problemi di una comunitá a cui verrebbe offerto un unico interlocutore.
Si tratta di una proposta seria che offriamo alla discussione di tutte le forze politiche, dei comitati e dei cittadini affinché se ne valutino i vantaggi o i possibili effetti negativi.
D’altronde non si tratta di un’idea del tutto nuova se nel passato qualcuno aveva ipotizzato per San Giacomo la possibilità di costituirsi in comune autonomo.

Rifondalaives – L’Alternativa

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martedì, 30 marzo 2010

Il comitato di San Giacomo: «Subito la rotonda»
«È l’unico modo per portare gli autobus della Sasa in paese»

BRUNO CANALI
LAIVES. Se mai si dovesse arrivare al prolungamento della linea 10 A e 10 B della Sasa fino a San Giacomo, il problema da risolvere sarà trovare uno spazio per consentire agli autobus di girarsi e fare dietrofront.
 Fino a qualche tempo fa c’era il piazzale in centro, ma adesso la superficie è stata dimezzata dai proprietari. Comunque quel piazzale non era più utilizzato dagli autobus della linea 4 Sasa da quando il capolinea è stato spostato alla rotatoria di Pineta e anche per questo il Comune non ha più rinnovato la convenzione con i proprietari del piazzale. In merito interviene comunque il comitato civico di San Giacomo, prima di tutto per manifestare «sconcerto dopo avere appreso dall’assessore Thomas Widmann che dall’amministrazione comunale di Laives non è mai arrivata in Provincia una richiesta ufficiale di allungare la linea 10 A e B fin dentro l’abitato. Siamo veramente sorpresi - dicono i rappresentanti del comitato civico - sapendo che nelle loro dichiarazioni sindaco e giunta si erano espressi favorevolmente per l’estensione della linea pubblica fino a San Giacomo. Ci domandiamo se quella fu semplicemente propaganda o semplice dimenticanza».
 Detto questo e preso atto che lo spazio nel piazzale del centro non c’è più, dal comitato civico arriva comunque una proposta per permettere agli autobus di giarsi. «La soluzione del problema - si legge nell’ipotesi di soluzione che non fa mistero di voler mettere alla prova la giunta comunale - è quella di anticipare i lavori di realizzazione della rotatoria stradale prevista al posto dell’attuale incrocio tra via San Giacomo e via Thaler (quella che sale alla chiesetta). La rotatoria è prevista nel secondo lotto dei lavori di riqualificazione di San Giacomo, anticipandola si risolverebbe anche il problema del posto per far girare gli autobus della linea 10 A e B della Sasa. Se veramente è interesse dell’amministrazione comunale far arrivare finalmente fino a San Giacomo questa linea di collegamento che poi raggiunge direttamente l’ospedale di Bolzano, allora si proceda in tal senso - dicono dal comitato -. In tutto l’abitato non vi sono altre possibilità per l’inversione di marcia ai mezzi pubblici della Sasa».
Alto Adige 30-3-10


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domenica, 28 marzo 2010



Soluzione per i Bus 10 a San Giacomo
E' con non poco sconcerto che si legge sull'Alto Adige del 26-3-10:
Più possibilista invece, l’assessore Widmann si dichiara verso l’ipotesi di prolungare la linea 10 A e 10B della Sasa fino a san Giacomo. «Dall’amministrazione comunale di Laives comunque non mi è mai arrivata una richiesta in tal senso - spiega - ma se dovesse arrivare la valuteremo, verificando se ha un senso oppure no»

Veramente sorprendente sapendo che nelle numerose dichiarazioni del sindaco e la maggior parte della Giunta Comunale si era espressa favorevolmente per l'estensione del Bus 10 fino a San Giacomo. Ci domandiamo se quella fu semplicemente propaganda o semplicemente una dimenticanza.
Volendo essere realisti evidenziamo ormai l'impossibilità di far girare gli autobus nella rotonda del vecchio capolinea del Bus 4 perchè la stessa è stata eliminata e il Comune lo sapeva perchè deve aver dato concessione ai lavori.
Riteniamo comunque possibile la soluzione del problema mettendo alla prova nuovamente l'attuale Giunta, ma anche la prossima dopo le elezioni, proponendo l'anticipazione dei lavori relativi alla rotonda del secondo lotto della ciclabile all'altezza di via Thaler. Tale possibilità farebbe capire se esiste un vero interesse politico da parte dell'Amministrazione, come dichiarato, e potrebbe risolvere anche l'aspetto più pratico, ovvero quello, ove fosse necessario, di permettere inversione di marcia ai mezzi più pesanti e naturalmente ai BUS 10/A/B. Si tenga presente che in tutta san Giacomo non vi sono possibilità di inversione di marcia se non a sud del paese sulla retta dove esiste il distributore di benzina.
La domanda all'assessorato provinciale va comunque fatta.

Per il Comitato Civico di San Giacomo
Lorenzo Merlini
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domenica, 28 marzo 2010


Andrea Montali: scrivo, imparo, sogno

Per lo Stabile la storia amara di quattro giovani sui Prati del Talvera

BOLZANO. Andrea Montali: da scrittore dilettante a vero autore teatrale.
 
«Ho scritto il mio libro d’esordio, “Anime sole in autobus sovraffollati”, a 22 anni, nei ritagli di tempo. Il testo, con tutte le ingenuità, mi ha permesso di coltivare dei sogni. Un lusso. Grazie alla fiducia e agli insegnamenti dei redazionali e di amici scrittori come Beppe Mora, Paolo Carnevale, Reinhard Christanell e Massimiliano Santarossa, sto continuando a scrivere, quando gli impegni e le energie me lo permettono (sono assistente all’infanzia, e lavoro 38 ore a settimana col potere d’acquisto disintegrato, come la maggior parte dei mortali). Marco Bernardi mi sta insegnando ad affrontare un testo teatrale trasmettendomi passione e volontà. Mi ha messo a disposizione la sua esperienza: una scuola di vita. Per me, una responsabilità e un nuovo amore: il palcoscenico».
 Che cosa racconta la commedia?
 
«Ho ambientato la vicenda a Bolzano, sui Prati del Talvera e in Piazza delle Erbe. Il plot si sviluppa durante una serata estiva di un ragazzo e due ragazze sui venticinque anni, eterni giovani ed eterni studenti, che incontrano uno scrittore celebre, in crisi creativa. È una commedia amara, che cerca di palesare i grossi limiti dei ragazzi d’oggi, non solo quelli imposti dalle circostanze, ma soprattutto quelli che hanno per colpa loro: ignoranza e arroganza, pigrizia, progetti scadenti, scarsissima coscienza della realtà. La maggior parte dei ragazzi che incontro, si sono arresi prima di cominciare. Altri, non hanno gli strumenti per sostenere una discussione che non sia stereotipata. Bolzano è la città dove pochi salutano per primi, e molti credono di valere molto di più di quelle che sono le loro reali capacità».
 Nei libri un linguaggio molto libero, lo sleng dei giovani: e a teatro?
 «Il linguaggio del mio primo libro è più letterario e studiato di quanto possa sembrare. Il nuovo testo in uscita a ottobre, “Ho letto il tuo diario”, linguisticamente e strutturalmente, ha già un taglio differente. Per il teatro, sto cercando di avvicinarmi alla lingua parlata, puntando sulla scorrevolezza; evitando la dialettica vecchia o volgare della politica, quella sterile e autoreferenziale degli “addetti ai lavori”, e quella povera ma ricca di tristi inglesismi della gioventù “creativa”». (f.za.)
Alto Adige 28-3-10

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sabato, 27 marzo 2010


           NO                 ?


«Se arrivasse il 10 a San Giacomo i bus non riuscirebbero a girarsi»

LAIVES. Nel piazzale privato in centro a San Giacomo, dove fino a qualche tempo fa si giravano gli autobus della linea 4 della Sasa (oggi il capolinea è alla rotonda di Pineta) sono in corso lavori che ne ridimensioneranno la superficie. «Così - fa presente Alberto Gioia, candidato del Pdl - se per caso si decidesse di far arrivare gli autobus Sasa della linea 10 A e 10 B nel centro abitato, non ci sarebbe più uno spazio dove poi farli girare per il ritorno. «Il capolinea non esiste più - dice Gioia - e la convenzione con i proprietari del piazzale è scaduta. Il Pdl rivendica il fatto di aver sollecitato, ancora nel marzo 2009 e quindi a gennaio di quest’anno, con delle mozioni, sindaco, assessore competente e consiglio comunale per una presa di posizione precisa a favore del collegamento con la linea 10A e 10B per l’abitato di San Giacomo e da qui verso l’ospedale. La proposta venne bocciata in consiglio».
Alto Adige 27-3-10
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venerdì, 26 marzo 2010


Bocciato l’autobus per l’ospedale
No all’ipotesi della linea diretta. Apertura invece sul prolungamento del 10


Bruno Canali
LAIVES. No alla linea diretta Sasa tra Laives e l’ospedale di Bolzano. Lo dice l’assessore provinciale Widmann: «Laives è una delle realtà meglio collegate dai bus e per raggiungere l’ospedale ci sono varie opzioni».
 L’opinione dell’assessore Widmann in questo senso coincide con quella espressa anche dai vertici della Sasa: non ci sarebbe un’utenza tale da giustificare investimenti di questa portata. Widmann fa l’esempio della linea diretta che era stata istituita nell’Oltradige tra Cortaccia, Magrè e Termeno. «La media di passeggeri a corsa era dello 0,8 - dice l’assessore - troppo modesta per giustificare il mantenimento del servizio. Richieste di linee dirette per raggiungere Bolzano, così come Bressanone per quanto riguarda la val d’Isarco, ce ne sono parecchie, ma è evidente che non si può accontentare chiunque. Invece per quanto riguarda Bronzolo e Laives, ribadisco che è una zona tra le meglio servite dell’intera provincia e chi va verso Bolzano e l’ospedale, ha varie possibilità di farlo grazie alle coincidenze tra autobus e anche con il treno».
 Più possibilista invece, l’assessore Widmann si dichiara verso l’ipotesi di prolungare la linea 10 A e 10B della Sasa fino a san Giacomo. «Dall’amministrazione comunale di Laives comunque non mi è mai arrivata una richiesta in tal senso - spiega - ma se dovesse arrivare la valuteremo, verificando se ha un senso oppure no».
 Finora a chiedere il prolungamento della linea 10 A e 10B della Sasa sono stati i rappresentanti del comitato civico di San Giacomo, convinti che sarebbe una importante possibilità per tutta la cittadinanza. Attualmente questa linea di autobus arriva fino a Maso della Pieve (dove c’è anche la possibilità della coincidenza con la linea 2 della Sasa) e poi svolta verso la zona industriale di Bolzano per transitare lungo via Resia e arrivare fino all’ospedale San Maurizio. La fermata di Maso della Pieve disterebbe poche centinaia di metri dal centro di San Giacomo, solo che adesso mancherebbe anche uno spazio dove l’autobus potrebbe girarsi per ritornare a Bolzano: il piazzale in centro è interessato da lavori per un muro ed è anche scaduto il contratto col proprietario.
Alto Adige 26-3-10
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venerdì, 19 marzo 2010




Risposta a Zanvettor per le dichiarazioni rese al Dolimiten del 11 03 2010
Comitato Civico San Giacomo - Bürgerkomitee St. Jakob
così Zanvettor sul giornale


„Der Rückbau war eine Priorität dieser
Verwaltung. Es hätte nicht fünf Jahre
dauern sollen, bis damit begonnen wird.
Dauernd wurden wir auf das nächste
Jahr vertröstet“, sieht Cosi
Versäumnisse im Rathaus.
Der zuständige Stadtrat Giorgio
Zanvettor kontert, dass man nie
versprochen habe, alles in fünf Jahren
fertigzustellen.“

"""""""""""""""""
"La riqualificazione era una priorità di
questa amministrazione. Non sarebbero
dovuti passare cinque anni, affinché si
iniziasse con i lavori (ndr del primo
lotto). Continuamente siamo stati
rassicurati che i lavori sarebbero iniziati
l’anno successivo, di anno in anno. Cosi
vede omissioni nel municipio.
Il consigliere comunale competente
Giorgio Zanvettor controbatte e dice che
non è mai stato promesso di ultimare
tutto tra cinque anni."

""""""""""""""""""
clicca e leggi
la risposta


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mercoledì, 17 marzo 2010




Nuove passeggiate da Bronzolo a S. Giacomo E a Vadena orti e parco


BRUNO CANALI


LAIVES. La rete delle passeggiate si sta estendendo su tutto il territorio comunale e nel circondario, un’operazione che vede impegnato direttamente il personale della Ufficio forestale della Provincia, diretto da Martin Schöpf. Dopo i tratti già allestiti, sono pronti ulteriori progetti e riguardano sia Laives che Bronzolo e Vadena.
 «A Bronzolo abbiamo appena realizzato un primo tratto di passeggiata che va da via Aldino alla zona sportiva a monte del paese - spiega Martin Schöpf - e nei programmi del Comune vi è il completamento anche verso sud, fino a raggiungere la Pinara bassa e l’area delle feste».
 A Laives invece la Forestale attende di iniziare con il primo tratto di passeggiata che andrà da San Giacomo in direzione di Castel Flavon (a Pineta è già pronto). A tale proposito, il vicesindaco Georg Forti afferma di avere finalmente raggiunto i necessari accordi con proprietari privati per attraversare i loro appezzamenti sopra San Giacomo: «Adesso basta che i nostri uffici comunali predispongano gli ultimi atti - spiega Forti - e si potrà dare via libera alla Forestale».
 Martin Schöpf spiega che i lavori per il tracciato sopra San Giacomo potrebbero prendere il via in estate. Sempre a Laives, la Forestale interverrà per sistemare una parte della strada che dalla Vallarsa sale verso la chiesetta del Peterköfele. Un bel progetto la Forestale lo ha anche in serbo per Vadena e lo illustra per sommi capi il sindaco Alessandro Beati. «È un progetto che riguarderà la località “Mover” e sarà diviso in due lotti. Il primo lotto, che inizierà a breve, prevede la creazione di una ventina di orti per gli anziani, con area cani e una zona ricreativa per bambini. Ogni orto avrà un capanno attrezzi e l’acqua e la giunta sta valutando se prevedere assegnazioni anche a famiglie con bambini. Verrà anche allargato un tratto del fossato adiacente per creare uno spazio di acqua per i giochi. Il secondo lotto invece prevede la realizzazione anche di parcheggi e la riqualificazione complessiva a Mover, con la fermata del bus circolare».

Alto Adige 17-3-10

Vedi anche i percorsi didattici:

http://www.provincia.bz.it/foreste/bosco-legno-malghe/percorsi-didattici.asp


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lunedì, 15 marzo 2010



Le contravvenzioni nel comune di Laives  sono cresciute del 30%



 Più multe e più controlli, non solo per i divieti di sosta ma anche per il superamento dei limiti di velocità. «I punti critici - spiega il comandante dei vigili urbani Codato - sono via delle Part e San Giacomo, dove gli automobilisti tendono a correre troppo. Via delle Part è una scorciatoia per bypassare via Kennedy ed i residenti si lamentano. In primavera ed estate utilizzeremo di più l’autovelox». Nelle prime settimane l’obiettivo è fare prevenzione, ma poi saranno elevate anche contravvenzioni. «Gran parte degli automobilisti - conclude Codato - rispetta le regole».

Alto Adige 15-3-10
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sabato, 13 marzo 2010



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venerdì, 12 marzo 2010




  Per una migliore lettura, andare sul Link:

analisi sulle misurazioni traffico San Giacomo


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giovedì, 11 marzo 2010



Comitato e negozianti di San Giacomo, accordo sui
30 orari




I residenti  hanno inoltrato una serie di richieste al Comune


 San Giacomo. Riunione del comitato di San Giacomo assieme ad alcuni rappresentanti dei commercianti locali, l’altra sera nella sede delle associazioni. Prima di tutto si è ribadito che tra comitato e operatori commerciali della frazione non c’è frattura sui temi della viabilità e della vivibilità, in particolare dopo che da parte del comitato stesso si è chiarito che la chiusura al traffico di San Giacomo non rientra tra gli obiettivi da perseguire.
 Sgomberato quindi il campo dalle polemiche del passato, si guarda avanti insieme, alle misure prioritarie per recuperare maggiore vivibilità e sicurezza dentro l’abitato, ancora attraversato da mezzi che non avrebbero motivo apparente di farlo e che in questo modo contribuiscono a creare caos e pericolo. Alla fine del confronto è stato redatto un documento nel quale si chiede al Comune di Laives l’attivazione rapida di almeno tre punti ritenuti fondamentali per San Giacomo: la realizzazione di dossi artificiali lungo via San Giacomo del tipo “lungo”, come quelli ad esempio in corso Libertà a Bolzano.
 Quindi la riduzione del limite di velocità fino a 30 chilometri orari, mettendo segnaletica adeguata per indicare che ci si trova in zona residenziale, dove ci sono anche tanti bambini che vanno e vengono da scuola. Infine la riattivazione dei semafori esistenti un tempo e non esclusivamente a chiamata pedonale, dotando eventualmente gli autobus pubblici di un sistema di controllo dei semafori stessi.
Queste misure - è stato chiarito - non escludono tutte le altre richieste, ma hanno carattere di priorità perché si è visto dai rilievi fatti, che un buon 75 per cento dei mezzi in transito a San Giacomo, supera il limite di velocità che attualmente è di 40 chilometri l’ora.

Alto Adige 11-3-10
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martedì, 09 marzo 2010



S. Giacomo, contro il traffico di transito il comitato vuole il limite dei 30 all’ora




BRUNO CANALI

LAIVES. Oggi alle 20, nella sede delle associazioni di San Giacomo, torna a riunirsi il comitato civico, che apre la partecipazione a tutti, in particolare ai commercianti locali, con i quali c’è stato recentemente un confronto sui temi più dibattuti nel campo della viabilità e della sicurezza dell’abitato. Non è un mistero che, proprio in tema di viabilità e di transiti dentro San Giacomo, le posizioni di comitato e commercianti siano abbastanza divergenti: da una parte si chiedono ulteriori provvedimenti per ridurre il traffico di transito considerato “inutile”; dall’altra si teme che questo possa dare un colpo mortale alle attività commerciali già oggi in difficoltà per la crisi e per il fatto che con la variante in galleria, molti automobilisti di fatto non passino più.
 In previsione dell’incontro di stasera, il comitato ha preparato un corposo dossier che prende in esame la situazione da varie prospettive: dalla sicurezza per i residenti alle esigenze degli operatori commerciali, per completare il quadro con una serie di proposte che stasera verranno approfondite. Tra queste l’istituzione di un limite di velocità di 30 chilometri orari dentro San Giacomo, da via Thaler al confine con Bolzano, «per portare la frazione a caratteristiche residenziali. I Comuni che hanno adottato la strategia della riqualificazione urbana - si legge nell’elenco predisposto dai rappresentanti del comitato di San Giacomo - introducendo la zona a traffico limitato, hanno riscontrato un miglioramento della qualità della vita e dei profitti commerciali».
 Questa sera comunque non ci sarà Elda Paolazzi, fiduciaria dei commercianti, una scelta critica nei confronti del comitato, nonostante in un recente incontro abbia ottenuto l’accantonamento definitivo della proposta di chiudere per un’ora il transito da sud verso Bolzano. Si parlerà anche della riqualificazione dell’abitato, operazione già avviata alla periferia sud e che si estenderà in centro con il futuro. Si illustreranno poi quelle che, secondo il comitato, potrebbero essere le iniziative da mettere in atto per salvaguardare le attività commerciali, ritenute vitali per evitare la desertificazione del centro abitato. «Indispensabile è l’avvio e lo sviluppo di azione di marketing - si legge nel dossier del comitato civico - in grado di costruire strategie efficaci di posizione, delineando azioni in concerto con Laives e Pineta».
 Di questo e altro ancora si parlerà stasera in assemblea, analizzando le proposte già fatte dal comitato.

Alto Adige 9-3-10

CONTRIBUTO DI UN CITTADINO : Oggetto: riunione s.giacomo

 mi permetto un consiglio, spassionatamente: non chiedete promesse ai politici in questo momento. E' un momento dove venderebbero la ferrari del nonno. Tutti. Chi la pensa come il comitato la pensa da sempre cosi. Invece, come fanno nelle democrazie evolute, si informa lor signori/e e non si permette loro di fare promesse ( questo bisogna dirglielo, altrimenti si viene spudoratamente usati per la campagna elettorale..). Le proposte le devono digerire due tre giorni, una settimana, poi quando manca un mese alle elezioni ricevono un documento/questionario al quale ripondere con preciso impegno.( tutti i candidati sindaco/a) Loro , ma anche le loro liste ( capolista) di riferimento.( "dimmi con chi vai e ti diro' chi sei." verita' inconfutabile in politica) Altimenti si fa il loro gioco. Prometto e poi mi dimentico....non e' andata forse cosi ? AttenzIone!!!!


CS
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lunedì, 08 marzo 2010



Variante SS12 nelle gallerie ed aspetti economici negli abitati - Riqualificazione urbana, sicurezza, economia nelle piccole località (Laives e frazioni)


Documento base per una discussione, integrazione, approvazione, da proporre al Comune di Laives quale contributo e  suggerimento per trasformare comunità abitative in comunità residenziali

Le gallerie o i cosiddetti “tunnel” sono pensate per evitare il traffico nei centri abitati, dando maggior sicurezza, per diminuire l'inquinamento e per rendere più vivibile il territorio.
Questa esigenza è stata particolarmente sentita dagli abitanti di una parte della Bassa Atesina e che si sta concretizzando comprendendo il territorio che va dal Comune di Bolzano a quello di Ora.
Lo spostamento del traffico gommato dalla vecchia statale al nuovo percorso in galleria ha determinato, certamente, forti ricadute sulla vivibilità dei centri abitati: miglioramento della vita da un lato, ma anche un’attenuazione delle attività commerciali dovuta alla diminuzione dei “clienti motorizzati di passaggio”.
Con questa premessa, cerchiamo di affrontare il “NUOVO” con proposte che permettano di trovare il giusto equilibrio fra le numerose parti conviventi nei centri abitati.
  1. Riqualificazione Urbana e Sicurezza
Elemento fondamentale per un futuro migliore è la RIQUALIFICAZIONE URBANA e la SICUREZZA del territorio: riqualificazione degli spazi, vitalità delle strade, rinascita di una coesione sociale, collaborazione con le forze dell’ordine e dell'Amministrazione – comuni con VERE caratteristiche RESIDENZIALI.
Tale posizione sembra essere condivisa da numerose comunità toccate dallo spostamento del traffico in galleria che vedono con l'insediamento di nuove residenze, di spazi pubblici e attrezzature di servizio (parchi, parcheggi, centri creativi e culturali) una grande occasione per ricucire il sistema delle piazze, dei percorsi pubblici, e incremento della qualità urbana.
La pratica della riqualificazione urbana dovrebbe essere adottata come un’occasione per modernizzare gli ambienti urbani del centro e della prima periferia, per accrescere la dotazione dei servizi e la complessiva qualità urbana, per colmare i vuoti residuali e volgerli in opportunità di valorizzazione e di arricchimento, attirando in essi funzioni di eccellenza, cui si affida un ruolo trainante per l’immagine della città.
Il tema delle stazioni ferroviarie ricorre in quasi tutte le proposte dei centri, che sono situati lungo il corridoio da Bolzano a Salorno. Ed è un tema che potrebbe essere assunto come strategico per il ruolo sociale, ecologico, turistico e storico che le stazioni possono avere come porta principale di accesso al territorio altoatesino. Più treno e meno inquinamento.
In una prospettiva di reale riqualificazione della periferia le aree frammentate sono preziose per recuperare funzioni diverse e complementari alla residenza, a cominciare dalla ciclabile, dal verde e dagli spazi pubblici attrezzati, per cogliere le opportunità di decentramento di funzioni di eccellenza, che contribuiscano alla formazione di nuove polarità urbane.
La pianificazione urbanistica (molto discussa nel comune di Laives) non può più essere concepita come una disciplina separata che si limita a definire regole e norme per gli interventi edilizi, ma deve farsi carico del progetto di trasformazione dei centri urbani in un quadro d’iniziative coordinate con la programmazione economica, sociale, culturale, ecc. puntando anche alla concertazione con i privati, ma sempre nell’ambito di una strategia con obiettivi irrinunciabili di interesse pubblico.

  1. Traffico
Sulle strade pubbliche i bambini che vanno a scuola, gli anziani in qualità di pedoni e i ciclisti sono i soggetti più a rischio dalla possibilità di essere coinvolti in incidenti, anche mortali. La sicurezza di questi gruppi deve essere incrementata mediante una prevenzione strutturale con:
  • deterrenti sul traffico,
  • realizzazione di percorsi pedo-ciclabili,
  • ottimizzazione nella gestione della velocità dei veicoli mediante misure architettoniche, giuridiche e educative (30 o 40 km. all’ora sulle strade a funzione di servizio ed elementi di arredo specifici sulle strade a funzione di traffico),
  • controlli della velocità,
  • campagne legate ad azioni della polizia municipale,
  • porre attenzione nella progettazione degli attraversamenti in prossimità di infrastrutture sensibili,
  • promuovere uno stile di guida all’insegna del rispetto e in particolare all’obbligo della velocità prescritta, alla fermata davanti ai passaggi pedonali,
  • istituire lezioni obbligatorie di educazione stradale per i bambini e gli adolescenti impartite da specialisti e imperniate – nei primi anni – sul traffico pedonale.
  1. E' possibile coniugare riqualificazione urbana e sviluppo socio-economico del territorio?
Un’esperienza di pianificazione e progettazione partecipata è particolarmente utile a mantenere elevata la relazione tra la città e i suoi sistemi economici. Premesso che:
  • i negozi rappresentano un elemento vitale per inibire la desertificazione urbana,
  • le attività commerciali rappresentano un importante punto di contatto fra le comunità locali,
  • il commercio costituisce una piattaforma di incontri, comunicazioni e rapporti sociali fra i cittadini
si ritiene necessario potenziare le politiche finalizzate a mantenere elevata ed efficiente la presenza commerciale nel tessuto urbano e, nel frattempo, costruire politiche che diano risposte di equilibrio tra la piccola impresa commerciale e la media/grande distribuzione, rendendo possibile la competitività tra i sistemi
commerciali urbani e i centri commerciali pianificati. Comune e Provincia devono fare la loro parte.
Indispensabile sarà l'avvio e lo sviluppo di azioni di marketing che sappiano basarsi sulla capacità degli operatori di conoscere e valorizzare l’ambiente in cui si opera; di individuare gli obiettivi da perseguire; di sviluppare strategie di posizione; di costruire condizioni di dialogo con la popolazione e le altre categorie presenti sul territorio.
Stabilita la necessità di accrescere il ruolo della città di Laives con le sue frazioni di Pineta e San Giacomo sarebbe molto interessante delineare azioni comuni finalizzate alla rivitalizzazione commerciale e alla riqualificazione urbana e sviluppare programmi congiunti per convogliare sul territorio le risorse finanziarie comunitarie, provinciali e comunali che si renderanno disponibili di volta in volta creando  un “Laboratorio di Progettazione Partecipata” di durata da stabilire, con lo scopo di definire e realizzare percorsi per costruire azioni utili a migliorare e a valorizzare le relazioni che intercorrono nel comune di Laives e frazioni con quelli quantomeno confinanti.
La collaborazione è finalizzata alla definizione, costruzione e attuazione di AZIONI POSITIVE che migliorino, esaltino e valorizzino i sistemi di vicinato e promuovano la riqualificazione degli ambienti urbani e la rivitalizzazione dei sistemi commerciali attraverso l’elaborazione di:
  • un Piano Urbano del Commercio;
  • le “schede progetto” per la riqualificazione urbana;
  • definizione di regole e procedure necessarie per il miglior funzionamento della relazione tra città e commercio.
Gli obiettivi sono:
  • il miglioramento della qualità urbana;
  • il potenziamento delle condizioni di competitività del tessuto economico cittadino;
  • l’individuazione di nuove e possibili politiche di sviluppo economico e commerciale in ambiente urbano.
L'accordo di collaborazione intende sviluppare processi di progettazione partecipata e risponde alla volontà di:
  1. coinvolgere, sin dall’inizio del processo, i commercianti del centro cittadino, delle frazioni e dei quartieri, col fine di renderli attori del progetto;
  2. capire i bisogni reali degli attori del commercio urbano e dei cittadini/consumatori;
  3. identificare i fattori e le condizioni (interne ed esterne al sistema commerciale) sulle quali agire per potenziare l’efficacia del servizio da rendere al cittadino;
  1. individuare e definire gli interventi prioritari per la riqualificazione urbana e la rivitalizzazione commerciale;
  2. sostenere la realizzazione delle azioni condivise e identificate per la riqualificazione urbana e la rivitalizzazione commerciale;
  3. integrare armonicamente i piani e i progetti in atto e in itinere.

Riferimenti utili
  • Esperienza della vecchia statale Bolzano Merano
  • EURAC
  • Università di Bolzano, Innsbruck, Trento
Per quanto riguarda specificatamente gli aspetti di San Giacomo, le proposte significative all'interno della riqualificazione urbana, riteniamo siano le seguenti:
Dare una forte priorità alla ciclabile “sovracomunale” lotto n. 2 perchè interessa il cuore della frazione di San Giacomo. Il verde, la piazza, la sicurezza, la velocità degli automezzi 30 Km./ora (da via Thaler al confine con il comune di Bolzano) sono gli interventi necessari per portare la frazione a caratteristiche residenziali. I comuni che hanno adottato la strategia della riqualificazione urbana e l’introduzione della zona a traffico limitato hanno riscontrato un miglioramento della qualità della vita e dei profitti commerciali.
Insistere con il comune di Bolzano affinchè l'attuale ciclabile di Maso della Pieve possa trovare soluzione fino al confine del comune di Laives. Non va dimenticato che si tratta di pochi centinaia di metri, ma estremamente pericolosi della SS12. I bambini difficilmente possono raggiungere con sicurezza la zona sportiva di Maso della Pieve per il grave traffico in prossimità dell'albergo Lewald di fronte al cimitero.
Concretizzare un progetto che preveda non solo il terzo lotto della ciclabile verso la zona Vurza, ma anche la possibilità di collegamento verso la Pineta con il superamento della rotonda attualmente solo svincolo dei mezzi motorizzati.
Creare una serie di interventi fra via Thaler e zona Vurza tali da impedire le forti velocità in quel tratto di strada : dossi prolungati simili a quelli di via Vittorio Veneto tali da permettere ai Bus un regolare transito, attivare i semafori a tempo per rallentare la velocità di traffico, adottare controlli laser (fissi o mobili), predisporre più frequentemente pattuglie di Polizia Municipale sull'intera statale che attraversa la frazione di San Giacomo.
Migliorare la sicurezza in prossimità delle scuole situate in via Maso Hilber: troppe macchine si fermano all'imbocco della via vicino ai pompieri. Particolarmente il mattino (inizio lezioni), alle 12.45. e 15.45 (fine lezioni). Suggeriamo di impedire il fermarsi delle auto all'inizio della via per proseguire fino al parcheggio dove striscie ed un ampio marciapiede possono condurre alla scuola attraverso un ingresso più confacente che potrebbe essere quello stesso utilizzato verso il teatro e la palestra con un cancello (attualmente esiste solo una rete ed un pezzetto di aiuola nel cortile della scuola).
Costruire finalmente una mensa alla scuola di San Giacomo che rimane da sempre ospite “provvisoria” nella casa delle associazioni. (le dichiarazioni del sindaco Polonioli faceva intendere che sarebbe stato possibile con il riutilizzo della vecchia Palestra).
Dare un vero seguito ai lavori della pedemontana da San Giacomo verso Castel Flavon e verso la Pineta. Secondo il Vicesindaco Forti non dovrebbero esserci ulteriori ostacoli e tantomeno problemi di finanziamento per l'esecuzione di tale progetto (ha dichiarato che i lavori si dovrebbero concludere ento il 2010).
Stabilire lo spostamento del verde pubblico (quello vicino alla chiesetta) in una zona prossima al centro della frazione di San Giacomo. Il verde pubblico risulta quanto mai necessario per gli abitanti cresciuti di numero nel frattempo. Alla dichiarazione del vicesindaco Forti di dividerlo in tre appezzamenti si ritiene una scelta errata e penalizzante . Ci si aspetta un verde pubblico completo di piante, fiori, accessori, attrezzature, giochi per bambini con zone ombrose e soleggiate.
Attivare la progettazione del sottopasso verso l'aeroporto con la previsione di una pedo-ciclabile che da San Giacomo possa raggiungere l'esistente in via Einstein. Tale possibilità renderebbe meno pericoloso gli spostamenti delle persone verso le numerose attività della zona industriale e porterebbe meno traffico ed inquinamento.
Creare una fermata ferroviaria per la frazione di San Giacomo dove i treni regionali possano fermarsi magari anche solo su richiesta.
L'ipotesi espressa dal vicesindaco Forti di spostare parte della cubatura da edificare (ex Amonn) di circa la metà dei 53.000 metri cubi ci pare una operazione meritevole. L'mportante è che tale spostamento non finisca sempre in San Giacomo altrimenti le attuali strutture scuola etc. potrebbero risultare insufficienti.
Insistere sulla possibilità di far giungere gli autobus N. 10 fino a San Giacomo dove possono girarsi al vecchio capolinea del N. 4. Si ritiene necessaria, in quanto allo stato attuale, non viene garantita la coincidenza dei Bus 2 e 4 con il 10A/B a Maso della Pieve.
Numerosi abitanti reclamano una pensilina autobus (anche del tipo semplificata) nelle fermate presenti immediatamente dopo il sottopasso pedonale scendendo da nord.
Riattivare alcuni servizi anagrafici, tipo intranet, nella frazione di San Giacomo

Ci attendiamo numerosi suggerimenti da discutere nella prossima Riunione del Comitato Civico che si terrà martedì 09 marzo ore 20.00
 

presso la sala del Circolo Culturale San Giacomo
nella palazzina delle associazioni in via Maso Hilber 1

Come discusso durante la riunione del 22 febbraio scorso l’obbiettivo della serata sarà quello di predisporre con i commercianti di San Giacomo un documento di proposte da presentare all’amministrazione comunale al fine di migliorare la qualità di vita all’interno della frazione.

Sono invitati tutti gli interessati

Per il comitato civico
Alessandro Cosi
348/4509364








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sabato, 06 marzo 2010



Usano via delle Part come scorciatoia: decine d’automobilisti multati dai vigili



BRUNO CANALI


LAIVES. Tornano i controlli sistematici da parte della polizia municipale in via delle Part. Il divieto di transito durante determinate fasce orarie veniva sistematicamente ignorato e così le multe da 78 euro sono fioccate. Qualche mese fa, in seguito a lamentele dei confinanti e anche per scoraggiare tutti coloro che, provenendo da sud e passando per via delle Part, poi transitavano ingiustificatamente dentro l’abitato di San Giacomo, erano stati predisposti controlli sistematici da parte dei vigili urbani. Il risultato furono parecchie sanzioni agli automobilisti che passavano nonostante i divieti i quali, lo ricordiamo, sono in vigore tra le 7 e le 8.30, dalle 11.30 alle 13 e dalle 17 alle 19, vale a dire nelle ore di punta dei traffico dei pendolari che vanno e vengono da Bolzano.
 E che a percorrere via delle Part, ignorando i divieti, siano anche molti cittadini non di Laives, lo confermano i vigili urbani di pattuglia in questi giorni lungo la strada: «Abbiamo fermato e multato diversi automobilisti provenienti da Egna, Ora, Vadena e Bronzolo - dicono - tutti di passaggio durante le fasce orarie interdette ai non autorizzati e nonostante i cartelli di divieto ben visibili alle estremità di via delle Part. Per ogni trasgressore è quindi scattata la multa di 78 euro e già il secondo giorno di controlli abbiamo visto che ne passavano molti meno. Insieme a questi controlli, la pattuglia effettua anche quelli sulla velocità lungo la Statale 12 alla periferia sud di San Giacomo, dove la gente lamenta che spesso i mezzi in transito viaggino ben oltre il limite dei 50 orari».
 Tornando a via Delle Part, da sempre viene utilizzata da coloro che la conoscono come comoda scorciatoia per tagliare fuori il centro di Laives e la via Kennedy, quasi sempre intasata di traffico. Il problema però è che così facendo i mezzi poi transitano dentro San Giacomo (se diretti a nord) oppure lungo via Marconi (se diretti verso sud), una strada questa oramai con caratteristiche residenziali, dove il traffico rappresenta un serio pericolo per i pedoni. Come hanno rilevato i vigili urbani controllando i documenti di chi fermavano in questi giorni, tanti di coloro che passano per via delle Part sono residenti in Bassa Atesina e non a Laives, tutta gente che per andare e venire da Bolzano usa via delle Part per non dover percorrere tutta la via Kennedy, con il traffico che la caratterizza a tutte le ore del giorno. Si tratta di un fenomeno che potrà terminare quando sarà completata la variante alla Statale 12.

Alto Adige 6-3-10
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mercoledì, 03 marzo 2010


I Verdi: bisogna riqualificare San Giacomo




LAIVES. La candidatura a sindaco di Liliana Di Fede non ha fatto cambiare posizione ai Verdi: «Così come dichiarammo che avremmo appoggiato Polonioli - spiega Giorgio Zanvettor, assessore comunale - rinnoviamo l’appoggio alla Di Fede. Credo che, nonostante le difficoltà incontrate, sia stato fatto un buon lavoro nella legislatura che si sta concludendo».
Cosa rappresenta l’ambientalismo a Laives?
«È un tema trasversale a tutti i partiti. Per noi Verdi ovviamente è fondamentale e lo abbiamo portato avanti all’interno della maggioranza con realismo. Questo ha imposto anche il raggiungimento di qualche compromesso. Siamo contrari all’oltranzismo e consapevoli che ognuno deve rinunciare a qualcosa per il bene comune».
 Qual è il bilancio dei Verdi a fine legislatura?
 
«Abbiamo dato il nostro contributo nelle scelte e siamo stati partner affidabili per la maggioranza. Questi sono motivi per non mettere in discussione la nostra partecipazione all’esecutivo com’era parso all’inizio».
 Quale misura concreta porta la firma dei Verdi?
«La partecipazione popolare nelle scelte che contano, un obiettivo che noi perseguivamo fin dalla giunta Pasetto. Questo ha portato alle consulte ad esempio. Per il risparmio energetico abbiamo sostenuto il monitoraggi di tutti gli edifici pubblici insieme all’Ecoistituto. Poi le aree verdi, con la “Baden Powell” in Vallarsa e il parco Marconi ampliato risparmiando un milione di euro».
Quali altre iniziative qualificanti ritiene opportuno menzionare?
«La riqualificazione di San Giacomo, sia pure con i ritardi che ci sono stati; la riqualificazione anche della zona scolastica di Laives in collaborazione con scuole e genitori e l’abbattimento delle barriere architettoniche secondo un piano complessivo elaborato insieme al gruppo di lavoro del Distretto. In questo caso procediamo anno dopo anno, mettendo a bilancio quello che possiamo. In tre anni abbiamo già sistemato via Noldin, parte di via Kennedy e inizieremo in via Sottomonte».
Guardando invece al futuro cosa dovrà portare avanti la nuova amministrazione comunale?
«Penso alla pedemontana tra Laives, Pineta, San Giacomo e Castel Flavon, di cui abbiamo appaltato un nuovo tratto alla Forestale, poi il secondo lotto di riqualificazione dell’abitato di San Giacomo, che sarà anche il più impegnativo, poi nuove aree ricreative e per i cani anche nelle frazioni, insieme all’offerta formativa per le scuole, convinti che in quella sede si formi la coscienza dei cittadini futuri. Il gruppo Verde presenterà una propria lista di candidati, ma, come detto, appoggerà senza riserve Liliana Di Fede come candidato sindaco». (b.c.)

Alto Adige 3-3-10
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mercoledì, 24 febbraio 2010


San Giacomo: il comitato civico non chiede il divieto di transito



BRUNO CANALI


 LAIVES. Dopo essersi confrontati a distanza, commercianti di San Giacomo e rappresentanti del comitato civico finalmente si sono incontrati in un summit promosso dall’assessore Bruno Ceschini.
 «È stato un incontro positivo - dice proprio Ceschini - perché, finalmente, si sono guardati in faccia parlando del traffico e della viabilità».
 «Prima di tutto - spiega Elda Paolazzi, fiduciaria dei commercianti - finalmente ci è stato detto in maniera convinta che non si punta alla chiusura della statale 12 alle porte di San Giacomo, nemmeno per un’ora ora al giorno. Questo ci ha fatto piacere, perché noi siamo convinti che oramai il traffico di passaggio per San Giacomo sia ridotto all’essenziale e togliere anche quello che rimane significherebbe far morire tutto il commercio».
 Parole positive anche dai rappresentanti del comitato che si batte per recuperare la vivibilità di San Giacomo. «Riteniamo sia stato estremamente positivo il primo incontro tra comitato civico e commercianti - afferma Alessandro Cosi - perché prima di tutto sono stati chiariti alcuni malintesi nati con i commercianti, spiegando loro i motivi per i quali si è costituito il comitato e gli obiettivi statutari che persegue. Sono quelli di una riqualificazione urbana di San Giacomo nel senso più lato del termine, con il fine di migliorare la qualità di vita all’interno della frazione. Quindi le piste ciclabili, i parchi, la passeggiata pedemontana, il depotenziamento e la sicurezza lungo la statale 12, ma anche e non ultimo, lo sviluppo del commercio di vicinato, ritenuto indispensabile ai fini di una migliore vivibilità».
 Anche Alessandro Cosi conferma che con il confronto dell’altra sera tra le parti, «si è giunti presto ad un accordo di collaborazione con la maggior parte dei commercianti presenti, dichiaratisi disponibili ad elaborare insieme al comitato un documento di proposte condivise, da presentare quindi all’amministrazione comunale».
 Nel frattempo c’è da registrare che, sul fronte dei lavori di riqualificazione urbana che interessano la statale 12 alla periferia sud di San Giacomo, l’intervento della ditta Oberosler è ricominciato dopo la pausa invernale.


Alto Adige 24-2-10
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martedì, 23 febbraio 2010
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sabato, 13 febbraio 2010


«A San Giacomo nessun divieto»




 LAIVES. La prossima settimana si svolgerà un incontro tra i commercianti di San Giacomo ed Elda Paolazzi, la fiduciaria. «Vogliamo confrontarci sulle questioni che sono sorte anche di recente - spiega la fiduciaria - e incontrare anche i rappresentanti del comitato civico che chiede misure più drastiche contro il traffico di transito».
 «L’incontro era già stato deciso insieme all’assessore al Commercio, Bruno Ceschini - spiega la Paolazzi -. Prima però vogliamo trovarci tra di noi. Voglio comunque rassicurare tutti i nostri commercianti che la Statale 12 non verrà chiusa al traffico e in questo senso ho precise garanzie; se il comitato vuole il dialogo va bene, ma tenendo presente che noi qui viviamo e lavoriamo e quindi paghiamo anche le tasse al Comune di Laives. Già vediamo come soffre il settore commerciale a Pineta per la chiusura e non credo che si voglia arrivare a questo anche qui a San Giacomo, con i tempi difficili che ci sono».
 Elda Paolazzi sottolinea poi che tutte queste problematiche non debbono assolutamente essere strumento per confronti politici. «Tutto va discusso invece tra commercianti, fiduciaria e assessore competente, che è appunto Bruno Ceschini».
 La prossima settimana quindi avrà luogo un summit dei commercianti di San Giacomo, che già hanno fatto sapere di essere disponibili al dialogo, purchè non sia solo nel senso di chiusura della strada. Le diverse esigenze vanno coniugate tra loro possibilmente e questo sarà il compito anche degli amministratori comunali nell’affrontare questo spinoso argomento.
 È innegabile che, già con l’avvento della variante in galleria, la situazione è decisamente migliorata anche dentro San Giacomo.

Alto Adige 13-2-10

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venerdì, 12 febbraio 2010


Negozianti contro i divieti di transito


San Giacomo, attacco al comitato: «Non conosce la realtà locale»

BRUNO CANALI


 LAIVES. Dopo l’apertura della variante in galleria, la situazione del traffico in centro a San Giacomo è migliorata notevolmente. Ne sono convinti i commercianti, che contano sulla clientela di passaggio e sono contrari al divieto di transito proposto nei giorni scorsi dal comitato civico.
 La sensazione è che vi sia oramai una frattura tra i commercianti e i rappresentanti del comitato stesso e se da una parte si accusano i commercianti di pensare solo ai loro affari, dall’altra si sottolinea che a portare avanti questa campagna per chiudere San Giacomo ai transiti siano poche persone, che non vivono la realtà locale.
 «Certamente si sta meglio di quando passavano ventimila mezzi al giorno - dice Franco Romeo, del New bar Campo - ma credo che meno di così non si possa pretendere per non danneggiare il tessuto commerciale. Anch’io ho registrato un calo di clienti con la variante, ma fortunatamente ho poi recuperato con quelli che negli ultimi anni si sono insediati qui».
 Gianfranco Zanon, gestore del tabacchino omonimo, conferma che adesso si sta meglio: «Un aumento dei transiti io lo vedo ogni giorno negli orari di punta tra le 7 e le 8, oppure quando viene chiusa la galleria. Certamente ho risentito negativamente con l’apertura della variante in galleria, soprattutto in estate, perché da qui non passano più i turisti. Invece sono rimasti i clienti abituali e sono quelli tra le 7 e le 8, che si fermano un attimo per giornale e sigarette».
 «Se vogliono che diventiamo un mortorio come Pineta lo dicano - afferma Sonia Dallabruna, del negozio di abbigliamento Twenty 2 - perché non mi sembra che ci sia più tanto traffico. Io ho la stanza da letto proprio sulla strada e garantisco che anche nei fine settimana è un deserto. I transiti? Teniamo presente che negli ultimi anni sono arrivare centinaia di nuove famiglie e quindi è inevitabile che aumenti anche il traffico nell’abitato».
 Stesso tenore alla Lavanderia San Giacomo, gestita dal pachistano Safir: «Io lavoro con clienti di passaggio, che arrivano anche da Ora e Bolzano. Mi portano i capi da lavare quando vanno al lavoro e quindi ripassano per prenderli. Dovesse ridursi questo passaggio sarebbe veramente un problema».
 Lavora anche sui transiti la farmacia del dottor Marco Bertazzoni, «ma - dice - il calo che c’è stato è compensato dall’aumento dei residenti. Si sta bene, c’è molto meno traffico, ma sotto un certo limite, che è fisiologico, credo non si possa andare perché sarebbe la “necrosi” del paese e dei suoi esercizi».
 Secondo Luigi Graziotin, dell’omonima rivendita-merceria, «già con i lavori di riqualificazione c’è stato un calo dei transiti. Anch’io ho clienti da fuori e questi in qualche maniera dovranno pur avere la possibilità di raggiungermi. Il grosso del traffico è formato da coloro che ogni giorno vanno a lavorare e non girano certo per divertimento».
 Pure Maurizio Merlo, titolare del bar ristorante Alpenrose in centro, conferma che non c’è più tanto traffico grazie alla galleria. «Meno di così non è possibile ed è già difficile lavorare. Chi continua a lamentarsi dovrebbe aprire un’attività commerciale qui e provare sulla propria pelle».
 E della stessa opinione anche Karl Dellai, di Sporting. «Non si potrebbe vivere solo con la gente di San Giacomo, per fortuna arrivano clienti anche da altre località. Ma il traffico si registra con le scuole anche a causa di chi porta i figli in macchina ogni mattina».


Alto Adige 12-2-10
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giovedì, 11 febbraio 2010

San Giacomo - Assemblea  9-2-2010

PROMESSE         
Martedì sera si è svolto a S. Giacomo l’incontro promosso dal Comitato civico della frazione a cui hanno partecipato all’ultimo momento il vicesindaco Forti e l’assessore Di Fede. In qualità di esperto era inoltre presente il comandante dei vigili urbani al quale è stato affidato il compito di presentare i dati di una rilevazione sul traffico fatta nel mese di novembre.
La riunione è stata l’occasione per chiedere conto ai politici della mancata concretizzazione dei programmi elettorali e degli impegni presi nelle precedenti assemblee. Il vicesindaco ha scaricato le colpe sul sindaco e sull’assessore Zanvettor, rei di aver fatto promesse senza essere in grado di mantenerle. L’assessore Di Fede, più diplomaticamente, ha ammesso ritardi e difficoltà e ha proposto un gruppo di lavoro capace di conciliare i diversi interessi in gioco nella riqualificazione della frazione. I presenti hanno accettato senza però esimersi dal sottolineare il disinteresse dell’amministrazione per i problemi della frazione e nei loro interventi hanno ricordato la disponibilità, mai venuta meno, al confronto anche con gli operatori commerciali della frazione. Nessuno dei rappresentanti istituzionali è stato però in grado di rimuovere la spiacevole sensazione che aleggiava tra i presenti di essere stati sempre presi in giro. La mancata realizzazione della riqualificazione della frazione è infatti, anche a nostro avviso, la cartina di tornasole dell’incapacità di questa amministrazione nel suo complesso, non solo di portare a compimento le promesse elettorali, ma di concretizzare l’impegno ad un approccio partecipato ai problemi. Quando si sono incontrati i cittadini è stato sempre a posteriori e su richiesta di quest’ultimi e si è sempre evitato di coinvolgerli sulle scelte fondamentali che determineranno la qualità della vita nel prossimo futuro: cittadella dello sport, piano della mobilità e piano urbanistico ne sono l’esempio più evidente.

R. Grasso

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giovedì, 11 febbraio 2010


Ancora troppe auto. San Giacomo chiede il divieto di transito

Per la passeggiata c’è l’impegno del vicesindaco



TROPPI I MEZZI A MOTORE

BRUNO CANALI

LAIVES. Sono sempre troppi i mezzi a motore che attraversano l’abitato di San Giacomo senza alcun apparente motivo. Lo si evince anche dai rilevamenti che l’amministrazione comunale aveva commissionato, per una settimana, lo scorso mese di novembre. Se ne è parlato, anche polemicamente, durante l’assemblea organizzata l’altra sera dal comitato civico di San Giacomo.
 Una sintesi dei dati rilevati l’ha portata il comandante della polizia municipale, Sergio Codato, arrivato all’assemblea insieme al vicesindaco Georg Forti e all’assessora Liliana Di Fede. «I rilievi sono stati effettuati per una settimana a novembre - ha spiegato Codato - dal 18 al 24, su tre distinti punti della SS12 e l’unico appunto da fare semmai è che in quel periodo a San Giacomo c’era un cantiere la cui presenza potrebbe avere lievemente falsato i risultati. Per quanto riguarda il traffico pesante (oltre i 35 quintali) abbiamo visto che dalla zona Vurza, verso San Giacomo, rappresentava l’8 per cento del totale, una percentuale che cala all’altezza di via Thaler fino al 3 per cento, per poi tornare al 4 per cento all’altezza di via Rosegger. Questo evidenzia che da sud i mezzi pesanti in entrata raggiungono mete dentro San Giacomo e poi in parte tornano indietro. In senso opposto, vale a dire da nord verso sud, i mezzi pesanti in entrata a San Giacomo sono il 7 per cento, ma già all’incrocio con via Thaler calano al 4 per cento, segno che una parte almeno, entra, e si ferma”.
 Interessanti anche i dati relativi alle automobili: «Dalle 7 alle 8 di mattina di un martedì, abbiamo contato 404 auto in entrata a San Giacomo da nord; all’altezza di via Rosegger ne sono transitate 245 e a sud, in zona Vurza, 252. Questo significa che 150 circa si sono fermate a San Giacomo. Nel pomeriggio, dalle 17 alle 18, da nord sono entrate 671 auto; davanti a via Thaler sono transitate in 511 e quindi, sono uscite a Vurza 396 auto».
 Si è parlato anche di velocità media rilevata durante la sessione e quella dei mezzi in entrata a San Giacomo da nord si attestava sui 48 chilometri orari (il limite è di 40); davanti a via Thaler 49 chilometri orari e quindi a Vurza, dove c’è il lungo rettilineo, la velocità media saliva a 65 chilometri orari (limite di 50). «Si tratta di velocità che non destano eccessiva preoccupazione», ha aggiunto il comandante Codato, in questo però contestato dai presenti, preoccupati per i bambini diretti a scuola.
 Dal comitato, rappresentato in assemblea da Alessandro Cosi e Renzo Merlini - viene reiterata la richiesta al Comune di fare di più per scoraggiare questi transiti inutili, considerando nuovamente l’idea di introdurre ad esempio un divieto di transito per un’ora, dalle 7 alle 8 di mattina, da sud, in maniera che chi sale da Laives verso Bolzano sia costretto ad imboccare la variante in galleria. Un accenno, l’assessore Di fede lo ha fatto anche alle richieste dei commercianti e se ne parlerà in un gruppo di lavoro da insediare.


PEDEMONTANA


LAIVES. Riqualificazione urbana e pedociclabile verso Castel Flavon. Si è parlato anche di questo durante l’assemblea dell’atra sera a San Giacomo e il vicesindaco Georg Forti si è arrabbiato quando i rappresentanti del comitato hanno accusato l’amministrazione comunale di non mantenere le promesse fatte.
 «Per la passeggiata pedemontana sembrava tutto fatto ancora nell’estate scorsa, mentre adesso ci dite che arriverà questa primavera», hanno incalzato Lorenzo Merlini e Alessandro Cosi.
 «Non è così - ha risposto Forti - e se c’è una cosa che mi irrita molto sono proprio coloro che promettono a vanvera, indicando tempi e cifre che poi non vengono rispettati. Io non l’ho mai fatto comunque e chi vi ha promesso mari e monti se ne assuma le responsabilità. Per quanto riguarda la passeggiata pedemontana, proprio in questi giorni ho concluso il giro tra tutti i proprietari di terreni interessati dal percorso. L’ho fatto assieme al dottor Schöpf della Forestale e solo con questi pareri favorevoli, finalmente, è possibile andare avanti. Certamente i soldi per farla ci sono (240 mila euro) e i lavori li eseguirà la Forestale con la quale abbiamo un accordo». (b.c.)

Alto Adige 11-2-10


E' INCREDIBILE COME IL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI LAIVES POSSA SOSTENERE CHE  I SUPERAMENTI DEI LIMITI DI VELOCITA' NON DESTANO ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE (vedi articolo soprastante)


Scarica e ascolta la discussione avvenuta martedì sera.

Troverai molti argomenti non presenti nell'articolo e le vere motivazioni dell'assemblea il cui tema non riguardava solo la mobilità, ma le numerose inadempienze dell'Amministrazione di Laives rispetto le numerose promesse fatte.

richiamando il sito:


http://www.zshare.net/audio/723847543415ebb5/


L.M.
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sabato, 06 febbraio 2010



Assemblea del comitato a SAN GIACOMO su viabilità e ciclabili




 Il comitato di San Giacomo ha organizzato un’assemblea per martedì 9 febbraio alle 20 nella sede delle associazioni, in via Maso Hilber 1. Si parlerà di viabilità e ciclabili.
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giovedì, 04 febbraio 2010


Una parola anche ai cittadini di Laives



Le recenti dichiarazioni del vicesindaco Forti attraverso il quotidiano Dolomiten ci fanno capire quanto in campagna elettorale , perchè di questo si tratta, si è disposti ad abbandonare e spesso contrastare gli impegni presi dalla giunta nei confronti di una parte dei cittadini di Laives.
Già il sindaco Polonioli tracciava il bilancio della sua legislatura dichiarando le cose fatte, gli obiettivi futuri, tralasciando però le cose promesse e tracciate come in fase di attuazione o comunque ritenute di rilievo e attuabili in tempi sufficientemente brevi.
Noi del Centro Attenzione riteniamo, ancora, che le difficoltà amministrative possono essere capite dai cittadini solo se spiegate con chiarezza, trasparenza e completezza, tralasciando incertezze e facili promesse.
Qualche cosa non ha funzionato nel recente passato in Giunta perchè non si è preso in seria considerazione la possibilità di una vera svolta che guardasse al futuro con un preciso impegno.
Quasi mai il vicesindaco Forti ha sostenuto gli interventi a favore della frazione di San Giacomo , anzi potremmo dire che ha contrastato la possibilità di ridurre il traffico evitandone pure una sperimentazione (traffico a fasce orarie).
Va ricordato che i cittadini hanno sostenuto la trasformazione del paese come una zona abitativa con caratteristiche residenziali e con esplicito miglioramento della sicurezza sulla vecchia SS12 dove si affaccia il paese.
Questa fu la promessa, come quella della pedemontana che doveva iniziare nell'autunno scorso, mentre scopriamo ora che è terminata solo la progettazione della stessa.
Dello spostamento del verde pubblico verso il Centro di San Giacomo 5000 mq. si è perso traccia; la ciclabile verso nord seppur sovracomunale risulta ferma; quella verso sud diretta a Pineta non è stata ancora pensata, eppure si parla di un grande Centro sportivo raggiungibile con le biciclette o a piedi.
Del tunnel sotto la ferrovia, indipendente dalla pedociclabile verso la zona industriale, si parla solo, eppure proprio fra non molti giorni quando l’amministratore delegato di Trenitalia - Mauro Moretti - incontrerà il presidente della Provincia Durnwalder e l’assessore alla mobilità Thomas Widmann potrebbe essere motivo di richiesta esplicita e ufficiale.
Alcuni partiti dell'opposizione, anch'essi in piena attività elettorale, scoprono solo ora le frazioni di Pineta e San Giacomo con le loro problematiche e delle necessità espresse dalla popolazione se ne fanno vanto: non ricordiamo, però, la loro presenza nelle assemblee tenutasi nelle diverse occasioni.
Noi crediamo che non sono le differenze etniche a stabilire il miglioramento di vivibilità in un paese, come crediamo pure che i politici, se debbono concorrere a cariche pubbliche, non debbano occuparsi solo della centralità territoriale, ma debbano rappresentare l'intero Comune attuando confronti e partecipazione con la cittadinanza tutta.
I migliori risultati si ottengono anche sulla base delle richieste dei residenti, delle associazioni, delle categorie economiche.
Costruire insieme il proprio paese significa dare una prospettiva di miglioramento della qualità della vita, aprire nuove opportunità di cambiamento dell'intera comunità.

Noi ci crediamo ancora
x Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
Lorenzo Merlini





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martedì, 02 febbraio 2010

I Verdi Grüne Vërc Laives/Leifers dicono




Il parco Wagner, una piccola area nel cuore di S.Giacomo é l’esempio che una buona progettazione puó dare ottinmi risultati indipendentemente dalle dimensioni delle aree a disposizione. È questo il motivo per cui a piú riprese, nella progettazione di tutte le aree verdi del territorio, ci si é avvalsi della collaborazione del VKE e dei loro referenti tecnici, da sempre una garanzia di qualitá e competenza nel settore.

Abbattimento barriere architettoniche    Abbau von architektonischen Hindernisse

È stato approvato un piano di abbattimento delle barriere architettoniche che presentato ad un convegno di settore ha  riscontrato grande apprezzamento.  In un processo “partecipato” che ha coinvolto direttamente più attori, anche non istituzionali, attivi sul territorio si sono combinate le conoscenze specifiche di progettisti e potenziali utenti, rendendo possibile l’individuazione di interventi che risultano essere mirati a eliminare le situazioni più problematiche, massimizzando gli effetti positivi e sfruttando al meglio le risorse finanziarie a disposizione. Convegno SI-MO
In einem ganzheitlichen Ansatz  wurden verschiedene Akteure miteinbezogen. So wurden das Expertenwissen der Planer und Erfahrungswissen potentieller Nutzer zusammengeführt und verschiedene Lösungen gefunden, um die Problemsituationen zu beseitigen und dabei die positiven Effekte zu maximieren und die zur Verfügung stehenden finanziellen Ressourcen bestmöglich zu nutzen. Convegno SI-MO

Passeggiata pedemontana Castel Flavon- Laives

Si tratta di un sogno, un obiettivo tra i più qualificanti del gruppo verde; in questo periodo amministrativo abbiamo gettato le basi per realizzare a partire dal 2010 una passeggiata nei boschi che collegherà, una volta conclusa, la zona di Castel Flavon a Bolzano con la frazione di Pineta. I forestali, che realizzeranno l’opera, sono pronti per partire con il primo lotto che da S.Giacomo (zona chiesetta) porterá al confine con Bolzano; l’amministrazione del capoluogo ha confermato di voler avviare i lavori di propria competenza nel medesimo periodo.

Riqualificazione dell’area centrale di S.Giacomo di Laives e realizzazione di un itinerario ciclo-pedonale – Gestaltung und Aufwertung des Ortskerns von St. Jakob und Bau eines Fahrrad-Fußgänger-Weges

Un altro dei grandi progetti di questa amministrazione che i verdi hanno seguito direttamente. L’intervento prevede una riduzione della sezione stradale della ex SS12 con riduzione delle velocitá ammesse e conseguente aumento della sicurezza. Lo spazio recuperato viene destinato alla mobilitá dolce, con la realizzazione di una pista pedo-ciclabile che collegherá una volta completato Pineta con Bolzano.
Nell’estate 2009 sono partiti i lavori del primo lotto dalla via Pascoli alla via Thaler a S.Giacomo la conclusione è prevista entro l’estate 2010. Nel periodo amministrativo sono inoltre state gettate le basi per i lotti successivi in direzione nord con l’approvazione del progetto esecutivo e gli accordi raggiunti con il Comune di Bolzano per completare l’opera anche sul versante del capoluogo fino alla zona di Maso Pieve.

Inventario paesaggistico – Landschaftsinventar

Obiettivo di questo inventario, realizzato in collaborazione con l’ufficio ecologia del paesaggio della Provinia è quello di mettere in evidenza le caratteristiche ecologiche e culturali della parte agricola del nostro territorio. Si punta ad individuare e censire non solo ambiti di marcato valore ecologico quali siepi, muri a secco, piante corsi d’acqua abitati naturali per specie a rischio di estinzione, ma anche i segni che secoli di attivitá agricola hanno impresso al paesaggio. Tutti questi elementi, verranno inseriti in un sistema informativo geografico (GIS) e quindi resi accessibili a tutta la popolazione attraverso internet.
Das Inventar soll den kulturhistorischen und ökologischen Wer der Leiferer Kulturlandschaft aufzeigen und für die Gemeindeverwaltung eine nützliche Diskussiongrundlage in den verschiedenen Genemigungsverfahren sein. Bei der Ausarbeitung der Inventar hat man sich nicht nur auf einzelne biologische Nischen wie Hecken, Bäume, Flurgehölze, Trockenmauern, Bäche und Blumenwiesen beschränkt, sondern auch die Verbreitung und die Lebensräume einzelner gefährdeter Tierarten oder Kulturgüter erfasst. Die erhobenen Landschaftselemente werden in ein Informationssystem (GIS) aufgenommen, können über Mausklick abgerufen werden und sollen anschließend alle interessierten Bürger zugänglich gemacht werden. Das Amt für Landschaftsökologie trägt Teil der Kosten und unterstützt die Arbeiten auch im fachlichen Bereich.


fonte:http://laivesleifers.wordpress.com/cosa-facciamo-verdi-passi-%E2%80%A2-was-wir-machen-grune-schritte/

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martedì, 02 febbraio 2010


 La risposta indiretta di Forti alle richieste del comitato di San Giacomo




Dolomiten 30-01-2010




La lunga via alla pedemontana

San Giacomo: La progettazione della passeggiata è ultimata, e presto verrà realizzata.
In febbario è previsto l’incontro con la cittadinanza.



È da tanto che se ne parla, ora però a distanza di un anno, da quanto previsto, l’amministrazione comunale vuole finalmente procedere.



 „ La progettazione è ultimata. Noi abbiamo l’intenzione di iniziare ancora quest’anno. Non appena il comune di Laives ci metterà a disposizione il finanziamento inizieremo i lavori.” così dice  Martin Schöpf dell’ispettorato forestale Bolzano I, che prenderà in consegna i lavori.

“Noi abbiamo i mezzi economici necessari. Nel bilancio abbiamo previsto, oltre al finanziamento di altri 2 progetti dell’ispettorato delle foreste a Costa e Laives, 235.000 Euro per la pedemontana.

” il sindaco (nota di redazione: il Dolomiten lo ha già promosso a sindaco !! ) Georg Forti promette un rapido avvio dei lavori.

L’amministrazione comunale vorrebbe informare la popolazione con una assemblea pubblica (prevista in febbraio) sulla pedemontana e su altri temi che incidono sulla qualità di vita nella frazione di San Giacomo.


Traffico e declassamento della statale


Un altro argomento dibattuto, per il quale da poco sono state effettuate delle misurazioni (pubblicate sul Dolomiten), è il traffico di transito.
Mentre il primo lotto di declassamento della ex statale che attraversa la frazione è in fase di ultimazione, il secondo tratto quello che interessa il centro della frazione è in una situazione meno buona.
Sono stati dati gli incarichi per le misurazioni ma per quanto riguarda il finanziamento la situazione è negativa.
“Non abbiamo i soldi quindi per il 2010 non vi sono speranze” dice l’assessore alla mobilità Georg Forti.
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sabato, 23 gennaio 2010



Masterplan. Un progetto legato al territorio




La presentazione (e la successiva approvazione) è stata importante per un duplice aspetto: se da un lato si è resa pubblica in modo compiuto la linea di ricerca metodologica fortemente innovativa che ne caratterizza la struttura (trattasi nello specifico non di un piano “classico” quantitativo-normativo bensì di un documento flessibile, nuovo, che assume l’antinomia qualità/qualità nella totale pregnanza dei suoi significati) dall’altra esprime evidentemente una necessità: il governo del territorio della città capoluogo non può più farsi solo nel ristretto ambito dei suoi confini amministrativi, ma deve necessariamente interrelarsi con le qualità morfologiche del suo intorno (i comuni vicini e non). Tale assunto di carattere eminentemente teorico-metodologico ha degli indubbi riflessi sulla politica locale, laddove è sempre stato molto difficile operare un vero e proprio coordinamento tra molteplici interessi fortemente localizzati. Ritengo che un masterplan effettivamente incidente sulle politiche di governo del territorio in Alto Adige passi necessariamente attraverso l’istituzione di un vero e proprio ambito disciplinare di studio e coordinamento, tra tutti i comparti territoriali vicini alla città capoluogo, affinché, oltre a delineare le importantissime vie di transito alternative ad una mobilità fortemente congestionata dalla strozzatura data dalla condizione morfologica dell’assetto cittadino attuale, introduca delle modificazioni strutturali anche sulle condizioni morfologiche proprie degli spazi abitabili situati ai margini della città, che, come nel caso dell’abitato di San Giacomo di Laives, sono sia città che paese, con dinamiche fortemente dipendenti dalla città capoluogo. Se è vero che il masterplan è un nuovo strumento di modificazione diacronica del territorio (nel senso che produce modificazioni estese sulla lunga durata senza fissarne da subito le declinazioni normative) per essere veramente modificativo dovrebbe dotarsi quindi di un coordinamento molto solido e durevole, che, prima di passare alla discussione politica, dovrebbe costituirsi in ambito disciplinare. È in questo senso che il masterplan di Bolzano potrebbe diventare il masterplan dell’area più vasta costituita dai territori dei comuni limitrofi. In ultimo pongo questa suggestione: a fronte di una progressiva “privatizzazione” dello spazio pubblico, come in molti contesti territoriali sta già avvenendo (fenomeno questo effettivamente recente rispetto alle condizioni dello spazio pubblico negli Stati Uniti) e preso atto delle urgenze connesse alla costruzione di una effettiva connessione morfologica tra i nuovi quartieri a sud della città (Casanova e Firmian) con l’intorno, al fine di produrre effettivamente quel policentrismo che da molto tempo andiamo tutti invocando, ritengo sia giunto il momento di spostare un po’ l’interesse e la ricerca dall’analisi attenta e feconda dell’housing sociale anche allo spazio che conferisce l’identità di abitanti a tutti coloro che nella città ci vivono, lavorano, insomma la abitano, che è appunto lo spazio pubblico, nel senso proprio della sua accezione tipologica, di spazio abitabile dalla comunità, nella quale la comunità si riconosce e si identifica.
 E questo perché non dobbiamo dimenticare che la ricerca di una struttura urbana policentrica contiene sempre in sé un pericolo che va governato: la moltitudine di centri produce anche una moltitudine di periferie.

Alto Adige 23-1-10
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venerdì, 22 gennaio 2010



Sviluppo futuro fra confinanti Bolzano/Laives


Sempre più spesso le amministrazioni comunali di Bolzano e di Laives , meglio sarebbe dire i due relativi sindaci, si propongono in ampie discussioni sul futuro dei propri Comuni e soprattutto sulla necessità di collaborare maggiormente fra amministrazioni confinanti.
Siamo ben felici di constatare che pure loro si siano accorti di questa necessità ampiamente sollevata da anni dalla frazione di San Giacomo e dal quartiere Maso della Pieve.
Ci domandiamo perché c’è voluto così tanto tempo per accorgersi che progetti sovracomunali, o comunque di interesse comune, hanno la necessità di condividere lo stesso obiettivo, la stessa specificità, la stessa partecipazione.
In periodi dove la parola d’ordine “non ci sono soldi” è lo slogan sulla bocca di tutti, forse ha permesso alle relative giunte, dopo lunghe riflessioni, di trovare nuove strategie per il futuro.
Dopo una necessaria esposizione delle cose fatte e gli obiettivi da percorrere vorremmo ricordare le molte altre cose che necessitano quantomeno di essere ricordate; sono quelle tralasciate, dimenticate, oppure di quelle molte suggerite e volatizzate per memoria della popolazione.
Andando per ordine vediamo di ricordarne alcune e che riguardano soprattutto i territori confinanti di Bolzano e Laives che nel loro insieme fanno 5913 (2428 abitanti a Maso della pieve e 3485 a San Giacomo).

Riqualificazione urbana di Maso della Pieve con il completamento del centro sportivo e strutture sociali, funzionali al quartiere .

Pista ciclabile dal Cimitero almeno fino al distributore Agip. La sede stradale ampia lo permetterebbe mettendo in sicurezza le biciclette che convergono verso il Campo Santo e viceversa.

Continuazione della pista ciclabile di Maso della Pieve verso San Giacomo offrendo sicurezza a quei numerosi bambini abitanti nella zona più popolata che temono il forte traffico della Statale 12 e non possono utilizzare la bicicletta per andare autonomamente al centro sportivo.

Estrema difficoltà nel definire i flussi di traffico e la cartellonistica stradale sulla vecchia SS12 per una miglior vivibilità dei due quartieri.

Riqualificazione urbana di San Giacomo con l'obiettivo rendere la frazione di caratteristica residenziale (verde , piazza ciclabile, illuminazione etc.)

Sentiero pedemontano da San Giacomo verso il Virgolo e verso la Pineta di Laives.

Verde Pubblico 5000 mq. (latente da anni)

Sottopasso pedociclabile San Giacomo aeroporto e continuazione della ciclabile fino al ricongiungimento  con quella  già esistente in zona industriale. (molta più sicurezza per utilizzatori verso e dalla zona. Coinvolto anche il comune di Bolzano) Il progetto va pensato e proposto ora considerati i prossimi lavori all'aeroporto (Hangar, strada, parcheggio).

Ciclabile da via Thaler fino al confine di Laives/Bolzano dove dovrebbe congiungersi a quello di Maso della Pieve.

Ciclabile da Via Pascoli verso Pineta di Laives e zona sportiva, per un ricongiungimento con la dorsale sull'Adige.

Bene fa il sindaco Polonioli a preoccuparsi di fronte all'ipotesi che l'asse ferroviario possa correre sotto l'abitato di San Giacomo. Dovrebbe affrontare però anche la problematica del passante ferroviario (opera, anch’essa di prossima esecuzione) e non ultimo il prolungamento della galleria di San Giacomo verso il Virgolo e Piani di assoluta priorità per alleggerire il traffico in zona industriale oltre che nei due abitati.

Una fermata ferroviaria a San Giacomo ed una ad Oltrisarco diventano sempre più indispensabili, ma dove stanno le forze collaborative dei 2 comuni?

Premesso che in futuro vi sia  una forte volontà di collaborazione dei due comuni (questo è l’enunciato) , accertato che le strutture esistenti sui territori di San Giacomo e Maso della Pieve dovranno essere utilizzate al meglio dall’intera popolazione, chiarito che molti dei sopraelencati obiettivi risultino ancora inevasi o appena  avviati,  invitiamo i due sindaci a confrontarsi in una assemblea pubblica con i cittadini dei due territori confinanti.

Solo dei segnali forti e chiari potranno portare chiarezza alla popolazione che spesso ha sollevato la necessità di istituire un gruppo di lavoro per risolvere proprio i problemi dei cosiddetti “confinanti”.
Sarebbe un percorso democratico che nel suo operare farebbe capire che la parte politica non si soffermerebbe solo ad enunciati ormai poco credibili per adottare obiettivi nuovi di vera collaborazione.

Un territorio maggiormente integrato e meglio valorizzato è l’obiettivo principale, sostenuto da molto tempo, dai residenti di Maso della Pieve e di San Giacomo.

x   Il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo

Lorenzo Merlini

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sabato, 12 dicembre 2009


San Giacomo, il comitato accusa la giunta: «Sorda alle richieste della frazione»



Gli automezzi deviati sulla statale


 LAIVES. Dopo avere visto, lunedì, un cartello stradale posto a Maso della Pieve che indicava al traffico dei vacanzieri la direzione verso Trento passando dentro San Giacomo, il locale comitato ha perso carta e penna ed ha scritto una lettera aperta al sindaco Polonioli con cui si accusa «la giunta comunale di essere sorda ed inadempiente rispetto ai richiami e alle promesse fatte durante le pubbliche assemblee, mentre di fronte agli interessi economici dei mercatini, ci si sente autorizzati a sacrificare la vivibilità di una frazione, per far defluire orde di visitatori rigorosamente automuniti». Durante il recente ponte di S. Ambrogio, San Giacomo è rimasta tagliata in due dal traffico dei turisti, convogliato anche dal cartello posto a Maso della Pieve e si faticava ad attraversare la strada perché i semafori erano sul giallo lampeggiante. Il comitato di San Giacomo conclude la sua lettera aperta sottolineando che l’abitato e la sua strada, non debbono essere una comoda alternativa alla variante in galleria. Intanto anche oggi e domani si preannuncia un aumento enorme di traffico turistico, sempre a causa - soprattutto - dei Mercatini. (b.c.)

Alto Adige 12-12-09


Lettera aperta al Sindaco di Laives 10.12.2009

Questa amministrazione sorda ad ogni richiamo, inadempiente rispetto alle promesse fatte in sede preelettorale e alle assicurazioni date nelle varie assemblee civiche e ai media, continua a trattare gli abitanti di San Giacomo come cittadini di serie B.
Di fronte agli interessi economici dei mercatini l’amministrazione si sente autorizzata a sacrificare la vivibilità di una frazione per far defluire orde di visitatori rigorosamente automunite.
Per i 4 giorni del ponte di Sant’Ambrogio la frazione è rimasta tagliata in 2 da un traffico di turisti convogliato anche con un cartello appositamente collocato. Per 4 giorni i cittadini, le madri con bambini e gli anziani non hanno avuto la possibilità di attraversare la ex statale in sicurezza a causa dello spegnimento di TUTTI i semafori. La questione che si ripete regolarmente nelle varie occasioni di esodo turistico estivo o invernale, è stata segnalata ripetutamente ma pare proprio che ci siano dei motivi di interesse superiore a giustificare la decisione. Perché certamente non si può giustificare tale decisione dicendo che San Giacomo serve quale valvola di sfogo in caso di intasamento della galleria, infatti in questo caso non si risolve alcun problema ma lo si sposta solo di qualche chilometro, fino alla rotonda in zona Vurza visto che il collo di bottiglia è Laives.
Da anni ci stiamo battendo per contrastare il traffico ingiustificato, quantificato in base ad una recente analisi del comitato civico del 60%, da anni riceviamo le stesse promesse. Nei fatti si continua a constatare che non solo non si fa nulla ma addirittura in casi come quelli citati il traffico lo si agevola!
Chiediamo a questa amministrazione di considerare finalmente la frazione di San Giacomo zona residenziale e si eviti di spegnere i semafori proprio nel momento di maggior traffico e pertanto di maggior pericolo per gli abitanti.
San Giacomo non può e non deve essere una comoda alternativa alla variante in galleria!
A nome del Comitato Civico San Giacomo
Alessandro Cosi

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giovedì, 10 dicembre 2009


Sentenza del Tar che ha dato ragione ad una signora di San Giacomo per la mansarda




 LAIVES. La giunta comunale ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha dato ragione ad una signora di San Giacomo che chiedeva di utilizzare a fini residenziali lo spazio della sua soffitta. In prima battuta il Comune le aveva negato la concessione edilizia perchè tutta la cubatura a disposizione era stata sfruttata in sede di ristrutturazione dell’immobile e i sottotetti non erano volumi residenziali. Il Tar invece ha dato ragione alla donna che ha potuto ottenere la concessione edilizia dal Comune. Questo episodio però potrebbe rappresentare un precedente anche per molte altre situazioni analoghe esistenti sul territorio comunale, con soffitte non abitabili. Da qui la decisione di ricorrere in Consiglio di Stato nominando un legale. Potrebbero infatti scattare altri ricorsi al Tar da parte di privati e con la sentenza che ha dato ragione alla proprietaria di mansarda a San Giacomo, tanti altri proprietari di soffitte potrebbero essere incoraggiati a tentare le vie legali per raggiungere lo scopo. (b.c.)

Alto Adige 10-12-09
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martedì, 08 dicembre 2009



Linea Sasa poco redditizia «Ma è un servizio sociale»

BRUNO CANALI


 LAIVES. Come tante altre non paga - in termini di redditività - la linea della Sasa tra Pineta alta e Vadena. È un servizio in perdita, come quello della circolare tra Laives e la stazione ferroviaria.
 A difendere però queste scelte, fatte dall’assessorato provinciale ai trasporti, interviene Marco Delli Zotti, ex assessore comunale alla cultura e attuale rappresentante per Laives nel consiglio di amministrazione della Sasa. «Il servizio del bus che fa la spola tra Pineta alta e Vadena, passando per Bronzolo e la sua stazione ferroviaria, venne istituito nel giugno 2008 - dice Delli Zotti - mentre prima esisteva un servizio affidato a privati ed era sostanzialmente a chiamata. Che questo genere di corse sul territorio e le sue periferie siano in perdita dal punto di vista economico non ci sono dubbi. Ma non bisogna dimenticare che proprio la Sasa è chiamata, anche e soprattutto, a svolgere un servizio sociale e che quindi, il bilancio, quando è in rosso, viene ripianato dalla Provincia. Se si dovesse fare solo un ragionamento costi-ricavi, credo che la maggior parte delle linee di trasporto pubblico dovrebbero essere soppresse. Ma non è questo lo scopo che ha un servizio di trasporto pubblico come quello che offre la Sasa sul territorio»

 E di linea di pullman - in questo caso si tratta della la 10/A e della 10/B - si è parlato anche durante la recente riunione pubblica del comitato di San Giacomo. Nuovamente i residenti nella frazione è tornata a chiedere che la Sasa prolunghi le corse della linea 10 fino nel centro di San Giacomo, perché in questo modo si faciliterebbe molto la vita di coloro che debbono recarsi ad esempio all’ospedale di Bolzano. Oggi la linea 10 della Sasa arriva a lambire San Giacomo prima si svoltare verso la zona industriale di Bolzano (una fermata è a Maso della Pieve) e da lì al centro di San Giacomo sarebbe un chilometro circa. Oggi, chi da San Giacomo vuole raggiungere il San Maurizio, deve prendere il 4, scendere a Maso della Pieve e salire sull’autobus 10 B.

 Una richiesta più che giustificata ma bisogna tenere conto dei costanti problemi che incontrano i bus di linea a causa del traffico che resta elevato nonostante la variante.

Alto Adige 8-12-09
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venerdì, 04 dicembre 2009
 
San Giacomo Laives, il comitato si organizza

promotori comitato San Giacomo
Finora ha sempre lavorato "spontaneamente", appoggiandosi sulla voglia di fare di pochi volenterosi. Ora per il comitato civico di San Giacomo sembra essere arrivato il momento di darsi una vera struttura, in modo da affrontare al meglio le molte sfide che riguardano il futuro della frazione.
San Giacomo - A San Giacomo i problemi da risolvere non mancano di certo: riduzione del traffico, ríqualificazione della statale, pista ciclabile per Bolzano e Laives, pedemontana, area cani, stazione ferroviaria, nuovo parco giochi. E tanto altro ancora.
argomenti sui quali sono state fatte molte promesse, ma finora di risultati concreti se ne sono visti davvero pochi. Inevitabile quindi che la frazione si senta un po' abbandonata a se stessa. Di qui la volontà di organizzarsi in un vero e proprio comitato civico, un po' sulla falsariga di quanto avvenuto a Pineta, dove l'esperienza del comitato ha portato molti risultati concreti.
“Finora - spiegano Lorenzo Merlini e Alessandro Cosi - ci siamo impegnati in prima persona in modo quasi spontaneo, ma crediamo che sia giunto il momento di darsi un'organizzazione per poter lavorare in modo più incisivo per la nostra frazione. E soprattutto per dare spazio a tutti coloro che sono disposti a mettere a disposizione un po' del proprio tempo e, soprattutto, le proprie idee".
Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione in cui sono state gettate le basi del nuovo "impegno comune". È stata anche l'occasione per fare il punto sui vari problemi della frazione, primo fra tutti il traffico. Cosi e Merlini hanno presentato i risultati di un'analisi sui flussi di traffico: circa il 60 per cento dei transiti provenienti da Bolzano attraversa San Giacomo e prosegue per Laives: transiti inutili che dovrebbero essere deviati nella galleria.

info Comitato S. Giacomo: scorrevoce@gmail.com

fonte: Qui Bassa Atesina N. 23



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giovedì, 26 novembre 2009


«Promesse non mantenute a San Giacomo»


promesse volatili


Assemblea del Comitato di San Giacomo: c’è delusione «Aspettiamo ancora il vigile di quartiere e l’area verde»


LAIVES. «Promesse tante per la nostra frazione, ma in realtà poco è stato realizzato». Le promesse, hanno spiegato Lorenzo Merlini e Alessandro Cosi, due esponenti del comitato di San Giacomo, languono in qualche cassetto dell’amministrazione comunale «e stiamo sempre aspettando ad esempio il vigile di quartiere, l’area per i cani, l’area verde al posto di quella prevista a suo tempo in zona Mottironi e il prolungamento della linea 10 della Sasa fino a San Giacomo, per agevolare così coloro che debbono raggiungere l’ospedale». Il clima, l’altra sera in occasione di una riunione pubblica a San Giacomo, era insomma di sostanziale delusione, ma non di scoramento. «Ci costituiremo in un comitato ufficiale - hanno detto Cosi e Merlini esortando tutti ad aderire - e ci muoveremo come ha fatto ad esempio il comitato di Pineta, che ha ottenuto successi».
 Durante al serata sono anche stati illustrati i risultati di un rilevamento del traffico fatto dallo stesso comitato in giugno, dove risulta che un buon 60% del traffico in transito dentro San Giacomo è «inutile» e quindi dovrebbe imboccare invece la galleria della variante. «Chiediamo più partecipazione nelle scelte che ci riguardano», hanno detto i presenti.
 Si è parlato un po’ di tutto durante l’assemblea e c’è anche la richiesta al Comune di rifare le misurazioni relative ai transiti veicolari «non durante le feste o in estate con le scuole chiuse comunque, perché non sarebbero veritiere». Tra le richieste anche il completamento verso sud della ciclabile fino a Pineta e poi il completamento della galleria della variante verso Campiglio a Bolzano, la fermata dei treni regionali, migliore segnaletica stradale a nord per indicare la variante a coloro che sono diretti verso sud così come presso la rotatoria in zona industriale a Bolzano per evitare ingorghi in galleria. (b.c.)


Alto Adige 26-11-09
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martedì, 24 novembre 2009


Stasera alle 20 residenti in assemblea. Il traffico resta una palla al piede


Comitato Riqualificazione San Giacomo

San Giacomo: il 60% dei veicoli in transito senza alcun motivo


BRUNO CANALI


 LAIVES. Stasera alle 20, nella sala del centro culturale San Giacomo (zona scolastica), assemblea pubblica organizzata dal comitato locale per fare il punto della situazione su quanto è stato o non è stato fatto in merito alla serie di problemi sollevati dai residenti.

 In quell’occasione erano presenti anche i vertici della giunta comunale, sindaco in testa. I rappresentanti comunali avevano garantito determinati interventi. A sua volta il comitato di San Giacomo presenterà uno studio sul traffico inutile che ancora attraversa l’abitato.


 «Il rilevamento è stato fatto nella giornata dell’11 giugno scorso, tra le 17.55 e le 18.55 - dice Alessandro Cosi del comitato - ed i risultati sono verificabili anche grazie ad un filmato che abbiamo girato proprio in quella occasione. Ebbene, da nord di San Giacomo sono entrati complessivamente 845 veicoli, dei quali 676 erano auto o camion (esclusi i Tir) e 169 le motociclette. Da San Giacomo poi, in direzione sud, ne sono usciti 505 (397 auto e camion e 108 moto. Sempre da nord, hanno imboccato la galleria della variante 790 veicoli diretti verso sud. Questi dati ci fanno capire che almeno un 60 per cento dei veicoli entrati da nord a San Giacomo non avevano alcun motivo di farlo e questo è traffico inutile che attraversa semplicemente l’abitato diretto altrove, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili».

 Ma questa sera si parlerà anche d’altro, come la riqualificazione urbana della statale 12, il cui primo lotto, a sud di San Giacomo è iniziato e verranno chiesti lumi in merito al lotto successivo, il più impegnativo dato che entrerà dentro l’abitato e raggiungerà, con la pista ciclabile, il confine di Bolzano, dove le piste dovrebbero poi congiungersi a Maso della Pieve.

Poi c’è il percorso pedemontano fino a Castel Flavon e relativi impedimenti dei privati.

Si chiederanno informazioni anche sull’urbanistica che riguarda San Giacomo, alla luce dei 53 mila metri cubi edificabili al posto dell’ex area produttiva Amonn, in pieno centro: saranno concessi tutti lì, nel cuore di San Giacomo, oppure se ne sposterà una quota altrove, alleggerendo l’impatto?

Altra domanda riguarderà il proseguimento della ciclabile verso l’aeroporto che eventualmente necessiterà di un tunnel sotto i binari e infine attenzione sarà dedicata anche alla fermata dei treni che in molti ritengono indispensabile.

 Senso unico. La posa di nuove barriere rende necessaria l’istituzione di un senso unico alternato sulla statale a San Giacomo nei giorni feriali da oggi e fino all’8 dicembre tra le 7.30 e le 17.
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martedì, 24 novembre 2009

MENSA SCOLASTICA DI SAN GIACOMO


mensa scolastica

 LAIVES. La sala riunioni del vigili del fuoco di San Giacomo non è propriamente una mensa ma da tempo è stata attrezzata per questa funzione in attesa di avere la vera mensa scolastica prima o poi. «I locali sono a norma - ha spiegato il sindaco rispondendo ad una mozione - e sono in grado di ospitare fino a 119 bambini. Il prossimo anno contiamo di adattare la vecchia palestra scolastica a mensa nell’attesa di capire cosa intenderà fare il Comune di Bolzano con i bambini che frequentano le elementari a San Giacomo». Il boom dei pasti alla mensa di San Giacomo è al giovedì, con 150 scolaretti che mangiano a turno insieme a 10 insegnanti. (b.c.)

Alto Adige 24-11-09
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domenica, 22 novembre 2009

San Giacomo: martedì a riunione il comitato civico
 

comitato civico

LAIVES. Martedì 24 novembre, alle 20, nella sala del centro culturale di San Giacomo (zona scolastica) torna a riunirsi il comitato civico, che invita tutti ad intervenire.

«Esamineremo le questioni ancora aperte di San Giacomo - dice Alessandro Cosi - e presenteremo anche uno studio sul traffico ingiustificato che attraversa il centro». (b.c.)

Alto Adige 22-11-09

vedi il precedente post di venerdì, 20 novembre 2009 in cui vi sono notizie più dettagliate
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venerdì, 20 novembre 2009


Riunione del comitato civico
San Giacomo il 24.11.2009 ore 20.00
comitato civico di San Giacomo



A distanza di circa 6 mesi dall'ultima assemblea pubblica tenutasi a San Giacomo presso il Teatro-Aula Magna, riteniamo sia necessario fare il punto della situazione attuale, nella nostra frazione.



Vorremmo esaminare le questioni aperte (traffico, riqualificazione-ciclabile, pedemontana, stazione),  le promesse fatte dall'amministazione di Laives e verificare quanto è stato effettivamente fatto.


Relativamente al traffico verrà presentato uno studio sul traffico ingiustificato che attraversa il centro abitato.

Nella stessa riunione si cercherà di riassumere  le eventuali azioni di sensibilizzazione e confronto da tenersi verso l'Amministrazione Comunale di Laives.




L'incontro verrà tenuto il 24.11.2009 alle ore 20.00 presso la sala del centro culturale a San Giacomo in via Maso Hilber 1 (sopra i vigili del fuoco nella casa delle associazioni)

Tutti gli interessati sono invitati ad intervenire e di pubblicizzare al meglio il prossimo incontro.




Ricordiamo, in sintesi, gli argomenti trattati nelle precedenti discussioni con l'Amministrazione comunale
Problematica del Consorzio della Scuola di San Giacomo prossimo al suo scioglimento. Dal suo futuro dipende anche presenza - consistenza della mensa che potrebbe confluire nella vecchia palestra riprogettata e funzionale al nuovo utilizzo e partecipazione.
Riqualificazione urbana in senso più ampio:
-verde promesso vicino alle nuove cooperative
-la piazza nel centro di san Giacomo
-verde pubblico da molto previsto vicino alla chiesetta
-tunnel pedociclabile verso l'aeroporto e ricongiungimento con quello in via Siemens

Situazione 1° lotto della ciclabile.

Situazione della progettazione esecutiva del 2° lotto. Quali sono i finaziamenti? Confermati i provinciali?
Vista la parte più sensibile – il centro di San Giacomo- che cosa si farà nel progetto esecutivo del 2° lotto? La pista ciclabile rimarrà a sinistra fino al confine di Bolzano, come del resto da via Thaler verso Bolzano?
A che punto è il confronto con il Comune di Bolzano per l'allacciamento con la ciclabile di Maso della Pieve? (sicurezza all'incrocio con la zona industriale e deterrente al traffico verso San Giacomo)

Fermata treno a San Giacomo quali attività intraprese? Ferrovia, Provincia, Comune di Bolzano? Quali risultati?
Sottopasso pedociclabile verso l'aeroporto che iniziative sono state intraprese? Con Chi? Quali risultati con Ladinser? Esiste un ultimo progetto?
A che punto si trova la progettazione della ciclabile da Via Pascoli verso Pineta e verso Vurza?
Cartello a sud di Via Claudia Augusta con indicazione Laives nella direzione Via Volta, rotonda, Via Galvani, tunnel è stato richiesto a Bolzano?
Tremila abitanti, mille vecchi.  L'amministrazione di Laives ha pensato di contattare la SASA e Provincia per il prolungamento dei bus DIECI A e DIECI B (Ospedale) fino alla prossima rotonda? Con quali risultati?
San Giacomo residenziale: Trenta all'ora , semafori intelligenti, semafori non a chiamata, dossi, telecamere, divieti ad orari limitati (fasce orarie), vigilanza (prestiti da Bolzano?). Come scoraggiare il traffico? Quali risposte intende dare l'amministrazione? Cosa ci permette la normativa?

Come scoraggiare il traffico, preoccupante, proveniente dalla zona produttiva Vurza? Cartello con obbligo a sinistra per i mezzi che escono dalla zona artigianale, come suggerito? Possibilità di aggiungere una uscita della zona atigianale sulla variante proveniente dal tunnel verso Laives? E' stata verificata?
Monitoraggio traffico
Proseguimento del tunnel di San Giacomo fino a Campiglio (nuovo Puc di Bolzano), alternativa concreta, ridurrebbe notevolmente il traffico a nord dell'aeroporto e di conseguenza anche verso aoltrisarco e San Giacomo. Anche una forte presa di posizione del Comune di Laives favorirebbe questa possibilità. E' stata prevista?
Sono necessarie forze comuni convinte, affinchè i servizi presenti sul territorio siano disponibili e facilmente utilizzabili dai cittadini di entrambi i comuni: scuola, centro sportivo, teatro, ciclabili sicure, stazioni ferroviarie, terzo binario.

Tavolo di confronto dei cittadini con i commercianti e l'Assessorato al commercio per possibili soluzioni.
La galleria nata per risolvere i problemi del traffico di San Giacomo non ha funzionato, perchè? Perchè persone, nonostante tutto, continuano a passare, arrecando disturbi, anche se non è necessario? Come rafforzare la cultura e i benefici di una comunità che intende vivere al meglio? Che interventi e/o provvedimenti intende prendere l'amministrazione?
L'alternativa al canale ferroviario, prolungamento via Maso Hilber - via Manzoni a che punto è?
L'”area” Mottironi impedisce ancora con un cancello la possibilità di percorrere il sentiero pubblico (sentiero europeo).
Quale è lo stato delle cose sui sentieri di fatto esistenti e non raggiungibili da San Giacomo? Pedemontana (realizzato dai forestali) verso castel Flavon (parzialmente esistente) o verso Pineta (attualmente inesistente)? Con quali motivazioni?
5000 mq di verde attrezzato dalla zona Mottironi spostato in mezzo all'abitato con l'art. 40 bis, legge provinciale (scambio con proprietario 1:1). Dove e quando?
Dei 53.000 m.cubi ex Amonn qunti ne verranno spostati (concordati) in altra zona? Quando?
Sito del Comune di Laives inadeguato e insufficiente. A quando un sito più completo ed efficiente alla portata del cittadino? Una pagina alle frazioni per le manifestazioni e comunicazioni?
Al fine di mantenere un clima costruttivo anche nei futuri incontri fra la popolazione e l'amministrazione di Laives, sarebbe necessario che per ogni problema fin qui esposto fosse data precisazione sui possibili tempi di esecuzione. Ad esempio, che mese per mese venissero comunicati tutti gli interventi messi in atto dall'amministrazione e quelle non fattibili motivandoli.
Impegno da parte del sindaco Giovanni Polonioli di riaggiornarci entro l'autunno

Cordiali saluti
Il Comitato di Riqualificazione Urbana di San Giacomo

Invitiamo la popolazione destinataria di dare la massima divugazione al nuovo incontro

Le notizie sugli eventi di San Giacomo e sul Comitato di Riqualificazione Urbana si possono leggere anche sul Blog: http://apritisangia.splinder.com/
Per comunicazioni, contribiti, commenti e suggerimenti c'è a disposizione l'indirizzo: scorrevoce@gmail.com

 

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venerdì, 20 novembre 2009


Mensa a San Giacomo, il primo passo sarà alla ex palestra

LAIVES. In attesa che Bolzano decida una volta per tutte cosa intende fare con i bambini che frequentano l’elementare a San Giacomo, il Comune di Laives eseguirà i lavori di adeguamento della ex palestra scolastica per ricavare una mensa. Se poi Bolzano deciderà di continuare come è sempre stato, allora verrà costruita una mensa nuova, mentre se deciderà di portare i bambini di Maso della Pieve alle elementari di Oltrisarco, allora basterà la ristrutturazione dell’ex palestra. Questo ha spiegato il sindaco al consiglio comunale parlando del servizio di ristorazione e delle sue prospettive per quanto riguarda l’elementare di S. Giacomo.


Alto Adige 20-11-09
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sabato, 14 novembre 2009


Riunione del comitato civico San Giacomo il 24.11.2009


comitato civico di San Giacomo


A distanza di circa 6 mesi dall'ultima assemblea pubblica tenutasi a San Giacomo presso il Teatro-Aula Magna, riteniamo sia necessario fare il punto della situazione attuale, nella nostra frazione.

Vorremmo esaminare le questioni aperte (traffico, riqualificazione-ciclabile, pedemontana, stazione),  le promesse fatte dall'amministazione di Laives e verificare quanto è stato effettivamente fatto.
Relativamente al traffico verrà presentato uno studio sul traffico ingiustificato che attraversa il centro abitato.

Nella stessa riunione si cercherà di riassumere  le eventuali azioni di sensibilizzazione e confronto da tenersi verso l'Amministrazione Comunale di Laives.

L'incontro verrà tenuto il 24.11.2009 alle ore 20.00 presso la sala del centro culturale a San Giacomo in via Maso Hilber 1 (sopra i vigili del fuoco nella casa delle associazioni)
Tutti gli interessati sono invitati ad intervenire e di pubblicizzare al meglio il prossimo incontro.



per il Comitato Civico di San Giacomo


Alessandro Cosi



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venerdì, 13 novembre 2009



Scioglimento del consorzio tra Bolzano e Laives per la gestione della scuola elementare di San Giacomo


scuola elementare di San Giacomo


LAIVES. Entro fine anno dovrebbe arrivare in consiglio la proposta di scioglimento del consorzio tra Bolzano e Laives per la gestione della scuola elementare di San Giacomo. «Ci siamo incontrati l’altro giorno con Bolzano - dice il sindaco di Laives che è anche presidente del consorzio - e abbiamo individuato la soluzione giuridica e le linee guida per porre termine al consorzio di gestione. Stabiliremo a breve il rapporto futuro con Bolzano per i ragazzi di Maso della Pieve che continueranno a frequentare l’elementare a San Giacomo e poi, come detto, entro fine anno dovremmo definitivamente sciogliere il consorzio». Proprio con in consorzio con Bolzano, Laives è stato in grado di allestire la grande zona scolastica con palestra e nuovo teatro. (b.c.)

Alto Adige 13-11-09
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venerdì, 06 novembre 2009

San Giacomo: lavori per la costruzione della pista ciclabile. Primo lotto


vecchio capitello a sud di San Giacomo - verrà spostato leggermente



capitello a sud di San Giacomo - lavori per la ciclabile



lavori per la ciclabile di San Giacomo - lotto 1



lavori per la ciclabile di San Giacomo - lotto 1



lavori per la ciclabile di San Giacomo - lotto 1




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mercoledì, 04 novembre 2009


San Giacomo: capitello «risparmiato» dai lavori





LAIVES. Il vecchio capitello che da anni si trova accanto alla statale 12, nella periferia sud di San Giacomo, rimarrà dov’è. Con i lavori per la costruzione di una pista ciclabile, che fa parte della riqualificazione urbana, il capitello è venuto a trovarsi proprio sulla direttrice del tracciato. «Verrà spostato quel tanto che basta verso la campagna e rimarrà dove è sempre stato - garantisce l’assessore Giorgio Zanvettor - anche perché è sotto tutela come bene storico e artistico. Si tratterà solo di arretrarlo di alcuni metri e poi sarà a fianco della costruendo pista ciclabile». (b.c.)

Alto Adige 4-11-09
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venerdì, 23 ottobre 2009


La fermata dei treni a San Giacomo. È pressing




 LAIVES. L’importanza di una fermata dei treni a San Giacomo - con possibilità di collegarsi anche al vicino aeroporto - è sostenuta da anni anche da giunta e consiglio comunale. Ne fa riferimento specifico il piano provinciale dei trasporti rimasto (colpevolmente) nel cassetto delle buone intenzioni. Torna alla carica il consigliere provinciale Mauro Minniti.
 Purtroppo la posizione della Provincia in merito alla realizzazione della fermata per i treni non lascia prospettive: secondo l’assessore alla mobilità Thomas Widmann la soluzione si troverà con il passante ferroviario in galleria fra Ora e Cardano che renderà superflua la costruzione del ventilato terzo binario fra Ora (o Salorno) e Bolzano, con un risparmio di 40 milioni di euro. La realizzazione del tunnel, nel quadro dell’ammodernamento della linea del Brennero in accordo con le Ferrovie, secondo l’assessore provinciale avrà la precedenza assoluta. I lavori potrebbero iniziare entro due anni e i binari percorribili entro altri due, al massimo tre anni, mentre il terzo binario, benché già progettato e finanziabile, fra valutazioni ambientali e soprattutto espropri, non potrebbe essere avviato comunque prima di due anni. Tanto vale quindi rinviare di un paio d’anni (ma basteranno?) e deviare gran parte dei 120-180 (con sviluppo previsto fino a 250) treni quotidiani fra Verona e il Brennero in galleria, lasciando i due attuali a disposizione solo del trasporto locale che ne ha bisogno.
 Si diceva che, in merito alla fermata dei treni a San Giacomo, torna alla carica il consigliere provinciale Pdl Mauro Minniti che ha predisposto a tal riguardo un’interrogazione. «La stazione ferroviaria a San Giacomo all’altezza dell’aeroporto, ed il collegamento ciclabile con la zona produttiva di Bolzano sono interventi fondamentali per la frazione di Laives». Minniti aggiunge: «Per migliorare la vivibilità a San Giacomo, gli abitanti chiedono a gran voce una riqualificazione urbanistica maggiore al fine di trasformare la frazione in una zona più residenziale». Seguono le richieste avanzate da Minniti fra le quali, appunto, «Una fermata ferroviaria per migliorare i collegamenti da e per il capoluogo provinciale e la realizzazione di un sottopasso che consenta il collegamento con la zona industriale dove c’è l’accesso alla ciclabile che unisce Bolzano con la Bassa Atesina. Le assicurazioni provenienti dalla Provincia - rileva il consigliere del Pdl - sono importanti ed incoraggianti per la riqualificazione della frazione di San Giacomo che si trova appunto tra i due comuni. Ora, però, sarà necessario accertare i tempi di realizzazione delle opere in questione».

Alto Adige 23-10-09
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venerdì, 23 ottobre 2009


SAN GIACOMO: Quel cancello intrappola anche i nostri ricordi


Cancello chiuso San Giacomo

 Non più di qualche ora fa mi trovavo davanti al suo “benedetto cancello”, signor Mottironi: ho suonato il campanello e ho chiesto di poter passare perché volevo arrivare fino a Castel Flavon, dove lì mi aspettavano degli amici. Caro signore, se suono è per chiedere di passare, non mi sono messa selvaggiamente a scavalcare e neppure a fare strane rimostranze; non mi ha lasciato passare, perché? Le ha dato fastidio il mio tono di voce? Avrei voluto tanto fare quattro chiacchiere a tu per tu con lei ma forse è stato meglio così, decantare la rabbia scrivendo è la cosa migliore.
 Sappia che da anni ho - e non solo io - il dente avvelenato, anzi mortalmente avvelenato, perchè si è impossessato di un pezzo di storia di San Giacomo mettendo quel cancello e recintando tutto, si sente felice lì rinchiuso?
 Tanti della mia generazione anni 1950-60 hanno trascorso parte della loro infanzia giocando nel boschetto sopra la chiesetta; con i miei fratelli e gli amici si costruivano le capanne tra gli alberi, con la nonna si arrivava al “praticello”, così veniva chiamato da tutti e sotto gli abeti facevamo merenda. Erano gli anni in cui non si stava ancora rinchiusi in casa con il computer acceso. Quel bosco, quel prato è stato trasformato in vigneto e frutteto. Con quel cancello ha intrappolato i nostri ricordi di quando passavamo tranquillamente per andare a Castel Flavon o a Sait, avevamo la possibilità di sentirci in montagna anche a pochi passi da casa. Da ragazzi si andava a chiacchierare con gli amici e a godere del panorama, poi un po’ alla volta si è rinchiuso con i cancelli, per quale grande paura? Di essere derubato? La infastidisce il passaggio della gente? Io abito da quando sono nata vicino ad una strada dove di gente ne passa tanta, ma non posso e non voglio alzare cancelli.
 Dalla mia casa vedo la chiesetta e la guardo con affetto, ma vedo anche la sua villa e la guardo con rancore. I ricordi, signor Mottironi, hanno in sé una grande forza e non si cancellano. Il giornale Alto Adige ci informa che il nuovo tracciato si farà e saranno circa 700 metri lineari, sopra San Giacomo, per una larghezza massima di 3,50 metri. Caro signore, non passeremo più davanti alla sua bella villa, ma sappia che il ricordo degli anni trascorsi a dibattere per quel cancello chiuso non si dimenticano; molti del paese di lei non hanno e non avranno un bel ricordo. Concludo con una frase di Borges che mi auguro la farà riflettere: “Siamo il nostro ricordo, un museo immaginario di mutevoli forme”.

Una cittadina di San Giacomo BOLZANO

Alto Adige 23-10-09
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giovedì, 22 ottobre 2009


Via Delle Part, più controlli della polizia municipale



Nonostante i divieti transitano ancora troppe automobili. La sanzione pecuniaria per i trasgressori è di 78 euro


LAIVES. Dopo avere constatato che nonostante i divieti sono ancora molte le auto che passano per via Delle Part, la polizia municipale ha deciso di intervenire aumentando i controlli. Anche ieri, verso mezzogiorno, entro una delle tre fasce orarie di divieto per i non autorizzati (sono dalle 7 alle 8.30, dalle 11.30 alle 13 e dalle 17.30 alle 19) hanno istituito punti di controllo alle estremità della via, fermando parecchi automezzi e furgoni, che sono stati sanzionati abbastanza severamente: la multa in questo caso ammonta a 78 euro.
 È stata anche l’occasione per verificare ciò che è risaputo: la quasi totalità dei mezzi che attraversano San Giacomo in direzione sud lo fanno senza alcun motivo e una volta giunti all’altezza della zona Vurza, per raggiungere Laives evitando il traffico della statale, volentieri imboccano via Delle Part, fingendo di non sapere che in tre fasce orarie vige il divieto per i non autorizzati. Le sanzioni sono state distribuite in uguale misura a chi scendeva da nord in direzione Laives, così come a chi arrivava in direzione opposta, da Laives per poi svoltare verso San Giacomo: un’abitudine che si vuole assolutamente scoraggiare. (b.c.)

Alto Adige 22-10-09
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mercoledì, 21 ottobre 2009


Consorzio di gestione: imboccata la strada verso lo scioglimento


nodo da sciogliere?


LAIVES. Si va verso lo scioglimento del consorzio di gestione della zona scolastica di San Giacomo, un organismo nel quale partecipano i comuni di Bolzano e Laives, con quest’ultimo che detiene anche il posto di presidente del consorzio, occupato dal sindaco Giovanni Polonioli. «Ma dal punto di vista giuridico è un’operazione abbastanza complicata - dice proprio Polonioli - e ne abbiamo ieri mattina nella riunione del consorzio. Ad ogni modo ci si deve arrivare e questo sarà il traguardo». Si è anche parlato delle prospettive future per la scuola elementare di San Giacomo, dove frequentano anche bambini residenti nel territorio di Bolzano (zona Maso della Pieve) perché in ballo vi sarebbe sempre il progetto di costruzione della mensa scolastica, un progetto che ovviamente è condizionato anche dal numero di alunni che potenzialmente frequenteranno il servizio. A tale proposito non ci sono novità e Bolzano intanto non sembra intenzionato a richiamare verso Oltrisarco i propri alunni, che sono 57 complessivamente, a fronte di altri 128 che invece abitano nel territorio comunale di Laives. (b.c.)


Alto Adige 21-10-09
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categoria:comune di laives, comune di bolzano, san giacomo oggi
mercoledì, 21 ottobre 2009


San Giacomo, ok alla ristrutturazione Partono i lavori al centro parrocchiale



centro parrocchiale di San Giacomo

BRUNO CANALI


LAIVES. Il comitato tecnico provinciale - nel corso della riunione che ha tenuto l’altro giorno - ha dato via libera al progetto di ristrutturazione del complesso che, a ridosso della chiesa, ospita la canonica di San Giacomo e alcune sale per attività dei gruppi parrocchiali. Si sblocca così la procedura che si era arenata da qualche mese a causa di diverse interpretazioni sul tipo di appalto che andava fatto. Adesso è chiarito che non è un appalto pubblico e così si procede, prima di tutto stipulando una convenzione con il Comune di Laives che ha già deliberato un contributo a favore dell’opera che porta la firma dell’architetto Marco Dellai e prevede una spesa di poco superiore ai 2 milioni di euro.
 Da tempo, nel cortile della chiesa di San Giacomo è sistemata già la gru che servirà per i lavori, affidati alla ditta Berner Bau e tra breve quindi sarà possibile vederla in moto. Quello che sarà poi il nuovo centro parrocchiale nel cuore di San Giacomo, era stato illustrato a suo tempo e sarà qualche cosa di completamente diverso dall’attuale, anche se questo non intaccherà più di tanto le linee architettoniche dato che il progettista ha tenuto conto dei volumi esistenti e ha inteso mantenere l’aspetto formale della facciata principale eseguendo solo una sopraelevazione. Ha anche puntato ad avere poi una architettura di facile manutenzione e quindi, niente tetti piatti ad esempio, oppure interrati sotto terrazze, piazze o giardini. L’intervento costruttivo potrà avvenire per fasi distinte e ciò garantirà buona parte della funzionalità durante i lavori. Verranno anche ripristinate le originali, piccole finestre. Ne risulterà un complesso moderno e funzionale, con una serie di dotazioni in grado di soddisfare sia le esigenze della parrocchia - che avranno ovviamente la priorità - che quelle dei giovani e degli anziani che la frequentano. Il piano terra verrà destinato ad attività sociali, allo spettacolo, al gioco e alle attività degli anziani. La parte superiore dell’edificio sarà riservata al parroco.

Alto Adige 21-10-09
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martedì, 20 ottobre 2009


Riqualificazione, via libera ai lavori

LA STATALE A SAN GIACOMO


ciclabile San Giacomo 1 lotto


ciclabile San Giacomo 1 lotto




LAIVES. La commissione comunale che aveva il compito di verificare la documentazione presentata dalla ditta Willy Oberosler in occasione della gara di appalto per il primo lotto della riqualificazione urbana di San Giacomo ha concluso il lavoro. I documenti sono in ordine e quindi sarà proprio la Oberosler, che era arrivata seconda dietro la Mult-edile come offerta, ad incaricarsi di eseguire i lavori per un importo attorno al milione di euro. La Mult-edile infatti aveva rinunciato e automaticamente si è passati alla seconda in lizza. Il primo lotto di San Giacomo prevede la riqualificazione della statale dalla periferia sud fino all’incrocio tra statale e via Anton Thaler, con costruzione di un pista ciclabile lungo il lato est e conseguente restringimento della carreggiata. (b.c.)

Alto Adige 20-10-09
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domenica, 18 ottobre 2009


Pedociclabile di SAn Giacomo: i lavori entro l’anno



 LAIVES. Stazione ferroviaria e ciclabile verso la zona produttiva Vurza, sono opere fondamentali per San Giacomo. Lo ribadisce Luis Durnwalder in una risposta ad una interrogazione del consigliere Mauro Minniti. «L’amministrazione comunale di Laives ha allo studio un progetto di riqualificazione urbana - dice Durnwalder - mirato alla creazione di spazi pubblici e alla valorizzazione di quelli esistenti. È prevista la realizzazione di una pista ciclabile lungo la ex strada statale che verrà quindi ridotta di sezione. Tale ciclabile, a carattere sovracomunale in quanto collegherà Laives e Bolzano, è stata inserita d’ufficio dall’amministrazione provinciale nei rispettivi Puc. I lavori relativi al primo lotto verranno avviati entro l’anno». Effettivamente, la riqualificazione urbana di San Giacomo e specificatamente il primo lotto - da via Pascoli, a sud dell’abitato, fino all’incrocio di via Thaler - avrebbe dovuto iniziare già da tempo. Il ritardo da ultimo è dovuto alla rinuncia della ditta vincitrice dell’appalto, che ha costretto la giunta comunale a rivolgersi alla seconda. In questa fase si stanno verificando i documenti e quindi i lavori potranno finalmente avere inizio. Questa ciclabile poi, nel secondo lotto esecutivo proseguirà verso Bolzano e una volta in centro a San Giacomo ci sarà anche una deviazione verso l’aeroporto che si potrà raggiungere tranite un sottopasso ferroviario all’altezza del nuovo quartiere Garden Village. Anche la stazione ferroviaria è una delle richieste anche se l’assessore Widmann finora ha sempre escluso che si faccia il terzo binario lungo la linea del Brennero. Però è solo il caso di sottolineare che una fermata dei treni in centro a San Giacomo, oltre che per i residenti, sarebbe opportuna anche per l’adiacente aeroporto, che avrebbe così un collegamento pubblico veloce e sicuro con il capoluogo e gli altri centro principali della nostra provincia.

Alto Adige 18-10-09
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domenica, 11 ottobre 2009


«Traffico a San Giacomo Una rilevazione seria sui tanti transiti inutili»


rivelazione traffico inutile



LAIVES. In merito al proposito del vicesindaco di ripetere i controlli sui flussi di traffico all’interno di San Giacomo, il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) si chiede «A che pro spendere ulteriori soldi pubblici se poi non si ha la minima intenzione di tenere conto degli eventuali risultati intervenendo con provvedimenti seri e mirati. Forse le decisioni sono state già prese: a San Giacomo il traffico non va diminuito. Così vogliono alcuni operatori commerciali ed i loro rappresentanti politici... Vanno accertati i transiti inutili e per questo occorrono due punti di rilevazione: uno in entrata e uno in uscita. Auspichiamo quindi che almeno si proceda ad una rilevazione seria al fine di avere dei dati incontrovertibili sui quali ragionare. Ma forse è proprio questo che non si vuole», conclude la nota.

Nota di Grasso (Rifondazione)
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martedì, 22 settembre 2009




E le promesse per San Giacomo? Svanite come una bolla di sapone!




 

Tali si sono rivelate le promesse elettorali della giunta di Laives, le promesse che si sono susseguite negli anni, le promesse fatte di fronte ad un’assemblea gremita di gente che da troppi anni attende una soluzione.


 

In agosto la giunta approfittato delle ferie estive e della distrazione generale ha preso posizione dichiarando “non verrà fatto nulla”!


 

Del resto c’era da aspettarselo, vedendo l’atteggiamento di supponenza tenuto dal vice Sindaco  durate l’ultima assemblea nei confronti dei cittadini che chiedono solo più qualità di vita e sicurezza per i figli. Arrivando persino a giustificare il traffico inutile che passa per San Giacomo e ridicolizzando i loro interventi con battute come “vi lamentate voi ? e allora quelli di Laives cosa devono dire?” “o siete solo voi due o tre a lamentarvi”.


 

Dalla stampa si apprende che la decisione sul mantenimento dello status quo è supportata dalle misurazioni sul traffico eseguite dalla Provincia.
Abbiamo esaminato anche noi queste misurazioni e le riteniamo assolutamente insufficienti per avere un’idea chiara delle proporzioni del problema.
    • Inutili perché “casualmente” si è atteso il giorno dopo la chiusura delle scuole per fare le misurazioni, quando è risaputo che il traffico si riduce notevolmente.
    • Inutili perché non dicono nulla sulla percentuale di macchine che da via Maso della Pieve preferisce tirare dritto sulla vecchia statale per recarsi a Laives.
    • Inutili perché non ci dicono nulla sull’incidenza del traffico superfluo che attraversa il centro di San Giacomo rispetto a quello dei residenti.


 

Poiché Comune e Provincia non sono state in grado di darci dei dati completi abbiamo provveduto noi del comitato civico, abbiamo contato le auto e in separata sede renderemo noti i dati.


 

Nel tentativo di difendere gli interessi privati a danno di quelli pubblici si è trascurato un dato anomalo delle misurazioni in questione, come mai il fine settimana con gli esercizi commerciali chiusi il traffico si riduce solo di poco? Non è che il traffico sia generato da motivazioni differenti da quelle fino ad ora sostenute? Le migliaia di macchine che giornalmente passano per San Giacomo lo fanno veramente per fare acquisti?  Sono veramente una fonte di reddito per i commercianti o sono solo una fonte di disturbo?


 

Si è nascosto poi il dato sicuramente più grave di queste misurazioni: il 65% (!) delle autovetture in transito da San Giacomo verso Laives lo fa senza rispettare il limite di velocità, con punte che arrivano fino a 130 km/h.
I cittadini che da anni denunciano questa gravissima situazione hanno avuto sempre le stesse banali risposte “intensificheremo i controlli”, ma purtroppo i vigili si vedono raramente, troppo raramente.


 

Ora però la nostra pazienza è finita!


 

Le proposte sono state fatte, sono state discusse nelle assemblee e sono state scritte nei comunicati, a questo punto non abbiamo più voglia di fare altre proposte ma chiediamo SOLUZIONI da chi è tenuto istituzionalmente a darle. Vista la reale e documentata situazione di pericolo chiediamo di intraprendere con immediatezza tutti gli accorgimenti necessari per riportare il traffico di San Giacomo ad uno stato di legalità, riservandoci di inviare ai responsabili regolare diffida legale per danni che dovessero occorrere a cose o persone da questa situazione di pericolo.


 

A nome del Comitato Civico per la Riqualificazione di San Giacomo 



Alessandro Cosi, Lorenzo Merlini, Piero Osti


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domenica, 13 settembre 2009



Inizia la scuola a San Giacomo ma senza la mensa


di Bruno Canali
 LAIVES. Domani inizia il nuovo anno scolastico e per le elementari di San Giacomo sarà un altro anno senza una vera e propria mensa scolastica.
 Si continuerà quindi con la soluzione di ripiego del locale sito nella palazzina dei vigili del fuoco e intanto si studia la possibile soluzione.
 «Noi abbiamo un’idea di come procedere con la mensa a San Giacomo - spiega il sindaco Polonioli - e si tratterebbe di dare seguito a quanto indicato dal nostro capo dell’ufficio lavori pubblici, l’architetto Stefano Rebecchi, che ha realizzato un progetto per la nuova mensa scolastica della frazione. Piuttosto il problema è un altro: il Comune di Bolzano non ha ancora stabilito cosa farà con gli alunni della zona di Maso della Pieve, quelli che attualmente frequentano la scuola elementare a San Giacomo».
 Ricordiamo che anche l’assessora di Laives Liliana Di Fede aveva spiegato come l’operazione mensa scolastica di San Giacomo fosse legata alle scelte di Bolzano in materia scolastica. Se il capoluogo dovesse trasferire i propri ragazzi alle elementari di Oltrisarco, verrebbe meno intanto anche la necessità di costruire una mensa. «Bolzano non ha ancora preso una decisione definitiva - continua il sindaco Polonioli - e quindi noi intanto cercheremo di ristrutturare l’ex palestra scolastica di San Giacomo per ricavarne un locale mensa senza spendere troppo; in questa fase del resto, investire 2 o 3 milioni appare molto difficile per noi».
 Però, Bolzano o no, la prospettiva demografica per i prossimi anni vede la frazione di San Giacomo in forte crescita per via delle nuove zone abitative ed è del tutto probabile che comunque prima o poi una mensa servirà e sarà giustificata anche dai numeri della popolazione scolastica.

Alto Adige 13-09-09
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mercoledì, 09 settembre 2009



Ultimo e stimolante «giovedì lungo» domani a San Giacomo - Laives


LAIVES. Domani sera, ultimo appuntamento con il «giovedì lungo» dei commercianti a San Giacomo. Per questo commiato gli organizzatori hanno preparato veramente un ricco programma, con negozi aperti (e quindi possibilità di fare shopping sotto le stelle) e tante associazioni che offriranno intrattenimenti per l’intera serata.
 Si incomincerà verso le 19 con la chiusura della via San Giacomo in centro e al posto del traffico apriranno i battenti stand con gastronomia, musica e giochi. Nello spazio ex Amonn ci sarà danza boliviana e quindi anche esibizioni di ginnastica ritmica a cura della Polisportiva Pineta. Qua e là si potranno incontrare anche gli animatori del Ddt, il gruppo degli «amici dei cani», i gruppi giovanili e tanto altro ancora. Dalle 19 verrà gli autobus delle linee 2 e 4 della Sasa passeranno in galleria fino a Pineta nord: lo ricorda in una nota la direzione della società. (b.c.)

Alto Adige 09-09-09
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sabato, 05 settembre 2009



Per la riqualificazione urbana di San Giacomo scatta l’ennesimo ritardo


 LAIVES. Battuta d’arresto per la riqualificazione urbana di San Giacomo. La ditta Mult-edile che aveva vinto l’appalto, ha dovuto produrre ulteriore documentazione perché la sua offerta è risultata anomala. «In casi del genere - spiega l’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon - viene nominata una commissione che ha il compito di verificare l’offerta in ogni suo aspetto e stabilire se è congrua o meno. Lo stiamo appunto facendo, dopo avere richiesto alla ditta Mult-edile ulteriore documentazione. Dovesse poi risultare un giudizio negativo della commissione, si dovrà passare al secondo classificato durante la gara di appalto». Questa verifica di fatto aggiunge ritardo ad un progetto che già ne ha accumulato parecchio. (b.c.)

Alto Adige 05-09-09
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