giovedì 19 gennaio 2012

centro poliv s giacomo 1


venerdì, 22 ottobre 2010



SAN GIACOMO : Nuovo Teatro

Ero in guerra - impressioni di un sudtirolese dalla campagna di Russia.

Questo il titolo della interessantissima mostra fotografica che sarà ospitata per due giorni - sabato 23 e domenica 24 ottobre - dal foyer del Nuovo Teatro di San Giacomo, proponendo in visione le foto scattate sul fronte russo negli anni bui della seconda Guerra mondiale dall’altoatesino della Val Senales Luis Raffeiner.
Sarà inaugurata nel foyer del teatro di S. Giacomo sabato 23 ottobre alle ore 19.30. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.


Domani concerto

La Corale“Giuseppe Verdi” di Bolzano e Merano, in collaborazione con il Centro Culturale San Giacomo, presenta brani famosi tratti da opere di Giuseppe Verdi e Gaetano Donizetti.
  alle 20.30 al teatro di San Giacomo il concerto «Invito all’Opera».
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giovedì, 21 ottobre 2010


Il crollo del fronte

Foto di Raffeiner dal fronte russo sabato e domenica e S. Giacomo

 LAIVES. Ero in guerra - impressioni di un sudtirolese dalla campagna di Russia”: questo il titolo della interessantissima mostra fotografica organizzata dall’Ufficio educazione Permanente della Provincia di Bolzano che sarà ospitata per due giorni - sabato 23 e domenica 24 ottobre - dal foyer del Nuovo Teatro di San Giacomo, proponendo in visione le foto scattate sul fronte russo negli anni bui della seconda Guerra mondiale dall’altoatesino della Val Senales Luis Raffeiner, all’epoca soldato della Wehrmacht dopo aver vissuto il dramma delle opzioni. Una mostra itinerante dal chiaro valore documentativo, che dopo avere fatto tappa a Bolzano e Naturno giunge ora a San Giacomo per interessamento di Bruno Barchetti del locale Centro Culturale. Completa la mostra una videointervista a Luis Raffeiner. La mostra ha carattere bilingue e sarà inaugurata nel foyer del teatro di S. Giacomo sabato 23 ottobre alle ore 19.30. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Alto Adige 21-10-10
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venerdì, 15 ottobre 2010


“Top secret”

Attività tetrale a San Giacomo e a Laives

Domani 16 ottobre cabaret con «Top secret»

 Domani alle 20.30, per la rassegna “La Commedia” in corso al teatro di San Giacomo a cura della compagnia Strapaes, sarà la volta della compagnia “I 4 cantoni della Logeta” che proporrà uno spettacolo dialettale di cabaret dal titolo “Top secret”. Biglietti al botteghino del teatro di San Giacomo prima dello spettacolo.
Proven su de noi: se, ’ntant che fen le prove, ne scampa da rider, vol dir che ’l funziona. Se no ’l funziona, cambian ’l copion! Ma ’l funziona quasi sempre!»


Domenica in scena il «Guerin Meschino»

 Domenica alle 17, nella sala teatrale di San Giacomo appuntamento con lo spettacolo “La storia del Guerin Meschino”, a cura di “Teatri comunicanti” di Fermo. La proposta rientra nel ciclo di “Prossima fermata teatro” a cura della cooperativa teatrale Prometeo di Bolzano. Ingresso 5 euro (ridotto 4 per tutti gli utenti della Sasa).


Teatro: oggi l’intitolazione a Coseri

LAIVES. “Teatro dei filodrammatici Gino Coseri”. Da stasera, il teatro aula magna di Laives si chiamerà così. L’intitolazione alle 20,45 con una piccola cerimonia che darà anche il via alla 31esima edizione della rassegna concorso di teatro nazionale dialettale, “Stefano Fait”. Per l’occasione è prevista la presenza anche del priore di Pietralba, che è stato grande amico di Gino Coseri. Il coro Monti Pallidi offrirà la colonna sonora dell’inaugurazione e quindi la Filodrammatica di Laives proporrà un breve spettacolo allestito appositamente per questa occasione: “Gino Coseri-una vita per Laives”.
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giovedì, 14 ottobre 2010












"PROSSIMA FERMATA: TEATRO
"
per ragazzi e famiglie

- La storia del Guerin Meschino -


Eventi Culturali - Teatri Comunicanti (Fermo)

"La leggenda della reggia incantata nascosta nelle viscere della montagna, dove la bellissima e potente fata Sibilla fu rinchiusa per l’eternità insieme alla sua corte"

domenica 17 ottobre alle 17.00
al Nuovo Teatro di San Giacomo


Grandi spettacoli da vedere in un teatro stupendo

(con ampio parcheggio)
Come semprevi aspettiamo numerosi
La vostra Cooperativa Teatrale Prometeo
Ingresso: 5 Euro | Utenti SASA (su presentazione del singolo titolo di viaggio - no abo): 4 Euro
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domenica, 10 ottobre 2010



A San Giacomo oggi teatro per le famiglie

San Giacomo. Secondo appuntamento pomeridiano per ragazzi e famiglie oggi alle 17 al Nuovo Teatro di San Giacomo di Laives. All’interno della Rassegna «Prossima fermata: teatro», curata dalla Cooperativa teatrale Prometeo di Bolzano, sarà ospitata la compagnia Pandemonium Teatro di Bergamo con lo spettacolo «L’usignolo dell’imperatore», tratto da una fiaba di Andersen. Lo spettacolo veicola un messaggio profondo sull’importanza dei rapporti umani. «Solo una voce che viene dal cuore arriva a un altro cuore»: amare un altro essere vivente è fonte di reciproca gratificazione purché nel rispetto dello spazio e dei bisogni di entrambi. Ingresso 5 euro, ridotto a 4 per gli utenti Sasa.
Alto Adige 10-10-10
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venerdì, 08 ottobre 2010


"I Cameristi di Bolzano per i 200 ANNI DI ROBERT SCHUMANN"

SABATO 9 OTTOBRE 2010, con inizio alle ORE 20.30
presso il Nuovo Teatro di S. Giacomo (via Maso Hilber, S. Giacomo)

INTERPRETI: Andrea Bambace (pianoforte), Marco Bronzi (violino), Lucio Labella Danzi (violoncello), Manuela Matis (viola)
INGRESSO LIBERO


1810 -2010: DUECENTO ANNI DALLA NASCITA DI
ROBERT SCHUMANN

I Cameristi di Bolzano
Andrea Bambace - pianoforte
Marco Bronzi - violino
Lucio Labella Danzi - violoncello
Manuela Matis - viola
PROGRAMMA/ PROGRAMM
KLAVIERQUARTETT in do min. (1829)
- Allegro molto a ettuoso
- Minuetto. Presto
- Andante
- Allegro giusto. Presto
dalla SONATA per violino e pianoforte F.A.E. (Frei Aber Einsam…)
- Intermezzo
- Finale
Intervallo - Pause
KLAVIERQUARTETT in mi bem. Magg. op. 47
- Sostenuto assai
- Scherzo. Molto vivace
- Andante cantabile
- Finale. Vivace
ROBERT SCHUMANN (1810 -1856


Appuntamento a sabato, dunque, e un cordiale saluto
CENTRO CULTURALE S. GIACOMO A. 82
Presidente: Tina Feller - Tel. 347-8733527
E-mail culturasangiacomo@gmail.com


vedi il Link:
http://www.kultur.bz.it/index.php?root=cal&mode=event&dispDay=1286575200&evtID=18704&_lang=it
giovedì, 07 ottobre 2010


Robert Schumann with his Wife Clara (c. 1850)

Sabato un concerto a S. Giacomo per i duecento anni di Schumann

LAIVES. Nel 1810 nasceva a Zwickau, in Germania, Robert Schumann. E appunto per ricordare il bicentenario dalla nascita di colui che viene considerato da molti il compositore più rappresentativo della musica romantica, il nuovo teatro di S. Giacomo ospiterà sabato 9 ottobre, il concerto “I cameristi di Bolzano per i 200 anni di Robert Schumann”. Ne saranno interpreti Andrea Bambace al pianoforte, Marco Bronzi al violino, Lucio Labella Danzi al violoncello e Manuela Matis alla viola, che presenteranno i due Quartetti con pianoforte e i due tempi scritti per la Sonata F.A.E. «Con offerte culturali di questo livello - dice Tina Feller, presidente del Centro culturale S. Giacomo - ci prefiggiamo di soddisfare il nostro pubblico ed anche di attirare al nuovo, bellissimo teatro di S. Giacomo, fruitori di cultura da Bolzano, Laives e dintorni». L’appuntamento è per le ore 20.30 di sabato, l’ingresso è libero.
Alto Adige 7-10-10

I 200 anni di Schumann genio reso folle dalla musica

Se quel dito, quell’anulare della mano destra, avesse funzionato a dovere forse non avremmo avuto alcuni capolavori che hanno segnato la storia della musica. La Kreisleriana. Le Sinfonie. Il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore. O le Scene dal Faust di Goethe. Perché la composizione, mettiamola così, per Robert Schumann era solo un «ripiego». Un modo per non buttare al vento anni di studio. Quelli fatti con il maestro più in voga nel 1830, Friedrich Wieck, padre di quella Clara che nel 1840, vinte le ritrosie della famiglia di lei, sposerà. Un modo per riscattare una carriera costretta troppo presto ad uno stop. La carriera di pianista. Quella che il musicista nato a Zwickau, in Germania, l’8 giugno 1810, giusto duecento anni fa, sognava sin da ragazzo. Quando si appassionò alla musica ascoltando la madre che dava lezioni di piano. Quando dovette studiare Giurisprudenza senza, però abbandonare l’esercizio alla tastiera.


Un rigore, una disciplina – ma alcuni ritratti ce lo mostrano con un orecchino al lobo – che gli sono costati. Perché proprio per allenare le dita Schumann inventò uno strampalato marchingegno che gli costò una distorsione e una temporanea paralisi della mano destra. Certo, se quel dito fosse tornato al suo posto, si sarebbe dovuta trovare un’altra figura di riferimento per il Romanticismo musicale. Perché, mano al pentagramma, Schumann tracciò una strada sulla quale si incamminarono poi i vari Chopin (che con il musicista tedesco in questo 2010 condivide le celebrazioni per il bicentenario della nascita), Liszt, Mendelssohn.

Una storia avvincente, quella di Schumann. Quasi un soggetto per un film – ben tre le pellicole dedicate al musicista – dove gli elementi ci sono tutti: l’amore tormentato con Clara, il tentato suicidio nelle acque del Reno, la follia e l’esperienza dell’ospedale psichiatrico, la morte avvenuta a Bonn a soli 46 anni.




fonte: http://www.avvenire.it/Spettacoli/I+200+anni+di+Schumann+genio+reso+folle+dalla+musica_201006080717243200000.htm
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giovedì, 07 ottobre 2010




Domenica al  teatro  di  SAN GIACOMO con «L’usignolo»


 Nella sala teatrale di San Giacomo, a cura della cooperativa teatrale Prometeo, è iniziato il ciclo di spettacoli “Prossima fermata teatro”. Domenica alle 17 nuovo appuntamento. In scena “L’usignolo dell’imperatore” del teatro “Pandemonium” di Bergamo. L’ingresso costa 5 euro, ma gli utenti della Sasa ne pagheranno 4 euro esibendo il ticket o l’abbonamento.

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venerdì, 01 ottobre 2010



Robert Alexander SCHUMANN ricordato a San Giacomo

nel 1810 nasceva a Zwickau, in Germania, Robert Alexander SCHUMANN, considerato da molti il compositore più rappresentativo della musica Romantica. E appunto per ricordare il bicentenario dalla nascita del grande compositore, abbiamo il piacere di preannunciarvi UN IMPERDIBILE EVENTO MUSICALE:

   SABATO 9 OTTOBRE, con inizio alle ORE 20.30
   presso il Nuovo Teatro di S. Giacomo, in via Maso Hilber,
   avrà luogo il Concerto


   "I CAMERISTI DI BOLZANO PER I 200 ANNI DI ROBERT SCHUMANN"
   
Organizzazione: Centro Culturale S. Giacomo Agruzzo 82 in collaborazione con l'Associazione "Musica in Aulis"

Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio, Assessorato alla Cultura del Comune di Laives, Provincia Autonoma di Bolzano

INGRESSO LIBERO

INTERPRETI:
Andrea Bambace (pianoforte), Marco Bronzi (violino), Lucio Labella Danzi (violoncello), Manuela Matis (viola)


Con mail successiva vi trasmetteremo il programma della serata. Nel frattempo vi invitiamo a prendere in nota l'importante appuntamento e, per quanto vi è possibile, a diffondere la notizia, in modo da riservare ai musicisti la più corposa e calorosa accoglienza al teatro di S. Giacomo.
Grazie per la vostra collaborazione!













ARTEMISIA GENTILESCHI

CONFERENZA D'ARTE - Mercoledì 6 ottobre

Siete cordialmente invitati anche alla interessantissima conferenza

"STORIA DELL'ARTE AL FEMMINILE: ARTEMISIA GENTILESCHI"
- Relatrice: prof. SILVIA MAURELLI.
- In collaborazione con: UPAD.
- INGRESSO LIBERO.
- L'incontro si terrà MERCOLEDÌ 6 OTTOBRE con inizio alle ore 20:30 presso la sede del Centro Culturale S. Giacomo, Palazzina delle Associazioni, via Maso Hilber 1, ultimo piano. Ingresso dal cortile, parcheggio disponibile.


Per avere una idea dei suoi dipinti cliccate sul Link:
http://www.google.it/images?um=1&hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&tbs=isch:1&&sa=X&ei=cISlTNSOM4WYOpOujLYM&ved=0CB8QBSgA&q=gentileschi&spell=1&biw=1013&bih=625

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venerdì, 24 settembre 2010

1° Spettacolo della III Rassegna Teatrale
"La Comedia"



Il Senatore Fox
di Luigi Lunari


Vittorio Emanuele Fox                 Bruno Vanzo
Bianca Maria, sua moglie          Giovanna Tomas
Maria Vittoria, sua figlia              Renata Fedrizzi
dott. Giacomo Colombo               Ivo Morandini
onorevole Orsi avvocato             Simone Crespiatico
Aquila Padre Gatti                         Mauro Nicolodi

Scenografia:                                  Uez - Vanzo
Reg. musicali:                                "studio 33"     
Datore luci:                                    Bruna Giordani
Fonico:                                            Giuliana Goller
Costumi:                                         "La sartoria"    di C. Senter
Costruzioni in legno:                     Lino Martinelli 
Ricerche musicali:                        Daniela Dellagiacoma
Ideazioni grafiche:                         Chiara Uez
Foto di scena:                                 Michele Fronza

REGIA DI:                                         ALBERTO UEZ


Sabato 25 settembre 2010 -
ore 20,30 GAD Città di Trento


L'opera.
E' giorno di elezioni! L'intera vicenda si svolge nel patio che da sul giardino di casa Fox. II dott. Fox si presenta candidato al senato in un collegio che è ritenuto sicuro. A casa sua arrivano autorità e personaggi interessati a nuovi e futuri equilibri politici per discutere di programmi, clientele, iniziative pubbliche, affari, ecc. e Fox da politico navigato è disposto ad ascoltare cercando soluzioni che possano, in apparenza, accontentare tutti. Quello che lui considera invece sacro e intoccabile è l'onore della sua famiglia e a quello non è disposto a passare sopra per niente al mondo.
E' questo l'impianto della brillante trama dello spettacolo, una satira pungente dell'ambiente politico, ma in special modo della corruzione e dell'ambigua moralità che predica correttezza e onestà valide per gli altri, ma non per se stessi.

Chi fosse interessato a leggere il copione originale deve cliccare il seguente Link:
http://www.luigilunari.com/italiano/pdf_i/03_il%20senatore%20Fox.pdf

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venerdì, 24 settembre 2010




La compagnia Strapaes organizza la III Rassegna teatrale di
San Giacomo (Laives), Via Maso Hilber : con
P
Inizio: Ore 20.30

Biglietto unico d'ingresso:  / Euro 7
Abbonamento per gli otto spettacoli: 48 Euro
Prevendita Biglietti: Biglietteria del teatro 1 ora prima dell'inizio degli spettacoli

Info:
Enzo Martinelli 3483691750
Dario Merler      3471300167
E_Mail
strapaes@libero.it
dmerler@infinito.it



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giovedì, 23 settembre 2010



San Giacomo a teatro: cartellone ricco di proposte

LAIVES. E’ già tempo di rassegna teatrale a San Giacomo, con la terza edizione de “La commedia”, proposta dalla compagnia “Strapaes”. Anche questa volta si è rinnovato l’accordo con la Filodrammatica di Laives per evitare accavallamenti di spettacoli dato che da ottobre inizierà anche la rassegna nazionale “Stefano Fait”.
 Otto gli spettacoli in cartellone (prevendita abbonamenti già in corso). Un cartellone ricco di proposte. Sabato apertura con il Gad Città di Trento che presenta la commedia “Il senatore Fox”. Quindi, il 16 ottobre arriverà la compagnia “I 4 cantoni de la logeta” con “Top secret”. Sabato 20 novembre, la filo Toblino, porterà “La credenza”. Il 4 dicembre la compagnia teatrale Fubinese (Piemonte) presenterà “Dieci chili di focaccia e quattro fette di anguria”. A gennaio tocca al “Teatroimmagine” di Venezia con “I promessi sposi” e il 5 febbraio al “Te.MA” di Malcesine con “Purga & cioccolato”. Il 12 marzo, la compagnia “Concordia 74” di Povo metterà in scena “Beniamino Ciopeta appaltato” e, infine, chiusura con “Strapaes” con il “Ne veden dala Lulù” (16 aprile. (b.c.)
Alto Adige 23-9-10
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domenica, 29 agosto 2010



SAN GIACOMO: Nell’atrio del teatro mostra di funghi

 Oggi, per tutto il giorno, nell’atrio del teatro di San Giacomo c’è la mostra micologica del gruppo di Laives. Si tratta della prima volta a San Giacomo, in una cornice certamente molto bella. Decine le varietà in esposizione: da quelle commestibili a quelle tossiche e mortali, una mostra che merita di essere visitata.
Alto Adige 29-8-10
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martedì, 10 agosto 2010


Il sentiero dei cantastorie: Mara Da Roit


Ottimamente riuscita la manifestazione del 23 luglio a San Giacomo
Nella macchina del tempo sul... Sentiero dei Cantastorie

di Mara Da Roit

"Il Sentiero dei Cantastorie": quella che si dice una manifestazione creativa, ricca di stimoli, per certi versi fuori dagli schemi. E certamente andata a buon fine, quantunque la pioggia incombente abbia suggerito uno spostamento dell'ultim'ora al nuovo teatro di San Giacomo, in luogo della prevista ambientazione open-air sul piazzale della Chiesetta.

L'ora si avvicina
Diciamo anche subito che i numeri per fare bene c'erano tutti, posto che la traccia elaborata da Lorenzo Merlini e Lina Montan (un lavoro approfondito e scrupoloso, il loro) si preannunciava davvero intrigante nelle sue tante sfaccettature.
Ed eccoci dunque in teatro, nel tardo pomeriggio di venerdì 23 luglio 2010, con i preliminari tecnico-organizzativi da ultimare in tutta fretta, qualche tensione adrenalinica da gestire, gli ultimi passaggi scenici da provare.
Sono le 20,30 quando si comincia a fare sul serio con l'arrivo dei primi spettatori, accolti nel foyer dalle performances del giullare Maurizio Cristofolini e fatti calare, seduta stante, nel ruolo di novelli "pellegrini": come tali rifocillati alla "Locanda PolsaBen" dai componenti il gruppo teatrale Strapaes e da volenterosi aiutanti del paese, tutti abbigliati in costumi medievali. Un simpatico ante-spettacolo che ha avuto tra l'altro il merito di saper subito evocare lo spirito della serata, e il correlato viaggio all'indietro nel tempo.

Il cantastorie: chi era costui?
Intento della manifestazione era in effetti quello di ripercorrere il cammino dei cosiddetti Cantastorie, personaggi capaci di animare feste, cerimonie e "piazze" in genere, e che appunto perciò hanno avuto un importante ruolo nel propagarsi della cultura fra la gente, fungendo da fonte di riferimento per i popolani illetterati. Proprio questo aspetto - di figura a metà strada fra l'artista e l' "informatore" - è stato il filo conduttore dello spettacolo, che ha inteso offrire certamente svago e divertimento, ma anche degli spunti di conoscenza ovvero dei momenti culturali.

Un ricco programma
Il ghiaccio è stato rotto con la rappresentazione della storia e delle gesta dell'Apostolo Giacomo il Maggiore (evidente il riferimento alla località di San Giacomo) a cura di un composito cast: per le letture Pierpaolo Dalla Vecchia ed Elisabetta Marcantonio, per le musiche Heidrun Oberegger con i suoi strumenti d'epoca, per le danze Jesus Maria Lezameta e Dietmar Malojer, supportati dalla gestualità di Nino Di Cugno, Simone di Cugno e Davide Dellai.
È stata poi la volta di Leni Zanlucchi e Walter Coller, i quali hanno letto, rispettivamente in tedesco antico e  in italiano, la celeberrima lirica di Walther von der Vogelweide "Unter der Linden" / "Sotto il Tiglio". Nel prosieguo è stata messa a fuoco la figura del giullare, con un'altra lettura a cura di Pierpaolo Dalla Vecchia, estrapolata da "I giullari di Francia nel Medio Evo" di Faral, accompagnata dalla gestualità di Maurizio Cristofolini. La maestra di cerimonia Mara Da Roit ha quindi assunto anch'essa le vesti di declamatrice, per proporre la intensa lirica dell'XI secolo "Devo cantar qui ciò che non vorrei cantare", attribuita alla Contessa Di Dia.
Il momento successivo ha visto sotto i riflettori la talentuosa Ensemble La Zag, con un applaudito programma di musiche medievali, mentre a seguire Pierpaolo Dalla Vecchia ha letto il divertente brano di Giulio Cesare Croce "Le fattezze di Bertoldo" e la più onirica composizione "Ricordo e immaginario di un bambino in una giornata di festa". Il palcoscenico ha poi assistito a una pacifica invasione al femminile: quella delle cantrici del Gruppo Filò del Centro culturale S. Giacomo con le loro "cantade" d'altri tempi - simpatiche e al contempo significative per i loro addentellati di cultura popolare.

Verso il finale di serata
Hanno concluso il programma due ulteriori, interessanti performances. L'attrice Barbara Fingerle ha interpretato con la bravura che le è propria alcuni passi del lavoro teatrale "Quasi per caso una donna, Elisabetta", a firma del grande Dario Fo, mentre il beniamino dei più giovani Tachi si è prodotto in un moderno, scatenato "rap". Una nota affatto stonata, quest'ultima, nella misura in cui il cantante rap può essere senz'altro visto alla stregua di un moderno cantastorie. In altre parole l'ultimo anello, ad oggi, della lunga catena di personaggi che lo spettacolo si era prefissato di riportare alla memoria (aedi, cantori, rapsodi, rapsodisti, menestrelli, giullari e cantastorie propriamente detti): come appunto ha fatto tramite le varie esibizioni artistiche, tramite le informazioni storiche dispensate dalla maestra di cerimonia, e tramite anche il suggestivo complemento iconografico offerto dai teli e dai pannelli tematici dipinti dall'artista Piero Archis.

Soddisfazione per tutti
A tirare le fila, al termine dell'ultima esibizione, ci ha pensato la presidente del "Centro culturale S. Giacomo Agruzzo 82" Tina Feller. Lo ha fatto dapprima dispensando elogi al regista e al cast, poi sottolineando giustamente l'impegno nascosto ma essenziale delle sarte-costumiste del paese e dello staff organizzativo, e infine chiamando l'intero gruppo di lavoro sul palco, in un frusciar di lunghe vesti e in un tripudio di colori.
Il caldo applauso del pubblico ha suggellato al meglio la conclusione dello spettacolo, facendo spegnere i riflettori sull'onda di un generale senso di soddisfazione. Condivisa, è bene evidenziarlo, anche dal sindaco di Laives Liliana Di Fede, dall'assessore alla cultura Dino Gagliardini e dal presidente del Consiglio comunale Loris Frazza, che con la loro presenza hanno dimostrato la partecipazione dell'amministrazione municipale alle vicende della frazione di San Giacomo. Una bella cosa davvero, e una ulteriore nota positiva da registrare nel bilancio di quella che pare legittimo definire... una riuscitissima serata!


martedì, 03 agosto 2010

Il sentiero dei cantastorie 2010 - Altre immagini della festa

Foto di Riccardo Di Valerio













































domenica, 25 luglio 2010


La Zag

Sentiero dei cantastorie. Serata solo in teatro

LAIVES. Il maltempo ha impedito l’allestimento del «Sentiero dei cantastorie» a San Giacomo, costringendo gli organizzatori a spostare tutto in teatro. È stato un peccato, anche se il pubblico non è mancato, perché la bella manifestazione sarebbe stata tutta un’altra cosa sotto le stelle, all’ombra della chiesetta medievale. Così sul palco teatrale si sono alteranti musicisti che hanno proposto brani di repertori medievali e narratori in costumi d’epoca che hanno raccontato le gesta e i pensieri di uomini antichi che hanno attraversato il territorio seguendo gli antichi sentieri.
Alto Adige 25-7-10
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sabato, 10 aprile 2010



Vin de sambuc

da Joseph Kesselring

traduzione in dialetto trentino di Lina Lisciotto

regia di Lina Lisciotto

Filodrammatica Strapaes

È la versione dialettale della celeberrima commedia Arsenico e vecchi merletti. Le protagoniste sono due amabili vecchiette che si occupano di volontariato al punto da ritenere necessario mandare all’altro mondo le persone anziane che vanno cercando una stanza in affitto perché, a parer loro, sono troppo sole e infelici. La pazzia della famiglia è genetica e condivisa con un nipote che si crede Garibaldi e con un altro che ricompare dopo tanti anni per gareggiare a chi riesce a fare 13. Cadaveri, naturalmente!

Domenica 11 Aprile ore 17.30

Teatro di San Giacomo Via Maso Hilber
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giovedì, 01 aprile 2010


La filodrammatica Strapaes di San Giacomo - Laives: programma intenso

Enzo Martinelli è stato confermato presidente della Filodrammatica
 LAIVES. La Filodrammatica Strapaes di San Giacomo ha rinnovato il proprio staff direttivo. Lo ha fatto in occasione di una recente assemblea con i soci, dove si è parlato anche di programmi per il 2010. Presidente, all’unanimità, è stato riconfermato Enzo Martinelli, che sarà affiancato dal vice Willi Coller. Segreteria a Carla Ricci e revisori dei conti sono Maurizio Cristofolini e Ornella Baldessarini. In consiglio anche Fabio Maltauro, Dario Merler, Laura Moretti e Linda Franceschini.
 È toccato a Martinelli illustrare quanto realizzato durante lo scorso anno e quello che si farà prossimamente. Di sicuro c’è già che la Strapaes collaborerà attivamente all’iniziativa denominata “Sentiero del cantastorie”, presso la chiesetta sopra San Giacomo. Quindi è in programma l’organizzazione, con il coinvolgimento dei bambini, di una rappresentazione in occasione della festa della mamma e poi, ovviamente, la preparazione della nuova rassegna teatrale.
 A proposito di rassegna, si sta per concludere quella organizzata al teatro di San Giacomo per il secondo anno consecutivo e sarà proprio la Strapaes, l’11 aprile, a chiudere il ciclo. (b.c.)
Alto Adige 1-4-10
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lunedì, 29 marzo 2010


Il sorriso amaro della Locandiera di Elena Bucci

LAIVES. Cala nel migliore dei modi il sipario sulla rassegna “Sei in scena al Teatro di san Giacomo”, impreziosita dalla rappresentazione de “La locandiera” di Carlo Goldoni, indiscusso capolavoro del teatro italiano allestito dalla compagnia Belle Bandiere.
 La commedia goldoniana rivive in una rinnovata e riuscita chiave di lettura in grado di garantire al testo settecentesco freschezza e modernità. Merito del drammaturgo veneziano che offre un intreccio perfetto nello sviluppo narrativo e nella definizione del carattere dei personaggi, e merito della regia di Elena Bucci, anche convincente interprete della protagonista Mirandolina. La locanda fiorentina diventa uno spazio essenziale e nudo, occupato solo da un grande tavolo da pranzo poi trasformato in piano dove la donna stira il suo celebre bucato. Un uso creativo e suggestivo delle luci di Maurizio Viani e del supporto sonoro curato da Raffaele Bassetti concorrono ad un’ambientazione oscura e poco rassicurante, evocando uno spazio notturno in cui avvengono i corteggiamenti dei pretendenti della bella Mirandolina e dove si consuma il gioco beffardo ai danni del misogino cavaliere di Ripafratta (Marco Sgrosso). Di rilievo la presenza delle due finte commedianti (Daniela Alfonso e Nicoletta Fabbri), che contribuiscono non poco a rendere evidente lo spietato gioco delle finzioni condiviso tra tutti i protagonisti. Il gesto finale, ossia la scelta di sposare il semplice cameriere Fabrizio, tante volte inquadrato come atto di proto emancipazione femminile, nell’interpretazione della Bucci è inteso come momento di rinuncia e di convenienza, in quanto si lega ad un uomo che di fatto non ama, finge di amare. Il sorriso del Settecento goldoniano affonda nel naufragio di questo mondo di anime solitarie, in balia di compromessi e ipocrisie, e cede il passo ad atmosfere e situazioni riconducibili alla nostra contemporaneità. Pur indossando raffinati costumi dell’epoca, con la candida Mirandolina tutta in bianco, gli attori si muovono seguendo un linguaggio dedotto dal vocabolario scenico della Commedia dell’Arte. Alla fine dello spettacolo abbondano calorosi e convinti applausi da parte del numeroso pubblico. (m.be.)
Alto Adige 29-3-10

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venerdì, 26 marzo 2010



Stasera va in scena «La Locandiera» al teatro di San Giacomo

LAIVES. «La locandiera», concluderà questa sera alle 20.30 la rassegna «Sei in scena al Teatro San Giacomo» promossa dall’assessorato provinciale alla cultura italiana e realizzata in collaborazione con il Tsb di Bolzano e Prometeo. Il nuovo allestimento di questa intramontabile commedia, presentata in prima regionale a San Giacomo, è diretto da Elena Bucci, affiancata sul palco da Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Colella, Nicoletta Fabbri e Roberto Marinelli.

A San Giacomo stasera una commedia con tanti spunti di riflessione. Non solo teatrali
BARBARA GAMBINO
Mirandolina, la bella e intelligente locandiera, abile nel gestire i propri affari come nel destreggiarsi tra le lusinghe degli avventori, rivivrà questa sera al Teatro San Giacomo (Laives) nel nuovo allestimento della commedia di Carlo Goldoni diretto da Elena Bucci e prodotto dal Teatro Stabile di Brescia. E’ la tappa conclusiva della rassegna “Sei in scena al Teatro San Giacomo”. Rassegna promossa dall’Assessorato provinciale alla cultura italiana e realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano e la Cooperativa Teatrale Prometeo. Alla prima esperienza nel nuovissimo teatro, la stagione si è rivelata di grande interesse.
 Creata dalla penna di Carlo Goldoni, “La Locandiera” è un testo intramontabile: dal momento della sua rappresentazione al Teatro Sant’Angelo di Venezia nel 1753, ha conosciuto innumerevoli rappresentazioni, valicando i secoli e i confini nazionali.
 C’è il testo immortale, e c’è lo spettacolo, ovvero la sua messa in scena, secondo la sensibilità del regista, l’interpretazione degli attori e lo spirito dell’epoca in cui viene rappresentato.
 Marco Bernardi, direttore dello Stabile di Bolzano, ha curato nel 1993 la regia di una “Locandiera” di grande successo; Elena Bucci è fondatrice assieme a Marco Sgrosso della compagnia ravennate “Le Belle Bandiere”, che si è distinta per la capacità di rileggere i classici in maniera intelligente e innovativa, riscuotendo grande consenso di pubblico e critica. Due registi a confronto: due modi differenti di interpretare Carlo Goldoni, per due spettacoli fortunati.
  Quali sono state le motivazioni che vi hanno portato a scegliere di mettere in scena questa collaudatissima commedia?
 
Marco Bernardi: “Nel 1993 ricorreva il bicentenario della morte di Goldoni. Decisi di sottolineare l’importante ricorrenza con la messa in scena di uno dei capolavori del repertorio del grande scrittore veneziano. All’inizio ne affrontai la lettura con una certa sufficienza, per poi scoprire che si trattava di un testo strepitoso: moderno, profondo, divertente, feroce, insomma perfetto. Inoltre avevamo la compagnia giusta per farlo. E’ stato uno dei maggiori successi di pubblico e di critica della storia sessantennale del Teatro Stabile: ripreso per 5 stagioni con oltre 300 repliche. L’ho poi montato anche a Seul in coreano, con il teatro nazionale della Corea del Sud, anche lì con grande successo.”
 Elena Bucci: “Siamo tornati a Goldoni per approfondire la conoscenza delle radici della comicità e della commedia all’italiana, di cui è grande maestro e di cui volevamo in qualche modo impossessarci. Non abbiamo saputo resistere al fascino della sua causticità e della sua precisissima analisi dei comportamenti e dei caratteri, alla sua capacità di diagnosticare ogni debolezza e ogni meschinità umana. Avevamo voglia di entrare nei meccanismi di un testo veramente immortale, che desse la possibilità ai nostri attori di fare bene e divertirsi. “La Locandiera” è un organismo perfettamente congeniato!”
 Quali sono le caratteristiche del testo che vi hanno affascinato maggiormente?
 
Marco Bernardi: “La qualità e la ricchezza della struttura di tutti i personaggi, il perfetto meccanismo della trama, la riuscita ironia sulla nobiltà in disfacimento, la lucida descrizione della volgarità dei nuovi ricchi e poi, soprattutto, la modernità rivoluzionaria del personaggio di Mirandolina. Si tratta di uno dei personaggi più riusciti di tutto il repertorio teatrale italiano.”
 Elena Bucci: “L’inquietudine che trapela dal testo. Non ho mai considerato Goldoni un autore bonario e nella “Locandiera” lo è meno che mai. Tutti i personaggi sono reduci da un fallimento e in cerca di un atto miracoloso - come un amore, un matrimonio idealizzato e travestito come antidoto all’angoscia - che risolva pavidità e sogni infranti. E qui si inserisce la carica rivoluzionaria del personaggio di Mirandolina.”
 E qual è l’interpretazione che avete dato al personaggio di Mirandolina, la locandiera?
 
Marco Bernardi: “Mirandolina è un’intelligente donna in carriera in una società e in un’ epoca in cui le donne potevano essere o sottomesse o puttane. Una nuova figura di donna, autonoma, proto-femminista, indipendente dai maschi. Quando l’ho fatta a Seul, in una società molto più conservatrice della nostra, ho visto stampata nei sorrisi felici del pubblico femminile la carica rivoluzionaria originaria del personaggio.”
 Elena Bucci: “Mirandolina rappresenta la dirompente novità di questa commedia, scritta molto prima della rivoluzione francese e dedicata a un personaggio femminile, che con intelligenza e scaltrezza cerca di farsi strada con la sua attività in una società chiusa e conservatrice. Una donna capace di intessere una sapiente trama di gesti che confortano le grandi paure degli avventori della locanda, mantenendo lo sguardo sempre lucido e vigile su quanto la circonda. E’ forte e sensibile allo stesso tempo.”
 Quali sono le scelte registiche che avete adottato per mettere in scena la vostra “interpretazione” del testo?
 
Marco Bernardi: “Una lettura lucida, “moderna senza essere modernista” come ha scritto Giovanni Raboni sul Corriere della Sera, che metteva in luce le novità del testo senza incrinarne il meccanismo comico e la perfetta struttura narrativa, il plot.”
 Elena Bucci: “La nostra interpretazione gioca sull’equilibrismo, in un continuo rimando tra passato e presente, dove la modernità di questa commedia dialoga con le sue radici settecentesche, come nella scelta di inserire delle inflessioni dialettali nelle battute. Un dinamismo che si percepisce anche nel ritmo elevato con cui si susseguono i dialoghi e si muovono i protagonisti all’interno di un unico spazio.
 Attori?
 Marco Bernardi: “Senza la perfetta interpretazione di Patrizia Milani e dei suoi colleghi Carlo Simoni, Alvise Battain, Mario Pachi e Andrea Emeri lo spettacolo non sarebbe potuto riuscire così bene.”
 Elena Bucci: “In scena io sarò Mirandolina, mentre Marco Sgrosso vestirà i panni del Cavaliere di Ripafratta. Ci affianca un cast di attori con cui amiamo lavorare da anni: Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Colella, Nicoletta Fabbri e Roberto Marinelli.”
 Scene, luci e costumi?
 
Marco Bernardi: “Con la collaborazione dello scenografo Gisbert Jaekel e del costumista Roberto Banci, abbiamo progettato una struttura girevole, che potesse cambiare scena facendo spettacolo, accompagnata dalle musiche del “Don Giovanni” di Mozart, non a caso...
Ogni tanto succede che uno spettacolo maturi in tutte le sue componenti in modo eccellente: con la nostra “Locandiera” fu così, è tuttora, a distanza di 17 anni, un ricordo bellissimo.”
 Elena Bucci: “Abbiamo lasciato molto spazio all’immaginario. La nostra è una scenografia essenziale, capace di grandi trasformazioni: tutto ruota attorno a un unico tavolo in un clima da contemporaneo bar notturno, un po’ losco e pericoloso.
 Grazie al sapiente gioco di pieni e di vuoti, il disegno luci di Maurizio Viani riesce a ricreare l’atmosfera sospesa e distante del Settecento per riportarci subito dopo, al presente. I suoni di Raffaele Bassetti, che rielaborano in chiave elettronica brani classici con temi di oggi, ci fanno ondeggiare avanti e indietro nel tempo, come su una zattera per naufraghi.”

Alto Adige 26-3-10

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giovedì, 25 marzo 2010


Classico goldoniano domani al teatro di  San Giacomo

LAIVES. “La locandiera”, grande classico del teatro scritto da Carlo Goldoni, chiuderà domani sera alle 20.30 la rassegna “Sei in scena al Teatro San Giacomo” promossa dall’Assessorato provinciale alla cultura italiana e realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano e la Cooperativa Teatrale Prometeo. Fresco di debutto nei maggiori teatri d’Italia, il nuovo allestimento di questa intramontabile commedia, presentata in prima regionale al Teatro San Giacomo, è diretto da Elena Bucci, affiancata sul palco da Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Colella, Nicoletta Fabbri e Roberto Marinelli. Una compagnia affiatata quella delle “Belle Bandiere”. Protagonista della commedia è Mirandolina (Elena Bucci), la bella e intelligente proprietaria di una locanda di Firenze che si destreggia in maniera abile e accorta tra le continue lusinghe degli avventori, cercando di far valere i propri interessi. Ed è proprio attraverso le vicissitudini della giovane locandiera, alle prese con i corteggiamenti del Marchese di Forlipopoli (Gaetano Colella), del Conte d’Albafiorita (Maurizio Cardillo) e del Cavaliere di Ripafratta (Marco Sgrosso), che Goldoni tratteggia con ironia.
 Su una scenografia essenziale, movimentata dal netto disegno di luci di Maurizio Viani, la nuova messa in scena prodotta dal Teatro Stabile di Brescia, fa emergere lo sguardo disincantato dell’autore.
Alto Adige 25-3-10
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venerdì, 19 marzo 2010

La Locandiera

L’esperto rivela i segreti della Locandiera

TEATRO A SAN GIACOMO
SAN GIACOMO. Scoprire i «segreti» della bella Mirandolina dalla bocca di un critico teatrale: è quanto accadrà lunedì alle ore 18 nel foyer del Teatro San Giacomo, dove Massimo Bertoldi presenterà la commedia «La locandiera», uno dei capolavori di Carlo Goldoni. L’incontro è aperto a tutti, ed è stato organizzato in vista dell’ultimo spettacolo in cartellone per la rassegna «Sei in scena al teatro San Giacomo», organizzata per venerdì 26 marzo alle 20.30. Il nuovo allestimento della commedia, presentato in prima regionale al teatro San Giacomo, è diretto da Elena Bucci, affiancata sul palco da Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Colella, Nicoletta Fabbri e Roberto Marinelli. Una compagnia capace di mettere in scena l’opera con sagacia senza cadere negli stereotipi.
Alto Adige 19-3-10

“LA LOCANDIERA”
autore: Carlo Goldoni
Regia: Elena Bucci e Marco Sgrosso
Compagnia/Produzione: CTB Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Compagnia Le Belle Bandiere
Cast: con Elena Bucci e Marco Sgrosso



Descrizione
Cavallo di battaglia per attrici italiane e straniere, a partire dalla leggendaria edizione del 1952 diretta da Luchino Visconti alla Biennale di Venezia, con protagonista Rina Morelli, "La locandiera" di Carlo Goldoni ha visto nel nostro Paese le più grandi interpreti calarsi nei panni di Mirandolina. Goldoni dimostra di affrontare e risolvere con maturità il tema dell'affermazione femminile, recependo le istanze che emergono dal pensiero illuminista del tempo. In questa nuova edizione Elena Bucci interpreta il ruolo di Mirandolina, Marco Sgrosso è il Cavaliere di Ripafratta, Daniela Alfonso (Dejanira)m, Maurizio Cardillo il Conte d’Albafiorita, Gaetano Colella il marchese di Forlipopoli, Nicoletta Fabbri Ortensia e Roberto Marinelli è Fabrizio.
scheda spettacolo a cura di Mario Panelli


La recensione di Wanda Castelnuovo

Classico della letteratura italiana e cardine della poetica di Carlo Goldoni, “La locandiera” è una commedia di una freschezza e di una vivacità intramontabili, certamente figlia del suo tempo e delle esperienze del commediografo in una società in divenire come quella settecentesca in cui i germi dell’illuminismo mettono in discussione le vecchie certezze fino a sovvertirle.
Scritta a metà ‘700 - manifesto della riforma teatrale di Goldoni che pone fine alla crisi della vecchia e gloriosa Commedia dell’Arte - ha comunque sempre affascinato registi e attori di vaglia per l’innegabile eterna attualità dei personaggi.
Elena Bucci, attrice e regista che insieme a Marco Sgrosso ha fondato la Compagnia “Le belle bandiere” specialista anche in rivisitazione di classici in chiave contemporanea, non è rimasta immune da tale fascino e si è cimentata in una rilettura dell’opera lavorando su scenografia, musiche e sfumature dei caratteri di alcuni personaggi.
Sorprende subito l’incipit con una scenografia scarna, ma ricca di ‘ombre’ mobili e inafferrabili - evocatrici di “nostalgia e mistero” secondo la regista - che rimandano al teatro d’ombre, con al centro un tavolo che grazie al giuoco delle luci si trasforma in elemento portante e caratterizzante i diversi ambienti della locanda.
Altrettanto singolare l’accompagnamento musicale fatto di suoni scricchiolanti forse segno di labilità, incertezza e incipiente disfacimento del mondo rappresentato.
I toni rimangono sempre scuri, segno palese della chiave pessimistica con cui è letta la commedia, non tanto ‘noir’ come si è voluto significare quanto piuttosto racconto della sconfitta esistenziale di tutti i personaggi: nessuno esce vincente, tutti perdono.
Notevole e raffinato il lavoro intellettuale compiuto su Mirandolina interpretata molto bene dalla stessa regista che ne fa una femminista del XX secolo, non lasciandole volutamente quella femminilità spontanea che Goldoni, innamorato del suo personaggio e dell’eterno femminino, le aveva dato insieme all’allegria festosa della scoperta di potersi esprimere nella vita e nel lavoro in un’epoca in cui era impossibile pensarlo, tanto che alla fine la locandiera sceglie di rientrare nelle convenzioni sociali sposandosi.
Aderente alla lettera l’interpretazione splendida, se non eccezionale del ‘Cavaliere misogino’ da parte di Marco Sgrosso convincente, simpatico e divertente.
Interessante e positiva la scelta - proprio oggi in cui i dialetti sono desueti malgrado la dignità di cui sono stati fregiati anche dalla linguistica - di dare un’inflessione dialettale alle galanterie dei due nobili corteggiatori la cui ricchezza è inversamente proporzionale all’antichità del titolo.
Una visione interessante anche per altre ‘invenzioni’ che stupiranno gli spettatori.


Visto il 24/02/2010 a Milano (MI) Teatro: Carcano
fonte: http://www.teatro.org/spettacoli/alle_vigne/la_locandiera_212_1954


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venerdì, 12 marzo 2010



"Don Oreste el... guasta teste" di B. Capovilla

recitato dalla

Filo "Concordia '74" di Povo

Personaggi Interpreti
Don Oreste: Carlo Giacomoni
Veronica: Rita Gretter
Candido: Lorenzo Pedrotti
Armanda: Rita Carlini
Cecilia: Ester Camin
Marietta: Gabriella Baldessari
Salvatore: Mirko Valandro
Zelinda: Anna Bacia

regia Carlo Giacomoni / scenografie Mirko
Valandro, Enzo Hauspergher, Luigino Lunelli,
Giuseppe Baldessari, Giuseppe Bonomi,
PierinoMerz / luci e musiche Mirko Valandro,
Pierino Merz / collaboratrice Ester Giongo

presso il nuovo

Teatro di S. Giacomo di Laives - ore 20.30 sabato 13 marzo 2010

Tutta la vicenda si svolge in una piccola Parrocchia del Veneto ambientata nei primi anni ’50, dominata da una rigorosa morale religiosa. Il parroco Don Oreste è coinvolto in prima persona, per colpa di un fratello fannullone, da parrocchiane pettegole e dissennate e da una 'fedele' perpetua, da una serie d’ equivoci e pettegolezzi che lo vedrà costretto ad usare mezzi non propriamente religiosi.  Un prete che magna verze e che 'dopera el baston' per cercare di portare sulla retta via i parrocchiani. Quando tutto sembra risolto....  !! finale a sorpresa!






Filodrammatica Concordia ‘74 di Povo 1974 - 2004

Trent’anni di teatro
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venerdì, 12 marzo 2010


San Giacomo si apre alla musica d'autore

Platea gremita al Nuovo Teatro, sabato 6 marzo 2010, per il concerto de "Il Suonatore Jones" / Andrea Maffei Spritz Band, incentrato sul repertorio di Fabrizio De André




di Mara Da Roit

Obiettivo raggiunto per il Centro culturale S. Giacomo, la cui iniziativa di portare nel nuovo teatro della frazione "Il Suonatore Jones", alias Andrea Maffei Spritz Band, e il relativo progetto di rilettura del repertorio di Fabrizio De André, è stata salutata da entusiasmo e successo di pubblico. Un pubblico, tra l’altro, eterogeneo quanto mai, avendo la proposta attirato anche nuovi profili di spettatore. "Si sono visti molti giovani", dice soddisfatta Tina Feller, presidente del Centro culturale S. Giacomo - Agruzzo '82 e ideatrice, assieme a Bruno Barchetti, della serata. "Più in generale", aggiunge, "ci ha fatto piacere notare fra gli spettatori molti volti nuovi, a riconferma del fatto che con proposte di qualità possiamo attirare a S. Giacomo fruitori di spettacolo e cultura anche dalle vicine Bolzano e Laives". E non soltanto, visto che nel caso specifico sono giunti a godersi il concerto estimatori della band provenienti pure dal Trentino e da altre località del Norditalia... Un afflusso che è stato gestito con capacità organizzativa dal gruppo di lavoro del centro culturale, e che il teatro ha assorbito nel miglior modo.
A proposito del nuovo teatro, il primo a esprimere apprezzamento nei confronti della struttura di via Maso Hilber è stato lo stesso Andrea Maffei: "Un auditorium bellissimo, con un'acustica di prim'ordine" ha commentato il cantautore bolzanino e leader della formazione. Non a caso il gruppo, preso atto già in via preliminare dei requisiti del teatro, aveva predisposto la presenza alla serata del regista trentino, attualmente attivo sulla scena londinese, Marco Menestrina, il quale con la sua troupe ha ripreso l'intera performance. Il "girato" verrà poi selezionato, e alcuni minuti andranno a comporre un video da inserire, come traccia-rom, nel CD attualmente in via di preparazione, il secondo della band in omaggio a De André, dopo "...a Faber" (per info e aggiornamenti:
http://www.andreamaffei.it/ )
Un bel vanto per S. Giacomo, non c'è che dire, considerati la valenza dell'operazione e l'alto profilo dei musicisti che ne sono artefici, e che per l’appunto hanno calcato il palcoscenico del nuovo teatro. Ovvero Mario Punzi alla batteria, cajón e fisarmonica, Marco Gardini alle chitarre, Davide Dalpiaz alle tastiere e programmazioni, Giorgio Mezzalira alle chitarre, Sergio Farina al basso, e naturalmente Andrea Maffei, alla voce e fisarmonica. Una formazione potente, carica e motivata, capace di coinvolgere il pubblico sia come impatto d'insieme che a livello di prestazioni e virtuosismi individuali, ivi includendo quelli delle tre guest-star intervenute in altrettanti momenti del concerto: Matteo Facchin alla fisarmonica, Tiziana Sottovia al violino, Pietro Berlanda ai flauti.
Non sorprende che applausi e apprezzamenti del pubblico siano fioccati lungo tutto l'arco dell'esibizione (principalmente incentrata, come detto, sul repertorio deandreiano, ma estesa anche ad alcuni brani propri), in una sorta di rimando di emozioni a doppio senso che è andato a connotare il concerto anche dal punto di vista degli artisti. "Siamo stati investiti da un'onda di affetto e di calore", hanno commentato al termine i componenti la band praticamente all’unisono, "e senza dubbio ricorderemo questa serata come una fra le nostre più riuscite".
Una S. Giacomo matura per la musica d’autore, dunque. Ma non solo questo, visto il mix d'ingredienti della proposta: un récital che ha mostrato di puntare all'animo pur aprendosi anche alle tematiche d'attualità, alternando al contempo il melodico a un sound più acustico ed energico. Il tutto, puntualmente esaltato dalla calda, penetrante voce di Andrea Maffei, e sottolineato da raffinatezze tecnologiche, quali fumi e effetti luce, che hanno contribuito a proiettare San Giacomo, complici le crescenti opportunità offerte dal nuovo teatro, in una dimensione e un "clima" fino a ieri inesplorati.



ANDREA MAFFEI E LA SPRITZ BAND
con
FOTO di RICCARDO DI VALERIO





















"L'organizzazione ringrazia a propria volta calorosamente gli artisti, il folto pubblico intervenuto e gli Assessorati alla cultura della Provincia di Bolzano e del Comune di Laives per il sostegno dato all'iniziativa!  (Firmato: Centro culturale S. Giacomo-Agruzzo '82)".


domenica, 07 marzo 2010

 I tre Nasoni - Cooperativa Teatrale Prometeo (BZ)


 "6 in scena al Teatro San Giacomo"


organizzata dall'Ufficio Cultura della Provincia, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo
 Domenica 7 marzo alle ore 17.00

Grandi opere da vedere in un teatro stupendo

Come sempre, vi aspettiamo numerosi!

La vostra Cooperativa Teatrale Prometeo
Nuovo Teatro di San Giacomo, via Maso Hilber 5 (con ampio parcheggio)
"I tre nasoni" è un musical basato sui testi, le scene e i costumi di Emanuele Luzzati, indimenticabile maestro della fantasia e della meraviglia teatrale e interpretato da Dario Spadon, Ivan Bortolotti,Fabio Meli, Philip Botes, Serena Andreasi e Irene Mercorelli. Un mondo incredibilmente variopinto e colorato creato dal grande pittore, illustratore, scenografo e autore genovese scomparso nel 2007, per incantare i piccini, ma non solo! E, come tutte le fiabe, anche "I tre nasoni" diretto da Enrico Campanati dello storico Teatro della Tosse di Genova, non poteva iniziare che con : "C'era una volta...". Un principe? No, c'erano una volta ben tre principi: solo che, invece di essere molto belli e andare a cavallo, Tommasone, Tommasetto e Tommasino vanno a piedi e hanno tre buffi nasi. Abitano in tre castelli: il castello violetto, il castello arancione e il castello turchino. Un bel giorno i tre decidono di partire per arrivare alla reggia del Sultano delle Puglie: hanno sentito dire che la figlia Concettina cerca marito. Dopo una lunga marcia incontrano il Sultano e, finalmente, la bella Concettina. Come fare a scegliere fra i tre? II Sultano ha un'idea: la principessa sarà data in sposa a chi le porterà il regalo più bello... Le musiche di Oscar Prudente accompagnano lo spettacolo che, dopo oltre 150 repliche, torna a farsi ammirare dal nostro pubblico.
Ingresso 5 Euro | Utenti SASA 4 Euro | Ridotto abbonati 3 Euro

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«I tre nasoni» sul palco per i ragazzi



 SAN GIACOMO. Una commedia per i ragazzi, quella in scena oggi alle 17 nell’ambito della rassegna Sei in scena al Teatro San Giacomo: «I tre nasoni», messo in scena dalla Cooperativa Teatrale Prometeo, è un musical basato sui testi, le scene e i costumi di Emanuele Luzzati, e gli attori sono Ivan Bortolotti, Dario Spadon, Fabio Meli, Philip Botes, Serena Andreasi e Irene Mercorelli. «I tre nasoni», diretto da Enrico Campanati, narra le vicende di tre principi, Tommasone, Tommasetto e Tommasino, con dei nasi buffi. Un giorno i tre partono alla volta della reggia del Sultano delle Puglie perché la figlia Concettina cerca marito. Dopo una lunga marcia incontrano il Sultano e scoprono che la figlia sarà data in sposa a chi le porterà il regalo più bello. Tommasone troverà un cannocchiale per guardare sia vicino che lontano, Tommasetto acquista un tappeto volante e Tommasino riceve una trombetta che guarisce la gente. Quando tornano dal Sultano scoprono che la principessa è malata. Quale dono e quale principe sceglierà? Le musiche sono di Oscar Prudente.

Alto Adige 7-3-10
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sabato, 06 marzo 2010



Teatro, la compagnia Strapaes mette in scena “Vin de sambuc”





LAIVES. Primi test con il pubblico per la nuova commedia della compagnia Strapaes di San Giacomo. Si tratta di “Vin de sambuc”, commedia brillante in due atti tratta da “Arsenico e vecchi merletti” di Kesselring, adattata al dialetto trentino da Lina Lisciotto, che è anche regista della commedia.
 Recentemente il nuovo lavoro teatrale è stato proposto nella sala di San Giaocmo, dove l’11 aprile poi sarà allestita ufficialmente nell’ambito della seconda rassegna “La comedia”. La storia narra di due amabili vecchiette che, avvelenandoli con l’arsenico versato nei bicchieri di vino di sambuco, uccidono anziani signori soli e infelici con il solo scopo di liberarli dalle loro miserie per seppellirli quindi in cantina e questo fino a quando il nipote non scopre la cosa e scoppia un pandemonio.

Alto Adige 6-3-10
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venerdì, 05 marzo 2010



«I tre nasoni» di scena a San Giacomo



 LAIVES. Una commedia dedicata ai ragazzi, quella che andrà in scena domenica 7 marzo alle 17 nell’ambito della rassegna «Sei in scena al Teatro San Giacomo»: «I tre nasoni», messo in scena dalla Cooperativa Teatrale Prometeo, è un musical basato sui testi, le scene e i costumi di Emanuele Luzzati, maestro della fantasia e della meraviglia teatrale e interpretato da Ivan Bortolotti, Dario Spadon, Fabio Meli, Philip Botes, Serena Andreasi e Irene Mercorelli.
Un mondo incredibilmente variopinto e colorato creato dal grande artista scomparso nel 2007, per incantare i piccini, ma non solo! E come tutte le fiabe, anche «I tre nasoni» diretto da Enrico Campanati dello storico Teatro della Tosse di Genova, non poteva iniziare che con: «C’era una volta...» Un principe? No, c’erano una volta ben tre principi: solo che, invece di essere molto belli e andare a cavallo, Tommasone, Tommasetto e Tommasino andavano a piedi e avevano tre buffi nasi. Abitano in tre castelli: il castello violetto, il castello arancione e il castello turchino. Un bel giorno i tre decidono di partire per arrivare alla reggia del Sultano delle Puglie: hanno sentito dire che la figlia Concettina cerca marito. Dopo una lunga marcia incontrano il Sultano e, finalmente la bella Concettina. Come fare a scegliere fra i tre? II Sultano ha un’idea: la principessa sarà data in sposa a chi le porterà il regalo più bello. I tre nasoni ripartono. Tommasone incontra uno scienziato pazzo che gli vende un cannocchiale per guardare sia vicino che lontano, Tommasetto arriva nel paese d’oltremare dove acquista un tappeto volante e Tommasino giunge nel paese della musica dove riceve una trombetta che guarisce la gente. Si apprestano a tornare dal Sultano, quando Tommasone, con il suo cannocchiale, scorge da lontano che la principessa è malata. Quale dono e quale principe sceglierà Concettina? Le musiche di Oscar Prudente accompagnano le scene in continuo movimento, che rappresentano, volta per volta, il bosco, la reggia del Sultano delle Puglie, i tre castelli, il paese della musica in uno spettacolo che intreccia vari linguaggi: dal teatro d’attore a quello musicale, a quello di poesia.

Alto Adige 5-3-10
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lunedì, 22 febbraio 2010


Piace la nuova rotta dell’Endurance



A San Giacomo applausi meritati per Prometeo

ANDREAS PERUGINI


 LAIVES. Lo spettacolo teatrale Endurance, presentato sabato nella splendida sala del Nuovo teatro di San Giacomo, è l’ultima evoluzione del prodotto dalla vitale Cooperativa Teatrale Prometeo di Bolzano concepito all’inizio del decennio in collaborazione con il National Geographic. La nuova versione si è evoluta lasciando più spazio all’immagine e, soprattutto, agli straordinari materiali filmici originari. Inoltre, si è arricchita di musiche firmate da Tiziano Popoli, elaborate dalla prima versione di Marcello Fera. La colonna sonora, dunque, partendo dalle tracce folk sì è ammantata di sonorità elettroniche glaciali in contrappunto con il calore della dimensione popolare e domestica appartenente agli uomini protagonisti di questa epica vicenda. Endurance è il nome della nave britannica della spedizione transantartica imperiale che nel 1915 parte alla volta del Polo Sud per tentare l’attraversamento del sesto continente. Endurance significa “resistenza” e resistenza è certamente la parola che permea l’intera vicenda. Resiste alla penetrazione il ghiaccio del pack che impedisce alla nave di procedere. Non resiste, invece, lo scafo della nave che presto viene stritolato dall’enorme pressione esercita dai ghiacci. Costretto a resistere l’equipaggio capitanato da Ernest Shackleton, condannato a sopravvivere in un ambiente che è quanto di più estremo ed ostile il globo terrestre presenti. Ridotti a mangiare pinguini e cani da slitta gli uomini dell’equipaggio sono interpreti puri dell’epoca pionieristica della conquista e del positivismo scientifico. In una scena spoglia e al contempo elegante, dotata di schermi per la proiezione delle immagini, la loro storia estrema di sopravvivenza ci viene raccontata con efficacia dai tre ottimi attori Dario Spadon, Flora Sarrubbo ed Elisabetta Marcantonio. Il reading resta sempre in equilibrio tra l’esistenzialismo ed il ritmo minimalista e cadenza la narrazione tra musiche e silenzi, tra immagini e parole.

Alto Adige 22-2-10
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sabato, 20 febbraio 2010

Sei in scena al Teatro San Giacomo: "ENDURANCE. UN RACCONTO VERO" di Dario Spadon




La sfida contro i ghiacci dell'Antartide per un'impresa impossibile. Una nave imprigionata nella banchisa a poche miglia di destinazione. La lotta di sopravvivenza del'equipaggio, evocata dalle immagini del fotografo di bordo Franck Hurley.
Autore: Dario Spadon
Regia: Dario Spadon
Musiche: Marcello Fera, Tiziano Popoli
Immagini: Frank Hurley
Con: Ivan Bortolotti, Dario Spadon, Irene Mercorelli


  Flora Sarubbo, Dario Spadon
 
UN NUOVO ALLESTIMENTO PER L’INCREDIBILE IMPRESA DELL’”ENDURANCE” DI DARIO SPADON, QUARTO APPUNTAMENTO NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA “SEI IN SCENA AL TEATRO SAN GIACOMO”

Nei ghiacci dell’Antartide è ambientato il quarto appuntamento della rassegna “Sei in scena al teatro San Giacomo” voluta da Christian Tommasini, Vicepresidente della Provincia e Assessore alla Cultura italiana e realizzata grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano e la Cooperativa Teatrale


Prometeo, sabato 20 febbraio alle 20.30: “Endurance. Un racconto vero” è lo spettacolo intenso e coinvolgente scritto e diretto da Dario Spadon e interpretato assieme a Flora Sarrubbo e Elisabetta Marcantonio, che racconta l’incredibile lotta per la sopravvivenza dell’equipaggio di una nave imprigionata nella banchisa a poche miglia dalla destinazione. Era il 18 gennaio del 1915, quando i ghiacci del pack strinsero in una morsa fatale lo scafo dell’Endurance, la nave capitanata dall’esploratore Ernest Shackleton, che per la prima volta tentava di attraversare via terra l’Antartide da est a ovest passando per il Polo Sud. Il 21 novembre 1915 la nave, dopo essere divenuta per lunghi mesi stazione invernale, affondò, stritolata dai ghiacci in movimento. Da quel giorno di quasi cento anni fa parte una storia di sopravvivenza e il racconto mozzafiato dei tre attori, scandito dalle straordinarie immagini scattate dal fotografo di bordo Frank Hurley e dalle musiche evocative, create appositamente per lo spettacolo, del compositore e violinista meranese Marcello Fera. Prodotto dalla Cooperativa Teatrale Prometeo, lo spettacolo è stato replicato con grande successo di pubblico e critica in tutta Italia: ora, giunto alla cinquantesima replica, debutterà a San Giacomo in un allestimento completamente rinnovato. Nell’impianto originale si inserirà il film della spedizione girato dallo stesso Hurley, che verrà proposto nella sua edizione da poco restaurata. Il compositore Tiziano Popoli ha creato per l’occasione una colonna sonora originale di grande suggestione, che verrà eseguita dal vivo dallo stesso autore. Al termine della rappresentazione nel foyer del teatro sarà possibile visitare la mostra delle 75 fotografie originali utilizzate nello spettacolo.




Endurance, storia incredibile

Questa sera al Teatro di San Giacomo la nuova versione firmata Prometeo


LAIVES. Nel cartellone di “6 in scena”, stagione del Nuovo Teatro San Giacomo curata dallo Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo, va in scena questa sera “Endurance” prodotto dalla Cooperativa Teatrale Prometeo di Bolzano: narra l’incredibile lotta per la sopravvivenza dell’equipaggio di una nave imprigionata nella banchisa a poche miglia dalla destinazione.
 Era il 18 gennaio del 1915, quando i ghiacci del pack strinsero in una morsa fatale lo scafo dell’Endurance, la nave capitanata dall’esploratore Ernest Shackleton, che per la prima volta tentava di attraversare via terra l’Antartide da est a ovest passando per il Polo Sud. Il 21 novembre 1915 la nave, dopo essere divenuta per lunghi mesi stazione invernale, affondò, stritolata dai ghiacci in movimento. Da quel giorno di quasi cento anni fa parte una storia di sopravvivenza e il racconto mozzafiato dei tre attori Dario Spadon, Flora Sarrubbo e Elisabetta Marcantonio, scandito dalle straordinarie immagini scattate dal fotografo di bordo Frank Hurley e dalle musiche evocative firmate dal meranese Marcello Fera, alle quali ora si aggiungono quelle create appositamente per il nuovo spettacolo del compositore e tastierista Tiziano Popoli che le eseguirà dal vivo.
 Nell’impianto originale si inserirà il film della spedizione girato dallo stesso Hurley, che verrà proposto nella sua edizione da poco restaurata. Al termine della rappresentazione nel foyer del teatro sarà possibile visitare la mostra delle 75 fotografie originali utilizzate nello spettacolo.

 Ingresso 9 Euro, utenti Sasa 8 Euro.


Alto Adige 20-2-10
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lunedì, 15 febbraio 2010

Teatro, San Giacomo supera Laives


teatro San Giacomo


Spettatori anche da Bolzano. I residenti: finalmente una sala per noi


LAIVES. A meno di un anno dall’inaugurazione, il teatro di San Giacomo è già diventato una struttura fondamentale nella frazione: è più usato anche dell’aula magna di Laives, attirando spettatori anche da Bolzano. Soddisfatti i residenti: «Ma dovrebbero usarlo anche i gruppi musicali locali».
 Il teatro di San Giacomo sta riscuotendo successo ben oltre i confini della frazione. Come conferma l’assessore alla cultura Loris Frazza, «quest’anno è stato più utilizzato dell’aula magna di Laives». Questo, spiega, anche grazie agli investimenti provinciali «come la stagione del “6 in scena” a San Giacomo». A questa si è aggiunto il teatro per ragazzi dell’associazione Prometeo, più tutte le altre iniziative che si sono aggregate, come la Strapaes che ha organizzato la propria stagione di teatro amatoriale. La sala contiene 340 posti e la Strapaes ne riempie in media 200, quindi l’effetto da «tutto esaurito» non c’è quasi mai: ma le cifre sono comunque di tutto rispetto.
 Il teatro di San Giacomo è stato aperto l’anno scorso ma il progetto risale a una decina di anni fa, anche sulla spinta dei residenti. E oggi gli abitanti sono soddisfatti di questa struttura a pochi passi da casa: «Se potessi andrei a vedere tutto - afferma ad esempio Clelia Marchel - e sono molto soddisfatta dell’organizzazione del teatro: trovo giusto che ci sia un misto di generi, così noi spettatori vediamo un po’ di tutto. Da anni aspettavamo una sala come questa a San Giacomo».
 Sulla stessa linea d’onda Luigi Graziotin, che ha fatto l’abbonamento alla stagione teatrale organizzata dalla Strapaes: «Mi piace molto la rassegna amatoriale, è divertente, e avendo il teatro a pochi passi da casa posso passare diverse serate in allegria senza dover per forza prendere l’auto. Una volta avevo l’abbonamento alla stagione di Laives, ma adesso che abbiamo questo teatro bello, nuovo e comodo vicino a casa, possiamo andare qui».
 Ma alla sala di San Giacomo non si va solo per vedere del teatro: Marco Bertazzoni, ad esempio, è tra coloro che il 6 marzo andranno ad assistere a un concerto con le canzoni di De André: «Sono contento che questa sala abbia un uso polivalente, ma si può lavorare di più. Si potrebbe infatti allestire una rassegna di gruppi musicali, anche per mettere in luce le band locali. Vorrei inoltre che non diventasse una sala di quartiere con una stagione teatrale esclusivamente amatoriale, mi piacerebbe se ci fosse qualche spettacolo in più della grande prosa».
 Ma proprio su questi spettacoli i dati di affluenza sono meno appaganti: «Le uniche serate che hanno registrato una minore partecipazione sono quelle teatro professionale - sostiene l’assessore Frazza - forse perché quest’ultimo viene considerato elitario e “impegnato”, anche se non è così». A parte questo settore, comunque, i dati di affluenza superano per ora ogni aspettativa, in netta controtendenza con la situazione italiana dove si assiste a un calo delle affluenze agli spettacoli dal vivo. A San Giacomo non solo la stagione teatrale, ma anche i concerti sia corali che sinfonici hanno registrato un’elevata partecipazione: «Ci siamo accorti che l’affluenza al teatro proviene da ambo i lati: San Giacomo fa da ponte tra le due città e sfrutta la sua posizione attirando pubblico sia da Laives che da Bolzano, in particolare da Oltrisarco». Il teatro inoltre, disponendo di un ampio foyer, permette di tenere incontri con gli autori, ai quali partecipano in genere 40 o 50 persone, e di allestire mostre.

Alto Adige 15-2-10
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lunedì, 15 febbraio 2010



 C'era bisogno di un teatro a San Giacomo

Spadon:"Vediamo tanti giovani. Continuiamo su questa strada»



 LAIVES. Dario Spadon è il presidente della cooperativa teatrale Prometeo e in questo ruolo è uno degli organizzatori di alcuni dei principali eventi della stagione del teatro di San Giacomo, come ad esempio la rassegna «6 in scena». «A San Giacomo - racconta - c’era bisogno di uno spazio che facesse da ponte culturale tra Bolzano e Laives e in generale la Bassa Atesina. Vorremmo dare una connotazione culturale propria a questa sala, in modo che non sia solo un semplice contenitore ma abbia una sua linea culturale».
 Qual è il suo bilancio per quanto riguarda l’affluenza al nuovo teatro?
 
Positivo. Fino a poco fa c’era molta gente che non ci credeva, chiedendosi a cosa servisse un ulteriore teatro di periferia con tutti gli altri spazi che ci sono. Invece sta funzionando: abbiamo fatto rassegne per bambini, rassegne per un pubblico adulto, spettacoli «estemporanei» come quello di Davide Riondino... E in tutto questo si registra una buona affluenza.
 C’è qualcosa che il pubblico sembra preferire?
 
Non direi. Piuttosto abbiamo notato un’attenzione particolare del pubblico giovane, per quanto riguarda il teatro per ragazzi e famiglie. Questo significa sicuramente che ce n’è bisogno.
 Siete soddisfatti della struttura teatrale?
 
Assolutamente, la parte tecnica è estremamente valida. C’è una grossa attenzione non solo al pubblico ma anche alle persone che lavorano «dietro» il palco.
 Progetti per il futuro?
 
Vorremmo riempirlo ogni giorno... Adesso con «6 in scena» abbiamo due nostre produzioni, il 20 febbraio e il 7 marzo, però vorremmo coltivare soprattutto il pubblico giovane, quello dei ragazzi e degli studenti in particolare, con teatro di qualità. (c.d.r.)

Alto Adige 15-2-10
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sabato, 13 febbraio 2010




 "EL SOL 'N TEI OCI"



Filodrammatica Sopramonte

Commedia in due atti di Gigi Cona

Oggi Sabato 13 febbraio 2010

Nuovo Teatro di San Giacomo - Laives

ore 20.30


Organizza la compagnia Strapaes di San Giacomo nell’ambito della seconda rassegna teatrale “La comedia”


La vita tranquilla e spensierata famiglia viene scossa dalla visita di "ospiti" inaspettati. La cultura e le abitudini degli ospiti mettono a dura prova la famiglia che, però, alla fine ...

Per informazioni sulla filodrammatica vedi il sito: http://www.filodrammaticasopramonte.it/
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mercoledì, 10 febbraio 2010



 "EL SOL 'N TEI OCI"



Filodrammatica Sopramonte

Commedia in due atti di Gigi Cona

Sabato 13 febbraio 2010

Nuovo Teatro di San Giacomo - Laives

ore 20.30


La vita tranquilla e spensierata famiglia viene scossa dalla visita di "ospiti" inaspettati. La cultura e le abitudini degli ospiti mettono a dura prova la famiglia che, però, alla fine ...

Per informazioni sulla filodrammatica vedi il sito: http://www.filodrammaticasopramonte.it/

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sabato, 06 febbraio 2010



  “Novecento”

tratto dall’opera di Baricco 

Stasera alle 20.30 NUOVO TEATRO DI SAN GIACOMO

 Oggi alle 20.30, per la serie “Sei a teatro a San Giacomo”, verrà proposto lo spettacolo “Novecento”, tratto da un’opera di Alessandro Baricco. Ingresso 9 euro, ridotto a 8 se si esibisce un biglietto della Sasa.




E' a San Giacomo il Novecento di Corrado d’Elia


 BOLZANO. “Novecento” di Alessandro Baricco è un inno alla musica, una dichiarazione d’amore appassionata e sincera. A distanza di più di quindici anni, il monologo che Baricco aveva scritto per un preciso attore (Eugenio Allegri) e un preciso regista (Gabiele Vacis), va in scena questa sera (ore 20.30) al Nuovo Teatro di San Giacomo nella stagione «6 in scena» curata da TSB e Prometeo. Alla regia e nei panni dell’unico narratore c’è Corrado d’Elia, direttore, tra le altre cose, del Teatro Libero di Milano e animatore del circuito teatrale dei Teatri Possibili. Per il nostro Teatro Stabile ha recitato accanto a Paolo Bonacelli e Carlo Simoni nell’Enrico IV di Shakespeare diretto da Marco Bernardi.

“Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. E’ una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. […]






Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava: l’America.”
 
Così inizia Novecento, il piccolo gioiello della letteratura firmato Alessandro Baricco, scrittore e critico musicale molto affermato, che andrà il scena sabato 6 febbraio come terzo appuntamento della stagione Sei in scena al teatro San Giacomo  voluta dall'Assessore e Vicepresidente della giunta provinciale Christian Tommasini e realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano e la Cooperativa Teatrale Prometeo,
Novecento è la storia incredibile, fantastica, quasi irreale di Danny Boodman T.D. Lemon detto per l’appunto “Novecento”, il più grande pianista del  mondo, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita senza mai scendere. Un uomo che sapeva suonare una musica indefinibile, soprattutto quando lo faceva in terza classe, per chi non se la poteva permettere.
E’ sul Virginian che il pianista sull’oceano passa la sua vita: un nome esotico per un transatlantico, che fa la spola dall’Europa alla sognata America. Un luogo carico di speranze e aspettative, che racchiude in sé tutte le storie del mondo, che è anche l’unico scenario di questa storia. La dimensione è quella del ricordo, emozionante e intenso, come quello delle grandi storie che parlano di un tempo andato, quelle che riempiono le ore di un lungo viaggio, tra incanto e incredulità, tra verità e allucinazione.
Il ritmo, come l’ondeggiare sulla corrente dell’Oceano, è quello denso di quando le parole e la musica si incontrano in accordo e si scambiano i ruoli, le parole diventano musica e le note un racconto indispensabile, fino a comporre un’unica originale partitura. Il tempo della storia sono i meravigliosi anni Venti, a cavallo tra due guerre, l’età del jazz, quando ogni cosa sembrava muoversi seguendo quel ritmo irresistibile. Novecento è una favola struggente e bellissima che la regia e l’interpretazione di Corrado d’Elia fanno rivivere con la stessa malinconica voluttà che Danny Boodman T.D. Lemon, il pianista sull’Oceano, usava quando accarezzava le curve di un ragtime; una storia fatta della leggerezza di un sogno, evocata dalle suggestive scene di Francesca Marsella.
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giovedì, 04 febbraio 2010




"6 in scena al Teatro San Giacomo"


 

Secondo spettacolo serale


della stagione 2010

organizzata dall'Ufficio Cultura della Provincia, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo

 Sabato 6 febbraio alle ore 20.30

Grandi opere da vedere nel teatro stupendo
di San Giacomo
Come sempre, vi aspettiamo numerosi!
La vostra Cooperativa Teatrale Prometeo



Nuovo Teatro di San Giacomo, via Maso Hilber 5 (con ampio parcheggio)


Novecento - Compagnia Teatri Possibili (MI):
Una storia incredibile, fantastica, quella di Danny Boodman T.D. Lemon, detto Novecento. La storia del più grande pianista del mondo, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita senza mai scendere.
Ingresso 9 Euro | Utenti SASA 8 Euro
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lunedì, 01 febbraio 2010




Corrado d’Elia: vi svelo il fascino di Novecento



Questa sera alle 18 al Nuovo Teatro di San Giacomo

San Giacomo “Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. E’ una cosa difficile da capire. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva...”. Così inizia “Novecento”, il piccolo gioiello della letteratura firmato Alessandro Baricco, scrittore e critico musicale affermato, che andrà in scena come terzo appuntamento della rassegna “Sei in scena al teatro San Giacomo” sabato 6 febbraio alle 20.30.

Corrado d’Elia, interprete e regista dello spettacolo, che tanto successo ha riscosso tra pubblico e critica è direttore del Teatro Libero di Milano, oltre che responsabile del circuito teatrale dei Teatri Possibili diffuso in tutt’Italia, incontrerà il pubblico nel foyer del Teatro San Giacomo questa sera alle 18: nel corso dell’incontro, cui seguirà un rinfresco, d’Elia illustrerà i “dietro le quinte” dello spettacolo, idee e suggestioni evocate dal testo di Baricco, da lui interpretato sulla scena, i segreti del fascino di questo monologo, giunto alla terza stagione.
 I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la cassa teatro San Giacomo (via Maso Hilber 5) aperta due ora prima dell’inizio dello spettacolo, mentre l’incontro di questa sera è ad ingresso libero.

Alto Adige 1-2-10


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domenica, 31 gennaio 2010



6 in scena al teatro San Giacomo: Corrado d'Elia


Corrado d'Elia
Corrado d'Elia, regista e interprete di "Novecento" in programma sabato 6 febbraio alle ore 20.30, presenterà lo spettacolo lunedì 1 febbraio alle ore 18.00 nel foyer del Teatro San Giacomo.

(segue buffet)
    • lun 01.02.2010, ore 18.00-19.00

    • incontro con il pubblico, ingresso libero
    fonte: http://www.cultura.bz.it


    “Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. E’ una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava: l’America.” Così inizia “Novecento”, il piccolo gioiello della letteratura firmato Alessandro Baricco, scrittore e critico musicale molto affermato."
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venerdì, 29 gennaio 2010


Verso il decollo la sala teatrale di San Giacomo

Gradito lo spettacolo del gruppo Eos su Ida Dalser


LAIVES. Il lavoro teatrale “Ida Dalser, la moglie di Mussaolini”, andato in scena qualche sera fa a San Giacomo, è riuscito a coinvolgere un’affollata platea di spettatori, tra i quali si sono visti anche diversi personaggi politici di spicco del panorama locale.
 Si è trattato di uno spettacolo tratto dal libro del giornalista e storico trentino Marco Zeni, presentato sotto forma di letture, con accompagnamento musicale e con proiezioni di immagini, a cura del gruppo teatrale Eos di Bolzano-Laives, per la regia di Lorenzo Merlini.
 È stata anche e soprattutto la rivisitazione di una pagina di storia non molto nota, che ha per protagonista Ida Dalser, la prima moglie trentina di Benito Mussolini, che nel 1915 dette alla luce anche un figlio del futuro duce. L’epilogo per Ida Dalser fu drammatico: venne internata, pur essendo sana di mente, in un manicomio fino alla morte e stessa sorte toccò anche al figlio. Grandissimo apprezzamento per gli attori Mara Da Roit e Pierpaolo Dalla Vecchia, così come per Emanuele Zottino e per il regista, che hanno proposto uno spettacolo “diverso” e profondo, che ha toccato l’animo degli spettatori. (b.c.)

Alto adige 29-1-10
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mercoledì, 27 gennaio 2010

Spettacolo teatrale a San Giacomo sul campo di via Resia




 BOLZANO. L’Intendenza scolastica italiana e la cooperativa teatrale Prometeo invitano gli studenti alla rappresentazione di “Lager: testimonianze dei deportati al campo di Bolzano” che si svolgerà oggi presso il Nuovo teatro di San Giacomo di Laives. Il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ricorre il “Giorno della memoria” a ricordo di chi ha subìto la deportazione, la prigionia e la morte nei campi di concentramento nazisti.
 In tale ricorrenza, la Cooperativa teatrale Prometeo, da anni attiva anche in un percorso di recupero della memoria, propone una rappresentazione teatrale intitolata “Lager”, incentrata sulle testimonianze dei deportati al campo di concentramento di Bolzano. Come è noto, nel campo di via Resia transitarono oltre 11 mila persone. Si trattava di prigionieri politici, ebrei, zingari, la grande maggioranza dei quali morì poi nei campi di sterminio della Polonia e della Germania nazista. Molte vittime vi furono però anche in via Resia a causa degli stenti e delle torture delle guardie.
 La rappresentazione dello spettacolo è stata inserita in un progetto teatrale per le scuole che viene offerto gratuitamente dall’Intendenza scolastica italiana agli studenti delle terze medie e delle scuole secondarie di secondo grado.
 Lo spettacolo, della durata di un’ora circa, andrà in scena oggi alle ore 10,30, presso il Nuovo Teatro di San Giacomo.
 Dopo la rappresentazione teatrale è prevista una visita guidata alla mostra: “Oltre quel muro. La resistenza nel campo di Bolzano 1944-45”, organizzata a cura dell’Associazione Nazionale Ex Deportati Italiani e dell’Anpi ed allestita nel foyer del teatro.



TEATRO S. GIACOMO

La mostra sul Lager aperta al pomeriggio

 Nel foyer del nuovo teatro di San Giacomo per tutta la settimana rimarrà aperta al pubblico la mostra sul Lager di Bolzano, visitabile nel pomeriggio. (b.c.)

Come insegnare oggi la tragedia della politica nazista dello sterminio? Alcune risposte possibili


L'Aned e la Fondazione Memoria della Deportazione hanno da sempre un rapporto privilegiato con il mondo della scuola.

Un sito importante

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martedì, 26 gennaio 2010


San Giacomo: il teatro ricorda l’Olocausto tra mostre e spettacoli




LAIVES. Con l’apertura della mostra sul lager di Bolzano, ieri è iniziata presso il teatro di San Giacomo la programmazione della “Settimana della memoria” che vedrà alternarsi visite da parte delle scuole e programmazione teatrale, tra cui lo spettacolo “Lager”. E’ la prima volta che questa importante iniziativa viene allestita in sintonia tra Bolzano e Laives e di fatto, rappresenta un primo passo di sinergia. Il sindaco Giovanni Polonioli e l’assessore alla cultura di Bolzano, Primo Schönsberg hanno sottolineato il ruolo di “cerniera” della nuova sala di San Giacomo.

Alto Adige 26-1-10




27 gennaio 2010:


Giornata della Memoria

ore 20.30: "Lager"
uno spettacolo sul Lager di Bolzano


25 - 31 gennaio 2010:
Settimana della Memoria
ore 16.00 - 19.00:
Mostra "Oltre quel muro
la resistenza nel Lager di Bolzano"
Nuovo Teatro di San Giacomo - Ingresso libero

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lunedì, 25 gennaio 2010







Comune di Laives                          COMUNICATI del 25.01.2010


NOTIZIE

Al via anche a Laives la “Settimana della memoria”



Da oggi a domenica al teatro di San Giacomo una mostra sul lager di Bolzano Mercoledì sera va in scena “Lager”, rappresentazione delle testimonianze dei sopravvissuti al Lager di Bolzano

Prende il via oggi al teatro di San Giacomo il programma di manifestazioni per la “Settimana della memoria”. “Per la prima volta – hanno sottolineato il sindaco Giovanni Polonioli e l'assessore alla cultura Loris Frazza – Laives partecipa attivamente all'organizzazione delle manifestazioni in collaborazione con il Comune di Bolzano e la cooperativa teatrale Prometeo”.
Due le iniziative allestite presso il teatro di San Giacomo. Da oggi fino al 31 gennaio si potrà visitare la mostra “Oltre quel muro. La Resistenza nel campo di Bolzano 1944-45”, a cura dell'Aned e dell'Anpi. La mostra è aperta dalle 16 alle 19 con visite guidate gratuite.
Ma il piatto forte del programma è rappresentato dalla messa in scena di “Lager”, l'allestimento in forma teatrale delle testimonianze dei deportati al campo di concentramento di Bolzano. Si tratta di un lavoro a cura di Andrea Felis, per la regia di Dario Spadon: un'opera a forte impatto emotivo perché riporta in modo fedele le testimonianze dei reclusi nel lager di via Resia, dove morirono 150 persone. E anche se si trattava di un campo di passaggio e non di sterminio (tra l'estate '44 e il maggio '45 vi transitarono oltre 10mila persone), anche a Bolzano vennero perpetrate terribili atrocità.
“Lager” andrà in scena mercoledì 27 alle 20.30; son previsti anche due spettacoli mattutini (alle 10.30 del 27 e del 28 gennaio) riservati alle scuole.
L'ingresso agli spettacoli e alla mostra è gratuito.
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domenica, 24 gennaio 2010


Oggi nel Nuovo Teatro di  San Giacomo una Sirenetta speciale




DANIELA MIMMI


LAIVES. Il secondo appuntamento con la rassegna “6 in scena al Teatro San Giacomo” è una favola poetica e delicata; “La Sirenetta. Una storia sotto e sopra il mare”, la rilettura della celebre fiaba di Andersen, che andrà in scena oggi alle ore 17. La messa in scena è affidata alla compagnia Spazi Vuoti di Milano, una delle realtà più interessanti nel campo del teatro-ragazzi. E il suo spettacolo, ha ricevuto una valanga di premi in tutta Italia. “Spazi Vuoti è il nome che ci siamo dati (strizzando l’occhio al maestro Peter Brook) nella convinzione che il teatro abbia bisogno di fondarsi sull’attore come primo creatore ed evocatore dello spazio scenico. Un attore-autore che in ogni momento sia responsabile e artefice di un racconto”, spiegano. Autore dell’adattamento teatrale e interprete assieme a Sara Corso, Laura Pozone e Silvia Zerbeloni, è Lorenzo Piccolo che ci spiega perchè la scelta, tra i tanti personaggi reali e fantastici adatti a un pubblico giovane, è caduto proprio sulla Sirenetta.
 “La prima ragione è che la Sirenetta, come i giovani e non solo, è in continua trasformazione: da pesce diventa donna e poi, nella favola di Andersen che noi abbiamo seguito, diventa uno spirito dell’aria. In questa evoluzione attraversa tutte le materie: l’acqua, la terra e l’aria. In questa trasformazione continua non si sa più bene chi è veramente la Sirenetta”.
 Qual è il ruolo della danza? “Non potendo mettere un’enorme piscina sul palco, abbiamo sfruttato le doti di ballerina dell’attrice che interpreta la Sirenetta. Nella prima parte nuota, nella seconda invece ha le gambe ma ha perso la voce”.
 Che cos’ha ancora di attuale una favola scritta nel 1836? “Innanzitutto non è la classica favola che finisce in modo netto, o molto bene con il classico matrimonio con il Principe, oppure malissimo con la morte di qualcuno. In questo caso il finale è un po’ malinconico perchè lei si trasforma in uno spirito. Inoltre la favola insegna il senso di responsabilità, perchè crescere vuol dire prendere decisioni”.
 Lei pensa che sia una prerogativa abbastanza generale nei giovani, quella di sentirsi “fuori posto”, come la Sirenetta? “Io penso che anche gli adulti spesso si sentano fuori posto, è una sensazione o una certezza che ci accompagna per tutta la vita. Per i giovani è una fase della crescita, per gli adulti una continua trasformazione”.
 Cosa vi dà il pubblico giovane in più o di diverso da quello adulto? “Il pubblico giovane è vergine, si entusiasma, ma allo stesso tempo se si annoia fa casino. Infatti noi abbiamo alleggerito diverse parti. Noi sentiamo una grande responsabilità perchè è troppo facile fregarli. Non bisogna mai sottovalutarli ed è quello che noi con impegno facciamo”.


Alto Adige 24-1-10
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sabato, 23 gennaio 2010


Stasera a S. Giacomo la storia di Ida Dalser





Ida Dalser ed il figlio Albino Mussolini


LAIVES. Il dramma di Ida Dalser, donna che sposò Mussolini e dal quale ebbe anche un figlio, questa sera verrà rievocata in teatro a San Giacomo (inizio 20.30) grazie ad un lavoro realizzato dal gruppo teatrale Eos di Bolzano.

 La vicenda risale al 1913, quando tra Ida Delser e Benito Mussolini, in quel tempo giornalista a Trento, nacque una relazione sentimentale dalla quale, nel 1915 nacque Benito Albino. Drammatico l’epilogo, con la donna e il figlio che finirono in manicomio, dove morirono.

L’ingresso allo spettacolo è gratuito.
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sabato, 23 gennaio 2010


Domani in scena una nuova «Sirenetta»




LAIVES. «La Sirenetta», una storia «sotto e sopra il mare», verrà messa in scena domani alle 17 nel teatro di San Giacomo a cura della compagnia «Spazi vuoti». Si tratta del secondo di sei spettacoli programmati nella serie «6 in scena al teatro San Giacomo», una iniziativa curata dalla cooperativa teatrale Prometeo e dal Teatro stabile di Bolzano.
 Si tratta di una rilettura della famosa fiaba di Andersen. Chi arriva a San Giacomo in autobus potrà richiedere anche la riduzione sul biglietti di ingresso.
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venerdì, 22 gennaio 2010


IDA DALSER. LA MOGLIE DI MUSSOLINI



Autore: Marco Zeni
Regia: Lorenzo Merlini
Compagnia/Produzione: gruppo teatrale Eos Bolzano
Cast: Mara da Roit Pierpaolo Dalla Vecchia Emanuele Zottino

Al Nuovo Teatro San Giacomo di Laives, sabato alle 20.30,

in forma di letture con accompagnamento musicale al pianoforte. “Ida Dalser. La moglie di Mussolini”, è il titolo dello spettacolo portato in scena dal Gruppo teatrale Eos di Bolzano con la partecipazione di Mara Da Roit, Pierpaolo Dalla Vecchia, e di Emanuele Zottino per la parte musicale. La regia è di Lorenzo Merlini. La messa in scena si basa sulla rievocazione del dramma vissuto dalla prima moglie di Mussolini, Ida Dalser, nativa di Sopramonte vicino Trento. Un evento voluto dal Centro culturale San Giacomo che ha invitato la compagnia teatrale ad esibirsi. L'avvincente storia è stata scritta da Marco Zeni, scrittore e giornalista di Trento, nel suo libro "La moglie di Mussolini" (edizione Effe Erre Trento) il quale sarà presente per illustrerà le difficili ricerche che gli hanno consentito di portare alla luce, dopo molti anni, l'incredibile storia di una donna considerata pazza dal regime fascista, per l'unica colpa di essersi innamorata di Benito Mussolini.

Roberto Rinaldi

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venerdì, 22 gennaio 2010






 "6 in scena al Teatro San Giacomo"
Primo spettacolo
per ragazzi e famiglie
della stagione 2010

organizzata dall'Ufficio Cultura della Provincia, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo
 Domenica 24 gennaio alle ore 17.00
Grandi opere da vedere in un teatro stupendo
Come sempre, vi aspettiamo numerosi!
La vostra Cooperativa Teatrale Prometeo




Nuovo Teatro di San Giacomo, via Maso Hilber 5 (con ampio parcheggio)

La Sirenetta - Compagnia Spazi Vuoti (MI):
Quattro persone in scena, lo spazio che cambia sostanza intorno a loro, delle parole che hanno un peso, dei corpi che hanno leggerezza. E una storia. Una storia porta con delicatezza, in palmo di mano, ché le storie sono cose fragili. Una storia consegnata con forza, a piene mani, ché le storie sono cose necessarie. Il testo è una riscrittura della famosa fiaba di Andersen, fonte principale di ispirazione. Tutti almeno una volta si sono sentiti ‘fuori posto’, ‘sbagliati’, ‘spaesati’… Questa è la storia di come si debba lottare (a volte anche con sé stessi) per capire quello che si vuole essere e, finalmente, diventarlo. E’ la storia di come niente è facile, o senza conseguenze, e di come non sempre accadrà quello che avevi pensato: ma un’altra cosa, nuova, inaspettata. La metafora del passaggio da un elemento all’altro – dall’acqua alla terra, dalla terra all’aria – ci accompagna attraverso un percorso di crescita segnato dalla più vera e dura delle sentenze: nel bene e nel male, non si torna mai indietro.



Ingresso 5 Euro | Utenti SASA 4 Euro | Ridotto abbonati 3 Euro
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giovedì, 21 gennaio 2010




Sul palcoscenico la storia di Ida Dalser


Zottino, Merlini, Zeni, Da Roit, Dalla Vecchia




Dal libro di Marco Zeni un film di Marco Bellocchio e ora la riduzione teatrale




Sabato al Teatro di San Giacomo la produzione della compagnia Eos


ROBERTO RINALDI





 LAIVES. Il teatro come forma di conoscenza culturale e riscoperta di un passato storico caduto in oblio e ignorato dalle nuove generazioni.

L’esempio lo produrrà lo spettacolo che andrà in scena al Nuovo Teatro San Giacomo di Laives, sabato alle 20.30, in forma di letture con accompagnamento musicale al pianoforte.

“Ida Dalser. La moglie di Mussolini”, è il titolo del lavoro realizzato dal Gruppo teatrale Eos di Bolzano con la partecipazione di Mara Da Roit, Pierpaolo Dalla Vecchia, e di Emanuele Zottino per la parte musicale. La regia è di Lorenzo Merlini.

Una rievocazione del dramma vissuto dalla prima moglie di Mussolini, Ida Dalser, nativa di Sopramonte vicino a Trento. Una serata voluta dal Centro culturale San Giacomo che ha invitato la compagnia teatrale ad esibirsi. Lo spettacolo prende spunto dall’avvincente storia scritta nel libro “La moglie di Mussolini” da Marco Zeni, (edizioni Effe Erre) giornalista di Trento, il quale illustrerà le difficili ricerche che gli hanno consentito di portare alla luce, dopo molti anni, l’incredibile storia di una donna considerata pazza dal regime fascista, per l’unica colpa di essersi innamorata di Benito Mussolini.

Dal libro di Zeni il regista Marco Bellochio ha tratto il film “Vincere” del 2009, in concorso al Festival di Cannes. La vicenda risale 1913, quando fra Ida Dalser e il futuro duce (allora giornalista a Trento) nasce la passione. La donna si priverà di tutti i propri averi per sostenere le ambizioni del marito e dopo la nascita nel 1915 del figlio Benito Albino, riconosciuto dal padre, viene ripudiata e allontanata con la forza.
Mussolini si risposa con Rachele Guidi, escludendo dalla propria vita sia Ida che il bambino. La donna a causa delle sue continue rimostranze e richieste di legittimazione del suo ruolo di moglie e madre, verrà internata in manicomio a Pergine e poi a Venezia, dove morirà senza mai aver rivisto il proprio figlio. Lo stesso destino toccherà anche a lui. Richiamato in patria con un inganno, vedrà spalancarsi le porte del manicomio dove morirà prematuramente.

Il regista Merlini ne ha fatto una riduzione teatrale cogliendo gli aspetti più toccanti e dolorosi con l’ausilio anche di immagini d’epoca inedite che corredano le letture avvincenti degli attori che rievocheranno le condizione di vita aberranti imposte dal regime fascista a Ida Dalser, e successivamente a suo figlio Benito Albino.

Alto Adige 21-1-10

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giovedì, 21 gennaio 2010


Settimana della memoria al teatro di S. Giacomo


Il Lager di via Resia

 LAIVES. Presentate ieri al teatro di San Giacomo le iniziative che verranno proposte in occasione della “Settimana della memoria”, presenti gli assessori alla Cultura di Laives e Bolzano, oltre al sindaco Giovanni Polonioli. Proprio Polonioli ha sottolineato l’importanza di iniziative come queste, in collaborazione con Provincia e Comune di Bolzano, perché avvicinano le due realtà attraverso l’offerta culturale. È lo stesso concetto ribadito da Primo Schönsberg, assessore alla Cultura di Bolzano: «Il teatro di San Giacomo è una cerniera tra Bolzano e Laives - ha detto - e la dimensione culturale può fornire la chiave per una migliore collaborazione».
 Le proposte della “Settimana della memoria” le hanno approfondite Dario Spadon, regista della Cooperativa Prometeo, e Andrea Felis, autore di “Lager”, testo teatrale sul campo di concentramento di Bolzano. Si inizia lunedì 25 con le scuole di tutta la provincia, mentre mercoledì (20.30) sarà per il pubblico più adulto. Nel foyer del teatro di S. Giacomo sarà anche allestita la mostra “Oltre quel muro - La resistenza nel campo di Bolzano 1944-45”, a cura dell’Anpi e dell’Associazione deportati.


Alto Adige 21-1-10
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domenica, 17 gennaio 2010




Ida Dalser, la moglie di Mussolini



gruppo Teatrale EOS di Bolzano

letture interpretative a cura di

Mara Da Roit e Pierpaolo Dalla Vecchia

musiche e accompagnamento di Emanuele Zottino

riduzione, adattamento e regia di Lorenzo Merlini

Sabato 23 gennaio

ore 20.30

ingresso libero




Lo spettacolo nasce dal libro «La moglie di Mussolini» di Marco Zeni
[Edizioni Effe Erre, Trento]
.
Il lavoro si esplica sotto forma di letture interpretative con accompagnamento musicale dal vivo e proiezioni di immagini.

La vicenda prende le mosse nel 1913, quando fra Ida Dalser di Sopramonte di Trento e il futuro duce Benito Mussolini si accende la passione.
Dopo il matrimonio in chiesa e dopo la nascita, nel 1915, del figlio Benito Albino, inizia l’allontanamento della donna. L’ascesa dell’uomo politico, che nel frattempo ha sposato Rachele Guidi, è inarrestabile, e con essa matura la sua decisione di escludere dalla propria vita sia Ida che il bambino. Per essere resa inoffensiva Ida viene infine internata, pur sana di mente, in manicomio. finchè nel 1937 muore.
La stessa sorte toccherà al figlio Benito Albino che, dopo un’infanzia e una giovinezza dense di soprusi, spirerà all’età di 27 anni.

" il mondo saprà la verità "

Una vicenda umana che non può lasciare indifferenti.

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giovedì, 14 gennaio 2010



Giornata della memoria anche a San Giacomo

 Anche il Comune di Laives, per la prima volta quest’anno, partecipa alla “Giornata della memoria” insieme a Bolzano. Per questo, mercoledì 27 gennaio, al teatro di San Giacomo sarà allestita una mostra sul lager di via Resia e la cooperativa teatrale Prometeo proporrà una rappresentazione sul tema.

27 gennaio: Giorno della memoria


La Repubblica Italiana riconosce come "Giorno della Memoria" il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz per ricordare la Shoah.
Il Parlamento Italiano ha istituito con un apposita Legge del 20 luglio 2000 il "Giorno della Memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati e prigionieri militari e politici italiani morti nei campi di concentramento nazisti.
Il Comune di Bolzano intende ricordare il Giorno della Memoria 2010 attraverso varie iniziative che si svilupperanno nell'arco della "Settimana della Memoria" gestita dall'Archivio Storico dell'Assessorato comunale alla Cultura da lunedì 25 a sabato 30 gennaio 2010.
Nel 2010 infatti ricorre il 15. anno di attività del progetto "Storia e Memoria: il Lager di Bolzano". Durnate la "Settimana" conferenze e mostre per la presentazione di tutte le attività svolte ed i materiali prodotti dal 1995 al 2010. Altre iniziative specifiche come il convegno dal titolo: "Il Fascismo di Confine - Faschismus an den Grenzen" (15/1) e la mostra "Oltre il Muro - Jenseits der Mauer" integreranno il programma predisposto.

Muro di cinta dell'ex Lager di Bolzano

Nell'odierna via Resia 80 aveva sede il Polizeiliches Durchgangslager / Campo di concentramento, attivo dall'estate 1944 fino alla fine della seconda guerra mondiale, uno dei quattro campi di concentramento e transito organizzati dai nazisti sul territorio italiano. Il muro di cinta dell'ex Lager di Bolzano è l'unico manufatto ancora esistente a testimonianza di una delle pagine più drammatiche della nostra storia.
Consapevole che la memoria dei fatti si possa trasmettere ai cittadini di domani solo rispettando oggi i luoghi che sono stati teatro della storia, il Comune ha mosso i primi importanti passi per il restauro del muro fin dal 1996.
Su richiesta della Città di Bolzano sostenuta dalla Comunità Ebraica di Merano, dall'ANPI di Bolzano, dall'Associazione Nazionale Ex Deportati, nel 2003 la Giunta Provinciale ha imposto il vincolo di tutela storica sul muro dell'ex Lager. Da quel momento hanno avuto inizio sia l'opera di manutenzione che di valorizzazione del sito. In particolare, le opere di risanamento del muro sono state avviate nel 2004 dal Comune (lato esterno sud del muro) e nel febbraio 2005 (lato esterno nord).
È però il 2008 l'anno in cui è avvenuto il definitivo risanamento del muro, quando cioè il Comune ha approvato il progetto per il risanamento dell'intero manufatto.
Al completo restauro del muro, manca il solo lato esterno verso la campagna e verso Castelfirmiano, che sarà effettuato quando verrà realizzata la ciclabile di collegamento Casanova Firmian.

I luoghi della memoria

Il progetto "I luoghi della memoria" si prefigge lo scopo di studiare e far conoscere anche gli aspetti meno consueti di Bolzano, ma facenti parte, a pieno diritto, della storia e della memoria collettive.
Vi sono sei percorsi cittadini che permettono la visita alla città seguendo itinerari tematici e cronologici: Percorso dell'acqua, Percorso tra architettura e fascismo, Percorso 1943-1945, Medioevo, Settecento e Industrializzazione.
Una cartina indica l'itinerario da compiere nella città, a piedi o in bicicletta, con la descrizione dei luoghi tematici significativi che si possono raggiungere secondo un percorso strutturato; una breve introduzione illustra l'argomento trattato mentre gli approfondimenti dei luoghi di maggior interesse sono possibili attraverso singole schede accompagnate da fotografie contemporanee o storiche.
L'aspetto che qualifica i percorsi de "I luoghi della memoria" rispetto alle normali guide turistiche, è soprattutto l'attenzione verso la microstoria e la possibilità di percorrere le strade della nostra quotidianità con sguardo curioso e sempre attirato da suggestioni diverse.
I percorsi de "I luoghi della memoria" sono distribuiti gratuitamente all'infopoint dell'Archivio storico, via Portici 30, nelle biblioteche civiche a all'Azienda di Soggiorno.
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mercoledì, 13 gennaio 2010


Decamerone alza il sipario a San Giacomo



Questa sera con la rilettura di Arca Azzurra si inaugura la prima stagione «6 in scena»


 LAIVES. Si alza il sipario, questa sera alle ore 20.30, sulla prima vera stagione teatrale del Nuovo Teatro di San Giacomo: la rassegna “6 in scena al Teatro San Giacomo”, organizzata dall’Ufficio Cultura della Provincia, Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo si inaugura con la commedia “Decamerone - Amori e Sghignazzi”.
 Si tratta di una irresistibile rilettura del “Decameron” di Giovanni Boccaccio, anticipata l’altra sera da una presentazione di uno degli interpreti, Massimo Salvianti. Lo spettacolo è un’antologia ricca di umorismo e vitalità, fedele all’originale anche se con estrema libertà di rielaborazione. Autore tra i più completi e originali del teatro italiano e fondatore della storica compagnia dell’Arca Azzurra Teatro, il toscano Ugo Chiti non è nuovo alle riscritture di grandi classici; sensibilità e arguzia gli hanno permesso di scalare con successo anche le vette di un autore “sacro” come Boccaccio, suo conterraneo, nella sua opera più “profana”. Gli sghignazzi delle beffe, i travestimenti, gli amori assoluti, i sacrifici estremi, la tragicità solenne degli innamoramenti contrastati o negati, descritti nella celebre raccolta di novelle, diventano qui teatro.
 Nella grandiosa commedia umana che è il “Decameron”, uomini e donne si muovono passando dal comico al tragico in un mondo governato dalla Fortuna, dall’Ingegno e dall’Amore: Chiti isola quindi quattro novelle dove beffe, travestimenti, doppiezze, amori assoluti e sacrifici estremi, diventano gioco squisitamente teatrale. Quattro i protagonisti delle novelle che compongono l’ossatura di questo lavoro: Masetto, che “si fa mutolo e diviene ortolano in un monastero di donne”; Alatiel, oggetto sessuale che rielabora l’esperienza per sopravvivere in un mondo dominato da uomini; Alibech, proiezione onirica di Masetto al femminile; Isabetta, vittima innocente di un ordine sociale spietato che le nega l’amore.
Uno spettacolo nel quale i temi dell’eros tipicamente “boccacceschi” di tre delle quattro novelle, sono trattati con grande forza e insieme con grande pudore, senza mai cadere nella volgarità ed egregiamente interpretato dalla compagnia Arca Azzurra Teatro, composta da Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Teresa Fallai, Alessio Venturini.
 I biglietti e gli abbonamenti a “6 in scena” per lo spettacolo sono in vendita presso la cassa teatro San Giacomo aperta due ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Alto Adige 13-1-10
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mercoledì, 13 gennaio 2010


A San Giacomo di scena


«Il Decamerone»

 Con la commedia “Decamerone amori e sghignazzi”
oggi alle 20.30, al Nuovo  Teatro di San Giacomo

inizia la serie di”6 in scena al teatro”, proposta da Tsb e Cooperativa Prometeo. Lunedì sera l’appuntamento è stato preceduto da un incontro dell’attore Massimo Salviati con il pubblico. I biglietti si trovano al botteghino del teatro di San Giacomo e chi arriva con l’autobus della Sasa riceve 1 euro di sconto sul prezzo.
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lunedì, 11 gennaio 2010


«6 in scena», oggi il via con Salvianti


Massimo Salvianti e Lucia Socci interpreti del Decamerone


Comincia la rassegna al Teatro di San Giacomo. Mercoledì l’appuntamento con il Decamerone di Ugo Chiti
San Giacomo Sarà Massimo Salvianti, autore e attore della compagnia toscana Arca Azzurra Teatro, a inaugurare nell’incontro con il pubblico di oggi alle 18, la rassegna «6 in scena al Teatro San Giacomo», voluta da Christian Tommasini, vicepresidente e assessore provinciale alla cultura italiana e realizzata grazie alla collaborazione tra l’Ufficio Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano, il Teatro Stabile di Bolzano e la Cooperativa Teatrale Prometeo. Storico componente, fondatore, animatore, ma soprattutto attore di Arca Azzurra Teatro, Salvianti collabora sin dal lontano 1983 con Ugo Chiti, il poeta della compagnia, che lo ha diretto in oltre 20 spettacoli. Costanti, anche se molto selezionate, le sue apparizioni sul grande e sul piccolo schermo, come in «Fiorile» dei Taviani, o «La vita è bella» di Benigni e recita in diversi film degli amici Francesco Nuti, Giovanni Veronesi e Alessandro Benvenuti.
 Ha inoltre lavorato con Zeffirelli e Chabrol.
A San Giacomo Massimo Salvianti presenterà la commedia «Decamerone - Amori e Sghignazzi» di Ugo Chiti, che andrà in scena mercoledì 13 gennaio alle 20.30.
Irresistibile rilettura del “Decameron” di Giovanni Boccaccio, lo spettacolo è un’antologia ricca di umorismo e vitalità, interpretata con straordinaria verve da Salvianti assieme agli altri attori della compagnia di Arca Azzurra Teatro, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Teresa Fallai, Alessio Venturini.
Alla presentazione dello spettacolo seguirà un rinfresco.
I biglietti e gli abbonamenti a «6 in scena» per lo spettacolo sono in vendita presso la cassa teatro San Giacomo (via Maso Hilber 5) aperta due ora prima dell’inizio dello spettacolo.
«6 in scena al teatro San Giacomo» è un’iniziativa realizzata dall’Ufficio Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo in collaborazione con il Comune di Laives e la Città di Bolzano.


Alto Adige 11-1-10
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domenica, 10 gennaio 2010



Teatro: Salvianti apre la stagione

San Giacomo. Domani incontro pubblico, mercoledì lo spettacolo



 SAN GIACOMO. Sarà Massimo Salvianti, autore e attore della compagnia toscana Arca Azzurra Teatro, a inaugurare nell’incontro con il pubblico di domani alle 18, la rassegna “6 in scena al Teatro San Giacomo”, organizzata dall’Ufficio Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo. Storico componente, fondatore, animatore, ma soprattutto attore di Arca Azzurra Teatro, Salvianti collabora sin dal lontano 1983 con Ugo Chiti, il poeta della compagnia, che lo ha diretto in oltre 20 spettacoli. A San Giacomo, Salvianti presenterà la commedia “Decamerone - Amori e Sghignazzi” che andrà in scena mercoledì 13 gennaio alle 20.30, di cui è uno degli strepitosi interpreti. Irresistibile rilettura del “Decameron” di Giovanni Boccaccio, lo spettacolo è un’antologia ricca di umorismo e vitalità. Un’introduzione esplicativa dello spettacolo sarà offerta nell’ambito di un incontro aperto al pubblico a ingresso libeo, domani alle opre 18 sempre presso il teatro. I biglietti e gli abbonamenti a “6 in scena” per lo spettacolo sono in vendita presso la cassa teatro San Giacomo aperta due ora prima dell’inizio.


Alto Adige 10-1-10



"6 in scena al Teatro San Giacomo"


Si parte!
Lunedì 11 gennaio alle ore 18.00 primo incontro con i protagonisti
al quale seguirà un rinfresco

Mercoledì 13 gennaio alle 20.30 primo spettacolo della stagione 2010
organizzata dall'Ufficio Cultura della Provincia, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo
Grandi opere da vedere in un teatro stupendo
Come sempre, vi aspettiamo numerosi!
La vostra Cooperativa Teatrale Prometeo

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sabato, 09 gennaio 2010


Salvianti racconta e poi porta in scena il suo Decameron



DANIELA MIMMI

BOLZANO. Sarà Massimo Salvianti, autore e attore della compagnia toscana Arca Azzurra Teatro, a inaugurare nell’incontro con il pubblico di lunedì 11 gennaio alle 18, la rassegna “6 in scena al Teatro San Giacomo”, organizzata dall’Ufficio Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano, dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Cooperativa Teatrale Prometeo. A San Giacomo Salvianti presenterà la commedia “Decamerone - Amori e Sghignazzi”, una irresistibile rilettura del “Decameron” di Giovanni Boccaccio, che andrà in scena mercoledì 13 gennaio alle 20.30. Massimo Salvianti si è avvicinato al teatro negli anni Settanta, ha affrontato l’amatissimo Beckett di “Godot” e altri grandi e negli anni Ottanta ha fondato con Ugo Chiti la Compagnia Arca Azzurra Teatro. In seguito ha scritto e messo in scena “Benvolio” e “Niente da fare”, quest’ultimo rappresentato sotto forma di mise en espace al Piccolo Teatro di Milano, i racconti “Donne dagli occhi grandi” di Angeles Mastretta e due testi finalisti nelle due ultime edizioni del Premio Riccione, “Lina” e “Il permesso”. Per il cinema ha partecipato fra l’altro a “La vita è bella” di Benigni. Arca Azzurra, come ci spiega Massimo Salvianti, non poteva trovarsi in un luogo più adatto che nella periferia. “Il nostro territorio è la periferia. Ugo Chiti, dopo essersi trasferito a Firenze da giovane, è poi tornato nel suo paesello, Tavernello del Chianti e lì è riuscito a creare un laboratorio teatrale. Che è andato molto bene dato che è ancora vivo e vegeto dopo 26 anni. Secondo me le periferie sono il vero centro, la vera fioritura dell’arte, molto più delle città. La periferia è piena di risorse strepitose. Quindi nessuno meglio di noi poteva aprire la rassegna di San Giacomo”.
  Parliamo un po’ del vostro Decameron.
 “Il Decameron è composto da cento novelle con cinquecento spunti. E per noi rappresenta anche un lavoro sulla lingua e sulle sue radici sia contadine che cittadine. Chiti lo mette in scena per la terza volta, io per la seconda. Si potrebbe andare avanti anni! Noi abbiamo scelto quattro novelle, tre delle quali sono nel contenitore di quella di Masetto, che “si fa mutolo e diviene ortolano in un monastero di donne”. Gli altri personaggi sono Alatiel, oggetto sessuale che rielabora l’esperienza per sopravvivere in un mondo dominato da uomini, Alibech, proiezione onirica di Masetto al femminile e Lisabetta, vittima innocente di un ordine sociale spietato che le nega l’amore”.
 Quindi il teatro oltre a dare cultura deve anche dare divertimento? “Direi che deve dare entrambe le cose, ma sempre divertendo. Noi capiamo se un pezzo funziona da quanto ci divertiamo noi e già alle prove sappiamo se il pubblico si divertirà”.
  Lei scrive anche testi teatrali, e sono pochi quelli validi. E’ così difficile?
 
“E’ difficile trovare il pubblico curioso che ami le cose nuove. Così i giovani autori sono costretti a crearsi la propria compagnia per poter portare in scena quello che vogliono loro. Proprio come abbiamo fatto noi”.
  Lei ha lavorato con tanti grandi registi: l’incontro più folgorante?
 “A parte Chiti? Roberto Benigni. Abbiamo avuto a nostra disposizione due giorni di pioggia in cui non si poteva girare, e allora ne abbiamo approfittato per scambiarci idee, opinioni, lettura. Dal punto di vista teatrale invece l’esperienza più totalizzante è stato recitare “Danubio” di Giorgio Pressburger, per quattr’ore, nelle strade di Cividale del Friuli”.
 Adesso una breve sosta e poi di nuovo a Bolzano.
 “Sì, in marzo con testo sempre di Chiti, tratto da un altro classico, le Metamorfosi di Kafka. Ma il nostro lavoro, ancora una volta, sarà una cosa diversa...”


Alto Adige 9-1-10
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venerdì, 08 gennaio 2010



"LA COMEDIA"

II  RASSEGNA TEATRALE


STRAPAES - SAN GIACOMO



Associazione TEATRO DEI PICARI di Macerata
di Manlio Santanelli
da un soggetto di Roberto Rossellini



NUOVO TEATRO AULA MAGNA DI SAN GIACOMO
SABATO 9 GENNAIO 2010 - ORE 20.30


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mercoledì, 06 gennaio 2010




Venerdì al teatro di Laives e sabato al nuovo teatro di San Giacomo un Pulcinella di Rossellini




Ospite sarà la compagnia di Macerata “Il Teatro dei Picari” in “Pulcinella”

due atti di Manlio Santarelli da un soggetto di Roberto Rossellini, con la regia di Francesco Facciolli.


Pulcinella: una liturgia laica

Pulcinella è la storia del viaggio di una compagnia di attori italiani che nel 1657, fugge da Napoli per la peste e raggiunge prima Roma e poi Parigi.
Lo spettacolo è una metafora della condizione dell'attore, ma in fondo dell’essere umano, che, nel corso dei secoli è sempre stato spinto dal bisogno e dalla curiosità (chi potrà mai dire se più dal bisogno o dalla curiosità?)  verso un luogo sognato, diverso, “lontano”.
In una perfetta miscela tra personaggi storici e personaggi romanzati, tra situazioni surreali e comiche ma allo stesso tempo malinconiche e drammatiche,  Santanelli scrive un testo che è un atto d’amore per la maschera, per l’attore, per il Teatro.
Lo spettacolo Ë costruito come una liturgia laica, come una “Messa per teatranti” con tutti i tempi, i modi e gli elementi di una liturgia.
C’è il maestro, sede di conoscenza e verità, ci sono i discepoli e c’è il “Verbo” che nel nostro caso è la maschera di Pulcinella.
Il viaggio diventa quindi la condizione vitale dell’attore, dell’uomo che non puÚ e non vuole fermarsi né sa accontentarsi nella sua ricerca di verità: perchè il Teatro è un viaggio senza fine, nel quale ogni punto d’arrivo non è, in realtà, che un nuovo punto di partenza:

“…così, per fare lu teatro mi imbarcai sulla nave mia, che montava tre vele: la Fame, la Sete e la Fantasia.
Con la Fame aggio viaggiato pe’ terra. Con la Sete aggio viaggiato pe’ mare.Con la Fantasia aggio viaggiato pe’ cielo.
Da quanto tempo sto in viaggio? Nun ‘o saccio manch’io… sono in viaggio da sempre, notte e juorno, matina e sera, senza mai me fermà.”

I “Picari” hanno sposato questa idea del Teatro come viaggio infinito, come ricerca e sogno, come fuga e rifugio, come perpetuo strumento di verità.
Un nutrito cast di attori, gli spendidi costumi di Massimo Eleonori e le scene di Pino Facciolli, insieme con le suggestive musiche originali di G.Riccardo Festa, fanno di questo spettacolo un momento di comunione durante il quale ridere, piangere, riflettere sul teatro che è come dire sulla vita.
» lo stesso Fracanzani, ormai trasfiguratosi definitivamente in Pulcinella, che chiude la commedia con la battuta che da sola può sintetizzare il senso di tutto lo spettacolo:

“So’ addeventato Pullecenella. Sì, so’ addeventato Pullecenella, e mò si voglio essere Michelangelo m’aggia mettere ‘na maschera, la maschera della faccia mia. Pecchè mò Pullecenella songh’io…sì, Pullecenella songh’io. E sì tu… e tu, e  tu!
Pullecenella simmo tutte quante!”.

Francesco Facciolli
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venerdì, 18 dicembre 2009


"Natale in coro" nel Nuovo teatro di San Giacomo


coro DiapasonG



BOLZANO. Vari cori dell’ Istituto musicale Vivaldi uniranno le loro forze vocali e non - forze giovanissime ma anche over 60 - per celebrare il Natale in modo davvero “corale”.

Il Concerto di Natale edizione 2009 (“Natale in coro”) si terrà venerdi 18 dicembre alle ore 20.30 presso il Nuovo Teatro di San Giacomo.
Sul palco le formazioni coordinate da Anita Degano (Orchestra over 60, Coro Club della Visitazione, Trio di flauti dolci, Coro Voci Bianche, Quartetto maschile, Coro femminile) e il Coro DiapasonG.






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mercoledì, 16 dicembre 2009


I cori dell’Istituto Vivaldi venerdì a San Giacomo





BOLZANO. Vari cori dell’ Istituto musicale Vivaldi uniranno le loro forze vocali e non - forze giovanissime ma anche over 60 - per celebrare il Natale in modo davvero “corale”. Il Concerto di Natale edizione 2009 (“Natale in coro”) si terrà venerdi 18 dicembre alle ore 20.30 presso il Nuovo Teatro di San Giacomo. Sul palco le formazioni coordinate da Anita Degano (Orchestra over 60, Coro Club della Visitazione, Trio di flauti dolci, Coro Voci Bianche, Quartetto maschile, Coro femminile) e il Coro DiapasonG.

Alto Adige 16-12-09
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lunedì, 14 dicembre 2009

 Aspettando il Natale
       

concerto del 12-12-09

Corale Polifonica e Orchestra di Calceranica al Lago

Teatro Aula Magna di San Giacomo

fotografie di Riccardo Di Valerio























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sabato, 12 dicembre 2009




dirige il maestro
Gianni Martinelli

sabato 12 dicembre ore 20.30
Teatro Aula Magna di San Giacomo

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venerdì, 11 dicembre 2009






 
sabato 12 dicembre ore 20.30


Teatro Aula Magna di San Giacomo







La Corale Polifonica di Calceranica al Lago è nata nel 1970 innestando un giovane gruppo di voci miste su un ceppo vocale maschile di più antica fondazione. La configurazione che assume al suo nascere è quella tipica del servizio liturgico nell'ambito della parrocchia, retaggio di una tradizione che trova nell'istituzione pievana la sua fonte originaria.
Dal 1978 la direzione di Gianni Martinelli, musicista autodidatta, imprime al coro una nuova personalità guidandolo in uno studio approfondito e metodico della composizione polifonica di tipo classico fino ad immergere i coristi in un mondo dalla ricchezza inesauribile. Da allora, assunta la denominazione di "Corale Polifonica" il gruppo partecipa a rassegne e convegni, organizza ed esegue concerti e iniziative varie che lo portano a esibirsi sia in Italia che all'estero, ovunque riscuotendo larga messe di consensi sia da parte del pubblico che della critica.
Memorabili esecuzioni in quasi tutta la nostra Penisola oltre che in Germania, Svizzera e Ungheria, una indimenticabile udienza papale, la registrazione di un CD, sono solamente alcune delle innumerevoli tappe di un viaggio musicale intrapreso da oltre trent'anni, che si riassumono in oltre trecento impegni ufficiali; i numerosi concorsi cui ha partecipato, nazionali e internazionali, alcuni dei quali coronati da primi e secondi premi, e le collaborazioni con orchestre e solisti di prestigio, scandiscono un'attività quanto mai intensa e tesa al perfezionamento delle qualità vocali in genere e della polifonia di ogni epoca ed autore nello specifico.
Dal 1980 cura l'organizzazione della ormai nota Rassegna Corale Nazionale di Calceranica al Lago, preziosa occasione di incontro e di scambio fra le più diverse realtà corali del nostro Paese.
Il repertorio, forte di oltre quattrocento titoli, spazia dal canto gregoriano fino alla polifonia moderna attraverso secoli di storia, dal Rinascimento al Romanticismo, fino ai contemporanei; propone, in un numero più contenuto, anche brani che appartengono alla tradizione corale degli altri paesi del mondo. Tra le pagine di maggior respiro artistico si ricorda: "Stabat Mater di Rossini, "Te Deum" di Charpentier, "Gloria" e "Magnificat" di Vivaldi, "Requiem" di John Rutter, salmi vari di Haendel e Bach.
L'organico attuale conta 34 elementi in buona parte giovani disposti sulle quattro voci fondamentali. Come detto, dal 1978 la Corale è diretta da Gianni Martinelli, apprezzato interprete di musica organistica.
soprani
Ferrari Agnese
Parolin Maddalena
Schmid Carmela
Smaniotto Emilia
Tomio Carla
Andreatta Ornella
Marchesoni Laura
Mattioli Cinzia
Casadei Elisa
Degiampietro Bruna
contralti
Baruchelli Graziella
Conci Francesca
Parolin Luisa
Tomio Bruna
Tosi Dania
bassi
Martinelli Ferruccio
Marchi Carlo
Moschen Marco
Paldaof Nicola
tenori
Martinelli Luciano
Marchi Thomas
Scala Umberto
Ciola Alessandro
Conci Valentino
Gretter Edoardo
Finora Marcello
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venerdì, 11 dicembre 2009

IL RACCONTO DI PROMETEO, L'AMICO DEGLI UOMINI 



"PROSSIMA FERMATA: T E A T R O"

per ragazzi e famiglie

quinto ed ultimo spettacolo 2009!
Domenica 13 dicembre ore 17.00
al Nuovo Teatro di San Giacomo, via Maso Hilber 5
(con ampio parcheggio)
Il racconto di Prometeo, l' amico degli uomini - Compagnia Teatro Città Murata (Como)
Lo spettacolo affronta in modo semplice e divertente il famoso mito di Prometeo e del dono meraviglioso che fece agli uomini: il fuoco. Il racconto inizia in un tempo molto lontano, quando gli uomini strisciavano nudi per terra, simili alle bestie. Fu allora che Zeus, il padre degli Dei, incaricò il Titano Prometeo di cambiare il destino di quel mondo dove regnava la sofferenza. "Agli uomini darò il fuoco" - pensò Prometeo - "così potranno illuminare la notte, scaldarsi, cuocere le carni, piegare le pietre e i metalli duri e potranno riunirsi a parlare e a discutere intorno alle sue fiamme. Il fuoco donerà loro le ombre che si muoveranno sulle pareti delle caverne. Gli uomini potranno inventare mondi diversi in cui riconoscersi". Lo spettacolo racconta tutte le avventure che Prometeo dovette affrontare per quest’impeto di generosità verso gli uomini, dal furto del fuoco nella fucina di Vulcano al Vaso di Pandora, dalla vendetta di Zeus, con la successiva punizione del Titano, sino alla sua liberazione da parte di Ercole. Una narrazione avvincente, che illustra anche i numerosi errori compiuti dagli uomini, che spesso hanno usato molto male il grande dono che Prometeo ha fatto loro. Un racconto che affonda nella notte dei tempi ma che parla anche dell'oggi.
Ingresso 5 Euro | Utenti SASA 4 Euro
INFO: e-mail info@prometeo.coop | Tel. 0471-27984 
 Vi aspettiamo come sempre numerosi
domenica 13 dicembre alle ore 17.00 al Nuovo Teatro di San Giacomo!

Il vostro Teatro Prometeo



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giovedì, 10 dicembre 2009


San Giacomo, su il sipario 


Tommasini, Polonioli, Spadon


Con «6 in scena» da gennaio a fine marzo presentata la prima stagione del teatro


LAIVES. Un bel programma per un bellissimo contenitore: il Nuovo Teatro di San Giacomo, prezioso spazio-ponte fra Bolzano e Laives, ha presentato ieri sera il suo primo, vero cartellone teatrale dopo vari sporadici ma probanti test. L’assessore provinciale alla Cultura Tommasini, che ha fatto gli onori di casa alla presenza degli assessori competenti di Laievs e di Bolzano, ha chiesto al Teatro Stabile di Bolzano e al Teatro Prometeo che è stato il primo a prendere residenza nel nuovo teatro, di collaborare a un progetto comune per fare di questa struttura un nuovo polo di aggregazione prima che uno spazio da riempire. E dunque Marco Bernardi direttore dello Stabile e Dario Spadon responsabile di Prometeo hanno illustrato questo primo, in qualche modo storico, progetto, «con l’ambizione - ha spiegato Bernardi - di formare un nuovo pubblico oltre che di festeggiare un nuovo teatro».



Marco Bernardi
 Con una bella cornice di addetti ai lavori ma anche di curiosi e di futuri spettatori, la conferenza stampa ha svelato, dopo gli ambiziosi obiettivi culturali, i titoli dei sei spettacoli che dall’11 gennaio al 26 marzo costruiranno questa prima “stagione”. Una stagione “zero”, ma un test prezioso anche per capire i gusti del pubblico.
 Sei spettacoli molto appetibili - addirittura nazional-popolari, li ha definiti Bernardi - e anche tre incontri con protagonisti ed esperti del teatro che incontreranno il pubblico prima di alzare il sipario. “6 in scena” è una rassegna che punta sulla qualità e sull’approfondimento, fra classici intramontabili e fiabe antiche e moderne, interpretate da importanti compagnie del panorama nazionale, come la storica formazione toscana Arca Azzurra Teatro, il Teatro Stabile di Brescia, la compagnia Spazi Vuoti e i Teatri Possibili di Milano e la Cooperativa Teatrale Prometeo, nata e “cresciuta” a Bolzano.

 Ma ecco il programma: lunedì 11 gennaio ore 18 Massimo Salvianti, autore e attore “storico” di Arca Azzurra Teatro, presenterà al pubblico “Decamerone - Amori e sghignazzi” di Ugo Chiti, di scena mercoledì 13 gennaio ore 20.30; il 24 gennaio alle 17 “La Sirenetta. Una storia sotto e sopra il mare” di Lorenzo Piccolo con la compagnia Spazi Vuoti; 1 febbraio ore 18 Corrado D’Elia, interprete e regista di “Novecento”, presenterà lo spettacolo che andrà in secna il 6 febbraio alle 20.30, con Teatri Possibili; il 20 febbraio alle 20.30 “Endurance. Un racconto vero” di Dario Spadon con Dario Spadon, Flora Sarrubbo, Elisabetta Marcantonio. Il 7 marzo alle ore 17 “I tre nasoni” musical su testi di Emanuele Luzzati, con la Compagnia Prometeo.
 Il 22 marzo alle 18 il critico Massimo Bertoldi presenterà lo spettacolo “La Locandiera” che andrà in scena il 26 marzo alle 20.30.

 Prezzi politici: 9 euro ogni spettacolo, 30 l’abbonamento. (f.za.)


Alto Adige 10-12-09


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martedì, 08 dicembre 2009


«6 IN SCENA AL TEATRO»


i trenasoni

Rassegna nella nuova sala dal 13 gennaio a cura dello Stabile e della coop Prometeo


 LAIVES. Si intitola «6 in scena al teatro San Giacomo» e si tratta di 6 spettacoli che andranno in scena nella nuova sala teatrale da mercoledì 13 gennaio a venerdì 26 marzo, a cura del Teatro stabile di Bolzano e della Cooperativa teatrale Prometeo, con il sostengo dell’Ufficio cultura della Provincia, insieme ai comuni di Bolzano e Laives e alla Sasa.

La serie verrà presentata domani alle 20 nella sala teatrale e indubbiamente si tratterà di 6 spettacoli di spessore, completati anche da incontri con l’autore e gli esperti.

Il via mercoledì 13 gennaio con il «Decamerone» di Boccaccio dell’Arca Azzurra teatro. Lo spettacolo (che inizierà alle 20.30) verrà preceduto da un incontro con l’attore Massimo Salvianti, alle 18. Domenica 24 gennaio sarà la volta de «La sirenetta» con la compagnia Spazi vuoti”. Sabato 6 febbraio verrà proposto «Novecento» di Alessandro Baricco dalla compagnia «Teatro possibile» e anche in questo caso, premessa alle 18 con Corrado D’Elia, interprete e regista della commedia. Sabato 20 febbraio arriverà «Endurance», della Cooperativa Prometeo, mentre il 7 marzo, sempre Prometeo porterà in scena «I tre nasoni». Infine, venerdì 26 marzo, «La locandiera» di Carlo Goldoni con il Teatro Stabile di Brescia e incontro con il critico Massimo Bertoldi.

Chi userà la Sasa per andare a teatro avrà anche la riduzione di 1 euro (8 invece che 9) sul biglietto d’ingresso e questo per incentivarte l’uso del mezzo pubblico. b.c.)

oooo0ooo
Sei spettacoli che affrontano temi diversi con linguaggi differenti, per un’offerta culturale di pregio ma accessibile, in duplice orario (ore 17 e ore 20.30) a prezzi accessibili a tutti. La rassegna verrà presentata domani alle 19 in un incontro aperto al pubblico al teatro S.Giacomo, in via Maso Hilber 5.



Alto Adige 8-12-09
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domenica, 06 dicembre 2009


Al Teatro di San Giacomo c’è la Bella Addormentata




 LAIVES. Oggi pomeriggio alle ore 17 al Nuovo teatro di San Giacomo, andrà in scena “La Bella Addormentata”. Lo spettacolo, presentato dalla compagnia bolognese La Baracca - Testoni Ragazzi, è parte della rassegna per ragazzi e famiglie “Prossima fermata Teatro”, curata dalla Cooperativa Teatrale Prometeo. In questo spettacolo la fiaba della Bella Addormentata viene narrata dalle tre Fate Madrine della principessa, che ritornano nei luoghi dove lei è cresciuta e rievocano gli eventi.
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giovedì, 03 dicembre 2009


LA BELLA ADDORMENTATA



la bella addormenta



"PROSSIMA FERMATA: T E A T R O"

per ragazzi e famiglie

quarto spettacolo !
Domenica 6 dicembre ore 17.00
al Nuovo Teatro di San Giacomo, via Maso Hilber 5
(con ampio parcheggio)
La bella addormentata - Compagnia La Baracca - Testoni Ragazzi (Bologna)
In questo spettacolo la fiaba della bella addormentata ci viene narrata dalle tre Fate Madrine della principessa, che ritornano nei luoghi dove lei è cresciuta e rievocano gli eventi che hanno portato al suo lungo sonno. Loro c’erano, hanno visto tutto e ricordano... quasi tutto. Come si chiamava la principessa? Aurora… o Rosaspina? Quante erano le fate invitate al banchetto per il battesimo della piccola? Erano sette... o dodici? Di certo furono tante le fate e tanti i doni fatati. Ma una di loro, offesa per non aver ricevuto l’invito, si fece verde di rabbia e il suo dono fu una maledizione: a quindici anni la Principessa si sarebbe punta il dito con un fuso e sarebbe morta. Per fortuna, l’ultima fata buona riuscì a trasformare il maleficio in un sonno lungo cento anni… Con il suo risveglio la fiaba si conclude e il lieto fine annunciato dalle Fate Madrine per la loro protetta porge in regalo a chi ascolta la fiducia di poter superare le difficoltà che fanno parte della vita: c’è sempre un fuso con cui un bambino può pungersi ma né il Re, né la Regina, né mamma, né papà possono impedirgli di essere curioso del mondo.
Il Testoni Ragazzi - Teatro Stabile d'Innovazione per Ragazzi e Giovani di Bologna - è dedicato in modo esclusivo alla cultura per bambini, ragazzi e giovani. Nato dalla pluriennale esperienza della compagnia teatrale La Baracca, che lo gestisce in convenzione con il Comune, il Testoni Ragazzi rappresenta un punto di riferimento nazionale e internazionale nel settore.
Ingresso 5 Euro | Utenti SASA 4 Euro
INFO: e-mail info@prometeo.coop | Tel. 0471-279844

 Vi aspettiamo come sempre numerosi
domenica 6 dicembre alle ore 17.00 al Nuovo Teatro di San Giacomo!


Il vostro Teatro Prometeo

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mercoledì, 02 dicembre 2009

CELULARI

DELA MALORA


(Messaggi a luce rossa)


         

Filo Nino Berti di Rovereto

Commedia dialettale in due atti
di Gloria Gabrielli
Personaggi e interpreti:
Giulia, moglie, Gloria Gabrielli
Fiorenzo, marito di Giulia, Gianluigi Menegot
Corrado, amico di Fiorenzo, Mauro Martini
Ivana, mamma di Giulia, Daniela Luna
Italo, papà di Giulia, Andrea Baroni
Teresa, vicina di casa, Rosita Fabiani
Luci e suoni: Paolo Turato, Giuliano Trentini, Marco Giori

Regia: Bruno Vanzo
Sabato 5 Dicembre 2009 ore 20.30
TEATRO - AULA MAGNA
SAN GIACOMO



Lasciare incustodito il proprio cellulare può rivelarsi pericoloso ... soprattutto se il proprio coniuge è alquanto geloso e un po’ ficcanaso! Giulia e Francesco ne sanno qualcosa.


"CELLULARI DELLA MALORA". La vita di Giulia e Fiorenzo, due tranquilli coniugi senza figli, viene sconvolta dall'uso del micidiale cellulare, cioè quella minuscola protesi umana senza la quale sembra non si possa più vivere. ( Questo "trabicoio" (come si dice in Veneto) è divenuto essenziale nella nostra vita, sia nel mondo dell'infanzia (...sèto che va de moda regalarlo anca par Ia Comunion ....), sia per tutti coloro che sono un po' avanti con l'età. La libertà di movimento e di azione che sembra legata al possesso di questo apparecchio può divenire però una sorta di nuova schiavitù: non si può più essere veramente liberi essendo rintracciabili ovunque e in qualsiasi momento. E poi, sembra banale ma ....."meti che 'I perda sto afare; meti che qualcheduni ghe sfodega dentro ....l'è robe ...delicate...personali..."In questo contesto viene ad inserirsi l'equivoco che ha sconvolto la vita dei nostri protagonisti e che anche nella vita reale ha trasformato alcuni di noi in vittime inconsapevoli di questo simpatico ed apparentemente innocente apparecchio tecnologico.



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sabato, 28 novembre 2009


A San Giacomo e a Bolzano canta un coro bergamasco


 BOLZANO. Si caratterizza come una formazione decisamente originale il Complesso Polifonico vocale & strumentale Legictimae Suspicionis di Bergamo, che terrà, nell’ambito della programmazione dell’Istituto musicale Vivaldi, un concerto questa sera alle 20.30 al Nuovo Teatro di San Giacomo e che si esibirà anche domani alla messa delle ore 11 nella Chiesa di Don Bosco. La denominazione del gruppo (del “legittimo sospetto”) è stata scelta per sottolineare il culto della ricerca proprio della formazione.


Alto Adige 28-11-09


Legictimae Suspicionis


Il Complesso Polifonico vocale & strumentale Legictimae Suspicionis nasce da diverse esperienze precedenti (studenti ed ex studenti della scuola secondaria, allievi di Pianoforte o altre discipline musicali, semplici appassionati, cantori in altre realtà locali), riassunte in un percorso nuovo che punta ad un organico stabile, misto e versatile, capace di aderire senza alcuna preclusione alle più svariate sperimentazioni del fenomeno musicale, con organici adeguati allo stile e alla resa ottimale delle esecuzioni.

La denominazione del gruppo (del legittimo sospetto), lascia intendere il culto della ricerca, caratterizzato da un organico giovane ed elastico, abituato allo studio e di conseguenza rapido nel cambiare atteggiamento verso il fenomeno musicale in genere.
Il coro è associato all’U.S.C.I. - Unione Società Corali Italiane - di Bergamo e alla Fe.N.I.A.R.Co. - Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali - della Lombardia.
Attualmente l’organico è di una trentina di elementi, supportati all’occorrenza da professori d’orchestra e collaborazioni specialistiche, come con la vocalista Rita Scarsi, circa la Tecnica Vocale lirica e moderna.



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venerdì, 27 novembre 2009



LA LEGGENDA DI COLAPESCE



“PROSSIMA FERMATA: TEATRO”

Per ragazzi e famiglie

Terzo appuntamento!

Domenica 29 novembre alle ore 17.00
al Nuovo Teatro di San Giacomo, via Maso Hilber 5 (con ampio parcheggio)

 
la Cooperativa Teatrale Prometeo presenta una sua produzione:

LA LEGGENDA DI COLAPESCE

- Spettacolo per attori e musiche di mare -

con
Michele Comite
Flora Sarrubbo
Irene Mercorelli
Dario Spadon
 Musiche originali di Marcello Fera

Testo e regia: Dario Spadon

  
LA LEGGENDA DI COLAPESCE - Compagnia Teatro Prometeo

Agatina è la moglie di un povero pescatore. Dopo lunghi anni di attesa finalmente nasce un figlio, frutto di una magia che lo condurrà ad amare intensamente il mare, tanto da poterci nuotare come un pesce. Colapesce, così si chiama il ragazzo, visiterà regni meravigliosi e ne porterà il racconto ai suoi amici, riuscirà a sconfiggere la terribile tempesta scatenata da Cariddi e sarà amico di tutti i marinai. La fama di questo giovane coraggioso arriverà fino al Re che lo vorrà dare in sposa a sua figlia. Ma Colapesce incontrerà una sirena…
Lo spettacolo, recitato e cantato, si basa su una delle più importanti e note leggende del meridione d’Italia, della quale esistono decine di versioni. In alcune di queste si narra di Colapesce che rimarrà sul fondo del mare a reggere una delle tre colonne che sorreggono la Sicilia, quella spezzata.

Ingresso 5 Euro | Utenti SASA 4 Euro


Vi aspettiamo come sempre numerosi domenica 29 novembre alle ore 17.00 al Nuovo Teatro di San Giacomo!!

Il vostro Teatro Prometeo

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martedì, 17 novembre 2009


San Giacomo, domani sera canzoni d’autore con Tono




 LAIVES. Domani sera nel foyer del Nuovo Teatro di San Giacomo Francesco Tono presenterà “Marinella aspetta Godot - Cinquant’anni di canzoni d’autore”, una conferenza-concerto organizzata dal Centro Culturale San Giacomo-Aguzzo. L’iniziativa rientra nel programma attività culturali 2009 che ha già proposto recite teatrali e concerti, sostenuta dal Comune di Laives. Francesco Tono proporrà un percorso nel cantautorato italiano. L’appuntamento è per le 20.30 e l’ingresso è libero.
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sabato, 14 novembre 2009
Teatro -  Aula Magna di San Giacomo




"LA BANDA DEI SFIGAI”

due atti di Carlo Fortuna e Ciro Della Gatta

"liberamente ispirata al film con Totò "La banda degli onesti"


L’occasione fa l’uomo ladro. Così recita un antico proverbio… Ma è proprio vero? In questa commedia l’occasione c’è tutta; alcuni poveracci, entrati casualmente in possesso di un cliché originale per stampare banconote, decidono fra mille dubbi di trasformarsi in falsari, per migliorare così il loro tenore di vita. Ma, non avendo l’indole dei criminali, ed avendo uno di loro un figlio finanziere, che è alla caccia di alcuni falsari, finiscono ben presto travolti da mille spassosi contrattempi, e dalle crisi di coscienza sul da farsi.

COMPAGNIA “LA BARCACCIA”  DI TRIESTE

Sabato 14 Novembre 2009 ore 20,30



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martedì, 10 novembre 2009

Teatro -  Aula Magna di
San Giacomo


"LA BANDA DEI SFIGAI”

due atti di Carlo Fortuna e Ciro Della Gatta
"liberamente ispirata al film con Totò "La banda degli onesti"


L’occasione fa l’uomo ladro. Così recita un antico proverbio… Ma è proprio vero? In questa commedia l’occasione c’è tutta; alcuni poveracci, entrati casualmente in possesso di un cliché originale per stampare banconote, decidono fra mille dubbi di trasformarsi in falsari, per migliorare così il loro tenore di vita. Ma, non avendo l’indole dei criminali, ed avendo uno di loro un figlio finanziere, che è alla caccia di alcuni falsari, finiscono ben presto travolti da mille spassosi contrattempi, e dalle crisi di coscienza sul da farsi.

COMPAGNIA “LA BARCACCIA”  DI TRIESTE

Sabato 14 Novembre 2009 ore 20,30


"LA BANDA DEI SFIGAI”


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venerdì, 06 novembre 2009



"Prossima fermata: teatro"
Si riparte!
Domenica 8 novembre alle 17.00 al Nuovo Teatro di San Giacomo

la Compagnia "Il Draghetto" de L'Aquila in


 "Uno, due, tre... Cheese!"
Come sempre
Vi aspettiamo numerosi
Il vostro Teatro Prometeo

"Il 6 aprile 2009 la nostra città, L’Aquila, è stata violentemente colpita dal terremoto. Il teatro Dedalus, sede del Draghetto, è semi-crollato, lasciandoci senza casa e portando via scenografie, pupazzi, attrezzature tecniche, costumi... ma i draghetti sono vivi e un passo dopo l'altro si rimettono a lavorare, anche grazie all'aiuto di amici e colleghi..."
Mario Villani – direttore artistico della Compagnia
La signorina Claudette è una fotografa che aspetta con ansia un pacco: la sua nuova macchina fotografica per ritratti, in arrivo direttamente da Parigi!
Purtroppo il fattorino che consegna il pacco altri non è se non la scimmietta Pigna e l’idea di fare una bella foto di gruppo con tutti i bambini si trasforma presto in una divertentissima catastrofe!
Dalla macchina fotografica gigante escono ogni sorta di oggetti, rumori, immagini… e ognuno diventa una storia, una scena, uno scherzo, una risata.
Di mezzo ci sono l’esposizione, la messa a fuoco, l’allineamento delle lastre… e poi questi bambini sono tutti spettinati! C’è tantissimo da fare…
Fino all’epilogo e alla fatale domanda: riusciranno i nostri eroi a scattare la foto di gruppo?
Sicuramente nel frattempo il divertimento è garantito!

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lunedì, 02 novembre 2009


Teatro per ragazzi e per famiglie nel teatro di San Giacomo con la
Cooperativa Prometeo



compagnia teatrale il draghetto


 LAIVES. Riparte al Nuovo Teatro di San Giacomo di Laives la stagione della Cooperativa Teatrale Prometeo, completamente dedicata al teatro per ragazzi e famiglie. Due sono le novità per quest’anno: lo spostamento, appunto, dal Teatro di Pineta a quello di San Giacomo e la giornata prevista per gli appuntamenti che non sarà più il sabato ma la domenica alle ore 17. Come ogni anno (questa ormai è la sesta edizione) saranno presenti Compagnie professioniste provenienti da tutta Italia, con un unico denominatore: l’elevata qualità delle produzioni, scelte anche sulla base del fatto che al Nuovo Teatro di San Giacomo è possibile collocare gli spettacoli in uno spazio decisamente più grande rispetto a quello di Pineta, consentendo la rappresentazione di lavori di grande impianto scenografico e alto livello tecnico.

Il primo appuntamento è per domenica 8 novembre con lo spettacolo «Uno, due, tre. Cheese!» della Compagnia Il Draghetto de L’Aquila. Con l’arrivo a San Giacomo di questo lavoro, oltre all’aspetto artistico si è voluto affermare quello solidale, visto che questo gruppo, con il terremoto del 6 aprile, ha perduto sia il teatro che lo ospitava che tutti i materiali scenotecnici in esso contenuti. La storia narra di una fotografa che tenta, fra mille peripezie e divertimenti, di scattare una foto di gruppo con il pubblico presente in sala.

 Il secondo appuntamento è per domenica 22 novembre con «Aquarium» della Compagnia Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino. Una splendida scenografia e coloratissimi oggetti di scena utilizzati da giovani e bravi attori trascineranno il pubblico in fantastiche avventure nel mondo sottomarino.

 Il mare come tema portante anche nel terzo appuntamento previsto per domenica 29 novembre, questa volta con i padroni di casa del Teatro Prometeo di Bolzano in «La leggenda di Colapesce», un fortunato lavoro che gode di oltre 50 repliche in tutta Italia. Lo spettacolo si basa su una delle più importanti leggende del meridione d’Italia, dove un ragazzo, figlio di una magia, diventerà abitante del mare e si innamorerà di una splendida sirena, mentre la figlia del Re, sulla spiaggia, continuerà ad attenderlo.

 La rappresentazione de «La bella addormentata» del Teatro La Baracca di Bologna è prevista per domenica 6 dicembre. La rievocazione della famosissima fiaba è affidata a tre Fate Madrine che fin dalla nascita hanno accompagnato la principessa. Saranno loro a condurre il pubblico attraverso gli eventi che hanno portato la protagonista al suo lungo sonno.

Ultima rappresentazione per l’anno 2009 «Il racconto di Prometeo, l’amico degli uomini» del Teatro Città Murata di Como, che andrà in scena domenica 13 dicembre. Lo spettacolo affronta in modo semplice e divertente il famoso mito di Prometeo e del dono meraviglioso che fece agli uomini: il fuoco. Una narrazione avvincente, che illustra anche i numerosi errori compiuti ancora adesso dagli uomini, che spesso hanno usato molto male il grande dono loro fatto. Una narrazione che affonda nella notte dei tempi ma che parla anche dell’oggi.
 Attraverso l’organizzazione di questi spettacoli continua l’attività del Teatro Prometeo rivolta al decentramento delle iniziative, condividendo le tesi più volte espresse dal pubblico sulla quasi totale mancanza di eventi al di fuori del capoluogo. La rassegna rappresenta anche un’ottima occasione per visitare il Nuovo Teatro, che, sia dal punto di vista degli spettatori con la splendida platea di 350 posti costruita ad anfiteatro, che da quello dei tecnici e attori che godono di uno spazio grande e perfettamente agibile, può senz’altro essere collocato fra le migliori strutture presenti in Provincia.

 Continua inoltre la preziosa collaborazione con l’azienda dei trasporti bolzanina SASA, che prevede la riduzione sul prezzo del biglietto d’ingresso agli spettacoli qualora il Teatro venisse raggiunto con l’autobus.
Prezzo intero: 5 Euro - ridotto utenti SASA: 4 Euro.

Alto Adige 2-11-09
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mercoledì, 28 ottobre 2009


Musical: 5 repliche di grande successo


il piccolo principe

Nella nuova sala teatrale di San Giacomo


 LAIVES. Nel nuovo teatro di San Giacomo successo pieno per le cinque repliche di «Un, due, tre, stella», il musical prodotto dal Laboratorio sperimentale di Teatromusical creato presso l’Istituto musicale in lingua italiana Antonio Vivaldi. Le cinque repliche hanno fatto sì che la nuova, bella e funzionale struttura registrasse sempre il “tutto esaurito” sul fronte del pubblico, numerossimo tanto nelle tre repliche riservate alle scuole, che nelle due serate “per tutti”. La messa in scena di “Un, due, tre, stella” ha chiuso il primo anno di attività (il corso è biennale) del Laboratorio. Il musical (testo ideato da Luca Merlini, musiche dello stesso Merlini e di Patrick Trentini, regia di Flora Sarrubbo) si ispira liberamente al “Piccolo principe”.
 In questo mese il Laboratorio proseguirà per i venti corsisti con le lezioni del secondo anno: di canto (con Luca Merlini), danza (con la coreografa Elisa Darù), recitazione con Flora Sarrubbo, già regista del musical di cui sopra), laboratorio corale (con Livia Bertagnolli), storia del musical (con Francesco Antimiani), analisi e guida all’ ascolto (con Patrick Trentini). E alla fine del secondo anno il Laboratorio porterà in scena un altro musical. Che si chiamerà “Tutti pazzi per?tzi” e sarà un giallo d’ azione ambientato a Bolzano. Quanto alla trama, è top secret.

Alto Adige 28-10-09
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martedì, 27 ottobre 2009


Nuovo teatro di San Giacomo, proposte a raffica


teatro di San Giacomo

Richieste continue. La soddisfazione dell’assessore

 LAIVES. La nuova sala teatrale di San Giacomo non è solo bella: è anche “presa d’assalto” da compagnie teatrali e associazioni che vogliono proporre iniziative. Questo soddisfa in pieno anche l’assessore alla cultura Loris Frazza, che con piacere esibisce il calendario fitto di appuntamenti. «È un piacere vedere questo fermento attorno al nuovo teatro di San Giacomo fin dal suo esordio - dice Frazza - e già sono stati tanti gli appuntamenti pubblici. Prossimamente è altrettanto, con la Filo, il Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82, la compagnia Strapaes che nella sala sta portando avanti la seconda rassegna di teatro e con “Un due tre stella” dell’Istituto musicale, che ha riscosso un ottimo successo di pubblico. Arriverà prossimamente anche una serata con il Teatro Stabile di Bolzano e stiamo perfezionando la convenzione con il Comune di Laives». Questo lusinghiero avvio per la nuova sala teatrale è anche la migliore conferma che l’investimento fatto ne valeva la pena. Proprio perché è tra Laives e Bolzano, è interessante guardando al capoluogo e ad Oltrisarco in particolare. Il teatro di San Giacomo è facilmente raggiungibile con gli autobus delle linee 2 e 4 Sasa ed ha un grande parcheggio accanto. (b.c.)

Alto Adige 2710-09
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lunedì, 19 ottobre 2009



Cinque repliche per «Un, due, tre, stella»

Il musical prodotto dall’Istituto musicale Vivaldi, da giovedì al teatro di San Giacomo

 BOLZANO. C’è grande attesa per le cinque nuove repliche di «Un, due, tre, stella», il musical prodotto dal Laboratorio sperimentale di Teatromusical creato all’ interno dell’ Istituto musicale in lingua italiana «Antonio Vivaldi».
 Le cinque repliche andranno in scena (per la gioia di chi non è riuscito a godersi il musical durante il primo ciclo di rappresentazioni - nel giugno scorso - e di chi lo ha già potuto apprezzare ma non vede l’ ora di calarsi nuovamente nella sua fantasmagorica, surreale atmosfera) presso il nuovo Teatro di San Giacomo, rispettivamente: - giovedì 22 ottobre alle ore 10 (e nel pomeriggio alle 14) e venerdì 23 ottobre alle ore 10 (repliche riservate ai ragazzi delle scuole). - venerdì 23 ottobre alle ore 20.30 e sabato 24 ottobre (sempre 20.30); queste due repliche sono “per tutti”, adulti e bambini.
Con la messa in scena di «Un, due, tre, stella» si chiude il primo anno di attività del Laboratorio. Ma quella che era stata inizialmente pensata come un’ opera scenicamente meno impegnativa del celebratissimo «Frankenstin», il musical dal cui successo è partita l’ idea di creare un Laboratorio che insegnasse a «fare musical», ha avuto in giugno tanti spettatori e raccolto un tale entusiasmo che a grande richiesta si è deciso di riproporlo. Ecco la ragione del suo prossimo approdo (dal 22 al 24 ottobre 2009) al nuovo Teatro di San Giacomo. «Un, due, tre, stella» (testo ideato da Luca Merlini, musiche composte dallo stesso Merlini e da Patrick Trentini, regia di Flora Sarrubbo) si ispira liberamente nella trama al «Piccolo principe» di Antoine de Saint Exupéry.
Vi si narra la storia di Niccolò, adulto tornato bambino in virtù di una formula magica, «Un, due, tre, stella», appunto, che accompagnato dalla sua Ombra visita pianeti e conosce personaggi che incarnano i comportamenti, spesso privi di senso, degli adulti. Il messaggio dello spettacolo si può sintetizzare in invito a restare bambini «dentro» per non dimenticare i valori che contano e discostarsi da quanto è superficiale e inutile.

Alto Adige 19-10-09

“UN, DUE, TRE STELLA”
Spettacolo musicale ispirato al Piccolo Principe

Flora Sarrubbo


“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.”
Non è facile vivere la semplicità; è probabilmente ancora più difficile provare a guardare il mondo con gli occhi innocenti che, un tempo, tutti abbiamo avuto. Ma non è neppure facile vedere il bello, respirare l'amore, vivere l'amicizia per coloro che bambini lo sono adesso ma che, per ammirare, hanno bisogno di sapere dove – e soprattutto verso chi – guardare.
Il nuovo lavoro del Laboratorio Sperimentale di Teatro Musical dell'Istituto Musicale “A. Vivaldi” di Bolzano è uno spettacolo per gli occhi. Stimola gli occhi dello sguardo, cattura gli occhi del cuore. Ma è anche uno spettacolo per le orecchie, con testi e musiche interamente originali. Non è un mistero, infine l'ispirazione dell'intero lavoro al “Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupèry. Affronta temi importanti, mai in disuso: perché parlare d'amore non è mai scontato, parlare d'amicizia non è mai retorica, parlare della vita non è mai esercizio di ars oratoria . Gli allievi del Laboratorio, l'Ensemble dell'Istituto, i docenti che hanno curato il progetto, tutti coloro che lo vedranno in sala: tante anime, tanti occhi, tanti cuori piccoli e grandi. E se il lavoro riuscirà a parlare ad almeno uno di questi, facendo capire a qualcuno che la speranza non è poi una chimera così vana, allora lo spettacolo avrà avuto il suo senso


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mercoledì, 07 ottobre 2009


Individuata la gestione per la nuova sala polifunzionale di San Giacomo



sala polifunzionale di San Giacomo


Verrà affidata alla Cooperativa Laives cultura spettacolo, esperta nel settore


Al via la stagione teatrale. Priorità di scelta per la struttura di San Giacomo. L’assessorato curerà la parte artistica
LAIVES. La stagione teatrale sta per entrare nel vivo ed urge definire anche una formula gestionale prima di tutto per la nuova sala polifunzionale di San Giacomo. In questo senso la giunta avrebbe già individuato una soluzione e si tratterà di affidare la gestione alla cooperativa Laives cultura spettacolo, che vanta una decennale esperienza, anche tecnica, in questo settore.
 Si infatti della cooperativa che ha sempre lavorato fianco a fianco con la Filodrammatica di Laives, dove sono presenti tecnici di lunga esperienza per quel che concerne il funzionamento delle attrezzature di sala.
 Un teatro come quello di San Giacomo, ultimo arrivato sul territorio comunale, è caratterizzato da apparecchiature abbastanza complessi che regolano e governano ogni movimento in sala e sul palco. Occorre conoscerli alla perfezione per affrontare eventuali imprevisti sempre possibili. In questo senso la cooperativa Laives cultura spettacolo ha tra i suoi soci chi è in grado di farlo.
 Diverso il discorso invece per quel che riguarda la gestione artistica: l’assessore alla cultura Loris Frazza (che pure vanta una lunga esperienza nel teatro amatoriale) ha già spiegato che la supervisione intanto rimane nelle mani del suo assessorato, che valuterà quindi di volta in volta le proposte da privilegiare e sostenere. Per ora è stata accantonata l’idea avanzata da una cooperativa bolzanina, di allestire qualche cosa di simile all’organigramma del Teatro Stabile di Bolzano, proposta molto onerosa, che il Comune di Laives non può permettersi. Con l’arrivo della sala di San Giacomo si rischia anzi una certa inflazione di proposte durante la stagione autunno-inverno e ne sa qualche cosa proprio la Filodrammatica di Laives che quest’anno, con la trentesima rassegna nazionale di teatro dialettale, ha deciso di non fare più le repliche. (b.c.)
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mercoledì, 23 settembre 2009



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sabato, 12 settembre 2009



Rassegna teatrale, stasera su il sipario a San Giacomo - Laives


 LAIVES. Inizia stasera alle 20.30 la seconda rassegna teatrale organizzata a San Giacomo dalla compagnia Strapaes e se la prima edizione era stata promossa per salutare l’arrivo della nuova sala teatrale, questa invece è una rassegna «vera», con 8 spettacoli inseriti in un calendario che arriverà fino ad aprile del prossimo anno. L’esordio, questa sera, è affidato alla compagnia San Siro di Lasino che proporrà «Che figura col direttore». La campagna abbonamenti - che prosegue anche oggi - ha finora dato soddisfazione agli organizzatori. Per informazioni dettagliate basta chiamare Enzo Martinelli (348/3691750) oppure Willy Coller (347/4362453). Per i biglietti, si possono trovare al botteghino del teatro ed anche in internet grazie al nuovo sistema «Vip ticketing». (b.c.)


LASINO - La Compagnia Teatrale S.Siro di Lasino nasce nel 1838. Le rappresentazioni fino all’inizio del 1900 si tenevano in un teatro all’aperto su grandi tavole, prese in prestito dalle famiglie che allevavano il baco da seta.

In quel periodo le rappresentazioni erano, per la maggior parte, opere sacre e drammi interpretati da soli uomini. Nel 1913 la compagnia ha un suo teatro e, verso gli anni ’50 nella compagnia entrano come attrici anche le donne. Nota di merito è che nel 1950 in occasione di un concorso per l’anno Santo (indetto dalla COFAS), la Compagnia teatrale S.Siro vince il primo premio con la rappresentazione "CREDO". Nel 1990 dopo i lavori di ristrutturazione del teatro, la Compagnia composta da “vecchi” e “giovani” …….. figli d’arte, amanti del teatro, con il motto “Dilettando Insegna” riprendeva le rappresentazioni portando in scena vari copioni, dal comico al religioso, in lingua italiana o in dialetto in tutto il Trentino e nel vicino Veneto. La Compagnia teatrale S.Siro di Lasino nel 2000 ha visitato i nostri amici Trentini nel Mondo in Belgio, portando in scena la commedia “AMOR E BATICOR” di Loredana Cont nei teatri di Liegi e Charleroi. A gennaio 2008 ha rappresentato presso il teatro Euclide di Roma la commedia “CHA FIGURA COL DIRETTORE” di Loredana Cont per gli amici Trentini di Roma e dintorni. Ha inoltre nel proprio la commedia “DOTTOR IDRAULICO” di Loredana Cont ed una spiritosa farsa “I PARENTI DEL PERO”.

CHE FIGURA COL DIRETTORE di Loredana Cont Il ragioniere Franchi, in attesa della promozione, attende il direttore per una visita a casa sua. Durante l’attesa, la moglie che fa la sarta, lo prega di provare il vestito di una sua cliente per prendere delle misure.Arriva il direttore in anticipo sul previsto e trova il ragioniere Franchi vestito da donna. Il ragioniere per togliersi dall’imbarazzo sarà costretto ad inventare una serie di menzogne che renderanno lo spettacolo comico e divertente.

IL DOTOR IDRAULICO di Loredana ContLa signora Franca, si trova a casa ammalata e con la lavatrice rotta. E’ assistita a tempo perso dalla vicina di casa. che le suggerisce infusi e decotti inutili, e peggiora la situazione……. quando, arriva il tecnico per la lavatrice che viene scambiato per il dottore mentre, quando arriva il dottore, viene scambiato per il tecnico della lavatrice. Si crea un susseguirsi di equivoci e doppi sensi mostruosi. Come se non bastasse arriva anche l’amica …….. rivoluzionaria con una delle tante petizioni per “una buona causa”! Il susseguirsi delle vicende rende la commedia vivace e brillante.

I PARENTI DEL PERO di autore ignotoIn una sacrestia dove il sacrestano ironizza sulla strana donazione di fiori……..per la chiesa, da parte di una parrocchiana per grazia ricevuta…… o da ricevere….! L’arrivo dell’imbianchino che elenca con ironia ad un parroco molto “vivace” una serie di lavori eseguiti in chiesa e in canonica. La richiesta di un matrimonio ostacolato da una burocrazia di “parentela”, la confessione di uno strano furto…...”a fin di bene” renderanno lo spettacolo comico e divertente.


Alto Adige 12-09-09
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martedì, 08 settembre 2009



Il Monti Pallidi canta lo scrittore
RIGONI STERN


 LAIVES. Non è ancora finito il ricco (ed apprezzato) programma di iniziative per Laives-estate. Sabato 26 settembre ad esempio è previsto un concerto del coro Monti Pallidi in collaborazione con il centro culturale San Giacomo Agruzzo 82. Sarà un omaggio a Mario Rigoni Stern, pensato ancora quando il celebre scrittore era in vita. (b.c.)
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martedì, 08 settembre 2009




Teatro a San Giacomo, torna la rassegna
«La Commedia»

Compagnia Teatrale "S. Siro"

 LAIVES. La prima edizione della rassegna di teatro a San Giacomo, la scorsa primavera, era stata soprattutto una scommessa. Infatti era appena stata consegnata la nuovissima sala teatrale e tra le varie iniziative messe in cantiere c’era stata anche una “mini-rassegna” promossa dalla compagnia Strapaes. Il successo era stato ottimo. Ora arriva la (giusta) replica.

 Torna infatti la seconda edizione di «La commedia» e sarà una rassegna “vera”, con un bel calendario che prenderà il via già il 12 settembre e arriverà fino all’11 aprile. Non interferirà nemmeno con la rassegna nazionale che a sua volta organizza da anni la Filodrammatica di Laives all’aula magna e piuttosto, sarà una possibilità in più per chi ama il teatro amatoriale di qualità. Il tutto nella nuova, splendida e funzionale - così l’hanno giudicata anche gli artisti professionisti - sala teatrale appunto di San Giacomo.

 Il via sabato 12 settembre è affidato alla compagnia San Siro di Lasino, che proporrà la commedia «Che figura col direttore» e «I parenti del Pero». SI inizia dunque con il vernacolo trentino, “colonna” portante del teatro amatoriale di sempre in regione. Secondo appuntamento a teatro il 10 ottobre, quando sul palco di San Giacomo salirà il Gad Città di Trento con «Sacco e Vanzetti». Quindi, il 14 novembre, altra compagnia già molto apprezzata durante le rassegne della Filo di Laives. Si tratta del gruppo «La Barcaccia» di Trieste che proporrà per l’occasione «La banda de sfigai». In dicembre, il 5, sarà la volta della filo Nino Berti di Rovereto con la commedia «Cellulari della malora».
 Il nuovo anno, per quanto riguarda la rassegna di San Giacomo, si aprirà il 9 gennaio con l’esordio della compagnia Teatro dei Picari di Macerata che proporrà nientemeno che «Pulcinella», un grande classico di tutti i tempi. Il 13 febbraio toccherà alla compagnia filodrammatica Sopramonte con «El sol ‘n tei oci». Il 13 marzo, penultimo appuntamento affidato alla Filo Concordia 74 di Povo con «Don Oreste el guasta...teste». Infine, l’11 aprile, conclusione alla grande con la compagnia Strapaes di San Giacomo che porterà in teatro il nuovo lavoro ancora in fase di completamento, «Vin de sambuc».
 La prevendita degli abbonamenti per gli 8 spettacoli è già iniziata ed ulteriori informazioni si possono ottenere chiamando Enzo Martinelli (348/3691750) oppure Willy Coller (347/4362453). È anche possibile recarsi direttamente nella sede della compagnia, in via Maso Hilber 1 (sopra la palazzina dei vigili del fuoco di San Giacomo) aperta tutti i giovedì e i venerdì, fino all’11 settembre. (b.c.)

Alto Adige 08-09-09
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sabato, 29 agosto 2009



Teatro di San Giacomo Una cooperativa si occuperà della gestione



LAIVES. Con 20 mila euro come budget a disposizione non si può certo pensare di gestire le sale teatrali del Comune. Così intanto si inizierà con quella di San Giacomo. «In effetti è così - spiega l’assessore alla cultura Loris Frazza - e per la gestione abbiamo pensato di affidare il compito ad una cooperativa, che si incaricherà di garantire apertura e chiusura della sala teatrale di San Giacomo ed anche della sua gestione tecnica essendo dotata di strumentazioni sofisticate. Il resto lo vedremo strada facendo, compatibilmente con la disponibilità di bilancio».
 Proprio il teatro di San Giacomo sta per ospitare (inizia il prossimo 12 settembre) la nuova rassegna organizzata dalla compagnia Strapaes. «L’affidamento della gestione tecnica ad una cooperativa è questione imminente - aggiunge Frazza - mentre la parte prettamente culturale intanto la gestiamo come assessorato».
 In prospettiva c’è una cosa analoga anche per le altre sale comunali tramite una cooperativa. (b.c.)

Alto Adige 28-08-09
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lunedì, 24 agosto 2009



CORO COREANO IN SAN GIACOMO LAIVES




Da stasera tre concerti col «Jin Harmony»


BOLZANO. Ritorna in Alto Adige dopo sei anni di assenza il coro “Jin Harmony” di Pusan, seconda città della Corea del Sud. Diretto dal suo fondatore, Sung Il Kang, il celebre complesso vocale è composto da una cinquantina di cantori, strumentisti e danzatrici terrà tre concerti.

Stasera lunedì 24 Agosto alle 21 sarà al Nuovo Teatro di S. Giacomo,

ospite del Coro «Monti Pallidi» di Laives e del Centro Culturale «Agruzzo» di San Giacomo. La compagine sudcoreana presenterà canti, suoni e danze del repertorio universale e della specifica tradizione coreana, compreso il «Samulnori», antichissima forma musicale straordinariamente appassionante.

Martedì sera alle 21 il “Jin Harmony” sarà alla grande “Sala Mahler” di Dobbiaco, mentre il 26 agosto sarà alla Sala Raiffeisen “Aquaprad”.
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giovedì, 20 agosto 2009



SAN GIACOMO (LAIVES), TEATRO


Rassegna Strapaes prevendita iniziata

LAIVES. Per gli appassionati del teatro amatoriale, già dal 12 settembre ci sarà l’occasione per vedere qualche simpatica commedia. Inizierà infatti la seconda rassegna teatrale targata «Strapaes» a San Giacomo e la campagna abbonamenti è già iniziata. Informazioni si possono ottenere anche chiamando il 348/3691750 oppure 347/4362453. C’è anche un sito internet, il “digilander.libero.it/strapaes/” e per questa seconda edizione - nata grazie alla disponibilità della nuova sala teatrale - arriveranno compagnie da tutta l’area del Triveneto. (b.c.)

Alto Adige 19-08-09
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martedì, 28 luglio 2009



Programmare la nuova stagione di teatro con una  "Cooperativa di gestione"






 LAIVES. Passate le ferie estive sarà tempo di programmare la nuova stagione di teatro. A tale proposito dice l’assessore alla cultura Loris Frazza: «La mia idea sarebbe formare una cooperativa tra tutte le associazioni del settore - spiega Frazza - e collegare l’affidamento della gestione all’appalto che verrà fatto per gli impianti che il Comune ha nella palazzina servizi in Galizia. Dovrebbero essere le associazioni insomma ad organizzarsi per il normale funzionamento dei teatri e magari ad individuare qualcuno cui affidare la gestione prettamente tecnica di luci e strumentazione esistente».

Alto Adige 28-07-09
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lunedì, 13 luglio 2009


Il 1º Festival della coralità
Schola Cantorum di San Giorgio Piacentino

SAN GIACOMO di LAIVES - Nuovo Auditorium Teatro - ore 20.30: Sos Cantores di Galtellì (Nuoro), Conjunto Bossagora di Roma, Schola Cantorum di San Giorgio Piacentino (Piacenza).

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domenica, 21 giugno 2009


Stagione teatrale nel Comune di Laives, stop agli accavallamenti

Vertice tra l’assessore Frazza e le associazioni amatoriali: Filodrammatica, Strapaes e Piccolo Teatro. Trovato un accordo


di Bruno Canali

 LAIVES. Dalla prossima stagione teatrale, che si aprirà in autunno, non dovrebbero più verificarsi fastidiosi accavallamenti di spettacoli in sale diverse del territorio comunale.

 L’argomento è stato trattato l’altra sera in una riunione tra le principali compagnie di teatro amatoriale convocata dall’assessore Loris Frazza. Erano presenti rappresentanti di Filodrammatica Laives, Strapaes di San Giacomo e Piccolo teatro Pineta. «Siamo partiti proprio dalla considerazione che in passato succedeva talvolta di avere una inflazione di proposte durante uno stesso fine settimana, per poi avere magari il deserto durante quello dopo - dice l’assessore Frazza -. Così, insieme ai rappresentanti delle compagnie teatrali e tenendo anche come riferimento il programma delle compagnie di lingua tedesca, abbiamo cercato di predisporre un calendario comune.

Siamo d’accordo che la Filodrammatica partirà regolarmente con la sua rassegna di teatro dialettale ad ottobre, mentre la compagnia Strapaes di San Giacomo, che adesso ha a disposizione un meraviglioso teatro, a sua volta proporrà una data al mese. A tale proposito, tra Filodrammatica e Strapaes si valuterà anche la possibilità di proporre la commedia a Laives il venerdì in Aula magna e a San Giacomo il sabato, idea che merita certamente un approfondimento».

 Per quanto riguarda Pineta, l’accordo raggiunto sarà che la rassegna teatrale al Delle Muse, inizierà verso fine febbraio, appena terminata quella della Filo in Aula magna a Laives.
 Ricordiamo che proprio la Filodrammatica da quest’autunno inaugurerà un nuovo sistema on-line per le prenotazioni dei biglietti direttamente dal proprio pc.

Alto Adige 19-06-09
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sabato, 06 giugno 2009


Teatro di San Giacomo Laives

Foto dell' inaugurazione

27 Maggio 2009
con
L'Orchestra Haydn







































Audio

Per coloro che non hanno potuto partecipare e/o per le persone che intendono riascoltare alcuni momenti della serata  è possibile ascoltare la registrazione nel Link :



http://www.zshare.net/audio/61013002c0d34202/



Nota: è possibile ascoltarlo da oggi per un mese salvo scaricarlo e salvarlo sul proprio P.C.


Centro Attenzione Permanente di San Giacomo


giovedì, 04 giugno 2009



Teatro, poltrone prenotabili su Internet

Anche San Giacomo


Il progetto «Rete Vipticket» è destinato a favorire i sempre numerosi appassionati


 LAIVES. Si chiama «Rete Vipticket» ed è un progetto moderno e innovativo che riguarda in sostanza le possibilità offerte dalla rete internet per le prenotazioni a teatro. Ne parla l’assessore alla cultura Loris Frazza, che ha stretto un accordo con l’Associazione turistica di Laives per allestire questo servizio che entrerà in funzione in occasione della nuova stagione teatrale, ad autunno.
 «Il progetto Ticketing Laives, parte dalla constatazione che sempre più utenti sono disposti a spostarsi anche in altri centri provinciali per assistere a qualche serata teatrale, a patto però che gli si dia la possibilità di conoscere tempestivamente le offerte e possano anche prenotare i biglietti di ingresso da casa. Con il nuovo sistema lo si potrà fare attraverso internet, pur rimanendo sempre anche la prenotazione per telefono o direttamente al botteghino del teatro. Un utente di Laives quindi, potrà facilmente prenotare un posto in aula magna oppure a San Giacomo, a Bolzano, Bressanone, Vipiteno e Brunico. Siamo anche riusciti ad ottenere la collaborazione dell’Associazione turistica locale la quale, a fronte di un contributo, si assumerà l’incarico di raccogliere le prenotazioni. Noi come Comune non potevamo farlo: avevamo pensato ad esempio allo Sportello del cittadino in municipio, ma gli impiegati non possono incassare denaro». In pratica, i teatri dove si svolgerà lo spettacolo fungeranno da botteghino per la serata, mentre la prevendita si appoggerà all’Associazione turistica o all’ufficio della Filodrammatica. Fuori dal comune funzionerà invece il circuito «Vipticket.it». (b.c.)

Alto Adige 4-06-09
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sabato, 30 maggio 2009




Teatro Aula Magna di San Giacomo

Oggi 30 Maggio
ore 20.30

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venerdì, 29 maggio 2009

Nuova sala teatrale di San Giacomo

Suona la Haydn e «battezza» la sala


Anche il concerto dell’orchestra conferma l’eccellente acustica della nuova struttura 

 LAIVES. L’orchestra Haydn, diretta da Alfonso Scarano, ha inaugurato l’altra sera la nuova sala teatrale di San Giacomo. Per l’occasione erano presenti anche i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Bolzano e Laives, insieme all’assessore provinciale Christian Tommasini. La sala, che viene utilizzata già da alcuni mesi con riscontri sempre molto positivi, ha dimostrato ancora una volta di essere un gioiello perfettamente in grado di rispondere alle esigenze di musica e teatro grazie ad una risposta acustica eccellente.
 Ottimo anche l’approccio della scuola elementare, che l’altro pomeriggio ha proposto una serie di spettacoli, sempre legati alla festa di inaugurazione, festa che terminerà domani alle 20.30 con un concerto del coro «Le Pleiadi» di Bolzano, organizzato dal centro culturale San Giacomo Aguzzo 82. Nell’atrio del teatro è anche allestita una mostra fotografica del concorso «Il Margine». (b.c.)

Alto Adige 29-05-09
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giovedì, 28 maggio 2009


Festa per il teatro a San Giacomo: tocca alle scuole



LAIVES. Nell’ambito delle iniziative per l’inaugurazione della sala teatrale di San Giacomo, oggi è la volta delle scuole locali.



Tutte le classi sono coinvolte in questa giornata che inizierà alle 18 con il saluto, per poi passare alla musica con due prime.

Sarà comunque uno spettacolo multiforme, che comprenderà anche danza e la proiezione del documentario dell’ex quinta A.

Proprio le classi elementari di San Giacomo faranno riferimento in prima persona alla nuova sala teatrale, perché è stata costruita non a caso in zona scolastica, nonostante sia a disposizione di tutti.

I festeggiamenti per l’inaugurazione termineranno sabato col concerto del coro «Le Pleiadi» di Bolzano.


Alto Adige 28-05-09
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mercoledì, 27 maggio 2009


 Il Teatro di San Giacomo 
Aula Magna





inaugurato dalla orchestra Haydn


 BOLZANO. Il nuovissimo teatro di San Giacomo/Laives ( via Maso Hilber 5 SAn Giacomo) è aperto da un paio di mesi ma ora sta facendo il rodaggio con alcuni eventi importanti:

questa sera (27 Maggio) sarà l’Orchestra Haydn (ore 20.00) ad esibirsi, diretta da


Alfonso Scarano






con musiche di Mozart (Nozze di Figaro) e Beethoven (Sinfonie n. 1 e n. 8).


Scarano dal 2006 è direttore musicale del Toscana Opera Festival.

OoO


interno Teatro San Giacomo Aula Magna

La sala è di 350 posti e il palcoscenico è dotato di tecnologia all’avanguardia.

Le pareti rivestite di legno d’acero sbiancato rendono l’acustica perfetta.

Ancora incerta invece la gestione.


 La prima impressione positiva lo spettatore la riceve entrando nel foyer, pensato come un lungo corridoio a semicerchio, ampio e spazioso, dotato anche di uno spazio per allestire piccole mostre e ospitare conferenze, accessibile per i disabili mediante la pedana mobile. A giorni saranno posizionati dei pannelli mobili chiamati «totem» per esporre le locandine, ma è quando si entra in platea che ci si rende conto di essere davanti a uno spazio pensato per ospitare anche allestimenti scenici di grandi proporzioni. Si respira aria di nuovo e su tutto spicca il chiarore del legno e la disposizione delle poltrone, posizionate in modo tale che da ogni angolatura, lo spettatore potrà godere della massima visibilità.
 La storia. Il teatro ha una genesi molto lunga: il progetto iniziale risale al 1979 quando si pensò di ampliare la scuola elementare di San Giacomo, ma gli uffici provinciali competenti lo respinsero e sollecitarono invece la costruzione uno spazio a uso pubblico che mancava in paese. Nel 1993 l’idea viene ripensata e con una scuola vecchia di 25 anni e una palestra insufficiente nasce il progetto di un teatro per una popolazione di cinquemila persone, escludendo Laives e, a nord, Oltrisarco. I primi lavori risalgono al 1999 con la realizzazione di un palazzetto dello sport e le opere murarie. Dal 2005 in poi comincia a sorgere il teatro.
 L’architetto. Ad accompagnarci nella visita per spiegarci i «segreti» e i retroscena è lo stesso progettista: l’architetto di Laives, Giorgio Cattelan. «Il contro soffitto è stato costruito in due modi, la parte davanti è riflettente mentre quella posteriore ha la funzione di assorbire il suono. Sul soffitto i pannelli di legno sono stati ideati per l’acustica e agganciati a tiranti mobili, studiati uno ad uno per le esigenze acustiche particolari. Anche le poltrone hanno tutte l’identico assorbimento, sia che ci stiano seduti gli spettatori, sia vuote. Ogni posto è studiato metricamente per garantire la massima visibilità. Il progetto che ho realizzato si ispira al vecchio Teatro Cristallo (la sede storica dell’auditorium Rai e dell’Orchestra Haydn, ndr), e i posti per l’esattezza sono 351», spiega l’architetto. In sala ci sono anche sei diffusori acustici a forma di semicilindro, inglobati nelle pareti di legno traforate; all’interno sono posizionati dei materassini di lana di roccia ignifuga per evitare incendi e con il compito di assorbire il suono; questo lavoro è stato possibile grazie alla competenza della ditta Regensburger di Campo di Tures. Orgoglioso del debutto è anche Dario Spadon della cooperativa teatrale Prometeo, l’artefice della venuta di David e Chiara Riondino, che si sono esibiti con la banda Mascagni e il coro Castel Flavon. «Ci piacerebbe molto poter gestire questo magnifico teatro», afferma.
 Il palcoscenico. La profondità del palco è di dieci metri di media e la larghezza del boccascena è di tredici metri. «Ai lati - spiega l’architetto - sono posizionati due pannelli acustici mobili che movimentati riducono lo spazio di un metro e cinquanta per lato, creando uno spazio più raccolto per i concerti da camera o per pianoforte. Per le scenografie ci sono 14 tiri motorizzati, una doppia balconata per i macchinisti che possono percorrere in alto. Abbiamo anche previsto una camera acustica mobile che si può montare per i concerti di musica sinfonica. Per alzare i proiettori ci sono quattro americane (lunghe aste metalliche) in palco e due in sala, Ai lati della platea abbiamo posizionato anche tre proiettori ciascuno. Sopra la platea c’è la sala regia da cui si impartiscono i comandi di luce e fonica».



Proscenio Teatro San Giacomo Aula Magna

LA SCHEDA

Centinaia di pannelli di legno traforati rivestono la sala, dietro i quali c’è lana di roccia, con un duplice scopo: evitare incendi e assorbire il suono proveniente dl palcoscenico. Dotazioni di sicurezza all’avanguardia: tutto il teatro dispone di tecnologie adottate dai più grandi teatri nazionali. Una profondità di 10 metri estendibile per 13 di larghezza consentono la movimentazione di cambi di scene complesse. Il graticcio in alto dispone di 14 tiri a comando elettrico. Due ampie sale sotto il palcoscenico sono state pensate per ospitare gli artisti. Le quinte sono mobili, nere, due di legno e le altre di stoffa. (r.ri.)

interno Teatro San Giacomo Aula Magna

«È una struttura sovracomunale e le attività vanno coordinate»

LA GESTIONE: Primi incontri fra Laives e Bolzano

 LAIVES. Quale modello di gestione per la sala teatrale di San Giacomo. Gli assessori alla cultura di Laives e Bolzano, insieme a Christian Tommasini per la Provincia, ne stanno discutendo da qualche tempo e le prime ipotesi prendono forma. «Da quando, a dicembre, ho preso in mano l’assessorato alla cultura comunale - dice Loris Frazza - ho iniziato una serie di consultazioni con le associazioni di Laives, San Giacomo e Bolzano per definire un piano di utilizzo futuro della sala teatrale di San Giacomo. Sono stato recentemente anche a Pergine Valsugana dove si è discusso di gestione delle strutture culturali alla luce dei tagli economici di questo periodo. Conto a breve di organizzare una tavola rotonda con tutti per raccogliere le proposte e le idee. A mia volta farò una proposta per la gestione anche tecnica delle strutture che abbiamo, vale a dire San Giacomo, aula magna e Black Box». Per l’assessore Frazza comunque una cosa è certa: «Non si può certo immaginare di gestire strutture di questo tipo e dimensioni con un custode che apre e chiude le porte». L’idea è quella di fare un ragionamento complessivo anche con Bolzano e con la Provincia per far vivere la struttura di San Giacomo che verrà inaugurata il prossimo 27 maggio con il concerto dell’orchestra Haydn.
 «C’è un percorso da costruire assieme - dice l’assessore alla cultura del Comune di Bolzano, Primo Schönsberg - perché anche noi vediamo con favore una struttura dove possano trovare posto alcune attività e associazioni. Preferisco chiamare quella di San Giacomo un’aula magna e non un teatro, perché non bisogna dimenticare che è nata in funzione della zona scolastica adiacente. Ciò non toglie che vada messa a disposizione anche di altre iniziative culturali in maniera che i costi fissi possano essere in qualche modo compensati. La bella sala di San Giacomo è a vocazione sovracomunale, con un grande palcoscenico, ma priva di camerini, spazi tecnici e magazzini». Primo Schönsberg aggiunge che secondo lui, lì potrebbero trovare posto alcune coralità, così come una sede definitiva per le associazioni degli amanti del cinema espressione del gruppo italiano e poi la scuola di musicl che l’Istituto musicale di lingua italiana ha in programma di allestire.
 Secondo l’assessore provinciale alla cultura Christian Tommasini «La cosa importante è che tra Laives e Bolzano si sia concordata una gestione che tenga conto prima di tutto delle associazioni locali, coinvolgendo anche quelle sovracomunali, come è stato già con alcuni spettacoli, considerando anche l’attività scolastica». Tommasini garantisce il sostegno provinciale ai progetti, fatta una analisi dei bisogni del territorio, come ha detto in un incontro con Frazza e Schönsberg. Per lo scioglimento del consorzio tra Laives e Bolzano, è un discorso che riguarda solo le due realtà comunali. Schönsberg è dell’idea che tutto passi a Laives, d’intesa con Bolzano e quindi concordare con scuole e capoluogo il futuro utilizzo.



Alto Adige 31-03-09
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martedì, 26 maggio 2009


Teatro           San Giacomo          
Aula Magna

proscenio



sala

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martedì, 26 maggio 2009


C’è l’orchestra Haydn per festeggiare il teatro di San Giacomo


S. Giacomo, da domani iniziative per l’inaugurazione

 LAIVES. Inizia domani a San Giacomo la serie di iniziative che accompagneranno, fino al termine della settimana, la festa di inaugurazione della nuova sala teatrale in zona scolastica.


 Il via è affidato all’orchestra Haydn, diretta da Alfonso Scarano, che proporrà un concerto prestigioso con musiche tratte dai repertori di Mozart e Beethoven. Il concerto inizierà alle 20 e ci sono ancora biglietti disponibili per chi vuole entrare. Il Comune mette infatti a disposizione tutti quelli avanzati dopo averli distribuiti alle varie associazioni invitate per questa occasione.

 Ma, come detto, la festa di inaugurazione non si esaurirà col solo concerto:




giovedì toccherà infatti alle scuole elementari della frazione, che proporranno a loro volta spettacoli musicali, di danza e video, realizzati appositamente per questa occasione.

Infine, il 30 maggio alle 20.30, esibizione del coro «Le Pleiadi» di Bolzano, organizzata dal Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82.


L’inaugurazione si svolge da domani ma la sala è agibile (e usata già da qualche settimana).

Alto Adige 26-05-09
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domenica, 24 maggio 2009



Oggi a San Giacomo sbarca «Ulissea»



 LAIVES. È intitolato «Ulissea» lo spettacolo che oggi alle 20.30 verrà proposto nella sala teatrale di San Giacomo dal gruppo Sipario amico di Merano, in collaborazione con la Filodrammatica Strapaes di San Giacomo. «Ulissea» è un poema in sedici quadri, liberamente tratto dalla grande opera di Omero; a mano a mano arriveranno la battaglia di Troia, la reggia di Menelao, i Feaci, la maga Circe e tanti altri protagonisti della celeberrima Odissea di Omero. Su tutti ovviamente Ulisse, astuto e coraggioso, ma anche bugiardo e traditore, in viaggio per tornare da Penelope, nella sua Itaca. Il Centro culturale di San Giacomo sta anche preparando gli appuntamenti per l’inaugurazione ufficiale del teatro, il prossimo fine settimana.
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venerdì, 22 maggio 2009



La scuola ... a Teatro


Istituto Comprensivo Laives1

28.05.2009 ore 18.00


Aula Magna delle scuole di San Giacomo





Via Maso Hilber 5 San Giacomo

Tutte le classi parteciperanno con spettacoli


musicali



di danza



proiezioni video




Consorzio fra i Comuni di Laives e Bolzano


Scuola di San Giacomo. Un pò di storia

L’edificio della scuola elementare di San Giacomo si trova in via Maso Hilber 3 ed ospita le scuole elementari in lingua italiana e tedesca.
E’ stato costruito nella seconda metà degli anni sessanta, quando ancora il paese non aveva le dimensioni attuali, ma è stato recentemente ristrutturato per ciò che riguarda le norme di sicurezza (2003), la sostituzione degli infissi (2005). Nell’estate 2006 si è proceduto alla ristrutturazione del tetto e degli esterni.


Il cortile è stato abbellito con aiuole e fontanella e, all’edificio della scuola, si è affiancato quello della nuova palestra inaugurata nel 2005 e del recente teatro “Aula Magna” di recente  in uso la cui inaugurazione ufficiale sarà il 27-05-09

La mensa della scuola elementare viene ospitata nella sala dell’adiacente palazzina dei Vigili del Fuoco Volontari. La sala è ampia, luminosa e accogliente, l’arredamento è nuovo e funzionale e tutto ciò garantisce condizioni igieniche ottimali. Le pietanze, di ottima qualità, vengono preparate e portate dalla scuola dell’infanzia di San Giacomo con moderni contenitori termici. A richiesta, per particolari necessità, i pasti vengono diversificati a seconda delle esigenze di qualsiasi tipo.



per saperne di più clicca quì

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mercoledì, 20 maggio 2009



La filodrammatica Strapaes di San Giacomo
&
Il centro Culturale di San Giacomo


presentano

ULISSEA



poema parodia in sedici quadri molto liberamente tratto da un'idea di Omero

 a cura del Gruppo Teatrale  "Sipario Amico" di Merano

Domenica 24 maggio 2009

ore 20.30

Nuovo Teatro Scolastico

San Giacomo. Via Maso Hilber 5


Ingresso ad offerta



Regia di Alfred Holzner

“Cantami o Diva, l’uomo dal lungo viaggio, che per tanti anni navigò sui mari, dopo aver distrutto la sacra città di Troia”. Battaglie, guerre: già, la guerra di Troia. Ulisse e tutte le sue mille peripezie, disavventure, odissee che dovrà affrontare prima di tornare alla sua Itaca. Ulisse, un uomo con pregi e difetti: coraggioso, avventuruoso, curioso, astuto, intelligente, bugiardo, traditore, imbroglione, farabutto, caciaballe...


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venerdì, 15 maggio 2009

Per la nuova sala teatrale di San Giacomo arriverà la Haydn





 LAIVES. Ha già ospitato concerti e rassegna teatrale, ma un’inaugurazione ufficiale la nuova sala di San Giacomo ancora non l’ha avuta. Si farà con una serie di iniziative programmate dall’assessorato comunale alla cultura tra il 27 e il 30 maggio e per l’occasione è stata invitata anche l’orchestra Haydn, che sarà diretta da Alfonso Scarano. Suonerà nella bella sala il 27 maggio alle 20, con celebri brani di Mozart e Beethoven. Giovedì 28 maggio alle 18 ci saranno gli spettacoli delle scuole, con danza, musica e proiezioni video. Il 30 maggio infine, alle 20.30, concerto del coro «Le Pleiadi» di Bolzano, esibizione organizzata dal Centro culturale San Giaocmo Aguzzo 82.

Alto Adige 15-05-09
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giovedì, 30 aprile 2009



Teatro Prometeo presenta:

UN BUON BICCHIERE DI VINO?

AL NUOVO TEATRO DI SAN GIACOMO!


con il Teatro delle Forme di Torino




Veglia d’amore e di vino
VENERDI’ 1 MAGGIO ALLE ORE 20.30





Eros e cibo
SABATO 2 MAGGIO ALLE ORE 20.30

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mercoledì, 29 aprile 2009


Il Teatro dell’Enogastronomia
al Nuovo Teatro di San Giacomo


Venerdì 1 maggio ore 20.30

Veglia d’amore e di vino
Ideazione e regia di Antonio Damasco
Con Antonio Damasco, Silvia Edera
Musiche Gerardo Cardinale, Franco Montanaro, Giuseppe Leone
Voce Dorcas Mpemba (Congo)
Il vino scende. I convitati dovranno lasciarsi invadere dal vino che scorre e assecondare l’esigenza di raccontare e raccontarsi, di ascoltare suoni da tutte le parte e da tutti tempi del mondo. Eccoci sulla soglia, non c’è più tempo per decidere se entrare o rimanerne fuori. Signori, pensateci bene: é vietato stare alla finestra! No dico, bisognerà ogni tanto prendere posizione no? È necessario! Cosa?... No, non vi preoccupate, nulla di compromettente troverete qui… a meno che non vi siano fra voi ruffiani, cortigiani e bigotti che, visti i tempi volgari e mediocri, pensino che vi siano argomenti da non trattare, sconvenienti. Beh, vi do la mia parola che qui non si trova né male né infezione, solo sane ed oneste parole oscene… Siam pur sempre nel tempio di Bacco. Vogliamo cominciare? Bene! Permettetemi di farlo con le parole di un libero pensatore, François Rabelais, che avvertiva così i suoi lettori:

“Meglio è di risa che di pianti scrivere, che ridere soprattutto è cosa umana”


Sabato 2 maggio ore 20.30

Eros & Cibo


Ideazione e Regia: Antonio Damasco
Con: Antonio Damasco e Oscar Malusa
“Eros & Cibo” è l’eterno dilemma, la filosofia dell’umana natura. Gli antropologi dividono le piccole comunità fra chi consuma il pasto trasformato, cotto dal fuoco e chi invece lo preferisce, per cultura, crudo… al sangue, direbbero i nostri chef. Le suggestioni con l’altro pasto, quello fisico, corporale dell’eros si intrecciano in un pericoloso gioco comico fra due amanti/cuochi. L’evento si consumerà in sessanta minuti: un’ora, infatti, è il tempo che i nostri attori impiegheranno a cucinare una cena. Sei signore verranno scelte per i due tavoli sul palco, gli stessi sui quali i due contendenti si sfideranno fino all’ultima forchetta. Il piatto più ambito? L’amore naturalmente.
“Buon appetito!”

Organizzazione: Cooperativa Teatrale Prometeo


Ingresso: 10 Euro
Tel. e fax 0471 – 279844 Internet: www.prometeo.coop e-mail: info@prometeo.coop


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sabato, 18 aprile 2009


Wunderkammer per bambini



S’inaugura oggi l’installazione interattiva a San Giacomo

“Il serpente con le orecchie, il vento che canta e corre nel cielo, lo specchio di Alice, gli occhi che ascoltano l’acqua, il bosco fantastico”: cinque locuzioni verbali che evocano reminiscenze d’infanzia riconducendoci in luoghi sospesi sul confine tra immaginazione e realtà.
 Se sulla carta possiamo limitarci ahinoi a virgolettarli, tali spazi del pensiero divengono tangibili nell’installazione «Wunderkammer», progetto di teatro interattivo dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia: quest’oggi alle ore 17 verrà presentato al Nuovo Teatro di San Giacomo dove resterà visitabile fino al 7 maggio.
 L’opera è frutto del lavoro della compagnia «Drammatico Vegetale» di Ravenna e da «Glitterbird, the art for the very young».
 Organizza la cooperativa teatrale bolzanina Prometeo con la collaborazione della provincia - ripartizione cultura italiana - e i comuni di Bolzano e Laives.
 «Gli ambienti del teatro - dal foyer ai camerini, dalla platea al palco - verranno trasformati in stanze fantastiche - spiega Dario Spadon, presidente della cooperativa Prometeo - dove i bambini avranno modo di interagire con biciclette che producono il vento, microfoni installati nell’acqua, piume magiche...»
 Se dell’installazione in sé Spadon preferisce non svelare ulteriori particolari, di buon grado si pronuncia invece sugli scopi dell’iniziativa: «La nostra intenzione è quella di avvicinare i più piccoli e le famiglie al mondo del teatro. Nello specifico questo progetto è dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia: abbiamo ricevuto prenotazioni da moltissimi asili e durante le mattinate l’attività sarà completamente dedicata a loro. L’orario di apertura al pubblico è dalle 15 alle 18».
 L’installazione «Wunderkammer» è composta da cinque luoghi in cui il bambino può entrare guidato dalla naturale curiosità di conoscere il mondo circostante e scoprirne i segreti.
 Un’opera d’arte che si apre e si offre al bambino che guarda, ascolta, tocca, gioca. L’adulto in questo frangente è una presenza discreta, un osservatore attento e non ingombrante che guida il gioco agevolandolo quando è necessario.
 L’ingresso costa cinque euro e per l’accompagnatore è gratuito.
 Un modo nuovo e stimolante, quello della Wunderkammer, anche per conoscere i nuovi spazi del Teatro di San Giacomo da poco inaugurato.

ANDREA MONTALI

Alto Adige
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venerdì, 17 aprile 2009



Cari amici, vi attendiamo all'inaugurazione della
"WUNDERKAMMER"
"CAMERA DELLE MERAVIGLIE"
prevista per
domani sabato 18 maggio alle ore 17.00.
Un grande evento per i bambini
al Nuovo Teatro di San Giacomo
la mostra rimarrà aperta tutti i pomeriggi dal 18 aprile al 7 maggio
dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Come sempre: vi aspettiamo numerosi!
Il vostro Teatro Prometeo





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mercoledì, 15 aprile 2009



Zona scolastica di San Gaicomo, futuro da delineare



Il sindaco Polonioli: «Incertezze visto che il consorzio verrà sciolto»

di Bruno Canali

 LAIVES. Il consorzio tra Laives e Bolzano per la gestione della zona scolastica di San Giacomo andrà sciolto. Questo è oramai assodato e ciò di cui si sta discutendo tra le due giunte comunali è quale forma giuridica allestire poi per continuare comunque a garantire la normale gestione della scuola e delle sue dotazioni. Legato a questo vi è però anche il timore che in futuro Bolzano possa decidere di “richiamare” sul proprio territorio i bambini che frequentano le elementari a San Giacomo. Sostanzialmente si tratterebbe di quelli che abitano nella zona di Maso della Pieve.
 Questi bambini per ora si trovano meglio frequentando le scuole elementari a San Giacomo. Fu proprio in base a questa considerazione che nacque il consorzio di gestione della scuola nel centro della frazione, un consorzio con Bolzano (del quale è presidente il sindaco di Laives) che suddivida tra i due comuni diritti e doveri. Negli ultimi anni però, i doveri in particolare sono diventati sempre più pesanti ed onerosi, anche a causa della costruzione di palestra e teatro. A più riprese si è parlato del possibile “sganciamento” di Bolzano dal consorzio, eventualità ritenuta funesta dal Comune di Laives cui rimarrebbero le strutture ma anche l’onere completo di mantenerle. Recentemente, interpellato in merito a questa possibilità, l’assessore bolzanino alla cultura, Primo Schönsberg, ha negato che sia interesse del capoluogo portare i bambini che frequentano l’elementare a San Giacomo, nelle scuole di Oltrisarco. Però se ne parla e il timore in amministrazione comunale a Laives rimane, tant’è che lo stesso sindaco Giovanni Polonioli, intervenendo recentemente in un’assemblea pubblica a San Giacomo, ha spiegato perché ancora non sia stata abbattuta la vecchia palestra scolastica per fare posto alla mensa. «Dobbiamo capire cosa succederà con lo scioglimento del consorzio decretato per legge - ha spiegato Polonioli - perché la costruzione della mensa e di nuove aule scolastiche è giustificata solo se la popolazione scolastica rimane ai livelli attuali e magari cresce; diversamente, dovessimo perdere i bambini di Maso della Pieve, tutto il progetto di trasformazione verrebbe rimesso in discussione. Per quanto riguarda le proiezioni demografiche, il prossimo anno dovrebbero esserci meno bambini, ma non dimentichiamo che in ballo vi sono interventi urbanistici notevoli, vedi l’ex Amonn in centro a San Giacomo, con alcune centinaia di nuovi alloggi».

Alto Adige 15-04-09
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martedì, 07 aprile 2009


 
"WUNDERKAMMER"
"CAMERA DELLE MERAVIGLIE"
 
un grande evento per i bambini
al Nuovo Teatro di San Giacomo
dal 18 aprile al 7 maggio


PRESENTATO DA:  TEATRO PROMETEO
in allegato il programma della manifestazione
Come sempre: vi aspettiamo numerosi!




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domenica, 05 aprile 2009

Commedia con Strapaes


EL VEGNA AVANTI

SAN GIACOMO, OGGI ALLE 17 
 LAIVES. In febbraio l’aveva aperta - inaugurando la nuova sala teatrale di San Giacomo - e oggi sarà la compagnia Strapaes anche a chiudere la prima rassegna teatrale. Lo farà alle 17 con lo spettacolo «El vegna avanti», per la regia di Lina Lisciotto. Per quanto riguarda questa prima rassegna, era attesa anche come banco di prova per capire l’interesse del pubblico verso una nuova proposta: è stato un buon successo di partecipazione per ognuno dei 6 appuntamenti. Questo dovrebbe soddisfare gli organizzatori, convincendoli a riproporre la rassegna anche in futuro perché la sala che hanno a disposizione è qualche cosa di unico e va adeguatamente valorizzata. b.c.)

Alto Adige 05-04-09

EL VEGNA AVANTI
Commedia in tre atti di Marc Camoletti, traduzione italiana di Luigi Tani, adattamento in dialetto di Elisabetta Squarcina. Una vecchia ex ballerina, vive nel sua appartamento cittadino con l’autorevole domestica. Affita due stanze rispettivamente ad una pittrice ed ad una pianista. Un giorno, all’insaputa l’una delle altre, ma con il consiglio della domestica, ognuna mette un inserzione sul giornale. La pittrice cerca un modello, la pianista un allievo, la ballerina un affittuario e presa dalla frenesia di tutti quegli annunci anche la domestica cerca l’anima gemella. L’indomani arrivano le “risposte” sotto forma di quattro uomini che si trovano puntualmente in un vortice di equivoci. Dopo un susseguirsi di colpi di scena raggiungono però il lieto fine.
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martedì, 31 marzo 2009


Tecnologia e comfort per il teatro di San Giacomo

Viaggio alla scoperta del «gioiello» che ha suscitato l’entusiasmo anche di Riondino

In tutto i posti a sedere sono 351 L’impianto può ospitare anche allestimenti di grandi proporzioni

ROBERTO RINALDI


SAN GIACOMO LAIVES. Il primo artista celebre a salire sul palco del nuovo teatro di San Giacomo è stato David Riondino, sabato scorso, con lo spettacolo «La Buona Novella» tratto da Fabrizio de Andrè: entusiasta della sala da 350 posti e di un palcoscenico dotato di tecnologia all’avanguardia. Le pareti rivestite di legno d’acero sbiancato rendono l’acustica perfetta. Ancora incerta invece la gestione.
 La prima impressione positiva lo spettatore la riceve entrando nel foyer, pensato come un lungo corridoio a semicerchio, ampio e spazioso, dotato anche di uno spazio per allestire piccole mostre e ospitare conferenze, accessibile per i disabili mediante la pedana mobile. A giorni saranno posizionati dei pannelli mobili chiamati «totem» per esporre le locandine, ma è quando si entra in platea che ci si rende conto di essere davanti a uno spazio pensato per ospitare anche allestimenti scenici di grandi proporzioni. Si respira aria di nuovo e su tutto spicca il chiarore del legno e la disposizione delle poltrone, posizionate in modo tale che da ogni angolatura, lo spettatore potrà godere della massima visibilità.
 La storia. Il teatro ha una genesi molto lunga: il progetto iniziale risale al 1979 quando si pensò di ampliare la scuola elementare di San Giacomo, ma gli uffici provinciali competenti lo respinsero e sollecitarono invece la costruzione uno spazio a uso pubblico che mancava in paese. Nel 1993 l’idea viene ripensata e con una scuola vecchia di 25 anni e una palestra insufficiente nasce il progetto di un teatro per una popolazione di cinquemila persone, escludendo Laives e, a nord, Oltrisarco. I primi lavori risalgono al 1999 con la realizzazione di un palazzetto dello sport e le opere murarie. Dal 2005 in poi comincia a sorgere il teatro.
 L’architetto. Ad accompagnarci nella visita per spiegarci i «segreti» e i retroscena è lo stesso progettista: l’architetto di Laives, Giorgio Cattelan. «Il contro soffitto è stato costruito in due modi, la parte davanti è riflettente mentre quella posteriore ha la funzione di assorbire il suono. Sul soffitto i pannelli di legno sono stati ideati per l’acustica e agganciati a tiranti mobili, studiati uno ad uno per le esigenze acustiche particolari. Anche le poltrone hanno tutte l’identico assorbimento, sia che ci stiano seduti gli spettatori, sia vuote. Ogni posto è studiato metricamente per garantire la massima visibilità. Il progetto che ho realizzato si ispira al vecchio Teatro Cristallo (la sede storica dell’auditorium Rai e dell’Orchestra Haydn, ndr), e i posti per l’esattezza sono 351», spiega l’architetto. In sala ci sono anche sei diffusori acustici a forma di semicilindro, inglobati nelle pareti di legno traforate; all’interno sono posizionati dei materassini di lana di roccia ignifuga per evitare incendi e con il compito di assorbire il suono; questo lavoro è stato possibile grazie alla competenza della ditta Regensburger di Campo di Tures. Orgoglioso del debutto è anche Dario Spadon della cooperativa teatrale Prometeo, l’artefice della venuta di David e Chiara Riondino, che si sono esibiti con la banda Mascagni e il coro Castel Flavon. «Ci piacerebbe molto poter gestire questo magnifico teatro», afferma.
 Il palcoscenico. La profondità del palco è di dieci metri di media e la larghezza del boccascena è di tredici metri. «Ai lati - spiega l’architetto - sono posizionati due pannelli acustici mobili che movimentati riducono lo spazio di un metro e cinquanta per lato, creando uno spazio più raccolto per i concerti da camera o per pianoforte. Per le scenografie ci sono 14 tiri motorizzati, una doppia balconata per i macchinisti che possono percorrere in alto. Abbiamo anche previsto una camera acustica mobile che si può montare per i concerti di musica sinfonica. Per alzare i proiettori ci sono quattro americane (lunghe aste metalliche) in palco e due in sala, Ai lati della platea abbiamo posizionato anche tre proiettori ciascuno. Sopra la platea c’è la sala regia da cui si impartiscono i comandi di luce e fonica».

LA SCHEDA

Centinaia di pannelli di legno traforati rivestono la sala, dietro i quali c’è lana di roccia, con un duplice scopo: evitare incendi e assorbire il suono proveniente dl palcoscenico. Dotazioni di sicurezza all’avanguardia: tutto il teatro dispone di tecnologie adottate dai più grandi teatri nazionali. Una profondità di 10 metri estendibile per 13 di larghezza consentono la movimentazione di cambi di scene complesse. Il graticcio in alto dispone di 14 tiri a comando elettrico. Due ampie sale sotto il palcoscenico sono state pensate per ospitare gli artisti. Le quinte sono mobili, nere, due di legno e le altre di stoffa. (r.ri.)


«È una struttura sovracomunale e le attività vanno coordinate»

LA GESTIONE Primi incontri fra Laives e Bolzano

 LAIVES. Quale modello di gestione per la sala teatrale di San Giacomo. Gli assessori alla cultura di Laives e Bolzano, insieme a Christian Tommasini per la Provincia, ne stanno discutendo da qualche tempo e le prime ipotesi prendono forma. «Da quando, a dicembre, ho preso in mano l’assessorato alla cultura comunale - dice Loris Frazza - ho iniziato una serie di consultazioni con le associazioni di Laives, San Giacomo e Bolzano per definire un piano di utilizzo futuro della sala teatrale di San Giacomo. Sono stato recentemente anche a Pergine Valsugana dove si è discusso di gestione delle strutture culturali alla luce dei tagli economici di questo periodo. Conto a breve di organizzare una tavola rotonda con tutti per raccogliere le proposte e le idee. A mia volta farò una proposta per la gestione anche tecnica delle strutture che abbiamo, vale a dire San Giacomo, aula magna e Black Box». Per l’assessore Frazza comunque una cosa è certa: «Non si può certo immaginare di gestire strutture di questo tipo e dimensioni con un custode che apre e chiude le porte». L’idea è quella di fare un ragionamento complessivo anche con Bolzano e con la Provincia per far vivere la struttura di San Giacomo che verrà inaugurata il prossimo 27 maggio con il concerto dell’orchestra Haydn.
 «C’è un percorso da costruire assieme - dice l’assessore alla cultura del Comune di Bolzano, Primo Schönsberg - perché anche noi vediamo con favore una struttura dove possano trovare posto alcune attività e associazioni. Preferisco chiamare quella di San Giacomo un’aula magna e non un teatro, perché non bisogna dimenticare che è nata in funzione della zona scolastica adiacente. Ciò non toglie che vada messa a disposizione anche di altre iniziative culturali in maniera che i costi fissi possano essere in qualche modo compensati. La bella sala di San Giacomo è a vocazione sovracomunale, con un grande palcoscenico, ma priva di camerini, spazi tecnici e magazzini». Primo Schönsberg aggiunge che secondo lui, lì potrebbero trovare posto alcune coralità, così come una sede definitiva per le associazioni degli amanti del cinema espressione del gruppo italiano e poi la scuola di musicl che l’Istituto musicale di lingua italiana ha in programma di allestire.
 Secondo l’assessore provinciale alla cultura Christian Tommasini «La cosa importante è che tra Laives e Bolzano si sia concordata una gestione che tenga conto prima di tutto delle associazioni locali, coinvolgendo anche quelle sovracomunali, come è stato già con alcuni spettacoli, considerando anche l’attività scolastica». Tommasini garantisce il sostegno provinciale ai progetti, fatta una analisi dei bisogni del territorio, come ha detto in un incontro con Frazza e Schönsberg. Per lo scioglimento del consorzio tra Laives e Bolzano, è un discorso che riguarda solo le due realtà comunali. Schönsberg è dell’idea che tutto passi a Laives, d’intesa con Bolzano e quindi concordare con scuole e capoluogo il futuro utilizzo.



Alto Adige 31-03-09
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lunedì, 30 marzo 2009


«Un ponte per la vita culturale»

  BZ                 CONCA ATESINA

 LAIVES. La messa in scena della piéce «La buona novella» nel nuovo teatro di San Giacomo è stata organizzata dalla cooperativa teatrale bolzanina Prometeo; gli «onori di casa» sono stati affidati al presidente Dario Spadon: «Siamo lieti di presentare lo spettacolo di Chiara e David Riondino in questo teatro: vista la locazione a metà strada fra il capoluogo e Laives, crediamo che possa fungere da “ponte” fra la vita culturale delle due città».
Spadon ha poi invitato l’assessore provinciale alla cultura Christian Tommasini ad intervenire: «Ci tenevo molto ad essere qui stasera: abbiamo cominciato a lavorare alla messa in scena dello spettacolo più di un anno fa - quando Tommasini era assessore a Laives - e ora che finalmente la struttura è pronta confidiamo che diventi un punto di riferimento per il territorio.» Quindi la parola è passata all’ assessore alla cultura di Laives Loris Frazza e al suo omologo bolzanino Primo Schönsberg, simbolicamente presentati insieme da Spadon; entrambi concordano sulle grandi potenzialità del nuovo teatro e sull’importanza del coinvolgimento di due realtà locali come il coro Castel Flavon e il corpo musicale Mascagni nello spettacolo dei fratelli Riondino.
«Per la gestione di questo teatro risulta necessario intraprendere una strategia culturale comune fra le istituzioni di Bolzano e Laives - spiega Frazza - in modo da valorizzarlo al massimo con spettacoli ed iniziative che interessino tutta la cittadinanza».

Alto Adige 30-03-09
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lunedì, 30 marzo 2009


«Battezzato» il nuovo teatro


I fratelli Riondino hanno portato sul palco «La buona novella»

ANDREA MONTALI

 SAN GIACOMO LAIVES. «La buona novella», trasposizione teatrale del quarto disco di Fabrizio De André andata in scena al nuovo teatro di San Giacomo sabato sera, ha indubbiamente aperto un ventaglio di possibilità nuove per la vita culturale della provincia di Bolzano.
 Appena entrati nella struttura non si può non apprezzare il progetto curato dall’architetto Giorgio Cattelan: il primo vero spettacolo è infatti l’edificio, ospitale ed adeguato oltre che ben inserito nel polo scolastico dove è locato.
La sala è dotata di un’insonorizzazione eccellente, lo studio dell’acustica risulta riuscito e i 400 posti a sedere offrono una posizione comoda e una visione ottimale ad ogni spettatore; inoltre colpisce il palco che per dimensioni ed accorgimenti - impianto luci ed audio in primis - ha le caratteristiche per l’esecuzione di spettacoli di ogni genere e stile. «La buona novella», piéce ideata dall’eclettico artista fiorentino David Riondino in collaborazione con la sorella Chiara e il Quintetto musicale «Gli illuminati» di Città di Castello, ben si addice a testare un nuovo spazio; proposta da più di cinque anni in molti teatri dell’Italia settentrionale, tale rappresentazione ha la peculiarità di avvalersi della collaborazione di realtà musicali della località da cui è ospitata: in questa occasione si sono esibiti il corpo musicale bolzanino Mario Mascagni e il Coro Castel Flavon. Lo spettacolo è cominciato con la presentazione curata dallo stesso David Riondino che ha sottolineato l’importanza sociale delle bande e dei cori da lui suggestivamente definiti «paesi messi in scena»; spazio quindi alla voce di Chiara Riondino accompagnata dal «Quintetto degli Illuminati»: per scaldare il pubblico - numeroso - hanno scelto quattro pezzi molto famosi della discografia di Faber come «Il canto del servo pastore», «Canzone del maggio», «La canzone di Marinella» e «Rimini». Una menzione di merito va sicuramente al clarinettista e direttore musicale Fabio Battistelli per le esecuzioni toccanti e di pregio.
Ad affiancare Chiara alla voce è salito quindi il fratello David insieme alla banda e al coro; la scaletta del disco è stata seguita fedelmente, con una partenza potente affidata al pezzo «Laudate dominum»; il coro Castel Flavon si è presentato con la propria divisa con camicia a quadri e pile rosso, mentre la banda Mascagni - fiati, percussioni e basso elettrico - è salita sul palco in elegante completo blu.
Una successione di pezzi che rileggono i Vangeli Apocrifi. Nel brano di chiusura «Laudate hominem», De André riferendosi a Gesù scrisse: «Non voglio pensarti figlio di Dio ma figlio dell’uomo, fratello anche mio»; una frase che sintetizza bene l’intera opera. Un lavoro corale di grande spessore che apre una stagione nuova per la vita culturale della Bassa Atesina.

Alto Adige 30-03-09
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sabato, 28 marzo 2009


E con Riondino arrivano i nostri




Coro Castel Flavon e Banda Mascagni nella Buona Novella di De Andrè 

ANDREA MONTALI


 BOLZANO. Grande attesa per lo spettacolo dei fratelli Chiara e David Riondino in scena questa sera con inizio alle ore 20.30 sul palco del nuovo teatro di San Giacomo: accompagnati dalla loro band, dal coro Castel Flavon e dal corpo musicale Mascagni di Bolzano, i due artisti fiorentini trasporranno in pièce teatrale “La buona novella”, uno dei lavori più discussi del grande cantautore genovese Fabrizio De André.
 Scritto nel 1969 e uscito un anno dopo, il quarto disco di Faber si estraniava apparentemente dall’attualità per raccontare la vita dei personaggi dei Vangeli; nella stesura dei brani De André non seguì però gli scritti “ufficiali” ma incentrò la sua ricerca nello studio dei Vangeli Apocrifi, ovvero testimonianze non riconosciute dalla Chiesa che offrono a giudizio di molti una visione più “terrena” dei protagonisti e di Gesù stesso.
 Nel 1970 De André dichiarò che l’album voleva essere un’allegoria «che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del’68, e istanze etico-sociali [...] che un signore 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, i soprusi dell’autorità in nome di una fratellanza universale».
 L’appuntamento di questa sera è organizzato dalla Cooperativa Teatrale bolzanina Prometeo che con lo spettacolo “La buona novella” intende «vivere un nuovo spazio non da ospiti, ma come una casa»: queste parole sono del presidente della Prometeo Dario Spadon e si riferiscono al nuovo teatro di San Giacomo: «Da sempre la nostra attività è stata “decentrata”: lavoriamo per scelta in contesti dove un certo tipo di teatro non è tradizionalmente radicato».
 La scelta de “La buona novella” è sicuramente coraggiosa per inaugurare la vostra attività in una nuova struttura.
 «Abbiamo contatti con l’entourage di Riondino da tempo e l’apertura di un nuovo teatro, fra l’altro bellissimo, ci pareva un’ottima occasione per portare questo spettacolo in provincia; è un lavoro che offre la possibilità di creare contatti nuovi. Simbolicamente è un testo di “apertura” e questo è un tratto distintivo di tutta la nostra attività, oltre che una linea guida perseguibile e auspicabile per l’attività culturale della nostra provincia».
 Alle prove com’è andata?.
 «Mercoledì si sono svolte le ultime sessioni in presenza del Maestro Fabio Battistelli, responsabile musicale dello spettacolo, che ha ascoltato i brani eseguiti dal Coro Castel Flavon e dal Corpo musicale M.Mascagni: gli arrangiamenti sono molto belli e l’acustica del teatro è ottima».
 Che occasioni può offrire l’apertura della nuova struttura di San Giacomo? «Potrebbe essere un “ponte” fra Bolzano e la Bassa Atesina...».


Banda Mascagni


Coro Castel Flavon


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martedì, 24 marzo 2009


Riondino, omaggio a De Andrè




«“La buona novella”, un testo nello spirito del Sessantotto»

 BOLZANO. «Ho scritto “La buona novella” in pieno Sessantotto e resto convinto che abbia una forte carica rivoluzionaria. Molti ritennero il disco anacronistico perché parlavo di Gesù Cristo nel pieno della rivolta studentesca. Eppure ciò che gli studenti volevano non era poi così tanto lontano dagli insegnamenti di Cristo: abolizione delle classi sociali e dell’autoritarismo, e creazione di un sistema egualitario. Gesù ha combattuto per la libertà integrale, piena di perdono».
 Così scriveva Fabrizio De Andrè a proposito del suo quarto e discusso album. Album che ora l’attore-scrittore-musicista Davide Riondino, insieme alla sorella Chiara, ha deciso di riproporre, durante lo spettacolo che terrà sabato prossimo, 28 marzo, alle 20,30, nel Nuovo Teatro di San Giacomo a Bolzano.
 A dividere il palco con Riondino ci sono il Corpo Musicale Mascagni e il Coro Castel Flavon di Bolzano.
 Perchè la sua scelta è caduta proprio su questo disco di Fabrizio De Andrè ce lo spiega lo stesso Riondino.
 «Fondamentalmente perchè è adatto a essere eseguito da una banda. Cinque o sei anni fa sono stato contattato dalla Banda di Città di Castello. Volevano delle musiche che potessero eseguite da una banda. Da allora c’è una specie di staffetta in tutta Italia di bande che suonano questo disco. Con questo spettacolo abbiamo voluto rendere omaggio al De Andrè più rivoluzionario e più profondo».
 Tecnicamente come avete organizzato il lavoro?
 «A distanza. A Bolzano hanno la partitura e con il direttore musicale stanno preparando gli arrangiamenti e poi andiamo in scena tutti insieme».
 La sua collaborazione con Fabrizio De Andrè risale a tanti anni fa. Che rapporto c’era tra di voi?
 
«Per me è sempre stato una specie di fratello maggiore. Eravamo più che amici. Poi abbiamo fatto insieme la tournée con la Pfm. Io aprivo i loro concerti. Cantavo 10-15 minuti, ma per me erano sufficienti. Ho imparato a conoscerlo sempre meglio e ad apprezzarlo sia come uomo che come musicista. Direi che in tutta la sua produzione non c’è una sola canzone sbagliata».
 E’ ancora attuale secondo lei “La buona novella?”.
 «Direi proprio di sì. A me allora piaceva tanto che lo sapevo e lo so tutto a memoria. E’ molto bella la figura la figura di Gesù, visto quasi come un fratello che si muove tra la gente dal paese. In questo album la narrazione della buona novella sottolinea l’aspetto più umano e meno spirituale assunto da alcune tradizionali figure bibliche (ad esempio, Giuseppe) e presta maggiore attenzione a figure minori della Bibbia. Direi che tutto questo è molto moderno».
 A parte De Andrè cosa sta facendo?
 «Il sabato e la domenica faccio sempre “Vasco de Gama” su Radio2 con Dario Vergassola. E poi sto preparando un’altra trasmissione radiofonica, un vero e proprio varietà, che si intitola “Dottor djambè” e che andrà in onda dal 6 aprile sul terzo canale di RadioRai, questa volta con Stefano Bollani che oltre a essere un eccezionale musicista, sa decisamente tenere la scena».
(d.m.)

Alto Adige 24-03-09




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lunedì, 23 marzo 2009


PROSSIMA FERMATA:
NUOVO TEATRO!!!
Un evento speciale:
DAVID RIONDINO
con la Banda Mascagni e il Coro Castel Flavon 



La buona novella

Luogo: Nuovo Teatro di San Giacomo
 Laives
Sabato 28 Marzo 2009    ore 20,30

Una tra le più significative e importanti raccolte di racconti in versi di Fabrizio De André, uscita nel 1970, rielaborata e interpretata per banda, due voci e coro. Il Corpo musicale M. Mascagni, il Coro Castel Flavon, entrambi di Bolzano, insieme ai solisti, con questa interpretazione hanno voluto rendere omaggio al De André rivoluzionario, alle prese con un tema spirituale tratto dai Vangeli Apocrifi: gesto che all'epoca fu oggetto di molte polemiche. L'album originale viene riprodotto in ogni sua parte.


Ingresso : intero 15,oo euro - ridotto 10,00 euro


Organizzatore: Prometeo - Cooperativa Teatrale
Contatti: 0471 279844 · info@prometeo.coop



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lunedì, 23 marzo 2009


Associazione Filodrammatica "Cedro"

 presenta
La fortuna de 'encontrarse di A. Dalpiaz


La storia semplice di famiglie dei giorni nostri che per vari motivi s’incontrano poco e parlano meno. Ma basta l’affacciarsi, su questa scena grigia, di una ragazzina per stravolgere le situazioni e mettere pace e armonia, portando a tutti un sorriso e tanta allegria.

Teatro di San Giacomo - Laives ore 20,30  21. Marzo 2009


Rassegna organizzata dalla Strapaes di San Giacomo Laives



Breve storia della compagnia:
Esisteva ancora nel 1910. Dopo peripezie belliche rinasce la Filodrammatica Oratorio di Dro. Cambia nome in seguito, nel 1966 è denominata "Filodrammatica Mista Dro e Ceniga", ribatezzata nel 1998 con il nome di "Cedro" Dro e Ceniga.



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giovedì, 19 marzo 2009

Un vertice fra assessori «Cultura coordinata»

Si discute soprattutto di San Giacomo



 LAIVES. L’assessore provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, ha condotto colloqui con i colleghi dei Comuni di Laives e Bolzano per individuare strategie per il settore culturale e concertare i relativi programmi nelle strutture di San Giacomo, compresa la nuova sala teatrale che sta dimostrando la propria funzionalità.
 La gestione dei programmi culturali e delle strutture è stata al centro della discussione sulla quale gli assessori alla cultura della Provincia, Christian Tommasini, e dei Comuni di Laives e di Bolzano, rispettivamente Loris Frazza e Primo Schoensberg, assieme a funzionari dei rispettivi uffici si sono confrontati nell’ambito di un incontro tenutosi proprio nei giorni scorsi a Laives. Oltre ai tre assessori alla cultura era presente Liliana Di Fede assessora comunale alle attività sociali, pubblica istruzione e finanze.
 L’obiettivo del colloquio, come detto, era quello di definire strategie concertate da applicare nel settore culturale al fine di garantire un’offerta più strutturata riferita alle iniziative culturali da proporre nelle strutture della zona di San Giacomo; in particolare si è parlato dell’aula magna del complesso scolastico, che dopo l’avvenuta ristrutturazione può ospitare anche esibizioni teatrali e musicali. A tal riguardo si è convenuto che fuori dall’orario scolastico la sala diventi punto di riferimento anche per la popolazione dei Comuni di Bolzano e di Laives attraverso un pacchetto di attività culturali che vada ad integrare l’offerta già presente sul territorio.
 Il pacchetto dovrebbe comprendere la proiezione di film, spettacoli di musica classica e di teatro professionale. Alle scuole dovrebbe essere, invece, esteso il progetto del «Teatro nella scuola» già attivato nel capoluogo con crescente successo. La programmazione degli eventi, come è stato detto durante l’incontro fra gli assessori, dovrebbe essere concertata da Provincia e Comuni interessati. Per meglio strutturare il pacchetto di iniziative si è deciso di affidare alla Libera Università di Bolzano lo svolgimento di una rilevazione delle aspettative culturali della popolazione interessata per raccogliere indicazioni sulle politiche culturali da adottare. Al margine dell’incontro l’assessore provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, accompagnato dai funzionari dell’Ufficio servizio giovani, ha avuto un ulteriore confronto con il collega del Comune di Laives, Loris Frazza, in merito al futuro del «Black Box». Come è stato concordato la gestione della mega struttura, realizzata in zona Galizia a Laives per ospitare le manifestazioni di cultura giovanile andando così a soddisfare la richiesta di spazi avanzata dai giovani, sarà messa presto a concorso tramite un bando pubblico che Provincia e Comune di Laives provvederanno a definire congiuntamente.


Alto Adige 19-03-09
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mercoledì, 18 marzo 2009

Teatroappuntamenti: San Giacomo & Pineta

TEATRO. Nuovo fine settimana con più proposte teatrali: sabato 21 marzo a San Giacomo alle 20.30 c’è l’appuntamento con la rassegna della Strapaes. In scena la Filodrammatica di Toblino con «L’è sempre colpa del nono». A Pineta al via la 13esima rassegna promossa dal Piccolo Teatro Pineta e alle 20.45 di sabato 21, sul palco del teatro Delle Muse, saliranno gli attori della compagnia Nino Berti di Rovereto che proporranno «Cellulari della malora». Sia a San Giacomo che a Pineta, i biglietti si possono acquistare al botteghino delle sale teatrali fino a pochi minuti prima dell’inizio spettacolo.



L'E' SEMPRE COLPA DEL NONO (EN GIALO, SENZA 'L MORT)


E' la storia, quasi tranquilla, di una famiglia dei giorni nostri. Lei, ormai "schizzata", alle prese con il suocero paralizzato da accudire, un marito stanco di dover sopportare lei e le sue continue lamentele e un figlio un po' contestatore e idealista ma inconcludente. Chi cerca di mediare ed evitare che il tutto degeneri è la figlia. E' lei che si prende cura del nonno, che tiene a freno la madre e che cerca di tirare fuori dai guai il padre coinvolto, suo malgrado, in una faccenda di droga che, come un fulmine a ciel sereno, porterà un cero scompiglio in tutta la famiglia e colorirà di....giallo l'intera vicenda. Sullo sfondo domina incontrastato il nonno, paralizzato e, dunque, immobile e muto, che se anche non parla fa comunque sentire al pubblico il suo pensiero attraverso le battute pungenti, ironiche e sarcastiche ma anche fatte di buon senso e di antica saggeza.
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sabato, 14 marzo 2009


Teatro/1. Questa sera in aula magna e nella nuova sala di San Giacomo

Due spettacoli in contemporanea

 LAIVES. Sono addirittura due le proposte teatrali per questa sera, una in aula magna a Laives e l’altra a San Giacomo, una concomitanza che purtroppo non era stata prevista quando sono stati predisposti i calendari. In aula magna, alle 20.45, seconda recita della Filodrammatica (che replicherà anche domani sera) de «Il diario di Anna Frank», un lavoro «Per ricordare” - come ha spiegato il regista Roby De Tomas - perché, purtroppo, ancora oggi c’è chi nega che il dramma dell’Olocausto sia mai esistito».
 A San Giacomo invece (inizio 20.30) commedia presentata dalla Filo di Ora che propone «Il mistero dell’assassino misterioso», un giallo comico tratto dal repertorio di Lillo e Greg. In entrambi gli appuntamenti, biglietti a disposizione presso i botteghini delle due sale teatrali. (b.c.)

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venerdì, 13 marzo 2009

Il fine settimana pieno di spettacoli

 LAIVES. Tre sere a teatro sia in città che a San Giacomo: questa l’offerta culturale per il fine settimana. All’Aula magna di Laives termina la rassegna nazionale e in scena sarà da stasera la Filo con un lavoro impegnativo: «Il diario di Anna Frank», recita in italiano che verrà poi replicata domani e anche domenica, sempre con inizio alle 20.45. I biglietti si trovano al botteghino del teatro prima dell’inizio.

 A San Giacomo invece l’appuntamento è domani alle 20.30 con la rassegna della compagnia «Strapaes», che ospiterà la Filo di Ora con «Il mistero dell’assassino misterioso», giallo comico di Lillo e Greg. Come si vede c’è solo l’imbarazzo della scelta. (b.c.)



FILO DI ORA

immagine della compagnia
indirizzo: VIA STAZIONE, 7/B
città: 39040 - ORA BZ
telefono: 0471802131
cellulare: 3358323712
fax: 0471802131
email: bibliodante.a.@virgilio.it
sito web: http://filodiora.netfirms.com/
referente: MARIAPIA FAUSTINI
indirizzo: VIA STAZIONE, 10
città: 39040 - ORA BZ
telefono: 3335256465
cellulare: 3335256465

IL MISTERO DELL'ASSASSINIO MISTERIOSO

immagine dello spettacolo IL MISTERO DELL'ASSASSINIO MISTERIOSO
Genere: Commedia
di Lillo & Greg
E' in scena un giallo comico dai toni brillanti, di chiara matrice anglosassone. Il detective Mallory ha riunito nel salone principale del castello i sospetti assassini della Contessa Worthington. E’ contesa un’eredità. Fin dalle prime battute il pubblico assiste ad un colpo di scena che lascia col fiato sospeso. Lo spettatore viene sopraffatto dal sovrapporsi di avvenimenti imprevisti che si susseguono e che nascono dall’imprevedibilità di un personaggio che s’impone nella vicenda, rendendo difficile da parte degli altri attori una seria professionalità per portare a termine una trama che ormai si sfilaccia nelle alternanze dei ruoli. Un compito arduo quello del detective Mallory che tenterà di dipanare una matassa, i cui innumerevoli fili determinano una confusione finale…
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giovedì, 05 marzo 2009


Teatro - San Giacomo - si alza il sipario



Sabato sera nuovo spettacolo nella sala di San Giacomo

 Alto Adige, 05 MARZO 2009

 LAIVES. Torna il teatro nella nuova sala di San Giacomo e sabato 7 marzo (inizio alle 20.30) toccherà all’associazione culturale Luci della ribalta, di Bolzano, che presenterà la commedia «Cose dell’altro mondo». Si tratta di uno spettacolo inserito nella prima rassegna teatrale organizzata dalla compagnia Strapaes di San Giacomo per salutare l’arrivo della nuova sala. Fin qui il riscontro di pubblico in occasione delle iniziative già allestite è stato molto positivo e sia per le prime commedie che per il concerto di tre cori, è stato un tutto esaurito: 350 posti subito occupati dagli spettatori e altri che si sono adattati alla meglio pur di assistere agli spettacoli.
 Tornando alla commedia che andrà in scena sabato sera, proporrà tre personaggi relegati in un luogo chiuso, tre individui completamente estranei tra loro fino a quel momento, improvvisamente accomunati da un insolito destino assurdo e irreale. (b.c.)

Luci della Ribalta
L’Associazione Culturale Luci della Ribalta compie 14 anni di attività. Viene fondata a Bolzano nel 1995 da un gruppo di giovani che provenivano da diverse esperienze culturali e artistiche come il teatro, la musica, le arti figurative, la cinematografia e il video e che hanno sentito il bisogno di aggreggarsi per imparare ed esprimersi con nuove idee e progetti. Il Direttore Artistico è Alessandro Di Spazio, diplomato alla Scuola Triennale di Cinema e Televisione “Zelig” di Bolzano, tutt’oggi impegnato professionalmente nel settore televisivo- cinematografico, pubblicitario e teatrale.
Numerosa ed ampia è l’attività svolta nel corso di questi dieci anni: un repertorio rappresentato con notevole successo di pubblico e di critica che ha spaziato da autori americani Woody Allen, Dalton Trumbo, Hart e Braddel ad autori europei Alan Ayckbourn, Eugène Labiche, Jean Noel Fenwick ed ancora autori italiani Carlo Goldoni, Achille Campanile e Ghigo De Chiara. Luci della Ribalta ha allestito spettacoli che spaziano dall’operetta al musical con Il Paese dei Campanelli” di Lombardo e Ranzato, e con “Hello Dolly” di Thornton Wilder nonchè con una rivisitazione musicale de “Il ritorno di Casanova” di Arthur Schnitzler. Da sette anni inoltre l’associazione Luci della Ribalta è organizzatrice in collaborazione con Uilt Unione Italiana Libero Teatro del Festival Teatrale Nazionale IL MASCHERONE.
Nei suoi progetti Luci della Ribalta ha coinvolto importanti professionisti, ha partecipato a numerosi Festival di Teatro Nazionali dove ha vinto significativi premi e riconoscimenti, è stata ospite del programma televisivo Cominciamo Bene su RAI3 e del format TV Appunti Magazine Cultura in onda sull’emittente televisiva locale RTTR e protagonista di un documentario realizzato dalla Scuola di Cinema e Televisione Zelig per la Provincia Autonoma di Bolzano. Attiva e apprezzata in ambiente locale, Luci della Ribalta si è distinta in tutta Italia per la particolarità degli spettacoli rappresentati che ha realizzato grazie all’impegno nello studio di tecniche teatrali e stili interpretativi. L’Associazione ha realizzazato infatti laboratori teatrali con seminari di teatro, corsi di recitazione fonetica e dizione, mimo e movimenti del corpo. Ha proposto incontri di studio e didattica con l’intervento di professionisti come Antonio Salines attore e regista e Direttore Artistico Teatro Belli di Roma, Carlo Simoni primo attore del Teatro Stabile di Bolzano, Matteo Tarasco regista e docente DAMS di Bologna, Luigi Ottoni attore, Giuliano Fracasso Direttore d’Orchestra e Altro Maestro del Coro de La Fenice di Venezia, Piero Ottusi scultore, Maria Pia Zanetti attrice e Fabrizio Bernardini coreografo e ballerino Artedanza di Trento. Al fine di presentarsi al pubblico con spettacoli qualitativamente validi, originali ed innovativi, l’attività proseguirà senz’altro sulla strada dello studio e della ricerca perseguendo nel contempo lo scopo dell’aggregazione di quanti si dedicano attivamente al teatro. A tutti coloro che rendono possibile questa attività un caloroso grazie.
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mercoledì, 04 marzo 2009


A San Giacomo ottima riuscita della rassegna «Alle Montagne»


Cori, alto il gradimento
 Alto Adige, 03 MARZO 2009

 LAIVES. Grande successo per la prima rassegna corale «Alle Montagne», svoltasi sabato sera nel nuovo teatro aula magna di San Giacomo che ha dimostrato la propria funzionalità. Il concerto, con ingresso ad offerta, ha registrato il tutto esaurito. Parecchi sono stati gli spettatori rimasti in piedi o seduti sulle gradinate pur di assistere alla manifestazione. Molte anche le personalità politiche presenti in sala, tra cui l’assessore provinciale per la cultura italiana Christian Tommasini, il sindaco di Laives Giovanni Polonioli e il sindaco di Vadena Alessandro Beati. Sul palco si sono esibiti tre storici cori regionali: il Monti Pallidi di Laives, il Plose di Bressanone e il Rosalpina di Bolzano che hanno deliziato con alcuni dei loro migliori pezzi, tratti dal loro ampio repertorio, il numeroso pubblico. La rassegna è stata organizzata dall’associazione Centro Culturale San Giacomo Agruzzo 82, da anni attiva sul territorio, tra le cui attività spiccano, come spiega il presidente Tina Feller «L’organizzazione di concerti, di rassegne teatrali, di conferenze sui temi sociali e culturali che hanno caratterizzato la vita cittadina da più di vent’anni a questa parte, ma anche la programmazione di eventi ricreativi come gite associative e feste cittadine».
 A dimostrazione della vitalità organizzativa del sodalizio le numerose attività promosse durante l’anno scorso: da ricordare, fra le altre, il grande concerto di Natale e l’allestimento del concorso fotografico «Già alla dodicesima edizione, nato come cittadino e ormai noto a livello del Triveneto, che si svolgerà alla fine del mese di maggio», precisa la presidente Feller. L’idea della manifestazione di sabato è nata quando è giunta la notizia della fine dei lavori del tanto atteso nuovo teatro, ed è stato deciso di organizzare una rassegna corale, dato l’amore, riscontrato negli anni di attività dell’associazione nella popolazione locale, per la montagna e le tematiche ad essa legate. Proprio il Centro clturale inoltre collabora con l’associazione Musica in Aulis di Bolzano e di recente anche con il coro Monti Pallidi, e grazie al sodalizio tra queste realtà territoriali è previsto per agosto l’arrivo di un coro Coreano, il quale giungerà a San Giacomo con strumenti e costumi tipici di quel lontano Paese.
Stefano Angonese
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venerdì, 27 febbraio 2009

spettacoli in concomitanza: LAIVES E SAN GIACOMO

    

LAIVES. Uno dei problemi che si trascina da anni e che l’assessore alla cultura dovrebbe risolvere, riguarda il calendario delle principali iniziative. Succede infatti che talvolta si accavallino, penalizzando così associazioni e potenziali spettatori. L’ennesimo esempio è quello di domani: nella sala dell’aula magna è previsto lo spettacolo con Leonardo Manera e Claudia Penoni (tutto esaurito) alle 20.45, mentre alle 20.30, nella nuova sala teatrale di San Giacomo, si tiene la rassegna con tre cori. È evidente che la concomitanza non gratifica nessuno dei due spettacoli.(b.c.)

Alto Adige 27-02-09
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mercoledì, 25 febbraio 2009


I  Rassegna corale "Alle montagne"

Sabato 28 Febbraio 2009 ore 20,30

 Nuovo Teatro Aula Magna di San Giacomo - Laives

Partecipano



Monti Pallidi



Plose


Rosalpina



Organizzazione : Centro Culturale San Giacomo 82


Tre cori nella nuova sala teatraledi San Giacomo
Sabato sera la rassegna organizzata dal centro Agruzzo 82 di San Giacomo
 Alto Adige, 26 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Primo tra tutti, il coro Monti Pallidi aveva avuto modo qualche settimana fa di testare la risposta acustica della nuova sala teatrale di san Giacomo e l’impressione unanime è stata positiva. Questo sabato però si farà sul serio perché nella bella sala è in programma la prima rassegna corale dal titolo «Alle montagne», promossa dal Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82. L’appuntamento è alle 20.30 e sul palco si alterneranno tre cori molto noti: il Monti Pallidi, il Plose di Bressanone e il Rosalpina di Bolzano.
 La rassegna di preannuncia molto interessante per chi ama la musica popolare e quella della regione alpina in particolare. Quanto al repertorio che i tre cori proporranno al pubblico, si tratterà del meglio di ognuna delle formazioni, un ventaglio di «cante» che darà modo a tutti di apprezzare questa iniziativa.
 Il Centro culturale di San Giacomo ha atteso a lungo questo appuntamento, organizzato ancora per lo scorso autunno e sempre rinviato perché non erano ancora terminati i complessi lavori di allestimento della sala teatrale. Però l’attesa è stata ripagata con una struttura veramente eccellente, quanto di meglio si possa pretendere a livello provinciale e sabato il pubblico se ne renderà conto.
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sabato, 21 febbraio 2009

Gli attori della compagnia
«I Sarcaioli» propongono «Chi de fiori feriss»

sabato 21 febbraio alle 20,30 
sul proscenio di San Giacomo - Laives 

ATTUALMENTE IN CARTELLONE
Chi de fiori feriss di A. De Benedetti
El bacuchel di A. M. Betta
SPETTACOLI MESSI IN SCENA
Per un bacin d'amor di G. Chiesa
Una domanda di matrimonio di A. Cechov
El mago da Nago di E. Motta
El re del petrolio da un lavoro di F. Roberto
Difensore d'ufficio di J. Mortimer
El sol en tei oci di G. Cona
Casina di T. M. Plauto
Uce de pin di A. M. Betta
Sol per 'na not di A. M. Betta
Storie da contar di A. M. Betta
Chi de fiori feriss di A. De Benedetti
El bacuchel di A. M. Betta

 
Compagnia Teatrale "I Sarcaioli"
c/o Boccagni Adriano- Via Storck 13- 0464/554553
Riva del Garda
Recapito:
Alberto Maria Betta
Via del Corvo 16 - RIVA DEL GARDA
0464/554080
alberto.maria.betta@alice.it

Breve storia della compagnia:
Fondata nel 1991, la Compagnia Teatrale "I Sarcaioli" debutta lo stesso anno con l'atto unico di Guido Chiesa "Per un bacin d'amor".
Da allora la Compagnia ha messo in scena altre dieci commedie; è formata da attori e tecnici provenienti da tutte le parti della Conca Benacense.
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mercoledì, 18 febbraio 2009



Sala teatro a San Giacomo, buona la prima

  
Inaugurata la nuova struttura: il pubblico gradisce
Alto Adige, 17 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Sala teatrale piena domenica pomeriggio a San Giacomo per la prima della rassegna proposta dalla compagnia Strapaes. È stato anche il primo appuntamento ufficiale per la nuova sala (il benestare all’apertura era arrivato venerdì) e quindi c’era veramente tanta attesa da parte della comunità per vedere il nuovo «gioiello»: la struttura si è dimostrata bella e funzionale e il pubblico ha dimostrato di gradire. La rassegna proseguirà nelle prossime settimane. (b.c.)
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domenica, 15 febbraio 2009


Al via la sala teatro OGGI A SAN GIACOMO


Alto Adige 15 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Oggi pomeriggio, nella nuova grande sala teatrale di San Giacomo, prende il via la rassegna teatrale organizzata da Strapaes. Alle 17 sarà la compagnia Strapaes di San Giacomo ad inaugurare la sala proponendo la commedia «Mi te l’avevo dit». Sarà di fatto il via anche alla prima rassegna teatrale specifica di San Giacomo, un traguardo raggiunto dopo anni di attesa e di sogni. Unico appunto semmai è il fatto che questo pomeriggio ci sarà anche la sfilata dei carri di San Giacomo, che più o meno terminerà verso le 17 e questa concomitanza potrebbe “rubare” pubblico alla prima teatrale. La rassegna continuerà poi sabato 21 febbraio alle 20,30 quando sul proscenio di San Giacomo saliranno gli attori della compagnia «I Barcaioli» per proporre «Chi de fiori feriss». Sabato 7 marzo toccherà all’associazione bolzanina «Luci della ribalta» con «Cose dell’altro mondo», mentre sabato 14 marzo la Filo di Ora proporrà al pubblico locale «Il mistero dell’assassino misterioso». Sabato 21 marzo arriverà la Filo di Toblino con «L’è sempre colpa del nono». (b.c.)
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sabato, 14 febbraio 2009


Nuova sala teatrale, agibilità concessa

Domani alle 17 il sipario si alzerà sullo spettacolo della «Strapaes»
Alto Adige, 14 FEBBRAIO 2009
 LAIVES. Il benestare finalmente è arrivato: ieri mattina la commissione provinciale per i pubblici spettacoli ha dato il via libera all’agibilità della nuova, grande sala teatrale di San Giacomo e quindi domani potrà prendere il via la rassegna organizzata da Strapaes. Ieri si sono conclusi i lavori di pulizia dei locali, operazione non da poco se si guarda all’ampiezza della struttura appena completata nelle sue varie componenti.
 Sarà la compagnia Strapaes di San Giacomo, ad inaugurare la nuova sala teatrale in zona scolastica e lo farà domani alle 17, proponendo la commedia «Mi te l’avevo dit». Sarà di fatto il via anche alla prima rassegna teatrale specifica di San Giacomo, un traguardo raggiunto dopo anni di attesa e di sogni. Unico appunto semmai è il fatto che domani pomeriggio ci sarà anche la sfilata dei carri di San Giacomo, che più o meno terminerà verso le 17 e questa concomitanza potrebbe “rubare” pubblico alla prima in teatro. La rassegna poi continuerà sabato 21 febbraio alle 20.30 quando sul proscenio di San Giacomo saliranno gli attori della compagnia «I Barcaioli» per proporre «Chi de fiori feriss». Sabato 7 marzo toccherà all’associazione bolzanina «Luci della ribalta» con «Cose dell’altro mondo», mentre sabato 14 marzo la Filo di Ora proporrà al pubblico locale «Il mistero dell’assassino misterioso». Sabato 21 marzo arriverà la Filo di Toblino con «L’è sempre colpa del nono» e infine chiusura della rassegna affidata ancora alla Strapaes con «El vegna avanti», altro cavallo di battaglia della compagnia.
 Il tutto, come s’è detto, nella nuova sala teatrale della frazione che verrà appunto inaugurata, con il primo spettacolo, domani. Fino a ieri mattina era stato usato condizionale in merito al tanto atteso debutto visto e considerato che bisognava attendere l’esito dei minuziosi controlli che sono stati eseguiti l’altro giorno. Il via libera, come detto, è arrivato: la sala è agibile. Si tratta, bene ricordarlo, di un autentico gioiello la cui acustica, testata dal coro Monti Pallidi pochi giorni fa, è stata giudicata buona. (b.c.)
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giovedì, 12 febbraio 2009



L’apertura della nuova sala teatrale di San Giacomo resta incerta


Soltanto oggi si saprà l’esito del collaudo
 Alto Adige, 12 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. È atteso per domani l’esito del collaudo della nuova sala teatrale di San Giacomo dopo il sopralluogo della commissione tecnica. Ovviamente Comune e progettista si augurano che tutto sia a posto perché altrimenti diventerebbe un problema consentire l’ingresso al pubblico. Male che vada comunque si potrebbe richiedere un benestare provvisorio, almeno per un certo numero di spettatori in sala. Intanto in questi ultimi giorni si sta provvedendo alla completa pulizia dei locali, operazione non da poco se si guarda all’ampiezza della struttura appena completata nelle sue varie componenti. (b.c.)


Domenica primo spettacolo nella nuova sala teatrale di San Giacomo

Rassegna: su il sipario
 In scena la Strapaes con una commedia

 LAIVES. Sarà la compagnia Strapaes di San Giacomo, ad inaugurare la nuova sala teatrale in zona scolastica e lo farà domenica 15 febbraio alle 17, proponendo la commedia «Mi te l’avevo dit». Sarà di fatto il via anche alla prima rassegna teatrale specifica di San Giacomo, un traguardo raggiunto dopo anni di attesa e di sogni. Unico appunto semmai è il fatto che domenica pomeriggio ci sarà anche la sfilata de carri di San Giacomo, che più o meno terminerà verso le 17 e questa concomitanza potrebbe “rubare” pubblico alla prima in teatro. La rassegna poi continuerà sabato 21 febbraio alle 20.30 quando sul proscenio di San Giacomo saliranno gli attori della compagnia «I Barcaioli» per proporre «Chi de fiori feriss». Sabato 7 marzo toccherà all’associazione bolzanina «Luci della ribalta» con «Cose dell’altro mondo», mentre sabato 14 marzo la Filo di Ora proporrà al pubblico locale «Il mistero dell’assassino misterioso». Sabato 21 marzo arriverà la Filo di Toblino con «L’è sempre colpa del nono» e infine chiusura della rassegna affidata ancora alla Strapaes con «El vegna avanti», altro cavallo di battaglia della compagnia.
 Il tutto, come s’è detto, nella nuova sala teatrale della frazione che dovrebbe essere inaugurata, con il primo spettacolo, appunto domenica prossima. Il condizionale - come scriviamo qui sopra - resta d’obbligo visto e considerato che bisogna attendere l’esito dei minuziosi controlli che sono stati eseguiti l’altro giorno. Ovviamente la Strapaes spera che venga dato il via libera definitivo della sala che è un autentico gioiello e la cui acustica, testata dal coro Monti Pallidi pochi giorni fa, è stata giudicata buona. In attesa delle verifiche con il pubblico in platea. (b.c.)


Cultura: consulta nominata e già operativa



 LAIVES. È stata nominata la consulta culturale e lo hanno fatto i rappresentanti di diverse associazioni comunali l’altra sera alla presenza dell’assessore alla cultura Loris Frazza, di quello allo sport Bruno Ceschini e di Gianluca Nettis, capo dell’ufficio servizi del Comune. Va dato atto proprio all’assessore Frazza di essere riuscito in poco tempo a formare questo organismo, dopo che per anni i suoi predecessori ne avevano solo parlato senza arrivare alla costituzione. La composizione della consulta rispetta la proporzionale così come è tra la popolazione di Laives e così, per il gruppo tedesco sono entrati Roland Rauch, della Banda musicale e Josef Stocker della Heimatbuehne.
 Per le associazioni del gruppo italiano invece fanno parte della consulta Riccardo Di Valerio, del Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82, Maria Rosa Travaglini, del Piccolo teatro Pineta, Bruno Debortoli, della Filodrammatica e Dino Gagliardini, del coro Monti Pallidi.
 Rassegna teatrale. Lo spettacolo teatrale «Le strade dell’acqua», a cura del Centro della pace di Bolzano, era stato già proposto con successo a Vadena. Adesso arriva in aula magna nell’ambito della 29esima rassegna nazionale Stefano Fait. L’appuntamento è per domani e dopodomani alle 20.45. È un lavoro scritto da Francesco Comina, con la partecipazione di Flora Sarrubbo. I biglietti per i non abbonati, si possono acquistare sia al botteghino del teatro aula magna nelle serate di programmazione e da Fiori Berger di via Kennedy. (b.c.)

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mercoledì, 11 febbraio 2009


San Giacomo: la sala verso l’apertura



IERI SOPRALLUOGHI
 Alto Adige, 11 FEBBRAIO 2009

 LAIVES. Ieri sono stati effettuati i collaudi presso la struttura del Black Box in zona Galizia e nella sala teatrale di San Giacomo. I risultati dovrebbero essere positivi e, per per la sala teatrale di San Giacomo, domenica 15 febbraio potrebbe iniziare regolarmente la prima rassegna teatrale organizzata dalla compagnia Strapaes. (b.c.)
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giovedì, 29 gennaio 2009


È al decollo la Consulta culturale


di Bruno Canali
 Alto Adige, 29 GENNAIO 2009

 LAIVES. Prima riunione del neo assessore alla cultura Loris Frazza con le associazioni culturali e giovanili della realtà comunale. «Ci siamo trovati in aula magna l’altra sera - dice Frazza - e, oltre ad accennare a quelli che sarebbero i miei intendimenti programmatici da qui alla fine del mandato, ho anche gettato le basi per insediare finalmente, dopo tempo che la si aspettava, la Consulta culturale e giovanile a supporto del mio assessorato».
 Frazza afferma di avere presentato alle associazioni la sua idea in merito alle manifestazioni che si faranno, ad esempio in estate, vedi il Festival comunale, che lui non intende più chiamare così, anche perché la formula dovrebbe cambiare radicalmente. «Saranno le associazioni ad organizzare questa iniziativa - dice Frazza - e il Comune metterà a disposizione l’apporto logistico e finanziario. Quanto alla Consulta culturale e giovanile, sarà un organismo riconosciuto dall’amministrazione comunale e istituito sulla base del regolamento che il consiglio ha approvato. Funzionerà per stabilire di concerto le linee programmatiche da avviare durante il periodo che rimane da qui alle elezioni comunali. E’ un modo perché l’assessore alla cultura e ai giovani non faccia quello che vuole, ma si confronti continuamente con le associazioni per discutere le proposte e le indicazioni che arriveranno da loro».
 Primo passo concreto, l’incontro in programma per il 10 febbraio, dove dovranno essere nominati i 6 componenti della Consulta. Per la realtà culturale e giovanile del Comune è un passo importante perché finora un progetto culturale non è mai esistito. Sarebbe perciò auspicabile che anche da parte dell’assessore allo sport venisse avviata una analoga iniziativa per razionalizzare tutto il settore.
 Un altro lavoro impegnativo che tocca al neo assessore Frazza è quello della gestione della nuova sala teatrale di San Giacomo, un gioiello che non ha pari sul territorio comunale e che proprio per questo andrà gestito con la massima cura e attenzione. L’idea i Frazza è già stata abbozzata anche nella relazione che accompagna il bilancio di previsione 2009 e si tratterà di affidare all’inizio il compito alle associazioni locali, mentre per la parte strettamente tecnica, data la complessità di una struttura del genere, si potrebbe pensare ad una cooperativa alla quale magari affidare anche le altre disponibilità del Comune.
 Loris Frazza non ha molto tempo a disposizione (il mandato scadrà nel maggio del 2010) e di questo se ne rende conto. Però si tratterà almeno di gettare le basi in prospettiva futura.
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martedì, 27 gennaio 2009



Sala di San Giacomo: venerdì prova dell’acustica


Prosegue il montaggio delle ultime poltrone
Alto Adige, 27 GENNAIO 2009

 LAIVES. Nella sala teatrale di San Giacomo si sta completando il montaggio delle 350 poltroncine e del sipario e secondo l’architetto Giorgio Cattelan, progettista del complesso, entro questa settimana i lavori interni dovrebbero essere conclusi. «Rimarranno le sistemazioni esterne - spiega Cattelan - e poi ovviamente i collaudi, che potrebbero iniziare dalla settimana prossima». Intanto il coro Monti Pallidi testerà l’acustica della nuova sala e lo farà già in questi giorni insieme alle prove tecniche mediante le strumentazioni. «Per questi test verrà anche montata la camera acustica della quale è dotata la sala teatrale - dice Cattelan - e così capiremo come reagisce lo spazio alle sollecitazioni sonore».
 C’è grande attesa da parte delle associazioni per questa splendida sala teatrale, la più bella che c’è a livello comunale e bisognerà stabilire anche la futura gestione, sia tecnica che artistica. (b.c.)
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mercoledì, 14 gennaio 2009


La sala di San Giacomo visitata dagli amministratori comunali

Alto Adige, 14 GENNAIO 2009

 LAIVES. Proseguono le visite periodiche da parte degli amministratori comunali al cantiere di San Giacomo dove si sta ultimando la sala teatrale. Si tratta di un pressing imposto anche dalle aspettative crescenti delle associazioni locali, che non vedono l’ora di prendere possesso della nuova sala per iniziare con le programmazioni pronte da tempo. L’altro giorno è stata la volta nuovamente del sindaco Polonioli (che è presidente del consorzio di gestione della zona scolastica di San Giacomo) accompagnato per l’occasione dagli assessori alla cultura Loris Frazza e, per Bolzano, Primo Schoensberg. «Abbiamo verificato lo stato di avanzamento dei lavori nella sala - ha detto poi Frazza - considerando che comunque la ditta ha come termine di consegna verso la metà di febbraio. Io stesso, nei prossimi giorni rivedrò il collega di Bolzano per approfondire il discorso relativo alla gestione futura». (b.c.)
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mercoledì, 14 gennaio 2009


 "Idee chiare: più coordinata la programmazione" Il neo assessore Loris Frazza

di Bruno Canali
 Alto Adige, 14 GENNAIO 2009

 LAIVES. Fresco di nomina nell’esecutivo comunale al posto di Christian Tommasini, eletto in Provincia, Loris Frazza ha ereditato tutte le competenze in materia di cultura e giovani e si è immediatamente trovato alle prese con il bilancio di previsione 2009. «Per questo mi trovo in difficoltà a dover predisporre una relazione programmatica - spiega Frazza - perché non ho avuto il tempo necessario per valutare a fondo le iniziative che aveva allestito chi mi ha preceduto in giunta». Ma Frazza ha esperienza e dimostra di avere le idee chiare per l’immediato futuro.
 Frazza ha messo a fuoco alcune prospettive per i prossimi mesi. «Sicuramente cercherò di portare avanti un coordinamento per la realizzazione di un ciclo estivo di cinema coinvolgendo anche Bronzolo e Vadena. Da quanto mi hanno fatto sapere al Centro Don Bosco, la programmazione cinematografica invernale non ha riscontrato il successo sperato: le presenze di pubblico sono state modeste e quindi cercherò di cambiare». Altro progetto che Loris Frazza intende sviluppare riguarda il Festival comunale. «Ritengo che il Festival vada sostituito con una serie di manifestazioni estive proposte in toto dalle associazioni e non dall’amministrazione comunale, anche delle frazioni - spiega Frazza - con un evento di grande risonanza a fine estate, qualche cosa di spessore perlomeno provinciale se non regionale. Infine, vediamo se sarà possibile aderire ad un progetto intitolato “Festival di musica internazionale” che già nel Trentino è stato fatto con ottimi riscontri. So che a Laives si sta formando un gruppo specifico per questo e l’idea sarebbe di coinvolgere più spazi all’interno della nostra città».
 Uno degli impegni principali in questa fase è certamente rappresentato dall’imminente avvio del teatro di San Giacomo, uno splendido “gioiello”, che andrà gestito con la massima cura. «Per San Giacomo - afferma l’assessore alla cultura - ritengo che la programmazione culturale debba seguire le indicazioni che verranno in primis dagli operatori culturali della stessa frazione; poi, per il migliore utilizzo della struttura stessa, si valuteranno tutte le altre proposte che arriveranno, con l’impegno di trovare la formula migliore e più efficace per rendere quella sala teatrale disponibile il più possibile». Tra gli impegni a breve periodo dell’assessore Loris Frazza, anche il varo della consulta culturale e di quella giovanile, basi per tutta la programmazione.
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mercoledì, 07 gennaio 2009

Chi deve gestire il nuovo tetaro?


Terminati, o quasi, i lavori di costruzione, per il nuovo teatro si apre ora una seconda fase, forse ancora più delicata: decidere come - e soprattutto da chi - dovrà essere gestita la nuova struttura culturale. Le ipotesi al vaglio sono diverse. La prima è ovviamente che a farsene carico sia l'amministrazione comunale, così come già avviene per l'aula magna. Un'altra ipotesi porta invece all'esternalizzazione della gestione, che potrebbe essere affidata a una ditta specializzata, a un'associazione o anche a un pool di associazioni. E addirittura che l'eventuale gestore possa anche farsi carico di tutte le sale pubbliche presenti a Laives. Tutte ipotesi percorribili: si tratta di capire quale sia la soluzione migliore per far "rendere" al meglio la nuova struttura.
Di seguito riportiamole opinioni dei gruppi consiliari su questo argomento.


AN - PDL

Porsi solo oggi il problema della gestione dei teatri denota scarsa capacità programmatoria. L'eventuale esternalizzazione del teatro di San Giacomo non può avvenire prima che se ne conosca la frequenza e il tipo di utilizzo che si avrà. È pertanto necessario un periodo non inferiore ai due anni di gestione comunale, per poi scegliere su una base di elementi certi la soluzione migliore per utenza da una parte e Comune dall'altra.


Città Nuova

II nuovo teatro di San Giacomo, prima ancora di aprire i battenti, è già diventato una sequela infinita di problemi. Non siamo qui a distribuire colpe, non spetta a noi farlo. Pensiamo che la gestione dovrà essere inizialmente diretta per forza di cose, per poi coinvolgere le associazioni. Dovrà essere una struttura al servizio dell'arte, dello spettacolo e della cultura, quindi non solo ad esclusivo uso e consumo delle realtà locali.

Civica di Centro

Dopo anni di promesse finalmente una sala teatro polifunzionale a S. Giacomo al servizio dei cittadini sia di Laives che di Bolzano. Come gestire un'opera così importante? Le casse comunali non sono in grado di finanziare tali spese per cui bisognerà riunire tutte le varie associazioni per verificare la possibilità di formare un comitato di gestione il quale saprà sfruttare tutti i canali possibili sia pubblici che privati (sponsorizzazioni) per far quadrare il cerchio finanziario.

Ind. Democratici

Per il nuovo teatro di San Giacomo è auspicabile una gestione diretta da parte della Amministrazione comunale quale maggior garanzia di trasparenza ed efficienza. Vediamo di buon occhio comunque, anche una gestione diretta da parte delle associazioni di San Giacomo se supportate da personale qualificato e strutturate in maniera da dare ampie garanzie di efficienza per la gestione della sala stessa.

Progetto Alto Adige

Non vi è alcun dubbio che viviamo in un momento in cui qualsiasi cosa sia gestita dal Comune è un fallimento.Questo porterebbe a pensare che sia meglio affidare ai privati quante più gestioni sia possibile. Noi siamo però portati a pensare che il problema non lo si risolve cambiando le modalità gestionali del patrimonio pubblico, ma mandando a casa gli amministratori comunali che non sono capaci di fare il lavoro per cui sono profumatamente pagati.

Partito Socialista

Riteniamo che le sale pubbliche  siano ben gestite dall'amministrazione comunale e la riprova è l'invidiabile gestione dell'aula magna di Laives. Per il teatro di San Giacomo riteniamo doverosa una verifica con Bolzano (altro proprietario) per valutare una sinergia di forze tra Comuni per la gestione della stessa.
In seconda battuta si può pensare a una esternalizzazione per la gestione tecnica con personale tecnico qualificato.

Rifondazione

Finalmente anche S. Giacomo ha una sala degna di questo nome, ma il nodo della gestione di tutte le strutture comunali non è affatto secondario. Diverse le soluzioni possibili, ma occorre che permangano sempre in mano pubblica l'indirizzo e il controllo attraverso un regolamento all'altezza e il coordinamento dell'assessorato. Garantire l'accesso a tutti, aumentare e diversificare l'offerta, vuol dire evitare un uso privatistico delle risorse comuni.

SVP

II nuovo teatro di S. Giacomo è stato costruito in un periodo economicamente buono. Le associazioni locali non saranno in grado di sfruttarlo completamente. Affinché la struttura sia utilizzata al meglio, il teatro dovrebbe essere aperto alle realtà vicine, come Bolzano. La gestione della struttura dovrebbe essere assunta da un'associazione locale, affinché la popolazione accetti il teatro e resti intatto il contatto con la realtà locale.

UDC

La nuova struttura teatrale di San Giacomo aggiunge nuove opportunità all'offerta di rappresentazioni e di intrattenimento nel nostro Comune.
Quest'offerta già alta per la nostra cittadinanza rischia perciò di risultare non idonea. Riteniamo che l'affidamento della programmazione artistica ad un esterno competente in materia sia dal punto di vista qualitativo e organizzativo la soluzione migliore.

Ulivo - Part. Democratico

II teatro di S. Giacomo costituirà un punto d'incontro fondamentale per la frazione. La sua gestione dovrà tenere conto in primis delle esigenze del territorio, delle associazioni culturali locali, oltre a puntare sul contenimento dei costi. Auspichiamo che in pool di associazioni locali, professionalmente preparate, si faccia carico della gestione in stretto collegamento con l'amministrazione e gli uffici competenti per armonizzare le proposte con le altre strutture del territorio.

Verdi

L'ideale sarebbe affidare la gestione di tutte le sale teatrali pubbliche, non a un'associazione o a un professionista, ma a un pool. Una rete costituita da associazioni, cooperative (etc.) del territorio e da un rappresentante (funzionario) del Comune. Si arriverebbe così a una gestione delle strutture partecipata, legata al territorio di riferimento, nonché più trasparente ed economica. Questa esperienza potrebbe rappresentare un esperimento perla gestione futura di altre strutture.

(Testi autogestiti dai gruppi)

Ultimi ritocchi al nuovo teatro

Un vero e proprio gioiello attraverso il quale rilanciare e valorizzare l'intera attività culturale di San Giacomo. Sul nuovo teatro sono giustamente concentrare le attenzioni di numerose associazioni culturali della frazione e non solo. Perché la struttura, progettata dall'architetto Giorgio Cattelan, è quanto di meglio si possa volere, sia per dimensioni che - soprattutto - per qualità di spazi e di impianti.
La grande sala avrà una capienza di 350 persone e sarà dotata un grande palcoscenico in grado di ospitare anche rappresentazioni teatrali "impegnative':
Notevole la cura riservata all'acustica: la sala è stata interamente rivestita in legno e sul soffitto sono state previste speciali pannellature orientabili, per poter fornire la miglior resa possibile.
Molto importante per le innumerevoli possibilità di utilizzo sarà anche il foyer del teatro, che sarà dotato anche di un bar oltre che, ovviamente,di un guardaroba. All'ingresso è stata infatti realizzata una grande sala che potrà essere sfruttata in diversi modi, come per esempio per esposizioni e mostre d'arte. Nel piano interrato, proprio sotto la platea, è stata previsto un ulteriore spazio utilizzabile per conferenze, riunioni o come spazio espositivo.
I lavori all'interno della struttura sono ormai in dirittura d'arrivo: nelle scorse settimane sono stati tolti i ponteggi nella sala, che sta quindi iniziando a prendere la sua configurazione definitiva. La parte tecnica è praticamente ultimata e si sta lavorando sulla pavimentazione: e con la sistemazione del sipario e delle poltroncine il nuovo teatro sarà finalmente pronto.

da Laivesnotizie
Dicembre 2008 Anno 8 N. 6
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mercoledì, 07 gennaio 2009


Nuovo teatro Un incontro con Bolzano

Le intenzioni di Frazza
Alto Adige, 07 GENNAIO 2009

 LAIVES. Come affrontare le spese di gestione delle strutture comunali nella maniera più conveniente e meno onerosa per le casse del Comune, rappresenterà la principale sfida per il neo assessore alla cultura Loris Frazza che ha già dato qualche indicazione della linea - vicina a quella del sindaco - che intende seguire in questo settore, la valorizzazione delle potenzialità esistenti in loco e affidamento all’esterno di determinati, specifici servizi, come sono quelli della manutenzione tecnica degli impianti, in maniera da gravare il meno possibile sul personale del cantiere comunale. «Per quanto concerne invece il teatro di San Giacomo - anticipa Frazza - conto di parlarne quanto prima con Primo Schoensberg, assessore alla cultura di Bolzano, Comune che fa parte del consorzio di gestione della zona scolastica di San Giacomo, teatro compreso. Intanto, per incominciare interverremo noi direttamente come Comune». (b.c.)
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mercoledì, 07 gennaio 2009


Completamento delle strutture comunali «La gestione con la cinghia tirata»

Polonioli: più costi con stazione, sala di San Giacomo e zona Galizia
Alto Adige, 07 GENNAIO 2009


 LAIVES. Con il completamento delle ultime strutture, come Black Box in zona Galizia e sala teatrale a San Giacomo, la dotazione può dirsi completa. Per certi versi è anche invidiabile perché non tutti possono vantare una realtà del genere, che abbraccia ugualmente la città e le sue frazioni. Il rovescio della medaglia è però rappresentato dai costi di gestione, che saranno sempre più elevati.
 «Ce ne rendiamo perfettamente conto - dice il sindaco Giovanni Polonioli, impegnato attualmente con la giunta nella preparazione del bilancio 2009 - ed i costi che ne derivano vanno a pesare sempre più sulle spese correnti, ingessando i bilanci». Il sindaco fa l’esempio della nuova stazione ferroviaria la cui gestione costerà non meno di 30 mila euro l’anno una volta del tutto in funzione. Le altre strutture fondamentali - su cui si basa gran parte dell’attività associativa comunale - sono sostanzialmente tre: il teatro aula magna, la zona sportiva Galizia (con centro giovanile e Black Box) e la sala teatrale di San Giacomo in fase di ultimazione. «Proprio parlando di San Giacomo - spiega Polonioli - questa sala e l’aula magna non sono e non saranno come il Cristallo o il teatro comunale a Bolzano, nel senso che qui da noi è impensabile spendere diverse centinaia di migliaia di euro l’anno per la gestione. Dovremmo risolvere il problema contenendo al massimo i costi». A tale proposito il sindaco aggiunge che non si prevede assolutamente di ingaggiare figure specifiche, come direttore artistico o altro, ma piuttosto bisognerà ragionare su un modello di gestione collettiva delle strutture come aula Magna, Black Box e teatro di San Giacomo, intanto almeno sotto il profilo tecnico. «Ad esempio si potrebbe fare una gara per assegnare la gestione tecnica ad una cooperativa - spiega Polonioli - appaltando all’esterno la pulizia. Anche per la zona sportiva, dove adesso abbiamo Black Box, pista per i birilli e bocciodromo, andrà pensato un modello gestionale che alle casse comunali costi il meno possibile. In tal senso abbiamo previsto ad esempio il bar-ristoro interno, così come una prospettiva interessante si aprirà con l’arrivo dell’Fc Alto Adige in futuro».
 E l’ipotesi di sponsorizzazioni private? «Dove le strutture funzionano i privati manifestano interesse - conclude Polonioli - quindi non escludo a priori anche questo tipo di percorso per eventuali gestioni delle nostre strutture. Bisognerà comunque avviare un ragionamento complessivo».
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lunedì, 05 gennaio 2009

La crisi «frena» gli appassionati
 
Motivo in più per una riflessione allargata e coordinata su proposte e gestione della nuova sala a San Giacomo
SABATO, 03 GENNAIO 2009

 LAIVES. La crisi finanziaria internazionale sta avendo riflessi anche sulla stagione teatrale in corso all’aula magna e sull’ennesima edizione della rassegna nazionale «Stefano Fait». La conferma è venuta, nei giorni scorsi, dagli organizzatori. È significativo il fatto che per la prima volta, dopo tanti anni, non è stato raggiunto il tutto esaurito per lo spettacolo di e con Andrea Castelli, un autentico beniaminon del pubblico locale. Secondo Loris Frazza, neo assessore alla cultura ed organizzatore (con la Filodrammatica cittadina) della rassegna e di altri eventi culturali in città, «Il problema maggiore è determinato dalla crisi economica. Nonostante prezzi decisamente popolari, come quelli applicati alla rassegna dialettale di Laives, non si riesce comunque più a riempire la sala. Al di là degli affezionati che hanno acquistato gli abbonamenti molto in anticipo, notiamo che la sera dello spettacolo arriva sempre meno gente al botteghino».
 Questa situazione rappresenta, per forza di cose, uno dei punti fermi da cui partire per impostare prima e risolvere poi il delicato problema della nuova sala teatrale di San Giacomo che, secondo il progettista e l’amministrazione civica, dovrebbe essere pronta e quindi agibile entro questo mese di gennaio.
 Sono due, in sintesi, le questioni da risolvere: 1) la programmazione degli spettacoli, 2) la gestione della struttura. Due questioni che non possono essere comunque slegate una dall’altra e che vanno affrontate con il sostegno di pareri il più possibile allargati. La giunta comunale ha dichiarato che è intenzionata a sentire le varie associazioni interessate per capire le loro esigenze e venire incontro alle eventuali richieste. È una strada necessariamente da percorrere assieme. Più ardua - anche alla luce dei riflessi della crisi finanziaria sulla rassegna teatrale in corso - appare la soluzione per la gestione della nuova sala teatrale nella frazione. L’ostacolo principale da considerare - e che comunque non sarà facile superare - è indubbiamente quello finanziario: le varie strutture similari presenti sul territorio provinciale sono altrettante «produzioni» di deficit perchè i costi di ordinaria amministrazione sono comunque elevati e non possono essere coperti dalla programmazione che, fra l’altro, non copre tutto l’arco dell’anno. Domanda scontata proprio per quanto riguarda la sala di San Giacomo e da verificare proprio con le varie associazioni: quanti saranno gli spettacoli nel corso dell’anno che saranno in grado di proporre tenendo conto degli altri spazi (quelli giovanili compresi) a disposizione sul territorio? Il tutto partendo da una constatazione di fondo: la rassegna teatrale non farà trasloco dalla sede “storica” dell’aula magna ristrutturata (bene) da pochi anni. (e.d.)
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sabato, 27 dicembre 2008



«Per la sala teatrale servono persone fra loro coordinate»


Il Centro Attenzione Permanente fa una serie di proposte al Comune e sollecita un pubblico confronto
Alto Adige, 27 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Continua la discussione in merito all’utilizzo e alla gestione della nuova sala teatrale che dovrebbe essere agibile, a San Giacomo, entro il prossimo mese di gennaio. Il Centro Attenzione Permanente della frazione, in una lunga nota a firma di Lorenzo Merlini, fa una serie di proposte destinate a stimolare il dibattito in particolare per quanto riguarda la gestione della struttura.
 «Stabilire la programmazione delle possibili attività nella nuova struttura di San Giacomo è forse il tema più delicato da affrontare e misurare. Sicuramente ogni associazione o gruppo, ma anche il singolo individuo operante sul territorio, ha una propria idea. Ciò è corretto, ma non sufficiente, perchè è necessario un orientamento ben preciso, potremmo definirlo indirizzo programmatico dell’assessorato alla cultura e più ancora dell’intera amministrazione comunale». Partendo da queste considerazioni, il Centro Attenzione Permanente fa la prima proposta: «L’amministrazione comunale deve stabilire di stanziare nel proprio bilancio annuale una somma volta a perseguire gli obiettivi indicati e se intende avvalersi anche di partecipazioni private e di sponsor finanziari nel rispetto delle finalità della vita culturale della sala. È quindi necessario che l’amministrazione si esprima quanto prima, che dica quanto vuole impegnarsi e verso quali filoni di attività e con quali proposte intenda iniziare». Seconda proposta: «Un aspetto certamente da non trascurare e che offre legami stretti fra i diversi enti, associazioni, istituzioni nel loro operare, può essere l’istituzione di un comitato di programmazione che potrebbe svolgere funzioni significative quali: a) esaminare le proposte delle attività culturali da realizzare nella struttura e stendere un programma annuale degli impegni in armonia con gli indirizzi della giunta comunale; b) promuovere incontri con le istituzioni e con le formazioni culturali e sociali per attivare collaborazioni e la promozione di iniziative ed eventi nella sala; c) vagliare le richieste di utilizzo dei centri polivalenti esistenti per le attività da svolgersi negli stessi ed esprimere parere relativamente alla conformità della struttura ed alle finalità sociali e culturali dell’iniziativa stessa; d) vigilare sulla rispondenza tra le attività programmate e quelle realizzate; e) presentare all’amministrazione comunale, entro una certa data (inizio anno successivo), una sintetica relazione sulle attività svolte».
 Le proposte del Centro Attenzione Permanente vanno oltre e considerano anche ulteriori figure «che potrebbero migliorare i numerosi aspetti della vita culturale nel territorio di Laives». Ecco dunque che si potrebbe «Ipotizzare un responsabile dell’Ufficio cultura che: a) studia in collaborazione con il responsabile organizzativo il programma di ogni singola manifestazione per l’individuazione deiprovvedimenti amministrativi necessari o opportuni per la buona riuscita della manifestazione stessa; b) predispone le direttive, le proposte di deliberazione e determinazioni necessarie per la esecuzione del programma delle manifestazioni approvato dal comitato di programmazione; c) appronta la documentazione necessaria per l’inoltro delle richieste di contributo previste dalle norme. Il responsabile organizzativo potrebbe occuparsi della gestione dell’agenda delle iniziative che si svolgono nella struttura e della stesura semestrale o annuale del palinsesto delle manifestazioni da sottoporre all’approvazione del comitato di programmazione; potrebbe occuparsi della organizzazione di ogni singola manifestazione, curare le relazioni con il mondo artistico, culturale e con altri soggetti preposti ad organizzare eventi sul territorio...».
 Le proposte del Centro Attenzione Permanente arrivano in un momento in cui della nuova sala teatrale bisogna per forza discutere. Il dibattito è aperto e questo giornale è disponibile ad ospitarlo. (e.d.)
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martedì, 23 dicembre 2008


Sala di San Giacomo «Sul teatro coinvolgere gli abitanti»


Alto Adige, 23 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Si è finalmente saputo dal progettista architetto Giorgio Cattelan che lo spazio teatrale a San Giacomo sarà pronto con molta probabilità verso la fine di gennaio 2009. I lavori stanno proseguendo e quindi la scadenza dovrebbe essere rispettata in modo tale da venire incontro alla programmazione che è stata impostata da alcune associazioni locali. In merito interviene, con una nota, Giovanni Barborini, vice presidente del consiglio di quartiere Oltrisarco Aslago.
 «Sul teatro a San Giacomo siamo stati lasciati fuori fino dall’inizio. Non conosciamo il progetto, non siamo mai stati coinvolti neanche in qualità di uditori». È decisamente seccato il vice presidente Barborini del Consiglio di quartiere di Oltrisarco Aslago che copre fino a Maso della Pieve il suo raggio di intervento. Continua la nota di Barborini: «Do piena ragione al dottor Merlini del Centro Attenzione permanente sulla necessità di coinvolgere da subito anche gli abitanti di Oltrisarco. Che il Comune di Bolzano non sia intenzionato a coinvolgere il Consiglio di quartiere lo dimostra il fatto che non è stata mai convocata una riunione per presentarci il progetto del teatro o meglio ancora di permetterci di seguire le varie fasi di costruzione. Questo lo posso confermare per i quattro anni passati in consiglio. Da tempo sollecitiamo per Maso della Pieve l’esigenza di migliorare la vita sociale creando punti di incontro e di cultura che mettano in movimento associazioni e strutture dei due Comuni, il teatro va sicuramente in quella direzione. Adesso però chiedo con fermezza al Comune di Bolzano di allargare la discussione ed i coinvolgere il quartiere sulla gestione dell’attività del teatro. Chiedo che si apra una nuova fase di confronto che veda il Consiglio di quartiere e gli abitanti di Oltrisarco Maso della Pieve maggiormente coinvolti. Se la struttura teatrale, pagata in parte dal Comune di Bolzano, verrà avviata è gestita bene per San Giacomo e Oltrisarco si aprono in futuro delle prospettive interessanti. Faccio proprie le frasi riportate sul giornale: “il teatro è molto bello ed invidiabile, significativo se tutti lo vedessero e potessero sentirlo proprio. Serve far capire quanto sia importante la nuova struttura e sopratutto cosa ci si aspetta da essa».
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domenica, 21 dicembre 2008


Prospettive del teatro di San Giacomo – contributo 4
Quale programmazione?


Stabilire chi fa la programmazione delle possibili attività nella nuova struttura di San Giacomo è forse il tema più delicato da affrontare e misurare. Sicuramente ogni associazione o gruppo, ma anche il singolo individuo operante sul territorio ha una propria idea nell'affrontare tale importante esercizio: ciascuno orientato prevalentemente alla propria materia di produzione e di conoscenza. Tutto questo è corretto, ma non sufficiente, perchè è necessario un orientamento ben preciso, potremmo definirlo indirizzo programmatico dell'Assessorato alla Cultura e più ancora dell'intera Amministrazione Comunale che deve conoscere e mantenere costanti rapporti con la popolazione e i numerosi organismi territoriali (scuole, asili, centri sociali, org. Turistiche, commerciali, associazioni e così via). L'Amministrazione comunale deve stabilire di stanziare nel proprio bilancio annuale una somma volta a perseguire gli obiettivi indicati e se intende avvalersi anche di partecipazioni private e di sponsor finanziari nel rispetto delle finalità della vita culturale della sala.
E' necessario che l'amministrazione si esprima quanto prima, che dica quanto vuole impegnarsi e verso quali filoni di attività e con quali proposte intenda iniziare. I cittadini hanno diritto di sapere e di partecipare democraticamente ad una così grande e nuovo progetto.
Un aspetto certamente da non trascurare e che offre legami stretti fra i diversi enti, associazioni, istituzioni nel loro operare, può essere l'istituzione di un Comitato di Programmazione che potrebbe svolgere funzioni significative quali:
a) esaminate le proposte delle attività culturali da realizzre all'interno della struttura e stendere un programma annuale degli impegni dei Centro/i Polivalenti in armonia con gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale ;
b) Promuovere incontri con le Istituzioni e con le formazioni culturali e sociali per attivare collaborazioni e la promozione delle iniziative/ eventi all’interno;
c) vagliare le richieste di utilizzo del/i Centri Polivalenti per le attività da svolgersi negli stessi ed esprimere parere relativamente alla conformità della struttura ed alle finalità sociali e culturali dell’iniziativa stessa;
d) vigilare sulla rispondenza tra le attività programmate e quelle realizzate;
e) presentare all’Amministrazione Comunale, entro una certa data (inizio anno successivo) , una sintetica relazione sulle attività svolte presso il/i Centri Polivalenti.
Altre figure importanti potrebbero migliorare i numerosi aspetti della vita culturale nel territorio di Laives;
Potremmo ipotizzare un Responsabile dell'Ufficio Cultura che:
a) studia in collaborazione con il Responsabile Organizzativo il programma di ogni singola manifestazione per l’individuazione dei provvedimenti amministrativi necessari o opportuni per la buona riuscita della manifestazione stessa;
b) predispone le direttive, le proposte di deliberazione e determinazioni necessarie per la esecuzione del programma delle manifestazioni approvato dal Comitato di Programmazione.
  1. appronta la documentazione necessaria per l’inoltro delle richieste di contributo previste dalle norme europee, statali, regionali, da provvedimenti della Provincia o da quelli comunali.
Il cui Responsabile Organizzativo potrebbe ccuparsi di:
a) gestione dell’agenda delle iniziative che si svolgono nella struttura e della stesura semestrale o annuale del palinsesto delle manifestazioni da sottoporre all’approvazione del Comitato di Programmazione;
b) organizzazione di ogni singola manifestazione predisponendo e attuando il programma fino alla chiusura della manifestazione stessa
c) cura delle relazioni con il mondo artistico, culturale e con altri soggetti preposti coinvolti nelle manifestazioni o negli eventi programmati sul territorio dal Comitato di Programmazione;
d) convocazione degli incontri del Comitato di Programmazione con una frequenza minima, ad esempio, bimestrale.
Il Responsabile Organizzativo potrebbe essere “legato” all’Amministrazione da un rapporto di collaborazione professionale o a progetto, ma forse anche a coincidere con il Responsabile del Comitato di Programmazione.

Molte ipotesi sono valide e certamente la nostra non è più valida delle altre; il nostro piccolo contributo vuole solo:
1. offrire momenti di riflessione su temi legati all’universo delle persone: giovani e meno giovani;
2. favorire l’approfondimento ed il coinvolgimento personale per la ralizzazione di nuove e originali esperienze;
3. far attivare la popolazione in prima persona in attività sociali, culturali, ricreative e di incontro e condivisione;
4. creare quei presupposti necessari ad accogliere gli eventuali disagi sul territorio del singolo e dei gruppi, al fine di trovare percorsi idonei di elaborazione positiva e di risposta socio-culturale;
5. consolidare il ruolo del Centro Polivalente di San Giacomo come punto di riferimento per una serie di politiche e di progetti relativi ai giovani e alle famiglie, per la realizzazione di efficaci interventi nel campo della prevenzione, proponendo anche un’azione coordinata tra istanze educative, sociali, culturali, scolastiche, sportive e lavorative presenti sul territorio.
Questo secondo noi sono i temi da affrontare e da discutere con gli Assessorati alla Cultura e le amministrazioni di Laives e Bolzano. Tutti i politici hanno un ruolo estremamente importante in occasioni così straordinarie e riteniamo, pertanto, che la valorizzazione delle molte aspirazioni dei cittadini possano essere realizzate con la partecipazione aperta di tutti.
 Centro Attenzione Permanente di San Giacomo





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sabato, 20 dicembre 2008

Subito« la gestione del nuovo teatro»





Centro Attenzione Permanente: bisogna coinvolgere gli abitanti
 «Importante sentire chi risiede a Oltrisarco e a Maso della Pieve»


Alto Adige, 20 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Dal sopralluogo effettuato di recente da alcuni rappresentanti delle associazioni culturali e dal neo assessore alla cultura Loris Frazza nella struttura polivalente in zona scolastica a San Giacomo, si è finalmente saputo dal progettista architetto Giorgio Cattelan che lo spazio teatrale sarà pronto con molta probabilità verso la fine di gennaio 2009. In merito interviene, con una nota, il Centro Attenzione Permanente che più volte ha sollecitato la necessità di questa rilevante struttura.
 Lorenzo Merlini, a nome del Centro Attenzione Permanente della frazione, evidenzia la soddisfazione per l’approssimarsi di tale completamento perchè siamo certi che dopo la lunga attesa, per certi versi snervante, si potrà finalmente prospettare una meritevole programmazione culturale. Il Centro Attenzione Permanente, che più volte ha sollecitato la necessità di questa rilevante struttura, intende porre all’attenzione alcuni problemi importanti. Costruire un’architettura teatrale senza affrontare il suo migliore utilizzo, la sua gestione tecnica o logistica e la sua programmazione all’interno di una rinnovata sfida di politica culturale territoriale, significa partire con il piede sbagliato. Ecco dunque la necessità da parte degli assessorati alla cultura di Bolzano e Laives, meglio, di entrambe le amministrazioni nella loro peculiarità, di riprendere con impegno, nuovi e numerosicontatti con la popolazione di San Giacomo, di Maso della Pieve e di Oltrisarco. Il nuovo teatro o centro polivalente è parte della scuola di San Giacomo, consorzio del comune di Laives e Bolzano. Potremmo pensare alla struttura come ad uno spazio per la cultura, per le idee e per le associazioni dove, nel corso del tempo, si crei un nuovo pubblico per la cultura di qualità, un punto di riferimento per tutta la comunità. Il lavoro da svolgere per dare credibilità a questo luogo importante di intrattenimento, aggregazione e promozione culturale è certamente faticoso e richiede rinnovate energie professionali, ma siamo consapevoli che saprà coniugare al massimo livello esigenze culturali e informative. Come realizzare quindi questo progetto? Sicuramente primariamente con l’aiuto di associazioni operanti sul territorio, ma anche con quelle di Bolzano, con iniziative che dovranno caratterizzare la sala: spettacoli per bambini, studenti e pensionati in orari accessibili; concerti; spettacoli di narrazione teatrale; mostre; performances multimediali e incontri a tema; altre sere invece potranno essere dedicate ad incontri del mondo del volontariato e del mondo sociale. Il teatro è veramente bello ed invidiabile; significativo, se tutti lo vedessero e potessero sentirlo proprio. È quindi necessario far capire quanto importante sia questa nuova struttura e sopratutto cosa ci si aspetta dalla stessa».
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giovedì, 18 dicembre 2008


Prospettive del teatro di San Giacomo – contributo 3
Quale gestione delle attività?

Riprendendo il discorso sulla gestione del teatro di San Giacomo che permette lo svolgimento di attività di carattere culturale, ricreativo e sociale a favore della popolazione, riteniamo che nell'opportunità di estendere l'uso di strutture e stimolare sinergie nella programmazione delle attività, che vi possono trovar luogo, sia necessario stabilire un regolamento che abbia come finalità
la razionalizzazione degli spazi e il coordinamento delle attività di programmazione condivise con gli stessi.

Per esempio si potrebbe prevedere:
1) Un punto di accesso per le informazioni e prenotazioni non solo per il singolo teatro, ma per tutte le strutture sul territorio:
Si dovrebbe occupare di coordinamento e verifica per garantire la migliore funzionalità; della tenuta e aggiornamento del calendario delle attività, delle iniziative e degli incontri di tutte le strutture; Dovrebbe dare concessione dell'utilizzo per le attività approvate dal comitato di programmazione (anche della singola struttura).
2) Norme univoche per l'utilizzo e la gestione degli spazi.
3) Un comitato per la programmazione annuale delle attività che verranno effettuate presso i centri o teatri.

L'amministrazione comunale p.es. potrebbe anche individuare per le strutture di propria competenza dei gestori capaci che abbiano funzioni precise quali :
Controllare gli orari di funzionamento, di apertura e chiusura delle strutture, nonchè le modalità per la consegna e riconsegna delle chiavi;
Vigilare sul corretto uso delle strutture delle attrezzature;
Proporre all’Amministrazione Comunale l’acquisto di materiali, attrezzature, e ogni altro intervento atto al miglioramento dei servizi;
Gestire la manutenzione ordinaria, la pulizia della struttura, il servizio bar;
Rraccoglie le istanze di terzi e concedere l’utilizzo delle strutture di cui è gestore per incontri e iniziative di carattere temporaneo, secondo le modalità stabilite;
Segnalare inadempienze, danni e altri fatti rilevanti, effettuati dai soggetti autorizzati all’uso delle strutture;
Presentare all’Amministrazione Comunale, entro una data (concordata) dell’anno successivo a quello cui si riferisce la gestione, sintetica relazione inerente l’andamento della gestione stessa.
Le strutture vanno utilizzate rispettando spazi e ambiente, mantenendo un comportamento corretto rispetto alle persone e alle cose.
Gli spazi sono utilizzati, in via prioritaria, per le attività temporanee e non, promosse dall’Amministrazione Comunale e per quelle approvate dal Comitato di Programmazione coordinate ad es. dal punto di accesso per le informazioni e prenotazioni.
Gli spazi ad uso collettivo, le sale e le diverse attrezzature possono essere dati in uso temporaneo (a particolari condizioni) ad associazioni, enti, gruppi, inclusi quelli politici, del territorio, e anche a singoli cittadini, per lo svolgimento di incontri ed attività compatibili con le strutture e con il programma delle iniziative dei centri o teatri, previa concessione ... e così via.
Ci fermiamo quì con questi brevi spunti che certamente rappresentano solo un semplice contributo, ma che vogliono essere una giusta provocazione ad un vero dibattito per una corretta gestione del Nuovo Teatro di San Giacomo. In prospettiva potrebbe rappresentare una forte analisi che ci aiuta ad affrontare più compiutamente l'idea di una nuova politica culturale che possa calarsi nelle diverse territorialità del Comune di Laives.
Invitiamo il nuovo assessore alla cultura Loris Frazza ad intraprendere tale iniziativa e, nella speranza che ciò avvenga in tempi brevi, invitiamo tutti gli interessati a sollecitare la discussione.
Centro Attenzione Permanente di San Giacomo


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mercoledì, 17 dicembre 2008

Prospettive del teatro di San Giacomo – contributo 2
Quale gestione?
Di recente sono apparse notizie sulla possibile gestione a terzi del teatro di San Giacomo ed eventuali altre strutture pubbliche del comune di Laives. Interpretando, riteniamo che si parli di gestioni puramente tecniche e logistiche e non certamente di programmazione culturale.
Come Centro Attenzione Permanente di San Giacomo nel dare un nostro contributo alla tematica in discussione, riteniamo che delle ormai numerose strutture presenti nel comune di Laives una volta analizzate nella loro complessità di conduzione possano anche essere date in gestione ad associazioni di promozione culturale o sociale; pensiamo infatti che i comuni possano stipulare convenzioni dirette con le associazioni (prioritariamente territoriali) che dimostrino un adeguato grado di capacità ad assolvere agli impegni derivanti dalle convenzioni stesse.
Le avanzate, costose e numerose tecnologie presenti nelle sale in questione, nonché le attrezzature per gli allestimenti e le molteplici attività di cura, di controllo e di esercizio richiedono personale sempre più specializzato e capace. Senza una loro presenza costante si rischia di degradare tali strumenti e di ridurre notevolmente lo sviluppo di programmazioni tendenti alle migliori qualità.
Associazioni o cooperative formate da giovani, potrebbero essere impiegate in professionalità nuove e appassionanti, necessarie non solo all'amministrazione di Laives, ma anche in tutto il territorio provinciale. Va ricordato che in un recente passato con la partecipazione di contributi europei fu possibile attivare corsi professionali strettamente vicini alle attività teatrali: Tecnici luci, macchinisti scenografi etc..
La ricerca della massima qualità nella conduzione di una sala polivalente o di un teatro o di una sala di esposizione, significa tutela preminente dei fruitori di servizi, garanzia di funzionalità della sala e migliore utilizzazione possibile se il tutto accompagnato con una buona programmazione.
Una sala efficiente e personale preparato saranno criteri importanti che non mirano solo a soddisfare ed assecondare, ma anche a sviluppare la domanda di cultura a livello locale.
In definitiva riteniamo che una gestione condotta in similmodo non solo possa aumentare lo sviluppo delle attività espressive, creative, teatrali e musicali presenti sul territorio, ma diventi momenti costanti di promozione culturale e di partecipazione sociale.
Invitiamo le amministrazioni di Laives e Bolzano di perseguire queste nuove vie, per altro attraenti, che permetteranno, innovative possibilità di lavoro a giovani e meno giovani. Tutto questo naturalmente in linea di principio perchè della sala di San Giacomo – prossima alla nascita - è necessario prima conoscere i costi effettivi, che sappiamo si possono quantificare solo dopo un anno di gestione. Crediamo estremamente corretto, che almeno la prima gestione venga effettuata dall'Amministrazione di Laives che tra l'altro dovrà impegnarsi a stabilire gli indirizzi della futura politica culturale sul territorio.

Sempre a disposizione per possibili approfondimenti

 Centro Attenzione Permanente di San Giacomo

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martedì, 16 dicembre 2008

Prospettive del teatro di San Giacomo - contributo1
Quale progetto?
A sopraluogo effettuato da alcuni rappresentanti delle associazioni culturali e dal neo assessore alla cultura Loris Frazza nella struttura polivalente in zona scolastica, si è finalmente saputo dal progettista architetto Giorgio Cattelan che lo spazio teatrale sarà pronto con molta probabilità verso la fine di gennaio 2009.
Cogliamo con molta attenzione e piacere l'approssimarsi di tale completamento perchè siamo certi che dopo la lunga attesa, per certi versi snervante, si potrà finalmente prospettare una meritevole programmazione culturale nel territorio circostante.
Come Centro Attenzione Permanente che più volte ha sollecitato la necessità di questa rilevante struttura, intende porre all'attenzione alcuni problemi importanti che caratterizzano la presenza di tale manufatto con alcuni contributi.
Costruire un'architettura tetarale senza affrontare il suo migliore utilizzo, la sua gestione tecnica o logistica e la sua programmazione all'interno di una rinnovata sfida di politica culturale territoriale, significa partire con il piede sbagliato. Ecco dunque la necessità da parte degli assessorati alla cultura di Bolzano e Laives, meglio, di entrambe le amministrazioni nella loro peculiarità, di riprendere con impegno, nuovi e numerosi contatti con la popolazione di San Giacomo, ma anche a quella di Maso della Pieve e non ultima di Oltrisarco. Vorremmo ricordare che il nuovo teatro o centro polivalente è parte della scuola di San Giacomo, consorzio del comune di Laives e Bolzano.
Potremmo pensare alla struttura come ad uno spazio per la cultura, per le idee e per le associazioni,
dove, nel corso del tempo si crei un nuovo pubblico per la cultura di qualità, un punto di riferimento per tutta la comunità. Il lavoro da svolgere per dare credibilità a questo luogo importante di intrattenimento, aggregazione e promozione culturale è certamente faticoso e richiede rinnovate energie professionali, ma siamo consapevoli che saprà coniugare al massimo livello esigenze culturali e informative.
Come realizzare quindi questo progetto? Sicuramente primariamente con l’aiuto di associazioni operanti sul territorio, ma anche con quelle della città di Bolzano con iniziative che dovranno caratterizzare la sala: spettacoli per bambini, studenti e pensionati in orari accessibili; concerti; spettacoli di narrazione teatrale; mostre; performances multimediali e incontri a tema; altre sere invece potranno essere dedicate ad incontri del mondo del volontariato o più apertamente nel mondo sociale.
Il teatro è veramente bello ed ividiabile; significativo, se tutti lo vedessero e potessero sentirlo proprio.
Per una comunità che ha avuto molto poco e' necessario far capire quanto importante sia questa nuova struttura e sopratutto cosa ci si aspetta dalla stessa. E' necessario capire le esigenze, i desideri dei propri abitanti, discutere con loro e conoscerli meglio: questionari ed interviste possono essere utili.
Mettersi intorno ad un tavolo e studiare le strategie per il nostro futuro è sempre positivo.
Anche la nostra associazione può dare un buon contributo.



Centro di Attenzione Permanente di San Giacomo
Lorenzo Merlini



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venerdì, 12 dicembre 2008


«La sala teatrale agibile a gennaio»

Intanto rimane irrisolto il nodo della gestione tecnica ed artistica
di Bruno Canali
Alto Adige, 12 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Sopralluogo di un gruppo di rappresentanti delle associazioni culturali l’altra sera nella sala teatrale che si sta ultimando a San Giacomo, in zona scolastica. Accompagnati dall’architetto Giorgio Cattelan, che ha progettato il complesso, e dal neo assessore alla cultura Loris Frazza, tutti hanno così potuto rendersi conto di ciò che significa costruire una struttura del genere, quale il livello di complessità dell’intervento e soprattutto, perché i tempi strada facendo si sono allungati. Secondo il progettista «Siamo in dirittura di arrivo e per gennaio la sala potrebbe essere pronta». Cattelan ha aggiunto: «Con condizioni atmosferiche come quelle delle ultime ore, alcune ditte che dovevano consegnare materiali non possono arrivare e quindi si perdono dei giorni».
 Il progettista ha aggiunto: «I tempi contrattuali tutto sommato sono stati rispettati, nel senso che non vi sono ritardi ingiustificati. Fra aspetti tecnico-amministrativi e perizie di variante, siamo arrivati al punto attuale e va anche detto che mai avevamo fissato una data precisa per la consegna, proprio perché è difficile stabilirla con certezza perché basta un niente per ribaltare ogni previsione. Adesso direi che siamo vicini e a gennaio, salvo complicazioni impreviste, il teatro dovrebbe essere pronto».
 Nella sala mancano i pavimenti e le poltroncine (saranno 354) che però sono state già ordinate, così come il sipario e tutto il resto che manca. Ancorché incompleta però, la nuova sala teatrale di San Giacomo ha colpito molto positivamente gli operatori culturali. In effetti, quando sarà pronta, sarà la più bella e funzionale dell’intero territorio comunale. «Del resto - ha spiegato l’architetto Cattelan - abbiamo fatto tesoro delle esperienze maturate altrove, introducendo soluzioni all’avanguardia anche per quanto riguarda la resa acustica. Sul soffitto della sala sono montati grandi pannelli di legno che si possono orientare a piacimento e che serviranno proprio per cercare di raggiungere l’eccellenza in termini di risposta acustica della grande sala teatrale».
 Bello anche il foyer del nuovo teatro, dove ci saranno anche il bar ed una saletta ottima per qualche mostra o per riunioni. In questo senso il progettista ha sfruttato al meglio gli spazi che aveva a disposizione senza dispersioni.
 Insieme all’aspetto tecnico c’è anche quello della futura gestione, sia tecnica che artistica. Qui le scelte non sono ancora state fatte. Quello che appare evidente è che le spese di gestione saranno rilevanti e che quindi il teatro andrà utilizzato al meglio ed intensamente se possibile. Idem per la tecnica, perché data la complessità, servono specialisti per gestirla.
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mercoledì, 10 dicembre 2008


LA SALA A SAN GIACOMO «Teatro, la giunta non c’entra»

Alto Adige, 10 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Questa sera alle 20, sopralluogo delle associazioni culturali nella nuova sala teatrale di San Giacomo. L’intervento è alle battute conclusive e mancano solamente i pavimenti e le poltroncine e l’amministrazione comunale ha deciso così di fare visitare il nuovo teatro a coloro che in futuro dovranno utilizzarlo, anche perché si rendano conto di ciò che ha significato costruirlo e, in particolare, del perché ci sono stati i ritardi ben noti rispetto ai termini di consegna preventivati. Il teatro di San Giacomo, così come l’intera zona scolastica, è gestito dal consorzio che vede presenti i comuni di Laives e Bolzano.
 Proprio su questo tema interviene ora l’ormai ex assessore alla cultura, Christian Tommasini, che ricorda come «la giunta comunale di Laives non ha mai potuto intervenire nel merito del progetto della sala teatrale (che comunque ormai è pronta), la cui competenza è sempre stata del Consorzio Laives-Bolzano presieduto da Giovanni Polonioli. Non solo io, che mi sono occupato solo della programmazione culturale e del coinvolgimento delle altre associazioni, ma nemmeno l’assessore ai lavori pubblici Gerolimon ha mai messo mano al progetto. La giunta non ha mai fatto una delibera e quindi nè io nè altri assessori abbiamo fatto da “tappo”; e nemmeno ci si può aspettare che oggi un altro assessore possa usare la bacchetta magica».
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martedì, 09 dicembre 2008



Domani il sopralluogo alla nuova sala teatrale



Alto Adige, 09 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Per domani sera la giunta comunale ha invitato tutti i rappresentanti delle associazioni culturali per una visita nella nuova sala teatrale di San Giacomo perche si rendano conto dello stato dei lavori di completamento; poi bisognerà che tutti si trovino attorno ad un tavolo per stabilire cosa e come fare in prospettiva. Ricordiamo che non c’è ancora una data precisa per la consegna del nuovo teatro. Le associazioni della frazione auspicano che sia entro gennaio prossimo perché da quel mese in poi hanno già programmato varie iniziative. La compagnia teatrale «Strapaes» ad esempio ha organizzato la propria rassegna, che di fatto inaugurerà la nuova struttura in zona scolastica. Manca ancora una decisione per quanto riguarda il tipo di gestione per la nuova struttura nella frazione.

MARTEDÌ, 09 DICEMBRE 2008
Fra le promesse e le illusioni una storia con tanta confusione


 C’è una speranza in più per porre fine (e sarebbe ora) alla lunga, tortuosa vicenda della nuova sala teatrale a San Giacomo. È legata, questa speranza, al Dna di Loris Frazza. Il nuovo assessore comunale in pectore alla cultura ha il teatro nel sangue e quindi il suo impegno è una garanzia per quel «pressing» che è indispensabile per uscire da un «impasse» che dura da mesi fra lavori più complicati rispetto a quanto era stato previsto, promesse non mantenute, scadenze non rispettate, programmazione annunciata e poi disdetta più volte.
 Giugno 2008. La giunta comunale ribadisce: la struttura inizierà la sua attività a ottobre, segnando un cambio di marcia nel panorama culturale cittadino. Ma restano ancora diversi nodi da sciogliere, a partire dalla gestione che ancora non è stata affidata. Il Comitato di Attenzione Permanente di San Giacomo lancia l’allarme e chiede di sentire i residenti.
 Inizio di luglio. La giunta afferma: in autunno dovrebbe essere perfettamente agibile la nuova sala polifunzionale di San Giacomo. L’assessore alla cultura Christian Tommasini ha avviato i contatti per mettere a punto anche un modello gestionale della stessa struttura: «Nella primissima fase, ad ottobre - spiega Tommasini - la gestiremo direttamente noi come Comune. Intanto però ho già contattato Comune di Bolzano, Provincia e associazioni locali per arrivare in seguito ad una cogestione della struttura. Abbiamo già le prime proposte, come un festival di cori il 25 ottobre».
 Settembre. Una delegazione congiunta formata da amministratori comunali di Laives e Bolzano, affiancati dai rispettivi tecnici, verifica a che punto sono i lavori nella sala teatrale. Dice il sindaco Polonioli: «Il teatro sarà agibile a fine ottobre».
 Metà settembre. Il Centro Culturale di San Giacomo annuncia per il mese di ottobre una rassegna corale di canti della montagna che si terrà presso il Nuovo Teatro di San Giacomo, con la partecipazione dei cori Rosalpina di Bolzano, Monti Pallidi di Laives e Plose di Bressanone.
 Inizio ottobre. La giunta comunale comunica che la nuova sala teatrale di San Giacomo sarà pronta solo per novembre. Questo determinato uno slittamento anche dei programmi del Centro culturale San Giacomo Agruzzo 82. Il sindaco dice all’associazione che la sala sarà pronta entro la fine di novembre.
 Inizio di novembre. I componenti del consorzio di gestione della zona scolastica di San Giacomo (rappresentano sia Laives che Bolzano) dicono che la fine dei lavori potrebbe anche diventare un bel regalo di Natale o, al più, di Capodanno.
 Inizio di dicembre. La compagnia Strapaes nel prossimo gennaio vorrebbe dare il via alla prima rassegna teatrale nella nuova sala di San Giacomo, così come da tempo sta programmando. Ma il presidente Enzo Martinelli nutre qualche timore di riuscire a farlo, nole rassicurazioni delle comunali.
 6 dicembre. Non c’è ancora una data precisa per la consegna del nuovo teatro. E non si sa ancora chi e come gestirà la struttura.
 Basterà il Dna di Frazza per risolvere il pasticcio che s’è creato?

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domenica, 07 dicembre 2008

Sala teatrale, apertura e gestione incerte


San Giacomo: le associazioni culturali della frazione sperano nell’agibilità entro il prossimo mese di gennaio
Alto Adige, 07 DICEMBRE 2008
 


 LAIVES. Non c’è ancora una data precisa per la consegna del nuovo teatro di San Giacomo. Le associazioni della frazione auspicano che sia entro gennaio prossimo perché da quel mese in poi hanno già programmato varie iniziative. La compagnia teatrale «Strapaes» ad esempio ha organizzato la propria rassegna, che di fatto inaugurerà la nuova struttura in zona scolastica.
 Per gennaio la sala dovrebbe essere pronta, hanno sempre affermato i tecnici e i componenti della giunta comunale mentre i termini slittavano da un mese all’altro. Lo scorso autunno c’era stata anche polemica con le associazioni culturali del paese, accusate di fissare appuntamenti senza prima avere la garanzia della data effettiva di consegna della sala. Ora si guarda a gennaio, nella speranza che sia veramente la volta buona. A guardare i lavori sembrerebbe di sì: la parte scenotecnica è ultimata, così come l’impiantistica. Proprio in questi giorni è stata tolta la “selva” di pali che serviva per i lavori di controsoffittatura. Mancano il pavimento e le poltroncine, mentre il rivestimento della sala è anche completo, con pannelli di legno mobili sul soffitto per migliorare la resa acustica.
 In parallelo si discute anche della futura gestione del grande teatro di San Giacomo dal punto di vista tecnico ed artistico. È evidente che una struttura di queste dimensioni non può limitarsi ad ospitare solo piccole compagnie teatrali e qualche concerto della banda. Inizialmente sarà con ogni probabilità il Comune, direttamente, attraverso l’assessorato alla cultura, ad occuparsi della gestione, ma già il prossimo neo assessore Loris Frazza (di teatro ha lunga esperienza) ha spiegato che si guarderà con particolare attenzione alla realtà locale, ma senza trascurare anche il resto e senza sovrapposizioni di iniziative che sono già tante.
 Per mercoledì sera intanto, la giunta comunale ha invitato tutti i rappresentanti delle associazioni culturali per una visita nel teatro di San Giacomo perche si rendano conto dello stato dei lavori di completamento; poi bisognerà che tutti si trovino attorno ad un tavolo per stabilire cosa e come fare in prospettiva. In questo senso sarebbe anche auspicabile che il neo assessore istituisse la consulta culturale attesa da anni.
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venerdì, 05 dicembre 2008



La compagnia Strapaes preoccupata per la tempistica


«Urgente la sala teatrale»
Alto Adige, 05 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Il prossimo gennaio dovrebbe prendere il via la prima rassegna teatrale nella nuova sala di San Giacomo, così come da tempo sta programmando la compagnia locale «Strapaes». Visto l’andamento dle cantiere, però, il presidente Enzo Martinelli nutre qualche timore di riuscire a farlo, nonostante le rassicurazioni ricevute dalle autorità comunali. «La nostra rassegna - spiega Martinelli - comprende 6 spettacoli: due in gennaio con l’apertura della rassegna affidata proprio alla nostra compagnia; due a febbraio e quindi, due a marzo, con la chiusura da parte della Strapaes che proporrà la nuova commedia, “El vegna avanti”. Auspichiamo anche che una volta pronto il teatro il Comune tenga conto delle esigenze territoriali e quindi consulti tutte le associazioni culturali esistenti sul territorio». La proposta anche della Strapaes è che la priorità venga data alle associazioni di riferimento del consorzio di gestione della zona scolastica, vale a dire Laives e Bolzano. «Abbiamo incontrato il sindaco - conclude Martinelli - e siamo contenti per il suo interessamento e per gli incontri che ci sono stati anche con Bolzano».
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mercoledì, 03 dicembre 2008



«Priorità: il teatro a S. Giacomo e i giovani»

È stato scelto dalla maggioranza per sostituire Tommasini. «Laives è una città coi vantaggi di un paese: approfittiamone»
Alto Adige, 03 DICEMBRE 2008

 LAIVES. Formalmente verrà nominato in occasione del consiglio comunale in programma per metà mese, ma la coalizione di maggioranza l’altra sera ha deciso che sarà proprio Loris Frazza ad entrare in giunta al posto di Christian Tommasini e a raccogliere le sue competenze, vale a dire cultura e giovani. Con questa scelta è stata premiata la competenza che proprio Frazza ha maturato in questo settore, dove opera da anni. Ora il futuro assessore si prepara per affrontare alcune sfide importanti. Le priorità? «Il teatro a San Giacomo e il centro giovanile in Galizia».
  A Frazza abbiamo chiesto innanzitutto quali sono al momento le sue priorità. «Prima di tutto ringrazio per la fiducia dei colleghi - risponde -. Ritengo questo incarico in giunta impegnativo e qualificante. La mia volontà è essere presente in municipio tutte le mattine. Quanto alle preoccupazioni, in questo momento sono soprattutto due: il teatro di San Giacomo e il completamento del centro giovanile in zona Galizia».
 Lei ha maturato molta esperienza in questo settore e da quattro anni sta lavorando anche alla stagione del teatro Cristallo di Bolzano; come si collocherà la sala di San Giacomo nel panorama locale?
 
La sala ha indubbiamente grandi potenzialità, ma mi preoccupa il fatto che esistono anche tante altre strutture simili in giro. La priorità sarà quindi assegnata prima di tutto alla comunità di San Giacomo e alle sue associazioni, perché a mio giudizio non è il caso di «inventare» altre stagioni teatrali in un panorama che è già sovraccarico.
  E per quel che riguarda il mondo giovanile?
 
A Laives i giovani non hanno nulla da invidiare ad altre realtà per quanto riguarda la disponibilità di strutture e inoltre, essendo i centri giovanili organizzati «in rete», sono anche all’avanguardia. Con il Black Box in Galizia la dotazione rivolta a loro è completa e anzi penso che se a Bolzano non ci sarà più il Kubo, proprio il Black Box potrebbe diventare una interessante alternativa anche per la città capoluogo.
 Secondo quale linea conta di muoversi?
 
Non occorre inventare nulla di nuovo, ma semmai premiare le eccellenze e le specificità, manifestazioni importanti che vengono promosse lungo l’arco dell’anno e sono di ampio respiro: ad esempio le rassegne, sia di teatro che corali, e poi un premio di pittura, tanto per citarne alcuni. Non bisognerà scimmiottare quello che fanno a Bolzano. Io ho sempre pensato Laives come a una città, che però ha il vantaggio della solidarietà e dell’aggregazione tipiche del paese e attorno a questi concetti bisogna lavorare.
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mercoledì, 26 novembre 2008


Sala teatrale, prime idee per la gestione

San Giacomo: ieri incontro fra le giunte comunali di Laives e Bolzano per cercare di trovare un’intesa operativa
Alto Adige, 26 NOVEMBRE 2008

 LAIVES. Continuano gli incontri tra gli amministratori comunali di Laives e Bolzano per mettere a punto il modello gestionale della nuova sala polifunzionale che sta per arrivare a San Giacomo. La sala, insieme alla zona scolastica di cui fa parte, è proprietà del consorzio tra Laives e Bolzano e perciò, fino a quando questo consorzio non verrà sciolto (è nei programmi futuri) le scelte vanno fatte sentendo entrambi i Comuni. «La sala è quasi pronta - spiega il sindaco Polonioli, che è anche presidente del consorzio - e dobbiamo capire come gestirla in futuro, anche sotto il profilo giuridico oltre che tecnico. Ho intenzione di organizzare un sopralluogo con tutte le associazioni comunali, probabilmente dopo l’8 dicembre, sia per far vedere il risultato del lungo lavoro, in maniera che si capiscano anche i ritardi che ci sono stati e sia per iniziare a parlare proprio di gestione».
 Il sindaco, per la parte tecnica, ha un’idea: «Penso che sia da valutare l’opportunità di dare in gestione tutte le sale teatrali pubbliche sul nostro territorio ad una cooperativa specializzata o a qualche professionista perché non è più pensabile che a farlo debbano essere gli operai del cantiere comunale. Questi ultimi stanno garantendo un servizio che non sarebbe loro specifico, perché il cantiere comunale dovrebbe garantire invece l’ordinaria manutenzione del patrimonio pubblico e non effettuare “service” per i teatri. Anche di questo inizieremo a parlare con le associazioni comunali per mettere a fuoco la questione».
 Per le spese ordinarie di gestione del teatro di San Giacomo, ancora non sono stati fatti dei calcoli dettagliati, ma saranno comunque notevoli date le dimensioni del complesso. Fino a quando funzionerà il consorzio con Bolzano, queste spese saranno ripartite tra le due realtà comunali e quindi occorrerà trovare un accordo con il capoluogo. «Però - conclude Polonioli - prima di tutto dobbiamo anche capire come comportarci con la sala, che nominativamente è polifunzionale ma che di fatto serve soprattutto per il teatro». (b.c.)
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sabato, 15 novembre 2008



Sala teatrale pronta a dicembre



 San Giacomo.  Sopralluogo del consorzio di gestione Salva la programmazione prevista
di Bruno Canali
Alto Adige, 15 NOVEMBRE 2008

 LAIVES. Visti i ritardi già accumulati strada facendo, i tecnici sono molto cauti nell’indicare una data di consegna della nuova sala teatrale in zona scolastica a San Giacomo. Però, come è emerso dalle valutazioni «a spanne» fatte ieri mattina durante una visita dei membri che fanno parte del consorzio di gestione della zona scolastica (rappresentano sia Laives che Bolzano) la fine lavori potrebbe anche diventare un bel regalo di Natale o, al più, di Capodanno.
  All’interno della struttura comunque le ditte stanno lavorando senza sosta e questo è già un buon segnale. «In questa fase stanno montando tutti i plafoni acustici - spiega l’architetto Giorgio Cattelan, presente ieri al sopralluogo insieme ad amministratori comunali e tecnici -, quelli necessari per l’insonorizzazione della grande sala e per garantire nel contempo la migliore resa acustica possibile. Mancano poi i pavimenti e infine le poltroncine, che saranno 354. È completata invece tutta la parte relativa alla scenotecnica, salvo il montaggio del sipario, che comunque è stato appaltato e deve arrivare a breve».
 Per la verità, lo stesso architetto Cattelan preferisce non sbilanciarsi a indicare date sul calendario ma, come detto, adesso finalmente si fa strada la possibilità che entro fine anno, salvo qualche imprevisto, questa grande sala possa finalmente essere consegnata. La stanno aspettando con crescente trepidazione anche le associazioni che operano a San Giacomo, in particolare il centro culturale San Giacomo Agruzzo 82, che ha in programma una rassegna di cori (già rinviata tempo addietro) e la compagnia teatrale «Strapaes», a sua volta pronta per allestire una propria rassegna di teatro.
 La struttura è molto bella e funzionale, probabilmente la più bella tra tutte quelle esistenti sul territorio comunale e ad essa guardano con attenzione anche gruppi di altre realtà. Per questo l’(ex) assessore Tommasini aveva già predisposto un’ipotesi di gestione, perché è evidente che un teatro di queste dimensioni non può essere lasciato all’improvvisazione, non fosse che per le spese di gestione che richiederà. L’idea sarebbe quindi quella di iniziare a utilizzarlo gestendolo direttamente con Comune e nel frattempo mettere a punto un modello che coinvolga anche associazioni e compagnie teatrali. C’è chi, come la cooperativa Prometeo di Bolzano, avrebbe già avanzato la disponibilità e questo sarà uno dei compiti che dovrà affrontare immediatamente il sostituto di Christian Tommasini in giunta comunale. Le potenzialità della struttura (che è completata da un grande foyer) sono notevoli e vanno sfruttate fino in fondo.
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venerdì, 10 ottobre 2008



TEATRO A SAN GIACOMO
 
«Confronto con Bolzano»
Alto Adige, 10 OTTOBRE 2008

 LAIVES. Ha suscitato non pochi malumori a San Giacomo (e non solo) la notizia che i lavori della sala teatro sono in ritardo e che quindi gli spettacoli non potranno prendere il via prima di novembre. I ritardi hanno fatto saltare ad esempio il concerto dei tre cori organizzato dal Centro culturale Agruzzo 82 di San Giacomo per il 25 ottobre. E intanto, mentre gli operai stanno completando il teatro, l‘assessore alla cultura Christian Tommasini ha anche dato il via all’iter per definire la gestione futura. «Ho incontrato anche l’assessore del Comune di Bolzano, Primo Schönsberg - dice Tommasini -, perché occorre muoversi in sintonia tra la Provincia, Laives, le associazioni locali e il Comune di Bolzano e la scuola. Intanto attendiamo la consegna del teatro da parte del consorzio che gestisce l’operazione e poi si inizierà subito con l’uso. In programma vi è la stagione di prosa a cura della cooperativa teatrale Prometeo di Bolzano, la prima rassegna teatrale della compagnia Strapaes di San Giacomo verso fine febbraio e in mezzo anche i concerti organizzati dal Centro culturale San Giacomo Agruzzo 82».
 Sempre nel teatro di San Giacomo è prevista «la sede provinciale della scuola di musica dell’Istituto musicale italiano, cosa che probabilmente prenderà il via la prossima primavera: la scuola dovrebbe utilizzare il teatro di San Giacomo per le prove e per produrre uno spettacolo che poi verrebbe allestito in anteprima provinciale e nazionale. Nel 2009 quindi si definirà anche il modello gestionale definitivo insieme agli enti e alle associazioni direttamente interessate». (b.c.)
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giovedì, 14 agosto 2008


Procedono i lavori a San Giacomo: la struttura disponibile per la fine dell’anno
 Rimane ancora da sbrogliare il nodo della gestione
Alto Adige, 13 AGOSTO 2008
   

 LAIVES. La sala teatrale che si sta completando a San Giacomo è una gran bella struttura, con ogni probabilità la più bella a livello comunale. Dovrebbe essere completata entro la fine di quest’anno, anche se, coloro che vi lavorano, dubitano che possa avvenire già a settembre come sembrava. Ad ogni modo l’intervento è alle battute finali e già si intuisce ciò che sarà il nuovo complesso: una sala da 350 posti, con un ampio palcoscenico, dotata di tutte le soluzioni tecniche più moderne e di un foyer che nulla ha da invidiare ad altri teatri più blasonati.
 Più nebulosa invece la parte legata alla futura gestione di una struttura di questo livello. L’assessore Christian Tommasini già da qualche tempo ha avviato contatti, anche con associazioni teatrali di Bolzano per mettere a punto un modello gestionale che sia all’altezza di un teatro del genere, che non può certo limitarsi ad ospitare qualche piccola rassegna paesana. Le spese di gestione saranno notevoli come si può immaginare e quindi il grande teatro andrà usato assiduamente. Il confronto su questi aspetti è aperto ma andrà completato al più presto. (b.c.)
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martedì, 15 luglio 2008



Sala polifunzionale: ultimi lavori
SAN GIACOMO
Alto Adige, 15 LUGLIO 2008

 LAIVES. In autunno dovrebbe essere perfettamente agibile la nuova sala polifunzionale di San Giacomo, attesa da molto tempo. Nel frattempo l’assessore alla cultura Christian Tommasini ha avviato i contatti per mettere a punto anche un modello gestionale della stessa struttura: «Nella primissima fase, ad ottobre - spiega Tommasini - la gestiremo direttamente noi come Comune. Intanto però ho già contattato Comune di Bolzano, Provincia e associazioni locali per arrivare in seguito ad una cogestione del la struttura. Abbiamo già le prime proposte, come un festival di cori il 25 ottobre ad esempio e poi il via alla stagione teatrale della “Strapaes” ed anche della “Prometeo” di Bolzano». (b.c.)
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sabato, 05 luglio 2008


«Sala polifunzionale pronta a ottobre»
GARANZIE DEL SINDACO
Alto Adige, 05 LUGLIO 2008

 LAIVES. Per ottobre la sala polifunzionale delle scuole di San Giacomo sarà agibile. Lo garantisce il sindaco Giovanni Polonioli ribadendo quanto già affermato ancora nel 2006, quando in occasione della cerimonia di inaugurazione della caserma dei vigili del fuoco di San Giacomo, alla presenza del presidente Luis Durnwalder, disse che se la Provincia metteva un sostanzioso contributo, la sala del teatro di San Giacomo sarebbe stata pronta entro la fine del 2008. «Lo ribadisco - dice il sindaco - perché, come stanno progredendo i lavori all’interno della struttura ci consente di garantire il rispetto delle scadenze indicate. Nella grande sala si stanno montando gli impianti e la scenotecnica; gli appalti sono stati fatti e quindi, per ottobre di quest’anno la sala sarà agibile, anche se poi l’inaugurazione vera e propria verrà fatta più avanti». Sono ottime notizie per le associazioni di San Giacomo, che da troppi anni stanno aspettando per fare una programmazione sicura. (b.c.)
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mercoledì, 14 maggio 2008


«Sala teatrale ascoltare pure i residenti»


Il comitato di S. Giacomo
Alto Adige, 14 MAGGIO 2008

 LAIVES. Ancora acque agitate intorno alla sala teatrale di San Giacomo. La struttura, come ribadito spesso dalla giunta comunale, inizierà la sua attività a ottobre, segnando un cambio di marcia nel panorama culturale cittadino. Ma restano ancora diversi nodi da sciogliere, a partire dalla gestione che ancora non è stata affidata. E così il Comitato di Attenzione Permanente di San Giacomo lancia l’allarme e aggiunge: «Non è giusto che la programmazione di una struttura così attesa dalla popolazione venga discussa senza mai aver almeno ascoltato noi residenti».
 Il Comitato infatti si dice «felice» del traguardo ormai in vista ma, afferma, «chi chiediamo chi, in concreto andrà a gestire la sala polifunzionale, con quali criteri e con quale tipo di programmazione. La notizia di una possibile gestione della sala da parte della cooperativa Prometeo (non del territorio), con una programmazione già presentata al comitato per la cultura della Provincia, senza una preventiva discussione con gli abitanti di San Giacomo e di Maso della Pieve, ci sorprende non poco. Le decisioni prese dall’alto non ci aiutano, determinano molte discussioni e solo possibili sospetti». Da tempo, aggiunge il Comitato, «la popolazione e le associazioni territoriali aspettano questa struttura, lavorando per una crescita culturale importante e innovativa. Il servizio del Centro polivalente, è stato ribadito in moltissime occasioni, dovrà ispirarsi al principio della partecipazione, dovrà operare cercando il superamento degli squilibri socio-culturali del territorio oltre che essere complementari alle altre strutture già funzionanti. Riteniamo che vi siano interessi in ciascuno di noi abitanti, di idee tenute da molto nei cassetti, di forti motivazioni creative pronte per essere espresse, di desideri imprigionati ora possibili per essere esauditi. Una volta tanto abitanti di San Giacomo e Maso della Pieve con le amministrazioni, finalmente uniti per un progetto comune: la crescita culturale di un quartiere spesso dimenticato. Da sempre crediamo in questa possibilità, in questa vera innovazione, chiediamo pertanto che le amministrazioni con gli assessorati competenti si impegnino immediatamente per una discussione informativa, aperta alla popolazione, riguardante le proposte: di programmazione, digestione; motivazione e criteri». Difficilmente, conclude il Comitato, «capiterà un’altra occasione per una struttura tanto attesa e così importante».
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venerdì, 09 maggio 2008


Centro Polivalente di San Giacomo maggio 2008


La sala teatrale di San Giacomo inizierà la sua attività il prossimo ottobre. Queste le dichiarazioni del sindaco Polonioli e dell'assessore alla cultura Tommasini del comune di Laives attraverso la stampa locale.
Felici di questo prossimo traguardo ci stiamo domandando, in concreto, chi andrà a gestire la struttura polifunzionale, con quali criteri e con quale tipo di programmazione.
La notizia di una possibile gestione della sala da parte della cooperativa Prometeo (non del territorio), con una programmazione già presentata al comitato per la cultura della Provincia, senza una preventiva discussione con gli abitanti di San Giacomo e di Maso della Pieve, ci sorprende non poco.
Le decisioni prese dall'alto non ci aiutano, determinano molte discussioni e solo possibili sospetti.
Da anni la popolazione e le associazioni territoriali aspettano questa struttura lavorando per una crescita culturale importante ed innovativa.
Il servizio del Centro polivalente, è stato ribadito in moltissime occasioni, dovrà ispirarsi al principio della partecipazione, dovrà operare cercando il superamento degli squilibri socio-culturali del territorio oltre che essere complementari alle altre strutture già funzionanti.
Riteniamo che vi siano interessi in ciascuno di noi abitanti, di idee tenute da molto nei cassetti, di forti motivazioni creative pronte per essere espresse, di desideri imprigionati ora possibili per essere esauditi.
Una volta tanto abitanti di San Giacomo e Maso della Pieve con le amministrazioni, finalmente uniti, per un progetto comune: la crescita culturale di un quartiere spesso dimenticato.
Da sempre crediamo in questa possibilità, in questo cambiamento, chiediamo pertanto che le amministrazioni con gli assessorati competenti si impegnino immediatamente per una discussione informativa, aperta alla popolazione, riguardante le proposte: di programmazione, di gestione; motivazione e criteri.
Capiterà difficilmente un'altra occasione per una struttura tanto attesa e così importante.

Centro Attenzione Permanente San Giacomo

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venerdì, 11 aprile 2008


San Giacomo. Assessore Tommasini
Nuova sala teatrale Primo incontro su uso e gestione
Alto Adige, 11 APRILE 2008

 LAIVES. A fine ottobre dovrebbe essere agibile la nuova sala teatrale di San Giacomo. Per quell’appuntamento bisognerà arrivare con le idee chiare anche in merito al tipo di programmi e di gestione. Così l’assessore alla cultura Christian Tommasini ha già avviato incontri con le associazioni per mettere a fuoco un quadro concreto. L’altra sera ad esempio ha promosso un confronto con alcune associazioni culturali di San Giacomo e la cooperativa teatrale Prometeo di Bolzano. «La posizione della Giacomo, a cavallo tra Laives e Bolzano, è ottima per proporre cultura - dice Tommasini - e vorremmo, già a partire da fine anno, allestire una piccola rassegna curata dalla compagnia teatrale Strapaes e, in parallelo, anche appuntamenti con il teatro di prosa e per ragazzi, quello che la cooperativa Prometeo propone a Pineta. Per questo il 22 aprile ci ritroveremo per approfondire il discorso». Intanto il Comune procederà ad una analisi di tutte le strutture pubbliche, per verificare costi e possibili modelli gestionali. «In parallelo - dice Tommasini - costruiremo un modello di programma e di gestione per la sala di San Giacomo, partendo da uno studio di esperti e coinvolgendo anche le associazioni». (b.c.)
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venerdì, 11 aprile 2008


Nuova sala teatrale a San Giacomo. Domani l’assessore Tommasini a colloquio con le associazioni
Gestione, prima proposta «salata»
Più di 500 mila euro la richiesta della cooperativa Prometeo
Alto Adige, 08 APRILE 2008

 LAIVES. Domani ci sarà un incontro tra l’assessore alla cultura Christian Tommasini e le associazioni che operano a San Giacomo per discutere sulla futura gestione della sala teatrale che sta prendendo forma in zona scolastica e che dovrebbe essere agibile per quest’autunno. A mettere però sul chi va là le associazioni della frazione è la possibilità che l’assesosre Tommasini decida di affidare la gestione della struttura a qualche associazione o ente esterni alla realtà locale. Questo timore prende spunto dal fatto che già la cooperativa teatrale Prometeo di Bolzano, avrebbe avanzato una sua proposta al comitato per la cultura della Provincia, un programma gestionale della grande sala di San Giacomo che tra le altre cose comporterebbe una spesa annua ampiamente superiore ai 500 mila euro. È già evidente insomma, che se domani l’assessore Tommasini arriverà all’incontro con tale proposta, si scontrerà immediatamente con i rappresentanti delle associazioni di San Giacomo, che non hanno mai fatto mistero di voler farsi carico direttamente di questi aspetti legati all’utilizzo della nuova sala teatrale. Sullo sfondo dell’intera vicenda ci sarà inoltre un altro dettaglio da non trascurare: la sala avrà vocazione scolastica e quindi anche la scuola potrà manifestare voce in capitolo.
 Mentre la struttura sta prendendo rapidamente forma (in questa fase si sta completando la scenotecnica mentre anche gli arredi sono stati appaltati) non ci si può nemmeno nascondere che il rischio potrebbe essere quello di avere poi la classica “cattedrale nel deserto”, vale a dire una splendida sala teatrale, dotata delle soluzioni tecniche più moderne, ma dove si organizzeranno iniziative mediocri, non all’altezza dei tanti soldi spesi per costruirla. Oramai, strutture del genere tra Bolzano e Bronzolo ve ne sono a sufficienza e non ci si nasconde che mantenerle efficienti costa moltissimo. Per contro, stando a ciò che dicono da tempo proprio gli operatori culturali, diventa sempre più difficile riempirle di pubblico, mentre le amministrazioni comunali hanno sempre meno soldi da investire nei settori non strettamente necessari.
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martedì, 01 aprile 2008

Nuova sala, gestione da «inventare»
Procede a San Giacomo l’allestimento del palco. Poi toccherà ai rivestimenti e al montaggio delle poltroncine
Spazi per teatro e cultura a disposizione entro quest’anno
L’assessore Tommasini ha incontrato le varie associazioni
MARTEDÌ, 01 APRILE 2008
 LAIVES. Nella sala teatrale di San Giacomo si sta montando la scenotecnica relativa al grande palco. Poi toccherà a rivestimenti e poltroncine, fino ad avere un vero teatro che le associazioni locali attendono oramai da decenni. Stando alle previsioni, la consegna dovrebbe avvenire entro la fine di quest’anno e gli operatori culturali di San Giacomo non vedono l’ora di prendere possesso della struttura per allestirvi i primi appuntamenti. Ma se la grande sala oramai è una realtà che sta per muovere i primi passi, la sua gestione è ancora qualche cosa di indefinito.
 Per questo, qualche giorno fa, Christian Tommasini, assessore alla cultura del Comune di Laives, ha contattato diversi rappresentanti delle associazioni di San Giacomo per avviare il discorso relativo alla futura gestione e un nuovo approccio è in programma per la prossima settimana. Lo scopo è prima di tutto quello di sondare le diverse opinioni in merito a ciò che sarebbe opportuno fare o non fare grazie alla disponibilità della nuova struttura che ha caratteristiche polifunzionali. In merito gioverà anche l’esperienza accumulata in anni di utilizzo del teatro Aula magna a Laives, gestito direttamente dal Comune. Una altra ipotesi potrebbe essere quella del comitato di gestione dove concorrerebbero le associazioni, tenendo presente che insieme all’Aula magna, il nuovo teatro di San Giacomo sarà una struttura completamente pubblica, diversamente da Haus der Kultur o centri parrocchiali, che sono proprietà privata, anche se godono di contributi pubblici e perciò soggetti alle decisioni dei vari consigli di amministrazione che hanno facoltà di indirizzarne anche le forme di utilizzo.
 C’è grande aspettativa fra le associazioni di San Giacomo per l’arrivo della sala teatrale, perché proprio questo consentirà di avere la garanzia di non dovere ogni volta chiedere ospitalità in casa di altri per allestire una manifestazione per entrambi i gruppi etnici della frazione. Il Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82 ad esempio, sta attendendo con impazienza per stabilire un prestigioso calendario di proposte.
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sabato, 01 marzo 2008


 
Sala teatrale, appaltati ulteriori lavori

 San Giacomo: sono stati aggiudicati alla Regensberger con la sede a Campo Tures
Alto Adige, 01 MARZO 2008

 LAIVES. Con un ribasso del 22 per cento sulla somma iniziale di 840 mila euro, la ditta Regensberger di Campo Tures, si è aggiudicata i lavori di completamento del teatro di San Giacomo. L’apertura delle buste con le offerte è avvenuta l’altro pomeriggio.
 «La ditta che ha vinto l’appalto ha ottime referenze - dicono all’ufficio lavori pubblici del Comune - ed ha fatto lavori alle Terme di Merano e al teatro comunale di Bolzano. Per quanto riguarda la sala di San Giacomo, si tratterà di completare l’opera ovvero, pavimenti, rivestimenti delle pareti e controsoffittature acustiche. Infine anche 351 poltroncine, tanti saranno i posti a sedere in teatro».
 Come tempi, si prevede che serviranno circa 6 mesi per terminare i lavori e quindi, come è previsto, per quest’autunno il teatro di San Giacomo dovrebbe essere pronto. In tutto è costato circa 4 milioni di euro e, da parte delle associazioni locali, l’attesa si fa spasmodica dopo che per tanti anni l’attività ha dovuto adattarsi a spazi di fortuna. Proprio alcune di queste associazioni, recentemente hanno scritto una lettera al Comune per chiedere tempi certi di consegna e per manifestare i grossi disagi che debbono affrontare a causa del precariato che non consente una programmazione sicura delle iniziative. (b.c.)
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sabato, 23 febbraio 2008


Apertura sala polivalente di San Giacomo:incontro subito
Con piacere leggiamo che l'apertura della sala polivalente nella zona scolastica di San Giacomo avverrà il prossimo autunno.
Finalmente istituzioni, associazioni e cittadini potranno usufruire della struttura che per la sua peculiare “elasticità” sarà in grado di offrire spettacoli ed attività culturali più diverse.
Il Centro Attenzione Permanente di San Giacomo, come sempre ha sostenuto, ritiene che il nuovo spazio dovrà costituire un luogo di incontro sociale, culturale e ricreativo;
dovrà porsi come veicolo di scambi culturali e sociali fra le diverse fasce di età esistenti nel territorio e appartenenti a diversi gruppi linguistici;
dovrà essere di complemento delle altre strutture già eventualmente funzionanti (scuole, asili, centri sociali, biblioteche, sale di lettura etc);
dovrà essere aperto al contributo delle varie discipline artistiche e scientifiche e alla collaborazione con il mondo della scuola, con gli istituti di ricerca e con l’associazionismo culturale e ricreativo.
Il servizio del Centro dovrà ispirarsi al principio della partecipazione ed operare nella ricerca continua di adeguamenti sempre richiesti dagli abitanti della comunità con particolare riguardo al superamento degli squilibri socio-culturali del territorio interessato.
Il Centro dovrà essere concepito e realizzato come struttura unitaria ovvero come sistema integrato di spazi e servizi esistenti in una circoscritta comunità territoriale. Sala di spettacolo e musica , ma possibilmente di altri spazi agibili per documentazione, lettura, internet point, piccolo caffè, spazi per attività espositive, creative e audiovisive.
Per questi motivi e non ultimo l'esigenza rivitalizzare la presenza e le attività del mondo giovanile, quasi assente nella frazione di San Giacomo, pensiamo che l'incontro con le associazioni di San Giacomo venga fatto al più presto senza attendere la conclusione dei lavori.
Riteniamo particolarmente importante che venga discusso il tipo di gestione della struttura, che venga istituito un comitato culturale che possa iniziare ad operare da subito per una programmazione ampia.
(Tutti sanno che per fare calendario delle attività è necessario progettare per tempo, non vorremmo che la struttura diventi solamente un contenitore da riempire casualmente senza adottare scelte condivise).
Un Comitato che sia di riferimento ai cittadini ma anche alle Istituzioni, che inizi a raccogliere le idee, che ponga attenzione alle necessità, che sia promotore e comunque coordinatore di tutti quei fermenti utili per pensare e operare più in grande.
Il Centro Attenzione fa appello alle istituzioni, a tutte le associazioni ed ai cittadini affinchè si attivino per ideare e proporre il meglio delle attività culturali in un dibattito aperto da tenersi al più presto.
 il Centro Attenzione Permanente San Giacomo
Pubblicato poi sull'Alto Adige il 24-02-08

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sabato, 23 febbraio 2008

 «La sala teatrale pronta in autunno»
 Il sindaco dà ampie garanzie alle associazioni culturali di San Giacomo. Presto un incontro chiarificatore
Alto Adige, 23 FEBBRAIO 2008

 LAIVES. Le associazioni culturali di San Giacomo si lamentano per i tempi incerti di consegna della nuova sala polifunzionale in fase di ultimazione accanto alla zona scolastica e con una lettera chiedono all’amministrazione comunale di indicare scadenze sicure, così da poter organizzare le iniziative prossime. «Ho già avuto modo di spiegare che la sala sarà pronta per autunno di quest’anno», dice il sindaco Giovanni Polonioli che del consorzio di gestione della zona scolastica di San Giacomo è il presidente. Polonioli garantisce che questa scadenza verrà rispettata.
 Poi aggiunge che si farà prossimamente anche un incontro con le associazioni di San Giacomo per illustrare la situazione e le prospettive.
 Anche l’assessore Christian Tommasini, in qualità di responsabile per al cultura, è stato tirato in ballo dalle associazioni di San Giacomo. «Non ho competenza sui lavori pubblici ed ho anche spiegato agli operatori di San Giacomo che il mio assessorato entrerà in gioco per quanto attiene gli aspetti gestionali della struttura una volta che sarà operativa. La volontà, già manifestata agli interessati, è quella di allestire anche a San Giacomo un programma che vada incontro alle esigenze della comunità locale e ne parleremo durante l’incontro previsto».
 Sul versante dei lavori, dopo avere avuto garanzia dei finanziamenti il consorzio guidato da Polonioli ha dato il via alla fase finale che prevede il completamento dell’impiantistica e quindi l’arredamento della grande sala teatrale, capace di oltre 300 posti a sedere. Essendo proprio una gestione consortile tra Laives e Bolzano, i problemi sono quasi sempre stati causati dalla farragine che ha caratterizzato il rapporto tra le due amministrazioni comunali. Nel prossimo autunno il traguardo sarà raggiunto.
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venerdì, 22 febbraio 2008


Grido d’allarme del Centro culturale di San Giacomo. «Ritardi da 10 anni, nemmeno fosse il Duomo di Milano»
Ancora incerta la data della consegna. Dura lettera alla giunta
Alto Adige, 22 FEBBRAIO 2008
   

 LAIVES. Una data certa per la consegna della nuova sala teatrale di San Giacomo ancora non c’è e questo contribuisce a mantenere in uno stato di precarietà anche le iniziative delle associazioni culturali della frazione che hanno previsto varie manifestazioni nel corso di quest’anno. Così i rappresentanti del Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82 hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera al sindaco Polonioli e agli assessori Renzo Gerolimon (lavori pubblici) e Christian Tommasini (cultura). Nella missiva chiedono notizie in merito alla sala teatrale.
 «Il programma di attività del Centro culturale San Giacomo per il 2008 - si legge nella lettera - è già stato portato a conoscenza degli associati e dell’opinione pubblica locale. Purtroppo non si discosta di molto dal programma degli anni precedenti dal momento che la nostra attività si svolgerà all’aperto ed in situazioni precarie. Per l’autunno di quest’anno però, dopo avere più volte ottenuto rassicurazioni dall’amministrazione comunale circa la possibilità di utilizzare il teatro aula magna delle scuole dall’ottobre 2008, abbiamo inserito nel nostro programma eventi culturali di rilievo. Ma la condizione attuale della struttura e l’andamento dei lavori non permetteranno sicuramente di utilizzarla entro i tempi dati per certi da politici e amministratori. Ciò metterebbe in forte crisi organizzativa la nostra associazione».
 E’ un grido di allarme che il Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82 ha inteso lanciare nei confronti dell’amministrazione comunale, dopo anni di precariato logistico che ha fortemente penalizzato, ridimensionandole, molte delle proposte. «Facciamo anche presente che la compagnia teatrale Strapaes non è ancora in grado di organizzare la tanto auspicata rassegna poiché priva delle necessarie certezze. Ci risulta che anche la scuola elementare locale stia lavorando da tempo alla preparazione di uno spettacolo multimediale sulla storia del paese che dovrebbe essere presentato prima che termini l’anno scolastico. Non abbiamo mai capito quali sono gli intoppi che dopo oltre 10 anni hanno finito per paragonare l’attesa del teatro a quella del Duomo di Milano. Se si vuole investire nella cultura servono impegno e lungimiranza che sono venuti a mancare».
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mercoledì, 13 febbraio 2008


Nella nuova aula magna a San Giacomo: Spazi per la cultura

 LAIVES. C’è sempre la disponibilità della nuova sala polifunzionale nei sogni delle associazioni di San Giacomo. Il Centro culturale San Giacomo Aguzzo 82, che di fatto è l’associazione di maggior peso per il gruppo italiano della frazione, ha predisposto il calendario delle attività per quest’anno, un programma dove si legge che «È suscettibile di variazioni e possibili nuovi inserimenti in quanto l’associazione dovrebbe disporre, nell’autunno di quest’anno, dell’aula magna del nuovo teatro». Tra le righe c’è un po’ di scetticismo, giustificato del resto dai lunghi anni di attesa che hanno costretto l’associazione a fare i salti mortali per trovare spazi adeguati. Questa volta però dovrebbe essere quella buona perché in questi giorni l’ufficio comunale lavori pubblici sta preparando l’appalto delle ultime opere di completamento della sala teatrale e - salvo ulteriori imprevisti - in autunno il nuovo complesso di via Maso Hilber 1 dovrebbe finalmente essere a disposizione. A guadagnarne saranno sicuramente il numero e la qualità delle proposte delle associazioni. (b.c.)
Alto Adige, 13 FEBBRAIO 2008
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sabato, 05 gennaio 2008



Sala teatrale, bando per l’appalto
La gara riguarda gli arredi e gli accorgimenti per l’acustica
Stanziati i soldi necessari anche dalla giunta bolzanina Lavori conclusi entro autunno
di Bruno Canali
 Alto Adige, 05 GENNAIO 2008

 LAIVES. È pubblicato il bando per la gara che dovrà assegnare i lavori di completamento della nuova sala teatrale in costruzione presso la zona scolastica di San Giacomo, un lavoro da 841 mila euro che porterà ad avere il teatro quasi pronto e destinato quindi a soddisfare le esigenze della frazione. «Se tutto va come previsto - dice l’architetto Stefano Rebecchi, capo dell’ufficio lavori pubblici del Comune - nel prossimo mese di marzo chi si aggiudicherà il lavoro potrà operare e quindi per l’autunno di quest’anno l’intervento dovrebbe essere terminato».
 La sala teatrale di San Giacomo, così come la palestra adiacente e l’intera zona scolastica che le ospita, è gestita attraverso un consorzio nel quale concorrono i Comuni di Laives e Bolzano (Laives detiene il presidente che è il sindaco Polonioli). In questa maniera anche le spese debbono essere divise tra le due realtà. Proprio il fatto di aver atteso il finanziamento da parte di Bolzano (lo ha inserito nel bilancio di previsione) è stato motivo di qualche contrattempo, ma adesso i soldi per l’appalto ci sono e si tratta di procedere, anche perché le associazioni che operano nella frazione fremono da anni per avere spazi adeguati.
 «Questo lotto di appalto - continua l’architetto Rebecchi - nello specifico riguarderà tutto l’arredamento della sala, con le pareti, la controsoffittatura e gli accorgimenti per migliorare la risposta sonora dell’insieme. Arriveranno anche le poltroncine in sala e saranno differenti da quelle acquistate per il teatro aula magna di Laives. Dopo questo, rimarrà solo una parte che riguarda l’illuminazione e il teatro sarà pressochè pronto».
 Forti dell’esperienza accumulata durante i lavori di ristrutturazione dell’aula magna, per quello di San Giacomo (che avrà caratteristiche polifunzionali) il progettista (si tratta dell’architetto Giorgio Cattelan) ha voluto porre particolare attenzione proprio alla risposta sonora e così le pareti in legno e il controsoffitto, così come le stesse poltroncine, adotteranno accorgimenti particolari per migliorare la resa acustica complessiva della grande sala.
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domenica, 19 agosto 2007

Alto Adige 19 AGOSTO 2007
Sono 4 le sale per il teatro «L’attività da coordinare»

 LAIVES. La cultura è lo strumento ideale - e quindi da curare con grande attenzione - per favorire lo sviluppo della comunità. Lo sostengono anche gli esperti che si erano occupati, nel corso di un convegno, di Laives intesa come laboratorio per una città vivibile da prendere come esempio. È questa la base su cui la giunta comunale - ed in particolare l’assessore Christian Tommasini - sta impostando un progetto a largo raggio.
 Come vi state muovendo?
 
«È evidente che, seguendo il consiglio degli esperti, la periferia può diventare un’identità forte ma ha bisogno di due basi concrete su cui poter lavorare: la prima è la disponibilità di strutture adeguate, la seconda è una programmazione culturale costante durante tutto l’anno».
 Adesso le strutture ci sono, fortunatamente...
 
«Proprio così. Di conseguenza è iniziato anche il lavoro per concretizzare le varie idee che non mancano a cominciare da quelle destinate ad essere ospitate nelle tre sale teatrali che abbiamo a disposizione ed in vista della quarta, a San Giacomo, che sarà fruibile entro il prossimo anno».
 L’aula magna ristrutturata, innanzitutto...
 
«Gli spettacoli teatrali avranno uno spazio adeguato dopo i lavori che si stanno per concludere. Ecco dunque la rassegna di teatro dialettale - potenziata con il ritorno dell’operetta, di spettacoli dello Stabile di Bolzano, di recite per le scuole».
 Il Centro Don Bosco...
 
«Sala molto funzionale da utilizzare al meglio. In collaborazione con la proprietà stiamo guardando con grande attenzione a potenziare il cinema. Le proiezioni finora hanno raccolto interesse oltre che partecipazione. Io penso che i film non devono essere a cadenza periodica ma diventare un appuntamento fisso, magari una volta alla settimana, per tutto l’anno. Le premesse in tal senso, per un accordo, sono confortanti».
 C’è poi il teatro Delle Muse a Pineta...
 
«Un’autentica bomboniera che soddisfa le esigenze dei residenti nella frazione grazie anche alla rassegna teatrale organizzata dal locale Piccolo Teatro. Ritengo che si possa fare di più e penso in tal senso a spettacoli che definisco d’essai come concerti, per fare solo un esempio, sulla scorta della felice esperienza con il festival jazz. Una sala come quella di Pineta si presterebbe anche ad ospitare eventi che non trovano spazi adeguati a Bolzano. Credo molto nella collaborazione con il capoluogo altoatesino: Laives ne avrebbe soltanto da guadagnare, in positivo».
 Entro il 2008 sarà inoltre a disposizione la grande sala di San Giacomo...
 
«Ci consentirà di compiere un ulteriore, importante salto di qualità oltre che favorire le rappresentazioni della compagnia teatrale locale. Ritengo che quello spazio potrà consentire un ulteriore collaborazione proprio con Bolzano e penso - ma è soltanto uno dei tanti esempi che si possono fare - alla possibilità di produrre in loco spettacoli. Penso ad un laboratorio teatrale - magari in collaborazione con lo Stabile bolzanino - sfruttando anche la professionalità in tal senso della cooperativa Prometeo che bene ha lavorato, negli ultimi due anni, a Pineta».
 Non è che quattro sale siano troppe per Laives e per le sue frazioni?
 
«È un arricchimento importante, frutto di una lungimirante programmazione. Sono convinto che proprio le associazioni locali - con il coordinamento del Comune - saranno in grado di utilizzare questi spazi in maniera ragionata grazie ad una programmazione che dovrà essere curata con grande attenzione».
 La cultura dunque come strumento ideale per favorire lo sviluppo della comunità di Laives?
 
«Ne sono convinto anche perchè vi sono segnali importanti, soprattutto di adesione, che abbiamo recepito come amministrazione comunale e che intendo valorizzare grazie al sostegno avuto proprio da tutte le associazioni. In più - se mi è concesso - vi sono le concrete prospettive a favore dei giovani e al loro impegno culturale che continua ad essere esemplare. Anche per loro stanno per essere approntate strutture adeguate in grado di soddisfare esigenze di spazio e di attività».
 Ne riparleremo?
 
«Volentieri. Laives (e le sue frazioni) ha voglia di crescere in questo senso».
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venerdì, 01 giugno 2007

Sabato/Samstag 02.06. 2007 ORE 10
PRESSO IL CENTRO AMBIENTALE “UHL”COLLE/KOHLERN

ORGANIZZAZIONE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE “ARTE-CULTURA CASA DELLA PESA DI BOLZANO NELL’ AMBITO DELLA MANIFESTAZIONE “HOLOS”

Albert Mayr,
Suoni e ritmi dell'ambiente”
Ore 10.00 Uhr
"Durante l'escursione cercheremo invece di concentrarci sulle cose, spesso effimere, che possiamo ascoltare, e anche sugli eventi non necessariamente sonori.
Cominceremo dunque a comprendere il mondo attraverso l'ascolto e a imparare ad "ascoltare (anche) con gli occhi".
Alla fine dell'escursione i/le partecipanti saranno invitati/e a fornire un piccolo resoconto dell'esperienza, o attraverso brevi descrizioni verbali o con dei disegni."




Alto Adige  01 GIUGNO 2007
Zona scolastica di San Giacomo: nella primavera del prossimo anno la struttura dovrebbe essere completata
Sala teatrale, finanziamenti disponibili
Accurato sopralluogo dei tecnici. L’acustica studiata con attenzione
 LAIVES. Ci sono i soldi necessari per completare la sala teatrale in costruzione nella zona scolastica di San Giacomo. «Abbiamo i 300 mila euro della Provincia - dice il sindaco Polonioli, presidente del consorzio per la zona scolastica - ai quali si aggiungeranno altri 450 mila euro che contiamo di inserire nel prossimo assestamento di bilancio ed infine il Comune di Bolzano, che fa parte del consorzio, girerà la rata da 225 mila euro. Con queste somme il finanziamento degli ultimi interventi è completo e ritengo che per la primavera 2008 si potrebbe anche finire tutto».
 L’altro giorno intanto c’è stato un sopralluogo nella struttura da parte dei tecnici, del progettista, architetto Giorgio Cattelan, dei rappresentanti di associazioni culturali di San Giacomo, accompagnati dal direttore del Teatro stabile di Bolzano, Marco Bernardi. «Abbiamo verificato lo stato dei lavori - spiega l’architetto Cattelan - anche per stabilire come procederemo nei prossimi mesi. Si tratterà di completare gli arredamenti e parlando di un teatro non sarà una cosa semplice. Personalmente sto seguendo con la massima attenzione la parte che attiene all’acustica perché la futura sala dovrà essere perfetta anche sotto questo profilo. Così sto contattando esperti del settore, che hanno già maturato importanti esperienze in altre sale prestigiose,e con loro vedremo di arrivare alle soluzioni più efficaci per garantire alla sala teatrale di San Giacomo anche una risposta acustica eccellente in riferimento alle esigenze. Per quanto riguarda la presenza di Marco Bernardi, sta a significare che anche il direttore del Teatro stabile di Bolzano guarda con attenzione a questa sala e alle sue potenzialità future».
 Dunque i soldi per completare l’interveto adesso ci sono e con le prossime variazioni di bilancio saranno disponibili. Da quel momento in poi si potranno predisporre le gare di appalto per effettuare i lavori e se non ci saranno contrattempi, come ritiene il sindaco Polonioli, la grande sala teatrale potrebbe essere agibile già nella primavera dell’anno prossimo. Quando sarà pronta darà una svolta anche all’attività culturale nell’abitato di San Giacomo e non solo, perché potrebbe pure essere utilizzata per allestimenti di respiro sovracomunale. Le associazioni stanno aspettando con trepidazione.
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giovedì, 24 maggio 2007
Alto Adige 24 MAGGIO 2007
Sindaco e vice hanno incontrato ieri mattina il presidente della giunta provinciale per esporgli diversi problemi
San Giacomo: confermato il contributo per finire la sala polivalente

 LAIVES. Si è parlato soprattutto di scuole, durante l’incontro che ha avuto luogo ieri mattina fra il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder e sindaco e vice sindaco di Laives. A Durnwalder i due amministratori comunali hanno portato la lista della spesa dove sono evidenziate le principali preoccupazioni, tradotte in priorità da finanziare, che il Comune ha in ballo attualmente.
 «A Durnwalder abbiamo spiegato la situazione dei nostri istituti scolastici - dice il vice sindaco Georg Forti - in particolare l’elementare di Pineta e le scuole cittadine. A Pineta sappiamo che occorre una ristrutturazione completa, per la quale c’è anche un bel progetto, mentre a Laives servirebbero 6 o 7 aule in più di quelle che ci sono se si vuole andare avanti tranquilli visto anche l’aumento demografico. Durnwalder ci ha spiegato che conosce i nostri problemi finanziari e che di finanziamenti si parlerà in seno al Consorzio dei Comuni. Anche noi sentiremo il Consorzio e siamo d’accordo con il presidente provinciale che torneremo a trovarlo tra qualche settimana».
 Per il sindaco Giovanni Polonioli, l’incontro di ieri è stato interlocutorio, focalizzato sulle scuole comunali appunto. «A Durnwalder abbiamo manifestato le nostre difficoltà finanziarie - spiega il primo cittadino ed i segnali che ne abbiamo ricavato è che ci sta aiutando. A proposito, oltre ai soldi per acquistare un terreno accanto al lido comunale e a quelli che già sono arrivati dalla Provincia per la stazione ferroviaria, per la ristrutturazione dell’aula magna e per l’ampliamento della mensa scolastica e da ultimo il milione per costruire un sottopasso pedociclabile in fondo a via Vadena, abbiamo ricevuto la garanzia che ci sono anche a disposizione 300 mila euro destinati al completamento dei lavori in corso presso la sala polivalente in zona scolastica a San Giacomo. Al presidente Durnwalder abbiamo consegnato la nostra lista delle priorità e, come detto, ci siamo lasciati con la promessa che tra qualche settimana, dopo che avremo contattato il Consorzio dei Comuni, ci troveremo nuovamente per fare il punto della situazione».
 L’incontro di ieri mattina con Durnwalder non è arrivato per caso: tra non molto il consiglio comunale sarà chiamato ad analizzare ed approvare le variazioni di bilancio e sarà in quel frangente semmai che dovranno essere inseriti nuovi finanziamenti.
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lunedì, 16 aprile 2007
Alto Adige 15-4-07

SALA TEATRALE DI SAN GIACOMO
Palcoscenico e strumentazioni: c’è la gara di appalto



LAIVES. È stata appaltata la parte scenotecnica per la sala teatrale di San Giacomo ed è un ulteriore passo in avanti verso il completamento dell’importante struttura. Per scenotecnica si intende tutta quella componentistica che riguarda il palcoscenico e le sue strumentazioni. «Dopo questo appalto - dice l’architetto Giorgio Cattelan, progettista del complesso - si tratterà di mettere mano al rivestimento della grande sala teatrale e sarà utilizzato in maniera preponderante il legno. Come è stato fatto anche al teatro comunale di Bolzano, verranno installate delle parti mobili di rivestimento, necessarie per adattare la risposta acustica della sala agli eventi che in essa si svolgeranno. Proprio l’acustica verrà curata al meglio, perché, come abbiamo visto al teatro aula magna di Laives, prima della ristrutturazione, se non c’è una buona acustica, risultano penalizzate tutte le iniziative di musica e canto. Infine, ultimo tassello sarà l’arredamento della sala, capace di 300 posti a sedere». A proposito di arredamento, sono state scelte le poltroncine per il teatro aula magna in zona scolastica a Laives. Il colore è il rosso classico, che bene si sposa con i rivestimenti in legno delle pareti e del soffitto della sala in ristrutturazione. (b.c.)
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sabato, 31 marzo 2007
Alto Adige 30-3-07

LAVORI CONCLUSI ENTRO L'ESTATE
di Bruno Canali
LAIVES. Ieri mattina presso il cantiere del teatro Aula magna c'è stato un breve consulto per decidere quale modello di poltroncine privilegiare per la nuova sala che da tempo è sottoposta a lavori di ristrutturazione completa. I tecnici stanno mettendo grande attenzione anche nell'accostamento dei colori della nuova sala.
L'obiettivo è un risultato finale molto bello, oltre che estremamente funzionale.
Se non interverranno contrattempi, per quest'estate la nuova sala teatrale sarà pronta e comunque non sarebbe un grosso problema qualche piccolo ritardo nella consegna perché nei mesi estivi non si programmano di norma appuntamenti teatrali al coperto e semmai la grande sala viene sporadicamente utilizzata per conferenze pubbliche.
Dopo decenni di onorata carriera del resto, la sala teatrale aveva necessità di una ristrutturazione completa, perché l'usura del tempo e dell'utilizzo prolungato si facevano sentire sempre più. In particolare proprio le poltroncine erano oramai arrivate alla fine ed era anche successo che una fila intera in una occasione si fosse rovesciata all'improvviso, suscitando più che spavento, l'ilarità dei presenti.

TEATRO A SAN GIACOMO

Quasi in contemporanea con la ristrutturazione dell'Aula magna, a San Giacomo si avviano verso la fase conclusiva i lavori relativi alla sala teatrale che si trova nel complesso scolastico di via maso Hilber. Anche lì la parte muraria è pronta e adesso si sta mettendo a punto la parte relativa agli arredamenti. In questo caso la responsabilità dell'opera è del consorzio esistente fra i Comuni di Laives e Bolzano. (b.c.)
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sabato, 24 marzo 2007
Alto Adige 24-3-07

Materiali di scena: aperte ieri mattina le buste con le offerte per la sala in zona scolastica, a San Giacomo
Nuovo teatro: tempo di attrezzature
Dumwalder chiede i documenti, poi erogherà il contributo

di Bruno Canali
LAIVES. Ieri sono state aperte le buste relative alle offerte per la fornitura di attrezzatura scenotecnica destinata alla nuova sala teatrale in zona scolastica a San Giacomo. La spesa si aggira sui 250 mila euro. Intanto è arrivata in Comune la lettera del presidente Durnwalder che chiede documentazione per poi eventualmente erogare un contributo per completare gli arredi del teatro.
Si tratterà di ulteriori 300 mila euro circa che, se arriveranno, consentiranno di indire l'appalto entro quest'estate. Intanto l'architetto Stefano Ribecchi, d'accordo con il sindaco (che è anche presidente del consorzio che gestisce la zona scolastica di San Giacomo) e con l'assessora Di Fede, realizzerà uno studio di fattibilità per l'ipotesi di aggiungere agli edifici esistenti in zona scolastica, un nuovo blocco con mensa scolastica e 5 nuove aule. Rebecchi è convinto che entro Pasqua sarà in grado di recapitare alla giunta lo studio.

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martedì, 16 gennaio 2007
SCUOLA DI SAN GIACOMO
La mensa sarà nella vecchia palestra

Polonioli: “ dato l'incarico per studiare l'utilizzo dell'edificio”

LAIVES. La scuola di San Giacomo è stata al centro di un incontro fra la sovrintendente Bruna Rauzi, il sindaco Giovanni Polonioli, il preside Luigino Endrighi, gli insegnanti e i genitori dei ragazzi che frequentano l'istituto.
Sono stati affrontati un po' tutti i temi legati alla scuola», ha spiegato il sindaco Polonioli. La scuola di San Giacomo è gestita da un consorzio formato dai comuni di Laives e di Bolzano, questo perché la realtà di San Giacomo si trova proprio a cavallo fra i due territori.
«Abbiamo parlato ad esempio delle esigenze determinate dal tempo prolungato o "potenziato" - continua Polonioli - che per il prossimo anno prevede la partecipazione di circa 25 alunni e dunque, di una classe. La sovrintendente scolastica ha riconosciuto il ruolo del Comune di Laives per la scuola di San Giacomo e ad esempio, durante la scorsa estate abbiamo portato a termine diversi lavori di manutenzione: nuove pitture sui muri, sistemazione delle coperture, completamento di buona parte degli arredi necessari nelle aule, infissi e altro. Rimane invece da risolvere il problema della mensa scolastica, oggi ospitata in un locale dei vigili del fuoco. Per la mensa abbiamo dato un incarico che prende in considerazione la vecchia palestra scolastica in via Maso Hilber; quella palestra è stata pratica mente abbandonata dopo l'entrata in funzione della nuova struttura lì accanto e quindi sì può incominciare a pensare ad un suo utilizzo alternativo. Sappiamo ad ogni modo che una eventuale trasformazione come mensa scolastica e altro, prevederebbe una spesa di 2 milioni di euro».
A proposito della zona scolastica di San Giacomo, abbiamo chiesto al sindaco di Laives (che è anche presidente del consorzio di gestione della zona) come sta andando il lavoro di completamento.della sala teatrale, sempre in zona scolastica. «Per quanto riguarda la sala, si tratta di dare seguito agli ultimi appalti, quelli relativi agli arredi. A breve dovrebbe partire un primo lotto di lavori e per ciò che concerne i finanziamenti mancanti, 300 mila euro dovrebbero arrivare dalla Provincia, 450 mila dal Comune di Bolzano e altri 450 mila dal Comune di Laives. Con questi soldi a disposizione si potrà finalmente completare anche quest'opera».
Intanto le associazioni di San Giacomo guardano con grande attenzione agli sviluppi di questo grande progetto (porta la firma dell'architetto Giorgio Cattelan) del quale è stata già realizzata la palestra e la parte in muratura della sala teatrale. Dopo queste, rimarranno da completare le opere scolastiche.

IL CONSORZIO
Lo scioglimento poi convenzione
LAIVES. Nel rispetto di quanto prevede una legge regionale, andrà sciolto anche il consorzio come quello attraverso il quale i Comuni di Laives e Bolzano gestiscono la zona scolastica di San Giacomo. Di questo si parla da tempo in amministrazione comunale e il sindaco lo ha ricordato sommariamente anche durante la discussione recente del bilancio di previsione. Del consorzio in oggetto, il sindaco di Laives è anche presidente e proprio Polonioli ribadisce che «Si sta già lavorando alla chiusura definitiva del consorzio. Aspettiamo solo di completare la costruzione della sala teatrale che fa parte del grande progetto per la zona scolastica - spiega Polonioli - e quindi scioglieremo il consorzio con Bolzano. Successivamente, per la gestione della scuola di San Giacomo farà tutto il Comune di Laives e verrà sottoscritta una convenzione con il Comune di Bolzano per la parte che gli compete». (b.c.)
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sabato, 06 gennaio 2007
L'importanza della cultura nel Comune di Laives
Fa piacere sentir dire dal sindaco Giovanni Polonioli che c'è una forte volontà di investire nella cultura nel comune di Laives. E' tempo infatti di guardare più lontano, di guardare con ambizione ad un futuro fatto di progetti che coinvolgano la popolazione di Laives intendendo naturalmente anche quella delle due frazioni.
A San Giacomo -carente da sempre di strutture- presto , si dice a fine 2007, sarà pronta la sala polivalente nel complesso scolastico; vi è già presente la struttura Haus der Kultur e fra breve in parrocchia verrà ristrutturata la sala parrocchiale con contributo anche comunale.
Si può dire certamente che nel 2008 le tre strutture se ben attivate in una programmazione lungimirante per non dire saggia, potrebbe dare una svolta decisiva all'attuale attività che sappiamo tutti risulta essere insufficente da lungo tempo.
Bene fa il sindaco a sostenere attività culturali di qualità, va detto di più, la qualità nella diversità delle proposte può essere di stimolo anche per le associazioni oltre che per la cittadinanza. Se non si vuole che la popolazione emigri anche per l'offerta culturale è necessario sviluppare progetti dove persone, amministratori, enti, associazioni si sentano particolarmente impegnate per un vero sviluppo culturale. Incontri fra i diversi “operatori culturali” possono individuare indirizzi e conoscenze importanti da utilizzare nella progettazione, nella programmazione e nel territorio. Nel caso della frazione di San Giacomo diventa sempre più pressante la necessità di sapere come verrà gestita la sala polivalente e naturalmente come verrà fatta la nuova programmazione e da chi.
Per quanto riguarda la convenzione fra Comune di Laives e Parrocchia di San Giacomo sarebbe bene capire in cosa consiste la convenzione: Il Comune avrà possibilità di avere un certo numero di giornate per attività culturali? Da affidare a chi? Per quale tipo di programmazione?
Di certo, una concertazione in tutto il territorio di Laives nelle finalità, oltre che nelle attività permetterebbe economicità e qualità nei numerosi interventi.
Per inziare bene la sfida espressa dal sindaco Polonioli è necessario partire bene e con chiarezza: la cittadinanza vuole sapere per meglio partecipare.
E' una opportunità importante da non farsi sfuggire per una benefica crescita culturale, ma anche per una migliore convivenza.

Centro Attenzione Permanente di San Giacomo
ständiger Aufmerksamkeitsbrennpunkt St. Jakob

Lorenzo Merlini

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giovedì, 23 novembre 2006
Ato Adige 22-11-06


Gli spazi per i giovani
“Casa della cultura “ più vicina
di Bruno Canali

LAIVES. Con il pretesto di una analisi complessiva del settore che riguarda sia i giovani che la cultura, qualche giorno fa, in Provincia si è parlato anche delle strutture esistenti sul territorio comunale e della loro gestione futura, anche sotto il profilo economico.
«Con i responsabili dell'ufficio provinciale cultura e giovani dell'assessorato di lingua italiana - ha detto il sindaco Giovanni Polonioli - abbiamo fatto un riepilogo complessivo della situazione. Si è parlato perciò dell'intervento in corso, presso la palazzina della zona Galizia, dove nascerà espressamente ai giovani, il «Black Box», ma abbiamo anche affrontato ad esempio la questione aperta della sala polivalente presso la zona scolastica di San Giacomo, che è da arredare. A proposito di queste importanti strutture pubbliche, abbiamo poi valutato pure le possibili gestioni future, perché si tratterà comunque di spese rilevanti. Con i funzionari dell'assessorato provinciale alla cultura di lingua italiana c'è una ottima collaborazione e registriamo ogni volta una grande disponibilità, il che non potrà che andare a favore delle soluzioni individuate».
Intanto in zona Galizia il lavoro di trasformazione della palazzina servizi (dove c'era anche il centro giovanile No Logo) sta proseguendo a pieno ritmo, anche se occorrerà del tempo prima di avere a disposizione la struttura. Nel frattempo i giovani del No Logo sono ospitati in alcuni locali dietro il vecchio municipio, sistemazione provvisoria, come é stato ribadito anche dall'assessore Christian Tommasini, perché la destinazione finale sarà il ritorno nella sede in zona Galizia.
Intanto si fa strada una nuova, interessante prospettiva, rappresentata dalla palazzina di via Pietralba dove un tempo c'erano i vigili urbani ed altri uffici comunali. Lì sta prendendo forma, con (arrivo delle prime associazioni culturali, quella «casa della cultura» che a Laives il gruppo italiano non ha mai avuto. Serviranno lavori di adattamento e ristrutturazione e per questo già l'assessore ai lavori pubblici, Renzo Gerolimon, ha spiegato che busserà dall'assessore Luigi Cigolla.


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mercoledì, 01 novembre 2006

Alto Adige 1-11-06
         
Infiltrazioni d'acqua nella nuova palestra
In diversi punti i muri interni presentano delle macchie di muffa.
di Bruno Canali
LAIVES. La nuova palestra di San Giacomo è in funzione da poco più di un anno e già manifesta diversi "acciacchi". In particolare, problemi causati da infiltrazioni di acqua piovana dal tetto, che se non vengono fermate tempestivamente, rischiano di far marcire i muri. Questa situazione è sotto gli occhi di tutti, in particolare dei visitatori che raggiungono le tribune del pubblico durante gli incontri che si svolgono sul parquet e non é certo un biglietto da visita edificante.
Infiltrazioni di acqua piovana si diceva, che incominciano già dalla tettoia sovrastante la scalinata di accesso alle tribune per il pubblico in palestra. Lì quando piove scende acqua che va a finire sui gradini piastrellati, diversi dei quali sono già rovinati dal calcare. Poi l' umidità rimanente fa il resto e infatti, nel sottoscala, alzando lo sguardo, si può notare già una voluminosa macchia di muffa e l'intonaco scrostato.
Stesso discorso nello spazio antistante le tribune stesse, sul muro che fa angolo, dove c'è anche l'attacco dell'idrante per eventuali emergenze. Ebbene, quel muro è oramai tutto macchiato dai segni inequivocabili di una umidità insidiosa, che raggiunge il pavimento. A quanto si è potuto capire parlando con chi ha seguito qua e là i lavori di costruzione della palestra sembra che quando è stato fatto il tetto, sul quale dopo la stesura della membrana impermeabile sono stati posati piccoli ciottoli (il tetto in buona parte è piatto) il materiale sia stato sollevato fin lassù con una pala meccanica e sparpagliato senza troppa delicatezza, tanto che 1' impermeabilizzazione potrebbe essere danneggiata in qualche punto. Comunque sia andata, è evidente che il problema delle infiltrazioni dal tetto riguarda l'impermeabilizzazione e quindi, constatato il danno; non rimarrà altro da fare che tirare su i ciottoli e rifare la guaina impermeabile laddove risulta danneggiata. Questa operazione, come detto, andrebbe effettuata al più presto, prima che i danni ai locali sottostanti diventino pesanti e per quel che concerne poi la spesa delle sistemazioni, il Comune dovrebbe contestarla a coloro che hanno fatto male 1' intervento. Per ciò che riguarda invece 1'intervento nel suo complesso, appare non ancora definitivamente completato. C'è infatti un'altra componente della zona scolastica di grande importanza dove si sta lavorando ed è la sala polivalente, per adesso solo al grezzo e che andrà poi anche arredata con palco, poltroncine e tutto il resto. La zona scolastica di San Giacomo è gestita da un consorzio composto da Laives e Bolzano del quale è presidente il sindaco di Laives. Dopo palestra e sala polivalente, l' ultima fase sarà quella nella quale si metterà mano anche alla scuola elementare vera e propria.
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mercoledì, 18 gennaio 2006
Ripreso dall’ Alto Adige del 18 Gennaio 06
“ Sala teatrale, coinvolgere i residenti”
San Giacomo, per gli operatori culturali serve un coordinamento.
Laives. San Giacomo sta per essere dotata di una struttura che non ha mai avuto: una sala teatrale polivalente, grazie alla quale si potranno finalmente allestire programmi culturali di grande respiro, liberi dall’assillo costante della carenza degli spazi. Ma questo spazio andrà “riempito” ricorda Lorenzo Merlini, che sul tema ha anche avuto un incontro con il sindaco Giovanni Polonioli.
“Il Teatro, o Centro che dir  si voglia spiega Merlini dovrà costituire un luogo di incontro sociale, culturale e ricreativo. Dovrà porsi come veicolo di scambi culturali e sociali fra le diverse fasce di età esistenti nel territorio e appartenenti a diversi gruppi linguistici e inoltre fare da complemento ad altre strutture esistenti vedi le scuole, gli asili, i centri sociali, biblioteche e sale di lettura. Inoltre dovrà essere aperto al contributo delle varie discipline artistiche e scientifiche e alla collaborazione con il mondo della scuola, con gli istituti di ricerca e con l’associazionismo in genere” Per questo motivo si sottolinea che questo centro dovrà essere dotato per tempo di tutti quei supporti tecnologici necessari per lo svolgimento delle attività previste e dunque, al sindaco Polonioli è stato chiesto di tenere presente queste esigenze, alla luce del fatto che ancora all’ interno della grande struttura non è stato completato e che si conta comunque di inaugurare il tutto nel 2007. “Dunque – continua Merlini, operatore culturale – occorre un preventivo coinvolgimento della popolazione di San Giacomo e delle sue associazioni, per mettere a confronto istanze e progetti, istituendo da subito un “centro di attenzione”, riferimento sia per i cittadini che per le istituzioni, che inizi a raccogliere le idee e coordini tutti quei fermenti utili per pensare  ed operare più in grande”. Questo centro di attenzione – dice Merlini – si sta gia formando con l’adesione di molte persone e molto presto usciranno le prime proposte concrete in campo culturale ma anche, più specificatamente, per quanto riguarda i problemi dell’intero territorio. Per permettere a tutti di seguire ed intervenire su questi sviluppi è aperto da poco un “blog” su internet, al sito http://apritisangia.splinder.com al servizio della comunità di San Giacomo.
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lunedì, 16 gennaio 2006
Centro Polivalente San Giacomo
Line guida per il Centro Polivalente di San Giacomo Laives
 Il Teatro e/o il Centro comunque lo si voglia chiamare (non visto esclusivamente come un manufatto)
dovrà essere una struttura di servizio territoriale.

dovrà costituire un luogo di incontro sociale, culturale e ricreativo

dovrà porsi come veicolo di scambi culturali e sociali fra le diverse fasce di età esistenti nel territorio e appartenenti a diversi gruppi linguistici

dovrà essere di complemento delle altre strutture già eventualmente funzionanti (scuole, asili, centri sociali, biblioteche, sale di lettura etc)

dovrà essere aperto al contributo delle varie discipline artistiche e scientifiche e alla collaborazione con il mondo della scuola, con gli istituti di ricerca e con l’associazionismo culturale e ricreativo

Il servizio del Centro dovrà ispirarsi al principio della partecipazione ed operare nella ricerca continua di adeguamenti sempre richiesti dagli abitanti della comunità con particolare riguardo al superamento degli squilibri socio-culturali del territorio interessato

Il Centro dovrà essere concepito e realizzato come struttura unitaria ovvero come sistema integrato di spazi e servizi esistenti in una circoscritta comunità territoriale. Dotato di una sala di musica e spettacolo, ma possibilmente di altre sale  o spazi agibili per documentazione, lettura, internet point, piccolo caffè, spazi per attività espositive, creative e audiovisive preferibilmente indipendenti dalla sala spettacolo.

Nell’ambito del centro dovrà esser previsto, per tempo, l’insieme dei supporti e materiali (tecnologici e no) necessari alle attività creative, espositive, organizzative ivi realizzate (schermo per video proiezione, impianto di amplificazione registrazione e microfonico, reti e PC per Internet, impianto di illuminazione per teatro e mostre d’arte, mobili per cassa-biglietteria etc)

E’ necessario istituire da “subito” un Centro di Attenzione che sia di riferimento ai cittadini ma anche alle Istituzioni, che inizi a raccogliere le idee, che ponga attenzione alle necessità, che sia promotore e comunque coordinatore di tutti quei fermenti utili per pensare e operare più in grande.

Passati pochi giorni, il “Centro di attenzione” si sta concretizzando con l’adesione di molte persone ed uscirà molto presto con proposte concrete nel campo culturale, ma anche più specificatamente su problemi dell’ intero territorio (San Giacomo e Maso della Pieve).

Si comunica inoltre che per rendere più visibile l’ attività del “Centro di Attenzione” e per renderlo anche più comunicativo si è aperto da poco un blog.

Si tratta di una sorta di diario-giornale al servizio di tutti gli abitanti di San Giacomo-Agruzzo e Maso della Pieve. Problemi, soluzioni, critiche, progetti, informazioni, notizie, comunicati e quant'altro di utile possono essere proposti, letti, commentati. Se tutto ciò avverrà , il diario-giornale vivrà di luce propria e in completa autonomia.

Il nome del blog da ricercare in internet è:

Ma ancora più velocemente, lo si può trovare, digitando in google il nome: apritisangia

Cordialmente    Vi saluta                                 Lorenzo
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categoria:centro poliv s giacomo
lunedì, 09 gennaio 2006

Dall’Alto Adige del 6 gennaio a firma di (bc) si può leggere:
Nuova sala teatrale a San Giacomo: un residente punta a <<riempirla>> con proposte concrete
<<Più collaborazione culturale>>
Sollecitata un’ intesa con Bolzano per valorizzare i futuri spazi
Laives. Una grande e importante struttura collettiva sta per arricchire la realtà urbana di San Giacomo, ma andrà anche “riempita” di contenuti.

Lorenzo Merlini, che nella frazione è conosciuto per l’impegno in campo culturale, ha accolto con piacere le indicazioni del sindaco Polonioli in merito alla sala teatrale polivalente che è in fase di ultimazione accanto alla zona scolastica, sala che, ha detto Polonioli, il Comune conta di inaugurare entro la fine del 2007.

     <<Ma questo deve stimolarci in maniera da arrivare preparati all’appuntamento – spiega a sua volta Merlini – perché avere una struttura del genere non significherà automaticamente una elevazione del livello propositivo in campo culturale e ricreativo. Io ritengo quindi che debba crescere una migliore collaborazione anche fra le realtà confinanti di Laives e Bolzano, per far nascere proprio questo spirito>>

     Quello sollevato da Lorenzo Merlini è un aspetto cruciale per San Giacomo, realtà a cavallo fra Laives e Bolzano e che per questo motivo viene sovente dimenticata da entrambe le amministrazioni comunali.

    Di problemi in comune fra Laives e Bolzano a San Giacomo ce ne sono più di uno da risolvere, vedi ad esempio la questione del traffico e con essa, dei collegamenti e della ciclabile e poi delle strutture sportive di Maso della Pieve, tanto per citare le maggiori.
postato da: apritisangia alle ore 18:08 | Permalink | commenti
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